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tecnica qualità design per l’architettura di vetro www.letsglass.it Anno XXXVII – Euro 6,50 5 ~ 6/7|2013 MENSILE DI INFORMAZIONE SUL VETRO PIANO EVENTI Appuntamento imperdibile TECNOLOGIA Sviluppo di punti di fissaggio strutturali adesivi INTERVISTA Export: creare sinergie IN VETRERIA La forza della tradizione AZIENDE E PRODOTTI Numeri importanti STORIA DI COPERTINA Per una perfetta finitura estetica

Giuseppe Tortato - RdV

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Client. Giuseppe Tortato - Rivista del Vetro june/july 2013

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tecnicaqualità

designper l’architettura di vetro

cop.oxidal pensiline light RdV GIU13.indd 1 18/06/13 11:56

www.letsglass.itAnno XXXVII – Euro 6,50

5~6/7|2013

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STORIA DI COPERTINA Per una perfetta finitura estetica

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RECUPERO EX AREA INDUSTRIALE LA FORGIATURA, A MILANO

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Trasparenza d’immagineUn’ex area industriale ritorna ad appropriarsi del suo ruo-lo urbano attraverso un intervento di recupero edilizio e ambientale. Dove le facciate vetrate ne caratterizzano l’architettura volutamente contemporaneaMargherita Toffolon, foto Stefano Topuntoli per GDM Costruzioni

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RECUPERO EX AREA INDUSTRIALE LA FORGIATURA, A MILANO

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Figura 1_Il!business park si amalgama al contesto circostante in forte sviluppo (zona Porta Nuova)

Figura 2_Le prestazioni energetiche, termiche, illuminotecniche e acustiche mirano al raggiungimento di alti livelli di comfort

Figura 3_Le colline artificiali inglobano le originarie strutture industriali unendole con la nuova edificazione

Figura 4_Le ampie superfici vetrate sono protette da sistemi frangisole fissi in alluminio. L’aerazione naturale in facciata è garantita dalle!aperture a sporgere

Figura 5_Un tunnel tecnologico pedonale per i sottoservizi collega tutti gli edifici

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RECUPERO EX AREA INDUSTRIALE LA FORGIATURA, A MILANO

Nell’ex area dello storico complesso La Forgiatura, nella zona nord-ovest di Milano, l’architetto Giu-seppe Tortato ha realizzato un business park per uffici che si amalgama al contesto circostante in forte sviluppo (zona Porta Nuova). Un interven-

to impostato sull’integrazione tra elementi architettonici e paesaggistici, con l’obiettivo di riqualificare l’area preesisten-te e ricostruire l’isolato urbano tenendo debitamente conto delle sue origini industriali. Le antiche strutture sono state quindi prima recuperate e poi collegate attraverso volumi geometrici di matrice contemporanea, utilizzando il verde e movimenti di terra come elemento di continuità tra gli edifici.Il complesso si presenta costituito da colline artificiali, utiliz-zate per nascondere gli impianti e amplificare la percezione dello spazio, e da quattro grandi volumi che riprendono lo schema di quelli preesistenti (con orientamento secondo i principali allineamenti del lotto), e risultano uniti da percorsi di collegamento che permettono di attraversare l’area verde. L’impatto è quello di una vera e propria oasi urbana, dove le colline artificiali inglobano le originarie strutture industriali unendole con la nuova edificazione (10.000 mq). Attraverso di esse è possibile accedere agli edifici da vari livelli, anche dai tetti, affacciandosi su un paesaggio urbano inusuale: pa-tii verdi, grandi altezze, luce naturale, rapporto con il verde interno ed esterno, integrazione fra antiche e nuove strut-ture. Il progetto di recupero dell’ex area industriale è stato sviluppato secondo criteri di sostenibilità ambientale, con un articolato percorso di analisi e pianificazione votato alle

prestazioni energetiche, termiche, illu-minotecniche ed acustiche, e mirato al raggiungimento di alti livelli di comfort ambientale e all’abbattimento dei con-sumi legati alla climatizzazione e all’illu-minazione artificiale. Una prima analisi è stata effettuata sul sito del nuovo edi-ficio, valutandone i principali caratteri climatici: temperature, venti, precipi-tazioni, condizioni di soleggiamento

e fenomeni di ombreggiamento dovuti al tessuto urbano. Valutazioni energetiche di dettaglio sono state poi condot-te tramite specifici software, simulando il comportamento dell’edificio durante l’anno in regime dinamico. Dal punto di vista impiantistico gli edifici utilizzano energie rinnovabili, il recupero di calore geotermico attraverso il prelievo di acqua di falda come fluido di scambio per i gruppi termofrigoriferi polivalenti (la temperatura media del terreno a circa 100 m di profondità si aggira intorno ai 12°C); il recupero di calore

dagli impianti di climatizzazione a elevata efficienza di tipo rotativo entalpico sull’aria espulsa; l’impianto fotovoltaico e il Building management system (Bms). Tutto questo per rag-giungere un risparmio in bolletta di circa il 40% all’anno. Un tunnel tecnologico pedonale per i sottoservizi collega tutti gli edifici, in modo che nessun lavoro si svolga in superficie sia per l’ingresso di nuovi utenti che per le manutenzioni. Il ruolo delle facciate vetrateI quattro edifici che compongono il complesso de La Forgia-tura sono caratterizzati dalla trasparenza delle facciate, attra-verso la quale viene realizzato un rapporto senza soluzione

I LAVORI TENGONO CONTO DEI CRITERI DI SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE

COMMITTENTE DEVELOPER: Realstep

PROGETTAZIONE E DIREZIONE ARTISTI-

CA PROJECT MANAGER RO-

GETTAZIONE ESECUTIVA STRUT-

TURE GENERAL CONTRACTOR:

SERRAMENTI E SISTEMI FRANGISOLE: Schüco

PROGETTO FACCIATE: Amitti

STRUTTURE METALLICHE: Ocml

Il progetto

di continuità con il verde, la luce e l’esterno. L’edificio princi-pale di 8 piani fuori terra più interrato è caratterizzato dalla facciata a telai Schüco USC 65, all’interno della quale ampie superfici vetrate sono protette da sistemi frangisole fissi in alluminio. L’aerazione di tipo naturale in facciata è garantita dalle aperture a sporgere di tipo parallelo Schüco AWS 102 con movimentazione elettrica. Gli altri edifici del complesso conservano le strutture originarie in acciaio che ne diventano il tratto distintivo. Le facciate sono realizzate con il sistema a montanti e traversi Schüco FW 50+ integrato con superfici apribili a scomparsa Schüco AWS 106 e con le facciate di tipo semistrutturale Schüco SFC 85 in parziale sostituzione delle preesistenti strutture edilizie. Per questo particolare progetto è stata studiato e realizzato uno speciale sistema di facciata con anima in acciaio rivestito con appositi profili estrusi, con lo scopo di aumentare il più possibile le superfici vetrate e così rendere gli ambienti più luminosi. Le parti trasparenti sono state realizzate con vetri Guardian SunGuard High Selecti-ve SN 51/28 HT, lastra esterna 10 mm temperato extraclear con test HS, 16 mm di intercapedine con gas argon, lastra interna laminata LamiGuard 55.2 SR (trasmittanza termica Ug=1.0 Wm!K, Fattore Solare FS=27%, Trasmissione Lumino-sa TL=50%, Isolamento acustico Rw= 45 dB).