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GLI STRUMENTI ADDORMENTATI dello Stabilimento Musicale Tito Belati 1905/1930 Un quarto di secolo di produzione di strumenti musicali per banda firmati TITO BELATI – PERUGIA, uno stabili- mento in pieno centro storico, artigiani provetti per garantire le “sonorità”, orafi a cui affidare le incisioni per personalizzare ed abbellire gli strumenti per i solisti, sempre esigenti e un po' snob. Si apre nel 1905 a Corso Cavour e si chiude nella sede storica di Palazzo Calderini nel 1930, quando le esporta- zioni, fonte primaria delle vendite, si contraggono per la grande crisi del 1929 senza speranze di recuperi sosteni- bili nel breve periodo. E si arriva al 2014 quando il Presidente dell'ANBIMA Giampaolo Lazzeri porta alla Esposizione nazionale di Lucca “Verdi. Suona la banda” un bombardino degli anni '910, firmato Tito Belati, di proprietà della Filarmonica Giuseppe Verdi di Sillico. L'evento suscita un grande interesse e nell'aprile del 2015 Francesco Porzi di Perugia regala all'Archivio Storico Tito Belati la tromba (cornetta) di Ciro Babucci, mitico personaggio della storia popolare peru- gina. A giugno, poi, il trombone solista di Francesco Duranti torna a suonare per commemorare la Grande Guerra nel secondo Incontro musicale tenuto all'Università per Stra- nieri di Perugia. A luglio arriva il flicornino solista, strumento che ha segnato la storia della banda italiana. Lo scorso 24 novembre i tre strumenti, accompagnati con amore al piano- forte da Stefano Ragni e suonati da Aldo Caterina e da Gabriele Mascitti, hanno intrattenuto il pubblico del terzo Incontro musicale sulla Grande Guerra alla Stranieri, come sempre con il fondamentale contributo di entusiasmo per la storia e la cultura bandistica del Presidente nazionale ANBIMA Giampaolo Lazzeri. Su queste premesse ed in quella sede nasce l'idea di costituire il Registro storico internazionale degli strumenti musicali Tito Belati per riunire bande musicali ed appassionati che posseggono ancora tali strumenti, evitando che un patrimonio storico della cultura musicale bandistica vada disperso. Il primo passo che, grazie alla collaborazione dell'ANBIMA, si sta attivando consiste nella ricognizione degli strumenti Tito Belati esistenti nelle sale musica e nei magazzini delle bande associate. L'ANBIMA nazionale collabora per sviluppare questa ricognizione ed il costituendo Registro potrà così rila- sciare ai possessori la targhetta in alto riportata, quale prima attestazione di autenticità degli strumenti. Ma perché l'Associazione considera culturalmente di grande interesse questo progetto, da inserirsi nel quadro generale di azioni volte alla divulgazione delle tradizioni del mondo delle bande musicali? Perché le bande potranno utiliz- zare questo lavoro di ricerca per classificare, organizzare e rendere accessi- bile il loro Archivio degli strumenti musicali, comprensivo della documenta- zione storica e dei racconti anche attraverso la memoria dei loro soci meno giovani. Una ulteriore iniziativa di grande valore sociale per unire le diverse generazioni che rappresentano la vera forza del mondo bandistico italiano. Marchio di fabbrica depositato Marchio di fabbrica depositato Marchio di fabbrica depositato

GLI STRUMENTI ADDORMENTATI dello Stabilimento Musicale ... risveglio musicale registro... · per banda firmati TITO BELATI – PERUGIA, uno stabili-mento in pieno centro storico,

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GLI STRUMENTI ADDORMENTATIdello Stabilimento Musicale Tito Belati

1905/1930

Un quarto di secolo di produzione di strumenti musicali per banda firmati TITO BELATI – PERUGIA, uno stabili-mento in pieno centro storico, artigiani provetti per garantire le “sonorità”, orafi a cui affidare le incisioni per personalizzare ed abbellire gli strumenti per i solisti, sempre esigenti e un po' snob.Si apre nel 1905 a Corso Cavour e si chiude nella sede storica di Palazzo Calderini nel 1930, quando le esporta-zioni, fonte primaria delle vendite, si contraggono per la grande crisi del 1929 senza speranze di recuperi sosteni-bili nel breve periodo.

E si arriva al 2014 quando il Presidente dell'ANBIMA Giampaolo Lazzeri porta alla Esposizione nazionale di Lucca “Verdi. Suona la banda” un bombardino degli anni '910, firmato Tito Belati, di proprietà della Filarmonica Giuseppe Verdi di Sillico. L'evento suscita un grande interesse e nell'aprile del 2015 Francesco Porzi di Perugia regala all'Archivio Storico Tito Belati la tromba (cornetta) di Ciro Babucci, mitico personaggio della storia popolare peru-gina. A giugno, poi, il trombone solista di Francesco Duranti torna a suonare per commemorare la Grande Guerra nel secondo Incontro musicale tenuto all'Università per Stra-nieri di Perugia. A luglio arriva il flicornino solista, strumento che ha segnato la storia della banda italiana.Lo scorso 24 novembre i tre strumenti, accompagnati con amore al piano-forte da Stefano Ragni e suonati da Aldo Caterina e da Gabriele Mascitti, hanno intrattenuto il pubblico del terzo Incontro musicale sulla Grande Guerra alla Stranieri, come sempre con il fondamentale contributo di entusiasmo per la storia e la cultura bandistica del Presidente nazionale ANBIMA Giampaolo Lazzeri.Su queste premesse ed in quella sede nasce l'idea di costituire il Registro storico internazionale degli strumenti musicali Tito Belati per riunire bande musicali ed appassionati che posseggono ancora tali strumenti, evitando che un patrimonio storico della cultura musicale bandistica vada disperso.

Il primo passo che, grazie alla collaborazione dell'ANBIMA, si sta attivando consiste nella ricognizione degli strumenti Tito Belati esistenti nelle sale musica e nei magazzini delle bande associate. L'ANBIMA nazionale collabora per sviluppare questa ricognizione ed il costituendo Registro potrà così rila-sciare ai possessori la targhetta in alto riportata, quale prima attestazione di autenticità degli strumenti. Ma perché l'Associazione considera culturalmente di grande interesse questo progetto, da inserirsi nel quadro generale di azioni volte alla divulgazione delle tradizioni del mondo delle bande musicali? Perché le bande potranno utiliz-zare questo lavoro di ricerca per classificare, organizzare e rendere accessi-bile il loro Archivio degli strumenti musicali, comprensivo della documenta-zione storica e dei racconti anche attraverso la memoria dei loro soci meno giovani. Una ulteriore iniziativa di grande valore sociale per unire le diverse generazioni che rappresentano la vera forza del mondo bandistico italiano.

Marchio di fabbrica depositatoMarchio di fabbrica depositatoMarchio di fabbrica depositato