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Le strategie di Risk management in regione Lombardia Gli strumenti della cittadinanza attiva Alessio Terzi Presidente Cittadinanzattiva Milano, 18 maggio ì 2009

Gli strumenti della cittadinanza attiva · Le Raccomandazioni del gruppo sicurezza 7. Prevenzione di morte, coma o grave danno derivati da errori in terapia farmacologica 8. Prevenire

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Le strategie di Risk management in regione Lombardia

Gli strumenti della cittadinanza attiva

Alessio TerziPresidente Cittadinanzattiva

Milano, 18 maggio ì 2009

CittadinanzattivaNasce nel 1978 per :

•Tutelare i diritti•Promuovere la partecipazione civica•Affermare la cittadinanza attiva come risorsa

Modalità operative•Centri di ascolto e tutela integrata•L’analisi delle segnalazioni•Le carte•La valutazione civica•Partecipazione istituzionale•Conciliazione

La tutela integrata• 300 sedi del Tribunale per i diritti del malato•25 sedi di tutela integrata (Pit)

•Analisi dei casi•Informazione•Sostegno•Supporto medico - legale

L’analisi delle segnalazioni

Rapporti annuali nazionali, regionali e locali

•5000 contatti in sede nazionale•20.000 contatti nelle sedi locali

I dati sulla malpractice18% del totale delle segnalazioni

Principale terreno di scontro tra cittadini e sanità (problema più sentito e segnalato)

Trend in leggera discesa dal 2005

-2% rispetto al 2006

Malpractice

Malpracticetesto

I dati sulla malpracticeAree specialistiche: confronto 2 anni

2007 2006 Diff.

Ortopedia 17,9% 18,7% - 0,8%

Oncologia 12,1% 13,6% -1,5%

Chirurgia generale 9,5% 8,5% +1%

Ginecologia e ostetricia 6,9% 8,8% -2%

Odontoiatria 5,5% 5,1% + 0,4%

Oculistica 5,4% 5,2% +0,2%

Cardiologia 4,0% 2,1% +1,4%

Le carte•Anni ’80: la proclamazione dei diritti contro le sofferenze inutili e i rischi da conflitto•Anni ’90: un contributo alla definizione di standard di qualità verificabili dai cittadini(l’occasione delle carte dei servizi, la carta della sicurezza)•Anna ’10: promozione e prevenzione (le dCarte della qualità della Chirurgia, della salute mentale, della medicina del dolore..)

La valutazione civica•Il monitoraggio: prassi “antica” della cittadinanza attiva

•Dal 1998 al 2004 la Campagna Ospedale sicuro in 150 ospedali con i “voti” per la sicurezza delle strutture e dell’organizzazione

•Dal 2001 l’Audit civico

Audit civicoDal 2001 ad oggi, i dati di sei cicli nazionali e di cinque cicli regionali:

•Risk management e sicurezza delle strutture sono sensibilmente migliorati e il livello è generalmente buono, ottimo in due regioni e discreto in una regione;•Esistono però ancora molte difformità ed omissioni.

Quanto si rischia davvero?L’indice di adeguamento agli

standard delle aziende varia da quasi 0 a 100

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Omissioni preoccupanti•Mancato insediamento della commissione per la prevenzione delle infezioni ospedaliere;•Mancata istituzione del registro degli errori, quasi errori ed eventi sentinella;•Assenza della piantina del piano di evacuazione nelle UO

La partecipazione istituzionale

•Audizioni parlamentari•Gruppi ministeriali sulla sicurezza del paziente;•Osservatorio sulle buone pratiche di Agenas•Gruppi regionali;

Audizioni parlamentariUn intervento legislativo che affronti tutta la materia (come aveva tentato di fare l’ex Ministro Turco con il DDL sulla qualità e la

sicurezza nella scorsa legislatura) No alla depenalizzazione del reato da errore

medicoSì alla centralità processuale al ruolo delle

vittime dei reati

Le Raccomandazioni del gruppo sicurezza

1. Corretto utilizzo delle soluzioni concentrate di cloruro di potassio2. Prevenire la ritenzione di garze, strumenti o altro materiale all’interno del sito chirurgico3. Raccomandazione per la corretta identificazione dei pazienti, del sito e della procedura

Le Raccomandazioni del gruppo sicurezza

4. Prevenzione del suicidio di paziente in ospedale 5. Prevenzione della reazione trasfusionale da incompatibilità AB06. Prevenzione della morte materna correlata al travaglio e/o parto

Le Raccomandazioni del gruppo sicurezza

7. Prevenzione di morte, coma o grave danno derivati da errori in terapia farmacologica8. Prevenire gli atti di violenza a danno degli operatori sanitari9. Prevenzione degli eventi avversi per malfunzionamento dei dispositivi medici/apparecchi elettromedicali

La conciliazioneSperimentare la conciliazione in Sanitàsenza farne una giustizia di serie Bfondata su imparzialità, professionalità, celerità delle procedure, riservatezza, economicità, semplicità, rappresentativitàdelle categorie interessate e non obbligatorietà.

Una raccomandazione finale

Stabilire un legame sistematico fra risk management e segnalazioni dei cittadini per aumentare la trasparenza.Produrre e diffondere chek list civiche.

GRAZIE PER L’ATTENZIONE