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Grafica di presentazione: non trascuriamo la qualità La finalità di questo articolo è quella di sensibilizzare gli utenti dei prodotti grafici di presentazione al problema della qualità del loro lavoro. La qualità estetica (nell'articolo cercheremo di capire cosa si intende per qualità estetica) di una presentazione è infatti un requisito fondamentale per l'efficacia del suo messaggio, requisito che non deve essere né sottovalutato né sopravvalutato. c Con il succedersi delle versioni, nei pro- dotti per utenti finali in genere, e nei prodotti di desktop presentation in parti- colare, sono state via via aggiunte fun- zionalità per la facilitazione del lavoro. Gli strumenti che facilitano il lavoro di qualsiasi utente sono ormai gli stessi in tutti i prodotti e costituiscono quindi una dotazione standard. In tutti i prodot- ti si lavora per "modelli", sia estetici, sia contenutistici, di presentazione. In tutti i prodotti sono disponibili procedure di autocomposizione (anche se assumo- no, a seconda della casa, nomi diversi) con le quali si creano, dal nulla, rispon- dendo ad una serie di domandi ne "facili facili", presentazioni su qualsiasi argo- mento. Nelle prime tre figure dell'artico- lo vediamo proprio come questi stru- menti siano diventati sofisticati, arrivan- do addirittura a suggerire le cose da di- re ad un autore a corto di idee. Una volta realizzata, partendo da un mo- dello preconfezionato o sfruttando una procedura di autocomposizione, la pri- ma versione della presentazione, si pos- sono duplicare slide, copiare stili, inseri- re elementi grafici di tutti i generi, ag- giungere o togliere elementi testuali, definire tecniche di animazione, fino al raggiungi mento del risultato finale. È chiaro che il risultato finale deve co- munque rispondere ad una serie di re- 326 di-France~-; Petroni e Aldo Azzari quisiti di qualità che sono indipendenti dal modo con cui il risultato stesso è stato raggiunto. Ricordiamo anche che, fino a pochi anni fa, la grafica di presentazione era riser- vata solo agli specialisti, già abituati a ragionare in termini di "comunicazione". Il problema della qualità si pone molto di più oggi che la grafica di presentazio- ne viene usata da tutti. Usi produttivi della desktop presentation Una presentazione elettronica è uno strumento attraverso il quale un autore comunica un suo messaggio a più de- stinatari. L'occasione può essere una semplice riunione aziendale, un conve- gno, una mostra, una lezione, ecc. Il "media" utilizzato può essere un proiet- tore collegato ad un PC, con il quale si proiettano le slide in una sala, un di- schetto che viene distribuito ai parteci- panti, una rete di PC su cui viaggiano le varie slide, che vengono quindi viste in una sorta di riunione virtuale, anche via Internet se si voglia utilizzare la rete del- le reti per trasmettere il messaggio. In ogni caso della presentazione si può stampare una copia su carta, che rima- ne al destinatario. Il tema trattato può essere qualsiasi, non ci sono argomenti dello scibile umano che non siano esprimibili in una presentazione elettronica: quindi pre- sentazioni che riguardano l'informatica, la medicina, la storia, la finanza, la pro- duzione di un'azienda manufatturiera, l'erogazione di servizi per tali tipi di aziende, ecc. Cosa si intende per qualità Qualsiasi sia l'argomento trattato, qual- siasi sia il pubblico di riferimento, il ri- sultato ottenuto deve comunque rispet- tare alcune regole generali di comunica- zione, come la gradevolezza, che rende la presentazione piacevole da seguire, e la leggibilità, che rende la presentazione ben comprensibile da parte del destina- tario. Ci sono regole generali, che valgono sempre, e regole variabili in funzione del "media" scelto (ad esempio una pre- sentazione del tipo "Rolling Demo", op- pure una molto interattiva, che deve quindi essere guidata nel suo svolgi- mento dall'utente, oppure una che ha come destinazione Internet), in funzio- MCmicrocomputer n. 174 - giugno 1997

Grafica di presentazione: non trascuriamo la qualità fileproiettano le slide in una sala, un di-schetto che viene distribuito ai parteci-panti, una rete di PC su cui viaggiano le

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Grafica di presentazione:non trascuriamo la qualitàLa finalità di questo articolo è quella di sensibilizzare gli utenti dei prodotti

grafici di presentazione al problema della qualità del loro lavoro. La qualità

estetica (nell'articolo cercheremo di capire cosa si intende per qualità

estetica) di una presentazione è infatti un requisito fondamentale per

l'efficacia del suo messaggio, requisito che non deve essere né sottovalutato

né sopravvalutato.

c

Con il succedersi delle versioni, nei pro-dotti per utenti finali in genere, e neiprodotti di desktop presentation in parti-colare, sono state via via aggiunte fun-zionalità per la facilitazione del lavoro.Gli strumenti che facilitano il lavoro diqualsiasi utente sono ormai gli stessi intutti i prodotti e costituiscono quindiuna dotazione standard. In tutti i prodot-ti si lavora per "modelli", sia estetici, siacontenutistici, di presentazione. In tutti iprodotti sono disponibili procedure diautocomposizione (anche se assumo-no, a seconda della casa, nomi diversi)con le quali si creano, dal nulla, rispon-dendo ad una serie di domandi ne "facilifacili", presentazioni su qualsiasi argo-mento. Nelle prime tre figure dell'artico-lo vediamo proprio come questi stru-menti siano diventati sofisticati, arrivan-do addirittura a suggerire le cose da di-re ad un autore a corto di idee.Una volta realizzata, partendo da un mo-dello preconfezionato o sfruttando unaprocedura di autocomposizione, la pri-ma versione della presentazione, si pos-sono duplicare slide, copiare stili, inseri-re elementi grafici di tutti i generi, ag-giungere o togliere elementi testuali,definire tecniche di animazione, fino alraggiungi mento del risultato finale.È chiaro che il risultato finale deve co-munque rispondere ad una serie di re-

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di-France~-; Petroni e Aldo Azzari

quisiti di qualità che sono indipendentidal modo con cui il risultato stesso èstato raggiunto.Ricordiamo anche che, fino a pochi annifa, la grafica di presentazione era riser-vata solo agli specialisti, già abituati aragionare in termini di "comunicazione".Il problema della qualità si pone moltodi più oggi che la grafica di presentazio-ne viene usata da tutti.

Usi produttivi delladesktop presentationUna presentazione elettronica è unostrumento attraverso il quale un autorecomunica un suo messaggio a più de-stinatari. L'occasione può essere unasemplice riunione aziendale, un conve-gno, una mostra, una lezione, ecc. Il"media" utilizzato può essere un proiet-tore collegato ad un PC, con il quale siproiettano le slide in una sala, un di-schetto che viene distribuito ai parteci-panti, una rete di PC su cui viaggiano levarie slide, che vengono quindi viste inuna sorta di riunione virtuale, anche viaInternet se si voglia utilizzare la rete del-le reti per trasmettere il messaggio.In ogni caso della presentazione si puòstampare una copia su carta, che rima-

ne al destinatario.Il tema trattato può essere qualsiasi,non ci sono argomenti dello scibileumano che non siano esprimibili in unapresentazione elettronica: quindi pre-sentazioni che riguardano l'informatica,la medicina, la storia, la finanza, la pro-duzione di un'azienda manufatturiera,l'erogazione di servizi per tali tipi diaziende, ecc.

Cosa si intendeper qualitàQualsiasi sia l'argomento trattato, qual-siasi sia il pubblico di riferimento, il ri-sultato ottenuto deve comunque rispet-tare alcune regole generali di comunica-zione, come la gradevolezza, che rendela presentazione piacevole da seguire, ela leggibilità, che rende la presentazioneben comprensibile da parte del destina-tario.Ci sono regole generali, che valgonosempre, e regole variabili in funzionedel "media" scelto (ad esempio una pre-sentazione del tipo "Rolling Demo", op-pure una molto interattiva, che devequindi essere guidata nel suo svolgi-mento dall'utente, oppure una che hacome destinazione Internet), in funzio-

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Figura l - MS PowerPoint 97 -La procedura di autocomposi-zione.I prodotti di desktop presenta-tion sono diffusissimi ed utiliz-zatissimi in decine di occasionida tantissimi utilizza tori. Unoratore prepara una presenta-zione elettronica quando deveillustrare al suo pubblico, e lovuole o lo deve fare anche inmaniera grafica, concetti, idee,dati, proposte, ecc. Ma unapresentazione non è fatta solodi contenuto, c'è anche il suoaspetto estetico, che deve ri-spettare una serie di regoleaventi come fine quello di es-sere di supporto alla presenta-zione. Il modello estetico nondeve essere talmente mode-sto da svilire il messaggio nétalmente spettacolare da so-vrastarlo.

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Figura 2 - Lotus Free-lance 97 - La proceduradi autocomposizione.Le procedure di auto-composizione, ormai di-sponibili in tutti ipro-dotti, permettono direalizzare presentazionidi buona qualità esteti-ca anche alle 'personenormali", cioè che nonsi occupano per profes-sione degli aspetti dellacomunicazione. Ormaiqueste procedure si oc-cupano anche degliaspetti contenutisticiproponendo, come nelcaso mostrato, una se-rie di argomenti espostigià in forma di diapositi-va, utili soprattutto perchi sia a corto di idee.

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Figura 3 - Lotus Free-lance 97 - Librerie diideogrammi.I prodotti dispongonoovviamente di abbon-dante materiale C/l"pArtnel quale cercare le im-magini da usare per ar-ricchire la propria pre-sentazione. Sono moltointeressanti gli schemi,li definirei ideogrammi,che servono per rende-re in forme grafichecomprensibili, concettio idee complesse. Neesistono in librerie pre-confezionate, ma sipossono creare anchecon gli appositi stru-menti di disegno a di-sposizione.

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Tutte le tecniche che riguardano lacomunicazione sono state suppor-tate, via via che sono nate, da studiteorici, la cui finalità è quella di stu-diare e di affinare le tecniche stesse, al-lo scopo di migliorarne il risultato. Sipensi ad esempio alla pubblicità, an-ch'essa è una forma di comunicazione,il cui risultato si può concretamente mi-surare in termini di incremento dellevendite del prodotto pubblicizzato.Tutte le tecniche di comunicazione, cheriguardano la visione, si basano sul con-cetto di percezione, ovvero di comel'occhio umano percepisce gli oggetti, iloro contorni, il loro colore, e di come liassoci a concetti già presenti nella me-moria di ciascuno e quindi acquisiti, nelcorso degli anni, con l'esperienza, conl'apprendimento.Anche una slide realizzata con un pro-dotto di desktop presentation può esse-re analizzata attraverso la teoria dellapercezione.La percezione è, ad esempio, influenza-ta dalle posizioni assolute e reciprochedegli oggetti nell'immagine. La mente,in base alla conoscenza di ciascuno,tende a modificare, raggruppare, asso-ciare gli oggetti per ricondurli a concettigià noti. La percezione è influenzata dal-la presenza di elementi di sfondo, dielementi di contorno.La percezione dell'occhio umano è giàabituata a cogliere la profondità, effetti-va nelle immagini reali, simulata nelleimmagini ricostruite. La profondità puòessere simulata con vari sistemi, om-bra, sovrapposizione, effetti di colore,oggetti visti in 3D, o in vista assonome-trica o in vista prospettica.È stata studiata la percezione del colo-re, sono stati creati modelli per il colore,necessari, in tantissime tecnologie, perla produzione artificiale dei colori. È sta-

ne del tema trattato e del pubblicodi riferimento.In questo articolo parleremo deglistrumenti a disposizione dell'auto-re di una presentazione, poi dare-mo, in modo discorsivo, dieci rego-le, quasi un decalogo, da rispettareper realizzare una presentazione dibuona qualità. Cominciamo peròcon due parole sul concetto di per-cezione.

Le teorie della.percezione

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le parti testuali.

In una immagine tendiamo a individua-re, inconsciamente, strutture nascoste.Ad esempio, se in un'immagine ci sonotanti elementi simili, ci sembra naturaleallinearli rispetto ad un bordo, renderliequidistanti, ecc.In genere la struttura dell'immagine sipuò materializzare in una gabbia (che èuno schema di struttura regolare, cherende più comprensibile e dà maggiorecredibilità al messaggio). Ma dietro adun'immagine, e dietro ad una serie diimmagini, ci può essere una struttura ir-regolare, poco, se l'irregolarità è, adesempio, progressiva, molto, se nell'im-magine non c'è struttura, ma casualitàassoluta.Esistono decine di tipologie di struttura,ognuna delle quali è adatta ad un tipoparticolare di messaggio.Ad esempio ci sono strutture con ele-menti singolari, del tutto estranei al restodella struttura, che in questo modo ven-gono messi in evidenza, oppure strutturecon elementi a contrasto, si pensi adun'immagine con varie scritte a colori te-nui ed una scritta a colore vivace.

Per il nostro articolo useremo sia Office97 della Microsoft, sia FreelanceGraphics della Lotus.I due prodotti sono pressoché allineati intermini di funzionalità in fase di costru-zione della presentazione e delle varieslide.Il primo concetto fondamentale è cheuna presentazione deve seguire un mo-dello, in cui sono definiti gli elementi incomune tra le diapositive, sia gli ele-menti apparenti, ad esempio gli sfondi, ititoli e i loghi di intestazione e/o piè dipagina, sia le impostazioni estetiche, adesempio gli stili dei vari elementi testua-

Figura 4 - MS Power-Point 97 - La diapositi-va modello.Lo sfondo comune dàcontinuità alla presen-tazione, così come lascelta di tipi di caratte-ri omogenei tra le va-rie diapositive. È com-pito dei modelli delladiapositiva quello diraccogliere tutto ci6che accomuna le variediapositive, in terminidi contenuto, e quindilo sfondo. i laghi del-l'azienda. e di stili del-

Gli strumenti standardFigura 6 - MS Power-Point 97 - La griglia.Tutti i lavori di grafica (li-bri, giornali, cataloghi,presentazioni, ecc.) de-vono basarsi, lo si vo-glia o no, su una grigliadi impaginazione, o gab-bia. Lo scopo principaledella gabbia è quello disuddividere l'area di la-voro (foglio o schermoche sia) in moduli e sot-tomoduli, che devonoguidare nell'inserimentoe nella disposizione didisegni, immagini e te-sti. Occorre quindl~ pri-ma di utilizzare il pro-dotto di presentazione,ideare, al limite dise-gnare su carta, lo sche-ma della gabbia che sivuole applicare.

tivi, si pensi ai font, che a loro volta co-stituiscono una tecnologia a sé stante,ben nota, ad esempio, ai tipografi, mache ora viene presa in carico dal PC.Riguarda la percezione l'equilibrio di unaimmagine. E evidente che la centraturadi un elemento rispetto ad un contornocomunica una sensazione di equilibrio.

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Figura 5 - MS Power-Point 97 - La vista strut-tura.Una presentazione uti-lizza vari tipi di vista. Ol-tre a quella normale,costituita dalle sfide,c'è quella che isola laparte testuale, e mo-stra le scritte in una vi-sta della struttura (utileper concentrarsi solosul testo), c'è quellacon le note, nella qualeinserire commenti te-stuali, a beneficio del-l'oratore che deve in-trattenere il pubblico.

ta studiata, con il coinvolgimento diequipe di medici, l'associazione dei co-lori a sensazioni, a stati d'animo, ecc. Icolori sono stati classificati, ad esempiocolori caldi, colori freddi; addirittura èstata studiata l'associazione dei colori aisegni dello zodiaco.Le teorie della percezione riguardanotantissime tecnologie, si pensi alla pittu-ra, alla stampa, alla fotografia. Si consi-deri anche il fatto che tutte queste tec-nologie sono state, ormai da anni, "pre-se in carico" dal computer.Con i prodotti di presentazione elettro-nica si fa, in un certo senso, il percorsoinverso. Si tratta di una tecnologia chenasce con il PC, ma alla quale si può as-sociare la teoria della percezione.Il PC adotta altri strumenti tipici dellagrafica tradizionale, si pensi ai retini, alletexture, ovvero ai metodi di riempimen-to di superfici definite con disegni ripeti-

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•••••••Figura 9 - MS Power-Point 97 - Lo sfondo acolori - Trama.C'è una tale abbondan-za di texture, con lequali riempire sfondi oelementi graficl~ che èfacile farsi prendere lamano. Come resisterealla tentazione di crea-re degli oggetti di mar-mo, di sughero, di le-gno. Bisogna ricordarsiche si sta realizzandouna presentazione elet-tronica, non un mobile.

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Eccoci dunque ai nostri dieci "consigli"per chi prepara la presentazione.1) Preparazione dello storyboard.Lo storyboard è il "copione" della pre-sentazione, con l'indicazione, anche dimassima, del contenuto e della sua di-stribuzione in slide. È necessario indica-re la sequenzialità degli argomenti, glieventuali collegamenti, soprattutto nelcaso di presentazioni molto interattive.In caso di grossi volumi è necessario in-serire delle slide con indici degli argo-menti e delle slide successive, e slidedi riepilogo alla fine della trattazione diun macro argomento. Sono necessarieper non perdersi in pubblico. Una dellenuove funzionalità di MS PowerPoint è

Il decalogo del buonpresentatore-.I

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facilitano il lavoro, dall'altra funzionalitàche consentono di realizzare presenta-zioni più efficaci.

Figura 8 - MS PowerPoint 97 -Lo sfondo a colori - Gradiente.Lo sfondo della slide può es-sere un 'immagine che fa unpo' da 'filigrana' per le diaposi-tive, ma può essere semplice-mente un colore, pieno o coneffetto sfumatura. La sceltadel colore è un elemento fon-damentale per l'efficacia dellapresentazione, in quanto i co-lori esercitano una grande in-fluenza su chi li percepisce,perché vengono associati astati emozionali e psicologicidi diversa natura. Ad esempioil rosso induce sensazioni diaggressività ed eccitamento, èstato dimostrato che la sua vi-sione aumenta il battito cardia-co e la pressione.

Figura 7 - MS Power-Point 97 - La creazionedello sfondo.Lo sfondo di una slide èun elemento importan-tissimo nell'equilibriodell'immagine e dell'in-tera presentazione, vaquindi molto curato so-prattutto per ciò che ri-guarda il suo equilibriocromatico. Per sfondopuò essere utilizzatauna immagine fotografi-ca opportunamente ela-borata con un program-ma di fotoritocco, utilizzando qualche particolare filtro che la renda più 'soft' e più trasparente, in modoche non sovrasti il contenuto vero della slide.

li, titoli, sottotitoli, elenchi e quant'altro.Se un'azienda, o in riunioni interne o inriunioni con il pubblico, ad esempio conla propria clientela, usa le presentazionielettroniche è bene che utilizzi mo-delli aziendali standard, messi apunto da specialisti una volta pertutte e che tutti poi sono obbligatiad usare.Altro concetto fondamentale è co-stituito dagli oggetti inseribili nellaslide. Questi possono essere dise-gni, schemi, immagini prese dallarealtà, grafici di tipo business. Lestrade praticabili sono due: o si im-porta l'elemento, se già disponibile,o si crea per l'occasione. In questosecondo caso i vari prodotti metto-no a disposizione una serie di stru-menti per creare diagrammi com-merciali, ideogrammi, grafica di tipobusiness, ecc.Una presentazione utilizza vari tipi divista. Oltre a quella normale, costi-tuita dalle slide, c'è quella che isola laparte testuale, e mostra le scritte in unavista della struttura (utile per concentrar-si solo sul testo), c'è quella con le note,in cui inserire commenti testuali, a be-neficio dell'oratore che deve intrattene-re il pubblico.La presentazione più rapida da preparareè quella che consiste nel matrimonio traun testo, molto strutturato, ed un mo-dello di presentazione già predisposto.Con il passare delle versioni sono statevia via aggiunte nuove funzionalità, adesempio quelle che consentono la navi-gabilità nella presentazione, grazie a pul-santi per saltare tra le diapositive, equelle che consentono di impostare de-gli effetti speciali, sia nella transizionetra una diapositiva e la successiva, sianell'entrata "in scena" di singoli elementiin una data diapositiva.Insomma da una parte funzionalità che

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quella di creare automaticamente slidedi riepilogo che raccolgono i titoli di unaserie di slide.2) Disegno della griglia (figura 6)In generale in tutti i lavori di grafica (li-bri, giornali, cataloghi, presentazioni,ecc.) si utilizzano griglie di impaginazio-ne, o gabbie. Lo scopo della gabbia èquello di suddividere l'area di lavoro (fo-glio o schermo) in moduli e sottomodu-li, che devono guidare nell'inserimentoe nella disposizione di disegni, immagi-ni e testi.Le due fondamentali tipologie di gabbiasono: quella di tipo ripetitivo, in cui l'a-rea disponibile è divisa in parti uguali,determinando una composizione molto"statica", ma ordinata, pulita, oppurequella di tipo irregolare, nella quale l'a-rea disponibile è divisa in moduli di for-me e grandezze diverse, determinandouna composizione sicuramente più di-

Figura 70 - MS Power-Point 97 - La scelta diun buon carattere.Uno dei principali erroriche si commettono,non sempre, fortunata-mente, nella creazionedi una presentazione èquello di realizzare del-le slide con troppo te-sto (noioso!). /I testodeve essere formatoda frasi brevi (slogan)che devono 'suggerire'piuttosto che descrive-re e soprattutto devo-no garantire una buonaleggibilità. Quindi an-che la scelta del font ri-sulta di fondamentaleimportanza. Bisognaevitare font con le 'gra-zie', molto ornamenta-li, anche se bellissimi,e scegliere invece fontsemplici, linean~ geometricamente puliti (Arial, Helvetica, Univers, Futura, ecc.!.

Figura 72 - MS Power-Point 97 - Effetto ombra.L 'ombreggia tura di un og-getto grafico o di un testopiazzato in una slide fa ap-parire l'oggetto comeemergente dallo sfondo, equindi dà profondità allaslide, la rende tridimensio-nale. Con PowerPoint èpossibile impostare laprofondità e la direzionedell'ombra. /I colore del-l'ombra va scelto in funzio-ne del colore dello sfondood eventualmente dell'og-getto in secondo piano sucui si proietta l'ombra (adesempio: sfondo bianco,ombra grigia, sfondo az-zurro, ombra blu, ecc.). AIlimite è meglio usare il ne-ro, mai colori diversi trasfondo e ombra.

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x Figura 7 7 - MS Power-Point 97 - Non dimenti-cate il vostro lago.In una presentazioneaziendale, specie nelcaso in cui sia presenteun pubblico extra azien-dale, è tradizione che levarie sfide mostrino illago dell'azienda stes-sa. Anche la posizionee la dimensione del la-go sono oggetto di stu-dio da parte degli spe-cialisti della comunica-zione. La posizione otti-male è in basso a de-stra. Il lago in generaleè già disponibile inazienda. Se bisogna co-struirne uno in quattroe quattr'otto si può uti-lizzare il rinnovato Wor-dArt

namica e ritmica. Ma attenzione a noneccedere con la libertà.3) Impostazione dello sfondo (figure 7,8 e 9).Lo sfondo di una slide è un elementoimportantissimo nell'equilibrio dell'im-magine, va quindi molto curato soprat-tutto per quanto riguarda la scelta cro-matica. Lo sfondo poi deve accomunarepiù diapositive, anche tutta la presenta-zione, specie quando queste rappresen-tino lo svolgimento di uno stesso argo-mento.Come sfondo può essere utilizzataun'immagine fotografica opportunamen-te elaborata con un programma di fotori-tocco, utilizzando qualche particolare fil-tro che la renda più "soft" e o maggior-mente trasparente, oppure altri effetticromatici o effetti di riempimento.4) Attenzione al testo.Uno dei principali errori che si possonocommettere nella creazione di una pre-sentazione è quello di creare delle slidecon troppo testo, che alla lunga rende lapresentazione stessa noiosa, spesso in-sopportabile per gli ascoltatori. Il testodeve essere quindi formato da frasi bre-vi (quasi degli slogan) che devono "sug-gerire" piuttosto che descrivere nel det-taglio e soprattutto devono mantenereun alto grado di leggibilità. Altra cosa daevitare sono gli errori di ortografia. Eper questo basta usare il correttore or-tografico. Personalmente quando seguouna presentazione e vedo un errore midistraggo moltissimo.5) Attenzione ai font (figura 10).Anche la scelta del font risulta di fonda-mentale importanza. Sono da evitare ifont con le "grazie" cioè i font molto or-

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Figura 14 - MS Power-Point 97 - Effetti ditransizione.Una presentazioneelettronica è compo-sta da più slide che sisuccedono l'una all'al-tra. Si può impostare,scegliendo tra decinedi possibilità, una mo-dalità di passaggio trauna slide e la succes-siva. Anche in questocaso non bisogna sce-gliere per forza l'effet-to più spettacolare (ece ne sono tanti) maquello più adatto al ti-po di presentazione,sobrio se la presenta-

: zione è sobria, più ap-r pariscente se la pre-

sentazione deve farcolpo.

13.51

Ci sono effetti più o meno gradevoli, epiù o meno rapidi, la loro scelta dipendemolto dal tipo di slide e di presentazionealla quale è abbinato. Gli effetti più utiliz-zati, quindi più sicuri sono: apertura echiusura (verticale ed orizzontale), com-pressione ed espansione, veneziane, dis-solvenza e scacchi (sinistra e destra). Cene sono di sobri e di spettacolari, la scel-ta dipende dal tipo di occasione.È bene evitare di assegnare a tutte le sli-de lo stesso effetto (monotono!) e so-prattutto di assegnare la velocità bassa(snervante!).Dalla versione 7 di PowerPoint è possibi-le assegnare anche ai singoli oggetti (te-sti, oggetti grafici, singoli elementi in undiagramma, ecc.) degli effetti di 'movi-mento'. Questa possibilità può servireper dare maggiore enfasi alle parti piùimportanti del messaggio. lMrS

Figura 13 - MS Power-Point 97 - Come dareprofondità alla presen-tazione.Esistono numerositrucchi per dareprofondità alla slideOggetti tridimensiona-li, scritte ed elementiombreggiati, effetti diluce. /I tutto per dareall'immagine un aspet-to più moderno.

Ci sono tanti modi per creare effetti tridi-mensionali. Ad esempio l'associazione diun'ombra ad un oggetto bidimensionalelo fa emergere dal piano dello sfondo.Con PowerPoint è possibile impostare"finemente" la profondità e la direzionedell'ombra. Il colore dell'ombra va poi de-finito in relazione al colore dello sfondo oeventualmente dell'oggetto in secondopiano sul quale è proiettata l'ombra (adesempio: sfondo bianco ombra grigia,sfondo azzurro ombra blu, ecc.). AI limiteè meglio usare il nero, mai colori diversitra di loro.10) Effetti di transizione delle slide e de-gli elementi della slide (figura 14).Gli effetti di transizione sono le modalità"visuali" di passaggio da una slide allasuccessiva. All'effetto, e ce ne sono de-cine, è abbinato un tempo di esecuzione:basso, medio, alto.

namentali, sono da scegliere invecefont semplici, lineari, geometricamentepuri (Arial, Helvetica, Univers, Futura,ecc.). Per quanto riguarda il corpo (l'al-tezza del carattere) per i titoli e sottoti-toli si può spaziare dal corpo 36 al corpo28, mentre per il testo normale non bi-sognerebbe mai scendere al di sottodel corpo 16 in quanto si comincia aperdere la leggibilità del carattere (il tut-to è naturalmente in relazione alla riso-luzione del video).6) I colori.La scelta del colore dei vari elementi del-la slide è un momento fondamentale dellavoro, in quanto, come detto, i coloriesercitano una grande influenza su chi lipercepisce, perché vengono associati astati emozionali e psicologici di diversanatura.Ad esempio il rosso induce a sensazionidi aggressività ed eccita mento. È statodimostrato che la sua presenza aumentail battito cardiaco e la pressione del san-gue. AI contrario il blu è un colore che in-duce sensazioni di calma, di riflessione,di pace. Genericamente tutti i colori co-me i rossi, i gialli, gli ocra appartengonoalla gamma dei colori caldi, mentre le to-nalità del blu, gli azzurri, i verdi, apparten-gono a quelli freddi.Per lo sfondo la scelta deve ricadere suun colore della gamma dei colori freddicon una gradazione medio scura. Anchela sfumatura ha la sua importanza inquanto determina un effetto di spazialitàe profondità che il colore piatto non rie-sce a comunicare.7) I loghi, le intestazioni, i piè di pagina(figura 11).Una slide, specie se extra aziendale, nelsenso che il pubblico al quale è destinatanon appartiene all'azienda in cui la pre-sentazione è stata realizzata, deve sem-pre riportare elementi per la sua identifi-cazione. L'azienda, in genere, viene iden-tificata con il suo logo, già disponibile informa di file grafico, va poi identificatal'occasione, ad esempio "Rimini10/11/97- Meeting FI97", che dovrebbesignificare che l'occasione nella quale sista proiettando la presentazione è l'in-contro annuale, che si tiene, per l'annofiscale 97, a Rimini il dieci novembre.8) Gli oggetti in scena.I vari oggetti grafici (simboli, elementigeometrici, diagrammi, organigrammi,loghi, marchi, ecc.) ed i testi, devono"uscire" dallo sfondo, mettendosi nellagiusta evidenza. Questa può essere defi-nita in vario modo, agendo sulla grandez-za dell'oggetto, sul suo colore, sulla suaposizione.9) Effetti tridimensionali (figure 12 e 13).

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