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GRANAROLO VIVA, energia e forza della coalizione di centrosinistra Qual è la Granarolo che ci piacerebbe avere nei prossimi anni? È questa la prima domanda che ci siamo posti per definire il nostro orizzonte politico anche oltre il 2019. Vogliamo che negli anni a venire, in questa comunità, ci sia una bella qualità di vita, individuale e sociale, vogliamo che si stia bene, tutti. Nel nostro progetto ci possono stare tante azioni concrete, ma tutto ciò deve essere ricondotto all’idea fondamentale che c’è un’intera comunità al centro, a cui dobbiamo riferirci con eque opportunità. Bambini e anziani, giovani che stanno costruendo il loro futuro, famiglie con bisogni crescenti, ma anche un tessuto produttivo che fatica: tutti devono sentire che vogliamo progredire insieme. È questa l’idea di città equa e solidale, viva e accogliente, a cui guardiamo con determinazione. Ereditiamo un bel patrimonio: un ottimo sistema di servizi e una forte rete di volontariato sociale. Poi, c’è un altro grande patrimonio pubblico, fatto di verde, storia, arte e cultura: ci piacerebbe che tutti potessimo viverlo a pieno. Per esempio, attraverso piste ciclopedonali e percorsi turistici che ci consentano di apprezzare i luoghi dove abbiamo scelto di abitare o lavorare. Viviamo nella pianura che reca ancora le tracce della centuriazione romana, che ha cominciato a muovere i propri passi imprenditoriali con l’agricoltura, che ha saputo industrializzarsi sviluppando autentiche eccellenze, integrando tessuto produttivo e tessuto naturalistico. Viviamo in un territorio che ha conservato antichi oratori e che avrà un modernissimo teatro, che ha una grande “casa” dei servizi e

GRANAROLO VIVA, energia e forza della coalizione di ... · nel sistema socio-assistenziale e della salute. Diverse devono essere le risposte che i servizi di assistenza devono Diverse

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GRANAROLO VIVA, energia e forza della coalizione di centrosinistra

Qual è la Granarolo che ci piacerebbe avere nei prossimi anni? È questa la prima domanda che ci siamo posti per definire il nostro orizzonte politico anche oltre il 2019.

Vogliamo che negli anni a venire, in questa comunità, ci sia una bella qualità di vita, individuale e sociale, vogliamo che si stia bene, tutti.

Nel nostro progetto ci possono stare tante azioni concrete, ma tutto ciò deve essere ricondotto all’idea fondamentale che c’è un’intera comunità al centro, a cui dobbiamo riferirci con eque opportunità. Bambini e anziani, giovani che stanno costruendo il loro futuro, famiglie con bisogni crescenti, ma anche un tessuto produttivo che fatica: tutti devono sentire che vogliamo progredire insieme.

È questa l’idea di città equa e solidale, viva e accogliente, a cui guardiamo con determinazione.

Ereditiamo un bel patrimonio: un ottimo sistema di servizi e una forte rete di volontariato sociale. Poi, c’è un altro grande patrimonio pubblico, fatto di verde, storia, arte e cultura: ci piacerebbe che tutti potessimo viverlo a pieno. Per esempio, attraverso piste ciclopedonali e percorsi turistici che ci consentano di apprezzare i luoghi dove abbiamo scelto di abitare o lavorare.

Viviamo nella pianura che reca ancora le tracce della centuriazione romana, che ha cominciato a muovere i propri passi imprenditoriali con l’agricoltura, che ha saputo industrializzarsi sviluppando autentiche eccellenze, integrando tessuto produttivo e tessuto naturalistico. Viviamo in un territorio che ha conservato antichi oratori e che avrà un modernissimo teatro, che ha una grande “casa” dei servizi e

del volontariato e che ha migliaia di bambini e ragazzi che ogni giorno possono andare serenamente a scuola. Bene, da qui partiamo.

Viviamo anche in una città che può diventare più “solare” e “intelligente”, operando scelte importanti per quanto riguarda l’ambiente e l’utilizzo delle nuove tecnologie. Vogliamo che il nostro territorio possa avere opportunità di sviluppo sostenibile e che possa guardare all’Europa, a partire da quella grande città metropolitana che sta nascendo e di cui faremo parte. Bene, è lì che vogliamo andare.

Tutti gli impegni vogliamo metterli in pratica con numerosi e indispensabili compagni di viaggio: i cittadini, le consulte, le associazioni di volontariato e di categoria e le imprese; vogliamo fare questo percorso insieme alla cittadinanza. Infine il metodo: vogliamo continuare a rappresentare la faccia pulita della politica, lavoreremo con correttezza e trasparenza, onestà e rispetto delle regole, come del resto è tradizione fare a Granarolo.

LA CITTÀ DEI SERVIZI Pensiamo a un welfare di comunità: un sistema di servizi rivolto a tutti e con il coinvolgimento attivo di tutti. Della comunità per la comunità. Va tutelato e rafforzato, a tutti i costi, il sistema di servizi, avendo come riferimento il mondo dell’infanzia, i bisogni degli anziani, le necessità delle famiglie, le esigenze dei diversamente abili e le difficoltà dei giovani, con particolare attenzione verso chi non ha lavoro.

Vogliamo assicurare la concretizzazione dei diritti sociali che non possono essere slegati dai diritti civili. Riguardano ogni persona - con il proprio stato civile - e i diversi tipi di famiglie, dalle coppie sposate alle famiglie monoparentali, dai genitori separati e divorziati alle famiglie numerose, dalle coppie di fatto alle famiglie di migranti.

È questa la sfida più grande: plasmare il sistema dei servizi su una società in rapida trasformazione. Per esempio, per quanto riguarda le famiglie, queste vedono cambiata la propria organizzazione per l’esigenza di adeguarsi a un lavoro che si modifica (spesso precario o che viene meno). Di conseguenza, la ripartizione dei compiti tra le stesse figure genitoriali è differente, così come i ruoli nell’accudimento dei bambini e degli anziani non autosufficienti.

• servizi socio-assistenziali: sono la priorità del bilancio comunale

• sistemi di imposte e tariffe basati su equità e progressività, confermando la scelta di fondi a sostegno delle fasce più deboli

• più alloggi di edilizia residenziale sociale (ad affitto molto calmierato) per rispondere al disagio abitativo

Il sistema dei servizi socio-sanitari è costruito tramite politiche di programmazione e di coordinamento su scala più vasta, con gli indirizzi dati dai Comuni all’interno del distretto socio-sanitario (il nostro Distretto Pianura Est è composto da 15 Comuni) e delle Asp. A ciò va aggiunto che, a Granarolo, il welfare di comunità non sarebbe tale se non si reggesse sulla parte attiva che i singoli cittadini, i gruppi e le associazioni svolgono nella costruzione di relazioni e di reti di sostegno. Il nostro sistema locale non deve mancare di prestare sempre più attenzione anche alle dinamiche del mondo produttivo che hanno implicazioni sociali, adoperandosi per sistemi di sostegno e di inclusione sociale che siano, per esempio, integrati a percorsi di qualificazione o riqualificazione professionale. • nuovi servizi sanitari: Tutela della salute della donna e del bambino , con nuovo

Percorso Nascita

• salvaguardia e potenziamento dei servizi socio-sanitari alla persona, anche con accesso diretto

• il Borgo Servizi sempre più “cuore” dei servizi per la comunità

• più strumenti per rispondere a nuove forme di disagio (come il gioco d’azzardo patologico)

Anziani

Le persone anziane sono quella risorsa a cui guardiamo come a un riferimento fondamentale e a cui ci ispiriamo. Guardano a loro anche le generazioni più giovani. Gli anziani sono la parte vitale della comunità, con la loro capacità di sostenere la famiglia e con l’apporto prezioso nel volontariato, nelle associazioni e organizzazioni sindacali. Fondamentale il ruolo svolto dai centri sociali e civici nella prevenzione dell’isolamento, nelle relazioni sociali e nella promozione culturale.

L’invecchiamento in salute e il benessere della persona devono essere al centro dello sviluppo dell’innovazione nel sistema socio-assistenziale e della salute. Diverse devono essere le risposte che i servizi di assistenza devono poter dare alle differenti esigenze dell’anziano.

• interventi di assistenza domiciliare per tutte le persone che ne hanno necessità

• Centro Integrato per anziani con il Centro Diurno e la Casa Protetta, con organizzazione in rete con altri Comuni

• assistenti familiari/badanti: raccordo servizi sociali-famiglie

• percorsi informativi su tutti gli strumenti a disposizione delle famiglie per sostenere l’anziano

Persone con disabilità

Eguaglianza di opportunità: bisogna tendervi con grande impegno, consapevoli che si tratta di un lavoro comune e continuo, mai finito. A livello socio-assistenziale, i Piani di Zona del distretto socio-sanitario rappresentano lo strumento istituzionale per concretizzare e favorire l’eguaglianza di opportunità.

Il contributo economico, però, non può essere l’unico strumento. La rete a sostegno della disabilità deve essere fitta e forte, deve vederci tutti coinvolti: istituzioni, associazioni di volontariato e cittadini, insieme. Sul nostro territorio sono maturati progetti che lo dimostrano e che vogliamo continuare a sostenere.

• alloggi protetti per l’avvio di processi di vita indipendente, voluti dall’associazione “Le Chiavi di

Casa”

• palestra (AISA e CCSVI nella Sclerosi Multipla) per la fisioterapia per persone con disabilità, con la presa in carico dei pazienti, secondo le direttive dell’ASL

• interventi di rimozione delle barriere architettoniche e degli ostacoli alla piena godibilità degli spazi, anche con l’installazione nei parchi pubblici di giochi accessibili alle persone con disabilità

Pari Opportunità e diritti civili La parità tra donne e uomini implica la volontà di agire su tre aspetti complementari della sua realizzazione: l’eliminazione delle disparità dirette, di quelle indirette e l’elaborazione di un ambiente politico, giuridico e sociale favorevole allo sviluppo di una democrazia paritaria. È questo un preambolo della “Carta europea per l’uguaglianza e la parità delle donne e degli uomini nella vita locale” che ci impegniamo a sottoscrivere. Ci sono prassi consolidate di disparità nell’educazione, nella cultura, nei mezzi di comunicazione, nel mondo del lavoro e nell’organizzazione sociale: in questi ambiti è necessario adottare cambiamenti. Lavorare alla parità di genere significa anche affrontare – oltre ai pregiudizi legati al sesso – quelli fondati sulla razza, il colore, le origini etniche e sociali, le caratteristiche genetiche, la lingua, la religione, le opinioni politiche, l’appartenenza a una minoranza nazionale, il patrimonio, la nascita, la disabilità, l’età, l’orientamento sessuale e lo stato economico e sociale.

• giunta e consiglio comunale con la parità di genere

• iniziative di educazione alla parità di genere e cultura del rispetto, proposte periodicamente alla scuola

• supporto alle associazioni che si adoperano per la parità di genere e sostegno alla Casa delle donne per non subire violenza

• creazione del Registro delle unioni civili

Stranieri Rappresentano il 6,6% della nostra comunità, molti di loro prendono attivamente parte alla vita comunitaria. In particolare, attraverso la scuola si compie per i figli di stranieri l’integrazione reale, e non solo per loro, ma anche per le loro famiglie. Si è voluto riconoscere questo percorso di impegno e serietà anche attraverso il conferimento della cittadinanza simbolica ai bambini e alle bambine, ai ragazzi e alle ragazze che hanno compiuto, presso le scuole locali, un intero ciclo di studi.

Anche lo sport proposto dalle varie associazioni promuove fattivamente l’integrazione: l’ambito sportivo rappresenta uno spazio in cui spesso è possibile esprimersi più liberamente, traendo quelle gratificazioni che consentono di costruire un cammino di belle aspettative e obiettivi positivi.

• conferimento ogni anno della cittadinanza simbolica agli alunni stranieri che

concludono un ciclo scolastico

• Spazio Giovani come luogo di aggregazione anche per gli studenti provenienti da altri Paesi

• Punto Migrante, sportello informativo rivolto ai migranti

• mediazione linguistico-culturale per donne immigrate che accedono al servizio sanitario “Percorso Nascita”

LA CITTÀ CHE CRESCE E STUDIA Servizi per l’infanzia e scuola: dobbiamo guardare a un sistema assortito e flessibile che possa rispondere ai diritti alla crescita in serenità dei bambini e alle esigenze delle famiglie, senza timidezze di fronte alla necessità di cambiare le organizzazioni dei servizi e di sperimentare nuove proposte.

• NIDI: garantire l’accesso a tutti senza liste d’attesa

• SCUOLE DELL’INFANZIA: accogliere tutti i bambini, con lista unica per scuole comunali e statali

• contributo economico alla Scuola per attività curricolare ed extra-curricolare (PATTO educativo)

• servizi scolastici e servizi a domanda individuale tariffati secondo progressività ed equità

• sostegno alla digitalizzazione della scuola

• contributo economico per il diritto all’educazione e all’istruzione di alunne e alunni

diversamente abili

• progetti su continuità scolastica, handicap e formazione continua degli insegnanti, in ambito di distretto socio-sanitario

• Consiglio comunale dei giovani, in collaborazione con la scuola

• promozione della riuscita formativa di adolescenti e giovani

LA CITTÀ DEI GIOVANI Sui giovani ce la giochiamo tutta, come direbbero gli stessi ragazzi. Il nostro desiderio è che possano esprimersi e fare. Proponiamo luoghi, strumenti e supporto perché i giovani possano, da un lato, socializzare e, dall’altro, progettare e sperimentare per il proprio futuro. Gli spazi e le relazioni diventano opportunità di emancipazione e occasioni per sviluppare idee e percorsi di lavoro. Insieme, in forma di associazione, proseguendo le esperienze di spazi gestiti da giovani, già presenti sul territorio.

• nuovo spazio gestito da giovani: il gruppo Granalov , presso il Centro civico di Lovoleto , realizzerà un progetto-pilota che spazia dalle attività culturali al co-working (laboratorio di lavoro condiviso)

• YoungER-card (carta sconti e agevolazioni per i giovani su tutto il territorio regionale)

• Spazio Giovani della Biblioteca comunale, con tutor e volontari

• stimolo agli stage formativi aziendali, come occasione di conoscenza professionale

• sostegno a occasioni di scambio intergenerazionale come “Pane e Internet” e orti comunali per studenti

• concorsi rivolti ai giovani per progetti per la Città Smart (con maggiore utilizzo delle nuove tecnologie)

LA CITTÀ DA VIVERE (Ambiente e Pianificazione) Abbiamo un bel territorio da valorizzare e dobbiamo, innanzitutto, tutelarlo. Nei prossimi anni saremo chiamati, anche come comunità, al 20% di riduzione delle emissioni di gas serra, al 20% di risparmio energetico e al 20% di incremento delle energie rinnovabili. Vogliamo arrivare all’Europa del 2020 con questi obiettivi raggiunti.

Piste ciclopedonali Ci impegniamo a realizzare piste ciclopedonali. La rete di piste ciclabili va sviluppata per rendere il territorio godibile a pieno e va arricchita anche con piste ciclopedonali più semplici, percorsi vita e camminamenti, pure nelle frazioni. Questo progetto si inserisce anche nel Piano della Mobilità Ciclistica Provinciale. Inoltre, riteniamo importante sostenere la realizzabilità di un collegamento con pista ciclabile Quarto-Bologna.  

• almeno 8 chilometri di piste ciclopedonali da realizzare e da valorizzare

• ciclabile Granarolo-Viadagola • 4 percorsi che valorizzino il patrimonio naturalistico, con itinerari di cicloturismo  

Qualità dell’aria Un miglioramento della qualità dell’aria che si possa misurare è un altro impegno che ci assumiamo. Nel Piano di Azione per la Sostenibilità ambientale (PAES) e che come Comune ci siamo appena dati (31 marzo 2014)è indicato il lavoro che l’amministrazione comunale deve svolgere direttamente, ma anche a supporto della comunità nell’adottare buone pratiche. L’obiettivo per tutti è: una riduzione del 20% delle emissioni di gas serra.  

• alberi ad alto fusto e progetti di valorizzazione del verde, magari in collaborazione con l’Istituto Serpieri e l’Università di agraria

• più verde pubblico (+20%) e alto livello di verde presente nelle aree residenziali

• mobilità sostenibile    

Mobilità e trasporto pubblico Ridisegnare l’organizzazione delle corse degli autobus per potenziarle, con l’impegno a mantenere le tariffe agevolate per gli abbonamenti per l’autobus (TPER): questo è il primo obiettivo. Nell’implementazione della rete di trasporto pubblico, vanno anche considerati i collegamenti con alcune scuole superiori frequentate dai nostri ragazzi (come Aldini e Serpieri). Nell’ambito della città metropolitana, dobbiamo sostenere in via prioritaria i progetti integrati di mobilità sostenibile.

• 180 mila euro annui per l’autobus: è il contributo del Comune per ridurre il costo degli abbonamenti a carico delle famiglie e per potenziare la mobilità collettiva (come linea 88 , prontobus e altri collegamenti

con zone produttive e strutture pubbliche e non, di interesse pubblico)

• nuovi collegamenti con scuole superiori come Serpieri e Aldini

• mobilità condivisa (car pooling anche per le zone industriali) e mobilità collettiva (car sharing)

• incentivi per veicoli ibridi ed elettrici

• colonnina di ricarica per macchine elettriche, in rete con gli altri territori

Risparmio energetico Il 20% di riduzione di consumi energetici degli edifici pubblici e residenziali e il 20% di aumento del ricorso alle rinnovabili: questo è l’obiettivo. L’attività di educazione al risparmio energetico e alle buone pratiche ambientali è stata già avviata, a partire dalle scuole locali, con l’impegno a limitare i consumi (con bonus al conseguimento dell’obiettivo di risparmio) e con l’uso di materiali riutilizzabili, per esempio piatti in ceramica nella mensa scolastica. È necessario dare maggiore impulso a tale sperimentazione, dotando ogni edificio pubblico di una Carta di buone pratiche che definisca obiettivi precisi, da misurare. La rete degli edifici pubblici deve puntare all’utilizzo di energie rinnovabili, innanzitutto i pannelli fotovoltaici. Allo stesso tempo, anche il patrimonio residenziale e produttivo deve gradualmente orientarsi verso azioni di sostenibilità ambientale. In ultimo, in questa direzione anche Hera dovrà contribuire, considerando con attenzione le comunità locali con politiche e opere che rendano effettiva la crescita sicura e sostenibile di un territorio.

• pannelli solari fotovoltaici sul Borgo Servizi (108 metri quadrati di pannelli per una potenza di 15 KWE)

• ampliamento della scuola media in classe energetica A + pannelli solari termici sulla cucina centralizzata della scuola

• Centro civico di Cadriano a basso consumo energetico

• COMUNITÀ SOLARE: i cittadini contribuiscono direttamente al risparmio energetico, traendone un beneficio anche diretto

• illuminazione della Città a costi ridotti: sperimentazione della riduzione di flusso in base a fasce di transito; nuovi quadri elettrici e lampade dell’illuminazione pubblica; riduzione dell’inquinamento luminoso

• Sportello ENERGIA per i cittadini: servizio sul risparmio energetico, a livello di Unione Terre di Pianura

• Strumenti partecipativi sui temi ambientali

Gestione rifiuti La riduzione della produzione dei rifiuti e l’aumento della raccolta differenziata sono i nostri obiettivi, che pone peraltro il Piano Rifiuti Regionale 2020 (riduzione produzione rifiuti del 20-25% e aumento della differenziata al 70%) che punta a ridurre gradualmente la capacità autorizzata dei singoli impianti, in una logica di autosufficienza regionale e non di una rete nazionale dei rifiuti, chiudendo perciò all’ipotesi di ricevere rifiuti solidi urbani da altre regioni. Inoltre, indica l’innovazione nel recupero e riutilizzo come opportunità di sviluppo industriale.

Il teleriscaldamento che viene prodotto dal termovalorizzatore del Frullo è la forma che dovrà essere sviluppata anche per continuare ad alimentare le utenze, laddove è tecnicamente possibile.

• 20% di riduzione della produzione rifiuti: è fondamentale anche per contenere i costi di smaltimento dell’indifferenziato (mezzo milione annui)

• 70% di differenziata sul totale dei rifiuti prodotti, con sistemi che misurino quanto effettivamente prodotto. Tenendo in considerazione i risultati nel “porta a porta” a Viadagola, valuteremo anche altri sistemi, per esempio quello “a calotta” (il quantitativo di indifferenziato è conferito con una chiave personalizzata per l’apertura del cassonetto e trova diretto riscontro in bolletta)

• sconti per chi conferisce correttamente, attraverso la tessera del cittadino o altri strumenti

• allacciamento alla rete di teleriscaldamento per altri duecento alloggi

• teleriscaldamento per alloggi e scuola

Agricoltura Sosteniamo le politiche di promozione del prodotto tipico, dei mercati della terra e vendita a km 0 e dei modelli di agricoltura tradizionale che assumano sistemi innovativi (food start-up), inclusi percorsi educativi come le fattorie didattiche e gli orti condivisi.

Consideriamo fondamentale uno sviluppo polifunzionale dell’agricoltura, valorizzandone la funzione di conservazione e di tutela del territorio. È, inoltre, da sostenere lo sviluppo di una migliore cultura della biodiversità, attivando anche percorsi conoscitivi delle specie autoctone e più adatte al territorio, magari in collaborazione con gli istituti tecnici (Serpieri) e con l’Università.

È da supportare la crescita economica dei processi agricoli che ricorrono a forme meno impattanti a livello di emissioni (per esempio, i certificati bianchi).

La nascita di una “città” agroalimentare (progetto FICO, in primis) è l’opportunità di crescita per le imprese di settore del nostro territorio che ci vedrà impegnati come amministrazione e come comunità tutta.

Pianificazione del territorio Una nuova pianificazione cosiddetta «riflessiva», che tenga conto dell’offerta di immobili esistente e della mutata sensibilità verso la gestione del suolo. A ciò si aggiunga, visto anche il calo della domanda di case, la proposta di forme di perequazione che rinegozino in riduzione i diritti edificatori. L’obiettivo è perciò un nuovo piano a saldo edificatorio zero, con particolare attenzione agli interventi più eco-sostenibili, e quindi un forte contenimento dell’uso del suolo.

• pianificazione che valorizzi l’equilibrio di patrimonio verde, residenziale e produttivo, sorretto da un’adeguata rete di servizi

• interventi di riqualificazione energetica agevolati attraverso il Regolamento urbanistico edilizio

• nuove costruzioni (in classe energetica A) e grandi ristrutturazioni a livelli energetici minimi, con installazione di pannelli fotovoltaici e solare termico

• estensioni reti gas per le aree non ancora raggiunte dal servizio

LA CITTÀ DEL PATRIMONIO PUBBLICO Abbiamo un patrimonio pubblico con alcune strutture che hanno necessità di essere valorizzate e rigenerate: in alcuni casi è un patrimonio che va ristrutturato, ripensandone la funzione.

La caratteristica di questa visione è che parte dal complesso delle esigenze della comunità: l’ampliamento della scuola media e il miglioramento del patrimonio di edilizia scolastica, una nuova sistemazione per la caserma dei Carabinieri, l’ampliamento dell’offerta di edilizia sociale, la riqualificazione del centro del capoluogo, lo sviluppo dell’impiantistica sportiva e il miglioramento dei collegamenti viari.

Nelle frazioni sono previsti interventi di sistemazione e arricchimento dell’impiantistica sportiva (in particolare a Quarto e a Lovoleto) e la manutenzione di alcune strade principali. A Quarto sorgerà il Centro tecnico del Bologna Football Club, con i campi da calcio di proprietà del Comune di Granarolo.

A Lovoleto è in progetto anche la sistemazione del verde pubblico dietro il centro civico, degli impianti sportivi e dell’arredo urbano.

A Cadriano è prevista la sistemazione del Parco Verdevolo, con l’obiettivo di migliorarne il drenaggio e quindi la fruibilità. È inoltre in programma la manutenzione di alcune strade della zona industriale, oltre alla realizzazione della rotatoria all’altezza di villa Boselli.

Per quanto riguarda Viadagola si conferma la pista ciclabile in quanto il soggetto attuatore ha rinnovato il proprio impegno a realizzarla. Ci si dovrà inoltre attivare per il progetto di recupero storico-architettonico del campanile della chiesa di Viadagola, tutelato dalla Sovrintendenza.

Per quanto riguarda, invece, i progetti di area vasta riteniamo fondamentale il completamento delle opere viarie avviate che interessano il nostro territorio, ma che sono di valenza metrolitana, come la Lungosavena nel tratto di competenza del Comune di Bologna.

• sistemazione parcheggio dell’Istituto comprensivo

• rifacimento dell’esterno della scuola primaria

• caserma dei Carabinieri con alloggi per militari

• nuovi alloggi di Edilizia sociale

• RIGENERAZIONE di un capannone da adibire a spazio coperto per attività sportive e ricreative

• attivazione zone wi-fi free nel capoluogo e frazioni

• nuovi campi da Calcio di proprietà del Comune di Granarolo presso il Centro sportivo BFC, con conseguente trasformazione dell’attuale centro sportivo di via Roma in parco pubblico

• progetto piscina coperta a Quarto inferiore, come già previsto nel Piano strutturale comunale del 2009, attraverso Conferenza dei servizi e relative valutazioni ASL e ARPA e attivazione del percorso partecipativo

• verifica della Variante stradale di Lovoleto

• rotatoria di Cadriano

• pista ciclopedonale di Viadagola

• manutenzione strade zone industriali e non (via Andrea Costa, via Minghetti, via Viadagola, via Badini)

LA CITTÀ CHE PRODUCE Tributi locali e semplificazione: sono queste le principali leve con le quali l’amministrazione comunale può sostenere le imprese. Su questo ci impegniamo con la consapevolezza che la difficoltà delle aziende è profonda.

L’approccio alla semplificazione deve diventare un metodo di lavoro dell’amministrazione comunale: le complicazioni e le situazioni non chiare rappresentano un costo per le imprese, ma anche per la stessa struttura comunale. L’altro versante su cui vogliamo lavorare è quello delle zone industriali di Quarto e Cadriano, in particolare, per prevenire e contrastare situazioni di degrado, attraverso interventi diretti di manutenzione delle strade, ma anche con progetti di rete con le associazioni di categoria e le imprese.

Promozione del territorio e miglioramento dell’arredo urbano: sono due obiettivi a sostegno delle attività di commercio e di servizi.

• sistema di imposte e tariffe con meccanismi a sostegno delle aziende in

difficoltà e delle neoimprese

• semplificazione degli strumenti e chiarezza della modulistica

• manutenzione strade principali delle zone industriali

• sostegno alla nascita di un “outlet diffuso” : una rete di spacci aperti al pubblico nelle zone industriali

• supporto a Orizzonti di Pianura , portale dedicato anche all’offerta turistica e produttiva del territorio e stimolo alla conoscenza reciproca delle imprese locali, per la collaborazione a km 0

• azioni di confronto periodico con le imprese, associazioni di categoria, rappresentanze sindacali

• promozione di eventi collegati allo sviluppo di iniziative commerciali e miglioramento dell’arredo urbano

LA CITTÀ SICURA Una città sicura per tutti è una condizione che si realizza con azioni dirette ed altre trasversali. Un territorio è perciò sicuro quando la sua tutela è frutto di un’attività complessiva che va dal presidio sociale a quello delle forze dell’ordine. A ciò si aggiunge l’attività di tutela e salvaguardia del territorio che deve essere messo in sicurezza, grazie ad una buona pratica di prevenzione e all’attività del servizio Protezione Civile e al prezioso impegno dei suoi volontari.

• operatività ed efficienza della Polizia municipale , con un’unica centrale operativa di livello

intercomunale (Unione Terre di Pianura), 12 ore di servizio al giorno con intensificazione dei controlli serali e potenziamento organico

• attività coordinate tra Polizia municipale e Carabinieri

• vita di comunità e tessuto di imprese commerciali costituiscono una “presenza” che rende più sicura la città

• potenziamento Servizio di Protezione civile nell’ambito dell’Unione dei Comuni di Terre di pianura e dell’Associazione dei Volontari della Protezione civile per tutela e presidio del territorio e dell’assetto idrogeologico

• interventi di cura dell’assetto idrogeologico, dalla pulizia fossi alle opere idrauliche

LA CITTÀ DELLA BUONA VOLONTÀ L’associazionismo è protagonista della nostra comunità, dal sociale allo sport, dalla cultura al tempo libero. Abbiamo un territorio che ha una caratteristica più unica che rara: la “buona volontà diffusa” che è una resistente rete che, come comunità, ci protegge dal venire meno della coesione sociale e che ci aiuta a prevenire situazioni di solitudine ed esclusione. Negli ultimi anni il Tavolo del Volontariato ha creato un coordinamento dell’associazionismo, processo che punta al rafforzamento attraverso la creazione di percorsi condivisi su alcuni temi specifici.

Inoltre, per un piccolo territorio che si colloca in una delle Regioni d’Europa sono fondamentali le attività svolte dal Comitato di gemellaggio con la città francese Bagnères de Bigorre e dalle altre associazioni che promuovono scambi culturali. Ci consentono di avvicinare nuove culture e conoscenze, di fare “pratica” di una comune cultura europea.

• sostegno al mondo associativo e al Tavolo del Volontariato nell’attività di rete e di mutuo aiuto e nella progettualità

• Albo dei volontari a cui ognuno si può iscrivere per fornire il proprio contributo alla comunità

• individuazione di area all’aperto per le attività dell’associazionismo (area feste attrezzata) e sostegno all’organizzazione, con predisposizione dell’impiantistica di servizio

LA CITTÀ DELLO SPORT Il numero di praticanti lo sport a Granarolo è in continuo aumento. Ne è testimonianza il numero crescente di tesserati nelle società sportive storicamente presenti sul territorio, ma anche la sempre più numerosa presenza di piccole società che organizzano attività sportive o parasportive. Sempre più diffusa è anche la pratica sportiva autonoma, podisti e camminatori che utilizzano le piste ciclabili e il verde pubblico. Le associazioni stesse stanno sperimentando modalità nuove di operare sul territorio, mobilitando tutte le risorse in campo, ottimizzando ciò che è già disponibile, mettendo in rete competenze, strutture ed organizzazioni. Aggregazione e integrazione

hanno rappresentato una strada per fronteggiare anche le difficoltà economiche, come dimostrano le positive esperienze degli ultimi anni di calcio e pallacanestro. L’offerta sportiva del nostro territorio dovrà essere capace di essere accogliente verso tutti, con una attenzione particolare alle fasce deboli, ai bambini e agli adolescenti, anche verso chi è atleticamente meno dotato. Noi faremo la nostra parte a partire dalla valorizzazione degli spazi verdi e dell’impiantistica sportiva.

• rete di impianti per lo sport a livello di Terre di Pianura

• valorizzazione dell’impiantistica sportiva esistente nel capoluogo e nelle frazioni

• aree verdi pubbliche esistenti adeguate alla pratica sportiva all’aperto (percorsi vita)

• sostegno al ruolo della Consulta dello sport anche come coordinamento delle società sportive e collaborazione con il Tavolo del Volontariato per il benessere delle fasce più deboli

• supporto alla relazione scuola-associazioni sportive e di volontariato

LA CITTÀ DELLA CULTURA Valorizzare quello che già si fa, farlo emergere e costruire un sistema integrato attorno a queste attività, mettendole in rete per dare risposta al bisogno collettivo di conoscenze, stimolando l’apprendimento attraverso il “patrimonio culturale”. Si fa qui propria la nozione, promossa dall’UE e dall’Unesco, che definisce, con il termine “patrimonio culturale”, non più solo monumenti e collezioni di oggetti, ma anche tradizioni e modi di vita, pratiche sociali, rituali, festività, conoscenze e abilità per realizzare prodotti oppure tecnologie. Così anche la storia locale, offrendo l’opportunità alle cittadine ed ai cittadini granarolesi di riscoprire tasselli della propria identità, nelle sue connessioni anche nazionali ed europee, diventa uno strumento di formazione permanente ed educazione al patrimonio culturale. In tal senso la memoria come bene comune deve essere oggetto di continuo esercizio.

È necessario pensare che il territorio ha (ed è) un museo diffuso, ha (ed è) un patrimonio culturale - passato, presente e futuro – di tutti, e non solo granarolese. Valorizzare tutto questo significa creare una forte rete culturale, ma anche sapere comunicare in maniera organica questo patrimonio di tutti. Tutto ciò passa per i luoghi, per le associazioni e i volontari, per la scuola e le realtà aggregative, per gli operatori culturali, per gli strumenti di rete che esistono già (distretto culturale, Biblioteche Associate, istituti storici, reti di cicloturismo, rassegne di cinema e teatro in Terre di Pianura).

• utilizzo di nuove tecnologie e nuovi linguaggi nella proposta di eventi culturali

• Memoria e cittadinanza attiva : forte raccordo biblioteca-scuola

• Biblioteca comunale, sempre più la “casa” pubblica della comunità che cresce

• presenza attiva nei distretti culturali e in Orizzonti di Pianura per armonizzare e rendere efficace l’offerta culturale del territorio

LA CITTÀ DEL TEATRO Il Teatro che sorgerà al centro del capoluogo non è di proprietà pubblica, ma lo sentiamo profondamente nostro, come comunità. È nuovo ma, in realtà, parte da lontano, da un periodo che è già per noi storia locale: il 1952 quando nacque la Cooperativa dello Spettacolo, per volere di alcuni cittadini che si erano messi insieme per costruire un cinema per il paese. Da allora sono passati più di sessant’anni e, ora, la Cooperativa, con un gruppo di soci già molto attivi nella promozione culturale, è pronta a fare del Teatro il “cuore” culturale della comunità.

• nuovo TEATRO TAG della Cooperativa dello Spettacolo: sorgerà al centro del capoluogo, nel cuore della comunità (fatta di società civile, scuola, associazioni e altre realtà culturali) e all’interno della rete teatrale e museale di Terre di Pianura e del Distretto Culturale

LA CITTÀ PIÙ GRANDE E RAZIONALE L’Unione deve essere anche l’interlocutore efficace della futura Città Metropolitana, lo strumento di propulsione dell’attività politico-amministrativa del territorio.

La Città metropolitana è l’altra grande sfida che ci attende e la vogliamo pensare come un’opportunità unica di crescita del nostro territorio e di Bologna tutta, in un contesto europeo. Dobbiamo puntare sull’efficacia della rappresentanza e, in questo, un ruolo fondamentale, va riservato alle modalità partecipative, con l’impegno a incidere sui processi, valorizzando i territori.

Per questo ci metteremo tutto il coraggio che serve.

L’Unione Terre di Pianura per noi è:

• il «ogoul»di miglioramento e razionalizzazione dei servizi al cittadino

• l’ente per progettare e gestire i nostri territori in maniera condivisa e organica

Il COMUNE «CASA DI VETRO» La struttura tecnica con le proprie competenze e professionalità è la nostra risorsa. Deve essere organizzata e valorizzata per gestire le attività in maniera organica e coordinata. Deve, laddove previsto, avere gli strumenti per relazionarsi con la cittadinanza in maniera chiara ed efficace. Semplificazione e trasparenza sono i criteri alla base dell’organizzazione della struttura, oltre che requisiti del rapporto tra pubblica amministrazione e cittadini.

• nuovo sito del Comune con collegamenti ai social network , sedute del consiglio comunale in streaming

• comunicazione digitale dedicata al mondo produttivo (imprese, associazioni di categorie e sindacati)

• Patto cittadino-amministrazione: libro dei servizi , con parte dedicata a

semplificazione pratiche amministrative e tempi di risposta definiti • forme di partecipazione dei cittadini (come consulte di frazione e tematiche. Assemblee della città e riunioni informative sull’attività amministrativa) LA CITTÀ 2.0 Una smart city o città “intelligente” è un luogo dove tutti i processi vitali e nevralgici del vivere sociale vengono riletti, grazie anche all’uso delle tecnologie, allo scopo di migliorare la qualità della vita, le opportunità, il benessere e lo sviluppo sociale ed economico. Sono tante le dimensioni che contribuiscono a rendere una città “intelligente”: mobilità, informazione, risparmio energetico, attività culturali, partecipazione, sicurezza, opportunità economiche. Ciò che è essenziale è avere una visione coerente e complessiva dello sviluppo della città, in cui smart o “intelligente” deve essere il modo in cui si pensano e organizzano i vari ambiti e in cui scelgono gli strumenti.

• wi-fi free

• servizi di viabilità, cultura e Protezione civile comunicati in rete, per informare costantemente i cittadini

• studio di app (applicazioni digitali) che migliorino i servizi di comunicazione alla cittadinanza

• nuova delega amministrativa per la “smart city” o città intelligente