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Green, Giardinaggio
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Less but betterLess but better
T R A D E M A G A Z I N E D E L G A R D E N I N G I TA L I A N O
Anno V - N° 36/2011 - LUGLIO/AGOSTOFILIALE DI MILANO - € 1,55
RIVISTA UFFICIALE DELLA
� Colony � Disrael i � Visual merchandis ing � Ismea � In format ica � Shopping onl ine
> ASSOCIAZIONE
Sta nascendo IGCA Italia?
> NORMATIVE
Aperto Ideal Verde di Castano Primo
> RETAIL GARDEN
L’industria ricerca più efficienza
> TRADE MKTG
Collins Srlwww.netcollins.comwww.mondopratico.it
Terricci biologici: occorre un ultimo sforzo
> consumi
É diminuito lo scontrino medio ma aumentano le vendite diprodotti di qualità. Meno acquistima di maggiore valore: la primavera 2011 verrà ricordataper il "less but better"?
É diminuito lo scontrino medio ma aumentano le vendite diprodotti di qualità. Meno acquistima di maggiore valore: la primavera 2011 verrà ricordataper il "less but better"?
GRUPPO EDITORIALECOLLINS SRL
MAIN SPONSOR:
e
Due giorni di incontri dedicati al futuro del gardening italianoIl 15 e 16 settembre si svolgerà la 5a edizione di GREEN DATE,l’appuntamento organizzato da Greenlinededicato alla formazione dei manager dei garden center italiani. Per capire suquali direttrici si evolverà il garden centerdel futuro abbiamo invitato John Stanley,il più importante esperto mondiale di gardening, e Paolo Montagnini,l’analista italiano più acuto e più discusso.
MAIN PARTNER
presentano
a Padova
GRUPPO EDITORIALECOLLINS SRL
venerdì
16 settembreore 14.30Pad 7 Sala 7B
PAOLO MONTAGNINIINNOVARE PER CRESCEREPerchè non si può restare fermi in un mondo in cuicambiano gli stili di consumo, il mercato, i concorrenti.L’innovazione nel punto di vendita: dal funzionaleall’esperienziale. Il trade marketing: come l’industriadeve cambiare il rapporto con il dettagliante.Le aree di miglioramento:nuove formule espositive,il marketing di prodotto e il visual merchandising.
giovedì
15 settembreore 14.30Pad 7 Sala 7B
JOHN STANLEYLA RINASCITA
DEL GARDEN INDIPENDENTE
Il consumatore cambia, come deve cambiare il trade? E perchè aumenta
l’amore per il verde e diminuiscono le vendite di piante?
Come far crescere i garden centerindipendenti e aumentare
le vendite di verde vivo.
Collins S.r.l. - Via G. Pezzotti, 4 - 20141 Milanotel. 0039/028372897 - fax 0039/0258103891 - www.netcollins.com - www.mondopratico.it E-mail: [email protected] - [email protected]
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Opinioni
Perché il giardinaggioitaliano non diventagrande?
Le idee languono ed emergono invece corporativismi,ricerca di privilegi e una perniciosa competitività fra gliattori interni. Le condizioni ideali per non crescere ancora.
di Paolo Montanini
Amazon:il competitor chenon ti aspetti
A luglio Amazon ha lanciato la sezione “Giardino e giardinaggio”con più di 4.000 referenze. Un competitor temibile o la venditapersonale vale di più? Secondo SWG i garden non credononel commercio online.
di Paolo Milani di Paolo Montagnini
Sul numero di maggio mi domandavo come mai nessuno puntas-se sull’e-commerce del garden e se i tempi fossero maturi. Pareproprio di sì. Dall’1 luglio i retailer del verde avranno infatti un
competitor in più: si tratta di Amazon.it che ha aggiunto la nuovacategoria “giardino e giardinaggio” alle 8 che compongono tradizio-nalmente la sua offerta. Il primo aspetto che salta all’occhio è che Amazon abbia preferito par-tire dal giardino e non dal bricolage: forse credono maggiormentenella crescita del gardening nei prossimi anni. Ricordo cheAmazon.com è la società fondata da Jeff Bezos nel 1995 per vende-re libri online. Con il tempo ha ampliato sia l’offerta sia la presenzainternazionale. Amazon Italia ha debuttato online nel novembre2010 e già nel febbraio 2011 aveva registrato 4 milioni di utenti unicie 1 milione di prodotti venduti. Non potendo “far toccare” i prodotti, lastrategia è basata sulla convenienza: Amazon – come spiega il comu-nicato ufficiale – “si impegna a essere l’azienda più attenta al clientedel mondo e offre ai propri clienti la possibilità di scoprire e trovarequalsiasi cosa vogliano acquistare online. Per fare questo, punta adoffrire ai propri clienti i prezzi più bassi possibili”.Che in tempo di crisi e contrazione dei consumi non è un plus da but-tare via. Tornando al web, per ora la sezione “giardinaggio” è una “ver-sione beta”, cioè in fase di test: “Durante questa fase – spiega il sito -testeremo diverse funzioni e raccoglieremo i feedback dei clienti, peressere sicuri che Amazon.it offra sempre la migliore esperienza d’ac-quisto online. (...) Lavoreremo con costanza per aggiungere prodottie marchi al negozio”.L’assortimento – pur con lacune importanti - comprende più di 4.000referenze divise in 6 gruppi: Arredamento da giardino (661 prodotti),Barbecue e picnic (197), Cestini, bauli e contenitori da giardino (23),Decorazioni per il giardino (1.207), Indumenti per il giardinaggio(68) e Utensili per il giardinaggio (576). Naturalmente non manca illink ai libri di giardinaggio. Per fare un esempio di prezzi, il libro piùvenduto è l’ultimo di Serena Dandini a 12,35 euro contro i 19 del prez-zo di copertina. Disponibilità immediata e spedizione gratuita inpochi giorni, con la possibilità della confezione regalo.Le marche trattate da Amazon.it, pur essendo all’inizio, sonotante e non mancano brand importanti (vi lascio il gusto dicercarli su www.amazon.it). Il fatto che alcuni pack siano intedesco nel sito, fa pensare che vengano acquistati diretta-mente sui mercati internazionali.Va detto che i garden center non sembrano particolarmente preoccu-pati dal commercio online. La ricerca che abbiamo condotto con SWGha analizzato anche questo aspetto. Benché per il 64% dei gardencenter consideri internet una vetrina importante, alla domanda“potrebbe operare esclusivamente in internet?” ben il 96,3% harisposto negativamente. Nell’85,4% dei casi perchè non c’è il contattofisico, per il 73,8% per la mancanza di consulenza e per il 13,8% per ladifficoltà della consegna. Ora che è entrata in scena Amazon Italiapotremo sapere chi ha ragione.
In termini reali, quindi a euro costanti, il reddito che gli italianihanno conseguito nel 2010 è inferiore a quello del 2000. Nei fattiè impossibile acquistare, avendo meno potere di acquisto, la
stessa quantità di beni che era a portata di mano nel lontano 2000.Questo lo sconsolante dato che emerge dall’oggettività statistica.Di contro cresce la competizione! Come differenziarsi? Come cre-scere? Diventa più selettiva e raffinata la ricerca della soddisfa-zione del cliente e vale la pena chiedersi, a riguardo della soddi-sfazione del cliente, perché molti paesi europei più avanzati,hanno un giardinaggio più sviluppato del nostro ed anche perfor-mante, considerando soprattutto i consumi procapite? Colpa delleleggi o della crisi? Della pioggia? La crisi esiste anche all’estero,dovei piani di sviluppo non si sono fermati. In apparenza, nella caraItalia, sono diversi i soggetti che si atteggiano a promotore del cam-biamento nella condizione che “tutto cambi affinché le cose che miinteressano restino uguali”. Ma così non può essere. Nel contestogenerale del paese la maggior parte delle imprese, come dicevaErnesto Galli della Loggia in un recente articolo, non sopporta: “néil merito, né la concorrenza, né controlli indipendenti. Qualunquecategoria, qualunque organismo non sogna altro che monopoli,numeri chiusi, carriere assicurate, condoni, esenzioni, ope legis,proroghe, trattamenti speciali, pensioni ad hoc, comunque condi-zioni di favore”. Se dobbiamo fare i conti con questo stato di fatto come possiamocrescere? Per prima cosa lavorando sulla visione di mercato e sull’orga-nizzazione interna collaborando con delle professionalitàadeguate, per cercare l’eccellenza. Gli imprenditori, a qualsia-si livello, dovrebbero ripensare ad adeguare il modello orga-nizzativo. Esprimono invece paura del contradditorio e mistifi-cano arroganza e potere con imprenditorialità. L’imprenditoreimprende dando una vision, interpretando lo scenario, trovan-do le linee guida strategiche e finanziarie per la crescita, affi-dandosi a chi gli garantisce capacità di crescere. Allineandosiai tempi e facendosi aiutare. Invece ci si circonda di “yesman” e si producono danni doppi: da un lato si matura l’idea diessere esenti da errori, dall’altro il sottoposto si trova ad ope-rare in una condizione che lo dispensa dall’esprimere idee, daltrovare soluzioni riducendo il proprio ruolo e portando a zeroil contributo, un po’ per oggettivi limiti ed un po’ per rispetto(convenienza) della gerarchia. L’alternativa non esiste e chi cerca comunque di fare viene catalo-gato come un ribelle e viene di norma estromesso. Chi impren-de deve imparare a gestire e guidare le idee piuttosto chericercare figure controllabili ma di poco valore. Quali sono irischi di questo modus operandi? Che ai primi posti nelle areedi responsabilità ci finiscano le persone che meno sanno fare,che si mostrano più deferenti, più allineate, più fiacche Sipensa davvero di crescere con questa condizioni di base?
sommarioIn questo numero
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inserzionistiCIB
DEMOGARDEN
DISRAELI
ESCHER
EUROPROGRESS
FERRARI GROUP
FERTIL
FLORAGARD
FLORMART
FLORMERCATI
GIEFFE
GIORDANI ALLESTIMENTI
IPIERRE
KEMPER
L'ARREDA
MAGGIGROUP
MONGE
MONTECOLINO
PRODAC
RABENSTEINER
RIBIMEX
RINALDO FRANCO
SERA ITALIA
SODIFER
SPOGA-GAFA
SUDEST EUROPE
SUN
SYNGENTA
TRAFILPLASTICA
VEBI
VIGLIETTA MATTEO
� Opinioni� Amazon: il competitor che non ti aspetti di Paolo Milani� Perchè il giardinaggio italiano di Paolo Montagnini
non diventa grande?
� In primo piano
� Annunci
� Ambiente
� Innovazionericerca e sviluppo
� Il verde che non ti aspetti
� Cover Storyconsumi di Paolo Milani
� Less but better
� Living di Paola Tamborini
� Incontriassociazione di Paolo Milani
� Sta nascendo IGCA Italia?decor a cura della redazione
� Disraeli punta sull’outdoorprofumazioni di Paolo Milani
� Colony cambia look
� Trade marketing gestione di John Stanley
� Vendite: la partita si gioca onlinelegislazione a cura di AIPSA
� Terricci biologici... occorre un ultimo sforzogestione di Paolo Montagnini
� La strada che porta all’efficienzagestione di Valentina Bonadeo
� L’estate del garden center
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� Strutture visual merchandising a cura di Dettagli
� Home decor: come allestire questo spazio?gestione di Cristian Pisoni
� La gestione delle composizioni
� Acquisti green� Una vita sana con la Sansevieria
� Retail garden analisi� Visita a Ideal Verde di Castano Primo
� Retail brico� Nuove aperture
� AnalisiIsmea di Paola Lauricella
� Primavera: si risvegliano le vendite!
� New Line
� Big Line
� Gardenitalia: le migliori soluzioni per ogni zona del garden
� Verdemax mette al riparo il verde
� Le novità di Zibro sono sempre più calde
Collins s.r.l.Via G. Pezzotti, 420141 Milano
Email: [email protected] - www.netcollins.com
Direttore Responsabile:David Giardino
Direzione Commerciale:Natascia [email protected]
Direttore editorialePaolo [email protected] redazionalePaola [email protected] impianti:Carlo [email protected]
La redazione:Marco Ugliano, Anna Tonet, Carlo Sangalli, Manuela Lai.
Collaboratori:Enrico Bassignana, Edward Bent, Valentina Bonadeo (StudioMontagnini), Paola Lauricella (Ismea), Manuela Leonardi (fotografa),Lorenzo Luchetta, Marc Mignon (Meravigliosamente), Paolo Montagnini(Studio Montagnini), Andrea Pironi, Paolo Ricotti (Planet Life Foundation),Severino Sandrini (Mc Sinergie), Luisa Sovieni (Databank), John Stanley,Angelo Vavassori.
Consulenti tecnici:Antonio D’Ambrosio (Rabensteiner), Arnaud Francheschini (MarchegayRichel), Cristian Pisoni (Rp Soft), Paolo Tenca (Tecnova), Fabio Torrini(Florinfo), Elisabetta Ferrari (Dettagli), Roberta Casartelli (Dettagli).
Concessionaria esclusiva per la pubblicità:Collins SrlVia G. Pezzotti, 4-20141 Milanotel. 02/8372897 - 8375628 - fax 02/[email protected] - http://www.netcollins.com
Ufficio Commerciale:Elena De Franceschi - Marialuisa [email protected] - tel. 02/8372897 - fax 02/58103891
Ufficio Abbonamenti: Carlo [email protected]
Costo copia: € 1,55Abbonamento triennale + contributo spese postali: Italia: € 45,00Abb. annuale Paesi Europei UE: € 130,00 Abb. annuale Paesi Extraeuropei: € 170,00
Grafica e Impaginazione:Laserprint S.r.l. - Milano
Fotolito: Laserprint S.r.l. - Milano
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Periodica Italiana
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Cresce il mercato italiano del bricolage, anche grazie a GfK I dati relativi al sell out 2010 frutto dei 2 panel di GfK Retail and Technology, che registrano le vendite dei centri bricolage e delleferramenta/utensilerie, getta una nuova luce (o forse una “prima” luce) sul mercato italiano dei prodotti per il bricolage: lo abbiamosempre stimato in questi anni sui 10-12 miliardi di euro e invece vale molto di più.Nel 2010 i centri diy testati da GfK (negozi superiori a 800 mq) hanno sviluppato un fatturato totale di 3,1 miliardi di euro, con unacrescita del 6% rispetto al 2009. Una crescita forse non percepita e smorzata dall’aumento dell’8% del numero dei negozi totali.Il panel dedicato alle ferramenta e utensilerie (negozi superiori ai 100 mq) ha invece rilevato nel 2010 vendite per circa 12,5 miliar-di di euro. Se soltanto ferramenta, utensilerie e centri bricolage sviluppano insieme 15,6 miliardi di euro, quanto vale allora il mer-cato totale italiano? Cioè comprensivo delle vendite consumer di colorifici, GDO e centri giardinaggio (per le quota di mercato delleattrezzature da giardino). Senza dimenticare i centri bricolage inferiori agli 800 mq e le ferramenta più piccole di 100 mq, escluse
dal rilevamento.Questo dubbio ci fa capire quanto sia importante potercontare su strumenti di analisi certi, concreti, come ipanel realizzati da GfK, il cui avvento nel mercato italianonel 2008 ha sicuramente segnato una tappa evolutivaimportante per la crescita del diy italiano.Una curiosità: il mese di dicembre si conferma unmomento speciale per i centri bricolage. In questo periodohanno sviluppato un giro d’affari superiore ai 300 milionidi euro (quasi il 10% del totale annuo), con una crescitadel 6% rispetto al dicembre 2009. Nello stesso periodo ferramenta e utensilerie hanno rea-lizzato vendite per 900 milioni di euro, pari al 7% del girod’affari 2010. Non è disponibile il raffronto con il 2009 poi-ché il rilevamento non era ancora attivo.
In primo piano
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Il Portello promuove gli orti a MilanoL’orticoltura urbana dilaga anche a Milano: nel centro commer-ciale Portello (proprio di fronte a un negozio Botanic) è stato rea-lizzato un orto di 90 mq con alberi da frutta, piselli e fagioli, pian-te aromatiche, insalate, melanzane, pomodori, fragole e rapanel-li. L’iniziativa è un contributo alla realizzazione di orti urbanisostenibili e alla formazione di nuove generazioni sensibili altema del verde in città, oltre che un esempio di riqualificazionedi spazi altrimenti utilizzati. Per rispettare i tempi e i colori della natura, l’orto sarà curato epiantumato a rotazione fino ad ottobre con frutta e verdura distagione. PiazzaPortello e Iper La grande i hanno anche ideato ilconcorso fotografico “Balconi in Fiore”: esperti paesaggisti sele-zioneranno le fotografie e visiteranno personalmente i balconiper decretare i tre vincitori, che saranno premiati con buonispesa del valore di 250 euro ciascuno, da utilizzare all’internodell’ipermercato di Piazza Portello.
www.gfkrt.com
Franchising: 2011 anno di svolta?Con un fatturato superiore ai22 miliardi di euro (+ 1,8%),una rete di 54.013 negozi(+1,3%) riuniti in 883 insegne(+1,6%) e un aumento deglioccupati del 3,3%, il franchi-sing italiano chiude positiva-mente il 2010. “Il 2011 può essere l’anno della svolta - ha spiegatoGraziano Fiorelli, presidente di Assofranchising (nellafoto), alla sesta conferenza del settore -, nel corso delquale si rafforzano fenomeni e dinamiche di crescita giàpresenti nel 2010, che si conferma un anno di assesta-mento e tenuta, dopo le contrazioni subite nel terribilebiennio 2008-2009”.
www.assofranchising.it
www.piazzaportello.com
Giuntini contro gli abbandoni estiviPer combattere il fenomeno degli abbandoni, Giuntini, noto
produttori di alimenti secchi per cani e gatti, lancia il concorsoGiuntini for holidays: i pro-
prietari di animali da compagniasono invitati a fotografare e filmare gli
amici pet durante le vacanze. A fine agostole foto e i video migliori verranno premiati con una
fornitura di cibo gratuita per un mese. I video saranno pub-blicati anche sulla pagina Facebook di Giuntini e nel sitowww.conagit.it, dove è disponibile l’elenco degli hotel italianiche ospitano animali da compagnia.
Veriflora certifica i terricci senza torbaScientific Certification Systems (Scs) ha in program-ma di ampliare la Certificazione di Sostenibilità Veriflora
anche alla torba. Dopo molte consultazioni con i produttoriinteressati, Scs ha sviluppato una serie di criteri per defi-
nire i prodotti contenenti torba e le tecniche per unagestione ecologicamente responsabile della produzio-
ne. I criteri di certificazione, basati in parte sullanorma Iso 9001 (gestione della qualità) e Iso14001 (gestione ambientale), definiranno la
protezione dell’ambiente, la responsa-bilità sociale e la qualità del
prodotto.
www.conadit.it
Tercomposti diventa SpaNello scorso mese di giugnoTercomposti ha cambiato forma sociale,passando da Srl a Spa, completando unprocesso di crescita iniziato negli anniscorsi. Ricordiamo l’ampliamento dellasede (da 66.000 mq a oltre 100.000mq) e le certificazioni Iso 9001 e la certi-ficazione ambientale Iso 14001.
www.tercomposti.com
www.tivogliotantoverde.com
www.scscertified.com
L’ACQUARIOLOGIA PROFESSIONALE
ACQUAFRIEND è una linea completadi accessori ed acquari di alta qualitàsemplici da utilizzare che, grazie al-l’esperienza acquisita dalla RinaldoFranco SpA in decenni di presenza sulmercato italiano del “pet”, sono adattisia ai principianti sia agli acquariofiliesperti.L’ampio assortimento comprende imangimi, innovative decorazioni convari temi (natura, ludiche, ecc.) e tutti iprodotti tecnici che riportano sulla con-fezione, oltre al modo d’uso, anche ilconsiglio dell’esperto.
RINALDO FRANCO SpA - Milano - Tel. 02.4837.6157 - www.recordit.com
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In primo piano
Torna GREEN DATE: la formazione gratuita di Flormart e GreenlineGiovedì 15 e venerdì 16 settembre, in occasione di Flormart diPadova, il punto d'incontro del florovivaismo italiano, si terrà la 5aedizione di GREEN DATE, la duegiorni di formazione gratuita dedicataai garden center e ai centri giardinaggio italiani.Organizzato dal trade magazine Greenline in collaborazione con Flormart, GREEN DATE ospiterà i più importanti espertimondiali e italiani di gardening per un incontro formativo di confronto e di aggiornameto.Giovedì 15 settembre alle ore 14.30 aprirà i lavori John Stanley, il più importante esperto mondiale di garden center notoper la sua attività di formazione in tutti i continenti, che affronterà il tema “La Rinascita del Garden Indipendente”. Il con-sumatore cambia, come deve cambiare il trade? E perchè aumenta l'amore per il verde ma diminuiscono le vendite di pian-te? Come far crescere i garden center indipendenti e aumentare le vendite di verde vivo? Queste sono solo alcune delledomande a cui risponderà John Stanley, con la sua consueta capacità di legare i temi del mercato italiano con le esperienzedei garden center mondiali più famosi.Venerdì 16 settembre sarà invece Paolo Montagnini, l’analista italiano più acuto e più discusso, che affronterà il tema“Innovare per crescere”. Molti i temi che saranno affrontati: perché non si può restare fermi in un mondo in cui cambianogli stili di consumo, il mercato, i concorrenti; l’innovazione nel punto di vendita: dal funzionale all’esperienziale; il trade mar-keting: come l’industria deve cambiare il rapporto con il dettagliante; le aree di miglioramento: nuove formule espositive, ilmarketing di prodotto e il visual merchandising; l'impiego della tecnologia per migliorare le performance.Come è avvenuto nelle prime 4 edizioni, sono attesi più di 300 operatori specializzati (proprietari, direttori e professionistidel retail specializzato nel gardening). É possibilie prenotare i posti a sedere sul sito www.mondopratico.it.
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Disponibile nelle versioni con 10 - 20 - 30 e 40 metri di tubo
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l’agenda completa è su
24/08/2011 - 27/08/2011PLANTARIUM Boskoop - Olanda - PlantariumCentrewww.plantarium.nl
26/08/2011 - 30/08/2011TENDENCEFrancoforte - Germania - MesseFrankfurtwww.tendence.messefrankfurt.com
31/08/2011 - 03/09/2011IPM MOSKA Mosca - Russia - Exhibition Centerwww.ipm-moskau.com
02/09/2011 - 04/09/2011MURABILIA Lucca - Mura Urbanewww.murabilia.com
04/09/2011 - 06/09/2011SPOGA-GAFA Colonia - Germania - KolnMessewww.spogagafa.com
08/09/2011 - 11/09/2011MACEF Milano - FieraMilano Rhowww.macef.it
09/09/2011 - 13/09/2011MAJSON ET OBJETS Parigi - Francia - Paris NordVillepintewww.maison-objet.com
10/09/2011 - 12/09/2011DEMOGARDENSegrate (MI) - Parco Esposizionidi Novegrowww.demogarden.it
15/09/2011 - 17/09/2011FLORMARTPadova - Padovafierewww.flormart.it
15/09/2011-16/09/2011GREEN DATEPadova – Padovafierewww.mondopratico.it
Sgaravatti èancora più TrendDall'8 giugno SgaravattiTessile ha cambiato deno-minazione in SgaravattiTrend Srl. ”La nuova ragione socialerispecchia il cambiamentoavvenuto per la societàche, nata sull'idea delcoprivaso in tessuto Iris, siè caratterizzata nel tempoper la costante ricerca del-l'innovazione di prodotti esoluzioni in diversi settorie canali di vendita - spiegail comunicato ufficiale -.Abbinare il sostantivoTrend a un marchio storicoqual'è Sgaravatti, significaindicare un percorso inatto e comunicare la ten-sione che ci spinge nellaricerca della creatività, delgusto e della novità, sem-pre ed orgogliosamentemade in Italy”.La sede di Viale Austria 8 aPonte San Nicolò (PD)rimane invariata, cosìcome la partita Iva e inumeri telefonici.
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Kärcher, produttore di macchine per la pulizia,si è aggiudicato il Clean Green Award, presti-gioso riconoscimento assegnato daAfidampFab per premiare i migliori prodotti nelsettore della pulizia professionale quanto acaratteristiche di eco-design e innovazioneambientale. La giuria del concorso, giunto allasua terza edizione e articolato su tre categorie(attrezzature, prodotti chimici e macchinari), hapremiato il T12/1 eco-efficiency, aspiratoreprofessionale che coniuga performance ecce-zionali con una spiccata anima ecologica.Il T12/1 eco-efficiency rispecchia a pieno queste caratteristiche, con un’animacompletamente “eco”: progettato e costruito per ridurre al minimo la potenza delmotore e il conseguente impiego di energia, offre le stesse prestazioni di puliziadei comuni aspirapolvere professionali ma con un consumo inferiore del 40%.Potente, silenzioso e dotato di filtro Hepa, questo prodotto costituisce la soluzio-ne ideale per tutti i professionisti del cleaning.
I vasi ecofriendly by D&M I prodotti ecofriendly by D&M in fibre eargilla sono realizzati in modo checonsumino solo il 10% dell’energianecessaria a produrre altri vasi deco-rativi e per fiori. Il composto leggerissi-mo di argilla e fibre consente dimaneggiare comodamente questioggetti, mentre le pareti contenitivesono porose per permettere alle pian-te di respirare e crescere rigogliose.Tutti gli oggetti Grip hanno una finituraimpermeabile.D&M depot, nome belga in ascesanel trend degli accessori per l’arredodi interni, progetta circa l’80% deiprodotti internamente all’azienda. Tutte le collezioni sono frutto dellavoro di un intero gruppo che, gior-no dopo giorno, si impegna peroffrire ai clienti il migliore servizio eper progettare e realizzare semprenuovi elementi di design.
Bosch ha recentemente inaugurato un impiantofotovoltaico installato sui tetti del suo stabilimentodi Modugno (BA). Il progetto, iniziato nel 2010, siinserisce nella più ampia visione della sede, che daanni si impegna nella riduzione delle emissioni diCO2, nell'ottimizzazione dell'utilizzo di risorse qualienergia elettrica, gas, acqua, legno e olio e nel
miglioramento dei processi di smaltimento.Aumentare l'efficienza energetica e la quota di energia prodotta da fonti alternative èun obiettivo condiviso dal Gruppo Bosch che, entro il 2020, intende ridurre del 20%,rispetto al 2007, le emissioni prodotte da tutti gli stabilimenti nel mondo. Per que-sto motivo, nel 2010 la multinazionale tedesca ha investito 8 milioni di euro a livelloeuropeo per la realizzazione di impianti fotovoltaici nei siti produttivi del Gruppo. Graziealla posizione geografica favorevole e all'ottima espo-sizione dei tetti verso sud, il complesso industrialeBosch di Bari è stato scelto come progetto pilota.“Il sito produttivo di Bari è modello e prova concretadell'impegno del Gruppo Bosch per l'ambiente” hadichiarato Dieter Wohlfarth, Direttore Finanziario dellostabilimento di Bosch a Bari. “Questo impegno trovariscontro non solo nei nostri prodotti sicuri, economi-ci e puliti, ma anche negli stabilimenti dove i prodottivengono realizzati” ha concluso Wohlfarth.
Bosch esempio di azienda “green”
www.www.dmdepot.be
Giovanni Prodo, amministratore delegato Kärcher, ritira il Clean Green Award.
A Kärcher il prestigioso Clean Green Award
www.karcher.it
www.bosch.it
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per visitare:
per esporre:
Fiere e comunicazioni Srlvia San Vittore, 14 - 20123 Milanotel. 02.86451078 - fax 02.86453506 [email protected]
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Ambiente
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commercio eco-consapevole
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Laica Eco Series, la caraffa filtrantebiodegradabile
Torna lo “SportelloAmbiente” in 14 centri Leroy Merlin Dal 29 giugno in 14 centri LeroyMerlin, torna la CampagnaIsolando, il progetto destinato afornire indicazioni pratiche einformazioni per tutti coloro chevogliono risparmiare sui consu-mi energetici della propria abita-zione, contribuendo a rispettarel’ambiente. Nato dalla collabora-zione tra l’insegna del GroupeAdeo e Legambiente, laCampagna Isolando mette adisposizione di clienti e visitatorilo Sportello Ambiente, il puntoinformativo dell’associazioneambientalista in cui verrannodistribuiti i Decaloghi Isolandocontenenti 10 preziose regoleper il perfetto isolamento termi-co e acustico delle case. Il cuore della Campagna Isolandosta nella volontà di informare icittadini su quanto siano dispen-diose e inquinanti le abitazioni egli edifici nei quali viviamo quoti-dianamente e su quanto sia pos-sibile abbattere i consumi e leemissioni nocive. Grazie anche al DecalogoIsolando, i clienti Leroy Merlinavranno la possibilità di infor-marsi e di ricevere i consigli diun esperto di Legambiente sucome risparmiare energia eridurre il costo delle bollette,come isolare le abitazioni perrenderle efficienti e confortevoli,come usufruire degli incentivieconomici legati agli edificirispettosi dell’ambiente.
www.laica-ecoseries.comwww.leroymerlin.it
La nuova caraffa filtrante della linea Eco Series si distingue per la sicurezza e ladurata delle altre caraffe Laica, ma ha una componente rivoluzionaria: la biode-gradabilità. Un volta deciso di smaltirla, infatti, la caraffa Laica Eco Series si bio-degrada con un processo simile a quello del legno di un albero: posta negli appo-siti siti, la caraffa si biodegrada completamente in circa 5 anni (test condottisecondo il metodo ISO 148551/2005).Il progetto Eco Series si completa con un programma a tutto tondo, che com-prende l’uso di risorse sostenibili. La confezione, il libretto di istruzioni e tutto ilmateriale di comunicazione, infatti, sono prodotti in carta riciclata. Laica attiveràinoltre un programma di riciclo delle cartucce (in attesa di autorizzazione daparte degli enti preposti) mediante la distribuzione nei punti vendita di appositicontenitori nei quali gli utenti potranno depositare le cartucce esauste. Non vainfine dimenticato che il carbone utilizzato da Laica, componente essenziale delfiltro Bi-Flux, è prodotto in conformità con i parametri stabiliti dal protocollo diKyoto, e che il progetto Eco Series si avvale di un sistema di verifica e controllodi qualità garantito.Il cuore del sistema filtrante Eco Series è la cartuccia brevettata Bi-Flux, checonsente di migliorare il gusto dell’acqua di casa, riducendo il cloro e le eventua-li impurità presenti in essa (quali metalli pesanti, alcuni pesticidi ed erbicidi) e,cosa importantissima, la cartuccia mantiene il pH bilanciato preservando i saliminerali presenti nell’acqua. Inoltre il sistema filtrante Laica non rilascia sostan-ze indesiderate quali ammonio e bisfenolo.
www.laica.it
Innovazione
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Una borraccia vuota èingombrante ed inutile.Perchè allora non avvolgerla su se stessa e conservarla in tasca? Vapur anti-bottle èdisponibile su www.vapur.us.
Ricavare bicchieri dalla frutta è un idea simpatica edelegante: questo particolarestrumento permette di intagliarequalsiasi frutto o ortaggio con precisione e velocità.
Novanta led a forma di fioreilluminano questo spettacolare
faro/alberello: i rami sonosnodabili per
adattare la forma a
qualsiasiambiente.
Questi particolari vasi“smontabili” si aprono con un semplice movimento:il fastidioso lavoro delrinvasamento non è mai stato così veloce.
Lifebox è un’ingegnosascatola di cartone 100%
biodegradabile contenente unaparticolare mistura di semi.
Dopo il suo utilizzo comecontenitore si pianta
direttamente nel terreno perinnestare la crescita.
Pop-up greenhouse è unpratico sistema per proteggerele piante più fragili durante lacrescita, molto facile da montareè ideale per piccoli giardini obalconi.
Owen & Cloud, designertaiwanesi, hanno
pensato il design di questocurioso vaso a forma di missile
in modo che “colpisca”immediatamente l’osservatore!
ricerca e sviluppo
a cura della redazione
Un sistema intelligente per riciclare l’acqua
del giardino per creare unadoccia completamente
“immersa” nel verde.
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irrigazione Aquacare consentedi andare in vacanza in
tranquillità, senza lapreoccupazione delle piante.
Il verde che non ti aspetti
Un oggetto d’arredamentounico per i fanatici del verde:all’interno di questa sedia èpossibile far crescere unaqualsiasi pianta rampicante oaddirittura un albero!
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Cover storyconsumi
Nonostante un clima tutto som-mato favorevole, la stagione pri-maverile appena conclusa è
stata tutt’altro che frizzante. Un buonanno ma sottotono, soprattuttorispetto alle aspettative. E in diversearee del nord e del centro si è verificatoun fenomeno piuttosto coerente e ripe-titivo che ha espresso un incrementodelle presenze a fronte di un calo delvolume delle vendite. Alcuni punti ven-dita sono cresciuti, altri hanno persofatturato perdendo anche sul fronte delnumero di scontrini, ma la frequenza ela ripetitività del fenomeno “più clienti
Less but betterLess but better
Meno acquisti ma di maggiore qualità: la primavera 2011 verràricordata per il "less but better"? Aumentano i consumatori
nei garden center ma diminuiscono i fatturati. É diminuito lo scontrino medio ma aumentano le vendite
di prodotti di qualità. di Paolo Montagnini
meno fatturato” ha incuriosito! Non basta però registrare il fatto che laspesa media sia calata, va compreso il“come”. Curiosando con più attenzione,abbiamo quindi provato a capire megliocome mai, a fronte di una tendenza cheevidenzia una crescita delle presenze,si manifesta questo indirizzo di fattura-to in calo. La verifica, fatta prendendo in esame uncampione di dati, ha permesso di com-prendere il fenomeno sotto il profilo qua-litativo. Lavorando analiticamente suqualche parametro aggiuntivo, che èpossibile desumere dagli scontrini di
cassa, è emerso che è cambiata la com-posizione dello scontrino medio. Il paniere di beni acquistato si è ridotto,nei casi presi in esame il consumatoreha preso meno articoli e, fatto strano, dalvalore medio unitario più elevato. Quindi, per fare un esempio concreto,invece di 5 referenze dal costo medio di10 euro cad sono state acquistate 3 refe-renze da 15 euro, ma il totale evidenziaappunto un calo. Una possibile spiegazione è che il consu-matore abbia acquistato in maniera piùmirata e selettiva, tenendo a bada la pro-pria impulsività.
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Il prezzo non sembra quindiun freno ma diventa più rile-vante l’atteggiamento di con-sumo che si focalizza sullafunzionalità, sul necessario,sulle intenzioni di acquisto,sulla passione o sul marchio,trascurando ogni orpello didubbia utilità e/o dubbiovalore. La seconda spiegazione plau-sibile è che probabilmente sisono perse alcune classi diconsumo: è quindi possibileche alcuni cluster, rappre-sentati da gruppi di consu-matori caratterizzati dacaratteristiche omogenee, sisiano in parte volatilizzatigenerando un vuoto vero eproprio nella spesa in prodot-ti del giardinaggio. O cheinvece siano migrati, perparte dei loro acquisti, versoaltri canali. Per ovvi limiti dell’analisi nonè possibile dire se il fenome-no abbia una presenza coe-rente a livello nazionale e supiù formati distributivi: nonsi tratta di una verità assolu-ta ma semplicemente di unsegnale utile per iniziare areinterpretare le strategieda adottare per fidelizzareclienti acquisiti o per con-quistarne di nuovi. Un altro corollario a questapiccola indagine evidenziacome ormai i consumatori,con riferimento al prezzo,acquistino in maniera con-trapposta: o primo prezzo ofascia premium. I segmenti intermedi di prez-zo hanno perso di interesse.Ovviamente l’atteggiamentocambia molto in funzionedella categoria merceologica,ma chi ama il giardinaggiospende e chi invece lo vivecome una necessità senzapassione tende a non spen-dere o spendere il meno pos-sibile manifestando ancheuna maggiore propensioneverso la multicanalità.
INDICE DI FIDUCIA DEI CONSUMATORI
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105
100
95
90
85
80
75
70
102
101
93
89
88
79 78 7873
83 83 8589
9090
96
9092
98100
107
2010-Q2
Global Average AP EU MEAP LA NA
2010-Q42010-Q3 2010-Q1
9797
106
Fonte: Nielsen
L’Italia è pessimistaIl rapporto Nielsen sulla fiducia e la disponibilità alla spesa dei consumatori mondiali, aggiornato al
primo quadrimestre 2011 (Global Online Consumer Confidence pubblicato lo scorso maggio), pone
l’Italia ai primi posti dei paesi più pessimisti.
L’indice medio di fiducia mondiale è in crescita, trainato dall’Africa e dal Medio Oriente, e solo l’Asia
(colpita dal disastro nucleare) e l’Europa sono in forte flessione.
“É stato un inizio anno pieno d'azione, segnato da diffuse riforme sociali e politiche in Medio Oriente,
disastri naturali e inflazione alimentare in Asia, carburante alle stelle in nord America e brucianti misu-
re di austerità nel sud Europa – spiega Venkatesh Bala, capo economista di Cambridge Group che
fa parte di Nielsen Company -. Negli ultimi 18 mesi abbiamo visto una chiara divergenza nel
modo in cui le regioni e i paesi stanno reagendo alla recessione globale, e questa tendenza è
diventata ancora più marcata nel primo trimestre, nel bene e nel male”.
Sette dei primi 10 paesi
ottimisti sono asiatici,
mentre tra i pessimisti
ci sono 9 Stati europei.
Fonte: Nielsen Global OnlineConsumer Confidence Survey
– maggio 2011
Top 10 Ottimisti Top 10 Pessimisti
1. India (131) 1. Portogallo (39)2. Arabia Saudita (118) 2. Ungheria (41)3. Indonesia (116) 3. Grecia (45)4. Australia (110) 4. Romania (46)5. Filippine (110) 5. Croazia (47)6. Svizzera (110) 6. Corea del Sud (51)7. Singapore (109) 7. Italia (57)8. Emirati Arabi Uniti (109) 8. Lettonia (57)9. Cina (108) 9. Ucraina (60)10. Hong Kong (107) 10. Francia (61)
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Cover storyconsumi
Nonostante un clima tutto som-mato favorevole, la stagione pri-maverile appena conclusa è
stata tutt’altro che frizzante. Un buonanno ma sottotono, soprattuttorispetto alle aspettative. E in diversearee del nord e del centro si è verificatoun fenomeno piuttosto coerente e ripe-titivo che ha espresso un incrementodelle presenze a fronte di un calo delvolume delle vendite. Alcuni punti ven-dita sono cresciuti, altri hanno persofatturato perdendo anche sul fronte delnumero di scontrini, ma la frequenza ela ripetitività del fenomeno “più clienti
Less but betterLess but better
Meno acquisti ma di maggiore qualità: la primavera 2011 verràricordata per il "less but better"? Aumentano i consumatori
nei garden center ma diminuiscono i fatturati. É diminuito lo scontrino medio ma aumentano le vendite
di prodotti di qualità. di Paolo Montagnini
meno fatturato” ha incuriosito! Non basta però registrare il fatto che laspesa media sia calata, va compreso il“come”. Curiosando con più attenzione,abbiamo quindi provato a capire megliocome mai, a fronte di una tendenza cheevidenzia una crescita delle presenze,si manifesta questo indirizzo di fattura-to in calo. La verifica, fatta prendendo in esame uncampione di dati, ha permesso di com-prendere il fenomeno sotto il profilo qua-litativo. Lavorando analiticamente suqualche parametro aggiuntivo, che èpossibile desumere dagli scontrini di
cassa, è emerso che è cambiata la com-posizione dello scontrino medio. Il paniere di beni acquistato si è ridotto,nei casi presi in esame il consumatoreha preso meno articoli e, fatto strano, dalvalore medio unitario più elevato. Quindi, per fare un esempio concreto,invece di 5 referenze dal costo medio di10 euro cad sono state acquistate 3 refe-renze da 15 euro, ma il totale evidenziaappunto un calo. Una possibile spiegazione è che il consu-matore abbia acquistato in maniera piùmirata e selettiva, tenendo a bada la pro-pria impulsività.
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Incontrinuova associazione
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a cura della redazione
per il lancio di un’importante iniziativa:la creazione di un’associazione deigarden center italiani capace di porsicome interlocutore per l’Italia conl’Associazione Internazionale IGCA,che proprio quest’anno organizza la suaConferenza Internazionale in Italia asettembre.Nel corso di Garden Meeting hannopreso la parola anche Silvano Girelli eMartina Schullian, gli organizzatoridella 53esima edizione dellaConferenza Internazionale IGCA, chehanno illustrato dettagliatamente il pro-gramma, evidenziando i momenti diincontro con gli ospiti internazionali,cioè i proprietari delle più importanticatene di garden center mondiali.Al termine di Garden Meeting è statalanciata l’iniziativa di fondare un’as-sociazione italiana dei garden centerche ha già raccolto più di cinquantaadesioni.Ne abbiamo parlato con uno dei suoipromotori, Severino Sandrini.
L’edizione 2011 di Garden Meeting,il convegno organizzato ognianno dalla società di consulenza
MC Sinergie di Brescia, ha fatto scalpore
CONFRONTO E SCAMBIODI ESPERIENZEGreenline: Quali sono gli obiettivi della nuovaassociazione?Severino Sandrini: Seguiamo lo spirito diIGCA: la comunicazione e lo scambio diidee. Il Congresso Internazionale itinerante(l’anno scorso era in Giappone, quest’annoin Italia, l’anno prossimo in Germania)serve proprio a questo: creare momenti diconfronto tra gli operatori, per dare concre-tezza al lavoro dei garden center e migliora-re con lo scambio di informazioni.
Greenline: Ravvisi questa esigenza tra i gardencenter italiani?Severino Sandrini: Si, oggi è maturo iltempo per parlare dei problemi comuni. Épiù che evidente l’esigenza di norme, dirispetto delle regole, di un riconoscimen-to sul territorio nazionale.Accanto alle iniziative di pochi singoli lungi-miranti, il tessuto distributivo è fatto di tan-tissimi imprenditori che si sono dovutiarrangiare da soli nei propri Comuni.
Sta nascendo IGCA Italia?Sta nascendo IGCA Italia?
Il 30 maggio 50 garden center si sono incontrati a Brescia e hannogettato le basi per fondare l’associazione dei garden center italiani,in vista della Conferenza di Igca in Italia di settembre.Ce ne parla uno dei promotori, Severino Sandrini di MC Sinergie.
Siccome sta emergendo il concetto di “garden italiano” –un tema a cui abbiamo dedicato il Garden Meeting di que-st’anno – emerge anche la voglia di comunicare tra noi perdiventare una realtà riconosciuta. Non più individualismoma una realtà che opera sul territorio nel tessuto distributi-vo specializzato.
Greenline: Il tema della mancanza di una normativa sui gardencenter oggi è centrale più che mai...Severino Sandrini: Io giro l’Italia e le situazioni sono moltosimili e sono anche risolvibili. Fra l’altro mai come oggi vedoda parte delle amministrazioni una voglia e una disponi-bilità a risolvere a problemi. In nome del buon senso.Ecco perchè di fronte a questa apertura è importanteavere un gruppo di imprenditori capace di riflettereanche su questi aspetti.
Greenline: La nuova associazione si occuperà di questo?Severino Sandrini: Non solo, siamo aperti a tutti i gardencenter. Lo scopo dell’associazione sarà il confronto e loscambio di idee e di informazioni con l’obiettivo di cresceree di consolidare la realtà del garden center in Italia.É chiaro che per molti imprenditori oggi il tema legislativoè centrale, ma è importantissimo anche confrontarcisulle nuove tendenze e sulle varie iniziative attuate oattuabili nei punti vendita.
Greenline: Sappiamo che state valutando di utilizzare lo start updella Federazione Nazionale Centri Florovivaistici...Severino Sandrini: Si, c’è la volontà di riprendere il camminointerrotto dalla Federazione. Allora forse i garden non eranopronti: oggi i tempi sono maturi per guardarci in faccia e sco-prire che tutti abbiamo problematiche simili. É un’associazione che deve partire dalla base.
Greenline: La nuova associazione si iscriverà a IGCA per l’Italia?Severino Sandrini: Si, una delle finalità è anche l’adesionea IGCA come filiale italiana. La possibilità di confrontarcicon le migliori esperienze internazionali sarà di grandeaiuto per i garden italiani.
Greenline: In questa fase state raccogliendo le adesioni, ma mi sem-bra che l’interesse sia alto. Quando ufficializzerete la nascita di IGCAItalia? Durante il Congresso?Severino Sandrini: Oggi è presto per rispondere a questedomande: stiamo lavorando alla creazione del gruppo dei fon-datori. Anzi invito tutti i garden center italiani di buona volontàa contattarci!
www.mcsinergie.com
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Se volete saperne di più inviate una email [email protected] [email protected]
Siete interessati?
Incontridecor
Forte di una leadership nel mondodella cesteria, Disraeli amplia ognianno le collezioni di arredi per esternie di articoli natalizi. Ce ne parla Vittorio Disraeli, generalmanager dell’azienda.
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a cura della redazione
to in modo importante la propria offertacon linee dedicate all’arredo giardino, alNatale e all’home decor.Disraeli si divide su due province: aCremona (a Roncadello di Casalmaggiore)ha la sede e lo show room con cash &carry, mentre logistica si trova a Mantova(Sabbioneta).Per saperne di più abbiamo incontrato ilgeneral manager, Vittorio Disraeli.
OGNI 6 MESI CAMBIANOLE COLLEZIONI: IL DECOR RICHIEDEINNOVAZIONEGreenline: Come si è evoluta la vostra offerta?Vittorio Disraeli: Abbiamo radici moltolontane: fin dal 1928 i miei nonni sisono specializzati nell’intreccio di
Il decor e i complementi d’arredo sonoormai una parte importante dell’of-ferta dei garden center, che in questi
anni hanno saputo affiancare alle mer-ceologie “tipiche” del gardening ancheprodotti concepiti per migliorare l’este-tica e la vivibilità delle case e dei giardi-ni. Reparti che – se supportati da unbuon visual merchandising - contribui-scono alla creazione di scenografieespositive di grande impatto esteticoche migliorano l’esperienzialità delloshopping.Un’azienda che da sempre opera in que-sta direzione, con una forte penetrazio-ne nel canale garden, è la lombardaDisraeli; nota per la produzione storicadi cesteria, negli ultimi anni ha amplia-
materiali naturali, in particolare le fogliedi mais per realizzare borse. Mentre ifondatori erano molto legati alla ceste-ria, con l’arrivo delle nuove generazioni,negli anni Novanta, l’azienda ha svilup-
“Le quattro stagioni”di Disraeli DVF
“Le quattro stagioni”di Disraeli DVF
pato altre linee come l’arredamento per esterno e interno,l’oggettistica, i complementi d’arredo e il Natale.
Greenline: I prodotti intrecciati ormai arrivano tutti dall’EstremoOriente. Qual è la vostra esperienza?Vittorio Disraeli: Tutti importano questi prodotti e non è unanovità di questi anni. Noi abbiamo iniziato a importare neglianni Cinquanta dalla Romania e dall’allora Jugoslavia, dovec’era una forte produzione di cesti e materiali naturaliintrecciati. La Cina l’abbiamo scoperta negli anniSessanta, nel 1966, e forse siamo stati dei pionieri. Questascelta ha dato un impulso notevole allo sviluppo aziendaleed è alla base della nostra leadership attuale.
Greenline: Se tutti importano dalla Cina non c’è il rischio di un appiat-timento dell’offerta?Vittorio Disraeli: Infatti una nostra caratteristica è la forte per-sonalizzazione del prodotto. Non acquistiamo i prodottiofferti dal mercato cinese. Noi studiamo in Italia ildesign e la scelta dei materiali, dei tessuti, degli acces-sori, ecc. In questo modo siamo in grado di importare deiprodotti fortemente personalizzati ed esclusivi.
Greenline: É un approccio che rispettate anche perl’arredo?Vittorio Disraeli: Esatto: il design è italiano e la produzio-ne orientale. Per esempio quando andava di moda l’etnico- che personalmente non ho mai amato - noi l’abbiamorivisitato in chiave d’arte povera e dello stile provenzale.
Greenline: Quando avete creato l’offerta di articoli natalizi?Vittorio Disraeli: Abbiamo sempre avuto una posizioneimportante nella cesteria da confezione. E da una decinad’anni abbiamo incrementato la gamma di decorazioninatalizie.
Greenline: Quali sono i canali distributivi sui quali state puntando?Vittorio Disraeli: Anzitutto noi abbiamo sempre vendutoai negozi tradizionali specializzati. Abbiamo una fortecomponente di fioristi e sono in grande crescita i gardencenter e la distribuzione specializzata del giardinaggio.Naturalmente la forte espansione c’era prima della crisi:oggi siamo tutti sul chi va là, ma il mercato mantienecomunque una certa stabilità.
“Una nostra caratteristica è la fortepersonalizzazione del prodotto. Non
acquistiamo i prodotti offerti dal mercatocinese. Noi studiamo in Italia il design e la
scelta dei materiali, dei tessuti, degliaccessori, ecc. In questo modo siamo in
grado di importare dei prodotti fortementepersonalizzati ed esclusivi”.
Vittorio Disraeli, general manager di Disraeli DVF
PRODOTTI MAANCHE LOGISTICAGreenline: Quali sono i vostriplus?Vittorio Disraeli: Ciò che sinota subito è la qualità deiprodotti, caratterizzati per illivello di rifinitura, l’acco-stamento dei materiali edei tessuti e per il forteimpatto estetico. Inoltrepresentiamo ogni anno 2cataloghi delle novità, incorrispondenza delle dueedizioni di Macef, e altri 2cataloghi tematici dedicatiall’arredo da esterno e alNatale.Abbiamo una gamma stori-ca di prodotti, con rotazionigià sperimentate, a cui affianchiamo delle “collezioni”che cambiano ogni sei mesi. Nel mondo della decorazio-ne l’innovazione continua è un plus importante. Il tuttocon un buon rapporto qualità prezzo.Ci contraddistingue, a detta dei clienti, anche un effi-ciente servizio logistico.
Greenline: L’avvento della crisi ha diminuito le importazioni direttedel trade di alcune famiglie prodotto, come per esempio gli articolinatalizi, che richiedono un’ampia gamma, hanno una finestra divendita limitata e ogni stagione ha nuovi colori moda, il che rendequasi invendibili le rimanenze di magazzino. Molti preferisconorivolgersi a società specializzate, per limitare il magazzino eapprovvigionarsi periodicamente grazie a una logistica just in time.Costa qualche punto percentuale in più, ma genera più efficienza emeno stock. Qual è la vostra esperienza?Vittorio Disraeli: Noi entriamo proprio in questa dinamica eposso confermare che la tendenza è proprio questa. Èimportante quindi trovare un partner affidabile, in grado disupportare il cliente tutte le stagionidell’anno. www.disraeli.it
“Abbiamo una gamma storica di prodotti,
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Vittorio Disraeli,general manager di Disraeli DVF
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Incontriprofumazioni
Il leader della profumazione rivede il suo visual merchandisinge presenta un nuovo format espositivo studiato appositamente per i garden center. Ne abbiamo parlato con il suo responsabilecommerciale, Gianni Di Girolamo.
40 greenline
di Paolo Milani
sumatori. Oggi, con l’obiettivo di seguirel’evoluzione dei garden center e dello stes-so cliente finale, Colony presenta un nuovoformat espositivo, che ha già attirato l’at-tenzione di molti punti vendita.Per saperne di più abbiamo incontratoGianni Di Girolamo, responsabile commer-ciale di Colony per il canale garden.
PROFUMAZIONE: NON SOLO CANDELEGreenline: Come è cambiato il mercato in questivent’anni?Gianni Di Girolamo: Il mercato della profu-mazione è molto cresciuto e si è evoluto eColony è stato il precursore di questo cam-biamento all’interno dei garden center.Siamo stati i primi a proporre il mondo dellaprofumazione per la casa con un merchan-dising preciso e un sistema espositivocorretto. Prima di allora i pochi garden cen-ter che trattavano questi prodotti lo faceva-
Nell’ambito del grande e variegatomondo del “decor”, quella della pro-fumazione per ambienti è la nicchia
che forse ha dato più soddisfazione ai gar-den center in questi anni. Chi ci ha credutoha potuto accompagnare la profonda evolu-zione delle abitudini e dei gusti della clien-tela: vent’anni fa il mercato si sviluppavaper il 90% con le candele, spesso di impor-tazione e di dubbia qualità, mentre oggi ireparti dedicati alla profumazione hannouna gamma ampia e profonda, che com-prende diffusori, profumatori per auto,spray per gli ambienti, soluzioni per armadie cassetti e naturalmente un’ampia varietàdi ricariche. L’azienda che ha accompagna-to questo processo evolutivo all’interno deigarden center è senza dubbio Colony, checon un sistema espositivo shop in shop hasaputo innalzare la qualità dell’offerta epresentarla nel modo corretto ai nuovi con-
no con articoli di varia natura, spesso diimportazione e di qualità scadente.
Greenline: Quanto è cresciuto il mercato dellaprofumazione?Gianni Di Girolamo: Negli ultimi dieci anniil valore del mercato consumer della pro-fumazione della casa è decuplicato. Unavolta le candele si usavano solo a Natale oper la ricorrenza dei defunti e la cera rappre-sentava il 90% del mercato. Oggi la profu-mazione si vende tutto l’anno e la cera, chevale ancora il 50-55%, è stata affiancata datanti altri prodotti: l’appeal suscitato sulpubblico ha destato l’attenzione di moltidistributori e questa attenzione ha portatoa un allargamento dell’offerta. Siamo pas-sati dalle “candele profumate” al “mondodella profumazione”, con l’introduzione didiffusori, incensi, spray, profumatori perauto, ecc. Non dimentichiamo poi che lenuove soluzioni migliorano la sicurezzadel prodotto.
Greenline: In che senso?Gianni Di Girolamo: Una candela accesadeve essere sempre curata: quando l’ac-
Colony cambia look
cendi devi essere presente. I nuovi prodotti permettono di pro-fumare la casa anche quando sei al lavoro.
Greenline: É stato difficile convincere all’inizio i garden center, che infondo vendevano prodotti differenti, a trattare la profumazione?Gianni Di Girolamo: Non è stato facile. Una volta c’era una certariluttanza: il prodotto era gli albori e proporre un sistema espo-sitivo così intenso – sia in termini di assortimento sia di spazioespositivo – era visto da ben pochi in maniera positiva. Ma i“numeri” ci hanno dato subito ragione e hanno spinto moltiimprenditori a sposare il nostro approccio. Nell’immaginariocollettivo il fatto di avere una casa profumata è una cosaimportante, perchè ti dà un senso di pulizia e di positività.Inoltre, il nostro prodotto offre un’ottima marginalità: Colony,rispetto ai prodotti di importazione, offre molti vantaggi.
Greenline: Quali?Gianni Di Girolamo: Un’immagine precisa, un brand affidabi-le, un assortimento completo, un merchandising corretto eun prodotto realizzato in Inghilterra, con tutte le certificazio-ni europee. I garden center non potevano più acquistare pro-dotti di questo tipo dall’estero per tanti motivi: la qualità delprodotto, i costi di stoccaggio e l’esposizione finanziaria.Pagare sei mesi prima i prodotti è un po’ diverso da pagare iriordini a 60-90 giorni. Ultimamente i garden center stannoaumentando gli acquisti in Italia, anche per ridurre l’impattoambientale dei trasporti.
“La società e i gusti cambiano e il nerorappresenta ormai un sistema espositivomolto utilizzato. I garden center voglionoriprodurre all’interno dei punti vendita dei sistemi espositivi nuovi ed evolutivi”.Gianni Di Girolamo, responsabile commerciale Colonycanale garden
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NERO E LUCEGreenline: Come mai avete deciso di cambiare ilformat espositivo?Gianni Di Girolamo: Abbiamo deciso di pre-sentarci in modo nuovo, più di tendenza epiù vicino al pubblico giovanile. Il nuovoespositore è la sintesi di un nuovo concet-to di presentazione del prodotto: conun’esposizione attrattiva privilegiamo dipiù la vendita.
Greenline: Perchè il nero?Gianni Di Girolamo: La società e i gusticambiano e il nero rappresenta ormai unsistema espositivo molto utilizzato. Glistessi garden center, spesso all’internodi serre, hanno migliorato moltissimol’arredamento e i sistemi espositivi,sempre più simili al commercio tradi-zionale. Molti lo apprezzano: i gardencenter vogliono riprodurre all’internodei punti vendita dei sistemi espositi-vi nuovi ed evolutivi. Anche per raggiun-gere il pubblico giovane.
Greenline: L’altra novità è l’illuminazione...Gianni Di Girolamo: Indubbiamente l’illumi-nazione è un plus e sottolinea l’unicità delprodotto. Unito al nero mette in risalto i pro-dotti.
Greenline: I vostri espositori sono presenti inmoltissimi garden center: i vostri clienti sonoobbligati a utilizzare i vostri espositori?Gianni Di Girolamo: In effetti siamo pre-
senti nel 90% dei garden center italiani.L’esposizione è in comodato d’uso ed èstata studiata proprio per il canale gardencon il concetto di shop in shop. Agli albori igarden center non avevano strutture espo-sitive adatte per la vendita dei nostri pro-dotti e abbiamo deciso di aiutarli fornendoun format concettuale: facile da posiziona-re nel punto vendita e capace di raccontareil mondo della profumazione ai clienti.L’ampiezza è in rapporto alla superficie delpunto vendita: sviluppiamo un sistemaespositivo con un assortimento corretto infunzione dello spazio a disposizione.
Greenline: Quindi aiutate il garden center a cali-brare il giusto assortimento in base alle vostreesperienze di vendita?Gianni Di Girolamo: Esatto. Colony vuolevendere, non stoccare i punti vendita.Vogliamo assistere i punti vendita in unpercorso di vendita che deve essere inte-ressante sia nel sell in sia - soprattutto - nelsell out. Un prodotto ben esposto si vendemeglio: è un interesse di tutti.
DIVERSIFICAZIONE DEI CANALIGreenline: Siete presenti in altri canali?Gianni Di Girolamo: Colony è un’aziendaleader in Europa nel mondo della profuma-zione della casa. Negli ultimi trent’anni hasviluppato diversi marchi per ogni canaledistributivo: GDO, diy, garden center enegozi tradizionali. Una differenziazioneconcepita per distribuire prodotti con quali-
tà ben precise e fasce di prezzo coerentiper ogni canale distributivo. Anche la pro-fondità di gamma è studiata in funzione delcanale. I garden center non vedranno mai ipropri prodotti in altri canali.
Greenline: Qual è il rapporto tra la GDO e la pro-fumazione? Gianni Di Girolamo: La GDO si sta approc-ciando a questo mercato con prezzi piùcorretti rispetto a qualche anno fa, ma glispazi, l’assortimento e la profondità sonoancora insufficienti.Da questo punto di vista lavorano meglio igarden center: il consumatore si sente piùprotetto e più rassicurato in uno shop inshop con un assortimento più ampio eprofondo. La GDO cerca di sfruttare i pro-dotti con maggiore vendibilità e gli articolidi maggiore successo: invece dovrebberoavere il coraggio di anticipare i tempi perdiversificarsi.
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Vendite: la partita si gioca online
Il commercio al dettaglio si muove auna velocità tale che per i commer-cianti diventa una sfida stare dietro a
tutti gli sviluppi. Recentemente, ho incon-trato un commerciante che era in attivitàda trent'anni e nessuno gli poteva insegna-re nulla, perché sapeva tutto lui. Quando gliho chiesto dello shopping online, mi hadetto che non aveva né un'email né un indi-rizzo Internet. Il commercio al dettaglio si èevoluto decisamente in fretta e il nostrodettagliante dall'esperienza trentennalenegli ultimi cinque anni ha dormito. È statolasciato indietro e non lo sa ancora. Moltidettaglianti scoprono che le tradizionalitecniche di vendita “In-Box” stanno diven-tando più difficili e adesso stanno cercandonuovi modi per aumentare le vendite. È
Molti esperti dicono che i consumatori stanno passando alloshopping online per risparmiare denaro e che la vendita tramiteinternet sia la conseguenza della recessione globale. Io credo chequesto non sia il vero motivo e che tutti i dettaglianti devonoconsiderare la loro strategia di marketing online prima di esserelasciati indietro.
interessante osservare che, solo pochimesi fa, personalità di spicco del mondo delcommercio al dettaglio dicevano che ilcommercio online non avrebbe avuto con-seguenze per la loro attività e che questasarebbe proseguita come al solito.A soli pochi mesi di distanza, nell'ambitodel loro mix di vendita queste stesse perso-ne stanno sviluppando e lanciando lo shop-ping virtuale. Molti esperti dicono che i con-sumatori stanno passando allo shoppingonline per risparmiare denaro e che la ven-dita tramite internet sia la conseguenzadella recessione globale. Io credo che que-sto non sia il vero motivo e che tutti i det-taglianti devono considerare la loro stra-tegia di marketing on-line prima di esserelasciati indietro.
I CONSUMATORI NON SONO FEDELICi continuano a dire che i consumatori nonsono fedeli e che cercheranno di guardarsiintorno alla ricerca dell'affare migliore. Finoa un certo punto, ritengo che questo sia ilnostro caso. Se un consumatore può acqui-stare lo stesso identico prodotto da un'altraparte a un prezzo più economico, andrà daquella parte. Una conseguenza di questofatto è un aumento dello shopping onlineutilizzando imprese che fino a pochi mesifa non erano ancora nel settore del com-mercio al dettaglio. Tuttavia, di fronte a que-sta tendenza i negozi si sono svegliati eadesso vediamo dettaglianti tradizionalipresentare al cliente un'offerta multime-diale. Il segreto sta nel modo in cui i nego-zianti sviluppano il rapporto fra il commer-
di John Stanley
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cio tradizionale e quello elettronico.Per prima cosa, è essenziale che, comecommerciante che prevede di rimanere inattività nei prossimi anni, facciate parte deltrend del commercio online e costituiate unnegozio virtuale. Il vero segreto del succes-so è il modo in cui combinate la vostra stra-tegia on-line con la vostra strategia di mar-keting esistente. Date un'occhiata al miosito internet per trovare degli strumentiche vi aiutino sviluppare la vostra strategiadi mercato www.johnstanley.com.au.Accettate il fatto che i vostri clienti voglionoscegliere; alle volte vogliono godersi l'espe-rienza di visitare un negozio, mentre altrevolte preferiscono la comodità di ordinare iprodotti direttamente da casa.I prodotti in offerta possono essere divisi indue gruppi distinti. I clienti sono consape-voli che per l'acquisto di alcuni prodottihanno bisogno di idee e di ispirazione.Sanno che visitare il vostro negozio perscoprire idee e le soluzioni migliori rappre-senta un investimento migliore del lorotempo. Altre volte, cercano un prodotto dibase che considerano una commodity. Inquesto caso, sentono che visitare un nego-zio per prendere il prodotto dallo scaffale sitratta di uno spreco di tempo e preferireb-bero ordinarlo in linea. Sono proprio questi iprodotti che dovreste promuovere nell'as-sortimento di articoli che mettete a dispo-sizione in linea.
STRATEGIA DEL MARKETING ONLINEQuale strategia dovreste sviluppare pressere online?1) Accettate il fatto che in futuro il com-mercio online sarà uno strumento delvostro marketing.2) Inizialmente, scegliete le linee di prodot-ti base che possono entrare a fare partedella vostra lista della spesa online. Allostesso tempo, date dei suggerimenti inco-raggianti sulle soluzioni e le idee che si pos-sono trovare quando i consumatori visita-no il vostro negozio.3) Offrite un servizio di acquisto in linea eritiro. Questa è la soluzione in cui il consu-matore ordina il prodotto da casa, ma loviene a ritirare nel vostro negozio. Alcunicommercianti stanno scoprendo che que-sta è l'opzione più redditizia. Il consumato-re può ordinare i prodotti di base e poi farsiun giro in negozio per cercare delle idee. Sipossono dare degli incentivi al cliente perandare in negozio a ritirare il suo acquisto
online. Per esempio,un certo prezzo per laconsegna a domiciliorispetto a un prezzodiverso per il ritiro innegozio. Oppure, potreste inse-rire un buono per colo-ro che vengono a ritira-re in negozio.4) Promuovete ilvostro servizio onlinein negozio, nella vostranewsletter, sui siti deisocial media e sullavostra pagina internet. È qualcosa chedovreste promuovere come un grandepasso in avanti per la vostra attività. Loscopo del negozio virtuale online è quello dicercare di tenervi stretti i clienti. L'ultimacosa che volete è che vostri clienti vadanodirettamente dal produttore o dal fornitoreo da un altro commerciante che tratta ilvostro prodotto, sia che si tratti di un nego-zio tradizionale che di un negozio online.La cosa principale è accettare che i consu-matori adesso possono comprare on-linequello che vendete. Dovete vedere que-st’opzione come un'opportunità per avereun rapporto con loro direttamente nelle lorocase invece di ignorare il commercio el'elettronico e presumere che sia una moda
destinata a scomparire. Penso che se guar-dassimo nelle nostre sfere di cristallo,vedremmo che il consumatore avrà un rap-porto più stretto con le aziende che necomprendono le esigenze. Ciò che il clienteoggi chiede è che i dettaglianti gli forni-scano i prodotti di base quando ne habisogno, ma che allo stesso tempo gliconsentano di visitare il negozio e digodere dell'esperienza d'acquisto quandola vuol fare. Sviluppate la vostra strategiaonline adesso prima che sia troppo tardi.
Sopra, alcuni esempi di aziende che vendono online: dall’alto, gli store
di Fratelli Ingengnoli, Burgon & Ball e il garden center Peraga.
Trade marketinglegislazione
In questi anni il tema della coltivazionebiologica ha assunto un’importanzacrescente, interessando anchemerceologia destinata al canalehobbistico distribuita nei garden center, nelle agrarie e nel comparto GD.Ma qualcosa ancora manca dal punto di vista della legislazione. Vediamo perché.
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di Paolo Notaristefano e Daria Orfeo
A.I.P.S.A. – Associazione Italiana produttori di Ammendanti e Substrati
ti all’orto, che nel garden center e nelleagrarie vengono commercializzati per lopiù come stallatico, in forma polverulen-ta o pellettata.Diverso il capitolo dei substrati di coltiva-zione, che identificano materiali destinatialla coltivazione fuori suolo, in contenitore(vasi, fioriere, ecc.).Si tratta, come noto, di una classificazionemerceologica recentemente introdottanella normativa nazionale per i fertilizzanti(D. Lgs. 75/2010 – All. 4), che, con riferi-mento specifico alla coltivazione biologica,ricomprende terricci per ortaggi e per pian-te aromatiche, talora impropriamente clas-sificati come ammendanti.In passato, i produttori di ammendanti, percomunicare la conformità della propriamerceologia ai criteri previsti dall’agricoltu-ra biologica e attrarre la fascia di consuma-
L’idea di poter produrre a proprio domi-cilio alimenti genuini, secondo meto-di tradizionali, affascina molti appas-
sionati del verde, che negli orti domestici enei vasi di terrazzi e balconi tornano volen-tieri alla ricerca di sapori e aromi che l’indu-strializzazione del settore agroalimentareci ha fatto in parte smarrire.Questo desiderio di naturalità è un ottimodriver commerciale per una corposa fami-glia di prodotti destinati alla nutrizione ealla difesa delle piante, tra cui ammen-danti e substrati di coltivazione giocano unruolo indubbiamente rilevante, per volumee importanza economica.Con il termine ammendanti si indicano,normativamente ma anche agronomica-mente, quei prodotti destinati alla miglioriachimica, fisica e biologica del terreno.Si tratta di prodotti normalmente destina-
tori sensibili al tema, facevano spessoricorso sul packaging a richiami alla“Circolare del Ministero per le PoliticheAgricole e Forestali n. 8 del 13 settem-bre 1999”.Con tale documento veniva istituito unregistro presso il quale tutti i fertilizzan-ti in possesso dei requisiti per il biologi-co dovevano essere iscritti, previa com-pilazione e invio di un dossier descritti-vo delle materie prime costituenti, delleproprietà agronomiche e compositive edelle metodiche produttive.La tenuta e l’aggiornamento del Registro,nonché la valutazione delle istanze d’iscri-zione, era affidata all’Istituto Superiore perla Nutrizione delle Piante di Roma.L’iscrizione avveniva secondo i criteri del-l’autocertificazione, senza un vero e pro-prio audit dei requisiti.Gli appassionati intenzionati a verificarel’idoneità di un preparato ai criteri dell’agri-coltura biologica potevano tuttavia dispor-re di una banca dati alla quale attingereliberamente, riportante gli estremi di ognipreparato in commercio.Nel 2006, la riforma della disciplina nazio-nale per la produzione e commercializza-zione dei fertilizzanti ha abolito il registro dicui sopra sostituendolo, in modo più com-pleto, con altri 3, nella fattispecie:
• Un Registro dei fabbricanti dei ferti-lizzanti (ossia un’anagrafica di tutti iproduttori operanti sul territorio nazio-nale) • Un Registro dei fertilizzanti conven-zionali (ove sono stati assoggettati adiscrizione obbligatoria tutti i fertilizzanticonvenzionali, prima dell’immissione incommercio. L’iscrizione avviene a
Terricci biologici... Occorre un ultimo sforzo
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mezzo di istanza notificata dal fabbri-cante iscritto al registro di cui al puntoprecedente, ove è prevista una descri-zione delle materie prime, delle modali-tà produttive, al pari di quanto era previ-sto dal destituito registro I.S.N.P. per ifertilizzanti consentiti in agricoltura bio-logica)• Un Registro per i fertilizzanti consen-titi in agricoltura biologica (ove vengo-no iscritti, con apposita istanza i prodot-ti consentiti in agricoltura biologica, untempo specificamentev elencati nelRegistro a cura dell’I.S.N.P.) .
In questo nuovo quadro normativo, lavolontà del Legislatore è stata certamentequella di introdurre un sistema di traccia-bilità per i fertilizzanti, tema che si inter-seca, a più livelli, con quello della sicurez-za alimentare (e conseguentemente conquello delle produzioni biologiche) e cheviene istituito come requisito dalla norma-tiva comunitaria.Quanto sopra mette le premesse per unquadro di maggior chiarezza per il consu-matore rispetto al passato, ma i problemidi applicabilità non sono del tutto risolti.Il primo scoglio è rappresentato dall’at-tuale mancata pubblicazione delRegistro dei fertilizzanti e di conse-guenza anche della sezione specificadedicata all’agricoltura biologica.Viene pertanto meno il supporto informati-vo, seppur basato sull’autocertificazione,prima disponibile, generando le premesseper una maggiore confusione, soprattutto
Ripartizione della S.A.U. (Superficie Agricola Utilizzata) destinata a coltivazioni biologichesulla SAU totale. La maggior parte delle imprese agricole che pratica il biologico è dislocatanel centro-sud. (Fonte: elaborazione dati SINA 2007).
RIPARTIZIONE DELLA S.A.U.
Specifiche tecniche per l’ammendante torboso composto e le torbe acida e neutra consentiti in agricoltura biologica. (Fonte: DLgs 75/10, Allegato 13)
Denominazione
2
Ammendante torboso composto
Torba acida
Torba neutra
Prodotti composti o contenenti unicamente le sostanze riportate Reg. (CE) 889/2008
3
Torba, Letame, Effluenti di allevamento compostati, com-presi pollina e stallatico compostato, Effluenti di allevamen-to liquidi, Rifiuti domestici compostati o fermentati, Misceladi materiali vegetali compostata o fermentata, Deiezioni divermi (Vermicompost) e di insetti, Prodotti lattiero-caseari,Prodotti e sottoprodotti di origine vegetale per la fertilizza-zione, Segatura e trucioli di legno, Cortecce compostate
Torba
Torba
Requisiti aggiuntivi per l’ammissibilità inagricoltura biologica ai sensi del Reg. (CE)
n.889/2008 e della normativa nazionale
4
Prodotto ottenuto unicamente a partire datorba con ammendante compostato verde e/o misto “consentito in agricoltura biologi-ca” Letame, pollina ed effluenti di allevamen-to: proibiti se provenienti da allevamenti industriali
Condizioni per l’uso impostee dal Reg. (CE) n. 889/2008
5
Impiego limitato all'orticoltura(colture orticole, arboricole, vivai)
Impiego limitato all'orticoltura(colture orticole, arboricole, vivai)
Impiego limitato all'orticoltura(colture orticole, arboricole, vivai)
SPECIFICHE TECNICHE
Fertilizzanti consentiti in agricoltura biologica distribuiti negli anni 2003-2007. (Fonte: elaborazione dati ISTAT, anni 2003-2007)
LA DISTRIBUZIONE
nell’ambito dei prodotti destinati al biologi-co ove invece è fondamentale la chiarezza.I fabbricanti si trovano attualmente in unacondizione d’imbarazzo nella necessità dicomprovare l’idoneità biologica della pro-pria merceologia.La difficoltà è ancor maggiore quando gliinterlocutori sono i coltivatori che impiega-no substrati professionali, i quali, a lorovolta devono confrontarsi con gli organi-smi di controllo e certificazione della filie-ra biologica.Il secondo scoglio è rappresentato dal-l’impossibilità per i fabbricanti di iscri-vere al Registro dei fertilizzanti i sub-strati di coltivazione destinati all’agri-coltura biologica.Alla base, c’è un momentaneo vuoto nor-mativo conseguente, in parte, proprio alrecepimento italiano di norme a carat-tere sovranazionale.Nella fattispecie, i principi generali dellaproduzione agricola biologica (e dei mezziproduttivi attinenti) sono definiti nelRegolamento (CE) n. 834/2007. Lenorme specifiche per la gestione e fertiliz-zazione dei suoli sono invece riportatenell’art. 3 del Regolamento (CE) n.889/2008, che prevede l’impiego unica-mente dei fertilizzanti elencatinell’Allegato I del medesimo Regolamento,e solo nei limiti del necessario.Suddetto Allegato, ricomprende attual-mente la Torba, gli Ammendanti del suolo,ma non i substrati di coltivazione.Di conseguenza, anche alla normanazionale, che ne costituisce il recepi-
mento, momentaneamente, non prevedel’impiego dei substrati nelle coltivazionibiologiche.Le conseguenze sono molteplici.La più evidente è costituita dal forzosopersistere della commercializzazionedei preparati destinati al fuori suolo(terricci per contenitore) nell’impropriacategoria degli ammendanti.La più consona commercializzazionecome substrati di coltivazione, anzichécome ammendanti, porterebbe ad unindiscusso vantaggio per il consumato-re, che disporrebbe un’etichetta decisa-mente più trasparente ed attinente l’im-piego agronomico del prodotto.A titolo esemplificativo, si può ricorda-re come la disciplina per i substratiobblighi, a differenza di quella per gliammendanti, ad una dichiarazione deicostituenti primari presenti in volumesuperiore al 5%, alla dichiarazione delpH e della conducibilità elettrica, delVolume commerciale, ecc..In buona sintesi, la situazione normati-va vigente ratifica una situazione diparadosso così sintetizzabile:la miscela di materie prime singolar-mente ammesse all’impiego in agri-coltura biologica, non risulta ammis-sibile.Nell’intento di perseguire trasparenza elegalità, nonché per agevolare il trapas-so commerciale da ammendanti a sub-strati , l’associazione AIPSA si è fattapromotrice di un’istanza di modificadell’Allegato 13 della norma nazionale,
finalizzata ad includere anche la catego-ria dei substrati di coltivazione tra quellepermesse in agricoltura biologica.L’auspicio dei produttori italiani è quindiche la modifica proposta possa diventa-re presto concretezza in modo da elimi-nare gli elementi di confusione e distur-bo ancora presenti nel mercato e da per-mettere il rapidamente il trapasso norma-tivo e commerciale da ammendanti asubstrati, a tutto vantaggio della traspa-renza del mercato e del consumatore.
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Ageon srl - www.ageon.itAgrimport spa - www.agrimport.itAgrochimica spa - www.agrochimica.it Europomice srl -www.europomice.itFertil srl - www.fertil.itGeotec srl - www.agrochimica.itLombricoltura Cortonese srl - www.lombricoltura.it Mediopiave srlNeuhaus Italia srlNuova Cem.Ar. srlNuova Flesan srl - www.nuovaflesan.itPac srl - www.pacsnc.com/Perlite Italiana srl - www.perlite.itSopram srl - www.sopram.it Tercomposti srl - www.tercomposti.comTerflor srl - www.terflor.it Turco Silvestro snc - www.turcosilvestro.it Vigorplant Italia srl - www.vigorplant.itVitaflor srl - www.vitaflor.it
A.I.P.S.A.Soci ordinari:
Proposta AIPSA di integrazione dell’All. 13 al D.Lgs.75/2010: Elenco dei Fertilizzanti idonei all’uso in agricolturabiologica. L’istanza propone d’inserire nello schema attualedel documento anche le categorie dei substrati coltivazione,che rappresentano importanti mezzi di produzione per lacoltivazione biologica fuori suolo, oltre che merceologiaampliamente commercializzata nel garden center.
Denominazione deltipo ai sensi del presente decreto
2
Substrato di coltivazione base
Substrato di coltivazione misto
Reg. (CE) 889/2008Prodotti composti o contenenti
unicamente le sostanze riportate
3
Requisiti aggiuntivi per l’ammissibilità in agricoltura biologica ai sensi del Reg. (CE) n. 889/2008
e della normativa nazionale
4
Prodotto ottenuto esclusivamente con ammendante vegetale semplicenon compostato, ammendante compostato verde, torba neutra, torbaacida, torba umificata, “consentiti in agricoltura biologica”, da sole,miscelate tra loro e/o con: letame “consentito in agricoltura biologi-ca”e con, argilla, argilla espansa, lapillo, perlite espansa, pomice, sab-bia, zeolititi, nel rispetto dei limiti di carbonio organico previsto inAllegato 4 del presente decreto.Al prodotto possono essere aggiunti i concimi, i correttivi e i prodottiad azione specifica “Consentiti in agricoltura biologica”
Prodotto ottenuto esclusivamente con ammendante vegetale semplicenon compostato, ammendante compostato verde, ammendante com-postato misto, torba neutra, torba acida, torba umificata, “consentitiin agricoltura biologica”, da sole, miscelate tra loro e/o con: letame“consentito in agricoltura biologica”e con, argilla, argilla espansa,lapillo, perlite espansa, pomice, sabbia, zeolititi, nel rispetto dei limitidi carbonio organico previsto in Allegato 4 del presente decreto.Al prodotto possono essere aggiunti i concimi, i correttivi e i prodottiad azione specifica “Consentiti in agricoltura biologica”
Condizioni per l’uso imposte dal Reg.
(CE) 889/2008
5
Impiego limitato all’orticol-tura (colture orticole, flori-cole, arboricole, vivai)
Necessità riconosciuta dal-l’organismo di controllo odall’autorità di controllo
Impiego limitato all’orticol-tura (colture orticole, flori-cole, arboricole, vivai)
Necessità riconosciuta dal-l’organismo di controllo odall’autorità di controllo
SUBSTRATI DI COLTIVAZIONE (CON RIFERIMENTO ALL’ALLEGATO 4 DEL DECRETO)
www.asso-substrati.it
La strada cheporta all’efficienzaLa strada che porta all’efficienza
Trade marketinggestione
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L’attività di trade marketingdeve cambiare per rendere più efficiente e produttiva la relazione con i canali. È necessario vendere più valore e meno prezzoattraverso una visionestrategica innovativa.
di Paolo Montagnini
“L’attività di distribuzione con-siste nel trasferire i beni dailuoghi di produzione a quelli
di consumo, nel conservarli nel tempoin modo da immetterli nel mercato inragione delle graduali richieste degliacquirenti. Porli a disposizione di questiultimi secondo le modalità di assorti-mento, di pagamento e di consegnagradite”. Questo è quanto diceva il ProfessorSciarelli nel lontano 1969 e vale, comepresupposto iniziale, anche oggi. Ma inrealtà, da questa visione si deve intra-prendere un percorso di analisi del rap-porto che renda efficiente e proficua larelazione aggiungendo nuovi fattoriaffinché i canali di distribuzione sianola vera interfaccia tra produzione econsumo. Bisogna integrare una seriedi fattori che permettano di arrivare alconsumatore finale, passando per ilcanale, attraverso gli elementi cheinfluenzano le decisioni distributive.Uno dei limiti della attività di trademarketing consiste nella dispersione divalore che le imprese hanno lungo lafiliera. In pratica non tutti gli strumentimessi a punto arrivano a destinazione, alcanale o al consumatore finale, spesso acausa di una serie di fattori che possonoessere sia interni sia esterni all’impresa.La responsabilità sta in una bassa ricet-tività del canale, si vende la cosa giu-
GLI ELEMENTI CHE INFLUENZANO LE DECISIONI DISTRIBUTIVEFo
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Struttura del mercato: • congiuntura • le caratteristiche della domanda • l’ambiente competitivo
Caratteristiche del prodotto:• area merceologica• contenuti tecnici• aspetti fisici e materici• contenuti e valori economici
Caratteristiche ambientali: • gli aspetti normativi generali e di settore • il sistema distributivo
Caratteristiche aziendali:• obiettivi aziendali• struttura e competenze organizzative• competenze tecnologiche • risorse finanziarie
Lo scenario distributivo
Innovazione e posizionamento
I vincoli tecnologici e di legge
La competenze e la struttura dei costi
sta al negozio sbagliato, senza quindiavere soddisfazione da parte del canaleche non riacquista o cambia fornitore.La rete vendita spesso non è allineataagli obiettivi aziendali, alle esigenze delcanale target oppure non dispone deglistrumenti necessari. Per esempio, si fanno sconti a chi vor-rebbe competenza tecnica e vicever-sa. Resta il fatto che i concetti di disalli-neamento e di perdita di valore, a frontedi investimenti anche importanti sonoall’ordine del giorno ed i risultati stenta-no. Come si può agire?Il passaggio fondamentale consiste indue fasi cruciali che però raramentesono messe fra le priorità dei program-
mi di sviluppo: • comprendere dove siperde valore; • calcolare con precisioneil potenziali dei canali edei formati che li compon-gono per avere una preci-sa visione di cosa fare inmaniera mirata, risponde-re alle specificità dellerichieste. Non è più infatti possibilespalmare una medesimastrategia commerciale o diprodotto in modo indiffe-renziato su tutto il merca-to, eppure accade.
STRATEGIE GIUSTE, CLIENTE SBAGLIATOVa infatti rilevato che la maggior partedei programmi relazionali e di fidelizza-zione non producono i risultati deside-rati, non sono disegnati in maniera daindurre miglioramenti nei comporta-menti di acquisto dei clienti. Spesso,infatti, finiscono col risultare poco pro-fittevoli premiando soprattutto i clientigià fedeli, quelli che comunque avreb-bero acquistato. Ma sono anche iclienti più facili che permettono diarrivare a coprire un quota talvoltarilevante del budget.L'inefficienza di tali programmi è il più
delle volte determinata dal fatto che siallocano troppe risorse sui clienti sba-gliati, anziché sui quelli migliori, coloroche determinano la profittabilità del-l'azienda. L'errore in cui si incorre è ilconsiderare i clienti tutti uguali trat-tandoli in modo indifferenziato: èimportante effettuare analisi appropria-te per identificare segmenti di clientelain base al loro valore. Vanno riallineati: il portfolio prodotti, lecapacità e le azioni delle rete venditaai singoli formati distributivi. Se quindi si prende in esame qualsiasimercato esistono dei criteri di base perla segmentazione del canale e talvolta
COME RENDERE EFFICIENTE L’ATTIVITÀ DI TRADE MARKETING
Elaborazione Studio Montagnini
L’errore in cui si incorre è il considerare i clienti
tutti uguali trattandoli in modo indifferenziato:è importante effettuare
analisi appropriate per identificare segmenti
di clientela in base al loro valore.
• tecnica di vendita adottata: libero ser-vizio o altro• ubicazione del punto vendita; prossi-mità, vicinato o periferico di attrattiva• livello dei prezzi o dei margini di con-tribuzione• tasso di rotazione delle scorte• dimensione delle diverse aree o uni-versi commerciali.
UN MERCATO DISOMOGENEOCON ESIGENZE DIFFERENTINel caso del gardening italiano va evi-denziata l’eterogeneità del mercato, che
ci sono già delle ricer-che open da cui acqui-sire i dati. Talvolta sipossono, anche conmezzi interni azienda-li e bassi investimen-ti, mettere a puntoprogrammi di profila-zione dei canali divendita che dianouna fotografia realee, nel tempo, risposteefficaci circa la cor-retta allocazione delle risorse in base alfuturo potenziale di vendita.Si consideri che le classificazioni piùdiffuse per affrontare ricerche di analisidelle tipologia distributive si basanosull’incrocio di almeno due variabili, chesono facilmente reperibili anche conmezzi non sofisticati. Fra le variabilimaggiormente in uso le seguenti sonoindubbiamente quelle di più facile repe-ribilità: • indicatori di struttura del formato• grado di specializzazione (ampiezza eprofondità) dell’assortimento
è talvolta difficile da gestire, sia dalpunto di vista geografico sia da quellocommerciale. La ragione è la presenzadi troppi formati disomogenei: pervocazione, indicatori di struttura eperformance. La parte “evoluta” delmercato, negozi specializzati, garden eGDS rappresenta meno circa il 25% delmercato e manifesta esigenze profon-damente diverse rispetto alla restanteparte. Risulta difficile comprenderedove investire. Ciò che serve a B è inu-tile o ridondante per A. E’ quindi diffici-le oltre che sconsigliabile avere unaproposta coerente e omogenea, chepermetta di avere economie di scala eche, allo stesso tempo, possa esseredeclinata su tutto il mercato. Si deveoperare con alcuni strumenti focaliz-zando l’azione su specifiche aree dimercato e ragionare e con altri stru-menti su altre aree. Alcuni argomenti ediverse azioni di trade marketing sonoinoltre invisi al mercato perché sonopoco compresi. Servirebbe un pro-gramma di formazioni per allargare loscenario delle variabili operative dautilizzare per adeguare e far crescerele capacità imprenditoriali alle esigen-ze del nuovo scenario. Senza azioniconcrete di cambiamento sino a quan-do sarà ancora possibile che i canali,per recuperare liquidità, scarichino lediseconomie sul fornitore? E sino aquando l’industria potrà farsi carico diqueste diseconomie che troppo spessonon producono ritorni? Senza poidimenticare la redditività in calo per lapresenza di comportamenti commer-cialmente aggressivi e fini a se stessicon una forte banalizzazione dellegamme. In luogo di certi obsoleti pro-grammi di incentive è ora di muoversiin una direzione diversa e chi lo stafacendo corre più veloce.
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ANALISI DEL POTENZIALE DI MERCATO
A seguito di un’analisi del portafoglio clienti potrebbe emergere, fra le tante possibili, unatabella che evidenzi i risultati seguenti: l’azienda Blu si trova ad avere un mercato giovane,da far crescere, che richiedeinvestimenti per dare ritorni.L’azienda Rossa è invece in unasituazione apparentemente fortema potenzialmente rischiosanel medio periodo che richiedeuna immediata diversificazione.Le analisi di norma vengonofatte per categorie merceologicao linea prodotti e fornisconodelle importanti linee guida.
Fonte
: Stud
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ontag
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La parte “evoluta” del mercato, negozispecializzati, garden e GDS rappresentameno circa il 25% del mercato e manifesta esigenze profondamentediverse rispetto alla restante parte.Risulta difficile comprendere dove investire. Ciò che serve a B è inutile o ridondante per A.
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di Valentina Bonadeo
Per un punto vendita orientato alverde il periodo estivo non è certa-mente un momento di grandissima
affluenza. Superata la stagione primaveri-le il calo delle vendite è naturale e previ-sto. È un dato che conosciamo e diamoquasi per scontato, non per questo dobbia-mo rimanere inermi e non cercare di evol-verci e migliorare.Se la primavera è andata bene, non dobbia-mo accontentarci dei risultati ottenuti e, seal contrario non si sono ottenuti i risultatiattesi, ancora di più è importante fareun’analisi obiettiva per cercare soluzioni ingrado di farci crescere.
IL GARDEN E LA STAGIONALITÀL’offerta merceologica di un garden centerè prevalentemente stagionale, ed è norma-le, vista la vocazione alla vendita di “verde”.In primavera il fiorito richiama consumatorie risveglia la voglia di circondarsi di natura,ma in altri periodi dell’anno questo non
Trade marketinggestione
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Il verde non va in vacanza
Il verde non vain vacanza
I garden non vanno invacanza: hanno vendite
fortemente stagionalizzateche creano grandi oscillazioni
nelle vendite durante l’anno. È necessario creare una
strategia che attragga il consumatore ogni giorno.
I garden non vanno invacanza: hanno vendite
fortemente stagionalizzateche creano grandi oscillazioni
nelle vendite durante l’anno. È necessario creare una
strategia che attragga il consumatore ogni giorno.
succede e l’attenzione e il flusso di consu-matori scendono sensibilmente. Questocausa da un lato una difficoltà di gestione,e dall’altro una difficoltà a fare previsioni.Studiamo un sistema efficiente per lagestione di una realtà commerciale, soprat-tutto perché è sbiadita la sicurezza delboom di vendite primaverili e natalizie (unpo’ per la crisi e un po’ per la comparsa diconcorrenza che porta via una fetta di mer-cato). Non è pensabile avere il destino diun anno di lavoro concentrato in pochimesi o addirittura settimane (e se capitauna primavera piovosa?).
LA PIANTA COME ATTRATTIVAÈ una realtà, la pianta e soprattutto il fioritosono un elemento di forte attrattiva. Ancheper questo motivo nei progetti di allesti-mento di garden center si ha la tendenza ainserire in posizione iniziale del percorso laserra con l’esposizione di piante e fioriture. Il prodotto pianta, però, stagionalizza molto
l’offerta merceologica e per questo motivoha dei punti dolenti:
• è un prodotto che si vende bene masolo in alcuni periodi dell’anno e/o inoccasioni di feste e ricorrenze;• qualifica molto il punto vendita, maessendo un prodotto “deperibile”, senon è nella forma migliore, lo qualificain peggio;• è un prodotto che non si vende benese il clima non è favorevole (nelle gior-nate di pioggia, per esempio, le venditecrollano);• è un prodotto “svenduto” in alcunerealtà commerciali e questo comportauno disorientamento del consumatore.
SFRUTTARE LA CALMAIl momento di flessione delle vendite si tra-duce in una relativa tranquillità di gestio-ne. Sfruttiamo questi momenti per analiz-zare e soprattutto riorganizzare il puntovendita, anche dal punto di vista dell’of-ferta merceologica.Se è vero che un garden center è unpunto vendita orientato alla vendita dipiante, è vero anche che se ci si limita apuntare su questo, ci si pone in una posi-zione di sofferenza in alcuni periodi del-l’anno. Dobbiamo diversificare il panora-ma dei prodotti in vendita per superarequesto limite pur senza snaturare l’iden-tità dell’impresa.
SUPERARE LA VENDITA STAGIONALECi si deve scostare dall’identità di punto
vendita specializzato nel verde per svilup-parsi anche nel tempo libero, nella curadel giardino e della casa. In sostanza ci sideve evolvere puntando a diventare unpunto di riferimento per molte altre neces-sità, sia per l’interno sia per l’esterno dellacasa. Il consumatore fedele di un gardencenter è tendenzialmente un appassiona-to di verde. Il giardino è il proseguimentodiretto della casa, non è solo piante, pratoe fiori, ma un proseguimento della pro-pria vita oltre le quattro mura. È quindi unluogo predisposto all’inserimento di illu-minazione, arredi, decorazioni, giochi.Un punto vendita deve necessariamenteampliare il proprio panorama d’offerta persoddisfare queste esigenze, deve divenireun punto di riferimento per tutti coloro chevogliono “arredare” i propri spazi.
AMPLIARE L’OFFERTACosa vendere? Si possono proporre tuttiquei prodotti legati all’arredo e alla decora-zione, sia per esterno sia per interno, inse-rendo merceologie particolari come abbi-gliamento (tecnico e non), prodotti perbambini e in alcuni casi anche prodotti perla cura della persona. Le valutazioni vannofatte alla luce dello spazio disponibile, aquelle che sono le esigenze del consuma-tore target e quelle dei potenziali clienti.L’idea è quella di ampliare l’offerta di tuttiquei prodotti che non hanno una specificacaratteristica stagionale e la cui presenzapossa attrarre in ogni periodo dell’anno. Lafinalità è proprio quella di attirare clienti
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con prodotti complementari alla pianta eaffini alla mission d’impresa, così da potercreare interesse oltre al periodo primaveri-le. I clienti devono arrivare al punto venditaper differenti esigenze e per le capacità chesiamo in grado di trasmettere.
IL GARDEN E LA DECORAZIONESu questo tema è necessario fare una pre-cisazione. Molti sono i prodotti che potreb-bero essere inseriti in un reparto decora-zione, ma non dobbiamo farci prendere lamano dai gusti personali. Le scelte mer-ceologiche devono essere precise e fun-zionali al messaggio che vogliamo dare esoprattutto all’identità che vogliamoavere. I prodotti non vanno scelti a casoma devono avere un senso all’interno
del punto vendita. Sono adatti tutti quegli articoli di comple-mento all’arredo giardino come l’oggettisti-ca, i casalinghi, i tessuti. L’ideale sarebbescegliere linee di prodotti poco commercia-li per evitare di proporre merce venduta alcontempo dalla grande distribuzione, pun-tare su linee di prodotti più vicine alla voca-zione del garden e che possano dare unlivello di qualità ed estetica al punto vendi-ta. Le ambientazioni per queste merceo-logie sono il metodo di esposizione piùadatto perché richiamano l’attenzione suprodotti non indispensabili (dall’acquistoimpulsivo), e si prestano a dare vivacità emovimento all’ambiente. Gli articoli didecorazione sono inoltre tutti quei comple-menti d’arredo come lampade e lanterne
da esterno che sono esclusi-vamente un elemento deco-rativo del giardino e del ter-razzo e che possono diventa-re per il cliente delle interes-santi idee regalo e possonoessere una fonte di attratti-va anche per quella tipologiadi clientela maggiormentesedotta dalle novità e dai pro-dotti poco commerciali.Ricordiamo che tendenzial-mente è il pubblico femminilea influire maggiormente sulfatturato di un garden centere per questo motivo vannoassecondate tutte quelle
proposte che riescono a fidelizzarla.
ABBIGLIAMENTO E ACCESSORIL’abbigliamento è una tipologia di prodot-to particolare che si articola in due seg-menti: l’abbigliamento professionale e l’abbigliamento da hobbista. Il primoandrebbe inserito nel reparto giardinag-gio assieme a tutta l’attrezzatura tecni-ca, il secondo fa parte di quella categoriada inserire in una zona decorazione, inquanto è un prodotto utile ma allo stessotempo esteticamente attraente.Soddisfa le esigenze della clientela chedefiniamo più “espressiva”, più attrattadal bello e dalle novità piuttosto chedalla funzionalità e dal rapporto qualità-prezzo e che, nonostante non sia unavera appassionata di giardinaggio, vedetutto ciò come un hobby gratificante eutile per la bellezza e il miglioramentodella propria casa.
ORDINE E ORGANIZZAZIONEFondamentale scegliere con attenzione iprodotti da proporre perché dobbiamo dareun’immagine ben chiara al consumatore.Le scelte non devono essere fatte a caso,perché l’esposizione poco chiara e la scel-ta di prodotti frammentata e incompletarischia di essere controproducente. Ilconsumatore vuole trovare in un negoziospecializzato idee, novità e competenza, el’effetto bazar non è l’ideale per infonderequesti messaggi.Se la nostra forza, come già detto più volte,risiede nella specializzazione, l’attenzioneverso gli acquisti di “complemento” alverde devono essere qualitativamenteselezionati. Funzionalità e design, esteticae durabilià, innovazione e qualità, sonocombinazioni ideali che funzionano all’in-terno di un garden center e possono darevalore aggiunto importante ed un richiamocommerciale interessante.
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Lavorare sull’assortimento per migliorare l’attrattiva del punto vendita.La necessità di implementare la doman-da da parte dei consumatori porta aragionare sulle categorie di prodotto esul servizio che si offre, per raggiungereun livello di efficienza capace di supera-re i momenti di maggiore criticità.
a cura di Elisabetta Ferrari
e Roberta Casartelli
Il consumatore finale oggi è moltoattento, è costantemente aggiornatosulle tendenze casa, legge riviste spe-
cializzate e, per i propri acquisti, prediligepunti vendita che propongono idee origi-nali, nuove soluzioni per l’arredo della pro-pria casa e del proprio giardino, attraversole ambientazioni create.Per rendere accattivante questo spazio estimolare l’interesse del cliente è neces-saria innanzitutto una grande creatività euna buona capacità nel sapere abbinaree presentare svariate tipologie di merciche possono spaziare dall’arredo esterno,ai complementi, dalla tavola alla cucina,oggettistica, articoli per il bagno e tantoaltro ancora. Avere una conoscenza anchebasilare di marketing sarà utile per dispor-re i prodotti in modo tale che il cliente siaportato a comprare anche articoli che nonaveva intenzione di acquistare prima di
entrare nel vostro punto vendita.Un altro punto da non sottovalutare è ilquantitativo di merce da esporre che nondeve essere troppa e nemmeno poca, ènecessario un certo equilibrio al fine divalorizzare i prodotti. Un’esposizionetroppo ricca e massificata crea solo confu-sione al cliente mentre, nel caso contrariodipende, se si espone poca merce e male ilreparto risulterà povero se invece l’allesti-mento è curato ma sempre con pochi pro-dotti lo spazio potrà apparire troppo“museo” e intimorire il cliente. In entrambii casi l’effetto è sicuramente negativo.La merce deve essere sistemata negliespositori e sui mobili in vendita, in modochiaro, ordinato e comodo, combinando ivari prodotti per colore, famiglia, temi estagioni. E’ importante tenere presenteanche le dimensioni degli oggetti chedevono essere esposti, la merce più volu-
minosa andrà posta nei ripiani più bassimentre gli articoli di piccole o mediedimensioni ad altezza occhi. Quando i prodotti esposti vengono vendutidevono essere immediatamente reinseritise disponibili, oppure è necessario rivede-re l’esposizione al fine di non lasciare“buchi”. Purtroppo vediamo spesso inmolti pdv scaffali incompleti dove mancamerce e lasciati vuoti anche per lunghiperiodi senza preoccuparsi dell’immaginenegativa che si trasmette al cliente finale. E’ bene ricordarsi anche dell’aspetto puli-zia: è molto sgradevole la sensazione ditoccare e vedere prodotti ricoperti da stra-ti di polvere ed è una pessima pubblicitàper il punto vendita. Nelle prossime pagine mostriamo alcuniesempi di allestimenti realizzati da Dettagli,successivamente modificati dal pdv eviden-ziando gli errori che hanno commesso.
Strutturevisual merchandising
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Home decor:come allestire questo spazio?Un corretto allestimento devemostrare una personalità unica,deve sorprendere, uscire dallabanalità ed essere sempre insintonia con stili di vita, mode e bisogni del consumatore .
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In queste prime due foto possiamo vedere l'esposizione iniziale dedicata al reparto bagno. Nell’espositore sono state inserite le spugne, combinan-dole per colore ed abbinando parte degli accessori bagno presenti nell'assortimento. Come mostra la seconda immagine, l'esposizione è stata ulte-riormente rafforzata tramite l’ambientazione di altri articoli dedicati al bagno utilizzando complementi d’arredo come un carrello in acciaio e dellemini cassettiere. Il tutto risulta ben coordinato e di facile lettura per il cliente finale.
Illustriamo ora come l’affiliato, di sua iniziativa, abbia stravolto successivamente l'impostazione iniziale degli spazi. Nell'espositore, posizionato nelreparto bagno, sono stati inseriti articoli dedicati al reparto living mantenendo comunque a fianco l'ambientazione di complementi ed accessoribagno. Di fronte alla parete espositiva hanno inoltre concentrato della cesteria e dei porta biancheria dal gusto country combinandoli con carrellibagno e beauty case dallo stile decisamente più moderno. Nella seconda immagine vediamo invece che il tessile bagno è stato sistemato in unodegli espositori posizionato nel reparto living, insieme al tessile arredo e parte del tessile tavola e cucina. Il risultato di questi spostamenti ha creatouna grande confusione e, visionando i dati del pdv, è stato subito notato un calo nelle vendite.
PRIMA
DOPO
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Qui sopra vediamo l’ambientazione dal sapore primaverile,ricreata nella vetrina del pdv . Utilizzando dell’arredo e deicomplementi in ferro marrone abbiamo voluto dare maggio-re rilevanza al servizio tavola proposto nelle gradazioni delverde. In coordinato sono stati inseriti altri articoli come iltessile tavola e cucina a fantasie floreali, fiori artificiali, lan-terne. I prodotti sono esposti in modo chiaro e il cliente puòguardare tutto con estrema facilità.
In questa foto vediamo come l'affiliato abbia cercato di ricreare un ambientazione dal sapore piùestivo. L'errore più evidente riguarda l'esposizione del tessile dove troviamo gli articoli più volu-minosi come i cuscini sedia posizionati nei ripiani alti delle etagere mentre gli accessori cucina,come presine e guanti forno, nascosti nel ripiano in basso. Innanzitutto avrebbero dovuto misce-lare il tessile estivo con i piatti a pesce nelle stesse tonalità che hanno invece concentrato sulpiano della credenza. Un altro errore molto evidente è quello di avere lasciato in vetrina le rima-nenze del tessile floreale usato per l’ambientazione precedente. Il posizionamento dell'arredo e deicomplementi in vendita è troppo massificato. Il risultato anche in questo caso è un grande disor-dine ed i prodotti non sono messi in evidenza al meglio.
PRIMA DOPO
La foto a fianco mostra la zona in prossimità dell'ingresso del pdv. Nellapiccola vetrina della porta d'entrata l'affiliato ha posizionato, come da noiindicato, l'espositore dei tovaglioli di carta. L'errore in questo caso è statoquello di "circondarlo" dai mini trolley che andavano invece integrati nellazona dedicata al bambino oppure presentati in vetrina con altri articolisempre appartenenti al mondo del bambino.
La libreria vicina all’espositore, inizialmente destinata esclusivamenteall'esposizione di candele profumate, diffusori e spray per ambienti dellalinea Mood di Belforte, è stata poi invasa da altri prodotti. Come si puònotare chiaramente è stato tutto molto compattato per miscelare senza cri-terio diversi articoli: candele decorative colorate, diffusori di altre linee,oggettistica in bamboo e persino delle tovagliette americane arrotolate nelripiano in basso.
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Strutturegestione
L’attività di vendita in un gardencenter presenta un grado dicomplessità più elevato rispettoad altre tipologie di venditacommerciali: il grado dicomplessità aumentanotevolmente quando lereferenze vengono vendute,non come singole entità, maraggruppate in composizione.
La prima problematica evidente si ravvisanel fatto che coesistono all’interno dellacomposizione referenze di natura agricola(la pianta, il terriccio, ecc.) e commerciale(nastri, vasi, coccarde, oggettistica, ecc.).Pertanto pur presentandosi come prodottounico, bisognerà a seconda dei casi, dellanatura giuridica del punto vendita, gestirequesta aggregazione di prodotti nel rispet-to delle norme attualmente vigenti.Procedendo oltre ci imbattiamo in un’altraproblematica che si riferisce alla gestionelogistica dei prodotti che fanno parte dellacomposizione. Infatti i singoli prodottiall’atto del loro ingresso nel punto venditavengono caricati a magazzino come entitàdistinte. E quando vengono vendute, cosaviene scaricato effettivamente dal siste-ma? Al punto cassa bisogna leggere cia-scun codice a barre corrispondente aisingoli prodotti o bisogna generarne unonuovo? Un sistema compatto e comple-tamente integrato nel gestionale azien-dale, situato al banco delle composizioni,deve dare risposte puntuali e precise alledomande che ci siamo appena posti.
UN SISTEMA VELOCE E INTEGRATOCON TOUCHSCREENUna delle soluzioni più efficienti ed effica-ci per il punto vendita che gestisce la ven-dita delle composizioni risulta essere unapostazione touchscreen composta daiseguenti dispositivi: un monitor tou-chscreen per far interagire l’operatorecon il software gestionale aziendale, unlettore laser di codici a barre e una stam-
Le referenze trattate all’interno delgarden center possono appartene-re a due grandi classi, quella agri-
cola e quella commerciale. Inoltre esisteuna gran varietà di tipi di codici a barreche devono identificare entrambe le tipo-logie di vendita e devono essere gestiti inmaniera automatica, affinché venganoseparate a livello fiscale e di controllo digestione nel database aziendale e allostesso tempo siano presentate come
di Cristian Pisoni
La gestione delle composizioni
un'unica entità di vendita agli occhi delcliente. Ma il grado di complessitàaumenta notevolmente quando le refe-renze vengono vendute, non come singo-le entità, ma raggruppate in composizio-ne. Le composizioni possono essereinsiemi di articoli del reparto del fresco,come i fiori recisi, dei fiori finti o secchi, oancora possono rappresentare una pre-sentazione floreale per un regalo o per unmatrimonio.
pante non fiscale per lagenerazione del contoche si trasformerà suc-cessivamente in unoscontrino fiscale.Una soluzione di questotipo presenta un designcentrato sull’utente chedeve soddisfare altempo stesso le esigen-ze di gestione delle refe-renze all’interno del gestionale aziendale ele richieste specifiche del cliente che richie-de la composizione.Vediamo nel dettaglio le varie componenti:Per quanto concerne le caratteristiche delcomputer è bene subito notare che è suffi-ciente un processore che ben si adatta allavoro che deve svolgere il punto composi-zioni, compatibile con tutti i sistemi opera-tivi utilizzati nel mercato retail (windowsXP, Vista, WIN7, ecc.). Il monitor touchscreen può essere da 12”o 15” e completa lo sviluppo in verticaledella macchina fornendo all’utente unabuona visione delle operazioni in unospazio limitato.Inoltre la presenza di una sola alimentazio-ne per il funzionamento dei due dispositivi(computer e touchscreen) permette dirisparmiare un cavo da collegare e conse-guentemente si ottimizza lo spazio. Infine l’alloggiamento integrato della stam-pante non fiscale, che si presenta come unpiccolo parallelepipedo, rende la postazio-ne molto pratica da utilizzare e pocoingombrante.
UN SOFTWARE SPECIFICO PER LAGESTIONE DEL PUNTO COMPOSIZIONII dispositivi informatici che si inseriscononel punto composizioni sono governati daun software gestionale specifico che,come abbiamo visto in precedenza, deverispondere a delle esigenze particolari,dato il tipo di referenze da gestire. In prati-ca il software deve essere in grado diaccorpare le singole referenze in un'unicacomposizione e tradurre tutto ciò in uncodice a barre che deve essere stampatosulla stampante non fiscale. La postazioneprodurrà un conto che dovrà essere pre-sentato alla cassa per l’emissione delloscontrino. All’atto dell’emissione del docu-mento fiscale il software gestionale“esploderà” gli elementi che fanno partedella composizione, scaricandoli dallagiacenza di magazzino, il tutto in un'uni-ca operazione completamente trasparen-te per il cliente.Questo tipo di gestione presenta due carat-teristiche di fondamentale importanza:
• l’immediatezza dell’operazione “crea-zione composizione”
• puntuale gestione delle referenzecomposte in uscita
La velocità dell’operazione è garantita dallasequenza di gesti che l’operatore compiecon l’ausilio dei dispositivi informatici: ilcliente sceglie i prodotti, l’operatore li leggecon lettore di bar-code, crea la composizio-ne e stampa il conto con il codice a barre,che rappresenta la composizione, attac-candolo alla stessa.Trattandosi di un software specifico per ilpunto vendita garden center, sarà compitodella procedura distinguere comporre escomporre la composizione in modo taleda garantire che la giacenza delle singolereferenze sia sempre aggiornata.Il connubio tra il software e la macchinache deve gestire il punto delle composizio-ni riduce notevolmente la complessitànella gestione di questi aggregati di refe-renze, a patto che esista un profondo equi-librio tra il software gestionale, funzionalee specifico allo stesso tempo, e i dispositi-vi che compongono la postazione che aloro volta devono essere ergonomici eridurre gli ingombri.
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A lato, esempio di creazione conposizione da gestionale.
Una pianta robusta sulla quale fare affidamento è la Sansevieria, la pianta da apparta-mento proposta dall’Ufficio Olandese dei Fiori per il mese di luglio. Grazie alla sua forzae alla sua energia, trasforma la sua dimora in un ambiente nuovo e sano; grazie alle suefoglie dure dalla forma di spada, la Sansevieria è virtualmente indistruttibile. Ciò nonsorprende, considerando che in origine doveva sopravvivere nei deserti aridi e torridi.
LA PIANTA DI SANGUE BLUForse la Sansevieria prende il suo portamen-to fiero dal suo omonimo, l'italiano del diciot-tesimo secolo Raimondo di Sangro, Principedi Sansevero. Ma, nonostante le sue origini disangue blu, questa pianta non guarderà maile altre dall'alto al basso, bensì, si integreràperfettamente con l’ambiene circostante.
OSSIGENO E UMIDITÀLa Sansevieria non soltanto purifica l'aria eaumenta il contenuto di ossigeno dellacasa, ma combatte anche l'aria secca.Infatti, produce così tanta umidità chepotreste anche scoprire di non soffrire piùdi pelle secca, di lenti a contatto irritate o disolletico in gola.Per coloro ai quali piace l'idea di avere unapianta in casa propria, ma non vorrebberodoversene prendere cura, la Sansevieria è lacomplice perfetta. Aria secca, ombra o solebrillante? Non importa! Basta che vengainnaffiata una volta ogni 2 o 3 settimane.
la pianta del mese
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Una vita sana con la Sansevieria
Una vita sana con la Sansevieria
L’Ufficio Olandese dei Fiori è l'agenzia dimarketing dell’industria floricola olandese,costituita da e per il settore della floricol-tura. Consente al consumatore di vedere e provare quanto siano speciali i fiori e le piante, e come possano arricchire sia la nostra vita sia quella altrui.Di conseguenza, l’Ufficio Olandese deiFiori incoraggia l’aumento della domandadi fiori e di piante, sia a livello nazionaleche all’estero.
In collaborazione con
Ufficio Olandese dei Fiori
Acquisti green
www.flowercouncil.org
IPIERRE SIROTEX S.p.A.Via Monte Carega, 2537057 S. Giovanni Lupatoto (VR) ItalyTel. +39 045 8750388 Fax +39 045 [email protected] www.ipierre.eu
il giardinosi evolve
“ Ogni giardino si fonda sul proprio sistema di irrigazione: questo sistema circolatorio, indispensabile alla sua crescita, ha due cuori.
Il primo è il vostro, che nel giardino ponete speranze e lavoro. Il secondo è il nostro, frutto di decine d’anni di ricerca e di esperienza,
è il caso di dirlo, sul campo. L’evoluzione migliora la vita.” (Riccardo Menegazzi)
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analisiRetail Garden
L’INGRESSO
Nella zona del Parco del Ticino è nato il nuovo garden centerfirmato da Rabensteiner. Su un’area di 10.000 metriquadrati si estende Ideal Verde,la cui mission è offrire al cliente un’ampiavarietà di verde vivo.Siamo andati a visitarlo.
Visita a Ideal Verde di Castano Primo
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COMUNICAZIONE
Situato alle porte di Milano, nei pres-si del Parco del Ticino, il garden cen-ter Ideal Verde nasce dall’esperien-
za ventennale della famiglia Calleri nelcampo del gardening. Il progetto delnuovo punto vendita è nato alcuni annifa: nel 2005 la famiglia Calleri ha inizia-to a pensare al garden center e, dopoaver trovato il terreno, ottenuto i per-messi e realizzato la struttura, il gardenè finalmente diventato realtà.Ideal Verde si sviluppa su una superficietotale di 10.000 metri quadrati, di cui1.750 metri di area interna e 2.000 metricirca di parcheggio.La mission di Massimo Calleri e di suamoglie Enrica, promotori del progetto, èstata quella di creare un garden a misuradel cliente, che fornisse una varietà ampiae qualitativamente superiore di piante, ilvero core business di Ideal Verde. Ed è proprio con il verde vivo che si rive-
la ancora più necessaria la presenza dipersonale qualificato, preparato edisponibile che possa seguire il consu-matore in tutte le fasi dell’acquisto,soprattutto in argomenti “delicati”come l’orto.
LA STRUTTURA DEL GARDEN CENTERPer Ideal Verde, Rabensteiner ha realiz-zato un garden center a 4 navate la cuisoluzione architettonica risponde alleesigenze di inserimento nel contesto delParco del Ticino. Per quanto riguarda la struttura, segna-liamo innanzitutto l’elevata altezza ingronda (5m) invece dei canonici 4, 5m:una scelta inizialmente azzardata cheoggi, a soli 3 mesi dall’apertura, si sta giàrivelando esatta e lungimirante. Unastruttura così alta, infatti, garantisce aivisitatori uno spazio ampio, anche nellapercezione visiva, luminoso e ben areato.
I PRIMI PASSI
I REPARTI
SERRA FREDDA
� Un’area di circa 400 metri quadrati è dedicata al pet. All’interno, una gamma di prodotti che incontra tutte le esigenze dei possessori di animali.
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� Ampia esposizione e profondità di gamma: la partita di Ideal Verde si gioca sul verde vivo.
SERRA CALDA
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Retail Brico
È stato inaugurato lo scorso 1 giugno il nuovo punto ven-dita affiliato Brico Ok ad Agrigento.Il punto vendita Bricomarket copre una superficie dicirca 1.500 mq, di cui 200 dedicati nello specifico all'ar-redo per esterno e tratta 12.000 referenze, divise neicomparti ferramenta, utensileria, idraulica, arredobagno, giardinaggio, vernici e colle, illuminazione, elet-tricità, edilizia, cornici, mobili in kit, rivesti-menti, arredo casa e giardino.Vari i servizi offerti dal punto vendita ai propriclienti: dal taglio legno su misura al serviziotintometrico, dalla progettazione di mobili inkit alle consegne a domicilio, dalla progetta-zione di impianti di irrigazione personalizzatialla possibilità di consultazione cataloghi inloco per soddisfare tutte le esigenze dei sin-goli visitatori. Sei gli addetti che seguono laclientela e due le casse di cui servirsi. A dispo-sizione, infine, ci sono 100 posti auto.
Mercatone Uno di Comacchio
A Ghilarza un affiliato Cib
Non Solo Legno, associato a Cib, ha inaugurato il nuovo punto vendita a Ghilarza (OR) loscorso 6 giugno. I diversi reparti (legno, ferramenta, vernici, collanti, antinfortunistica,idraulica, elettricità, elettroutensili, utensileria manuale ed elettrica, tessile, decorazio-ne, casa, casalinghi, pet, arredo bagno, arredamento, arredo giardino, riscaldamento)occupano una superficie di 1.000 mq.Oltre a un parcheggio di 500 mq, sono offerti vari servizi: taglio legno, sistema tintometrico, pagamenti rateali, bancomat e carte dicredito. Quattro addetti accolgono la clientela che ha a disposizione due casse.
nuove aperture
Brico Ok di Agrigento
Ristrutturato e inaugurato l’11 giugno il nuovo punto vendita Mercatone Uno a SanGiuseppe Comacchio (Fe) su 6.300 mq di esposizione per presentare 35.000 refe-renze. Sono 28 gli addetti alla vendita per ogni esigenza da parte della clientela e 6le casse per concludere gli acquisti.Dalla consegna a domicilio al montaggio e installazione a domicilio, dall’attiva-zione contratti telefonici ai pagamenti rateali fino alla messa su strada degliscooter, sono alcuni dei servizi peculiari offerti. Intensa la campagna di comuni-cazione che ha accompagnato questa apertura, sia tradizionale sia tramite ope-razioni di marketing innovative.
Le nuove aperture sono segnalate sul sito
www.mondopratico.it
Leroy di Marcon (Ve)
Leroy di Piacenza
Si trova a Marcon (Ve) ed è operativo dal 14 giugno il nuovo punto vendita Leroy Merlin che si estende su ben11.000 mq, e occupa 85 collaboratori a tempo indeterminato.Ai 14 reparti comprendenti dalla decorazione all’illuminazione fino ad arrivare a quelli più innovativi parquet,piastrelle e arredobagno, cucine e cabine armadio, porte e finestre, si aggiungono i servizi rivolti al cliente, perun’assistenza sempre più personalizzata e un rapporto di maggiore fiducia, offrendo un servizio posa completochiavi in mano, con sopralluogo lavori svolto da artigiani specializzati, noleggio attrezzi a domicilio anche per
cantieri, consegne express e postazioni web a disposizione dei clienti.Per rispondere veramente alle richieste del target di riferimento locale dedito a un bricolage “esperto”, è stata intensa l’opera svoltacon l’amministrazione comunale per trovare le migliori soluzioni volte ad ampliare le aree esterne, Giardino ed Edilizia. Da segnalareanche la speciale collaborazione con Legambiente, Greenpeace e altre associazioni locali, che si attua nella partecipazione a nume-rose iniziative di sensibilizzazione ecosostenibile. Il negozio punta molto su prodotti ecosostenibili, per esempio l’isolamento termoa-custico e i sistemi di riscaldamento energetico.
Dal 16 giugno anche l’area di Piacenza ha un punto vendita Leroy Merlin per acquisti di bri-colage, giardinaggio e per la ristrutturazione. Si tratta di un punto vendita ex Castoramaaperto a Piacenza su una superficie di oltre 5.000 mq in cui collaborano 62 persone, alta-mente specializzate e competenti, in grado di rispondere alle esigenze dei clienti che ricer-cano il prodotto giusto tra 30.000 referenze organizzate in 14 reparti.Ampia la proposta di servizi proposti alla clientela, reso merce, consegna a domicilio, cornicisu misura, servizio sartoria, taglio legno su misura, tutti servizi che presto verranno com-
pletati dal servizio duplicazio-ne delle chiavi, dal servizio diposa in collaborazione con gliartigiani delle piccole e medieimprese locali.
di Paola Lauricella
(ricercatrice Ismea)
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Analisi
La spesa complessiva in fiori, piante, alberi earbusti, pari a 288 milioni di euro (sulla basedella rilevazione campionaria Ismea presso le
famiglie italiane dai 18 anni in su), nel mese di apriledel 2011 è stata rispetto ad aprile del 2010 decisa-mente più elevata (+12,5%). Ciò è stato possibile siaper un incremento degli acquisti di fiori recisi (+14%)sia per quelli di piante (+11%) oltre a un aumento diquasi il 6% del numero di acquirenti di fiori recisi,mentre si contraggono di quasi l’8% i secondi. Larichiesta di fiori dopo il pessimo risultato nel mese dimarzo (-14%) riprende quota grazie anche alla collo-cazione della Pasqua a fine aprile. Nonostante il piccodi spesa, tendenzialmente superiore, si concentri nelNord Italia, anche nel Meridione, costantemente insofferenza negli ultimi tre anni, si registra per laseconda volta consecutiva da inizio 2011, un leggeroincremento. La preferenza verso i fiori è stata nettanel Nord est, qui è vistosamente aumentata infatti lanumerosità degli acquirenti oltre che la spesa. Anchenel Nord ovest, tuttavia, l’acquirente non ha lesinatoa spendere per i fiori e le fronde. Nel nord est, il feno-meno di preferenza/sostituzione è stato evidente inquanto al crescere della spesa per il reciso non cre-sce quella per le piante e addirittura per queste ulti-
Ismea
me il numero dei clienti diminuisce del 27%. Inoltreosservando la performance dei singoli canali di vendi-ta in base a tre indicatori (n. di acquirenti, spesamedia e spesa complessiva rispetto ad aprile del2010) va giudicata ottima quella del garden, buonaquella del negozio di fiori e tra discreta e buona quelladel chiosco. La spesa media per fiori e fronde percanale (media semplice di tutte le spese medie effet-tuate dai singoli clienti) è aumentata nettamente peril canale garden insieme al numero di acquirenti men-tre negli altri due casi è rimasta più o meno simile; diconseguenza i ricavi complessivi, su base annuasono aumentati molto di più nel canale garden rispet-to agli altri due format. Se si osserva globalmente lavendita di prodotti florovivaistici il quadro in apparen-za è soddisfacente in quanto vi è stata una buonaripresa ma l’analisi per area e per settore mostra cheha riguardato due aree geografiche su quattro (sia nelcaso dei fiori sia delle piante) e la scelta nel caso dellepiante, alberi e arbusti è andata su prodotti di scarsovalore (piante stagionali o perenni ma di basso impor-to). Se si analizza la spesa in piante, alberi e arbusti,anche secondo il panel delle aziende di produzioneIsmea, la vendita è stata difficile per i prodotti daesterno destinati sia alla pubblica amministrazionesia ai privati e per le altre piante le tipologie più richie-ste sono state oltre alle stagionali e perenni da aiuola,le classiche piante verdi e fiorite da composizione perinterni. A livello di area geografica solo nel Nord oveste nel Centro Italia si è registrato un incremento subase annua significativo reso più consistente nellaseconda area anche da un livello maggiore di acqui-renti. Anche nel caso delle piante il canale gardenmostra ottimi risultati rispetto ad aprile 2010 e laquota di mercato in termini di clientela è stata pari al40% contro il 7% riscontrato per i fiori recisi.
In risalita la richiesta di fiori recisigrazie al miglioramento del clima e
alla presenza della pasqua. La spesa di piante, alberi e arbusti, sebbene
in aumento, è stata poco diffusa, perampiezza di gamma e zona geografica.
Primavera:si risvegliano le vendite!
Fonte
: Ism
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NOTA: quota percentuale calcolata comerapporto tra il numero di dichiarazionidi acquisto di ciascuna tipologia dipiante fiorite ed il numero complessivodi acquirenti piante fiorite.
TIPOLOGIE DI PIANTE FIORITE ACQUISTATE – APRILE 2011
Base: Acquirenti piante fiorite
Nr. Medio di tipologieacquistate nel periodo
2011 - 1,742010 - 1,81
� Un tuffo… nell’acqua caldaSviluppato sull'esperienza della doccia solare Sunny, il nuovo riscaldato-re ad energia solare per piscine proposto da GF consente di aumentare
in modo economico ed ecologicola temperatura dell’acqua dellapiscina. Sunny Solar Heater,infatti, sfrutta l’energia dei raggisolari per la produzione di acquacalda in modo ecologico e senzail consumo di energia elettrica. Inparticolare permette un aumentodella temperatura sino a max+4°C (per una piscina da 2.000litri con esposizione al sole conti-nua per 10 ore), che possonoarrivare a +6°C se collegato in
serie a un secondo riscaldatore. Adatto per capacità fino a 7.500 litri d’ac-qua, per piscine di dimensioni superiori l'aziendaconsiglia di utilizzare più riscaldatori in serie(per un massimo di 4) per aumentare l’ef-fetto riscaldante. Un migliore orienta-mento ai raggi solari è sviluppato dalpiedistallo, che permette un'angola-zione fino a 20°.
New linetechnology, brand & products
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� Tempo di cucina all’aria apertaFacili da usare, soddisfano ogni esigenza: sono i fornelli di Campingaz, ilmarchio blu dell'outdoor. Il nuovo arrivato, 3 in 1 Grill, è un fornello poten-te e versatile, dal design compatto, facile da trasportare macapace di offrire un'ampia superficiecircolare di cottura. Disponibile in dueversioni alimentate a bombola o acartuccia, 3 in 1 Grill è dotato di trefunzioni di cottura: piastra, grill e for-
nello. Compatta e leggera èanche la linea Bistro, che si com-
pone di 3 modelli ideali per grigliare e cucinare. Daldesign originale, Bistro Activ è proposto in due
varianti che si differenziano per la presenza nelmodello più avanzato del sistema Stopgaz, idea-to per interrompere automaticamente l'uscita digas in caso di spegnimento accidentale dellafiamma. Veloce e efficiente, il fornello a una
fiamma Bistro Activ garantisce unapotenza di 2.500 W ed è dotato diregolatore di pressione integrato.Completa la linea Camp Bistro, un for-
nello semplice, pratico e leggero da nondimenticare mai a casa: fornito di vali-
getta contenitiva, offre una potenza difiamma di 2.300 W.
� La protezioneda indossareIl nuovo Vape Derm&Dress SoftFragrance è lo spray repellentealla delicata fragranza vanigliata,applicabile direttamente suivestiti: grazie al principio attivonaturale, è perfetto anche per lepelli più sensibili, come quelle deibambini. Comodo e maneggevole,garantisce con un semplice gestoe senza macchiare i tessuti unaprotezione sicura contro zanzarecomuni e tigre, moscerini e altriinsetti alati, con un’azione effica-ce per ben 8 ore sui tessuti.
Le vetrine sono disponibili sul sito
www.mondopratico.it
� Articoli in plastica per la casa e il giardinoEcoplast, fondata nel 1993, era inizialmente specializ-zata nel settore della produzione di contenitori e tani-che in plastica destinati all’industria e all’agricolturaoccupando una posizione importante nel proprio mer-cato di riferimento. L’azienda ha perseguito costante-mente una politica di investimenti per l’innovazionetecnologica, affermandosi nel settore degli articoli inplastica per la casa ed il giardino. Il sito produttivo diEcoplast comprende 7.000 mq di fabbricati industrialicircondati da ampi spazi esterni. I punti di forza del-l’azienda sono l’elevato numero di referenze-articolo, ilrapporto qualità/prezzo dei prodotti e la rapidità delleconsegne sututto il territorionazionale edestero.
Big line
Gardenitalia: le migliori soluzioniper ogni zona del garden
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Le novità 2011 firmate Gardenitalia sono state studiate apposita-mente ascoltando le necessità dei clienti, con le più svariate finitu-re, utilizzando tecnologie e materiali innovativi per ottenere imigliori risultati estetici con una grande attenzione al risparmioenergetico e nel più rigoroso rispetto ambientale.
LA GAMMA ECO Eco è una linea di prodotti studiata specificatamente per l’utilizzonella serra fredda, ma per la sua versatilità e funzionalità è utilizza-bile anche in altre zone merceologiche del garden, comprese lezone esterne. Caratteristica fondamentale di questa linea è la gran-de economicità unita agli standard qualitativi che contraddistinguonoi prodotti. Nella gamma sono compresi bancali spediti già montati delleseguenti dimensioni: - 90 x 200 cm;- 90 x 250 cm;- 150 x 300 cm.I bancali possono essere fissi con piedini regolabili o dotati di ruote, rea-lizzati con una struttura in alluminio, interamente saldata, un fondomonoblocco in polistirene, 2 scarichi rapidi con tappi di drenaggio.È disponibile anche una versione in kit di montaggio, realizzata perottimizzare i costi di trasporto nella sola versione fissa senzaruote, con dimensioni di 300 x 163 cm.A complemento di questo prodotto, Gardenitalia propone deisupporti per piante i basket da posizionare su un singolo bancale otra due di questi affiancati.
LA GAMMA GAMMA DESIGN PIANTE / BOUTIQUE Destinata alla presentazione di piante di pregio e composizioni, la gammaDesign è composta da bancali in alluminio con sponde e piedidalla forma arrotondata e da tavolini a uno o più ripiani che permettono diassociare la vendita di più prodotti per promuovere l’acquisto d’impulso.La possibilità di abbinare alluminio a laminati permette di scegliere tramilioni di combinazioni possibili e dirispondere alle necessità più disparateper quanto concerne il visual del puntovendita (ambiente rustico, tradizionale,moderno, contemporaneo, etc.).Che si tratti di una piccola fioreria odi un grande complesso commerciale,il reparto progettazione diGardenitalia è in grado di creare ungarden center che soddisfi tutte lerichieste.
Per presentare al meglio il verde vivoe i prodotti all’interno del gardencenter, Gardenitalia presenta una
vasta gamma di possibilità per l’organizzazione
di serra fredda e serra calda.
Per ulteriori informazioni:www.gardenitalia.net
Supporto Basket
Gamma Design Piante
� Liquido, a granulio... effervescente?Con il marchio Sandokan, Euroequipepresenta i nuovi concimi in compresseeffervescenti e in sacchetti idrosolubili.Innovativo, pratico, non lascia residui, ilnuovo concime effervescente è ancheecologico, perchè sostituisce i tradizio-nali formati in bottiglie. Il suo utilizzo èsemplice: è sufficiente far sciogliere unapastiglia in due litri d'acqua per ottenereun nutrimento completo e universale.Alle pastiglie effervescenti si affiancano isacchetti idrosolubili, anch'essi predosatie di analoga applicazione, ma con una formulazione piùconcentraa (un sacchetto va sciolto in 5 litri d'acqua).
� I due tempi che definiscono il giardino
Specializzato nella distribuzione di attrezzature eaccessori per irrigazione, agricoltura e giardino, il
grossista Cilli ha recentemente ampliato ilprogramma con le linee ferramenta e
casalinghi. Attenta alle esigenze deipropri clienti, l'azienda abruzzese
presenta oggi una novità delcatalogo garden a marchio
Orten. Si tratta del dece-spugliatore a motore modelloBC415, funzionante a miscela4%. Dalla cilindrata di 41,2cc, erogauna potenza di 1,2kw/7.500r/min. Lalunghezza dell'asta misura 165 cm perun peso totale dell'attrezzo di 8 kg. In dota-zione: testina, bretelle e chiavi.
� Cala il sole, scatta la trappolaL'originale ZanzaTrap è il nuovo sistema di Cfg capa-ce di catturare e quindi abbattere non sole le zanzarecomuni, ma anche mosche, flebotomi e altri insettivolanti. Silenzioso ed efficace, è un apparecchio chenon usa sostanze chimiche o pesticidi e non emetteodori o scariche elettriche.Adatta per locali interni, appartamenti, balconi, terraz-ze e piccoli giardini, si accende e si spegne automati-camente e assicura massima efficacia anche neilocali poco illuminati.
New linetechnology, brand & products
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� L’innovazione passa per l'impugnaturaBosch introduce nella sua gamma di rasaerba Rotak, elettrici e al litio, l’in-novativo Sistema Ergoflex. L’impugnatura ergonomica a più posizionigarantisce all’utilizzatore una postura naturale e corretta durante le ope-razioni di taglio dell’erba. In questo modo, l’affaticamento muscolare èridotto con un maggior beneficio per muscoli, tendini e articolazioni. Il sistema Ergoflex si basa su un’impugnatura ergonomica che si adattaperfettamente alla mano, offrendo un’elevata flessibilità. Per allegge-rire la pressione su muscoli, tendini e articolazioni, ènecessario che braccia e polsi subiscano solo unlieve piegamento durante l’utilizzo dell’elettroutensi-le. A differenza dei rasaerba tradizionali, i nuoviRotak offrono otto possibili posizioni di impu-gnatura: è quindi il rasaerba ad adattarsiall’utente, non il contrario, garantendo unapostura assolutamente naturale duranteil lavoro. Maneggevoli, leggeri e com-patti, i nuovi Rotak con sistemaErgoflex sono confortevoli da uti-lizzare su ogni tipo di prato. Ipettini esclusivi guidano diret-tamente i fili d’erba alle lame,garantendo così un tagliodell’erba preciso anche aibordi dei muri edelle aiuole.
Big line
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Verdemax mette al riparo il verde
Per ulteriori informazioni:www.verdemax.it
Le nuove serre Doritis di Verdemax sono ilriparo ideale per piante e fiori degli hobbistipiù esigenti. Si tratta di prestigiose serrerealizzate con pannelli in policarbonato estruttura in alluminio, con caratteristicheuniche sul mercato. Partendo da un’esteti-ca minuziosamente curata, le serre Doritissono contraddistinte da pannelli in policar-bonato trasparente che conferiscono algiardino lucentezza durante i mesi bui, oltrea regalare un tocco di classe ed eleganza.La trasparenza dei pannelli, consente divedere e controllare le piante e i fiori all’in-terno, permettendo di godere del verdeanche nei periodi più freddi. La struttura, realizzata in alluminio anodiz-zato, dona alla serra Doritis una linea gar-bata ma decisa al tempo stesso.
LE CARATTERISTICHE TECNICHE
La struttura della serra Doritis garantisceuna lunga durata nel tempo: i pannelli, chehanno un spessore di soli 0,9 mm, hannoun assorbimento del 99,9% dei raggi sola-ri dannosi. I pannelli sono inoltre dotati diun particolare incastro di sicurezza cheazzera il rischio che possano essere diveltidal vento.La serra Doritis, una volta assemblata, pos-siede robustezza e solidità ragguardevoli:ha una resistenza al vento pari a 90 km/h euna capacità di carico, per esempio allaneve, di 80 kg/mq. La nuova gamma di serre in policarbonatocomprende quattro misure (Mini, Medium,Maxi, Large) studiate per permettere ogni
tipo di lavorazione delle piante all’interno della serra, in manieraottimale. Anche la serra Doritis Mini, la più contenuta come misu-re, consente ogni operazione di giardinaggio in completa libertà eagevolezza.Il montaggio della gamma Doritis è semplice, ogni serra è correda-ta da minuziose istruzioni di installazione che accompagnano l’uti-lizzatore passo passo nell’assemblaggio del prodotto.Tutte le serre Doritis godono inoltre di garanzia 5 anni.
La nuova gamma di serre Doritis,disponibile in 4 misure, consente diproteggere il verde in modo ottimale.Una struttura funzionale e di qualità,contraddistinta da un design e daun’estetica molto curati.
L’impegno costante per l’innovazione e l'attentaricerca della qualità portano importanti novitànella stagione riscaldamento 2011 di Zibro e unagamma ancora più completa. Scopriamola.
Le novità in Zibro sono sempre più calde
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A dimostrazione del costante impegno finalizzato aoffrire ai propri rivenditori e consumatori tutte le solu-zioni per un clima domestico confortevole e personaliz-zato, Zibro persegue nello sviluppo di quelle qualità cheda oltre 25 anni distinguono i suoi prodotti. Agli ele-menti più noti e apprezzati, la gamma 2011 affiancasistemi originali e innovativi, proponendo diversi con-cetti di riscaldamento. Scopriamo in queste pagine lecaratteristiche salienti della gamma Zibro. Tutte le informazioni relative dettagliate sono disponibi-li collegandosi al sito www.zibro.it interamente rinno-vato, più facile da consultare e completo di tutti i detta-gli tecnici e delle documentazioni dei prodotti Zibro.
STUFA HYBRID EÈ un'esclusiva Zibro. La novità assoluta consiste in unamaggiore flessibilità e in migliori prestazioni. Per otte-nere il calore desiderato nel più breve tempo possibile,al momento dell’accensione Zibro Hybrid E utilizza siail riscaldamento elettrico sia a paraffina. Il primo si spe-
gne automaticamente al raggiungimento delle imposta-zioni, mentre il riscaldamento a combustibile mantie-ne la temperatura. L’estrema versatilità di utilizzo di Zibro Hybrid E per-mette inoltre di riscaldare gli ambienti anche quan-do la scorta di combustibile è esaurita, grazie allaresistenza elettrica.
La stufa Hybrid E.
STUFE A COMBUSTIBILE
È una linea completa, costantemente aggiornatacon nuove proposte finalizzate a riscaldare ognitipo di ambiente. Si compone dei modelli monoca-mera e doppia camera di combustione (quest’ulti-ma, un’esclusiva Zibro che consente una combu-stione più pulita); completano la gamma le stufeelettroniche Laser, il cui avanzato sistema a gestio-ne elettronica assicura una combustione efficientee priva di rischi.
COMBUSTIBILI
Formulati per garantire un fun-zionamento delle stufe piùduraturo, i combustibili Zibropermettono di conseguire imigliori risultati in termini di
prestazioni e con-sumi. Oggi lagamma, che sicompone di 5diverse formula-zioni, si presentanelle esclusive taniche da20 litri in PET, un materialeecologico, riciclabile al100% che preserva il prodotto inmaniera sicura e senza alterazioni. Un’ulteriore novità per la stagione 2011 è rappre-sentata dal blister 3 taniche da 5 litri, studiata peroffrire un’importante opportunità per il rivenditore,che riesce così a creare un maggiore afflusso diclientela nel proprio negozio, e al tempo stesso unvantaggio per i clienti, che possono usufruire di tretaniche “monodose” (la capacità del serbatoio dimolte stufe corrisponde infatti a circa 5 litri).
STUFE A GAS
La linea di compone di due modelli, semplici e sicu-ri da utilizzare. Il sistema di sicurezza ODS di cuisono dotate rileva la giusta presenza di ossigenonell’ambiente e consente di apprezzare il calore intutta tranquillità. Dispongono di 3 livelli di potenza, doppia resisten-za e sistema di turbo ventilazione (mod.GH1062RF) per una maggiore efficienza.
PELLET E LEGNA
La linea moderna distufe pellet e legna siarricchisce per questastagione di otto nuovimodelli per una sceltaancora più completa.Tutti dispongono diparticolari dispositiviper una rapida diffu-sione del calore e assi-curano comodità emolte ore di funziona-mento ininterrotto.Grazie alle termostufea pellet è inoltre possi-bile riscaldare più ambienti usufruendo del collegamen-to ai termosifoni, così come prevedere l’attacco di uno
speciale kit per la produzione diacqua calda sanitaria. Rientrano nella linea ecologicaZibro anche le cucine a legna: tremodelli, accattivanti nel design efunzionali nelle prestazioni, cheassicurano una perfetta distribu-zione del calore nell’ambiente esoprattutto consentono di realiz-zare ottime pietanze, grazieall’impiego dei migliori materiali.
DEUMIDIFICATORI
Per la nuova stagione Zibro lan-cia tre nuovi modelli, dal design
moderno e accattivante,dotati di uno speciale ledper il controllo delle fun-zioni. Caratterizzati dal-l’esclusivo rivestimentoimpermeabile IPx4, inuovi deumidificatorisono adatti anche perambienti particolarmenteumidi come bagni e pisci-ne e l’estrema silenziositàdegli apparecchi (inferioreai 5 dB in modalità LOW) lirende unici nel loro genere.
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La stufa a pellet Titania.Il nuovo deumidificatore D512.
Per ulteriori informazioni:www.zibro.it
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