29

GRS780 L'ONORE DI UNA GENTILDONNA

Embed Size (px)

DESCRIPTION

L'onore di una gentildonna K AREN H AWKINS Harlequin Mondadori S.p.A. Via Marco D'Aviano 2 - 20131 Milano Questo volume è stato impresso nel maggio 2011 presso la Rotolito Lombarda - Milano Tutti i diritti sono riservati incluso il diritto di riproduzione integrale o parziale in qualsiasi forma. Questa è un'opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o persone della vita reale è puramente casuale.

Citation preview

Page 1: GRS780 L'ONORE DI UNA GENTILDONNA
Page 2: GRS780 L'ONORE DI UNA GENTILDONNA
Page 3: GRS780 L'ONORE DI UNA GENTILDONNA

758 - Il corsaro di Sua Maestà - D. MacTavish 759 - Prigioniera d'amore - S. James 760 - La benda scarlatta - B. Gifford 761 - Desiderio selvaggio - J. Ashley 762 - Un marito per Charlotte - D. Simmons 763 - Intrighi reali - J. Francis 764 - Un matrimonio perfetto - K. Hawkins 765 - Sciarada per il conte - M. Willingham 766 - Angelo nero - R. Ciuffi 767 - Il cavaliere bretone - T. Brisbin 768 - Le regole dell'etichetta - M. Willingham 769 - Tentazioni di una gentildonna - S. Laurens 770 - Il mistero del libro scomparso - D. Simmons 771 - L'ombra del guerriero - D. Lynn 772 - Lady Moonlight - A. Lethbridge 773 - La dama del mare - J. Francis 774 - Scommessa seducente - L. Greenwood 775 - Cuore bretone - T. Brisbin 776 - La legge del cuore - M. Moore 777 - Il fuoco del desiderio - S. Bennett 778 - Il conte bandito - C. Townend 779 - I segreti del maniero - A. Ashley 780 - L'onore di una gentildonna - K. Hawkins 781 - I confini della passione - B. Gifford 782 - Misteri e sospetti - M. Nichols 783 - Il cavaliere della contessa - A. Herries

Page 4: GRS780 L'ONORE DI UNA GENTILDONNA

KAREN HAWKINS

L'onore di una gentildonna

Page 5: GRS780 L'ONORE DI UNA GENTILDONNA

Titolo originale dell'edizione in lingua inglese: To Scotland, With Love

Pocket Books © 2007 Karen Hawkins

Traduzione di Federica Isola Pellegrini

Tutti i diritti sono riservati incluso il diritto di riproduzione integrale o parziale in qualsiasi forma.

Questa è un'opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o persone della vita reale è puramente casuale.

© 2011 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano

Prima edizione I Grandi Romanzi Storici giugno 2011

Questo volume è stato impresso nel maggio 2011

presso la Rotolito Lombarda - Milano

I GRANDI ROMANZI STORICI ISSN 1122 - 5410

Periodico settimanale n. 780 dell'1/06/2011 Direttore responsabile: Alessandra Bazardi

Registrazione Tribunale di Milano n. 75 dello 01/02/1992 Spedizione in abbonamento postale a tariffa editoriale

Aut. n. 21470/2LL del 30/10/1981 DIRPOSTEL VERONA Distributore per l'Italia e per l'Estero: Press-Di Distribuzione

Stampa & Multimedia S.r.l. - 20090 Segrate (MI) Gli arretrati possono essere richiesti

contattando il Servizio Arretrati al numero: 199 162171

Harlequin Mondadori S.p.A. Via Marco D'Aviano 2 - 20131 Milano

Page 6: GRS780 L'ONORE DI UNA GENTILDONNA

5

1

Sì, credo alla maledizione dei MacLean. Se aveste visto il bagliore accecante dei lampi e udito il rombo dei tuoni sopra il loro castello in una sere-na mattina d'estate come è accaduto a me, ci cre-dereste anche voi.

La vecchia Nora di Loch Lomond alle sue tre nipotine in una fredda sera d'inverno

«Bentley! Dove diavolo siete?» Il grido echeggiò nell'aria mattutina al di sopra del rumore degli zoccoli dei cavalli e dello sferra-gliare dei carri che cominciavano a percorrere le strade di Mayfair, il quartiere più esclusivo di Lon-dra. Con un sussulto, Gregor MacLean indietreggiò dalla porta d'ingresso pesantemente intagliata di Oglivie House e alzò lo sguardo verso la finestra aperta del secondo piano. Era troppo presto per le scene melodrammati-che. O, se non altro, lo era per la maggior parte delle case. A Oglivie House i melodrammi non a-vevano orari. Soffocando un sospiro spazientito, tornò ad a-vanzare e mosse su e giù il batacchio con tutte le

Page 7: GRS780 L'ONORE DI UNA GENTILDONNA

6

sue forze. Gli Oglivie erano persone sciocche, e-stremamente impressionabili e fin troppo eccitabi-li. Niente sarebbe riuscito a condurlo di fronte a quella porta all'infuori della loro unica figlia, Ve-netia. Calma, equilibrata e di rado incline ad ab-bandonarsi a indecorose crisi emotive, Venetia riu-sciva senza difficoltà a controbilanciare le sgrade-voli escandescenze dei suoi genitori. In effetti, du-rante gli anni della loro amicizia, Gregor non ave-va scoperto in lei che un'unica pecca, ossia la pro-pensione a interferire eccessivamente nella vita al-trui. «Bentley!» La voce di Mr. Oglivie echeggiò più forte di prima, culminando con un singhiozzo. Gregor bussò di nuovo. Prima avesse prelevato Venetia per la loro cavalcata mattutina, prima sa-rebbe riuscito a sfuggire all'esplosione di follia che si stava preparando. La porta si spalancò e l'abitualmente flemmatico maggiordomo emise un sospiro di sollievo. «Mi... milord, sono talmente lieto... Non potete avere i-dea... È stata una mattinata spaventosa e...» Gregor gli passò davanti. A Oglivie House, una cosa insignificante come un cuoco che si licenzia-va o un braccialetto momentaneamente introvabile dava luogo a scene degne del palcoscenico, corre-date da urla, farneticazioni, lacrime e accuse. L'e-sperienza gli aveva insegnato che il modo migliore per affrontarle era quello di ignorarle. «Sono venu-to a prendere Miss Venetia per la nostra cavalcata mattutina. Immagino che sia pronta.» Sopra di lui, un tonfo assordante fece tintinnare le gocce di cristallo del lampadario e lo indusse a portare lo sguardo in direzione della scala. «Miss Venetia mi sta aspettando nella stanza

Page 8: GRS780 L'ONORE DI UNA GENTILDONNA

7

della colazione? Dobbiamo sbrigarci, se vogliamo raggiungere il parco prima che i bellimbusti della città si alzino e ostruiscano i sentieri.» Il maggiordomo aggrottò le sopracciglia. «Ma, milord, Miss Venetia non è...» Lo schianto fragoroso proveniente dal piano di sopra fu seguito dal grido: «Bentley! Ordinate la carrozza!». Gregor scoccò un'occhiata al domestico. «Che cosa stavate dicendo su Miss Oglivie?» «Che è scomparsa, milord. E non sappiamo do-ve cercarla.» «Che cosa?» «Esatto, milord. Pare che sia uscita questa matti-na di buonora e nessuno sa dove sia andata.» Il maggiordomo abbassò la voce. «Ha lasciato un bi-glietto per Mr. Oglivie e lui è fuori di sé da quando lo ha letto.» «Siete a conoscenza del suo contenuto?» Bentley scosse il capo con aria di rammarico. Che strano. Era del tutto atipico da parte di Ve-netia. Una porta sbatté al piano di sopra, poi Mr. Ogli-vie apparve sul pianerottolo e corse giù dalla scala. Benché di solito vestisse con estrema eleganza, in-dossava una lunga camicia da notte e una veste da camera slacciata. Era a piedi nudi e i capelli bian-chi circondavano in una massa arruffata il berretto da notte posto in precario equilibrio sulla sua testa. «Bentley!» Agitò in aria un foglio spiegazzato. «Mi avete sentito? Dobbiamo... Venetia non può... potrebbe essere... Oh, no!» Interrompendosi, si la-sciò cadere sull'ultimo scalino e si strinse la testa fra le mani. «Che cosa farò? Che cosa devo fare?» Gregor lo osservò senza battere ciglio. Una vol-

Page 9: GRS780 L'ONORE DI UNA GENTILDONNA

8

ta, Oglivie era rimasto a letto per una settimana per avere perduto la sua preziosa barboncina, certo che fosse stata rapita per chiedergli un riscatto. Com'era prevedibile, la cagnolina era ricomparsa una settimana più tardi, dopo aver trascorso un piacevole interludio con un bastardo randagio mu-nito di tre zampe. E, come previsto, aveva dato alla luce dei cuccioli assolutamente orridi. La madre di Venetia era fatta della stessa stoffa. Licenziava i domestici per capriccio, affermava di essere in punto di morte ogni volta che aveva mal di testa, cadeva in deliquio se un conoscente man-cava inavvertitamente di salutarla e inscenava del-le tragedie di terz'ordine a ogni piè sospinto. Gregor era incapace di contare le scenate a cui aveva assistito, a nessuna delle quali aveva con-sentito di turbarlo. Perché sprecare le proprie forze per una semplice emozione? I problemi finivano sempre per risolversi, di solito senza l'aiuto di nes-suno. In ogni modo, decise che era arrivato il momen-to di svignarsela. «Vi auguro il buongiorno, Mr. Oglivie. È chiaro che avete bisogno di stare da so-lo in questo frangente, perciò vi lascio a...» «No! Lord MacLean, vi supplico... per il bene di Venetia se non per il mio! Lei...» Deglutendo a stento come se le parole gli fossero rimaste confic-cate in gola, Oglivie incontrò disperatamente il suo sguardo. «Vi prego» aggiunse con voce rotta, le guance rigate di lacrime. «Aiutatemi a rintracciar-la, vi prego.» Qualcosa nella sua espressione gli gelò il sangue nelle vene. Era autentico terrore quello che gli leg-geva negli occhi. «Che cos'è successo?» gli do-mandò bruscamente.

Page 10: GRS780 L'ONORE DI UNA GENTILDONNA

9

«Lei... lei...» Oglivie si lasciò ricadere la testa fra le mani con un singhiozzo che echeggiò in ogni angolo dell'atrio. Gregor strinse i pugni lungo i fianchi. All'ester-no, un tuono rumoreggiò all'improvviso e i vetri delle finestre tremarono sotto l'impeto del vento. Dirigendosi verso lo scalone, si fermò di fronte al-l'anziano nobiluomo. «Oglivie, che cos'è successo a Venetia?» «È scomparsa, MacLean. È stata rapita. E tutto per colpa mia!» La frase rimase sospesa nell'aria, viva e palpi-tante. Il vento si levò ancora una volta, più impe-tuoso e più freddo di prima, filtrando da sotto la porta e gelando le loro caviglie. «Com'è possibile che sia colpa vostra?» «È che... che lui mi aveva detto che voleva fug-gire con Venetia e io... io... l'ho incoraggiato, im-maginando che lei lo avrebbe trovato... romantico. Non immaginavo che l'avrebbe fatto a sua insapu-ta. Credevo che...» «Come si chiama?» «Ravenscroft.» Gregor visualizzò all'istante un giovane con un mento sfuggente e l'atteggiamento oltremodo ze-lante. «Quel moccioso? E voi lo avete incoraggia-to?» «Sembrava sinceramente innamorato di Venetia e lei si mostrava sempre così gentile con lui...» «È gentile con tutti.» Gregor accennò in direzio-ne del biglietto che Oglivie aveva in mano. «È di Venetia?» Piangendo a calde lacrime, Oglivie glielo porse. Lui si affrettò a scorrerlo. «Dovete capire, Lord MacLean. Ravenscroft de-

Page 11: GRS780 L'ONORE DI UNA GENTILDONNA

10

siderava sposarla, ma lei è talmente timida e...» Gregor appallottolò il foglio fra le dita. «Male-dizione!» Il biglietto era scritto nella calligrafia ti-picamente inclinata di Venetia. Diceva semplice-mente che Ravenscroft si era offerto di accompa-gnarla a Stirling per consentirle di prendersi cura di sua madre come richiesto. Quell'idiota doveva averle detto che la madre era malata. «Non riesco a credere che abbia fatto una cosa del genere» gemette Oglivie. «Sembrava un uomo così a posto, così onesto...» Ma Gregor si stava già dirigendo alla porta. «MacLean!» Balzando in piedi, Oglivie lo seguì sulla soglia, senza accorgersi che solo un'ora prima il tempo era stato mite, primaverile, mentre adesso un vento polare soffiava con una tale violenza da strappargli dalla testa il berretto da notte e farlo ro-tolare lungo la strada. Un brivido lo percorse. «Dove state andando, MacLean?» «A cercare vostra figlia.» Gregor afferrò le redi-ni che gli porgeva un valletto e saltò in sella. «Ma come? Non sapete nemmeno da dove ini-ziare.» «Ho sentito dire che Ravenscroft abita in St. James's Street. Comincerò da lì.» «E quando li avrete trovati? Che cosa intendete fare?» «Qualunque cosa riterrò necessaria. Voi, nel frattempo, aspettate qui e tenete la bocca chiusa. Nessuno deve sapere che Venetia se ne è andata.» «Ma...» «Chiusa, Oglivie. Questo dovrebbe tenervi oc-cupato fino al mio ritorno.» Senza attendere una ri-sposta, Gregor fece girare il suo cavallo e lo lanciò al galoppo.

Page 12: GRS780 L'ONORE DI UNA GENTILDONNA

11

Circondandosi con le braccia nel vano tentativo di difendersi dal freddo, Oglivie fu incapace di di-stogliere lo sguardo dalla schiena di MacLean che si stava rapidamente allontanando. «Che cosa ho fatto?» gemette, abbandonandosi a un'altra crisi di pianto. «Dove sei, Venetia, mia adorata bambina?» A parecchie miglia di distanza, in una carrozza a noleggio che sfrecciava lungo la strada accidenta-ta, il giovane Lord Ravenscroft si stringeva al pet-to la mano graffiata. «Mi avete ferito! Sto sangui-nando come un maiale sgozzato.» «Non esagerate, di grazia.» Oscillando al ritmo pazzesco della vettura, Miss Venetia Oglivie e-strasse il suo fazzoletto e ripulì il fermaglio della sua spilla di perle. «Non vi ho ferito... benché, se avessi avuto un coltello, sarei stata tentata di non limitarmi a pungervi la mano con la mia spilla.» «Qualunque cosa abbiate fatto, non era necessa-ria.» «Vi avevo avvertito di smettere di rendervi ridi-colo.» «Non mi stavo rendendo ridicolo! Stavo solo di-cendo che vi amo e...» Ravenscroft boccheggiò mentre Venetia alzava di nuovo la spilla come se fosse stata un pugnale. «Francamente, Ravenscroft, queste vostre sve-nevolezze da donnicciola non sono affatto piace-voli.» «Svenevolezze da donnicciola? Venetia! Come potete...?» «Miss Oglivie, per voi.» Lord Ravenscroft scivolò lungo il sedile, allon-tanandosi il più possibile dalla spilla. «Sentite, Ve-ne... voglio dire, Miss Oglivie. Mi... mi dispiace se

Page 13: GRS780 L'ONORE DI UNA GENTILDONNA

12

ho commesso un errore dichiarandomi così...» «Avete commesso un errore madornale, special-mente in questa incresciosa situazione.» Sbattendo le palpebre, Ravenscroft si aggrappò alla maniglia di cuoio appesa al tetto mentre la car-rozza urtava contro una radice particolarmente sporgente. «Incresciosa situazione?» «Avete dimenticato per quale motivo stiamo viaggiando a una pericolosa velocità su questa or-ribile strada? La mia povera mamma sta male.» «Ah, sì. È vero.» Ravenscroft si allentò il fazzo-letto da collo come se tutto a un tratto gli si fosse stretto attorno alla gola. «Vostra madre. Immagino di non averlo esattamente dimenticato, ma di esse-re stato... uh, sopraffatto. Sì, sono stato sopraffatto dalla passione e mi sono scordato di vostra madre. Ma solo per un momento!» si affrettò ad aggiunge-re. «Adesso ricordo bene che stiamo andando a trovare la vostra povera mamma a casa di vostra nonna, a Stirling.» Venetia si disse che non avrebbe dovuto stupirsi della sua memoria labile. Non era l'uomo più intel-ligente del mondo. Eppure, aveva la sensazione che ci fosse qualcosa che non andava, qualcosa che non era in grado di individuare. «Forse do-vremmo fermarci alla prossima locanda per medi-carvi la mano.» Lui scosse energicamente la testa. «No. Non possiamo fermarci.» «Perché no?» «Perché... arriveremmo in ritardo. Inoltre, sareb-be preferibile attendere che sia calata l'oscurità.» Venetia si accigliò. Avrebbe dovuto interrogarlo più minuziosamente prima di iniziare il viaggio, ma quando quel mattino lui aveva fatto irruzione

Page 14: GRS780 L'ONORE DI UNA GENTILDONNA

13

nella stanza della colazione, un biglietto stretto in mano e l'espressione sconvolta, non le era neppure venuto in mente. Vergato nella grafia di suo padre, il biglietto le ordinava di partire immediatamente con Ravenscroft per andare ad assistere sua madre. Abituata alla propensione della sua genitrice a scambiare la minima contrazione per uno spasmo fatale e all'infallibile capacità di suo padre di evita-re le responsabilità, lei aveva trovato seccante quella richiesta, ma non inconsueta. Perciò, si era affrettata a preparare una valigia e a scribacchiare un biglietto per suo padre in cui gli assicurava che gli avrebbe obbedito, prima di salire nella carrozza di Ravenscroft. Non intendeva preoccuparsi finché non avesse visto la madre con i propri occhi, beninteso. Era un peccato, però, che l'incarico di accompagnarla fos-se stato affidato a Ravenscroft, il nuovo protetto del padre, che amava ergersi a paladino degli op-pressi, il che significava che di tanto in tanto tenta-va di aiutare una povera anima smarrita a guadare le insidiose acque del bel mondo. Lui lo definiva un esperimento di carattere sociale, ma in cuor suo Venetia era convinta che si limitasse a godere del profluvio di complimenti che il riconoscente Ra-venscroft gli rovesciava addosso. All'inizio, mentre si allontanavano da Londra a tutta velocità, aveva compatito il povero Raven-scroft per essersi lasciato invischiare nei perenne-mente drammatici contrattempi della sua famiglia. Ma, dopo essere stata seduta in carrozza per due ore, aveva cominciato a nutrire dei seri dubbi su di lui. Qualcosa, non sapeva che cosa, non era come avrebbe dovuto essere. Lord Ravenscroft appariva eccessivamente nervoso e continuava a mettere la

Page 15: GRS780 L'ONORE DI UNA GENTILDONNA

14

testa fuori dal finestrino, come se si aspettasse che qualcuno li stesse inseguendo. Venetia poteva essere molte cose, ma non era una stupida. Quando aveva tentato di interrogarlo sulla ragione che aveva spinto suo padre a preten-dere che accorressero al capezzale della moglie, Ravenscroft aveva balbettato e farfugliato un guaz-zabuglio di pretesti e spiegazioni senza capo né co-da che le aveva fatto girare la testa. Sollevò la tendina di cuoio per guardare fuori dal finestrino. Stavano procedendo troppo in fretta per non correre rischi. Dato che i cavalli erano pressoché sfiancati, avrebbero dovuto fermarsi per cambiarli. E, quando lo avessero fatto, lei si sareb-be rifiutata di proseguire finché Ravenscroft non a-vesse risposto alle sue domande. Se lui le avesse opposto un rifiuto, avrebbe chiesto asilo alla lo-candiera e inviato un messaggio al padre per chie-dergli di venire a prenderla. Decisa ad attenersi a quel piano, rabbrividì nel vento gelido e abbassò la tendina. Tornando ad ap-poggiarsi allo schienale del sedile, studiò Raven-scroft con occhio critico. Dimostrava molto meno dei suoi ventidue anni. Era piccolo e mingherlino, difetti che tentava di mascherare applicando un'im-bottitura alle spalle delle sue redingote e un rialzo ai tacchi dei suoi stivali. I suoi occhi erano di un acquoso celeste ed era privo di un mento degno di questo nome, ma tali manchevolezze erano com-pensate dalle sue entusiastiche adulazioni, adula-zioni appunto che avevano indotto suo padre a giu-dicarlo innocuo. Venetia si aggrappò al bordo del sedile mentre la carrozza sbandava lungo una cur-va. «Ravenscroft, stiamo viaggiando troppo in fret-ta per questa strada!»

Page 16: GRS780 L'ONORE DI UNA GENTILDONNA

15

«Sì, ma più in fretta andiamo, prima arriveremo a... destinazione.» Lei si accigliò, tuttavia, prima che potesse for-mulare un'altra domanda, la carrozza sobbalzò con inaudita violenza e per un istante vennero entrambi catapultati in aria. Venetia ricadde sul sedile con un piccolo grido. «Stiamo andando troppo in fret-ta, Ravenscroft!» Lui allungò un piede per puntellarlo contro lo sportello, nel tentativo di incunearsi nel suo ango-lo. «Non possiamo rallentare» ribatté nel tono di un bambino capriccioso. «Vostra madre ci sta a-spettando.» «Se avessimo un incidente e ci rovesciassimo, non giungeremmo mai a Stirling.» Ravenscroft piegò all'ingiù gli angoli della boc-ca e non rispose. Stizzita, Venetia rimboccò più strettamente la coperta che le copriva le ginocchia. Era stanca, ammaccata e di pessimo umore. Come se non ba-stasse, via via che salivano al nord, faceva sempre più freddo, molto più freddo. Talmente freddo, in effetti, che il pensiero le corse a Gregor. Gregor! Non gli aveva lasciato un biglietto, ac-cidenti! In quel momento, doveva trovarsi a Ogli-vie House a chiedersi dove fosse finita. Abbassan-do le palpebre, si aggrappò al sedile mentre la car-rozza procedeva sobbalzando. Gregor MacLean e-ra il suo migliore amico. Era a conoscenza di tutte le sue manchevolezze e fissazioni, delle sue pas-sioni e delle sue delusioni, come lei conosceva quelle di lui. Lei si fidava ciecamente del suo buonsenso. Che cosa le avrebbe consigliato di fare adesso? Con ogni probabilità, l'avrebbe rimproverata a-

Page 17: GRS780 L'ONORE DI UNA GENTILDONNA

16

spramente per aver ceduto all'impulso di partire con Ravenscroft. Gregor MacLean non muoveva mai un dito per aiutare qualcuno. Secondo lui, tutti avevano il dovere di aiutare se stessi e non erano che i deboli ad aver bisogno di un appoggio. Lei lo giudicava un po' ingenuo, cosa non sorprendente considerato il modo in cui veniva coccolato dai membri dell'alta società. Non si trattava soltanto del suo aspetto straordinariamente seducente, ma delle voci misteriose che circolavano su di lui e la sua famiglia, voci secondo le quali sia lui sia i suoi fratelli avevano il potere di far alzare il vento, sca-tenare temporali e far rombare i tuoni sulla testa dei loro nemici. Si diceva che, alcuni secoli addie-tro, i MacLean fossero stati colpiti da una maledi-zione. Ogni volta che montavano su tutte le furie, facevano scoppiare delle tempeste, impetuose, in-controllabili tempeste capaci di distruggere tutto ciò che incontravano sul loro cammino. Era per quello che tutti i MacLean si sforzavano di tenere a freno la loro irascibilità. Con un pesante sospiro, Venetia alzò di nuovo la tendina per dare un'occhiata all'esterno. Quando aveva conosciuto Gregor tanto tempo prima, aveva udito le dicerie, ma non vi aveva prestato ascolto. Nel corso degli anni, tuttavia, era stata costretta a ricredersi, ed era per questo che le nuvole che si stavano ammassando rapidamente nel cielo e l'aria sempre più gelida l'avevano fatta pensare a Gregor. Poteva darsi che fosse venuto a conoscenza del-la sua scomparsa e in quello stesso momento stesse accorrendo in suo aiuto. Assaporò l'immagine di Gregor in sella a un bianco destriero, intento a ga-loppare a briglia sciolta per venire a salvarla, gli occhi verdi sfavillanti per... l'irritazione.

Page 18: GRS780 L'ONORE DI UNA GENTILDONNA

17

Curvò le spalle. Era l'unica cosa che Gregor a-vrebbe provato se mai fosse stato costretto a preci-pitarsi in suo soccorso: irritazione assieme a un profondo disgusto per il fatto che fosse stata tanto sciocca da lasciarsi persuadere con l'inganno a comportarsi come una scostumata. Scoraggiata, abbassò ancora una volta la tendina e ricadde sul sedile con un tonfo. «Che cosa c'è?» domandò Ravenscroft impalli-dendo. «Avete visto qualcuno? Ci stanno inse-guendo?» «No, non ci sta seguendo nessuno.» Incrociando le braccia sul petto, Venetia lo fissò senza battere ciglio. Ravenscroft si stampò in faccia un sorriso, pale-semente non meno a disagio del Principe di Galles quando veniva insaccato nel suo busto. «Be', ho l'impressione che oggi faccia più freddo di quanto abbia mai fatto in aprile. Non siete d'accordo, Ve-ne...?» «Miss Oglivie, per favore.» Il sorriso gli morì sulle labbra. «Miss Oglivie, naturalmente.» «Grazie, e sì, trovo che faccia più freddo di quanto abbia mai fatto in qualunque mese di apri-le, un'altra ragione appunto per cui dovremmo fer-marci al più presto.» «Ma perderemmo del tempo prezioso e...» «Dubito che abbiate compreso, Ravenscroft. Si tratta di una mia necessità personale.» «Una vostra necessità pers...» Un intenso rosso-re gli imporporò le guance. «Oh, non immagina-vo... Cioè, non mi ero reso conto...» «Vi prego, Lord Ravenscroft, non rendetemelo ancor più imbarazzante di quanto già non sia. De-

Page 19: GRS780 L'ONORE DI UNA GENTILDONNA

18

vo fermarmi e questo è quanto!» esclamò Venetia. «Ma certo! Chiederò al cocchiere di fermarsi ap-pena avremo raggiunto Torlington. Non è che a una mezz'ora di strada.» Annuendo, Venetia distolse lo sguardo e si ran-nicchiò nel suo angolo per evitare di essere sbal-lottata più del necessario e sperando di potersi go-dere alcuni minuti di silenzio. Con suo sommo sol-lievo, Ravenscroft si sistemò sul sedile di fronte, entrambe le mani aggrappate al bordo, il mento af-fondato nel fazzoletto da collo. Aveva in tutto e per tutto l'aspetto di uno scolaretto immusonito. I minuti si trascinarono lentamente mentre la carrozza continuava a sobbalzare, il legno che e-metteva sinistri scricchiolii, e Venetia si augurava che riuscissero ad arrivare a Torlington senza pre-cipitare in un fosso. Abbassando le palpebre, inviò al cielo una rapida preghiera affinché le fosse con-sentito di riuscire a strappare a Ravenscroft alcune risposte alla sosta successiva. Fino ad allora, non le restava che pregare. In quello stesso momento, un uomo alto ed ele-gante uscì da White's, il rinomato circolo per genti-luomini, si calzò il cappello sulla testa per ripararsi gli occhi dal vento e dalla neve, e attese che la sua carrozza risalisse la strada affollata fino a lui. Alcuni minuti prima, Dougal MacLean era stato in procinto di vincere una notevole somma durante una partita a whist. Poi un'occhiata distratta alla fi-nestra gli aveva strappato un'imprecazione, aveva gettato le carte sul tavolo ed era corso via, lascian-do esterrefatti gli altri giocatori. Osservò la neve che cadeva sempre più fitta e si accigliò. Solo una cosa era in grado di scatenare

Page 20: GRS780 L'ONORE DI UNA GENTILDONNA

19

una simile tormenta nel mese di aprile: la maledi-zione dei MacLean. Violenti temporali scoppiava-no ogni volta che un MacLean si infuriava, ma i fenomeni meteorologici variavano per ciascuno di loro. Sempre freddo e controllato, Gregor suscita-va tempeste di ghiaccio e di neve. Mucchi di neve. Montagne di neve. Ed era per questo che lui dove-va rintracciare il fratello, e presto. La carrozza arrivò e il valletto saltò a terra per aprire lo sportello. Nel medesimo istante in cui po-sava il piede sul predellino, Dougal vide avanzare una sagoma corpulenta sotto la neve. A differenza degli altri passanti, l'uomo non sembrava curarsi dell'aria polare. In effetti, dava quasi l'impressione di godersi la neve che gli stava imbiancando la te-sta scoperta. «Gregor!» A mano a mano che il fratello si avvicinava, Dougal notò il pallore del suo viso. «Devo chiederti un favore» esordì Gregor. «Il mio cavallo si trova in fondo alla strada. Non po-tremmo...» Accennò in direzione della vettura. «Ma certo.» Dougal scoccò un'occhiata al vallet-to, che si precipitò a prelevare il cavallo. Poco do-po, la carrozza stava percorrendo la strada, l'ani-male legato dietro. «Qualcuno ha rapito Venetia Oglivie» gli an-nunciò Gregor senza preamboli. «Buon Dio! Chi può aver fatto una cosa del ge-nere?» «Ravenscroft.» «Quel marmocchio presuntuoso? Non ne avreb-be avuto il coraggio.» «Quel marmocchio defunto, quando avrò finito con lui. Ha ingannato Venetia per persuaderla a la-

Page 21: GRS780 L'ONORE DI UNA GENTILDONNA

20

sciare la città insieme a lui» gli riferì Gregor. Venetia lo aveva seguito di sua spontanea vo-lontà? Dougal sbirciò il fratello di sottecchi. Vene-tia e Gregor era amici fin dall'infanzia, da tanto di quel tempo, in effetti, che perfino le malelingue della città si erano stancate di spettegolare sulle lo-ro cavalcate mattutine e la loro disinvolta familia-rità. Il suo rapporto con Ravenscroft era qualcosa di più? «Credi che lei e Ravenscroft...» «No!» Dougal inarcò le sopracciglia mentre un impe-tuoso colpo di vento faceva oscillare la carrozza. «È stata ingannata» ringhiò Gregor. «Ovvio che è stata ingannata. Venetia non fareb-be mai una cosa impulsiva come fuggire per spo-sarsi, neppure se fosse follemente innamorata di qualcuno.» Un altro colpo di vento investì la carrozza come un pugno micidiale. «Gregor, ti prego! Finiremo per essere spazzati via dalla strada.» Gregor fece un profondo respiro per tentare di rilassarsi. «Se vuoi restare sulla strada, piantala di dire idiozie. Venetia non è fuggita. Ravenscroft le ha fatto credere che sua madre si era ammalata a Stirling. Il domestico di quel mascalzone mi ha co-municato il suo piano, vale a dire che ha intenzio-ne di recarsi a Gretna Green e che le dirà la verità quando si saranno allontanati da Londra a suffi-cienza per impedirle di tornare indietro. Mi ha in-formato che Ravenscroft è indebitato fino al collo e che questa mattina avrebbe addirittura dovuto battersi a duello con Lord Ulster, ma che non si è presentato.» «Quel lurido vigliacco! Devi aver offerto parec-

Page 22: GRS780 L'ONORE DI UNA GENTILDONNA

21

chie monete d'oro al domestico per ottenere queste informazioni.» «Per mia fortuna, quell'essere immondo non gra-diva essere tenuto appeso per i piedi fuori da una finestra aperta.» Dougal non seppe impedirsi di sorridere. «Ravenscroft pensa di passare sulla strada del nord al bivio di Pickmere e spera che Venetia non se ne accorga.» «Non se ne accorga? Su una strada che ha per-corso decine di volte?» «Ravenscroft non è il più intelligente degli uo-mini. Cosa che renderà assai meno penosa la sua dipartita. Nessuno sentirà la sua mancanza.» «Se commetti un'imprudenza, susciterai uno scandalo e Venetia potrebbe finire per pagarne il prezzo. Ti converrebbe riportarla a casa sana e sal-va e vedertela dopo con Ravenscroft.» «Lo farò, ma solo se le cose non si sono spinte troppo oltre.» Dougal si rabbuiò. «Pensi che quell'idiota senza mento potrebbe approfittarsi di lei?» Gregor strinse i pugni, il cuore che gli martella-va nelle orecchie. «Se desidera continuare a vive-re, è meglio che non l'abbia toccata neanche con un dito.» «Mi sembra impossibile che si illuda di farla franca.» «C'è di peggio. Il suo domestico ritiene che ab-bia intenzione di fuggire dall'Inghilterra per evitare di battersi a duello e saldare i debiti.» «Trascinandosi dietro Venetia? Oh, Cristo!» La carrozza si arrestò e il valletto si affrettò ad aprire lo sportello. Scendendo a terra, i due fratelli si av-viarono verso il portico della dimora londinese di

Page 23: GRS780 L'ONORE DI UNA GENTILDONNA

22

Dougal. Appena si trovarono a prudente distanza dalle orecchie dei domestici, si fermarono sotto la neve. «Che cosa posso fare per aiutarti?» domandò Dougal. «Vai a Oglivie House e resta con il padre di Ve-netia fino al nostro ritorno. È sconvolto e comple-tamente fuori di sé. Se si lasciasse sfuggire con qualcuno che lei è scomparsa e in che modo, il danno alla sua reputazione sarebbe irreparabile.» «Gli terrò una pistola puntata contro, se sarà ne-cessario.» Dougal si interruppe per fissare il fratel-lo. «Pensi di riuscire a salvare Venetia?» Gregor alzò lo sguardo sulla neve che turbinava sulla sua testa, sospinta dal vento che filtrava attra-verso i suoi abiti. «Non lo so. Potrei aver messo sulla mia strada l'unico ostacolo che nemmeno io sono in grado di superare. Questa tormenta...» Av-vertì una contrazione alla bocca dello stomaco. Accidenti alla sua irascibilità. «Sciocchezze» ribatté Dougal, alzandosi il bave-ro del pastrano. «Se la neve ti impedirà di procede-re rapidamente a cavallo, rallenterà ancor di più la carrozza. Tutto sommato, potrebbe trattarsi di un vantaggio.» «Hai ragione. Non ci avevo pensato.» «Avrai tutto il tempo per pensarci lungo la stra-da. Tengo dei cavalli a pensione in varie stazioni di posta lungo la strada del nord. Ti saranno di aiu-to.» All'occhiata stupita di Gregor, Dougal scrollò le spalle. «Vedi, c'è una donna che vado a trovare di tanto in tanto, quando Londra diventa tediosa in modo insopportabile. Se hai bisogno di usare uno dei miei cavalli, serviti pure.» «Non so come ringraziarti.» «Limitati a rintracciare Venetia.»

Page 24: GRS780 L'ONORE DI UNA GENTILDONNA

23

Dopo aver annuito, Gregor tornò a dirigersi ver-so la carrozza e il proprio cavallo, trattenuto dallo stalliere. Un paio di secondi più tardi stava sfrec-ciando lungo la strada. Sebbene ghiaccio e neve lo circondassero, tentò di trarre conforto da quanto a-veva affermato Dougal, ossia che la tormenta a-vrebbe costretto la carrozza di Ravenscroft ad a-vanzare lentamente. Purtroppo, fu l'unica consola-zione a cui riuscì a ricorrere. Resisti, Venetia!, pensò, spronando il cavallo. Non lasciarti abbattere.

Page 25: GRS780 L'ONORE DI UNA GENTILDONNA

KAREN HAWKINS L'onore di una gentildonna

BLYTHE GIFFORD I confini della passione

INGHILTERRA - SCOZIA, 1809 - Quando Gregor MacLean scopre che la sua migliore amica è stata rapita, non esita a correre in suo aiuto. Solo allora si rende conto che...

INGHILTERRA - SCOZIA, 1358 - Figlio illegittimo di sangue reale, Gavin sposa Clare e si illude di avere trovato una ve-ra famiglia. Peccato che la sua sposa non si fidi di lui.

Misteri e sospetti MARY NICHOLS

INGHILTERRA, 1750 - Amy ha perso la memoria, e il capita-no Drymore, ammaliato dalla sua bellezza, decide di aiutar-la a scoprire la propria identità. Ma cosa troverà?

Il cavaliere della contessa ANNE HERRIES

FRANCIA, 1525 - Anni dopo averle salvato la vita, Anton Gifford ritrova sulla propria strada Marietta. E l'amore che non era potuto sbocciare un tempo finalmente trionfa.

Page 26: GRS780 L'ONORE DI UNA GENTILDONNA

LINDA LAEL MILLER Una lettera dal passato

JENNIFER ASHLEY Scandalosa Isabella

ARIZONA, 1915 - Quando capisce che Lydia ha bisogno di lui, Gideon Yarbro non esita a correre in suo aiuto. Rapirla e sposarla gli sembrano poi un dovere... O un piacere?

INGHILTERRA - SCOZIA, 1881 - Da anni Mac non riesce più a dipingere, finché nella sua vita non ricompare Isabella, l'adorata ex moglie. Torna SEDUCTION, eros allo stato puro.

Al servizio della regina ALEXANDRA J. FORREST

INGHILTERRA - INDIA, 1876 - 1879 - Dopo essere rimasta troppo a lungo senza notizie dell'amato Nicholas, Elizabeth si imbarca per Bombay, disposta a tutto pur di ritrovarlo.

Scacco al visconte LOUISE ALLEN

INGHILTERRA, 1814 - Nell Latham si trova invischiata in una serie di intrighi senza via d'uscita. L'amore di Marcus, inizialmente suo nemico, riuscirà a toglierla dai guai?

Dall'1 luglio

Page 27: GRS780 L'ONORE DI UNA GENTILDONNA

FESTEGGIA CON NOI UN’ESTATE in ROSA!

Partecipa alle nostre

e lo scoprirai!

A partire dal 27 maggio, nelle più celebri discoteche di Milano, Roma e Napoli sfileranno davanti ai vostri occhi i semifinalisti del concorso Mister H, sexy candidati pronti a scaldare le serate e vincere il titolo di Uomo Ideale.

Divertiti con noi: ad ogni serata troverai ad accoglierti lo staff Harmony e tanti romanzi in regalo!

E l’1 luglio ti aspettiamo alla finalissima, alla Notte Rosa di Rimini: una serata indimenticabile e ricca di sorprese, in collaborazione con la redazione di , per una festa TUTTA ROSA!

Scopri il programma completo su misterh.eharmony.it e sulle pagine della rivista .

Che volto ha l’Uomo Ideale?

PURO DIVERTIMENTO, solo per te.

MISTER

Page 28: GRS780 L'ONORE DI UNA GENTILDONNA

DAL 4 GIUGNO

Se subisci il fascino delle atmosfere d’altri tempi,

Le migliori trilogie storiche in una veste elegante e raffinata.

segui il fi ore e scegli l’ORO di

Page 29: GRS780 L'ONORE DI UNA GENTILDONNA

Regalo non condizionato all’acquisto ed esente dalla disciplina delle operazioni a premio

GRATIS!2 ROMANZIE IN PIÙ... UNA SORPRESA MISTERIOSA

Per favore, inviatemi gratis in regalo 2 romanzi della serie “I Grandi Romanzi Sto-rici” e la sorpresa misteriosa, che resteranno comunque miei. Speditemi in seguito mensilmente 4 romanzi della serie “I Grandi Romanzi Storici” al prezzo scontato del

15%: €20,50 più €1,60 per contributo spese di spedizione. Potrò sospendere in ogni momento le successive spedizioni a pagamento mediante comunicazione scritta, come pure restituirvi i ro-manzi ricevuti a pagamento per posta entro 10 gg. (Diritto di Recesso Art. 64 Dlg. 206/2005).

Sì!

WB0144

Spedisci questa pagina a: SERVIZIO LETTRICI HARMONYC/O Brescia CMP - 25126 Brescia

Cognome.............................................................Nome..................................................................Via.....................................................................................................................N°........................Località.............................................................................Prov...................CAP...............................Prefisso....................Telefono....................................e-mail............................................................Firma............................................................................................Data..........................................

Offerta limitata a un solo componente per ciascun nucleo familiare non minorenne e non valida per coloro che già ricevono per corri-spondenza I Grandi Romanzi Storici. Offerta valida solo in Italia fino al 31.12.2011. Tutte le richieste sono soggette ad approvazione della Casa.I Suoi dati saranno trattati, manualmente ed elettronicamente, da Harlequin Mondadori S.p.A. - Via Marco d’Aviano, 2 – 20131 MILANO - e dalle società con essa in rapporto di controllo e collegamento ai sensi dell’art. 2359 cod. civ. - titolari del trattamento - per evadere la Sua richiesta di ricevere per posta cartacea informazioni commerciali e campioni di prodotto, nonché la Sua eventuale richiesta di acquisto di nostri prodotti editoriali, secondo l’offerta riportata sul presente coupon, e le attività a ciò strumentali, ivi comprese le operazioni di pagamento e quelle connesse con adempimenti amministrativi e fiscali, nonché le attività di customer care. Nome, cognome e indirizzo sono indispensabili per i suddetti fini. Il mancato conferimento dei restanti dati non pregiudica il Suo diritto ad ottenere quanto richiesto. Previo Suo consenso, i Suoi dati potranno essere trattati dalle titolari per finalità di marketing, attività promozionali, offerte commerciali, indagini di mercato - anche tramite email e telefono, qualora forniti I Suoi dati potranno, altresì, essere comunicati a soggetti operanti nei settori editoriale, largo consumo e distribuzione, vendita a distanza, per propri utilizzi aventi le suddette medesime fi nalità. L’elenco completo ed aggiornato delle società in rapporto di controllo e collegamento ai sensi dell’art. 2359 cod. civ. con Harlequin Mondadori S.p.A., dei soggetti terzi cui i dati possono essere comunicati e dei responsabili è disponibile a richiesta all’indirizzo sopra indicato.I Suoi dati potranno essere trattati dagli incaricati preposti alle seguenti operazioni di trattamento: elaborazione dati e sistemi informa-tivi, amministrazione, servizio clienti, gestione abbonamenti, confezionamento e spedizione riviste, confezionamentomailing, invio newsletter Ai sensi dell’art. 7, d. lgs 196/2003, potrà esercitare i relativi diritti, fra cui consultare, modifi care e cancellare i Suoi dati od opporsi al loro trattamento per fini di invio di materiale pubblicitario o per comunicazioni commerciali o sondaggi di opinione, rivolgendosi al Responsabile Dati presso Harlequin Mondadori S.p.A. all’indirizzo indicato.Acconsente che le titolari utilizzino i Suoi dati per le proprie fi nalità di marketing, anche via e-mail e telefono, come illustrato nell’in-formativa? SI NOAcconsente che i Suoi dati siano comunicati ai suddetti soggetti terzi e da questi utilizzati per le finalità e secondo le modalità illustrate nell’informativa? SI NO