GRUEMP | Rivista Di Formazione Filostrata 40

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  • 7/31/2019 GRUEMP | Rivista Di Formazione Filostrata 40

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    SE LA CRISI DIVENTA UNA COSTANTE?Il mondo sempre cambiato e comunque in meglio; per avere

    grandi risultati la storia ci ha fatto passare spesso attraverso

    grandi crisi. Che fare allora? Pu apparire esagerato e forsesemplicistico, ma appare del tutto utile, per le persone, segui-

    re qualche semplice regola di comportamento.

    LE COMPETENZESono l'insieme delle conoscenze, abilit e capacit personali che

    consentono ad un individuo di ottenere risultati utili al proprio

    adattamento negli ambienti per lui significativi, e che si manifestain termini di responsabilit e autonomia nellaffrontare e padro-

    neggiare problemi attraverso l'uso di abilit cognitive, emotive e

    sociali.

    Dal 1993 la nostra azienda di Formazione Consulenza e Coaching ha preso una strada precisa, puntare su qualit, chiarezza, semplicit, traspa-

    renza e concretezza. Uno degli ostacoli pi grandi che le persone e le aziende hanno sempre avuto e hanno tuttora nellapprocciare la formazione,

    quello di riuscire ad averne una qualche idea su cosa sia la formazione. Si pu rispondere a questa domanda in modo semplice: la formazione

    una scienza moderna che aiuta persone, aziende o organizzazioni ad analizzare, riflettere, progettare ed agire in modo migliore.Dopo che si compreso cos la formazione ci si pu chiedere con quali metodologie dintervento sia praticabile, e quali risultati possa dare.

    A queste domande la nostra azienda risponde continuamente, in ogni momento, in ogni situazione confrontandosi con qualsiasi utente che abbia

    bisogni personali o professionali. Rispondiamo da sempre con unampia proposta di strumenti informativi: dal 1993 depliant sui vari corsi ricchidi informazioni; dal 1996 attraverso il nostro periodico FiloStraTa, oggi anche on-line; dal 1997 con un ricco ed immediato sito internet; dal 2000

    attraverso incontri informativi gratuiti; dal 2006 con incontri promozionali su argomenti formativi; dal 2007 con presenze su magazine, giornali

    e riviste generaliste e/o di settore; dal 2008 con apparizioni a trasmissioni culturali dinformazione in Tv regionali. Da poco uscito un nuovoaudiolibro che offrir a chiunque lo desideri altri stimoli formativi importanti. Informarsi bene un principio fondamentale per potersi poi Forma-

    re meglio. Siamo consapevoli che noi formatori possiamo anche avere idee chiare, ma dobbiamo soprattutto spiegarle bene facendo in modoche, le idee pi chiare possibile, le abbiano anche i nostri utenti in particolare quelli potenziali.

    a cura di Claudio e Damiano Frasson

    NOVIT AUDIOLIBROPer conoscere questo tipo di prodotto e di servizio, basta consul-tare lenciclopedia on-line Wikipedia. Digitando la voce audio-libro, troverete scritto: Un audiolibro la registrazione audio diun libro letto ad alta voce da uno o pi attori uno speaker (un

    lettore) oppure da un motore di sintesi vocale [...]. Il nostronuovo Audiolibro anche pi...

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    Competenza: pu essere definita come l'insieme delleconoscenze, abilit e capacit personali che consentono ad un

    individuo di ottenere risultati utili al proprio adattamento negliambienti per lui significativi e che si manifesta in termini diresponsabilit e autonomia nellaffrontare e padroneggiareproblemi attraverso l'uso di abilit cognitive, emotive e sociali.LEuropa ha iniziato nel 1989 ad affrontare il problema della

    certificazione delle competenze a partire dai meccanismi dimutuo riconoscimento, tra Paesi membri, delle attestazioni diqualifiche professionali rilasciate al fine di incentivare la mobilitdi persone, studenti e lavoratori. Le competenze possedute,

    vengono considerate come il capitale distintivo dellUE nelquadro del paradigma dellEuropa delle conoscenze.La gestione delle competenze viene quindi riconosciuta come

    uno dei fattori principali su cui investire per fare dellUnioneEuropea la Societ della conoscenza pi competitiva e dinamicadel mondo (Consiglio dellUnione Europea, conclusioni delConsiglio europeo su occupazione, riforme economiche ecoesione sociale, Lisbona, 23-24 marzo 2000). Sono oggi allo

    studio in molti paesi dellEuropa strumenti operativi a supportodi processi di riconoscimento, validazione e certificazione dellecompetenze soprattutto per lambito della formazione formale.Da qualche anno si fa strada lesigenza di riconoscere e certifica-re le competenze anche in tutto il contesto della formazionecontinua e delle attivit non formali. La crisi che viviamo e la

    sempre pi ardua sfida competitiva nel mondo del lavoro, rendo-no il tema delle competenze di cruciale importanza per tuttinellottica di favorire soprattutto qualit e merito.

    UN PERCORSO FORMATIVOCHE SVILUPPA COMPETENZE

    Dopo molti anni di lavoro e centinaia di corsi proposti a perso-ne adulte di tutte le et, estrazione sociale, titolo di studio eprofessione, anche noi di GRUEMP abbiamo iniziato ad affron-tare il tema delle competenze e sopratutto di quelle cosidetteTrasversali, cio utilizzabili da ogni persona indipendente-mente dal contesto nel quale vivono o lavorano. Fare questolavoro di definizione, ricerca, analisi ha richiesto uno sforzomolto consistente per una realt pur consolidata che utilizza, perfare ricerca, esclusivamente risorse proprie.Fin dal 1998 in realt abbiamo attivato, alcuni lavori di ricerca e

    verifica sui nostri servizi di formazione e sui risultati ottenuti daipartecipanti.Lultimo recente lavoro ha richiesto due anni per essere portato a

    compimento ed stato affrontato su pi livelli di complessit: il

    primo da un punto di vista del rigore scientifico della metodolo-gia di ricerca utilizzata, il secondo riguarda le teorie di riferimen-to per la formazione esperienziale, il terzo e non di minoreimportanza, la divulgabilit dei dati emersi e dei risultati ottenutidai soggetti studiati. Il percorso formativo Avventura Vincente

    stato messo ai raggi x sotto tutti i punti di vista e i risultati sono

    stati una positiva sorpresa anche per noi formatori che in uncerto senso ce li aspettavamo. Nei prossimi mesi daremo contodi questo importante lavoro non soltanto ai nostri clienti, ma atutta la comunit dei formatori Italiani e al pubblico.

    a cura di Claudio Frasson

    Vantaggi per le persone:

    Apprezzamento dellesperienza (valore economico).

    Aumento autostima-fiducia in s (empowerment).

    Attivazione e progettualit formativa e/o professionale.

    Mobilit e trasferimento delle competenze acquisite Sviluppo della propria competenza (mta-cognizione).

    Autoanalisi dei punti di forza-ambiti di sviluppo.

    (Ri)motivazione, (Ri)orientamento.

    Identikit professionale per presentarsi sul mercato del lavoro.

    Vantaggi per le imprese:

    Migliore conoscenza dei soggetti in ingresso

    (pi efficacia/efficienza processi selezione). Rivalorizzazione del senso/significato dellesperienza.

    Integrazione tra i sistemi di istruzione e formazione.

    Miglioramento qualitativo dellofferta formativa. Sviluppo di consapevolezza e di competenze 'formative'

    (lazienda come luogo di apprendimento non formale).

    Sviluppo ulteriore di competenze per valutare il personale.

    a cura di Damiano Frasson

    IL MONDO STA CAMBIANDO... E TU?

    Un tempo si pensava che le crisi sociali o economiche fosseroeventi occasionali, non cos ricorrenti e comunque che avveniva-no in media con cadenza almeno decennale. Negli ultimiventanni abbiamo assistito allo svilupparsi di almeno cinque osei crisi nellera della globalizzazione. Gi, ecco il concettochiave: il mondo si globalizzato, tutto si aperto e tutti siamo incomunicazione-relazione con tutti. Un presupposto fantastico alivello filosofico e pure etico, ma che sta creando e continuer acreare ancora per molto tempo continui sali scendi economici,politici e sociali in genere. Cadono i muri, cadono le barrierecommerciali, cadono le monarchie, cadono i dittatori, cambianomolti criteri e presupposti fondativi della nostra societ. Cadonole certezze gi flebili che ogni persona e ogni azienda pensava e

    sperava di avere. Tutto contingente, tutto divenuto incertezza,tutto in cambiamento, tutto si trasforma, tutto pronto peressere diverso tra un minuto. Nulla sar pi come prima, nontanto o non solo per le previsioni dei vari catastrofisti (Maya,scienziati indipendenti, Ufologi, etc) che riguardano limminente

    2012. Probabilmente non si verificher, nulla di cos definitivo,almeno ce lo auguriamo; tsunami, terremoti, tornado, oltre dannicreati dalluomo, non sono certo una novit di oggi. Comepotremmo interpretare allora, queste previsioni di una ipoteticafine del mondo? In un certo senso tutto gi iniziato anzi ormai gi finito. cambiato il mondo o almeno limpostazione di essoda noi conosciuta dalla fine del 1800 in poi, siamo entrati nellera

    del villaggio globale. Che fare allora? Lasciarsi andare al catastro-fismo? Non appare unidea geniale! Impostare una vita allinsegnadi un comodo senso di superficialit perch ormai tanto ... siamo

    tutti sulla stessa barca? Sarebbe da irresponsabili, se non altro neiconfronti delle giovani generazioni. Forse meglio pensare cheprima o poi le cose miglioreranno nuovamente. Bisogna per cheognuno si impegni nel cambiare, dando il proprio contributo persalvare i valori e le idee pi positive di unumanit che, nonostantetutto, ha la capacit di progredire continuamente.

    a cura di Damiano Frasson

    LASTRONOMO CREATIVO

    Tutte le notti un astronomo amava uscire di casa per osservare le stelle e i pianeti in cielo. Qualche volta si sedeva in cima aduna grande collina presso casa sua puntando il telescopio su una stella in particolare. Altre volte vagava per le strade, meravi-gliandosi della bellezza del cielo. Una notte, mentre camminava in un sentiero di campagna completamente assorto nellacontemplazione del cielo, cadde in una buca profonda e l vi rimase in trappola. Le sue alte grida alla fine furono sentite da unvicino che passava per caso accanto a quella buca. Dopo averlo tirato fuori la persona gli disse: Tu sei cos curioso di quelloche si nasconde nei cieli, ma com possibile che non ti preoccupi di vedere quello che qui sulla terra?

    MORALE:Guarda in alto per cercare nuove prospettive e idee, ma tieni i piedi sempre a terra per ottenere risultati.

    SPUNTI DI RIFLESSIONE:Sei come lastronomo? Conosci qualcuno che lo ? In che modo? Cosa pu rappresentare perte il cielo? Qual la buca in cui rischi di cadere? Come puoi essere creativo e al tempo stesso concreto nella tua vita? Qualidesideri e aspirazioni ti aiutano a rivolgere il tuo sguardo al cielo? Quali aspetti o valori ti possono aiutare a mantenere ipiedi per terra?

    M. Parkin - Racconti per il cambiamento - Edizioni RCS - Milano 2004

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    AVVENTURA VINCENTECORSA NELLA LUCE- 4 gg.Leadership, ascolto, comunicazione, intelligenza emotiva.180^ ed. dal 08 al 11 Giugno181^ ed. dal 06 al 09 Luglio

    SQUADRA VINCENTE- 2 gg.Gestire le dinamiche di gruppo e costruire un team.10^ ed. 24 - 25 Giugno

    FILOSTRATA- 2 gg + 1 g.Valori e metodi per lazione formativa.12^ ed. 26 - 27 Agosto + 24 Settembre

    LA SCELTA- 2 gg.Problem solving, creativit, gestione delle relazione umane.31^ ed. 27 - 28 Maggio

    MOTIVATI PER MOTIVARE- 2 gg.Obiettivi, performance, gestione dellenergia, risultati.36^ ed. 28 - 29 Ottobre

    UOMINI ECCELLENTI

    - ERO, SONO...SAR - 2gg.

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    - LEADERSHIP ASSERTIVA 1g

    - MANAGEMENT & QUALIT 2 gg

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    Per iscrizioni alle date programmatedei nostri corsi interaziendali,

    dellarea AVVENTURA VINCENTE e UOMINI ECCELENTItelefona allo 049.80.25.103

    oppure scrivi a [email protected]

    T1 - BISOGNI / DESIDERI E OBIETTIVIOgnuno di noi sempre in contatto con i propri bisogni e con i propri desideri. Quando sentiamo che qualcosa ci manca, il nostropotenziale si attiva per riempire tale vuoto; allo stesso modo, quando percepiamo la possibilit di ampliare le risorse, le attivit e la

    nostra identit, le energie si mobilitano per farci percorrere nuove strade. La nostra motivazione pu essere mossa sia dai bisognie sia dai desideri; limportante avere strumenti per riconoscerne le differenze ed assegnare loro una priorit in base alle situazioniche viviamo. Cos possiamo focalizzarci su obiettivi concreti, misurabili, stimolanti e raggiungibili.

    T1 - RESISTENZE AL CAMBIAMENTOLunica cosa permanente (che non cambia) proprio il cambiamento: gi qualche secolo a.C. questa era una consapevolezza consolidata.Perch, allora, molte persone sembrano non voler cambiare? Quali motivi ci possono essere dietro alle difficolt che si incontrano nel cerca-re di modificare qualcosa di s o degli altri? Se vero che il cambiamento naturale ed inevitabile, lo altrettanto il fatto che esistono delleresistenze, poich ogni sistema tende a mantenere una forma di equilibrio che poi risulta scomodo da lasciare. Le barriere possono esseredi tipo pratico, sistemico, sociale e personale. Valutarne lentit ci permette di impostare le strategie migliori per far in modo che il cambia-mento continui ad essere come lacqua del fiume che scorre.

    T1 - PERCEPIRE ATTIVAMENTE

    Questa sessione del corso A.MI.CO T1 si propone di fornire ai partecipanti 7 strategie per allenare e migliorare le proprie capacit percettive,in particolare nella comunicazione. Troppo spesso si ritiene di non aver sufficienti informazioni per risolvere i problemi, oppure che sianosemplicemente gli altri a non sapersi esprimere correttamente. Focalizzare la nostra attenzione, anche in maniera creativa, permette digestire in modo pi efficiente ed efficace la nostra comunicazione. La percezione attraverso i sensi, infatti, si dimostra elemento fondamenta-le che incide sulle nostre capacit di ascoltare, interpretare ed assimilare i messaggi che gli interlocutori ci mandano e che noi trasmettiamoloro. In linea con un antico proverbio: non ho mai imparato qualcosa solo parlando.

    Alcuni argomenti trattati nel corso mensile post seminar A.MI.CO. T1 dellarea AVVENTURA VINCENTE

    Ogni incontro T1 che stato e che sar erogato ha la finalit di favorire lo sviluppo nei partecipanti di specifiche Competenze. Questa azioneavviene attraverso momenti di informazione, di sensibilizzazione, di motivazione e soprattutto grazie alla sperimentazione pratica di metodio strumenti che ognuno pu poi abitualmente usare nella propria vita professionale o personale. Le competenze trasversali bersaglio diquesti incontri T1 appartengono, in varia misura, alle tre categorie base: realizzative, relazionali, gestionali.

    a cura di Donato Frigotto

    Quando si parla di formazione, da sempre una delle prime fasiche si affrontano quella tecnicamente definita Analisi deibisogni, ovvero la messa a fuoco delle necessit chelorganizzazione o la singola persona avvertono, per poiprogettare un intervento ad hoc. Perch dovrebbe essere cosimportante riportare tale approccio anche nelle situazioniquotidiane in cui viene chiamata in gioco la nostra motivazionepersonale? Purtroppo capita spesso di sentire ancora moltepersone che si lamentano perch stanno attraversando unmomento di disagio o di difficolt, oppure per un generalizzatosenso di insoddisfazione della propria vita.

    Da una parte pu essere comprensibile farlo, daltronde tuttisappiamo che la vita non ci riserva soltanto gradite sorprese.Quello che tende a far aumentare il disagio stesso, per,sembra essere la poca abitudine ad un processo mentale

    (inteso sia razionalmente che emozionalmente) che invece ciaiuterebbe significativamente in ogni momento della nostravita a rendere pi concreta la nostra potenzialit. Imparare asviluppare quella capacit di chiedersi quali sono i nostribisogni e desideri ogni volta che affrontiamo una situazione,diventa fondamentale per il raggiungimento dei nostri obiettivi.

    Un bisogno la percezione di una mancanza, di un vuoto dariempire; per esemplificarlo in modo semplice, quello cheaccade quando abbiamo molta sete e vogliamo bere. Un desi-derio la percezione, invece, di una possibilit, di qualcosache pu essere come una strada nuova da percorrere. Ricor-rendo allo stesso esempio sopra citato, potremmo avvertire lasete, ma desiderare di bere un succo di frutta di un gustoparticolare, anzich un semplice bicchiere dacqua.

    Entrambe queste componenti fanno parte di noi ed incidono

    fortemente sul nostro livello di motivazione. Secondo alcuneteorie e relativi esperimenti portati avanti fin dal 1950 ad oggi,potremmo dire che la nostra vita un continuo cercare disoddisfare bisogni e desideri.

    Indipendentemente dal fatto che in alcune situazioni ci posso-no stimolare pi i bisogni rispetto ai desideri, o viceversa, lacosa importante farne una auto-valutazione, proprio per nonrimanere ancorati al disagio o alla difficolt che in quelmomento stiamo vivendo. Sarebbe come trovarsi sulla riva diun fiume e sentirsi arrabbiati, delusi, frustrati perch non siriesce ad attraversarlo. Se continuiamo a stare fermi l, lanostra insoddisfazione potr solo aumentare, e alla fine dellagiornata (o di un mese, o di un anno) saremo diventati deglieccezionali esperti del problema, ma non certo della soluzione.

    Potremmo definire i bisogni/desideri come un ponte che cipermette di lasciare alle spalle la sensazione problematica e didirigerci verso risultati concreti. Infatti, se individuiamo qualibisogni avvertiamo e quali desideri ci attivano in quel frangen-te, avremo molti pi elementi per costruire lultimo elemento diquesto processo mentale, forse il pi importante: il nostroobiettivo. proprio la soggettivit, la personalizzazione deinostri pensieri, atteggiamenti, sensazioni e comportamenti,che ci permette di definire al meglio il traguardo che vogliamoraggiungere. Pi volte, nelle attivit di formazione, GRUEMPricorda ai partecipanti che un obiettivo, per essere tale, deverispondere a quattro caratteristiche: chiaro/concreto, stimo-lante, raggiungibile e misurabile. Maggiore sar la nostraconsapevolezza dei bisogni (siano essi primari o secondari) edei desideri (di base o pi evoluti) e maggiore sar la nostracapacit di porci quegli obiettivi che ne sono la diretta conse-

    guenza. Gi Seneca, fin dallantichit, diceva che Per chi nonsa dove andare, nessun vento favorevole; per chi sa beneverso quale porto dirigersi, ogni vento o corrente possonoessere quelle giuste.

    a cura di Donato Frigotto