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itinerari escursionistici Guida escursionistica San Martino di Castrozza, Passo Rolle, Primiero e Vanoi impianti e piste da sci parco naturale Paneveggio Pale di San Martino nuova edizione 2010

Guida Escursionistica

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Le più belle ed emozionanti escursioni nella cornice delle Pale di San Martino

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Guida escursionistica

San Martino di Castrozza, Passo Rolle, Primiero e Vanoi

impianti e pisteda sci

parco naturale Paneveggio

Pale di San Martino

nuova edizione 2010

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Guida escursionistica

Questa guida ha lo scopo di fornire una panoramica generale che consente a chi non ha mai visitato questi luoghi di intuirne le potenzialità escursionistiche ed alpinistiche. Gli itinerari proposti si snodano in modo omogeneo sul territorio, spaziando dalla semplice passeggiata sui prati all’escursione di alta montagna.

I percorsi sono stati redatti in collaborazione con le Guide Alpine di San Martino di Castrozza e Primiero, che consigliano di intraprendere le escursioni sempre con adeguato allenamento e con tempo sicuro, specialmente quelle che conducono in quota dove, anche d’estate, improvvisi cambiamenti delle condizioni meteorologiche possono causare difficoltà a chi non ha una preparazione adeguata.

I tempi calcolati per gli itinerari descritti valgono solamente per l’andata. Sarà cura dell’escursionista tenere in debito conto i tempi di ritorno. Le indicazioni destra e sinistra sono sempre riferite alla direzione di marcia. Per semplificazione gli itinerari seguono il medesimo percorso sia all’andata che al ritorno, anche dove sono possibili digressioni o variazioni. I tempi di percorrenza sono stati calcolati in modo comodo (circa 300 metri di dislivello per ora in salita) senza tener conto di eventuali soste.

Per non complicare le descrizioni degli itinerari, tutti i riferimenti delle strutture ricettive o ricovero presenti lungo i percorsi, oltre ad altre informazioni utili, sono elencati alla fine della guida.

Per chi avesse l’esigenza di documentarsi in modo più approfondito su altri itinerari o arrampicate, si rimanda alle numerose pubblicazioni specialistiche che sono in vendita nelle librerie delle vallate.

Per avere ulteriori informazioni sui percorsi descritti o per effettuare delle variazioni consigliamo di interpellare le Guide Alpine, che sono a disposizione per consigli e suggerimenti, inoltre organizzano escursioni per chiunque desideri un approccio alla montagna eseguito in modo responsabile e istruttivo.

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Escursione con la Guida Alpina

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Indice

Itinerario n. 1 - Passo Rolle - Pian dei Casoni per la Val Venegia ......................................................... pag. 07Itinerario n. 2 - Passo Rolle - Rifugio “G. Volpi” al Mulaz ..................................................................... pag. 09Itinerario n. 3 - Passo Rolle - Laghetti di Colbricon ............................................................................... pag. 11Itinerario n. 4 - San Martino di Castrozza - Passo Rolle, per malga Ces, Val Bonetta........................... pag. 13Itinerario n. 5 - San Martino di Castrozza - Colverde ............................................................................ pag. 15Itinerario n. 6 - San Martino di Castrozza - Rifugio Pedrotti alla Rosetta................................................ pag. 17Itinerario n. 7 - Traversata sull’altopiano delle Pale di San Martino ....................................................... pag. 19Itinerario n. 8 - San Martino di Castrozza - Rifugio del Velo .................................................................. pag. 21Itinerario n. 9 - San Martino di Castrozza - Malga Valcigolera .............................................................. pag. 23Itinerario n. 10 - San Martino di Castrozza - Rifugio Tognola e ritorno .................................................. pag. 25Itinerario n. 11 - San Martino di Castrozza - Lago di Calaita ................................................................. pag. 27Itinerario n. 12 - “Cant del Gal” - Rifugio Pradidali ................................................................................. pag. 29Itinerario n. 13 - “Cant del Gal” - Rifugio “Canali” Treviso ..................................................................... pag. 31Itinerario n. 14 - Anello Baita del Vecio, Cenguei, Stiozze ..................................................................... pag. 33Itinerario n. 15 - Passo Cereda - Malga Fossetta .................................................................................. pag. 35Itinerario n. 16 - Prati Piereni - Rifugio Petina ....................................................................................... pag. 37Itinerario n. 17 - Rifugio Caltena - Baita Cogolade ................................................................................ pag. 39Itinerario n. 18 - Sagron-Mis - Rifugio Val delle Moneghe ..................................................................... pag. 41Itinerario n. 19 - Mezzano - Prati di San Giovanni ................................................................................. pag. 43Itinerario n. 20 - Imèr - Rifugio Boz ........................................................................................................ pag. 45

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Indice

Itinerario n. 21 - Imèr - Rifugio Vederna e Croce degli Alpini ................................................................. pag. 47Itinerario n. 22 - Rifugio Vederna - Monte Pavione ................................................................................ pag. 49Itinerario n. 23 - Passo Gobbera - Monte Totoga con visita agli “stoli” .................................................. pag. 51Itinerario n. 24 - Passo Gobbera - Chiesetta di San Silvestro ............................................................... pag. 53Itinerario n. 25 - Zortea - Malga Valsorda Alta ....................................................................................... pag. 55Itinerario n. 26 - Zortea - “Pra’ del Prete” ............................................................................................... pag. 57Itinerario n. 27 - Lago di Calaita - Malga Grugola .................................................................................. pag. 59Itinerario n. 28 - Lago di Calaita - Lago Pisorno .................................................................................... pag. 61Itinerario n. 29 - Anello dei “Colmei di Ronco” ....................................................................................... pag. 63Itinerario n. 30 - Caoria - “Siega de Valzanca” ..................................................................................... pag. 65Itinerario n. 31 - Caoria - Malga Miesnotta di sopra .............................................................................. pag. 67Itinerario n. 32 - Caoria - Zortea attraverso la forcella Valsorda ........................................................... pag. 69Itinerario n. 33 - Caoria - Cicona per malga Fiamena ........................................................................... pag. 71Itinerario n. 34 - Rifugio Refavaie - Monte Cauriol ................................................................................ pag. 73Itinerario n. 35 - Baita Segantini Cima Castellazzo “Trekking del Cristo Pensante” .............................. pag. 75Elenco dei rifugi che si incontrano lungo gli itinerari ...................................... pag. 76Altre informazioni ................................................................................................................................... pag. 77Cartina ................................................................................................................................................... pag. 79

Nella descrizione degli itinerari i loghi a destra identificano i percorsi compresi all’interno del Parco Paneveggio Pale di San Martino.

Itinerario che si percorre all’interno del Parco

Itinerario che si percorre parzialmente nel Parco

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Tramonto dal Campigol della Vezzana

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Prima di arrivare al Passo Rolle (m. 1.980) provenendo da San Martino di Castrozza, fermarsi a destra al posteggio della ex seggiovia Segantini. Da qui è possibile recarsi a baita Segantini al Passo della Costazza (m. 2.170) in due modi: a piedi in circa 40 min. per comodo sentiero fra i pascoli, a circa metà percorso si trova Capanna Cervino (bar e ristorante) o in alternativa usare il bus navetta del Parco che in pochi minuti conduce alla meta.

Giunti al Passo della Costazza, la vista su tutta la Catena Settentrionale delle Pale lascia senza fiato, il Cimon della Pala (m. 3.184) incombe totalizzante, l’alta Val Venegia si stende al nostro sguardo. Proseguire lungo la strada (chiusa con sbarra) che scende a tornanti lungo la valle.

Con tranquilla passeggiata attraverso luoghi di straordinaria bellezza, si giunge al “Campigol della Vezzana” (m. 1.920) circa, dove prati, sorgenti, fiori ed enormi pareti dolomitiche creano una scenografia naturale unica al mondo. Proseguire fino ad immettersi nel bosco, in breve si giunge a Malga Venegiota (m. 1.824), con bar e ristorante.Si prosegue sempre in discesa per boschi e pascoli fino ad arrivare al posteggio alla fine della valle (m. 1.760) circa, nei pressi di Malga Venegia (m. 1.778), con bar e ristorante. Da qui, utilizzando il bus navetta del Parco si ritorna al punto di partenza - informarsi prima della partenza su effettuazione e orari delle corse presso l’Ente Parco.Itinerario percorribile anche in mountain bike.

Itinerario n. 1 - Passo Rolle - Pian dei Casoni per la Val Venegia

Note tecniche:Gruppo: Pale di San Martino catena Settentrionale, Sentiero di accesso nr. 710Partenza: Posteggio ex seggiovia Segantini m. 1.960 - Arrivo: Posteggio a malga Venegia m. 1.760Dislivello: in salita (dalla partenza al passo Costazza) m. 215, in discesa m. 410Tempo medio di percorrenza: h. 2.30Cartografia: Tabacco f. 022 - 1:25000 Kompass f. 622 - 1:25000Note: camminata adatta a tutti (si snoda tutta su comoda strada sterrata), che conduce in luoghi di straordinaria bellezza

Lungo la Val Venegia

Baita Segantini

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Rifugio Mulaz m. 2.571

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Prima di arrivare al Passo Rolle (m. 1.980) provenendo da San Martino di Castrozza, fermarsi a sinistra al posteggio della ex seggiovia Segantini. Da qui proseguire come da itinerario nr. 1 fino al Passo della Costazza. Continuare lungo la strada (chiusa con sbarra) che scende a tornanti lungo la valle.

Giunti al “Pian della Vezzana”, a quota m. 2.010 circa, alla nostra destra in corrispondenza di grossi massi, si stacca il sentiero nr. 710, che prosegue con alcuni saliscendi attraverso ghiaie e si ricongiunge al sentiero (bivio con nr. 710 A m. 2.000) che proviene dalla Malga Venegia.

Si inizia ora a salire a serpentine sul fianco del Monte Mulaz (il sentiero è dedicato a Quinto Scalet e rifatto di recente), fino ad arrivare al Passo del Mulaz (m. 2.619), ancora 15 minuti di cammino e si arriva al Rifugio Mulaz (m. 2.571).

Il ritorno si compie seguendo lo stesso itinerario della salita oppure scendendo alla Malga Venegiota e poi come da itinerario nr. 1.

Itinerario n. 2 - Passo Rolle - Rifugio “G. Volpi” al Mulaz

Note tecniche:Gruppo: Pale di San Martino catena Settentrionale, Sentiero di accesso nr. 710Partenza: Posteggio ex seggiovia Segantini m. 1.960 - Arrivo: Rifugio Mulaz m. 2.571Dislivello: in salita circa m. 800Tempo medio di percorrenza: h. 4.00Cartografia: Tabacco f. 022 - 1:25000 Kompass f. 622 - 1:25000Note: camminata in alta montagna adatta a escursionisti allenati, che conduce in straordinari luoghi dolomitici

Salita verso il Passo della Costazza

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I laghi di Colbricon m. 1.927

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Dal Passo Rolle (m. 1.980) scendere in direzione Predazzo e dopo i primi due tornanti fermarsi a destra (posteggio) nei pressi di Malga Rolle (m. 1.910). Imboccare la stradina (poi sentiero) nr. 14 - 348 in direzione laghi di Colbricon.

Raggiunta la Busa Ferrari, da dove partono due impianti di risalita, proseguire lungo il sentiero, in leggera salita, che si inoltra nel bosco e in circa 2 km arriva ai laghi di Colbricon (m. 1.922).

Siamo in una delle riserve integrali del Parco Paneveggio Pale di San Martino, in un posto ameno e spettacolare situato all’estremità orientale della catena porfirica dei Lagorai.I laghi si trovano ad est della sella del Colbricòn e giacciono rispettivamente a m. 1.909 il più piccolo e m 1.922 il più grande. Sulle rive dei laghetti sono stati trovati importanti reperti del mesolitico, visibili nel Museo Storico di Trento.

A breve distanza si trova il piccolo Rifugio Colbricòn (m. 1.927) aperto nel periodo estivo.

Il ritorno si compie seguendo lo stesso itinerario della salita oppure si può scendere a San Martino di Castrozza seguendo a ritroso l’intinerario nr. 4.Itinerario percorribile anche in mountain bike.

Itinerario n. 3 - Passo Rolle - Laghetti di Colbricon

Note tecniche:Gruppo: Colbricon, Sentiero di accesso nr. 14 - 348Partenza: Posteggio vicino a Malga Rolle m. 1.910 - Arrivo: Rifugio Colbricon m. 1.927Dislivello: in salita circa m. 100 (con saliscendi)Tempo medio di percorrenza: h. 1.00Cartografia: Tabacco f. 022 - 1:25000 Kompass f. 622 - 1:25000Note: Tranquilla passeggiata adatta a qualsiasi turista, che conduce in un luogo di grande bellezza e importanza archeologica

Tramonto sul Colbricon

La chiesetta di Passo Rolle

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Il Passo Rolle con la Catena Settentrionale delle Pale di San Martino

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Da San Martino di Castrozza (m. 1.400) imboccare via Cavallazza e proseguire nel bosco fino a Malga Ces, (m. 1.670, bar e ristorante), fino a qui si può arrivare anche in auto.

Da Malga Ces iniziare a salire nel bosco e per pascolo (sentiero nr. 348) lungo la Val Bonetta che risale fino al fianco della Cavallazza, dove il sentiero prosegue più ripido per giungere infine al Rifugio Colbricon (m. 1.927) aperto nel periodo estivo.

I laghi di Colbricon giacciono rispettivamente a m. 1.909 il più piccolo e m. 1.922 il più grande. Sulle rive sono stati trovati importanti reperti del mesolitico, visibili nel Museo Storico di Trento. Prendere il sentiero nr. 14 - 348 che in circa 2 Km porta a Malga Rolle (m. 1.910).Da qui seguendo brevemente la statale 50 si giunge al Passo Rolle (m. 1.980).

Il ritorno può essere effettuato a ritroso oppure usufruendo dei mezzi pubblici o del bus navetta che collega Passo Rolle con San Martino di Castrozza.

Itinerario n. 4 - San Martino di Castrozza - Passo Rolle, per Malga Ces, Val Bonetta e laghi di Colbricon

Note tecniche:Gruppo: Colbricon, Sentiero di accesso nr. 348Partenza: San Martino di Castrozza m. 1.400 - Arrivo: Passo Rolle m. 1.980Dislivello: in salita circa m. 597 (con saliscendi)Tempo medio di percorrenza: h. 3.00Cartografia: Tabacco f. 022 - 1:25000 Kompass f. 622 - 1:25000Note: Escursione che ci introduce nella Catena Porfirica dai Lagorai

Malga Ces

Il Colbricon da Malga Ces

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Il Cimon della Pala, con il Colverde

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Salita con “Cabinovia Colverde”, discesa a piedi

Da San Martino di Castrozza (m. 1.400) seguire le indicazioni per “Colverde, Rosetta” e con la moderna cabinovia salire fino al Colverde (m. 1.965), rifugio con ristorante - piatti tipici, splendido belvedere su San Martino di Castrozza.

Scendere leggermente, imboccare la pista da sci e seguire le indicazioni per Malga Pala (m. 1.897) raggiungibile per un comodo sentiero dal Colverde.

Da qui sono possibili diversi itinerari per tornare a San Martino, indichiamo il più semplice e diretto: da Malga Pala si torna verso il Colverde fino a incrociare la pista da sci, si prosegue per prati, bosco e lungo la pista, per giungere in h.1.00 circa alla stazione di partenza della cabinovia e quindi a San Martino.

Note tecniche:Gruppo: Pale di San Martino, Sentieri di accesso nr. 725 - 21Partenza: Staz.di arrivo Cabinovia del Colverde m. 1.965 - Arrivo: San Martino di Castrozza m. 1.400Dislivello: in discesa m. 565 circaTempo medio di percorrenza: h. 1.30Cartografia: Tabacco f. 022 - 1:25000 Kompass f. 622 - 1:25000Note: Piacevole passeggiata tutta in discesa fra pascoli e boschi

L’arrivo al Colverde

Rifugio Colverde

Itinerario n. 5 - San Martino di Castrozza - Colverde

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Rifugio Pedrotti alla Rosetta m. 2.581

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Salita con impianti, discesa a piedi

Da San Martino di Castrozza (m. 1.400) seguire le indicazioni per Colverde, Rosetta e con la cabinovia salire fino al Colverde (m. 1.965), rifugio con ristorante - piatti tipici, splendido belvedere su San Martino di Castrozza.Si sale quindi con la funivia a m. 2.609 stazione di arrivo (bar ristorante). Da qui in circa 20 minuti imboccando il sentiero nr. 701B, si può salire alla Cima della Rosetta (m. 2.743). Dalla Croce di vetta il panorama è grandioso e in giornate limpide la fatica della salita è ampiamente ripagata.Scendere per il sentiero nr. 701 che porta al vicino Rifugio Pedrotti alla Rosetta (m. 2.581), dopo l’eventuale sosta al rifugio tornare indietro e all’incrocio che precede la salita che riporta alla stazione della funivia seguire a destra le indicazioni per il Passo della Rosetta (m. 2.575) Colverde San Martino. Qui inizia la discesa verso il Colverde per il sentiero nr. 701. Questa parte dell’itinerario, dal Passo della Rosetta al Colverde è consigliata ai soli escursionisti esperti o accompagnati dalle Guide Alpine.Porre attenzione: il sentiero è a tratti esposto e sono necessari passo fermo e assenza di vertigini (nei punti più critici ci sono parapetti e funi metalliche).Giunti al Colverde (m. 1.965) in h. 1.30 circa, si prosegue lungo la pista da sci che si inoltra a tratti nel bosco, per giungere in h.1.00 circa alla stazione di partenza della cabinovia e quindi a San Martino.

Note tecniche:Gruppo: Pale di San Martino, Sentieri di accesso nr. 701Partenza: Staz.di arrivo Funivia della Rosetta m. 2.609 - Arrivo: San Martino di Castrozza m. 1.400Dislivello: in discesa m. 1.210 circaTempo medio di percorrenza: h. 2.30 (senza la salita alla Rosetta e la discesa al rifugio Pedrotti)Cartografia: Tabacco f. 022 - 1:25000 Kompass f. 622 - 1:25000Note: Itinerario da percorrere con attenzione nel tratto fra il passo della Rosetta e il Colverde, offre splendidi panorami

L’altopiano delle Pale

La funivia della Rosetta

Itinerario n. 6 - San Martino di Castrozza - Rifugio Pedrotti alla Rosetta

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Il Ghiacciaio della Fradusta fotografato nell’estate del 1990

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Da San Martino di Castrozza (m. 1.400) seguire le indicazioni per Colverde, Rosetta, poi, come da itinerario nr. 6, scendere al vicino rifugio Pedrotti alla Rosetta (m. 2.581) per il sentiero nr. 701.

Proseguire per il sentiero nr. 707 - 709 che si inoltra nell’altopiano calanchivo delle Pale. Al bivo, dove il sentiero nr. 707 volge a sinistra in direzione F.lla del Miel, Rif. Canali Treviso, seguire il sentiero nr. 709 per giungere al Passo Pradidali Basso (m. 2.658), da dove si ha una superba visione del ghiacciaio della Fradusta.

Seguire le indicazioni per il Rif. Pradidali e scendere verso il fondo del vallone dove si trova il laghetto Pradidali (m. 2.242), ancora pochi metri e si arriva al Rifugio Pradidali(m. 2.278).

Si prosegue sempre per il sentiero nr. 709 in direzione Cant del Gal (m. 1.180).È possibile mangiare e pernottare presso gli alberghi Cant del Gal e La Ritonda.

Da qui con autoservizo o bus navetta si ritorna a San Martino di Castrozza. Consigliamo di informarsi prima della partenza su orari e coincidenze per il rientro.

Note tecniche:Gruppo: Pale di San Martino Nord, Sentieri di accesso nr. 701/A - 707 - 709Partenza: Staz.di arrivo Funivia della Rosetta m. 2.609 - Arrivo: Cant del Gal m. 1.180Dislivello: in salita m. 150 circa, in discesa m. 1.400 circaTempo medio di percorrenza: h. 4.15Cartografia: Tabacco f. 022 - 1:25000 Kompass f. 622 - 1:25000Note: Itinerario da percorrere con tempo bello/stabile, l’altopiano in caso di maltempo/nebbia può trasformarsi in un pericoloso labirinto. Sentiero ben segnalato e molto battuto, una esperienza di alta montagna in un ambiente “lunare”

Rifugio Rosetta

Discesa verso il rifugio Pradidali dal Passo Pradidali basso

Itinerario n. 7 - Traversata sull’altopiano delle Pale di San Martino

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Guida escursionistica

Il Rifugio del Velo m. 2.358

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Guida escursionistica

Da San Martino di Castrozza (m. 1.466) seguire le indicazioni per il Caffè Col che si trova nella parte sud del paese. Prima di giungere al Caffè Col, sulla sinistra si stacca il sentiero nr. 724 con staccionata della Val di Roda che porta verso Sora Ronz.

Proseguire per il sentiero nr. 724 fino a incrociare la strada forestale che conduce ai ruderi di Malga Sora Ronz, poco più avanti sulla sinistra si trova il sentiero nr. 713 che porta al rifugio del Velo.

Si sale dapprima nel bosco, poi per ghiaie e per cenge, alcune attrezzate con funi metalliche, ed infine per una conca a roccette si perviene al Rifugio del Velo (m. 2.358).

Il ritorno si effettua per lo stesso itinerario di salita.

Una variante per raggiungere il rifugio segue il sentiero n. 721 che sale dalla Val di Roda.Per la discesa si possono seguire i sentieri n. 713 e 724.

Note tecniche:Gruppo: Pale di San Martino, Sentieri di accesso nr. 724 e 713Partenza: San Martino di Castrozza m. 1.466 - Arrivo: Rifugio del Velo m. 2.358Dislivello: in salita m. 900 circaTempo medio di percorrenza: h. 3.30Cartografia: Tabacco f. 022 - 1:25000 Kompass f. 622 - 1:25000Note: Itinerario riservato a escursionisti sufficientemente allenati e che abbiano dimestichezza con la roccia, splendidi i panorami sulla Cima della Madonna e sul Sass Maor

Salendo verso Cima Stanga

Rifugio del Velo dalla Cima Stanga

Itinerario n. 8 - San Martino di Castrozza - Rifugio del Velo

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Guida escursionistica

Malga “Valcigolera” m. 1.897

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Guida escursionistica

Da San Martino di Castrozza (m. 1.400) imboccare la strada che conduce al laghetto Plank e proseguire fino al campeggio, a sinistra si stacca una strada in salita che si inoltra nel bosco. Si trova subito un divieto di transito e molti cartelli con indicazioni, seguirle in direzione Malga Valcigolera nr. 368 - 8.

Percorrendo strade forestali ottimamente segnalate, immerse nel bosco si giunge all’inizio della Val Cigolera. La strada segue la valle lungo il torrente, e diventa più ripida nel tratto finale prima di giungere a Malga Valcigolera (m. 1.897), posto di ristoro e bar.

Il ritorno si effettua per lo stesso itinerario di salita.

Itinerario percorribile anche in mountain bike.

Note tecniche:Gruppo: Colbricon, Sentiero di accesso nr. 368 - 8Partenza: San Martino di Castrozza m. 1.400 - Arrivo: Malga Valcigolera m. 1.897Dislivello: in salita circa m. 497Tempo medio di percorrenza: h. 2.00Cartografia: Tabacco f. 022 - 1:25000 Kompass f. 622 - 1:25000Note: Escursione che ci introduce nella Catena Porfirica dai Lagorai

Torrente Valcigolera

Verso Malga Valcigolera

Itinerario n. 9 - San Martino di Castrozza - Malga Valcigolera

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Guida escursionistica

I pascoli della Tognola visti dalla Valle del Vanoi

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Guida escursionistica

Salita con Cabinovia Tognola, discesa a piedi

Da San Martino di Castrozza (m. 1.400) seguire la statale in direzione Fiera di Primiero fino a giungere al grande posteggio della stazione di partenza della cabinovia Tognola (m. 1.400), in pochi minuti si arriva al Rifugio Tognola (m. 2.142) provvisto di ristorante, self service e solarium. (Dal rifugio splendidi panorami sulla catena delle Pale di San Martino, Lagorai e Cima D’Asta).

Lasciare il rifugio e, seguendo le indicazioni, imboccare la strada che per pascoli conduce in circa h. 0.30 alla Malga Tognola di Siror (m. 1.988).

Da qui imboccare il sentiero nr. 9 - 352 che, prima per pascoli e poi per bosco, scende comodamente fino a intersecare la strada forestale nr. 16 - 350.

Voltare a sinistra e al primo bivio prendere la strada a destra seguendo le indicazioni per Malga Frattazza e quindi al posteggio della stazione di partenza della cabinovia Tognola (h. 1.00 circa).

Itinerario percorribile anche in mountain bike.

Note tecniche:Gruppo: Tognola, Sentieri di accesso nr. 9 - 352 e 16 - 350Partenza: Staz.di arrivo cabinovia della Tognola m. 2.142 - Arrivo: Staz.di partenza cabinovia della Tognola m. 1.400Dislivello: in discesa m. 742 circaTempo medio di percorrenza: h.1.30Cartografia: Tabacco f. 022 - 1:25000 Kompass f. 622 - 1:25000Note: Passeggiata tutta in discesa per pascoli e boschi, attenzione agli incroci con le varie strade forestali, comunque tutti ottimamente segnalati

La cabinovia della Tognola

Malga Tognola

Itinerario n. 10 - San Martino di Castrozza - Rifugio Tognola e ritorno

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Guida escursionistica

Lago di Calaita m. 1.621

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Guida escursionistica

Da San Martino di Castrozza (m. 1.400) prendere la strada che conduce al laghetto Plank, poco più avanti a sinistra del campeggio seguire i cartelli indicatori e prendere la stradina in salita che si inoltra nel bosco.

Seguire le indicazioni per Malga Crel - Lago di Calaita segnavia nr. 16 - 350. Senza difficoltà si raggiunge Malga Crel (m. 1.550 Bar Ristorante) con bellissima vista sulle Pale di San Martino, proseguire sempre per strada forestale nr. 16 - 350 fino a raggiungere la Forcella Calaita (m. 1.607) nella Valle del Lozen.

Seguire la vecchia mulattiera militare che in pochi minuti conduce presso la riva del lago di Calaita e termina al ristorante Miralago e alla strada che scende in Valle del Vanoi.

Il ritorno può essere effettuato per lo stesso itinerario di salita, oppure con autoservizio scendere a Fiera di Primiero e successivamente rientrare a San Martino di Castrozza.

Itinerario percorribile anche in mountain bike.

Note tecniche:Gruppo: Scanaiol Tognola, Sentiero di accesso nr. 16 - 350Partenza: San Martino di Castrozza m. 1.466 - Arrivo: Lago di Calaita m. 1.621Dislivello: in salita m. 285 (compresi.saliscendi)Tempo medio di percorrenza: h. 2.30Cartografia: Tabacco f. 022 - 1:25000 Kompass f. 622 - 1:25000Note: Strade e sentieri ben segnalati, una escursione fra magnifici boschi e pascoli

Malga Crel

Itinerario n. 11 - San Martino di Castrozza - Lago di Calaita

La foresta di San Martino

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Guida escursionistica

Rifugio Pradidali m. 2.278

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Guida escursionistica

Da Fiera di Primiero prendere la strada per il Passo Cereda e deviare poi a sinistra per la Val Canali all’altezza del Castelpietra. Poco più avanti troviamo Villa Welsperg (sede del Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino), giungere quindi al Cant del Gal. Possibilità di mangiare e pernottare presso i ristoranti Cant del Gal e La Ritonda.

Proseguire seguendo le indicazioni per il sentiero nr. 709, principalmente per bosco, si giunge in località Pedemonte chiamata anche Portela (m. 1.650) in h. 1.00 circa. Qui arriva anche il sentiero nr. 719 dai Prati Piereni (un’alternativa alla partenza dal Cant Del Gal che consente di giungere al rifugio compiendo un dislivello inferiore).

Da Pedemonte inizia la vera salita al rifugio che in circa h. 2.00 attraverso indimenticabili scenari di roccia conduce alla meta. Il rifugio è posto in un grandioso anfiteatro roccioso da dove partono numerosi itinerari che conducono nel cuore delle Pale di San Martino, nelle vicinanze si trova il laghetto Pradidali.

Il rifugio, è stato ristrutturato nel 2005-2006.

Note tecniche:Gruppo: Pale di San Martino, Sentiero di accesso nr. 709Partenza: Cant del Gal m. 1.160 - Arrivo: Rifugio Pradidali m. 2.278Dislivello: in salita m. 1.118 (partendo dai Prati Piereni dislivello in salita m. 950)Tempo medio di percorrenza: h. 3.00Cartografia: Tabacco f. 022 - 1:25000 Kompass f. 622 - 1:25000Note: Sentiero ben segnalato e molto battuto, una esperienza indimenticabile nel cuore delle Pale

Cima Canali

Itinerario n. 12 - “Cant del Gal” - Rifugio Pradidali

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Guida escursionistica

Rifugio Canali Treviso m. 1.630

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Guida escursionistica

Da Fiera di Primiero prendere la strada per il Passo Cereda, poi come da itinerario nr.11 fino al Cant del Gal.

Imboccare la strada a destra del Cant del Gal e proseguire fino al parcheggio vicino alla Malga Canali (Agritur - piatti tipici), proseguire a piedi per la strada sterrata, poi sul letto detritico del Torrente Canali ed infine nel bosco che con numerose serpentine conduce al Rifugio Canali Treviso (m. 1.631) ristrutturato nel 2004. Il rifugio offre servizio di alberghetto con 36 posti letto, aperto dal 20 giugno al 20 settembre.

Da qui si gode una splendida veduta sulle montagne: Cima Lastèi (m. 2.846), la Cima dell’Orsa (m. 2.472) dalla forma piatta, la Cima dell’Alberghetto (m. 2.574), la massiccia Cima del Coro (m. 2.670) e la Pala del Rifugio (m. 2.394).

Il ritorno si effettua per lo stesso itinerario di salita.

Note tecniche:Gruppo: Pale di San Martino, Sentiero di accesso nr. 707Partenza: Parcheggio in Val Canali m.1.300 - Arrivo: Rifugio Canali Treviso m. 1.631Dislivello: in salita m. 330Tempo medio di percorrenza: h. 1.15 circaCartografia: Tabacco f. 022 - 1:25000 Kompass f. 622 - 1:25000Note: Sentiero ben segnalato, facile e molto battuto, una piacevole passeggiata

Il Torrente Canali

Lo “scimmiotto” in Val Canali

Itinerario n. 13 - “Cant del Gal” - Rifugio Canali Treviso

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Guida escursionistica

La Catena Centrale delle Pale di San Martino

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Guida escursionistica

Partire da Baita del Vecio a quota m. 1.114 (raggiungibile da Fiera di Primiero seguendo la strada che porta al Passo Cereda), oltrepassare il torrente Cereda su un ponticello e iniziare a salire per una strada fino a quota m. 1.200. Al bivio seguire le indicazioni per Cenguei dove si trova l’incantevole distesa dei prati omonimi, magnifici nel periodo della fioritura, circondati da boschi di abeti e larice.

Lungo il precorso sorgono alcuni masi e casere molto caratteristici, e di fronte si staglia in tutta la sua imponenza la catena Centrale delle Pale di San Martino.Si prosegue scendendo per la Val Uneda fino al bivio per Transacqua (m. 1.100) risalire la ripida strada a sinistra fino al Maso di Ritasa che porta alla conca dei Prati di Stiozza, da quì la strada prosegue in discesa e riporta al punto di partenza.

Itinerario percorribile anche in mountain bike.

Note tecniche:Gruppo: Cimonega Vette Partenza: Baita del Vecio m. 1.114 - Arrivo: Baita del Vecio m. 1.114Dislivello: in salita m. 360Tempo medio di percorrenza: h. 4Cartografia: Tabacco f. 022 - 1:25000 Kompass f. 622 - 1:25000Note: Appagante anello attorno ai colli Cenguei e Stiozze fra boschi e pascoli

Masi Cenguei

Itinerario n. 14 - Anello Baita del Vecio, Cenguei, Stiozze

Masi Cenguei

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Guida escursionistica

Malga Fossetta m. 1.556

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Guida escursionistica

Da Fiera di Primiero prendere la strada per il Passo Cereda (m. 1.350), e proprio sul passo imboccare a destra la stradina asfaltata chiusa al traffico nr. 729 con indicazione per Malga Fossetta (m. 1.556).

Seguendo la strada si arriva comodamente alla malga in circa h. 0.40, è possibile comunque, prestando attenzione ai cartelli seguire il sentiero nel bosco, questo consente di ridurre la lunghezza del percorso.

La Malga Fossetta, posta in un’ampia conca erbosa con ampi panorami, offre servizio di agritur.

Il ritorno si effettua per lo stesso itinerario di salita.

Itinerario percorribile anche in mountain bike.

Note tecniche:Gruppo: Cimonega Piz Di Sagron, Sentiero di accesso nr. 729Partenza: Passo Cereda m. 1.350 - Arrivo: Malga Fossetta m. 1.556Dislivello: in salita m. 1.118Tempo medio di percorrenza: h. 040Cartografia: Tabacco f. 022 - 1:25000 Kompass f. 622 - 1:25000Note: Una tranquilla passeggiata adatta a tutti grazie anche al modesto dislivello e alle quote medie cui si svolge

La chiesetta di Passo Cereda

Passo Cereda

Itinerario n. 15 - Passo Cereda - Malga Fossetta

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Guida escursionistica

Paesaggio lungo l’itinerario

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Guida escursionistica

Al bivio Tressane, sulla Statale Fiera - San Martino, prendere la strada che conduce in Val Canali e seguendo le indicazioni Piereni raggiungere in breve lo Chalet Piereni (m. 1.235, albergo ristorante), posto sull’omonima e splendida conca verdeggiante.

Seguire il sentiero / strada nr. 724 immerso nel bosco, fino a raggiungere le radure sovrastanti ed arrivare al Maso Tàis (ristorante e camere), splendido il paesaggio sulla bassa valle di Primiero e delle Vette Feltrine.

Proseguire seguendo la precisa segnaletica verso il Rifugio Petina per la comoda stradina asfaltata circondata da pascoli e boschi, al cospetto di indimenticabili scorci paesaggistici sulle Pale di San Martino.

Il Rifugio Petina, (m. 1.879) con ristorante e camere, si raggiunge senza fatica percorrendo l’itinerario sempre circondati da una splendida natura e da indimenticabili paesaggi.

Questo itinerario è consigliabile anche nei mesi autunnali quando i boschi assumono i tipici colori della stagione.Il ritorno si effettua per lo stesso itinerario.

Itinerario percorribile anche in mountain bike.

Note tecniche:Gruppo: Pale di San Martino, segnavia nr. 724Partenza: Chalet Piereni m. 1.235 - Arrivo: Rif. Petina m. 1.879Dislivello: in salita m. 100 circaTempo medio di percorrenza: h. 1.30Cartografia: Tabacco f. 022 - 1:25000 Kompass f. 622 - 1:25000Note: Strada e sentiero ben segnalato, una tranquilla passeggiata a media quota fra pascoli e boschi

Itinerario n. 16 - Prati Piereni - Rifugio Petina

I prati di Polina

I prati di Polina

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Guida escursionistica

Baita Cogolade m. 1.321

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Guida escursionistica

Dal Rifugio Caltena (m. 1.265, ristorante e camere), raggiungibile in auto da Transacqua per una ripida e stretta stradina asfaltata di km. 4,5, si prosegue per la selvaggia Val Giasinozza, percorrendo per Km. 6 la strada forestale immersa nel bosco di faggi.Con continui saliscendi si giunge a Baita Cogolade (m. 1.321), incustodita ma dotata di locali sempre aperti.

L’itinerario è adatto a tutti e conduce in posti poco conosciuti alla maggior parte degli escursionisti, al cospetto dei gruppi montuosi del Sass de Mura e del Piz di Sagron.

Il ritorno si effettua per lo stesso itinerario.

Itinerario percorribile anche in mountain bike.

Note tecniche:Gruppo: Cimonega Vette sentiero di accesso nr 729Partenza: Rif. Caltena m. 1.265 - Arrivo: Baita Cogolade m. 1.321Dislivello: in salita m. 60Tempo medio di percorrenza: h. 1.30Cartografia: Tabacco f. 022 - 1:25000 Kompass f. 622 - 1:25000Note: Percorso facile e rilassante attraverso la Val Giasinozza al cospetto del Sass de Mura

Val Giasinozza

Itinerario n. 17 - Rifugio Caltena - Baita Cogolade

Il Piz di Sagron

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Guida escursionistica

Il Rifugio forestale Val delle Moneghe m. 1.265

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Guida escursionistica

L’itinerario parte dal piazzale della Chiesa di Sagron, da qui prendere la strada in discesa che porta alle frazioni sottostanti e oltrepassato il ponte girare a destra e salire fino in prossimità di una cava, imboccare la stradina sterrata che in leggera salita si inoltra nel bosco.

Proseguire per questa e seguendo le indicazioni inoltrarsi nel bosco della Val delle Mone-ghe in un ambiente fresco suggestivo e ombroso. Con tranquilla e rilassante passeggiata raggiungere quindi il Rifugio forestale Val delle Moneghe (m. 1.265), chiuso e incustodito. Al suo esterno un tavolo e una fontanella invitano a una sosta al cospetto delle imponenti pareti dolomitiche del Piz di Sagron.

Il ritorno si effettua per lo stesso itinerario.

Itinerario percorribile anche in mountain bike.

Note tecniche:Gruppo: Cimonega Partenza: Sagron-Mis m. 1.062 - Arrivo: Rifugio forestale Val delle Moneghe m. 1.265Dislivello: in salita m. 233Tempo medio di percorrenza: h. 1.00Cartografia: Tabacco f. 022 - 1:25000 Kompass f. 622 - 1:25000Note: Strada e sentiero ben segnalati, una escursione che porta al cospetto del Piz di Sagron

Itinerario n. 18 - Sagron-Mis - Rifugio Val delle Moneghe

Sagron

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Guida escursionistica

La chiesetta di San Giovanni m. 1.150

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Guida escursionistica

Da Mezzano (m. 650), imboccare la strada asfaltata in Loc. la Copera e seguire il cartello con le indicazioni Prati di S.Giovanni. All’inizio la strada sale con tornanti all’ombra del bosco, e lungo il percorso possiamo vedere le casere dotate all’esterno delle caratteristiche cisterne per l’acqua piovana, circondate da prati fioriti e boschi rigogliosi.

Arrivati ai Prati Poit al bivio, prendere la strada di destra per giungere poco dopo ai Prati di San Giovanni, caratterizzati da un piccolo gruppo di case.

Sulla sinistra si trova la Chiesetta di San Giovanni adornata da affreschi di Francesco Naurizio e fatta costruire nel 1514 dal notaio Ugolino Scopoli. Qui è possibile ammirare uno splendido paesaggio sulla catena delle Vette Feltrine.

Il ritorno si effettua per lo stesso itinerario di salita.

Itinerario percorribile anche in mountain bike.

Note tecniche:Gruppo: Vette Feltrine, Sentiero di accesso nr. 728Partenza: Mezzano (loc.Oltra) m. 650 - Arrivo: Prati di San Giovanni m. 1.150Dislivello: in salita m. 600Tempo medio di percorrenza: h. 2.30Cartografia: Tabacco f. 022 - 1:25000 Kompass f. 622 - 1:25000Note: Una tranquilla passeggiata adatta a tutti grazie anche al modesto dislivello e alle quote medie cui si svolge

I Prati di San Giovanni

I Prati di San Giovanni

Itinerario n. 19 - Mezzano - Prati di San Giovanni

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Guida escursionistica

Il gruppo del Sass de Mura

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Guida escursionistica

Da Imèr seguire le indicazioni per la Val Noana, e per la stretta strada asfaltata che si snoda nell’orrido, raggiungere dopo km. 9 il Rifugio Fonteghi (m. 1.100 bar e ristorante) posto all’inizio della Val Nagaoni presso il lago artificiale di Val Noana.

Proseguire per la strada a destra del rifugio seguendo le indicazioni per circa km. 2 fino a raggiungere un posteggio (Maso el Belo m. 1.188). Fin qui è possibile arrivare in auto.

Proseguire a piedi per la strada forestale a sinistra e seguirla lungamente per circa Km. 3.3 fino a quota m. 1.600 circa. A destra si stacca una stradina che porta alla partenza della teleferica del rifugio Boz, seguirla e poi proseguire per la Val Fonda (sentiero nr. 727) fino al Rifugio Boz (m. 1.718).

Il ritorno si effettua per lo stesso itinerario di salita.

Itinerario percorribile anche in mountain bike.

Note tecniche:Gruppo: Piz Di Sagron Cimonega, Sentiero di accesso nr. 727Partenza: Imèr m. 670 - Arrivo: Rifugio Boz m. 1.718Dislivello: in salita (solo per il tratto a piedi) m. 530Tempo medio di percorrenza: h. 1.50Cartografia: Tabacco f. 022/023 - 1:25.000 Kompass f. 622 - 1:25.000Note: percorso su strada forestale e sentiero

Malga Neva 1

Rifugio Boz

Itinerario n. 20 - Imèr - Rifugio Boz

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Guida escursionistica

La Conca prativa delle Vederne m. 1.300

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Guida escursionistica

Da Imèr seguire le indicazioni per il Cappuccetto Rosso (m. 675), qui inizia la stradina lastricata nr. 736 che sale fino ai prati della Vederna.

Proseguire fino a raggiungere il Piano Grande, con alcune case e fienili. Poco dopo la Chiesetta della Madonna della neve ci dà il benvenuto in un luogo bucolico, cosparso di prati meravigliosamente tenuti.

Nei pressi il Rifugio Vederna (m. 1.324) offre servizio di alberghetto con 23 posti letto, aperto solo nel periodo estivo (fino a qui h. 2.00 circa). Di fronte al rifugio si trova sulla strada una piccola fontana, prendere la carrareccia più in alto e proseguire in dolce salita fino ad un bivio (m. 1.412), seguire a destra per la carrareccia nr. 741 fino a perdersi nel prato a quota m. 1.567.Continuare sempre a est nel prato seguendo delle evidenti tracce fino a una linea elettrica che termina alla grande Croce degli Alpini (m. 1.567) che domina la Valle di Primiero (dal Rifugio Vederna h.1.00). Il panorama che si gode, in giornate limpide, è meraviglioso, sembra di toccare con un dito tutti i paesi della Valle di Primiero.Il ritorno si effettua per lo stesso itinerario di salita.

Itinerario percorribile anche in mountain bike.

Note tecniche:Gruppo: Monte Vederna, Sentiero di accesso nr. 736 - 741Partenza: Imèr, Cappuccetto Rosso m. 675 - Arrivo: Croce degli Alpini m. 1.567Dislivello: in salita m. 950 , in discesa m. 950Tempo medio di percorrenza: h. 3.00 (salita) h. 2.00 (discesa)Cartografia: Tabacco f. 23 - 1:25.000 Kompass f. 622 - 1:25.000Note: Sentiero lastricato, all’inizio poi strada forestale e sentiero nei pascoli

Chiesetta Madonna della Neve

Itinerario n. 21 - Imèr - Rifugio Vederna e Croce degli Alpini

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Guida escursionistica

La Vetta del Monte Pavione m. 2.335

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Guida escursionistica

Raggiungere il Rifugio Vederna partendo da Imèr (come da itinerario nr.16), oppure con l’auto da Pontet percorrendo per Km.12 una ripida e stretta strada sterrata molto esposta e priva di protezioni a valle (divieto di transito, strada non collaudata, informarsi presso le autorità competenti prima di percorrerla).

Dal Rif. Vederna (m. 1.324) proseguire per Malga Agnerola (m. 1.543) seguendo la strada e il sentiero che si inoltrano nel bosco (nr. 736). Proseguire per un sentiero ben segnalato che porta ai primi contrafforti del Pavione.

Qui inizia la vera salita che con un dislivello di circa m. 600 ci fa arrivare sulla vetta del Monte Pavione (m. 2.335) che è la più alta delle Vette Feltrine. Questa montagna si differenzia da tutte per la sua straordinaria forma geometrica regolare a “piramide”. Dalla vetta si gode un eccezionale panorama a 360°.

Il ritorno si effettua per lo stesso itinerario di salita.

Note tecniche:Gruppo: Vette Feltrine, Sentiero di accesso nr. 736Partenza: Rifugio Vederna m. 1.324 - Arrivo: Monte Pavione m. 2.335Dislivello: in salita m. 911 circaTempo medio di percorrenza: h. 3.30 (solo salita)Cartografia: Tabacco f. 23 - 1:25.000 Kompass f. 622 - 1:25.000Note: Strada forestale e sentiero dapprima nel bosco, poi per ripidi pascoli e ghiaie

Malga Agnerola

Itinerario n. 22 - Rifugio Vederna - Monte Pavione

La conca delle Vederne e il Totoga

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Guida escursionistica

Passo Gobbera con la cima del Monte Totoga 1.705

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Guida escursionistica

Gli “stoli”

Dal Passo Gobbera (m. 985) dirigere verso la chiesa e imboccare la salita alla sua destra, sentiero nr. 345 Monte Totoga. Poco più avanti seguire la strada militare in leggera salita, all’ombra di un bel bosco. Seguire l’indicazione e prendere una mulattiera a destra che sale ripidamente fino a raggiungere il crinale sud del Totoga.

Il sentiero svolta ora a destra, e seguendo la ex strada militare arriva al Rifugio Forestale San Giovanni Gualberto (m. 1.570) chiuso ma con locali di emergenza sempre aperti. A pochi passi dal rifugio, seguire l’ex strada militare per raggiungere gli “stoli”: postazione di artiglieria italiana costruita su due piani nel 1915. Le gallerie sono in ottime condizioni e meritevoli di una visita (utile una torcia). Affacciandosi (con attenzione) ai grandi “finestroni” si svelano splendidi paesaggi su tutta la Valle del Vanoi.

Uscire dagli “stoli” in direzione del rifugio, salire per il sentiero a sinistra nel bosco (discretamente segnalato) che in circa h. 0.35 porta sulla cima del M. Totoga (m. 1.705).Il panorama è eccezionale e spazia dal Passo Brocon alle Pale di San Martino, per finire su tutta la Valle del Vanoi con i paesetti sottostanti.

Il ritorno si effettua per lo stesso itinerario di salita.

Note tecniche:Gruppo: Monte Totoga, Sentiero di accesso nr. 345Partenza: Passo Gobbera m. 985 - Arrivo: M. Totoga m. 1.705Dislivello: in salita m. 800Tempo medio di percorrenza: in salita h. 3.00Cartografia: Tabacco f. 23 - 1:25.000 Kompass f. 622 - 1:25.000Note: Sentiero quasi tutto nel bosco, molto ombreggiato, una interessante escursione di importanza storica

Rifugio Forestale “San Giovanni Gualberto”

Itinerario n. 23 - Passo Gobbera - Monte Totoga con visita agli “stoli”

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Guida escursionistica

La chiesetta di San Silvestro m. 965

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Guida escursionistica

Dal Passo Gobbera (m. 985) dirigere verso la Chiesa, seguendo la strada in direzione di Imèr, subito dietro la Chiesa a destra si stacca un sentierino in discesa (nr. 346 indicazione San Silvestro). Seguire il sentiero e poco dopo quasi in piano proseguire nel bosco fino ad arrivare sul promontorio roccioso che ospita la Chiesetta di San Silvestro (m. 965).

In alternativa è possibile seguire la strada forestale che parte dalla Calchera di Gobbera e quando la chiesetta compare sotto la strada, scendere per il sentierino a sinistra. Il panorama è stupendo su tutta la bassa Valle di Primiero e sul lago di Val Schener.

Il ritorno si effettua a per gli stessi itinerari.

Note tecniche:Gruppo: Monte Totoga, Sentiero di accesso nr. 346Partenza: Passo Gobbera m. 985 - Arrivo: Chiesetta di San Silvestro m. 965Dislivello: in salita m. 50Tempo medio di percorrenza: h. 0.50Cartografia: Tabacco f. 23 - 1:25.000 Kompass f. 622 - 1:25.000Note: Sentiero quasi tutto nel bosco, molto ombreggiato, una piacevole e remunerativa passeggiata adatta a tutti

La “calchera” a Passo Gobbera

Itinerario n. 24 - Passo Gobbera - Chiesetta di San Silvestro

Passo Gobbera

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Guida escursionistica

Lago di Valsorda m. 2.046

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Guida escursionistica

Da Canal San Bovo seguire le indicazioni per Passo Gobbera e al bivio poco prima del Passo prendere la strada a sinistra per Zortea, Lago di Calaita.

Prima della chiesa (bivio con capitello) di Zortea, a destra si stacca una ripida stradina asfaltata con le indicazioni per Forcella Valsorda. Salire la stradina che poco dopo attraversa le case di Zortea Alta e che in ripido selciato prosegue nel bosco addentrandosi nella Val Zortei (la segnaletica è ottima).

Continuare a salire anche con tratti ripidi trovando molti masi e rustici, fino al diradarsi del bosco (a circa m. 1.800). La mulattiera, che continua con fondo erboso e poi sassoso regalando magnifici paesaggi, conduce in breve alla Forcella Valsorda (m. 2.095) dove ci attende un paesaggio insolito per le zone dolomitiche.

E’ già possibile intravedere la Malga Valsorda Alta (m. 1.824) raggiungibile in 30 minuti dalla forcella.

Il ritorno si effettua per lo stesso itinerario di salita.

Note tecniche:Gruppo: Arzon Scanaiol Sentiero di accesso nr. 344Partenza: Zortea m. 1.027 - Arrivo: Malga Valsorda Alta m. 1.824Dislivello: in salita m. 1.337 (compreso il ritorno dalla malga alla forcella)Tempo medio di percorrenza: h. 5.00Cartografia: Tabacco f. 23 - 1:25.000 Kompass f. 622 - 1:25.000Note: Sentiero ben segnalato e molto battuto, una esperienza indimenticabile nel cuore della catena Arzon Scanaiol

Verso Malga Valsorda

Itinerario n. 25 - Zortea - Malga Valsorda Alta

La chiesa di Zortea

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Guida escursionistica

La Valle del Lozen

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Guida escursionistica

Dalla Chiesa di Zortea, seguire la strada verso Calaita e imboccare la ripida strada asfaltata sulla sinistra (dopo il capitello) con numerose indicazioni escursionistiche.Seguire l’indicazione per agritur Santa Romina, che offre servizio di ristorante con piatti tipici, raggiungibile con piacevole passeggiata e che consente di ammirare uno splendido paesaggio sul Vanoi.

Proseguire la camminata su strada ombreggiata dal bosco e raggiungere la località Santa Romina che prende il nome dalla caratteristica Chiesetta dalla forma esagonale posta in mezzo ad un gruppo di masi e case (risale circa al XVII secolo).

Dalla chiesetta, seguendo le indicazioni, proseguire fino a raggiungere il verde pianoro Prà del Prete costellato da masi. Nei pressi, a fianco della strada che collega Zortea al lago di Calaita si trova il ristorante Rifugio Lozen, con cucina tipica e affittacamere, utile come punto di sosta.Il ritorno può essere effettuato per lo stesso itinerario di salita, oppure scendendo in direzione Zortea lungo la strada asfaltata sopra citata, che riconduce in breve tempo al punto di partenza.

Itinerario percorribile anche in mountain bike.

Note tecniche:Gruppo: Arzon Scanaiol Partenza: Chiesa di Zortea m. 1.020 - Arrivo Prà del Prete m. 1.180Dislivello: in salita m. 160Tempo medio di percorrenza: h. 1.20Cartografia: Tabacco f. 022 - 1:25.000 Kompass f. 622 - 1:25.000Note: semplice e piacevole passeggiata percorsa su strada sterrata

Prà del Prete

Itinerario n. 26 - Zortea - “Prà del Prete”

Masi Lozen

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Guida escursionistica

Malga Grugola m. 1.783

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Guida escursionistica

Dal Lago di Calaita (m. 1.621) scendere fino ad incontrare a destra la strada forestale nr. 358 con indicazioni per Malga Grugola, percorrerla comodamente attraverso il bosco fino alla malga posta a m. 1.783, che offre uno straordinario colpo d’occhio sulle Pale di San Martino e le Vette Feltrine.

Pur essendo un itinerario breve e alla portata di tutti, offre dei panorami straordinari che meritano il modesto sforzo richiesto per giungere alla meta.

Il ritorno si effettua per lo stesso itinerario di salita.

Itinerario percorribile anche in mountain bike.

Note tecniche:Gruppo: Tognola Scanaiol, Sentiero di accesso nr. 358Partenza: Lago di Calaita m. 1.621 - Arrivo Malga Grugola m. 1.783Dislivello: in salita m. 162Tempo medio di percorrenza: h. 0.40Cartografia: Tabacco f. 022 - 1:25.000 Kompass f. 622 - 1:25.000Note: Una tranquilla passeggiata adatta a tutti grazie anche alla comoda strada immersa nel fresco del bosco

Il lago di Calaita da Malga Grugola

Itinerario n. 27 - Lago di Calaita - Malga Grugola

Malga Grugola in Inverno -ph.C.Zurlo

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Guida escursionistica

Le verdeggianti creste lungo l’itinerario (ph.C. Zurlo)

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Guida escursionistica

Dal Lago di Calaita (m. 1.621) scendere fino ad incontrare a destra la strada forestale nr. 358 con indicazioni per Malga Grugola, percorrerla per pochi metri fino al bivio con il sentiero nr. 347 con indicazione per il Lago Pisorno.

Proseguire lungo la Val Pisorno e giungere all’incrocio con il sentiero nr. 347 bis che arriva dalla Forcella Folga. Proseguire a destra fino ad arrivare al lago Pisorno (m. 2.227).

L’itinerario permette di godere delle ricchezze naturalistiche della zona, grazie anche alla presenza del misterioso laghetto che, si dice, sia abitato dalle streghe che scatenano furiose tempeste se qualcuno getta sassi nelle sue acque.

Il ritorno si effettua per lo stesso itinerario di salita.

Note tecniche:Gruppo: Tognola Scanaiol, Sentiero di accesso nr. 347 - 347 bisPartenza: Lago di Calaita m. 1.621 - Arrivo: Lago Pisorno m. 2.227Dislivello: in salita m. 606Tempo medio di percorrenza: h. 2.00Cartografia: Tabacco f. 022 - 1:25.000 Kompass f. 622 - 1:25.000Note: Un’escursione che si svolge in luoghi poco frequentati, ma estremamente suggestivi

Itinerario n. 28 - Lago di Calaita - Lago Pisorno

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Guida escursionistica

Lungo l’itinerario dei Colmei

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Guida escursionistica

Note tecniche:Partenza: Ronco Chiesa m. 875 - Arrivo: Ronco Chiesa m. 875Dislivello: in salita m. 150Tempo medio di percorrenza: h. 1.30 - 1.45Cartografia: Tabacco f. 022 - 1:25.000 Kompass f. 622 - 1:25.000Note: Interessante passeggiata tra i vari nuclei abitati della zona collegati fra loro da mulattiere

Itinerario n. 29 - Anello dei “Colmei di Ronco”

I Colmei di Ronco

L’itinerario parte dal paesetto di Ronco Chiesa, in Valle del Vanoi e, con una piacevolissima e facile passeggiata tutta su sentieri, mulattiere e stradine segnalate, permette di visitare i “Colmei” che sono dei piccoli raggruppamenti di case collegati tra loro da una interessante rete di sentieri, tuttora utilizzati dai residenti.

Punto di partenza è il piazzale antistante la chiesa di Ronco, seguire le indicazioni per raggiungere i “Colmei” di: Nicolodi, Busini, Bortolini, Gasperi, Fosse, Pugnai, Gasperoi, Pieroi, per concludere il giro nuovamente a Ronco Chiesa.

Durante il percorso si attraversano antichi borghi tuttora abitati e ricchi di scorci caratteristici e di iconografie Sacre. Una splendida natura di media montagna fa da contorno, circondata sempre da magnifici paesaggi sulla Valle del Vanoi.

Questa breve escursione è adatta a tutti e priva di difficoltà, molto divertente anche per i bambini che, lungo il percorso trovano fontane, torrentelli e punti di sosta attrezzati.

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Guida escursionistica

La Siega de Valzanca

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Da Caoria (m. 847) nei pressi del Museo della Grande Guerra, vicino alla Chiesa nuova, prendere la stradina con le indicazioni Valsorda Valzanca nr. 352. Abbastanza ripidamente si guadagna quota fino a inoltrarsi in un falsopiano nel bosco che si addentra nella Valsorda, proseguire fino ad arrivare alla località “Ponte Stel” (m. 1.128).

Oltrepassare il ponte, al bivio Valsorda Valzanca, una stradina a sinistra porta in pochi metri alla Siega de Valzanca, una segheria veneziana ad acqua ricostruita dall’Ente Parco Paneveggio Pale di San Martino, perfettamente funzionante.

A pochi metri, presso il bar alla Siega si trova un posto di ristoro.

Nei giorni stabiliti di visita è possibile raggiungere la Siega de Valzanca anche con servizio di bus navetta, per informazioni sui giorni di visita e di dimostrazione di funzionamento telefonare alla sede del Parco Paneveggio Pale di San Martino.

Itinerario percorribile anche in mountain bike.

Note tecniche:Gruppo: Lagorai Cauriol Cece Colbricon, Sentieri di accesso nr. 352Partenza: Caoria m. 847 - Arrivo: Siega de Valzanca m. 1.126Dislivello: in salita m. 280Tempo medio di percorrenza: h. 1.15Cartografia: Tabacco f. 022 - 1:25.000 Kompass f. 622 - 1:25.000Note: Strada e sentiero ben segnalato, una tranquilla escursione che porta a visitare una interessantissima segheria veneziana

Itinerario n. 30 - Caoria - Siega de Valzanca

Siega de Valzanca

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La conca di Miesnotta m. 1.860

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Guida escursionistica

Da Caoria (m. 847) procedere come da itinerario nr. 30, fino ad arrivare alla località Ponte Stel (m. 1.128), ove si trova il punto di ristoro bar alla Siega.

Percorrere oltre il ponte fino al bivio Valsorda Valzanca, proseguire quindi per la Strada forestale di Valzanca nr. 368, fino a giungere in vista della Malga Piani de Valzanca e continuare fino ad incontrare una tabella che indica Foresta demaniale di Valzanca.

Dopo m. 500 circa, al bivio, prendere a sinistra la strada nr. 336 con indicazione per Malga Miesnotta che con ripida salita dapprima nel bosco e poi per radi pascoli conduce a Malga Miesnotta di mezzo e, finalmente, a Malga Miesnotta di sopra (m. 1.879), incustodita ma recentemente sistemata e adattata per consentire la sosta e il pernottamento degli escursionisti. (E’ necessario informarsi presso l’Ente Parco sulle modalità di utilizzo)

La malga è posta su un sito alpestre di grande bellezza a cospetto della Cima Cece, in una zona ricca di animali facilmente visibili.

Itinerario percorribile anche in mountain bike.

Note tecniche:Gruppo: Lagorai Cauriol Cece Colbricon, Sentieri di accesso nr. 352 - 368 - 336Partenza: Caoria m. 847 - Arrivo: Malga Miesnotta di sopra m. 1.879Dislivello: in salita m. 1.032Tempo medio di percorrenza: h. 3.15Cartografia: Tabacco f. 022 - 1:25.000 Kompass f. 622 - 1:25.000Note: Strada e sentiero ben segnalato, una escursione che porta nel cuore della sconosciuta Catena dei Lagorai, richiede un buon allenamento vista la lunghezza e il dislivello del percorso

Itinerario n. 31 - Caoria - Malga Miesnotta di sopra

Salendo verso Malga Miesnotta

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Guida escursionistica

Il lago di Valsorda e sullo sfondo la Tognola

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Guida escursionistica

Note tecniche:Gruppo: Scanaiol Tognola Sentiero di accesso nr. 390Partenza: Caoria m. 847 - Arrivo: Zortea m. 1.027Dislivelli: in salita m. 1.248, in discesa m. 1.068Tempo medio di percorrenza: h. 6. 00Cartografia: Tabacco f. 022 - 1:25.000 Kompass f. 622 - 1:25.000Note: Traversata di alta quota tra i paesi di Caoria e Zortea. Percorso faticoso per i forti dislivelli, non presenta difficoltà

Itinerario n. 32 - Caoria - Zortea attraverso la Forcella Valsorda

Da Caoria (m. 847), vicino alla Chiesa nuova, prendere la stradina con le indicazioni Valsorda Valzanca nr. 352, abbastanza ripidamente si guadagna quota fino a inoltrarsi in un falsopiano nel bosco, proseguire fino ad arrivare alla località Ponte Stel (m. 1.128).

Oltrepassato il ponte si trova il bivio Valsorda Valzanca (a pochi metri l’unico posto di ristoro presso bar alla Siega). Prendere la strada forestale a destra che si addentra nella Valsorda e seguire la segnaletica per Malga Valsorda alta, raggiungibile lungo un percorso a tratti ripido.

Giunti alla malga (m. 1.824), il vasto paesaggio invita alla sosta, di fronte il gruppo montuoso Arzon e Scanaiol e più in lontananza, la Tognola, le Pale di San Martino e i Lagorai.

Lasciare la malga seguendo il sentiero nr. 390 che attraverso i pascoli e il rado bosco conduce alla Forcella Valsorda (m. 2.095). Qui il paesaggio è indescrivibile, ricco di montagne e opere di guerra. Iniziare la discesa per la mulattiera lastricata nr. 344, e poi lungo la Val Zortei, che attraverso pascoli e boschi, costellati da fienili e rustici, arriva a Zortea (m.1.027).Il ritorno a Caoria può essere effettuato con autoservizio di linea. Vista la lunghezza dell’itinerario è consigliabile intraprenderlo con buon allenamento e con tempo sicuro.

Itinerario percorribile anche in mountain bike.

Caoria

Affresco a Zortea

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Malga Fiamena m. 1.752

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Note tecniche:Gruppo: Scanaiol Tognola Sentiero di accesso nr. 352 - 347Partenza: Caoria m. 847 - Arrivo: Cicona m. 961Dislivello: in salita m. 948, in discesa m. 834Tempo medio di percorrenza: h. 5.30 circaCartografia: Tabacco f. 022 - 1:25.000 Kompass f. 622 - 1:25.000Note: Traversata di media quota tra i paesi di Caoria e Cicona. Percorso faticoso per i forti dislivelli, non presenta difficoltà

Itinerario n. 33 - Caoria - Cicona per Malga Fiamena

Da Caoria (m. 847), vicino alla Chiesa nuova, prendere la stradina con le indicazioni Valsorda Valzanca nr. 352, abbastanza ripidamente si guadagna quota fino ad inoltrarsi in un falsopiano nel bosco, proseguire fino ad arrivare alla località Ponte Stel (m. 1.128).Oltrepassare il ponte e seguire la strada che si addentra nella Valsorda.Seguirla fino ad incontrare un ponte a destra ed una tabella che segnala l’ingresso nel Parco Naturale Paneveggio - Pale di San Martino. Passarlo e dopo la sbarra iniziare a salire nel bosco per sbucare nella piana di Malga Fiamena (m. 1.752) dove si può vedere la casera in “stelàri” e la stalla nella quale il Comune di Canal San Bovo ha ricavato un rifugio forestale. Dal pascolo si gode di una panoramica quasi a 360° dal Monte Coppolo alle Cime di Bragaròlo, nel Lagorai settentrionale. Nel mezzo troneggia la maestosa Cima d’Asta. Iniziare la discesa percorrendo una strada nel bosco fino alla deviazione per Malga Boalon, che si lascia sulla sinistra. Scendere lungo la forestale che sempre più ripida e con parecchi tornanti ci fa arrivare a Cicona.E’ una passeggiata di media quota senza nessun tipo di difficoltà, per strade forestali, che attraversano pascoli, boschi, malghe. Nella stagione invernale è adatta allo sci alpinismo.

Itinerario percorribile anche in mountain bike.

Cicona

Malga Boalon

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La vetta del Monte Cauriol m. 2.494

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Guida escursionistica

Note tecniche:Gruppo: Lagorai Cauriol Cece Colbricon, Sentieri di accesso nr. 352 - 368 - 336Partenza: Rifugio Refavaie m. 1.116 - Arrivo: Monte Cauriol m. 2.494Dislivello: in salita m. 1.378Tempo medio di percorrenza: h. 4.00Cartografia: Tabacco f. 022 - 1:25.000 Kompass f. 622 - 1:25.000Note: Itinerario per escursionisiti esperti, da non sottovalutare lungo e impegnativo

Itinerario n. 34 - Rifugio Refavaie - Monte Cauriol

Rifugio Refavaie

Cima D’Asta

Partire dal Rifugio Refavaie (m. 1.116) provvisto di ristorante e camere, raggiungibile percorrendo fino in fondo la Valle del Vanoi. Imboccare il sentiero nr. 320 che inizia nel bosco e raggiungere Malga Laghetti.

Proseguire verso il Passo Sadole (m. 2.066), continuare poi per il sentiero chiamato la “Via Italiana”. Porre attenzione in questo tratto perché il terreno è completamente sgretolato e a tratti esposto.

Giungere con ultimo sforzo in vetta al Cauriol, martoriato dai bombardamenti della Prima Guerra Mondiale. Con una giornata limpida il panorama è indimenticabile, Val di Fassa, Valle del Vanoi, Latemar, Catinaccio, Sassolungo, Sella, Marmolada, Pale di San Martino, Catena del Lagorai e Cima D’ Asta, tutto a perdita d’occhio.

Il ritorno si effettua per lo stesso itinerario di salita.

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Vetta del Castellazzo con la statua del Cristo Pensante, sullo sfondo la Catena Settentrionale delle Pale di San Martino

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Guida escursionistica

Note tecniche:Gruppo: Partenza: Baita Segantini al passo della Costazza m.2.200 - Arrivo: Cima Castellazzo m.2.333Dislivello: in salita m.130 (da baita Segantini)Tempo medio di percorrenza: h. 1.15Cartografia: Tabacco f.22-1:25000 Kompass f.622 – 1:25000Note: Un itinerario facile e breve, alla portata di qualsiasi escursionista. Spendidi e indimenticabili paesaggi in ogni punto del percorso.

Itinerario n. 35 - Baita Segantini Cima Castellazzo “Trekking del Cristo Pensante”

Prima di arrivare al Passo Rolle (m. 1.980) provenendo da San Martino di Castrozza, fermarsi a destra al posteggio della ex seggiovia Segantini. Da qui è possibile recarsi a baita Segantini in due modi: a piedi in 40 min.circa per comodo sentiero, o con il bus navetta del Parco.

Giunti a baita Segantini, m.2170, la vista su tutta la Catena Settentrionale delle Pale lascia senza fiato, il Cimon della Pala (m. 3.184) incombe totalizzante, l’alta Val Venegia si stende al nostro sguardo, si segue per poche decine di metri la strada sterrata che poi scende a tornanti in Val Venegia.

A sinistra (tabelle) inizia il sentiero che attraverso pascoli e avvallamenti ci conduce di fronte al Castellazzo, sotto la sella omonima. Dove il sentiero si divide (tabelle), proseguire a destra seguendo le indicazioni “Castellazzo” e proseguire verso il versante nord del monte dove inizia la salita verso la cima. Il sentiero segue una mulattiera della Grande Guerra che sale a tornanti con modesta pendenza. Proseguire sino alla sella del Castellazzo (splendido panorama verso il Cimon della Pala, galleria di guerra). Poco dopo si raggiunge un rudere della Guerra, punto dal quale si vedono in lontananza la statua del Cristo Pensante e la grande Croce, che si raggiungono con pochi minuti di cammino. Prestare attenzione nei pressi della vetta, il lato meridionale del monte precipita con pareti verticali. Il percorso di discesa segue lo stesso itinerario percorso in salita.

Sentiero verso il monte Castellazzo

Galleria di guerra alla sella del Castellazzo

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Elenco dei rifugi che si incontrano lungo gli itinerari

Rifugi Alpini C.A.I. e S.AT.

Rifugio Rosetta G. Pedrotti m. 2.581Gestori G.A. Mariano Lott e Roberta Secco 38054 San Martino di Castrozza - Tel. (+39) 0439 68308 - Abitazione gestori Tel. (+39) 0439 [email protected] - www.rifugiorosetta.it

Rifugio Velo della Madonna m. 2.358 Gestore G.A. Anna Toffol38054 San Martino di Castrozza - Tel. (+39) 0439 768731 - Abitazione gestori Tel. (+39) 334 [email protected] - www.rifugiovelodellamadonna.it

Rifugio Pradidali m. 2.278Gestori G.A. Duilio Boninsegna e Pierina Boninsegna38054 Tonadico - Loc. Val Pradidali - Tel. (+39) 0439 64180 - Abitazione gestori Tel. (+39) 0439 [email protected] - www.rifugiopradidali.com

Rifugio Canali - Treviso m. 1.631Gestori G.A.Tullio Simoni e Mara Jagher38054 San Martino di Castrozza - Loc. Val Canali - Tel. (+39) 0439 62311 - Abitazione gestori Tel. (+39) 0439 [email protected]

Rifugio Laghi di Colbricon m. 1.927Gestori G.A. Giuliana PiecheleLagorai - Laghi di Colbricon - Tel. (+39) 348 7952430 - Abitazione gestori Tel. (+39) 0439 768942

(informazioni presso il C.A.I. di Feltre (BL)Tutti questi rifugi sono aperti dal 20 giugno al 20 settembre e offrono normale servizio di rifugio alpino.

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Guida escursionistica

Altre informazioni:

Guide Alpine San Martino di Castrozza e Primiero - Scuola di Alpinismo e Sci Alpinismo Tel. (+39) 0439 768795Direttore G.A. Luciano Gadenz Tel. (+39) 349 7929255

Soccorso Alpino:Staz. San Martino di Castrozza............................ Tel. (+39) 336 494543Staz. Fiera di Primiero.......................................... Tel. (+39) 336 669852Staz. Caoria.......................................................... Tel. (+39) 0439 710070

Emergenza sanitaria:.......................................... Trentino Emergenza 118

Ente Parco Paneveggio Pale di San Martino.... Tel. (+39) 0439 64854

Note:- Informarsi in loco prima dell’ inizio dell’ escursione per conoscere lo stato degli eventuali punti di appoggio.- Per la percorribilità degli itinerari con la mountain bike informarsi preventivamente presso l’Ente Parco Paneveggio Pale di

San Martino su eventuali limitazioni nell’uso di tale mezzo.

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Guida escursionistica

L’Editore ringrazia per la collaborazione nella stesura della guida il Direttore della Scuola di Alpinismo delle Aquile di San Martino G.A. Luciano Gadenz.

Referenze fotografiche:Pag. 1, 7, 10, 12, 15, 16, 17, 25, 26, 42, 67 - foto archivio, Azienda per il Turismo San Martino di Castrozza, Passo Rolle, Primiero e Vanoi.Pag. 3, 6, 7, 8, 9, 11, 13, 17, 18, 20, 21, 22, 23, 24, 27, 28, 29, 30, 31, 32, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40, 41, 43, 44, 45, 46, 47, 48, 49, 50, 51, 52, 53, 54, 55, 56, 57, 58, 59, 62, 63, 64, 65, 66, 68, 70, 71, 72, 73 - foto archivio, Carlo Bazan.

Realizzazione grafica: Ana Mayerly Polloni e Roberto Menegon.

Revisione dei testi: Enrica Candiani e Antonio Urbano.

Realizzazione editoriale e ideazione progetto: Carlo Bazan Studio Multimediale S.a.s., per conto dell’Azienda per il Turismo San Martino di Castrozza, Passo Rolle, Primiero e Vanoi.

Referenti per l’Azienda per il Turismo: Presidente Antonio Stompanato, Dir. Ivan Cristoforetti, Ugo Bettega, Antonella Faoro.

Tutti i diritti sono riservati, è vietata la riproduzione e diffusione con qualsiasi mezzo dei contenuti della presente guida, senza autorizzazione scritta dei detentori del Copyright.

Copyright 2010 “Azienda per il Turismo San Martino di Castrozza, Passo Rolle, Primiero e Vanoi”.Copyright 2010 “Carlo Bazan Studio Multimediale S.a.s.”

Editore “Carlo Bazan Studio Multimediale S.a.s.” Via Sile, 3/d - 31040 Volpago del Montello (TV) Tel. (+39) 0423 622078www.multimediabazan.itSeconda Edizione dicembre 2010.

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Cartina panoramica

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www.sanmartino.comAzienda per il Turismo San Martino di Castrozza, Passo Rolle, Primiero e Vanoi

San Martino di CastrozzaVia Passo Rolle, 165 - 38054 San Martino di Castrozza

Tel. (+39) 0439 768867 - Fax (+39) 0439 768814 - E-mail: [email protected]

Fiera di PrimieroVia Dante, 6 - 38054 Fiera di Primiero

Tel. (+39) 0439 62407 - Fax (+39) 0439 62992 - E-mail: [email protected]

Canal San BovoPiazza Vittorio Emanuele III - 38050 Canal San Bovo

Tel. (+39) 0439 719041 - Fax (+39) 0439 719041 - E-mail: [email protected]