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GUIDA OPERATIVA PER GENITORI DI BAMBINI CON DIFFICOLTA’ DI REGOLAZIONE

GUIDA OPERATIVA PER GENITORI DI BAMBINI CON DIFFICOLTA’ …€¦ · Essere genitori non è facile e può esserlo meno in un periodo di restrizioni sociali stabilite per superare

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GUIDAOPERATIVAPERGENITORIDIBAMBINI

CONDIFFICOLTA’DIREGOLAZIONE

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DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE

UOC Tutela Salute Mentale Riabilitazione Età Evolutiva

DIREZIONE

Gentiligenitoriecaribambini,abbiamo pensato di esservi vicini in questo periodo di emergenza con alcune riflessioni eproposte.Questicontributisonodedicatiavoi!Avoigenitori,peraiutarvinellaorganizzazionedellegiornateenellagestionedelledifficoltàdiautoregolazionedeivostribambini.A voi bambini, per avere a disposizione tante attività, da realizzare con l’aiuto di papà emamma,chetenganocontodialcunevostreesigenze.Iritmidivitasonocambiati:stiamomoltopiùtempoacasa;lelezionidiscuolasonoonline;non si frequentano amici e parenti; i papà e le mamme escono solo per necessità (comelavoro,spesa,farmacia).Stiamosperimentandoperòchesiamocapacidiadattarci,ditrovarerisorseperaffrontarelerestrizioni.

ABBIAMOINNOILECAPACITA’DIADATTARCIASITUAZIONINUOVE

ORALENOSTRECOORDINATESONOSPAZIOETEMPOINCASA

Proviamoafaresquadra,alavorareinsieme,peraffrontareledifficoltàdiquestoperiodo!Potete contattarci al telefono del TSMREE del vostro Distretto, o alle mail istituzionalipersonali.LeéquipeADHDdellaUOCTSMREE-DSM,ASLRoma1

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PERVOIGENITORI

Esseregenitorinonèfacileepuòesserlomenoinunperiododirestrizionisocialistabilitepersuperarelapandemiainatto.Leinformazioni,idati,leimmaginitrasmesseelettepossonocrearestressetensioni.Algenitore,cheesercitaunafunzionediesempio,dimodelingperilpropriofiglio/figlia,vienerichiestodigestirelepropriepaureepreoccupazioniperpotertranquillizzareibambini.Aiuta esprimere le proprie emozioni e cercare di utilizzare le risorse (personali, familiari,sociali)chehannofunzionatoinpassato.Tralerisorseavostradisposizionec’èancheilServizioTSMREEedisuoioperatori.SelezionareleinformazioniI dati che riceviamo sono molti e diversi nel tempo, le informazioni variano velocemente,soprattuttonelcasodiunnuovovirus.Ridurre il tempodi attenzione aimolteplicimessaggi può aiutare, così come selezionare leinformazionieaffidarsiasitiistituzionali(IstitutoSuperiorediSanità,MinisterodellaSalute,SitoRegioneLazio,SitoASLRoma1,…)odiAssociazioniconosciute(A.I.F.A.,etc).AverecuradiséConservare abitudini di sonno, alimentazione, esercizio fisico, hobby, aiutano il corpo e lostato d’animo. Con alcunemodifiche è possibile continuare ad avere cura di sé stessi e deipropricari.Restare“inrelazioneconglialtri”Possiamorestareinrelazioneconglialtriinmodinuovi(skype,facetime,whatsApp,zoom…),partecipareeconservarelaretesociale,ilcuisupportoèlinfa.

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Nota:utilizzeremoilterminegenericofiglio,facendoriferimentotuttaviaavostrofiglioeavostrafiglia.Midevotrasformareinunsupereroe?Molti genitori pensano che debbano trasformarsi in super eroi, ritenendo che solo cosìpossanofarfrontealleproprienecessitàe,ancoradipiù,aquelledeiproprifigli.Inognigruppodipersone,siaessograndecomeunanazioneopiccolocomeunafamiglia,lapossibilità che di fronte a repentini cambiamenti gli equilibri tra i componenti si alterinonegativamenteèfrequente.Suggerimenti

§ Non occorre essere dei super eroi (nessuno del resto può esserlo!) per arginarequesteproblematiche.

Igenitoripossonocontribuireallacomprensionediciòchesperimentanoibambinietrovarelarisorsaadattaperaiutarliagestire ledifficoltà.Chimegliodiungenitorepuòfarequestacosaperilpropriofiglio?Inquestoperiododevocambiarelacondivisionedeglispaziincasa?Ingiorniincuisiècostrettiacondividerespazi,avolteanchepiccolicomeunastanza,saperecosasifaequando,ciòcheèconsentitoeperquantotempo,ètranquillizzantesiaperigrandiche per i piccoli. I computer e/o i tablet vanno spesso condivisi perché non in numero

LEVOSTREDOMANDE,LENOSTRERISPOSTELesfidequotidianediungenitoreinquarantena

GESTIREINSIEMEL’UTILIZZODEGLISPAZI,DELLEATTREZZATURE,DELLARETE

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sufficiente per tutti, la rete internet va suddivisa per non andare in sovraccarico, gli spazivannoregolamentatirispettoadoveequandosipuòfarerumoreedoveequandosidevefaresilenzio.Suggerimenti

§ Definire (costruire) insieme un programma che tenga conto delle esigenze ditutti aiuta amantenere il benessere sia dei genitori sia dei bambini. Inquestomodo, anche la condivisione della casa è più sistematizzata e si possono evitarecondizioni critiche, come ambienti caotici e poco organizzati. Per favoriremaggiorecollaborazioneeorganizzazionedeibambini,cerchiamodirenderegliambientiliberidiciòcheèsuperfluo,chenonserveinquelmomento,edilasciare,invece,solociòcheènecessario.

Potete trovare ulteriori suggerimenti relativamente a come organizzare lo spazio e iltempopiùavanti(nellasezione“Approfondimenti”)

Dobbiamocambiareleregolecheavevamoconcordato?Ricordiamoinsiemealcunecaratteristichecheèbeneabbianoleregoleperchépossanoessereaccettateeseguitedatuttiibambini,maancoradipiùdaibambinidicuicistiamooccupando.Ibambinicondifficoltàdiautoregolazionehannobisogno,infatti,diseguiredelleregolebenprecise che li aiutino a definire quali siano le azioni da compiere nelle varie situazioni. Leregole dovranno essere poche e non troppo esigenti, soprattutto nella fase iniziale,altrimenti si rischia di generare un comportamento oppositivo e diventa difficile farlerispettare.Èpiùfacileperilbambinoseguireericordareregolevisibili,chiareecomprensibili,magaristrutturate su un cartellone attraverso l’utilizzo di immagini e simboli. La scelta di questeregoledovràessereeffettuatasecondoesigenzecontestuali(ognifamigliaèdiversa)emirataagli aspetti più difficoltosi incontrati nel corsodella gestionequotidianadel bambino (ognibambinoèunico).

NECESSITA’DINUOVEREGOLE…EDINUOVIPREMI

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Suggerimenti

§ In questo periodo potrebbe essere necessario stabilenuove regole, più funzionaliallostiledivitaattuale.Ovviamentequelle“vecchie”nondevonoesseredimenticatema possono essere integrate con le nuove o possono essere messe “in pausa” esostituiteconaltreprovvisorie.

§ Sipotrebbeideareunasortadilistadellecosebelleda faredentrocasaallaquale

attingere quando si vuole rinforzare un comportamento positivo. In questa listapossonoessereinseritelecosepiùvarie,purchépiaccianoalbambinoeilgenitoresiadisponibile e contento di realizzarle: dalla costruzione di oggetti con materiali dariciclo,allapreparazionediqualcosadamangiarechegeneralmenteinvecesiacquista,ballioattivitàfisichecomequelledellaginnasticaperbambini.

Cosafarequandomiofigliosiannoia?Questegiornatepossonoesseremolto faticoseper i nostribimbiperchédaunaparte sonovenute meno tutte le routine scolastiche ed extra-scolastiche a cui erano abituati, mentredall’altra incontrano difficoltà nel sapersi organizzare autonomamente i tempi e le attivitàquotidiane.Capitaquindichesianoespostialunghiofrequentiperiodidinoia,cuiprimanonerano abituati, e che richiedano costantemente la presenza e l’attenzione del genitore perorganizzareigiochieleattività.Suggerimenti

§ Tranquillizzare il bambino anticipandogli quali saranno i momenti in cui ilgenitore saràdisponibile.Èconvenienteche imomentidigiococondivisovenganosvolti a iniziogiornataper “saziare” il bambino rispettoal suobisognoeperevitarel’emissione di comportamenti problematici e oppositivi che possono innescare unaseriediemozioninegativedapartedientrambiedacuipoièdifficilevenire fuori.Èopportunocheunaltromomentodicondivisionesiaprevistoalterminedellagiornata

CHEBARBA,CHENOIA!

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per aiutare il bambino nella regolazione prima dell’addormentamento. Inoltrericordiamoaigenitorichenelcorsodellagiornatapossonoesseresufficientianchepochi minuti di attenzione positiva (finalizzata al gioco e alla condivisione) peraiutareilbambinoadautoregolarsi.

§ Validarel’emozionedellanoiaalbambino(riconoscerlaedaccettarla),aumentandoleabilitàdiriconoscimentoeditolleranzadellafrustrazionescaturitadaitempivuoti.(ricordatevi che ilmigliore insegnamento è l’esempio. “Come reagisco io quandomiannoio?”).

MiofigliovorrebbegiocaresempreconivideogiochioconilcellulareLaproblematica dell’uso eccessivo dei dispositivi elettronici emerge spesso con i nostribambini.Inquestigiornidipermanenzaforzataacasadiventaancorapiùdifficilelagestionedi questo comportamento. Pertanto consigliamo di non ingaggiare una battaglia senza fineconregoletropporestrittiveeconseguentipunizioni.Suggerimenti:

§ Concordare anticipatamente i tempi e i modi dell’utilizzo dei dispositivi che vannorispettaticoncoerenza(nientestrappialleregolecondivise).

§ Assicurarsi che l’accesso agli strumenti elettronici sia controllato dal genitore (nonlasciareingirotabletetelefoniincustoditi).

§ Preavvisareilbambinoquandoiltempostaperscadere.§ Evitarediproporrealbambinodifareattivitàaluisgraditeoneutrementreèancora

impegnatoagiocareaivideogamesoppuresehaappenasmesso.§ Utilizzarequesteattivitàmoltograditecomepremiodopoleattivitàmenopiacevoli.

VIDEOGIOCHI,TABLET,CELLULARI:NEMICI/AMICI

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Miofigliovorrebbeuscire,comecomportarmi? Suggerimenti

§ La richiesta di uscire di casa o vedere i propri compagni non può essere accolta inquesto momento, conseguentemente l’unica risposta che possiamo dare è il no. Aquestopuntoè importantenon tergiversareenonmentirealbambino.Èopportunodare spiegazioni chiare, essere fermi e non attivarsi emotivamente di fronte alleproteste. Può essere utile in un secondomomento (quando le proteste sono finite)accogliere/validarelarabbiaeildisagiodelbambinooffrendoconsolazione.

§ Èimportanteforniredellealternativedisocializzazionetramitevideochiamate.La situazione che stiamo vivendo può essere spiegata con l’aiuto di video specifici perbambini,venesuggeriamodue:https://youtu.be/ttfyyQGdZFghttps://youtu.be/hFwcju9u5N4Cosafaresenotocheèmoltoaumentatal’iperattivitàeladisregolazionedimiofiglio?Suggerimenti

§ Quandoilbambinoavviadellesequenzedicomportamenti iperattiviconsigliamodinon cercare di interromperli ma di provare a finalizzarli in un’attività di giocomotoriostrutturatoecondiviso.Adesempio:farelalottasuldivano,saltaresulletto,

DISTANZIAMENTOSOCIALE:UFFA!

VULCANICOLTAPPO

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ballareconlamusica,nascondinoincasa,garadicapriole,etc.L’obiettivoèquellodidareunsensoall’attività,soddisfareilbisognoeaveremododiconcluderla.

§ Utilizzare le attività giocose per interrompere, prima dell’esplosione, i momenti didiscontrollo.

§ Controllareiritmisonnoveglia,assicurarsicheibambinimantenganocomunqueunaroutineabbastanzafissa,echegarantiscalorosufficientioredisonno(riprenderemosuccessivamentequestotemanegli“Approfondimenti”).

Aumentare i livelli di tolleranza, perché non è facile per i bambini gestire questo tempo,aumentare gli spazi di negoziazione per trovare soluzioni insieme, “Che possiamo fare peraiutartiinqueimomentididifficoltà?” HodifficoltàaconvinceremiofiglioafareicompitiSuggerimentiIl momento di fare i compiti è quasi sempre di difficile gestione per i genitori. In questaemergenza abbiamo assistito ad un generale aumento delle richieste di compiti a casa daparte degli insegnanti. Consigliamo di abbassare il livello di stress legato al carico dilavoro evitandodi soffermarsi eccessivamente sugli aspettiperformativi.Assicuratevi che ibambini abbiano accesso a tutti i supporti necessari all’esecuzione dei compiti, tra cui inparticolare l’organizzazionedell’attività inmicro-sessioni. Si ricordadigratificare ibambinidurante i compiti per creare un contesto più positivo. Il rinforzo è un “ingrediente”moltoimportante,neparleremopiùestesamentenellasezione“Approfondimenti”.

§ Suddividere la giornataorganizzando un’agenda condivisa che diventi quanto piùpossibile una routine, alternando tempi realistici di lavoro con tempi diriposo/rinforzo.

§ Fareunamappadeicompitipiùgraditiepiùsgraditi,inmododadistribuireleduecategorie efficacemente, magari riservando quelli più sgraditi ai momenti in cui ilgenitorepuòeffettivamenteaiutare.

§ Prevederemomenti giocosi tra bambino e genitore scanditi nella giornata.Peresempio: alle 18, o “dopo merenda” si gioca insieme, in modo che il bambino nondebba“usare”ilmomentodeicompitiperavereilgenitoreaccanto,conilrischiochevenganoaumentatelerichiestediaiutopurdiottenerelapresenzadimammaepapà,inibendoinvecelosviluppodell’autonomia.

SCUOLAACASA:COMESOPRAVVIVEREIMPARANDO

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§ Farsì che icompiti si svolgano inun luogo specifico,possibilmentesemprequello,senzamoltedistrazioniattorno(nondavantiallascatoladeilegoadesempio).

§ Puòesserepiùefficaceassegnarealbambinouncompitopervoltaerinforzareognisingolosuccesso.

§ Proporre una pausa se si nota che l’attenzione diminuisce e stabilire quandoriprendere per es: “Forse hai bisogno di fare una piccola pausa, mettiamo il timer,quandosuonacirimettiamoalavorare”.

§ Disegnare uno schema stilizzato e semplificato delle attività “noiose” dacompletare (ad esempio, se sono 3 le schede da ritagliare o colorare, disegnare 3cerchi, o figure simili, e al termine inserire un simbolo inerente l’attività ludica, datrarreadesempiodallalistaattivitàpiacevolidapotersvolgereincasa).Ognivoltacheun’azioneècompletata,ilbambinopuòbarrareuncerchioeaccrescerelasensazionediavvicinarsialmomentopreferito,ilgioco!

Inquestigiorniqualsiasicosapropongo,larispostaèNO!SuggerimentiSeilbambinometteinattocomportamentioppositiviedinoncollaborazione,piuttostocheiniziareunimpegnativobracciodiferro,sipuòfareriferimentoadalcunestrategie:

§ Assicurarsi di fare le richieste solamente dopo aver ottenuto l’attenzione el’ascolto.

ILSIGNOR“NO”

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§ Fare una serie di richieste gradite e facili da eseguire per ottenere una buonacollaborazione e gratificazione e poi presentare la richiesta in cui ci aspettiamoopposizione.

§ Evitaredifarerichiestediattivitàsgraditeinterrompendoun’attivitàpiacevoleeassorbente.

§ Nonporrepiùdiunarichiestapervolta.

Suggerimenti

§ Abbassareleaspettative,nonpensarediriuscirealavorare“comeinufficio”.§ Darsiiturniconl’altrogenitoreoglialtriconviventi,inmododalasciareunadultoa

disposizionedelbambinoel’altroconuntempoditranquillità,meglioseinunastanzacon laportachiusa.Sequestononèpossibilepuòessereutileadesempio indossaredellecuffiespiegandoalbambinochefinchèsihannolecuffienonlosipuòascoltareedunquenonglisipuòprestareattenzione,saràimportanteditantointantotoglierelecuffieerendersidisponibiliallerichiestedelbambino.

§ Prevedere dei tempi di “attenzione al bambino” durante la giornata di lavoro,quando il lavoro lopermette, così che ilbambinononveda “sparire”ungenitoremapossa sapere in anticipo quando quel genitore sarà disponibile per lui (ad esempio“Alle12faròunapausaegiochiamo3partiteaUNO”).

Vedomiofigliotriste/ansiosoSuggerimenti

§ Quando i bambini mostrano segnali di ansia, insofferenza o tristezza invitiamo igenitorianonallarmarsimaatenercontoche ipropripensierie le interpretazioni

GENITORIINSMART-WORKING:GENITORIINSTRESS-WORKING

BAMBINIEDEMOZIONI

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legateallasituazionediemergenzanonnecessariamentecoincidonoconquellideifigli.Allostessotempoibambini facilmenteregolano lapropriaemotivitàsullabasedeisegnali di sicurezza, allarme e chiusura espressi dai genitori. Un dialogo chiaro eonestoconsentel’accettazioneanchedelleemozioninegativeelerendeaffrontabilienonlimitanti.

Ci sono molte altre cose da dire rispetto alle emozioni che provano i bambini, eovviamente anche i genitori, potete trovarequalche altro spuntonella sezione seguente(“Approfondimenti”)

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APPROFONDIMENTISCELTIPERVOI

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E’ importante condividere con i propri bambini ciò che si prova, aiutarli a parlarne,esprimendoloaparoleo,adesempio,conidisegni.Primopasso:ImparareariconoscereleproprieemozioniSpesso i bambini non riescono a comunicare con le parole ciò che provano e ciò puòcomportare una maggiore frustrazione. Per questo il primo passo per aiutarli a gestire leemozioninegativeèquellodiimparareariconoscerle.Strategieutili

• Aiutare ilbambinoaverbalizzare leproprieemozioni,adesempio,seilbambinodàchiarisegnidigioiadire“Misembripropriofelice!”.

• Incoraggiare il bambino a riconoscere l’emozione dell’altro. Ad esempioraccontandounepisodiovissutoechiedendopoi“Secondotecomemisonosentito?”

• Aiutare il bambino a “sentire” e collocare la propria emozione nel corpo. Adesempio“Cosasuccedequandohaipaura?Tibatteforteilcuore,tremietc.”.Puòessereutile,soprattuttoperibambinipiùpiccoli,utilizzaredellemetafore(“Tisentileggerocomeunafarfallaounuccello,opesantecomeunelefante?”).

• Incoraggiare il bambino ad indovinare l’emozione mostrando ed enfatizzando larelativaespressionefaccialeeiltonodivoce.

PARLIAMODIEMOZIONI

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SituazioneOrdinandolapropriastanza,persbagliosifacadereunoggettoprovocandonela

rottura

PensieroSoggettoX:“sbagliosempretutto,nonnecombinomaiuna

giusta!”

PensieroSoggettoY:“midispiacediaverlorottomapuòcapitare”

Emozioni:tristezza,rabbia,frustrazione

Comportamento:rinunciaaquellochesta

facendo.

Emozioni:lievefastidio

Comportamento:raccoglieipezzirottiecontinuaadordinare

Utilizzando delle immagini con delle facce che indicano le diverse emozioni,pescandone una per volta a turno, descrivere, un episodio in cui si è sperimentataquellaemozione.

PENSIERI,EMOZIONI,COMPORTAMENTOI nostri pensieri condizionano costantemente le nostre emozioni e i nostricomportamenti.Facciamounesempio:

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Comesivede,ciòcherendepiùomenocatastroficouneventoè la letturachenoistessinediamo.Ciòchecidiciamosuquell’eventostesso. Spiegare, utilizzando modalità semplici, la relazione che c’è tra pensiero ed emozione èimportanteperaiutareibambiniaridimensionareleemozioninegative.Strategieutili

• Utilizzare delle foto o delle immagini (ad esempio estrapolate da libri di favole) esollecitare il bambino a dire ciò che secondo lui un determinato personaggio stapensandoinquelmomentoequalèl’emozioneprovata.Analizzareinsiemealui,seecosacambierebbeseilpersonaggioavesseavutounpensierodifferente.

• Far raccontare (o disegnare) un episodio in cui si è sperimentata una certaemozioneechiederealbambinoqualisonoipensieripositivichepotevanoaiutarloastaremeglioinquellasituazione.Esempiosituazione:lamaestratihadatouncompitoenonseiriuscitoasvolgerlo.

PensieronegativoPensieropositivo

Aiutareilbambinoatrovarepensieripositiviacuiricorrerequandoaccadonoepisodispiacevoli.

NONRIUSCIRO’MAIAFAREICOMPITIBENE

SEMIESERCITORIUSCIRO’ASVOLGERLO

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ROSSODI…RABBIA

Larabbiaèun’emozionepiuttostofrequenteinmoltideinostribambini.Èimportantefarcomprendereaibambinicheènormalesentirsiarrabbiatiognitanto.Ciò che diventa problematico è quando la rabbia sopraggiunge troppo spesso e conun’intensitàmoltoelevata.Nonsempresipuòevitarediarrabbiarsimasipuòprovareacontrollarel’intensitàdellanostrarabbiaeilnostrocomportamento.Strategieutili:

• Monitorarel’intensitàdellarabbia.Sipuòcostruiresuunfoglioil“termometrodellarabbia”echiederealbambinodiindicarequantoèarrabbiatoda1(totalmentecalmo)a 10 (rabbia esplosiva). È importante sollecitare il bambino a cercare di definire lediverse intensitàdella sua rabbia (vedi immagineesemplificativa) chiedendogli cos’èchelofaarrabbiareadunlivello3,5,etc.Puòessereutilepoi,stabilireunlivellosogliachefungadasegnaleperaiutarloacapirequandostaperesplodere(adesempiolivello7).

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Riconoscere questo livello soglia può aiutarlo a prevenire l’esplosione,spingendolo a fare qualcosaper abbassare l’intensità utilizzando, ad esempio, alcunideisuggerimentidescrittidiseguito.

• Incoraggiareilbambinoacercarestrategiepiùfunzionalipersfogarelarabbia.Ad esempio: usare una corda per saltare, fare una corsetta o dei salti sul posto,disegnare lapropria rabbia.Dopoaverprovatounadiqueste soluzioni, sollecitare ilbambinoatrovareleparoleperdescrivereciòchesentedentroecercaredipensareacomerisolvereilproblema.

• Si può utilizzare la tecnica della tartaruga: dire al bambino che quando sente diperdereilcontrollopuòimmaginarediessereunatartarugachepuòrifugiarsinelsuoguscio.Sollecitarlopoiafaredeirespiriprofondiepensareadunmodopercalmarsi.Quandosisenteabbastanzacalmopuòcercaredipensareacomerisolvereilproblema(DiPietro,2015).

Perapprofondire:DiPietro,M.(2015).L’ABCdellemieemozioni–Programmadialfabetizzazionesocio-affettivasecondoilmetodoREBT,Erickson,Trento.

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Nessuno di noi ha solo fragilità o “difetti”, tutti abbiamo dei punti forza ed è importantericordarseliproprioneimomentipiùcritici.Perfavorirequestoprocessopositivonellamentediungenitoreproponiamoalcunestrategie.Strategieutili

• Fermarsiquando lastanchezzaprende ilsopravvento,tuttosembraandareperilpeggioeilivellidiconflittosonoalti.

• Porsi qualche domanda: “Cosa sta succedendo nella mente di mio figlio? E nellamia?”; “Quali emozioni sta provandomio figlio? E io quali emozioni sto provando?”;“Cosa mi verrebbe da fare in questo momento se agissi impulsivamente? Qualipotrebberoessereleconseguenzenegative?”

• Provare a guardare la situazione da una prospettiva più distaccata: “Qualeè lacondizione che vorrei raggiungere per risolvere/disinnescare questo conflitto?”;“Secondoqualemodalitàpiùfunzionalepotreiraggiungerla?”;“Conoscendolefragilitàdi mio figlio in quale modalità negativa potrebbe reagire alla situazione?”;“Conoscendolequalitàdimiofigliosucosapotreipuntarepernonfardegenerare lasituazione?”.

Aquestopuntosipotràessereingradodiricordarequalisonolequalitàpositivesucuifarelevaconvostrofiglioeaqualivostreabilitàattingerepergestirealmeglioilconflittochesiècreatoochestaperesplodere.

DURANTEUNCONFLITTOINDIVIDUALETUEEMOZIONIEQUELLEDELTUOBAMBINO…

SOLODOPOAGISCIPUNTANDOSUIVOSTRIPUNTIDIFORZA

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Nellosvolgimentodellanostra “normale”vitaquotidianasicuramentesaràcapitatoqualchevoltadifaticarenelmetterealettoibambini,difattispessoinostripiccoliarrivanoallafinedellagiornatacarichidiemozioniepensierichenonriesconoadabbandonareequestorendedifficilel’addormentamento.Talecondizionesiamplificaquandoinostripiccolidurantelagiornatasicaricanodienergiaemotivaepsicomotoriache,soprattuttonellacondizioneincuicitroviamoattualmente,nonriescono a scaricare con attività libere come può avvenire ad esempio al parco oppurefrequentandolosportabituale.Pensiamosiautiledareaigenitorialcuniconsiglidaattivarenellafasedell’addormentamentoper garantire ai bambini, ma anche a loro stessi, una buona qualità del sonno utile peraffrontarealmeglioilrisveglioelasuccessivagiornata.L’igienedelsonnoIlprimoconsigliochecisentiamodidarvièquellodiinstaurareunRitualedelSonnoperl'addormentamento,riportiamodiseguitoalcuniconsiglidaseguire:

- Nonmandareadormire ilbambinoaffamatoedevitare l’assunzionedibevande ocibi contenenti caffeina o teofilina prima di andare a letto (ad es. coca-cola,cioccolato,etc.);

- Cercaredinonsvolgeregiochitroppoattivantipernonrischiaredisovraeccitareilbambinoerenderecosìfaticosol’addormentamento;

- Cercaredi andareadormirealla stessaorae sepossibilemantenere costanteanchel’orariodelrisveglio;

- Creare un ambiente confortevole, riducendo l’intensità delle luci e attenuando irumoridellacasa;

- Aiutateilbambinoadassociare il lettocon il sonno.Cercaredifarloaddormentarenellasuastanza,evitatesepossibiledifarloaddormentareinbracciooinaltriluoghiepoiportarlonelsuoletto;

CONSIGLIPERL’ADDORMENTAMENTO

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- Evitare di esporre il bambino a schermi retroilluminati (tablet, cellulari,televisione)primadiandareadormire(sonostimoliattivanti,nonrilassanti).

- Alcuni giochi o musiche utilizzati per accompagnare il bambino ad addormentarsipossono causare sovraeccitazioni visive o uditive che interferiscono conl’addormentamento.La voce ed il contatto con il genitore è sempre meglio degliintermediarimeccanici(raccontarestorie,cantareninna-nanne,etc.)

Questeindicazionisioffronocomestrumentodibasepergarantireunaserenitànellafasecheprecedel’addormentamentomacrediamosiautilecheognifamigliapersonalizzitaleroutineinbaseallecaratteristicheealleesigenzeproprieedelpropriobambino.

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Ricordiamo insieme alcuni concetti generali sulla gestione dello spazio e lamodificazionedell’ambienteDifficoltàattentive,impulsività,scarsaattenzioneaiparticolarieaidettagliedifficoltàvisivecon problemi nella percezione e nell’integrazione sensoriale possono concorrere allastrutturazione di difficoltà spaziali nelbambino. Praticamente queste difficoltà simanifestano attraverso una gestioneproblematicadelpropriomateriale,deigiochiedeivestiti,scarsacapacitànell’individuareunoggetto dopo una richiesta, disordine e caoscondifficoltànell’organizzazionedeglioggetti.Un principio fondamentale da rispettarediventa perciò organizzare gli spazi e gliambienti in modo da renderlicomprensibili e prevedibili.Quantopiùprevedibilediventa l’ambiente, tantopiùregolatosaràilcomportamentodelbambino.OrdinareglioggettiL’utilizzo di grandi ceste per contenere gli oggetti potrebbe diventare un ostacoloall’individuazione del gioco desiderato con conseguente senso di frustrazione. Invece di ununico cesto quindi risulta più indicato l’utilizzo di singolescatole più piccole in cui sono sistemati oggetti simili.Ancorapiùutilerisultaetichettarequesticontenitoricondelleimmaginiinmodocheilbambinosappiatrovareinautonomiaquello di cui ha bisogno. La sistemazione dei giocattoliall’interno delle scatole può essere fatta insieme al bambinocosì da renderlo partecipe e fargli sviluppare i concetti dicategorie,somiglianzeeinsiemi.

GESTIONEDELLOSPAZIOESTRUTTURAZIONEVISIVA

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Insegnare uno schema organizzativo sarà molto utile per il bambino; tale modalitàesecutivasaràpoigeneralizzataancheadaltricontesti(scuola).Anche per la gestione dei vestiti è più efficace organizzarli in modo da avere unasuddivisione ed un ordine visibile al bambino. I cassetti dovranno essere suddivisi pergenerediabbigliamentoconun’etichettavisivaasegnalarneilcontenuto.Iripianiaccessibilialbambinopotrannocontenerescatoleconall’internounsolotipodiindumento(solomaglieamanichecorte,solopantalonidellatuta,etc…)elarelativaimmagineesterna.Una striscia visiva di immagini può essere posizionata sull’armadio per ricordare albambino quali sono gli indumenti da prendere per quel giorno (mutande, calze, maglia,maglione, pantalone, scarpe). E’ possibile strutturare laposizione all’interno della stanzaanchedelsuomaterialescolasticoosportivo,attraversolastrutturazioneconimmaginidelluogoincuisipossariporrelozaino,laracchetta,lapalladacalcioobasket,etc…Obiettivo principale diventa perciò sia la sua capacità gestionale che la sua abilità diautonomiapersonale.

Desideriamo riprendere con voi il costrutto della comprensione del tempo. Puòrappresentare un concetto molto complicato da apprendere, quindi sarà utile definirloattraversoeventiconcreti,comelesingoleroutinequotidiane.RoutinequotidianeUna giornata priva di imprevisti, che si svolge secondo tempi scanditi e in cuil'improvvisazioneèminimapermetteaibambinidiregolaremaggiormenteilcomportamento.Creare delle routine facilmente comprensibili può aiutare il bambino con difficoltàcomportamentaliaprevenireglisbalzid’umore,gliscattid’iraolecrisidipianto.Unabuonastrutturazione attenua perciò l'ansia data dal non sapere "cosa avverrà dopo" e avere unrimandodiciòchel’aspetta,riducendolostressnelbambinoaiutandoloacontenersi.CreazioneroutineLaroutinesicreadividendolagiornatainsegmenticonleattivitàprincipalieripetendoquotidianamenteleattivitàattentamenteprescelte.Periniziareunastrutturazionesipuòpartire da una priorità (ad esempio la sveglia o il momento della vestizione) per poi farpartire da quella la nostra routine. Nella strutturazione e spiegazione al bambino dei varipassaggiemomentidellagiornata,diventa fondamentale l’utilizzodiun linguaggiochiaroetrasparente, evitando l’utilizzo di parole confondenti, metafore e messaggi non verbaliinterpretabiliinmodoerrato.

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StrutturazionedeitempiSaràimportantestrutturarebeneitempinelcorsodituttalagiornata,adesempiosvegliaallastessaora,cosìcomeilbagnool’oradiandareadormire,cercandodimanteneresemprelo stesso ritmo, ma evitando di mettere fretta e di sollecitare continuamente il bambino,poiché insistenza e pressione potrebbero provocare un senso di frustrazione ecomportamentiaggressivi.StrategieutiliAgendavisiva.Unabuonastrategiaèquelladiadottareunaagendavisivacheriporteràconunriferimentovisivo(immagine)levarieattivitàroutinarieattivate.AgendavisivagiornalieraE’ un “promemoria” visivo della giornata costituito da una sequenza di simboli (immagini)facilmentericonoscibili.Ilprimopassoperrealizzarelevarieroutinequotidianeèquellodidividerelagiornatainsegmenti inbasealleattivitàprincipali,ripetendoquotidianamenteleattivitàattentamenteprescelte e apportando modifiche graduali e con precise spiegazioni. La routine siconcretizzaconl’esperienzaripetutaneltempodiattivitàfisse.Compitodelgenitoresaràquellodidareunaetichettaverbaleadogniattivitàstrutturata,utilizzando immagini che dovranno essere sistemate in un ordine spaziale che richiami unordinetemporale.Inunastrutturazioneverticale,comel’esempio, laprimaimmaginesaràpostainalto,conleimmaginisuccessiveposizionateinsuccessioneversoilbasso.Primadiogniattività ilbambinosaràrichiamatoversol’agendavisivainmodocheilgenitore possa facilmente indicare e verbalizzare l’attività da svolgere. Una voltaterminato quel compito, l’immagine potrà essere staccata e riposta in una scatolinaposizionata sotto l’agenda. Questo permette al bambino di comprendere il trascorrere deltempoedicapirecosadeveancorafaredurantelagiornata.Le immagini sull’agenda vengono fissate con il velcro per poter agevolmente inserireimmaginidiattivitànonprevistequotidianamente,senzadoverrifaretuttoillavoro.Importantesaràanchescandire laduratadelle singoleattività,routineodeimomentidiattesa,cosachelasolaagendanonconsentedifare("Quantoduraquestacosa?","Traquantopotròfarealtro?"),cercandodiconcederetempoasufficienzaalbambino.Sarà cura del genitore comunicare verbalmente e attivare una comunicazione visualizzatadella durata di ogni attività. Lo svolgimento del compito invece sarà regolato da ausili checonsentanodipercepirealivellovisivoeuditivoilpassaggiodeltempo(adesempioclessidre,timer,orologiconlancette,applicazioni).

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Viproponiamounaltroesempiodiagendavisivautilizzandoquestovideo:

https://youtu.be/cA3DPruGgpU

AgendavisivasettimanaleUn passaggio successivo all’agenda giornaliera è quello di organizzare visivamente tutta lasettimanadelbambinoattraversol’utilizzodiunaagendaconstrutturazionesettimanale.Talesistemapermetteràalbambinodiraggiungereunaconoscenzapiùprofondadeltempoeloaiuteràamaturareunamigliorecapacitàdiprevisionetemporale.Lacreazionediquestotipodiagendaseguelestesseregoledell’agendavisivamaincludendoanchelastrutturazionedeigiornidellasettimanasuccessivi.Esempiodiagendasettimanale:

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Sevogliamocheilnostrobambinoincrementiuncomportamentopositivooimpariafareunacertaattività,possiamoinqualchemodoguidarlo.Come?Conl’utilizzodeirinforzi.Unrinforzo puòesseredefinito come la conseguenzapositivaaduncomportamentoedhal’effetto dimotivare il bambino a ripetere nel futuro quell’azione per cui è stato premiato,lodato,ericonosciuto“capace”.Facciamodegliesempiperspiegarcimeglio.Seunbambinoriceveunrinforzo(unalode,uncioccolatino,10minutidivideogiochi)tuttelevolte che legge due pagine di un libro, è più probabile che continuerà a leggere anche neiprossimigiorni.Mapensiamoancheanoiadulti:seilnostrocapoallavorolodal’attivitàcheabbiamosvoltocifaràpiacere,sentiremoriconosciutoilnostroimpegnoe,probabilmente,saremopiùmotivatiadaffrontarenuovicompiticonmaggioreentusiasmo.Esistonodiversitipidirinforzo:

• Rinforzisociali:lodi,complimenti,sorrisi,abbracci,coccole• Rinforzitangibili:cibo,giochi,oggetti• Rinforzidinamici:starealzatofinoatardi,fareunagita,andareacasadiunamico• Rinforzisimbolici:buonipremio,gettoni

Per far sì che il rinforzo sia efficace deve innanzitutto essere qualcosa di molto gradito albambino.Sipuòatalpropositostilareunalistadipossibili“premi”dautilizzare.Ilrinforzosceltodeveessereerogatoimmediatamentedopol’emissionedelcomportamentodesiderato1eilbambinonondeveaccederealrinforzoinaltrimomentidellagiornatamasoloconseguentementeall’azionerichiesta.

1Quandoilrinforzononèimmediatamentedisponibile(adesempiositrattadiunrinforzodinamicooungiocattolochedeveessereacquistato)cisipuòavvaleredipremisimbolici(adesempiounpuntopremio)chesaràpoiscambiatoconilrinforzoquandoessopotràesseredisponibile.

APPRENDIMENTOEMOTIVAZIONE:L’USODELRINFORZO

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Ricapitolando,èimportante:

• identificare precisamente cosa vogliamo insegnare al bambino (ad es.“sparecchiarelatavola”),tenendocontodellesueabilitàiniziali;

• definireinsiemealbambinoesattamentecomeecosadovrà fareperfarsìchevenga considerato un successo, per non incorrere in spiacevoli e nocivifraintendimentichepossanodemotivarlo(adesempio,seilbambinopensadiaverfattobeneperchésparecchiandohatoltotuttiipiatti,potrebbesentirsiconfusoseigenitorilorimproveranoperchénonhatoltoibicchieri);

• fornireilrinforzosubitodopol’esecuzionedelcomportamento;

• cercare di offrire al bambino quante più occasioni possibili di successo

evitando inocivie controproducenti “però” (“peròpotevi faremeglio”, “perònonhai tolto le briciole”, etc.): il successo e il riconoscimento sono unmotore per ilcambiamentoassaipiùefficacedellecritiche;

• incoraggiare il suo impegno anche se il bambino dimentica o sbaglia qualcosa,

“Bravo,tiseiimpegnatoedhaisvoltolamaggiorpartedeicompiti”;

• avere l’accortezza di lodare un’azione o un determinato comportamentoevitandodidareunageneraleetichettanonconnessaalsuccessoottenuto(adesempiopiùchedire“Seiunbravobambino”,dire“Moltobene,tiseiimpegnatoafaretuttiicompitinelpomeriggio!”)

METTEREINORDINEGIOCHI

APPARECCHIARE

ALETTOPRESTO

MANGIARETUTTO

NONLITIGARECONFRATELLO

CINEMA

LUNAPARK

GIOCOEDICOLA

CARTEPOKEMON

2€

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Gentiligenitoriecaribambini,siamogiuntiallafinediquestonostrolibretto.Inquestoperiodo,cometutti,abbiamodovutolimitarelarelazioneeilcontattoumano-aspettiimportantinellanostraprofessione-macitenevamoafarvisapereche,seppurconmodalitàdiverse,noicisiamoancheadesso.Viringraziamoperl’attenzionenelleggereevisionarequantoabbiamosceltopervoi.Abbiamo cercato di rispondere alle domande più frequenti che ci avete posto ed abbiamoselezionatomolteattività,divertenti,maanchedistimolorispettoadalcunespecificheareeneurocognitive, perché anche - forse soprattutto - in questo tempo si può continuare alavorare insieme per sostenere la crescita dei bambini, il loro benessere e quello dellerelazionifamiliari.Noncirestacheaugurarvibuonlavoroe…buondivertimento!

Documentoelaboratoconicontributidi:

SusannaBarca,GiovanniCarbonara,AmbraConsolino,ElisaCosta,ClaudioDeLellis,ChiaraDellaCananea,

Margherita Di Donna, Claudia Di Giulio, Giordana Ercolani, Davide Fornari, Michela Giordano, Marta

Lazzari, Annarita Ovidi, Rosa Pappalardo, Agnese Pelagaggi, Serena Petretta, Rosalba Piatti, Francesca

Piccari, David Pioppi, Federica Rossi, Giovanna Rossini, Rossana Solida, Elisa Tabacchiera, Marilena

Tacconi,MartinaZega.

Stesurafinale:SusannaBarca,MargheritaDiDonna,DavideFornari,MartaLazzari,MarilenaTacconi.

Grafica:SusannaBarca,DavideFornari.

Coordinamento:MarilenaTacconi.