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www.cassaddpp.it GUIDA OPERATIVA PER LA PROCEDURA DI VALORIZZAZIONE ONLINE Procedure standard di codifica, anagrafica e censimento dei beni immobiliari pubblici ed analisi documentale online 2013

GUIDA OPERATIVA PER LA PROCEDURA DI VALORIZZAZIONE ONLINE · 2018. 5. 3. · di Lavoro alla Certifi cazione Energetica, dal Catasto al Recupero Crediti. GeoForm La soluzione per

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www.cassaddpp.it

GUIDA OPERATIVAPER LA PROCEDURA

DI VALORIZZAZIONE ONLINE Procedure standard di codifica, anagrafica e censimento

dei beni immobiliari pubblici ed analisi documentale online

2013

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Abitanti OnlineUna grande Opportunità per Professionisti, Imprese e Artigiani

Cos’è Abitanti Online?

Abitanti Online è il primo social network dedicato a chi vive e abita la casa, al mondo del costruito.

È gratis per tutti.

Mette in contatto tutte le professioni e i servizi che ruotano attorno al mondo della casa.

Fa parlare, conoscere e discutere. Permette a domanda e offerta di incontrarsi e conoscersi.Fa risparmiare mettendo in competizione capacità e costi.

Come funziona Abitanti Online?

L’Abitante utilizza il social network per la ricerca dei servizi e dei professionisti di cui ha bisogno, con la possibilità di consultarne la reputazione e di lasciare il proprio feedback a lavoro concluso.

Quali sono i vantaggi di Abitanti Online per Professionisti, Imprese e Artigiani?

Il Professionista, Impresa o Artigiano mette a disposizione i propri servizi a tutti gli Abitanti, attraverso una vetrina professionale con tutti i suoi lavori, e può entrare in contatto diretto con chiunque abbia bisogno delle sue prestazioni, allargando la propria rete di clienti e contatti.

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I corsi di GeoForm sono validi ai fi ni della Formazione Professionale e danno diritto al riconoscimento dei Crediti Formativi e dell’Abilitazione del Professionista alla Valorizzazione On line del Patrimonio Immobiliare.

Il mondo GeoForm

I corsi GeoForm sono attivati in base alle effettive esigenze formative dei tecnici, individuate in base a indagini uffi ciali (ad esempio dal “Rapporto Finale del Censis alla Cassa Italiana di Previdenza ed Assistenza dei Geometri Liberi Professionisti”) o a seguito di aggiornamenti normativi.

I corsi attualmente spaziano dalla Sicurezza nei Luoghi di Lavoro alla Certifi cazione Energetica, dal Catasto al Recupero Crediti.

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VOLAbilitazione del Professionista alla Valorizzazione On line del Patrimonio Immobiliare

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Modulo 3Guida Operativa per la Procedura di Valorizzazione Online

Procedure standard di codifi ca, anagrafi ca e censimento dei beni immobiliari pubblici ed analisi documentale online

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PremessaVOL - Valorizzazione online è una procedura interattiva concepita per guidare ed assistere l’Ente nell’eseguire un processo sistemico di indagine, raccolta e valutazione dei dati, documenti ed informazioni relativi al proprio patrimonio immobiliare. È noto, infatti, che le principali problematiche relative al processo di valorizzazione sono legate non solo alla carenza del dato, ma soprattutto alla sua correttezza. In entrambi i casi la procedura consente di evidenziare i rischi potenziali legati allo stato di fatto e di diritto dell’immobile e pertanto adottare interventi correttivi quali a puro titolo di esempio le regolarizzazioni, messa a norma, etc. Per fare questo, CDP ha creato la procedura VOL (Valorizzazione On-Line) recepita da Groma attraverso il proprio sistema informatico “GRETA”, la cui operatività è già stata testata nella sua venticinquennale esperienza nel settore, per la gestione dedicata di Patrimoni Immobiliari sull’intero territorio nazionale. La procedura, strutturata su di un sistema di codifi ca uniforme ed omogenea, si sviluppa attraverso le seguenti fasi:

• Reperimento ed archiviazione “intelligente”- ovvero secondo schemi di classifi cazione dei documenti di tutti i dati (tecnico/legali) relativi ai singoli cespiti;

• Verifi ca dell’ eventuale carenza documentale (funzionale anche alla vendita dei beni) oppure alla non corretta informazione rilevabile dai dati a disposizione;

• Garanzia dell’integrità e correttezza del dato inserito, grazie all’utilizzo della Metrica Probatoria;• Evidenza delle necessarie regolarizzazioni da effettuare al fi ne attribuire al bene la corretta

destinazione funzionale ( compresa l’eventuale dismissione);• Aggiornamento del data base documentale, allorquando siano intervenute delle variazioni sullo status

dell’immobile nel corso del tempo.

Il risultato fi nale costituito da un output unico, basato su standard omogenei, riconosciuti dal mercato di riferimento, consentirà:1. A CDP ed agli Enti Locali una più rapida ed effi cace analisi, anche su base comparativa del variegato

patrimonio immobiliare pubblico;2. L’ immediata disponibilità del fascicolo immobiliare completo degli elementi quali/quantitativi necessari

agli Enti per eventualmente assumere scelte strategiche in ordine alla valorizzazione del proprio patrimonio.

Al fi ne di rendere omogeneo il linguaggio utilizzato, si è provveduto a redigere l’apposito Glossario contenente i termini ed i relativi signifi cati, per consentire l’esecuzione delle singole attività in modo puntuale e corretto e soprattutto coerente con le procedure illustrate nel Vademecum messo a disposizione nell’apposita area riservata. Ad avvio del percorso informatico sarà disponibile una breve introduzione sulla navigazione generale all’interno di GRETA, le sue componenti e come leggere le parti che ne compongono il software.

Quindi, riepilogando, i cinque grandi ambiti di cui si compone la guida, sono:1. un Glossario che soddisfa la necessità di riconoscere (e conoscere) le terminologie adottate all’interno

di GRETA illustrandone i signifi cati specifi ci e dando le informazioni necessarie per capire dove reperirli;2. illustrazione del sistema GRETA nelle sue componenti strutturali, con la relativa spiegazione, passo per

passo, dei singoli elementi e la loro funzione specifi ca all’interno del predetto sistema;3. costruzione dell’anagrafi ca. Si tratta della fase più importante e delicata, poiché consentirà di

“esplodere” il patrimonio in minime parti per procedere alla relativa codifi ca e, infi ne, come leggere e riconoscere il codice attribuito;

4. inserimento online della documentazione che necessariamente deve essere contenuta nel fascicolo. L’inserimento è vincolato ad un processo di verifi ca standardizzato denominato “metrica probatoria”, che consente all’Ente di inserire documenti con cognizione di causa e consapevolezza dei dati immessi.

5. infi ne, la quinta ed ultima parte descriverà il processo con cui C.D.P. avvierà il processo di analisi dei dati immessi e parallelamente potrà richiedere ulteriori informazioni online, attraverso la procedura di messaggistica predisposta per l’avvicendamento di aggiornamenti documentali, implementazioni o semplice richieste di maggiori dettagli per i dati inseriti.

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Valorizzazione on line del Patrimonio Immobiliare

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La Piattaforma GRETA per la Valorizzazione On Line del

Patrimonio Immobiliare

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Accredito a GretaAccredito al Sistema informatico GRETA, attraverso l’apposita Area Riservata realizzata da CDP

Per registrarsi alle Aree Riservate è necessario:

1. Visitare la Home Page del sito www.cassaddpp.it e cliccare su AREE Riservate per accedere al Portale VOL

2. Cliccare su “Richiesta di Registrazione” e compilare l’apposito modulo, previa accettazione del Regolamento che disciplina l’accesso e l’utilizzo della procedura informatica;

3. Compilare ed inviare la richiesta seguendo le istruzioni ivi indicate;4. Allegare copia del documento di riconoscimento.

Al completamento di tali attività, il sistema rilascerà uno USER ID ed una Password che sarannoutilizzate per accedere al sistema informatico GRETA, nell’apposita sezione di accesso all’applicativo.

Sono inoltre scaricabili dal portale i documenti predisposti da CDP il “kit formativo/informativo”, composti dal Vademecum illustrativo delle procedure di valorizzazione ed il Compendio Normativo (aggiornato al 1° gennaio 2013) che sarà di volta in volta corredato degli eventuali interventi normativi che si succederanno.

CDP ha messo a disposizione un servizio di assistenza così strutturato:

1. Call Center di primo livello raggiungibile tramite i numeri verdi indicati nel portale VOL che supplirà alle domande di carattere informativo non tecniche;

2. L’indirizzo di posta elettronica [email protected] a cui potranno essere sottoposti quesiti di natura tecnica.

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Registrarsi alle Aree Riservate

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Accredito al Sistema GRETA

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Sistema GretaIl Sistema informatico GRETA. Cenni Generali sulla navigazione

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Cenni Generali sulla navigazione in GRETA

Il sistema informatico GRETA, da cui si accede alla V.O.L., è raggiungibile attraverso il link

http://gretacomuni.groma.it.

Appena digitato il link sopra riportato è possibile accedere al sistema, inserendo le credenziali che sono state in precedenza validate da CDP.

Accesso alla Piattaforma

1. Digitare il nome utente e la password negli appositi campi del modulo;2. Fare clic sul tasto “ACCEDI”.

IMPORTANTE: nella parte in basso della schermata di accesso, è rilevabile il link “Geometri accreditati alla VOL”. Dalla sua selezione si accede alla lista della Cassa Geometri per i tecnici formati a seguito di apposito corso per la compilazione della VOL. Da qui l’Ente potrà selezionare per Provincia e Comune i vari professionisti accreditati per l’eventuale reperimento dei documenti mancanti, fi nalizzati alla conclusione della VOL.

Una volta inserite le credenziali, il sistema vi rimanderà alla schermata principale, composta secondo la struttura standard di navigazione.

La struttura è quella che generalmente si ritroverà in tutte le pagine di navigazione all’interno di GRETA:

A. Una parte superiore con le attività disponibili e i menu a tendina dove selezionare le singole operazioni;

B. Una parte centrale di navigazione dove saranno visionati tutti gli elementi, i dati, le informazioni e quant’altro concernente alla navigazione specifi ca;

C. Una barra laterale estensibile, dove verranno visualizzati i comandi disponibili a fronte delle informazioni immesse e le operazioni di memorizzazione, modifi ca e/o annullamento.

A questa pagina sarà sempre possibile accedervi, semplicemente facendo clic sull’icona “Dossier del Fabbricato” in alto sinistra dello schermo.

La navigazione all’interno di GRETA è molto semplice e veloce; non vi sono mai impedimenti nel passaggio da una sezione all’altra e non sono presenti elementi vincolanti dal punto di vista informativo.

Sono solo poche le regole che devono essere rispettate per avere successo nella compilazione dei singoli format: seguire queste regole in maniera pedissequa, garantirà un risparmio di tempo fi nalizzato all’ottenimento in maniera coerente e precisa della VOL.

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Il Sistema GRETA

interfaccia

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Per comprendere meglio il procedimento di anagrafi ca e codifi ca del patrimonio, è necessario soffermarci su alcune considerazioni elementari che sono alla base dell’intero fl usso censorio.Le linee guida che da questo momento verranno illustrate, sono state stabilite da C.D.P. a seguito delle proprie esperienze e in virtù delle analisi preventive eseguite per la creazione della VOL. Un ausilio fondamentale, è stata l’esperienza diretta con alcune realtà locali che con la loro operatività in fase di test con il sistema informatico, hanno dato spunti per arrivare a defi nire i criteri di base per la creazione dell’anagrafi ca che andremo ad illustrare.

L’elemento più importante che è stato rilevato è la necessità di uniformare i criteri di valutazione e riconoscimento delle v e componenti edilizie, abbinandole a livelli anagrafi ci e funzionali; ad ognuno di questi verrà abbinato un codice, la cui chiave di lettura sarà unifi cata e riconoscibile sotto il medesimo sistema di interpretazione.

Come censire quindi il patrimonio immobiliare? È utile immaginarlo come un enorme scatolone dove all’interno andranno a confl uire tutte le singole informazioni e componenti, raggruppate a loro volta in macroelementi.“Esplodendo” le singole componenti edili-strutturali dei compendi immobiliari, è più facile e intuitivo assegnare ad ognuna di esse il rispettivo “livello gerarchico” sotto cui andranno ad inserirsi i corrispondenti elementi “fi gli”: si costituirà alla fi ne “l’albero immobiliare” con le relative “foglie” di riferimento, corrispondenti ai singoli elementi di fabbrica del patrimonio.

Entrando nello specifi co, sono state individuate le seguenti codifi che nell’ordine elencato:

1. COMUNE;2. COMPLESSO IMMOBILIARE;3. EDIFICIO;4. SCALA;5. PIANO;6. UNITÀ IMMOBILIARE.

Ognuno degli elementi elencati, è quindi da considerarsi un contenitore sempre più piccolo che conterrà specifi che informazioni e dettagli sempre diversi; meriterà una descrizione parallela un altro livello di codifi ca, quello per la classifi cazione della “PORZIONE DI TERRENO”, trattato alla stregua dell’unità immobiliare ossia dell’ultimo livello della fi liera anagrafi ca.

Precisiamo che non è possibile procedere con l’inserimento di un livello senza aver creato il suo superiore: pertanto, ad esempio, non si potrà inserire un livello “unità immobiliare” direttamente sotto il “complesso immobiliare”, come non si ammetterà la creazione del livello “piano” sotto il livello “edifi cio”, senza passare per “scala”!

Ad ogni livello sopra elencato, è stata abbinata una specifi ca codifi ca: queste devono essere pedissequamente rispettate, perché la stringa di codice che ne deriverà permetterà di essere leggibile e riconoscibile, sotto il profi lo degli standard nazionali stabiliti da C.D.P.

È utile rivedere il Glossario, qualora i termini riportati in appresso non siano ben chiari o vi siano dubbi circa la loro corretta interpretazione.

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Codifi ca VOLIl Procedimento di Codifica per la compilazione della VOL

Processo di anagrafi ca e censimento immobiliare: i livelli, i codici e la loro concatenazione “gerarchica”

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Analizziamo quindi i codici, corrispondenti ai vari livelli:

1. COMUNE: a tale livello, sarà attribuito il “Codice Catastale”, reperibile nell’elenco dei Comuni italiani di cui all’allegato “A”. È un codice alfanumerico di n. 4 cifre (es. per il Comune di Roma è H501) ed è univoco per ogni singolo Comune, tanto da permetterne il riconoscimento;

2. COMPLESSO IMMOBILIARE: nell’ipotesi che un Ente possa avere un patrimonio composto nell’ordine delle centinaia di complessi, il codice attribuito è il progressivo numerico “001”. Ad ogni singolo complesso, corrisponderà la sua numerazione e all’interno dello stesso Comune e per lo stesso patrimonio, non dovrà mai essere utilizzata la stessa numerazione. Farà eccezione il cambio di Comune, perché il codice catastale identifi cativo, riporterà a zero la numerazione;

3. EDIFICIO: come nella pratica comune in cui in un compendio i vari edifi ci e/o i singoli corpi di fabbrica vengono identifi cati con la progressione alfabetica “A, B, C…”, anche a livello di codifi ca verrà adottata la stessa progressione. In caso di progressione diversa nella realtà, si dovrà abbinare la corrispondente lettera dell’alfabeto (es. edifi cio 1=A, 2=B, ecc.). Nel caso, invece, di un’assenza di pluralità di edifi ci, il codice utilizzato sarà semplicemente la lettera “A”;

4. SCALA: come per l’edifi cio, anche in questo caso la codifi ca dovrà ricalcare la prassi consueta di riconoscimento all’interno degli immobili. Quindi il codice utilizzato è la progressione alfabetica “A, B, C…”, ovvero scala 1=A, 2=B, ecc. Nel caso in cui la scala nell’edifi cio sia unica, la codifi ca da utilizzare sarà l’acronimo alfabetico “U”;

5. PIANO: lo standard edilizio dovrà rispecchiare la codifi ca in virtù della differenza di piano rispetto al piano terra (che codifi cheremo in P00). Ogni piano al di sotto del piano terra, sia che esso sia totalmente o parzialmente interrato, dovrà assumere la codifi ca “S01, S02, S03…”. Tutti i piani in elevazione dal piano terra, invece, diverranno “P01, P02, P03…”. Gli eventuali piani atipici, diverranno: “AMM” per gli ammezzati e “PRZ” per i piani rialzati.

6. UNITÀ IMMOBILIARE o UNITÀ [U.I.]: la consuetudine edilizia ci porta a considerare l’ipotesi che non vi siano edifi ci o complessi che possano avere un numero complessivo di unità superiore all’ordine delle centinaia. Quindi la codifi ca attribuita, sarà la progressione numerica “001”;

7. PORZIONE DI TERRENO: per differenziare il codice dall’unità immobiliare essendo tale livello assimilabile a questa, viene posto come prefi sso la lettera “T”. Quindi la codifi ca che ne deriva è la progressione alfanumerica “T001, T002…”.

RIBADIAMO NUOVAMENTE CHE È RICONOSCIUTA DA C.D.P. SOLO LA CODIFICA SOPRA SPECIFICA E CHE NON SARANNO AMMESSE VARIANTI E/O CODICI IN TUTTO O IN PARTE DIVERSI DA QUELLI SOPRA INDICATI, PENA L’INVALIDITÀ DELL’INTERO PROCESSO VOL.

Il codice CORRETTO che ne deriva a completamento dell’inserimento dei livelli, sarà del tipo:H501_001A_U_P00_001

nel caso si arrivasse a livello di unità immobiliare. Nel caso di una porzione di terreno: H501_001_T001

In entrambi i casi, come detto, la codifi ca è di facile lettura e comprensione.

È doveroso precisare che il codice sarà completo anche nell’utilizzo del carattere “_” (underscore) fra le varie componenti. Il suo utilizzo ha molteplici valenze e una necessità vitale. Infatti:

• obbliga a non inserire spazi vuoti all’interno della stringa di codice fra i vari livelli;• collega i vari componenti di codice rendendo più omogenea e chiara la sua lettura;• non avendo interspazi diversi e ponendo evidenza fra le singole stringhe, si azzerano i potenziali errori

materiali di scrittura e successiva ricerca, elemento fondamentale nella gestione delle singole VOL nell’ambito del territorio nazionale per i singoli Enti.

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Livelli e Codici Corrispondenti

Codifi ca VOLIl Procedimento di Codifica per la compilazione della VOL

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CodiciLivellie

TERRENOTERRENO

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P00

AMM

SP1

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Essenzialmente, vengono individuati n. 3 CASI nell’ambito delle operazioni di censimento, in virtù delle possibili concatenazioni per le componenti edilizie che creano il patrimonio.

In particolare:

1. Complesso immobiliare ed edifi cio coincidono: ci si trova davanti ad un complesso immobiliare che è composto da un solo edifi cio senza altri corpi di fabbrica, nemmeno accessori o di pertinenza diretta. È il caso, ad esempio, di un edifi cio a torre isolato la cui proiezione a terra è corrispondente ai confi ni del terreno su cui insiste;

2. Complesso immobiliare ed edifi cio NON coincidono: è il caso esattamente opposto al precedente. Ci troviamo di fronte ad un complesso immobiliare con una pluralità di edifi ci, indipendentemente dalla loro indipendenza e correlazione fi sica (corpi di fabbrica staccati, ovvero un unico compendio ma suddiviso da elementi di fabbrica indipendenti sebbene fi sicamente collegati);

3. Complesso immobiliare con porzione di terreno a servizio: è un caso che può ricalcare uno di quelli sopra indicati per la parte edifi cata. In aggiunta, però, è presente anche un terreno (es. cortile, parco, giardino, ecc.) che avrà delle proprie caratteristiche anagrafi che e che, insieme al/ai corpo/i di fabbrica, comporrà l’intero complesso immobiliare.

La “PORZIONE DI TERRENO”, quindi è da considerarsi un livello quasi indipendente dall’anagrafi ca ed avrà delle caratteristiche proprie rispetto alla parte edifi cata. Per questo motivo, a livello di censimento, viene inserimento come diretta dipendenza del “complesso immobiliare”, non avendo fi sicamente una correlazione con le componenti edilizie di “edifi cio”, “scala” e “piano”.

Vedremo nel prossimo paragrafo come operare per la creazione fattiva dell’anagrafi ca all’interno della lista degli immobili di GRETA.

Analizziamo adesso i singoli casi tipici, individuabili in:

c.1 - Coincidenza di complesso immobiliare ed edifi cioc.2 - Il complesso edilizio e gli edifi ci NON coincidono. Presenza di vari piani (elementi diversi)c.3 - Complesso edilizio insistente su una porzione di terreno

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Greta VOLCasistiche di Censimento

I Casi nelle Operazioni di Censimento

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Come detto in precedenza, è il caso in cui nella pratica il complesso edilizio e l’edifi cio coincidono, ovvero il complesso è composto da un unico corpo di fabbrica.

Da notare come all’aumentare dei livelli, anche il codice si allunga in maniera proporzionale fi no ad arrivare alle singole U.I. che possono essere molteplici in virtù del numero rilevato nella realtà.

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Greta VOLCoincidenza di complesso immobiliare ed edificio

Caso 1

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Coincidenza di complesso immobiliare ed edifi cio

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Estendendo la descrizione rispetto al paragrafo precedente, assimiliamo la condizione in cui vi siano più edifi ci che compongono il complesso (ricordiamo che gli edifi ci possono essere sia elementi di fabbrica separati o contigui, la cui unica condizione per essere assimilati tali è “l’indipendenza” funzionale).

Poniamoci inoltre nella condizione in cui vi sia anche la molteplice presenza di ulteriori sottoelementi (in questo caso, poniamo che vi siano più piani).

Da notare, in questo caso, come il codice cambi la sua rispettiva desinenza al cambiare della progressione di livello rilevata nella realtà: al cambiare dell’edifi cio assume la relativa componente “A” o “B”, oppure all’aumentare del piano cambi la sua progressione numerica (P00 per piano terra, P01 per primo piano, ecc.).

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Greta VOLIl complesso edilizio e gli edifici NON coincidono

Caso 2

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Il complesso edilizio e gli edifi ci NON coincidono

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Soprassedendo sulla componente edilizia di cui ormai abbiamo visto lungamente la notifi ca, ci soffermeremo nel dettaglio della porzione di terreno, considerando l’ipotesi che vi sia un complesso edilizio coincidente con l’edifi cio e che il tutto insista su un lotto di terreno annesso all’intero compendio.

È opportuno considerare come la codifi ca della porzione di terreno, derivi direttamente dal complesso e che da questo derivi direttamente, nella considerazione fi sica che il complesso stesso sia composto dall’edifi cio e dalla porzione di terreno su cui poggia quest’ultimo.

Ulteriori spunti sulla codifi caDalla lettura degli elementi generalizzati precedentemente, appare evidente ed intuitivo che oltre ai casi esaminati vi può essere una serie pressoché infi nita di concatenazioni, in funzione delle singole condizioni fi siche degli immobili che ci si troverà ad analizzare.

Tuttavia, nonostante la molteplicità e la più o meno alta complessità degli immobili da censire, ci si accorgerà che tutti i cespiti possono facilmente ricondursi ai modelli di codifi ca e “spacchettamento” proposti.

Per questo consigliamo di investire del tempo prima di avviare il processo di anagrafi ca: la comprensione della struttura e l’esatta attribuzione dei livelli in virtù dei singoli elementi che la costituiscono, faciliterà l’operatore nella navigazione all’interno del proprio albero immobiliare.

Ci sia permesso di dare il seguente consiglio: non abbandonate mai la fi liera anagrafi ca all’interno della singola ramifi cazione fi no a quando questa non sarà stata completata e non si sarà arrivati fino all’ultimo livello da censire. In questo modo non si dimenticheranno componenti e si avrà la corretta e ampia visione delle componenti memorizzate.

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Greta VOLComplesso edilizio insistente su una porzione di terreno

Caso 3

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Complesso edilizio insistente su una porzione di terreno

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Portiamoci sulla Home Page di GRETA, attraverso il link http://gretacomuni.groma.it e procediamo al Login. Poi facciamo click su “Immobili”, il cuore vero e proprio dell’applicativo GRETA.

Da come è possibile notare, la struttura grafi ca della pagina di navigazione non cambia. Si avrà:

A. nella parte sinistra la lista degli immobili inseriti (detta comunemente “albero”); comunque in essa avverrà la visualizzazione degli elementi inseriti secondo i criteri che vedremo in appresso;

B. la parte centrale, è riservata alla visualizzazione delle informazioni e dei dati inerenti i vari elementi selezionati nella parte “A”;

C. la lista dei comandi disponibili:

• SALVA: permette la memorizzazione delle informazioni inserite;• INSERISCI: consente all’operatore di scegliere quale elemento inserire nell’albero fra quelli disponibili;• ELIMINA: azione molto delicata che consente di rimuovere una parte di albero fra quelle selezionate.

IMPORTANTE!! L’eliminazione di un elemento è un passo da compiere con estrema attenzione, in quanto il processo alla sua conferma NON è reversibile;

• ANNULLA: interrompe l’ultima azione in corso e consente di non apportare modifi che alla struttura dell’albero fi no ad allora eseguita.

È importante notare che nella sezione “A”, l’Ente in fase di navigazione vedrà solo un ambiente che riporterà la sua denominazione (es. Comune di Roma). Non potranno essere visionati (e potenzialmente modifi cati), altri ambiti di navigazione che non siano stati preventivamente accreditati e creati a carico dell’Ente stesso.

Sotto questo primo livello, assimilato al “contenitore generale” si dovrà procedere a censire il proprio patrimonio immobiliare secondo le specifi che spiegate a livello teoriche nei paragrafi precedenti, e che operativamente ci accingiamo ad affrontare.

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Dossier ImmobiliLettura dell’interfaccia grafica e cenni introduttivi alla prima navigazione nel Dossier

Panoramica su GRETA

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Panoramica su GRETA

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Loginhttp://gretacomuni.groma.it

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Procediamo passo per passo

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Dossier Immobili1° step: creazione livello “Comune”

1. Fare clic su “Immobili”, alla destra del “Dossier del Fabbricato”;2. fare clic su livello “Area test”, quello con l’indicazione dell’Ente che dovrà procedere alla costituzione

dell’anagrafi ca;3. fare clic sul pulsante “Inserisci” sulla barra dei comandi sulla destra dello schermo. Se la barra è ridotta,

fare clic sulla freccetta grigia per espandere il pannello e visualizzare le azioni; 4. fare clic sul livello “Comune”. Ricordiamo che questo livello identifi ca il territorio entro cui dovranno

essere censiti tutti gli immobili che vi ricadono;5. il campo “Codice” accoglierà, come detto, il Codice Catastale di riferimento. Questo campo è

obbligatorio;6. il campo “Nome”, accoglierà la denominazione del livello. Il nome che digiteremo, sarà quello che

visioneremo sulla sinistra dello schermo, nella “lista immobili”. Questo campo è obbligatorio;7. verifi cata la correttezza di tutte le informazioni, procedere alla memorizzazione delle stesse. Fare clic

sul tasto “Salva” sulla destra dello schermo, nella barra delle azioni.

Apparirà sulla sinistra dello schermo, il livello appena creato.

Nel caso ci si accorga che alcune di queste informazioni siano errate (es. errata digitazione, ecc.), procedere alla modifi ca e al successivo salvataggio.

Nel caso, invece, si rilevi che non sia necessario creare un dato livello o vi siano impedimenti momentanei per proseguire, è preferibile abbandonare la procedura per non incorrere in inserimenti errati o parziali. Fare clic sul tasto “Annulla” nella barra del menu delle azioni; la procedura verrà abbandonata senza alcuna variazione alla lista degli immobili. Questa è una regola generale e vale ad ogni livello d’inserimento che vedremo in avanti.

Infi ne, se ci accorgiamo che è stato creato un livello non corretto, è possibile eliminarlo. Fare clic sul tasto “Elimina” dalla barra del menu delle azioni sulla destra dello schermo. Un messaggio di richiesta di conferma, allerterà l’operatore su quanto in procinto di esecuzione. Se corretto dare conferma, altrimenti annullare l’operazione. È importante ricordare che per eliminare un livello, è necessario eliminare prima tutti gli elementi codifi cati sotto di esso. Anche questa è una regola generale che vale per tutte le operazioni a seguire.

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Livello “Comune”

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1. Facciamo attenzione che il livello selezionato sia effettivamente quello sotto il quale dobbiamo andare a censire il resto degli elementi. In caso contrario, cliccare sul livello “Comune” (Comune di Roma) dalla lista degli immobili sulla sinistra dello schermo;

2. fare clic sul pulsante “Inserisci” sulla destra dello schermo, nel menu azioni; 3. fare clic su “Complesso”. Notare come in alto sia bene evidenziato in rosso un promemoria per

suggerisce all’operatore di consultare il “Vademecum” di C.D.P. e la presente guida, prima di iniziare le operazioni di censimento e inserimento documentale. Tutti i documenti di consultazione e guida sono scaricabili online, su ogni pagina di navigazione.

4. inserire i dati richiesti.

Campo “Codice”: inseriremo il codice di “Complesso” H501_001. Ricordarsi di inserire sempre il carattere “_” (underscore) fra una componente e l’altra del codice. Questo campo è obbligatorio.Campo “Codice Ente”: conterrà l’eventuale codifi ca con cui l’Ente usa censire quello specifi co complesso edilizio. Non è un campo obbligatorio, ma è buona regola inserirlo per avere una maggiore cognizione da parte dell’Ente sulle operazioni che si stanno eseguendo.Campo “Nome”: riporterà le informazioni riguardanti la visualizzazione del livello che vedremo sulla sinistra della lista immobili. È un campo obbligatorio in ogni ambito di navigazione. Per un più facile riconoscimento dell’ambito di operazione, consigliamo di ripetere la stringa del “Codice” anche nel campo “Nome” in modo da avere subito l’identifi cazione del complesso da processare.

Blocco “Indirizzo”: conterrà l’indirizzo postale con cui è riconosciuto il complesso in inserimento. Da notare che la digitazione prima del Comune all’interno del blocco, attiva una tendina di scelta che va mano a mano riducendosi in progressione alla compilazione del nome corretto. Fare clic sulla città scelta; alla sinistra del campo “Comune” apparirà direttamente il CAP (notare che qualora il Comune di riferimento abbia più zone postali, il sistema fornisce il CAP fi no alla cifra comune a tutte le zone; le restanti cifre non saranno espresse, demandando all’operatore la compilazione dei dati mancanti - es. Roma 001XX). Similmente, alla sua destra apparirà la sigla della Provincia di appartenenza del Comune stesso. Questa automatizzazione fa in modo che le successive stampe e documentazioni, siano accomunate dallo stesso riferimento e non permetteranno al sistema di non riconoscere i vari ambiti operativi.

Campo “TIPOLOGIA DEL COMPLESSO” (obbligatorio): identifi ca la destinazione prevalente in cui il complesso può rientrare sia nell’ambito edilizio, commerciale e di utilizzo, limitatamente all’effettiva destinazione d’uso del bene stesso dal punto di vista dei suoi titoli legittimanti.Campo “DESTINAZIONE PREVALENTE” (obbligatorio): classifi ca in generale in termini percentuali un complesso immobiliare (e/o di maggioranza e rilevanza) in rapporto fra le sue singole unità rispetto al complesso stesso, in relazione all’utilizzo effettivo delle prime. È un campo alfanumerico, in cui l’operatore può inserire le informazioni che meglio rappresentano il dato.Campo “UTILIZZO ATTUALE” (obbligatorio): individua l’utilizzo dell’oggetto indipendentemente dalla destinazione prevalente e/o dalla tipologia di riferimento. L’utilizzo può differire dallo stato legittimato o dalle consuetudini d’uso dell’oggetto immobiliare. È un campo alfanumerico con le stesse caratteristiche del precedente.Campi “SUPERFICIE FONDIARIA”, “SUPERFICIE COPERTA” e “SUPERFICIE COMMERCIALE” (obbligatori): sono tutti campi numerici con doppia cifra decimale. Determinano le grandezze fi siche dell’intero “Complesso”. Per una corretta identifi cazione dei criteri per la loro determinazione, vi rimandiamo al “Vademecum” predisposto da C.D.P..Campo “Disponibile” (non obbligatorio): indica la disponibilità (o meno) del bene da parte dell’Ente.

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Dossier Immobili2° step: creazione livello “Complesso”

Procediamo passo per passo

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Livello “Complesso”

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Blocco legato alla titolarità del complesso: riporta il doppio campo “Strumentale/Non Strumentale” (obbligatorio). L’indicazione dell’uno, esclude automaticamente l’altro e stanno ad indicare se il complesso sia o meno utilizzato direttamente dall’Ente per scopi istituzionali, utilizzo fi nalizzato al proprio esercizio, ecc..Provenienza del complesso: ovvero se “Demaniale” oppure no. L’indicazione all’interno del campo, non solo sottintenderà la provenienza dal Demanio, ma comporterà l’apertura di un’ulteriore campo dove sarà obbligatorio inserire i riferimenti dell’atto o del documento in genere con cui il Demanio ha assegnato all’Ente la titolarità sul complesso.Campo “Ubicazione” (obbligatorio): dovrà essere compilato inserendo all’interno una descrizione con un dettaglio maggiore indicando tutte quelle informazioni che ampliano il contesto dove è inserito il complesso e fornendo una panoramica migliore dello stesso. Sono da preferire quelle informazioni che rapportano il complesso al contesto dove è inserito, indicando eventuali ulteriori accessi e fornendo ulteriori indicazioni circa i servizi, collegamenti, inquadramento territoriale, ecc..Campo “Note” (non obbligatorio): consentirà all’operatore di fornire ulteriori dettagli utili alla comprensione del complesso in fase di codifi ca. Per esempio si inseriranno quelle informazioni legate alla maggiore comprensione di eventuali apparenti disallineamenti fra i dati immessi in precedenza.

5. Procedere al salvataggio del livello appena creato e delle informazioni appena inserite facendo clic sul tasto “Salva” nella lista delle azioni nella sezione di destra sullo schermo.

ATTENZIONE: LA MANCANZA DI SALVATAGGIO DELLE INFORMAZIONI E LA NAVIGAZIONE IN UN QUALSIASI ALTRO PUNTO DEL SISTEMA, COMPORTERÀ LA TOTALE PERDITA DEL LAVORO FINO AD ALLORA ESEGUITO!

IN CASO DI INCERTEZZE SULLA CHIAREZZA DELLE INFORMAZIONI RICHIESTE FIN QUI, CONSIGLIAMO VIVAMENTE DI RIVEDERE IL GLOSSARIO DELLA PRESENTE GUIDA.

CONTINUEREMO AD INCONTRARE GLI STESSI CAMPI ANCHE IN SEGUITO: SI PRESUPPONE, QUINDI, L’ACQUISIZIONE DI UNA PADRONANZA DEI DATI PER RIDURRE I TEMPI DI INSERIMENTO E PER AVERE LA DOVUTA COGNIZIONE DI CAUSA SULLE INFORMAZIONI RICHIESTE.

Anche in questo caso sarà possibile eseguire operazioni parallele a quelle appena sopra descritte, come • modifi care i dati immessi (ricordare sempre di salvare ad avvenuta modifi ca);• annullare le operazioni in corso;• eliminare i livelli creati, previa l’eliminazione dei rispettivi sottolivelli.

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Dossier Immobili2° step: creazione livello “Complesso”

Procediamo passo per passo

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Livello “Complesso”

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Incontreremo nuovamente delle informazioni tecniche specifi che legate alla descrizione del livello in via di inserimento. In caso di incertezze, consigliamo di prendere nuovamente visione del “Vademecum” disponibile online sulla parte in alto della schermata.

1. Accertiamoci che il livello selezionato sia effettivamente quello sotto il quale dobbiamo andare a censire il resto degli elementi. In caso contrario, cliccare sul livello “Complesso” dalla lista degli immobili sulla sinistra dello schermo (H501_001 – Complesso 1);

2. Fare clic sul pulsante “Inserisci” sulla destra dello schermo; 3. Selezionare “Edifi cio”;4. Inseriamo i dati Richiesti.

Campo obbligatorio “Codice” (H501_001A). Notare che il campo è aumentato della desinenza “A” ad indicare l’edifi cio di riferimento. Notare ancora che solo in questo caso il carattere “_” fra il codice di “Complesso” (001) e quello di “Edifi cio” (A), non è stato inserito. Il motivo sta nel fatto che il complesso e l’edifi cio devono intendersi intimamente legati e nel caso in cui vi sia corrispondenza, la scrittura in tal modo ne facilita la comprensione.Campo “Denominazione Immobile” (Obbligatorio): come cominciamo ad intuire, sarà inserito il nome (EDIFICIO “A”) che verrà riportato nella lista degli immobili sulla sinistra dello schermo a salvataggio completato.Campo “Codice Ente” (non obbligatorio): riporteremo l’eventuale codifi ca con cui l’Ente riconosce l’edifi cio in trattazione.Blocco indirizzo: conterrà l’anagrafi ca postale dell’edifi cio. Da notare che l’indirizzo è un campo che si autocompila per facilitarne l’inserimento. Tuttavia, in caso di indirizzi multipli o semplicemente diverso da quello con cui è riconosciuto il complesso, possiamo variare il dato e procedere a quello di interesse. Questa regola vale per tutti i livelli di inserimento.Campo “Tipologia dello stabile” (obbligatorio): riporta la destinazione dell’edifi cio stesso. Rimettiamo all’allegato “B” per l’elenco delle tipologie disponibili.Campo “Utilizzo Attuale”: [cfr. inserimento “Complesso” e “Glossario”].Campo “Valore di bilancio” (cfr. Glossario): è il valore utilizzato dall’Ente per esprime il peso in termini numerici della singola componente immobiliare ai fi ni commerciali e fi scali, nei termini annuali di bilancio. Il dato è obbligatorio.Campo “Valore ultima perizia” e “Data ultima perizia”: riguardano rispettivamente il valore rinvenuto all’Ente da parte di esperti valutatori accreditati secondo le linee guida stabilite dall’ABI e dalla Banca d’Italia e la data in cui questi hanno redatto la stima. Il dato NON è obbligatorio.

Tra i campi legati alle superfi ci e ai volumi (Superfi cie Fondiaria, S. Coperta, S. lorda, S. Commerciale, S. Commerciale Ponderata, Volume Fuori Terra e V. Interrato), merita menzione il fatto che il solo dato obbligatorio è quello della “Superfi cie Coperta”.

Per la descrizione e la comprensione delle informazioni da inserire, consultare il “Vademecum” e il “Glossario” della presente guida.

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Dossier Immobili3° step: creazione livello “Edificio”

Procediamo passo per passo

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Livello “Edifi cio”

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Campo “Data di acquisizione”: conterrà la data in cui l’immobile è pervenuto all’Ente e che sarà coincidente con la data dell’atto o del titolo di proprietà generico che si inserirà all’interno della se-zione dedicata ai documenti di corredo.Campo “Data di alienazione”: conterrà la data in cui l’edifi cio è stato trasferito di proprietà;Campi “Numero Piani Fuori Terra” e “Numero piani interrati”: riporteranno rispettivamente il numero dei piani in elevazione e interrati rispetto al piano terra convenzionale.Campo “Accatastamento Conforme”: sarà sinonimo di coerenza fra lo stato di fatto e la situazione documentale. Fisicamente non è un dato obbligatorio, ma è opportuno considerare che la presenza o meno del relativo fl ag comporterà la lettura di esito positivo o negativo dal punto di vista catastale.Campo “Terreno di Proprietà” e l’eventuale selezione, indicheranno che l’edifi cio in narrazione insiste su un terreno di proprietà dell’Ente oppure no. Ci si attenderà la conferma nello stato documentale a corredo per accertare tale condizione. Anche questo campo non è obbligatorio, ma si ponga attenzione nell’interpretazione della sua selezione.Campi “Condominio” e “Amministratore”: sono strettamente correlati e sono obbligatori in presenza di una situazione condominiale o supercondominiale in atto. La selezione del primo, comporta l’indicazione del nome dell’amministratore nel secondo.Menu a tendina “Tipo Vincolo”: indicherà la presenza effettiva o meno di un vincolo sull’edifi cio. In caso di presenza di vincolo, indicare lo specifi co ambito di applicazione; diversamente, indicare “NON VINCOLATO” se non assoggettato ad alcuna limitazione. Il campo è obbligatorio.Campo “Disponibile” (non obbligatorio): contrassegnare la disponibilità (o meno) del bene da parte dell’Ente;Campo “Note” (non obbligatorio): consentirà all’operatore di fornire ulteriori dettagli utili alla comprensione dell’edifi cio. Per esempio si inseriranno quelle informazioni legate alla maggiore comprensione di eventuali apparenti disallineamenti fra i dati immessi in preedenza (non conformità catastale, ovvero procedura in atto per decreto di vincolo, ecc.).

5. Procedere al salvataggio del livello appena creato e delle informazioni appena inserite facendo clic sul tasto “Salva” nella lista delle azioni nella sezione di destra sullo schermo. Apparirà il livello creato per il “Complesso” nella lista degli immobili a sinistra.

ATTENZIONE: LA MANCANZA DI SALVATAGGIO DELLE INFORMAZIONI E LA NAVIGAZIONE IN UN QUALSIASI ALTRO PUNTO DEL SISTEMA, COMPORTERÀ LA TOTALE PERDITA DEL LAVORO FINO AD ALLORA ESEGUITO!

IN CASO DI INCERTEZZE SULLA CHIAREZZA DELLE INFORMAZIONI RICHIESTE FIN QUI, CONSIGLIAMO VIVAMENTE DI RIVEDERE IL GLOSSARIO DELLA PRESENTE GUIDA. CONTINUEREMO AD INCONTRARE GLI STESSI CAMPI ANCHE IN SEGUITO: SI PRESUPPONE, QUINDI, L’ACQUISIZIONE DI UNA PADRONANZA DEI DATI PER RIDURRE I TEMPI DI INSERIMENTO E PER AVERE LA DOVUTA COGNIZIONE DI CAUSA SULLE INFORMAZIONI RICHIESTE.

Anche in questo caso sarà possibile eseguire operazioni parallele a quelle appena sopra descritte, come • modifi care i dati immessi (ricordare sempre di salvare ad avvenuta modifi ca);• annullare le operazioni in corso;• eliminare i livelli creati, previa l’eliminazione dei rispettivi sottolivelli.

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Dossier Immobili3° step: creazione livello “Edificio”

Procediamo passo per passo

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Livello “Edifi cio”

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1. Accertiamoci che il livello selezionato sia effettivamente quello sotto il quale dobbiamo andare a censire il resto degli elementi. In caso contrario, cliccare sul livello “Edifi cio” dalla lista degli immobili sulla sinistra dello schermo (EDIFICIO “A”);

2. Fare clic sul pulsante “Inserisci” sulla destra dello schermo, nel menu azioni; 3. Selezioniamo “Scala”;4. Inseriamo i Dati richiesti.

Campo obbligatorio “Codice” (H501_001A_U). Notare che il campo è aumentato della desinenza “U” ad indicare l’unica scala nell’edifi cio. Notare ancora il carattere “_” nel rispetto delle precedenti indicazioni impartite.Campo “Nome” (Obbligatorio): come cominciamo ad intuire, sarà inserito “SCALA UNICA” che verrà riportato nella lista degli immobili sulla sinistra dello schermo a salvataggio completato.Campo “Codice Ente” (non obbligatorio): riporteremo l’eventuale codifi ca con cui l’Ente riconosce la scala in trattazione.Blocco indirizzo: conterrà l’anagrafi ca postale della scala con accesso dall’edifi cio di riferimento e che l’indirizzo si autocompilerà partendo proprio dall’elemento superiore, ovvero l’edifi cio stesso. Tuttavia, è possibile inserire un indirizzo diverso se del caso.

5. Procedere al salvataggio del livello appena creato e delle informazioni appena inserite facendo clic sul tasto “Salva” nella lista delle azioni nella sezione di destra sullo schermo. Nella lista degli immobili apparirà il livello creato per la “Scala”.

ATTENZIONE: LA MANCANZA DI SALVATAGGIO DELLE INFORMAZIONI E LA NAVIGAZIONE IN UN QUALSIASI ALTRO PUNTO DEL SISTEMA, COMPORTERÀ LA TOTALE PERDITA DEL LAVORO FINO AD ALLORA ESEGUITO!

IN CASO DI INCERTEZZE SULLA CHIAREZZA DELLE INFORMAZIONI RICHIESTE FIN QUI, CONSIGLIAMO VIVAMENTE DI RIVEDERE IL GLOSSARIO DELLA PRESENTE GUIDA. CONTINUEREMO AD INCONTRARE GLI STESSI CAMPI ANCHE IN SEGUITO: SI PRESUPPONE, QUINDI, L’ACQUISIZIONE DI UNA PADRONANZA DEI DATI PER RIDURRE I TEMPI DI INSERIMENTO E PER AVERE LA DOVUTA COGNIZIONE DI CAUSA SULLE INFORMAZIONI RICHIESTE.

Anche in questo caso sarà possibile eseguire operazioni parallele a quelle appena sopra descritte, come • modifi care i dati immessi (ricordare sempre di salvare ad avvenuta modifi ca);• annullare le operazioni in corso;• eliminare i livelli creati, previa l’eliminazione dei rispettivi sottolivelli.

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Dossier Immobili4° step: creazione livello “Scala”

Procediamo passo per passo

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Livello “Scala”

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1. Accertiamoci che il livello selezionato sia effettivamente quello sotto il quale dobbiamo andare a censire il resto degli elementi. In caso contrario, cliccare sul livello “Scala” dalla lista degli immobili sulla sinistra dello schermo (SCALA UNICA);

2. Fare clic sul pulsante “Inserisci” sulla destra dello schermo, nel menu azioni; 3. Selezionare “Piano”;4. Inserire i Dati Richiesti.

Campo obbligatorio “Codice” (H501_001A_U_P00). Notare che il campo è aumentato della desinenza “P00” ad indicare il piano terra. Notare ancora il carattere “_” nel rispetto delle pre-cedenti indicazioni impartite.Campo “Nome” (Obbligatorio): sarà inserito “PIANO TERRA” che verrà riportato nella lista degli immobili sulla sinistra dello schermo a salvataggio completato.Campo “Codice Ente” (non obbligatorio): riporteremo l’eventuale codifi ca con cui l’Ente riconosce la scala in trattazione.Blocco indirizzo: conterrà l’anagrafi ca postale della scala con accesso dall’edifi cio di riferimento e che l’indirizzo si autocompilerà partendo proprio dall’elemento superiore, ovvero l’edifi cio stesso. Tuttavia, è possibile inserire un indirizzo diverso se del caso.

5. Procedere al salvataggio del livello appena creato e delle informazioni appena inserite facendo clic sul tasto “Salva” nella lista delle azioni nella sezione di destra sullo schermo. Nella lista degli immobili apparirà il livello creato per il “Piano”.

ATTENZIONE: LA MANCANZA DI SALVATAGGIO DELLE INFORMAZIONI E LA NAVIGAZIONE IN UN QUALSIASI ALTRO PUNTO DEL SISTEMA, COMPORTERÀ LA TOTALE PERDITA DEL LAVORO FINO AD ALLORA ESEGUITO!

IN CASO DI INCERTEZZE SULLA CHIAREZZA DELLE INFORMAZIONI RICHIESTE FIN QUI, CONSIGLIAMO VIVAMENTE DI RIVEDERE IL GLOSSARIO DELLA PRESENTE GUIDA. CONTINUEREMO AD INCONTRARE GLI STESSI CAMPI ANCHE IN SEGUITO: SI PRESUPPONE, QUINDI, L’ACQUISIZIONE DI UNA PADRONANZA DEI DATI PER RIDURRE I TEMPI DI INSERIMENTO E PER AVERE LA DOVUTA COGNIZIONE DI CAUSA SULLE INFORMAZIONI RICHIESTE.

Anche in questo caso sarà possibile eseguire operazioni parallele a quelle appena sopra descritte, come • modifi care i dati immessi (ricordare sempre di salvare ad avvenuta modifi ca);• annullare le operazioni in corso;• eliminare i livelli creati, previa l’eliminazione dei rispettivi sottolivelli.

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Dossier Immobili5° step: creazione livello “Piano”

Procediamo passo per passo

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Livello “Piano”

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1. Come per tutti gli altri livelli, accertiamoci di aver selezionato il livello superiore corretto. Cliccare sul livello “Piano” dalla lista degli immobili sulla sinistra dello schermo (PIANO TERRA);2. Fare clic sul pulsante “Inserisci” sulla destra dello schermo nel menu azioni; 3. Selezionare “Unità”;4. Inserire i Dati Richiesti.

Campo obbligatorio “Codice” (H501_001A_U_P00_001). Notare che il campo è aumenta-to della desinenza “001” ad indicare la prima unità immobiliare presente a quel piano. Notare ancora il carattere “_” nel rispetto delle precedenti indicazioni impartite.Campo “Nome” (Obbligatorio): sarà inserito “UNITA’ N. 1” che verrà riportato nella lista degli immobili sulla sinistra dello schermo a salvataggio completato.Campo “Codice Ente” (non obbligatorio): riporteremo l’eventuale codifi ca con cui l’Ente riconosce la scala in trattazione.Blocco indirizzo: conterrà l’anagrafi ca postale dell’unità con accesso dall’edifi cio di riferimento e che l’indirizzo si autocompilerà partendo proprio dall’elemento superiore, ovvero la stessa scala. Tuttavia, è possibile inserire un indirizzo diverso.Campo “Interno”: conterrà l’eventuale indicazione del numero progressivo di interni al pinao (laddove presenti). Il campo non è obbligatorio.Campo “Tipologia dell’unità”: riporterà l’indicazione della destinazione d’uso assentita. Il menu a tendina propone una serie di tipologie standard, che rimettiamo per chiarezza di consultazione nell’allegato “C”.Campo “Utilizzo attuale”: di tipo alfanumerico, conterrà l’effettivo uso che si fa di quella specifi ca unità immobiliare e può essere allineato al campo precedente, ovvero totalmente diverso.Menu a tendina “Stato Manutentivo”: esprimerà la condizione manutentiva dell’unità immobiliare che potrebbe essere in tutto o in parte aderente alla condizione in cui versa l’intero complesso o l’edifi cio.Campi “Superfi cie Coperta, S. lorda, S. Commerciale e S. Commerciale Ponderata”: riportano i dati tecnici dimensionali delle singole U.I., ampiamente specifi cati nel “Glossario”. I campi sono obbligatori e per la compilazione vi rimandiamo alla consultazione del “Vademecum” predisposto da C.D.P..Campi “Data di acquisizione” e “Data di alienazione”: riporteranno rispettivamente le date di inizio della titolarità dell’Ente sul bene e l’eventuale cessazione del diritto.Campo “Piano”: conterrà per esteso l’ubicazione del piano dove giace l’unità immobiliare in fase di codifi ca. Un elenco delle tipologie da inserire è reperibile nell’allegato “D” della presente guida.Campo “Accatastamento Conforme”: sarà sinonimo di coerenza fra lo stato di fatto e la situazione documentale. Fisicamente non è un dato obbligatorio, ma è opportuno considerare che la presenza o meno del relativo fl ag comporterà la lettura di esito positivo o negativo dal punto di vista catastale.Blocco legato alla titolarità del complesso: riporta il doppio campo “Strumentale/Non Strumentale” (obbligatorio). L’indicazione dell’uno, esclude automaticamente l’altro e stanno ad indicare se il complesso sia o meno utilizzato direttamente dall’Ente per scopi istituzionali, utilizzo fi nalizzato al proprio esercizio, ecc..Blocco della titolarità: si completa con l’indicazione della provenienza del complesso, ovvero se “Demaniale” oppure no. L’indicazione all’interno del campo, non solo sottintenderà la provenienza dal Demanio, ma comporterà l’apertura di un’ulteriore campo dove sarà obbligatorio inserire i riferimenti dell’atto o del documento in genere con cui il Demanio ha assegnato all’Ente la titolarità sul complesso.Da notare che l’indicazione viene riproposta dopo il primo inserimento a livello di “Complesso”. Tale ripetizione è necessaria perché al livello superiore “Complesso”, si tratterà l’oggetto nella sua complessità. Diversamente, la singola unità immobiliare, soprattutto dinanzi a più edifi ci di un compendio, può non avere le medesime caratteristiche e quindi potenzialmente può differire dai livelli superiori.

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Dossier Immobili6° step: creazione livello “Unità immobiliare”

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Livello“Unità immobiliare”

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Stato occupazionale: espresso con “libero/locato/occupato” esprimerà essenzialmente la seguente condizione:• libero/locato escluderanno la condizione opposta (se è locato non sarà libero e viceversa).

Rappresenta un vero e proprio stato locativo dell’unità immobiliare, indicandone l’uso da parte di terzi;• occupato indicherà che è l’Ente stesso ad utilizzare gli spazi dell’unità immobiliare e che quindi non vi

saranno eventualmente vincoli contrattuali a fronte dell’occupazione.

Campo “Con titolo”: la sua selezione manifesterà l’esistenza o meno di un titolo d’uso ed occupazione esclusivamente da parte di terzi. La specifi ca di “libero/locato” obbliga l’Ente a specifi care la conseguente titolarità.

Arrivati a questo punto, dobbiamo inserire i riferimenti catastali dell’unità immobiliare. È in questo caso che si apprezza la necessità di far corrispondere le unità immobiliari in funzione dei riferimenti catastali che compongono l’intero edifi cio. In pratica a tutti i subalterni catastali dovranno corrispondere altrettante unità che compongono la VOL. Vediamo come inserire i dati catastali di riferimento.

5. Fare clic su “Aggiungi Nuova Variazione Catastale”;6. Inserire tutte le informazioni che solitamente vengono reperite sulle visure catastali dei singoli subalterni:• partita (se presente);• sezione;• foglio (obbligatorio);• particella (obbligatorio);• subalterno (obbligatorio);• zona censuaria;• micro zona;• categoria (a tendina - obbligatorio);• classe;• consistenza (obbligatorio);• superf. catastale/volume;• rendita (obbligatorio).

Campo “Dati derivanti da”: dovrà essere utilizzato per riportare le informazioni del documento da cui sono state reperiti i dati immessi.Campi “Pertinenza” e “Afferenza”: dovranno essere utilizzati rispettivamente per indicare se un’ulteriore unità immobiliare sia pertinenza di un’altra. Questa specifi ca dovrà essere indicata non solo per le U.I. che sono catastalmente censite come pertinenze (es. cantina di pertinenza di un’abitazione), ma anche quando per necessità di censimento ci troveremo di fronte a n. 2 U.I. che sebbene riportino lo stesso dato catastale, devono necessariamente separarsi (es. unico subalterno su n. 2 piani distinti).L’afferenza invece sarà indicata qualora una specifi ca U.I. sia catastalmente censita come “afferente” un’altra particella catastale, ecc..

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Dossier Immobili6° step: creazione livello “Unità immobiliare”

Procediamo passo per passo

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Livello“Unità immobiliare”

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7. Una volta inseriti i dati richiesti, procedere al salvataggio degli stessi facendo clic sul tasto “Inserisci” rappresentato dal fl oppy disk. È importante notare che il livello “unità immobiliare” prevede il doppio salvataggio. Il primo del dato catastale e il secondo dell’intero livello.

Menu a tendina “Tipo Vincolo”: indicherà la presenza effettiva o meno di un vincolo sull’unità. ATTENZIONE: non è detto che l’assenza di vincolo sul complesso, sia sintomo di mancanza dello stesso anche sull’unità immobiliare. In caso di presenza di vincolo, indicare lo specifi co ambito di applicazione; diversamente, indicare “NON VINCOLATO” se non assoggettato ad alcuna limitazione. Il campo è obbligatorio.Campo “Note” (non obbligatorio): consentirà all’operatore di fornire ulteriori dettagli utili alla comprensione dello stato dell’unità immobiliare. Per esempio si inseriranno quelle informazioni legate alla maggiore comprensione di eventuali apparenti disallineamenti fra i dati immessi in precedenza (non conformità catastale, ovvero procedura in atto per decreto di vincolo, ecc.), oppure un “giustifi cativo” circa lo stato manutentivo.

8. Procedere al salvataggio del livello appena creato e delle informazioni appena inserite facendo clic sul tasto “Salva” nella lista delle azioni nella sezione a destra sullo schermo. Nella lista degli immobili apparirà il livello creato per l’ “Unità”.

ATTENZIONE: LA MANCANZA DI SALVATAGGIO DELLE INFORMAZIONI E LA NAVIGAZIONE IN UN QUALSIASI ALTRO PUNTO DEL SISTEMA, COMPORTERÀ LA TOTALE PERDITA DEL LAVORO FINO AD ALLORA ESEGUITO!

IN CASO DI INCERTEZZE SULLA CHIAREZZA DELLE INFORMAZIONI RICHIESTE FIN QUI, CONSIGLIAMO VIVAMENTE DI RIVEDERE IL GLOSSARIO DELLA PRESENTE GUIDA. CONTINUEREMO AD INCONTRARE GLI STESSI CAMPI ANCHE IN SEGUITO: SI PRESUPPONE, QUINDI, L’ACQUISIZIONE DI UNA PADRONANZA DEI DATI PER RIDURRE I TEMPI DI INSERIMENTO E PER AVERE LA DOVUTA COGNIZIONE DI CAUSA SULLE INFORMAZIONI RICHIESTE.

Anche in questo caso sarà possibile eseguire operazioni parallele a quelle appena sopra descritte, come • modifi care i dati immessi (ricordare sempre di salvare ad avvenuta modifi ca);• annullare le operazioni in corso;• eliminare i livelli creati, previa l’eliminazione dei rispettivi sottolivelli.

L’ANAGRAFICA IMMOBILIARE E LA RELATIVA CODIFICA PER LA PARTE EDIFICA È STATA COMPLETATA CON SUCCESSO: IL CODICE FINALE CORRETTAMENTE INSERITO PRESENTERÀ LA SEGUENTE STRINGA:

H501_001A_U_P00_001

È facile defi nire le ulteriori possibilità di codifi ca in virtù delle specifi che caratteristiche immobiliari che ci si troverà ad analizzare. Il tutto, però, è riconducili ai livelli elementari che abbiamo visto fi nora e la codifi ca si allinea facilmente ai criteri stabiliti.Al termine della codifi ca di ogni singolo “albero”, quindi, per comprendere di aver fatto tutto in maniera corretta, dovremo ritrovare una stringa di codice identica nella struttura a quella della casella soprastante, sinonimo di un corretto inserimento dei singoli parametri.

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Dossier Immobili6° step: creazione livello “Unità immobiliare”

Procediamo passo per passo

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Livello“Unità immobiliare”

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Sebbene la “Porzione di terreno” deve essere trattata alla stregua di una “unità immobiliare” perché ultimo anello della catena anagrafi ca immobiliare, il suo inserimento dovrà avvenire direttamente sotto il livello “Complesso” perché da esso ne fa parte immediata.

1. Accertarsi di aver selezionato il livello superiore corretto, ovvero “Complesso” (H501_001 – COMPLESSO 1);

2. Fare clic sul pulsante “Inserisci” sulla destra dello schermo; 3. Selezionare “Porzione terreno”;4. Inseriamo i Dati Richiesti.

Campo obbligatorio “Codice” (H501_002_T001). Notare ancora il carattere “_” nel rispetto delle precedenti indicazioni impartite. Notare altresì che il codice riferito al complesso sia divenuto “002”: tale specifi ca è stata voluta per dimostrare la diversità della codifi ca in virtù del cambiamento dell’immobile trattato. In pratica, abbiamo inserito il “Complesso 2” e allo stesso è asservito un cortile esterno. La codifi ca è corretta.

Gli unici campi che non sono stati ancora trattati sono “Destinazione rurale” ed “Edifi cabile”: il primo, sotto la forma di un menu a tendina, consentirà di indicare la condizione di ruralità tra:• Ex macero;• Fabbricato rurale;• Macero.Campo “Edifi cabile”: indicherà se quella porzione di terreno è classifi cato come tale dai piani urbanistici locali, nonostante la sua vocazione agricola fi no ad allora condotta.Tutti gli altri campi sono per aspetto e tipologia d’inserimento, in tutto identici a quelli legati all’inserimento dell’unità immobiliare.

5. Procedere al salvataggio del livello appena creato e delle informazioni appena inserite facendo clic sul tasto “Salva” nella lista delle azioni nella sezione a destra sullo schermo. Nella lista degli immobili apparirà il livello creato per la “Porzione di terreno”.

ATTENZIONE: LA MANCANZA DI SALVATAGGIO DELLE INFORMAZIONI E LA NAVIGAZIONE IN UN QUALSIASI ALTRO PUNTO DEL SISTEMA, COMPORTERÀ LA TOTALE PERDITA DEL LAVORO FINO AD ALLORA ESEGUITO!

Anche in questo caso sarà possibile eseguire operazioni parallele a quelle appena sopra descritte, come • modifi care i dati immessi (ricordare sempre di salvare ad avvenuta modifi ca);• annullare le operazioni in corso;• eliminare i livelli creati, previa l’eliminazione dei rispettivi sottolivelli.

L’ANAGRAFICA IMMOBILIARE E LA RELATIVA CODIFICA PER LA PARTE EDIFICA È STATA COMPLETATA CON SUCCESSO: IL CODICE FINALE CORRETTAMENTE INSERITO PRESENTERÀ LA SEGUENTE STRINGA:

H501_002_T001

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Dossier Immobili7° step: creazione livello “Porzione di terreno”

Procediamo passo per passo

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Livello“Porzione di terreno”

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Metrica ProbatoriaLo strumento della “Metrica Probatoria”

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Metrica ProbatoriaLa Soluzione Innovativa per evitare l’Errore Umano

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Premesse

Completata la fase fi n qui descritta, relativa all’inserimento anagrafi co e numerico del patrimonio, l’Ente dovrà provvedere ad inserire la documentazione che il sistema, di volta in volta, richiede. Ciò consentirà di ottenere il passaporto immobiliare attestante, fra l’altro la regolarità e la commerciabilità del bene oggetto di Valorizzazione.

Al fi ne di conciliare la presenza del dato con la sua correttezza e pertanto garantire l’integrità dei documenti e dei dati è stato concepito lo strumento della “METRICA PROBATORIA” con il preciso scopo di evitare l’errore umano.

Si tratta di un processo innovativo di validazione del documento immesso (sia esso una scansione o un fi le comunque riferibile al documento richiesto), attraverso il reperimento di informazioni e caratteristiche rilevabili al suo interno. Questo processo, effettuato dall’Operatore, fornisce alla piattaforma un’intelligenza fi nalizzata all’analisi dell’integrità del documento inserito dall’utente. Si abbatte quindi l’errore materiale dovuto a distrazione, confusione o fretta, non permettendo l’inserimento passivo dei documenti necessari per la defi nizione della commercializzazione dell’immobile.

In altre parole, qualora l’Operatore inserisse un documento errato all’atto del caricamento nel fascicolo della VOL, senza un fi ltro adeguato e attivo non si avrebbe un controllo dello stesso, riconducendo la possibilità di rilevamento dell’incongruenza solo in fase di verifi ca postuma.

Il processo nel suo insieme, pertanto, è stato concepito con l’azione correlata di due fi gure (così come defi niti dal Regolamento di accesso ed utilizzo della procedura informatica - Valorizzazione On line):

1. Operatore della Procedura: il soggetto individuato dall’Ente per provvedere al caricamento materiale dei dati, documenti ed informazioni, richiesti dal sistema;

2. Responsabile della Procedura: è il soggetto individuato dall’Ente che mediante accesso alla piattaforma confermerà la correttezza dei dati, documenti ed informazioni inserite negli appositi campi.

Di qui la necessità che siano due fi gure diverse ad operare sul sistema. Il primo, sarà colui che fattivamente inserirà il documento all’interno della piattaforma di VOL e porrà i requisiti di soddisfazione della “Metrica Probatoria”; il secondo, avrà il compito di validare i documenti inseriti, soddisfacendo ai titoli impostati all’atto dell’inserimento.

La modalità di utilizzo prevede che all’atto di inserimento dei documenti il sistema chieda all’Operatore di immettere dei TAG identifi cativi (es. data, protocollo, etc.) rilevabili dal documento cartaceo. Dopo aver inserito i documenti, nella successiva fase di validazione, GRETA chiede all’Operatore di re-inserire gli stessi dati di controllo, che l’utente recupera stavolta dai documenti digitali, con il presupposto di base che non sia già di sua conoscenza. Il Sistema controlla la coerenza dei dati di verifi ca con quelli inseriti all’atto del caricamento dei documenti e, in caso di conformità valida il documento. Diversamente, il Responsabile/validatore, sarà costretto a prendere visione del documento e a procedere alle necessarie verifi che.

Vediamo passo per passo, come si sviluppa il processo e quali sono le attività da compiere per la sua conclusione con successo.

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Metrica Probatoria

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Metrica ProbatoriaNavigazione nel fascicolo virtuale della VOL

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Fascicolo Virtuale della VOL

Il presupposto di base per comprendere correttamente i successivi workfl ow è quello di aver già inserito la parte di anagrafi ca di competenza come descritto nelle precedenti sezioni.

L’analisi e l’inserimento documentale, sono limitati ai soli livelli di “COMPLESSO”, “EDIFICIO” e “UNITÀ” perché di fatto sono gli elementi che caratterizzano e dimensionano numericamente il patrimonio e ad essi sono riconducibili i documenti che meglio lo identifi cano.

1. Clicchiamo sul livello “COMPLESSO”;2. Successivamente clicchiamo sull’etichetta “Allegati del Fascicolo”.

La nuova schermata rappresenta l’elenco generico dei documenti che compongono la sezione “Allegati del fascicolo” e che sono presenti sotto tutti e tre i livelli citati.

In tutti e tre i casi, i documenti sono suddivisi per “macro categorie”. Nel dettaglio:

• Stato di fatto;• Descrizione architettonica;• Consistenza;• Vincoli;• Notarile/legale;• Situazione catastale;• Situazione urbanistica;• Situazione edilizia;• Situazione ambientale;• Strutture;• Prevenzione incendi;• Impianti;• Sicurezza;• Altra documentazione e autorizzazioni (varie);• Situazione locativa;• Situazione fi scale immobiliare;• Contratti di appalto;• Manutenzioni.

Ognuna di queste categorie comprende, al suo interno, i documenti specifi ci che fanno capo all’argomento principale e pertanto si procederà all’inserimento del relativo documento all’interno della relativa categoria.

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Fascicolo Virtuale

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Metrica ProbatoriaInserimento dei Documenti

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Inserimento dei Documenti

Clicchiamo sul livello “Complesso” e successivamente su “Allegati del Fascicolo”.

È opportuno far notare che solo alcuni documenti sono evidenziati in giallo: si tratta della documentazione che, per quel livello, è obbligatorio inserire.

Procediamo passo per passo, spiegando quali sono i passaggi per l’inserimento dei singoli documenti.

Clicchiamo sul menu a tendina alla voce “Tipologia”. Si aprirà la schermata con la scelta della tipologia di documento. Va pertanto consultato l’Allegato “D” che facilita l’individuazione dell’ambito di attribuzione in fase di inserimento.

Nel caso di esercizio, clicchiamo sulla tipologia “Stato di fatto”. Il menu a tendina scomparirà e la tipologia scelta apparirà nel campo corrispondente; automaticamente il menu sottostante si auto dimensionerà per consentire la successiva scelta del documento.

1. Clicchiamo sul campo sottostante e scegliamo il documento corretto per l’inserimento nel fascicolo. Nel nostro caso selezioneremo il documento “Cartografi a generale”;

2. Successivamente, compiliamo il campo “Note” sottostante;

Questo campo (obbligatorio) dovrà contenere tutte le informazioni di dettaglio riguardanti il documento in fase di inserimento (es. indicazione del tipo di cartografi a, se PRG, aerofotogrammetria, planimetria di progetto, ecc.). Oppure informazioni riguardanti uno specifi co documento come ad esempio l’Uffi cio che ha rilasciato un certifi cato, la data di rilascio, il protocollo, ecc.;

3. Compiliamo il campo “Decorrenza” con la data corrispondente al documento in fase di inserimento. Il campo è obbligatorio;

4. Similmente, compiliamo il campo “Scadenza”. In questo caso il campo non è obbligatorio, ma va compilato nel caso in cui il documento abbia una scadenza prevedibile.

Il campo sottostante “avviso” consente di “allertare” il sistema (in termini di giorni) e monitora l’eventuale approssimarsi della scadenza della validità del documento. Terminato il count-down, il sistema riporterà un messaggio all’operatore per procedere al rinnovo.

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Inserimento dei Documenti

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Metrica ProbatoriaInserimento dei Documenti

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Inserimento dei Documenti

5. Clicchiamo sul tasto “Scegli fi le” e selezioniamo il fi le di nostro interesse. Dopo aver selezionato il fi le, clicchiamo sul link “Carica il fi le” posto subito a destra;

6. Si attiverà il processo di “Metrica Probatoria” con suo il primo step, ovvero la determinazione dei requisiti attraverso i quali si validerà successivamente il documento. Inseriamo le informazioni richieste, cercando di rispondere con informazioni che possano essere il più possibile rintracciabili da un’altra persona, ovvero facilmente ricordabili anche a distanza di molto tempo. La traccia generale più logica e utile è quella di inserire informazioni asettiche rilevabili direttamente dal documento. Compiliamo i campi con le informazioni richieste e successivamente clicchiamo sul tasto “Conferma i valori inseriti”. Il fi le viene importato direttamente nella riga preposta alla sua ricezione e corrispondente alla propria casella;

A questo punto il primo livello del processo di “Metrica probatoria” si è concluso. Nel caso in cui il documento non fosse quello corretto e sia stato immesso per errore, procedere all’eliminazione cliccando sul tasto rosso posto all’estrema destra della riga;

Il passo successivo è quello della validazione del documento e, come detto, si presuppone che intervenga una seconda fi gura che non abbia partecipato all’inserimento del documento: il Responsabile/validatore.

7. Clicchiamo sul tasto posto all’estrema destra della riga. Apparirà una schermata apparentemente simile a quella preposta alla compilazione dell’inseritore. L’unica differenza è che l’ordine delle domande è stato invertito, consentendo in questo modo di ridurre praticamente a zero l’errore umano, obbligando l’operatore a focalizzare l’attenzione alle risposte da inserire.

Soltanto dopo aver inserito correttamente tutte le informazioni richieste, il documento sarà validato e importato defi nitivamente nel sistema.

ATTENZIONE: dopo questo passo il documento non potrà più essere rimosso!

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Metrica ProbatoriaInserimento dei Documenti

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La Metrica Probatoria

Il criterio sopra esposto è un processo standardizzato per l’inserimento di tutta la documentazione assoggettata alla “Metrica Probatoria” all’interno del fascicolo virtuale dell’immobile. Per tutta la restante documentazione, benché non sia obbligatoria, è buona condotta inserirla al fi ne di consentire a coloro che non conoscono l’immobile di inquadrarlo in maniera corretta e completa. È opportuno precisare alcune limitazioni al sistema che possono infi ciare il successo della VOL e la sua corretta conclusione.

ATTENZIONEPer una logica di velocità di navigazione e per consentire a terzi di poter scaricare e visionare i documenti inseriti NON È POSSIBILE CARICARE FILE CON PESO SUPERIORE A 3,5 Mb;- come detto in precedenza, PER TUTTI I DOCUMENTI EVIDENZIATI IN GIALLO È OBBLIGATORIO L’INSERIMENTO. QUALORA UNO DI QUESTI NON SIA OGGETTIVAMENTE DISPONIBILE, DOVRÀ ESSERE REDATTA UNA DOCUMENTAZIONE EQUIPOLLENTE CHE POSSA ATTESTARE LA SUA MANCANZA E NE MOTIVI LE RAGIONI. NON SONO AMMESSE NOTE INTERNE, DOCUMENTAZIONI NON VALIDATE DA PROFESSIONISTI O DA AVENTI TITOLO E COMPETENZE DI MERITO;- non sono ammessi fi le che non attestino la validità del documento attraverso la visione diretta di fi rme, timbri, bolli, ecc. (es. relazioni in formato Word, tabelle Excel, ecc.).

A completamento dell’inserimento per ogni livello dei documenti obbligatori, la VOL sarà terminata e si potrà procedere all’ultimo passo ovvero alla trasmissione della VOL a CDP.

Consigliamo vivamente di effettuare continuamente il salvataggio dei fi le immessi nel sistema, cliccando sul tasto “Salva” posto nella barra delle azioni sulla destra dello schermo.

Infi ne, qualora si volesse inserire ulteriore documentazione, diversa da quella prevista nell’elenco del fascicolo virtuale, è possibile procedere al caricamento nella sezione soprastante “Allegati”.Il procedimento è lo stesso, ma nessuno dei documenti che verranno caricati sarà assoggettato al controllo defi nito sotto i criteri della “Metrica Probatoria”.

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Inserimento dei Documenti

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Analisi documentaleAnalisi documentale e comunicazione a CDP

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Comunicazione a Cassa Depositi e Prestiti

Al termine del processo di “Metrica Probatoria” previsto per tutti i livelli indicati, è necessario procedere alla collazione telematica degli stessi per il successivo invio a CDP.

CDP avvierà, pertanto, il processo di Analisi e Controllo dell’attività svolta dall’Ente e potrà, ove richiesto formulare valutazione in merito agli sviluppi di progetti futuri sul bene ivi compresa la sua commercializzazione.

Procediamo passo per passo.

1. Clicchiamo sul tasto “Amministra” posto in alto sulla barra delle attività del sistema e, dopo l’apertura del menu a tendina, clicchiamo su “Analisi documentazione”.

Si aprirà la schermata da cui è possibile procedere a due distinte operazioni:

A. Procedere ad una nuova stampa del riepilogo della documentazione inserita nel sistema;B. Ricercare eventuali stampe già prodotte in precedenza per controlli potenziali.

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Analisi Documentale

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Stampa AnalisiCreazione della Stampa dell’ Analisi Documentale

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Stampa Analisi Documentale

1. Come primo passo procediamo con la creazione della stampa, ovvero il modello di raccolta dell’ “Analisi documentale”. Clicchiamo sul tasto “Nuova Stampa”;

2. Nel primo campo in alto della schermata “Cerca stabile…”, digiteremo il codice catastale dell’immobile (es. H223 per il Comune di Reggio Emilia) che avremo avuto l’accortezza di inserire nel campo “Nome” all’atto della creazione del livello “Complesso”;

3. Durante la digitazione del codice, apparirà una tendina con dei suggerimenti sul “Complesso” o sullo “Stabile” da analizzare.

4. Selezioniamo il livello di complesso (es. H223_001);

5. Si auto compileranno i campi sottostanti con tutte le informazioni che in precedenza abbiamo caricato nella costituzione dell’anagrafi ca. Si implementeranno anche i documenti che sono stati precedentemente caricati durante la fase “Metrica Probatoria”;

6. Ogni macro categoria documentale, riporta nella parte superiore un campo note editabile, in cui devono essere riportate tutte le informazioni generiche che descrivono i documenti caricati;

7. Nella parte centrale di ogni categoria documentale, sono riportati tutti i documenti precedentemente caricati. Per eliminare quelli che non si ritiene debbano entrare nella stampa fi nale dell’“Analisi Documentale”, sarà necessario spuntare tutti i documenti cliccando sul box di selezione posto all’estrema sinistra di ogni riga corrispondente al documento stesso; successivamente cliccare il tasto “Elimina allegati selezionati” posto al di sopra dell’intera lista degli allegati;

8. È opportuno precisare che le note in corrispondenza dei fi le, sono quelle inserite durante la fascicolazione. In questa sede, è possibile modifi carle; la modifi ca verrà riportata contestualmente nel campo note del fascicolo virtuale;

9. Nella parte in basso ad ogni macrocategoria di documento, è presente il tasto “Nuova Nota”. La sua selezione, consentirà l’inserimento di note e aggiornamenti sullo stato documentale e sulle considerazioni che si producono a carico dell’immobile. È importante notare che l’aggiunta di note successive, non modifi ca quelle precedentemente inserite e non è possibile procedere all’eliminazione. È CONSENTITA LA SOLA MODIFICA;

ATTENZIONEAl termine di ogni singolo processo a carico delle singole macrocategorie, procedere al salvataggio delle operazioni cliccando sul tasto “Salva”, posto sulla destra dello schermo nella barra delle azioni.

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Stampa Analisi Documentale

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Stampa AnalisiCreazione della stampa dell’ Analisi Documentale

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Stampa Analisi Documentale

La procedura fi n qui descritta è generica per ogni macro categoria di documenti.

A questo punto, è necessario procedere alla creazione della “Stampa” dei documenti che genererà un fi le PDF, che verrà automaticamente allegato fra i fi le del fascicolo documentale del complesso selezionato.

1. Cliccare sul tasto “Stampa”. Apparirà un messaggio di notifi ca in merito al successo dell’operazione di stampa. Il fi le viene contemporaneamente trasferito.

A questo punto si deve procedere alla validazione del documento appena prodotto.

È NECESSARIO VALIDARE IL DOCUMENTO SOLO QUANDO SI È CERTI CHE TUTTA LA DOCUMENTAZIONE DELLA “METRICA PROBATORIA” SIA STATA COMPLETAMENTE INSERITA.

2. Cliccare su “Immobili” posto nella barra di navigazione in alto;

3. Selezionare il complesso appena trattato nell’Analisi Documentale;

4. Cliccare su “Allegati del Fascicolo”.

In alto nella pagina, è presente il fi le PDF appena prodotto;

5. Procedere alla validazione dello stesso cliccando sul tasto che rappresenta una cartella.

Il fi le verrà validato e non sarà più modifi cabile o rimovibile.

Contestualmente, arriverà una comunicazione a CDP con la quale verrà notifi cato il terminedella VOL di competenza dell’Ente per quel complesso specifi co.

Eventuali modifi che o richieste di aggiornamento da parte di CDP arriveranno all’Ente attraverso corrispondenza telematica predisposta per l’attività (Email).

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Stampa Analisi Documentale

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Modifi ca StampaModifica della stampa dell’ Analisi Documentale

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Modifi ca della Stampa Analisi Documentale

Durante le operazioni oppure su richiesta di CDP, è plausibile pensare che l’Ente debba procedere all’aggiornamento e/o alla modifi ca documentale o delle note all’interno del fascicolo PDF prodotto e validato.

Precisando che non sarà comunque possibile modifi care l’ultima stampa prodotta, sarà invece possibile procedere alla creazione di una nuova stampa che non sostituirà la precedente ma si affi ancherà ad essa. Per ognuna di esse, sarà riportata la data di creazione per un più corretto reperimento.

1. Clicchiamo sul tasto “Amministra” posto in alto sulla barra delle attività del sistema e, dopo l’apertura del menu a tendina, clicchiamo su “Analisi documentazione”;2. Nel campo “Nome immobile” digitare il nome del complesso da ricercare o semplicemente il codice catastale inserito in precedenza. Successivamente cliccare sul tasto “Cerca…”;3. Nella riga sottostante verranno riportate tutte le stampe precedentemente prodotte a carico di quell’immobile;4. Cliccare sul tasto “Modifi ca”.

A questo punto è possibile procedere alla modifi ca richiesta o rilevata dall’Ente.

5. È possibile procedere all’inserimento di nuova documentazione cliccando su “Aggiungi allegati al fascicolo”. Sarà possibile selezionare le macro categorie di documenti da implementare o modifi care;6. Selezionare la macro categoria di riferimento e cliccare sul tasto “Ricerca…”;7. Comparirà la lista dei documenti disponibili. È opportuno notare che l’eventuale aggiunta di documentazione, sarà possibile solo se il documento da inserire sarà stato implementato nel fascicolo con la procedura di “Metrica Probatoria” precedentemente descritta;8. Selezionare i documenti che dovranno essere implementati alla scheda dell’analisi documentale attraverso i box di selezione sulla sinistra;9. Cliccare sul tasto “Seleziona”. A questo punto i nuovi documenti vengono importati nella lista della documentazione, dove sarà comunque possibile procedere all’eliminazione dei documenti non ritenuti necessari.

Il procedimento è il medesimo già descritto per la modifi ca e/o l’implementazione delle note.

Ricordiamo sempre che è necessario procedere al salvataggio delle operazioni eseguite, cliccando sul tasto “Salva” posto nella barra delle azioni sulla destra dello schermo.

Al termine del processo di aggiornamento procedere alla realizzazione della nuova stampa e alla sua validazione come indicato nel precedente paragrafo.

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Modifi ca della Stampa

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Controllo documentiControllo dell’inserimento dei documenti per l’esito dell’ “Analisi Documentale”

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Controllo dell’inserimento dei documenti per l’esito dell’Analisi Documentale

Per procedere ad un controllo sull’inserimento completo dei documenti soggetti a “Metrica Probatoria”, ovvero per capire quali siano quelli mancanti, è stato predisposto uno strumento di verifi ca e controllo che consente all’operatore di monitorare le eventuali mancanze o la completezza del lavoro.

Procediamo passo per passo.

1. Cliccare su “Ricerche” sulla barra delle attività in alto dello schermo. Si aprirà un menu a tendina. Cliccare sul link “Fascicolo”;

2. Comparirà la schermata dove sarà possibile in modo molto intuitivo procedere alla selezione attraverso dei fi ltri del criterio di ricerca per comprendere al meglio l’operato fi nora eseguito e le eventuali attività ancora da completare;

3. Ad esempio: vogliamo verifi care quali siano i documenti mancanti soggetti a “Metrica Probatoria” necessari per il buon fi ne della VOL;

4. Selezioniamo “Non presenti”;

5. Selezioniamo successivamente “Solo obbligatori”;

6. Editiamo il “Codice immobile” nel campo apposito;

7. Clicchiamo infi ne sul tasto “Cerca…” in basso a sinistra;

Comparirà tutta la lista dei documenti obbligatori che ad oggi, in riferimento allo specifi co livello, non sono ancora stati inseriti con i procedimento precedentemente descritti.

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Controllo dei Documenti

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Casi d’applicazioneCasi di applicazione della Metrica Probatoria

Atto ricognitivoTrattasi del decreto di ricognizione del Demanio (relativo ai beni dello Stato).

Per quanto riguarda gli Enti Locali l’analogo provvedimento sarà redatto ai sensi dell’art. 58 del D.L. 112/2008.

I TAG che entrano in gioco nel processo di validazione della Metrica Probatoria sono:

A. Data di approvazione del provvedimento (ie: delibera);B. Data di pubblicazione;C. Dati catastali ovvero fogli e particella;

Dichiarazione del MIBACDichiarazione della competente struttura territoriale del MIBAC in merito agli eventuali vincoli e loro specifi cità, rilasciata ai sensi della procedura prevista dal codice beni culturali.

I TAG che entrano in gioco nel processo di validazione della Metrica Probatoria sono:

A) Protocollo della dichiarazione;B) Dati catastali: foglio e particella;C) Estremi dell’istanza inoltrata dall’Ente proprietario per l’avvio della procedura.

Atto di concessione/utilizzazione

I TAG che entrano in gioco nel processo di validazione della Metrica Probatoria sono:

A. Individuazione dell’immobile: città, via e numero civicoB. Oggetto della concessione (nell’esempio allegato si richiamano le intercapedini)C. Vincoli e/o limitazioni all’esercizio del diritto concessorio/utilizzazione: Sì/No

Consistenze

I TAG che entrano in gioco nel processo di validazione della Metrica Probatoria sono:

A. Estremi del verbale di accertamento;B. Utilizzatore per piano;C. Metri quadri.

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1. Il Tecnico carica in GRETA il fi le DIGITALE richiesto

2. Il Sistema chiede di inserire dei dati identifi cativi relativi al documento appena caricato (TAG).

Tali TAG vengono recuperati dal documento CARTACEO ed inseriti negli appositi campi.

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• Data di approvazione del provvedimento

• Data di pubblicazione• Dati catastali ovvero

fogli e particella

• Protocollo della dichiarazione

• Dati catastali: foglio e particella

• Estremi dell’istanza inoltrata dall’Ente proprietario per l’avvio della procedura• Individuazione

dell’immobile• Oggetto della

concessione• Vincoli e/o limitazioni

all’esercizio del diritto concessorio/utilizzazione: Sì/No

• Estremi del verbale di accertamento

• Utilizzatore per piano• Metri quadri

NB: i dati richiesti variano a seconda del documento

3. All’atto del processo di validazione, GRETA chiede all’operatore di inserire i TAG recuperandoli dai documenti digitali che si apriranno a video. Il Sistema confronta i TAG con quelli inseriti all’atto del caricamento dei documenti.

In caso di conformità rilascia il semaforo Verde, in caso di non conformità il Rosso, obbligando l’operatore a risolvere le non conformità.

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Inserimento della Dichiarazione della competente struttura territoriale del MIBAC

Inserimento della Dichiarazione della struttura territoriale del MIBACIn questo caso d’uso reale è mostrato il processo di inserimento della Dichiarazione della competente struttura territoriale del MIBAC in merito agli eventuali vincoli e loro specifi cità, rilasciata ai sensi della procedura prevista dal codice Beni culturali.

1. Il Tecnico carica in GRETA il fi le DIGITALE della Dichiarazione della competente struttura territoriale del MIBAC precedentemente digitalizzato;

2. Il Sistema chiede di inserire dei dati identifi cativi della dichiarazione (TAG) da recuperare dal documento CARTACEO.

I TAG relativi alla dichiarazione della competente struttura territoriale del MIBAC sono:

• Protocollo della dichiarazione;• Dati catastali: foglio e particella;• Estremi dell’istanza inoltrata dall’Ente proprietario per l’avvio della procedura.• 3. Nella fase di validazione dell’integrità dei dati, GRETA mostra a video il documento DIGITALE precedentemente caricato dal Tecnico e chiede all’operatore di inserire i TAG di verifi ca. Il Sistema confronta i TAG con quelli inseriti all’atto del caricamento del documento.

4. In caso di conformità GRETA rilascia il semaforo Verde, in caso di non conformità il Rosso, obbligando l’operatore a risolvere le non conformità.

Caso d’uso reale

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• Estremi dell’istanza inoltrata dall’Ente proprietario per l’avvio della procedura

• Protocollo della dichiarazione

• Dati catastali: foglio e particella

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TAG richiesti per la Dichiarazione della competente struttura territoriale del MIBAC

Dichiarazione della competente struttura territoriale del MIBAC

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