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CQN • SETTORE ALLENATORI GUIDA AL PIANO DI STUDI PER LA FORMAZIONE DEI QUADRI TECNICI Pagina 1 GUIDA AL PIANO DI STUDI PER LA FORMAZIONE DEI QUADRI TECNICI STAGIONE AGONISTICA 2004/2005

Guida Piano di Studi 2004-2005xoomer.virgilio.it/renavolley/corsiallen/GUIDA PIANO DI STUDI 2004-2… · dei Corsi, alla formazione di staff di docenti, alla diffusione di adeguato

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GUIDAAL PIANODI STUDIPER LA

FORMAZIONEDEI QUADRI

TECNICI

STAGIONE AGONISTICA2004/2005

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Indice ............................................................................................................... Pagina 2

1. Linee Programmatiche dei Corsi Allenatori ........................................... Pagina 3

2. L’Iter di Formazione ..................................................................................... Pagina 4

3. Corso Allievo Allenatore ............................................................................. Pagina 5

4. Corso Allenatore Primo Grado................................................................. Pagina 8

5. Corso Allenatore Secondo Grado ............................................................ Pagina 12

6. Corso Allenatore Terzo Grado .................................................................. Pagina 16

7. Allenatore Settore Giovanile (Corso di Specializzazione) .........................Pagina 18

8. Istruttore Giovanile (Corso di Specializzazione) ...........................................Pagina 20

9. Preparatore Atletico (Corso di Specializzazione) ........................................Pagina 22

10. Scout Man (Corso di Specializzazione)..............................................................Pagina 23

11. Aggiornamento Allenatori ........................................................................... Pagina 24

12. La figura dell’Istruttore Giovanile e i diplomati ISEF ............................ Pagina 26

INDICE

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LINEE PROGRAMMATICHEDEI CORSI ALLENATORI

OBIETTIVI FORMATIVI1. Far conoscere e apprendere le metodiche di sviluppo delle capacità e abilità motorie,

tecniche e tattiche.

2. Far conoscere e apprendere la tecnica esecutiva dei fondamentali.

3. Far apprendere le metodologie per l’insegnamento della tecnica e della tattica.

4. Far apprendere le modalità per strutturare ed organizzare l’allenamento.

5. Far apprendere gli elementi base per gestire e condurre un gruppo.

6. Far apprendere le metodologie per l’incremento e il potenziamento delle capacitàfisiche rispetto alle richieste tecnico/tattiche.

7. Far apprendere le regole di gioco e di tecnica arbitrale.

8. Far conoscere i concetti fondamentali relativi al primo soccorso, alla prevenzione erecupero degli infortuni.

In ogni Grado il Programma prevede che siano inseriti elementi di tutti gli obiettivi.

I livelli di conoscenza devono essere progressivi e adeguati al livello nel quale ogniAllenatore sarà chiamato ad operare.

I Corsi devono strutturarsi prevedendo un iter didattico progressivo rispetto all’in-segnamento della tecnica e della tattica della Pallavolo.

In ogni Grado è necessario inserire interventi atti a far conoscere le dinamiche rela-zionali e la gestione del gruppo.

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L’ Iter Formativo dei Quadri Allenatori della Federazione Italiana Pallavolo si articola su quattrolivelli di abilitazione e su quattro specializzazioni.

Il Centro di Qualificazione Nazionale attraverso il Settore Allenatori provvede all’organizzazionedei Corsi, alla formazione di staff di docenti, alla diffusione di adeguato materiale didattico, ed infinetiene memoria di ogni evento didattico realizzato sul territorio nazionale. Tutti i Corsi devono essereprogrammati dai Centri di Qualificazione Provinciale e dai Centri di Qualificazione Regionale, succes-sivamente validati dal CQN - Settore Allenatori.

Complessivamente l’Iter di Formazione ha una durata minima di sette anni come risulta dallaseguente tabella .

GRADI DI GRADI DI GRADI DI GRADI DI GRADI DI ABILITABILITABILITABILITABILITAZIONEAZIONEAZIONEAZIONEAZIONE

EVENTO ANNO 1° 2° 3° 4° 5° 6° 7°

Corso Corso Corso Corso Corso AllieAllieAllieAllieAllievvvvvo o o o o AllenatorAllenatorAllenatorAllenatorAllenatore e e e e (Temporanea)Abilitazione: 1^- 2^ - 3^ Divisione

Aggiornamenti Annuali (2 obbligatori)

Corso Allenatore Primo Grado (Permanente)Abilitazione: 1^- 2^ - 3^ Div. e Camp. giovanili - secondo in D-C-B2 e B1

Aggiornamenti Annuali (2 obbligatori)

Corso Allen. Settore Giovanile (Specializzazione)

Corso Istruttore Giovanile (Specializzazione)

Corso Scout Man (Specializzazione)

Corso Preparatore Atletico (Specializzazione)

Corso Allenatore Secondo Grado(Permanente)Abilitazione: serie D-C-B2 e B1- secondo in A2 e A1

Aggiornamenti Annuali (2 obbligatori)

Corso Allenatore Terzo Grado (Permanente)Abilitazione: serie A2 e A1

Aggiornamenti Annuali (2 obbligatori)

L’ITER DI FORMAZIONE

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OBIETTIVI DEL CORSO• Verificare le capacità tecniche dei partecipanti al Corso che devono essere in grado

di offrire ai loro Allievi un modello esecutivo accettabile.

• Precisare e puntualizzare le caratteristiche tecniche ed esecutive dei vari fondamen-tali e sistemi di gioco.

• Definire le esercitazioni e progressioni didattiche più idonee a favorire l’apprendi-mento dei fondamentali.

• Preparare gli Allievi Allenatori a seguire squadre di livello provinciale (1^, 2^ e 3^Divisione) .

PROGRAMMA DEL CORSOTIPO DEL CORSO

• Il Corso è di tipo periodico e/o residenziale, strutturato su 15 lezioni da 2ore per un totale di 30 ore di formazione, da distribuire in un arco di tempo dialmeno 2 mesi, più 4 ore d’esame.

L’organizzazione del Corso è a cura del Comitato Provinciale di appartenenza.

SCREENING D’INGRESSOÈ prevista, per ogni corsista, la compilazione di un test informativo d’ingresso, per

poter valutare conoscenze, esperienze e curricula dei partecipanti.

STRUTTURA DEL CORSO• La struttura del Corso prevede 15 lezioni15 lezioni15 lezioni15 lezioni15 lezioni così suddivise:

2 Regolamento e Tecnica Arbitrale ..................................................................... ore 43 Teoria e Metodologia dell’Allenamento ......................................................... ore 69 Tecnica e Pratica in Palestra ............................................................................. ore 181 Medicina applicata allo Sport ........................................................................... ore 2

PIANO DI STUDITECNICA ARBITRALE (AULA)

Lez. 1 A Regole di Gioco.

Lez. 2 A Tecnica Arbitrale e Compilazione del Referto.

CORSOALLIEVO ALLENATORE

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TEORIA E METODOLOGIA DELL’ALLENAMENTO(AULA)

Lez. 1 B L’Allenamento come processo formativo ed educativo.Apprendimento motorio ed accrescimento.Apprendimento e sviluppo motorio nel volley.Sport di situazione e concetto di movimento.Programmazione ed organizzazione di un Piano Annuale di Allenamentoper squadre di livello Provinciale e Giovanile.

Lez. 2 B2 B2 B2 B2 B Le Capacità Motorie: definizione e loro sviluppo.Le Abilità Motorie : definizione e loro sviluppo.Le Capacità Fisiche: definizione.Esercitazioni a carico naturale per favorirne lo sviluppo.

Lez. 3 B3 B3 B3 B3 B Il Reclutamento: Organizzazione, Pianificazione, Iniziative.Il Ruolo dell’Allenatore-Formatore.

TECNICA E PRATICA (PALESTRA)Lez. 1 1 1 1 1 C Tecnica del Palleggio: il Palleggio d’Alzata. Esercizi per correggere e consolidare

l’apprendimento. (TEORIA)

Lez. 2 C Tecnica del Palleggio: esercizi per correggere e consolidare l’apprendimento.(PRATICA)

Lez. 3 C Tecnica del Bagher: progressioni didattiche ed esercizi per correggere e consolidarel’apprendimento. (TEORIA)

Lez. 4 C Ricezione: tecnica individuale e lavoro con la squadra. (TEORIA)Ricezione: errori più comuni, esercizi per correggere ed evoluzione della tecnicarispetto alle varie fasce d’età. (PRATICA)

Lez. 5 C Battuta: tecnica individuale, progressioni didattiche e vari tipi di battuta.Gli errori più comuni, esercizi per correggere ed evoluzione della tecnica rispettoalle varie fasce d’età. (TEORIA - PRATICA)

Lez. 6 C Tecnica del Colpo d’Attacco: progressioni didattiche e lavoro con la squadra.(TEORIA)Tecnica del Colpo d’Attacco: errori più comuni, esercizi per correggere ed evoluzio-ne della tecnica rispetto alle varie fasce d’età. (PRATICA)

Lez. 7 C Tecnica del Muro: progressioni didattiche e lavoro con la squadra. (TEORIA)Il Muro: errori più comuni, esercizi per correggere ed evoluzione della tecnicarispetto alle varie fasce d’età. (PRATICA)

Lez. 8 C La Difesa: tecnica individuale, progressioni didattiche e lavoro con la squadra.(TEORIA)La Difesa: errori più comuni, esercizi per correggere ed evoluzione della tecnicarispetto alle varie fasce d’età. (PRATICA)

Lez. 9 C Come gestire il gioco nelle Fasi Ricezione/Punto e Battuta/Punto. (PRATICA)

MEDICINA APPLICATA ALLO SPORT (AULA)Lez. 1 D Principali traumi del Pallavolista, Primo Soccorso.

Il “Taping” funzionale: dita e caviglie.

ESAME DI FINE CORSOL’esame dovrà essere svolto almeno 2 settimane dopo il termine delle lezioni

del Corso per dar modo ai partecipanti di prepararsi adeguatamente .N.B.: Per l’ammissione all’esame sono consentite al massimo un numero di 2 assen-

ze (2 lezioni da due ore ciascuna).

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L’esame verterà su:

• Valutazione tecnico-pratica.

• Prova scritta (compilazione di un questionario a risposte aperte).

• Prova orale (colloquio finale).

RICONOSCIMENTO

ESAMI E TITOLI ACCADEMICILa qualifica di “Allievo Allenatore” è rilasciata automanticamente a:• Studenti ISEF;• Studenti delle Università di Scienze Motorie;

che abbiano superato con votazione minima di 27/30 (attestata dal docente universita-rio) l’esame di pallavolo o giochi sportivi con parte specifica di pallavolo,

e a tutti i:• Diplomati Isef;• Laureati in Scienze Motorie.

CREDITI FORMATIVI E/O SPORTIVI• Ad Atleti che abbiano militato in Serie A per almeno due stagioni negli ultimi 8 anni

sarà riconosciuto un credito di 10 punti sulla valutazione finale.• Ad Atleti che abbiano militato in Serie B per almeno due stagioni negli ultimi 8 anni

sarà riconosciuto un credito di 5 punti sulla valutazione finale.

VALUTAZIONE FINALELa valutazione finale sarà espressa in 100/100100/100100/100100/100100/100 così suddivisi:

30 / 100 Valutazione tecnico-pratica• 10/100 bagaglio tecnico (attraverso esercizi dimostrativi)• 20/100 capacità di conduzione dell’allenamento (attraverso dimostrazione)

25 / 100 Prova scritta.45 / 100 Prova orale.

Il Punteggio minimo per ottenere l’idoneità è fissato in 60/100. Nel caso che unpartecipante ottenga un punteggio superiore ai 100/100 (dovuto all’integrazione dellavalutazione con gli eventuali crediti formativi o sportivi) si evidenzierà il punteggio con l’asse-gnazione della “lode”.

ABILITAZIONEI partecipanti al Corso Allievo Allenatore che risultino idonei all’esame finale acquisi-

scono la qualifica di “Allievo Allenatore” con decorrenza dalla ratifica del CQN -Settore Allenatori, con validità per due Stagioni con validità per due Stagioni con validità per due Stagioni con validità per due Stagioni con validità per due Stagioni AgAgAgAgAgonisticheonisticheonisticheonisticheonistiche.....

La qualifica di “Allievo Allenatore” è temporanea, subordinata all’obbligo di frequen-za degli aggiornamenti tecnici organizzati dal Comitato Provinciale (vedere più avanti perciò che riguarda gli aggiornamenti tecnici).

L’abilitazione di “Allievo Allenatore” consente di svolgere l’attività tecnica di Pri-mo Allenatore nei Campionati di Prima, Seconda e Terza Divisione.

Durante la fase di svolgimento del Corso non è consentitol’espletamento delle funzioni di Allenatore.

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CORSO ALLENATOREDI PRIMO GRADO

OBIETTIVI DEL CORSO• Sviluppare le conoscenze della Teoria e Metodologia dell’Allenamento.

• Sviluppare le conoscenze delle metodiche di lavoro per l’incremento delle CapacitàTecniche in situazioni di gioco.

• Saper strutturare ed organizzare esercitazioni tattiche.

• Approfondire le conoscenze delle Regole di Gioco e Tecnica Arbitrale.

PROGRAMMA DEL CORSOTIPO DEL CORSO

• Il Corso è di tipo periodico, strutturato su 28 lezioni da 2 ore per un totale di56 ore di formazione da distribuire in un arco di tempo di almeno 3 mesi, più 4 ored’esame.

L’organizzazione del Corso è a cura del Comitato Provinciale di appartenenza.

STRUTTURA DEL CORSO• La struttura del Corso prevede 28 lezioni 28 lezioni 28 lezioni 28 lezioni 28 lezioni così suddivise:

1 Regolamento e Tecnica Arbitrale ..................................................................... ore 25 Teoria e Metodologia dell’Allenamento ......................................................... ore 10

13 Tecnica e Pratica in Palestra ............................................................................. ore 262 Medicina applicata allo Sport ........................................................................... ore 44 Rilevamento Allenamenti (Scouting) * ............................................................. ore 83 Match Analisys (Scouting) ** .............................................................................. ore 6

* RILEVAMENTO ALLENAMENTI (Scouting)Nei moduli prestampati, l’Allenatore, rileverà i minuti dedicati ad ogni singolo eserci-

zio del quale descriverà chi e che cosa sta facendo ed il tempo di recupero; avrà l’oppor-tunità inoltre, di disegnare nei campi prestampati gli spostamenti della palla e degli atleti.

Ogni allenamento dovrà essere corredato da un commento relativo a:• Obiettivi dell’allenamento;• Organizzazione della squadra e del tempo;• Correzioni didattiche effettuate dall’allenatore;• Considerazioni personali sull’allenamento rilevato.

Gli elaborati costituiscono materiale di valutazione finale.

** MATCH ANALYSIS (Scouting)Gli Allenatori divisi in coppie, seguiranno su moduli prestampati un fondamentale e

daranno una valutazione di quanto succederà in campo. Al termine della partita gli alle-natori, a casa, rielaboreranno la partita verificando:

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• le percentuali di ogni giocatore;• le percentuali di squadra.Infine effettueranno delle considerazioni personali di quanto avvenuto ed elaborato

sul campo.Gli elaborati costituiscono materiale di valutazione finaleGli elaborati costituiscono materiale di valutazione finaleGli elaborati costituiscono materiale di valutazione finaleGli elaborati costituiscono materiale di valutazione finaleGli elaborati costituiscono materiale di valutazione finale.....

PIANO DI STUDIREGOLAMENTO E TECNICA ARBITRALE (AULA)

Lez. 1 A Approfondimenti sul Regolamento e tecnica arbitrale.

TEORIA E METODOLOGIA DELL’ALLENAMENTO(AULA E PALESTRA)

Lez. 1 B Apprendimento e Sviluppo Motorio: i fattori di prestazione.Apprendimento e sviluppo delle tecniche.

Lez. 2 B Metodologia dell’insegnamento: allenamento della tecnica.Come creare i presupposti che promuovono il processo di apprendimento, acquisi-zione e consolidamento delle abilità tecniche. Funzione e scelta degli esercizi.

Lez. 3 B Capacità Fisiche: modulazione della forza, modalità di sviluppo.

Lez. 4 B Capacità Fisiche: esercitazioni per lo sviluppo (PARTE PRATICA).

Lez. 5 B Ruolo dell’Allenatore: gestione del Gruppo (maschile e femminile).

TECNICA E PRATICA (PALESTRA)A) Consolidamento dell’apprendimento dei fondamentali.B) Sviluppo delle Capacità tecniche in situazione di gioco

Lez. 1 C1 C1 C1 C1 C Battuta: flottante, in salto, in salto flottante. Tattica di squadra.Sviluppo della tecnica in situazione di gioco. (TEORIA)(TEORIA)(TEORIA)(TEORIA)(TEORIA)

Lez. 2 C Ricezione: tecnica sui vari tipi di battuta. Tattica di squadra.Sviluppo della tecnica in situazione di gioco. (TEORIA)

Lez. 3 C Battuta e Ricezione: Allenamento della tecnica e della tattica con una squadrafemminile. (PRATICA)

Lez. 4 C Battuta e Ricezione: Allenamento della tecnica e della tattica con una squadramaschile. (PRATICA)

Lez. 5 C Palleggio d’Alzata: tecnica e tattica. Tattica di squadra.Sviluppo della tecnica in situazione di gioco. (TEORIA)

Lez. 6 C Attacco: vari tipi di colpo d’attacco. Tattica di squadra.Sviluppo della tecnica in situazione di gioco. (TEORIA)

Lez. 7 C Attacco: allenamento della tecnica e della tattica con una squadra femminile.(PRATICA)

Lez. 8 C Attacco: allenamento della tecnica e della tattica con una squadra maschile.(PRATICA)

Lez. 9 C Muro: specializzazione per ruoli, tecnica individuale e di squadra.Tattica di squadra. Sviluppo della tecnica in situazione di gioco. (TEORIA)

Lez. 10 C Difesa: specializzazione per ruolo. Tattica di squadra.Sviluppo della tecnica in situazione di gioco. (TEORIA)

Lez. 11 C Muro-Difesa: allenamento della tecnica e della tattica con una squadra femminile.(PRATICA)

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Lez. 12 C Muro-Difesa: allenamento della tecnica e della tattica con una squadra maschile.(PRATICA)

Lez. 13 C L’utilizzo del libero nelle Fasi Ricezione/Punto e Battuta/Punto. (TEORIA)

MEDICINA DELLO SPORT (AULA)Lez. 1 D Fisiologia legata al carico di lavoro.

Lez. 2 D Prevenzione delle patologie da sovraccarico.

ALLENAMENTI DA SEGUIRE (PALESTRA)1 E Allenamento Serie B2 Femminile.

2 E Allenamento Serie B2 Maschile.

3 E Allenamento Serie B1 Femminile.

4 E Allenamento Serie B1 Maschile.

MATCH ANALYSIS (AULA E PALESTRA)Lez. 1 F Tecniche di rilevamento dei dati durante le partite. (TEORIA)

Lez. 2 F Tecniche di rilevamento dei dati durante una gara di serie nazionale (B2, B1 o supe-riore). (PRATICA)

Lez. 3 F Analisi ed utilizzazione della scoutizzazione effettuata in palestra. (TEORIA)

ESAME DI FINE CORSOAl termine del Corso, il Direttore Didattico assegnerà a gruppi di 3/4 persone una

tesina, sulla programmazione dell’allenamento, da sviluppare in due parti:• Parte teorica generale introduttiva;• Programmazione di un allenamento, secondo il compito preassegnato.

L’esame, di tipo teorico-pratico in palestra, dovrà essere svolto almeno 2 settimanedopo il termine delle lezioni del Corso per dar modo ai partecipanti di prepararsiadeguatamente.

N.B.: Per l’ammissione all’esame finale sono consentite al massimo un numero di 2assenze (2 lezioni da 2 ore ciascuna),(sono escluse le rilevazioni degli allenamenti edella gara, in quanto prove d’esame).

L’esame verterà su:• Valutazione della conduzione, nel ruolo di allenatori, della parte pratica della

tesina proposta.

• Valutazione della tesina, della relazione sugli allenamenti seguiti e sull’analisidella partita visionata.

• Colloquio finale.

CREDITI FORMATIVI E/O SPORTIVI• Ad Atleti che abbiano militato in Serie A per almeno due stagioni negli ultimi 8 anni

sarà riconosciuto un credito di 5 punti sulla valutazione finale.

VALUTAZIONE FINALELa valutazione finale sarà espressa in 100/100 così suddivisi:

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30 / 100 Valutazione pratica in palestra, in qualità di allenatori, della tesina proposta.25 / 100 Relazioni sul rilevamento della partita e degli allenamenti rilevati.45 / 100 Prova orale.

Il Punteggio minimo per ottenere l’idoneità è fissato in 60/100. Nel caso che unpartecipante ottenga un punteggio superiore ai 100/100 (dovuto all’integrazione dellavalutazione con gli eventuali crediti formativi o sportivi) si evidenzierà il punteggio con l’asse-gnazione della “lode”.

ABILITAZIONEI partecipanti al Corso Allenatore di Primo Grado che risultino idonei all’esame finale

acquisiscono la qualifica di “Allenatore di Primo Grado” con decorrenza dalla ratifi-ca del CQN - Settore Allenatori.

La qualifica di “Allenatore di Primo Grado” è permanente, subordinata però all’ob-bligo di frequenza degli aggiornamenti tecnici organizzati dal Comitato Provinciale (vederepiù avanti per ciò che riguarda gli aggiornamenti tecnici).

L’abilitazione di “Allenatore di Primo Grado” consente di svolgere l’attività tecni-ca di Primo Allenatore nei Campionati di Prima, Seconda e Terza Divisione e neiCampionati di CategCategCategCategCategoriaoriaoriaoriaoria, e di Secondo Allenatore nei Campionati di Serie D, C, B2 e B1.

Durante la fase di svolgimento del Corso non è consentito l’espletamento dellefunzioni di Allenatore nella categoria di prossima abilitazione.

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CORSO ALLENATOREDI SECONDO GRADO

OBIETTIVI• Approfondire le conoscenze della teoria e metodologia dell’allenamento.

• Saper organizzare l’Allenamento rispetto alle richieste tecnico/tattiche del gioco d’altolivello.

• Saper scegliere e organizzare esercitazioni tattiche.

• Saper organizzare e strutturare la tattica di squadra e scegliere i Sistemi di Gioco.

PROGRAMMA DEL CORSOTIPO DEL CORSO

• Il Corso è di tipo periodico (44 ore) e residenziale (24 ore), strutturato su untotale di 34 lezioni da 2 ore per un totale di 68 ore di formazione da distribuire inun arco di tempo di almeno 4 mesi, più 4 ore d’esame.

L’organizzazione del Corso è a cura del Comitato Regionale di appartenenza.

STRUTTURA DEL CORSO PERIODICO• La struttura del Corso Periodico prevede 22 lezioni così suddivise:

3 Teoria dell’Allenamento..................................................................................... ore 64 Metodologia dell’Insegnamento ....................................................................... ore 88 Tecnica e Pratica in Palestra ............................................................................. ore 162 Medicina applicata allo Sport ........................................................................... ore 42 Rilevamento Allenamenti (Scouting) * ............................................................. ore 43 Match Analisys (Scouting) ** .............................................................................. ore 6

* RILEVAMENTO ALLENAMENTI (Scouting)

Nei moduli prestampati l’allenatore rileverà i minuti dedicati ad ogni singolo eserciziodel quale descriverà chi e che cosa sta facendo ed il tempo di recupero; avrà l’opportu-nità inoltre, di disegnare nei campi prestampati gli spostamenti della palla e degli atleti.

Ogni allenamento dovrà essere corredato da un commento relativo a:• Obiettivi dell’allenamento;• Organizzazione della squadra e del tempo;• Correzioni didattiche effettuate dall’allenatore;• Considerazioni personali sull’allenamento rilevato.

Gli elaborati costituiscono materiale di valutazione finale.

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** MATCH ANALYSIS (Scouting)Gli allenatori divisi in coppie seguiranno su moduli prestampati un fondamentale e

daranno una valutazione di quanto succede in campo.Al termine della partita gli allenatori, a casa, rielaboreranno la partita verificando:• Efficienza del giocatore nei vari fondamentali;• Efficienza della squadra nelle varie rotazioni.

Effettueranno infine delle considerazioni personali di quanto avvenuto ed elaboratosul campo.

Gli elaborati costituiscono materiale di valutazione finale.

STRUTTURA DEL CORSO RESIDENZIALE• La struttura del Corso Residenziale prevede 12 lezioni così suddivise:

6 Tecnica e Pratica in Palestra ............................................................................. ore 122 Preparazione allenamenti .................................................................................. ore 44 Allenamenti guidati in Palestra ......................................................................... ore 8

PIANO DI STUDI - FASE PERIODICATEORIA DELL’ALLENAMENTO (AULA)

Lez. 1 A Analisi della prestazione e relative metodologie nella Pallavolo.La struttura del muscolo. Principi della contrazione muscolare.Fonti energetiche.

Lez. 2 A La Forza: metodi per il suo miglioramento, esercizi ed applicazioni.Il miglioramento della Forza nei giovani.

Lez. 3 A La Velocità e la Resistenza: allenabilità.Tipologie di lavoro in base alla loro intensità.

METODOLOGIA DELL’INSEGNAMENTO (AULA)Lez. 1 B La Comunicazione per un insegnamento efficace.

La Motivazione.Gli stili di insegnamento.Definizione e condivisione degli obiettivi.

Lez.. 2 B Gestione del Gruppo: un’esperienza femminile.

Lez. 3 B Gestione del Gruppo: un’esperienza maschile.

Lez. 4 B Metodologie di allenamento (aspetti teorici e pratici).

TECNICA E PRATICA (PALESTRA)Lez.. 1 C1 C1 C1 C1 C Teoria della Fase Ricezione/Punto nel femminile. (TEORIA)

Lez. 2 C2 C2 C2 C2 C Teoria della Fase Ricezione/Punto nel maschile. (TEORIA)

Lez. 3 C3 C3 C3 C3 C Allenamento della Fase Ricezione/Punto nel femminile. (PRATICA)

Lez. 4 C4 C4 C4 C4 C Allenamento della Fase Ricezione/Punto nel maschile. (PRATICA)

Lez. 5 C5 C5 C5 C5 C Teoria della Fase Battuta/Punto nel femminile. (TEORIA)

Lez. 6 C6 C6 C6 C6 C Teoria della Fase Battuta/Punto nel maschile. (TEORIA)

Lez. 7 C Allenamento della Fase Battuta/Punto nel femminile. (PRATICA)

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Lez. 8 C Allenamento della Fase Battuta/Punto nel maschile. (PRATICA)

MEDICINA DELLO SPORT (AULA)Lez. 1 D Prevenzione degli infortuni e rieducazione funzionale dell’arto superiore

e della colonna vertebrale.

Lez. 2 D Prevenzione degli infortuni e rieducazione funzionale del ginocchioe della caviglia.

ALLENAMENTI DA SEGUIRE (PALESTRA)1 E Allenamento Serie A2 / A1 (ove sia possibile, in caso contrario di Serie B/1).

2 E Allenamento Serie A2 / A1 (ove sia possibile, in caso contrario di Serie B/1).

MATCH ANALISYS (AULA)Lez. 1 F Match Analysis: rilevamento dei dati e programmazione degli allenamenti.

Lez. 2 F Rilevamento dei dati durante le partite (lezione pratica durante una gara di serie nazio-nale di Serie B1 o superiore).

Lez. 3 F Utilizzo del video per lo studio della propria squadra e della squadra avversaria.

PIANO DI STUDI - FASE RESIDENZIALEPer quanto riguarda gli “Allenamenti Guidati” si divideranno i Corsisti in quattro

gruppi omogenei per esperienze maschili e femminili, ognuno dei quali rappresenteràuno “Staff” di lavoro (1º°Allenatore, 2º°Allenatore, Collaboratori, Scoutman, ...), che do-vranno proporre e far svolgere in palestra un allenamento con temi loro assegnati. Glialtri “Staff” eseguiranno, a turno, gli allenamenti proposti.

Si avranno quindi 4 allenamenti da discutere in sede di esame finale.

TECNICA E PRATICA (PALESTRA)Lez. 1 G Battuta e Ricezione nella Pallavolo femminile di alto livello.

Lez. 2 G Battuta e Ricezione nella Pallavolo maschile di alto livello.

Lez. 3 G L’attacco nella Pallavolo femminile di alto livello.

Lez. 4 G L’attacco nella Pallavolo maschile di alto livello.

Lez. 5 G Muro/Difesa e Contrattacco nella Pallavolo femminile di alto livello.

Lez. 6 G Muro/Difesa e Contrattacco nella Pallavolo maschile di alto livello.

PREPARAZIONE ALLENAMENTI (AULA)Lez. 1 H Preparazione di un allenamento guidato.

Lez. 2 H Preparazione di un allenamento guidato.

ALLENAMENTI GUIDATI (PALESTRA)Lez. 1 I Allenamento guidato dal Gruppo A.

Lez. 2 I Allenamento guidato dal Gruppo B.

Lez. 3 I Allenamento guidato dal Gruppo C.

Lez. 4 I Allenamento guidato dal Gruppo D.

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ESAMI DEL CORSOL’esame per il Corso Allenatore di Secondo Grado, è suddiviso in due parti: una

prima parte definita di “sbarramento”, da svolgersi al termine della Fase Periodica delCorso, e l’altra da tenersi al termine della Fase Residenziale, detta di “idoneità”.

ESAME DI “SBARRAMENTO”L’esame di “sbarramento”, si baserà sulla valutazione di un questionario a domande

aperte, sugli argomenti trattati durante le lezioni della fase periodica.La valutazione “sufficiente” (60/100) consentirà l’ammissione alla “Fase Residenziale”. L’ammissione verrà comunicata ai corsisti successivamente, e comunque entro e

non oltre 7gg. .

ESAME DI IDONEITÀSi svolgerà durante e al termine della Fase Residenziale e verterà su:• Valutazione in itinere sulla parte pratica negli allenamenti guidati in palestra

durante la Fase Residenziale.• Colloquio finale al termine del Corso.

N.B.: Per l’ammissione all’Esame di Idoneità sono consentite al massimo un numerodi 4 assenze (4 lezioni da due ore) (sono escluse le rilevazioni degli allenamenti e dellagara, in quanto prove d’esame).

VALUTAZIONE FINALELa valutazione finale sarà espressa in 100/100 così suddivisi:

20 /100 Valutazione degli elaborati e della relazione sul rilevamento degli allenamentie della partita (FASE PERIODICA).

35 /100 Valutazione pratica in palestra, in qualità di allenatori, degli esercizi propostidurante gli allenamenti guidati. (FASE RESIDENZIALE)

45 /100 Prova orale. (FASE RESIDENZIALE)

Il Punteggio minimo per ottenere l’idoneità è fissato in 60/100.

ABILITAZIONEI partecipanti al Corso Allenatore di Secondo Grado che superino l’Esame di “Idonei-

tà” acquisiscono la qualifica di “Allenatore di Secondo Grado” con decorrenza dallaratifica del CQN - Settore Allenatori.

La qualifica di “Allenatore di Secondo Grado” è permanente, subordinata peròall’obbligo di frequenza degli aggiornamenti tecnici organizzati dal Comitato Regionale (ve-dere più avanti per ciò che riguarda gli aggiornamenti tecnici).

L’abilitazione di “Allenatore di Secondo Grado” consente di svolgere l’attivitàtecnica di Primo Allenatore nei Campionati di Serie D, C, B2 e B1, e la funzione diSecondo Allenatore nei Campionati di Serie A2 e A1.

Durante la fase di svolgimento del Corso non è consentito l’espletamento dellefunzioni di Allenatore nella categoria di prossima abilitazione.

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ENTRO MARZO 2005SARÀ PUBBLICATO

IL BANDO DI INDIZIONEDEL

“3° CORSO NAZIONALE ALLENATORI

DITERZO GRADO”

CORSO ALLENATOREDI TERZO GRADO

(MASTER NAZIONALE)

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OBIETTIVI• Fornire le conoscenze teoriche e pratiche per gestire squadre di alto livello.

PROGRAMMA DEL CORSO

TIPO DEL CORSO• Il Corso a nIl Corso a nIl Corso a nIl Corso a nIl Corso a numerumerumerumerumero chiuso su pro chiuso su pro chiuso su pro chiuso su pro chiuso su programmazione del Cogrammazione del Cogrammazione del Cogrammazione del Cogrammazione del C.Q.N..Q.N..Q.N..Q.N..Q.N. è strutturato su 23

lezioni da 2 ore per un totale di 46 or46 or46 or46 or46 oreeeee di formazione, più 4 or4 or4 or4 or4 oreeeee d’esame.

PIANO DI STUDI

TEORIA E METODOLOGIA DELL’ALLENAMENTO• I modelli di prestazione della pallavolo di alto livello.

• I fattori della prestazione di alto livello.

• L’allenamento della tecnica nella struttura del carico di allenamento.

• La periodizzazione agonistica.

• Costruzione e gestione di un Team.

• Organizzazione e gestione del lavoro in equipe.

TECNICA E TATTICA• Correlazione dei fondamentali da punto dopo la ricezione.

• Correlazione dei fondamentali da punto dopo la difesa.

• Perfezionamento della tecnica esecutiva dei fondamentali in situazione di gioco.

• Organizzazione e pianificazione delle sedute di allenamento

• Metodiche per la correzione degli errori.

• Le esercitazioni competitive.

MATCH ANALYSIS• Analisi dei rilevamenti fatti.

• Interpretazione e utilizzo dei dati in allenamento e nella gestione della partita.

MEDICINA APPLICATA ALLO SPORT• Problematiche organizzative e gestionali nella collaborazione con lo staff medico.

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CORSOSPECIALIZZAZIONEPER ALLENATORE

SETTORE GIOVANILE

OBIETTIVI• Fornire le conoscenze teoriche e pratiche per allenare squadre giovanili a livello

agonistico (Campionati di Categoria) con opportune differenziazioni fra i settori Ma-schile e Femminile.

PROGRAMMA DEL CORSOTIPO DEL CORSO

• Il Corso è di tipo periodico (42 orIl Corso è di tipo periodico (42 orIl Corso è di tipo periodico (42 orIl Corso è di tipo periodico (42 orIl Corso è di tipo periodico (42 ore)e)e)e)e), su programmazione del C.Q.R., strutturato su21 lezioni da 2 ore per un totale di 42 or42 or42 or42 or42 oreeeee di formazione, da distribuire in un arco ditempo di almeno 3 mesi, più 4 or4 or4 or4 or4 ore e e e e di esame.

STRUTTURA DEL CORSO• La struttura del Corso Periodico prevede 21 lezioni s 21 lezioni s 21 lezioni s 21 lezioni s 21 lezioni suddivisi in base a quanto previ-

sto dal seguente Piano di Studi.

PIANO DI STUDILez. 1 1 1 1 1 AAAAA I Pregi dei Giochi Sportivi nell’Età Evolutiva.

Lez. 2 2 2 2 2 AAAAA Come capire e rapportarsi con i Giovani di oggi.

Lez. 3 3 3 3 3 AAAAA Differenze fondamentali fra un Settore Giovanile Maschile e Femminile.

Lez. 4 4 4 4 4 AAAAA Principi fondamentali del Lavoro con i Giovani.

Lez. 5 5 5 5 5 AAAAA Dal MiniVolley alla Pallavolo 6 contro 6 (TEORIA).

Lez. 6 6 6 6 6 AAAAA Dal MiniVolley alla Pallavolo 6 contro 6 (PRATICA).

Lez. 7 7 7 7 7 AAAAA Una Squadra Under 13 è ancora un’attività promozionale.

Lez. 8 8 8 8 8 AAAAA Allenamento di una Under 13 (PRATICA).

Lez. 9 9 9 9 9 AAAAA Priorità tecniche di una Squadra Under 14.

Lez. 10 10 10 10 10 AAAAA Allenamento di una Under 14 (PRATICA).

Lez. 11 11 11 11 11 AAAAA Obiettivi di lavoro con una Squadra Under 15.

Lez. 12A12A12A12A12A Allenamento di una Under 15 (PRATICA).

Lez. 13 13 13 13 13 AAAAA Come allenare una Under 16.

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Lez. 14 A Allenamento di una Under 16 (PRATICA).

Lez. 15 A In palestra con una squadra Under 17.

Lez. 16 A Allenamento con una Under 17 (PRATICA).

Lez. 17 A Dall’Under 18 ai Campionati di Serie: un iter pluriennale.

Lez. 18 A Il Lavoro Fisico di Prevenzione in un Settore Giovanile (Principi Generali)

Lez. 19 A Esercizi per Under 13 e Under 14.

Lez. 20 A Esercizi per Under 15 e Under 16.

Lez. 21 A Esercizi per Under 17 e Under 18.

ESAME DI FINE CORSOL’esame svolto al termine delle lezioni previste dal Piano di Studi del Corso, verterà

su:

• Valutazione della conduzione, nel ruolo di allenatore, in occasione di esercita-zioni proposte nell’ambito delle lezioni pratiche.

• Valutazione della capacità di dimostrazione, sulla base di esercitazioni asse-gnate dai docenti nel corso delle lezioni pratiche.

• Colloquio finale.

N.B.: Per l’ammissione all’esame finale sono consentite al massimo un numero di 2assenze (2 lezioni di 2 ore ciascuna).

VALUTAZIONE FINALELa valutazione finale sarà espressa in 100/100100/100100/100100/100100/100 così suddivisi:

35/ 10035/ 10035/ 10035/ 10035/ 100 Valutazione della conduzione.20 / 10020 / 10020 / 10020 / 10020 / 100 Valutazione della capacità di dimostrazione.45/ 10045/ 10045/ 10045/ 10045/ 100 Prova orale.

Il Punteggio minimo per ottenere l’idoneità è fissato in 60/100.60/100.60/100.60/100.60/100.

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CORSO DISPECIALIZZAZIONE

PER ISTRUTTOREGIOVANILE

OBIETTIVI• Conoscenza dello sviluppo psico-motorio e tappe auxologiche.• Approfondimento delle metodologie dell’insegnamento nell’età evolutiva.• Sviluppo delle strategie di coinvolgimento e motivazione alla pratica sportiva.• Valorizzazione del gioco nel processo formativo.• Organizzazione delle manifestazioni.• Sviluppo dell’interazione tra scuola e territorio.

PROGRAMMA DEL CORSOTIPO DEL CORSO

• Il Corso è di tipo periodico (28 orIl Corso è di tipo periodico (28 orIl Corso è di tipo periodico (28 orIl Corso è di tipo periodico (28 orIl Corso è di tipo periodico (28 ore)e)e)e)e), su programmazione del C.Q.R., strutturato su12 lezioni da 2 ore per un totale di 24 or24 or24 or24 or24 oreeeee di formazione da distribuire in un arco ditempo di almeno 2 mesi, più 4 or4 or4 or4 or4 oreeeee d’esame.

STRUTTURA DEL CORSO• La struttura del Corso Periodico prevede 12 lezioni 12 lezioni 12 lezioni 12 lezioni 12 lezioni così suddivise:

22222 Sviluppo psicomotorio e tappe auxologiche ................................................. ore 422222 Metodologia dell’insegnamento nell’età evolutiva ....................................... ore 433333 Il Gioco - Il Giocosport - Il MiniVolley (pratico) ................................................ ore 622222 I rapporti con la scuola e il territorio ............................................................ ore 433333 Organizzazione di manifestazioni (teoria-pratica) ............................................... ore 6

PIANO DI STUDI

SVILUPPO PSICOMOTORIO E TAPPE AUXOLOGICHELez. 1 1 1 1 1 AAAAA Le tappe dell’accrescimento.

Le caratteristiche biomorfologiche e la loro evoluzione.La fase puberale: aspetti fisiologici e psicologici.

Lez. 2 2 2 2 2 AAAAA Apprendimento e sviluppo motorio.Il rapporto tra le capacità motorie e l’apprendimento delle tecniche.

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METODOLOGIA DELL’INSEGNAMENTOLez. 1 B1 B1 B1 B1 B Dalle capacità alle abilità, dalle abilità trasferibili ai procedimenti tecnici specifici

(fondamentali). Dal facile al difficile, dal semplice al complesso.

Lez. 2 B2 B2 B2 B2 B La valutazione dei livelli di ingresso.La programmazione per obiettivi gerarchicamente definiti.

IL GIOCOLez. 1 C1 C1 C1 C1 C Il valore formativo del gioco e della competizione.

Il gioco subito, sempre e per tutti. Dal gioco informale al gioco istituzionalizzato.

Lez. 2 C2 C2 C2 C2 C Dall’1 contro 1 al 6 contro 6. I modelli di prestazione dell’attività di pallavolo in etàgiovanile.

Lez. 3 C3 C3 C3 C3 C Tecnica, tattica e didattica.

Lez. 4 C4 C4 C4 C4 C Metodologia dell’organizzazione sportiva.Organizzare un concentramento di MiniVolley.

Lez. 5 C5 C5 C5 C5 C Le scelte delle formule da adottare in funzione dei numeri.

Lez. 6 C6 C6 C6 C6 C Come rendere un concentramento “un evento”.

LA PALLAVOLO E LA SCUOLA CHE CAMBIALez. 1 D1 D1 D1 D1 D Osservazione del processo evolutivo ed analisi.

La coerenza didattica tra l’attività curricolare ed extra curricolare.

Lez. 2 D2 D2 D2 D2 D La necessità del confronto tra operatori del sistema scolastico e del sistema sporti-vo. La programmazione per obiettivi condivisi.

ESAME DI FINE CORSOAl termine del Corso, il Direttore Didattico assegnerà a gruppi di 3/4 persone (non

della stessa Società, al fine di permettere confronti fra realtà diverse del territorio) unatesina, sulla programmazione di un evento promozionale da sviluppare in due parti:

• Parte teorica generale introduttiva;• Programmazione di una manifestazione, secondo il compito preassegnato.

L’esame, di tipo teorico-pratico in palestra, dovrà essere svolto almeno 2 settimanedopo il termine delle lezioni del Corso per dar modo ai partecipanti di prepararsi ade-guatamente. L’esame verterà su:

• VVVVValutazione della conduzionealutazione della conduzionealutazione della conduzionealutazione della conduzionealutazione della conduzione, nel ruolo di istruttori, della parte pratica della tesi-na proposta (programmazione della lezione) in collaborazione con i colleghi di Corso.

• VVVVValutazione della tesinaalutazione della tesinaalutazione della tesinaalutazione della tesinaalutazione della tesina.• Colloquio finaleColloquio finaleColloquio finaleColloquio finaleColloquio finale.

N.B.:N.B.:N.B.:N.B.:N.B.: Per l’ammissione all’esame finale sono consentite al massimo un numero di 2 2 2 2 2assenze (2 lezioni di 2 orassenze (2 lezioni di 2 orassenze (2 lezioni di 2 orassenze (2 lezioni di 2 orassenze (2 lezioni di 2 ore ciascuna)e ciascuna)e ciascuna)e ciascuna)e ciascuna).

VALUTAZIONE FINALELa valutazione finale sarà espressa in 100/100100/100100/100100/100100/100 così suddivisi:

30 / 10030 / 10030 / 10030 / 10030 / 100 Valutazione pratica in palestra, in qualità di Istruttori, della tesina proposta.25 / 10025 / 10025 / 10025 / 10025 / 100 Prova scritta e relazioni specifiche.45 / 10045 / 10045 / 10045 / 10045 / 100 Prova orale.

Il Punteggio minimo per ottenere l’idoneità è fissato in 60/100.60/100.60/100.60/100.60/100.

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CORSODI SPECIALIZZAZIONE

PERPREPARATORE ATLETICO

DELLA PALLAVOLO

ENTRO MARZO 2005SARÀ PUBBLICATO

IL BANDO DI INDIZIONEDEL

“2°CORSO DI SPECIALIZZAZIONEPER

PREPARATORE ATLETICODELLA PALLAVOLO”.

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CORSODI SPECIALIZZAZIONE

PERSCOUT MAN &

VIDEO MAN

ENTRO MAGGIO 2005SARÀ PUBBLICATO

IL BANDO DI INDIZIONEDEL

“2°CORSO DI SPECIALIZZAZIONEPER

SCOUTMAN & VIDEOMAN”.

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A dare continuità al percorso formativo illustrato nelle pagine precedenti saranno gliaggiornamenti tecnici annuali (resi obbligatori) secondo il grado di abilitazione diappartenenza, quindi ogni allenatore dovrà partecipare ad aggiornamenti parificati alproprio livello tecnico.

1. ALLIEVO ALLENATORE

I Tecnici in possesso della qualifica di “Allievo Allenatore” dovranno frequentareogni anno 2 Corsi d’Aggiornamento della durata di minimo due ore . Tali fre-quenze potranno avvenire attraverso due modalità:

• prendendo parte in qualità di uditori, alle lezioni dei Corsi Allenatori di Allievo o diPrimo Grado individuati dal Coordinatore Tecnico Regionale , prima del rilascio dell’ autorizza-zione ad opera del Centro di Qualificazione Regionale;

• partecipando a Corsi di Aggiornamento appositamente organizzati dal proprio Co-mitato Provinciale.

2. PRIMO GRADO

I Tecnici in possesso della qualifica di “ Allenatore di Primo Grado” dovrannofrequentare ogni anno 2 Corsi d’Aggiornamento della durata di minimo dueore. Tali frequenze potranno avvenire attraverso due modalità:

• prendendo parte in qualità di uditori, alle Lezioni dei Corsi Allenatori di Primo Gradoindividuati dal Coordinatore Tecnico Regionale , prima del rilascio dell’ autorizzazione ad operadel Centro di Qualificazione Regionale;

• partecipando a Corsi di Aggiornamento appositamente organizzati dal proprio Comi-tato Provinciale.

3. SECONDO GRADO

I Tecnici in possesso della qualifica di “Allenatore di Secondo Grado”, dovrannofrequentare ogni anno 2 Corsi d’Aggiornamento della durata di minimo dueore.. Tali frequenze potranno avvenire attraverso due modalità:

• prendendo parte in qualità di uditori, a Lezioni del Corso Allenatore di SecondoGrado individuati dal Coordinatore Tecnico Regionale , prima del rilascio dell’ autorizzazionead opera del Centro di Qualificazione Nazionale;

• partecipando a Corsi di Aggiornamento appositamente organizzati dal proprio Comi-tato Regionale.

4. TERZO GRADO

I tecnici che svolgeranno le funzioni di Primo e Secondo Allenatore in serie A2 ed A1non avranno l’obbligo di aggiornamento, e saranno invitati a partecipare a Master dilivello appositamente organizzati dal CQN.

AGGIORNAMENTIALLENATORI

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I tecnici di Terzo Grado che svolgeranno le funzioni di Primo Allenatore in serie B2 eB1 adempiranno all’obbligo di aggiornamento partecipando ad uno dei Corsi organizzatidal CQN in occasione delle soste di campionato, ed ad un Corso organizzato dal pro-prio Comitato Regionale.

I tecnici di Terzo Grado che svolgeranno attività Regionale o Provinciale, adempiran-no all’obbligo di aggiornamento partecipando ogni anno a due Corsi di Aggiornamentodella durata di minimo due ore, organizzati dal proprio Comitato Regionale.

PARTECIPAZIONE OBBLIGATORIAALLENATORI IN REGOLA CON IL TESSERAMENTO

Gli Allenatori che, pur essendo in regola con il tesseramento, non frequenterannogli aggiornamenti previsti dalla normativa tecnica vigente saranno posti Fuori Qua-dro Temporaneo per Aggiornamento (FQTA).

ALLENATORI IN POSIZIONE DI FUORI QUADRO TEMPORANEO

I Tecnici (Allievi Allenatori, Allenatori di Primo, Secondo e Terzo Grado) che sitrovano nella posizione di Fuori Quadro Temporaneo, oltre al pagamento delle san-zioni previste secondo la normativa vigente, dovranno, per la riammissione nei QuadriFederali, frequentare 4 Aggiornamenti nell’anno agonistico in cui decidono il rientro.

Il Tesserino Federale, che consentirà l’espletamento delle funzioni di allenatore, po-trà essere ritirato presso il proprio Comitato Provinciale, dopo aver partecipato a duedei quattro aggiornamenti previsti (debito formativo). I restanti due Corsi dovrannoessere frequentati entro la fine della stessa stagione agonistica.

I Tecnici (Allievi Allenatori, Allenatori di Primo Grado, Allenatori di Secondo Gra-do e Allenatori di Terzo Grado) in posizione di Fuori Quadro Tempooraneo oltrei tre anni, saranno posti nella posizione di Fuori Quadro Definitivo, e potrannorientrare nei Quadri Tecnici ripetendo il Corso relativo all’ultima qualifica acquisita,oltre al pagamento della quota forfettaria prevista secondo la normativa vigente.

Page 26: Guida Piano di Studi 2004-2005xoomer.virgilio.it/renavolley/corsiallen/GUIDA PIANO DI STUDI 2004-2… · dei Corsi, alla formazione di staff di docenti, alla diffusione di adeguato

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SPECIALIZZAZIONEISTRUTTORE GIOVANILE

PER DIPLOMATI ISEFE LAUREATI IN

SCIENZE MOTORIE.

Per i diplomati ISEF e laureati in Scienze Motorie è previsto, data la specificità formativaacquisita nei propri Corsi di Studi, un diverso riconoscimento di specializzazione salva-guardando la regola di frequenza di almeno uno dei due Corsi di abilitazione FIPAV dilivello provinciale (Allievo Allenatore o Allenatore di Primo Grado).

La qualifica di “Allievo Allenatore” è rilasciata automanticamente a:• Studenti ISEF;• Studenti delle Università di Scienze Motorie;

che abbiano superato con votazione minima di 27/30 (attestata dal docente universita-rio) l’esame di pallavolo o giochi sportivi con parte specifica di pallavolo,

e a tutti i:• Diplomati Isef;• Laureati in Scienze Motorie.

DIPLOMATI ISEF E LAUREATI IN SCIENZE MOTORIEGIÀ IN POSSESSO DI ABILITAZIONE

DI “ALLIEVO ALLENATORE”

• Il Diplomato ISEF e il Laureato in Scienze Motorie, in possesso della qualifica di“Allievo Allenatore”, ottenuta tramite riconoscimento dell’esame universitario diPallavolo con votazione di almeno 27/30 o del titolo accademico (diploma o laurea)si vedrà riconosciuta (dietro richiesta scritta al CQN - Settore Allenatori, tramite il ComitatoProvinciale) la specializzazione di “Istruttore Giovanile” nel momento in cui risultiidoneo al Corso di “Allenatore di Primo Grado”.

• Il Diplomato ISEF e il Laureato in Scienze Motorie , in possesso della qualifica di“Allievo Allenatore” acquisita dopo frequentazione del Corso Federale specifico,si vedrà riconosciuta (dietro richiesta scritta al CQN - Settore Allenatori, tramite il ComitatoProvinciale) la specializzazione di “Istruttore Giovanile”.

DIPLOMATI ISEF E LAUREATI IN SCIENZE MOTORIEIN POSSESSO DI ABILITAZIONE

DI “ALLENATORE DI PRIMO O SECONDO GRADO”

• Il Diplomato ISEF e il Laureato in Scienze Motorie, in possesso della qualifica di“Allenatore di Primo o Secondo Grado”, si vedrà riconosciuta (dietro richiestascritta al Settore Allenatori, tramite il Comitato Provinciale) la specializzazione di “Istrut-tore Giovanile”.