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Ing. Marco Grampella Ministero degli Interni – VVF Milano Ministero degli Interni CNVVF – Milano Guide per la sicurezza antincendio di sistemi di coperture e facciate: Requisiti tecnici e spunti progettuali.

Guide per la sicurezza antincendio di sistemi di coperture ...corsi.ordineingegneri.mb.it/upload/documenti/9/92/927.pdf · Ministero degli Interni – VVF Milano ... (DM 16/02/2007)

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Ing. Marco Grampella

Ministero degli Interni – VVF Milano

Ministero degli Interni CNVVF – Milano

Guide per la sicurezza antincendio di sistemi di coperture e facciate:

Requisiti tecnici e spunti progettuali.

Introduzione

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L’intervento odierno avrà lo scopo di analizzare i seguenti argomenti:

• Problematiche legate alla sicurezza antincendio nelle facciate degli edifici civili (Riferimento Guida Tecnica su: Requisiti di sicurezza antincendio delle facciate degli edifici civili aprile 2013)

• Problematiche legate alla sicurezza antincendio delle coperturedegli edifici con particolare riferimento all’installazione di Pannelli Fotovoltaici (Guida per l’installazione dei pannelli fotovoltaici ed. 2012)

• Altre possibili cause d’innesco degli incendi nelle coperture piane e analisi di uno scenario reale.

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Le facciate degli edifici civili

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Lettera circolare del ministero dell'interno 31 marzo 2010, n. 5643

Lettera circolare n. 5043 del 15 aprile 2013* (Guida Tecnica su: Requisiti di sicurezza antincendio delle facciate degli edifici civili.) Aggiornamento.

Gli aggiornamenti introdotti riguardano, rispetto alla precedente versione, sia una più appropriata caratterizzazione tipologica delle facciate in relazione agli aspetti di sicurezza antincendio da garantire, sia una migliore impostazione formale del documento in relazione soprattutto alle specifiche caratteristiche prestazionali richieste.

*La guida tecnica è riferita agli edifici aventi altezza antincendio superiore ai 12 metri.

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1. OBBIETTIVI

2. DEFINIZIONI - CLASSIFICAZIONE

3. REQUISITI DI RESISTENZA AL FUOCO E COMPARTIMENTAZIONE

VERIFICA DEI REQUISITI DI RESISTENZA

AL FUOCO

4. REAZIONE AL FUOCO

5. ESODO DEGLI OCCUPANTI E SICUREZZA DELLE SQUADRE DI SOCCORSO

Organizzazione della Guida Tecnica

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Limitare la propagazione di un incendio originato all’interno dell’edificio, a causa di fiamme o fumi caldi che fuoriescano da vani e aperture;

Obiettivi della Guida Tecnica - 1

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Limitare la probabilità di incendio di una facciata e la sua successiva propagazione, a causa di un fuoco avente origine esterna(incendio in edificio adiacente oppure incendio a livello stradale o alla base dell’edificio);

Obiettivi della Guida Tecnica 2

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Evitare o limitare, in caso d’incendio, la caduta di parti di facciata(frammenti di vetri o di altre parti comunque disgregate o incendiate) che possono compromettere l’esodo in sicurezza degli occupanti l’edificio e l’intervento in sicurezza delle squadre di soccorso.

Obiettivi della Guida Tecnica 3

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• Facciata• Facciata semplice• Facciate a doppia parete

– Facciate a doppia parete ventilata non ispezionabile– Facciata a doppia parete ventilata ispezionabile

• Curtain wall (facciata continua)• Parete aperta• Parete chiusa• Kit

Definizioni della Guida Tecnica

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CompartimentoCarico d’incendio*

< 200 MJ/m2

Non sono richiesti requisiti di resistenza al fuoco per gli

elementi della facciata

*Al netto del contributo rappresentato dagli isolanti eventualmente presenti nella facciata

CompartimentoCarico d’incendio*

> 200 MJ/m2

Presenza Impianto di spegnimento

automatico nel compartimento

Regole di progettazione come da Guida Tecnica

Requisiti di resistenza al fuoco e compartimentazione

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La facciata deve presentare in corrispondenza di ogni solaio e di ogni muro trasversale, con funzione di compartimentazione, una fascia costituita da uno o più elementi costruttivi di classe di resistenza al fuoco E60-ef (o→i).

Nel caso delle facciate di tipo Curtain walls ovvero in tutti i casi in cui l'elemento di facciata non poggi direttamente sul solaio è inoltre richiesto che l'elemento di giunzione della facciata ai solai e ai muri trasversali dei compartimenti sia di classe di resistenza al fuoco EI60.

Facciate semplici e Curtain Walls Resistenza al fuoco

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Nel caso di facciate a doppia parete ventilate non ispezionabili con parete esterna chiusa, se l'intercapedine èdotata, in corrispondenza di ogni vano per finestra e/o porta-finestra e in corrispondenza di ogni solaio, di elementi di interruzione non combustibilie che si mantengono integri durante l'esposizione al fuoco, la parete interna deve obbedire alle stesse regole delle facciate semplici.

Facciate a doppia parete ventilate non ispezionabili Resistenza al fuoco

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Nel caso di facciate a doppia parete ventilate non ispezionabili con parete esterna aperta, la parete interna dovràpresentare analoghi requisiti di resistenza al fuoco delle facciate semplici, se nell'intercapedine è presente esclusivamente materiale isolante classificato almeno B-s3-d0 ovvero dovràavere, per l'intera altezza e per tutti i piani, una resistenza al fuoco EI30 se nell'intercapedine è presente materiale isolante con classificazione di reazione al fuoco inferiore.

Facciate a doppia parete ventilate non ispezionabili Resistenza al fuoco

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Parete esterna chiusaIntercapedine interrotta da

elementi interpiano E 60

Parete esterna chiusaIntercapedine priva di

interruzioni

Parete esterna aperta Analoghi requisiti di resistenza al fuoco delle facciate semplici

Analoghi requisiti di resistenza al fuoco delle facciate semplici

Parete interna EW (i <-> o)Se Curtain Walls elementi di

giunzione EI 60

Facciate a doppia parete ventilate ispezionabili Resistenza al fuoco

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In alternativa per le sole facciate a doppia parete ventilate ispezionabili è possibile dotare la facciata di un sistema automatico di spegnimento ad acquaposizionato all'interno delle due pareti e dimensionato in modo da garantire una densità di scarica non inferiore a 10 l/min*m2 sulle pareti interne della facciata che potranno avere superfici vetrate purché in vetro temperato.

Facciate a doppia parete ventilate ispezionabili Resistenza al fuoco – Misure Alternative

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EN 1364-1 (Facciate semplici)1) Metodo basato EN 1364-4 (Curtain Walls

su prove EN 1364-3 (Curtain Walls)EN 1366-4 (Prodotti di sigillatura)

2) Metodo basato su calcoli e tabelle (DM 16/02/2007)

Verifica dei requisiti di resistenza al fuoco

La verifica prestazionale della resistenza al fuoco può avvenire in due modi:

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• I prodotti isolanti presenti in una facciata, comunque realizzata secondo quanto indicato nelle definizioni, devono essere almeno di classe 1 di reazione al fuocoovvero classe B-s3-d0, in accordo alla decisione della Commissione Europea 2000/147/CE del 8 febbraio 2000.

• La predetta classe di reazione al fuoco, nel caso in cui la funzione isolante della facciata sia garantita da un insieme di componenti unitamente commercializzati come kit, deve essere riferita a quest'ultimo nelle sue condizioni finali di esercizio.

Reazione al fuoco

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I prodotti isolanti, con esclusione di quelli posti a ridosso dei vani finestra e porta-finestra per una fascia di larghezza 0,60 m e di quelli posti alla base della facciata fino a 3 m fuori terra, possono non rispettare i requisiti di reazione al fuoco richiesti purché siano installati protetti, anche all'interno di intercapedini o cavità, secondo le indicazioni seguenti:

Reazione al fuoco - Esclusioni

3 m

0,6 m

• Prodotto isolante C-s3-d2 se protetto con materiali almeno di classe A2;

• Prodotto isolante di classe E se protetto con materiali almeno di classe A1 aventi uno spessore non inferiore a 15mm;

• Possono essere adottate ulteriori soluzioni protettive purché supportate da specifiche prove di reazione al fuoco su combinazione di prodotti (supporti, isolanti, protettivi) rappresentativi della situazione in pratica che garantiscano una classe di reazione al fuoco non inferiore ad 1 ovvero a B-s3-d0.

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• Le guarnizioni, i sigillanti e i materiali di tenuta, qualora occupino complessivamente una superficie maggiore del 10% dell'intera superficie della facciata, dovranno garantire gli stessi requisiti di reazione al fuoco indicati per gli isolanti.

• Tutti gli altri componenti della facciata, qualora occupino complessivamente una superficie maggiore del 40% dell'intera superficie della facciata, dovranno garantire gli stessi requisiti di reazione al fuoco indicati per gli isolanti.

• Per gli elementi in vetro non viene richiesta alcuna prestazione di reazione al fuoco.

• Qualora elementi metallici (staffe, perni, viti, ecc.) o impianti, suscettibili in condizioni di esercizio di raggiungere temperature superiori a 150°C, attraversino prodotti isolanti che non rispettano i requisiti di reazione al fuoco richiesti, è necessario separare tali elementi dal contatto diretto con il prodotto isolante.

Reazione al fuoco - Specifiche

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• Nel caso in cui le facciate siano composte da materiali fragili ovvero che in caso di incendio possono dare luogo a rotture e distacchi di parti non minute, deve essere assicurato che gli sbarchi delle vie di esodo e i luoghi sicuri esterni risultino protetti dalla caduta delle parti della facciata;

• II dimensionamento e la progettazione del sistema di esodo dovrànecessariamente tenere conto della difficoltà di accesso all'edificio dall'esterno, in caso di incendio, da parte delle squadre di soccorso. Ètuttavia possibile inserire in zone ben individuabili dalle squadre di soccorso dei serramenti facilmente apribili dall'esterno, nel rispetto dei requisiti di accessibilità dei mezzi dei Vigili del fuoco;

• Nel sistema di vie di esodo è vietato l'utilizzo della cavità o intercapedinenelle facciate a doppia parete da parte degli occupanti ai fini della evacuazione.

Esodo degli occupanti e sicurezza delle squadre di soccorso

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Scelta di materiali idonei ai fini della loro reazione al fuoco;

Requisiti di resistenza al fuoco e di compartimentazione degli elementi costituenti la facciata;

Misure connesse all’esododegli occupanti e alla sicurezza delle squadre di soccorso.

Cardini della Guida Tecnica

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Analizziamo ora le problematiche legate alle coperture degli edifici…

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Gli impianti fotovoltaici possono innescare, alimentare e propagare un incendio.

Rischi legati agli impianti fotovoltaici

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Scarsa cura nell’analisi del contesto e del sito di installazione

Installazione approssimativa o errata di cavi, quadri di campo, inverter e dispositivi di sgancio

Eccessiva prossimità e integrazione con pacchetti di copertura combustibili

Rischi legati agli impianti fotovoltaici

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Scarsa cura nella posa dei cavi a contatto con bordi taglienti della lamiera.

Rischi legati agli impianti fotovoltaici

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Interferenza con gli Evacuatori di Fumo e Calore

Rischi legati agli impianti fotovoltaici

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• Guida per l’installazione degli impianti fotovoltaici Ed. 2012

• Circolare di chiarimento del 04/05/2012 (prot. 6334)

• DM 37/2008 – Installazione impianti all’interno di edifici

• Guida CEI 82-258; norme CEI 64-8, CEI11-20

Regolamentazione legata agli impianti fotovoltaici

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La “Guida per la guida per l’installazione degli impianti fotovoltaici – Edizione 2012” e la successiva circolare di chiarimento del 04/05/2012 prescrivono in sintesi:

• Elementi per la valutazione dell’aggravio di rischio;

• Tecniche per evitare propagazione incendio da impianto FV a fabbricato;

• Criteri per la valutazione del rischio incendio;

• Almeno 1 m di distanza tra EFC, lucernari, cupolini e ogni componente dell’impianto FV;

• Distanza di almeno 1 metro tra i componenti dell’impianto FV e la proiezione degli elementi verticali della compartimentazione per l’attività sottostante;

• Dispositivo di comando (sgancio) di emergenza finalizzato a togliere completamente tensione all’interno del fabbricato/compartimento;

• Presenza di idonea cartellonistica;

• Salvaguardia degli operatori VVF.

Guida per l’istallazione degli impianti fotovoltaici – Edizione 2012

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In via generale l’installazione di un impianto fotovoltaico, in funzione delle caratteristiche elettriche/costruttive e delle relative modalità di posa in opera, può comportare un aggravio del preesistente livello di rischio incendio.

In particolare l’aggravio si potrebbe concretizzare, per il fabbricato servito, in termini di:

• Interferenza con il sistema di ventilazione dei prodotti della combustione;

• Ostacolo alle operazioni di raffreddamento/estinzione di tetti combustibili;

• Rischio di propagazione delle fiamme all’esterno o verso l’interno del fabbricato.

Aggravio del rischio

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Installazione impianti fotovoltaici(dopo il 07/02/2012)

In attività soggette al DPR151

Valutazione del rischio incendio

Non aggravio del rischio Aggravio del rischio

SCIA con dichiarazionedi non aggravio

Categoria A Categoria B e C

SCIAEsame progetto

SCIA

Aggravio del rischio e SCIA

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Installazione

Caso 1Installazione su strutture ed elementi di copertura

incombustibili

Caso 2Interposizione tra i moduli FV e il piano di appoggio di uno

strato almeno EI 30

Caso 3Valutazione specifica

del rischio di propagazione dell’incendio

FV

Struttura incombustibile

Copertura incombustibile

FV

Strato EI 30 con “layer”incombustibile

Caso 3/aValutazione del rischio

tenendo conto:•Della classe di resistenza

agli incendi esterni deitetti e delle coperture

dei tetti•Della classe di reazione

al fuoco del modulo fotovoltaico

Caso 3/aValutazione del rischio

ad hoc finalizzataal raggiungiimento

degli obiettivi del Regolamento

UE 305/2011

Tecniche per evitare la propagazione di un incendio dal generatore al fabbricato

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L’area in cui è ubicato il generatore e i suoi accessori, qualora accessibile, dovrà essere segnalata con apposita cartellonistica (un cartello ogni 10 metri per i tratti di conduttura);

Nel caso in caso di generatori fotovoltaici presenti sulla copertura dei fabbricati, detta segnaletica dovrà essere istallata in corrispondenza di tutti i varchi di accesso del fabbricato.

Segnaletica di sicurezza

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Salvaguardia degli operatori VVF

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Gli impianti fotovoltaici, posti in funzione prima dell'entrata in vigore della Guida (ed. 2012) ed a servizio di un'attività soggetta ai controlli di prevenzione incendi, richiedono, unicamente, gli adempimenti previsti dal comma 6 dell'art. 4 del DPR n° 151 del 1 agosto 2011.

ln generale per detti impianti dovrà essere previsto tra I'altro:

La presenza e la funzionalità del dispositivo del comando di emergenza;

L'applicazione della segnaletica di sicurezza e le verifiche di cui alla guida;

Segnaletica di sicurezza.

Impianti esistenti

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Gli incendi di tetti e coperture molto spesso avvengono a causa una cattiva coibentazione delle canne fumarie o da una scorretta opera di impermeabilizzazione.

Problematiche generali legate al rischio incendio per le coperture

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Quando un incendio coinvolge un tetto ventilato come nell’intervento qui rappresentato spesso non è possibile controllare l’incendio. (intervento del 02/11/2014)

Incendio di un tetto ventilato

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Incendio di un tetto ventilato

Quando un incendio coinvolge un tetto ventilato come nell’intervento qui rappresentato spesso non è possibile controllare l’incendio. (intervento del 02/11/2014)

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Incendio di un tetto ventilato

Quando un incendio coinvolge un tetto ventilato come nell’intervento qui rappresentato spesso non è possibile controllare l’incendio. (intervento del 02/11/2014)

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Grazie per l’attenzione.

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