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Guidotti Ships
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Guidotti
Ships
SERVIZIO APPOGGIO PIATTAFORME PETROLIFERE ANTINQUINAMENTO - ANTINCENDIO - ARMAMENTO
CHARTER NAUTICO RIMORCHIO
Company Certified
2000-2010 Decimo anniversario
Porto di Termoli Molo Nord-Est - 86039 Termoli (CB)
tel./fax 0875.82862 - cell. 328.8160982 www.guidottiships.it [email protected]
2
Francesco Guidotti (in piedi) e il figlio Domenico
3
i Guidotti Presente e passato
di una famiglia
di marinai imprenditori
I Guidotti e il mare, un rapporto stretto e
inscindibile che dura da più di un secolo.
Impossibile immaginare gli uni senza l’altro.
La vita dei Guidotti, marinai-imprenditori, è
fatta di duro lavoro e sacrifici e coinvolge
almeno quattro generazioni. Pur possedendo
tutte le caratteristiche di una saga, essa non
lo è. Si tratta - al contrario - di un racconto
vero, da cui si ricava come uomini semplici e
laboriosi abbiano saputo costruire man mano il
futuro per sé e i propri figli.
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Il presente La Guidotti Ships Srl
La Srl di servizi marittimi “Guidotti Ships” nasce il 12/1/2000 per iniziativa di Francesco Guidotti e
di suo figlio Domenico, rispettivamente figlio e nipote di Mimì, notissimo armatore di origine
sanbenedettese trapiantato a Termoli sin dal 1944.
Per Francesco essa rappresenta il naturale
corollario di una lunga vita spesa a contatto col
mare, iniziata come pescatore sui motopescherecci
del padre all’età di 13 anni, proseguita negli anni
in qualità di armatore e, di fatto, mai interrotta.
Per suo figlio, l’inizio di una storia
imprenditoriale moderna dagl’interessanti sviluppi.
La notevole esperienza maturata da Francesco,
unita al desiderio del figlio di tentare strade nuove
per intraprendere nel settore marittimo, sono oggi
alla base di una realtà aziendale che, a soli dieci anni dalla nascita, rappresenta quanto di più
innovativo e incoraggiante dal punto di vista dei risultati acquisiti e delle prospettive, sia stato tentato
finora a Termoli nel campo dei servizi marittimi.
La Guidotti Ships è fondamentalmente un’azienda di famiglia, come nella tradizione dei Guidotti.
Amministratore unico è sin dall’inizio Domenico, oggi trentaquattrenne, sposato con Teresa, una
figlia piccola di nome Martina. Ex ufficiale della Marina Militare, laureato in Economia del Turismo,
un Master in Diritto ed Economia del mare presso l’Università di Modena e Reggio Emilia nel 2004,
istruttore velico, Domenico è, di fatto, il motore della Società.
La Guidotti Ships si avvale altresì dell’impegno e della competenza di Elisabetta, figlia primogenita di
Francesco e socia anche lei. La preziosità del suo apporto alla Società sta nel curare con efficienza,
dall’ufficio di via Leopoldo Pilla 2 a Termoli, i rapporti con la committenza, gli uffici marittimi e
istituzionali, nonché le pratiche burocratiche e quant’altro attiene all’attività e all’amministrazione
societaria. Il terzo socio è la signora Anna, madre di Domenico ed Elisabetta, nonché moglie di
Francesco Guidotti.
1986. Francesco di guardia durante la pesca a bordo dell’
Elisabetta
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Servizi
Servizio appoggio piattaforme;
Servizio trasporto di tecnici e passeggeri;
Servizio di Trasporto materie radioattive, Vettore autorizzato;
Servizio di Trasporto merci pericolose, dei carichi solidi e liquidi;
Servizio assistenza per ricerche marine;
Servizio assistenza sub;
Servizi di rimorchio;
Servizio antincendio;
Servizio antinquinamento;
Armamento;
È associata:
Confitarma;
Assomineraria;
Assindustria;
Confindustria Chieti;
Confindustria Molise;
Italian Association of Transport Owners;
Assonautica;
Operazioni effettuate
2006 Servizio assistenza rimorchio convoglio Manichetta lunga 3 Km da Vasto a Rimini, per la società
SIDRA S.p.A.
2006 Servizio Survey Boat per mappatura fondali con l'ausilio di sonar e rilevatori elettromagnetici zona
Campo San Stefano Mare (a circa 5 mg. dal porto di Vasto), per la società G.A.S. di Bologna.
2007 Lavori alla struttura da diporto nautico “Marina Sveva” per le operazioni di dragaggi in
collaborazione con ARPA Molise e CMR, enti preposti all’esercizio delle funzioni e delle attività
tecnico-scientifiche per la prevenzione collettiva e per i controlli ambientali.
2008 Lavoro di assistenza alla piattaforma Galloway per conto della società Medoilgas Italia spa, attiva
nell’esplorazione e produzione di idrocarburi, in merito alla perforazione del pozzo petrolifero
Ombrina 2 Ortona.
2008 Ricerche scientifiche per la società Gruppo CSA S.p.A. di Rimini per campionamento dei sedimenti
ad una profondità di 70 metri.
2010 La Guidotti Ships acquisisce importanti attestazioni di qualità come la certificazione ISO 9001 e la
OHSA 18001 relativa al sistema di gestione per la salute e la sicurezza dei lavoratori.
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2010 Servizio assistenza sub per la società MARI.TER. Srl per pulizia e riassetto piattaforma Ombrina
Mare 2.
2010 Servizio assistenza per la società GEOMARINE per servizio geofisici e multibean zona Sarago
Mare.
2010 Rimorchio Boa Ondometrica a 7 mg. Da Ortona per conto dell'istituto ISPRA Roma.
2010 Costituita la società UNITED SHIPS srl con importanti imprese nel panorama armatoriale
nazionale e internazionale quali la Gesmar spa e la Righetti navi srl. La Gesmar con sede in
Ravenna è una holding che opera nel settore del rimorchio inteso nel senso più ampio: rimorchio
portuale, rimorchio d'altura, salvataggio, posa ancore, escort tug, assistenza offshore, servizio
antincendio e antinquinamento. La Righetti navi, con sede in Cesenatico, si occupa di crew-boat e
antinquinamento per la società Eni con piattaforma a Ravenna. La società United Ships, dunque, si
prefigge di fornire assistenza off-shore, trasporto di materiale radioattivo, attività di rimorchio e di
antinquinamento marino per conto dello Stato e di ogni altro Ente Pubblico o Privato Marittimo o
Territoriale.
2010 Costituita la società di assistenza e produzione energia APE con Boffetti srl, Cor.Pro. Italia srl,
Ligabue Catering srl, Tesi srl e altri soci. Le principali attività della società si sviluppano attraverso 3
direttrici generali: assistenza ai progetti di sviluppo di impianti funzionali alla produzione e allo
stoccaggio di energia; attività di studio, fattibilità e/o valutazione di produzioni in atto o di
potenziali sviluppi per la produzione di energia; attività di assistenza alla perforazione di pozzi, alla
produzione di energia di qualsiasi fonte e allo stoccaggio di gas, vapore, C02.
2010 La Guidotti Ships si associa alla CONFITARMA, per garantire assistenza e tutela ai servizi
marittimi offerti sia a livello nazionale che internazionale.
2010 La Guidotti Ships si associa a CONFINDUSTRIA, per garantire assistenza e tutela ai servizi
marittimi offerti nel panorama locale e l’amministratore unico Domenico Guidotti entra a far parte
del Comitato Direttivo Assindustria.
2010 Servizio di campionamento superficiale per la progettazione e realizzazione di un cavo elettrico di
collegamento tra Italia e Montenegro a circa 0,5 mg da Pescara a 12 mg da Ortona a 40mg da
Termoli per conto della società OCEANIX s.r.l. con la collaborazione con l'Università di Messina.
2011 La Guidotti Ships collabora con la società consortile Castalia per assicurare servizi antinquinamento
volti alla salvaguardia delle coste e dei mari italiani.
2011 Ampliamento della flotta con l’acquisto della M/b Martina, costruita nel cantiere di Perego (LC),
munita di fuori bordo benzina, della potenza di 66 KW, HP 89.76, con possibilità di trasportare 10
persone, velocità 25 nodi, massima 30 nodi.
2011 Dal 30/04/2011 al 05/05/2011. Supporto nelle indagini geofisiche marine per il progetto di
identificazione della rotta definitiva del gasdotto Igi Poseidon Grecia-Italia, per conto della
FUGRO OCEANSISMICA S.p.A. ad Otranto e dal 06/05/2011 sempre ad Otranto per conto
della società FUGRO FRANCE.
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2013 Dal 23/10/12 al 12/06/2013. Supporto nelle indagini di batimetria in acqua bassa offshore
Ravenna in un’area di 50 miglia quadrate per ENI e GAS Geological Assistance & Services.
2013 Per conto della Edison spa in collaborazione con la società PROGER spa e CSA fano per
esecuzione dei servizi di monitoraggio ambientale area RSM-C (2a fase) durante l'esecuzione Side
Track dei pozzi 330 e 334 con il J.UO "Perro Negro 8".
2013 Rimorchio da Brindisi a Fano M/v VF 1091 per conto della ditta RANIERI TONISSI spa
2013 Assistenza co Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise per progetto “Mossel
Monitor” per monitoraggio stato acque marine;
2013 CERTIFICATI CONSEGUITI:
D.P.A. - Designated Person Ashore, settore Safety Managment Certificate (SMS), conseguito il
24/05/2013;
2014 Ultimazione nuova sede Guidotti Ships presso porto di Termoli Banchina Nord-Est
2014 Rimorchio da Bari a Fano M/v VF 1092 per conto della ditta RANIERI TONISSI spa
2014 CERTIFICATI CONSEGUITI:
C.S.O. - Company Security Office, settore security, conseguito il 14/05/2014;
S.S.O. - Ship Security Office, settore security;
P.F.S.O. - Port Facility Security Officer conseguito il 20/05/2014;
D.O.C. - Document of Complice, settore safety management certificate;
Vettore autorizzato “autorizzazione trasporto materie radioattive” rilasciato dal Ministero dello
Sviluppo Economico Dipartimento per L’Energia con Decreto n. TM/4322/13/0 del 27/03/2014
ISO 14001:2004
2014 CERTIFICAZIONI IN SVILUPPO:
I.S.P.S. Code - International Ship and Port Facility Security, settore security, sistema di prevenzione
e controllo nave e ufficio obbligatorio sugli impianti offshore, fondamentale al conseguimento
della certificazione è avere C.S.O, S.S.O e P.F.S.O., già in nostra possesso;
2014 Assistenza per Saipem Portugal in Egitto presso Abu Qir, con crew boat, ai mezzi Saipem 3000,
Castorone, Norman Cutter, Bourbon Pearl, Bourbon Liberty per il progetto Burullus Phase
posizionato a 50 miglia dalla costa;
2000-2016 Servizio appoggio piattaforme petrolifere, servizio antincendio e antinquinamento e rimorchio per
conto della EDISON S.p.A. Zona Campo Rospo Mare (a circa 15 mg. dal porto di Termoli). 16
anni.
2006-2016 Servizio appoggio piattaforme petrolifere, servizio antincendio e antinquinamento e rimorchio per
conto della EDISON S.p.A. Zona Sarago e Vongola Mare (da circa 2 a 5 mg. dal porto da Porto
San Giorgio a Civitanova Marche) 10 anni.
2008-2016 Servizio appoggio piattaforme, trasporto passeggeri, crew boat e antinquinamento per la società
MEDOILGAS ITALIA S.p.A./ROCHKOPPER S.p.A.
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LA FLOTTA
La flotta di Guidotti Ships è composta dalle seguenti navi:
M/N FOX
M/N WOLF
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M/N GRIZZLY
M/N FRANCESCO GUIDOTTI
10
M/N DESTRIERO
M/N SHARK
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M/N MIMI’ GUIDOTTI
M/N BELLATRIX
12
M/N FOX DC13
M/N ANNA
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FRANMARINE Srl Dal 2009, accanto alla Guidotti Ships Srl, opera autonomamente un’altra società che offre servizi
di charter nautico a vela e a motore, pesca sportiva, abilitazione al rilascio della patente nautica
(autorizzazione del 19/07/2010 n° 33677 della Provincia di Campobasso). Il suo nome è Franmarine
s.r.l., con amministratore unico Domenico Guidotti.
I collaboratori della Guidotti Ships e della “Franmarine”, marinai e tecnici di riconosciuta abilità e
capacità professionali, oltre che di grande fiducia, sono attualmente in numero di 11. L’incontro e
l’osmosi tra la guida esperta dei Guidotti e le capacità di queste selezionate maestranze, sono oggi il
punto di forza delle due giovani imprese termolesi.
La “Franmarine” S.r.l. dispone della barca M/y Nonno Mimì (foto qui di fianco).
A supporto dell’attività della “Franmarine Srl” sono utilizzate, al bisogno, le M/N “Sirio Primo” e
“Anna” della Guidotti Ships, il “Maine” 530.
Un importante riconoscimento alla serietà dei progetti e dell’attività della “Guidotti Ships” è arrivato
nel corso del 2010 da Invitalia (www.invitalia.it/storiedisucces- so/autoimprenditorialità), dopo ben 5
anni di istruttoria, attraverso un finanziamento per l’Autoimprenditorialità.
La notizia è stata riportata da organi di stampa locali e nazionali, tra i quali “Il Sole 24 Ore” di
lunedì 4 giugno 2010.Grazie ad esso la “Guidotti Ships” può guardare al futuro con maggiore fiducia
e puntare a un’estensione significativa della sua attività non solo in Italia, ma anche all’estero.
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CHARTER NAUTICO A VELA, MOTORE, PESCA SPORTIVA, SCUOLA
NAUTICA “Accademy of the Sea”
Caratteristiche
Modello Bavaria 40
Lunghezza f. t. m. 12,35
Lunghezza scafo m. 11,99
Lunghezza galleggiamento m.10,75
Larghezza m. 3,99
Pescaggio m.1,90
Dislocamento kg 8500
Motore VOLVO Hp 38
Superficie velica m? 84,50
Capacità serbatoio acqua l. 210
Capacità serbatoio nafta l. 210
Cabine 3
Servizi 2
Categoria CE A (senza limiti)
M/n Maine 640 a disposizione della Franmarine srl per servizio di charter nautico.
Cantiere Cantieri Estensi L.f.t. m. 19,80 Largh. max m. 5,50 Dislocamento t. 34,00 Motore kw 2x456 Cabine 3 + 1 Bagni 3/4
M/y Nonno Mimì in navigatione, in porto, particolari
interni.
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Domenico (Mimì) Guidotti.
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il passato All’origine della vocazione imprenditoriale dei Guidotti vi è Domenico, detto Mimì, capostipite di
una famiglia che da un secolo ha tratto ininterrottamente dal mare la ragione della propria vita e
del proprio lavoro e che lo ha elevato a simbolo da imitare e venerare. Domenico Guidotti nasce a
San Benedetto del Tronto (Ap) il 28/8/1902. La sua figura e opera, malgrado sia scomparso dal
1985, continuano a rappresentare ancora oggi per i figli e i nipoti un costante punto di riferimento. Per
gli altri e, soprattutto, per il mondo della marineria termolese, è una persona che si è meritata il
rispetto di tutti.
Della sua intensa vita di marinaio-imprenditore se ne ripercorrono qui le tappe più salienti.
Il battesimo del mare
Mimì nasce in una famiglia di pescatori e come tale, almeno nelle realtà marinare, ha la vita segnata:
pescatore, come il padre e i nonni. Così è stato anche per lui, che all’età di 7 anni riceve il cosiddetto
battesimo del mare iniziando, l’estate, a fare le prime uscite con le lancette (paranze) insieme al padre
Giovanni. È a 10 anni, però, che il suo rapporto con il mare diventa organico e stabile. Al pari di
tanti ragazzi sanbenedettesi figli di pescatori, cui è stata “rubata” l’infanzia, su quelle imbarcazioni
anno dopo anno Mimì irrobustisce non solo il fisico ma anche l’esperienza. Nello stesso tempo forma
quel carattere, insieme severo e dolce, che lo distinguerà per tutta la vita.
Attraversati così gli anni della fanciullezza e dell’adolescenza, ecco per lui arrivare la cartolina precetto:
servizio di leva in Marina.
Lancette sanbenedettesi rientrano in
porto dopo il lavoro.
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Quella prolungata inattività gli consente però di riflettere bene sul da farsi al momento di congedarsi.
Infatti nel 1924 molla le lancette sanbenedettesi e s’imbarca sulle grandi navi da pesca che operano
nel Mediterraneo. La società armatrice è la “Sapri”, la barca invece si chiama “Sirio”.
Operano lungo le coste del Nord Africa, quelle marocchine in particolare. Mimì Guidotti ormai non è
più un semplice marinaio, ma capopesca, responsabile di un equipaggio numeroso. Le sue assenze da
casa hanno una cadenza media di 30-35 giorni.
La famiglia, che vive non lontano dal porto, ne avverte con anticipo il ritorno da una sorta di segnale
di riconoscimento concordato: 7 fischi prolungati della sirena di bordo.
La famiglia
Una vita, questa, che conduce per più di cinque anni, comprendendovi anche i periodi di lavoro
svolti a La Spezia e in Dalmazia (Fiume e Zara). Fare, però, a lungo il ramingo per mari e porti
lontani non rientra nei suoi progetti.
1925. Mimì Guidotti a bordo del “Sirio”.
Tra questi, al primo posto, c’è il desiderio di mettere su famiglia e di vivere il più possibile vicino ad
essa. È fidanzato con Elisa, una ragazza di San Benedetto di 6 anni più giovane, anche lei figlia di
pescatori. Nel 1930 la sposa.
Il primo figlio nasce nel 1931, è una femmina, Nicolina, chiamata Lina. Seguiranno Giovanni nel
1933 e Giuliana nel 1936. Poi una lunga pausa fino ai primi mesi del 1943 quando viene al mondo
Giacomo. Due anni dopo arriva anche Francesco.
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Gli unici che costantemente faranno nel tempo lo stesso suo lavoro,
saranno Giovanni e Francesco. Giacomo, invece, dopo avere studiato
e acquisito il diploma di ragioniere, segue, con compiti di gestione
amministrativa e organizzazione, l’attività di famiglia per un periodo
limitato, al termine del quale lascia i fratelli e sceglie un altro lavoro,
del tutto diverso.
La prima società armatrice e l’acquisto del “S.
Francesco”
Mimì ha poco meno di 30 anni quando inizia l’attività di armatore. Lo
fa non da solo, bensì con altri due soci, insieme ai quali acquista la
sua prima barca, il “Sabaudo”, un motopeschereccio che monta un
propulsore tedesco (Deuchtwerk) di 100 Hp. La società, formata da un suo cugino e da una signora di
San Benedetto del Tronto che ha il marito residente negli Stati Uniti, però non funziona. Frequenti
sono le incomprensioni e le liti e così presto si arriva alla rottura. Mimì è costretto a riprendere il lavoro
alla dipendenza di altri armatori, fino a quando, sollecitato dalla giovane moglie, non decide di
investire il ricavato della vendita della sua parte di proprietà del “Sabaudo”, acquistando il “San
Francesco”, un piccolo trabaccolo motorizzato, a un albero, che un lontano parente gli consiglia
vivamente di far suo. Per la sua forma e dimensione a Termoli sarà ribattezzato scherzosamente “A
Cuccelélle” (La Conchiglietta).
Il “San Francesco” è una barca rimasta inattiva per molto tempo, povera di attrezzature e priva
persino dell’osteriggio e degli ombrinali. Monta anch’esso un motore Deucthwerk, ma di potenza
inferiore: 50 Hp.
M/p San Francesco
1930. Mimì and Elisa sposi
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È il 1934. Non se ne pentirà mai, perché quella diventa la barca della sua riscossa e dei suoi primi
successi come armatore. Durante gli anni della guerra l’attività di pesca della barca di Mimì non si
ferma mai, contrariamente a molte altre del posto, bloccate in porto per la scarsità di equipaggi
(sono molti i pescatori chiamati o richiamati alle armi) o di carburante, perché razionato.
Il “San Francesco” fortunatamente dispone degli uni e dell’altro: imbarca marinai che per età sono al
riparo dagli obblighi militari e ha nafta a sufficienza in quanto costretta a rifornire di pesce la
popolazione, a quel tempo affamata.
L’attraversamento del fronte di guerra
La vicenda che imprime la svolta nella vita e nel lavoro di Mimì Guidotti arriva, però, di lì a poco. È
la fine del 1943. Le sorti della guerra per l’Italia fascista è già segnata. A luglio le forze alleate
sbarcano in Sicilia e di lì iniziano a risalire la penisola lungo due direttrici: la costa adriatica e quella
tirrenica. Avvicinandosi il fronte, al pari di tante altre città portuali anche San Benedetto del Tronto è
fatta bersaglio di ricorrenti bombardamenti angloamericani (alla fine se ne conteranno ben 144, più 6
cannoneggiamenti navali).
La città è piena di macerie, la popolazione stremata dalla fame e dalla paura, così molti scappano
rifugiandosi in luoghi più sicuri all’interno della regione marchigiana. La famiglia Guidotti, insieme ad
altri parenti, sceglie un paesino di mezza collina, non molto distante da San Benedetto: Monsampolo
del Tronto.
Mimì così può tornare al suo lavoro, ma ecco che dopo pochi giorni viene avvicinato da uno stretto
parente di fede comunista, in contatto con la Resistenza e i servizi di intelligence alleati. Questi gli
propone un trasporto speciale con la sua barca: uomini da mettere al sicuro al di là della linea del
fronte, da tempo bloccata dal maltempo e dalla resistenza tedesca sul fiume Sangro, all’altezza della
linea Gustav.
È qui, che l’VIII Armata inglese del gen. Montgomery è impantanata, dopo avere raggiunto e liberata
dai tedeschi Termoli il 3 ottobre. L’unico modo di aggirare il fronte di guerra è via mare. Il carico
umano del “San Francesco” comprende militari italiani e alleati scappati dai campi di prigionia dopo l’8
Settembre, agenti dei servizi segreti angloamericani ed ebrei, uno dei quali di Ancona. In tutto una
trentina di uomini.
Mimì è orientato ad accettare il rischio di quella “missione” anche perché pensa di portare nell’Italia
già liberata la sua famiglia. La moglie, però, rifiuta e rimane con i figli a Monsampolo. Così parte da
solo. Appena al largo, come per un segnale prestabilito volto a proteggerne la navigazione, ecco
scatenarsi sulla città di San Benedetto e sul porto un violento bombardamento alleato.
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Il viaggio, anche se tranquillo, dura parecchio, visto che la velocità della barca non supera le 8 miglia
all’ora. Finalmente una livida mattina di fine novembre del 1943, il “San Francesco” attracca al molo
del porto di Termoli intasato dai mezzi da sbarco della Marina inglese.
1943. L’arrivo del San Francesco a Termoli con il prezioso “carico”
Qui, malgrado l’avere stabilito un solido caposaldo, a un mese circa dallo sbarco, per i militari di Sua
Maestà britannica l’allerta non è cessata. Il fronte di guerra, come s’è visto, non è lontano e nel
conto c’è anche l’eventualità di una controffensiva della Wermacht.
Per questa ragione, dopo avere portato a termine la missione
(per la quale Mimì Guidotti riceverà nel 1952 dal Ministero
della Difesa una medaglia e un attestato di benemerenza ai
sensi del R.D.L. n° 54 del 27/1/1944, il “S.Francesco” viene
immediatamente dirottato verso Manfredonia. Anche qui ha
un compito da svolgere: pescare per conto delle truppe inglesi
in attesa di fare rientro a San Benedetto.
La sosta nella città garganica si protrae per diversi mesi,
durante i quali sia lui che la famiglia rimangono
reciprocamente all’oscuro di notizie. Una situazione di per sé
già angosciante, ma che diventa drammatica quando Elisa e i
figli ricevono a Monsampolo, per via di una soffiata, la visita
di carabinieri del posto e nazifascisti che con pesanti minacce Lina Guidotti
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pretendono di sapere le ragioni della scomparsa di Mimì e della sua barca.
Le sorti della guerra nel frattempo evolvono. Intorno al 20 novembre, il fronte riprende a muoversi,
sia pure lentamente e a prezzo di moltissimo sangue (migliaia i morti tra Torino di Sangro e Ortona).
Superata la linea Gustav, l’VIII armata di Montgomery riprende la marcia verso nord. San Benedetto
viene raggiunta dopo 7 mesi, il 19 giugno del 1944, il giorno dopo che vi erano entrati i partigiani. «A
Luglio del 1944» - ricorda la primogenita Lina - «siamo tornati finalmente a casa». Elisa Guidotti e
i figli aspettano ansiosamente il ritorno di Mimì, che invece tarda. Giovanni, che ha 11 anni, ne ha
desiderio più di tutti e per questo si reca tutti i giorni alla marina a osservare l’orizzonte nella speranza
di intravedere la barca del padre di ritorno dalla Puglia. Non dovrà aspettare molto perché, dopo
essere stato sottoposto a un nuovo collaudo dalle autorità marittime italiane e inglesi, finalmente il
“San Francesco” può orientare la prua verso casa. E’ il mese di agosto del 1944.
Il trasferimento a Termoli
Ripreso il normale lavoro «Babbo» -
racconta oggi suo figlio Giovanni - «era
preso da un pensiero fisso: trasferirsi dalle
parti di Termoli, dove aveva constatato che
nel mare c’era pesce in abbondanza che
nessuno catturava per la carenza pressoché
assoluta di barche a motore».
Dopo avere consultato la famiglia, con
l’equipaggio tutto sanbenedettese, cui si
aggiunge il figlio, poco tempo dopo ecco
Mimì Guidotti fare di nuovo rotta verso
Termoli. E questa volta per sempre. Tutti
d’accordo in famiglia? Non pare. Giuliana, la figlia più piccola di Mimì, che oggi vive, sposata, a
San Benedetto del Tronto così rivela: «Io, in verità, non ho mai approvato la scelta di babbo di
trasferirci a Termoli e devo dire che non ero la sola. Anche mia madre ha sempre nutrito forte
contrarietà al riguardo».
Giovanni Guidotti
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Dalle Marche altri hanno preceduto i Guidotti a
Termoli: sono i fratelli Recchi scesi da qualche
anno prima da Portocivitanova. Li
ribattezzeranno “I sei fratelli” e, come Mimì
Guidotti, il cui soprannome è invece
“Passanante”, si radicheranno per sempre nel
Molise. Giovanni racconta quel viaggio di
trasferimento come un sogno:
«Quando vidi per la prima volta il profilo del
Borgo Vecchio ho pensato che si trattasse di
un’isola. Evidentemente non era così». Mimì,
invece, non s’è affatto sbagliato nel volersi
spostare da San Benedetto. Pescare a Termoli è
davvero molto vantaggioso, nonostante si possa
lavorare solo nelle ore diurne per il pericolo
delle mine.
Se il lavoro e i guadagni vanno a gonfie vele, non altrettanto si può dire della sistemazione logistica.
Senza una casa e la famiglia accanto si vive male. Il “San Francesco” per alcuni mesi diventa casa e
bottega, sia per Mimì che per l’equipaggio. Poi, persuasa anche la famiglia a spostarsi, i Guidotti
fanno il grande passo e si sistemano a Termoli, in affitto, in una casa di via XX Settembre.
Nel 1945 Giovanni lascia definitivamente la scuola perché ha deciso che quella del pescatore sarà la
sua vita. Mimì si gioverà ampiamente del suo apporto, così come avverrà con gli altri figli qualche
anno dopo. Quell’anno stesso nasce anche Francesco. Col trascorrere del tempo nuove e più potenti
barche fanno la loro comparsa nel porto termolese.
Il mare è ancora pescosissimo, mentre il “S.Francesco”, pur avendo contribuito notevolmente a creare
e a consolidare una condizione di benessere economico (nel 1948 inizia anche la costruzione
della sua casa a un piano in Corso Vittorio Emanuele III), è ormai una barca vecchia e con
strumentazione tecnica superata. La sua sostituzione s’impone presto.
L’acquisto della “Anna I” e dell’“Apocalisse dei mari”
Nel 1951, dopo che il “San Francesco” è andato alla deriva, a causa del maltempo sulla spiaggia di
Chieuti con altri due motopescherecci della marineria locale (il “Beata Maria” di Basso Lanzone e la
“Maiella” di Fernando Sciarretta), Mimì Guidotti acquista la sua seconda barca: la “Anna I”, molto più
grande della precedente e con un propulsore assai più potente.
Il San Francesco a Termoli. A dinistra sul battelino Mimì.
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La paga 7 milioni di lire, ma non si rivelerà un buon acquisto. Spesso il motore si rompe, inadatto
com’è a un’imbarcazione di quella dimensione, costringendola a lunghe fermate per le riparazioni. Ciò
malgrado, tira avanti fino al 1963 con il nuovo nome di “Elisa Madre”, quando la sostituisce con
l’“Apocalisse dei mari”, costruita nei cantieri navali Latini di San Benedetto del Tronto.
Contrariamente alla “Anna I”, questo nuovo motopeschereccio non solo non darà preoccupazioni,
ma aiuterà Mimì Guidotti a risollevarsi.
È il 1973 quando i figli maschi di Mimì, Giovanni e Francesco, decidono concordemente e con il
consenso paterno di assumere in proprio la proprietà e la gestione dell’impresa di pesca. Ad essa si
associa anche Giacomo con compiti di amministrazione e organizzazione a terra. Lo fanno con la
“Elisabetta”, acquistata quello stesso anno a Civitanova Marche, dove è stata costruita 4 anni prima
presso il cantiere Isefa. L’“Elisabetta” è, dal punto di vista della gestione economica, una buona
barca, come l“Apocalisse dei mari”, anche perché dispone di un equipaggio di prim’ordine,
professionalmente parlando, e di un’organizzazione del lavoro efficiente. Con essa i Guidotti si
spingono per lavoro anche nel Mediterraneo (Marocco e Sardegna). Intanto Giacomo a un certo
punto esce dalla società con i fratelli e se ne va a lavorare in Africa.
Prima di venderla, Giovanni e Francesco ne cercano un’altra, trovandola tutta in acciaio a Viareggio,
presso i famosi cantieri Giorgetti: la “Raffaella”.
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in alto: la Anna I; al centro: l’Apocalisse dei mari e, accanto, la Anna I/Elisa Madre; in basso: la Elisabetta.
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A sinistra: Giovanni e Francesco Guidotti; a destra: Giacomo Guidotti.
La rivendono qualche anno dopo come barca da diporto e con quella licenza di pesca ordinano, questa
volta ai cantieri navali di Termoli un nuovo motopeschereccio, più grande e potente con scafo in
acciaio e che chiamano, in omaggio al loro amato padre morto qualche anno prima, “Mimì Guidotti”.
È il 1992.
Nel 1994, senza disfarsi del “Mimì”, i fratelli Guidotti fanno costruire presso i cantieri della
Navaltirreno di Napoli la “Elisa Guidotti”. È l’ultimo atto della loro società.
Nel 1995 Giovanni prosegue insieme ai figli Domenico e Vincenzo l’attività di pesca con una propria
barca a cui viene dato il nome di “Giovanni Guidotti”, mentre Francesco darà vita insieme al figlio
alla “Guidotti Ships” s.r.l..
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Il M/p Mimì Guidotti in porto e, in basso, durante la pesca col mare in
burrasca.
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M/p Elisa Guidotti durante la processione in mare di San Basso.
M/p Raffaella.
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Rassegna stampa
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Encomi
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Referenze
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La flotta da pesca dei Guidotti
• M/P S.FRANCESCO Trabaccolo a un albero. Lunghezza m. 12,00 - Larghezza m. 3,80 -
Altezza m.1,60. Motore ausiliario Deutchwerk 50 Hp. Costruito nei cantieri navali Santini di
Portocivitanova. Venduto nel 1954. Proprietario: Domenico Guidotti.
• M/P ANNA I ELISA MADRE Costruita nel 1946. Acquistata nel 1951 e rivenduta nel 1963.
Motore 110 Hp superalimentato. Cambiato il nome in Elisa Madre. Proprietario: Domenico Guidotti.
• M/P APOCALISSE DEI MARI Costruita nei cantieri navali Latini di S. Benedetto del
Tronto. Lunghezza m. 22,00. Motore Hp 160. Acquistato nel 1963. Proprietario: Domenico
Guidotti.
• M/P ELISABETTA Tm 039 Costruita nei cantieri Isefa di Civitanova Marche nel 1969.
Motobarca a due alberi. Lunghezza m. 25,85 - Larghezza m.
6,18 - Altezza 2,83 - Stazza lorda t.100,6 - Stazza netta t. 31,66. Motore MWM di 300 Hp. Venduta
nel 1973. Proprietari: Guidotti Giovanni, Guidotti Francesco, Guidotti Giacomo.
• M/P RAFFAELLA Tm 065 Costruita nel 1970, in acciaio, presso i cantieri Giorgetti di
Viareggio. Lunghezza m. 5,43 - Larghezza m. 5,82 - Altezza 2,45 - Stazza lorda t. 101,2 -
Stazza netta t. 51,20. Motore EVGMGR Lister 252 Hp. Proprietari: Guidotti Giovanni e Guidotti
Francesco.
• M/P MIMI’ GUIDOTTI Tm 092 Costruita, in acciaio, presso i cantieri Arienti nel 1992.
Lunghezza m.28,25 - Larghezza m.7,00 - Altezza m. 1,82 - Stazza lorda t.101,44 - Stazza netta 35,20.
Motore Caterpillar 400Hp. Proprietari: Guidotti Giovanni e Guidotti Francesco.
• M/P ELISA GUIDOTTI Tm 104 Costruita nel 1994, in acciaio, presso i cantieri
Navaltirreno Srl di Napoli. Lunghezza m. 30 - Larghezza m.7,10 – Altezza 3,40 - Stazza lorda t. 69,00
- Stazza netta t. 35,00. Motore Caterpillar 329,5 Hp. Proprietari: Guidotti Giovanni e Guidotti
Francesco.
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Porto di Termoli Molo Nord-Est - 86039 Termoli (CB) tel./fax 0875.82862 - cell. 328.8160982
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