Habermas e Apel

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  • 8/11/2019 Habermas e Apel

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    Critica allo scientismo Il primo passo da fare per costruire unetica della

    comunicazione opporsi a quella tendenza,nata nella prima met del Novecento eaffermatasi durante il secolo XX, che affermauna concezione politica della scienza, volta alegittimare meccanismi di controllo tecnocratici(scientismo).

    Essa esclude quella via razionale edemocratica che implica la critica della scienzae la sua subordinazione agli interessi dei mondivitali.

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    Conoscenza, azione e interesse Ogni conoscenza orientata a un interesse; non

    esistono posizioni cognitive disinteressate. Linteressenon un male della conoscenza, ma il suo caratterecostitutivo, si tratta di capire dove e come si orienta.

    Anzitutto le scienze pure, analitiche, che utilizzano

    losservazione, per quanto teoriche non sono neutre edisinteressate perch non hanno a che fare (cometalvolta credono) con puri fatti, ma con organizzazionifinalizzate dellesperienza che dipendono dal successo

    o dallinsuccesso delle operazioni conoscitive. Questo interesse volto allefficacia le qualifica dunquecome agire strumentale.

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    Conoscenza, azione e interesse In secondo luogo, le scienze storiche e

    interpretative sono guidate da un interesse dicomprensione di senso che tende allagirecomunicativo.

    Ma queste non bastano; occorrono anchescienze che siano ispirate allinteresseemancipativo, cio alla critica eallautoriflessione come metodo di liberazione

    dai pregiudizi e dalle false credenze (ideologie).Tali sono, ad esempio, la filosofia critica e lapsicanalisi.

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    Agire strumentale e agire

    comunicativo La grande novit dellepoca moderna e delle moderne

    democrazie quella di aver costretto lagire

    strumentale, tipico degli apparati di produzione, deisistemi ecc. a confrontarsi con lagire comunicativo,cio con la possibilit di linguaggio e di parola data aognuno.

    Ma questo rapporto non cos semplice, n si pusostenere che il linguaggio, che fonda lacomunicazione, sia un mezzo neutro, un puro strumentoper affermare il proprio punto di vista.

    Di fatto, il linguaggio dipende dai rapporti sociali, unostrumento di dominio e di potere sociale. Questosignifica che la comunicazione di fatto sempredeformata, cio non biunivoca perch non si svolge maiin condizioni ideali, cio non autoritarie e non

    ideologiche.

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    Sistemi e mondi vitali Il problema che, nella situazione contemporanea, i sistemi

    (organizzazioni economiche, apparati amministrativi e politici,

    burocrazie) intervengono direttamente nei mondi vitali, al di fuoridelle necessit direttamente legate alla riproduzione materiale,come la tradizione culturale, lintegrazione sociale mediante valori enorme: Quando in questi ambiti penetrano i media di controllocaratterizzati dal denaro e dal potere, allora non vengono solotravolte le tradizioni, ma anche i mondi vitali.

    Il conflitto principale del nostro tempo non e conflitto di classe, maconflitto derivante dal processo di colonizzazione da parte deisistemi nei confronti dei mondi vitali.

    La ragione deve comunque essere salvata fondandola non pi sulsoggetto, ma sullintersoggettivit comunicativa e sullintesapersonale che ne deriva.

    Da qui proviene letica del discorso.

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    Karl Otto Apel

    (n. 1922)

    Letica universalistica

    della comunicazione

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    La fondazione ultima Il primo attacco polemico di Apel contro

    coloro che negano la possibilit di unafondazione ultima, rifugiandosinellestremo relativismo dei linguaggi edelle teorie scientifiche.

    Coloro che negano la possibilit della

    fondazione ultima adottano in genere il cd.trilemma di Mnchhausen

  • 8/11/2019 Habermas e Apel

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    Il Mnchhausen-Trilemma Il Mnchhausen-Trilemma, chiamato anche trilemma di

    Agrippa, un termine coniato per definire limpossibilit diprovare alcuna verit assolutamentecerta.

    definito trilemmaperch pone tre possibilit, di cuinessuna riesce a soddisfare lassoluta certezza necessariaa fondare una conoscenza, e il suo nome provieneironicamente dal Barone di Mnchhausen, che si dice siariuscito a tirarsi fuori da una pozza di fango tirandosi per i

    capelli. Se di una qualsiasi affermazione domandiamo "come

    faccio a sapere se vera?" possiamo fornire unadimostrazione, ma riguardo questultima possiamo porci la

    stessa domanda con conseguente dimostrazione, e cosvia. Il Mnchhausen-Trilemma constata che ci sono soltanto tre

    modi di fornire una dimostrazione ad una qualsivogliaaffermazione:

  • 8/11/2019 Habermas e Apel

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    Il Mnchhausen-Trilemma largomentazione circolare, in cui affermazione e

    dimostrazione dipendono luna dallaltra (es. si utilizzalaffermazione da dimostrare allinterno della

    dimostrazione); largomentazione regressiva, in cui ogni dimostrazionerichiede una ulteriore dimostrazione (es. si continuano afornire dimostrazioni potenzialmente per sempre);

    largomentazione assiomatica, che termina conlaffermazione di un qualche precetto (es. si termina conun dogma o un principio accettato dal senso comune).

    Le prime due argomentazioni sono sostanzialmentedeboli poich la prima di tipo tautologico, e laseconda non fornisce mai una dimostrazione completa.La terza argomentazione fornisce false dimostrazioni,poich presuppone la veridicit di un qualche principionon dimostrato. Il trilemma quindi rappresenta la

    decisione tra tre scelte ugualmente insoddisfacenti.

  • 8/11/2019 Habermas e Apel

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    Critiche al trilemma Sono valide queste obiezioni? Esse sono valide se ci

    limitiamo allaspetto logico-formale, cio al contenuto di ciche enunciamo.

    Ma se prendiamo in esame laspetto performativo(pragmatico, operativo, cio latto o performance che siesegue enunciando una certa proposizione), vale a direlazione dellargomentare, allora esistono delle evidenzeultime che sono i presupposti o le condizioni di ogniargomentazione, i quali vengono gi da sempre accolti (ad es.il fatto che esistano dei soggetti, che esista un linguaggio eche si debba argomentare in un certo modo).

    Ogni discorso argomentativo rientra in un contesto diuniversale validit: dunque contraddittorio negare questo

    contesto. In questo contesto si inserisce anche la critica alfallibilismo: un conto sono le ipotesi soggette allafalsificazione, un altro i criteri non falsificabili che stannoalla base del riconoscimento stesso della falsificazione.

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    Trascendentalit della ragione Il linguaggio e la ragione sono

    trascendentali, cio non rappresentanoqualcosa in cui si entra con una scelta,ma qualcosa in cui esistiamo da sempre.

    Il compito nostro quello di garantireluniversalit di queste condizioni, cio

    che esse non vengano deformate opiegate a interessi particolari.

  • 8/11/2019 Habermas e Apel

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    Le pretese di ogni discorso

    autentico Chiunque argomenti, presuppone implicitamente alcune

    pretese di validit, ossia:

    A) il senso o comprensibilit intersoggettiva; B) la pretesa di verit; C) la veracit o sincerit;

    D) la giustezza o correttezza normativa (ad es.ascoltare lassenso o il dissenso e ritirare le sue tesidove ne venga dimostrata la falsit).

    Ovviamente tutto ci presuppone che sia possibile unlinguaggio pubblico, un accordo e la pariteticit deisoggetti argomentanti.

    TUTTE QUESTE SONO LE CONDIZIONI IDEALI(TRASCENDENTALI) DELLA COMUNICAZIONE,condizioni che nostro compito garantire.

  • 8/11/2019 Habermas e Apel

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    La macroetica planetaria Mai come oggi vi sarebbe dunque bisogno di unetica

    universale del discorso, ma mai come oggi essa sirivela assente.

    Per affermarla, bisogna pero scardinare la cosiddettalegge di Hume secondo la quale dai fatti (esperienzeecc.) non si possono mai ricavare norme.

    Non infatti vero che, poich non si pu fondare

    scientificamente letica, bisogna sempre ricorrere a unatto di fede o a una credenza non-razionale. Nonpossiamo rifiutare o sottrarci a quelle che sono lecondizioni razionali di ogni discorso.

    La scelta per la razionalit non si gioca dunque al di fuoridella razionalit, ma allinterno della razionalit stessa.

    Solo lidea di una comunit ideale d senso allacomunit reale, con tutti i suoi conflitti.