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Heos.it n. 593 venerdì 30 Gennaio 2015

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Heos.it n. 593 venerdì 30 Gennaio 2015 Settimanale di scienze e cultura in formato pdf Copia demo 6 di 22 pagine Per ricevere Heos.it email a [email protected]

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SNIFFLES, SNIFFLES, SNIFFLES, ILILIL CACCIATORECACCIATORECACCIATORE

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Anno XIV n. 593 Venerdì 30 Gennaio 2015 Settimanale in pdf www.heos.it

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In copertina, code per il controllo dei bagagli in un grande aeroporto (foto www.express.co.uk)

HHHEOS.it EOS.it EOS.it Newsletter settimanale di scienze politica cultura

Direttore responsabile Umberto Pivatello Aut. Tr. Verona n°1258 -7 Marzo 1997 Roc n. 16281 Redazione Heos.it Via Muselle,n. 940 - 37050 Isola Rizza - Vr (It) Tel +fax +39-045-6970187 345 9295137 E-mail [email protected] www.heos.it

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Sommario

PRIMO PIANO

3 GIAPPONE, IN LABORATORIO CREATI I TESSUTI DEL CERVELLETTO

ATTUALITÀ

4 5

SNIFFLES, IL CACCIATORE DI ATOMI “ILLEGALI”

LE API SELVATICHE MINACCIATE DAI VIRUS DELLE API COMMERCIALI

AMBIENTE

6 7

RISC-KIT, STRATEGIE PER TUTELARE LE COSTE DAI DISASTRI AMBIENTALI ENERGIA DALLE NUVOLE, CON UN DIRIGIBILE SI PUÒ FARE ...

TECNOLOGIA

8 9

10

I “BIAS COGNITIVI” E LE ANALISI DELL’INTELLIGENCE SVOLTA IN ONCOLOGIA: GLI ELETTRONI RADIOGUIDANOGLI INTERVENTI CHIRURGICI ARGOS MIGLIORAI SISTEMI DI PREALLARME

SCIENZE

11 12

AL TRAMONTO L’ERA DEI METALLI NOBILI NELLE MARMITTE SENSORI A NANOCAVI PENETRANO LE CELLULE PER TRASPORTARE GENI E FARMACI

SALUTE

13 14

“CONTRO IL MIELOMA MULTIPLO UNA NUOVA MOLECOLA SELETTIVA” IN ITALIA UN BAMBINO SU CINQUE È IN SOVRAPPESO E UNO SU DIECI OBESO

SPAZIO

15 16

KEPLER 444 E I CINQUE NONNI “SOSIA” DELLA TERRA QUATTRO ATTORI RECITANO SUL PALCOSCENICO CELESTE

FOCUS

17 “L’INTRECCIO CHE TIENE UNITO INTERNET”

WEEKEND

18 VILLALAGO, BORGO MEDIEVALE TRA LAGHI E MISTERI

CULTURA

20 L'ARTE PER L'ARTE IL CASTELLO ESTENSE OSPITA GIOVANNI BOLDINI E FILIPPO DE PISIS

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Regaliamoci un libro

P er quanto non dichiarata, la guerra che si combatté in Sicilia tra lo sbarco angloamericano nel 1943 e l’uccisio-ne di Salvatore Giuliano nel 1950 fu

ad altissima intensità. Il numero dei caduti oscilla tra 1500 e 2000: soldati, carabinieri, poliziotti, mafiosi, banditi, indipendentisti, fascisti, comunisti, sindacalisti, poveri cristi. Cambiarono i pupi e gli scenari, ma il puparo rimase sempre il Partito unico siciliano (massoni, imprenditori, boss di Cosa Nostra, politici d’ogni colore, giudici). E suoi alla fine furono i guadagni. Sette anni

di anarchia e terrore, con lo Stato ospite inde-siderato. Cominciarono i grandi proprietari terrieri e i nobili per difendere anche i centi-metri dei latifondi. Poi avvennero le rivolte contro la politica dell’ammasso, la guerriglia per il pane, la ribellione di cento comuni, dove l’esercito per ristabilire l’ordine usò mitraglia-trici, cannoni, blindati. In un misterioso agguato venne ucciso il

personaggio più singolare, Antonio Canepa, professore universitario. Nella sua breve vita preparò un attentato a Mussolini, diventando-ne poi sperticato agiografo, guidò lo spionag-gio britannico nell’isola, infiammò con un libel-lo i cuori indipendentisti, si iscrisse clandesti-namente al Pci. A intorbidare le acque provvi-dero la congiura per instaurare i Savoia a Pa-lermo e l’arruolamento nell’Esercito dei volon-tari per l’indipendenza siciliana. Ne sarebbero discese le stragi di Portella della Ginestra e degli otto carabinieri di Feudo Nobile, sulle quali tuttora proseguono misteri e depistaggi. Nell’ombra la mafia aveva individuato in Giu-liano lo strumento perfetto dei propri disegni. Mai Giuliano sarebbe potuto arrivare vivo in un’aula di tribunale. L'autore. Alfio Caruso, nato a Catania nel 1950, è

autore di sette romanzi, thriller politici e di mafia: Tutto a posto (1991), I penitenti (1993), Il gioco grande (1994), Affari riservati (1995), L'uomo senza storia (2006), Willy Melodia (2008), L'arte di una vita inutile (2010) e di due saggi di sport con Gio-vanni Arpino. Presso Salani è apparso Breve storia d'Italia. A Italiani dovete morire sono stati attribuiti il Premio Hemingway e il Premio Acqui Storia. (Red)

PRIMO PIANO

S cienziati del centro di ricerca giapponese Riken per la Biologia evolutiva hanno ottenuto per la

prima volta, in provetta, i tessuti del cervello, che si sono auto-assemblati spontaneamente for-mando una struttura tridimensio-nale simile al cervelletto. Gli scienziati giapponesi con questo esperi-mento hanno aperto la strada per riparare le lesioni nervose e in un futuro più lontano sviluppare reti di neuroni in laboratorio. Il tessuto cerebrale è stato ottenuto spingendo le staminali em-

brionali umane a differenziarsi in cellule specifiche del cervelletto attraverso un fattore di crescita chiamato FGF2 che le ha sviluppate e nel giro di pochi giorni le cellule si sono auto-organizzate per for-mare i tessuti del cervelletto. La rete nervosa inoltre è stata in grado di funzionare in modo efficiente dopo sole 15 settimane. Uno degli obiettivi primari della ricerca sulle cellule staminali è la medicina rigenerativa, con la possibilità di sostituire parti del corpo danneg-giate con i tessuti sani coltivati in provetta. (Red)

Vedi http://www.riken.jp/en/

Rocky Mountain, i cent’anni del parco Nella foto, panorama del Rocky Mountain National Park in uno scatto dei primi del ‘900. (Library of Con-gress). Nel 1915, cen-to anni fa, mentre l'Europa era in pieno guerra, con un decreto del presidente Thomas Woodrow Wilson veni-va istituito il Rocky Mountain National Park: un'area di oltre 1.000 km quadrati nel cuore del Colorado dove la natura si è sbizzarrita con pae-saggi che vanno dalle foreste montane al deserto alla tundra.

GIAPPONE, IN LABORATORIO CREATI I TESSUTI DEL CERVELLETTO

QUANDO LA SICILIA FECE GUERRA ALL'ITALIA di Alfio Caruso

Longanesi. Novembre 2014 pp 320 € 17.60

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CRONACHE

4 - n. 593 | Venerdì 30 Gennaio 2015 www.heos.it

RASSEGNA STAMPA. LA VIGNETTE DELLA SETTIMANA

SNIFFLES, IL CACCIATORE DI ATOMI “ILLEGALI”

Un nuovo dispositivo avanzato in grado di rilevare sostanze illegali, co-me esplosivi e stupefacenti, in un prossimo futuro garantirà un migliora-mento e una maggiore rapidità dei sistemi di sicurezza per i controlli alle frontiere e nei punti di transito.

L a continua minaccia alla pace causata da reati e atti terrori-stici dà sempre maggiore rilie-vo a nuovi progressi tecnologi-

ci che offrono soluzioni in grado di scoraggiare e prevenire eventi perico-losi. Un risvolto positivo relativo a tale ambito si concretizza nella prospettiva di un sensore di gas universale, o rile-vatore artificiale, in grado di rilevare un'ampia gamma di sostanze, tra cui stupefacenti ed esplosivi.

Il dispositivo è frutto del progetto SNIFFLES (“Artificial sniffer using linear ion trap technology”), finanziato dall'UE. La tecnologia, concepita allo scopo di coadiuvare il lavoro dei cani

da fiuto, consente di individuare per-sone in possesso non solo di sostanze pericolose, ma anche di armi e so-stanze stupefacenti. Per raggiungere gli obiettivi prefissati, gli esperti utiliz-zano sistemi di spettrometria di mas-sa con trappola ionica lineare, che sfruttano l'abilità del dispositivo di identificare singoli atomi e molecole complesse.

Lo strumento, flessibile e di facile

utilizzo, è persino in grado di rilevare livelli di tracce inferiori alle parti per milione, garantendo altresì un inter-vallo di massa superiore rispetto alle altre soluzioni basate sulla spettro-metria di massa attualmente disponi-bili sul mercato. Il sistema è in grado di prelevare l' “impronta digitale” di

Corriere.it 30 Gennaio Corriere.it 29 Gennaio Italiaoggi.it 29 Gennaio Italiaoggi.it 30 Gennaio

una sostanza e di confrontarla con una banca dati on-line ai fini di un'imme-diata identificazione.

Il gruppo di lavoro ha già delineato procedure e progettazioni basate, ad esempio, sulla valutazione della porta-ta di gas del sistema a vuoto richiesto e gli indicatori di prestazione dei sen-sori. Oltre a sviluppare il software de-dicato, gli scienziati hanno realizzato la trappola ionica lineare, l'unità di con-trollo elettronico e il dispositivo di en-trata, dedicandosi altresì a esperimenti finalizzati a valutare la ionizzazione del vapore, che rappresenta una fase criti-ca del processo. Una volta immesso nel mercato, il dispositivo potrebbe prestarsi a una miriade di utilizzi, ad esempio nell'ambito dei controlli alle frontiere, al fine di prevenire il traspor-to di sostanze illegali, tra cui agenti biologici e prodotti utilizzati nelle guer-re chimiche.

Questa soluzione, rapida e accessi-

bile, potrebbe anche essere utilizzata ai fini dell'ottimizzazione del traffico passeggeri, grazie alla sua capacità di offrire un controllo rapido di sostanze illegali, offrendo bassi tassi di allarme e una riduzione delle code. Il nuovo si-stema garantisce, infine, un aumento della sicurezza attraverso la riduzione dell'errore umano e rappresenta, di conseguenza, un metodo meno invasi-vo e discutibile per il rilevamento di sostanze illegali rispetto ad altre solu-zioni. (Red)

Vedi http://www.sniffles.eu/ http://cordis.europa.eu

A lato controlli all’aeroporto

di Berlino

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5 - n. 593 | Venerdì 30 Gennaio 2015 www.heos.it

T empi duri per le api europee. Non sono a rischio solo a cau-sa degli inquinanti ambientali e della perdita dell’habitat.

Adesso sembra che le loro cugine com-merciali siano capaci di diffondere vi-rus mortali nella comunità degli impol-linatori selvatici. I ricercatori avvertono che i virus, che mutano rapidamente e che causano gravi perdite nelle popo-lazioni di api domestiche allevate, de-vono essere monitorati attentamente in modo da essere fermati quando passano da una specie di api a un’altra.

In un articolo pubblicato sulla rivi-

sta Applied Ecology, un gruppo di scienziati dell’Università di Exeter nel Regno Unito fa sapere che, in base a numerose prove acquisite e certificate, molti impollinatori selvatici sono espo-sti a virus provenienti da specie com-merciali. Il risultato è una infezione incrociata multipla molto preoccupan-te.

«Il nostro studio sottolinea l’impor-

tanza di prevenire la liberazione di impollinatori commerciali malati nel-la natura», ha detto alla BBC la ricer-catrice responsabile del progetto, Lena Wilfert. Le malattie trasmesse dalle specie commerciali colpiscono un’ampia gamma di impollinatori selvatici, ma la loro diffusione si può evitare migliorando il monitoraggio e le pratiche di gestione. «Gli allevatori di api commerciali hanno la respon-sabilità di proteggere dalle malattiel e comunità di impollinatori selvatici, importanti dal punto di vista ecologi-co ed economico», spiega.

Fare affidamento sugli allevatori

commerciali affinché garantiscano che le loro popolazioni di api riman-gano in salute durante le pratiche di allevamento potrebbe però non esse-re sufficiente. Vanessa Amaral-Rogers dell'organizzazione benefica Buglife, dal canto suo, sostiene che sono ne-cessari ulteriori provvedimenti per tenere al sicuro le popolazioni di im-

pollinatori selvatici in Europa. In un’in-tervista alla BBC ha detto che i risultati dello studio hanno rivelato un urgente bisogno di cambiamento delle norma-tive che regolano l’importazione di api. Le api commerciali sono usate per im-pollinare colture come i peperoni e la colza. Commenta: «Gli studi mostrano che le malattie si possono trasmettere tra le api allevate e i bombi commer-ciali (come le api, raccolgono il nettare ed il polline e sono tra gli insetti impollinatori più importanti ed utili per l'uomo, ndr), il che potreb-be avere conseguenze serie per gli altri impollinatori selvatici»..

Buglife riporta che uno studio del 2014 su un campione di alveari di bombi commerciali importati nel Re-gno Unito ha rivelato che il 77 % di essi erano contaminati da cinque diversi parassiti, mentre altri tre parassiti sono stati trovati nel polline da essi intro-dotto. Amaral-Rogers è sicura che l’impatto del passaggio di virus dalle api commerciali a quelle selvatiche è già stato avvertito: «Non ci sono più api da miele selvatiche in Inghilterra e in Galles e si pensa che siano state spazzate via dalle malattie».

Secondo sciencedaily.com, il valore

globale degli insetti impollinatori è stato stimato in circa 153 miliardi di euro l’anno. I servizi dell’impollinazio-ne commerciale sono forniti principal-mente da api domestiche e bombi, ma anche gli impollinatori selvatici hanno un ruolo importante nell'impollinazio-ne delle colture e delle piante locali.

Sfortunatamente, come si spiega sul sito web, il comportamento sociale delle api domestiche, dei bombi e delle vespe sociali crea le condizioni perfette per la trasmissione delle malattie sia all’interno della colonia sia tra specie diverse. (Red)

Vedi http://onlinelibrary.wiley.com/

doi/10.1111/1365-2664.12385/full

LE API SELVATICHE MINACCIATE DAI VIRUS DELLE API COMMERCIALI

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vazione sono ottiche. L'oscillazione attiva derivante dalla retro-azione della cavità rigenerativa elimina la necessità di una forza motrice co-stante a corrente alternata. Questo approccio non solo elimina i limiti dimensionali imposti dai collega-menti elettrici ma, cosa ancora più importante, risolve il problema della diffrazione e assicura una sensibilità senza precedenti. Questo apre le porte a un nuovo concetto di cavità, con cui è possibile ottenere misura-zioni al limite quantistico, al limite di precisione della misurazione su sca-la quantistica, grazie agli effetti di retro-azione. Non necessitando di eccitazione esterna, i sensori di nuo-va concezione possono essere note-volmente semplificati. Utilizzando un sistema di rileva-

mento ottico basato su un semicon-duttore a nanocavi, gli scienziati sono stati in grado di rilevare alcuni zeptogrammi (prossimi alla massa di un protone o di un atomo di idroge-no) nel fluido con nanocavi corti. Tale sensibilità consentirebbe il rile-

Luce e materia interagiscono in modo straordinario all'interno di sistemi nano-optomeccanici. Dispo-sitivi rivoluzionari basati su nanocavi che sfruttano la forza quantistica della luce promettono di consentire il rilevamento ultrasensibile dei moti molecolari nelle cellule viventi.

N elle cavità optomeccani-che su nanoscala, i fotoni rimbalzano sugli specchi. Il loro momento viene am-

plificato al punto da causare la defles-sione meccanica di un oscillatore. Lo sfruttamento della nanomeccanica delle cavità per percepire le deflessio-ni ha portato alla realizzazione di ri-velatori di massa e forza con una sen-sibilità senza precedenti. Tuttavia, quando il sistema meccanico è infe-riore alla lunghezza d'onda ottica (su scale minori della lunghezza d'onda), si verifica diffrazione e l'effetto di amplificazione è ridotto. Grazie ai finanziamenti dell'UE, il progetto OP-TONANOMECH (“Operation of cavity optomechanics in fluids for ultrasensi-tive mass detection”) ha affrontato questa e altre sfide con l'obiettivo di spianare la strada a misurazioni ultra-sensibili all'interno delle cellule viven-ti di individui. Gli scienziati hanno spinto le fron-

tiere attraverso l'uso dell'oscillazione attiva, al fine di ottenere alte sensibi-lità a temperatura ambiente e in as-senza di vuoto. Il risonatore nano-meccanico fa parte di un circuito fo-tonico, pertanto l'attuazione e la rile-

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vamento di singoli eventi ligando-recettore e il legame delle molecole ai recettori in modalità chiave-serratura. Tali eventi sono un pilastro della segnalazione intra e intercellula-re. Dato che i nanocavi possono pe-netrare la membrana cellulare, il si-stema è idoneo anche per l'iniezione intracellulare di geni e farmaci e per il monitoraggio intracellulare. Il rilevamento ultrasensibile di

massa e forza a temperatura ambien-te e nei fluidi apre la strada al rileva-mento di eventi biologici dinamici in condizioni realistiche e in tempo rea-le. Estrapolare tale funzionalità dal laboratorio alla clinica consentirà di disporre di un nuovo rivoluzionario strumento di diagnosi, monitoraggio e terapia. OPTONANOMECH sta spia-nando la strada. (Red) Vedi http://cordis.europa.eu/

SENSORI A NANOCAVI PENETRANO LE CELLULE PER TRASPORTARE GENI E FARMACI