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HI-END MAGAZINE - pathosacoustics.com · sium degli Stratovarius, il primo del 2009, il secondo del 2011. Timo Tolkki, fondatore della band se n’è appena andato, al

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L’INPOL EAR è basato sul brevetto INPOL deposita-to da Pathos. Questa tecnologia vede ibridare valvo-le e transistor nel tentativo di creare elettroniche non

controreazionate, che non presentino i tipici difetti di que-sta tipologia di prodotti. In pratica Pathos usa le valvole perlo stadio di guadagno in tensione, mentre usa i FET NPN perlo stadio di guadagno in corrente, comunemente chiamatoanche buffer. Tuttavia il transistor serve a pilotare un induttoreche ha la funzione di fungere da riserva di energia. Col suo brevetto Pathos mantiene la polarizzazione in clas-se A, portando il rendimento dal 25% al 50%. Cerchiamo dicapire come tutto ciò è implementato sull’INPOL EAR.In primis mi piace sottolineare che è un prodotto che ha ildoppio ruolo di amplificatore percuffie e di preamplificatore; in ag-giunta si può inserire l’EVODAC, ma nel sample inviatocinon era presente.Il frontale si presenta semplice elineare, un piccolo schermo permonitorare il volume, il pulsan-te d’accensione e di switching tragli ingressi, un ingresso USBtype A e le uscite per cuffie, di cuiuna sbilanciata e due bilanciate. Posteriormente invece v’è un tri-pudio di connessioni, tra cui spiccano un ingresso bilanciato,quattro ingressi sbilanciati e gli ingressi digitali per il DAC.Ovviamente sono presenti anche un’uscita bilanciata e unasbilanciata.Internamente la circuiteria è interamente bilanciata, non cisi lasci ingannare dalla presenza di due sole valvole, esse sonoinfatti due Electro Harmonix 12AX7 che possono gestire duesegnali. Il volume è controllato tramite due controller digi-tali (PGA 2310 di Burr Brown) settati per far compiere unavariazione di 0,5 dB a step per un totale di 180 passi. Tutta-via vorrei sottolineare in questa sezione alcuni dubbi che sto-nano se bilanciati alla bontà sonica del prodotto. In primisho trovato gli XLR di una tipologia costruttiva scadente, duri

e problematici nell’estrazione dei connettori. In secundis hotrovato sia i pulsanti posti sull’INPOL EAR sia quelli postisul controllo remoto non eccezionali. In terzis una nota sulcontrollo remoto, considerato totalmente antiestetico epoco pratico (a causa dell’assenza di indicazioni, se non sulmanuale) non solo da mia moglie, ma anche dal sottoscrit-to.

ASCOLTOL’ascolto è quella parte che molti dicono essere soltantoun’opinione, dettata da gusti e orecchie. Certamente se do-vessi scegliere qualcosa per me questi fattori sarebbero mes-si al primo posto, ma alla fin fine non è dei miei gusti che

devo parlare: non sono qui per darsfogo a un ipotetico autocentri-smo (di cui già l’on-line e il mon-do audiofilo è traboccante), ben-sì per raccontare un po’ comequesto prodotto suona. Insomma,lasciando da parte il fatto che que-sto prodotto mi è notevolmentepiaciuto sia come amplificatoreper cuffia sia come preamplifi-catore, cercherò di trasmettervi lesensazioni provate a prescindere

dalla musica ascoltata. Purtroppo non potrò in alcun modo parlarvi del DAC, cheper 800 euro può essere montato sul Pathos INPOL EAR, datoche questo non era presente sul modello inviatomi: “Scirenon datur”.Onestamente mi è assai difficile parlare separatamente del-l’amplificatore per cuffia e del preamplificatore, dato che lecaratteristiche di base nell’ascolto sono le stesse.La dinamica che presenta all’ascolto è assai divertente e coin-volgente essendo molto ampia, tuttavia non viene dimen-ticata la microdinamica e la scena risulta così ben partico-lareggiata, oltre che ottimamente disposta nello spazio. I det-tagli sono tutti ottimamente evidenti, ma non stancano poi-ché il suono è estremamente naturale. Anche tra le varie ban-

Dopo che Alberto recensì il Pathos INPOL Remix MKII su Fedeltà del Suono n° 259 ammettoche mi era venuta voglia di provare un loro prodotto. Andrea, il nostro direttore, mi ha sem-plicemente prevenuto, proponendomi di ascoltare il Pathos INPOL EAR: gli avevo confessatoil desiderio di testare qualcosa di valvolare con l’obiettivo di far capire un poco i costi di unbuon prodotto che monta i nostri cari tubi a vuoto. Il fatto poi che uno dei migliori prodottidella categoria sia italiano, non può far altro che riempirci di orgoglio nazionale (che troppospesso manca in Italia).

di Marco Bicelli

ORGOGLIO NAZIONALE

AMPLIFICATORE PER CUFFIE IN PURA CLASSE APATHOS INPOL EAR

Il Pathos INPOL EAR è uno deimigliori amplificatori per cuffie maiprovato, oltre che essere un ottimopreamplificatore. A mio avviso è unodi quei prodotti destinato ad esserericordato a lungo.

de acustiche è presente un ottimo bilanciamento: nulla è inevidenza e nulla cerca di soverchiare la musica per prenderneil dominio. Il basso è dinamico, ma secco e veloce, non per-de tuttavia il giusto corpo e profondità. I mediobassi sonoottimi, spesso sono quella gamma più complessa, perché èproprio lì che è facile fare i danni peggiori; l’INPOL EAR suo-na divinamente dando un corpo e un dettaglio di una na-turalezza evidente. Nei medi e nei medioalti non elargisceseta o altri tipi di filato, l’INPOLEAR è preciso ed implacabilenell’interpretazione. Gli alti egli ultra alti aiutano a donareariosità alla scena permetten-do, grazie alle armoniche inquesta gamma, di restituireuna tale naturalezza da di-menticarsi di essere davanti aun impianto. Nonostante abbiaascoltato di tutto in questa oc-casione mi piace compiere unadritta puntata su vari filoni delMetal.Partiamo col Power Metal, precisamente con Polaris ed Ely-sium degli Stratovarius, il primo del 2009, il secondo del 2011.Timo Tolkki, fondatore della band se n’è appena andato, alsuo posto è arrivato un giovane Mathias Kupiainen. La se-parazione è stata difficile e il rischio di vedere l’estinzionedi quella che a livello mondiale era, ed è, la migliore PowerMetal band era palpabile. Il frontman Timo Kotipelto dichiaròche quell’album sarebbe stato uno dei migliori degli Stra-tovarius. Non si sbagliò e la band continuò a vivere. Elysiuminvece è il secondo album dell’era senza Tolkki; debuttò in

cima alle classifiche finlandesi, a confutazione dei recenso-ri che decretavano la fine della band dopo Polaris. Entram-bi sono tipicamente Power Metal: sonorità chiare e limpide,tendenti all’alto e al cristallino. Con Polaris ci si deve abituaread una chitarra particolare e quasi sconosciuta: la Ruokan-gas, molto chiara e penetrante, con Elysium è già entrata nelmondo mentale dell’ascolto e anche i fan più accaniti pos-sono accettare un sound e un sustain completamente diverso

dalla ESB di Timo Tolkki.Cambiamo e passiamo all’In-dustrial Metal con Sehnsucht, ilsecondo album dei Rammsteinpubblicato nel 1997. Di certonon è un album facile da ascol-tare: più che uno studio dellearmonie c’è infatti uno studiodelle disarmonie. Apparte-nenti alla Neue Deutsche Här-te, sono uno dei gruppi chemeglio rappresentano quellacritica a una società sempre più

meccanica e disumana; di qui ledisarmonie e quella fusione anche fastidiosa e inquietantetra strumenti ed elettronica. Sehnsucht è una parola roman-tica traducibile con la parola struggimento, ed è proprio suquesto che l’intero album si basa.Ultimo album Metal, per ora: Phenomenon dei Thousand FootKrutch, band che vede unire due parole che fondendosi ti-rano fuori il Christian Metal. Credo che per molti questo ge-nere sia assolutamente sconosciuto, se non che possa sem-brare addirittura una presa in giro. In realtà per quanto ri-guarda i Thousand Foot Krutch possiamo anche parlare di

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Il Pathos INPOL EAR è preciso ed im-

placabile nell’interpretazione. Gli alti egli ultra alti aiutano a donare ariositàalla scena permettendo, grazie alle ar-moniche in questa gamma, di restituireuna tale naturalezza da dimenticarsi diessere davanti a un impianto.

Nu Metal o Rap Metal. L’elemento Christian è dato infattinon dallo stile musicale, bensì dai riferimenti di evidente de-rivazione cristiana. Se siete curiosi di approfondire come èpossibile fondere la potenza del Metal con un messaggioevangelico, è sicuramente un gruppo che riesce a compie-re questa fusione senza risultare difficile da ascoltare.Cambiando genere To The Faithful Departed, il terzo albumstudio dei Cranberries pubblicato nel 1996. Ottima espres-sione di uno stato d’animo affranto e malinconico. Tradot-to in italiano il titolo significa infatti Ai Cari scomparsi, traquesti vi è l’amico Denny Cordell, il nonno di DoloresO’Riordan, e tutti quei morti che una guerra folle e fratrici-da stava mietendo in Bosnia. Molti se lo ricordano come unalbum mediocre, ma raggiunse il primo posto in varie clas-sifiche in giro per il mondo. Certamente a trascinare è la voce

di Dolores, melodica ed estesa.

TESTMi piace fare i test, alla fin fine sono quell’elemento che ren-de visivo quello che prima era stato solo uditivo. Tra l’altroli ho svolti un giorno in cui un tale su Facebook asseriva chesulle riviste italiane non si fanno i test e non si pubblicanoi grafici. Anzi, arrivò addirittura ad affermare che l’unica cosache contano sono i grafici... Ironicamente gli dissi che di cer-to il microfono sa come suona una ESB, ma metteteci purelo strumento che volete, anche le nacchere. La bellezza di FDSè che unisce persone che apparentemente hanno punti di vi-sta differenti, ma è questo che ci rende più ricchi. Eseguireun test è per pochi, capire cosa esso ci dice lo è ancora permeno persone: ve la immaginate una rivista di soli grafici?

Dove l’unica affermazione è il silenzio della parola, sostituitada un freddo e quantomeno inutile grafico? Se poi voglia-mo inserire anche che il sottoscritto potrebbe taroccare i daticome e quando vuole, allora si capisce che siamo davanti adun problema di fondo assai grave. Problema che in ultimaanalisi è umano. Comunque credo che questo paragrafo ser-va a capire un po’ meglio, insomma non ci dirà come suo-na, ma per lo meno ci dirà quanto può fare l’INPOL EAR.Partiamo dalle rilevazioni strumentali di voltaggio e corrente:in sbilanciato abbiamo a disposizione 6 V e 2 A (circa), in bi-lanciato ovviamente abbiamo il doppio. So che a molti que-sti due freddi parametri non dicono nulla, ma tradotto in lin-gua corrente significa che può amplificare qualsiasi cuffia:da quelle a bassa impedenza, che richiedono una gran quan-tità di corrente, a quelle ad alta impedenza che richiedono

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CARATTERISTICHE TECNICHE

PATHOS INPOL EARAmplificatore integrato per cuffia di riferimento in pura clas-se A, doppia INPOL, completamente bilanciatoPotenza di uscita: Impedenza - Bilanciato – Sbilanciato32 Ω – 3 W – 10 W50 Ω - 1,9 W - 6,4 W120 Ω – 800 mW - 2,7 W300 Ω - 320 mW – 1 W600 Ω – 160 mW – 533 mWImpedenza di uscita: Bilanciato 0,9 ohm, Sbilanciato 0,45 ohmRisposta in frequenza: 2 Hz – 200 kHz ± 0,5 dBSensibilità di ingresso: 2,2 VRMSImpedenza di ingresso: 100 kohmPolarità di uscita: selezionabile tramite telecomandoRegolatore di volume: 2 x Burr Brown PGA2310 (180 gradi-ni 0,5 dB)THD: 0,1% @ 11 WRapporto S / N:> 100 dBTensione di ingresso max: 4,4 VrmsTensione di uscita massima: 20 Vrms bilanciate, 10 Vrms sbi-lanciateIngressi analogici: 1 Bilanciato XLR, 4 linea RCAIngressi digitali: (opzionale) scheda HiDac EVO è richiesta perabilitare questi ingressi di tipo 1 porta USB “B”, 1 SPDIF coas-siale, 1 SPDIF ottico, 1 Ethernet RJ45, tipo di porta USB 2 “A”Uscite:1 Pre fuori linea stereo RCA (pre-uscita selezionabile)1 Pre stereo bilanciato XLR1 connettore per jack per cuffie 6,3 mm2 Connettore per 4 pin XLRPotenza assorbita: 110 WDimensioni: 370 x 280 x 180 mm (D x L x H)Peso: 12,5 kg

Prezzo: € 4.880,00

Optional HiDac EVO: scheda DAC e connessione di rete con Appdi controllo gratuita per Android e iOS (euro 800)

Finiture Disponibili: matt black metallic, lacquered white (op-tional € 5330), lacquered black (optional € 5330), lacqueredred (optional € 5330), natural zebrawood (optional € 5330)

Produttore e distributore:Pathos Acousticswww.pathosacoustics.com

Il Pathos INPOL EAR suona divina-mente dando un corpo e un dettaglio diuna naturalezza evidente.

un elevato voltaggio, fino a quelle che simpaticamente chie-dono sia un elevato voltaggio, sia un generoso apporto dicorrente. La risposta in frequenza è invece assai lineare, levariazioni sono tutte evidenti nel grafico, ma la risoluzioneè pari a 1 dB, fate le dovute proporzioni e noterete come levariazioni massime di 0,02 dB sono in primis inudibili, in se-cundis assimilabili all’errore dello strumento: devo inoltredichiarare che non mi sono preso la briga di ricalibrare il tut-to e l’INPOL EAR ha restituito esattamente quello che gli èarrivato dal DAC, alias quello che vedete è in pratica dovutoanche alla personale scelta di filtro applicato . TEAC.Anche tutti gli altri parametri sono di prima categoria: in-somma chiedono 4880 euro ma sono ben giustificati.

CONCLUSIONIDi certo coi suoi 4.880 euro non è un prodotto a buon mer-

cato, ma a memoria è uno dei migliori amplificatori per cuf-fie mai provato, oltre che essere un ottimo preamplificato-re. A mio avviso è uno di quei prodotti destinato ad esserericordato a lungo.

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ALCUNI DEI DISCHI UTILIZZATI

Polaris ed Elysium – StratovariusSehnsucht – RammsteinPhenomenon - Thousand Foot KrutchTo The Faithful Departed – Cranberries

Risposta in frequenza. La risposta in frequenza è estremamente lineare, si noti che la risoluzione del grafico è pari ad 1 dB.