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Traduzione italiana del testo di Roland Schimmelpfennig Hier und Jetzt

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    Roland Schimmelpfennig

    QUI E ORA

    HIER UND JETZT

    Italienisch von Umberto Gandini,

    Rom 2009

    Alle Rechte vorbehalten, insbesondere das der Auffhrung durch Berufs- und Laienbhnen, des ffentlichen

    Vortrags, der Verfilmung und bertragung durch Rundfunk und Fernsehen. Das Recht der Auffhrung ist

    rechtmig zu erwerben vom: All rights whatsoever in this play are strictly reserved. No performance may be given unless a licence has

    been obtained. Application for performance etc., must be made before rehearsals begin, to:

    S. Fischer Verlag, Theater & Medien Hedderichstrasse 114, 60596 Frankfurt a. M.

    Tel. 069-6062271, Fax: 069-6062355 Email: [email protected]

    Die Rechte an der bersetzung liegen bei:

    Umberto Gandhini, Email: [email protected]

    Frderung der bersetzung durch: / This Translation was sponsored by:

  • 1

    Roland Schimmelpfennig

    Qui e ora

    Versione del 17 marzo 2008 (Schauspielhaus di Zurigo)

    Traduzione - per incarico del Goethe-Institut di Roma -

    di Umberto Gandini

    I diritti sono del S. Fischer Verlag GmbH, Theater & Medien,

    Francoforte sul Meno (Germania)

    I personaggi

    Katja, la sposa, sulla quarantina, forse anche pi anziana.

    Georg, lo sposo, pi vicino ai cinquanta che ai quaranta.

    La donna con la carrozzella, sulla trentina.

  • 2

    Martin, det prossima a quelle di Katja e Georg.

    Ingrid, oltre cinquantanni.

    Tilo, sulla trentina abbondante.

    Peter, fratello di Tilo, un tipo ingombrante da portare.

    Lothar, sessantanni abbondanti o forse anche pi.

    Ilse, sua moglie.

    Horst, oltre sessantanni.

    Una giovane donna

    La scena

    La lunga tavolata dun banchetto nuziale allaperto.

    La donna con la carrozzella allatta a tratti il suo bambino.

    Un ospite ha una chitarra o un mandolino.

    Forse anche altri ospiti hanno strumenti musicali, per esempio

    un basso o unaltra chitarra. Allinizio della rappresentazione

    c sul tavolo, davanti a Georg, uno scintillante strumento a

    fiato, e precisamente un corno.

    Una serata destate. gi tardi, per fa ancora caldo.

    Una festa nuziale allaperto sul calar della notte.

    La tavolata costituita da molti tavoli accostati.

  • 3

    Per disporre di luce, ci sono lampade o fari fissati su

    supporti.

    Tante bottiglie, bicchieri, piatti. Si mangia e si beve molto.

    Allinizio della rappresentazione gli ospiti sono seduti a

    tavola secondo questa disposizione, da sinistra a destra:

    Martin (capotavola a sinistra), Lothar, Ingrid, Tilo, Katja,

    Georg, Ilse, Peter, la donna giovane, Horst, la donna con la

    carrozzella (capotavola a destra).

    La donna con la carrozzella lavora molto a maglia. La

    carrozzella accanto o dietro il suo posto.

    Gli uomini indossano abiti di circostanza: scuri o anche pi

    chiari, di disparate qualit; le donne vestiti o tailleurs.

    Al centro della tavola gli sposi Katja e Georg, entrambi ormai

    ben oltre i quaranta o forse anche pi in l con gli anni. Lei

    indossa un bianco abito da sposa, forse con velo; lui un abito

    scuro.

    Non sono confezioni su misura, nemmeno quelle degli sposi.

    Alcuni uomini si sono tolti la giacca.

    Allinizio della rappresentazione nessuno parla. ,

    semplicemente, uno di quei momenti in cui nessuno ha qualcosa da

    dire. Si mastica, si beve, si deglutisce. Il rumore delle posate

    sui piatti.

    Dopo un po si alza, sulla sinistra della tavolata, un uomo fra

    i sessanta e i settanta. Regge un bicchiere di vino che si

    appena riempito. Le bottiglie del vino sono costantemente a

    portata di mano.

    ***

    LOTHAR (luomo che si alzato, fa per dire qualcosa)

  • 4

    LA DONNA CON LA CARROZZELLA (smette di lavorare a maglia, guarda

    nella carrozzella che ha accanto a s, la scuote leggermente.

    Parla al bambino con una voce fra lestasiato e lartefatto) Beh?

    Allora? E tu che ci dici? (Breve pausa) Beh, che ci dici? (Il

    lattante, che sta dormendo, non reagisce. Breve pausa)

    INGRID (mangiando) ingrassata... (Breve pausa)

    TILO ... eccome se ingrassata.

    INGRID Proprio grassa. (Breve pausa)

    TILO Robe da matti.

    INGRID Letteralmente gonfiata. (Breve pausa)

    TILO Cos... (delinea a gesti le dimensioni. Breve pausa)

    INGRID E il naso poi... (Breve pausa) ... il naso...

    TILO Colpa dellalcol. (Beve un sorso)

    INGRID Eh gi...

    ILSE Appunto!

    TILO Dellalcol.

    INGRID Incredibile. (Breve pausa) Da non credere. (Breve pausa)

    Ma quanto bisogna bere per ritrovarsi con un naso...

    TILO cos! (Delinea a gesti le dimensioni) Grossa cos!

    (Breve pausa. Si continua a mangiare, ci si porgono scodelle,

    qualcuno si mette qualcosa nel piatto)

    LOTHAR (tuttora in piedi) Allalba,

    fuori,

    alle porte della citt.

    Il sole

    dun dito appena

    sopra lorizzonte.

    linizio

    di un giorno destate

    senza nuvole.

    (Si risiede)

  • 5

    HORST (si alza dopo un momento)

    Cinguettii. Sparsi.

    Silenzio.

    Cinguettii.

    (Rimane in piedi, riflette, o forse vorrebbe dire

    ancora qualcosa)

    ILSE (seduta, mangiando) Il brusio di un insetto

    che vola a zig-zag.

    Linsetto

    una vespa.

    Una vespa

    di primo mattino.

    (Breve pausa. Appare stupita)

    HORST (si riallaccia a ci che stava dicendo)

    A una certa distanza

    un bosco.

    Sul davanti un campo di grano

    e un prato incolto.

    (Breve pausa. Horst si risiede.

    Tutti continuano a bere e a mangiare)

    PETER Un prato incolto:

    millefoglie, papaveri,

    trifoglio, fiordalisi,

    margherite, fili derba,

    e sul bordo dun laghetto

    uno sparuto canneto.

    E un po di vento.

    (Pausa. Si siede. Gli ospiti del banchetto nuziale che

    non parlano continuano per tutto il tempo a bere e a

    mangiare, per ascoltano con interesse. Soltanto Martin,

    a capotavola sulla sinistra, sembra essersi appena

  • 6

    appisolato)

    ILSE (si alza, si tampona il volto con un tovagliolo bianco)

    Una farfalla,

    (si tampona brevemente il volto col tovagliolo)

    una seconda farfalla.

    Il ronzio del volo di unape

    che cessa allimprovviso.

    TILO (interloquisce seduto)

    Nellerba alta

    un coniglio,

    immobile.

    (Pausa molto breve)

    LA DONNA CON LA CARROZZELLA (al bambino) Beh? Beh? E tu?

    LA GIOVANE DONNA (sta mangiando in modo alquanto disgustoso con

    le mani; forse, mentre parla, le cade qualcosa di bocca)

    Il vento.

    ILSE (che rimasta in piedi)

    Lumache. Lente.

    Insetti.

    Topi.

    Il sole ora

    duna spanna

    sopra lorizzonte.

    Oggi,

    far di nuovo caldo.

    Ed ecco di nuovo

    il volo dellape

    che sinterrompe allimprovviso.

    (Beve un sorso. Poi:)

    Di nuovo:

  • 7

    le ali dellape

    che si fermano allimprovviso.

    (Pausa. Si siede. Si continua a mangiare)

    LOTHAR (si alza si nuovo)

    Una formica.

    La formica trasporta

    fino a quaranta volte il proprio peso.

    La formica lanimale pi forte

    del mondo,

    capace di reggere pesi enormi.

    Non c animale al globo

    che sappia portare tanto,

    neppure

    lelefante.

    LA GIOVANE DONNA (avrebbe bisogno duno stuzzicadenti) Mmhm,

    sgradevole... aveva un che... un che di... (Non trova le parole

    adatte)

    TILO (tenta si trasportare sulle spalle qualcosa di molto

    pesante - per esempio il grasso Peter oppure Ingrid - lungo la

    tavolata, e ci riesce a stento. Gli ospiti che hanno strumenti

    musicali suonano un motivetto, qualcosa di semplice, come il tema

    musicale dun film italiano o francese)

    KATJA (addenta un pomodoro schizzandosi il sugo sullabito da

    sposa. Tenta di eliminare le macchie con un tovagliolo, ma vi

    riesce solo approssimativamente)

    HORST (si alza) Improvvisamente:

    un uomo.

    Un uomo

    spunta dalla sterpaglia.

    Erompe,

    si precipita fuori dal bosco,

    si avvicina,

  • 8

    neri, rossi e lividi

    i piedi,

    gli occhi sbarrati,

    e fra le mani

    un corno,

    un corno doro.

    GEORG (ha un corno anche lui. Laveva gi da tutto il tempo

    davanti a s sul tavolo. Ora tenta di suonare il corno, ma l per

    l non ci riesce)

    HORST Luomo

    soffia per emettere un segnale

    o meglio vorrebbe

    ma non vi riesce:

    con quelle labbra screpolate,

    bruciate dal sole,

    non produce alcun suono.

    (Georg tenta di suonare. Horst si siede)

    ILSE (si alza) La rugiada gocciola

    dalle foglie nel corno,

    luomo tossisce sangue,

    soffia ancora una volta.

    (Georg riesce a produrre con qualche sforzo un suono)

    ILSE Eccolo

    il segnale,

    il segnale

    della nascita imminente,

    questione di minuti,

  • 9

    il segnale della nascita

    della zanzara.

    (Georg riesce a produrre una seconda nota)

    Luomo

    suona di nuovo

    e sparisce poi

    nellerba alta,

    dove non lo si vede pi:

    scomparso, sparito.

    (Georg depone il corno sul tavolo. Martin, che si era nel

    frattempo addormentato con la testa sul tavolo, a questo punto si

    risveglia)

    ILSE In un lago,

    in uno stagno,

    in una pozza

    non lontana da l

    sguscia in quei minuti

    la zanzara.

    (Martin si stiracchia con discrezione e apre gli occhi. Lothar

    si alza come per dire qualcosa, ma non dice niente perch non pu

    interrompere Ilse)

    La zanzara

    esce salendo

    dallacqua,

    ancora stordita,

    neonata,

    poi distende le ali

  • 10

    e rimane per un secondo

    ferma e ronzante

    sullacqua,

    poi sale nellaria

    e vola via

    verso la citt.

    (Ilse ha finito, si siede. I rumori delle posate)

    MARTIN Eh? (Beve un sorso di qualcosa)

    LOTHAR ( tuttora in piedi con un bicchiere di vino in mano.

    Dopo una pausa pi lunga) Dunque... sarebbe... (Breve pausa)

    ...non so come dire... preferibile... (Ride)

    (Tutti mangiano, bevono. Il rumore delle posate)

    GEORG (lo sposo, si alza anche lui con un bicchiere in mano)

    Gi...

    LOTHAR Io trovo che... (Sinterrompe con un gesto. Georg beve.

    Lothar beve. Si siedono entrambi)

    PETER (improvvisamente) Quello matto. Vuole che lo modifichi,

    ma ovviamente non se ne parla nemmeno. Modificare? No, in nessun

    caso. Quello evidentemente matto! (Breve pausa) In nessun caso.

    (Breve pausa)

    LA DONNA CON LA CARROZZELLA Beh? E tu che ne dici? Eh? (Pausa)

    Eh?

    TILO (stappa una bottiglia) Katja? Ancora un goccio?

    KATJA (stava pensando ad altro) Cosa? Come dici?

    LA GIOVANE DONNA Eppure capita di vedere qualcuno e di pensare:

    ommioddio, ma chi ...

    TILO Ancora un goccio?

    LA GIOVANE DONNA Voglio dire: ma quello l chi ...

    KATJA (ci mette un momento a capire; poi, contenta) Ma s...

    prego.

    (La coppia degli sposi appare un po assente)

  • 11

    HORST Cosa c? (Breve pausa) La notte appena cominciata!

    (Gli ospiti suonano qualche battuta di musica. Horst si versa sa

    bere) Alla vostra! (Alcuni ospiti si toccano i bicchieri)

    INGRID (divertita) Terribile!

    LA DONNA CON LA CARROZZELLA (anche lei divertita) Non so che

    farci.

    INGRID (tuttora divertita) Terribile!

    LA GIOVANE DONNA (sputa nel piatto qualcosa che non le piace o

    non riesce a deglutire: un nocciolo o una lisca) Vero? Si sa

    com... duno scemo!...

    INGRID (tuttora divertita) Non vorrei essere nella sua pelle,

    in nessun caso.

    LA GIOVANE DONNA Oppure pazzo! Del tutto suonato.

    TILO E grasso cos. (Delinea a gesti la dimensione della

    persona di cui sta parlando)

    LOTHAR Quattro danesi, quattro ragazze danesi...

    LA GIOVANE DONNA Suonato.

    LA DONNA CON LA CARROZZELLA Succede, sono cose che capitano.

    (Breve pausa)

    PETER (si alza) Una donna fra i quaranta e i cinquanta.

    mattino presto. Si appena svegliata.

    in bagno e si lava i denti. Indossa

    una vecchia, troppo grande t-shirt stampata

    che usa come camicia da notte.

    (Breve pausa)

    LA GIOVANE DONNA Ho pensato di vederci male. Ho pensato di

    avere qualcosa nellocchio.

    PETER (tuttora in piedi)

    Dopo un po raggiunta dal marito.

    Ha pi o meno la sua stessa et.

    Indossa i calzoni dun pigiama.

    I due sono insieme da pi di dieci anni.

    Non hanno voluto figli.

  • 12

    (Breve pausa)

    GEORG (a Katja) O no? O tu i figli li avresti voluti? Eh?

    (Breve pausa)

    KATJA Io? (Breve pausa. Non reagisce ulteriormente. Beve)

    GEORG Ah no. No! Io no. (Breve pausa) Forse tu, invece. Ma non

    lo hai detto.

    PETER Si lava i denti accanto a lei.

    ILSE Il rumore degli spazzolini. I gargarismi. Lo

    sputare del dentifricio.

    (Breve pausa)

    GEORG Io no, io non ne ho voluti... E tu nemmeno.

    (Gli ospiti fanno musica. Peter si siede. Subito dopo si alzano

    Ingrid e Ilse)

    INGRID e ILSE Quella stessa mattina,

    soltanto un paio dore dopo,

    solo un paio dore dopo essersi alzata,

    lei, la donna, Katja...

    INGRID ...che si stava giusto ancora

    lavando i denti, semiaddormentata,

    accanto al marito,

    INGRID e ILSE conoscer qualcuno,

    un altro uomo.

    Martin.

    (Si siedono di nuovo. Qualcuno si versa da bere, poi mette un

    piatto sopra un altro, sbattendoli un po. Breve momento musicale)

    LA DONNA CON LA CARROZZELLA Beh, e tu che cosa dici? Eh? Eh?

    Cosa mi dici?

    INGRID Quaranta, cinquanta chili di grasso puro.

    LA GIOVANE DONNA (si alza)

    Lei,

    Katja,

    incontrer lui,

    Martin,

  • 13

    in un negozio di elettrodomestici.

    Tutto cominciato

    in un negozio di elettrodomestici.

    (La giovane donna si siede. Georg tenta di suonare il corno)

    KATJA (si alza) In un negozio di elettrodomestici.

    (La giovane donna tenta di stappare una bottiglia ma non vi

    riesce subito)

    KATJA Inizialmente

    lo giudicher

    di bellaspetto,

    simpatico,

    poi spiritoso, spigliato,

    charmant, e ben presto

    considerer Martin,

    un uomo sulla quarantina o poco pi,

    seducente,

    si sentir

    molto attratta da lui

    e lui

    altrettanto

    da lei.

    LA GIOVANE DONNA Nel negozio degli elettrodomestici.

    KATJA Lui le dir

    che affascinante,

    e le confesser infine,

    poco prima che i due si lascino,

    di essersi

    innamorato di lei.

    ILSE Lo sputare del dentifricio.

    I gargarismi.

    KATJA Erano anni

    che non

    se lo sentiva

  • 14

    pi dire,

    erano anni

    che nessuno pi

    glielo diceva.

    LA DONNA CON LA CARROZZELLA Beh, e tu che ne dici? Eh,

    piccolino?

    (Georg si alza)

    GEORG e KATJA La donna e luomo,

    Katja e Martin,

    si vedono da quel momento

    spesso,

    si incontrano di nascosto,

    felici,

    si baciano,

    di nascosto,

    perch il marito di lei,

    Georg,

    non sa niente, non sospetta nulla,

    oppure sospetta ma senza sapere che cosa.

    GEORG Ma dopo qualche tempo

    lui, Georg,

    il raggirato,

    scopre linganno;

    e laffronta.

    E soltanto allora lei,

    Katja,

    dir

    a suo marito

    di amare un altro

    e Georg grider

    in preda a un dolore furioso, cocente.

    (Georg esplode in un grido di dolore furioso e cocente.

  • 15

    Sbatacchiar di posate: Martin si sta mettendo qualcosa nel

    piatto)

    KATJA e GEORG Katja lo lascia

    quella sera stessa

    e si trasferisce in casa

    dellamante.

    Felicit

    e infelicit.

    (Georg e Katja si siedono. Katja, sbadatamente, rovescia una

    bottiglia di vino, rimediando qualche macchia sul vestito. Tilo

    raddrizza la bottiglia)

    HORST Georg rimane solo.

    (La sposa si alza e cambia posto andando a sedersi accanto a

    Martin, vicino al quale cera ancora una sedia libera. Katja

    prende il sale che a quel capo della tavola e se lo sparge sul

    vestito. Gli ospiti suonano un paio di battute di musica)

    GEORG (si alza di nuovo)

    Labbandonato

    fa di tutto,

    fa tutto

    il possibile,

    il pensabile,

    per riconquistare

    la donna che ama,

    la corteggia,

    le scrive lunghe lettere.

    (Georg estrae di tasca una lunga lettera e la depone piegata sul

    tavolo)

    Soster di notte

    davanti alla casa

    degli amanti

  • 16

    e canter per lei.

    Canta davanti alla casa

    in cui suppone siano

    gli amanti,

    in qualunque atteggiamento

    possano anche essere

    mentre lui canta

    la sua canzone.

    Canta

    per riconquistare

    la moglie Katja,

    per lei

    non ritorna.

    LA GIOVANE DONNA (si alza e canta)

    Torna, ors,

    perch non torni?

    Mi lasci,

    mi lasci solo!

    Ma perch,

    perch non ci rivediamo?

    Non vuoi,

    non vuoi stare qui con me,

    non vuoi stare qui con me.

    Da quando tu

    da quando tu non ci sei,

    da quando tu

    da quando tu te ne sei andata,

    nulla,

  • 17

    nulla pi comera.

    Tu mi hai,

    tu mi hai dimenticato.

    finita, tutto finito per te.

    (Georg, se si fosse nel frattempo seduto, si alza di nuovo)

    LA GIOVANE DONNA (continua a cantare)

    Ora tutto,

    ora tutto perduto,

    ora tutto,

    ora tutto passato,

    e per quanto voi siate

    felici,

    non lo sarete mai

    come lo siamo stati noi.

    Come noi nessuno,

    nessuno lo sar mai.

    (La giovane donna si siede. Breve pausa)

    PETER Per lei

    non torna.

    LOTHAR (si alza) Georg, labbandonato,

    sfida luomo

    che gli ha portato via la moglie,

    Martin:

    lo sfida a duello

    e lo vince in duello,

    per

    Georg non riesce a ucciderlo,

    non riesce a ucciderlo,

    cosa per cui

    smarrisce la ragione

  • 18

    e vaga da allora

    per i prati e per i boschi

    fuori dalla citt

    con un vecchio corno

    di metallo dorato

    e a piedi nudi,

    neri,

    e con occhi rossi, infiammati,

    e labbra screpolate.

    (Lothar si siede. Lo sposo si siede e si versa da bere)

    TILO e PETER

    Due uomini.

    Ognuno ha un elmo e una spada molto lunga.

    Trascinano le spade dietro di s. Le spade

    sono cos pesanti da poterle brandire solo a

    due mani. Gli uomini si sputano addosso. Poi

    indossano gli elmi. Comincia la lotta.

    Le spade sono talmente pesanti che quasi dopo

    ogni colpo e ogni parata subentra una pausa.

    Schizzano scintille quando i ferri pesanti si

    scontrano. Dopo pochi colpi soltanto, ansiti,

    fiato corto, esaurimento fisico totale. Altri

    tentativi di colpirsi, altro ansimare.

    Alla fine, dopo non pi di cinque o sei

    colpi, uno dei due uomini resta l ansante,

    con il fiato corto, mentre laltro se ne va

    trascinandosi dietro la spada.

    (Breve pausa)

    KATJA Dunque, Georg: questo Martin.

    Martin: questo Georg.

    (Si sono alzati tutti e tre)

  • 19

    GEORG Martin...

    MARTIN Georg...

    (Gli uomini non dicono altro, si siedono dopo un po, continuano

    a guardarsi ma senza dire una parola)

    INGRID S, sorridevano. No, insomma... sogghignavano

    piuttosto.

    Due stronzi. Due autentici stronzi quelli

    seduti davanti a me: m sembrato dun tratto

    perfettamente chiaro.

    Stronzi divenuti improvvisamente qualcosa,

    per sbaglio. Non sarebbe mai dovuto

    succedere. E invece successo senza che

    nessuno labbia impedito. E adesso?

    E adesso nessuno li fermer pi, eccetto loro

    stessi.

    LOTHAR Sulla spiaggia di Marielyst: quattro giovani danesi, non

    una che avesse pi di ventanni.

    (Comincia a piovere.

    Ci sono piccoli e grandi ombrelli a disposizione degli ospiti,

    ma non abbastanza per tutti, cos che pi ospiti devono a volte

    stringersi sotto lo stesso ombrello, il che non riesce sempre e

    non comunque semplice. Alcuni ospiti continuano a mangiare.

    Quelli con gli strumenti musicali suonano qualcosa. Alcune delle

    lampade disposte attorno al tavolo esplodono)

    INGRID (ride) Cinque uomini daffari sotto la pioggia. Con due

    ombrelli.

    PETER O un ombrello solo. E quattro persone. Come ci si

    accorda? (Ride) C ben poco da accordarsi!

    LA GIOVANE DONNA (si alza) Viene lautunno,

    e con lautunno

    viene

    la pioggia.

    Di pomeriggio sul tardi

  • 20

    o gi

    di prima sera:

    il giorno

    finisce ora

    quasi

    verso le sei

    con la pioggia.

    Ora piove. Eccome piove.

    (Si siede)

    INGRID (rimane seduta sotto la pioggia)

    Gi saccendono

    i lampioni nelle strade

    e le luci nelle case

    e nelle abitazioni.

    TILO (si alza) Questa pioggia,

    dalle gocce pesanti,

    non una spruzzata,

    non un rovescio,

    non un piovasco,

    non un temporale,

    investe citt e campagne.

    (Rimane ancora per un momento in piedi e poi si siede)

    LA GIOVANE DONNA (si alza di nuovo. Non piove pi, per tiene

    ancora aperto lombrello)

    Un ippocastano

    sotto la pioggia,

    le gocce cadono

    di foglia in foglia,

  • 21

    e cadono le castagne.

    Poi le foglie diventano

    rosse e gialle e brune

    e cadono quindi

    roteando

    una dopo laltra

    per terra.

    (Cadono alcune foglie)

    Oppure viene un colpo di vento

    e se le porta via tutte.

    (Un colpo di vento)

    Ora gli alberi

    sono quasi spogli.

    (La giovane donna si siede. Breve pausa)

    LOTHAR Non sentite...?

    (Tende lorecchio. Anche gli altri, sempre che non stiano giusto

    bevendo o mangiando)

    ILSE (si alza) Il brusio di un insetto

    che vola a zig zag.

    Linsetto

    una vespa.

    Sono i suoi ultimi giorni

    o settimane,

    perch alla fine dellautunno

    la vespa morir.

    (Ilse rimane in piedi. Georg, in piedi o seduto, tenta di

    produrre un suono con il corno)

    HORST (si alza a sua volta)

  • 22

    A una certa distanza

    un bosco.

    Sul davanti un campo di grano

    da tempo mietuto.

    Fra le stoppie

    crescono gi le erbacce.

    Accanto al campo mietuto

    un prato incolto:

    PETER (si alza) Millefoglie e papavero,

    trifoglio e fiordalisi,

    tutto sfiorito.

    Fili derba

    piegati

    dal vento.

    Ai margini dun laghetto

    un piccolo canneto.

    ILSE Una farfalla,

    (Si deterge il volto con il tovagliolo)

    una seconda farfalla.

    TILO Nellerba bagnata

    un coniglio

    che sarrischia a uscire al tramonto.

    ILSE Il brusio delle ali dunape,

    di unape stanca, malata, affamata:

    che cosa fiorisce ancora?

  • 23

    Infinitamente lente:

    le lumache.

    LOTHAR (si alza anche lui)

    Una formica.

    La formica

    percorre sempre la stessa strada.

    Una formica trasporta

    fino a quaranta volte il proprio peso.

    La formica lanimale

    pi forte del mondo,

    capace di trasportare pesi enormi.

    Non c animale al globo

    capace di trasportare tanto

    quanto una formica,

    neppure

    lelefante.

    TILO tenta di trasportare qualcosa di pesante sulle spalle lungo

    la tavolata, per esempio Ingrid o il grasso Peter, ma vi riesce

    solo a stento. I musici suonano qualcosa. Gli altri si siedono

    oppure rimangono in parte in piedi. Quando Tilo e Peter si sono

    nuovamente seduti:

    ILSE Fra le foglie bagnate dellautunno

    un uomo,

    Georg,

    stranito, trasandato,

    pieno di graffi e di punture.

    (Georg produce una nota con il corno)

    Luomo suona

  • 24

    un corno

    ed la canzone

    dellape

    che incontr una goccia.

    la canzone

    del verme,

    della lumaca e del corno,

    la canzone

    della zanzara

    che viaggi in tram

    pensando

    di essere arrivata

    al capolinea

    del creato.

    (Ilse si siede, beve qualcosa. Georg riesce a produrre una

    seconda nota)

    HORST (in piedi) E quando luomo

    non riesce a suonare il corno

    al meglio,

    allora mangia,

    allora mangia tutto quello che trova:

    vermi...

    (Georg rovescia la testa allindietro e mangia un lungo verme. O

    un vermicello? Mastica il verme, beve qualcosa)

    beve dalle pozzanghere

    e spezza col corno da caccia

    i gusci delle lumache

  • 25

    (Georg spezza col corno il guscio duna lumaca. Poi lo succhia e

    lo svuota con le dita. O un uovo?)

    e li svuota succhiando.

    (Pausa)

    LA DONNA CON LA CARROZZELLA Beh? Beh? E tu che ne dici?

    LA GIOVANE DONNA Ha fifa di me, semplice. Ci sono un sacco di

    persone che hanno fifa di me, soprattutto uomini, principalmente

    uomini, e quello esattamente uno di loro: ha fifa, non sa come

    prendermi.

    PETER Quella, in farmacia, ha cominciato a piangere. Non la

    conoscevo neppure. Stava l e ha cominciato a piangere.

    TILO (seccato) Ce lhai gi raccontato.

    ILSE Non fa niente.

    TUILO Ma lo racconta ogni volta, tutte le volte...

    ILSE Non importa se conosciamo gi la storia, non importa.

    (Breve pausa) Anzi! Tanto meglio! questo il bello! per questo

    che ci sono le storie: perch si continui a raccontarle e si

    continui ad ascoltarle. (Breve pausa) questo che conta.

    TILO Non lo capisco.

    ILSE ovvio...

    TILO Non lo capisco.

    ILSE S, ovvio che non lo capisci. evidentissimo che non lo

    capisci.

    KATJA (si alzata nel frattempo e canta una canzone divertita,

    forse con accompagnamento)

    Quando sei venuto da me

    tutto cominciato da capo.

    Quando ti ho visto,

    visto la prima volta,

    tutto cominciato da capo:

  • 26

    il bicchiere e la pioggia,

    il giorno e la maniglia,

    il sonno e il caff,

    il tavolo e il letto.

    Quando mi hai baciata

    (Si mettono a cantare anche le altre donne)

    tutto stato diverso,

    quando ti ho visto,

    visto la prima volta,

    tutto stato cos diverso:

    il bicchiere e la pioggia,

    il giorno e la maniglia,

    il sonno e il caff,

    il tavolo e il letto.

    (La canzone finita)

    (Pausa)

    KATJA (in piedi) Nonostante la battaglia perduta,

    o forse

    proprio per questo,

    gli amanti sono ora

    come in preda alla febbre.

    Katja e Martin

    si amano

    con trasporto, teneramente,

    appassionatamente,

    finalmente liberi,

  • 27

    eppure

    dopo un po

    eppure

    dopo un po

    Katja,

    pur non volendolo,

    si mette alla ricerca

    di Georg.

    Le sue canzoni non hanno

    mancato il loro effetto,

    per adesso

    troppo tardi.

    Lo cerca dappertutto,

    nei prati, nei boschi,

    l fuori

    ma non lo trova.

    E poich non lo trova,

    e poich lo vuole contemporaneamente

    trovare e non trovare,

    poich lo vuol dimenticare,

    e poich

    non vi riesce,

    qualcosa si lacera in lei

    e la spezza

    a met:

    ratc!

    (Lacera qualcosa in due parti)

  • 28

    E poi sola, lacerata,

    forse incinta,

    chiss!, finir forse

    col lasciare la citt

    e cercare rifugio,

    confusa e stranita,

    sulla cima brulla

    duna montagna.

    (Si siede. I musici cominciano a eseguire un brano veloce.

    Alcune coppie ballano brevemente. Poi, dopo la musica)

    LOTHAR Quattro danesi in costume da bagno...

    TILO (lo interrompe) Continuava a sbraitare al telefono...

    LOTHAR Quando...

    TILO Ha continuato per tutto il tempo a sbraitare al telefono

    e io l, seduto accanto...

    LOTHAR Mentre tu...

    TILO Continuava a dire: questo non lo potete fare,

    LOTHAR Al telefono...

    TILO ... non lo potete fare. Io non mi faccio fottere da

    quelli che ci vogliono fottere...

    LOTHAR (fa una smorfia)

    TILO ... e cos via. E io, seduto l accanto, a pensare: ma

    perch sto qui a sentire, perch sono costretto ad ascoltare, che

    cosa centro io. E allora ho fatto una faccia che non aveva niente

    a che fare con... (Scuote la testa. Pausa)

    LOTHAR Ma, ma...

    TILO Per tutto quel tempo: non mi faccio fottere da quelli che

    ci vogliono fottere, mettercelo nel culo, s, nel culo, nel culo,

    e io faccio quella faccia che non aveva niente a che fare con...

    (Breve pausa)

  • 29

    KATJA (seccata) Quattro traslochi in dieci anni, e ogni volta

    riecco che spunta quel corno. Il corno del postiglione. O

    qualunque altra cosa sia: un corno da caccia?... Un corno del

    cazzo, un corno di merda! Ma non possiamo buttarlo via?! (Breve

    pausa) Ma s, buttiamolo finalmente via.

    GEORG (ci mette un momento a capire quel che lei intende dire.

    Poi, spaventato) Ma no! Perch?

    (Litigano)

    KATJA Non lo usi, non sai suonarlo ed sempre fra i piedi.

    GEORG Non sta fra i piedi, non mai stato fra i piedi.

    KATJA Va bene, stava nellarmadio, ma sta di fatto che lo

    abbiamo sempre avuto fra i piedi, inutilizzato, per tutti questi

    anni. Buttalo via, ormai vai per i cinquanta...

    (Breve pausa)

    GEORG Me lo hanno regalato quando ne avevo sette!

    KATJA Ah s?! (Breve pausa) Sette! (Breve pausa) Ma sono

    passati di pi di quarantanni!

    GEORG Esattamente! Esattamente! Pi di quarantanni! (Breve

    pausa) E chi dice che non possa ancora servire a qualcosa!

    HORST Secondo me va bene.

    ILSE Che cosa?

    HORST Secondo me... dopo tutto... giusto.

    ILSE A una fiera specializzata. Pare che lo abbia conosciuto a

    una fiera specializzata.

    LA DONNA CON LA CARROZZELLA Invecchiata. (Breve pausa) Un

    tempo... (Breve pausa) Un tempo sapevo... (Non completa il

    ragionamento) Insomma un tempo...

    GEORG Il vetro incrinato

    con cui tutto cominciato.

    PETER Cominciato cosa...

    GEORG Ha sbattuto la porta, senza motivo: la porta del bagno.

    Era una vecchia porta, di quelle vecchissime, con una lastra di

    vetro opacizzato. Ed da allora - erano sei anni gi che

  • 30

    abitavamo in quella casa, o quasi da allora che c

    quellincrinatura nel vetro.

    INGRID Cos, semplicemente, proprio semplicemente.

    GEORG (picchia ripetutamente e violentemente sul tavolo,

    facendo sobbalzare bottiglie e bicchieri) In ogni caso il vetro

    era rotto. (D altre manate sul tavolo) In ogni caso occorreva far

    venire il vetraio. Sempre che fosse venuto. Io non ho telefonato

    al vetraio. E son tutte cose che costano. Costano. (Breve pausa)

    Il vetro era rotto. Era rotto ed rimasto rotto.

    ILSE In un negozio di elettrodomestici... Sembra che lo abbia

    conosciuto in un negozio di elettrodomestici. Folle, eh?

    KATJA S. S. Un negozio di elettrodomestici. E allora?

    GEORG E che cosa...

    KATJA S? (Breve pausa) Non pi il caso di parlarne.

    LA GIOVANE DONNA Ci vendono un po di tutto, televisori...

    Televisori e telefoni... Compri un telefono...

    ILSE Alla fiera specializzata...

    LA GIOVANE DONNA ... e poi gli dai un imput...

    ILSE Un che cosa?...

    LA GIOVANE DONNA Gli dai un imput, digiti dei numeri...

    TILO S, ma quelli non sono numeri, sono segnali, giusto?

    Segnali...

    HORST Segnali, certo, segnali.

    LA GIOVANE DONNA Segnali, va bene, numeri come segnali... ed

    ecco che...

    INGRID ... che vengono inviati. (Breve pausa) Ma come?...

    HORST Con il trasmettitore. Con che cosa se no...!

    LOTHAR Quattro danesi in costume da bagno. Bene in carne,

    bionde, non una che avesse pi di ventanni. Distese l, pigre,

    indolenti... (Breve pausa) O apparentemente indolenti. Chiss. Chi

    lo pu dire? (Breve pausa) Distese a pancia in gi nella sabbia,

    per ore, immobili, senza dire una parola, eccetto quando gli

    squillava il telefono. Quando qualcuno comunicava loro qualcosa.

  • 31

    Luna accanto allaltra, in costumi da bagno. Giovani.

    Apparentemente pigre e indolenti. Cariche.

    INGRID Forse in attesa di balzare su.

    TILO Come coccodrilli.

    LOTHAR Quattro culi imperiali, di quelli che... (Scuote il

    capo, beve un sorso)

    LA GIOVANE DONNA Cilindri o qualcosa del genere. Compact disc

    anche, ma soprattutto cilindri. Cilindri di plastica. (Breve

    pausa)

    MARTIN (si alza) Come sono diventato uno sciupafemmine?... No,

    in realt io non sono mai stato uno sciupafemmine. Mai. O per

    meglio dire... insomma. (Breve pausa) Ho semplicemente cominciato

    a rivolgere la parole alle donne. Cos. Come si fa di solito.

    Senza... (Breve pausa) ...senza pensarci su tanto. Cos,

    semplicemente. E questo... (Breve pausa) ... tutto il segreto.

    (Breve pausa) Bisogna... (Breve pausa) ... bisogna parlare.

    Bisogna... (Breve pausa) ...aprir bocca. (Si siede)

    LA DONNA CON LA CARROZZELLA (smette per un momento di lavorare a

    maglia e si prende qualcosa da mangiare) Sto facendo una giacca.

    PETER Lei si lava i denti. Lui si lava i denti. E nessuno che

    sospetti di nulla. (Breve pausa) cos che vanno sempre le cose.

    (Breve pausa) Limportante lavarsi i denti.

    ILSE Eh gi.

    KATJA Mi lavavo i denti, come ogni mattina. E lui era l

    accanto. E tu eri l accanto.

    GEORG (annuisce) Come sempre. Tutto come sempre.

    KATJA E poi, solo un paio dore dopo...

    LA GIOVANE DONNA Io lho visto, io cero, lei era l, accanto

    ai televisori, o davanti, fra le spine, o fra le prese... oppure

    accanto, fra quei cilindri e i compact disc... (Breve pausa) Lui

    lha guardata cos... e lei lui. stato come... un fulmine.

    (Breve pausa) O una scintilla.

  • 32

    KATJA stato... (Alza le spalle, confusa, sopraffatta) ...

    stato...

    LA GIOVANE DONNA Erano luno davanti allaltra e si guardavano

    negli occhi e si son messi a parlare, a parlare come se si

    conoscessero gi da sempre...

    KATJA Eravamo davanti a uno scaffale con i CD e quei cilindri e

    lui mi ha detto che ero affascinante. Ha detto che gli ricordavo

    la Audrey Hepburn di Vacanze romane. E infine, poco prima di

    lasciarci - perch io dovevo andare non ricordo pi dove e lui

    anche, altrimenti ci saremmo probabilmente subito messi insieme -

    ha detto dessersi di colpo innamorato di me. Questo ha detto.

    (Breve pausa) Di essersi di colpo innamorato di me. (Breve pausa.

    Alza il tono della voce) Erano anni che non me lo sentivo pi

    dire. Anni. E sentirmelo dire faceva bene.

    GEORG (sbalordito) Ma allora tu... da quanto tempo dura questa

    storia? Da quanto tempo gi...

    LOTHAR Da quanto durava...

    ILSE andata avanti per mesi. Mesi. Si incontravano, di

    nascosto. Da lui.

    LA DONNA CON LA CARROZZELLA Lei ha pensato che fosse il grande

    amore. questo che hai pensato, no?

    KATJA S, questo che ho pensato. (Alza il tono della voce.

    Martin sta mangiando) Ho pensato che fosse il grande amore. Ancora

    una volta. Forse per lultima volta in vita mia, chiss? Pu

    essere, no?

    HORST Lultima volta... beh, s... forse. (Breve pausa) O forse

    anche no.

    TILO Insomma, secondo me questo un po troppo...

    KATJA Che cosa? Troppo che cosa? (Breve pausa) un qualcosa

    che si coglie...

    TILO Non so, mi sembra un po...

    INGRID Cogliere?...

  • 33

    ILSE Cogliere, bisogna sempre cogliere quel che si pu

    cogliere.

    KATJA Non il caso di parlarne ancora.

    (Breve pausa. Si torna a bere e a mangiare)

    MARTIN (si alza di nuovo) E poi, una volta aperta bocca,

    bisogna dire qualcosa, bisogna parlare, non importa di che cosa in

    sostanza: basta che siano belle cose. Chi non disposto ad

    ascoltare belle cose, e chi non disposto a dirle. (Breve pausa)

    Dico bene? questo che si vuole. E quindi ho detto delle belle

    cose. (Forse un breve momento musicale. Breve pausa) Cose come:

    Lei ha occhi molto belli. Oppure: il suo sorriso bello. Oppure:

    Lei ha dei capelli meravigliosi. Oppure, ed un qualcosa che va

    detto con un tono un po stupito, come se la sorpresa avesse tolto

    il respiro: lei talmente bella... (Breve pausa) Oppure, perch

    funziona anche cos: dire semplicemente solo uff. Uff. Solo e

    semplicemente uff. (Si siede)

    (Tilo e Peter si avventano brevemente luno contro laltro con

    spade molto lunghe e pesanti, ma lo scontro dura poco e quindi

    tornano a sedersi)

    MARTIN (si alza di nuovo) Oppure: lei affascinante, lo sa? Mi

    permetta di dirglielo: ha un aspetto semplicemente folle. Devo

    dirglielo, non posso farne a meno... Comincio a sentire gi adesso

    la sua mancanza... Dio mio, credo di essermi... credo di essermi

    innamorato di colpo: che impegni ha per i prossimi cinque o dieci

    o quindici anni?... Chi non vuol sentirsi dire cose cos. (Si

    siede)

    ILSE chiaro, chi non vuol sentirsi dire cose cos.

    LA DONNA CON LA CARROZZELLA Ognuno se le vuol sentir dire.

    (Pausa) Beh? Beh, e tu che ne dici? Cosa ne dici?

    HORST Audrey Hepburn. Sessualmente non mi dice niente. Non mi

    ha mai detto niente. Ma proprio niente. E Katherine Hepburn

    nemmeno. Assolutamente niente. (Breve pausa) Grace Kelly... quella

    s. (Breve pausa. Grace Kelly gli dice qualcosa. Le altre anche) O

  • 34

    Catherine Deneuve... O Silvana Mangano o Jacqueline Bisset o Anouk

    Aime o Anna Magnani... queste s. (Breve pausa) Mi dicono

    qualcosa. (Breve pausa) Ma Audrey Hepburn...

    (Gli ospiti con strumenti musicali suonano qualcosa)

    KATJA Scopavamo tutto il giorno, ci siamo letteralmente

    saltati addosso. Come pazzi. (Georg la guarda senza parlare)

    Bastava che ci guardassimo ed eccoci gi pronti di nuovo. Puh!

    (Emette un suono prodotto da una forte espirazione) Come pazzi. Lo

    facevamo tre, quattro, cinque, sei volte al giorno. (Di nuovo il

    suono di prima)

    (Peter, allaltro capo del tavolo, sta mangiando un cono di

    gelato. Il gelato gocciola. Peter si alza, cerca di mangiare il

    gelato senza che gli coli sulla camicia, sulla cravatta o sul

    vestito. Per farlo si china in avanti)

    KATJA (riprende il filo del discorso) Io ho continuato a

    dirgli: sono vecchia per te. E lui insisteva nel dire di essere

    troppo vecchio per me...

    MARTIN Come mai...

    KATJA (ridendo) ... e poi ci siamo detti, no, non possibile,

    siamo troppo vecchi per certe cose: non possibile. (Breve pausa.

    Ride) Sono stata contenta dopo averlo detto. In fondo ero

    contenta. (Breve pausa) Ho pianto, s, per... (Breve pausa.

    Piange) Per ero proprio contenta. Se non altro abbiamo sgomberato

    il terreno da... Giusto? (Breve pausa) Perch non poteva andare

    avanti cos. No, cos non poteva andare avanti davvero.

    MARTIN Dopo averle rivolto la parola nel negozio degli

    elettrodomestici mi sono comperato a titolo di premio un cono di

    gelato: una cosa che non facevo da anni. Ero al sole e cos il

    gelato si messo subito a gocciolare, a scorrermi sulle mani, e

    io non volevo che mi colasse sul vestito, o sulla cravatta. Non

    riuscivo quasi a mangiarlo ma non volevo neppure gettarlo via, e

    per questo sono rimasto l, tutto curvo, tutto chino in avanti, e

    contemporaneamente cercavo di piegarmi di lato perch il gelato

  • 35

    non mi gocciolasse addosso e riuscissi a mangiarlo lo stesso.

    (Breve pausa) Una tortura in premio. Esattamente. Questo stato.

    (Pausa. Cambia argomento) Quando se ne andata...

    LA GIOVANE DONNA Quando lho visto la prima volta... ho

    pensato: quello matto. O scemo. Lespressione della faccia... il

    modo di guardare. Cos. (Cerca di imitare lespressione della

    faccia)

    TILO Lhai gi raccontato... lhai gi raccontato...

    ILSE Non fa niente...

    LA GIOVANE DONNA Guardava cos. E questa stata la prima

    impressione.

    INGRID (estremamente seccata) E s, certo, immaginarsi! Tu come

    al solito ne sai pi degli altri, ovvio.

    LOTHAR Ma no, no...

    INGRID Come sempre hai ragione tu, ovvio. (Breve pausa) Tu

    hai sempre ragione.

    LOTHAR Ma no...

    INGRID Perch tu hai sempre, sempre ragione. (Breve pausa)

    Bello devessere..., devessere bello aver sempre ragione, e

    grazie a dio tu hai ragione. E devessere proprio bello.

    (I musici suonano di nuovo, si formano coppie, si balla per un

    po. Poi tutti tornano a sedersi)

    LA DONNA CON LA CARROZZELLA (resta in piedi dopo il ballo) Un

    pomeriggio dautunno sorprendentemente caldo, su una delle troppo

    basse sedia di plastica disposte fuori, sul marciapiede, davanti

    alla English Fruit Company, un chiosco con succhi di frutta

    appena spremuti: allo zenzero, darancia o di rape rosse per

    esempio, oppure di mela, di carota, di sedano. Lei sostiene che

    lui le avrebbe detto che gli ricordava lAudrey Hepburn di Vacanze

    romane.

    KATJA Lui ha detto che gli rammentavo lAudrey Hepburn di

    Vacanze romane.

  • 36

    LA DONNA CON LA CARROZZELLA E poi, per sottolineare quello che

    ha appena detto, fa anche un rumore, un verso, qualcosa come una

    violenta emissione di fiato. (Imita quel rumore) Lei piena di

    vita, fresca. Ancora giovane. Sul volto sorridente un velo di

    paura... Si appoggia allindietro, allegra, e dice alla donna che

    seduta davanti a lei, una sua amica: io non ho figli miei.

    KATJA Io non ho figli miei. (Breve pausa)

    MARTIN Forse le mancavano.

    KATJA Lo facevamo tre, quattro, cinque volte al giorno. (Breve

    pausa. Rif il rumore di prima. Ridendo) Non riuscivo quasi pi a

    camminare! (Breve pausa. Allegra) S s, lo so, esagerato.

    (Breve pausa) Per quasi.

    LOTHAR Avevo ragione io. Come sempre.

    INGRID Deve essere bello. Devessere davvero bello.

    GEORG (si alza improvvisamente. A Katja che a capotavola) Se

    avessi qualcosa di tuo. Una scarpa. O un vestito... Se tu almeno

    mi mandassi qualcosa. Mandami il tuo vestito chiaro, cos com,

    esattamente cos, non altro. Con la macchia di vino rosso quando

    si rovesciata la bottiglia. Mandami qualcosa, non ci resisto pi

    senza qualcosa di tuo. (Breve pausa) Mandami il vestito chiaro con

    la macchia e le briciole, e... Sai una cosa, sai che ti dico:

    ricordi quella volta che ti sei tagliata, quando hai tentato di

    sminuzzare il rosmarino?... (Breve pausa)... Prendi quel piccolo,

    affilato coltello da cucina, e fatti un taglio, un piccolo taglio

    in un dito, e poi mandami il vestito con la macchia di vino e le

    briciole, con lo schizzo del pomodoro che stavi mangiando quella

    sera e con una minuscola goccia di sangue del tuo dito.

    TILO (parla di nuovo di qualcuno che non seduto a tavola) ...

    e la volta successiva accaduto lo stesso. Di nuovo! Io seduto

    l, accanto, e lui... (Breve pausa. Sbraita) ... e lui che sbraita

    al telefono.

    HORST (a Peter, con insistenza) Questa la ragione per cui non

    fai carriera. (Breve pausa) Questa la precisa ragione.

  • 37

    INGRID Potrebbero anche essere stati sessanta chili di puro

    grasso.

    LOTHAR Quelle ragazze danesi...

    INGRID Sessanta chili...

    TILO Cos... (A gesti delinea la dimensione del corpo)

    LOTHAR Quelle ragazze...

    ILSE Tu bevi troppo...

    LA GIOVANE DONNA Come presa a calci. E lespressione preferita

    : fatti miei! Cos: (Imita lespressione del volto) O cos:

    Fatti miei. (Ride: una risata esagerata, un nitrito)

    KATJA Niente di peggio dei ristoranti.

    LOTHAR (in piedi, con un bicchiere di vino in mano) Il leone!

    KATJA Locchiata alla carta. Le coppie silenziose.

    ILSE (si alza a sua volta, anche lei col bicchiere in mano) S,

    il leone. Daltra parte: davvero singolare...

    LOTHAR (incoraggiato) S, (ride) vero! singolare! I due...

    KATJA Locchiata silenziosa alla carta. Sai gi quello che

    prenderai...

    ILSE (entusiasta, brilla) Entrambi, quei due... il leone e lo

    squalo.

    KATJA Si sa come andr a finire... in ogni caso.

    LOTHAR Lo squalo!

    KATJA In ogni caso, sempre... prima o poi.

    ILSE Dunque il leone nel deserto...

    LOTHAR E lo squalo in acqua...

    ILSE S!

    HORST (a Peter) Mentre tu ancora pensavi...

    PETER (a Horst) Tu vuoi, ma non va... non va e basta, e tu lo

    vuoi lo stesso...

    LOTHAR S, s!

    GEORG (asciutto) Perch quella mi mente. Mente spudoratamente.

    Ti guarda diritto negli occhi e mente.

    ILSE Se sapessero!

  • 38

    LOTHAR Perch non sincontrano mai... perfino se, supponiamo,

    luno andasse a spasso sulla spiaggia e laltro fosse giusto...

    ILSE Non sanno che laltro esiste, n lo faranno mai... non

    hanno idea.

    GEORG Abbiamo riso molto quando ci siamo conosciuti. Ci siamo

    capiti di primo acchito. In ogni senso. (Georg ha una lettera in

    mano) Ho trovato una lettera, una lettera di lei per lui che non

    aveva ancora spedito, messa sotto la fattura del telefono.

    KATJA E tu perch vai a leggere le mie lettere...

    GEORG E tu perch vai a scrivere certe cose. (Breve pausa) E

    perch non mi dici niente,

    KATJA Son cose che comunque non si fanno: non si leggono le

    lettere degli altri.

    GEORG S s, va bene, le lettere degli altri, daccordo, ma

    questa... tua...

    KATJA E allora?

    GEORG (urla) E questo...

    KATJA Questo cosa?

    GEORG Lhai scritto tu. Tu lhai scritto. E non a me. Chi

    questo qui? Chi ?

    KATJA (urla) Non ti riguarda!

    GEORG Mi riguarda e come.

    KATJA Non ti riguarda, non...

    GEORG (legge dalla lettera) Ti amo, ti amo, ti amo, ti...

    KATJA (con impeto) ... sei totalmente... (Tenta di togliergli

    la lettera per distruggerla, ma non vi riesce. Parapiglia, lotta,

    i due si colpiscono a vicenda)

    GEORG (continua a leggere dalla lettera) Mi sveglio in mezzo

    alla notte, accanto a lui!, e questo lui sarei io, e allora

    penso: perch non ci sei tu qui accanto a me, come puoi farmi un

    affronto del genere, di non essere qui, adesso, voglio fare

    allamore con te, voglio fare allamore con te. Liberami!

    (Lei gli sputa in faccia. Pausa)

  • 39

    MARTIN Insomma: ho detto qualcosa del genere. (Breve pausa)

    Cose che tutti vogliono sentir dire. (Si alza) Sono innamorato di

    lei. anche bello dire una cosa cos. Quando capita mai di

    dirla?... Che succederebbe se lo si dicesse ogni giorno? (Breve

    pausa. Si siede) una gran cosa... Ne vale sicuramente la pena.

    (Breve pausa. La giovane donna mangia rumorosamente)

    LA DONNA CON LA CARROZZELLA Ehi tu! Piccolino!

    LOTHAR Distese sul ventre nella sabbia, per ore, immobili,

    mute, eccetto quando gli squilla il telefono. (Breve pausa)

    Quattro culi imperiali, di quelli che ti schiantano.

    (Breve pausa)

    MARTIN Bisogna parlare. Bisogna aprir bocca.

    (Georg si alza. Anche Martin si alza. Dopo un momento Georg si

    avventa su Martin, colpisce Martin in faccia e, prendendolo per i

    capelli, lo atterra. Colpisce ripetutamente Martin, che per

    terra, con le mani e coi piedi. E intanto ansima. Martin strilla

    come se lavessero messo allo spiedo. Poi Georg desiste. Martin si

    alza, torna quindi a distendersi per terra, esausto. Georg preso

    da un altro attacco di rabbia, afferra una sedia pieghevole e

    lusa per colpire Martin finch quella si rompe. Forse Martin

    riesce a un certo punto ad alzarsi, a fuggire dun paio di passi,

    per poi Georg lo colpisce di nuovo e Martin cade nuovamente.

    Martin continua a gridare, a gemere. Georg ansima e geme a sua

    volta; colpire gli costa un grande sforzo, non ce la fa quasi pi.

    A un certo punto Georg getta via quel che gli era rimasto in mano

    della sedia e torna a sedersi. Martin, dopo un momento, si rialza

    coperto di sangue, si siede al suo posto e si pulisce la faccia

    con un tovagliolo fino a ricomporsi in qualche modo)

    KATJA Al ristorante. Con i men. (Breve pausa) Mi era stato

    detto che avrebbe mangiato vermi. (Georg mangia un altro verme. O

    un vermicello?) E che estraeva con le dita le lumache dal

    guscio. (Georg mangia unaltra lumaca dopo averne rotto il guscio

    col corno. Katja schifata) E poi... e poi... (Breve pausa) Poi

  • 40

    non ce lho fatta pi. Non pi cinque volte al giorno... mi veniva

    sempre da pensare a quel verme... (Schifata) E alla lumaca. (Breve

    pausa) Il men. Non ce lho pi fatta.

    (Georg spezza con il corno da caccia il guscio di unaltra

    lumaca. O un uovo? Pausa)

    INGRID e ILSE (si alzano)

    Infine lei,

    Katja,

    lascia,

    sola,

    ILSE forse incinta?

    INGRID chiss

    ILSE e INGRID

    la citt

    e, confusa, stranita, cerca rifugio

    sulla cima brulla duna montagna,

    dove non si nutre daltro

    che derba e sassi.

    Martin, lamante,

    ora abbandonato anche lui,

    rimane in citt

    dove si aggira

    senza meta,

    aspetta per ore

    nel negozio degli elettrodomestici

    o vicino alle fermate.

    (Si siedono. Gli ospiti eseguono un breve motivetto musicale)

    LA DONNA CON LA CARROZZELLA Beh? E tu? Tu che mi dici?

    (Le cade dal grembo o dal tavolo il gomitolo della lana. Katja

    si alza, raccoglie il gomitolo, lo riavvolge e si siede vicino

    alla donna con la carrozzella)

    LA GIOVANE DONNA e PETER (si alzano e cantano)

  • 41

    In cima al monte

    in cima al monte

    lass

    siede una donna

    siede una donna

    e guarda da lass quaggi

    vede il mondo

    vede il mondo

    gi in fondo

    e nulla su di s

    e nulla su di s

    e nulla su di s eccetto il cielo

    (La giovane donna e Peter tornano a sedersi)

    INGRID Ecco, vedi, ho detto io... vedi... (Si alza) cos e

    basta... Quando tu, quando noi... abbiamo litigato per tutta la

    notte..., parlato, litigato fin quando si fatto giorno, stato

    allora che me ne sono andata.

    (Canta)

    I pesci e gli uccelli,

    i pesci nei fiumi,

    gli uccelli sui rami,

    non sanno niente,

    non ne sanno niente,

    non sanno niente,

    non hanno sentito niente,

    non ne hanno sentito niente,

    i pesci e gli uccelli,

    non hanno sentito niente,

    di ci che tu mhai detto allora,

  • 42

    di ci che mi hai detto allorecchio,

    i pesci e gli uccelli,

    non ne sanno niente,

    che fu cos che nelle mie orecchie

    si spalanc il mondo,

    perch ci che mi dicesti,

    le parole che pronunciasti,

    divennero poi fiumi,

    divennero poi alberi

    e il mondo mi si spalanc,

    e nei fiumi presero poi

    a nuotare i pesci,

    e sui rami cerano

    uccelli dappertutto.

    Indossavo il mio pi bel vestito,

    e tu labito migliore,

    perch quel che mi dicesti,

    le parole che pronunciasti,

    divennero poi fiumi,

    divennero poi alberi,

    e nei fiumi presero

    a nuotare i pesci,

    e sui rami cerano

    uccelli dappertutto,

    i pesci e gli uccelli,

    i pesci nei fiumi,

    gli uccelli sui rami,

  • 43

    non sapevano niente,

    non ne sapevano niente,

    non sapevano niente,

    non hanno sentito niente,

    non hanno sentito niente,

    i pesci e gli uccelli,

    non hanno sentito niente,

    di ci che mi dicesti allora,

    che mi dicesti allorecchio.

    I pesci e gli uccelli,

    non ne sanno niente,

    che in quel modo alle mie orecchie,

    che in quel modo dalle tue parole

    mi si spalanc il mondo,

    e quando te nandasti,

    quel che con te spar,

    e che quando te nandasti

    tutto con te spar.

    (Ingrid si siede)

    TILO (si alza con un bicchiere in mano)

    gi buio,

    manca poco allinverno,

    arriva la neve.

    (Comincia a nevicare)

    LA DONNA CON LA CARROZZELLA (si alza)

    Spunta la luna,

    spunta la luna,

    gi spunta la luna

  • 44

    duna spanna sullorizzonte

    per nessuno la vede

    perch nevica.

    Nevica e nevica.

    (Si siede. Continua a nevicare)

    LA GIOVANE DONNA (sbrodolandosi) Nella tromba delle scale era

    appiccicata una gomma da masticare, poco dopo il terzo piano, sul

    ventiduesimo gradino contando dallalto, e noi la chiamavamo

    sempre la nostra luna piena.

    ILSE (si alza) scesa la notte,

    il freddo pungente.

    HORST Freddo gelido, molto al di sotto dello zero.

    PETER (si alza) Un freddo che taglia la faccia.

    (Breve pausa)

    Tutto simmobilizza.

    (Breve pausa)

    Un ramo che si spezza, e per il resto

    silenzio.

    Il rumore delle ali

    duna civetta delle nevi.

    (Breve pausa)

    ILSE Ed ecco venir la morte:

    violinista ossuto,

    dagli occhi infossati,

    LOTHAR uno scheletro spoglio

    in un vecchio saio,

    che suona

    una canzone

    con due ossa,

    il femore

    di un orologiaio

    il suo violino,

  • 45

    e il radio

    duna puerpera

    larchetto.

    (Si siede)

    HORST (si alza mentre continua a nevicare)

    Tutto muore

    o si rintana.

    (Rimane in pieni, ci pensa su, forse vorrebbe ancora dire

    qualcosa)

    ILSE (seduta) Una vespa morta.

    (Breve pausa)

    HORST (riprende il filo del discorso)

    Lape si rintana

    nellarnia.

    (Si siede)

    LOTHAR (si rialza) La formica...

    la formica trascorre linverno

    quasi immobile,

    molti metri sotto terra,

    fra le radici di un albero.

    (Breve pausa. Nevica e intanto si continua a mangiare. Come

    gi avvenuto per tutto il tempo, ci si porgono alloccorrenza

    scodelle e grandi piatti. Ci si aiuta a vicenda, si mesce vino)

    INGRID (si alza) Davanti al manifesto luminoso

    di una fermata del tram,

    un uomo,

    e una mosca delle nevi

    e un topo

    che sperano di trovare nella sua bocca aperta

    un caldo rifugio

    (Si siede)

    ILSE (rimane seduta) Nelle stalle e nelle cantine,

  • 46

    in minuscole crepe e fenditure

    passano linverno coleotteri e mosche,

    e la zanzara,

    estenuata, esausta, quasi congelata.

    (Georg si alza, suona qualche nota con il corno o quanto meno ci

    prova. Si siede di nuovo)

    LA DONNA CON LA CARROZZELLA Beh? Beh? E tu?

    LA GIOVANE DONNA (si alza) Tutto bianco.

    HORST La coltre di neve giace

    bianca e distesa

    sui campi,

    sui prati,

    sui boschi.

    (La giovane donna mangia qualcosa di disgustoso)

    TILO (si alza) Su un manifesto luminoso

    di una fermata del tram,

    limmagine duna giovane

    donna dai biondi ricci

    e dal corpo eccitante:

    la sex-symbol

    colombiana

    Shakira.

    (Breve pausa. Ripete)

    Shakira.

    (Si siede)

    PETER (si alza) Davanti alla donna del manifesto,

    a Shakira,

    c Philipp, undici anni,

    che rientra a casa dalla scuola

    o dallallenamento.

    Come sempre nel tornare a casa,

    solo alla fermata del tram,

  • 47

    ha paura.

    Accanto a lui: un gruppo duomini,

    grossolani, chiassosi, rozzi,

    che cantano:

    (Peter, Tilo, Lothar, Horst, Georg e Martin si alzano e cantano

    qualcosa: confusamente e a squarciagola. Si siedono. Solo Horst

    rimane in piedi)

    HORST In disparte dal gruppo vociante,

    su una panchina,

    un uomo,

    con sangue secco sulle mani,

    una crosta coperta diodio in fronte.

    Luomo,

    bench malconcio,

    rivolge la parola

    alle donne in attesa alla fermata

    per dire loro:

    Hai begli occhi.

    Hai un bel sorriso.

    Hai splendidi capelli.

    Sono innamorato di lei.

    INGRID (si alza) Per,

    alla vista delluomo insanguinato

    e nel sentire

    ci che dice,

    le donne fuggono.

    PETER (si alza mentre la nevicata comincia lentamente a

    diminuire dintensit)

    In preda com

    alla paura, Philipp,

    lo scolaro undicenne sulla via di casa,

  • 48

    si rifugia in unazione diversiva

    LOTHAR (si alza) Philipp disegna

    con un grosso pennarello indelebile

    TILO un pennarello Edding 3000

    uno schizzo

    geometrico abbastanza casuale

    sul manifesto luminoso,

    sul corpo di Shakira

    o sulla sua faccia:

    PETER un quadrato

    attraverso il quale

    HORST traccia distinto,

    ILSE un quadrato

    attraverso il quale

    HORST traccia distinto

    due linee pi o meno parallele,

    che scorrono strettamente vicine.

    INGRID Forse Philipp,

    ragazzo undicenne,

    voleva disegnare solo

    la fermata del tram,

    la fermata e i binari,

    e non ci

    riuscito...

    TILO Un quadrato

    e due linee

    pi o meno parallele...

    PETER sul corpo luminoso di Shakira

    o sulla sua faccia.

  • 49

    (Tutti, meno Martin, si siedono)

    MARTIN (a Katja) Non eravamo neppure ancora a quel punto.

    Avevamo appena cominciato. Ehi...

    (Breve pausa)

    Hai begli occhi.

    Hai un bel sorriso.

    Hai splendidi capelli.

    (Sbalordito, sopraffatto, colpito)

    Sei semplicemente bellissima.

    (Breve pausa)

    Sei affascinante,

    hai un aspetto travolgente, e devo dirlo, non posso farne a

    meno...

    Dio mio, credo di essermi innamorato... Che programmi hai per i

    prossimi cinque o dieci o quindici anni?

    (Breve pausa)

    Mi ricordi lAudrey Hepburn delle Vacanze romane.

    Non so star solo.

    Non ci resisto a lungo.

    KATJA (beve un sorso) A chiunque piace sentir dire certe cose.

    LA DONNA CON LA CARROZZELLA Beh? E tu? Che ne dici?

    TILO Quello dice che lo devo cambiare. Quello dice che va

    cambiato e che dovrei...

    (Breve pausa)

    Voglio dire... secondo lui si dovrebbe, in qualche modo...

    (Breve pausa)

    ... ma non esiste!

    (Breve pausa. Abbaiando)

    E questo dice tutto!

    MARTIN Certo, si pu sempre ricominciare da capo, non

    mimporta, o quanto meno finora non mi ha mai importato.

    (Breve pausa)

    sempre la stessa cosa che si riavvia.

  • 50

    (Produce il rumore espirante prodotto finora spesso da Katja)

    Ma come quella...

    (Breve pausa)

    Ah, davvero.

    (Annuisce, incredulo)

    Che gran cosa.

    (Breve pausa)

    Che cosa devo fare? Come posso...

    e se non...

    se non cos, come allora?

    (Breve pausa)

    stato allora che ho visto alla fermata del tram un manifesto

    su cui era ritratta una giovane donna, bella e giovane, molto

    sexy, e sul manifesto qualcuno aveva disegnato qualcosa, una

    figura geometrica, o una formula.

    (Breve pausa)

    Un quadrato pi volte intersecato da due parallele.

    (Breve pausa)

    Prima ho pensato, che sar mai, che significa, qui qualcuno ha

    tentato di disegnare la fermata del tram...

    (Pausa molto breve)

    E poi mi si chiarito tutto, improvvisamente ho capito la

    formula.

    (Breve pausa)

    Era una questione di rapporti fra superfici, di spartizioni e di

    sub-divisioni... Quel... Quello schizzo, quello schizzo, o

    quadrato che fosse, disegnato sulla donna non era altro che la

    spiegazione della sua bellezza, la spiegazione della donna in s,

    un qualcosa come la sezione aurea, ma di portata universale.

    Cos...

    (Disegna lo schizzo per aria, forse sale anche su una sedia per

    farlo, ma non ci si capisce niente)

    Cos...

  • 51

    (Entusiasta, disegna di nuovo lo schizzo per aria, ma si

    continua a non capirci niente)

    Ecco la spiegazione! Ecco la chiave dogni proporzione e

    sproporzione, lessenza dellessenza delluomo e della donna,

    della bellezza e del declino, dellamore, della disperazione,

    della leggerezza, dellincostanza, della delusione, dellinganno,

    della rabbia, della tristezza e della fugacit, della vita e della

    morte.

    (Breve pausa. Martin si siede)

    HORST E quella diventa sempre pi grassa.

    TILO No, no!

    HORST No?

    TILO No, no, nel frattempo ...

    HORST Ah...

    (Breve pausa)

    INGRID Nel frattempo lei diventata... grassa, cicciona. Non

    so come dire: ancora troppo grassa, certo, troppo grassa, ma

    semmai... semmai cos...

    (Breve pausa)

    ...tarchiata.

    (Continua a nevicare lentamente)

    MARTIN (ad alta voce) Che bello! Ecco che cos!

    (Breve pausa)

    HORST diventato calvo.

    (Breve pausa)

    Ecco... guarda.

    (Breve pausa)

    Un cranio calvo. Fra poco.

    (Breve pausa)

    Calvo! Calvo come un teschio!

    PETER E qui mi viene in mente una cosa... lavevo del tutto

    dimenticata...

    (Peter estrae un teschio da una borsa e lo colloca sul tavolo.

  • 52

    Ilse l per l non fa caso al teschio, poi per si spaventa

    terribilmente nel vederlo e il teschio finisce in qualche modo in

    grembo a Georg il quale, inorridito, vorrebbe sbarazzarsene, cos

    che il teschio continua a passare dalluno allaltro che non vuole

    a sua volta averlo vicino.

    Nessuno vuol toccare il teschio, men che meno con le mani, e

    semmai solo il pi brevemente possibile. La testa gira quindi,

    vola, cade, rotola dalluno allaltro lungo tutta la tavola fino a

    quando si ferma a capotavola davanti a Martin.

    La situazione si calma.

    I musici suonano qualcosa)

    MARTIN Oppure, e anche questa una possibilit se si vuol

    essere uno sciupafemmine: non dir pi nulla. Tacere. Oppure dire

    qualcosa, poi tacere a lungo e poi, semplicemente, dare un bacio.

    Quanto pi sorprendente, tanto meglio. Oppure trattenere per un

    momento la mano della donna, ma solo per un momento, per un

    momento che deve per essere naturalmente ugualmente lungo.

    (Breve pausa)

    INGRID Mio dio!

    TILO Smagrita.

    INGRID Secca.

    TILO Come prosciugata.

    INGRID Malata, forse.

    TILO Pu darsi.

    (Breve pausa)

    INGRID Di lei presto non avanzer pi niente.

    (Breve pausa)

    KATJA Non me la son sentita di dirlo! Non me la sento di dirlo

    e non me la son sentita di dirlo... Non c verso.

    (Pausa)

    GEORG S, ma...

    KATJA Non te lho detto e non te lo posso dire. Non c verso.

    Non riesco a dirlo. Non ce la faccio, ecco tutto.

  • 53

    (Breve pausa)

    Vorrei, certo. Vorrei davvero.

    (Breve pausa)

    Ma non mi viene.

    (Breve pausa)

    LOTHAR questo il peggio, capisci? Quando tutti gli altri non

    ci sono pi. Tutti morti.

    TILO (improvvisamente ad alta voce) Non so che farci! Davvero,

    non so che farci!

    (Georg si avventa nuovamente su Martin, lo tira su per la

    collottola, lo sbatte di qui e di l. Georg calpesta ripetutamente

    il Martin disteso per terra: ansimano entrambi, gridano entrambi.

    George sfascia unaltra sedia pieghevole su Martin. Dopo un po

    Georg si siede di nuovo, completamente esausto. Martin si solleva

    lentamente e va a sedersi al suo posto di prima)

    TILO Quello non sa che blaterare. Blatera e basta. Sono soltanto

    chiacchiere.

    (Breve pausa)

    TILO (molto agitato, alla giovane donna) S! S, certo! S,

    certo: non se ne parla nemmeno!

    LA DONNA CON LA CARROZZELLA Beh?

    KATJA Non il caso che se ne parli ancora. (Breve pausa) Non

    ho resistito. (Breve pausa) N con luno, n con laltro, e men

    che meno da sola.

    LA DONNA CON LA CARROZZELLA Col ditino, col ditino,

    con la manina piatta piatta,

    coi pugnetti, coi pugnetti,

    col gomitino patc patc patc

    tricchetrac trac trac

    tricchetrac trac trac

    fa lo schiocco della frusta

    patapum e ripatapum

    il trapestar degli elefanti

  • 54

    (Senza stacco) Ruota la manina

    bellina bellina

    come la bandierina

    sbarazzina al vento

    sulla torre del convento.

    (I musici cominciano a suonare qualcosa. Nel frattempo si

    continua a mangiare)

    LOTHAR (vivacemente) Quel che non gli ha mai detto... quel che

    per esempio non gli ha mai detto...

    INGRID No, no, non lha fatto...

    LOTHAR No, macch, appunto: quel che non ha mai detto che

    lei... che lei...

    GEORG Quel che non sapevo, e quel che so adesso, anche se lei

    non mi ha detto niente ma che avrei dovuto sapere prima. Dovuto.

    ILSE E va bene: ma come? Non si pu mica...

    PETER No, non si pu.

    GEORG Eppure... avrei dovuto saperlo.

    TILO Pff.

    GEORG E probabilmente lo sapevo anche. (Breve pausa) S. Certo.

    (I musici smettono di suonare)

    LA DONNA CON LA CARROZZELLA Beh? E tu? Che ne dici tu?

    TILO (perde la pazienza) Il bambino non dice niente! E come poi?

    Come vuoi che parli! (Breve pausa) Cosa vuoi che dica? un

    bambino! Non pu dire niente!

    PETER Se ci fossimo incontrati in circostanze diverse... ho poi

    pensato. Daltra parte: le circostanze non sono mai sempre le

    stesse; per un attimo forse, ma poi nellattimo seguente gi non

    pi: le circostanze sono sempre diverse... e perci non ha senso

    star l a rompersi la testa sulle circostanze. (Breve pausa) E va

    bene: mutiamo le circostanze, ammesso che sia possibile, cambiamo

    pure tutto... Se si potesse cambiare tutto... Cambiamo tutto...

    Che succede allora? La punizione. E il seguito qual ? Ah, se

    avessimo lasciato le cose come stavano!

  • 55

    LOTHAR Quelle quattro giovani donne...

    ILSE Devi stare attento...

    LOTHAR Quattro! Una accanto allaltra!

    ILSE Stai attento...

    LOTHAR Ma s!

    ILSE Certo. Del resto lo dico solo per...

    LOTHAR (leggermente brillo, si alza)

    Una donna e un uomo,

    entrambi da tempo una coppia.

    Da molto tempo.

    Lei lo guarda

    e dice,

    bench lui in quel momento sia

    del tutto sobrio:

    tu bevi troppo.

    ILSE Tu bevi troppo. Dovevo dirtelo. Fartelo notare.

    MARTIN Un quadrato e due strisce attraverso il quadrato. (Breve

    pausa) Pu darsi che volesse raffigurare solo una fermata del

    tram. La fermata e i binari. Pu darsi. (Breve pausa) Per non

    sembrava che fosse cos.

    HORST (indignato con se stesso) Invecchiato?... S!

    Invecchiato! Qui, guarda qui, e guarda qui!

    (Indica, ma una faccenda piuttosto complicata, un punto sulla

    sua testa)

    TILO Quella cos bella... ma cos bella...

    (Breve pausa)

    PETER Lui uno alquanto... insomma...

    TILO Lui? difficile da sopportare, ma proprio difficile da

    sopportare. (Breve pausa) Lei invece... lei cos bella... che ci

    si sente trafiggere il cuore... ma proprio trafiggere.

    INGRID Perch non funzionato? Te lo posso dire io...(Breve

    pausa) Perch non poteva funzionare.

  • 56

    LA DONNA CON LA CARROZZELLA Ah s?... Qualcuno ha una forbice?

    (Breve pausa) Qualcuno avrebbe per caso una forbice o...? (Breve

    pausa. Poi recide coi denti il filo della lana o lo strappa)

    Finito! (Alza per farlo vedere il lavoro a maglia che ha finito)

    PETER un qualcosa...

    ILSE Cosa...

    PETER (con la forchetta in mano) Che avrei dovuto sapere.

    ILSE E come? Come!?

    PETER Fin dal momento in cui ho visto la borsetta...

    ILSE Come mai?

    PETER Come mai? Lavrei dovuto sapere fin da quando ho visto la

    borsetta.

    ILSE Che cosa?

    PETER Tutto. (Breve pausa) Tutto.

    (Breve pausa)

    GEORG (si alza) La volta che dovesse scapparti la moglie...

    (Breve pausa)... con qualche idiota, (Breve pausa) ... con qualche

    cialtrone, e tu volessi riavere tua moglie, allora vai da Arndti

    nella Schnhauser Allee, e chiedi di Arndt o Arndti. Pu metterci

    un po prima che venga, perch il pi delle volte Arndti in

    fondo al magazzino, oppure sotto il magazzino, e mentre Arndti

    risale ed esce dal magazzino puoi guardarti in giro nella bottega

    e vedrai che ci sono poche cose che non si possano trovare da

    Arndti nella Schnhauser Allee. Voglio dire che sono poche le armi

    che non si trovino da Arndt, perch quello di Arndt un negozio

    di armi. Ci sono coltelli da caccia, manette, pistole ad aria

    compressa e rivoltelle a tamburo, moschetti, alabarde, spade,

    proprio sotto il soffitto appesa una balestra sportiva in

    metallo leggero, e poi fionde da caccia... con cui si pu uccidere

    qualcuno... E poi, finalmente, arriva Arndti - lui sa di poterti

    far aspettare, perch lui sa di essere luomo giusto per te - e ti

    chiede quale sia con precisione il tuo problema. E tu gli descrivi

    con precisione il tuo problema. Gli dici, per esempio:... (Breve

  • 57

    pausa) Mia moglie non mi ama pi. (Breve pausa) Oppure: mia moglie

    completamente via di testa. (Breve pausa) Oppure: mia moglie mi

    mente in continuazione. Oppure: mi scappata la moglie,

    scappata con un idiota, e ora la vorrei riavere, nonostante tutto,

    per non so dov e come devo fare... Aha, dice Arndt. Bene... E

    poi sparisce, ciabattando. Arndti ha proprio un modo ciabattante

    di muoversi... Sparisce nel magazzino, in fondo oppure sotto il

    magazzino, e nel frattempo puoi dare unocchiata alle altre armi

    che non avevi ancora osservato bene fino a quel momento.

    Specialmente alle fionde da caccia e alla balestra sportiva e alle

    pistole ad aria compressa.

    Poi lui ritorna, e ha una rivoltella a tamburo in mano, una di

    quelle vecchie pistole americane dei tempi della guerra civile con

    la canna lunga.

    Con questa la riavrai, dice. la cosa giusta per te.

    Esattamente quella giusta.

    (Breve pausa)

    Quelle che toccorrono sono naturalmente le munizioni adatte.

    Non munizioni qualsiasi. Hai bisogno di pallottole che non

    manchino mai il bersaglio... Hai bisogno di pallottole che

    centrino il cuore.

    (Georg tira fuori una piccola scatola e una pistola a tamburo

    dalla canna lunga. Comincia a inserire le cartucce nel tamburo.

    Ecco, ha completato loperazione. Poi, a braccio proteso, punta

    larma su Katja. La giovane donna caccia un urlo. Georg aspetta

    ancora un momento e poi spara ripetutamente.

    Si fa giorno, lentamente. Ovunque si diffusa una fitta nebbia.

    Gli ospiti suonano un breve motivo musicale)

    LOTHAR (si alza) Una mattina umida e fredda.

    PETER (si alza) Uggiosa.

    INGRID Nebbiosa.

    ILSE (si alza) La primavera.

    LA GIOVANE DONNA Ora verr la primavera.

  • 58

    LOTHAR La primavera e i meli in fiore. I ciliegi in fiore.

    (Martin tenta intanto di mangiare, stando in piedi, un gelato

    gocciolante. Contorce il corpo per non inzaccherarsi labito, ma

    non ci riesce. Sinsudicia completamente: la tortura in premio)

    HORST (si alza) Il fiore del ciliegio bianco e rosa...

    Gli alberi si levano

    nella nebbia grigio-azzurra del mattino,

    dellalba.

    La terra

    pesante, bagnata,

    intrisa...

    Prima c stato il disgelo,

    poi piovuto,

    per non meno di tre settimane.

    PETER Tutto nuovo.

    Lerba alta

    dellanno prima,

    gialla e bruna,

    non mietuta,

    a terra.

    ILSE Affamate, le prime api

    in cerca di cibo

    trovano prima i gttici

    e un paio di settimane dopo

    i fiori degli alberi da frutta...

    Il rumore delle ali di unape

    che sinterrompe allimprovviso.

  • 59

    LOTHAR Un paio duccelli...

    Alcuni non sono

    ancora tornati

    dal sud,

    altri hanno

    svernato qui,

    le cince,

    il fringuello,

    il corvo

    e i tordi.

    (La giovane donna sta maneggiando qualcosa)

    ILSE Per duro che sia linverno,

    non pu nuocere alla zanzara:

    eccola che ritorna,

    ritorna sempre,

    la zanzara sopravvive

    addirittura a milioni di esemplari

    anche al duro inverno

    della Finlandia

    e del Canada.

    (Georg suona il corno)

    LOTHAR Una formica.

    Una formica

    ancora stordita

    dallinverno,

    appena ridestata.

    La formica trasporta

    f