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La Quaresima è uno dei tempi
forti che la Chiesa celebra lun-
go l’anno liturgico. Il primo
compito di una Quaresima vis-
suta come si deve è quello di
fare una vera esperienza di
preghiera. Tante volte il nostro
pregare si riduce a un bisbi-
gliare nella noia. Abbiamo fret-
ta e siamo distratti. Non c’è
vita, non ci sentiamo coinvolti;
e, dopo la preghiera, tutto è
come prima. Se vogliamo fare
una Quaresima diversa, dob-
biamo prima di tutto proporci
una preghiera autentica, forte,
nuova. Questo tempo inizia con
il suggestivo rito dell’imposi-
zione delle ceneri durante il
quale la liturgia rinnova ai cre-
denti l’appello a una radicale
conversione. Il segno peniten-
ziale delle ceneri consente ai
fedeli di riconoscersi bisognosi
del perdono di Dio ed entrare
nel tempo destinato alla purifi-
cazione e alla conversione per
vincere con la penitenza il ma-
le che abita in noi. L’opera in-
teriore che dobbiamo fare, in
questo tempo è espressa dalla
consegna che ci verrà affidata
con l’imposizione delle ceneri:
«Convertiti e credi al Vangelo».
Auguro a tutti - giovani com-
presi - una buona conversione!
Don Ruggero
Febbraio 2018 Anno LIV - n. 2 Parrocchia Ss. Cosma e Damiano
Via S. Francesco 24 - 23881 Airuno (LC) - 039 994 3159 [email protected] www.chiesadiairuno.altervista.org
2
Ogni Venerdì di quaresima:
via crucis alle 8.00 in S.Giovanni
via crucis alle 16.00 per i ragazzi in chiesa par-
rocchiale
via crucis alle 20.30 per tutti in chiesa parroc-
chiale.
Ogni Domenica recita del rosario alle ore 15.30 in
Rocca.
Il giorno 23 Febbraio alle ore 20.45 si potrà parte-
cipare alla Via Crucis con L’Arcivescovo Mario Del-
Da: Conferenza Episcopale Italiana, Il senso cristiano del digiuno e dell’astinen-za – nota pastorale, Roma 1994. N.13. 1) La legge del digiuno «obbliga a fare un unico pasto durante la giornata, ma non proibisce di prendere un po’ di cibo al matti-no e alla sera, attenendosi, per la quantità e la qualità, alle consuetudini locali approva-te». 2) La legge dell’astinenza proibisce l’uso delle carni, come pure dei cibi e delle bevan-de che, ad un prudente giudizio, sono da considerarsi come particolarmente ricercati e costosi. 3) Il digiuno e l’astinenza, nel senso sopra precisato, devono essere osservati il merco-ledì delle ceneri (o il primo venerdì di Quare-sima per il rito ambrosiano) e il venerdì della passione e morte del Signore nostro Gesù Cristo; sono consigliati il sabato santo sino alla veglia pasquale.
4) L’astinenza deve essere osservata in tutti e singoli i venerdì di Quaresima, a meno che coincidano con un giorno annoverato tra le solennità (come il 19 o il 25 marzo). In tutti gli altri venerdì dell’anno, a meno che coinci-dano con un giorno annoverato tra le solen-nità, si deve osservare l’astinenza nel senso detto oppure si deve compiere qualche altra opera di penitenza, di preghiera, di carità. 5) Alla legge del digiuno sono tenuti tutti i maggiorenni fino al 60° anno iniziato; alla legge dell’astinenza coloro che hanno com-piuto il 14° anno di età. 6) Dall’osservanza dell’obbligo della legge del digiuno e dell’astinenza può scusare una ragione giusta, come ad esempio la salute. Inoltre, «il parroco, per una giusta causa e conforme alle disposizioni del vescovo dio-cesano, può concedere la dispensa dall’ob-bligo di osservare il giorno (...) di penitenza,
oppure commutarlo in altre opere pie».
3
Il Consiglio Pastorale Parroc-
chiale (si è radunato Lunedì 22
Gennaio, presso l’Oratorio, con
il seguente ordine del giorno:
1. Preghiera 2. Approvazione
del verbale della seduta prece-
dente 3. Confronto sul Sinodo
minore (vedi notiziario) 4. Co-
municazioni sui lavori in par-
rocchia 5. Programma della
Quaresima 6. Varie ed even-
tuali.
La seduta ha inizio con la pre-
ghiera iniziale e l’approvazione
del verbale della seduta prece-
dente. Il consiglio si confronta
oi sul tema del sinodo minore,
cioè la presenza di comunità
estere nella nostra parrocchia.
Il consiglio si confronta sul
rapporto con i cattolici di altre
terre, quello con i non cattolici
e quello con le altre religioni. Il
presupposto di partenza è la
fatica a conoscersi, sia dal pun-
to di vista degli italiani che de-
gli stranieri. Con i cattolici, la
relazione è facilitata dalla loro
partecipazione alla messa, al
catechismo e all’oratorio. Il
punto chiave sono i bambini
poiché facilitano l’integrazione
e questo vale anche per le fa-
miglie di cristiani non cattolici
e per i non cristiani. Sia con le
persone di religione islamica
che di religione sikh le relazio-
ni risultano più complesse.
Si può pensare ad iniziative di
livello culturale che li rendano
partecipi coinvolgendo la prolo-
co e la biblioteca.
Don Ruggero comunica che la
provincia ha trasmesso il nulla
osta paesaggistico per la nuova
cucina i passi successivi sono
già stati avviati. Il nulla osta
dei beni culturali è arrivato
anche per i lavori di
S.Giovanni per la sistemazione
del tetto. Occorre dunque at-
tendere le indicazioni del Co-
mune. In data 22/01 è stata
firmata la convenzione di
17.700€ per la sistemazione
dell’organo di Aizurro. Il lavoro
di smontaggio è già iniziato e
la data di consegna prevista
sarà ad ottobre. La parrocchia
installerà l’addolcitore per l’im-
pianto idraulico dell’oratorio,
mentre l’U.S. accollerà la spesa
della caldaia. Verrà installato
anche un nuovo impianto rile-
vatore fumi per il teatro. Il pro-
gramma della Quaresima ri-
mane invariato rispetto all’an-
no scorso. La seduta termina
alle ore 22:50.
4
Conferenza Episcopale Lombarda NOTA IN VISTA DELLE ELEZIONI POLITICHE ED
AMMINISTRATIVE 2018 Mentre prosegue l’intensa campagna elettorale che culminerà con le elezioni amministrative regionali e politiche nazionali, la Conferenza Episcopale Lombarda ritiene opportuno offrire ai propri fedeli alcune indicazioni pastorali, per incoraggiare alla serenità e alla responsabilità nel cammino di preparazione a questi importanti appuntamenti. 1. La premessa fondamentale è che i cristiani, come tutti i cittadini italiani, vogliono riafferma-re la necessità di una buona politica. Le comunità cristiane devono essere non solo voce che chiede e critica, ma piuttosto luogo di formazione per accompagnare le persone alla maturità, quindi anche alla capacità e passione per un impegno politico coerente e generoso. Di fronte alla tentazione molto diffusa dell’astensionismo e del disinteresse, è necessario e urgente che l’opera educativa delle comunità cristiane solleciti tutti alla presenza e alla parte-cipazione attiva e responsabile a questi appuntamenti elettorali: anzitutto attraver-so l’espressione consapevole del proprio voto; più approfonditamente auspicando l’impegno attivo di un numero sempre maggiore di fedeli laici in ambito politico e più in generale prati-cando una partecipazione alla vita politica che non si limiti al momento delle elezioni, ma accompagni la vita quotidiana delle istituzioni, attraverso lo strumento dell’informazione, della vigilanza e del richiamo. A nessuno può sfuggire l’importanza dell’esercizio del diritto-dovere del voto: con esso si concorre infatti a determinare l’indirizzo politico del proprio Stato e della nostra Regione. Chi non va a votare non è uno che si astiene dal voto; è piuttosto uno che decide che siano altri a decidere per lui. 2. Ci aspettiamo che il confronto tra le parti sia il più sereno possibile e non gridato, su pro-grammi ben articolati, sinceri e reali nelle promesse. Si devono curare le condizioni perché il popolo degli elettori possa compiere a ragion veduta la scelta che giudica più vali-da. Chiunque sarà chiamato a governare avrà il compito di rafforzare le condizioni per un vivere insieme che rigeneri fiducia e legami tra le persone. Soltanto a questa condizione si potranno affrontare le questioni urgenti che permetteranno di riaccendere una stagione di rinascita dopo una crisi che ha lasciato tra noi ben evidenti tanti segni di declino, in Italia co-me nella nostra Regione Lombardia. Questo clima di fiducia sarà realizzabile se insieme lavoreremo per salvaguardare dall’erosio-ne dell’individualismo i nessi fondamentali che sostengono la nostra vita comune:
- la famiglia, e in particolare la sua capacità di donarci il futuro attraverso le nuove nascite; - i giovani, sviluppando progetti per il loro futuro anzitutto lavorativo: soltanto in questo modo i giovani potranno sentirsi parte attiva e motore del rinnovamento sociale che tutti auspichiamo;
5
- le tante forme di povertà che rischiano di non coinvolgerci nemmeno più emotivamente, talmente sono visibili e diffuse nei nostri territori urbani; - i legami sociali, promuovendo processi di accoglienza e integrazione che evitino di scari-care sui migranti stranieri e sui profughi l’insoddisfazione per i problemi che non sappiamo risolvere - la regolamentazione della finanza affinché sia a servizio di una giusta economia e di ogni uomo; - il dialogo e il sostegno all’imprenditoria perché tuteli e crei nuova occupazione, favoren-do una ripresa più promettente.
Alla politica, ai politici chiediamo anche attenzione alle grandi questioni che il progresso della scienza mette nelle nostre mani, come oggetto di un discernimento necessario: le questioni etiche rilevanti della vita, della morte, della dignità e sacralità della persona. 3. Chiediamo attenzione perché la presenza dei cattolici nelle diverse parti in competizione non si ripercuota in termini di lacerazione dentro il corpo vivo delle comunità: la Chiesa non si schiera in modo diretto per alcuna parte politica. Ciò significa che tutti – in particolare coloro che si propongono come candidati – si guardino dalla tentazione di presentarsi come gli unici e più corretti interpreti della Dottrina sociale della Chiesa e dei valori da essa affermati. Oc-corre educarsi maggiormente sia alla condivisione dei medesimi principi ispirati alla retta ragione e al Vangelo, sia al rispetto dell’ineludibile diversità di esiti dell’esercizio di discerni-mento e della conseguente pluralità di scelte. Su ciascuna di queste scelte – purché siano coerenti con i principi derivanti dalla medesima ispirazione cristiana – il giudizio andrà formu-lato a partire dalle ragioni addotte a loro sostegno, dalla loro percorribilità ed efficacia, dal rispetto che esse esprimono e promuovono del sistema democratico. 4. Per evitare ogni possibile strumentalizzazione e per difendere gelosamente la libertà della Chiesa di fronte a tutti, le parrocchie, gli istituti religiosi, le scuole cattoliche, le associazioni e i movimenti ecclesiali, durante il periodo elettorale non mettano sedi e strutture a disposizio-ne delle iniziative di singoli partiti o formazioni politiche. Si deve vigilare per evitare che le ordinarie iniziative pastorali vengano strumentalizzate a fini elettorali. A tale scopo, durante questi periodi, è prudente che le iniziative di formazione, riflessione e preghiera, pensate proprio per prepararci agli appuntamenti elettorali e per accrescere la nostra coscienza critica circa la politica, non coinvolgano persone già impegnate a livello sociale e politico. Ai presbiteri è richiesta l’astensione da qualsiasi forma di partecipazione diretta alla vita politi-co-partitica e alle iniziative elettorali. Per la stessa ragione, fedeli laici che presiedono o occu-pano cariche di rilievo in organismi ecclesiali, qualora intendano concorrere per le elezioni e assumere un ruolo politico di rilievo, si dimetteranno dai loro incarichi di responsabilità ecclesiale.
I vescovi della Conferenza episcopale lombarda Caravaggio, 18 gennaio 2018
6
Furono Don Orazio Carenna
dal 1608 al 1630 e Don Giulio
Cesare Biffi, suo successore,
dal 1630 al 1644 a compilare i
primi Registri dei Matrimoni e
dei Battesimi.
Nel registro dei matrimoni, un
bel libro dalla copertina di pel-
le marrone, piena di decorazio-
ni di gran pregio, essi annota-
rono scrupolosamente le tre
date delle pubblicazioni dei
giorni di festa, i nomi degli spo-
si e dei genitori con i loro so-
prannomi, la loro provenienza,
i testimoni, e dal 1632 i conti-
nui riferimenti al “Sacro-
santo Concilio di Trento”,
che regolamentò il Sacra-
mento del Matrimonio.
Dal maggio 1629 al febbraio
1630, sono state però tagliate
alcune pagine e dopo il feb-
braio 1630 non ci sono più an-
notazioni di Don Orazio. Sap-
piamo che da quel periodo finì
il suo ministero, proprio men-
tre a Brivio iniziavano i primi
morti di peste e per avere una
celebrazione registrata da Don
Giulio Cesare Biffi dobbiamo
aspettare il gennaio 1631,
quindi mancano le annotazioni
delle cerimonie del periodo del-
la peste e della precedente di-
scesa dei Lanzichenecchi e del-
le truppe imperiali.
Ma è proprio nel periodo suc-
cessivo con Don Giulio Cesare,
nella pagina della copertina del
libro, arrivato ormai al 1637,
che troviamo una frase che era
comune nella pittura della
Controriforma “Memento mori
(ricordati che devi morire)”, ma
formulata nel modo seguente ci
appare unica e quasi umoristi-
ca per quel tempo così severo
per la Chiesa e difficile per il
nostro territorio sotto il domi-
nio degli Spagnoli e dopo la pe-
ste del 1629/1630 :
“S. Catterina da Rovagnate.
Dal Curato furono regalate
1653, Ad(dì) 31 del Mese
(aprile 1637),
A cura di Rita e Claudia
7
Memento mori
con Allegria
Così Sia
Viva sempre Giesù
è Maria”
Pensiamo che si tratti di un
lascito testamentario o di una
donazione di 1653 lire, in se-
guito ad una morte, perché
l’intero foglio è circondato da
operazioni di addizioni, con
cifre vicine a questa. Oggi è
difficile risalire all’identità
precisa del benefattore o del
legato e lo stesso titolo del Re-
gistro ricorda “Cura di Airuno
dello Stato delle Anime, nota
dei morti, e matrimoni, con
l’annotazione di alcuni Legati
così perpetui come ad tempus”.
Certo è che il Parroco Don Giu-
lio Cesare Biffi, in una pagina
riempita di scritti confusi di
addizioni o di spese da affron-
tare, riflettendo sulla nostra
dimora celeste e non terrestre,
si rallegra per tale situazione,
pur mantenendo alto lo sguar-
do a Gesù e in Maria. Ci sono
state davvero tante persone e
famiglie che hanno sentito il
dovere morale di essere gene-
rose e caritatevoli verso la no-
stra Parrocchia!
Nota.
Giesù, scritto con la “i” è tipico
dell’italiano dell’epoca. La “è”
accentata, è figlia anch’essa di
una grafia dell’italiano non an-
cora standardizzata e inversa a
quella attuale (dove accentia-
mo il verbo essere e non la con-
giunzione). Stesso discorso per
il “cosi” senza la i accentata.
8
Abbiamo ricevuto una mail di ringraziamento da parte di sr. Atti-
lia, suora di Nostra Signora degli Apostoli, che abbiamo aiutato
con la tenda missionaria di Natale.
Carissima Parrocchia di Airuno, ho ricevuto la vostra preziosa offerta di € 1.900. Grazie in-finite! Sapeste che dono grande è stato per noi! Il dono ricevuto l'ho condiviso con la nostra comunità di Fer-ke, un’altra città della Costa d’Avorio, dove esiste un centro nutrizionale per bambini orfani e malnutriti, che fa fatica a rispondere a tutti i bisogni. Un sacco da 25 kg. costa 120 euro, una scatola di latte 5 eu-ro. Per questo ho inviato la metà della somma ricevuta anche a Ferke. Tutte le suore vi ringraziano perché possono respirare qual-che mese senza l'incubo di trovare i fondi per il latte. La partecipazione delle nonne è minima, simbolica e serve a da-re un piccolo contributo alle collaboratrici che assicurano l'educazione nutrizionale alle mamme e nonne, utilizzando anche le farine di qui per le pappe.
Grazie ancora a tutto il gruppo e ai benefattori. Che Dio vi benedica.
Sr. Attilia
9
Sempre con lo sguardo verso il
cielo ci occupiamo questa volta
dei santi che sono collocati sul-
la navata centrale della chiesa
parrocchiale. Sono stati dipinti
dal pittore Umberto Marigliani
(Bergamo 1885-1960) che rea-
lizzò gli altri affreschi della
vita dei santi Cosma e Damia-
no. Nel 1932 dipinse anche
quattro medaglioni di santi.
Partendo dal fondo della chiesa
troviamo, ai lati del tondo dei
santi patroni, verso est S. Ca-
millo de Lellis, riconoscibile
per la croce rossa cucita sulla
veste. Di nobile famiglia, nato a
Bucchianico, nelle vicinanze di
Chieti, il 25 maggio 1550, Ca-
millo fu soldato di ventura.
Persi i suoi averi al gioco, si
mise al servizio dei Cappuccini
di Manfredonia. Convertitosi
si consacrò a Cristo Crocifisso,
riprese gli studi e, divenuto
sacerdote nel 1584, fondò la
«Compagnia dei ministri degli
infermi». De Lellis pose atten-
zione unicamente ai malati,
ponendo le basi per la figura
dell’infermiere e del cappella-
no quali li vediamo oggi. Morì
a Roma il 14 luglio 1614 e ven-
ne canonizzato nel 1746. Di
fronte a lui (ma lo ritroviamo
anche nella cupola sopra l’alta-
10
re) è dipinto S. Girolamo Emi-
liani. Nato a Venezia nel 1486,
intraprese la carriera militare.
Nel 1511, in prigionia, maturò
la vocazione. Consacratosi a
Dio nel 1518, si prodigò in una
carestia e in un’epidemia di
peste. Nel paese di Somasca,
nacque l‘ordine dei chierici re-
golari. Essi intuirono il ruolo di
promozione sociale delle scuole
e ne aprirono di gratuite con
un metodo pedagogico innova-
tivo. Il fondatore morì di peste
nel 1537, mentre assisteva dei
malati. Fu proclamato Santo
nel 1767. Al centro della nava-
ta ecco altri due tondi con S.
Giovanni Bosco (1818-1888),
che tutti ben conosciamo per le
sue opere educative a favore
dei giovani (scuole, oratori…) e
il beato Giuseppe Cottolengo
(1786 –1842 ) anch’egli pie-
montese. Divenuto sacerdote a
Torino, aprì nella regione di
Valdocco le Piccole Case della
Divina Provvidenza, prima per
i malati rifiutati da tutti, poi
per “famiglie“ di disabili, orfa-
ni, ragazze in pericolo e invali-
di. Le Piccole Case, oltre a dare
rifugio e assistenza materiale,
tendevano a costruire una
identità umana e cristiana nel-
le persone completamente
emarginate. Fu formatore di
vita religiosa e precursore
dell’assistenza ospedaliera.
Con questi quattro santi della
carità e dell’educazione conclu-
diamo l’esame del soffitto. Il
prossimo mese torneremo a
guardare le pareti.
11
Come di consueto anche per
il prossimo Carnevale e pre-
cisamente nella giornata di
sabato 17 Febbraio 2018,
l’Oratorio intende organizza-
re una giornata in allegria,
che comprenderà anche una
sfilata di persone con l’ag-
giunta di 1 carro allegorico
per le vie del paese con la
partecipazione del Corpo
Musicale G. Verdi.
L’itinerario cambia rispetto
allo scorso anno e sarà il se-
guente:
partenza alle ore circa
14,30 dall’Oratorio per Via
Postale Vecchia, Via Europa,
Piazza Manzoni, Via Dante,
Via Postale Vecchia, Via dei
Nobili, Via San Giovanni,
Via Pizzagalli Magno, Via
Postale Vecchia fino all’ora-
torio. (vedi sotto la cartina).
Il tema sono INSETTI & SI-
MILI (ragni, bruchi…).
Al termine della sfilata arri-
vati in oratorio giochi e me-
renda.
12
Tornati al Padre N.1 Gatti Erminia di anni 82
N.2 Maggioni Ernesta di anni 82
N.3 Longhi Olga di anni 93
FEBBRAIO
Domenica 25 Giovani coppie di Sposi
Mercoledì 28 Messa dei ragazzi
MARZO
Giovedì 1 Catechesi adulti
Lunedì 5 Consiglio Pastorale Parrocchiale
Domenica 11 Domenica insieme 2ª elementare
Lunedì 12 Lectio A.C.
Martedì 13 Formazione Decanale Educatori
Mercoledì 14 Messa dei ragazzi
Giovedì 15 Catechesi adulti
Domenica 25 Tenda missionaria
Domenica 25 Ritiro Preado, Ado, Giovani
Notiziario
Da privati per M. Rocca
Funerali
Vendita Primule 4/2
€ 1101,41
€ 75,00
€ 300,00
€ 440,25