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I n questo anno abbiamo cercato di sintetiz- zare gli elementi essenziali della dottrina spirituale di san Paolo della Croce: La Passione, mare di dolore e di amore. La vita di fe- de. La Volontà di Dio al primo posto. Nel seno del Padre. Per essere santi ci vuole la N e la T. Morte mistica e divina rinascita. Partecipare alla Passione di Gesù. Dal Crocifisso ai crocifissi. Visto così, il cammino spirituale additato dal Santo potrebbe sembrare troppo ripiegato su se stesso, come se l’unico pensiero fosse la propria salvezza e santificazione. San Paolo della Croce ha trovato il centro del cammino spirituale in Gesù Croci- fisso; da Lui ha imparato non solo l’amore di Dio, ma anche il valore delle anime, costate il sangue di Cri- sto e quindi l’urgenza dell’apostola- to. Già nel diario del Castellazzo, il giovane Paolo, meditando la passio- ne di Gesù, scriveva il 4 dicembre 1720: «Dicevo che mi desidererei scarnificato per un’anima e mi pa- reva languire, vedendo la perdita di tante anime, che non sentono il frutto della passione del mio Gesù». Queste parole esprimono con grande chiarezza l’intimo rapporto tra medita- zione della passione di Gesù e apostolato. Infatti Paolo, terminati i 40 giorni di ritiro, incomincia un intenso apostolato, prima in patria e poi in varie regioni d’Italia, apostolato che diventa sempre più intenso quanto viene consacrato sacerdote. Ha scoperto il mezzo più efficace per riportare a Dio le anime più lontane, cioè la meditazione della passio- ne di Gesù. Nonostante il grave impegno di fondare un nuovo istituto religioso maschile e femminile, egli pre- dica centinaia di missioni in molte regioni d’Italia, guida spiritualmente migliaia di anime, scrive decine di migliaia di lettere di direzione spirituale. Egli vuole i suoi religiosi grandi contemplativi e “san- ti operai”, cioè grandi apostoli. Nella Regola dei pas- sionisti ricorda che “uno dei fini principali della Congregazione è non solo d’essere indefessi nella santa orazione, per attendere alla santa unione con Dio, ma ancora d’incamminarvi i nostri prossimi”. Desidera che i passionisti facciano questo non solo nella predicazione, ma anche quando confessano, nei dialoghi spirituali e in tutte le occasioni opportune, convinto che la meditazione della passione è un «mez- zo efficacissimo per vincere il peccato e in- camminare le anime in poco tempo a gran santità». Di questo impegno i reli- giosi devono fare un voto particolare, che è il distintivo della Congregazio- ne. Quelli che non si possono dedicare alla predicazione devono fare questo con ogni altro mezzo, con l’esempio e con la preghiera. È l’impegno che il santo addita oggi anche ai “laici passionisti”. Questo vuole oggi la Chiesa da tutti i laici che vogliono vivere in modo serio la propria fede. La grande Esortazione Apostolica “I fedeli Laici” di Gio- vanni Paolo II dedica buona parte del suo svolgimento all’apostolato dei lai- ci. Scrive tra l’altro: “I fedeli laici, proprio perché membri della chiesa, hanno la vocazione e la missione di es- sere annunciatori del Vangelo. È una ur- genza intramontabile. Ogni discepolo è chiama- to in prima persona; nessuno può sottrarsi nel dare la sua propria risposta: “Guai a me, se non predi- cassi il vangelo!” (1Cor 9,16). A tutti ripeto il grido appassionato: Non abbiate paura! Aprite, anzi, spa- lancate le porte a Cristo!” . Non dimentichiamo l’impegno che ripetiamo ogni giorno nella “Promessa di amore”: “Fa che io ti ami e ti faccia amare”. Ricordiamo il grido del B. Don Orione: “Oggi chi non è apostolo è apostata”. P. Alberto Pierangioli Mensile del Movimento Laicale Passionista “Amici di Gesù Crocifisso” A Dicembre 2002 – Anno III n. 12 Aut. del Trib. di MC n. 438\99 del 17-12-1999 Sped. Ab. Post. Art. 2 com. 20\c L.662\96 - MC Tecnostampa – Recanati - C. c. p. 11558624 Dir. R. Tonino Taccone – Red. P. Alberto G. Pierangioli Viale Passionisti 54 – 62019 Recanati Mc T. 071.7574283 - C. 349.8057073 - Fax 071.7574405 E-mail [email protected] http://www.passionisti.org/mlp/amici A mici di Gesù Crocifisso Fare amare l’Amore: apostoli del Crocifisso

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In questo anno abbiamo cercato di sintetiz-zare gli elementi essenziali della dottrinaspirituale di san Paolo della Croce: La

Passione, mare di dolore e di amore. La vita di fe-de. La Volontà di Dio al primo posto. Nel seno delPadre. Per essere santi ci vuole la N e la T. Mortemistica e divina rinascita. Partecipare alla Passionedi Gesù. Dal Crocifisso ai crocifissi.Visto così, il cammino spirituale additato dal Santopotrebbe sembrare troppo ripiegato su se stesso,come se l’unico pensiero fosse la propriasalvezza e santificazione. San Paolodella Croce ha trovato il centro delcammino spirituale in Gesù Croci-fisso; da Lui ha imparato non solol’amore di Dio, ma anche il valoredelle anime, costate il sangue di Cri-sto e quindi l’urgenza dell’apostola-to. Già nel diario del Castellazzo, ilgiovane Paolo, meditando la passio-ne di Gesù, scriveva il 4 dicembre1720: «Dicevo che mi desiderereiscarnificato per un’anima e mi pa-reva languire, vedendo la perditadi tante anime, che non sentono ilfrutto della passione del mio Gesù».Queste parole esprimono con grandechiarezza l’intimo rapporto tra medita-zione della passione di Gesù e apostolato.Infatti Paolo, terminati i 40 giorni di ritiro,incomincia un intenso apostolato, prima in patriae poi in varie regioni d’Italia, apostolato che diventasempre più intenso quanto viene consacrato sacerdote.Ha scoperto il mezzo più efficace per riportare a Diole anime più lontane, cioè la meditazione della passio-ne di Gesù. Nonostante il grave impegno di fondare unnuovo istituto religioso maschile e femminile, egli pre-dica centinaia di missioni in molte regioni d’Italia,guida spiritualmente migliaia di anime, scrive decinedi migliaia di lettere di direzione spirituale.Egli vuole i suoi religiosi grandi contemplativi e “san-

ti operai”, cioè grandi apostoli. Nella Regola dei pas-sionisti ricorda che “uno dei fini principali dellaCongregazione è non solo d’essere indefessi nellasanta orazione, per attendere alla santa unione conDio, ma ancora d’incamminarvi i nostri prossimi”.Desidera che i passionisti facciano questo non solonella predicazione, ma anche quando confessano, neidialoghi spirituali e in tutte le occasioni opportune,convinto che la meditazione della passione è un «mez-

zo efficacissimo per vincere il peccato e in-camminare le anime in poco tempo a

gran santità». Di questo impegno i reli-giosi devono fare un voto particolare,che è il distintivo della Congregazio-ne. Quelli che non si possono dedicarealla predicazione devono fare questocon ogni altro mezzo, con l’esempioe con la preghiera. È l’impegno che il santo addita oggianche ai “laici passionisti”. Questovuole oggi la Chiesa da tutti i laiciche vogliono vivere in modo serio lapropria fede. La grande EsortazioneApostolica “I fedeli Laici” di Gio-vanni Paolo II dedica buona parte delsuo svolgimento all’apostolato dei lai-ci. Scrive tra l’altro: “I fedeli laici,

proprio perché membri della chiesa,hanno la vocazione e la missione di es-

sere annunciatori del Vangelo. È una ur-genza intramontabile. Ogni discepolo è chiama-

to in prima persona; nessuno può sottrarsi nel darela sua propria risposta: “Guai a me, se non predi-cassi il vangelo!” (1Cor 9,16). A tutti ripeto il gridoappassionato: Non abbiate paura! Aprite, anzi, spa-lancate le porte a Cristo!” . Non dimentichiamo l’impegno che ripetiamo ognigiorno nella “Promessa di amore”: “Fa che io ti ami eti faccia amare”. Ricordiamo il grido del B. DonOrione: “Oggi chi non è apostolo è apostata”.

P. Alberto Pierangioli

Mensile del Movimento Laicale Passionista “Amici di Gesù Crocifisso”A

Dicembre 2002 – Anno III n. 12Aut. del Trib. di MC n. 438\99 del 17-12-1999Sped. Ab. Post. Art. 2 com. 20\c L.662\96 - MC Tecnostampa – Recanati - C. c. p. 11558624Dir. R. Tonino Taccone – Red. P. Alberto G. PierangioliViale Passionisti 54 – 62019 Recanati McT. 071.7574283 - C. 349.8057073 - Fax 071.7574405 E-mail [email protected]://www.passionisti.org/mlp/amici

Amici di Gesù CrocifissoFare amare l’Amore: apostoli del Crocifisso

Per san Paolo della Cro-ce il mezzo miglioreper raggiungere l’unio-

ne con Dio è la meditazione della passione di Gesù.Egli cerca di condurre le anime dalla meditazionediscorsiva della passione storica di Gesù alla con-templazione amorosa del Crocifisso, al silenzio in-teriore, al “riposo in Dio”. Ha la ferma convinzio-ne che la meditazione della passione di Gesù è ilmezzo migliore per raggiungere il più profondoraccoglimento. A tutti chiede un tempo preciso dadedicare alla meditazione, secondo le possibilità diciascuno: due ore al giorno ad Agnese Grazi, ad al-tri un’ora, mezz’ora, o almeno un quarto d’ora. Mapoi scrive: “Questa orazione interiore deve por-tarla con sé sempre, per quanto può”. Da un’orao più ore di orazione a 24 ore di orazione, trasfor-mando la vita in preghiera.Scrive: “Le raccomando tanto di stare solitaria nelsacro deserto in-teriore, che è ilvivo tempio diDio; ivi riposi ilsuo spirito nel se-no di Dio comeuna bambina,adorandolo inspirito e verità, insacro silenzio difede e di santoAmore, e portisull’altare del suocuore il mazzettodi mirra delle pe-ne santissime diGesù Cristo, per-ché vi stia sempreacceso il fuocodel santoAmore”. Il pensiero di faredelle pene di Gesù un “mazzetto di fiori”, da portaresempre con sé, per odorarlo tutto il giorno, ritornatante volte nelle lettere del santo, ispirandosi a SanBernardo e San Francesco di Sales.Scrive ad Agnese Grazi, che aveva raggiunto i più altigradi della contemplazione: “Le raccomando lapresenza di Dio, ma non affatichi la testa, lo facciacon spirito di soavità, ravvivando dolcemente lafede. Viva tutta appassionata per l’amore di Gesù.Siano le sue delizie le sue santissime Piaghe, rac-colga quei fiori dei suoi patimenti. Ne faccia unmazzetto per portarselo sempre fra il seno dell’a-nima sua, odorandolo con amore e dolore”. E an-cora alla stessa: “Non perda di vista il nostro buonDio, stando di continuo alla sua Divina Presenza, eprocuri di lavorare qualche poco ogni giorno, trat-tando però con Dio cuore a cuore”.A Tommaso Fossi, padre di 8 figli: “Lei continui isuoi esercizi soliti, senza mai perdere di vista gliobblighi del suo stato. Sia abitatore nel tempio

interiore del suo spirito: si riposi nel seno del Ce-leste Padre”.Questo invito a vivere continuamente alla presenza diDio lo rivolgeva a tutti. Nella Regola raccomanda aisuoi missionari: “Alla povera gente di campagna,che non può fare lunghe meditazioni, insegneran-no il modo di fare durante il giorno brevi affetti,come giaculatorie, verso Gesù appassionato, sug-gerendo un metodo semplice, facile e devoto, ani-mando a fare e patire tutto quello che fanno e pa-tiscono per amore ed in memoria di quello che hafatto e patito Gesù per nostro amore”. Per san Paolo della Croce il rapporto con Dio deveessere regolato dalla fede e dall’amore, perciò nonpuò essere ridotto a qualche ora al giorno, ma deveestendersi a tutta la giornata; Dio è sempre presente,non ci lascia soli un solo istante, perché noi siamo iltempio vivo di Dio. Nell’orazione si va ad attingere acqua alla sorgente,

si va a raccoglierefiori nel campo diDio, ma poi biso-gna portare questifiori con sé tuttoil giorno, per“odorarli” conti-nuamente ed es-sere sostenuti eincoraggiati nelledifficoltà quoti-diane.Scrive: “Questoraccoglimentoportatelo da pertutto, lavorando,camminando, incamera e ovun-que state. Ohche grande ric-chezza è que-sta!”. Scrive a

una suora: “Procurate che i vostri luoghi di deliziesiano questi tre: uno il coro, il secondo la cella, ilterzo, più importante, il tempio interiore del vo-stro spirito. Da questo tempio non vi partite mai,ma ivi in pura e nuda fede, adorate l’Altissimo inspirito e verità”.E assicura: “Il raccoglimento non vi toglie l’atten-zione dovuta ai vostri affari, ma ve li farà fare conmaggiore diligenza e perfezione, perché sarannoopere profumate col balsamo del santo amore”. I discepoli di san Paolo della Croce, religiosi e laici,impararono bene questa lezione e per questo tanti diloro si distinsero per una vita interiore eccezionale.Ne ricordiamo uno in particolare: S. Vincenzo MariaStrambi, che da religioso, da missionario, da vesco-vo, da esiliato, visse sempre una intensissima vita in-teriore. Di lui riportiamo al riguardo, nella pagina se-guente, un ottimo insegnamento, frutto della suaesperienza personale.

P. Alberto Pierangioli

Amici di Gesù Crocifisso

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Meditazione della Passione secondo s. Paolo della Croce

La continua grata memoria della Passione

Piccoli e grandi Amici di Gesù Crocifisso riuniti a Morrovalle.

Metodo pratico per meditare la Passione di Gesù tutta la giornata

bicchiere d’acqua per dissetarsi e ripetete:O Gesù, Tu affamato e assetato, mentre

io sono sazio! Ringraziatelo del cibo,pensando al cibo del suo Corpo e

del suo Sangue. Nel bere, portatevispiritualmente davanti al santissi-mo costato di Gesù, pensando algrande dono del suo Sangueversato per voi.9.- Nelle tentazioni, più chemai ricorrete alle Piaghe santis-sime di Gesù e per questo porta-te sempre addosso un Crocifissoe quando siete assaliti da qual-

che tentazione, stringetelo amo-rosamente al seno e baciatelo de-

votamente, dicendo: Gesù caro, perla tua amarissima Passione liberami

da questa tentazione.10. - Quando avete qualche avversità, ri-

cordatevi dei patimenti del Redentore Divino,unendo le vostre sofferenze con quelle che Egli pervostro amore soffrì durante la sua vita. Potete dirglicosì: Gesù mio, Ti offro questa sofferenza in unionecon quelle che per me hai patito nella la tua san-tissima Passione.11. - Infine dovete cercare di mantenere sempre, perquanto comporta la fragilità umana, la viva memoriadelle pene santissime di Gesù, imitando in ciò santaChiara di Montefalco, la quale coglieva l’occasione diricordarsi della Passione del suo dolce Sposo da tuttociò che vedeva, udiva, o faceva; e tanto piacque al Si-gnore questa sua devozione che le impresse nel cuoretutti gli strumenti della sua Passione.12.- Nel guardare il sole splendere, ricordatevi chenella sua amarissima morte, per l’orrore, si oscurò. Nelle tenebre della notte, considerate che nella mortedi Gesù tutto l’universo si ricoprì di tenebre. Insomma da tutto potete prendere motivo di ricor-darvi di quanto Gesù ha sofferto per voi e se davveroLo amerete, ogni creatura ve ne risveglierà la memo-ria.13.- Non dovete però fermarvi nel solo ricordo mabisogna passare poi all’applicazione: rinnovandogliil vostro amore, ringraziandolo, chiedendo perdono. 14.- Se praticherete questi insegnamenti farete con-tinua orazione e sarete con la memoria sempre pre-sente a quanto per voi ha operato e patito Gesù. Que-sta sarà l’armatura, secondo l’insegnamento dell’apo-stolo S. Pietro (1Pt 4,1-7), con la quale trionferete sututti i vostri nemici e darete molta gioia a Gesù, il qua-le ve ne renderà un’abbondante ricompensa in questavita e poi la gloria eterna nell’altra.

San Vincenzo M. Strambi

Amici di Gesù Crocifisso

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1.- La mattina appena svegli, mettetevi al-la presenza di Dio, e fatevi il Segno dellaCroce dicendo: Per il segno della Cro-ce liberaci, o nostro Dio, dai nostrinemici. Poi alzatevi con sollecitudi-ne, perché l’ozio a letto ha manda-to in perdizione e totale rovinaanime innumerevoli.2.- Nel vestirvi, ripetete spessofra voi: Cristo nudo sulla croceed io ben vestito, e pregateloche vi vesta con le sue santevirtù, dicendogli: Signore, vestila mia povera anima con le tuesante virtù.3.- Una volta vestito, inginocchia-tevi e dite gli atti di fede, di spe-ranza, di carità e di contrizione,esercitandovi ogni giorno nei propositiche con queste preghiere avete dichiarato.4.- Recitate le preghiere suddette, ringrazia-te il Signore di tutti i benefici ricevuti, particolarmentenella notte ed offrite a Lui tutti i vostri pensieri, paroleed opere di quel giorno ad onore e gloria della sua SS.Passione, per i meriti della quale Lo supplicherete chevi conceda la grazia di non cadere in peccato mortale.Rinnovate il proposito di guardarvi dalla mancanzanella quale siete solito cadere durante la giornata.5.- Se il tempo lo permette, leggete attentamente unameditazione e per mezz’ora almeno fate l’orazionementale nella maniera insegnatavi. Se svolgete un’atti-vità lavorativa, fatene almeno un quarto. Se non po-tete neppure tanto, baciate più volte le piaghe santis-sime di Gesù e domandategli la santa benedizione, poidedicatevi alle vostre mansioni sempre in unione conGesù. Negli spostamenti pensate di essere con Luimentre andava al Calvario con la croce, pensando aisuoi crudeli patimenti sofferti per vostro amore.6.- Fate il possibile per partecipare ogni giorno alla S.Messa, ed essendo questa memoria e rinnovazionedella Passione di Gesù, anzi poiché si attualizza lostesso Sacrificio che si compì per noi sul Calvario, di-verso soltanto nel modo di offrirsi, è bene meditarvil’amarissima Passione del Redentore Divino. Durantela S. Messa immaginate di trovarvi sul Calvario e divedere Gesù versare il suo Sangue divino per voi. Quifermatevi devotamente impegnandovi in santi colloquicon Gesù sofferente.7. - Quando iniziate il lavoro giornaliero, offritelo aGesù in memoria di quanto Egli operò per vostro amo-re; nello stesso modo offrite a Lui i vostri viaggi e fati-che, dicendo per esempio: Ti offro tutto, Gesù mio, inunione con i sacrifici e dolori che patisti per me.8.- Nel prendere il cibo ricordatevi che Gesù moltevolte non aveva un tozzo di pane per sfamarsi, né un

Non basta spendere mezz’ora, o anche tutta un’ora ogni mattina nell’orazione, bisogna sforzarsi di farla continuamente, secondo l’insegnamento

del Redentore Divino: “bisogna pregare sempre senza stancarsi” (Lc 18,1).Ma, direte voi, come fare? Ecco un modo facilissimo.

Gli italiani stanno litigando e si stanno dividendo in nome di Co-lui che è morto per la pace e l’unità. Mercoledì 18 settembre il

Ministro dell’Istruzione Letizia Moratti ha annunciato che ren-derà obbligatorio il Crocifisso nelle aule scolastiche italiane, in appoggio a

un progetto di legge della Lega. Il progetto è sostenuto anche da diversi deputatidell’opposizione, ma è avversato anche da rappresentanti della maggioranza, daillustri cattolici e perfino da preti e vescovi. Così aumenta la confusione.

Uno sguardo alle ragioni contro.L’Italia è uno stato laico e non confessionale,come ha riconosciuto anche la santa sede nel-l’ultimo concordato,quindi non si può im-porre come unifican-te il segno della reli-gione cattolica. Inol-tre il Crocifisso è segno di li-bertà, di speranza e d’amore, valoriprofondi che bisogna avere nel cuore, nonpossono essere imposti. Meglio non esporreil Crocifisso, piuttosto che farlo rifiutare e be-stemmiare. L’iniziativa viene da un partito chepratica gesti pagani, come l’idolatria del dioPo e sostiene la legge contro gli emigranti,cose certo contrarie al messaggio d’amoredel Crocifisso. Bisogna evitare che diventi unmezzo per affermare con la forza la visibilitàdei cattolici.

Uno sguardo alle ragioni a favore.Nel caso dell’Italia, il Crocifisso non è solo unsegno religioso, ma il segno della nostra identitàstorica e dei valori che hanno permeato la nostracultura. È il filo che lega i secoli della nostra sto-ria e delle nostre tradizioni. Da lui abbiamo at-tinto ispirazione nelle lotte per liberarci dallevarie oppressioni che si sono abbattute sulla no-stra patria e per risolvere i problemi della nostrasocietà. A lui i nostri antenati si sono ispiratiper resistere nelle situazioni difficili, come epi-demie, povertà e sfruttamenti. I nostri padri han-no anche creduto che il Crocifisso è il Figlio diDio fatto uomo, morto e risorto per la nostra salvez-za, e hanno cercato di conformarsi a lui nelle tribola-zioni della vita e nei rapporti tra le persone. È vero che qualche potere ha strumentalizzato ilCrocifisso per ottenere l’obbedienza e la rassegna-zione dei deboli, ma questo non distrugge la vali-dità dell’ideale che il Crocifisso propone all’uma-nità: che la debolezza può esprimere una forza piùgrande, quella dell’amore; che la dignità umananon può essere distrutta da nessuno, perché l’amo-re può sempre realizzare ciò che un potere abusivopotrebbe negare. Altre spiegazioni parlano di biso-gno di affermare l’identità italiana dinanzi a iden-tità esterne che minaccerebbero la nostra.

In sintesi.D’accordo che valori e ideali come quelli

espressi dal Crocifissonon sono imponibiliper legge. Difatti lalegge non imporrebbei valori, ma solo il

simbolo che li ricorda.Persino il più fazioso dei giornali

italiani riporta il sondaggio secondocui circa il settanta per cento dei cittadini

vorrebbero vedere il Crocifisso nelle aulescolastiche. Anche se non credenti e non pra-ticanti, quel simbolo dice loro qualcosa. InItalia la cultura popolare è stata sempre a fa-vore del cattolicesimo. È la “cultura colta”che è stata sempre anticlericale, invidiosa epaurosa che la chiesa formasse le coscienze. È triste che per esporre un segno così elo-quente si debba ricorrere a leggi e a discus-sioni così penose. Ma quelli che sono contro,

specie cattolici e chierici, dovrebbero darciuna volta per sempre questa spiegazione: perquale motivo il rispetto delle minoranze deveprevalere sul rispetto della maggioranza? Eperché il prevalere delle minoranze sarebbe li-bertà e progresso, mentre il prevalere dellamaggioranza è discriminazione e fondamen-talismo? In fondo anche la cultura laica e li-berale deve la sua esistenza al Crocifisso.

Essa prospera infatti solo nelle aree di tradi-zione cristiana. Il Crocifisso che, morendo aquel modo, afferma la libertà umana di spen-dere la vita per i valori in cui si crede. È lui

che lascia la libertà anche di non credere, lanciandola sfida sul piano dell’amore. Andateci a provarenella cultura islamica o affini. Buonsenso ed equilibrio tra laicità dello stato eidentità e tradizioni del paese dovrebbero far guar-dare al problema con più serenità e tolleranza, evi-tando di farne questione di principio e ennesimaoccasione di scontro. Altrimenti, più che confron-tarci sul Crocifisso, continuiamo a crocifiggerlonella storia.

P. Gabriele Cingolani(Estratto da Corriere Canadese, Toronto)

Amici di Gesù Crocifisso

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Crocifisso Sì Crocifisso No

ghiere e di implorazioni, riesce atrovare la sospirata acqua, “un ricco

e copioso fonte di buonissime ac-que”, assolutamente necessariaper rifornire il convento. Tuttorala sorgente scorre fresca e lim-pida.P. Giovanni Battista è uno spec-chio di virtù e di santità. Comesuperiore è paterno, attento e di-sponibile al dialogo, nonostantel’apparenza burbera. Duro conse stesso ma molto comprensivocon gli altri, a cui mostrava “ilpaterno amoroso suo cuore e liconfortava se afflitti, l’incorag-giava se tentati, a tal segno chese ne partivano tutti soddisfatti,allegri e contenti e sempre piùinfervorati a correre con cuoregrande e rinnovato vigore ver-

so la perfezione”. Si esercita in tutte le virtù, viaggiasempre a piedi, dorme pochissimo, è moderato nelparlare. Insegna agli altri quello che pratica. Quandopredica o parla di Dio si fa tutto zelo e tutto fuoco,combatte il peccato che vorrebbe distruggere dalmondo. Quindi per placare l’ira di Dio si flagella perla conversione dei poveri peccatori.

Il suo amore al CrocifissoTutta la vita di p. Giovanni Battista è modellata e na-scosta in Gesù Cristo, che contempla con commo-zione e lacrime nel suo volto sofferente. Si immergenel mare immenso dell’amore reso visibile nella suaPassione e morte. Ha un linguaggio straripante quan-do parla di Gesù Crocifisso e della sua misericordia:“Chi vede il Crocifisso, vede un Dio che volle mori-re sulla sommità di un monte, a vista delle quattroparti del mondo, per far sapere l’immensità del suoamore, e la gravità dei nostri peccati. Chi intendebene il Crocifisso, intende tutta la dottrina del nuo-vo regno, tutta la via della salvezza”.Sempre parlando dell’amore verso Dio: “Apriamo labocca alle preghiere, ed il cuore ai desideri del cele-ste amore. Se voi, Signore, vi siete saziato di amar-mi con saziarvi di piaghe, di obbrobri, e di morte; eperché non saziate anche me di amare voi e di pati-re per vostro amore? Unite, vi prego, il niente coltutto, la creatura con voi, divin Creatore, la poveraanima mia con voi sommo infinito Bene”.La santità di p. Giovanni Battista è nella sua confi-denza nel Crocifisso. In lui sa essere umile nei mo-menti felici, forte nei momenti avversi, sempre di-stacco dalle creature, abbandonato totalmente nelsuo amore misericordioso.

P. Mario D’Ippolito

Tra il verde dei castagni e dellequerce si staglia il ritiro deiPassionisti di S. Angelo

di Vetralla (Vt). Qui la sera del 30agosto 1765 muore santamente p.Giovanni Battista di s. MicheleArcangelo, l’indimenticabileapostolo del Crocifisso, fratellocarnale e compagno inseparabiledi s. Paolo della Croce. E’ di-chiarato “Venerabile“ nel 1940 ea pieni meriti gli si riconosce iltitolo di confondatore. Nasce 15 mesi dopo il Santo, il4 aprile 1695, a Ovada (Al), daLuca Danei e Anna Maria Mas-sari. Piissimi genitori. All’età di26 anni seguendo l’esempio delfratello, indossa anch’egli l’abi-to della Passione, abbandona ilpaese e si porta con lui nella so-litudine del Monte Argentario. Sarà per sempre, finoalla morte, sua anima gemella e forte sostegno nellafondazione della Congregazione dei Passionisti. Uomo alieno dal comparire, ama il nascondimento,contento soltanto di esistere davanti agli occhi diDio. Le persone che lo conoscono ne hanno un ri-cordo unanime. P. Paolo lo chiama: “Quel sant’uo-mo di mio fratello”. I primi Passionisti, che lo han-no come confratello, lo ritengono “Vivo specchio ditutte le virtù“ e come “seconda pietra fondamenta-le della Congregazione“.E’ un religioso austero e semplice, povero e dignito-so, zelante e non fastidioso, accogliente e premuro-so. Persona ferma, tenace, avvolta soltanto dal desi-derio di dar gloria a Dio. P. Giovanni Battista da vero asceta ha raggiunto lapurificazione della sua anima. E’ il saggio direttorespirituale di s. Paolo della Croce, che con sicurezzaguida e sprona nella via della perfezione religiosasenza perplessità e troppi riguardi, ma con l’unicapreoccupazione di aiutarlo ad essere il vero uomo diDio conforme al suo ruolo di fondatore.

La santa avventuraNel 1726 i due fratelli vanno a Roma e, poco dopo,nell’ospedale di s. Gallicano si mettono al serviziodei “malati di rogna e di tigna”, che assistono santa-mente, li istruiscono nei doveri del cristiano, sonodei veri padri spirituali. Il 7 giugno 1727 sono ordi-nati sacerdoti in s. Pietro dal Papa Benedetto XIII. In tutte le situazioni favorevoli e difficili GiovanniBattista segue il fratello. È con p. Paolo agli inizidella fondazione del primo ritiro della Presentazionesul Monte Argentario. È lui che con la sua fede nellaprovvidenza di Dio, dopo una processione di pre-

Amici di Gesù Crocifisso

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“ Il Santo fratello di s. Paolo della Croce “

Il venerabile P. Giovanni Battista

Ven. P. Giovanni Battista

CALENDARIO PASSIONISTA 200303 ge. 1694: Nascita di san Paolo della Croce05 ge. B. Carlo Houben Sacerdote (domenica)27 fe. S. Gabriele dell’Addolorata Festa28 fe. Commemorazione d. Passione Solennità: Benedizione Croci della Peregrinatio04 ma. Gesù orante nel Getsemani Memoria16 ma. S. Gemma Galgani Patrona del MLP12 gi. B. Lorenzo Maria Salvi Sacerdote18 gi. Messa e ufficio votivo: S. Paolo della Croce01 lu. Preziosissimo Sangue Festa06 lu. Santa Maria Goretti Vergine e martire (domenica)09 lu. B.V.M. Madre della S. Speranza Memoria10 lu. Messa e ufficio votivo I: Gesù flagellato18 lu. Messa e ufficio votivo: S. Paolo della Croce19 lu. Messa e ufficio votivo: B. M. V. Addolorata24 lu. B. Niceforo e 25 compagni Martiri passionisti spagnoli18 ag. Messa e ufficio votivo: S. Paolo della Croce26 ag. B. Domenico Barberi Sacerdote05 se. Messa e ufficio votivo II: Gesù coronato di spine 14 se. Esaltazione della s. Croce Festa (domenica)15 se. B.V. Maria Addolorata Patrona della Congregazione18 se. Messa e ufficio votivo: S. Paolo della Croce24 se. S. Vincenzo Maria Strambi Vescovo26 se. Messa e ufficio votivo III: Gesù condannato a morte03 ot. Messa e officio votivo IV: Volto sofferente di Gesù06 ot. B. Isidoro de Loor Religioso fratello 09 ot. S. Innocenzo Canoura Sacerdote e martire10 ot. Messa e ufficio votivo V: Gesù crocifisso muore in croce18 ot. 1775: Morte di s. Paolo d. Croce Ore 16,4519 ot. S. Paolo della Croce Solennità (domenica)24 ot. Messa e ufficio votivo VI: Gesù trafitto dalla lancia25 ot. Messa e ufficio votivo: B.V.M. Addolorata03 no. B. Pio Campidelli Studente passionista05 no. Defunti della Famiglia Passionista Memoria13 no. B. Eugenio Bossilkov Vescovo e martire14 no. Messa e ufficio votivo VII: Gesù trionfa dal sepolcro18 no. B. Grimoaldo Santamaria Studente passionista21 no. Presentazione della B. V. Maria Memoria09 di. B. Bernardo M. Silvestrelli Sacerdote

Amici di Gesù Crocifisso

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CALENDARIO AMICI 200312 gennaio Ritiro a Morrovalle 02 febbraio: Ritiro a Morrovalle28 febbraio Festa della Passione (Civitanova) 09 marzo Ritiro a Morrovalle29-30 marzo: Pellegrinaggio a Lucca, S. Gemma 06 aprile: Ritiro a Morrovalle16 maggio: Festa S. Gemma a Loreto 18 maggio: Ritiro e consacrazioni08 giugno: Ritiro e consacrazioni 20 luglio: G. di spiritualità a S. Gabriele11-16 Agosto Esercizi Spirituali a S. Gabriele 18-23 Agosto Esercizi spirituali a S. Gabriele14 settembre Ritiro a Morrovalle 27 settembre Consiglio Naz. a Morrovalle19 ottobre: Ritiro: S. Paolo d. Croce 09 novembre Ritiro a Morrovalle14 dicembre Ritiro a Morrovalle 31 dicembre: Veglia e Messa a Morrovalle.

doci dal peso delle angosce. Come Vi-to più volte ha detto: “Dio si serve deisomari per tessere la sua storia”. Noi vo-gliamo aggiungere: “somari con un cuore tantogrande, una semplicità incantevole, una preghieraprofonda”. “Come tutti voi, somari sconosciuti, eppu-re così cari, così fraterni, ricolmi di fervore e di san-tità”. Quanto grande è stata la vostra testimonianza equanto preziose le vostre parole! Il nostro grazie va aDio, a P. Alberto, a Piera, a tutti gli Amici.

Ora lasciamo che sia loSpirito Santo a lavorarein noi, che sia la preghie-ra a trasformarci, per co-struire qui ed ora una fa-miglia salda alla fede.Non sarà facile; siamoesposti alle tentazioni,alle passioni, ai limitidella ragione e della co-noscenza, alle presunzio-ni e alla prepotenza, ma,se il buon Dio lo vorrà,abbiamo maturato quan-to sia importante unaguida spirituale con cuiaprirsi; quanto sia fonda-mentale una comunità dipreghiera, alla quale ap-poggiarsi, con cui tessere

un confronto sulle scelte di coppia e di genitori. Dalrientro, Enrico è stato puntuale a scandire la giornatacon Lodi e Vespri, io sono attratta dal Rosario. Matteoinvece in silenzio ascolta le nostre preghiere, anche sescherzandoci ricorda che non diventeremo mai santi!Come richiesto nella sua preghiera durante la Messapuò giocare con suo padre e godere dei miei momentidi serenità. Pregate per noi, Amici di Gesù Crocifisso,e per i nostri cuori, perché sappiano inondarsi di Spiri-to Santo e non si chiudano alla grazia, sappiano accet-tare la volontà del Padre ed accogliere il suo disegno.

Enrico, Patrizia, Matteo

Ho sentito S. Paolo della Croce come padreHo vissuto con grande ardore, tramite Radio Maria,l’ora di spiritualità del 18 ottobre, trasmessa dal Con-vento Passionista di Morrovalle. A due passi dallachiesa, non potendo essere presente, ero lì con tutto ilmio cuore. In ginocchio, ho compreso S. Paolo dellaCroce come un vero fratello e un vero apostolo e hosentito quanto sia stata importante la testimonianzadella sua santità. Mai avevo sentito così vivo e così vi-cino questo Santo, così padre spirituale di tutti i figlidel crocifisso. Grazie, P. Alberto, per questo apostolatoattraverso Radio Maria, grazie a nome di tutti gli am-malati e persone in difficoltà. Per la prima volta sentocantare nel mio cuore il ringraziamento a Dio per aver-lo donato alla Chiesa. Il grande Santo preghi per i Pas-sionisti, per gli Amici di Gesù Crocifisso, per tutte lepovere anime crocifisse nel corpo e nello spirito e perlei, P. Alberto, che ne sta così diffondendo il Carisma.Grazie di cuore.

Flora

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Amico di Gesù Crocifisso tramite... Internet!Gentile padre Alberto, le scrivo da Termoli (CB),ho 52 anni e la mia vita scorre tranquilla, in modosemplice ma soddisfacente. Con mia moglie vivouna discreta attività parrocchiale espletata soprat-tutto nel volontariato, ma anche con bei momentidi spiritualità.. In parrocchia sono presenti varimovimenti: ho amici tra loro ma non ho mai volutoessere parte attiva di questi gruppi, perché “senti-vo” mio l’uno o l’altro cammino. Ho vissuto i mo-menti spirituali più bellinella contemplazionepersonale, quasi intima,con il pensiero rivolto aGesù e alla Sua Croce,sentendomi parte dellaSua sofferenza, amando-lo intensamente comeDio e come Uomo.L’immagine del Croci-fisso mi segue da tantotempo, ma negli ultimianni la Sua presenza èsempre più viva. Piccoliepisodi rinnovano conti-nuamente la mia parteci-pazione alla PASSIONEdi CRISTO! Due annior sono a Medjugorje ho“scoperto” Cristo nel-l’Eucaristia, e sempre a Medjugorje quest’anno ho ca-pito di avere in Gesù Crocifisso il mio più grandeAmico. Ma solo poche sere fa ho conosciuto san Paolodella Croce e i padri Passionisti, è stato come se millelampade si fossero accese contemporaneamente, per-mettendomi di vedere il desiderio che da sempre credodi avere nel cuore: essere amico di Gesù Crocifisso.Su internet ho saputo di lei padre Alberto; eccomiquindi a scriverle per chiederle cosa e come fare perpoter incontrare i tantissimi amici di Gesù Crocifissoper pregare con loro ed avere ogni notizia che mi con-senta di approfondire e contemplare con sempre mag-giore amore la Passione di Gesù. La ringrazio e l’ab-braccio forte.

Giovanni Figliola

A P. Alberto e agli Amici di Gesù CrocifissoÈ molto difficile trovare parole con cui esprimere l’e-sperienza degli Esercizi Spirituali a San Gabriele. Sol-tanto il silenzio potrebbe contenerla, un silenzio paca-to e sereno, ai piedi della Croce. Abbiamo provato nelnostro cammino di coppia successi e dolori, sconfitte esoddisfazioni, raggiunto traguardi ambiziosi ed ama-rezze profonde, commesso errori e subito ingiustizie.Siamo stati provati dal fascino del potere e dall’inquie-tudine delle passioni, dal desiderio di rivincita e dalmale, dalla corsa frenetica per avere e dal fascino dellarazionalità, e soltanto lì, alla presenza misericordiosadella Croce che perdona, soltanto lì, avvolti dall’amorepaziente e compassionevole del Padre, siamo stati ra-piti da una pace profonda. La dolcezza della MadreSanta ci ha ricondotto al progetto divino “Vieni connoi”. Sono state le sue parole semplici, essenziali,amorose. Il suo manto celestiale ci ha avvolti liberan-

T E S T I M O N I A N Z E

Amici di Gesù Crocifisso di Recanati.

Con Radio MariaIl 18 0ttobre abbiamo partecipato in

parecchi all’Ora di Spiritualità, trasmessa daRadio Maria dalla chiesa dei Passionistidi Morrovalle, dalla 16,30 alle 16,45, ri-cordando San Paolo della Croce. L’Ora èstata animata dal Gruppo del Canto gui-dato dal P. Aurelio D’Intino. Ha presiedu-to il P. Alberto, con la partecipazione dialtri padri della comunità. La conduttricedel programma di Radio Maria Marche,Brunetta Baldoni, ha illustrato molto benele caratteristiche della Chiesa dei Passio-nisti, conosciuta nel mondo come Santua-rio della Madonna della Quercia e Novi-ziato S. Gabriele e non ha mancato di ac-cennare anche agli Amici di Gesù Croci-fisso, che hanno in questa chiesa il lorocentro principale. Nella breve omelia, il P.Alberto ha ricordato che proprio in que-st’ora, 227 anni fa, S. Paolo della Crocevolava al cielo. È stata una esperienzagioiosa che ha accesso nel nostro cuore il desiderio diripeterla.

PiaLa festa del PadreIl 19 ottobre abbiamo festeggiato insieme S. Paolo del-la Croce, fondatore della Famiglia Passionista. Alleore 21,00 abbiamo gremito la chiesa dei Passionisti diRecanati, provenienti da .tutte le Fraternità delle Mar-che. La solenne concelebrazione è stata presieduta dalnostro Assistente, P. Alberto, che all’omelia ci ha ri-cordato i momenti salienti della vita e del pensiero diS. Paolo, grande mistico, ma anche grande missionarioe uomo d’azione. All’Offertorio diversi Amici hannopresentato doni simbolici all’altare, per ricordare a tut-ti l’impegno di rinnovare l’offerta della nostra vita aGesù Crocifisso. Al termine ci siamo riuniti nel saloneattiguo per un momento di festa e di vera fraternità.

M. Teresa Mosca

Amici di Gesù Crocifisso

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Ritiri mensili a Morrovalle

Con il mese di settembre abbiamo ripreso i ritirimensili a Morrovalle, guidati dal P. Alberto. La par-

tecipazione è stata discreta, anche se,dopo la pausa estiva, si fa fatica a ri-prendere il ritmo pieno. Questi sonostati i temi svolti dal P. Alberto:15 settembre: “Eco degli esercizi:Il cammino di santità delle famigliedegli Amici”13 ottobre: “Il S. Rosario,una preghiera da valorizzare meglio”.10 novembre: “La Liturgia delle ore:preghiera della Chiesa e nostra”.15 dicembre: Ultimo ritiro dell’anno.

Ritiri Mensili 2003 a Morrovalle:

12 Gennaio - 2 febbraio - 9 marzo6 aprile - 18 maggio: Consacrazioni - 8 giugno:Consacrazioni - 14 settembre - 19 ottobre - 9 no-vembre - 14 dicembre

AA VV VV II SS OOLa nostra rivista viene inviata a tutti gli

iscritti agli Amici di Gesù Crocifisso. Ma spesso non sappiamo se la ricevono

e se la gradiscono, se l’indirizzo è esatto,soprattutto per gli iscritti più lontani.

Perciò con il nuovo anno l’invio sarà sospeso a coloro

che ricevono da più anni la rivista e nonhanno mai dato un segno di gradimento.

Ringraziamo tutti coloro che hanno inviatola loro offerta per le spese di stampa.

“Molti anni or sono io avevo un bel Bambino dipinto sopra una cartadi Germania, che se ne dormiva placidamente sopra una croce. Oh,quanto mi piaceva quel simbolo! Lo diedi ad una persona crocifissa. Iovolevo che quell’anima fosse bambina per purità e semplicità, dormis-

se sopra la Croce del dolce Gesù. Dunque leinel santo Natale, quando avrà il Bambinonel suo cuore, tutta trasformata in esso peramore, dorma con Lui nella culla della Cro-ce, e alla divina canzonetta che canterà Ma-ria santissima, lei si addormenti col divinBambinello, ma fatta un solo cuore con es-so”.

(S. Paolo della Croce)

Auguri vivissimi di Buon Natale e FeliceAnno Nuovo con tante benedizioni

a tutti gli AmiciP. Alberto Pierangioli

A M I C I NN E W S

Maria Elena di Fossacesiaaugura a tutti

“Buon Natale”