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Analisi delle dinamiche paesistiche e individuazione delle componenti del patrimonio culturale e ambientale della Riserva Naturale Statale e Area Marina Protetta di Torre Guaceto (Prov. Brindisi) Martino Miali* §1 , Teodoro Semeraro*, Alessandro Ciccolella § , Donatella Valente*, Giovanni Zurlini* *Laboratorio di Ecologia del Paesaggio, Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche e Ambientali, Università del Salento, Ecotekne, Prov.le Lecce-Monteroni, 73100 Lecce §Riserva Naturale Statale e Area Marina Protetta di Torre Guaceto, Via Sant’Anna 6, 72012 Carovigno (BR) Riassunto La Riserva Naturale Statale e Area Marina Protetta di Torre Guaceto (Brindisi, Regione Puglia) costituisce un patrimonio naturalistico di inestimabile valore ecologico e paesistico, contraddistinto da una varietà di ecosistemi che vanno dalle dune alla palude, dal promontorio roccioso alla caletta e ai fondali marini, dalla macchia al bosco sempreverdi, dal paesaggio degli uliveti secolari a quello agricolo delle aziende avviate a seguito della Riforma Fondiaria. A causa delle attività antropiche il paesaggio è in continua evoluzione, con frammentazione di habitat a elevata naturalità e perdita di valori e servizi ecosistemici. Per lo studio e valutazione dei paesaggi, l’Ente Gestore di Torre Guaceto, nell’ambito della procedura di registrazione EMAS II, si avvale di uno studio mirato alla individuazione, catalogazione e descrizione delle peculiarità naturalistiche, culturali e archeologiche e della realizzazione di un Sistema Informativo Territoriale (SIT) per poter stabilire una politica di gestione consapevole e sostenibile. Al fine di implementare il SIT della Riserva di Torre Guaceto sono state realizzate una base cartografica georeferita e una mappa di uso del suolo per ciascuna delle riprese aeree storiche risalenti al 1943 e 1974, sulla base di 21 classi scelte quali strumenti di identificazione e di valutazione delle dinamiche in atto tra gli elementi essenziali presenti sul territorio. Il raffronto fra le carte di uso del suolo del 1943 e 1974 e quelle presenti nel SIT, realizzate per il 1954, 1987, 1997, ha consentito di studiare le dinamiche e le trasformazioni che hanno caratterizzato il territorio della Riserva, determinandone la struttura attuale. Una pianificazione volta alla tutela e valorizzazione dell’area dovrà necessariamente comprendere la riscoperta della cultura e delle tradizioni locali che, affermatesi nel corso del tempo, meglio si adattano ad un utilizzo sostenibile delle risorse. Key-words: paesaggio; varietà di ecosistemi; Registrazione EMAS; sistema informativo geografico; geodatabase; analisi del cambiamento; gestione sostenibile. ——— 1 Per la corrispondenza: Dr. Martino Miali; Tel.: +39-080-5651394; e-mail: [email protected]. 1. Introduzione A far data dalla sua costituzione (Dicembre 2000), il Consorzio di Gestione della Riserva di Torre Guaceto ha sempre più affermato il proprio impegno per la tutela e la conservazione dell’Area Marina Protetta e della Riserva Naturale, congiuntamente a quello per la promozione e la fruizione dell’area. Tutto questo è

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Analisi delle dinamiche paesistiche e individuazione delle

componenti del patrimonio culturale e ambientale della Riserva

Naturale Statale e Area Marina Protetta di Torre Guaceto (Prov.

Brindisi)

Martino Miali*§1

, Teodoro Semeraro*, Alessandro Ciccolella§, Donatella Valente*,

Giovanni Zurlini*

*Laboratorio di Ecologia del Paesaggio, Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche e Ambientali, Università del Salento, Ecotekne,

Prov.le Lecce-Monteroni, 73100 Lecce

§Riserva Naturale Statale e Area Marina Protetta di Torre Guaceto, Via Sant’Anna 6, 72012 Carovigno (BR)

Riassunto

La Riserva Naturale Statale e Area Marina Protetta di Torre Guaceto (Brindisi, Regione Puglia) costituisce un patrimonio

naturalistico di inestimabile valore ecologico e paesistico, contraddistinto da una varietà di ecosistemi che vanno dalle dune

alla palude, dal promontorio roccioso alla caletta e ai fondali marini, dalla macchia al bosco sempreverdi, dal paesaggio degli

uliveti secolari a quello agricolo delle aziende avviate a seguito della Riforma Fondiaria. A causa delle attività antropiche il

paesaggio è in continua evoluzione, con frammentazione di habitat a elevata naturalità e perdita di valori e servizi

ecosistemici. Per lo studio e valutazione dei paesaggi, l’Ente Gestore di Torre Guaceto, nell’ambito della procedura di

registrazione EMAS II, si avvale di uno studio mirato alla individuazione, catalogazione e descrizione delle peculiarità

naturalistiche, culturali e archeologiche e della realizzazione di un Sistema Informativo Territoriale (SIT) per poter stabilire

una politica di gestione consapevole e sostenibile. Al fine di implementare il SIT della Riserva di Torre Guaceto sono state

realizzate una base cartografica georeferita e una mappa di uso del suolo per ciascuna delle riprese aeree storiche risalenti al

1943 e 1974, sulla base di 21 classi scelte quali strumenti di identificazione e di valutazione delle dinamiche in atto tra gli

elementi essenziali presenti sul territorio. Il raffronto fra le carte di uso del suolo del 1943 e 1974 e quelle presenti nel SIT,

realizzate per il 1954, 1987, 1997, ha consentito di studiare le dinamiche e le trasformazioni che hanno caratterizzato il

territorio della Riserva, determinandone la struttura attuale. Una pianificazione volta alla tutela e valorizzazione dell’area

dovrà necessariamente comprendere la riscoperta della cultura e delle tradizioni locali che, affermatesi nel corso del tempo,

meglio si adattano ad un utilizzo sostenibile delle risorse.

Key-words: paesaggio; varietà di ecosistemi; Registrazione EMAS; sistema informativo geografico; geodatabase; analisi del cambiamento;

gestione sostenibile.

——— 1 Per la corrispondenza: Dr. Martino Miali; Tel.: +39-080-5651394; e-mail: [email protected].

1. Introduzione

A far data dalla sua costituzione (Dicembre 2000), il

Consorzio di Gestione della Riserva di Torre Guaceto

ha sempre più affermato il proprio impegno per la

tutela e la conservazione dell’Area Marina Protetta e

della Riserva Naturale, congiuntamente a quello per

la promozione e la fruizione dell’area. Tutto questo è

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2

stato anche sancito nell’ambito della procedura di

richiesta di registrazione EMAS II / Reg. CE

761/2001 con l’elaborazione della propria Politica

Ambientale.

Gli studi di settore del Piano quinquennale di

gestione hanno permesso di individuare le azioni

prioritarie di intervento che hanno visto una prima

attuazione con le risorse finanziarie disponibili. A

seguito della procedura di registrazione EMAS l’Ente

Gestore ha riesaminato la sua struttura organizzativa,

le attività di pianificazione e di sviluppo economico,

al fine di mantenere attiva la sua politica ambientale.

Fondamentale è risultato il coinvolgimento e il

dialogo con l’opinione pubblica e con i portatori di

interessi ai fini della redazione/revisione del

regolamento della Riserva e per la corretta

pianificazione dei programmi pluriennali di

interventi.

L’impiego del SIT permette un approccio di tipo

interdisciplinare che riconduce a sistema le diverse

componenti attraverso la definizione di un modello

concettuale comune. Tale approccio permette di

conseguire determinati obiettivi quali la continua

ricognizione sullo stato dell’ambiente,

l’individuazione delle pressioni e i cambiamenti

indotti sulla qualità dell’ambiente.

Il Sistema Informativo Territoriale (SIT) di Torre

Guaceto rappresenta un sistema di conoscenze per

una gestione adattativa e sostenibile. La sua

realizzazione ha comportato l’implementazione di un

geodatabase all’interno del software ArcGis 9.2 che

ha permesso:

- di realizzare la base di dati geografica del SIT

fornendo un unico contenitore di dati in grado di

organizzare ed archiviare l’informazione geografica

in formato vettoriale o raster ed i dati alfanumerici

in tabelle e relazioni;

- di creare delle regole che permettono di garantire

la qualità delle proprietà topologiche e geografiche

della componente geometrica del dato;

- di creare delle regole che permettono di garantire

la qualità delle informazioni alfanumeriche nella

fase di immissione;

- di generare e gestire delle relazioni semplici e

composte tra i dati del sistema che permettono la

creazione di query complesse.

Il Geodatabase realizzato (Figura 1) è costituito da tre

componenti:

- componente ―Mare‖, in cui sono raccolti tutti i

dati in possesso dell’Ente Gestore riguardanti la

AMP di Torre Guaceto;

- componente ―Terra‖, in cui si trovano tutti i dati

in possesso dell’Ente Gestore riguardanti la Riserva

Statale di Torre Guaceto;

- componente ―Foto Aeree‖, in cui sono raccolte le

immagini aeree di Torre Guaceto e del suo contesto

territoriale nei differenti anni (1954, 1987, 1997,

2006).

Figura 1: Schermata del Geodatabase della Riserva di Torre

Guaceto

Il presente lavoro si propone di svolgere un’indagine

sulle dinamiche paesistiche della RNS di Torre

Guaceto nell’intervallo temporale 1943-1997 che

permetta di conoscere le trasformazioni subite dalla

componente naturale e dalla componente sociale, al

fine di fornire utili indicazioni e suggerimenti da

integrare nel piano di gestione della Riserva per poter

stabilire una politica di gestione consapevole e

sostenibile.

2. Materiali e Metodi

La Riserva Naturale Statale di Torre Guaceto, istituita

con Decreto del Ministero dell’Ambiente 4 Febbraio

2000 ―Istituzione della riserva naturale statale

denominata ―Torre Guaceto‖‖, si estende per circa

1.114 Ha dei quali 716 Ha ricadenti nel Comune di

Carovigno e 398 Ha nel Comune di Brindisi

(Regione Puglia) (Figura 2).

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XVIII Congresso Nazionale SItE, Parma 1-3 settembre 2008 3

Figura 2: Area di studio

L’area, di forma irregolare, ha una profondità media

di 3.000 metri, ed è attraversata e divisa dalla strada

statale 379 che collega le città di Bari e Brindisi. I

sistemi che si sviluppano a monte e a valle della

strada statale sono profondamente diversi. A monte,

infatti, permane un sistema agricolo tipico della zona

di Ostuni – Carovigno, posto in grande continuità con

la copertura vegetale esterna alla Riserva. Sono

presenti, su terreni rossi, grandi oliveti secolari a

sesto irregolare, tra i più antichi dell’intero Salento,

delimitati da stradine e muretti a secco. Nell’area

posta a valle della superstrada sono riconoscibili due

tratti principali: 1) in primo luogo, nella parte

prossima al mare e per circa metà della lunghezza

della costa protetta della Riserva, vi è un apparato

dunale imponente, concluso verso terra da una fitta

macchia mediterranea. Una significativa varietà di

ambiti diversificati si succedono in questo tratto

costiero per alcune centinaia di metri verso

l’entroterra. Al suo interno vi sono piccole zone

umide che si formano durante e dopo le piogge e che

scompaiono nei periodi più caldi, ed alcune risorgive

di acqua dolce anche esse stagionali. La successione

spaziale spiaggia, duna, macchia mediterranea si

conclude con aree agricole (prevalentemente orticole)

ed alcuni rimboschimenti di non grande qualità; 2) il

secondo tratto costiero, che si sviluppa verso sud, non

presenta né dune né spiaggia. Si caratterizza come

una costa bassa e rocciosa, con piccole spiaggette ed

una vegetazione che si spinge fin sulla linea di costa.

Per un quadro più completo delle dinamiche

paesistiche che hanno interessato il paesaggio prima

dell’istituzione della Riserva, si è provveduto ad

analizzare il sistema socio-ecologico dell’area in

esame attraverso quattro finestre temporali di

indagine (1943-1954; 1954-1974; 1974-1987; 1987-

1997) mediante: 1) la realizzazione della base

fotografica per il 1943 e il 1974, avvenuta tramite

l’acquisizione in formato digitale delle riprese aeree,

la geocodifica delle porzioni di fotografia acquisite in

digitale, la mosaicatura e il bilanciamento cromatico

dell’immagine rettificata e georeferita; 2) la creazione

di carte dell’uso del suolo rappresentative della

tipologia di copertura del territorio nei cinque anni

esaminati; 3) la creazione di carte del cambiamento

che hanno permesso di visualizzare la componente

spaziale delle trasformazioni che si sono verificate

nel corso del tempo; 4) la creazione di matrici di

transizione che hanno consentito di stimare intensità

e direzione dei cambiamenti.

3. Risultati

La carta dell’uso del suolo relativa all’anno 1943

della Riserva Naturale Statale di Torre Guaceto

(Figura 3) mostra come l’area in esame sia dominata

dalla presenza delle classi ―fragmiteto‖, ―incolto‖,

―macchia‖, ―oliveto secolare‖ e ―seminativo‖. Sono

assenti la classe ―oliveto secolare e seminativo‖ e la

classe ―superstrada 379‖.

Figura 3: Carta dell’uso del suolo del 1943 della RNS di Torre

Guaceto

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4

La carta dell’uso del suolo relativa all’anno 1954

(Figura 4) (Semeraro, 2003) mostra come l’area

indagata sia dominata dalla presenza delle classi

―seminativo‖, ―oliveto secolare‖, ―incolto‖,

―fragmiteto‖, ―macchia‖, ―oliveto secolare e

seminativo‖.

Figura 4: Carta dell’uso del suolo del 1954 della RNS di Torre

Guaceto

La carta del cambiamento (Figura 5) e la matrice di

transizione (Tabella 1) relative agli anni 1943-1954

mostrano come nel periodo in esame i cambiamenti

più significativi si riscontrano nel passaggio di

un’ampia area di ―incolto‖ in ―seminativo‖,

―macchia‖, ―costruzioni generiche‖ e ―fragmiteto‖ e

di un’ampia area di ―macchia‖ in ―incolto‖ e

―seminativo‖. La classe ―oliveto secolare‖ subisce

una notevole riduzione di superficie, imputabile alla

conversione della classe in ―oliveto secolare e

seminativo‖, mentre la classe ―fragmiteto‖ si

trasforma in ―seminativo‖. Questi cambiamenti

interessano principalmente la zona agricola della

Riserva.

Figura 5: Carta del cambiamento relativa all’intervallo di

tempo 1943-1954.

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XVIII Congresso Nazionale SItE, Parma 1-3 settembre 2008 5

Tabella 1: Matrice di transizione per il confronto fra la carta

dell’uso del suolo realizzata per l’area di Torre Guaceto nel 1943 (righe) e quella realizzata nel 1954 (colonne).

Le classi sono state codificate come: art, artificiale; cas,

costruzioni generiche; est, esterno; f, ferrovia; fr, fragmiteto; el, incolto; ma, macchia; os, oliveto secolare; oss, oliveto secolare e

seminativo; sab, sabbia; sc, scogliera; se, seminativo; sie, siepe

generica; as, superstrada 379 (est non è una classe facente parte del sistema di classificazione, ma indica il bordo della carta necessario

per valutare le variazioni che si sono verificate lungo la linea di costa).

La carta dell’uso del suolo relativa all’anno 1974

(Figura 6), realizzata solo per la parte naturale della

Riserva a causa della parziale copertura fotografica

dell’area, mostra come la RNS di Torre Guaceto sia

dominata dalla presenza della classe ―seminativo‖,

alla quale si aggiungono le classi ―fragmiteto‖ e

―macchia‖, mentre risultano poco rappresentative

(aventi un’estensione complessiva minore o uguale a

10 ha) le classi ―artificiale‖, ―costruzioni generiche‖,

―scogliera‖ e ―superstrada 379‖.

Figura 6: Carta dell’uso del suolo del 1974 della RNS di Torre

Guaceto

La carta del cambiamento (Figura 7) e la matrice di

transizione (Tabella 2) relative agli anni 1954-1974

mostrano un incremento della superficie relativa alla

classe ―costruzioni generiche‖, imputabile alla

conversione parziale del ―seminativo‖, mentre la

classe ―fragmiteto‖ subisce una riduzione della

propria superficie totale, per la conversione della

classe in ―incolto‖, ―macchia‖, ―sabbia‖,

―seminativo‖ e ―superstrada 379‖.

La classe ―incolto‖ subisce una riduzione della

propria estensione, principalmente imputabile alla

conversione della classe in ―macchia‖, mentre la

classe ―siepe generica‖ aumenta la propria superficie,

principalmente a causa della conversione del

―seminativo‖.

Le sopracitate variazioni non sono però

significativamente rilevanti.

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Uso del suolo nel 1943

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1954

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6

Figura 7: Carta del cambiamento relativa all’intervallo di

tempo 1954-1974.

Tabella 2: Matrice di transizione per il confronto fra la carta

dell’uso del suolo realizzata per l’area di Torre Guaceto nel 1954 (righe) e quella realizzata nel 1974 (colonne).

Le classi sono state codificate come: art, artificiale; cas,

costruzioni generiche; est, esterno; fr, fragmiteto; el, incolto; ma, macchia; p, rimboschimento pino; sab, sabbia; sc, scogliera; se,

seminativo; sie, siepe generica; as, superstrada 379; ta, tamerici

(est non è una classe facente parte del sistema di classificazione, ma indica il bordo della carta necessario per valutare le variazioni

che si sono verificate lungo la linea di costa).

La carta dell’uso del suolo relativa all’anno 1987

(Figura 8) mostra la prevalenza della classe

―fragmiteto‖, alla quale si aggiungono le classi

―macchia‖ e ―seminativo‖, mentre risultano poco

rappresentative (aventi un’estensione complessiva

minore o uguale a 10 ha) le classi ―artificiale‖,

―costruzioni generiche‖, ―rimboschimento pino‖,

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Uso del suolo nel 1954

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1974

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XVIII Congresso Nazionale SItE, Parma 1-3 settembre 2008 7

―scogliera‖, ―siepe generica‖ e ―superstrada 379‖

(Semeraro, 2003; Valente, 2005).

Figura 8: Carta dell’uso del suolo del 1987 della RNS di Torre

Guaceto

La carta del cambiamento (Figura 9) e la matrice di

transizione (Tabella 3) relative agli anni 1974-1987

mostrano come i cambiamenti più significativi si

riscontrano nella conversione della classe ―sabbia‖ in

―esterno‖, del ―fragmiteto‖ in ―incolto‖, ―macchia‖ e

―rimboschimento pino‖ e nella trasformazione

dell’‖incolto‖ e del ―seminativo‖ in ―macchia‖,

mentre le classi ―artificiale‖, ―scogliera‖, ―siepe

generica‖, ―superstrada 379‖ e ―tamerici‖ non

subiscono alcuna variazione.

Figura 9: Carta del cambiamento relativa all’intervallo di

tempo 1974-1987.

Tabella 3: Matrice di transizione per il confronto fra la carta

dell’uso del suolo realizzata per l’area di Torre Guaceto nel 1974 (righe) e quella realizzata nel 1987 (colonne).

Le classi sono state codificate come: art, artificiale; cas,

costruzioni generiche; est, esterno; fr, fragmiteto; el, incolto; ma, macchia; oni, oliveto nuovi impianti; p, rimboschimento pino; sab,

Cla

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47

153,4

90

0167,0

28

sie

00

1,2

14

1,2

14

sp

00

as

08,4

72

8,4

72

ta0,4

16

0,4

16

Tota

le1,5

91

2,1

95

2,3

12

98,2

95

11,0

64

69,1

04

0,9

07

4,5

611,6

31

7,7

3154,9

71,2

14

0,5

81

8,4

72

0,4

16

375,0

44

Uso del suolo nel 1974

Uso

del su

olo

nel 1987

Matric

e d

i tran

siz

ion

e

1974 -

1987

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8

sabbia; sc, scogliera; se, seminativo; sie, siepe generica; sp,

specchi d’acqua; as, superstrada 379; ta, tamerici (est non è una classe facente parte del sistema di classificazione, ma indica il

bordo della carta necessario per valutare le variazioni che si sono

verificate lungo la linea di costa).

La carta dell’uso del suolo relativa all’anno 1997

(Figura 10) evidenzia la prevalenza delle classi

―seminativo‖, ―oliveto secolare‖, ―fragmiteto‖ e

―macchia‖.

Figura 10: Carta dell’uso del suolo del 1997 della RNS di Torre

Guaceto

La carta del cambiamento realizzata per il decennio

1987-1997 (Figura 11) mostra come la

trasformazione maggiore interessa la zona agricola,

in cui una parte cospicua dell’―oliveto secolare‖

viene sostituita dalla classe ―oliveto nuovi impianti‖,

con l’aggiunta di numerose patch di ―seminativo‖;

nella sua periferia il potenziamento della ―superstrada

379‖ comporta delle trasformazioni lineari poco

estese, ma che definiscono un confine nei flussi fra le

due aree della Riserva. La tendenza generale per le

varie classi è quella di un parziale cambiamento della

loro estensione senza l’introduzione di nuove

tipologie di uso del suolo.

La zona umida resta pressoché intatta fatto salvo per

una certa dinamica della linea di costa causata da un

arretramento della stessa come conseguenza di un

processo di erosione, per la presenza di specchi

d’acqua e le variazioni localizzate dovute a

conversioni di alcune classi in seminativo (Valente,

2005).

Figura 11: Carta del cambiamento relativa all’intervallo di

tempo 1987-1997.

4. Discussione e conclusioni

La realizzazione delle carte dell’uso del suolo della

Riserva Naturale Statale di Torre Guaceto per gli anni

1943 e 1974 ha consentito di completare il quadro

delle trasformazioni che hanno interessato il

paesaggio in esame prima dell’istituzione della

Riserva2. Il territorio analizzato risulta dominato, sia

nella parte naturale che nella zona agricola, da classi

a profonda naturalità, come il ―fragmiteto‖ e la

―macchia‖, e da classi, come il ―seminativo‖,

l’‖oliveto nuovi impianti‖ e l’‖oliveto secolare e

seminativo‖, che testimoniano una profonda

influenza antropica sull’area, per l’esercizio

dell’attività agricola. Anche l’introduzione, in un

periodo compreso fra il 1943 e il 1954, della statale

379, che collega le città di Bari e Brindisi, e il

relativo potenziamento, avvenuto nell’intervallo

1987-1997, tende a influenzare in maniera negativa il

sistema socio-ecologico dell’area, in quanto può

provocare effetti dannosi alla vegetazione circostante.

Il Piano di gestione quinquennale, elaborato dal

Consorzio di Gestione della RNS, tende a valorizzare

le colture agricole a minor impatto ambientale (es.

pomodoro da serbo, carciofo locale e altre ortive

autunno-primaverili) che richiedono un minor

impiego di fertilizzanti e acqua e il raggiungimento,

per tali prodotti, di un marchio di origine (DOP, IGP,

IGT), rappresentando, in tal modo, il vero valore

aggiunto delle produzioni agricole della Riserva.

——— 2 La presente ricerca è stata finanziata dalla Regione Puglia

nell’ambito del P.O.R. Puglia 2000-2006, Mis. 3.12.

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XVIII Congresso Nazionale SItE, Parma 1-3 settembre 2008 9

Lo sviluppo ed il consolidamento di siepi insieme al

mantenimento dei muretti a secco non solo

favoriscono la conservazione di elementi culturali e

tracce della storia contadina che esprimono il

possesso umano del territorio, ma permettono, altresì,

una maggiore conservazione e difesa della diversità

biologica. La recente creazione, a ridosso della

superstrada, di uno specchio d’acqua dolce si

inserisce in questo tentativo di rivalutazione del

carattere storico e territoriale della Riserva, in quanto

tende a favorire il ripopolamento dell’area da parte

degli uccelli migratori.

5. Bibliografia

- AA.VV. 2003 - Applicazioni pilota dei Sistemi di

Gestione Ambientale nelle aree naturali protette.

Disponibile in rete presso il sito

www.qualitypark.casaccia.enea.it.

- Consorzio di Gestione di Torre Guaceto. Piano di

Gestione quinquennale della Riserva Naturale Statale

di Torre Guaceto e del SIC ―Torre Guaceto e

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- Decreto Ministero dell’Ambiente 4 Febbraio 2000,

Istituzione della riserva naturale statale denominata

―Torre Guaceto‖.

- Ministero dell’Ambiente e della Tutela del

Territorio 2003 - Il regolamento EMAS.

Disponibile in rete presso il sito

www.miniambiente.it.

- Petrosillo I., Grato E., Ciccolella A., Zaccarelli N.,

Zurlini G., 2005 - I Sistemi di Gestione Ambientale

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Guaceto. XV Congresso della Società Italiana di

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www.riservaditorreguaceto.it.

- Regolamento (CE) n. 761/2001 del Parlamento

Europeo e del Consiglio del 19 Marzo 2001

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- Semeraro T., 2003, Change Detection e

cartografia tematica dell’uso del suolo nella

Riserva Statale di Torre Guaceto (Prov. di

Brindisi), Tesi di laurea Facoltà di Scienze

Matematiche Fisiche e Naturali – Corso di Laurea

Triennale in Scienze e Tecnologie per l’Ambiente,

Università del Salento, A.A. 2002-2003.

- Valente D., 2005, Dinamica del mosaico

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di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali – Corso

di Laurea in Scienze Ambientali, Università del

Salento, A.A. 2004-2005.

- Zurlini G., 1993, ―I Sistemi Informativi per

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S. e Marchetti R. (Editori), ―Ecologia applicata,

Nuova Edizione‖, pp. XXIV + 1190,

CittàStudiEdizioni, Torino - Italia.