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Numero unico a cura degli inserzionisti LEGA PRO 2ª DIVISIONE GIRONE A 2012/2013 Rimini-Milazzo Domenica 16 dicembre 2012 ore 14,30 n.7 DIVENTA NOSTRO FAN!

Hurrà Rimini N°7

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LEGA PRO 2ª DIVISIONE GIRONE A 2012/2013

Rimini-Milazzo Domenica 16 dicembre 2012

ore 14,30

n.7

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Nella festa di Natale il tempo dei regali è finito

Editoriale

Dopo un autunno da sorta di Papà Natale anticipati in maglia a scacchi (buoni colori biancorossi non

mentono...) è ora di sperare davvero nella magia di Santa Claus. La società il suo regalo lo ha impacchettato sotto forma di ingresso gratis per tutti al Romeo Neri nell’ultima gara casalinga pre festività di fine anno, sul campo quelli agli avversari di turno devono essere sold out.Il tempo delle ingenuità è finito, in settimana i più esperti della banda - da Scotti a Marco Brighi e Taddei - lo hanno ribadito a chiare lettere: oggi come oggi servono solo punti. PUNTI.La prestazione non manca mai, il gioco e la manovra sono tornati fluidi, la personalità sta riemergendo tutta pur fra i patemi figli di un digiuno diventato ramadan? “Echissenefraga” per dirla come il numero uno e il numero dieci: stringi stringi la classifica non decolla, anzi si fa domenica dopo domenica più difficile e preoccupante. “Dei complimenti ci siamo stancati, non ce ne frega più niente, dobbiamo pensare solo al campo” il coro dei giocatori. E allora avanti tutta in quello che è incredibilmente diventato uno spareggiosalvezza: sul prato del Neri si sfidano una squadra che ha fatto bottino pieno una sola volta e una che non l’ha ancora fatto e il risultato è solo uno. Oggi e fra sette giorni nella tana della Giacomense.A tutti i costi. Badando al sodo e basta. Via il frac, l’abito della festa e su la tuta blu da operai. La bava alla bocca e il sacrificio sono nel dna del gruppo di Luca D’Angelo, ma evidentemente non bastano più. Si spinga ancor più a tavoletta l’acceleratore dell’abnegazione, si chiuda la serranda della disattenzione e ci si affidi ai timonieri di lungo corso. Serve tutto, serve di più, anche un pubblico dodicesimo uomo approfittando della promozione natalizia. Il futuro tecnico passa da questa settimana: può far trascorrere feste più serene, dare l’attesa svolta per ripartire nel ritorno con una tranquillità ritrovata. Anno nuovo, vita nuova (restando alle faccende di campo senza inoltrarsi in altri sentieri...) ma a patto di chiudere bene quello in corso... Alè burdèl

Nicola Strazzacapa

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L’Analisi

La Lega Pro che verrà

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Il calcio di Lega Pro cambia e viene proprio da dire finalmente.

Finalmente perché nelle ultime stagioni abbiamo assistito a un calcio mediocre e infelice con classifiche falsate dalle penalizzazioni ed estati sempre calde scandite dal numero delle società fallite. Troppe le squadre professionistiche del calcio italiano, specie in terza e quarta serie dove nelle ultime stagioni sono sparite più di cinquanta società. Difficile trovare affascinante la povertà sapendo poi che questa non riguarda solo i conti ma soprattutto il talento con in campo baby ancora non pronti o che non lo saranno mai, solo per sopravvivere, o almeno provarci, attraverso i contributi. Si cambia dunque ma prima di arrivare alla meta, a un pallone che si spera torni a essere almeno degno, sarà necessario passare da una stagione, la prossima, che non sarà bella né spettacolare ma dura durissima e spietata specie per la Seconda Divisione. Vediamo allora cosa cambierà il prossimo anno senza infilarci nel labirinto delle questioni economiche e strutturali che pure rappresenteranno un bivio decisivo per molte società. Parliamo solo di campo con 69 squadre che anche il prossimo anno si presenteranno al via (33 in Prima Divisione 36 in

Seconda) al netto dei fallimenti estivi che saranno integrati dai ripescaggi. Nel 2013/14 le prime due squadre classificate dei rispettivi gironi di Prima Divisione saranno promosse in B poi la determinazione delle altre due formazioni promosse in cadetteria, avverrà attraverso la disputa dei play off tra le squadre classificate

dal secondo al nono posto di ogni girone. Dalla Prima non retrocederà chiaramente nessuno. In Seconda ci sarà la vera mattanza. Su diciotto squadre di ogni girone, solo le prime otto accederanno direttamente al successivo campionato unico. Le ultime sei classificate retrocederanno invece direttamente in serie D. Le altre tre formazioni che saranno costrette a scendere tra i dilettanti, e l’ultima formazione che si unirà alle prime otto per prendere parte

alla Lega Pro unica del 2014/15, saranno invece decise dai play out. Si disputeranno tra la nona, decima, undicesima e dodicesima classificata di ogni girone, con due semifinali che sanciranno la settima e ottava formazione retrocessa mentre la finale vedrà la vincente staccare il nono biglietto per la Lega Pro e la perdente

unirsi alle altre retrocesse. Dalla stagione successiva a tre gironi le prime tre saranno promosse direttamente in B, poi play off tra seconde e terze di ogni girone, più le due migliori quarte, per assegnare la quarta promozione tra i cadetti. L’ultima classificata retrocederà invece direttamente in serie D poi play out tra sedicesima, d i c i a s s e t t e s ima , diciottesima e d i c i a n n o v e s i m a classificata con doppia sfida e retrocessione per le

due perdenti. La riforma dei campionati e le nuove regole economiche e strutturali erano necessarie: se il nuovo assetto sarà ossigeno in grado di riportare il pallone ormai sgonfio alla pressione giusta si vedrà, di certo c’è che quando il pallone rotola sul campo, qualcosa accade. Sicuro.

Francesco Pancari

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L’avversario

Ultimo ma in ripresa

Una siciliana al Nord. L’inserimento del Milazzo nel girone A di Seconda

Divisione fece molto discutere al momento della composizione degli organici di Lega Pro e per il momento a rimetterci, almeno sul campo, è stata proprio la compagine messinese. Ultimi in classifica a braccetto con il Casale, i rossoblù hanno patito soprattutto le vicissitudini societarie che hanno caratterizzato l’inizio di stagione, tanto che alla 6^ giornata il Milazzo si presentò a Castiglione con la formazione Berretti, uscendone con un inevitabile 6-0. Da qualche settimana le cose sembrano essersi rimesse a posto e anche la squadra ha risposto inanellando una serie di quattro pareggi consecutivi tra cui quelli esterni su campi difficili come quelli di Venezia (1-1) e Meda (0-0 contro il Renate). Il Milazzo è alla sua terza stagione in assoluto tra i professionisti dopo un’escalation

cominciata nel 2007-08 con la vittoria del campionato di Promozione, prima di tre promozioni consecutive che nel 2009-10 hanno portato la società siciliana per la prima volta in Lega Pro. Non solo, da matricola assoluta, i rossoblù centrarono un gran terzo posto nel 2010-11 perdendo poi i play-off contro l’Avellino. Da quel momento è invece iniziata la parabola discendente: 13° posto l’anno scorso in Seconda e ora una situazione che non promette molto di buono. Dopo il già citato poker di pareggi, la formazione allenata da mister Tudisco è tornata a cadere, prima in casa (lo stadio “Grotta Polifemo” prende il nome dall’adiacente grotta dove secondo leggenda risiedeva il gigante mitologico) contro il Santarcangelo e poi nel finale a Mantova, piegata soltanto su rigore. Domenica scorsa invece altro pari (l’ottavo) contro il quotato Monza (0-0). Sta di fatto

che in quindici partite, il Milazzo non è ancora riuscito a conquistare la vittoria. Problemi in attacco: soltanto dieci le reti realizzate mentre la difesa, dopo alcune imbarcate (a parte il 6-0 rimediato dalla Berretti a Castiglione ci sono anche l’1-5 di Alessandria e lo 0-4 con il Forlì) si è riassestata e sta marciando su ritmi accettabili. A livello di singoli, il capocannoniere è Andrea D’Amico (classe ’89 rientrato a Milazzo dopo una stagione in C1 a Portogruaro) con quattro centri mentre il giocatore più tecnico è il francese Marc Lewandowski (23enne di Marsiglia) che l’anno scorso si era diviso tra Como e Monza. Occhio anche al portiere Andrea Tesoniero (’88), tre anni fa avversario dei biancorossi tra le fila del Potenza in C1.

Cristiano Cerbara

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Il settore giovanile: Esordienti Regionali

“Lavoriamo sulla tecnica”Il nostro viaggio nel mondo delle

giovanili biancorosse stavolta fa scalo al campo della Stella, quartier generale dei Giovanissimi Regionali fascia B, allenati da Mirco Malferrari. Malferrari, com’è la sua squadra? “Gestisco assieme a Simone Arceci una rosa di ventiquattro ragazzi del 2000 al loro primo anno di Giovanissimi. Sono una squadra discreta, piuttosto omogenea, nel senso che magari qualcuno è già più sviluppato tecnicamente e fisicamente ma paga a livello atletico, o viceversa. I giocatori li vedo vogliosi e attenti nell’interpretare al meglio le nostre direttive e devo dire che i frutti si intravedono. Ci alleniamo tre volte alla settimana più la partita domenicale che giochiamo al sintetico di Miramare, ma quando siamo in trasferta scendiamo in campo spesso

di domenica. Le partite durano tre tempi da 20’ l’uno e ogni calciatore deve disputare obbligatoriamente almeno un tempo”. Come sta andando il campionato? “I risultati non ci stanno dando ragione (al termine del girone d’andata il Rimini è penultimo in classifica con tre punti all’attivo, ndr) ma questo per noi non rappresenta un problema. Spesso le sconfitte sono eclatanti, però il divario che subiamo non sempre descrive la differenza di valori in campo tra noi ed i nostri avversari. Come nell’ultima gara persa 1-4 col Carpi, dove i gol che abbiamo preso sono nati a causa di errori grossolani, che spero non si ripetano più. Perché, se li eliminiamo, allora ce la possiamo giocare alla pari”. Quali sono gli obiettivi stagionali? “Alleniamo il singolo dal punto di

vista prettamente tecnico per poi concentrarci in un secondo momento sui reparti. Il lavoro tocca anche altre abilità o fondamentali, ad esempio la rapidità e la coordinazione, piuttosto che il colpo di testa, l’uso del piede debole, la ricezione e la trasmissione della palla e l’uno contro uno. L’ultimo stadio prevede le piccole collaborazioni, vedi il due contro uno o il tre contro due, in modo tale che questi aspetti possano essere ripresi e migliorati l’anno prossimo”.

Gian Marco Porcellini

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L’Intervista

Marco Brighi,

Natale tra cappelletti

e… carboneL’accensione delle luminarie,

la prima nevicata, l’albero, i pacchetti regalo: Natale è nell’aria. Per l’occasione abbiamo interpellato il leader della squadra, capitan Marco Brighi, che in esclusiva per Hurrà Rimini vestirà i panni di Babbo Natale…e della Befana. Marco, ci avviciniamo a Natale: come trascorrerai questo giorno di festa?“In famiglia, come tutti gli anni, con parenti, zie, nonni…come da tradizione”.Ci saranno tutti e tre i tuoi fratelli?“Sì, Andrea, Alessandro e anche Matteo avrà i suoi giorni liberi, ci ritroveremo tutti a Rimini”.Una bella reunion di famiglia: farete una partitella?“No, è freddo, magari la facciamo a Pasqua!”.Sul tavolo del tuo pranzo di Natale, quale piatto non può mancare?“I cappelletti in brodo della nonna. E’ il piatto forte. Tutto il resto va bene, ma il cappelletto è sacro”.Capitolo dolci: pandoro o panettone? Oppure fai il bravo e non tocchi niente?“No, non toccar niente è impossibile. Preferisco il pandoro, anche se di dolci c’è una varietà così ampia che ci possiamo sbizzarrire. Però rassicuro i tifosi, Marco (Greco, il preparatore

n.d.r.) ci fornirà un programma di allenamento durante le vacanze”.Indossa il costume di Babbo Natale: cosa regali a mister D’Angelo e al presidente Amati?“Domanda facile, in questo momento una sola cosa ad entrambi: qualche punto in più in classifica”.Ora invece mettiti nei panni della befana. A chi porti il carbone? Puoi scegliere anche un compagno di squadra un po’ “bricconcello”…“Eh, anche qui è facile la risposta: lo meritiamo tutti, avremmo potuto fare molto meglio. Un po’ di carbone magari ci aiuta a ripartire meglio nell’anno nuovo”.A Taddei e Zanigni invece regaliamo una canna da pesca, vista la loro passione per questo hobby…“Sì sì, contenti loro… Ci vuole troppa pazienza, non è roba per me (ride, ndr)”.Tu invece cosa fai nel tempo libero?“Quando sono da solo mi diverto con l’enigmistica o a costruire puzzle di paesaggi e monumenti. E’ una passione nata negli anni lontani da casa, quando giocavo nella Juventus”.Comunque anche lì ci vuole molta pazienza…“Beh, in effetti. E’ una soddisfazione però vederli ultimati, compensa la pazienza spesa”.

Ancora non ho beccato un giocatore che passa il tempo libero con i videogiochi…“Io no, ma qualcuno c’è”.Dimmi subito i nomi…“No, non faccio nomi, però in tanti giocano alla playstation!”Niente playstation, l’I-pod invece?“Musica ne ascolto parecchia, alla radio, soprattutto quando sono in macchina. Ma prima della partita mai, non sono tra quelli che si isolano dal mondo con le cuffie gigantesche”.Quale cantante o quali gruppi prediligi?“Seguo molto i Coldplay, ho i loro cd. Il successo che hanno a livello internazionale dimostra quanto siano bravi. Però ascolto anche tanta musica italiana, pur non avendo un cantante prediletto”.In televisione invece? C’è qualche programma di cui non ti vuoi perdere neppure una puntata?“Le partite di Champions si guardano sempre volentieri. Tra i programmi non calcistici mi sono appassionato a Masterchef”.Ah, allora sei un cuoco provetto!“No, assolutamente no (ride ndr), ci pensa mamma ancora…”.

Riccardo Giannini

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Libro del centenario

Una storia biancorossa

Il giorno 19 dicembre alle ore 17, presso la Sala del Giudizio del Museo

della Città, si terrà la presentazione ufficiale del volume “Rimini 100 - una storia biancorossa”. Saranno presenti il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, il presidente dell’AC Rimini 1912, Biagio Amati, il presidente dell’Associazione Fibrosi Cistica, Alberto Bastianelli, il presidente dell’Associazione Amici del Rimini Calcio, Federico Morri e i curatori del volume. Nell’occasione sarà possibile acquistare i volumi direttamente dai volontari dell’Associazione Romagnola Fibrosi Cistica. Il libro (quasi 200 pagine e 400 immagini) è una produzione esteticamente molto curata, realizzato dall’editore riminese NFC. E’ stato prodotto grazie al contributo importantissimo dell’Associazione Romagnola per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica, di Amici del Rimini Calcio e della Nuova Edilservice, oltre che con il supporto attivo della Biblioteca Gambalunga, benemerita istituzione culturale della nostra città, e dell’A.C. Rimini 1912. Il ricavato andrà interamente a finanziare l’Associazione Romagnola per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica, tranne

un piccolo contributo per l’attività dell’associazione sportiva “Special Crabs”, che da anni si occupa nella nostra città di sport per diversamente abili.“…siamo consapevoli che questo libro non può avere la pretesa di essere “la” storia del Rimini Calcio, ma “una” storia del Rimini Calcio. Una delle tante storie possibili”. Queste parole, tratte dalla pagina di prefazione al volume, esprimono compiutamente lo spirito che ci ha animato sin da quando, poco più di un anno fa, ci siamo accinti al lavoro di ricerca in vista della realizzazione del libro del “centenario” del nostro Rimini. Non abbiamo avuto quindi la pretesa di scrivere “la” storia del Rimini, completa di dati statistici, tabellini, biografie complete dei maggiori campioni ed altro (cosa che avrebbe richiesto, tra l’altro, un impegno e dei tempi considerevoli, e che ci auguriamo che altri possano prima o poi compiere) ma “una” storia: quella, insieme, della Rimini Calcio e della città di Rimini, attraverso la passione dei tifosi che hanno seguito in questi cento anni i giocatori che ne hanno indossato i colori. Noi siamo, non lo abbiamo mai

dimenticato, essenzialmente tifosi, riminesi malati della meravigliosa malattia della maglia a quarti biancorossi, e la “nostra” storia non avrebbe potuto prescindere da questo: largo spazio quindi ai dati di costume, agli aneddoti, ai particolari curiosi, alle storie degli uomini, agli eventi che hanno coinvolto insieme città e squadra di calcio. Però non abbiamo dimenticato naturalmente i risultati sportivi e l’esattezza dei riferimenti, anzi siamo soddisfatti perché abbiamo messo ordine su questioni controverse, specie relativamente ai primi decenni, sulle quali spesso i dati erano confusi e i particolari poco noti. Ciò che ne è venuto fuori è stato essenzialmente un atto d’amore verso quella maglia biancorossa dal disegno unico, di cui siamo orgogliosissimi, verso coloro che l’hanno indossata, verso la città che ne ha ospitato (e vissuto) le vicende: da parte di tifosi, per i tifosi, e per tutti i cittadini riminesi.

Raoul De BonisFrancesco Fanini

Giulio Zavatta

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Il Rimini, incontrando il Milazzo, affronta la quinta siciliana della

sua storia. Il Catania è stata la prima affrontata nel campionato di Serie di B 1976/77. Era il primo campionato del Rimini tra i cadetti. L’incontro di andata era posto in calendario alla terza giornata, al Cibali, e finì 0 a 0. I due portieri erano per il Rimini, Franco Tancredi per il Catania Zeliko Petrovic. Quell’avvio di campionato agli ordini di Cesare Meucci fu da brivido. Il Rimini dopo sette giornate aveva totalizzato solo tre punti. Al pareggio esterno di Catania, c’erano da aggiungere i due pareggi interni, sempre con risultato ad occhiali, con Ascoli e Ternana, un vero fallimento dopo il vittorioso campionato dell’anno precedente. All’ottava giornata si cambiò allenatore, esonerato Cesare Meucci, arrivò Helenio Herrera e con lui anche la prima vittoria con il Brescia per 2-0, con una doppietta di Beppe Fagni. Fu la prima vittoria del Rimini in assoluto in Serie B. Arrivarono poi altri problemi che portarono all’esonero del “mago” e la panchina passò ad Angelo Becchetti che con molta fatica riuscì a portare il Rimini in salvo a fine campionato. Con il Catania in totale si sono giocati dieci incontri con un bilancio di una vittoria, sette pari e due sconfitte: curioso il fatto che a Catania, su

cinque incontri disputati il Rimini ha ottenuto altrettanti pareggi. Da ricordare la vittoria dei biancorossi nel campionato 1981/82 all’ultima giornata per 2-0 con due reti di Saltutti che però non bastarono alla salvezza a causa della classifica avulsa. Un altro incontro da ricordare è quello del campionato 2005/06 quando in Serie B il Rimini di Acori venne sconfitto 2-1 al Romeo Neri con reti di Ricchiuti, Mascara e Spinesi per il Catania. Fu un incontro bellissimo: il Catania meritò ampiamente di vincere e uscì dallo stadio ricevendo gli applausi di tutti i tifosi riminesi che riconobbero nella squadra allenata allora da Pasquale Marino come una pretendente alla vittoria finale. Quel Catania venne infatti promosso con 78 punti insieme all’Atalanta prima con 81 e al Torino terzo con 76. Un’altra siciliana, il Palermo iniziò ad incontrare il Rimini nello stesso anno del Catania 1976/77: la prima gara finì 0-0 sul campo neutro di Firenze. Con la squadra rosanero ci sono stati altri cinque incroci per un totale di dodici confronti (cinque pareggi e sette sconfitte) di cui dieci in Serie B. Tra questi ricordiamo quello del 1981/82 Palermo-Rimini 4-1, fu una sconfitta pesante per i biancorossi che in vantaggio con Bilardi, subirono poi due reti di De Rosa, una di Montesano e una

dell’attuale allenatore del Palermo Giampiero Gasperini. Ho un ricordo particolare di questa partita perché giunta agli studi di tele-Gabbiano priva di commento dovetti in fretta e furia farlo io stesso in un ambiente particolarmente freddo, ma per il Rimini si fa tutto”. La terza squadra siciliana affrontata dal Rimini è stata il Giarre nel campionato ‘88/’89 Serie C1: pessimo lo score, con due partite e due sconfitte, 2-1 a Giarre e 0-3 al Romeo Neri. La classifica di quell’anno vide il Rimini 18° con appena quindici punti, frutto di tre vittorie, nove pareggi e ventidue sconfitte. Fu il peggior campionato della nostra storia che il Rimini di quest’anno pur andando così male, sicuramente, e ce lo auguriamo di tutto cuore, non riuscirà mai ad eguagliare. La quarta squadra siciliana è il Messina affrontata due volte nel campionato di Serie B 2007/08. L’incontro di andata Messina-Rimini 1-0 fu firmato da Daniele Degano che l’anno scorso giocò nel Rimini. Il ritorno al Romeo Neri è stato l’ultimo di Acori con il Rimini, finita 3 a 0 con i gol di La Camera, Vantaggiato e Ricchiuti. Acori quell’1 giugno 2008 chiuse la sua storia con il Rimini, squadra che ha allenato per 228 volte in campionato, record assoluto.

Giuseppe Bernabè

Amarcord

La quinta siciliana

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I soci dell’AC Rimini: Gruppo Target Sinergie

Costruire un gruppo ed un ambiente dove ognuno, attraverso il proprio

lavoro, possa avvicinarsi al proprio desiderio di felicità: questo è il sogno di Domenico Pirozzi, presidente e fondatore del Gruppo Target Sinergie. “La nostra mission – racconta Pirozzi – è costruire un gruppo capace di accogliere al suo interno persone con disagio sociale, per dar loro una reale possibilità di realizzazione, economica ed umana”.Target Sinergie è una realtà di riferimento nel territorio riminese, nasce infatti come società di servizi nel 1998 con il motto “Il piacere di dirvi che ci pensiamo noi”, per poi concentrarsi sulla logistica, specializzandosi nei servizi connessi alla gestione dei magazzini. Dopo quasi venticinque anni di attività, Target opera in diverse regioni d’Italia con importanti clienti, senza mai perdere di vista la centralità dei

dipendenti ed il proprio ruolo sociale.Qual è stato il percorso che vi ha portato ad acquisire una quota dell’Ac Rimini?“Senza dubbio dalla mia passione per il calcio e per la maglia a scacchi biancorossa che mi accompagna fin da quando mi sono trasferito a Rimini. Entusiasmo che ho trasmesso anche ai miei figli e a molti dei miei collaboratori in azienda. Probabilmente era destino che entrassi nel mondo del pallone: da anni, infatti, uno dei miei clienti è il pastificio del fratello del presidente del Cagliari, Massimo Cellino. Così, appena il presidente Biagio Amati ha accennato al nuovo progetto societario, abbiamo aderito immediatamente anche per altre ragioni. Siamo molto attenti al risvolto sociale nel nostro lavoro e poter supportare una realtà come quella dell’Ac Rimini che svolge

un’importante funzione educativa, oltre ad essere un traguardo sportivo per molti ragazzi, ci rende molto orgogliosi. Quello dell’educazione, infatti, è un tema al quale sono particolarmente sensibile e ritengo molto importante che i giovani possano crescere e divertirsi in un ambiente sano”.Oltre al calcio, per il quale lascia trasparire un forte trasporto, ha altri interessi nel tempo libero?“Durante il campionato la domenica è sempre impegnata, ho il mio posto fisso sugli spalti del Romeo Neri e cerco di non mancare mai alle partite casalinghe del Rimini. Quando riesco a staccare la spina e non c’è una partita dei biancorossi, mi piace spostarmi in campagna: curare l’orto, le piante ed il giardino mi affascina. Non darà la stessa adrenalina di un gol, ma lo trovo molto rilassante”.

Target e Ac Rimini che bella sinergia

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Marketing

Amatori, professionista del vino

Fascino e personalità, queste sono le prime sensazioni che

accolgono i visitatori fin dall’esterno dell’Enoteca Amatori, partner dell’AC Rimini nella stagione 2012-2013. Visitatori e non clienti, come ci tiene a specificare Maurizio Amatori, titolare dell’omonima bottiglieria, poiché “amo divulgare la cultura del vino, rispondere alla curiosità ed alle domande di chi si vuole affidare a me per scegliere una bottiglia adatta da abbinare ad un menù particolare o ad un’occasione speciale”.L’ambiente suggestivo e l’originale arredamento creano, infatti, un’atmosfera molto intima che suscita il desiderio di conoscere la storia delle bottiglie che riposano sui grandi scaffali.“Il cliente viene accompagnato in ogni momento della scelta, che spazia dai superalcolici ad una vasta selezione di vini, per orientarlo sul prodotto migliore che risponda alle proprie esigenze.Capita, purtroppo, che le persone

si lascino intimorire dall’insegna “enoteca”, temendo di dover spendere chissà quali cifre per bere un buon vino: in realtà l’offerta è molto varia ed in grado di soddisfare tutte le tasche. E’ facile lasciarsi incantare dalle etichette che vengono proposte nei supermercati ma quello che è realmente importante è la consapevolezza di ciò che si ha nel bicchiere”.Da quattro anni Amatori opera sul territorio riminese “e, nel corso del tempo, si è instaurato un rapporto di fiducia con molti clienti, al punto che, specialmente durante le feste natalizie, molti habituè della bottiglieria vengono con il menù sottobraccio per farsi consigliare un opportuno accostamento”.Amatori racconta del rapporto con il territorio ed l’Ac Rimini: “Sono riminese e da oltre trent’anni opero nel settore. Ho iniziato come rappresentante ed in seguito ho deciso di aprire la mia enoteca per poter trasmettere direttamente la

mia passione. Da quest’anno ho avviato un rapporto di partnership con la società, spinto dall’amicizia con il vicepresidente Marco Amati e dalla volontà di contribuire al progetto di una delle realtà sportive di riferimento. Ho un trascorso da pallavolista, sempre in questa città, e so quanto lo sport sia uno sfogo ed uno stimolo per molti giovani. E’ uno strumento educativo che fa leva sui sogni dei ragazzi, mi piacerebbe poterli aiutare a coltivarli”.Durante l’incontro con Amatori, sono molte le persone che si aggirano tra Sassicaia e bollicine, in cerca di un regalo raffinato o di una bottiglia per una cena tra amici. “La scelta di un vino va oltre la semplice scelta del gusto, è un modo per creare atmosfera e veicolare cultura e messaggi, l’importante è saper scegliere quello adatto per l’occasione. A volte vale la pena farsi consigliare, è sufficiente un piccolo accorgimento per far bella figura”.

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Flash & Back

RIMINI – CASTIGLIONE 0-0(14° giornata 2 dicembre 2012)RIMINI: Scotti, M. Ferrari, Vittori (8’ st Marras), Vignati (27’ st Zanigni), Rosini, Valeriani (10’ st M. Brighi), Spighi, Maita, Morga, Taddei, Baldazzi. A disp.: Semprini, Mandorlini, Gasperoni, Onescu. All. D’Angelo.CASTIGLIONE: Iali, Ruffini (9’ pt Marongiu), Pini, Sandrini, Solini, Notari, Mangili, Chiazzolino, F. Ferrari, Radrezza (48’ st Borghetti), Maccabiti (36’ st Tonani). A disp.: Bason, Morandi, Uggeri, Avanzini. All. Ciulli.Arbitro: Melidoni di Frattamaggiore.Note:Ammoniti: Vittori, F. Ferrari, Radrezza, Maita.

SAVONA – RIMINI 1-0(15° giornata 9 dicembre 2012)SAVONA: Aresti (10’ st Gozzi), Carta, Taino, Marconi, Antonelli, Quintavalla, Demartis, Melis (14’ st Gentile), Romero (22’ st Agazzi), Cattaneo, Virdis. A disp.: Belfiore, Balzaretti, Cantatore, Vuthay. All.: Corda.RIMINI: Scotti, Palazzi, Ferrari (25’ st Marras), A. Brighi, Rosini, Maita (33’ st Maio), Spighi, M. Brighi (28’ st Onescu), Zanigni, Taddei, Baldazzi. A disp.: Semprini, Barone, Gasperoni, Signorini. All.: D’Angelo.Arbitro: Aureliano di Bologna.Reti: 21’ pt Demartis.Note:Ammoniti: A. Brighi, Cattaneo, Aresti.

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Il cammino del Rimini

Calendario e classifica - Lega Pro 2a Divisione Girone A 2012-2013

La Classifica

IL TURNO ODIERNO16^ Giornata

16/12/2012 - ore 14.30

BASSANO - FORLÌBELLARIA - GIACOMENSECASALE - CASTIGLIONE

MANTOVA - ALESSANDRIAMONZA - PRO PATRIA

RENATE - SANTARCANGELORIMINI - MILAZZO

UNIONE VENEZIA - FANOVALLE D’AOSTA - SAVONA

IL PROSSIMO TURNO17^ Giornata

22/12/2012 - ore 14.30

ALESSANDRIA- BELLARIACASTIGLIONE - RENATE

FANO - MONZAFORLÌ - VALLE D’AOSTAGIACOMENSE - RIMINI

MILAZZO - BASSANOPRO PATRIA - CASALE

SANTARCANGELO - MANTOVASAVONA - UNIONE VENEZIA

Totale In Casa Fuori casa

Squadra Punti G V N P GF GS DR G V N P GF GS DR G V N P GF GS DR

Savona 32 15 10 2 3 27 13 14 8 6 1 1 16 7 9 7 4 1 2 11 6 5

Pro Patria 30 15 9 3 3 34 20 14 8 5 1 2 19 11 8 7 4 2 1 15 9 6

Castiglione 30 15 8 6 1 18 5 13 8 5 3 0 13 2 11 7 3 3 1 5 3 2

Renate 26 15 8 2 5 29 21 8 7 4 1 2 14 8 6 8 4 1 3 15 13 2

Bassano 25 15 7 4 4 20 14 6 7 4 1 2 11 7 4 8 3 3 2 9 7 2

Alessandria 24 15 7 3 5 22 12 10 8 3 2 3 11 8 3 7 4 1 2 11 4 7

Mantova 22 15 6 4 5 20 24 -4 7 3 3 1 11 10 1 8 3 1 4 9 14 -5

Forlì (-1) 21 15 6 4 5 24 15 9 8 2 3 3 10 9 1 7 4 1 2 14 6 8

U. Venezia 21 15 5 6 4 21 19 2 7 1 4 2 9 10 -1 8 4 2 2 12 9 3

Monza (-4) 20 15 6 6 3 20 12 8 7 4 2 1 10 5 5 8 2 4 2 10 7 3

Bellaria 18 15 4 6 5 18 20 -2 7 2 3 2 8 7 1 8 2 3 3 10 13 -3

Santarc. 15 14 3 6 5 10 13 -3 7 2 4 1 7 9 -2 7 1 2 4 3 7 -4

Valle d'Aosta (-1) 13 14 3 5 6 18 26 -8 8 2 2 4 9 16 -7 6 1 3 2 9 10 -1

Rimini 11 15 1 8 6 12 20 -8 7 1 4 2 5 6 -1 8 0 4 4 7 14 -7

Giacomense 11 15 2 5 8 15 27 -12 8 2 0 6 9 13 -4 7 0 5 2 6 14 -8

Fano (-1) 10 15 2 5 8 19 32 -13 8 1 2 5 10 20 -10 7 1 3 3 9 12 -3

Casale (-5) 8 15 2 7 6 16 26 -10 7 0 5 2 6 10 -4 8 2 2 4 10 16 -6

Milazzo 8 15 0 8 7 11 32 -21 7 0 4 3 5 13 -8 8 0 4 4 6 19 -13

HURRARIMINI!Proprietà: AC RIMINI 1912 srl - Piazza del Popolo - Riminiwww.riminicalcio.com - Tel. 0541 785960Collaboratori: Nicola Strazzacapa, Francesco Pancari, Cristiano Cerbara, Giuseppe Bernabè, Gian Marco Porcellini, Riccardo Giannini

Servizio fotografico: Gilberto PoggiCoordinamento: Marco Ravelli, Enrico MarinòDistributori: Bruno Cavioli – Otello Sarti – Francesco FoschiImpaginazioni: R&R Servizi Grafici

Page 16: Hurrà Rimini N°7