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Quotidiano - Registrato al Tribunale di Campobasso atto in attesa di registrazioneDirettore Responsabile: giuseppe SaluppoVimarFa ediZioni sede legale via Normanno, 14 86100 campobassoredazione tel: 0874.484486email: [email protected]
www.gazzettamolisana.com
E-mail: [email protected]
anno ii- n° 0 martedì 7 Febbraio 2017
L’Oscar del giorno lo assegniamoagli autisti della Seac che da giornisi stanno battendo contro i 10 li-cenziamenti nel silenzio generaledella stessa politica. I tagli di soldiimposti al Comune dalla Regione el’assenza di propri fondi nel bilan-cio comunale, rischiano di limitareil servizio urbano a Campobasso.
Agli autisti Seac
IL N
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TR
OTA
PIR
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Il Tapiro assegnato ai due assessori al co-mune di Campobasso, De Bernardo e Ru-bino. Stando agli annunci del sindaco,l'ampliamento della giunta non avrebbecomportato costi in più rispetto a quantospeso nel 2015. Al massimo un "prendi duee paghi uno". Invece i due assessori perce-piscono le indennità normalmente. Passatala festa … gabbato lo santo.
De Bernardo e Rubino
IL N
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Territorio
Il Sindacato medici
“Case di cura senza
i medici di famiglia?”
Seminario regionale sulle Case di
ura. Per il Sim, però, fuori restano
i medici di famiglia.
pagina 5
L’assessorato all’Agricoltura ha
pubblicato bandi per 6 milioni per i
giovani in agricoltura.
pagina 2
Sanità
L’eterno presente
senza costruire il futuro
L’Ardire
di Giuseppe Saluppo
Esiste, in Molise, uno scartoprofondo tra la realtà e la po-litica. Le forze politiche dimaggioranza e opposizione
procedono come se nulla fosse. Tuttoquesto è causato dall’inadeguatezzadella classe politica a elaborare azionieconomiche efficaci. In un silenzio as-sordante e in una povertà di idee chedisarmano propria di una rappresen-tanza di scarso rilievo e, quindi, inutile.Viviamo nel presente, non custodendoil passato senza tenere conto del fu-turo. Un progetto vero per rilanciarequesta terra, ferma se non arretrantecostantemente in rapporto ad investi-menti e strutture rispetto ad altre areegeografiche italiane, non si coglie danessuna parte. L’impressione è chemanchi davvero la politica. Quella ca-pace di disegnare un percorso strate-gico e programmatico di ampio respiro.La politica in Molise, attualmente, è ilfoscoliano cadavere che non va spo-stato “per non sentire più sozzo il fe-tore”, è il frutto dell’avidità di chipensa al suo particolare, ai propri inte-ressi. Mentre la vera Politica è costitu-tiva dell’agire umano e deve restituireil piacere di essere parte di una comu-nità. Senza dibattito politico regionalee locale e senza capacità interna di in-dirizzare le scelte principali, indipen-dentemente dal teatrino delle elezionidel 2018, si continuerà a proseguiredall’esterno con i tagli strutturali diquello che resta della nostra regione.Servirebbe già oggi più politica e unavisione per il futuro, più responsabilitànei partiti e nelle aule comunali e re-gionale. Ci vorrebbe uno scatto d’or-goglio, di senso di appartenenza allanostra terra. Diversamente il territoriomolisano sarà destinato ad un lento edinesorabile impoverimento in favore diavvoltoi che stanno alla finestra aspet-tando di fare “asso pigliatutto” concosti sociali ed umani, altissimi. Recu-perare l’orgoglio di divenire padroni dinoi stessi senza essere asserviti a poteriesterni, di natura politica ed econo-mica.
I tagli al settore pubblico hanno fattoperdere oltre 5.000 posti di lavoro
e strutture sul territorio
Servizio a pag.3
Giovani in agricoltura,
pubblicati i bandi
per 6 milioni di euro
27 febbraio 2017
TAagliolto
Il segretario regionale delloSmi, Fernando Crudele, inter-viene sul convegno organizzatoa Campobasso nei giorni 7 e 8febbraio dall’assessorato allaSalute della Regione Molise:“A nostro avviso – spiega –siamo di fronte a un grottescospreco di denaro pubblico. Siorganizzano due giorni di se-minario senza coinvolgerequelli che dovrebbero essere iprotagonisti dei nuovi servizisanitari territoriali. Oltre a non essere stati invitaticome relatori - lasciando spaziosolo ai tecnici dell’assessorato- i medici di famiglia sono statimessi nelle condizioni di nonpartecipare: dovendo garantirel’apertura degli ambulatori, difatto non possono intervenire”.“Il seminario in questione, va-lido ai fini formativi, ha untema che sa di beffa - rincara ladose Crudele –: si parla di‘POS 2015-2018: verso gliOspedali di Comunità e le Casedella Salute nel Molise. Buonepratiche regionali e strumentidi attuazione’, ma si tengonovolutamente fuori dal discorso
coloro che dovrebbero co-struire questo nuovo modo diconcepire la sanità. Basta leg-gere il programma dell’evento– aggiunge il segretario regio-nale Smi - per avere chiara lafilosofia di fondo della futurariorganizzazione della cure pri-marie e territoriali nella re-gione Molise: vogliono fare lecase della salute, come nelresto di Italia, ma a differenza
del resto del Paese, escludonocompletamente il coinvolgi-mento dei medici di famiglia. È evidente dall’elenco dei rela-tori, ma è ancora più chiaroperché i giorni prescelti coinci-dono con gli orari di aperturadegli ambulatori. Non un finesettimana, che avrebbe consen-tito una facile partecipazionedei medici di famiglia, ma mar-tedì e mercoledì! Se si iscrives-
sero al corso tutti e 280 medicidi famiglia della regione Mo-lise, come sarebbe naturale,l’assistenza territoriale chiude-rebbe per due giorni motivi for-mativi. A discapito deicittadini.Un vero festival dell’assurdo –conclude Crudele - che allon-tana la sanità molisana dai cit-tadini e dagli standard minimidelle altre regioni italiane”.
Duro intervento del Sindacato medici italiani sul seminario promosso dalla Regione Molise
Si è tenuta a Campobasso l’As-semblea Congressuale Regio-nale di Sinistra Italiana, chiamata aconfrontarsi sui documenti politici,sulla proposta di statuto, sugli emen-damenti e sull’elezione dei delegati peril Congresso costituente nazionale inprogramma a Rimini dal 17 al 19 feb-braio prossimo.Su mandato dellaCommissione Nazionale hanno presie-duto l’Assemblea i due Garanti Mi-chele Petraroia e Sara Ferri, che hannoproceduto ad insediare la Presidenza ea proporre la Commissione Elettoralee ogni altro adempimento organizza-tivo.Al cospetto di un elevato numerodi iscritti a Sinistra Italiana, MichelePetraroia ha aperto il Congresso illu-strando il documento politico a tesi sucui si è sviluppato un ampio confrontoche ha coinvolto tra gli altri FrancoSorrentino di Libera contro le Mafie,Michele Barone del Comitato Refe-rendario del Molise in difesa della Co-stituzione, Antonio D’Ambrosio, ilSegretario Regionale della CGIL, iSindaci di Montefalcone del Sannio e
d iLarino, Angelo Minotti, Mauro La-tessa, Domenico Mainella, Sara Ferri,Domenico Di Lisa, Michele DellaLoggia, Sabino Lobuono, HikmetAslan e altre compagne e compa-gni.Nel corso del dibattito, a cui hannoassistito dirigenti sindacali, ammini-stratori locali e rappresentanti di asso-ciazioni ambientaliste e culturali,cooperative sociali e organizzazioni divolontariato, sono stati sollevati temidirimenti sulle crescenti disugua-glianze che a livello planetario hannodeterminato che le 8 persone più ric-che del mondo hanno a disposizione lostesso patrimonio di 3,5 miliardi di es-seri umani.Nella fase in cui il capitali-smo è più spietato e violento, si assisteall’assenza di un organizzazione inter-nazionale della Sinistra capace di tem-perare li spiriti animali di una culturaeconomica fondata sullo sfruttamentoselvaggio, sull’oppressione, sulla ne-gazione dei diritti umani e sulle limi-
tazioni della libertà.Nel momento sto-rico in cui servirebbe un forte movi-mento globale di sinistra e un fortesindacato dei lavoratori, ci si trova alcospetto di frammentazioni e divisioniche non aiutano la società ad esserepiù equa, più giusta socialmente e piùsolidale, libera e democratica.Eppure
basterebbe l’esempio della Sve-zia che è la seconda economia al
mondo per crescita economica, svi-luppo innovativo e tutela del benesseresociale e del Welfare – State, per ca-pire che un’alternativa alle politiche diausterità, di smantellamento dei servizipubblici essenziali, di delocalizzazionee precarizzazione del lavoro, non soloè possibile ma è di gran lunga miglioredelle ricette economiche imposte dalpeggiore capitalismo speculativo chesta determinando l’impoverimento deiceti medi e dei paesi medi più evo-luti.Al termine del dibattito, il Con-gresso regionale ha approvatoall’unanimità i documenti politici, laproposta di Statuto del Partito e la listadei delegati all’Assemblea Fondativadi Rimini (Delegati Effettivi: MichelePetraroia, Sara Ferri, Vincenzo Nota-rangelo, Gigino D’Angelo, ElisabettaBrunetti e Roberto Giammaria; Dele-gati Supplenti: Mauro Latessa, MariaAngelozzi, Domenico Di Lisa, AnnaSpina, Francesco Rovigo e Roberta Ia-covantuono).
“Sanità, fanno le Case della salutesenza coinvolgere i medici di famiglia”
Sinistra italiana si organizzasul territorio molisano
“Nonostante siano in costru-zione da circa un anno, e nono-stante siano pronti all’uso sindal mese di ottobre, allor-quando la ditta incaricata haprovveduto ad installare l’im-pianto di illuminazione, essisono ancora chiusi”. Lo scri-vono i residenti di via Roma-gna a Campobasso. “ Laconseguenza è che i numerosiabitanti delle palazzine IACPcontinuano a parcheggiare leproprie auto in spazi ristretti,resi ancora più difficili dallapresenza delle auto di numerosiutenti della Palestra del ParcoS.Giovanni, i quali si recanonella Palestra per le diverse at-tività sportive. Non si com-prende perché il Comune diCampobasso non autorizza an-cora l’apertura di questi spazi!Noi residenti delle palazzineIACP siamo davvero indignatida questa situazione”.
Via Romagna,parcheggi
ancora chiusi
37febbraio 2017
TAagliolto
Pare, ma non è sicuro, visto e
considerato che non si raccol-
gono segnali di ribellione né di
protesta alla chiara e insopporta-
bile condizione in cui sono venuti
a trovarsi, che ciò non li interessa.
Ci riferiamo ai 136 comuni del
Molise e a chi li abita, cui non im-
porta di poter mandare i figli a
scuola senza il patema d’animo
generato dal rischio sismico delle
strutture, di avere la certezza che
in caso di malattia ci sia un ospe-
dale di secondo livello ad acco-
glierli, di poter percorrere le
strade in sicurezza, di potersi
spostare in treno in tempi ragio-
nevoli, di non veder interrotta
l’erogazione dell’energia elet-
trica, acqua e gas alla prima on-
data di maltempo, di veder
potenziata l’università, il e i pre-
sidi territoriali delle Forze del-
l’Ordine, del ministero di Grazia
e Giustizia, dell’Anas, dell’Enel,
delle Poste, delle Ferrovie dello
Stato, del ministero del Tesoro,
del ministero dell’Istruzione, del
ministero dei Lavori Pubblici, del
ministero dei Beni Culturali e del
ministero del Lavoro e della Pre-
videnza sociale con il rafforza-
mento dell’organico. Cui non
importa di sapere che dal 2004 ad
oggi il pubblico impiego ha perso
oltre 5mila posti di lavoro, met-
tendo in ginocchio la rete sanita-
ria soprattutto, e rendendo il
Molise una sorta di scatola vuota.
Cui non importa rendersi conto
degli effetti deleteri (e deteriori)
seguiti all’innalzamento dell’età
pensionabile, al blocco dei con-
corsi, al depauperamento dei ser-
vizi e dell’assistenza, con
migliaia di giovani (diplomati e
laureati) senza una prospettiva di
lavoro e per questo costretti ad
emigrare, aggiungendo l’impove-
rimento umano e sociale a quello
economico. Cui non importa
della crisi industriale e delle altre
migliaia di lavoratori in perenne
stato di precarietà. Certo, la di-
men-
sione demografica del Molise è
un handicap. Il Molise conta abi-
tanti quanti un quartiere medio di
Roma. Il guaio più grosso è che
dalle istituzioni governative, tale
venga considerato: un quartiere di
Roma. Un parallelo delittuoso
che balzerebbe agli occhi anche
di un bambino, ma non, pur-
troppo, agli occhi degli ammini-
stratori regionali che hanno di
recente approvato i documenti
c o n -
tabili e programmatici a loro
volta sottomessi alla logica go-
vernativa. Quella che ripartisce le
risorse in base al numero degli
abitanti, mettendo sullo stesso
piano un quartiere romano e il
Molise. Sul punto, dinanzi alla
confessata incapacità di analisi e
di governo degli amministratori
regionali, veri e propri lillipuziani
della politica, la figura (contro-
versa quanto si vuole, contraddit-
toria
quanto si vuole, ma
l’unica capace di elabo-
rare un approfondimento,
di sviluppare un concetto,
e di proporre una solu-
zione) di Michele Petra-
roia assume il contorno di
un gigante. “Questo crite-
rio - egli dice - ha deter-
minato nuove assunzioni
nelle scuole, negli ospe-
dali e negli uffici comu-
nali di Roma e di Milano,
a danno delle zone mon-
tane e dei territori con
pochi residenti. Se non si
inverte questo trend, im-
ponendo al Governo costi
differenziati, perché non è la
stessa cosa gestire un quartiere di
300 mila persone in una città me-
tropolitana e organizzare strade,
pullman, treni, scuole, ambula-
tori, pronto soccorsi, reti elettri-
che, connessioni veloci, gas,
acqua, ospedali e servizi per 300
mila abitanti sparsi su un territo-
rio vasto, impervio, e a forte ri-
schio idrogeologico e sismico.
Purtroppo, nella manovra di Bi-
lan-
cio regionale non ho rintracciato
alcun cenno alla necessità di
aprire un confronto serio col Go-
verno per un futuro con meno
narrazioni e più fatti. Ho preso
atto della triste rinuncia a voler
difendere le ragioni di noi moli-
sani. Non ne comprendo le ra-
gioni, non le condivido, ma so
che nella storia, al di là delle ap-
partenenze politiche, ciò non era
mai accaduto”. Prendere atto è
un modello burocratico di accet-
tazione. Petraroia dice di aver
preso atto, senza aggettivazione,
purtroppo. Prendere atto in poli-
tica è sostanzialmente una resa.
Purtroppo. E tra un governo re-
gionale che rinuncia a difendere
la diversità del proprio territorio,
e un consigliere che pur avendo
la dote di sollevarsi dal piattume
generale e differenziarsi, preferi-
sce prendere atto, è normale che
nel Molise non si raccolgono se-
gnali di ribellione né di protesta
alla chiara e insopportabile con-
dizione in cui è venuto a trovarsi.
Dardo
Nonostante il precipitare dell’economia, dei servizi, dell’assistenza e del lavoro
Nel Molise non si raccolgono segnali di ribellione né di protesta alla
chiara e insopportabile condizione in cui è venuto a trovarsi. Si prende unicamente atto
CAMPOBASSO. “Il procedimento
disciplinare posto in essere dal-
l’Asrem nei confronti del proprio
iscritto dott. Lucio Pastore è una ma-
nifestazione diretta e concreta del-
l’impianto anticostituzionale del
Codice di Comportamento adottato
dall’Azienda che di fatto mette un ba-
vaglio ai propri dipendenti limitando
il loro diritto di espressione e di asso-
ciazionismo in nome del rispetto e
della tutela dell’immagine del-
l’Azienda”. Lo scrive, in una nota, la
segretaria regionale della Cgil Fp, Su-
sanna Pastorino. “Tant’è che la
FPCGIL
Molise già dallo scorso 9 dicembre ha
chiesto ai Dirigenti Aziendali il ritiro
del provvedimento e un incontro per
favorire la partecipazione dei sinda-
cati alla stesura del documento; cosa
che avrà luogo in questi giorni. Di
certo, però, l’incontro tra le OOSS lo-
cali e i Dirigenti Aziendali non potrà
portare ad una completa abolizione
del Codice di Comportamento consi-
derato che quest’ultimo è stato
scritto sulla base del Regolamento
Na-
zionale. La scrivente sigla
sindacale avrà comunque
cura di porre in essere tutte
le azioni che si renderanno
necessarie, sia a livello lo-
cale che nazionale, per ga-
rantire il giusto
bilanciamento tra la libertà
di espressione e associa-
zionismo dei lavoratori e la
tutela dell’immagine
dell’Azienda”.
Cgil: “Assurdo l’atteggiamento dell’Asremnei confronti del dottore Lucio Pastore”
Dal 2004 ad oggi il pubblico impiego ha perso oltre 5mila posti di lavoro, mettendo inginocchio la rete sanitaria soprattutto, e rendendo il Molise una sorta di scatola vuota
47 febbraio 2017
TAagliolto
Il diritto di cronaca ha trovato
di recente nel Tribunale di
Campobasso (giudice mono-
cratico la dottoressa Roberta
D’Onofrio) un importante ri-
conoscimento e una valida-
zione giuridica
particolarmente incisiva e in-
teressante (… il giornalismo
di denuncia è tutelato dal prin-
cipio costituzionale in materia
di diritto alla libera manife-
stazione del pensiero, previsto
dall’articolo 21 della Costitu-
zione, in contesti in cui sussi-
ste l’interesse pubblico
oggetto dell’indagine giorna-
listica e, quindi, il diritto della
collettività a essere informata
non solo sulle notizie di cro-
naca ma anche sui temi sociali
di particolare rilievo attinenti
alla libertà alla sicurezza alla
salute e agli altri diritti di in-
teresse generale. In questa
prospettiva è scriminato il
giornalista che eserciti la pro-
pria attività mediante la de-
nuncia di sospetti illeciti,
allorquando tali sospetti, se-
condo un apprezzamento caso
per caso riservato al giudice di
merito, non siano obiettiva-
mente del tutto assurdi, ma ri-
sultino espressi in modo
motivato e argomentato sulla
base di elemento obiettivi e ri-
levanti). Sulla scorta di questa
affermazione di principio co-
stituzionale, ma soprattutto
nella complessa articolazione
del processo, grazie alla magi-
strale difesa dell’avvocato Ar-
turo Messere che al diritto di
cronaca riserva una partico-
lare dedizione perché trovi
sempre la possibilità di affer-
marsi, il giornalista de La
Gazzetta del Molise che il 17
luglio 2011 ha scritto: “ Non
si capisce come sia stata pos-
sibile la partecipazione alla
gara di appalto per la gestione
della pubblicità nonostante
fosse debitrice nei confronti
dell’amministrazione comu-
nale (…)”. “Deve avere santi
protettori in paradiso il tito-
lare dell’Agenzia pubblicita-
ria “Punto Immagine” se,
nonostante avesse in corso un
debito di 31.426,81 euro con
l’amministrazione comunale
(…) ha potuto partecipare e,
soprattutto vincere la gara no-
nostante avesse sulle spalle
un pegno inevaso. I santi, si
sa, hanno il potere di interce-
dere e, volendo, fanno mira-
coli. Quelli di cui dispone
l’Agenzia pubblicitaria sono
tra l’altro oltremodo generosi
e accomodanti. Al punto da
indurre l’amministrazione co-
munale di Campobasso, noto-
riamente in bolletta, il 6
marzo 2008, a deliberare la ra-
teizzazione del pagamento del
suddetto carico di 31.426,81
euro, unitamente agli interessi
di mora (…)”, ha esercitato un
sacrosanto diritto di critica e
per questo mandato assolto
dal reato di diffamazione
“perché il fatto non costituisce
reato”. Sentenze del genere,
approfondite e argomentate,
fanno bene alla coscienza ci-
vile: la corroborano; fanno
bene a chi esercitando la pro-
fessione giornalistica sta ai
fatti, garantisce la pertinenza
della notizia e contiene i fatti
in modo da non arrecare gra-
tuiti attacchi all’altrui dignità
e onore. Insomma, nell’arti-
colo, il giornalista si è limi-
tato a dare conto della situa-
zione debitoria di Punto
Immagine nei confronti del
Comune, pienamente rispon-
dente alla verità dei fatti,
anche a quelli sottesi all’esito
della gara di appalto, favore-
vole, nonostante tutto, come si
sa, all’Agenzia pubblicitaria.
La difesa dell’avvocato Mes-
sere è stata determinante nel
dare risalto al comportamento
del giornalista, alla verità dei
fatti e ad opporsi al tentativo
di cotrovertirli, trovando
pieno riconoscimento nella
sentenza del giudice D’Ono-
frio che, per come è stata ar-
gomentata, va considerata una
pietra miliare nella identifica-
zione giuridica del diritto di
cronaca e di critica.
Rimanendo alla cronaca che
riguarda il rapporto tra
l’Agenzia pubblicitaria e
l’amministrazione comunale
e, in particolare, alle vicende
che ne hanno fatto una trafila
di atti amministrativi aggiun-
tivi per porre riparo a carenze
contrattuali e interpretative
(indipendentemente dal ruolo
svolto dai santi!), il 15 luglio
2016, le parti hanno sotto-
scritto un altro atto aggiuntivo
(il terzo) al contratto origina-
rio stipulato in forma pub-
blica (repertorio numero
1596/08), stabilendo, tra l’al-
tro, che il rapporto contrat-
tuale, “fatto salvo ed
impregiudicato il termine pre-
visto dalla delibera di giunta
comunale numero 40 del 5
Marzo 2009, decorre dal 1°
luglio 2016 ed ha la durata di
anni 6 più 12 mesi e, per ef-
fetto della citata delibera
40/2009, scadrà il 31maggio
2025”. Prosit!
Post scriptum: dal 2008 al
2016 hanno scherzato. A suon
di centinaia di migliaia di
euro.
Dardo
Giornalista della Gazzetta del Molise assolto dal reato di diffamazione a mezzo stampa
Una difesa e una sentenzamagistrali sul diritto di cronaca e di critica
Egregio direttore,
desidero rilevare un problema
di cui si è parlato già tanto, ma
nei confronti del quale maggio-
ranza ed opposizione hanno
mosso un solo dito: l’educa-
zione stradale dei campobas-
sani. Vogliamo dire che è
inesistente, visto che nessuno
accenna a fermarsi in presenza
di strisce pedonali e va a oltre
70 all’ora nel pieno centro cit-
tadino? Diciamolo pure. Vo-
gliamo anche dire che l’attuale
amministrazione comunale,
sulla scia di quella precedente,
continua ad ignorare gli appelli
di quei cittadini che chiedono
l’installazione di efficaci dis-
suasori di velocità come ce ne
sono in tutte le città che si di-
cono civili? Diciamo anche
questo. Via San Giovanni, Via
Cavour e Corso Bucci sono la
prova più eclatante di quanto
sto affermando, e invito chiun-
que a negare di essere rimasto
impalato per interi minuti sulle
strisce pedonali in attesa che
qualche automobilista dotato di
buon senso si fermasse! E’
inaccettabile che un esecutivo
comunale non ritenga questo un
problema da risolvere, un segno
di vivibilità per la città. Non ri-
tengo ci sia altro da aggiungere,
i fatti parlano da sé. Grazie per
l’attenzione.
Domenico De Rubertis
Una città incivile
Sentenze del genere, approfondite e argomentate, fanno bene alla coscienza civile:la corroborano; fanno bene a chi esercitando la professione giornalistica sta ai fatti, garantisce la pertinenza della notizia e contiene i fatti in modo da non arrecare gratuiti attacchi all’altrui dignità e onore
57 febbraio 2017
TAagliolto
Sei milioni di euro per i gio-
vani agricoltori. Sul Burm n.4
del 6 Febbraio 2017, in edi-
zione straordinaria, è stato
pubblicato il bando ‘Pacchetto
giovani', in cui vengono defi-
niti i criteri e le procedure di
attuazione delle due sottomi-
sure del Psr 2014-2020, 6.1
‘Aiuti all'avviamento di atti-
vità imprenditoriali per i gio-
vani agricoltori’ e 4.1
‘Sostegno agli investimenti
alle aziende agricole’. La lo-
gica è quella della progetta-
zione integrata, che consente
ai giovani di ottenere un in-
centivo per l’insediamento in
aziende agricole ed un contri-
buto per la realizzazione di un
piano di investimenti. A ren-
derlo noto l’assessorato alle
Politiche agricole e forestali
della Regione Molise.
Attraverso una domanda unica,
quindi, i potenziali beneficiari
potranno accedere contestual-
mente alle Sottomisure 6.1 e
4.1, finalizzate rispettivamente
a favorire il ricambio genera-
zionale nell’agricoltura e a so-
stenere gli investimenti in
aziende agricole site sul terri-
torio regionale, per migliorare
la loro competitività in termini
economici ed ambientali.
I beneficiari dell’intervento
sono i giovani agricoltori, di
età compresa tra 18 e 40 anni,
non compiuti, che si insediano
per la prima volta in
un’azienda agricola in qualità
di capo azienda titolare o come
socio di maggioranza ed am-
ministratore, laddove l’azienda
sia una società agricola.
“Continua l’impegno dell’as-
sessorato alle Politiche agri-
cole e forestali per
incrementare la presenza di
giovani nel mondo dell’agri-
coltura – ha precisato l’asses-
sore Vittorino Facciolla–
settore trainante dell’economia
regionale, che ha bisogno di
nuove energie e di stimoli. Il
‘Pacchetto Giovani’ punta pro-
prio a questo, ad incoraggiare
e favorire una spinta propul-
siva capace di condurci ad un
rinnovamento dell’agricoltura,
sostenendo la competitività
delle impese”. La dotazione
finanziaria del bando ‘Pac-
chetto Giovani’ ammonta com-
plessivamente a 6 milioni di
euro, ovvero 3 milioni per cia-
scuna sottomisura. Le risorse,
inoltre, sono ripartite in due
step: il I step con scadenza 30
aprile 2017 e il II step con sca-
denza 31 agosto 2017. La sca-
denza ultima del bando è
fissata al 31 agosto 2017. La
pubblicazione integrale del
bando è consultabile sul Bol-
lettino Ufficiale, sul sito istitu-
zionale della Regione Molise
nell’area tematica Agricoltura
e Foreste, PSR Molise 2014-
2020 e sul nuovo portale del
PSR Molise 2014-2020 all’in-
dirizzo psr.regione.molise.it.
Giovani in agricoltura, bando da 6 milioni di euro
Tra proroghe e allungamenti di
tempo a mò di elastico, resi pos-
sibili dall’intreccio sempre più
caotico di direttive nazionali ed
europee, la Regione Molise sta
dando fondo ai milioni di euro
che le sono stati lasciati in eredità
da Michele Iorio e dal centrosini-
stra che ha amministrato il Molise
fino al 2013, per cedere la mano a
Paolo di Laura Frattura che col-
l’eredità milionaria ci ha campato
e continua a camparci, visto che
di suo, della programmazione
2014/2020 non è riuscito a spen-
dere che qualche spicciolo. E a
dire che i soldi del programma
2007/2013 dovevano essere ren-
dicontati entro il limite invalica-
bile del 31 dicembre 2015.
Miracoli della politica: quei soldi
stanno ancora in circolo, manipo-
lati dal Quarto dipartimento re-
gionale e ripartiti in favore di
singoli comuni, di unioni e rag-
gruppamenti di essi. Si stanno
utilizzando soprattutto le risorse
finanziarie del Fondo europeo per
lo sviluppo e la coesione relativo
al Programma operativo
2007/2013 con una dotazione fi-
nanziaria di 5.389.226,86 di euro
per il potenziamento della rac-
colta differenziata, e per finan-
ziare progetti innovativi nel
settore. Le linee di intervento
sono molteplici. Vanno dall’ac-
quisto di attrezzature e mezzi per
la raccolta differenziata al servi-
zio di spazzamento, alla tutela e
manutenzione del verde pubblico,
alle convenzioni con guardie am-
bientali per la tutela del territorio,
ai servizi alla persona coerenti
con gli Obiettivi dei “Servizi di
cura per gli anziani” e dei “Ser-
vizi per l’infanzia”, alla installa-
zione di distributori di acqua
trattata e sanificata derivante
dalle rete acquedottistica pubblica
finalizzata alla riduzione del con-
sumo di acqua imbottigliata, alla
installazione di distributori di
latte crudo finalizzata alla ridu-
zione del consumo di latte imbot-
tigliato, alla valorizzazione delle
produzioni a km zero e ai progetti
di comunicazione inerenti la rac-
colta differenziata (realizzazione
di siti web, locandine, opuscoli).
In questa varietà di destinazioni
ci hanno sguazzato e ci sguaz-
zano in parecchi, chi con furbizia
e rapidità, chi con qualche titu-
banza di troppo, chi sofisticando
e sottilizzando sulle procedure,
dimenticando che tutto ciò che
ruota intorno alla raccolta diffe-
renziata è materia utile, è un
modo efficiente di contenere i
costi e di migliorare le condizioni
ambientali. Se queste fossero idee
e convinzioni radicate e non stru-
mento della politica, non sa-
remmo a febbraio del 2017 a
commentare l’ultimo episodio di
cronaca sul programma attuativo
regionale (Asse III – Ambiente e
territorio, linea d’intervento: Ge-
stione dei rifiuti urbani, conces-
sione dei finanziamenti per
progetti innovativi e risorse pre-
miali per il potenziamento della
raccolta differenziata). Non sta-
remmo a dover prendere atto
della comunicazione del comune
di Frosolone, capofila
del raggruppamento dei comuni
con Bagnoli del Trigno, Mac-
chiagodena, Sant’Elena Sannita e
Sessano alla Regione perché
stralciasse 22.095 euro corrispon-
denti ai “servizi di spazzamento”
della Linea di Azione “A”, per
riassegnarli singolarmente ai co-
muni, ovvero: 7.500 euro a Ba-
gnoli del Trigno; (.095 a
Macchiagodena; 1.500 a San-
t’Elena Sannita, e 5.000 a Ses-
sano del Molise. Di modo che,
dalla possibilità di un unico ap-
palto, si è passati a poterne fare
cinque, compreso Frosolone.
Dardo
Il caso del raggruppamento dei comunidi Frosolone, Bagnoli del Trigno, Macchiago-
dena, Sant’Elena Sannita e Sessano destinatario di 22.095 euro: dalla possibilità di un unico appalto, si è passati a poterne fare cinque
Soldi del Por 2007/2013 per il potenziamento della raccolta differenziata utilizzati con 10 anni di ritardo
Nella varietà delle destinazioni ci hanno sguazzato e ci sguazzano in parecchi, chi con furbiziae rapidità, chi con qualche titubanza di troppo, chi sofisticando e sottilizzando sulle procedure