Upload
others
View
2
Download
0
Embed Size (px)
Citation preview
I bisogni educativi speciali
Istruzioni per l’uso
A cura di Enza Carrato
Cosa sono?
• DIVERSA ABILITA’
• DSA
• DISAGIO PERSONALE, PSICOLOGICO,
SOCIO-AMBIENTALE
• DISAGIO CULTURALE ED ETNICO
Gli alunni con BES
Gli alunni che evidenziano Bisogni Educativi Speciali non sono solo quelli in possesso di certificazione: nel concetto di BES rientrano tutti i vari disturbi o difficoltà di apprendimento, comportamento e altre problematicità riconducibili a ragioni psicologiche e ambientali, a cause endogene ed esogene che insieme compromettono l’apprendimento dello studente
ICF classificazione internazionale del funzionamento
Parte 1: Funzionamento e Disabilità
a) Funzioni e Strutture Corporee
b) Attività e Partecipazione
Parte 2: Fattori Contestuali
c) Fattori Ambientali
d) Fattori Personali
BES da “condizioni fisiche” difficili
• ospedalizzazioni
• malattie acute/croniche (diabete, allergie, ecc.)
• lesioni
• fragilità
• anomalie cromosomiche
• ecc.
BES da “fattori contestuali ambientali”
• famiglia problematica
• pregiudizi ed ostilità culturali
• difficoltà socioeconomiche
• ambienti deprivati/devianti
• scarsità di servizi
• scarsa preparazione/disponibilità degli insegnanti
• materiali di apprendimento inadeguati.
• ecc. ecc.
BES da “fattori contestuali personali”
• problemi emozionali
• problemi comportamentali
• scarsa autostima
• scarsa autoefficacia
• stili attributivi distorti
• scarsa motivazione
• difficoltà nell’identità e nel progetto di Sé
• ecc.
BES da menomazioni nelle “ STRUTTURE CORPOREE ”
• mancanza di arti
• mancanza o anomalie in varie parti anatomiche
• altre anomalie strutturali
BES da deficit nelle“ FUNZIONI CORPOREE ”
• difficoltà cognitive (attenzione, memoria, ecc.)
• difficoltà sensoriali
• difficoltà motorie
• ecc
BES da difficoltà nelle “ ATTIVITA’ PERSONALI ”,
cioè scarse capacità di:
• apprendimento
• applicazione delle conoscenze
• pianificazione delle azioni
• autoregolazione
• comunicazione/linguaggi
• interazione/relazione
• autonomia personale/sociale
• ecc.
BES da difficoltà od ostacoli nella “ PARTECIPAZIONE SOCIALE ”
• difficoltà nel rivestire i vari ruoli nei contesti dell’istruzione (integrazione nelle attività scolastiche)
• difficoltà nel rivestire i vari ruoli nei contesti della vita extrascolastica e di comunità
Istruzioni per l’uso
Il Piano dell’Offerta Formativa
è
strumento per esplicitare la progettualità della
scuola riguardante i BES
Favorire il successo formativo:
accoglienza, ascolto, accompagnamento
• Predisporre un Protocollo Operativo di Accoglienza, in cui siano descritti i passaggi previsti per accogliere l’alunno con (documento condiviso e reso pubblico)
– promuovere percorsi di accoglienza e di ascolto
– accompagnare l’alunno e la sua famiglia nel percorso di presa di coscienza della condizione di alunno con BES
– Curare: 1. Formazione delle classi
2. Incontri con la famiglia
3. Il ruolo del docente
4. Lavorare in classe / clima positivo
Formazione delle classi
Quanti alunni? creare classi eterogenee
Incontri con la famiglia
• Convocare i genitori
• Condividere con loro il progetto di intervento
• Accogliere informazioni e/o suggerimenti
Alleanza educativa
• Accordo contrassegnato dalla reciprocità PEI e PDP vengono firmati dalla famiglia per condivisione, non per presa visione • La famiglia è chiamata a seguire a casa il lavoro scolastico del figlio • curando lo svolgimento dei compiti, • sostenendo le attività di studio • accompagnandolo nella ricerca e nella scoperta delle proprie modalità e
stili di apprendimento, • cercando, insieme a lui e agli insegnanti, strade personalizzate efficaci Possibili criticità: famiglie sofferenti
I docenti
• Promuovono un lavoro sinergico in team
• Condividono le strategie individuate e la loro applicazione
• Definiscono e individuano i criteri di valutazione, gli strumenti compensativi, le misure dispensative
• Progettano percorsi di autostima e condividono un contratto educativo con la famiglia
• Promuovono e sostengono il confronto a livello interistituzionale
Il docente
pone attenzione ai segnali di rischio (prevenzione)
segnala alla famiglia il persistere di difficoltà
prende visione della eventuale certificazione diagnostica rilasciata dall’ASL o da enti accreditati;
provvede alla documentazione dei percorsi didattici individualizzati e personalizzati;
Il docente
si avvale di strategie educativo-didattiche
adotta misure dispensative/compensative;
predispone verifiche e fa riferimento a criteri di valutazione coerenti;
effettua incontri con i colleghi del precedente e successivo ordine o grado di scuola
Gestione della classe
I docenti devono operare secondo unitarietà di intenti (coerenza)
– Accordi in relazione al progetto formativo
– Accordo per la conduzione in aula
– Accordi su modalità di somministrazione delle verifiche
– Accordi su criteri di valutazione
Le Istituzioni Scolastiche esplicitano e formalizzano
… le attività di recupero individualizzato,
… le modalità didattiche personalizzate,
… gli strumenti compensativi,
… le misure dispensative
P.D.P.
Caratteristiche del PDP
• strumento di garanzia del diritto allo studio
– Promuove e assicura continuità didattica
– Formalizza: cioè documenta le attività scolastiche
– Programma: progetta modalità didattiche
• strumento flessibile
– Modificabile quando e se necessario
• strumento di CONDIVISIONE
Famiglia, specialisti, scuola
Caratteristiche del PDP
Il P.D.P. deve elencare
– gli strumenti compensativi e
– le misure dispensative che la scuola intende adottare a favore dello studente
– È compilato dal consiglio di classe
– Entro 3 mesi dall’avvio delle attività
– Concordato con le famiglie
Bisogni educativi speciali
GRAZIE
E ……..adesso .…..a voi!!!!!!!