I l Consumo energetico Larchitetto FRANCESCO CHIRICO nel
settore della sanit presenta
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Ripartizione dei costi di gestione negli ospedali
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Ripartizione del numero di ospedali e posti letto per fasce
dimensionali
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Possibili scenari in due settori energetici allinterno dellarea
di studio (geotermico- idraulico. Biomassa da sottoprodotti
agricoli) Per quanto attiene laspetto Geometrico- Idraulico, si
ipotizzato di riportare a livelli di purezza la qualit dellaria,
entro i limiti delle norme vigenti, il complesso Ospedaliero di
Contrada Ferrandazzo, Lamezia Terme utilizzando una fonte calda e
una risorsa idroelettrica nellarea lametina. Lo sfruttamento della
sorgente calda (39,2C, sorgenti Caronte) con una portata di 90 l/s
esistente a soli sei chilometri di distanza dallarea ospedaliera, e
la costruzione di una piccola centralina di 200 kw a basso indice
di impatto ambientale (con una producibilit di circa 1.400.000
kwh), soddisfano pienamente la domanda energetica complessiva. La
combinazione di queste due fonti rinnovabili a bassissimo impatto
ambientale, con estreme garanzie sulla vita degli impianti a bassi
costi di gestione anche se con costi lievemente pi alti rispetto ad
altri tipi di interventi risultata la scelta pi appropriata per le
componenti qualitative di carattere ambientale, del nosocomio.
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La necessit di conservare la temperatura dellacqua a 39, ha
comportato lutilizzo di un tipo di tubazione con ricircolo,
migliorando anche nei momenti di non utilizzazione, lequilibrio
termico con la fonta calda. La rete consente un carico termico
massimo di 331.400 litri/ora garantito da una pompa alimentata da
un piccolo impianto fotovoltaico solare con una serie di
accumulatori per garantire una autonomia di circa sedici ore;
inoltre previsto un collegamento con la rete Enel. Lutilizzo delle
calorie nei mesi invernali in corrispondenza della maggiore
richiesta termica comporta u uso ottimale ripetibile anche in altre
realt. Inoltre lenergia necessaria per il funzionamento delle pompe
di calore ad alto rendimento, per riscaldare e raffreddare tutti
gli ambienti sar prodotta dalla centralina idroelettrica citata
(Pianopoli o Marcellinara). Per quanto attiene la biomassa da sotto
prodotti agricoli, si prevede la contabilizzazione della biomassa
della coltura uliveto prevalente nellarea e la quantificazione
energetica nelle varie forme di utilizzo (energia termica-energia
elettrica). Dalle elaborazioni effettuate scaturiscono interessanti
quantit energetiche che necessariamente andrebbero valutate con uno
studio specifico per verificare un utilizzo reale e appropriato di
una fonte energetica rinnovabile quale la biomassa. Dalle
esperienze condotte in altre aree del paese con tecnologie nuove,
si registrano interessanti risultati nel campo della cogenerazione
di grossa taglia con lutilizzo del calore di calore su ampie aree
attraverso reti di teleriscaldamento.
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La scelta appropriata delle fonti energetiche e le tecnologie
utilizzate Il modello prevalente per soddisfare i fabbisogni
energetici nei complessi industriali e nei servizi, vede la
cogenerazione come la soluzione ottimale per la produzione di
calore e di energia elettrica a basso costo. Nella realt
meridionale ed in particolare in quella calabrese la maggiore
richiesta elettrica si concentra nei mesi estivi. La curva dei
consumi raggiunge i livelli massimi nei mesi di luglio-settembre e
continua, in alcuni anni, fino a ottobre inoltrato. Mentre la
richiesta termica ad alta temperatura si abbassa a livelli molto
trascurabili, per soddisfare i servizi nei mesi estivi. La maggiore
richiesta ad alta temperatura pu essere prodotta, in alternativa
allutilizzo di combustibili tradizionali, da impianti con pannelli
solari di gomma senza vetro (a basso costo) stesi sulle coperture o
sul terreno con sistemi di accumulo interrato che garantiscono una
buona inerzia termica. Il problema del risparmio energetico e la
diffusione delle tecnologie che utilizzino fonti rinnovabili passa
per tre direttrici fondamentali: Tecnologica Politica
Culturale
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Si tratta di tre direttrici strettamente interrelate. E infatti
evidente che la stessa dimensione tecnologica non pu svilupparsi
senza una corrispondente volont politica ed una esigenza della
collettivit. Per dimensione culturale si intende la propensione
della collettivit ed interiorizzare il risparmio energetico come
esigenza e/o bisogno; senza tale dimensione le tecnologie e le
politiche rischiano di vedere i loro sforzi grandemente
vanificati