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I monumenti ai caduti della I monumenti ai caduti della Prima Prima Guerra Mondiale Guerra Mondiale UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA Facoltà di Economia, Giurisprudenza, Ingegneria, Lettere e Filosofia, Scienze Politiche Corso di laurea in Comunicazione Interculturale e Multimediale Relatore: Prof. Giorgio Fedel Cristina Spelta Matr. 294395/65 Anno Accademico 2005/2006

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I monumenti ai caduti della I monumenti ai caduti della PrimaPrima Guerra MondialeGuerra Mondiale

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIAFacoltà di Economia, Giurisprudenza, Ingegneria, Lettere

e Filosofia, Scienze Politiche

Corso di laurea in Comunicazione Interculturale e Multimediale

Relatore: Prof. Giorgio Fedel

Cristina Spelta

Matr. 294395/65

Anno Accademico 2005/2006

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IL QUADRO STORICOIL QUADRO STORICO

La Prima Guerra Mondiale è la prima guerra La Prima Guerra Mondiale è la prima guerra modernamoderna, di massa, di logoramento, di trincea., di massa, di logoramento, di trincea.

Non è un caso che sia conosciuta con Non è un caso che sia conosciuta con l’appellativo di “Grande Guerra”; dove l’aggettivo l’appellativo di “Grande Guerra”; dove l’aggettivo grande suggerisce la portata sconvolgente grande suggerisce la portata sconvolgente dell’avvenimento, e, al contempo, lo identifica dell’avvenimento, e, al contempo, lo identifica come trauma collettivo e come vera e propria come trauma collettivo e come vera e propria frattura del corso storico dell’età contemporanea.frattura del corso storico dell’età contemporanea.

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La Prima Guerra MondialeLa Prima Guerra Mondiale

Il senso di smarrimento prodotto dalla guerra fu epocale. Sigmund Freud scrisse nel 1915:

«Ci pare che mai un evento storico abbia distrutto in tal misura il così prezioso patrimonio comune dell’umanità, turbato talmente tante delle più lucide intelligenze, inabissato così profondamente tutto quanto vi è di elevato?»

“Considerazioni attuali sulla guerra e sulla morte”, 1915 Sigmund Freud

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La Prima Guerra MondialeLa Prima Guerra Mondiale

Dinnanzi ai milioni di morti, tra soldati e civili, alla Dinnanzi ai milioni di morti, tra soldati e civili, alla distruzione di intere città, i lutti che avevano distruzione di intere città, i lutti che avevano colpito praticamente ogni famiglia di ogni paese e colpito praticamente ogni famiglia di ogni paese e la situazione economica disperata in cui versavano la situazione economica disperata in cui versavano gli stati durante, ma soprattutto alla fine della gli stati durante, ma soprattutto alla fine della guerra, accadde qualcosa che nei conflitti del guerra, accadde qualcosa che nei conflitti del passato era stato appena accennato: iniziò il passato era stato appena accennato: iniziò il processo di glorificazione dell’esperienza della processo di glorificazione dell’esperienza della guerra, che ben presto si trasformò in Mito. guerra, che ben presto si trasformò in Mito.

Questa esigenza, che consisteva non solo nel dare Questa esigenza, che consisteva non solo nel dare un valore all’esperienza vissuta per consolarsi della un valore all’esperienza vissuta per consolarsi della sconfitta, ma addirittura nel glorificarla, rendendola sconfitta, ma addirittura nel glorificarla, rendendola sacra, era sentita principalmente dai reduci.sacra, era sentita principalmente dai reduci.

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Volontari in guerraVolontari in guerra

Il Mito dell’Esperienza della Guerra nasce proprio grazie Il Mito dell’Esperienza della Guerra nasce proprio grazie ai volontari della Rivoluzione Francese e, in particolare, ai volontari della Rivoluzione Francese e, in particolare, a quel gruppo, per la verità poco numeroso, di giovani a quel gruppo, per la verità poco numeroso, di giovani borghesi istruiti in grado di crearlo a proclamarlo.borghesi istruiti in grado di crearlo a proclamarlo.

I soldati iniziarono ad essere onorati come eroi, in vita I soldati iniziarono ad essere onorati come eroi, in vita e soprattutto dopo la morte. Risale al 1792 la proposta e soprattutto dopo la morte. Risale al 1792 la proposta di ristrutturazione del cimitero centrale di Parigi da di ristrutturazione del cimitero centrale di Parigi da parte di una commissione ufficiale, che prevedeva che parte di una commissione ufficiale, che prevedeva che tutti i viali, costeggiati dalle tombe, dovessero sfociare tutti i viali, costeggiati dalle tombe, dovessero sfociare in una piazza, al centro del cimitero, all’interno della in una piazza, al centro del cimitero, all’interno della quale le ceneri dei soldati caduti al servizio della patria quale le ceneri dei soldati caduti al servizio della patria sarebbero state mescolate a quelle dei grandi uomini di sarebbero state mescolate a quelle dei grandi uomini di Francia. Nonostante questo sia rimasto un progetto Francia. Nonostante questo sia rimasto un progetto incompiuto, è indicativo del diverso incompiuto, è indicativo del diverso statusstatus di cui di cui beneficiava il soldato.beneficiava il soldato.

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La costruzione del MitoLa costruzione del Mito

Tappa importante nella formazione del culto del Tappa importante nella formazione del culto del soldato caduto è la nuova percezione collettiva soldato caduto è la nuova percezione collettiva della morte.della morte.

La morte in guerra fu assorbita dalla Rivoluzione La morte in guerra fu assorbita dalla Rivoluzione e dalla nazione: la morte non veniva più e dalla nazione: la morte non veniva più considerata un fatto individuale, bensì un evento considerata un fatto individuale, bensì un evento che produceva un’eco nazionale.che produceva un’eco nazionale.

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La costruzione del MitoLa costruzione del Mito

Un chiaro esempio della nuova concezione di Un chiaro esempio della nuova concezione di morte, in cui la Natura benefica e consolatrice morte, in cui la Natura benefica e consolatrice giocava un ruolo cruciale, è dato dal giocava un ruolo cruciale, è dato dal Pére LachaisePére Lachaise di Parigi. Nacque un nuovo modello di cimitero, in di Parigi. Nacque un nuovo modello di cimitero, in cui l’uniformità delle tombe, che per consuetudine cui l’uniformità delle tombe, che per consuetudine dovevano essere poco sfarzose di aspetto discreto, dovevano essere poco sfarzose di aspetto discreto, tentò di livellare le differenze sociali invece tentò di livellare le differenze sociali invece permanevano in vita. permanevano in vita.

Iniziò così quel processo di Iniziò così quel processo di democratizzazionedemocratizzazione della della società, che, se ancora durante la vita terrena società, che, se ancora durante la vita terrena presentava acute divisioni di classe, almeno in presentava acute divisioni di classe, almeno in quella ultraterrena poteva avvicinarsi all’ideale quella ultraterrena poteva avvicinarsi all’ideale rivoluzionario dell’rivoluzionario dell’egalité.egalité.

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Il Pére LachaiseIl Pére Lachaise

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La costruzione del MitoLa costruzione del Mito

Il cimitero militare, nonostante l’evoluzione di Il cimitero militare, nonostante l’evoluzione di quello civile, era ancora un progetto vago. quello civile, era ancora un progetto vago.

Per tutto il corso del XIX secolo, infatti, i morti in Per tutto il corso del XIX secolo, infatti, i morti in guerra, quando era prevista una sepoltura, non guerra, quando era prevista una sepoltura, non avevano cimiteri propri e la celebrazione del loro avevano cimiteri propri e la celebrazione del loro eroismo, che avveniva sempre attraverso eroismo, che avveniva sempre attraverso monumenti “collettivi”, in cui non venivano riportati monumenti “collettivi”, in cui non venivano riportati i nomi dei caduti, era spesso affidata ai versi e alle i nomi dei caduti, era spesso affidata ai versi e alle opere in prosa di uomini che avevano combattuto opere in prosa di uomini che avevano combattuto come volontari. I caduti venivano onorati in come volontari. I caduti venivano onorati in maniera del tutto anonima e i loro corpi non erano maniera del tutto anonima e i loro corpi non erano minimamente considerati come possibile oggetto di minimamente considerati come possibile oggetto di culto: la sepoltura avveniva raramente e spesso i culto: la sepoltura avveniva raramente e spesso i cadaveri erano abbandonati alla putrefazione.cadaveri erano abbandonati alla putrefazione.

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La costruzione del MitoLa costruzione del Mito

I cimiteri militari veri e propri nascono solo con la I cimiteri militari veri e propri nascono solo con la Prima Guerra Mondiale, quando la Francia, patria Prima Guerra Mondiale, quando la Francia, patria della Rivoluzione emanò una legge, quella del 29 della Rivoluzione emanò una legge, quella del 29 dicembre 1915, in cui fu decretato il diritto di dicembre 1915, in cui fu decretato il diritto di ciascun singolo caduto in guerra ad un luogo di ciascun singolo caduto in guerra ad un luogo di riposo perpetuo. Gli altri Paesi europei presto riposo perpetuo. Gli altri Paesi europei presto seguirono l’esempio francese.seguirono l’esempio francese.

Questa decisione venne presa essenzialmente Questa decisione venne presa essenzialmente per due motivi…per due motivi…

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La costruzione del MitoLa costruzione del Mito

Innanzitutto perché il numero dei morti della Prima Innanzitutto perché il numero dei morti della Prima Guerra Mondiale era elevatissimo e richiedeva un Guerra Mondiale era elevatissimo e richiedeva un sistema di sepoltura adeguato, per evitare il rapido sistema di sepoltura adeguato, per evitare il rapido diffondersi di malattie infettive non solo tra i soldati, diffondersi di malattie infettive non solo tra i soldati, ma anche tra la popolazione civile;ma anche tra la popolazione civile;

secondariamente, a causa della drammaticità della secondariamente, a causa della drammaticità della guerra, che aveva portato lutti ad ogni famiglia, guerra, che aveva portato lutti ad ogni famiglia, nacque l’esigenza generale, avvertita a livello nacque l’esigenza generale, avvertita a livello nazionale, di offrire una degna sepoltura ai propri nazionale, di offrire una degna sepoltura ai propri cari. cari.

Alla luce di questi due fattori, gli Stati europei non Alla luce di questi due fattori, gli Stati europei non poterono più comportarsi in maniera indifferente nei poterono più comportarsi in maniera indifferente nei confronti dei propri caduti e si arrivò alla costruzione confronti dei propri caduti e si arrivò alla costruzione dei cimiteri militari.dei cimiteri militari.

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La costruzione del MitoLa costruzione del Mito

I monumenti ai caduti, al contrario dei cimiteri I monumenti ai caduti, al contrario dei cimiteri militari, quindi, non furono una novità che nacque militari, quindi, non furono una novità che nacque con la Prima Guerra Mondiale, anche se con essa con la Prima Guerra Mondiale, anche se con essa assunsero un valore completamente differente e assunsero un valore completamente differente e si caricarono di significati simbolici inesistenti in si caricarono di significati simbolici inesistenti in passato. Infatti, prima del 1914, su di essi non passato. Infatti, prima del 1914, su di essi non erano riportati i nomi dei singoli caduti; erano riportati i nomi dei singoli caduti; semplicemente, veniva eretto un monumento che semplicemente, veniva eretto un monumento che celebrava il coraggio ed il valore di un battaglione celebrava il coraggio ed il valore di un battaglione o di un reggimento, o talvolta dell’intero esercito o di un reggimento, o talvolta dell’intero esercito di una nazione, senza che fosse presente un di una nazione, senza che fosse presente un elenco con i nomi di tutti i caduti.elenco con i nomi di tutti i caduti.

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L’APPROCCIO DI MOSSEL’APPROCCIO DI MOSSE

Mosse, nello studio del Mito dell’Esperienza della Mosse, nello studio del Mito dell’Esperienza della Guerra, ha individuato il ruolo fondamentale che Guerra, ha individuato il ruolo fondamentale che giocarono il Cristianesimo e il nazionalismo per la giocarono il Cristianesimo e il nazionalismo per la sua costruzione: la paura della morte fu superata sua costruzione: la paura della morte fu superata dalla volontà di rendere servizio alla patria, in una dalla volontà di rendere servizio alla patria, in una missione benedetta da Dio. missione benedetta da Dio.

La morte non doveva essere temuta, così come La morte non doveva essere temuta, così come aveva fatto Gesù, poiché il sacrificio per la nazione aveva fatto Gesù, poiché il sacrificio per la nazione trascendeva la morte fisica; quella spirituale, trascendeva la morte fisica; quella spirituale, infatti, non sarebbe sopraggiunta, perpetuandosi infatti, non sarebbe sopraggiunta, perpetuandosi la sacra missione nei compagni d’arme.la sacra missione nei compagni d’arme.

Il legame tra il Il legame tra il soldatosoldato e e CristoCristo diventa un’icona di diventa un’icona di questo fenomeno.questo fenomeno.

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Il legame Cristo - soldatoIl legame Cristo - soldato

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Nazionalismo e Cristianesimo: le basi Nazionalismo e Cristianesimo: le basi del Mito dell’Esperienza della Guerradel Mito dell’Esperienza della Guerra

Il Mito, più che durante la guerra stessa, prosperò in Il Mito, più che durante la guerra stessa, prosperò in seguito, quando la sconfitta bruciante della Germania, e seguito, quando la sconfitta bruciante della Germania, e le incalcolabili perdite umane di tutti gli Stati europei, le incalcolabili perdite umane di tutti gli Stati europei, imposero la consacrazione del sacrificio sostenuto, imposero la consacrazione del sacrificio sostenuto, avvertita con intensità ancora maggiore rispetto avvertita con intensità ancora maggiore rispetto all’esigenza di legittimare l’arruolamento del 1914. all’esigenza di legittimare l’arruolamento del 1914.

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Nazionalismo e Cristianesimo: le basi Nazionalismo e Cristianesimo: le basi del Mito dell’Esperienza della Guerradel Mito dell’Esperienza della Guerra

II morti rappresentavano la salvezza per i vivi, che morti rappresentavano la salvezza per i vivi, che percepivano l’importanza di appartenere alla percepivano l’importanza di appartenere alla stessa stessa nazionenazione, proprio in virtù di tutti coloro che erano deceduti , proprio in virtù di tutti coloro che erano deceduti per onorarla e glorificarla; e qui si può cogliere il legame per onorarla e glorificarla; e qui si può cogliere il legame inscindibile tra Cristianesimo e Nazionalismo, i due inscindibile tra Cristianesimo e Nazionalismo, i due cardini del mito. In questo senso, il cameratismo tra i vivi cardini del mito. In questo senso, il cameratismo tra i vivi fu più incisivo, nella creazione del Mito, di quello fu più incisivo, nella creazione del Mito, di quello esistente tra i soldati. esistente tra i soldati.

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Il cimitero militare: il primo passo per Il cimitero militare: il primo passo per l’affermazione del Mito.l’affermazione del Mito.

Il cimitero di guerra occupò un posto centrale nel Il cimitero di guerra occupò un posto centrale nel culto del soldato caduto.culto del soldato caduto.

Perché i cimiteri militari in Europa nacquero proprio Perché i cimiteri militari in Europa nacquero proprio con la Grande Guerra?con la Grande Guerra?

La nascita di esso è subordinata ad uno scopo La nascita di esso è subordinata ad uno scopo funzionale: i governi europei avevano intuito funzionale: i governi europei avevano intuito l’importanza sociale e simbolica acquisita dai soldati, l’importanza sociale e simbolica acquisita dai soldati, eroi della patria ed emissari divini, e decisero di eroi della patria ed emissari divini, e decisero di sfruttarla per alimentare il Mito. Il cimitero militare, sfruttarla per alimentare il Mito. Il cimitero militare, quindi, fu sì creato per rispondere alla necessità quindi, fu sì creato per rispondere alla necessità pratica di organizzare ordinatamente ed pratica di organizzare ordinatamente ed efficientemente il sistema di sepoltura, ma, in realtà, efficientemente il sistema di sepoltura, ma, in realtà, incontrò una tale approvazione proprio per il valore incontrò una tale approvazione proprio per il valore simbolico che propugnava. simbolico che propugnava.

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Il cimitero militare: il primo passo per Il cimitero militare: il primo passo per la costruzione del Mito.la costruzione del Mito.

La commistione di elementi cristiani e La commistione di elementi cristiani e nazionalistici nel Mito è visibile concretamente nazionalistici nel Mito è visibile concretamente nei cimiteri militari della Grande Guerra, in cui la nei cimiteri militari della Grande Guerra, in cui la Croce del SacrificioCroce del Sacrificio accompagna la accompagna la Pietra della Pietra della Rimembranza.Rimembranza.

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Il cimitero inglese di LinchfilIl cimitero inglese di Linchfil

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I monumenti ai caduti: il centro focale I monumenti ai caduti: il centro focale del Mito del Mito

Con la Prima Guerra Mondiale i monumenti ai caduti Con la Prima Guerra Mondiale i monumenti ai caduti cessano di essere anonimi e su di essi iniziano a cessano di essere anonimi e su di essi iniziano a comparire i nomi dei singoli soldati: in questo senso il comparire i nomi dei singoli soldati: in questo senso il Mito dell’Esperienza della Guerra fu un mito Mito dell’Esperienza della Guerra fu un mito democratico.democratico.Si tentò di onorare ciascun singolo morto in guerra, Si tentò di onorare ciascun singolo morto in guerra, accordandogli una tomba individuale, inscrivendo il accordandogli una tomba individuale, inscrivendo il suo nome sul luogo della sepoltura, o sul monumento suo nome sul luogo della sepoltura, o sul monumento locale.locale.Il singolo non veniva onorato per le sue gesta Il singolo non veniva onorato per le sue gesta individuali, non come persona in quanto tale, ma individuali, non come persona in quanto tale, ma come parte di un progetto superiore, di una guerra come parte di un progetto superiore, di una guerra condotta per glorificare e potenziare la patria. Il condotta per glorificare e potenziare la patria. Il valore simbolico dei monumenti ai caduti non si valore simbolico dei monumenti ai caduti non si sofferma tanto sul singolo soldato, quanto sulla forza sofferma tanto sul singolo soldato, quanto sulla forza della collettività, unita nell’inseguire il medesimo fine. della collettività, unita nell’inseguire il medesimo fine.

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Il cimitero britannico a VlamertingheIl cimitero britannico a Vlamertinghe

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L’APPROCCIO DI KOSSELECKL’APPROCCIO DI KOSSELECK

Ciò che rende unici i monumenti dedicati ai caduti Ciò che rende unici i monumenti dedicati ai caduti della Prima Guerra Mondiale è l’ideologia che sta della Prima Guerra Mondiale è l’ideologia che sta alla base di essi. Essi fecero molto di più che alla base di essi. Essi fecero molto di più che ricordare ricordare dei morti; proposero, infatti delledei morti; proposero, infatti delle identificazioniidentificazioni. In primo luogo i caduti furono . In primo luogo i caduti furono identificati come identificati come eroieroi, poi come i , poi come i garanti della fede garanti della fede e dele del doveredovere, infine, come i , infine, come i guardiani della patriaguardiani della patria, , dell’umanità e della giustizia. Essi non furono mai dell’umanità e della giustizia. Essi non furono mai evocati semplicemente in quanto semplici morti. evocati semplicemente in quanto semplici morti.

Il significato di “morire per la patria”, che spesso Il significato di “morire per la patria”, che spesso viene inciso sui monumenti, era fondato sui viene inciso sui monumenti, era fondato sui sopravvissuti e non sui morti.sopravvissuti e non sui morti.

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Il passaggio alla modernità: la Il passaggio alla modernità: la funzionalizzione della mortefunzionalizzione della morte

Il ricordo della morte venne spostato in un Il ricordo della morte venne spostato in un sistema funzionale volto all’avvenire dei sistema funzionale volto all’avvenire dei sopravvissuti e il declino dell’interpretazione sopravvissuti e il declino dell’interpretazione cristiana della morte lasciò campo libero a cristiana della morte lasciò campo libero a interpretazioni puramente politiche e socialiinterpretazioni puramente politiche e sociali. .

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L’altra faccia della modernità: la L’altra faccia della modernità: la democratizzazione della mortedemocratizzazione della morte

Il monumento ai caduti tipico di questo periodo Il monumento ai caduti tipico di questo periodo storico, come già segnalato da Mosse, testimonia storico, come già segnalato da Mosse, testimonia l’abolizione delle gerarchie militari come indice di l’abolizione delle gerarchie militari come indice di prestigio sociale; viene infatti celebrata l’prestigio sociale; viene infatti celebrata l’uguaglianzauguaglianza davanti alla mortedavanti alla morte, per coloro che, indipendentemente , per coloro che, indipendentemente dal grado militare, hanno sacrificato la vita per la dal grado militare, hanno sacrificato la vita per la patria. Il monumento divulga quell’ideale di patria. Il monumento divulga quell’ideale di uguaglianza che, durante la vita militare, era, per uguaglianza che, durante la vita militare, era, per forza di cose, impossibile da realizzare. La gerarchia e forza di cose, impossibile da realizzare. La gerarchia e i gradi militari erano infatti necessari per l’efficiente i gradi militari erano infatti necessari per l’efficiente funzionamento dell’apparato militare di uno stato, ma, funzionamento dell’apparato militare di uno stato, ma, di fronte alla morte, il gesto eroico del soldato di fronte alla morte, il gesto eroico del soldato semplice era comparato al valore del primo ufficiale.semplice era comparato al valore del primo ufficiale.

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La democratizzazione della morteLa democratizzazione della morte

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La democratizzazione della morteLa democratizzazione della morte

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L’occultamento della morteL’occultamento della morte

Funzionalizzazione e democratizzazione sono Funzionalizzazione e democratizzazione sono fattori che concorrono all’occultamento della fattori che concorrono all’occultamento della morte.morte.

Essi mostravano una realtà distorta, presentando Essi mostravano una realtà distorta, presentando la morte non come un fatto puramente personale, la morte non come un fatto puramente personale, bensì come un tributo alla patria, un gesto valoroso bensì come un tributo alla patria, un gesto valoroso che avrebbe consacrato l’anima del caduto e, di che avrebbe consacrato l’anima del caduto e, di riflesso, tutta la nazione a Dio. In realtà, come riflesso, tutta la nazione a Dio. In realtà, come aveva già evidenziato Mosse, la spaventosa vita di aveva già evidenziato Mosse, la spaventosa vita di trincea, lo spettro incombente della morte e lo trincea, lo spettro incombente della morte e lo schiacciante peso della solitudine, più che orgoglio schiacciante peso della solitudine, più che orgoglio patriottico e fede in Dio, insinuavano la paura e la patriottico e fede in Dio, insinuavano la paura e la disperazione nel cuore dei soldati. disperazione nel cuore dei soldati.

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OSSERVAZIONI CONCLUSIVEOSSERVAZIONI CONCLUSIVE

Il Mito dell’Esperienza della Guerra nacque quindi Il Mito dell’Esperienza della Guerra nacque quindi con la Rivoluzione Francese e si realizzò nei mesi con la Rivoluzione Francese e si realizzò nei mesi precedenti lo scoppio della Prima Guerra precedenti lo scoppio della Prima Guerra Mondiale, quando i governi europei intuirono la Mondiale, quando i governi europei intuirono la valenza del caduto ai fini della mobilitazione valenza del caduto ai fini della mobilitazione bellica e raggiunse il suo culmine simbolico dopo bellica e raggiunse il suo culmine simbolico dopo il 1918. il 1918.

Il Mito prosperò perché la gente comune, coloro che Il Mito prosperò perché la gente comune, coloro che avevano perso i propri familiari e uscivano moralmente avevano perso i propri familiari e uscivano moralmente distrutti da una guerra devastante, avevano un bisogno distrutti da una guerra devastante, avevano un bisogno disperato di aggrapparsi all’idea di una disperato di aggrapparsi all’idea di una salvezzasalvezza che che provenisse da entità superiori, fossero Dio, o la nazione, provenisse da entità superiori, fossero Dio, o la nazione, o entrambi. o entrambi.

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OSSERVAZIONI CONCLUSIVEOSSERVAZIONI CONCLUSIVE

Mosse individua il fondamento ideologico del Mito Mosse individua il fondamento ideologico del Mito nel Nazionalismo e nell’utilizzo funzionale del nel Nazionalismo e nell’utilizzo funzionale del Cristianesimo, che portano all’elaborazione di una Cristianesimo, che portano all’elaborazione di una nuova concezione di morte, e, con essa, della vita nuova concezione di morte, e, con essa, della vita stessa. stessa. Secondo Mosse, il Mito fu una mossa politica Secondo Mosse, il Mito fu una mossa politica adottata dai governi, che, appunto, tentarono di adottata dai governi, che, appunto, tentarono di convertire il dolore di un popolo in orgoglio convertire il dolore di un popolo in orgoglio nazionale, per non dover ammettere che quella nazionale, per non dover ammettere che quella guerra, tanto celebrata in principio, era stata, in guerra, tanto celebrata in principio, era stata, in realtà, un carneficina di dimensioni colossali, un realtà, un carneficina di dimensioni colossali, un ardente e sconfortante fallimento per tutti, vinti e ardente e sconfortante fallimento per tutti, vinti e vincitori. La morte doveva essere occultata, la vincitori. La morte doveva essere occultata, la mattanza dimenticata; dovevano sopravvivere solo mattanza dimenticata; dovevano sopravvivere solo l’eroico olocausto dei propri soldati e la grandezza l’eroico olocausto dei propri soldati e la grandezza della patria.della patria.

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OSSERVAZIONI CONCLUSIVEOSSERVAZIONI CONCLUSIVE

Kosseleck si sofferma proprio su questo aspetto; Kosseleck si sofferma proprio su questo aspetto; l’occultamento della morte fu la base del Mito, e si l’occultamento della morte fu la base del Mito, e si ottenne con la sua funzionalizzazione e la sua ottenne con la sua funzionalizzazione e la sua democratizzazione. D’altra parte, se ciò non fosse democratizzazione. D’altra parte, se ciò non fosse avvenuto, non sarebbe stato possibile proporre le avvenuto, non sarebbe stato possibile proporre le famose identificazioni tra vivi e caduti. La morte rendeva famose identificazioni tra vivi e caduti. La morte rendeva eguali coloro che in vita erano stati divisi da differenze eguali coloro che in vita erano stati divisi da differenze sociali, economiche ed intellettuali, per la sola ragione sociali, economiche ed intellettuali, per la sola ragione che avevano combattuto per la patria; e la patria stessa, che avevano combattuto per la patria; e la patria stessa, in essi, si specchiava. Il valore dell’identificazione è in essi, si specchiava. Il valore dell’identificazione è rintracciabile proprio nel mutamento della concezione di rintracciabile proprio nel mutamento della concezione di morte, che fu democratizzata attraverso l’erezione di morte, che fu democratizzata attraverso l’erezione di monumenti che celebravano il soldato semplice insieme monumenti che celebravano il soldato semplice insieme ai gradi militari più importanti, e che venne ai gradi militari più importanti, e che venne funzionalizzata dal potere politico al fine di falsare la funzionalizzata dal potere politico al fine di falsare la tragedia della Grande Guerra.tragedia della Grande Guerra.