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I MOVIMENTI RIPETITIVI DELL’ARTO SUPERIORE Prof. Roberto Lucchini, Dott. Stefano Borghesi Cattedra di Medicina del Lavoro Università degli Studi di Brescia

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I MOVIMENTI RIPETITIVI DELL’ARTO SUPERIORE

Prof. Roberto Lucchini, Dott. Stefano BorghesiCattedra di Medicina del Lavoro Università degli Studi di Brescia

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Movimenti identici o molto simili Movimenti identici o molto simili eseguiti ad elevata frequenzaeseguiti ad elevata frequenza

Effettuare in modo ciclico azioni tecnicheEffettuare in modo ciclico azioni tecniche

CICLO:CICLO: sequenza di azioni tecniche di breve durata (minuti, secondi) che si ripete uguale a sé stessa

AZIONE TECNICA:AZIONE TECNICA: insieme di movimenti di uno o più distretti corporei che consentono di compiere un’operazione elementare

MOVIMENTI RIPETITIVI MOVIMENTI RIPETITIVI DEGLI ARTI SUPERIORIDEGLI ARTI SUPERIORI

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1.1. RIPETITIVITA’RIPETITIVITA’

2.2. FREQUENZAFREQUENZA

3.3. FORZAFORZA

4.4. POSTURAPOSTURA

5.5. PAUSE (TEMPO DI RECUPERO) PAUSE (TEMPO DI RECUPERO)

PARAMETRI CHE PARAMETRI CHE CARATTERIZZANO CARATTERIZZANO I MOVIMENTI RIPETITIVII MOVIMENTI RIPETITIVI

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1. RIPETITIVITÀ

La ripetizione nel tempo con le stesse modalità e cadenza

di cicli lavorativi

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2. FREQUENZA

Il numero delle azioni tecniche (gesti) nell’unità di tempo

(minuto primo)

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3. FORZA

Carico fisico richiesto all’arto superiore per l’esecuzione

dell’azione tecnica

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4. POSTURA4. POSTURA

Posizione assunta dalle articolazioni degli arti o di

segmenti corporeiin conseguenza o per svolgere

un’azione tecnica

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5. TEMPO DI RECUPERO (PAUSE)

Periodo di tempo nel turno di lavoro nel quale non vengono effettuate azioni tecniche con

gli arti superiori

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PATOLOGIE E DISTURBI MUSCOLOSCHELETRICI DELL’ARTO SUPERIORE CORRELATI AL LAVORO

Upper Extremity Work Related Musculoskeletal Disorders (UE-WMSDs)

Complesso gruppo di disturbi e/o patologie osteo-articolari, muscolotendinee, nervose e vascolari causate/aggravate da sovraccarico biomeccanico lavorativo dell’arto superiore

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IMPORTANZA DEGLI UE-WMSDs

Costi sociali 0,5-2% prodotto lordo UE Costi sociali 0,5-2% prodotto lordo UE (Rep Bilbao ‘99)(Rep Bilbao ‘99)

Assistenza sanitaria e previdenziale

Mancata produzione

Rimpiazzo sul lavoro (attività di formazione)

Richiesta di danno biologico

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EPIDEMIOLOGIA UE-WMSDs

Patologie (illness) registrate dal Patologie (illness) registrate dal Bureau of Labor Statistic, USA Bureau of Labor Statistic, USA (1999,2001)(1999,2001)

dal ’72 al ’94 aumentate di circa 14 volte

nel ’94 400.000 casi pari al 60-65% del totale delle patologie indennizzate

nel ’98 253.000 casi 34,7% di tutti i casi di disturbi occupazionali

sono associati all’effettuazione di movimenti ripetitivi o di sforzi cospicui

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PATOLOGIE E DISTURBI MUSCOLOSCHELETRICI DELL’ARTO SUPERIORE CORRELATI AL LAVORO

Molto comuni nella popolazione generale

Origine multifattoriale:

Fattori lavorativilavorativi Fattori individualiindividuali Fattori extralavorativiextralavorativi

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Macellazione Macellazione Confezionamento Confezionamento

pacchipacchi Inscatolamento Inscatolamento AssemblaggioAssemblaggio Cucitura a macchinaCucitura a macchina LevigaturaLevigatura

Igienisti dentali Igienisti dentali Imbianchino Imbianchino CassiereCassiere Cuoco Cuoco Addetto alle pulizieAddetto alle pulizie Carpentiere Carpentiere Falegname Falegname Musicista Musicista BarbiereBarbiere

ATTIVITÀ LAVORATIVE CHE RICHIEDONO L’ESECUZIONE DI MOVIMENTI RIPETITIVI

DEGLI ARTI SUPERIORI

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FATTORI DI RISCHIO OCCUPAZIONALI

Movimenti con elevata ripetitività e alta frequenza

Uso di forza

Posture scorrette

Movimenti articolari estremi

Pause troppo brevi/assenti

Mancanza di rotazione

Vibrazioni

Esposizione a freddo

Compressioni di strutture anatomiche

Strumenti di lavoro non ergonomici

Uso di guanti inadeguati

Uso di utensili per dare colpi (mazza/martello)

Inesperienza lavorativa

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FATTORI PSICOSOCIALI

Connessi all’attività lavorativa, personali o Connessi all’attività lavorativa, personali o relazionali:relazionali:

Complessità ed interesse per il lavoroComplessità ed interesse per il lavoro

Carichi, pressioni e vincoli lavorativiCarichi, pressioni e vincoli lavorativi

Attenzione richiestaAttenzione richiesta

Rapporti tra colleghi/superiori: collaborazione, Rapporti tra colleghi/superiori: collaborazione,

aspettative e prospettiveaspettative e prospettive

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FATTORI DI RISCHIO INDIVIDUALI NON OCCUPAZIONALI

SessoSesso EtàEtà Caratteristiche Caratteristiche

antropometricheantropometriche Condizione Condizione

psicologicapsicologica Stato ormonaleStato ormonale

Traumi e fratture Traumi e fratture pregressepregresse

Patologie croniche Patologie croniche osteoarticolariosteoarticolari

Patologie Patologie metaboliche metaboliche (diabete)(diabete)

GravidanzaGravidanza Attività domesticheAttività domestiche Hobbies (sport)Hobbies (sport)

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DISTURBI E PATOLOGIEDISTURBI E PATOLOGIE DELL’ARTO SUPERIORE DELL’ARTO SUPERIORE

1.1. Possono manifestarsi con sintomi più o meno Possono manifestarsi con sintomi più o meno specifici, talora non accompagnati da segni specifici, talora non accompagnati da segni clinici (disturbo) oppure mediante una clinici (disturbo) oppure mediante una patologia ben definita (tendinite, epicondilite, patologia ben definita (tendinite, epicondilite, sindrome del tunnel carpale ecc.) sindrome del tunnel carpale ecc.)

2.2. Colpiscono diverse regioni dell’arto superiore Colpiscono diverse regioni dell’arto superiore

3.3. Insorgenza gradualeInsorgenza graduale

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DISTURBI DISTURBI

Disturbi muscolariDisturbi muscolari Arriva ai muscoli meno sangue Arriva ai muscoli meno sangue

del necessariodel necessario

Disturbi articolariDisturbi articolari I nervi ed i tendini I nervi ed i tendini si infiammanosi infiammano

Disturbi articolari e muscolariDisturbi articolari e muscolari Mani, polsi, avambracci, gomiti, bracciaMani, polsi, avambracci, gomiti, braccia

e spallee spalle

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DISTURBI

Riduzione:Riduzione: della funzione motoria (negli stadi più avanzati)

della sensibilità cutanea

Formicolii agli Formicolii agli arti superioriarti superiori

Alterazioni della cuteAlterazioni della cute

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PATOLOGIEPATOLOGIE

Sindrome conseguente a compressione del nervo mediano a livello

del canale del carpo che determina la comparsa di disturbi

sensitivi e motori nel corrispondente territorio di innervazione

Sintomatologia: formicolii, sensibilità, pesantezza alle dita, impaccio al movimento

SINDROME DEL TUNNEL CARPALESINDROME DEL TUNNEL CARPALE

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EZIOPATOGENESI EZIOPATOGENESI SINDROME DEL TUNNEL CARPALESINDROME DEL TUNNEL CARPALE

Cause locali:Cause locali:microtraumi ripetuti, fratture/anomalie ossa microtraumi ripetuti, fratture/anomalie ossa carpali, ispessimento legamento trasverso del carpali, ispessimento legamento trasverso del carpo, cisti e tenosinoviti dei tendini mm flessori carpo, cisti e tenosinoviti dei tendini mm flessori delle dita, edema o emorragie intracanalicolari, delle dita, edema o emorragie intracanalicolari, deformità ossea post-traumaticadeformità ossea post-traumatica

Cause sistemiche:Cause sistemiche:diabete, emodialisi, amiloidosi, ipotiroidismo, diabete, emodialisi, amiloidosi, ipotiroidismo, artrite-reumatoide, collagenopatie, gravidanza, artrite-reumatoide, collagenopatie, gravidanza, menopausamenopausa

Fattori antropometrici:Fattori antropometrici: dimensioni del polso, obesitàdimensioni del polso, obesità

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PATOLOGIEPATOLOGIE

Infiammazione dei tendini dei flessori

delle dita della mano

(DITO A SCATTO)

SINTOMATOLOGIA: dolore difficoltà ad eseguire alcuni movimenti con le mani

TENDINITE DEI FLESSORI DELLE DITA TENDINITE DEI FLESSORI DELLE DITA DELLA MANODELLA MANO

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PATOLOGIEPATOLOGIE

Infiammazione dei tendini del gomito (GOMITO DEL TENNISTA)

SINTOMATOLOGIA: dolore gonfiore al gomito

EPICONDILITEEPICONDILITE

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PATOLGIEPATOLGIE

Infiammazione dei tessuti della spalla (tedinite, borsite)

SINTOMATOLOGIA: dolore a riposo e durante i movimenti

TENDINITE DELLA CUFFIA DEI ROTATORITENDINITE DELLA CUFFIA DEI ROTATORI

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DATI UEWRMSDs INAILDATI UEWRMSDs INAIL

Dal 1996 al 2000Dal 1996 al 2000

Denunce di malattie professionali da 136 a 1550

Riconoscimenti da 10 a 990

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PREVENZIONEPREVENZIONE

Controllo dei Fattori di RischioControllo dei Fattori di Rischio Interventi di tipo impiantistico strutturaleInterventi di tipo impiantistico strutturale

automatizzazione, progettazione dei posti di lavoro, scelta automatizzazione, progettazione dei posti di lavoro, scelta degli strumenti di lavorodegli strumenti di lavoro

Interventi sull’organizzazione del lavoroInterventi sull’organizzazione del lavoro procedure procedure aziendali, durata del ciclo, programmazione di pause, aziendali, durata del ciclo, programmazione di pause, turnazione e rotazioneturnazione e rotazione

Interventi sulle metodologie di svolgimento delle Interventi sulle metodologie di svolgimento delle attività attività

Educazione sanitariaEducazione sanitaria

Sorveglianza Sanitaria Sorveglianza Sanitaria Servizio Sanitario Aziendale Servizio Sanitario AziendaleDevono essere considerate complementari tra loro e pertantoper una corretta prevenzione intraprese tutte

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D.Lgs.626/’94D.Lgs.626/’94

Art. 3 Art. 3

Misure generali di tutelaMisure generali di tutela

La prevenzione deve essere programmata iniziando con la progettazione e la realizzazione

di “condizioni tecniche produttive ed organizzative”…

…”nel rispetto dei principi ergonomici”

Tali attività sono sotto la responsabilità del Datore di Lavoro Tali attività sono sotto la responsabilità del Datore di Lavoro e rientrano tra le Sue “normali” attività di controlloe rientrano tra le Sue “normali” attività di controllo

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VALUTAZIONE DEL RISCHIO

Per stabilire la prioritàPer stabilire la priorità degli interventi di prevenzione è degli interventi di prevenzione è necessario necessario valutare il rischiovalutare il rischio presente nelle attività presente nelle attività lavorativelavorative

È un obbligo di legge ed è sotto la responsabilità del È un obbligo di legge ed è sotto la responsabilità del Datore di Lavoro (D.Lgs 626/’94)Datore di Lavoro (D.Lgs 626/’94)

La Valutazione del Rischio viene svolta da tecnici La Valutazione del Rischio viene svolta da tecnici opportunamente istruiti opportunamente istruiti GRUPPI DI LAVOROGRUPPI DI LAVORO (progettisti, servizio di prevenzione e protezione, (progettisti, servizio di prevenzione e protezione, responsabili tecnici) responsabili tecnici)

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IDENTIFICAZIONE E PRIMO INQUADRAMENTO DEI RISCHI

Compiti a cicli della durata uguale o inferiore a 15 sec. per almeno 4 h complessivamente nel turno

Compiti a cicli, indipendentemente dalla durata, per circa tutto il turno

Uso ripetuto di forza (almeno 1 volta/5 min.): maneggiare oggetti che pesano più di 2,5 Kg maneggiare con pollice e indice oggetti che pesano più di 900 gr usare attrezzi che richiedono uso di forza

Presenza ripetuta di posizioni o movimenti estremi: braccia sollevate polso deviato o movimenti rapidi o azioni con colpi (uso della

mano come attrezzo)

Uso prolungato di strumenti vibranti (mole, frese, martelli pneumatici etc)

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VALUTAZIONI DI II LIVELLOCARATTERISTICHE DELLE CHECKLIST

Basso costo, facilità di apprendimento e rapidità Basso costo, facilità di apprendimento e rapidità d’usod’uso

Applicabilità a tutti gli aspetti della vita lavorativaApplicabilità a tutti gli aspetti della vita lavorativa

Ripetibilità delle misure Ripetibilità delle misure

Assenza di interferenze con l’attività lavorativa da Assenza di interferenze con l’attività lavorativa da analizzare analizzare

Elevata validità e sensibilitàElevata validità e sensibilità

Codificabilità dei dati per la memorizzazione e le Codificabilità dei dati per la memorizzazione e le analisianalisi

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VALUTAZIONI DI II LIVELLO

Gli elementi che i metodi consentono di approfondire sono:

Identificare i compiti lavorativi che prevedono movimenti ripetitivi

Descrizione e quantificazione, per ciascun ciclo rappresentativo, dei fattori di rischio principali e complementari

Valutare la presenza, la durata e la sequenza nell’ambito delle attività lavorative, dei periodi di recupero

Esprimere una valutazione sintetica del rischio calcolando un indice di rischio numerico che integra e riassume il contributo al rischio complessivo determinato dai singoli fattori di rischio

La compilazione delle checklist prevede l’osservazione delle attività La compilazione delle checklist prevede l’osservazione delle attività lavorative direttamente sul posto di lavoro o mediante videoregistrazionelavorative direttamente sul posto di lavoro o mediante videoregistrazione

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CHECKLIST DI KEYSERLING (1993)

Strumento di valutazione rapido e sensibileStrumento di valutazione rapido e sensibile

Identifica compiti lavorativi esponenti a:Identifica compiti lavorativi esponenti a:

ripetitività ripetitività sovraccarico biomeccanico localizzatosovraccarico biomeccanico localizzato sforzisforzi posture incongrueposture incongrue utilizzo di strumentiutilizzo di strumenti

Non è uno strumento diagnosticoNon è uno strumento diagnostico

Iniziale strumento di “screening” delle postazioni Iniziale strumento di “screening” delle postazioni lavorativelavorative

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CHECKLIST OSHA

Strumento preliminare per la valutazione del rischio anche da parte di personale non specializzato in ergonomia

Metodo rapido di identificazione dei fattori di rischio per le UEWMSDs

L’impiego della Checklist è subordinato alla presenza di segnalatori di rischio per un definito tempo nell’arco del turno:

1. Movimenti ripetitivi2. Posture di lavoro fisse non supportate o incongrue 3. Uso di strumenti vibranti 4. Uso di forza delle mani

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CHECKLIST OSHA

Fattori di rischio: ripetitività, forza, postura, Fattori di rischio: ripetitività, forza, postura, pressione cutanea, vibrazioni, ambiente, pressione cutanea, vibrazioni, ambiente, ritmo di lavororitmo di lavoro

In base a presenza e durata dell’esposizione In base a presenza e durata dell’esposizione a ciascun fattore viene attribuito un a ciascun fattore viene attribuito un punteggiopunteggio

Se il punteggio totale è superiore a 5, il Se il punteggio totale è superiore a 5, il lavoro è giudicato a rischiolavoro è giudicato a rischio

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HAND ACTIVITY LEVEL ACGIH 2001

Focalizzato sul distretto mano, polso, avambraccio. Applicabile per compiti lavorativi costituiti da una serie di azioni o movimenti ripetitivi e simili (mono task job) per almeno 4 h al giorno

Basato su un indice di livello di attività manuale (Hand Activity Level = HAL) e sul picco di forza (Peak hand force): il grafico ottenuto dalla combinazione di questi due fattori individua il livello (TLV)

Previsto anche un “limite d’azione” in corrispondenza del quale è raccomandata l’adozione di strategie di prevenzione

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HAND ACTIVITY LEVEL ACGIH 2001

Sono valutati su scale graduate da 0 a 10:Sono valutati su scale graduate da 0 a 10:

– Livello di attività manuale media (HAL)Livello di attività manuale media (HAL)– Picco di forza normalizzato (Pf)Picco di forza normalizzato (Pf)

La combinazione di HAL e Pf su apposito La combinazione di HAL e Pf su apposito graficografico

permette di individuare il livello (TLV) oltre permette di individuare il livello (TLV) oltre al quale vi è evidente prevalenza di al quale vi è evidente prevalenza di disturbi muscoloscheletrici e per il quale è disturbi muscoloscheletrici e per il quale è indicata l’applicazione di provvedimenti indicata l’applicazione di provvedimenti ergonomiciergonomici

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TLV (ACGIH)

2

0

4

8 10

6

2 4 6

8

10

HAL (livello di attività manuale)

Pic

co d

i fo

rza

norm

alizzato

_____ TLV

- - - Limite di Azione

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CHECKLIST OCRA

Verifica in ciascun compito/postazione di lavoro il livello di esposizione a:

RipetitivitàRipetitività Forza Forza PosturaPostura Periodi di recuperoPeriodi di recupero Fattori complementariFattori complementari

A ciascun fattore viene attribuito un punteggio (da 1 a 10) A ciascun fattore viene attribuito un punteggio (da 1 a 10) che consente di calcolare il punteggio complessivo che consente di calcolare il punteggio complessivo dell’esposizionedell’esposizione

L’utilizzo è riservato ad operatori appositamente L’utilizzo è riservato ad operatori appositamente addestratiaddestrati

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Valutazioni di III livelloValutazioni di III livelloMETODO OCRAMETODO OCRA

Applicabile a lavori ripetitivi per gli arti superiori che prevedono lo Applicabile a lavori ripetitivi per gli arti superiori che prevedono lo svolgimento consecutivo, per almeno 1 ora al giorno, di cicli lavorativi svolgimento consecutivo, per almeno 1 ora al giorno, di cicli lavorativi fra loro similari, di durata relativamente breve (pochi minuti)fra loro similari, di durata relativamente breve (pochi minuti)

Procedura complessa e specialistica che consente di Procedura complessa e specialistica che consente di ottenere:ottenere:

livelli di esposizione dell’operatorelivelli di esposizione dell’operatore informazioni su quali siano i fattori che incidono diinformazioni su quali siano i fattori che incidono dipiù sul risultato dell’indicepiù sul risultato dell’indice informazioni per fornire criteri di corretta progettazioneinformazioni per fornire criteri di corretta progettazione indicazioni per il reinserimento di lavoratori già portatori di indicazioni per il reinserimento di lavoratori già portatori di patologie dell’arto superiorepatologie dell’arto superiore

L’indice che si ottiene è dato dal rapporto tra il n° di azioni tecniche svolte durante un turno lavorativo ed il corrispondente n° di azioni raccomandate determinato in funzione delle specifiche richieste di forza, postura, presenza di rotazioni, periodi di recupero e fattori complementari

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Fasce di rischio Check-list vs OCRA

Check List

OCRAZone

di rischio

Classificazione

del rischio

Azioni

conseguenti

fino a 5 fino a 1,5 verde ottimale nessuna

5,1 - 7,5 1,6 - 2,2 giallo-verde accettabile nessuna

7,6 - 11 2,3 - 3,5 gialloborderline

(molto lieve)riverificariverifica

11,1 - 14 3,6 - 4,5 rosso-lieve lievemigliorare + sorv. sanitaria + formazione

14,1 - 22,5 4,6 - 9 rosso-medio mediomigliorare + sorv. sanitaria+ formazione

oltre 22,5 oltre 9 rosso-alto altomigliorare + sorv. sanitaria + formazione

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Valutazioni di III livelloMETODO OREGE

Quantificazione da parte del valutatore della forza con la scala di Latko (da 0 a 10) confrontata con una valutazione su scala 0-10 dell’operatore; le posizioni articolari per rachide cervicale, spalla, gomito e polso; la ripetitività anch’essa confrontata con una valutazione dell’operatore.

L’indice di rischio si ottiene sommando i punteggi relativi alla forza (0-10), ripetitività (0-10), postura (0-3) e consente di individuare tre fasce di rischio:

1-8 accettabile 9-15 non raccomandato 16- 23 da evitare

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Valutazioni di III livello STRAIN INDEX

Strain Index (SI) = intensità dell’azione (forza) Strain Index (SI) = intensità dell’azione (forza) x durata dell’applicazione di forza x n° di azioni x durata dell’applicazione di forza x n° di azioni in forza (sforzi)/minuto x postura mano/polso x in forza (sforzi)/minuto x postura mano/polso x velocità d’esecuzione del compito x ore di velocità d’esecuzione del compito x ore di lavoro/giornolavoro/giorno

Per l’interpretazione del risultato si adotta la Per l’interpretazione del risultato si adotta la seguente seguente

scala:scala: SI < 3SI < 3 lavori probabilmente sicurilavori probabilmente sicuri SI <3 <7 SI <3 <7 valutazione incertavalutazione incerta SI >7SI >7 lavori probabilmente pericolosilavori probabilmente pericolosi

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CORRISPONDENZA TRA LE FASCE DI RISCHIO DEI METODI OCRA, OREGE, STRAIN INDEX

Check list Check list OCRAOCRA OREGEOREGE STRAIN STRAIN

INDEXINDEX Fascia rischioFascia rischio

Fino a 5Fino a 5 Fino a 8Fino a 8 Fino a 3Fino a 3 Verde = R ottimaleVerde = R ottimale

5,1 - 7,5 // //Giallo-verde = R Giallo-verde = R accettabile accettabile

7,6 – 11 // // Giallo = R molto lieveGiallo = R molto lieve

11,1 – 14 // // Rosso lieve = R lieveRosso lieve = R lieve

14,1 - 22,5 9-159-15 3-73-7 Rosso medio = R medioRosso medio = R medio

oltre 22,5 >15>15 >7>7 Rosso alto = R elevatoRosso alto = R elevato

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QUANTIFICAZIONE IN % DEL DIVERSO PESO ATTRIBUITO AI SINGOLI FdR

Check-list OCRACheck-list OCRA OREGEOREGE Strain indexStrain index

FdRFdR %% FdRFdR %% FdRFdR%%

Forza Forza 4040 Forza Forza 4343 Forza Forza Intensità e Intensità e

durata dello durata dello sforzosforzo

62,762,7

RipetitivitàRipetitività 1010 RipetitivitàRipetitività 4343 RipetitivitàRipetitività Sforzi/minSforzi/min 19,619,6

PosturaPostura 18,318,3 PosturaPostura 1313 PosturaPostura 11,711,7

T di recuperoT di recupero 1010 Durata Durata turnoturno 5,85,8

F F complementaricomplementari 8,38,3

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VALUTAZIONI DI FORZA E RIPETITIVITA’ DEI LAVORATORI

Osservate sopravalutazioni di questi Osservate sopravalutazioni di questi Fattori di Rischio da parte dei lavoratoriFattori di Rischio da parte dei lavoratori

Meglio accompagnare la scala fornita ai Meglio accompagnare la scala fornita ai lavoratori da tabella esplicativa degli lavoratori da tabella esplicativa degli indici numericiindici numerici

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METODO OREGE

Dà più rilievo ai fattoriDà più rilievo ai fattori forzaforza e e ripetitivitàripetitività (scala da 0 a 10) rispetto (scala da 0 a 10) rispetto alla postura (scala da 0 a 3) e alla postura (scala da 0 a 3) e consente l’analisi del rischio consente l’analisi del rischio biomeccanico a più segmenti (spalla, biomeccanico a più segmenti (spalla, gomito, polso-mano e rachide gomito, polso-mano e rachide cervicale)cervicale)

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CONFRONTO TRA METODI

I metodi forniscono I metodi forniscono risultati risultati sovrapponibilisovrapponibili in situazioni a in situazioni a Rischio Rischio ben definitoben definito (elevato o assente) (elevato o assente)

Dimostrate Dimostrate differenze significative indifferenze significative in situazioni a situazioni a Rischio intermedioRischio intermedio soprattutto quando esistono fattori di soprattutto quando esistono fattori di rischio preponderantirischio preponderanti

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CONFRONTO TRA METODI

Anche nelle postazioni a rischio Anche nelle postazioni a rischio concordante, i fattori di maggior rischio concordante, i fattori di maggior rischio che determinano l'entità dell'indice non che determinano l'entità dell'indice non sono sempre sovrapponibili sono sempre sovrapponibili

I diversi metodi di valutazione non sono I diversi metodi di valutazione non sono in grado di evidenziare in modo ripetibile in grado di evidenziare in modo ripetibile ed univoco, gli aspetti critici del ed univoco, gli aspetti critici del sovraccarico biomeccanico dell'arto sovraccarico biomeccanico dell'arto superioresuperiore

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CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE

Tutti i metodi propongono di risolvere Tutti i metodi propongono di risolvere un problema multifattoriale di incerta un problema multifattoriale di incerta definizione definizione riconducendolo riconducendolo esclusivamente ad una sintesi di 4 (o esclusivamente ad una sintesi di 4 (o poco più) fattori per derivare un indice poco più) fattori per derivare un indice "risolutivo" e sintetico definitivo"risolutivo" e sintetico definitivo

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CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE

Non sono a tutt’oggi disponibili singoli Non sono a tutt’oggi disponibili singoli metodi standardizzati e validatimetodi standardizzati e validati

Non sono stati accertati valori condivisi di Non sono stati accertati valori condivisi di accettabilità per i singoli fattori di rischio accettabilità per i singoli fattori di rischio (ripetitività, pause compensatorie, postura, (ripetitività, pause compensatorie, postura, forza, fattori complementari)forza, fattori complementari)

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CONSIDERAZIONI CONCLUSIVECONSIDERAZIONI CONCLUSIVE

Nell’applicazione dei metodi ad indice Nell’applicazione dei metodi ad indice sintetico è importante sintetico è importante non utilizzare non utilizzare acriticamente l’indiceacriticamente l’indice, ma considerare tutti , ma considerare tutti gli elementi analitici di valutazione del carico gli elementi analitici di valutazione del carico dei diversi segmenti dell’arto superioredei diversi segmenti dell’arto superiore

La maggior parte dei metodi di valutazione è La maggior parte dei metodi di valutazione è stata studiata per analizzare compiti stata studiata per analizzare compiti altamente ripetitivi e di breve durata, sono altamente ripetitivi e di breve durata, sono difficilmente applicabili in situazioni diversedifficilmente applicabili in situazioni diverse

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CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE

È opportuno È opportuno l’utilizzo di metodi diversil’utilizzo di metodi diversi al al fine di un’adeguata analisi dell’esposizione fine di un’adeguata analisi dell’esposizione di situazioni presunte a rischiodi situazioni presunte a rischio

Anche applicando più metodi Anche applicando più metodi contemporaneamente, tuttavia, risulta contemporaneamente, tuttavia, risulta fondamentale una fondamentale una valutazione analitica valutazione analitica successiva dei diversi fattori di rischiosuccessiva dei diversi fattori di rischio per per non incorrere in gravi errori di non incorrere in gravi errori di interpretazione interpretazione

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CONSIDERAZIONICONSIDERAZIONI CONCLUSIVECONCLUSIVEMETODI DI VALUTAZIONE E PROBABILITÀ PATOLOGIAMETODI DI VALUTAZIONE E PROBABILITÀ PATOLOGIA

Secondo alcuni autori (es di OCRA) è Secondo alcuni autori (es di OCRA) è possibile predire attraverso il calcolo possibile predire attraverso il calcolo dell’indice la probabilità di insorgenza di casi dell’indice la probabilità di insorgenza di casi di UE WMSDdi UE WMSDss

Secondo altri autori sono necessarie ulteriori Secondo altri autori sono necessarie ulteriori ricerche e validazioni (Kilbom 1999, Spielhoz ricerche e validazioni (Kilbom 1999, Spielhoz 2001)2001)

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Associazione tra disturbi dell’arto sup Associazione tra disturbi dell’arto sup e FdR lavorativo (NIOSH 1997)e FdR lavorativo (NIOSH 1997)

Parte dell'arto superiore Parte dell'arto superiore a rischio e fattore di a rischio e fattore di

rischiorischio

Forte evidenza Forte evidenza di associazionedi associazione

Evidenza di Evidenza di associazioneassociazione

Insufficiente Insufficiente evidenza di evidenza di

associazioneassociazione

Collo/Spalla/ colloCollo/Spalla/ collo

RipetitivitàRipetitività    XX   

ForzaForza    XX   

Postura incongruaPostura incongrua XX      

VibrazioniVibrazioni       XX

SpallaSpalla         

RipetitivitàRipetitività    XX   

ForzaForza       XX

Postura incongruaPostura incongrua    XX   

VibrazioniVibrazioni       XX

GomitoGomito         

RipetitivitàRipetitività       XX

ForzaForza    XX   

Postura incongruaPostura incongrua       XX

Combinazione dei vari fattoriCombinazione dei vari fattori XX      

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Associazione tra disturbi dell’arto sup Associazione tra disturbi dell’arto sup e FdR lavorativo e FdR lavorativo (NIOSH 1997)(NIOSH 1997)

Parte dell'arto superiore a Parte dell'arto superiore a rischio e fattore di rischiorischio e fattore di rischio

Forte evidenza Forte evidenza di di

associazioneassociazione

Evidenza di Evidenza di associazioneassociazione

Insufficiente Insufficiente evidenza di evidenza di

associazioneassociazione

Mano-polso, S. del tunnel carpaleMano-polso, S. del tunnel carpale   

RipetitivitàRipetitività    XX   

ForzaForza    XX   

Postura incongruaPostura incongrua       XX

VibrazioniVibrazioni    XX   

Combinazione dei vari fattoriCombinazione dei vari fattori XX      

Mano-polso, tendiniteMano-polso, tendinite         

RipetitivitàRipetitività    XX   

ForzaForza    XX   

Postura incongruaPostura incongrua    XX   

Combinazione dei vari fattoriCombinazione dei vari fattori XX      

Mano-polso, S da vibrazioniMano-polso, S da vibrazioni         

VibrazioniVibrazioni XX      

Postura incongruaPostura incongrua    XX   

Combinazione dei vari fattoriCombinazione dei vari fattori    XX   

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FATTORI DI RISCHIO CCUPAZIONALI: DIMENSIONI (Rep Ag Bilbao,99)

Fattori di Fattori di rischiorischio VariabiliVariabili

GrandezzaGrandezza RipetitivitàRipetitività DurataDurata

ForzaForza Forza generata ed Forza generata ed applicataapplicata

Frequenza di Frequenza di applicazioneapplicazione

Tempo in cui la Tempo in cui la forza è applicataforza è applicata

PosturaPostura Angolo Angolo dell’articolazionedell’articolazione

FrequenzaFrequenza Tempo in cui è Tempo in cui è mantenutamantenuta

MovimentoMovimento Velocità, Velocità, accelerazioneaccelerazione

Frequenza del Frequenza del movimentomovimento

Tempo di Tempo di esposizione al esposizione al movimentomovimento

VibrazioniVibrazioni AccelerazioneAccelerazione VibrazioneVibrazione Tempo di Tempo di esposizione a esposizione a vibrazionivibrazioni