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® MENSILE DI INFORMAZIONE SPORTIVA DISTRIBUITO GRATUITAMENTE ANNO IV N° 38 NOVEMBRE 2012 I MUSCOLI DEL CAPITANO Un fendente di Giacomazzi a 7’ dal termine riporta il Lecce in quota ed in media promozione. Allontanando i fantasmi che sarebbero sorti con il Carpi a -3 Angelo DE PASCALIS Via Cuneo, 20 73013 GALATINA Tel. 0836 566021 333 2376383 [email protected] La nostra è la ricetta più veloce. Volkswagen Express Service. La tua auto è pronta, al massimo in un’ora. Perché la tua Volkswagen sia sempre una Volkswagen. Volkswagen Service. Un servizio rapido e di qualità per le piccole manutenzioni, senza dover prendere un appuntamento. Il quotidiano online che racconta gli avvenimenti sportivi del Salento www.colpoditaccoweb.it Serie D Nardò avanti a piccoli passi Eccellenza Soffrono le salentine Solo il Gallipoli in zona playoff Promozione Pareggite Casarano ma resta primo

I muscoli del capitano

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Un fendente di Giacomazzi a 7' dal termine riporta il Lecce in quota ed in media promozione. Allontanando i fantasmi che sarebbero sorti con il Carpi a -3

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Page 1: I muscoli del capitano

®

MENSILE DI INFORMAZIONE SPORTIVA DISTRIBUITO GRATUITAMENTEANNO IV N° 38NOVEMBRE 2012

I MUSCOLI DEL CAPITANOUn fendente di Giacomazzi a 7’ dal termine riporta il Lecce in quota ed in media promozione. Allontanando i fantasmi che sarebbero sorti con il Carpi a -3

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COLPO DI TACCO. IL MENSILE DEL CALCIOSALENTINO... E NON SOLOANNO IV NUMERO 38 - Novembre 2012chiuso in redazione il 27/11/2012

La testata è iscritta al n. 1008 del Registro della Stampa del Tribunale di Lecce,autorizzazione del 16/12/2008

DIRETTORE RESPONSABILEFrancesco Rella

DIRETTORE EDITORIALEGraziano Congedo

HANNO COLLABORATOVincenzo Congedo, PierLuigi Giannachi, Roberto MartalòGiulio Serafino, Marco Tarsi, Giorgio Toma

REDAZIONEVia dei Faggi n. 1 - 73013 GALATINA - LECCETel./Fax 0836.564748 - Cell. 349.1449026e-mail: [email protected]

STAMPATORGRAF - S.P. 362 Km. 15,300 Tel.: 0836.561417 - GALATINA - LE

Per la PUBBLICITA’ su questo periodico3491449026 - 330814403 - 3314998960

La direzione non risponde del contenuto degli articoli firmati edeclina ogni responsabilità per le opinioni dei singoli articolisti,degli intervistati e informazioni trasmesse da terzi. Foto emanoscritti, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Non è consentita la riproduzione, anche parziale, di testi, fotografie o documenti senza autorizzazione. La collaborazionesotto qualsiasi forma è gratuita. La direzione si riserva di nonpubblicare le comunicazioni pubblicitarie degli inserzionisti chesiano contrarie agli interessi della nostra testata o alle disposizioni di legge.

COPERTINA: Gicomazzi festeggia il gol vittoria controla Reggiana (foto Salvatore Chilla)

EDITORIALE - I MUSCOLI DEL CAPITANOGuillermo Giacomazzi, fresco trentacinquenne da Montevideo e capitano giallorossodi lungo corso, ha colto il momento propizio per brindare alla prima marcatura inLega Pro. A 6’ dal termine infila nell’angolo destro del portiere ospite un pallone checonsente ad un Lecce opaco di piegare la Reggiana e riprendere la corsa solitaria invetta. Con un margine che il Carpi ha un tantino ridotto, approfittando delloscivolone imprevedibile – e preoccupante in relazione alla piega che aveva preso ilmatch – di Lumezzane. Che si era tirato dietro un mare (esageratamente increspato)di polemiche, non ultima quella alimentata dalle parole del presidente Tesoro, invo-cante un più frequente utilizzo del pur bravo De Rose. Posto che l’ex reggino può si-curamente coesistere a centrocampo con Giaco, va sottolineato come l’errore deldecano a Lumezzane (palla del pari scaraventata in tribuna nel recupero) e lapanchina nella gara con la Reggiana non abbiano scalfito l’umore del capitano dimille battaglie, capace di tirare fuori tutti i suoi muscoli (ed il fosforo) nei momentitopici di una partita e di una stagione, al di là degli umanamente fluttuanti stati diforma e condizione mentale. Lode dunque a Giacomazzi, secondo giallorosso di sempre quanto a numero di presenze. Secondo soltanto alle 418 di un certo Michele Lorusso, deceduto il 2 dicembre 1983 in una notte di pioggia a causa di unincidente stradale, mentre si recava a Bari a prendere un treno (in alternativaall’aereo) che doveva condurlo a Varese per l’incontro della domenica. Con lui Ciro Pezzella che, in barba alle sole 41 presenze, era già un beniamino del popolosalentino. Già ventinove gli anni senza l’umanità ed il sorriso di Ciro e Michele! (F. Rella)

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LEGA PRO4 Un pensiero di meno5 Savino Tesoro: Lecce ed autovetture 6 Tensione sedata7 Carpi diemSERIE D9 Nardò: Miraco para tutto!ECCELLENZA10 Presicce: “Con questo Gallipoli si può sognare”11 Galatina: Giorgetti, il profeta in patriaPROMOZIONE13 Leopizzi: “Solo un calo fisico, il Casarano c’è!”TUTTE LE CLASSIFICHE14 Il redditest 2012

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LEGA PRO

Un pensiero in menolumezzane e caduta Con la Ju-ventus sconfitta (dopo 49 gareutili) in casa dall’Inter, il Lecce diFranco Lerda era rimasta l’unicaformazione imbattuta in Italia,dalla massima serie al campio-nato di seconda divisione dellaLega Pro. Se il primato pesasse diper sé non lo sapremo mai, per-ché nel match di recupero a Lu-mezzane del 14 novembrescorso i giallorossi hanno pen-sato di fare harakiri e regalare,attraverso una prestazione svuo-tata, ai padroni di casa – ridottiin dieci – tre punti su di un co-modo vassoio. Sconcertante ilquarto d’ora successivo al pareg-gio di Torri (azione subita incampo lungo, con il vantaggio diun gol e di un uomo), durante ilquale Marcolini e soci hanno im-perversato fino al gol della ri-monta. Anche al rientro dopo ilriposo forzato che il girone A im-pone a turno alle diciassettecontendenti, la prova offerta conla Reggiana di Zauli non è risul-tata convincente: un Lecce lon-tano da quello ammirato finoall’inizio di novembre. La brillan-tezza non può, ad ogni modo, es-sere sempre la medesima ecomunque la zampata di Giaco-mazzi ha restituito a Lerda e ra-gazzi un sorriso da tre punti. rigore memushaj fondamentaleper la rimonta nei confronti degliamaranto romagnoli. Una botta

secca, eppur angolata, e via, ascacciar gli incubi dei ripetuti er-rori dal dischetto. C’erano pas-sati Jeda (tiraccio alto,ininfluente ai fini del risultato fi-nale), sfortunati legni, invece,per Foti nel 2-2 di Pavia e Pià aLumezzane quando il risultatoera ancora ad occhiali. Chissàche Ledian Memushaj si sia gua-dagnato i galloni del cannonieredagli undici metri? Quel che ècerto è che l’albanese continua asorprendere per applicazione econtinuità di rendimento, unitiad una discreta tecnica, doti chelo confermano piacevole sor-presa stagionale. carpi e basta? Con Treviso e Tri-tium in perenne affanno, il tor-neo non ha espresso alternativevere allo strapotere giallorosso.Un po’ tutte alternano momentisprint ad inattese frenate. Delu-dente la Cremonese (segna conil contagocce), in un momentodecisamente sì appaiono Cuneoe San Marino (ottima l’incidenzadi mister Acori). L’Entella è sem-pre lì ma non spicca il volo, beneTrapani e Sudtirol che viaggianoin scia Carpi. Gli emiliani guidatida Tacchini, con appena sette golal passivo, costituiscono la difesameno perforata del campionatoed in casa hanno fallito un unicoappuntamento (pari con la Cre-monese) dei sei finora a disposi-zione. Il prossimo allo stadio

“Cabassi” – dopo una doppia tra-sferta - sarà con la capolistaLecce. Per Arma e compagni sitratterrà probabilmente della“partita”, per il Lecce dovrà re-stare, invece, solo una delle 32tappe stagionali. E da ciò trarnetranquillità.un leccese in consiglio Il neo vi-

cepresidente – nonché posses-sore di una piccola quota azio-naria – è leccese. LetterioMunafò, trapiantato al nord permotivi di lavoro, da sempre so-stenitore giallorosso e da moltianni dirigente in società calcisti-che, ha finalmente conquistato ilsuo primo amore. (f.r.)

classifica punti gare vinte nulle perse g.f. g.s.

lecce 29 12 9 2 1 26 14

carpi 24 12 7 3 2 16 7

sud tirol 21 12 6 3 3 17 14

trapani 19 12 5 4 3 22 14

v. entella 18 12 4 6 2 21 17

pavia 18 13 4 6 3 13 12

lumezzane 17 12 4 5 3 12 10

san marino 16 11 5 1 5 16 15

portogruaro 16 12 3 7 2 14 14

como (-1) 15 12 3 7 2 18 17

cuneo 15 13 4 3 6 13 15

cremonese (-1) 12 12 2 7 3 9 8

reggiana 12 12 3 3 6 13 18

feralpi salò 12 12 3 3 6 11 21

tritium 7 12 1 4 7 8 19

albinoleffe (-10) 6 12 3 7 2 15 11

treviso (-1) 2 13 0 3 10 9 27

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Spinazzola, Napoli, Bergamo eLecce (l’ordine è puramente cro-nologico), quattro città che signi-ficano tanto per Savino Tesorodallo scorso 25 ottobre nuovopresidente dell’Unione SportivaLecce. Nel piccolo centro dellaBAT nasce 55 anni fa, nel capo-luogo campano scopre da bam-bino l’amore per il calcio, mentreBergamo e Lecce rappresentanoper lui vita imprenditoriale ed af-fettiva. “Faccio la spola fra Lom-bardia e Salento. A Bergamo c’èmia figlia Francesca di 15 anni;Antonio, come noto, è qui con menell’avventura giallorossa; Giuliache ha 19 anni studia invece in In-ghilterra. Fino al ’95 – ricorda Sa-vino Tesoro – ho vissuto aSpinazzola, per poi trasferirmi aBergamo per lavoro. Lecce è nelmio cuore da tanti anni, già da do-dici trascorro i mesi estivi al mare,incantevole, di Torre Lapillo”. Resta Napoli, presidente. E’ forsela squadra per cui tifa? “Sì, la seconda dopo il Lecce. Nel1966 il maestro di scuola, per pre-miarmi, mi portò al San Paolo pervedere il Napoli di Sivori affron-tare la Juventus. Un po’ le magiedell’asso argentino e tanto il fa-scino dello stadio, fatto sta che daallora tifo per il Napoli”. Quando l’è baluginata l’idea di ri-levare il Lecce? “Direi dal novembre 2011,quando si è poi avviata la tratta-tiva con Semeraro”. La sua gior-nata tipo quando è a Lecce.“Entro in sede la mattina e neesco direttamente la sera. Masono molto contento di trascor-rere le mie giornate leccesi inte-ramente a lavorare per il Lecce. Aproposito di sede, presto neavremo una nuova”. Savino Tesoro imprenditore: si-derurgia, edilizia, auto elettriche

e calcio. Corretto? “Siderurgico per trent’anni, stopperò nel 2008; oggi qualcosa incampo immobiliare e finanziario,ma il core business è rappresen-tato dai veicoli elettrici ed il Lecce.Tutta la mia energia va in quelledirezioni, sono i settori del mio fu-turo”. Meglio dominare il campionato,con il rischio di qualche passag-gio a vuoto per deconcentra-zione, oppure correre sul filo delrasoio? “Meglio stradominare senza in-cappare in passaggi a vuoto.Credo fermamente nella possibi-lità di guadagnare la B in buon an-ticipo e programmare, quindi, perbene la categoria”. Campionato e Coppa Italia di ca-tegoria, obiettivo minimo stagio-nale? “Diciamo semplicemente che vor-rei vincere tutto ciò che è possi-bile vincere”. Una parola per i tifosi, Lerda ed icalciatori. “Mi preoccupa un po’ il calo dipresenze di spettatori registratonell’ultima partita con la Reg-giana, nonostante la bella gior-nata. Ai tifosi dico di non smarrirel’entusiasmo e magari di nonfarmi affibbiare multe. Per Lerdaed i calciatori il messaggio è unico:bisogna vincere e comunque di-mostrare, come finora avvenuto,il massimo impegno. Il nostro èveramente un bel gruppo. Che,nonostante le richieste per i gio-vani gioielli, non toccheremo(salvo follie altrui) a gennaio”. Presidente, c’è qualcosa che nonrifarebbe nei discorsi legati al-l’ambiente calcio? “Non ripeterei di sicuro l’espe-rienza di Busto Arsizio. Alla Pro Pa-tria ho dato una grossa mano epoi mi sono sentito tradito”. (F.R.)

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foto Chilla S.

Savino TesoroLecce ed autovetture:elettrica propulsione

LECCE

Savino TesoroLecce ed autovetture:elettrica propulsione

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Il Lecce dei record ha trovato la suabestia nera: la Lombardia. Lassù, in-fatti, l'armata di mister Lerda non èriuscita ancora a cogliere una vitto-ria. Tre partite disputate hanno frut-tato soltanto due pareggi con Comoe Pavia e una sconfitta nel recuperodi Lumezzane. E proprio la bruttaprestazione bresciana è costatal'imbattibilità ai giallorossi. Un 2-1rimediato giocando una partitasotto tono, nonostante il vantaggionumerico, costruendo poco e la-sciando ampia iniziativa ai rossoblù.Una sconfitta pesante per gli stra-scichi del post gara. Il neo presi-dente Savino Tesoro, infatti, si èdimostrato a dir poco contrariatoper la mancanza di grinta del Leccee perplesso circa le scelte tecnichedi Lerda, in particolare riguardo l’e-sclusione di De Rose. Le parole cuiprestiamo orecchio sono comesempre quelle dei tifosi. “La partita di Lumezzane è statapersa meritatamente – dice Al-fredo, studente –. Ma molto ru-more hanno fatto le parole diTesoro, a mio parere troppo ir-ruenti. Lerda avrà sbagliato la for-mazione, ma reagire così mi è parsoeccessivo”. Sulla stessa linea Anto-nio, avvocato, il quale aggiunge: “amio modo di vedere il presidenteavrebbe fatto meglio a cercare unchiarimento con squadra e tecnicocon la porta ben chiusa. Ha prefe-rito esternare il suo pensiero cosìforte davanti alle telecamere: unascelta che non ho condiviso. Comepure, va detto, non ho condiviso

Giacomazzi titolare: veniva da uninfortunio e chi è stato chiamato asostituirlo (De Rose, ndr) ha benmeritato. Il capitano non gira piùcome un tempo, anche se si è ri-fatto siglando il gol decisivo controla Reggiana”. Ma qualcuno condi-vide la scelta di Savino Tesoro: è ilcaso di Ronzino, pensionato, che af-ferma: “il presidente ha fatto bene.Iniziamo a conoscerlo: è un uomoistintivo, verace, che non ha pauradi dire ciò che pensa. A caldo gli èstato chiesto di dare un parere sul-l'incontro e ha risposto come eragiusto rispondere: la partita è statavergognosa. Giocare in vantaggionumerico di uomini e lasciare cosìtanto spazio alla ripartenza degli av-versari non è nemmeno da serie D”.Qualcuno, poi, difende Lerda. “Se ilmister compie delle scelte è perchèsono fondate: male la squadra inquel di Lumezzane, ma ricordiamociche in panchina abbiamo un allena-tore da Serie A - parole di Gianni,barman –. Un calo fisico e mentaleci può stare, è fisiologico. Ma criti-care aspramente un allenatore chefino a quel momento guidava unasquadra imbattuta e saldamente alcomando della classifica mi è sem-brato scorretto”. Fortunatamente,poi, il faccia a faccia tra Tesoro eLerda ha ricompattato i due e tran-quillizzato gli animi dei tifosi. Lu-mezzane è già in archivio.Domenica si ritorna in Lombardiaper affrontare il Feralpi Salò. Obiet-tivo: sfatare questo maledetto tabù.

Giulio Serafino

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Page 7: I muscoli del capitano

Il Lecce delle meraviglie, seppur indifficoltà nelle ultime uscite, guidain solitaria beatitudine una classi-fica di una Lega Pro comunquedifficile da interpretare. Con lebattute d'arresto di Pavia e Lu-mezzane, i salentini hanno con-sentito alle inseguitrici diaccorciare lo svantaggio: Sudtirol,Entella e Trapani sognano l'ag-gancio. Ma la vera compagine checerca il colpo grosso è il Carpi. Gliemiliani hanno i giallorossi nel mi-rino e, a 5 punti di distacco con loscontro diretto il prossimo 16 di-cembre tra le mura amiche dellostadio “Cabassi”, meditano l'im-presa. Per molti sarà quella la garache segnerà il destino del torneo.Fuga indisturbata fino alla fine delLecce, oppure patemi fino all'ul-tima giornata? “La Lega Pro non èun torneo semplice – afferma Ric-cardo, impiegato postale – e ce nestiamo accorgendo partita dopopartita. Il Lecce è la squadra chetutti sognano di battere. E allora,se perdere con i salentini ci puòstare, gli avversari ci affrontanosenza timore, con tanta corsa e di-fesa attenta. Alla lunga uscirannole squadre più attrezzate, quotateal salto di categoria. Il Carpi è unatra queste. Non distraiamoci: lanostra rosa ci permette di restaretutto sommato tranquilli, ma ledisattenzioni si pagano care. Ilcampionato è lungo e se non ci ri-prendiamo da questo momentodi lieve flessione, rischiamo di sof-frire fino al termine per festeg-giare una promozione che,comunque, sono sicuro arriverà”.La pensa così anche Miriam, pa-sticcera, che avverte: “Non siamo

il Barcellona e forse finalmente lostiamo capendo. Le vittorie vannosudate sempre, rispettando ogniavversario. Non vi è dubbio che ilLecce è di categoria superiore, maquesta promozione ce la dob-biamo conquistare sul campo. InEmilia sarà una bella partita”.Più ottimista invece Sergio, liberoprofessionista: “Il Lecce non puòtemere il Carpi. Noi ci troviamo inserie C d'ufficio, non per demeriti.Con questa squadra, sono con-vito, avremmo fatto bene anchein B. Non penso che la promo-zione possa essere sofferta: unagiornata no si può accettare. IlLecce non può e non deve temerenessuno”. Così anche Gianlugi, studente, ilquale ritiene che “il campionatosia già deciso: il Lecce in B è soloquestione di tempo. Una secondain classifica ci doveva pur essere!Il Carpi sta dimostrando di poterfar bene, ma non è certo al nostrolivello. In casa loro potrebbeuscire una gran bella gara, ma dalrisultato già segnato”. Insomma, pareri contrastanti nelcapoluogo barocco. C'è chi credeche il Lecce abbia vita facile inquesto torneo, altri invece chepensano partita dopo partita eche la C non sia una mera scam-pagnata. Sta di fatto che quella contro ilCarpi è una partita da vincere,forse la gara più importante del gi-rone d'andata. Prudente, tuttavia,ragionare una domenica allavolta, sfruttando tutte le opportu-nità per far bottino pieno. Comedire: Carpi diem!

Giulio Serafino

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Il centrocampistaFrancesco De Rose

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Page 8: I muscoli del capitano
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Classe e talento ancora da esplo-dere, ma con grande sicurezza incampo, non ha bisogno di presen-tazioni il numero uno granata Ales-sandro Mirarco, portiere neretinodoc classe ’95, che nonostante lasua giovane età si è guadagnato unposto da titolare in questo Nardòtargato Luca Renna. Nonostante il Toro si trovi in una si-tuazione di medio-bassa classificaha un passivo di sole 14 reti subite,il merito è anche tuo…“Il merito è di tutta la squadra, dalladifesa all’attacco, a prescindere delmodulo in cui giochiamo che pre-vede cinque difensori. Tra le altrecose, la nostra difesa è stata so-prannominata “Bunker” con trecentrali di esperienza, ed è quindidifficile superare questo muro”. C’è qualche calciatore del Nardòche ti sta aiutando a crescere sututti i fronti?“Sì, i portieri Mamadou e Cristianoe mister Rizzo, i quali mi dannospesso consigli, anche perchè sonoil più piccolo. Ho un buon rapportocon tutti, soprattutto con Anticocon il quale c’è una grande amicizia,e anche con gli under, si è formatodavvero un bel gruppo”.Qual’è invece il calciatore che ti haimpressionato di più?“Davanti a me c’è gente come Tau-rino che è tra i più esperti, il qualeha fatto i play off per la serie B; Ve-trugno che parte da terzino per poiandare avanti e poi Majella, fonda-mentale per i suoi gol”.A 17 anni indossi già la maglia della

tua città, un sogno?“Per me che seguo il Nardò dall’ul-timo anno di Eccellenza, andando acantare con gli ultras, è un onoregiocare in questa squadra. La ma-glia che indosso ogni domenica haun valore significativo per me chesono neretino”. Hai già trovato un buon feeling conmister Renna, il quale ti sta fa-cendo crescere partita dopo par-tita, dandoti tanta fiducia.“Conosco più mister Rizzo, allena-tore dei portieri; Renna lo seguopoco, perchè facciamo allenamentidiversi. Si vede che è molto prepa-rato. Li ringrazio perchè grazie a lorosto crescendo giorno dopo giorno”. Dopo il pareggio esterno con il Fog-gia maturato allo scadere, dome-nica arriva in casa il Taranto.“Un derby sentito, sia per la tifose-ria che per noi. Siamo convinti di farbene, anche per riscattarci. Incampo sarà una vera battaglia”. Dopo la sconfitta interna contro ilGladiator, la squadra ha avuto unfaccia a faccia con i tifosi, cosa visiete detti? “I tifosi hanno soltanto detto che citenevano sia alla partita col Foggiache a quella col Taranto. C’è solo daringraziarli, perchè ci sono semprevicino, anche nei momenti più bui.Ad inizio campionato avevano fattouna scelta, ma sono ritornati suiloro passi. Sono eccezionali, è unatifoseria che molte squadre ci invi-diano e che ha bisogno di palcosce-nici importanti”.

Giorgio Toma

Mirarcopara tutto!

SERIE D - NARDÒ

Il portiere del NardòAlessandro Mirarcofoto Giorgio Toma

Il portiere neretino “Cresco grazie aiconsigli dei miei

compagni. Salvezza?

Ci crediamo.Serve l’aiuto

di tutti”

Il portiere neretino “Cresco grazie aiconsigli dei miei

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Page 10: I muscoli del capitano

Classe 1990. Sforna assist e golper il suo Gallipoli, anche se asecco nelle ultime uscite. Ma il ra-gazzo ci sa fare: grinta e determi-nazione le sue qualità sulrettangolo verde. Stiamo par-lando di Andrea Presicce.Lo stop di San Severo ha frenatola vostra corsa. Due gol subiti neiprimi 15'. Cosa è successo?“E' stata una partita rocambole-sca: noi siamo entrati motivati incampo, ma è bastata un’impreci-

sione difensiva per dare spazioalla loro bravura. Ci hanno colpitoa freddo e ne abbiamo risentitoper tutta la gara. Noi ce l'abbiamomessa tutta, specialmente nel se-condo tempo: abbiamo rivisto ilmodulo e dominato tutta l'ultimafrazione di partita, ma il San Se-vero ormai si era chiuso tutto die-tro la linea della palla e trovarespazi è stato davvero difficile. Dasottolineare, poi, la giornata digrazia del loro portiere”.

Fino ad oggi siete stati protago-nisti di un ottimo torneo. Questasconfitta frena le vostra ambi-zioni?“Direi di no. Il nostro obbiettivo èsempre quello di far bene guar-dando alla meta finale che sichiama salvezza. Siamo partitialla grande e tutto quello che diextra ne verrà fuori da questo tor-neo sarà tutto di guadagnato. SanSevero ci ha rammaricato un po',ma ci può stare. Stiamo dimo-

strando che, se mettiamo in giocotutto il nostro meglio, non siamoinferiori a nessuno”.Dal punto di vista personalecome giudichi questa tua primaparte di stagione?“Abbastanza positiva la mia primaparte di campionato. Ho segnato4 gol e fornito qualche assist. Vor-rei riprendere a segnare visto chesono a digiuno da un po' ditempo. Gallipoli poi è uno stimoloin più. Il mio gol più bello? Senzadubbio quello di Vieste”.Delle salentine siete l'unicasquadra nelle zone alte dellaclassifica, come ti spieghi il disa-gio delle conterranee relegate inzona playout?“Non saprei dare una rispostaprecisa a questa domanda. L'Ec-cellenza è comunque un campio-nato difficile, non facilmentedecifrabile. Potrebbero essercidei problemi societari, ma perquello che ho visto in campo lecompagini salentine sono bellerealtà. Copertino che è in ripresa,ad esempio, così come il Mandu-ria”.Nel prossimo turno ospitereteuna delle due capolista, il Mol-fetta. Vincendo potreste rien-trare in corsa per il primo posto.Ci credi?“Perchè no! Vincere col Molfettasignificherebbe portarsi a trepunti da loro e sarebbe una granbella cosa. In campo si scende un-dici contro undici: noi diamo ilmassimo in ogni incontro per farbottino pieno. Può succedere ditutto. Noi dobbiamo giocarecome sappiamo, con la cattiveriaagonistica che ci ha contraddi-stinto fino ad ora. In questomodo, sono sicuro, il Gallipoli po-trebbe riservare piacevoli sor-prese ai suoi tifosi”.

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Page 11: I muscoli del capitano

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Con la primavera del Lecceha vinto tutto. Ha giocatonei professionisti con lemaglie di San Marino, Lan-ciano, Mezzocorona edAndria. Ci si aspettavamolto da lui, date le po-tenzialità, ma sul piùbello qualcosa non hafunzionato. Special-mente dopo l’an-nata di Lanciano,ottima per conti-nuità e livello di

gioco espresso. “Ilfatto di non aver effettuatoil salto di qualità - com-menta Francesco Giorgetti- è solo colpa mia. Hocommesso errori di gio-ventù. Tornassi indietronon li rifarei. E’ inutile

cercare alibi. Le responsabilitàsono soltanto mie”.Quest’anno hai sposato lacausa Galatina: general-mente si dice che nessuno siaprofeta in patria. Dopol’infortunio iniziale hai rag-giunto un livello ottimale.“Sono venuto a Galatina con

molto entusiasmo. Tifo Ga-latina e Juventus. Fin da

piccolo ho a cuore lesorti della squadra

biancostellata. Dopo gli acciacchiiniziali ho recuperato la condi-zione ottimale, riuscendo a farparte dell’undici iniziale. Ho se-gnato due gol che hanno fruttatosoltanto due pareggi (a Poli-gnano e con il San Severo incasa, ndr). Grazie all’aiuto deimiei compagni spero di fare an-cora meglio”.Data la tua duttilità in qualeruolo pensi di poter esprimereal meglio le tue capacità?“Nel 4-3-3 che utilizza Inglese ilruolo di punta esterna, a destrao sinistra, si addice alle mie ca-ratteristiche. Nel 4-4-2 ho fattoanche l’esterno di centrocampo,però credo di rendere molto me-glio come punta esterna”.Il Galatina è stato penalizzatodai numerosi infortuni. Dopo unottimo avvio, si trova ora inzona playout. Cosa sta succe-dendo?“Infortuni a parte, abbiamoavuto la sfortuna di non realiz-zare due rigori e di sbagliaremolto sotto porta. Dobbiamo la-vorare sodo e risalire la classificaquanto prima. Manca e Tundo,inoltre, sono appena arrivati e laloro condizione fisica non è altop: durante la sosta faremo delnostro meglio per ottimizzare la

nostra preparazione atletica”.Domenica prossima ci sarà ilderby con il Copertino. Vista laclassifica, lo consideri uno scon-tro diretto?“Serve vincere. Dopo Copertinoaffronteremo Vieste fuori e Ceri-gnola in casa: si tratta di gare dif-ficili. Pensiamo a fare bottinopieno nel derby”.Avete raggiunto la finale diCoppa Italia. Il 13 dicembre af-fronterete il Cerignola. Che sfidati aspetti?“Non conosco il Cerignola. Al-cuni giocatori che erano al Molaad inizio stagione, si sono trasfe-riti lì. Sono primi in classifica e infinale di coppa, un motivo cisarà: si tratta di una squadra divalore. Noi faremo la nostra par-tita e ottenere la vittoria. In unapartita secca può accadere qual-siasi cosa”.In campionato siete ora attar-dati dalle zone che contano edovete preoccuparvi di chi inse-gue. La Coppa potrebbe esserela strada per la serie D. Ci pen-sate?“E’ un’ipotesi suggestiva. Ci pen-seremo più avanti. Bisognaprima vincere la finale con il Ce-rignola”.

Giulio Serafino

Francesco Giorgetti il profeta in patriaFrancesco Giorgetti il profeta in patria

foto Vadacca

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13

Si pecca di brillantezza fisica, ma dicerto non in determinazione. Em-blema della caparbietà casaraneseè Alessandro Leopizzi, portiere deirossoblù, convinto che la sua squa-dra possa vincere in scioltezza ilcampionato.Dopo 6 vittorie di fila sono arrivati4 pareggi uno dietro l’altro. Fisio-logico?“Credo sia normale. Nello spoglia-toio lo staff tecnico ci aveva avvi-sato che un calo fisico era alleporte, quindi non siamo rimastitroppo sorpresi. In più in campo cisono gli avversari che contro il Ca-sarano farebbero carte false pervincere... anche chiudersi in undicidietro la linea del pallone”.Mister Longo ha avuto modo di la-mentarsi per questi ultimi risul-tati: è contrariato per il gioco,l'atteggiamento dei suoi o da checosa?“Non credo che il mister sia con-trariato. Abbiamo lavorato su al-cuni aspetti corali che abbiamocurato meglio rispetto ad altri suiquali, invece, dobbiamo ancora af-finarci. Tatticamente siamo moltopreparati, purtroppo in questa faseci sta mancando la condizione fi-sica”.Il mercato è alle porte: sicuro DeBenedictis, Garat pare sia sfu-mato. Cosa manca al Casarano?“Sono molto contento dell'ideadell'arrivo di Angelo (De Benedic-tis, ndr): ci mancava un elementocapace di ricoprire il ruolo diestremo d'attacco. In avanti ab-biamo degli ottimi giocatori, moltocompetitivi, ma che non sono vereprime punte. Con il suo arrivo sicu-ramente ci sarà un perno nellearee di rigore avversarie che ci con-sentirà una maggiore lucidità”.In alto ci sono 5 squadre in unpunto. Il Casarano le ha affrontatetutte. Quale ritieni sia la più insi-

diosa per il salto di categoria?“Non ho visto carature importantinegli avversari fino ad ora incon-trati. Certo, il mercato potrebbestravolgere gli schemi, ma ioguardo in casa mia e conoscendoil Casarano mi sento di dire che hatutte le carte in regola per vincereil campionato”.

Infatti, si punta al primo posto.Quest'anno niente playoff: cosapensi di questa decisione della Fe-derazione?“Sono contento, saggia decisione:così andremo in vacanza anticipa-tamente!”.Visto l'attuale equilibrio, che cosapensi possa essere decisivo per la

vittoria finale?“La continuità dei risultati può es-sere l'arma in più. Noi, nonostantele ultime uscite poco brillanti, ab-biamo comunque portato a casapunti che muovono la classifica.Punti che alla fine potrebbero es-sere determinanti”.

Giulio Serafino

Alessandro Leopizzi:“Lieve calo fisico, nulla che preoccupi”

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di Carichino Francesco

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Alessandro Leopizzi:“Lieve calo fisico, nulla che preoccupi”

Page 14: I muscoli del capitano

LE CLASSIFICHE

CLASSIFICA P.TI G. V. N. P. G.F. G.S.ISChIA 31 13 10 1 2 28 5

GLAdIAToR 31 13 9 4 0 23 8MATeRA 28 13 9 1 3 29 13BISCeGLIe 25 13 7 4 2 28 12

MoNoSPoLIS 24 13 7 3 3 20 8CAMPANIA 20 13 5 5 3 14 7

FoGGIA 20 13 5 5 3 18 15PoMIGLIANo 19 13 6 1 6 14 21

BATTIPAGLIeSe 17 13 5 2 6 15 17S. ANToNIo 16 13 4 5 4 17 17PuTeoLANA 16 13 5 1 7 14 22

TARANTo 15 13 4 3 6 14 16NARdò 15 13 4 3 6 8 14

BRINdISI 14 13 4 2 7 17 18FRANCAVILLA 14 13 3 5 5 16 28

F. TRANI 8 13 2 2 9 10 21GRoTTAGLIe 6 13 1 3 9 10 34

PoTeNzA 5 13 1 2 10 8 27

CLASSIFICA P.TI G. V. N. P. G.F. G.S.

MoLFeTTA 26 12 8 2 2 23 12

CeRIGNoLA 26 12 8 2 2 17 8

SAN SeVeRo 21 12 6 3 3 22 13

GALLIPoLI 20 12 5 5 2 17 10

TeRLIzzI 20 12 6 2 4 12 11

VIeSTe 17 12 5 2 5 21 17

Q.u. BARI 17 12 4 5 3 17 15

MANFRedoNIA 16 12 4 4 4 24 17

PoLIMNIA 16 12 3 7 2 14 11

CoPeRTINo 14 11 4 2 5 12 12

GALATINA 14 12 3 5 4 15 16

MoLA 14 12 4 2 6 17 23

MANduRIA 10 12 2 4 6 6 13

CoRATo 10 12 2 4 6 10 20

TRICASe 9 11 2 3 6 6 13

RACALe 7 12 1 4 7 7 29

Classifica P.ti G. V. N. P. G.F. G.S.CASARAnO 22 10 6 4 0 19 4

v. FRAnCAvILLA 22 10 7 1 2 25 8SAn vITO 22 11 6 4 1 12 7LEvERAnO 21 11 6 3 2 20 11OSTunI 21 11 6 3 2 21 14

OTRAnTO 18 11 4 6 1 19 10FRAgAgnAnO 18 10 6 0 4 15 14

LEpORAnO 17 10 5 2 3 9 12FRAnCAvILLA C. 16 10 5 1 4 15 12

SCORRAnO 15 11 4 3 4 13 15MAgLIE 13 10 3 4 3 17 14

MARTAnO 13 10 3 4 3 9 8CAROvIgnO 12 11 3 3 5 13 16

STELLA JOnICA 10 10 3 1 6 12 16SAn CESARIO 10 11 2 4 5 13 18MASSAFRA 8 10 2 2 6 9 16

LATIAS 6 10 1 3 6 6 11LIzzAnO 3 10 0 3 7 7 26

MOnTEIASI 3 11 0 3 8 11 33

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Il Redditest 2012I contribuenti italiani potranno misurare auto-nomamente on-line la congruità tra il proprioreddito familiare e le proprie spese: è arrivatoil REDDITEST, il nuovo software che ci per-metterà di capire quanto siamo esposti al ri-schio di un controllo fiscale. Il Redditest èscaricabile on-line sul sito Internet dell’Agen-zia delle Entrate. I contribuenti potrannoorientarsi in vista della compilazione della di-chiarazione dei redditi, inserendo nel “simula-tore di fedeltà fiscale” le spese più rilevanti chesi sostengono in ambito familiare. Il Redditestsarà imperniato su 100 indicatori di spesa sud-divisi in 7 categorie: abitazioni, mezzi di tra-sporto, assicurazioni e contributi previdenziali,istituzioni, attività sportive e tempo libero, in-vestimenti immobiliari e mobiliari e altrespese significative. Se una volta inseriti i datidi reddito e di spesa la luce è verde e la parolaè “coerente” allora il tenore di vita è in lineacol reddito dichiarato, se invece i conti non tor-nano si accende un semaforo rosso e la parolache appare è “incoerente”. Tale test non è ob-bligatorio, in quanto i dati inseriti non lasce-ranno tracce sul sito Web, quindi se uno ètranquillo non lo usa. Altra cosa è il REDDITO-METRO 2012 che sarà usato dal Fisco per cal-colare il reddito sintetico di un sospettoevasore, confrontandolo con quanto dichia-rato e chiedendo il pagamento delle eventualimaggiori imposte. Dalla simulazione attuatasulle famiglie italiane per definire il Redditeste il nuovo redditometro sono emerse 4,3 mi-lioni di dichiarazioni non coerenti: inoltre quasiun milione di famiglie dichiara redditi "moltovicini allo zero" ma spende molto, molto di più.Lo ha affermato il direttore generale dell'A-genzia delle Entrate, Attilio Befera, presen-tando i nuovi strumenti a disposizione delfisco. Le famiglie devono quindi temere con-trolli? «Se uno non é evasore e spende quelloche guadagna o ha risparmiato, non ha nullada temere. Il problema ce l'avrà chi é evasore,perché con i quattrini che evade danneggia lanostra economia». Così il direttore dell'Agen-zia delle Entrate ha risposto a chi gli doman-dava se il nuovo redditometro rischia di ridurreulteriormente i consumi nell'attuale periododi crisi. Egli garantisce «dialogo» con i contri-buenti e assicura che le famiglie «non deb-bano tenere una contabilità di tutte le spese»e la mancata coerenza «può avere mille giu-stificazioni, come eredità o donazioni». Il pro-blema sorge «solo quando ci sono grandidifferenze» e «spese significative». La noncoerenza, infatti «non é automaticamenterappresentativa di un'evasione. Il contraddit-torio potrebbe portare la non coerenza a coe-renza, oppure ridimensionare l'incoerenza».

PierLuigi Giannachi

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