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Sapienza Università di Roma CF 80209930587 PI 02133771002 Capo Ufficio Stampa: Alessandra Bomben Addetti Stampa: Christian Benenati - Marino Midena - Barbara Sabatini - Stefania Sepulcri Addetto Comunicazione: Danny Cinalli Piazzale Aldo Moro 5, 00185 Roma T (+39) 06 4991 0035 - 0034 F (+39) 06 4991 0399 [email protected] [email protected] www.uniroma1.it Roma, 2 marzo 2015 COMUNICATO STAMPA I più sottili fasci di luce mai osservati Un gruppo di ricerca di Sapienza, ISC-CNR, Pavia, e Gerusalemme, ha scoperto fasci laser inferiori a un millesimo di un capello che si propagano per grandi distanze in materiali trasparenti. La ricerca pubblicata su Nature Photonics I fasci laser vengono oggi utilizzati ovunque, in microscopia, telecomunicazioni, computer, stampanti tradizionali e 3D, microchirurgia. Fino a oggi si riteneva che i fasci di luce non potessero avere dimensioni inferiori a mezzo milionesimo di metro per via del cosiddetto “limite diffrattivo”. Questa dimensione corrisponde circa a un centesimo della sezione di un capello. Più è sottile un fascio laser, più piccoli sono i dettagli che si possono osservare e illuminare. Un gruppo di ricercatori della Sapienza, dell'Istituto dei Sistemi Complessi del CNR, dell'Università di Pavia, e della Hebrew University of Jerusalem, coordinato da Eugenio Del Re del Dipartimento di Fisica della Sapienza, ha scoperto che questo limite può essere “violato” in particolari materiali, appositamente studiati, che possono essere usati per fabbricare lenti di nuova generazione. In particolare, i ricercatori hanno osservato fasci laser più sottili di un millesimo di un capello, sotto i 280 nanometri, quasi un terzo della lunghezza d'onda utilizzata nell'esperimento. Questi fasci laser si propagano senza distorsione per tutta la lunghezza del materiale utilizzato. Alla base di questo fenomeno c'è un particolare effetto fisico scoperto dai ricercatori, che fornisce una massa efficace ai fasci di luce e che ne inibisce l'allargamento e la diffrazione. Normalmente i fasci luce non si comportano come oggetti dotati di massa e tendono ad allargarsi e disperdersi, ma in questo caso la loro interazione con gli elettroni nel materiale li rende simili a una punta rigida non deformabile e ultra sottile. "Per valutare la larghezza minima raggiunta - riferisce Eugenio Del Re - è stato necessario sviluppare uno strumento meccanico, e non ottico, capace di effettuare spostamenti controllati e veloci su scale nanometriche ('near-field knife-edge'). Infatti i fasci di luce sono

I più sottili fasci di luce mai osservati - uniroma1.it · sottili di 280 milionesimi di millimetro, ... di Roma, dell'Istituto dei sistemi complessi del Consiglio nazionale delle

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Sapienza Università di Roma CF 80209930587 PI 02133771002 Capo Ufficio Stampa: Alessandra Bomben Addetti Stampa: Christian Benenati - Marino Midena - Barbara Sabatini - Stefania Sepulcri Addetto Comunicazione: Danny Cinalli Piazzale Aldo Moro 5, 00185 Roma T (+39) 06 4991 0035 - 0034 F (+39) 06 4991 0399 [email protected] [email protected] www.uniroma1.it

Roma, 2 marzo 2015 COMUNICATO STAMPA

I più sottili fasci di luce mai osservati Un gruppo di ricerca di Sapienza, ISC-CNR, Pavia, e Gerusalemme, ha

scoperto fasci laser inferiori a un millesimo di un capello che si propagano

per grandi distanze in materiali trasparenti. La ricerca pubblicata su Nature

Photonics

I fasci laser vengono oggi utilizzati ovunque, in microscopia, telecomunicazioni, computer,

stampanti tradizionali e 3D, microchirurgia. Fino a oggi si riteneva che i fasci di luce non

potessero avere dimensioni inferiori a mezzo milionesimo di metro per via del cosiddetto

“limite diffrattivo”. Questa dimensione corrisponde circa a un centesimo della sezione di un

capello. Più è sottile un fascio laser, più piccoli sono i dettagli che si possono osservare e

illuminare.

Un gruppo di ricercatori della Sapienza, dell'Istituto dei Sistemi Complessi del CNR,

dell'Università di Pavia, e della Hebrew University of Jerusalem, coordinato da Eugenio Del

Re del Dipartimento di Fisica della Sapienza, ha scoperto che questo limite può essere

“violato” in particolari materiali, appositamente studiati, che possono essere usati per

fabbricare lenti di nuova generazione.

In particolare, i ricercatori hanno osservato fasci laser più sottili di un millesimo di un

capello, sotto i 280 nanometri, quasi un terzo della lunghezza d'onda utilizzata

nell'esperimento. Questi fasci laser si propagano senza distorsione per tutta la lunghezza del

materiale utilizzato.

Alla base di questo fenomeno c'è un particolare effetto fisico scoperto dai ricercatori, che

fornisce una massa efficace ai fasci di luce e che ne inibisce l'allargamento e la diffrazione.

Normalmente i fasci luce non si comportano come oggetti dotati di massa e tendono ad

allargarsi e disperdersi, ma in questo caso la loro interazione con gli elettroni nel materiale li

rende simili a una punta rigida non deformabile e ultra sottile.

"Per valutare la larghezza minima raggiunta - riferisce Eugenio Del Re - è stato necessario

sviluppare uno strumento meccanico, e non ottico, capace di effettuare spostamenti

controllati e veloci su scale nanometriche ('near-field knife-edge'). Infatti i fasci di luce sono

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talmente sottili e al di sotto dei limiti consentiti dall'ottica normale – prosegue Del Re - che

non è stato possibile misurare la loro dimensione usando telecamere, anche ad alta

risoluzione, e lenti, anche enormi. "

Questo studio apre importanti prospettive per microscopi ad altissima risoluzione e

profondità di penetrazione, stampanti tridimensionali ultra-precise, bisturi laser sub-

cellulari, e nuovi dispositivi opto-elettronici e di memorizzazione ad altissima capacità e

basso costo.

Subwavelength antidiffracting beams propagating for more than 1,000 Rayleigh lengths E.

DelRe, F. Di Mei, J. Parravicini, GB. Parravicini, A. J. Agranat, C. Conti

Info Eugenio Del Re

Dipartimento di Fisica Sapienza Università di Roma

T (+39) 0649913501

[email protected]

ANSA > Scienza&Tecnica > Fisica & Matematica > Ottenuti i fasci di luce più sottili mai visti

Ottenuti i fasci di luce più sottili mai visti Aperte le porte a supermicroscopi e stampanti 3D più precise 03 marzo, 10:18

Ottenuto il laser più sottile mai visto (fonte: Eugenio Del Re, Dip. di Fisica, Sapienza università di Roma)

Sono stati ottenuti i fasci di luce più sottili al mondo: è stato possibile superando quello che da

almeno 130 anni era considerato un ostacolo invalicabile. Il risultato, pubblicato sulla rivista

Nature Photonics, è stato ottenuto in Italia, grazie alla collaborazione fra università Sapienza di

Roma e Istituto dei Sistemi Complessi del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Isc-Cnr), in

collaborazione con università di Pavia ed Hebrew University di Gerusalemme.

Si apre la strada a un'elettronica di nuova generazione, con microscopi molto più

potenti,stampanti in 3D notevolmente più precise, super-memorie a basso costo per i

computer.

L'ostacolo che è stato superato solo adesso si chiama ''limite diffrattivo'' ed e' la regola per la

quale si riteneva che i fasci di luce non potessero avere dimensioni inferiori a mezzo milionesimo

di metro. Vale a dire che, ogni volta che la luce viene focalizzata su aree molto piccole, tende

immediatamente ad allargarsi. ''Pensavamo fosse un limite fondamentale della luce'', ha detto il

coordinatore della ricerca, Eugenio Del Re, dell'università Sapienza.

''In realtà abbiamo visto che il limite non è della luce, ma del modello fisico che abbiamo della

luce''. Facendo interagire la luce in modo diverso, ad esempio, facendola passare attraverso

unmateriale trasparente come un cristallo, si propagano senza allargarsi anche fasci laser più

sottili di 280 milionesimi di millimetro, ossia mille volte più sottili del diametro di un capello.

Poichè più sottile è il laser, più piccoli sono i dettagli che si possono osservare e illuminare, si apre

un futuro di applicazioni dall'impatto rivoluzionario.

Per Caludio Conti, dell'Isc-Cnr diventano possibili ''microscopi ad altissima risoluzione e profondità

di penetrazione, stampanti tridimensionali ultra-precise, bisturi laser sub-cellulari, e nuovi

dispositivi opto-elettronici e di memorizzazione ad altissima capacità e basso costo''.

Fisica: scoperti i piu' sottili fasci di luce mai osservati 13:30 03 MAR 2015

(AGI) - Roma, 3 mar. - I fasci laser vengono oggi utilizzati ovunque: in microscopia, telecomunicazioni, computer, stampanti tradizionali e 3D, microchirurgia. Un gruppo di ricercatori della Sapienza-Universita' di Roma, dell'Istituto dei sistemi complessi del Consiglio nazionale delle ricerche (Isc-Cnr) di Roma, dell'Universita' di Pavia, e della Hebrew University of Jerusalem, ha scoperto i fasci laser piu' piccoli mai osservati, inferiori ad un millesimo di un capello. I risultati sono pubblicati su Nature Photonics. "Fino a oggi si riteneva che i fasci di luce non potessero avere dimensioni inferiori a mezzo milionesimo di metro per via del cosiddetto 'limite diffrattivo' - riferisce Claudio Conti, direttore dell'Isc-Cnr - cioe' la legge fisica secondo cui un fascio laser non puo' essere focalizzato a dimensioni inferiori alla lunghezza d'onda, che e' diversa per ciascun colore della luce. Fino ad ora sono stati osservati fasci di circa un centesimo della sezione di un capello, noi ci siamo spinti fino ad un millesimo, utilizzando specifici materiali. Piu' e' sottile un fascio laser, piu' piccoli sono i dettagli che si possono osservare e illuminare". In particolare, i ricercatori hanno osservato fasci laser sotto i 280 nanometri, quasi un terzo della lunghezza d'onda utilizzata nell'esperimento, che si propagano senza distorsione per tutta la lunghezza del materiale utilizzato. Normalmente i fasci luce non si comportano come oggetti dotati di massa e tendono ad allargarsi e disperdersi, ma in questo caso la loro interazione con gli elettroni nel materiale li rende simili a una punta rigida non deformabile e ultra sottile. Alla base di questo fenomeno c'e' un particolare effetto fisico scoperto dai ricercatori, che fornisce una massa efficace ai fasci di luce e che ne inibisce l'allargamento e la diffrazione. "Per valutare la

larghezza minima raggiunta - ha detto conclude Eugenio Del Re, che ha coordinato lo studio - e' stato necessario sviluppare uno strumento meccanico, e non ottico, capace di effettuare spostamenti controllati e veloci su scale nanometriche . Infatti i fasci di luce sono talmente sottili e al di sotto dei limiti consentiti dall'ottica normale che non e' stato possibile misurare la loro dimensione usando telecamere, anche ad alta risoluzione, e lenti, anche enormi".

Dai fasci di luce più sottili mai visti arriva la nuova rivoluzione

La ricerca sul laser più piccolo al mondo apre la porta a nuove

stampanti 3D, supermicroscopi e memorie più potenti

03 marzo 2015

ROMA - E' mille volte inferiore al diametro di un capello il laser più sottile del mondo.

Descritto sulla rivista Nature Photonics, è il risultato di una ricerca coordinata dall'Italia e

rende possibile una rivoluzione hi-tech, considerando che i laser sono utilizzati dalle

telecomunicazioni ai computer, fino alle stampanti tradizionali e in 3D e alla microchirurgia.

La ricerca è nata dalla collaborazione fra l'Università Sapienza di Roma e Istituto dei

Sistemi Complessi del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Isc-Cnr), con università di

Pavia ed Hebrew University di Gerusalemme. Tra le prime ricadute potrebbero esserci

microscopi super-potenti capaci di esplorare l'interno delle cellule senza danneggiarle,

stampanti in 3D molto più precise di quelle attuali, bisturi laser e memorie elettroniche più

potenti.

Per riuscire ad ottenere il primo fascio di luce sottilissimo è stato necessario superare

quello che da almeno 130 anni era considerato un ostacolo invalicabile, ossia il "limite

diffrattivo": è la regola per la quale si riteneva che i fasci di luce non potessero avere

dimensioni inferiori a mezzo milionesimo di metro. Vale a dire che, ogni volta che la luce

viene focalizzata su aree molto piccole, tende immediatamente ad allargarsi. "Pensavamo

fosse un limite fondamentale della luce", ha detto il coordinatore della ricerca, Eugenio Del

Re, dell'università Sapienza. "In realtà - ha aggiunto - abbiamo visto che il limite non è

della luce, ma del modello fisico che abbiamo della luce".

Quando il fascio di luce è stato fatto passare attraverso un materiale trasparente come un

cristallo, si è visto che si propagano senza allargarsi anche fasci laser inferiori a 280

milionesimi di millimetro, ossia mille volte più sottili del diametro di un capello. Anche per

misurarli si è dovuto inventare qualcosa di nuovo: uno strumento meccanico e non ottico.

"I fasci di luce sono talmente sottili e al di sotto dei limiti consentiti dall'ottica normale - ha

detto Del Re - che non è stato possibile misurare la loro dimensione usando telecamere,

anche ad alta risoluzione, e lenti, anche enormi".

Poiché più sottile è il laser, più piccoli sono i dettagli che si possono osservare e

illuminare, si apre un futuro di applicazioni dall'impatto rivoluzionario. Per Caludio Conti,

dell'Isc-Cnr diventano possibili "microscopi ad altissima risoluzione e profondità di

penetrazione, stampanti tridimensionali ultra-precise, bisturi laser sub-cellulari, e nuovi

dispositivi opto-elettronici e di memorizzazione ad altissima capacità e basso costo".

FLASH NEWS 24 11:11 (ANSA) - ROMA - Sono stati ottenuti i fasci di luce più sottili al mondo: è stato possibile superando

quello che da almeno 130 anni era considerato un ostacolo invalicabile. Il risultato, pubblicato sulla rivista

Nature Photonics, è stato ottenuto in Italia, dalla collaborazione fra università Sapienza di Roma e Istituto dei

Sistemi Complessi del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Isc-Cnr), con università di Pavia ed Hebrew

University di Gerusalemme. Si apre la strada a stampanti in 3D molto più precise.

03 marzo 2015

La Sapienza/CNR: I più sottili fasci di luce mai osservati Comunicato stampa - Un gruppo di ricerca della Sapienza, dell’Isc-Cnr di Roma,

dell'Università di Pavia e della Hebrew University of Jerusalem, ha scoperto fasci laser

inferiori ad un millesimo di un capello che si propagano per grandi distanze in materiali

trasparenti. La ricerca, pubblicata su Nature Photonics, porterà ad avanzamenti in vari

settori della tecnologia

fisica

Roma, 3 marzo 2015 - I fasci laser vengono oggi utilizzati ovunque: in microscopia, telecomunicazioni, computer,

stampanti tradizionali e 3D, microchirurgia. Un gruppo di ricercatori della Sapienza-Università di Roma,

dell'Istituto dei sistemi complessi del Consiglio nazionale delle ricerche (Isc-Cnr) di Roma, dell'Università di

Pavia, e della Hebrew University of Jerusalem, coordinato da Eugenio Del Re del Dipartimento di fisica della

Sapienza, ha scoperto i fasci laser più piccoli mai osservati, inferiori ad un millesimo di un capello.

I risultati sono pubblicati su Nature Photonics. “Fino a oggi si riteneva che i fasci di luce non potessero avere

dimensioni inferiori a mezzo milionesimo di metro per via del cosiddetto ‘limite diffrattivo’”, riferisce Claudio

Conti, direttore dell'Isc-Cnr, “cioè la legge fisica secondo cui un fascio laser non può essere focalizzato a

dimensioni inferiori alla lunghezza d’onda, che è diversa per ciascun colore della luce. Fino ad ora sono stati

osservati fasci di circa un centesimo della sezione di un capello, noi ci siamo spinti fino ad un millesimo,

utilizzando specifici materiali. Più è sottile un fascio laser, più piccoli sono i dettagli che si possono osservare e

illuminare”.

In particolare, i ricercatori hanno osservato fasci laser sotto i 280 nanometri, quasi un terzo della lunghezza d'onda

utilizzata nell'esperimento, che si propagano senza distorsione per tutta la lunghezza del materiale utilizzato.

Normalmente i fasci luce non si comportano come oggetti dotati di massa e tendono ad allargarsi e disperdersi, ma

in questo caso la loro interazione con gli elettroni nel materiale li rende simili a una punta rigida non deformabile

e ultra sottile. Alla base di questo fenomeno c'è un particolare effetto fisico scoperto dai ricercatori, che fornisce

una massa efficace (cioè un effetto che fa comportare questi fasci come se avessero una massa, ossia come fossero

dei corpi solidi rigidi) ai fasci di luce e che ne inibisce l'allargamento e la diffrazione.

“Per valutare la larghezza minima raggiunta”, conclude Eugenio Del Re, “è stato necessario sviluppare uno

strumento meccanico, e non ottico, capace di effettuare spostamenti controllati e veloci su scale nanometriche

('near-field knife-edge'). Infatti i fasci di luce sono talmente sottili e al di sotto dei limiti consentiti dall'ottica

normale che non è stato possibile misurare la loro dimensione usando telecamere, anche ad alta risoluzione, e

lenti, anche enormi”.

Questo studio apre importanti prospettive per microscopi ad altissima risoluzione e profondità di penetrazione,

stampanti tridimensionali ultra-precise, bisturi laser sub-cellulari, e nuovi dispositivi opto-elettronici e di

memorizzazione ad altissima capacità e basso costo.

UN LASER MAI VISTO

I fasci di luce più sottili al mondo 03/03/2015

Sono stati ottenuti i fasci di luce più sottili al mondo: è stato

possibile superando quello che da almeno 130 anni era considerato

un ostacolo invalicabile. Il risultato, pubblicato sulla rivista Nature

Photonics, è stato ottenuto in Italia.

Sono stati ottenuti i fasci di luce più sottili al mondo: è stato possibile superando quello che da

almeno 130 anni era considerato un ostacolo invalicabile. Il risultato, pubblicato sulla rivista

Nature Photonics, è stato ottenuto in Italia, grazie alla collaborazione fra università Sapienza di

Roma e Istituto dei Sistemi Complessi del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Isc-Cnr), in

collaborazione con università di Pavia ed Hebrew University di Gerusalemme.

Si apre la strada a un'elettronica di nuova generazione, con microscopi molto più potenti,

stampanti in 3D notevolmente più precise, super-memorie a basso costo per i computer.

L'ostacolo che è stato superato solo adesso si chiama ''limite diffrattivo'' ed e' la regola per la

quale si riteneva che i fasci di luce non potessero avere dimensioni inferiori a mezzo milionesimo

di metro. Vale a dire che, ogni volta che la luce viene focalizzata su aree molto piccole, tende

immediatamente ad allargarsi. ''Pensavamo fosse un limite fondamentale della luce'', ha detto il

coordinatore della ricerca, Eugenio Del Re, dell'università Sapienza.

''In realtà abbiamo visto che il limite non è della luce, ma del modello fisico che abbiamo della

luce''. Facendo interagire la luce in modo diverso, ad esempio, facendola passare attraverso un

materiale trasparente come un cristallo, si propagano senza allargarsi anche fasci laser più sottili

di 280 milionesimi di millimetro, ossia mille volte più sottili del diametro di un capello. Poiché

più sottile è il laser, più piccoli sono i dettagli che si possono osservare e illuminare, si apre un

futuro di applicazioni dall'impatto rivoluzionario.

Per Caludio Conti, dell'Isc-Cnr diventano possibili ''microscopi ad altissima risoluzione e profondità

di penetrazione, stampanti tridimensionali ultra-precise, bisturi laser sub-cellulari, e nuovi

dispositivi opto-elettronici e di memorizzazione ad altissima capacità e basso costo''.

AGG - 03/03/2015 13:34

CNR: SCOPERTI I PIÙ SOTTILI FASCI DI LUCE MAI OSSERVATI

ROMA (AGG) - I fasci laser vengono oggi utilizzati ovunque: in microscopia, telecomunicazioni, computer,

stampanti tradizionali e 3D, microchirurgia. Un gruppo di ricercatori della Sapienza-Università di Roma,

dell`Istituto dei sistemi complessi del Consiglio nazionale delle ricerche (Isc-Cnr) di Roma, dell`Università

di Pavia, e della Hebrew University of Jerusalem, coordinato da Eugenio Del Re del Dipartimento di fisica

della Sapienza, ha scoperto i fasci laser più piccoli mai osservati, inferiori ad un millesimo di un capello.

I risultati sono pubblicati su Nature Photonics. “Fino a oggi si riteneva che i fasci di luce non potessero

avere dimensioni inferiori a mezzo milionesimo di metro per via del cosiddetto ‘limite diffrattivo’ - riferisce

Claudio Conti, direttore dell`Isc-Cnr - cioè la legge fisica secondo cui un fascio laser non può essere

focalizzato a dimensioni inferiori alla lunghezza d’onda, che è diversa per ciascun colore della luce. Fino

ad ora sono stati osservati fasci di circa un centesimo della sezione di un capello, noi ci siamo spinti fino

ad un millesimo, utilizzando specifici materiali. Più è sottile un fascio laser, più piccoli sono i dettagli che

si possono osservare e illuminare”. In particolare, i ricercatori hanno osservato fasci laser sotto i 280

nanometri, quasi un terzo della lunghezza d`onda utilizzata nell`esperimento, che si propagano senza

distorsione per tutta la lunghezza del materiale utilizzato. Normalmente i fasci luce non si comportano

come oggetti dotati di massa e tendono ad allargarsi e disperdersi, ma in questo caso la loro interazione

con gli elettroni nel materiale li rende simili a una punta rigida non deformabile e ultra sottile. Alla base di

questo fenomeno c`è un particolare effetto fisico scoperto dai ricercatori, che fornisce una massa efficace

(cioè un effetto che fa comportare questi fasci come se avessero una massa, ossia come fossero dei

corpi solidi rigidi) ai fasci di luce e che ne inibisce l`allargamento e la diffrazione. “Per valutare la larghezza

minima raggiunta - conclude Eugenio Del Re - è stato necessario sviluppare uno strumento meccanico,

e non ottico, capace di effettuare spostamenti controllati e veloci su scale nanometriche (`near-field knife-

edge`). Infatti i fasci di luce sono talmente sottili e al di sotto dei limiti consentiti dall`ottica normale che

non è stato possibile misurare la loro dimensione usando telecamere, anche ad alta risoluzione, e lenti,

anche enormi”. Questo studio apre importanti prospettive per microscopi ad altissima risoluzione e

profondità di penetrazione, stampanti tridimensionali ultra-precise, bisturi laser sub-cellulari, e nuovi

dispositivi opto-elettronici e di memorizzazione ad altissima capacità e basso costo.

CNR: ecco i più sottili fasci di luce mai osservati

Scoperti fasci laser inferiori ad un millesimo di un capello che si propagano per grandi distanze in

materiali trasparenti

martedì 3 marzo 2015, 11:40 di F.F.

I fasci laser vengono oggi utilizzati ovunque: in microscopia, telecomunicazioni, computer,

stampanti tradizionali e 3D, microchirurgia. Un gruppo di ricercatori della Sapienza-Università di

Roma, dell’Istituto dei sistemi complessi del Consiglio nazionale delle ricerche (Isc-Cnr) di Roma,

dell’Università di Pavia, e della Hebrew University of Jerusalem, coordinato da Eugenio Del Re del

Dipartimento di fisica della Sapienza, ha scoperto i fasci laser più piccoli mai osservati, inferiori ad

un millesimo di un capello.

I risultati sono pubblicati su Nature Photonics. “Fino a oggi si riteneva che i fasci di luce non

potessero avere dimensioni inferiori a mezzo milionesimo di metro per via del cosiddetto ‘limite

diffrattivo’”, riferisce Claudio Conti, direttore dell’Isc-Cnr, “cioè la legge fisica secondo cui un fascio

laser non può essere focalizzato a dimensioni inferiori alla lunghezza d’onda, che è diversa per

ciascun colore della luce. Fino ad ora sono stati osservati fasci di circa un centesimo della sezione di

un capello, noi ci siamo spinti fino ad un millesimo, utilizzando specifici materiali. Più è sottile un

fascio laser, più piccoli sono i dettagli che si possono osservare e illuminare”.

In particolare, i ricercatori hanno osservato fasci laser sotto i 280 nanometri, quasi un terzo della

lunghezza d’onda utilizzata nell’esperimento, che si propagano senza distorsione per tutta la

lunghezza del materiale utilizzato. Normalmente i fasci luce non si comportano come oggetti dotati

di massa e tendono ad allargarsi e disperdersi, ma in questo caso la loro interazione con gli elettroni

nel materiale li rende simili a una punta rigida non deformabile e ultra sottile. Alla base di questo

fenomeno c’è un particolare effetto fisico scoperto dai ricercatori, che fornisce una massa efficace

(cioè un effetto che fa comportare questi fasci come se avessero una massa, ossia come fossero dei

corpi solidi rigidi) ai fasci di luce e che ne inibisce l’allargamento e la diffrazione.

“Per valutare la larghezza minima raggiunta”, conclude Eugenio Del Re, “è stato necessario

sviluppare uno strumento meccanico, e non ottico, capace di effettuare spostamenti controllati e

veloci su scale nanometriche (‘near-field knife-edge’). Infatti i fasci di luce sono talmente sottili e al

di sotto dei limiti consentiti dall’ottica normale che non è stato possibile misurare la loro dimensione

usando telecamere, anche ad alta risoluzione, e lenti, anche enormi”.

Questo studio apre importanti prospettive per microscopi ad altissima risoluzione e profondità di

penetrazione, stampanti tridimensionali ultra-precise, bisturi laser sub-cellulari, e nuovi dispositivi

opto-elettronici e di memorizzazione ad altissima capacità e basso costo.

Curiosità | Redazione | 05/03/2015 - 06:30

Scoperti i fasci di luce più sottili al mondo

Scoperti i fasci di luce più sottili al mondo. Il risultato, pubblicato sulla rivista Nature Photonics, è stato

raggiunto in Italia, grazie alla collaborazione fra università Sapienza di Roma e Istituto dei Sistemi

Complessi del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Isc-Cnr), in collaborazione con università di Pavia

ed Hebrew University di Gerusalemme. Questo nuovo risultato apre la strada a un'elettronica di nuova

generazione, con microscopi molto più potenti, stampanti in 3D notevolmente più precise, super-

memorie a basso costo per i computer. L'ostacolo che è stato superato solo adesso si chiama ''limite

diffrattivo'' ed e' la regola per la quale si riteneva che i fasci di luce non potessero avere dimensioni

inferiori a mezzo milionesimo di metro. Vale a dire che, ogni volta che la luce viene focalizzata su aree

molto piccole, tende immediatamente ad allargarsi. ''Pensavamo fosse un limite fondamentale della

luce'', ha detto il coordinatore della ricerca, Eugenio Del Re, dell'università Sapienza. ''In realtà abbiamo

visto che il limite non è della luce, ma del modello fisico che abbiamo della luce''. Facendo interagire la

luce in modo diverso, ad esempio, facendola passare attraverso un materiale trasparente come un

cristallo, si propagano senza allargarsi anche fasci laser più sottili di 280 milionesimi di millimetro,

ossia mille volte più sottili del diametro di un capello. Poichè più sottile è il laser, più piccoli sono i

dettagli che si possono osservare e illuminare, si apre un futuro di applicazioni dall'impatto

rivoluzionario. (fonte e foto: Eugenio Del Re, Dip. di Fisica, Sapienza università di Roma)

Ottenuti dei laser ultra-sottili, nuova spinta per le stampanti 3D

Sono stati ottenuti i fasci di luce più sottili al mondo: è stato possibile superando quello che da almeno

130 anni era considerato un ostacolo invalicabile. Il risultato, pubblicato sulla rivista Nature

Photonics, è stato ottenuto in Italia, dalla collaborazione fra Università Sapienza di

Roma e Istituto dei Sistemi Complessi del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Isc-Cnr),

con Università di Pavia ed Hebrew University di Gerusalemme.

Presto un'elettronica di nuova generazione - Si apre la strada a un'elettronica di nuova

generazione, con microscopi super-potenti e stampanti in 3D molto più precise. L'ostacolo superato si

chiama ''limite diffrattivo'' ed e' la regola per la quale si riteneva che i fasci di luce non potessero avere

dimensioni inferiori a mezzo milionesimo di metro. Vale a dire che, ogni volta che la luce viene

focalizzata su aree molto piccole, tende immediatamente ad allargarsi.

Applicazioni dall'impatto rivoluzionario - ''Pensavamo fosse un limite fondamentale della luce'', ha

detto il coordinatore della ricerca, Eugenio Del Re, dell'Università Sapienza. ''In realtà abbiamo visto

che il limite non è della luce, ma del modello fisico che abbiamo della luce''. Facendo passare la luce

attraverso un materiale trasparente, si propagano anche fasci laser più sottili di 280 milionesimi di

millimetro. Si apre un futuro di applicazioni dall'impatto rivoluzionario. Per Claudio Conti, dell'Isc-Cnr

diventano possibili ''microscopi ad altissima risoluzione e profondità di penetrazione, stampanti

tridimensionali ultra-precise, bisturi laser sub-cellulari, e nuovi dispositivi opto-elettronici e di

memorizzazione ad altissima capacità e basso costo''.

03 marzo 2015 Redazione Tiscali

Martedì 3 Marzo 2015

Ricerca

Fasci laser ancora più sottili

Un gruppo di ricerca della Sapienza, dell'Isc-Cnr di Roma, dell'Università di Pavia e della Hebrew

University of Jerusalem, ha scoperto fasci laser inferiori ad un millesimo di un capello che si

propagano per grandi distanze in materiali trasparenti. La ricerca, pubblicata su «Nature Photonics»,

porterà ad avanzamenti in vari settori della tecnologia

I fasci laser vengono oggi utilizzati ovunque: in microscopia, telecomunicazioni, computer, stampanti tradizionali e 3D,

microchirurgia. Un gruppo di ricercatori della Sapienza-Università di Roma, dell'Istituto dei sistemi complessi del

Consiglio nazionale delle ricerche (Isc-Cnr) di Roma, dell'Università di Pavia, e della Hebrew University of Jerusalem,

coordinato da Eugenio Del Re del Dipartimento di fisica della Sapienza, ha scoperto i fasci laser più piccoli mai osservati,

inferiori ad un millesimo di un capello.

I risultati sono pubblicati su «Nature Photonics». «Fino a oggi si riteneva che i fasci di luce non potessero avere

dimensioni inferiori a mezzo milionesimo di metro per via del cosiddetto "limite diffrattivo" - riferisce Claudio Conti,

direttore dell'Isc-Cnr – cioè la legge fisica secondo cui un fascio laser non può essere focalizzato a dimensioni inferiori

alla lunghezza d'onda, che è diversa per ciascun colore della luce. Fino ad ora sono stati osservati fasci di circa un

centesimo della sezione di un capello, noi ci siamo spinti fino ad un millesimo, utilizzando specifici materiali. Più è sottile

un fascio laser, più piccoli sono i dettagli che si possono osservare e illuminare».

In particolare, i ricercatori hanno osservato fasci laser sotto i 280 nanometri, quasi un terzo della lunghezza d'onda

utilizzata nell'esperimento, che si propagano senza distorsione per tutta la lunghezza del materiale utilizzato.

Normalmente i fasci luce non si comportano come oggetti dotati di massa e tendono ad allargarsi e disperdersi, ma in

questo caso la loro interazione con gli elettroni nel materiale li rende simili a una punta rigida non deformabile e ultra

sottile. Alla base di questo fenomeno c'è un particolare effetto fisico scoperto dai ricercatori, che fornisce una massa

efficace (cioè un effetto che fa comportare questi fasci come se avessero una massa, ossia come fossero dei corpi solidi

rigidi) ai fasci di luce e che ne inibisce l'allargamento e la diffrazione.

«Per valutare la larghezza minima raggiunta - conclude Eugenio Del Re - è stato necessario sviluppare uno strumento

meccanico, e non ottico, capace di effettuare spostamenti controllati e veloci su scale nanometriche ("near-field knife-

edge"). Infatti i fasci di luce sono talmente sottili e al di sotto dei limiti consentiti dall'ottica normale che non è stato

possibile misurare la loro dimensione usando telecamere, anche ad alta risoluzione, e lenti, anche enormi».

Questo studio apre importanti prospettive per microscopi ad altissima risoluzione e profondità di penetrazione, stampanti

tridimensionali ultra-precise, bisturi laser sub-cellulari, e nuovi dispositivi opto-elettronici e di memorizzazione ad

altissima capacità e basso costo.

I piu sottili fasci di luce mai osservati LUNEDÌ 02 MARZO 2015 23:00

Un gruppo di ricerca della Sapienza, dell'Isc-Cnr di Roma, dell'Università di Pavia e della Hebrew University of

Jerusalem, ha scoperto fasci laser inferiori ad un millesimo di un capello che si propagano per grandi distanze in

materiali trasparenti. La ricerca, pubblicata su Nature Photonics, portera ad avanzamenti in vari settori della tecnologia.

I fasci laser vengono oggi utilizzati ovunque: in microscopia, telecomunicazioni, computer, stampanti tradizionali e 3D,

microchirurgia. Un gruppo di ricercatori della Sapienza-Università di Roma, dell'Istituto dei sistemi complessi del

Consiglio nazionale delle ricerche (Isc-Cnr) di Roma, dell'Università di Pavia, e della Hebrew University of Jerusalem,

coordinato da Eugenio Del Re del Dipartimento di fisica della Sapienza, ha scoperto i fasci laser più piccoli mai osservati,

inferiori ad un millesimo di un capello.

I risultati sono pubblicati su Nature Photonics. 'Fino a oggi si riteneva che i fasci di luce non potessero avere dimensioni

inferiori a mezzo milionesimo di metro per via del cosiddetto 'limite diffrattivo'', riferisce Claudio Conti, direttore dell'Isc-

Cnr, 'cioè la legge fisica secondo cui un fascio laser non può essere focalizzato a dimensioni inferiori alla lunghezza

d'onda, che è' diversa per ciascun colore della luce. Fino ad ora sono stati osservati fasci di circa un centesimo della

sezione di un capello, noi ci siamo spinti fino ad un millesimo, utilizzando specifici materiali. Più è sottile un fascio laser,

più piccoli sono i dettagli che si possono osservare e illuminare'.

In particolare, i ricercatori hanno osservato fasci laser sotto i 280 nanometri, quasi un terzo della lunghezza d'onda

utilizzata nell'esperimento, che si propagano senza distorsione per tutta la lunghezza del materiale utilizzato.

Normalmente i fasci luce non si comportano come oggetti dotati di massa e tendono ad allargarsi e disperdersi, ma in

questo caso la loro interazione con gli elettroni nel materiale li rende simili a una punta rigida non deformabile e ultra

sottile. Alla base di questo fenomeno c'è un particolare effetto fisico scoperto dai ricercatori, che fornisce una massa

efficace (cioè un effetto che fa comportare questi fasci come se avessero una massa, ossia come fossero dei corpi solidi

rigidi) ai fasci di luce e che ne inibisce l'allargamento e la diffrazione.

'Per valutare la larghezza minima raggiunta', conclude Eugenio Del Re, 'e' stato necessario sviluppare uno strumento

meccanico, e non ottico, capace di effettuare spostamenti controllati e veloci su scale nanometriche ('near-field knife-

edge'). Infatti i fasci di luce sono talmente sottili e al di sotto dei limiti consentiti dall'ottica normale che non è stato

possibile misurare la loro dimensione usando telecamere, anche ad alta risoluzione, e lenti, anche enormi'.

Questo studio apre importanti prospettive per microscopi ad altissima risoluzione e profondità di penetrazione, stampanti

tridimensionali ultra-precise, bisturi laser sub-cellulari, e nuovi dispositivi opto-elettronici e di memorizzazione ad

altissima capacita e basso costo.

Immagini

https://filesender.garr.it/?vid=2cfee0e1-465a-7a08-8b7e-000049377564

Roma, 3 marzo 2015

La scheda

Cosa: Scoperti i più sottili fasci di luce mai osservati.

http://dx.doi.org/10.1038/nphoton.2015.21

Chi: La Sapienza Università di Roma, Isc-Cnr di Roma, Università di Pavia, Hebrew University of Jerusalem

Per informazioni: Eugenio Del Re, Dip. di Fisica tel. +0649913501, e-mail:[email protected], e Claudio Conti,

Isc-Cnr tel. +0649937448, e-mail: [email protected],

Ufficio stampa Cnr: Gabriella Esposito, tel. 0649932079, e-mail: [email protected]

Fotonica: ottenuti in Italia i laser più sottili al mondo, superato il "limite

diffrattivo" 04 marzo 2015

Il limite diffrattivo è la regola per la quale si riteneva che i fasci di luce non

potessero avere dimensioni inferiori a mezzo milionesimo di metro. Vale a dire

che, ogni volta che la luce viene focalizzata su aree molto piccole, tende

immediatamente ad allargarsi.

Il risultato è stato possibile superando quello che da almeno 130 anni era

considerato un ostacolo invalicabile. Il risultato, pubblicato sulla rivista Nature

Photonics, è stato ottenuto in Italia, grazie alla collaborazione fra università Sapienza di Roma e

Istituto dei Sistemi Complessi del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Isc-Cnr), in collaborazione con

università di Pavia ed Hebrew University di Gerusalemme.

'Pensavamo fosse un limite fondamentale della luce'', ha detto il coordinatore della ricerca, Eugenio

Del Re, dell'università Sapienza di Roma.

''In realtà abbiamo visto che il limite non è della luce, ma del modello fisico che abbiamo della luce''.

Facendo interagire la luce in modo diverso, ad esempio, facendola passare attraverso unmateriale

trasparente come un cristallo, si propagano senza allargarsi anche fasci laser più sottili di 280 milionesimi

di millimetro, ossia mille volte più sottili del diametro di un capello. Poichè più sottile è il laser, più piccoli

sono i dettagli che si possono osservare e illuminare, si apre un futuro di applicazioni dall'impatto

rivoluzionario.

Per Caludio Conti, dell'Isc-Cnr diventano possibili ''microscopi ad altissima risoluzione e profondità

di penetrazione, stampanti tridimensionali ultra-precise, bisturi laser sub-cellulari, e nuovi

dispositivi opto-elettronici e di memorizzazione ad altissima capacità e basso costo''.

Fotonica: scoperti laser piu' sottili di un millesimo

di capello

La scoperta di un team italiano composto da La Sapienza, Cnr e Unipv. Fasci laser che aprono la strada a dispositivi optoelettronici ad altissima capacita'

Di Redazione

Pubblicato sul Canale La Ricerca In Italia il 04 marzo 2015

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Innovazione tecnologica nel progetto di architettura: quali potenzialità e sviluppi? Fasci laser inferiori a un millesimo di capello, i più piccoli mai osservati, in grado di propagarsi per grandi distanze in materiali trasparenti: è la scoperta di un team dell'Università di Roma 'La Sapienza', dell’Isc-Cnr di Roma, dell'Università di Pavia e della Hebrew University of Jerusalem. Pubblicata sul magazine Nature Photonics, la scoperta apre numerose strade in vari settori tecnologici: dalla realizzazione di microscopi ad altissima risoluzione e profondità di penetrazione, alla produzione di stampanti 3d ultra-precise, dai bisturi laser sub-cellulari fino ai nuovi dispositivi optoelettronici e di memorizzazione ad altissima capacità e basso costo. “Fino a oggi si riteneva che i fasci di luce non potessero avere dimensioni inferiori a mezzo milionesimo di metro per via del cosiddetto ‘limite diffrattivo’”, spiega Claudio Conti, direttore dell'Isc-Cnr, “cioè la legge fisica secondo cui un fascio laser non può essere focalizzato a dimensioni inferiori alla lunghezza d’onda, che è diversa per ciascun colore della luce. Fino ad ora sono stati osservati fasci di circa un centesimo della sezione di un capello, noi ci siamo spinti fino ad un millesimo, utilizzando specifici materiali. Più è sottile un fascio laser, più piccoli sono i dettagli che si possono osservare e illuminare”. Il team ha osservato fasci laser sotto i 280 nanometri, quasi un terzo della lunghezza d'onda utilizzata nell'esperimento, che si propagano senza distorsione per tutta la lunghezza del materiale utilizzato. Normalmente i fasci luce non si comportano come oggetti dotati di massa e tendono ad allargarsi e disperdersi, ma in questo caso la loro interazione con gli elettroni nel materiale li rende simili a una punta rigida non deformabile e ultra sottile. Alla base di questo fenomeno c'è un particolare effetto fisico scoperto dai ricercatori, che fornisce una massa efficace (cioè un effetto che fa comportare questi fasci come se avessero una massa, ossia come fossero dei corpi solidi rigidi) ai fasci di luce e che ne inibisce l'allargamento e la diffrazione.

fonte: Isc-Cnr

“Per valutare la larghezza minima raggiunta è stato necessario sviluppare uno strumento meccanico, e non ottico, capace di effettuare spostamenti controllati e veloci su scale nanometriche ('near-field knife-edge'). Infatti i fasci di luce sono talmente sottili e al di sotto dei limiti consentiti dall'ottica normale che non è stato possibile misurare la loro dimensione usando telecamere, anche ad alta risoluzione, e lenti, anche enormi”, conclude Eugenio Del Re del Dipartimento di fisica della Sapienza, coordinatore del progetto di ricerca.

Primato Italiano nella fisica: scoperti i fasci

laser più sottili Postato il mar 5 2015 - 10:40am di Francesco Meneguzzo

Roma, 5 mar – Un gruppo di ricerca dell’Università La Sapienza di Roma, dell’Istituto dei Sistemi complessi (Isc)

del Cnr, sempre di Roma, dell’Università di Pavia e della Hebrew University of Jerusalem, ha scoperto fasci

laser inferiori ad un millesimo di un capello che si propagano per grandi distanze in materiali

trasparenti.

I fasci laser vengono oggi utilizzati ovunque: in microscopia, telecomunicazioni, computer, stampanti

tradizionali e 3D, microchirurgia. Il gruppo interazionale, coordinato da Eugenio Del

Re del Dipartimento di fisica della Sapienza, ha scoperto ifasci laser più piccoli mai osservati.

I risultati sono pubblicati su Nature Photonics. “Fino a oggi si riteneva che i fasci di luce non potessero

avere dimensioni inferiori a mezzo milionesimo di metro per via del cosiddetto ‘limite diffrattivo’”,

riferisce Claudio Conti, direttore dell’Isc-Cnr, “cioè la legge fisica secondo cui un fascio laser non può

essere focalizzato a dimensioni inferiori alla lunghezza d’onda, che è diversa per ciascun colore della

luce. Fino ad ora sono stati osservati fasci di circa un centesimo della sezione di un capello, noi ci

siamo spinti fino ad un millesimo, utilizzando specifici materiali. Più è sottile un fascio laser, più piccoli

sono i dettagli che si possono osservare e illuminare”.

In particolare, i ricercatori hanno osservato fasci laser sotto i 280 nanometri, quasi un terzo della lunghezza

d’onda utilizzata nell’esperimento, che si propagano senza distorsione per tutta la lunghezza del

materiale utilizzato. Normalmente i fasci di luce non si comportano come oggetti dotati di massa e tendono ad

allargarsi e disperdersi, ma in questo caso la loro interazione con gli elettroni nel materiale li rende simili a

una punta rigida non deformabile e ultra sottile. Alla base di questo fenomeno c’è un particolare effetto

fisico scoperto dai ricercatori, che fornisce una massa efficace (cioè un effetto che fa comportare questi fasci come

se avessero una massa, ossia come fossero dei corpi solidi rigidi) ai fasci di luce e che ne inibisce l’allargamento e

la diffrazione.

Dettaglio dell’apparato meccanico di ultra-precisione nanometrica “made in Italy” sviluppato per gli

esperimenti

“Per valutare la larghezza minima raggiunta”, conclude Eugenio Del Re, “è stato necessario sviluppare

uno strumento meccanico, e non ottico, capace di effettuare spostamenti controllati e veloci su scale

nanometriche (‘near-field knife-edge’). Infatti i fasci di luce sono talmente sottili e al di sotto dei limiti

consentiti dall’ottica normale che non è stato possibile misurare la loro dimensione usando telecamere,

anche ad alta risoluzione, e lenti, anche enormi”.

Questo studio apre importanti prospettive permicroscopi ad altissima risoluzione e profondità di

penetrazione, stampanti tridimensionali ultra-precise, bisturi laser sub-cellulari, e nuovi dispositivi

opto-elettronici e di memorizzazione ad altissima capacità e basso costo.

La scheda della ricerca

Chi: La Sapienza Università di Roma, Isc-Cnr di Roma, Università di Pavia,Hebrew University of

Jerusalem.

Che cosa: Scoperti i più sottili fasci di luce mai osservati. ‘Subwavelength anti-diffracting beams

propagating over more than 1,000 Rayleigh lengths’, Nature Photonics, 2015

Francesco Meneguzzo