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I POETI SICULO-TOSCANI, IL DOLCE STILNOVO E LA POESIA
COMICAPROF. STEFANO MIANI
LA POESIA SICILIANA TERMINA CON LA FINE
DELLA CORTE DI SVEVIA
Con la morte di Federico II nel 1250 e del figlio Manfredi 1260
MA
Ormai le opere si erano diffuse oltre i confini della Sicilia
LA PROVA DELLE GRANDE FORTUNA
DELLA POESIA SICILIANA IN TOSCANA
è il fatto che i testi ci sono giunti tutti toscanizzati dai copisti toscani.
I POETI SICULO-TOSCANI
In Toscana non un regno, ma tanti liberi Comuni.
I poeti non più funzionari di corte, ma cittadini inseriti nella vita della
città.
Si parla di poeti di transizione o di poeti siculo-toscani.
I POETI SICULO-TOSCANI
Riprendono i temi d’amore e le convenzioni stilistiche dei siciliani,
ma allargano i temi trattati.
Nella lirica toscana affiora la tematica civile e morale, come si
può vedere in Guittone d’Arezzo(forse il più importante poeta
toscano della generazione prima di Dante)
IL «DOLCE STIL NOVO»
Definizione di origine dantesta (Pur., XXIV, v. 57)
IL «DOLCE STIL NOVO»
Nasce e si sviluppa negli ultimi decenni del XIII sec.
TRA
Firenze e Bologna
Dante e Guido Cavalcanti
Guido Guinizzelli
IL «DOLCE STIL NOVO»
Non propriamente una scuola, ma si possono
riscontrare tendenze comuni in diversi poeti:
IL «DOLCE STIL NOVO»
• Rifiuto degli artifici stilistici (di cui si serviva Guittone)
• Stile limpido e piano (dolce)
• Contenuti: non più omaggio feudale alla donna (amor
cortese)
MA
Visione spiritualizzata della donna, vista come un angelo
dispensatrice di salute
IL «DOLCE STIL NOVO»
• La poesia si concentra sull’interiorità
dell’amante, sui suoi sentimenti
• Intellettualismo = molti poeti hanno frequentato
l’università di Bologna
IL «DOLCE STIL NOVO»• Non c’è una corte reale come
per i trovatori e i siciliani
MA
Una corte ‘‘virtuale’’
Una cerchia ristretta, di intellettuali
Che comprende la nuova classe dirigente cittadina
IL «DOLCE STIL NOVO»
Non si accede a questa corte ‘‘virtuale’’ di poeti per titolo nobiliare o per sangue, ma
per la capacità di Amare «finamente»
cioè:
Saper scrivere poesia d’amore (il fin’amor cortese)
IL «DOLCE STIL NOVO»
La gentilezza che in origine significava ‘di nobile origine’ ora diventa una qualità
dell’animo, ‘nobiltà d’animo’.
È un dato di natura, legato alle qualità intime e personali, non alla nascita e ai
titoli.
Questo motivo era già presente nella società cortese e nella poesia
trobadorica. Ma adesso è affermato da una classe emergente che vuole
contrapporsi all’aristocrazia e diventare classe egemone.
IL «DOLCE STIL NOVO»
Gli autori più importanti sono:
Guido Guinizzelli (bolognese), considerato il capostipite;
Guido Cavalcanti;Cino da Pistoia;
IL «DOLCE STIL NOVO»
Dante da giovane fa parte del gruppo degli stilnovisti, ma se ne distaccherà
per intraprendere una strada tutta sua: nella contraddizione
amore/religione, Dante sceglierà, come si vedrà nella Commedia, la
religione.
LA POESIA COMICO-PARODICAo comico-realistica.
Filone poetico più ‘‘leggero’’
nel quale vi è un rifiuto dei temi alti che erano iniziati con la poesia
siciliana e erano arrivati al dolce stil novo.
LA POESIA COMICO-PARODICA
Ha uno stile basso:
• Si occupa del quotidiano
• Ambientata in una realtà spesso degradata e
volgare
• Personaggi laidi, deformi
• Ambienti malfamati e corrotti
LA POESIA COMICO-PARODICA
Questo tipo di poesia è un’operazione letteraria
Obbiettivo dei poeti è
Rovesciare gli schemi e le convenzioni della poesia
elevata, facendone una vera e propria parodia
LA POESIA COMICO-PARODICA
L’effetto parodico viene ottenuto, per lo più,
trattando con linguaggio nobile e sublime soggetti
che in realtà sono vili e spregevoli:
Es. Lode dell’uomo deforme o della donna brutta.
LA POESIA COMICO-PARODICA
Poesia elevata Poesia Comica
Amore sublimatoDama raffinata
Virtù
Desiderio sessualeDama plebea
Vizio
LA POESIA COMICO-PARODICA
Cecco Angiolieri (di Siena) è il maggior esponente
Era colto: si rifà alla poesia goliardica in latino dei
chierici.
L’esasperazione di certe tematiche è in aperta
opposizione ai poeti stilnovisti.