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I PRODOTTI DEI DOCENTI I materiali didattici elaborati dai docenti del master fanno parte integrante dei prodotti del master immediatamente disponibili per il sistema scolastico nel suo complesso, fornendo indicazioni di contenuti, metodi e bibliografici. Al fine di perseguire uno dei risulti attesi del master stesso, <<Per quanto riguarda il sistema scolastico nel suo complesso, vi sarà la messa a disposizione dei materiali didattici elaborati nel Master.>>1, l’Università di Udine ha raccolto, in un’apposita pagina web del sito del Master, i materiali proposti dai docenti del master, quale strumento di supporto alla didattica fatta durante i loro corsi, hanno realizzato diversi tipi di materiale da utilizzare sia durante le ore di lezione, che quale materiale di supporto durante la rielaborazione dei corsisti in vista sia della prova di accertamento di fine modulo, sia per la preparazione dei Project work che della tesi finale. I materiali utilizzati durante le lezioni sono ovviamente funzionali al tipo di comunicazione che il docente desiderava stimolare, ma in generale ha sempre riguardato una presentazione in slide, modalità scelta dalla gran parte dei docenti, e materiali di volta in volta funzionali al tipo di lezione prevista, andando a supporto di attività specifiche. In totale sono stati prodotti e/o messi a disposizione sul sito web del Master 78 documenti di vario tipo, quali presentazioni, articoli, saggi brevi, raccolte bibliografiche, siti web tematici, una raccolta organizzata di documenti e due video. In totale l'85% dei moduli è corredato da una documentazione di qualche tipo con almeno un documento. In questo calcolo si è seguito le indicazioni dei docenti che hanno indicato i materiali proposti 1 Allegato 2, Master in, UNIVERSITÀ DI GENOVA- C.A.R.E.D. 85% Percentuale dei Corsi di cui è disponibile la documentazione in linea

I PRODOTTI DEI DOCENTI finale - Uniud

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Page 1: I PRODOTTI DEI DOCENTI finale - Uniud

I PRODOTTI DEI DOCENTI

I materiali didattici elaborati dai docenti del master fanno parte integrante dei prodotti del

master immediatamente disponibili per il sistema scolastico nel suo complesso, fornendo

indicazioni di contenuti, metodi e bibliografici.

Al fine di perseguire uno dei risulti attesi del master stesso, <<Per quanto riguarda il

sistema scolastico nel suo complesso, vi sarà la messa a disposizione dei materiali

didattici elaborati nel Master.>>1, l’Università di Udine ha raccolto, in un’apposita pagina

web del sito del Master, i materiali proposti dai docenti del master, quale strumento di

supporto alla didattica fatta durante i loro corsi, hanno realizzato diversi tipi di materiale da

utilizzare sia durante le ore di lezione, che quale materiale di supporto durante la

rielaborazione dei corsisti in

vista sia della prova di

accertamento di fine modulo,

sia per la preparazione dei

Project work che della tesi

finale.

I materiali utilizzati durante le

lezioni sono ovviamente

funzionali al tipo di

comunicazione che il docente

desiderava stimolare, ma in

generale ha sempre riguardato una presentazione in slide, modalità scelta dalla gran parte

dei docenti, e materiali di volta in volta funzionali al tipo di lezione prevista, andando a

supporto di attività specifiche.

In totale sono stati prodotti e/o messi a disposizione sul sito web del Master 78 documenti

di vario tipo, quali presentazioni, articoli, saggi brevi, raccolte bibliografiche, siti web

tematici, una raccolta organizzata di

documenti e due video. In totale l'85% dei

moduli è corredato da una documentazione di

qualche tipo con almeno un documento.

In questo calcolo si è seguito le indicazioni dei

docenti che hanno indicato i materiali proposti

1 Allegato 2, Master in, UNIVERSITÀ DI GENOVA- C.A.R.E.D.

85%

Percentuale dei Corsi di cui è disponibile la documentazione in linea

Page 2: I PRODOTTI DEI DOCENTI finale - Uniud

per 3 moduli disciplinari validi anche per 3 laboratori

corrispondenti.

Dei sette corsi privi di documentazione, quattro sono

stati corsi di tipo seminariale da parte di docenti

esterni che hanno distribuito del materiale cartaceo

durante la lezione.

Una prima analisi dei materiali di riferimento messi a

disposizione ai corsisti ed alla comunità dai docenti del master può essere fatta

osservando che in media il corpo docente ha messo a disposizione per ogni modulo due

tipi di materiali, come evidenziato dalla distribuzione in figura, media2 ottenuta senza

distinguere tra i diversi materiali disponibili e su come

i materiali siano distribuiti nei diversi moduli.

Passando a distinguere tra i diversi tipi di materiali

prodotti, può selezionare i materiale proposto in base

alle tipologie più utilizzate. Come in parte già

anticipato, i materiali proposti sono stati

presentazioni, documenti in formato di articolo o di

breve saggio, raccolte bibliografiche e schede per

attività sono stati i materiali più proposti. Possiamo quindi evidenziare quanti moduli hanno

come materiale di riferimento un documento di un certo tipo. Il grafico mostra come il

documento scritto, sia esso sotto forma di saggio che di articolo breve, è stato il materiale

che ha corredato il maggior numero di moduli (oltre la metà) seguito dalle presentazioni

proposte nella metà dei moduli.

È interessante notare, come mostrato nelle seconde

due colonne dell’istogramma, la 10 bibliografie sono

presenti sempre come aggiunta ad una

presentazione o un documento.

L’ultimo istogramma è dedicato al numero di materiali

pubblicati su web per ogni modulo, troviamo che il

numero medio è di 2,6 documenti messi a

disposizione. Se dall’insieme dei valori togliamo i sette corsi che non hanno portato

documenti, il numero di documenti sale a 3,4, con il 30% dei moduli ha un solo documento

pubblicato, e il 50% dei moduli che ha come materiali di riferimento da tre a sette

documenti. I casi con un repertorio documentale particolarmente ricco, sei o sette

2 Il numero esatto ricavato dala media è 1,93

0

2

4

6

8

10

12

14

16

18

slide docu biblio schede

Frequenza dei materiali su web per ogni modulo

Frequenza del numero di materialiper ogni modulo

0

1

2

3

4

5

6

7

8

0 1 2 3 4 5 6 7 8 AltroNumero di materiali per modulo

Freq

uenz

a

0

2

4

6

8

10

12

1 2 3 4

Distribuzione del numero di materialisu web per ogni modulo

Page 3: I PRODOTTI DEI DOCENTI finale - Uniud

documenti, sono un quinto del totale dei moduli,

testimoniando un impegno notevole da parte di

numerosi docenti

Andando ad analizzare come sono distribuiti in

frequenza nei diversi corsi i diversi tipi di documenti,

ci possiamo riferire ai due principali, ovvero le

presentazioni e i documenti.

Nel caso delle presentazioni pubblicate su web, il loro

numero di per ogni modulo è pari a 2,85, con il 37%

dei moduli con 3 presentazioni, testimoniando come

strumento a supporto delle singole lezioni.

Quale secondo esempio di materiale di supporto

possiamo considerare i documenti testuali, siano

saggio o articoli, pubblicati su web per ogni modulo.

In questo caso la media è pari a 1,7. Si ricava che il

67% dei moduli è corredato da un documento.

Da segnalare a parte i contributi dovuti a due docenti, la prof.sa Michelini e il prof. Bagni,

che si sono distinti per la quantità e qualità di materiali proposti, distinguendosi nettamente

rispetto agli altri docenti, proponendo entrambe due siti dedicati alle loro attività di ricerca

nella rispettiva didattica disciplinare, all’interno dei quali l’offerta documentale è talmente

vasta da porre il problema di selezionare i materiali consistenti con le proprie necessità. Si

tratta di un’ovvia differenza tra docenti impegnati strutturalmente in didattica disciplinare

quale settore di ricerca, rispetto a docenti che si sono dedicati alla didattica disciplinare

solo sporadicamente.

0

0,5

1

1,5

2

2,5

3

3,5

4

4,5

5

Freq

uenz

a

1 2 3 4 5 6

Nro di materiali disponibili in web per modulo

Distribuzione del numerodi materiali disponibili

su web per ogni modulo

0

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

Freq

uenz

a

1 2 3 4

Nro di materiali disponibili in web per modulo

Distribuzione del numerodi materiali disponibili

su web per ogni modulo

Page 4: I PRODOTTI DEI DOCENTI finale - Uniud

PRODOTTI DEI CORSISTI - LE PROVE FINALI DI MODULO

La prima è stata la prova finale di valutazione prevista per ogni modulo. La scelta del

Consiglio di Master è stata quella di non uniformare le prove per lasciare ai singoli docenti

di modulo la possibilità di definirla in funzione delle metodologie didattiche scelte per lo

svolgimento del modulo stesso e degli obiettivi specifici per esso fissati. L’unico vincolo

posto è stato fissare che la prova fosse espressa in 30esimi.

Molto spesso la prova finale si è concretata in un elaborato scritto che, a seconda delle

metodologie utilizzate dal docente, ha assunto la forma di un breve scritto riguardante un

percorso didattico piuttosto che un esperimento, o anche la forma di una presentazione

per l’esposizione delle considerazioni del corsista nell’ambito di una discussione allargata.

Sul sito web del master è stata allestita una pagina in ci sono raccolti molti di questi

materiali, riguardanti soprattutto i corsi di fisica, e per gli stessi, di non tutti i corsisti.

Proprio per questo, non è possibile fare delle valutazioni sulle tipologie di materiale

proposto. Resta la testimonianza di un notevole lavoro fatto dai corsisti anche solo per

superare i singoli moduli del master, dimostrando come ogni modulo non abbia solo

richiesto la presenza alle lezioni e una partecipazione limitata alle stesse, ma abbia

implicato una reale rielaborazione dei corsisti sui contenuti proposti.

Page 5: I PRODOTTI DEI DOCENTI finale - Uniud

I PRODOTTI DEI CORSISTI - I PROJECT WORK

La seconda procedura di valutazione intermedia adottata dal Consiglio è stata la richiesta

di produrre, da parte di ogni corsista, di tre Project Work, ovvero la stesura di elaborati

descrittivo relativi ad iniziative interventi didattici svolti nel corso del master, uno per

ciascuna delle macroaree (matematica; astronomia-chimica-fisica; scienze biologiche-

geologia-scienze naturali-ecologia). Tali elaborati hanno riguardato una proposta operativa

di microstep didattici comprendente la sperimentazione in classe. L’impegno complessivo

delle tre sperimentazioni in classe è stato di 40 ore, distribuite secondo le necessità

proprie di ognuno dei tre lavori.

La valutazione dei PW è stata curata dal docente di riferimento dell’ambito prevalente

nella progettazione trasversale (PW Matematica Giorgio Bagni, PW Astronomia-Chimica-

Fisica Marisa Michelini, PW Scienze-Biologiche-Naturali-Ecologiche Marco Zancani)3

Ogni corsista ha dovuto redarre un PW per ogni Ambito disciplinare prevalente (M-

Matematica, ACF-Astronomia, Chimica e Fisica, SBGNE-Scienze Biologiche, Geologiche,

Naturali, Ecologiche), in modo da sviluppare un’esperienza formativa di forte

autoriflessione cognitiva per ogni area disciplinare.

Sigla Discipline M Matematica ACF Astronomia, Chimica e Fisica SBGNE Scienze Biologiche, Geologiche, Naturali, Ecologiche

I temi scelti dai corsiti per i singoli PW non sono stati scelti in arbitrariamente, bensì si

sono inseriti anche’essi in una progettazione con molteplici obiettivi. Fatto salvo il PW di

matematica, per renderli maggiormente fruibili per il sistema scolastico nel suo complesso,

il tema di ognuno dei restanti due Project Work per ogni corista è scelto nell'ambito di sette

percorsi traversali rispetto alle aree disciplinari del Master e verticali rispetto al tipo di

scuola (i-infanzia, p-primaria, m-secondaria inferiore, b-biennio secondario). La finalità è

stata quella di ottenere un set di percorsi pluridisciplinari di grande valore innovativo, quale

ulteriore prodotto “emergente” del lavoro di ogni singolo partecipante al Master. In questo

modo ogni corsista ha contribuito allo studio e progettazione di un percorso mettendone a

punto un modulo di lavoro in classe. La scelta possibile per i corsisti è stata quella del

percorso, ovvero del tema trasversale, e dell'Ambito disciplinare prevalente, pur

permanendo la consegna di una prospettiva interdisciplinare entro cui sviluppare il PW. 3 struttura_pw.pdf

Page 6: I PRODOTTI DEI DOCENTI finale - Uniud

I sette temi sono indicati nella tabella di seguito, in cui troviamo quindi solo due titoli di PW

per ogni corsista, mentre per quelli di matematica i temi proposti sono stati “il Q-magico”,

“la Pascalina” e, per la scuola dell’infanzia, “la scoperta dell’acqua”.

Percorsi Percorsi

Fenomeni termici ed energia A Proprietà della materia E Rocce e territorio B Il tempo F Fenomeni ottici C Orientarsi e muoversi sulla terra G Viventi e territorio D

Nella tabella di seguito si può osservare la distribuzione dei titoli dei diversi PW rispetto ai

sette temi disponibili e ai quattro livelli scolastici. Emerge come i corsisti abbiano

comunque ben accettato di far proprio l’obiettivo di costruire dei percorsi verticali,

accettando di “coprire” il più possibile i diversi moduli sia trasversalmente che

verticalmente. Il numero massimo di moduli attribuibili ai corsisti era pari a 19 ovvero il

68% dei 27 dei moduli totali dati i sette percorsi e i quattro livelli scolastici disponibili.

Questo limite derivava dalla distribuzione non omogenea dei corsisti rispetto il livello

scolastico. Dei diciannove possibili, sono stati coperti il 60% dei moduli totali pari a 17,

quindi la quasi totalità rispetto a quelli possibili (90%).

Scuola dell’infanzia Scuola primaria

Scuola secondaria

inferiore

Bienni della scuola secondaria superiore

percorso A

1- Fenomeni termici (Avian)

1- Temperatura e sensazione termica a confronto (Imperio); 2- Energia (Colonnese)

1- Energia negli alimenti (Mariani)

1- Fenomeni termici (Colombo)

percorso B 1- Pietra Piasentina (Vidic) 1- Il fiume nel

territorio (Strani)

1- Le falde in geologia (Bortoluzzi) 2. Le pietre di Udine (Mossenta)

percorso C 1- Fenomeni

ottici (Strani)

percorso D

1- Primo approccio con i viventi (Avian)

1- Dai selciati ai territori (Tuzzi) 2- Primo approccio con i viventi (Toffolo) 3- Nel mondo conosco gli esseri viventi (Imperio) 4- Scoprire la vita vegetale (Gallotti) 5- Funzioni dei viventi : respirazione e fotosintesi (Favaron) 6- Ambiente e animali (Colonnese)

1- Ambiente:descrizione del clima (Colombo)

percorso E Misurare (Toffolo)

Soluzioni in acqua (Tuzzi) 1- Elettrolisi (Mariani) 1- Densità (Bortoluzzi)

percorso F

1- Gli strumenti della misura del tempo (Vidic) 2- Il tempo e la sua misura (Favaron)

percorso G 1- Orientamento e bussola (Gallotti)

1- Un percorso verticale sui moti relativi in fisica (Mossenta)

Page 7: I PRODOTTI DEI DOCENTI finale - Uniud

Poiché il nucleo più numeroso di corsisti, otto su quattordici, provengono dalla scuola

primaria, per i loro PW si è assistito alla possibilità di scegliere con una relativa libertà il

tema. Ben il 75% dei docenti ha scelto il tema D (“Viventi e territorio”) a mostrare una

particolare attenzione al tema delle sostanze viventi da parte degli insegnanti della

primaria, come si desume anche dalla lettura dei titoli dei PW.

Un modo altrettanto interessante di osservare la distribuzione delle scelte dei docenti

partecipanti al master è quella che mostra i titoli scelti in funzione dei sette percorsi e delle

due macroaree disciplinari.

In questo caso, come è anche evidenziato dalla

trasposizione in istogramma, le scelte dei docenti si

sono distribuite in modo diverso a seconda della

macroarea presa in considerazione.

Nel caso delle disciplina ACF, le scelte si sono

distribuite in modo abbastanza uniforme, andando a

coprire 5 temi su 7. Diversamente nel caso della

macroarea SBGNE, la scelta si è polarizzata su solo due percorsi (B e D), tra cui il

percorso D è stato scelto dal 66% dei corsisti. Questa polarizzazione ha avuto come

riflesso il fatto che i percorsi scelti in ACF e SBGNE siano disgiunti.

A B C D E F G

PW - ACFPW – SBGNE

0

1

2

3

4

5

6

7

8

9 Distribuzione delle sceltedei percorsi trasverali

rispetto alle macroaree

Page 8: I PRODOTTI DEI DOCENTI finale - Uniud

PW - ACF PW – SBGNE

A

1- Primo Approccio ai fenomeni termici; 2- Fenomeni termici ; 3- L'energia nei sussidiari; 4- Temperatura e sensazione termica a confronto 5- L’ossidazione di un alimento libera energia

B

1 - Analisi granulometrica e tessitura di sedimenti in alveo da Ragogna a Ronchis (Fiume Tagliamento); 2- Le pietre di Udine ; 3- I sassi del Tagliamento raccontano… ; 4- La pietra piasentina

C 1- La geometria dell'ottica: percorso sperimentale per indagare i fenomeni ottici della riflessione nella scuola secondaria di I grado

D

1- Valutiamo insieme le esigenze delle piante; 2- Scoprire la vita vegetale; 3- Primo approccio agli esseri viventi nella scuola dell'Infanzia; 4- Misure ambientali; 5- Funzioni dei viventi: respirazione e fotosintesi; 6- Nel mondo conosco gli esseri viventi; 7- Primo approccio agli esseri viventi ; 8 - Dal selciato al territorio

E

1- La densità come grandezza derivata dalla misura di masssa e volume; 2- L'elettrolisi, un processo fisico-chimico come situazione problematica per sviluppare un laboratorio di matematica sul pensiero proporzionale; 3- Misurare; 4- soluzioni in acqua

F 1- Il tempo e la sua misura nella Kinderphilosphie

G 1- "Maestra, sono scombussolato!" Come orintarsi: la bussola; 2 - Un percorso verticale sui moti relativi in fisica

Page 9: I PRODOTTI DEI DOCENTI finale - Uniud

I PRODOTTI DEI CORSISTI - LE TESI

Analizzando i titoli scelti per le tesi di Master con gli

stessi criteri sviluppati precedentemente, vediamo

che il livello scolare in cui sono state effettuate le

sperimentazioni è sempre stato lo stesso nel quale il

corsista/docente insegnava.

Per quanto riguarda la scelta del tema, si ricorda che

il consiglio di master ha fissato che il lavoro di tesi debba essere sviluppato a partire da

uno dei Project Work prodotti nelle fasi intermedie. Di conseguenza gli argomenti delle

tesi hanno corrisposto a quello di uno dei tre project work sviluppati precedentemente dal

corsista. Rispetto alle tre macroaree disciplinari

possibili, ovvero matematica, astronomia-chimica-

fisica e scienze biologiche-geologiche-naturali-

ecologiche, gli argomenti di tesi sono stati scelti a

metà tra ACF e SBGNE, con una sola tesi scelta in

matematica.

È stato svolto un lavoro di analisi delle tesi dal punto

di vista dei relatori, proponendo loro una griglia di

domande per sondare la loro valutazione del lavoro di tesi da loro supervisionato, la loro

valutazione del rapporto relatore-corsista.

Dalle risposte ottenute (in allegato) si possono fare le seguenti considerazioni.

Un primo set di domanda ha chiesto di evidenziare quali elementi delle tesi evidenziassero

nelle stesse aspetti di trasferibilità, trasversalità, innovazione, rapporto con la ricerca

didattica. I lavori di tesi si sono caratterizzati per una trasferibilità in altri contesti e livelli

scolastici elevata per quanto riguarda i metodi utilizzati, limitata rispetto ai contenuti

soprattutto quando l’oggetto della tesi ha riguardato lo studio di ambienti legati al territorio.

Un altro elemento delle tesi su cui si è chiesta una valutazione è stata la trasversalità

rispetto alle discipline coinvolte nel master: tutti i relatori hanno concordato sulla

trasversalità delle metodologie utilizzate nella progettazione nelle attività didattiche,

rispetto ai contenuti disciplinari circa metà dei lavori è considerato ampiamente

interdisciplinare specie nei lavori che hanno implicato l’osservazioni di variabili ambientali,

mentre nei restanti casi è stata valutata limitata.

Distribuzione dei corsisti nei diversi livelli scolastici

Media15%

Biennio23%

Infanzia8%

Primaria54%

Distribuzioni delle tesi rispetto alle tre Macroaree disciplinari

M7%

ACF50%

SBGNE43%

Page 10: I PRODOTTI DEI DOCENTI finale - Uniud

Sono stati evidenziati alcuni aspetti ritenuti particolarmente innovativi rispetto ai contesti: il

sistematico coinvolgimento del gruppo classe nel lo studio e nell'esplorazione del territorio,

particolarmente mercato nelle tesi di area SBGNE; la scelta di proporre un tema non

comune per il livello scolare in cui si è operato risultando quindi innovativa per le sue

capacità di esplorazione e di analisi di fenomeni.; l’utilizzo di tecniche di espressione,

apprendimento ed osservazione tramite disegno, gioco, sperimentazione, spiegazioni

frontali, visite guidate ed esperienze dirette.

Rispetto alla ricerca didattica disciplinare, la progettazione di alcune tesi ha tenuto conto

sia dei problemi didattici e di comprensione presenti in letteratura e rispetto ai quali ha

dato alcune indicazioni, sia nell’aspetto metodologico enucleando una domanda di ricerca

adeguata e una conseguente, progettazione di un percorso e una sua verifica.

Rispetto al possibile legame tra elementi della struttura del master che hanno

particolarmente favorito l'evidenziarsi degli aspetti di trasversalità, innovazione,

collegamento con la ricerca didattica, trasferibilità sopra indicati nel lavoro di tesi, alcuni

relatori non sono stati in grado di rispondere in quanto non hanno partecipato

direttamente alla progettazione e conduzione del master, mentre altri hanno evidenziato

l'importanza del lavoro interdisciplinare sia a livello dei corsisti che a livello dei docenti e

l'importanza di essersi confrontati con la ricerca in didattica disciplinare.

Il secondo lotto di domande hanno riguardato il rapporto tesi-corsista, in primo luogo

chiedendo di evidenziare gli elementi della tesi che si sono rivelati importanti per il

percorso formativo del corsista stesso, rispetto ai quali i docenti hanno individuato un

ampliamento e una riflessione sui saperi disciplinari, lo sviluppo attitudini e competenze

riguardanti la costruzione e conduzione di un percorso didattico, lo sviluppo di pratiche

didattiche relative a argomenti disciplinari non usuali.

Gli obiettivi con cui i relatori hanno guidato il lavoro di tesi del corsista hanno avuto come

denominatore comune il fornirgli un’ulteriore occasione formativa per definire una capacità

propria di progettare, organizzare e utilizzare percorsi didattici basati su conoscenze

derivanti dai risultati della ricerca didattica.

Rispetto a tali risultati i relatori hanno valutato molto spesso come ottimo il grado di

raggiungimento degli stessi, anche a fronte di impegnativi carichi di lavoro.

In relazione alla progettazione della tesi, i relatori hanno generalmente indicato che la

scelta degli obiettivi della tesi è stata concordata tra il docente e il tesista, mentre in un

caso la scelta di metodi e obiettivi è derivata da un'esperienza professionale del corsista il

cui apporto si è rivelato centrale e determinante.

Page 11: I PRODOTTI DEI DOCENTI finale - Uniud

Infine il rapporto tra docente e corsista è stato di supervisione e indirizzo in alcuni casi,

crescendo in altri fino a costruire un rapporto proficuo di collaborazione e integrazione di

competenze.

La valutazione dell’esperienza personale dei relatori è risultata in generale positiva, anceh

se si sono evidenziate delle specificazioni contrastanti sia per i diversi rapporti personali

intrattenuti con i tesisti, sia per il diverso accento posto sul rapporto con i colleghi o con i

corsisti durante il master stesso. Non è stata espressa alcuna valutazione da alcuni

docenti che non hanno svolto lezioni al master , indicando solo come positiva l'esperienza

della tesi .

Master DidSciUD TESI RELATORE CORRELATORI scuola Avian i Primo approccio agli esseri viventi F. Nazzi Scillia (UD)

Bortoluzzi b

Il ciclo sedimentario e la formazione della pianura friulana: acque superficiali, sotterranee e rapporto con il territorio M. E. Poli Rinaudo (TO)

Colombo b Processi di formalizzazione in fisica generale. Casi di studio L. Santi Corni (MO)

Colonnese p L' energia senza lavoro M. Michelini Santi (UD) Favaron p Il tempo in classe M. Michelini Filipponi (UD)

Gallotti p Che ore sono? Dall'albero come orologio delle stagioni allo studio dei fusi orari A. Bertolini Giliberti (MORE)

Imperio p La spiga, il sasso e il gatto. Un percorso didattico alla scoperta degli esseri viventi F. Nazzi Scillia

Mariani m

Macchina di calcolo come artefatti nell'insegnamento-apprendimento della matematica Bagni

Maschietto (MORE)

Mossenta b Un percorso verticale sui moti relativi in fisica L. Santi Corni (MO)

Strani m Il fiume nel territorio M. E. Poli Marchetti (MO)

Toffolo p Proposte didattiche per un primo approccio alla misura M. Michelini

Fazio (PA) o Corni

Tuzzi p

Dal selciato al territorio: le piante in ambiente urbano. Sperimentazione di un percorso dall'osservazione sistematica all'acquisizione di una metodologia d'indagine G. Zerbi Nimis (TS)

Vidic p Storia della misura del tempo? M. Michelini Bagni (UD)

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