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I progetti di valutazione delle istituzioni scolastiche
Isabella Quadrelli - INVALSI
Palermo, 6 maggio 2014
Perché la valutazione delle scuole?
Rendicon
tare
Migliorare
Perché la valutazione delle scuole in Italia?
Spinte internazionali ed europee
Riforme in ambito scolastico e della pubblica amministrazione
Nuove richieste e aspettative sociali
«sviluppare la valutazione esterna allo scopo di fornire un sostegno metodologico all'autovalutazione e fornire un'analisi esterna della scuola che incentivi un processo costante di miglioramento facendo attenzione a non limitarsi al solo controllo amministrativo»
«incoraggiare l'autovalutazione da parte degli istituti scolastici come metodo per fare delle scuole un luogo di apprendimento e di perfezionamento, associando con equilibrio autovalutazione e valutazione esterna.»
Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 febbraio 2001 per la valutazione della qualità dell’insegnamento:
Il Regolamento sul Sistema Nazionale di Valutazione
Finalità generali della valutazione (art. 2 co. 1)
La valutazione dei dirigenti scolastici (art. 2 co. 2)
Le priorità per la valutazione del Sistema di istruzione e formazione (art. 2 co. 3)
Ai fini del miglioramento della qualità dell'offerta formativae degli apprendimenti, l'S.N.V. valuta l'efficienza e l'efficacia delsistema educativo di istruzione e formazione
L'S.N.V. fornisce i risultati della valutazione di cui al comma1 ai direttori generali degli uffici scolastici regionali per lavalutazione dei dirigenti scolastici
il Ministro, con periodicità almeno triennale, individua le priorità strategiche della valutazione del sistema educativo di istruzione
I soggetti del S.N.V.
Invalsi Indire Contingente ispettivo
Nuclei di valutazione
esterna
Conferenza per il
coordinamento funzionale
del S.N.V.
Valutazione esternaAutovalutazione
Miglioramento
Il Regolamento sul Sistema Nazionale di Valutazione ha sancito la rilevanza del rapporto tra valutazione interna e valutazione esterna, e miglioramento.
Il procedimento di valutazione
Rendicontazione sociale
L’autovalutazione sollecita ciascuna scuola ad interrogarsi sulla qualità del servizio offerto al fine di migliorarlo: la
libertà delle scuole di compiere scelte autonome dovrebbe infatti essere sempre connessa alla responsabilità di intraprendere
processi di miglioramento e di qualificazione del servizio.
L’autovalutazione di istituto
Il Regolamento prevede:
- Forme di sostegno esterno all’autovalutazione. L’autovalutazione è presentata come una riflessione sul proprio servizio a partire dai dati forniti da Miur, Invalsi (risultati prove INVALSI, Valore aggiunto) e da altre evidenze individuate dalle scuole- L’elaborazione da parte delle scuole di un rapporto di autovalutazione con l’indicazione di obiettivi di miglioramento
La valutazione esterna
individuazione da parte dell'Invalsi delle situazioni da sottoporre a verifica, sulla base di indicatori di efficienza ed efficacia previamente definiti
visite dei nuclei di valutazione esterna ridefinizione da parte delle istituzioni
scolastiche dei piani di miglioramento in base agli esiti dell'analisi effettuata dai nuclei
Il miglioramento
definizione e attuazione da parte delle istituzioni scolastiche degli interventi migliorativi anche con il supporto dell'Indire o attraverso la collaborazione con università, enti di ricerca, associazioni professionali e culturali.
La valutazione dei Dirigenti scolastici Il percorso valutativo serve anche a evidenziare
le aree di miglioramento organizzativo e gestionale delle istituzioni scolastiche direttamente riconducibili al dirigente scolastico, ai fini della valutazione dei risultati della sua azione dirigenziale […].
I piani di miglioramento, con i risultati conseguiti dalle singole istituzioni scolastiche, sono comunicati al direttore generale del competente Ufficio scolastico regionale, che ne tiene conto ai fini della individuazione degli obiettivi da assegnare al dirigente scolastico in sede di conferimento del successivo incarico e della valutazione di cui al comma 4.
L’impianto valutativo proposto dal Regolamento
Valutazione esterna
Miglioramento
Rendicontazione sociale
Dati sulle scuole, prove
di apprendiment
o (MIUR, INVALSI)
Autovalutazione
Valutazione formativa
Valutazione meritocratica dell’operato
del DS
Livelli di valutazione:- Sistema
scolastico- Istituzioni
scolastiche- Dirigenti
scolastici- Apprendimen
ti degli studenti
Alcune prime riflessioni
Quale autonomia viene lasciata alle scuole nella definizione del percorso di autovalutazione?
In che termini si struttura il rapporto tra autovalutazione e valutazione esterna rispetto al percorso di miglioramento?
È stato osservato che il Regolamento non ha esplicitato in maniera chiara il nesso tra valutazione e miglioramento. Il nesso tra autovalutazione/valutazione esterna e miglioramento NON E’ CAUSALE è necessario favorirlo con: interventi di sistema/cornice e soluzioni tecniche di collegamento interne alla scuola, ad esempio dei sistemi di incentivi
Le prime sperimentazioniSIVADIS (Sistema di valutazione dei dirigenti scolastici) Sperimentazione triennale (2003-2006) di attuazione dell’art. 25 del d.legs. 165/2001. Basato sulla definizione di un piano d’azione da parte del DS, valutazione da parte di soggetti esterni e concertazione di azioni di miglioramento
VALUTAZIONE & MIGLIORAMENTO (prima edizione) avviato nel 2009 nelle
Regioni Obiettivo Convergenza. Sperimentazione di protocolli e strumenti
per la valutazione esterna delle scuole e di modalità di supporto per il miglioramento
VSQ (Valutazione per lo sviluppo della qualità delle scuole) avviato nel 2011. Sperimentazione di protocolli e strumenti per la valutazione delle scuole (tra cui il
Valore Aggiunto) e di un sistema di incentivi economici per le scuole migliori
VALES E VM – due progetti sperimentali sui percorsi valutativi delle scuole / 1
VALES:• Sperimentazione di un
percorso di valutazione esterna ‘leggero’ (2 gg visita)
• Sperimentazione dell’utilizzo di un Rapporto di autovalutazione inteso come strumento di comunicazione interno/esterno
Obiettivi comuni:• Validazione di strumenti, procedure e
protocolli • Individuazione di figure preposte alla
valutazioneVM:• Sperimentazione di un
percorso di valutazione esterna che prevede un contatto ‘diretto’ con tutti gli attori e nel complesso più approfondito (3gg di visita)
• Sperimentazione dell’utilizzo di una Scheda strutturata di osservazione in classe dei processi di insegnamento/apprendimento
VALES E VM – due progetti sperimentali sui percorsi valutativi delle scuole / 2
VALES:• 300 istituzioni
scolastiche di I e II ciclo che hanno scelto di aderire al progetto di cui
• 200 nelle regioni obiettivo convergenza
• 100 al centro nord
ISTITUZIONI SCOLASTICHE COINVOLTEVM:• 400 Istituti
Comprensivi selezionati mediante una procedura casuale di campionamento sul territorio nazionale
• 30 scuole secondarie di II grado che hanno scelto di aderire al progetto nelle regioni obiettivo convergenza
TOTALE = 730
Autovalutazione
Verifica la congruità del processo di autovalutazione e del giudizio a cui si è giunti, approfondisce le discrasie e fornisce indicazioni per il miglioramento
Strumento di comunicazione, uguale per tutte le istituzioni scolastiche, fra ‘interno’ ed ‘esterno
Strutturato e supportato dall’esterno Processo di autovalutazione
Rapporto di autovalutazione
Valutazione esterna
Analisi organizzativa interna – primo stadio di una valutazione integrata ai fini di miglioramento
Valutazione e sviluppo della scuola (VALES)
Autovalutazione a ‘monte’ di quella esterna
-
Valutazione esterna
Non strutturata a priori, bensì definita da quella esterna nei contenuti; demandata alla scuolaAutovalutazione
Processo di autovalutazione
Molto approfondita, individua punti di forza e di debolezza del servizio offerto e indica piste di miglioramento
Valutazione e Miglioramento (VM)
Autovalutazione a ‘valle’ di quella esterna
Presa di coscienza dei punti critici da affrontare attraverso un proprio specifico percorso auto-valutativo a partire dalle piste di miglioramento proposte dai valutatori esterni
Rapporto di autovalutazione
Strumento di comunicazione, uguale per tuttele istituzioni scolastiche, fra ‘interno’ ed ‘esterno
I quadri di riferimento teorici Definiscono gli obiettivi e i principi che
orientano la valutazione Individuano gli ambiti ritenuti rilevanti per
valutare il funzionamento di una scuola definiscono ipotesi o relazioni che legano
tra loro i processi e i processi ai risultati Sono punti di riferimento per individuare gli
indicatori e i criteri di qualità
Un quadro di riferimento teorico per i percorsi valutativi delle scuole / 1
Un quadro di riferimento teorico per i percorsi valutativi delle scuole / 2
L’utilizzo di un corpus di criteri comuni per l'autovalutazione e per la valutazione esterna consente:
alle scuole di indirizzare le proprie energie verso aspetti che sono ritenuti importanti anche all'esterno
al sistema di compiere le proprie rilevazioni e analisi in modo più rapido, potendo contare sul percorso già svolto dalla scuola e assumendone gli esiti.
ESITI FORMATIVI ED EDUCATIVI
PRATICHE EDUCATIVE
EDUCATIVE E DIDATTICHE
PER L’APPRENDIMENTO
AMBIENTE ORGANIZZATIVO
CONTESTO SOCIO-AMBIENTALE E RISORSE
Successo scolastico
Competenze di base
Equità degli esiti
Risultati a distanzaScelte
curricolari
Identità strategica Progetta-
zione–va-lutazione
Relazione educativa
Inclusione
Continuità orienta-
mento
Gestione risorse
Sviluppo professio-
nale
Governo territorio
Autova-lutazione
Ambiente
Risorse professionali
Risorse economiche e
materiali
Capitale sociale
Un quadro di riferimento teorico per i percorsi valutativi delle scuole /3
Risultati• Successo scolastico• Competenze di base• Equità degli esiti• Risultati a distanza
Contesto e risorse• Ambiente• Capitale sociale• Risorse economiche e materiali• Risorse professionali
Un quadro di riferimento teorico per i percorsi valutativi delle scuole / 4
Processi – Pratiche educative e didattiche
• Selezione dei saperi, scelte curricolari e offerta formativa• Progettazione della didattica e valutazione degli studenti• Sviluppo della relazione educativa e tra pari• Inclusione, integrazione, differenziazione dei percorsi• Continuità e orientamento
Processi – Ambiente organizzativo per l’apprendimento• Identità strategica e capacità di direzione della scuola• Gestione strategica delle risorse• Sviluppo professionale delle risorse• Capacità di governo del territorio e rapporti con le famiglie• Attività di autovalutazione
Un quadro di riferimento teorico per i percorsi valutativi delle scuole / 5
Un quadro di riferimento teorico per i percorsi valutativi delle scuole / 6
Equità degli esiti
L’equità degli esiti rimanda alla necessità di assicurare a tutti i propri studenti il raggiungimento di alcuni livelli essenziali di competenza necessari per la partecipazione attiva alla vita sociale e allo sviluppo professionale. L’obiettivo misurabile diventa quindi quello di ridurre l’incidenza numerica e la dimensione del gap formativo degli studenti con livelli di apprendimento sotto una determinata soglia. Poiché l’ottenimento di certi risultati non può essere ricondotto alla esclusiva responsabilità della singola scuola, nel valutare una scuola le misure sugli esiti devono essere affiancate sia dalla considerazione dei processi attivati dall’istituzione scolastica per affrontare tali problemi, sia da una misura dell’entità delle difficoltà che quella scuola si è trovata a fronteggiare (ad es. misure del background familiare o del contesto locale in cui la scuola opera).
Esempi di definizioni di aree
Risultati
Un quadro di riferimento teorico per i percorsi valutativi delle scuole / 7
Capitale sociale
Risorse e competenze presenti nella comunità per la cooperazione, la partecipazione e l’interazione sociale. Istituzioni rilevanti nel territorio (es. per l’integrazione degli stranieri, l’inclusione, la lotta alla dispersione scolastica, l’orientamento, la programmazione dell’offerta formativa).
Esempi di definizioni di aree
Contesto
Un quadro di riferimento teorico per i percorsi valutativi delle scuole / 6
Pratiche educative e Didattiche
Selezione dei saperi, scelte curricolari
e offerta formativa
Individuazione del curricolo fondamentale a livello di istituto e capacità di rispondere alle attese educative e formative provenienti dalla comunità di appartenenza. Definizione di obiettivi e traguardi di apprendimento per le varie classi e anni di corso. Attività opzionali ed elettive che arricchiscono l’offerta curricolare.
Esempi di definizioni di aree
Processi
Un quadro di riferimento teorico per i percorsi valutativi delle scuole / 6
Ambiente organizzativo per l’apprendimento
Identità strategica e capacità
di direzione della scuola
Identificazione e condivisione della missione, dei valori e della visione di sviluppo dell’istituto. Stile di direzione, modalità di gestione della scuola da parte del dirigente e dei suoi collaboratori. Promozione di una comunità professionale che cerca il coinvolgimento e l’impegno pro-attivo del personale.
Esempi di definizioni di aree
Processi
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Selezione e formazione dei valutatori
Per la valutazione delle istituzioni scolastiche sono stati selezionati e formati 400 valutatori, riconducibili a due profili professionali:
Profilo metodologico esperto nelle procedure e nell’utilizzo degli strumenti di rilevazione
Profilo pedagogico esperto delle problematiche relative alla didattica e all’organizzazione scolastica
In Europa le qualifiche prevalentemente richieste per i valutatori esterni sono legate alla formazione per l’insegnamento o a quella dell' esperienza professionale in campo educativo, associate però a competenze in ambito metodologico/valutativo acquisite attraverso corsi specializzati e/o attraverso il superamento di esami con il rilascio di certificazioni.
Ruoli e competenze nei team di valutazione
La scelta dei due profili è stata motivata da diverse considerazioni: assicurare un’istanza di «peer evaluation» porre le condizioni per creare il bilanciamento di punti di
vista interni ed esterni alla scuola massimizzare le competenze all’interno dei team
Profili distinti ma ruoli fortemente integrati: il protocollo di valutazione prevede una forte integrazione delle competenze pedagogiche e di quelle metodologiche in tutte le fasi della valutazione (dalla raccolta dei dati, alla formulazione dei giudizi, alla redazione del rapporto finale).
AUTOVALUTAZIONE VALUTAZIONE ESTERNA
Scuola in ChiaroMIUR
Dati proveINVALSI
Questionario scuolaINVALSI
Documenti delle scuole (POF, Programma
annuale)
Questionari Studenti,Genitori, Insegnanti
INVALSI
Una pluralità di fonti di informazione per scuole e Team di valutazione
Per le scuole VALES: Rapporto di autovalutazione
Il protocollo di valutazione /1
Prima della visita
Contatti con la scuola
Lettura dei dati e dei documenti della scuolaCompilazione delle Griglie per la lettura dei dati
Il protocollo di valutazione /2
Durante la visita
Incontro tra i memtri del team
Incontro con lo staff di dirigenza
Interviste e visita degli spazi della
scuola
Il protocollo di valutazione /3
Dopo la visita
Formulazione del giudizio
Individuazione degli obiettivi di miglioramentoRedazione del rapporto di valutazioneRestituzione dei risultati della valutazione alle scuole
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Una pluralità di strumenti
Valutazioneesterna
Intervista strutturataal Dirigente Scolastico
Scheda di osservazionein classe (solo per VM)
Interviste individuali e di gruppo
a insegnanti, genitori e studenti
Foto documentazioneInterviste con DS e
Personale ATAAnalisi della
documentazione
Rubriche di valutazione
Interviste nel progetto Vales
Interviste con:
- DS
- Docenti con incarichi di responsabilità (Funzioni strumentali, collaboratori del DS, responsabili di gruppi o aree)
- Docenti curricolari
- - DSGA e personale ATA
Ampiente organizzativo per l’apprendimento
Identità strategica e capacità di direzione della scuola
Ds con DSGA e docente referenteGestione strategica delle
risorse
Sviluppo delle risorse umane
Capacità di governo del territorio e rapporti con le famiglie
Docenti referenti e docenti curricolari
Attività di autovalutazione
Pratiche didattiche ed educative
Selezione dei saperi, scelte curricolari e offerta formativa
Progettazione della didattica e valutazione degli studenti
Sviluppo della relazione educativa e tra pari
Inclusione, integrazione, differenziazione dei percorsi
Continuità e orientamento
La Rubrica di valutazione
La Rubrica di valutazione permette di esprimere un giudizio su un determinato aspetto o area a partire dalla raccolta di dati di tipo sia quantitativo che qualitativo. Si compone dei seguenti elementi:
una check list che presenta gli indicatori ritenuti rilevanti per valutare una specifica area
una scala di valutazione a quattro livelli: INDADEGUATO, ACCETTABILE, BUONO, ECCELLENTE
ogni livello è descritto in maniera analitica e contiene gli elementi o le evidenze empiriche da prendere in considerazione per esprimere un giudizio
36
La restituzione alle scuole e il sostegno al miglioramento
i Team di valutazione hanno elaborato un rapporto di valutazione per ogni istituzione scolastica visitata, che evidenzia i punti di forza e di debolezza del servizio scolastico offerto, e suggerisce piste di miglioramento.
Restituzione delle informazioni personalizzate per scuola Confronto tra la singola scuola e le altre scuole coinvolte Individuazione di piste di miglioramento avvio di un percorso di
miglioramento In Vales: il sostegno al miglioramento è gestito da INDIRE per mezzo di
esperti per il miglioramento In V&M: il sostegno al miglioramento è gestito da INVALSI attraverso
linee guida e materiali per le scuole
Alcune note sulle prime analisi dei RA delle scuole VALES
Il percorso di autovalutazione delle scuole VALESLe scuole partecipanti al progetto VALES hanno
effettuato un processo di autovalutazione supportate da INVALSI. Gli Strumenti del percorso di autovalutazione sono stati:
Dati ed indicatori provenienti da diverse fonti (Fascicolo Scuola in chiaro, prove INVALSI, Questionario scuola INVALSI, Questionari insegnanti, studenti e genitori messi a disposizioni dell'utenza e degli operatori da INVALSI)
Linee guida per l’autovalutazione Un format di Rapporto di Autovalutazione (RA):
finalizzato a raccogliere, strutturare e sintetizzare le riflessioni effettuate dalle scuole a partire dal quadro teorico di riferimento per i percorsi valutativi delle scuole e a individuare obiettivi di miglioramento del servizio offerto.
Le prime analisi in sintesi mostrano che: Il livello di adesione delle scuole al percorso di
autovalutazione è stato molto elevato. Le percentuali di restituzione dei Rapporti di autovalutazione si attesta intorno al 97% per le scuole VALES.
Il RA è stato compilato integralmente dalla quasi totalità delle scuole considerate.
Per quanto riguarda gli obiettivi di miglioramento, la percentuale di scuole che non individua nemmeno un obiettivo di miglioramento è molto bassa, inferiore all’1%.
La Tabella 2 mostra il giudizio medio (in una scala da 1 a 4) che le scuole si sono attribuite per ciascuna area del quadro di riferimento per i percorsi valutativi delle scuole.
I primi risultati emersi dall’analisi dei RA delle scuole VALES / 2
Macroarea Area Scuole Vales
Esiti Successo scolastico 2,97
Competenze di base 2,63
Equità degli esiti 2,36
Esiti a distanza 2,58
Pratiche didattiche ed educative
Selezione dei saperi, scelte curricolari ..
2,94
Progettazione della didattica e valutazione ..
2,72
Sviluppo della relazione educativa 2,99
Inclusione, integrazione, differenziazione
3,01
Continuità e orientamento 2,99
Ambiente organizzativo per l’apprendimento
Identità strategica e capacità di direzione ..
3,12
Gestione strategica delle risorse 3,06
Sviluppo professionale delle risorse 2,64
Capacità di governo del territorio e rapporti..
2,86
Attività di autovalutazione 2,69
Generalmente le scuole del secondo ciclo tendono ad attribuirsi punteggi più bassi, specie nella macroarea degli Esiti e nella maggior parte delle aree afferenti l’Ambiente organizzativo per l'apprendimento.
In alcune aree risulta significativa anche la differenza per area geografica. Le scuole del sud tendono ad essere maggiormente rappresentate nei livelli più elevati (Gestione strategica delle risorse, Identità strategica e capacità di direzione della scuola, Attività di autovalutazione, Selezione dei saperi, scelte curricolari e offerta formativa, Sviluppo della relazione educativa). Fanno eccezione le aree Continuità e orientamento e Capacità di governo del territorio e rapporti con le famiglie nelle quali le scuole del nord tendono ad attribuirsi punteggi più elevati.
Ciascuna scuola, oltre ad autoattribuirsi un giudizio su ogni area del quadro di riferimento, doveva inoltre motivare il proprio giudizio partendo da evidenze empiriche. Fra queste, INVALSI, nelle Linee Guida per l'autovalutazione, forniva indicazioni sugli indicatori e i dati da considerare e offriva domande guida per orientarne l'interpretazione. L'analisi qualitativa condotta è stata volta a: individuare la completezza, ossia il livello di utilizzo da parte della
scuola dei dati forniti; individuare l'accuratezza, ossia il livello di lettura dei dati in
relazione ai valori di riferimento, in un'ottica di confronto fra scuole;
individuare la qualità dell'analisi, ossia il livello di approfondimento dell'analisi in termini di individuazione di punti di forza e di debolezza del servizio offerto.
I primi risultati emersi dall’analisi dei RA delle scuole VALES / 2
Dalle analisi di 3 aree del quadro di riferimento risulta che solo il 10% delle scuole è in grado di utilizzare tutti i dati forniti per l'autovalutazione, operare un confronto e fornire un'interpretazione delle informazioni per individuare punti di forza o di debolezza del servizio offerto. Più della metà delle scuole non è in grado di operare su queste aree alcun confronto, autoattribuendosi dei giudizi in un'ottica completamente autoreferenziale. Più della metà delle scuole non effettua un’interpretazione approfondita dei dati.
Infine le prime analisi mostrano anche la difficoltà di ancorare gli obiettivi di miglioramento ai punti di debolezza che emergono dai giudizi autoattribuiti.
I primi risultati emersi dall’analisi dei RA delle scuole VALES / 3
Necessità di migliorare le competenze delle scuole nella lettura dei dati e delle evidenze in proprio possesso a fini autovalutativi nonché nella definizione operativa di obiettivi di miglioramento
Difficoltà di gestire a livello centrale il supporto e la formazione per le scuole. Necessità di un affiancamento da parte delle strutture territoriali.
I team di valutazione così come pensati integrano competenze pedagogiche con quelle metodologiche; le prime perlopiù sono in capo ad insegnanti e dirigenti scolastici che, di fatto, per svolgere queste azioni di valutazione, devono allontanarsi dalla propria sede di servizio creando non poche difficoltà alle strutture di provenienza. Sarebbe necessario prevedere delle forme di 'comando' per queste persone o di parziale distacco dall'attività prevalente.
Le prime indicazioni per SNV / 1
La valutazione sul campo costa. Quali risorse sono disponibili per la valutazione? Quante scuole si intende coinvolgere annualmente nella valutazione esterna? Quale cadenza temporale si prevede per la valutazione esterna?
Necessità di lavorare sulla diffusione della cultura della valutazione (Serve? A cosa serve? A chi serve?)
Necessità di testare la valutazione dei Dirigenti scolastici e il suo impatto sul processo valutativo delle istituzioni scolastiche. La valutazione meritocratica del DS può creare distorsioni nell’impianto prevalentemente formativo della valutazione delle scuole?
Riflettere sull’opportunità di prevedere meccanismi di incentivazione per il miglioramento. Una motivazione intrinseca è sufficiente?
Questioni aperte
Per informazioni Su valeswww.invalsi.it/invalsi/ri/vales/
Per informazioni Su valutazione e miglioramentohttp://www.invalsi.it/invalsi/ri/audit/
[email protected]@uniurb.it
Grazie per l’attenzione