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Relazioni generative tra industria e territorio nelle "città impresa" di media dimensione
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L’impianto porta energia e calore ad una delle maggiori cartiere italiane e alla vicina città di Riva del Garda
di Stefano Lucchi, Direttore Tecnico di Cartiere del Garda SpA e di Alto Garda Power Srl
ALTO GARDA POWER: CENTRALE DI
COGENERAZIONE AD ALTO RENDIMENTO
Lo sfruttamento sempre più efficiente e
consapevole delle risorse energetiche e
un’attenzione particolare alle tematiche
ambientali hanno portato Cartiere del Garda a
progettare una
. Il progetto Alto Garda Power,
promosso assieme ad Alto Garda Servizi (AGS),
ha visto la sostituzione della vecchia centrale di
cogenerazione della Cartiera con un nuovo
impianto, basato sull’implementazione delle
migliori tecnologie ad oggi disponibili. L’impianto
è in grado di soddisfare integralmente il
fabbisogno termico ed elettrico dello
stabilimento e di alimentare, con una parte del
calore cogenerato, una rete di teleriscaldamento
che veicola l’acqua calda nelle utenze pubbliche
e private di Riva del Garda.
A livello
, per Cartiere del Garda si tratta
infatti di un risparmio dei costi energetici, di un
rafforzamento della competitività internazionale
e di nuove opportunità di business. AGS, invece,
ha così l’occasione di ampliare l’offerta dei
vettori energetici e di sviluppare le proprie
capacità produttive.
Sul piano il progetto si traduce in un
minor consumo delle risorse energetiche e in
una riduzione dell’inquinamento diffuso. Dal
punto di vista , infine, la centrale ha
come conseguenza il consolidamento
dell’impresa sul territorio, con ricadute positive
in termini occupazionali.
La particolare collocazione di Cartiere del Garda,
che a seguito dello sviluppo urbanistico si è
ritrovata nel mezzo della cittadina rivana, si è
dimostrata un elemento essenziale e ideale ai
fini del progetto. Il teleriscaldamento, infatti,
necessita della presenza di un grande utente
industriale che funga da “pozzo di calore”. I fumi
della ciminiera, normalmente emessi a 120°C
circa, vengono raffreddati fino a 75°C e il calore
prelevato, invece che essere disperso, viene
recuperato e utilizzato per riscaldare l’acqua per
il teleriscaldamento. Ciò si traduce in un duplice
vantaggio: da un lato si ha modo di sfruttare
nuova centrale di
cogenerazione a ciclo combinato ad alto
rendimento, collegata ad un sistema di
teleriscaldamento della città di Riva del
Garda (TN)
I benefici
dell’iniziativa sono molteplici.
economico
ambientale
sociale
Una centrale amica dell’ambiente
senza sprechi il calore che comunque sarebbe
prodotto dal funzionamento della centrale
cogenerativa, dall’altro si ottiene
. Dal punto di vista
ambientale, i vantaggi sono notevoli. Grazie
all’elevata efficienza del nuovo impianto e al
minor consumo di combustibile, le emissioni in
atmosfera, sia in termini di monossido di
carbonio (CO) sia di ossidi di azoto (Nox),
hanno subìto una riduzione consistente rispetto
alla condizione precedente di produzione
termoelettrica sia a scopo industriale sia civile,
attestandosi inoltre ben al di sotto dei limiti di
legge prescritti per il nuovo impianto.
L’impianto, inoltre, è stato progettato e
realizzato in modo da contenere al massimo
l’impatto acustico verso l’esterno. Per rendere
la centrale compatibile con il rigoroso piano di
zonizzazione di Riva del Garda sono stati spesi
circa 9 milioni di euro. Questo obiettivo è stato
ottenuto mediante una serie di interventi: i
macchinari rumorosi sono stati insonorizzati e
dislocati all’interno di edifici, gli impianti di
ventilazione esterni opportunamente
incapsulati, mentre i camini e le bocche sono
stati insonorizzati con speciali silenziatori. Gli
edifici inoltre hanno pareti in calcestruzzo e
strutture fonoassorbenti studiate ad hoc per
massimizzare l’efficacia dell’isolamento
acustico.
La realizzazione del progetto comporta per
l’utenza del teleriscaldamento, i residenti di
Riva del Garda, anche un risparmio economico
e un incremento della sicurezza in casa dovuto
all’eliminazione di caldaie, bruciatori, canne
fumarie e depositi di combustibili, ed alla
garanzia del servizio 24 ore su 24 e 365 giorni
l’anno. Un investimento industriale nel rispetto
dell’ambiente che non premia solamente i
promotori dell’iniziativa, ma l’intera collettività,
assumendo una rilevanza sociale che va ben
oltre i confini di uno stabilimento produttivo.
un risparmio
totale, a parità di energia elettrica e termica
prodotte mediante metodi tradizionali, in
termini di gas metano e combustibile non
bruciato, di ben 40.000 tonnellate di petrolio
equivalenti (TEP)
I vantaggi del teleriscaldamento
ALTO GARDA POWER: POWER
STATION WITH A HIGH
COGENERATION YIELDThe plant brings power and heat to one of the
most important Italian paper mills and the
nearby town of Riva del Garda
by Stefano Lucchi, Technical Director of Garda
SpA paper mill and of Alto Garda Power Srl
The ever more efficient and environmentally
aware use of the energy resources and special
attention to environmental issues led the Garda
paper mill to design a
.
The Alto Garda Power Project, promoted along
with Alto Garda Services (AGS), has seen an old
power plant for the paper mill replacement by a
new plant, which calls on the best available
current technology available that can fully meet
the heating and the energy requirements of the
factory and feed, using some of the cogenerated
heat, a district heating network that carries hot
water to public and private users in Riva del
Garda.
At an level, for the Garda paper mill it
means, in real terms, a saving in energy costs, a
strengthening of international competitiveness
and new business opportunities. Whereas AGS
has had the opportunity to expand the supply of
energy carriers and to develop their own
production capacity. At an level
this will result in a lower consumption of energy
resources and a reduction of widespread
pollution. Finally, from the point of view,
the power station consolidates business in the
area, with positive effects on employment.
The location of the Garda paper mill, which, as a
result of urban development, finds itself in the
middle of the riverside town of Riva, has proved
to be an essential and ideal factor for the project.
District heating, in fact, requires the presence of
a large industrial user to serve as a "heat font".
The smoke from the chimneys, usually emitted at
120° C, is cooled to 75° C and the heat is
new combined cycle
cogeneration power system cycle high yield,
power station plant connected to a district
heating system in the town of Riva del Garda
The benefits of this initiative are many.
economic
environmental
social
An environmentally friendly power station
I quaderni di Energheia
38
extracted, rather than being dispersed, and is
recovered and used to heat the water for district
heating. This results in a twofold advantage: on
the one hand there is no wastage from the heat
which is, in any case, being produced through
the use of the cogeneration plant, and on the
other hand there is an
. From an
environmental perspective, the benefits are
considerable. Due to the high efficiency of the
new plant and the lower fuel consumption and
air emissions, both in terms of carbon monoxide
(CO) and nitrogen oxides (NOx), there has been
a significant reduction compared to the previous
results in the production of both industrial and
civil thermoelectric power, falling also well
below the legal limits prescribed for the new
plant.
The plant was also designed and constructed to
contain the noise impact on the surrounding area
in the best possible way. About 9 million euros
were spent on making the plant comply with the
strict zoning plan of Riva del Garda. This
objective was achieved through a series of
interventions: the noisy machines were
soundproofed and relocated inside the buildings,
the external ventilation systems were properly
encapsulated, while the chimneys and vents
were fitted with special silencers. The buildings
themselves were also constructed using
concrete walls and sound-absorbing structures
designed specifically to maximize the
effectiveness of sound insulation.
For the end user, the residents of Riva del Garda,
the project involves the use of district heating,
resulting in a savings and increased security at
home due to the elimination of boilers, burners,
chimneys and fuel depots and a 24/7 service
365 days a year. An industrial investment in the
environment that rewards not only the promoters
of the initiative, but the entire community, taking
on a social significance that goes far beyond the
confines of a production plant.
overall saving, equal to
electricity and heat produced by traditional
methods in terms of methane gas and
unburned fuel, of the equivalent of over
40,000 tons of oil (TOE)
The advantages of district heating
Fig. 1:
Fig. 2:
Fig. 3:
Piattaforma energetica: energia elettrica, vapore, acqua calda /
Schema ciclo combinato cogenerativo /
Benefici del teleriscaldamento /
Platform energy: electricity, steam, hot water
Combined-cycle cogeneration scheme
The advantages of district heating
I quaderni di Energheia
39
1
2
3
CO-GENERAZIONE NELLE AREE RESIDENZIALI: IL PROGETTO
CRISALIDE PER IMPIANTI VIA FUEL CELL
Crisalide è un progetto di micro-generazione di calore ed
elettricità direttamente nei luoghi domestici che avviene
attraverso lo sfruttamento di celle a combustibile basate su
tecnologia Solide Oxide Fuel Cells (SOFC). L'iniziativa ha
catalizzato una completa filiera provinciale attorno
all'innovazione nel campo della micro-cogenerazione per dotare
il Trentino di sistemi di riscaldamento di nuova generazione,
oggi facilmente applicabili senza pesanti cambiamenti
strutturali degli edifici, consentendo anzi una riqualificazione
energetica degli stessi. Paesi come Giappone, Germania,
Olanda e Danimarca hanno già da tempo scelto di sostenere
filiere locali con programmi di sviluppo a favore della micro-
cogenerazione. Anche l'Italia con il programma “Industria 2015”
ha finanziato progetti di sviluppo di questa tecnologia.
I quaderni di Energheia
CO-GENERATION IN RESIDENTIAL AREAS: “CRISALIDE”
PROJECT FOR HIGH EFFICIENCY FUEL CELL ROUTE SYSTEM.
Crisalide is a project of micro-generation heat and electricity
directly into home sites, through the use of fuel cell based on
Solid Oxide Fuel Cells technology (SOFC). The initiative has
catalyzed a complete provincial chain around innovation in the
micro-cogeneration field to provide new generation heating
systems in Trentino; nowadays they can easily be applied
without big structural changes in buildings, even allowing for
an energetic reclassification. Countries like Japan, Germany,
Holland and Denmark have already chosen to support local
chains with development programs that support micro-
cogeneration. With the program "Industry 2015" Italy also has
financed projects of this technology development.
40
C’ UN PATRIMONIO CHE CI STAPARTICOLARMENTE A CUORE.È
Una nuova sfida per la valorizzazione territoriale in una strategia di sviluppo locale eco-sostenibile
di Erica Holland, Project Manager di Unioncamere del Veneto
PROGETTO PVS IN BLOOM
PIANTAGIONI FOTOVOLTAICHE IN FIORE
Il progetto nasce con l’obiettivo
di supportare l’installazione di
(Piantagioni fotovoltaiche – PVPP),
con una potenza compresa tra 50 kWp e 1-3
MWp, da parte di investitori pubblici e privati in
(terreni che non sono più in
grado di rispondere positivamente agli
investimenti e che hanno esaurito la propria
funzione primaria ed esclusiva).
L’iniziativa è co-finanziata nell’ambito del
Programma “Energia Intelligente per l’Europa”
dell’Unione Europea, da Eaci (Agenzia Europea
per la Competitività e l’Innovazione) e da un
Consorzio composto da nove partner provenienti
da sei Paesi europei (Agenzia per l’Energia della
Provincia di Sassari, Camera di Commercio della
Macedonia Centrale, Agenzia per lo Sviluppo del
Comune di Milies, Università di Jaén, Camera di
Commercio di Valencia, Politecnico di Lublino,
Agenzia per lo Sviluppo della Styria, Camera di
Commercio Italo-Slovacca), di cui Unioncamere
del Veneto è capofila. Il progetto si inserisce
nell’ambito di EUSEW 2010 nell’ottica di
stimolare nuove idee per uno sviluppo
sostenibile del territorio, a partire da aree quali
le discariche di RSU (Rifiuti Solidi Urbani) e dalle
fasce di rispetto di aree industriali che
costituiscono non certo una rarità nel panorama
veneto.
L’idea alla base del progetto muove dalla
semplice considerazione che “nei Paesi europei
più esposti all’irraggiamento solare come Italia,
Spagna e Grecia, vi sono più di 17.000 Comuni e
amministrazioni equivalenti (circa 900 prefetture
in Grecia, circa 8.000 Comuni in Spagna e 8.100
in Italia), ciascuno dei quali comprende di gran
lunga più di un ettaro di terreno marginale. Se si
dovesse installare un ettaro di PVPP in ciascun
Comune italiano e spagnolo e quattro ettari in
ciascuna prefettura greca, il totale
dell’incremento dell’energia elettrica prodotta
attraverso le fonti rinnovabili in questi Paesi
sarebbe superiore a 4.000 MWp. Queste cifre
permettono di avere un’idea dell’incredibile
impatto di PVs in BLOOM in termini di energia
PVs in BLOOM
impianti
fotovoltaici a terra di piccole e medie
dimensioni
aree caratterizzate da marginalità intrinseca,
indotta o latente
Un progetto dalle enormi potenzialità
elettrica prodotta dal solare fotovoltaico, con
conseguenti opportunità di investimento e
sviluppo dell’industria fornitrice di impianti.
La
nella pianificazione e nell’utilizzo
degli spazi
. È loro
il compito di mediare le conseguenze
ambientali negative causate da un intenso
sfruttamento delle risorse da parte dell’uomo.
Perché, come dimostrano molte buone pratiche
di realizzazioni su discarica, siti industriali
dismessi, ex aree militari o altre zone degradate
in Europa, il ricorso alle terre marginali
funziona? L’installazione di un impianto
fotovoltaico a terra può:
- svolgere funzioni di salvaguardia/vantaggio
competitivo per il sito interessato;
- riqualificare aree improduttive o in perdita;
- produrre ritorno economico attraverso il Conto
Energia;
- dare visibilità locale e internazionale ad aree
poco frequentate e destinate a restare inattive
per lunghi tempi;
- produrre reddito, altrimenti negato in aree
simili. Anche a seguito della rimodulazione del
Conto Energia, a partire dal 2011, i tempi del
ritorno economico potranno dilatarsi ma restare
interessanti in particolare per le pubbliche
amministrazioni che anche per gli impianti a
terra godono della tariffa piena più gli eventuali
bonus previsti;
- portare alla razionalizzazione delle risorse e
alla creazione di sinergie con attività agricole,
industriali o commerciali fortemente
energivore, eventualmente godendo del regime
di scambio sul posto.
Nell’ambito del progetto è stata prodotta una
classificazione non esaustiva di tali aree,
disponibile sul sito www.pvsinbloom.eu:
1. aree estrattive a cielo aperto non più in
esercizio;
2. aree estrattive a cielo aperto in esaurimento;
3. discariche di qualsiasi tipologia non più in
esercizio;
responsabilità delle amministrazioni
pubbliche
è decisiva per il futuro sviluppo
dell’ambiente e delle economie locali
Perché ricorrere alle aree marginali
Classificazione delle aree marginali
4. discariche di qualsiasi tipologia in via di
dismissione;
5. ambiti degradati: mancanza di vegetazione,
aree escluse da altre classificazioni, non
classificate come urbanizzate, aree in
trasformazione (da "Corine Land Cover");
6. aree industriali dismesse;
7. aree inquinate da bonificare e aree iscritte
all’anagrafe siti inquinati (DM 25 ottobre 1999 n.
471);
8. aree seminative mai vegetate: superfici
agricole non vegetate in tutte le date analizzate
(da );
9. aree agricole non idonee ad usi agro-silvo-
pastorali;
10. fasce di rispetto:
10.1. fasce di rispetto di infrastrutture lineari
(strade, ferrovie, elettrodotti, gasdotti, oleodotti,
ecc);
10.2. fasce di rispetto cimiteriali;
10.3. fasce di rispetto di impianti di depurazione;
10.4. fasce di rispetto aeroportuali;
10.5. fasce di rispetto di antenne
radiotrasmittenti;
10.6. fasce di rispetto di stabilimenti a rischio di
incidente rilevante (DM 9 maggio 2001);
10.7. fasce di rispetto di impianti di recupero e
smaltimento rifiuti;
11. aree militari:
11.1. dismesse;
11.2. in via di dismissione;
12. aree del demanio;
13. aree prive di vincoli paesaggistici,
archeologici e ambientali.
Durante la prima fase del progetto sono state
codificate e descritte
che dimostrano come investire nel fotovoltaico
sia una scelta positiva e conveniente. Molte di
queste sono tedesche o spagnole; caso
rappresentativo in questo senso è l’esperienza
del Comune di Carano (TN), dove è stato
installato un sistema fotovoltaico di 500 kWp su
un terreno precedentemente occupato da una
cava di porfido. Ciò che caratterizza questa
struttura è il fatto di soddisfare la richiesta
energetica dei tre quarti della popolazione
comunale, garantendo al Comune un guadagno
di 300.000 euro l’anno con un investimento che
numerose buone pratiche
"Corine Land Cover"
I quaderni di Energheia
41
sarà ammortizzato in dieci anni. Anche il caso
della discarica di rifiuti di Peccioli in Toscana è
da citare come buona pratica da prendere a
modello: l’iniziativa, chiamata “Un ettaro di
cielo”, si basa su un investimento pubblico-
privato. La società che gestisce la discarica, al
cui capitale sociale partecipa il Comune di
Peccioli, ha deciso di condividere con la
comunità locale l’opportunità di produrre energia
pulita, consentendo ai cittadini di acquistare
quote obbligazionarie. Questi ultimi hanno la
possibilità di investire doppiamente nel loro
futuro, usufruendo di obbligazioni legate alla
produzione energetica e impegnandosi per la
sostenibilità dello sviluppo.
A livello regionale, con particolare riferimento
alla tipologia di area marginale delle discariche
in , lo sviluppo del fotovoltaico è
cominciato solo da quest’anno, anche grazie agli
sforzi del progetto PVs in BLOOM.
Sono state censite 257 discariche, delle quali
117 sono attive, 24 esaurite, 44 nella fase post-
mortem, 44 dismesse e 19 in altre condizioni.
Dall’analisi svolta da Unioncamere del Veneto,
lead partner del progetto, 59 discariche risultano
adatte all’installazione di piantagioni
fotovoltaiche con una capacità elettrica
potenziale di 85 MWp. Se si considera che
questo valore può essere raggiunto
potenzialmente anche dalle maggiori 15 regioni
italiane, significa che
. Nei prossimi cinque
anni i Comuni italiani potrebbero raggiungere il
10% di questo valore, corrispondente a circa 100
MWp. Alla luce dell’esperienza maturata con
PVs in BLOOM, Unioncamere del Veneto
prevede di proseguire nella promozione dello
sviluppo delle rinnovabili, aprendo
in cui la
produzione di energia da fonte energetica
rinnovabile si combini a quella di calore, creando
gruppi di aziende compartecipanti
all’investimento e ai ritorni in termini di utilizzo
Lo sviluppo del fotovoltaico nelle aree
marginali del Veneto
Veneto
da una sola tipologia di
area marginale (discarica) e da un solo Paese
(Italia), potrebbe essere prodotto ben 1GWp
di energia elettrica solare
nuovi scenari
di investimento con riferimento specifico a
nuovi modelli di aree industriali
del calore e dell’energia elettrica prodotta. I
tetti dei capannoni che si prevede di utilizzare
(ma non solo quelli) sono infatti simili alle aree
marginali, essendo vaste zone prive di
prospettive di utilizzo. Gruppi di aziende dunque
potranno trovare conveniente sposare un nuovo
modello di business che abbatta, anche
attraverso le economie di scala, i costi della
bolletta elettrica e del gas.
THE PVS IN BLOOM PROJECTFarming photovoltaic flowers: a new
challenge for land valorization within a
strategic eco-sustainable approach to local
development
by Erica Holland, Project Manager of
Unioncamere del Veneto
The project was born with the
objective of supporting the installation of
(PV
Plantations - PVPP) with an output ranging from
50 kWp to 1-3 MWp by public and private
investors in
(areas that are
no longer able to respond positively to
investment and that have exhausted their
primary functions).
The initiative is co-funded by the EU “Intelligent
Energy for Europe", managed by EACI
(European Agency for Competitiveness and
Innovation), and by a consortium of nine
partners from six European countries (Energy
Agency of the Province of Sassari, Chamber of
Commerce of Central Macedonia, Development
Agency of the City of Milies, University of Jaén,
Valencia Chamber of Commerce, Technical
University of Lublin, Development Agency of
Styria, the Chamber of Italian-Slovak trade), of
which Unioncamere del Veneto is the leader.
The project has been promoted during EUSEW
2010 in order to stimulate new ideas for the
sustainable development of the territory,
involving e.g. areas as landfills for MSW
(Municipal Solid Waste) and industrial area
buffer zones that are certainly not hard to find in
Veneto.
PVS in BLOOM
small
and medium-sized photovoltaic plants
areas characterized by intrinsic,
induced or latent marginality
A project of enormous potential
responsibility of municipalities and local
public authorities
is crucial for the future development of
the environment and local economies
Why marginal areas should be recovered
The idea behind the project moves from the
simple consideration that in the European
countries that are most exposed to solar
radiation, such as Italy, Spain and Greece, there
are over 17,000 municipalities and equivalent
bodies (about 900 prefectures in Greece, 8000
municipalities in Spain and 8100 in Italy), each of
which includes far more than one hectare of
marginal land. If we were to install a hectare of
PVPP in each Italian and Spanish municipality
and four hectares in each Greek prefecture, the
total of the increase of electricity generated
through renewable sources in these countries
would be more than 4000 MWp.
These figures allow one to gain an idea of the
impact of PVS in BLOOM in terms of electricity
generated from solar PV, with its following
investment and development opportunities for
firms and supplying companies.
The
in planning and using the
space
. The
task of mediating the negative environmental
consequences caused by intense human
exploitation of the resources is one important
responsibility, just as the support to production of
basic resources. Furthermore, in a context as the
current economic crisis, the efficient use the
resources is even more compelling.
How come, as demonstrated by many good
practices on landfills, abandoned industrial sites,
former military areas or other degraded areas in
Europe, the use of marginal areas is so
promising? The installation of a PV system can:
- act as protective/competitive advantage for the
site concerned;
- rehabilitate unproductive areas;
- produce an economic return through the energy
yields;
- give local and international visibility to less-
visited areas that were intended to remain
inactive for long time;
- produce income otherwise denied in similar
I quaderni di Energheia
42
areas. Even after reshaping the Italian feed-in
tariffs from 2011, the time of economic return
may expand but still remain attractive in
particular for public bodies.
- lead to rationalization of resources and create
synergies with high energy consuming activities,
such as agricultural, industrial or commercial
ones.
As part of the project a non exhaustive
classification of marginal areas has been
produced, available on the project web-site
www.pvsinbloom.eu:
1. open air extractive areas that are not in
function any more;
2. open air extractive areas that are near to
exhaustion;
3. waste dumps of any type that are not in
function any more;
4. waste dumps of any type near to exhaustion;
5. degraded areas: due to the absence of
vegetation, not included in other classifications,
not classified as urban areas or transforming
areas;
6. industrial areas that are not functioning any
more;
7. polluted areas to be recovered and areas
enrolled in the register of polluted areas;
8. fertile ground that has never vegetated:
agricultural areas that have never vegetated:
9. agricultural areas that are not fit for agro-
forestry and pastoral use
10. buffer zones (Clear areas):
10.1. buffer zones around linear infrastructures
(roads, railways, long distance power lines, long
distance gas lines/oil lines, ect);
10.2. cemetery buffer zones;
10.3. purification plants buffer zones;
10.4. airport buffer zones;
10.5. radio antennae buffer zones;
10.6. buffer zones around areas with high risk of
relevant accidents
10.7. buffer zones of plants for the recovering
and disposal of waste;
11. military areas:
11.1. that are not functioning any more;
11.2. that are going to be abandoned;
12. state properties.
Classification of marginal areas
All the above mentioned areas must be free
from landscape/archeological/environmental
restrictions. During the first phase of the project
have been codified
and collected, which show the many successful
cases of investing in PVPPs. Many of these
practices are German or Spanish; in this sense
we can consider the experience of the
Municipality of Carano (Trento) as a
representative sample, where a photovoltaic
system of 500 kWp has been installed on a site
formerly occupied by a porphyry quarry at
1,200 meters height. The plant is currently
meeting the energy needs of three quarters of
the local population, while ensuring the
municipality a net income after maintenance
costs of 300,000 euro per year. The
municipality's investment will be absorbed
within ten years.
At a regional level, with particular reference to
the marginal area typology of landfills, we can
say that the development of PVPPs on such
areas began only recently, also thanks to the
efforts of the PVs in Bloom project.
A survey was carried out detecting a total of
257 landfills in Veneto, of which 117 are active,
24 exhausted, 44 in the post-mortem phase, 44
abandoned and 19 in other conditions.
According to the analysis carried out by
several good practices
The development of PVPPs in Veneto
Unioncamere Veneto, lead partner of the project,
59 landfills are considered suitable for
installation of photovoltaic plantations with a
potential electrical capacity of 85 MWp. If we
consider that this value can potentially be
achieved by the15 major Italian regions, it means
that
. After the experience gained
from Pvs in Bloom, Unioncamere Veneto plans to
continue its involvement in promoting renewable
energy development, opening
, where the
production of energy from renewable sources
will combine to the heat production, creating
groups of companies of investing partners
gaining returns in terms of use of the produced
heat and electricity. The roofs of the warehouses
that are planned to be used (but not only) are in
fact similar to marginal areas (large areas with
no potential use), and groups of companies may
find convenient to embrace a new business
model that, even through economies scale,
breaks down the costs of electricity and gas bills.
only one type of marginal area (landfills)
and only one EU country (Italy), can
potentially achieve 1GWp of solar electricity
without sacrifying one hectar of valuable
agricultural land
new investment
scenarios with particular reference to new
models of industrial areas
Fig.: www.pvsinbloom.eu
I quaderni di Energheia
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