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La problematica dei rifiuti, dal punto di vista dell’educazione ambientale, è una delle più difficili da affrontare. I rifiuti fanno parte così tanto del quotidiano che spesso ci scordiamo della loro esistenza e dei problemi che questi possono creare all’ambiente.
Pertanto il ruolo della Scuola è oggi più che mai utile e necessario solo se persegue i seguenti obiettivi:
1. far percepire la presenza dei rifiuti nella vita quotidiana.
2. far comprendere l’importanza di trasformare i rifiuti in risorsa.
3. far comprendere l’importanza del riutilizzo /riciclo al fine di diminuire la quantità dei rifiuti.
4. far comprendere l’importanza del “risparmio”,ossia meno rifiuti ,sia riguardo alla distribuzione (imballaggi),sia in termini di modifica dei comportamenti dei consumatori.
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I RIFIUTI: QUANTI SONO??
Secondo il DPR (Decreto del Presidente della Repubblica) del 10 settembre del 1982 n°915 si definisce rifiuto qualunque sostanza od oggetto derivante da attività umana o da cicli naturali, abbandonato o destinato all’abbandono. Non tutti i rifiuti sono uguali tra loro. A tal proposito il Decreto n°915 suddivide i rifiuti in tre classi : urbani, speciali e pericolosi.
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RIFIUTI SOLIDI URBANI(RSU)
Si considerano rifiuti urbani tutti quei rifiuti: non ingombranti, provenienti da fabbricati o da altri
insediamenti civili; ingombranti provenienti da fabbricati o da altri
insediamenti civili (arredamenti elettrodomestici ecc.);
di qualunque natura o provenienza giacenti su strade e aree pubbliche, private, comunque soggette a uso pubblico, su spiagge marittime e sulle rive dei fiumi.
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RIFIUTI SPECIALI(RS) Prodotti da attività agricole, industriali, agro-
industriali, artigianali, commerciali, di servizio e sanitarie;
Rifiuti derivanti dalle attività di demolizione, costruzione, scavo;
Macchinari e apparecchiature deterioranti ed obsoleti;
Veicoli a motore, rimorchi e simili fuori uso e loro parti;
Rifiuti derivanti dalle attività di recupero e smaltimento di rifiuti, e dalla depurazione degli affluenti.
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RIFIUTI PERICOLOSI (RTN)
I rifiuti contaminati, in determinate concentrazioni, da uno, o più, dei gruppi di sostanze elencate nel decreto Ronchi. Appartengono a questa categoria, per esempio, alcuni metalli come l’arsenico e il mercurio, alcuni solventi, alcuni pesticidi, l’amianto, alcuni acidi, alcuni composti farmaceutici.
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Per la tutela dell’ambiente bisogna fare un’inversione di rotta, confrontarsi con processi e meccanismi completamente diversi dal vecchio smaltimento basato prevalentemente sulla discarica .
Occorre avviare la raccolta differenziata dei rifiuti per evitare che essi possano contribuire in discarica all’effetto serra a causa delle emissioni di biogas (formato fondamentalmente da anidride carbonica e metano).
E’ necessario ricordare che per produrre, assemblare e distribuire qualsiasi tipo di bene materiale si deve consumare energia pertanto con la differenziazione, la riduzione di emissione di gas serra è assai rilevante.
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LA LEGISLAZIONE
Il decreto legislativo n.152 del 3 aprile 2006,recante “Norme in materia ambientale” è entrato in vigore il 29 aprile 2006 ed è stato emanato ai sensi della legge 15/12/2004 n.308. Si tratta di un decreto fortemente voluto dal ministro Altero Mattioli è suddiviso in sei parti .La IV parte tratta le Norme in materia di gestione dei rifiuti e di bonifica dei siti inquinati.
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RIFIUTI COME RISORSE
I rifiuti sono vere e proprie risorse sia che vengono avviati al riciclaggio meccanico sia che vengono bruciati come fonte alternativa di energia attraverso la termovalorizzazione .
Riciclaggio meccanico: i rifiuti diventano vere e proprie materie prime che vengono dette “seconde” proprio perché hanno le stesse caratteristiche di quelle presenti in natura;
Termovalorizzazione: dai rifiuti bruciati nei termovalorizzatori è possibile produrre energia elettrica grazie al calore sprigionato durante la combustione;
Biogas: prodotto dalla decomposizione dei rifiuti contiene una percentuale di metano che viene captato per il suo recupero.
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LA RACCOLTA DIFFERENZIATA RSU Per tale raccolta si utilizzano appositi contenitori per
le sostanze da recuperare o da cui si vuole ottenere energia. Infatti lo scopo della raccolta è il recupero di sostanze e di energia. Tale recupero avviene mediante reimpiego o riciclaggio.
Il reimpiego consiste nell’impiego di un rifiuto, dopo il suo uso.
Il riciclaggio consiste nell’impiego di un rifiuto in modo diverso dal primo uso, per esempio gli pneumatici vengono triturati e utilizzati per asfaltare le strade.
Il riciclaggio è realizzabile per molti oggetti e sostanze. In genere nei contenitori domestici vengono separate le seguenti frazioni dei RSU: la frazione umida, la carta, il cartone, il vetro, la plastica, i metalli e il legno. Ciò che rimane è la frazione secca, da cui si può ricavare energia.
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IL RICICLAGGIO DI SOSTANZE
La frazione umida: è costituita da tutti gli scarti umidi di cucina, cioè degli avanzi di carne, di pesce, frutta, verdura oltre che da rifiuti ad alto contenuto di umidità, come fiori, tovaglioli e fazzolettini di carta. In appositi impianti dalla frazione umida si ottiene il compost (concime naturale).
La Carta e il Cartone: il recupero di carta e cartone è particolarmente importante per lo sviluppo sostenibile: devi pensare che 70Kg di carta e cartone recuperati salvano un albero e che 5000t di carta riciclata salvano una foresta.
Il Vetro: è il materiale più riciclato in Italia. Ne viene recuperato più di un milione di tonnellate. Il suo riciclaggio oltre a far risparmiare energia, fa risparmiare sabbia e silice, che sono i principali componenti del vetro.
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LA PLASTICA
La plastica è molto diffusa nella vita quotidiana. In una campana di raccolta comunemente si trova il 32% di PET(polietilentereftalato),il 29% di PVC(polivinilcloruro),il 23% di PE(polietilene) e il 6% di altri tipi di plastica tra cui il PS(polistirolo) e altre sostanze. E’ conveniente recuperare queste sostanze per i seguenti motivi:
si risparmia petrolio; si tutela l’ambiente evitando, con
l’abbandono, l’assorbimento di sostanze da parte del suolo;
si risparmia energia.
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IL RICICLAGGIO DI SOSTANZE
o I Metalli: in genere non si trovano nei vari oggetti come elementi, ma come leghe o miscugli, che contengono anche sostanze non metalliche. Tra i metalli quello che raccoglie risultati positivi è l’alluminio, il cui recupero limita lo sfruttamento della bauxite, che, come tutti i minerali, è una risorsa non rinnovabile;
o Il Legno: recuperato limita l’abbattimento di alberi, contribuisce a limitare l’accumulo di rifiuti solidi e può essere riutilizzato, soprattutto per produrre pannelli truciolati.
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LO SAPEVI CHE……o Da 3 milioni di scatolette di acciaio si realizzano 2km di
binario ferroviario.
o Da 150 lattine in alluminio si ricava una bicicletta.
o La maggior parte dei quotidiani e delle riviste italiani è stampata su carta riciclata.
o Da 1000 cassette di legno si ricava un armadio.
o Da 30 contenitori in plastica si ricava una felpa in pile.
o Con 350g di rottame di vetro si ricava una bottiglia di 350g.
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I rifiuti sono una risorsa…. ricicliamoli
Istituto Comprensivo
Carducci-Morlino
Aviglianoa.s. 2008-2009
Dirigente Scolastico
Dott.ssa Peppina Antonietta ArlottoReferente
Prof.ssa Raffaella Postiglione
con la collaborazione di
Prof. Domenico Petruzzi
www.comprensivoavigliano.it
