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FOGLIO DI COLLEGAMENTO PER LA FOGLIO DI COLLEGAMENTO PER LA BEA BEA TIFICAZIONE DI DANIELA TIFICAZIONE DI DANIELA ZANETT ZANETT A A DICEMBRE 2012 N° 11 del cuore I segreti Da questo numero il no- stro notiziario può contare, per la diffusione, sulla col- laborazione con la Stampa Diocesana. Questo ci per- mette di raggiungere un maggior numero di persone, anche chi forse non conosce ancora la storia straordina- ria di questa ragazza, figlia del nostro territorio. Per tale motivo ci sembra opportuno aprire questo nu- mero con una breve presentazione biografica di Daniela. D aniela Zanetta nasce il 15 dicembre 1962 a Borgomanero (NO). Fin dalla nascita deve convivere con una rarissima malattia, epidermolisi bollosa distrofica: una malforma- zione ereditaria dell'epidermide che provoca in tutto il corpo bolle e lacerazioni alla pelle. Le speranze di guarigione vengono subito escluse dai medici e l’unica cura consiste nel sottoporsi giornalmente a tre ore di delicate e dolorose medicazioni. Nonostante la gravità della malattia Daniela, con l'aiuto e l’amore dei genitori, Lucia e Carlo, e dei fratelli mino- ri, Fabrizio ed Emanuele, cresce insieme alle sue coetanee, frequenta con ottimi risultati le scuole, lasciando negli insegnanti un ricordo indelebile e conseguendo il diploma magistra- le. Insieme alla famiglia si tra- sferisce poi nel vicino paese di Maggiora, dove partecipa alla vita della parrocchia, sia come catechista che co- me segretaria del gruppo giovanile. Nel 1973 incontra la spiri- tualità del Movimento dei Focolari di Chiara Lubich, che le dà forza nell'affronta- re la sua malattia. Spesso è costretta ad im- provvisi ricoveri in ospedale e trasfusioni di sangue, ma non cede mai alla tentazione di usare la malattia come scudo, in particolar modo a scuola dove, per essere alla pari delle sue compagne, rifiuta le agevolazioni che gli insegnanti vorrebbero accordarle. Il 26 ottobre del 1983 inizia il suo diario, og- gi diventato per molti fruttuoso testo di medi- tazione: su un piccolo quaderno a quadretti scrive quotidianamente una lettera a Gesù, raccontandogli gioie e dolori, successi e scon- fitte. Ad Arona nel novembre del 1984, incon- tra il Papa, Giovanni Paolo II: da lui riceve la comunione e un caloroso abbraccio. Dopo l'ultimo intervento è costretta a resta- re definitivamente a casa. Non più distratta dalle cose esteriori, può dedicarsi completa- mente a Dio e alla preghiera. Molte persone vanno a trovarla e la sua stanzetta diventa un CHI È DANIELA La serva di Dio di Maggiora entra nelle vostre case

I segreti del cuore n° 11...e letture del diario, “I segreti del cuore”, la co-raggiosa esperienza di vita di Daniela. Il recital ... Achiusura della lunga giornata ha invitato

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Page 1: I segreti del cuore n° 11...e letture del diario, “I segreti del cuore”, la co-raggiosa esperienza di vita di Daniela. Il recital ... Achiusura della lunga giornata ha invitato

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Da questo numero il no-stro notiziario può contare,per la diffusione, sulla col-laborazione con la StampaDiocesana. Questo ci per-mette di raggiungere unmaggior numero di persone,anche chi forse non conosceancora la storia straordina-ria di questa ragazza, figliadel nostro territorio.

Per tale motivo ci sembraopportuno aprire questo nu-mero con una breve presentazione biograficadi Daniela.

Daniela Zanetta nasce il 15 dicembre 1962a Borgomanero (NO). Fin dalla nascita

deve convivere con una rarissima malattia,epidermolisi bollosa distrofica: una malforma-zione ereditaria dell'epidermide che provocain tutto il corpo bolle e lacerazioni alla pelle.

Le speranze di guarigione vengono subitoescluse dai medici e l’unica cura consiste nelsottoporsi giornalmente a tre ore di delicate edolorose medicazioni. Nonostante la gravitàdella malattia Daniela, con l'aiuto e l’amoredei genitori, Lucia e Carlo, e dei fratelli mino-ri, Fabrizio ed Emanuele, cresce insieme allesue coetanee, frequenta con ottimi risultati lescuole, lasciando negli insegnanti un ricordoindelebile e conseguendo il diploma magistra-le.

Insieme alla famiglia si tra-sferisce poi nel vicino paesedi Maggiora, dove partecipaalla vita della parrocchia,sia come catechista che co-me segretaria del gruppogiovanile.Nel 1973 incontra la spiri-tualità del Movimento deiFocolari di Chiara Lubich,che le dà forza nell'affronta-re la sua malattia.Spesso è costretta ad im-

provvisi ricoveri in ospedale e trasfusioni disangue, ma non cede mai alla tentazione diusare la malattia come scudo, in particolarmodo a scuola dove, per essere alla pari dellesue compagne, rifiuta le agevolazioni che gliinsegnanti vorrebbero accordarle.

Il 26 ottobre del 1983 inizia il suo diario, og-gi diventato per molti fruttuoso testo di medi-tazione: su un piccolo quaderno a quadrettiscrive quotidianamente una lettera a Gesù,raccontandogli gioie e dolori, successi e scon-fitte. Ad Arona nel novembre del 1984, incon-tra il Papa, Giovanni Paolo II: da lui riceve lacomunione e un caloroso abbraccio.

Dopo l'ultimo intervento è costretta a resta-re definitivamente a casa. Non più distrattadalle cose esteriori, può dedicarsi completa-mente a Dio e alla preghiera. Molte personevanno a trovarla e la sua stanzetta diventa un

CCHHII ÈÈ DDAANNIIEELLAALLaa sseerrvvaa ddii DDiioo ddii MMaaggggiioorraa eennttrraa nneellllee vvoossttrree ccaassee

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luogo di incontro. È una ragazza che trasfor-ma la malattia in un dono per gli altri conver-tendo il dolore in amore, fino a specchiarsinella figura di Gesù sulla croce. Si aggravaulteriormente a partire dal febbraio del1986. I medici, conquistati dalla sua sere-nità, continuano ad assisterla in casa alter-nandosi gratuitamente tutti i giorni.

Parte per il Cielo alle 20.10 del 14 aprile

1986. Una folla variegata di giovani, adulti ebambini accorre a salutarla al funerale. Pertutti l'impressione è di partecipare ad una fe-sta.

Il 17 ottobre 2004 il Vescovo di NovaraMons. Renato Corti dà inizio al processo dibeatificazione della serva di Dio Daniela Za-netta, ora al vaglio della Congregazione deiSanti in Vaticano.

AAGGGGIIOORRNNAAMMEENNTTOO DDEELLLLAA CCAAUUSSAADDII BBEEAATTIIFFIICCAAZZIIOONNEELLaa lleetttteerraa ddeellllaa ppoossttuullaattrriiccee

Carissimi Amici,

sono lieta di potervi comunicare che il lavorodella Positio sulla vita e le virtù di Daniela sipuò dire concluso.

Il 22 ottobre scorso, sono stata ricevuta dalrelatore della Causa mons. Carmelo Pellegrinounitamente alla mia collaboratrice GiovannaBrizi. Insieme abbiamo parlato della Causa diDaniela e della sua straordinaria testimonian-za di fede e accettazione della volontà di Dio. Sitratta di una bella figura, limpida e serena chenon presenta difficoltà. Ora Mons. Pellegrinorileggerà il tutto per avere la certezza che il la-voro che sarà sottoposto ai teologi sia organicoe ben costruito; è cosa normale, visto che via viaè stata inserita nuova documentazione soprat-tutto sulla fama di santità. È un bel traguardoperché la Causa verrà iscritta nel Protocolloper passare alla discussione del Collegio deiTeologi.

Possiamo dire che il lavoro materiale più pe-sante e delicato è stato fatto. I tempi di attesaperò del Protocollo sono lunghi, perché tutte leCause devono subire questo esame e parliamodi tutte le Cause di Beatificazione, riconosci-mento del martirio e validità dell’intercessione

per i miracoli, di tutta la Chiesa Cattolica. Oc-corre, quindi, mantenere viva la fama di san-tità e il ricordo di Daniela e soprattutto ricorre-re con fiducia, ma anche con insistenza alla suaintercessione perché Dio conceda, tramite lei, ilmiracolo che potrebbe anche sveltire questopercorso. L’importante però è vivere l’esempiodi amore a Gesù che Daniela ci ha lasciato, lasua serenità, disponibilità verso tutti, la suapreghiera, perché i Santi sono per noi interces-sori di grazie presso Dio, ma soprattutto mo-delli di vita cristiana.

FFrraanncceessccaa CCoonnssoolliinnii

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L’anniversario del ventiseiesimo anno in cie-lo di Daniela Zanetta ha visto protagonista

la famiglia, quel nucleo così importante che du-rante tutta la sua vita non è mai venuto meno.Proprio coincidente con l’imminente incontromondiale del Papa con le famiglie a Milano nelgiugno scorso, i festeggiamenti della Serva diDio di Maggiora sono coincisi con la festa dellafamiglia del vicariato dell’aronese, che ha ospi-tato parte delle iniziative.

Come già da qualche anno, si è voluto ricorda-re Daniela con un fine settimana ricco e apertoa tutti.

Quest’anno è coinciso con la data esatta dimorte: sabato 14 aprile, nel pomeriggio, ungruppo di Amici di Daniela si è raccolto intornoalla sua tomba. Si è cantato e pregato, lasciandoagli intervenuti la possibilità di sostare silenzio-samente in raccoglimento davanti a lei. Insiemesi è tornati verso la chiesa parrocchiale di Mag-giora dove si è celebrata la santa Messa. Ci si èdati poi appuntamento per il giorno dopo: dome-nica 15 aprile, presso l’oratorio San Carlo di Aro-na, si è vissuto un pomeriggio di testimonianzee riflessioni intorno al tema della famiglia. Il ti-tolo dell’evento è stato “La famiglia vive la pro-va”. Si è alternato un momento di preghiera al-

la riflessione. A seguire, è andato in scena il re-cital “…e ti ho detto sì”, che racconta, tra musicae letture del diario, “I segreti del cuore”, la co-raggiosa esperienza di vita di Daniela. Il recitalè stato inframezzato dalla testimonianza direttadi persone che hanno toccato con mano il dolorein famiglia. Profonde e commoventi sono state leparole di Tiziana e Matteo, mamma e figlio chehanno raccontato come hanno vissuto il periododi malattia del papà. Con fervore hanno mostra-to quanto il dolore riconosciuto nella croce diCristo vivifichi e sostenga anche nei momentipiù difficili.

Con il recital si è lasciato spazio ai giovani cheda tre anni hanno dato vita a questo progetto,

con lo scopo di far conoscere la figuradella Serva di Dio. Dagli oratori, ai tea-tri, alle chiese, i Giovani per un MondoUnito, espressione giovanile del Movi-mento dei Focolari, hanno iniziato a se-minare il germe di speranza che ha ef-fuso Daniela con la sua storia personale.Daniela agisce nel cuore di molti la-sciando un senso di profonda gratitudi-ne e ammirazione con il suo esempio divita cristiana.

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LLAA FFAAMMIIGGLLIIAA ÈÈ IILL DDOONNOO PPIIÙÙ BBEELLLLOO!!DDuuee ggiioorrnnii ddii iinniizziiaattiivvee ppeerr iill vveennttiisseeiieessiimmoo

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LLAA FFAAMMIIGGLLIIAA IINN FFEESSTTAA CCOONN IILL PPAAPPAA««CC’’eerraavvaammoo aanncchhee nnooii»».. LLuucciiaa ee CCaarrlloo rraaccccoonnttaannoo

Èstata una grande emozione quella provatalo scorso 2 giugno a Bresso, nei pressi di

Milano, durante l’incontro con Papa BenedettoXVI e le famiglie. Come per Daniela, nel 1984,fu una sorpresa essere chiamata a ricevere laComunione dalle mani di Papa Giovanni PaoloII ad Arona, così per noi, invitati a raccontarel’esperienza familiare vissuta con Daniela.

Sulle prime tanto timore e preoccupazione,poi, fidandoci e credendo che tutto è volontà diDio, ci siamo buttati.

La giornata è iniziata al Carroponte di SestoSan Giovanni dove si è radunata una variegatamoltitudine di persone formata anche da nume-rose coppie giovani con bambini di tutte le età.Molti venuti da lontano, con i loro costumi e contanto entusiasmo. Eravamo tutti lì per stare vi-cino al Papa, per ricevere da lui una parola disperanza, per testimoniargli l’amore filiale.

Alle ore 10 ha avuto inizio il programma. Cisiamo radunati con le altre famiglie chiamate adare testimonianza in un angolo dell’enormepalco e insieme abbiamo pregato e ci siamo af-fidati allo Spirito Santo. Il programma iniziacon il racconto di una coppia di fidanzati che ri-flettono sul “Per sempre”; segue poi una giova-ne coppia che aveva scelto l’unione civile e conil tempo, come un castello fondato sulla sabbia,tutto sembra crollare con la separazione; eccoperò che Dio, attraverso un sacerdote, parla alcuore di lui che s’impegna a ricostruire il rap-porto con la compagna e successivamente, adunirsi nel matrimonio cristiano.

Si prosegue con l’interrogativo di un'altra gio-vane famiglia che, nonostante la prova della di-soccupazione, non perde la fede che la sostienee guarda al futuro con speranza. Il programmaprevede un significativo momento animato daibambini: salgono sul palco con il “Dado dell’A-more”, un grosso dado sulle cui facce sono pro-posti impegni di carità da vivere in famiglia enella società; lo fanno “rotolare” tra i settori delpubblico coinvolgendo festosamente tutti. Ri-

prendono le esperienze con una famiglia del Be-nin con due figli che raccontano come l’incontrocon un missionario abbia cambiato la loro vita.Nella loro terra tutti sono musulmani e la scel-ta di farsi battezzare è stata per loro eroica poi-ché hanno messo a rischio la propria vita e quel-la dei propri figli. Immersi in questo clima dicondivisione, anche la nostra tensione è calatae, quando è stato il nostro turno, eravamo tran-quilli. Abbiamo raccontato la nostra esperienzadi famiglia matura (cinquant’anni di matrimo-nio) provata dal dolore della malattia di nostrafiglia, ma amati immensamente da Dio nel suomisterioso progetto per noi. Ci siamo sentitiparte di una grande famiglia cristiana che hasaputo condividere gioie, difficoltà e speranzeper continuare il cammino insieme.

Dopo la Messa ci siamo trasferiti all’aeropor-to di Bresso per accogliere il Papa, che ha ri-sposto alle domande. Non potremo mai dimen-ticare il viso luminoso di Benedetto XVI quan-do, su invito di una bambina, ha ricordato lapace e serenità della sua fanciullezza vissuta infamiglia augurandosi, di riviverla in Paradiso.A chiusura della lunga giornata ha invitato tut-ti a pregare affinché torni l’armonia nelle fami-glie e la speranza sia il motore per affrontare leinsidie che la minacciano.

Vogliamo dire un enorme grazie a Dio peraverci chiamati a vivere un’esperienza straor-dinaria di famiglia attorno al Papa.

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Il 2012 è l’anno del decennale dellafondazione dell’Associazione nazio-

nale “Il giardino delle rose blu” cele-brato la sera del 4 maggio a Borgoma-nero presso l’Auditorium Aldo Moro.

All’incontro erano presenti moltis-sime persone, tutti gli spazi erano oc-cupati dai volontari giunti da ogniparte d’Italia, dai responsabili dell’o-spedale pediatrico di Gornja Bistra,dai tanti amici dell’associazione e dapersone interessate a questa festadella vita. La serata non è stata soloun momento celebrativo, ma è statoun ripercorrere il cammino con i piccoli ospitidell’ospedale di Gornja Bistra dove convergonotantissimi volontari (si sono superate le 6000presenze). Per ciascuno dei presenti è stato ri-vedere o rivivere momenti di gioia, il volto diun bambino, le carezze, le parole, le lacrime, leemozioni che hanno attraversato il cuore diciascun partecipante.

Si respirava un clima particolare, intriso diricordi, di pensieri; su tutto, quasi come un vo-lo leggero e impalpabile eppure presenza viva,si avvertiva la presenza di Daniela. “Lei era lìcon noi a dirci di continuare a stare vicino aipiccoli angeli di Gornja Bistra, ad avere curadi loro, ad amarli e proteggerli, assicurandodal cielo la sua protezione.” Il momento più in-tenso è stato il racconto di mamma Lucia, checon la sua testimonianza ha fatto rivivere l’in-contro profetico fra Daniela e il Giardino dellerose blu. Oggi, Daniela, non è solo un punto diriferimento, ma un modello per la spiritualitàdei volontari.

Inoltre, durante la tendopoli di agosto, con lapartecipazione di 250 volontari (soprattuttogiovani), l’incontro serale di giovedì 9 è statodedicato a lei. Massimiliano, Sergio, Guendali-na, alla presenza di don Ermanno (fondatoredell’associazione) e di Mons. Ivan Sasko (ve-scovo ausiliario di Zagabria), hanno presentatoil suo profilo. Il contesto di Gornja Bistra ci haaiutati a meglio comprendere il senso della sof-ferenza, il significato della vita, soprattuttodelle vite scartate, degli ultimi, degli ammala-ti. Daniela ci svela il dono nascosto nella viadell’amore, ci invita a scoprire il mondo nelsenso più vero, il valore del dono di sè, dellagratuità, della prossimità, non solo il senso delservizio, ma le ragioni più profonde che stannodentro l’anima dell’uomo.

Durante la serata c’è stato un collegamentotelefonico con Lucia, che ha reso più intensol’incontro; ascoltandola ci ha fatto conoscere davicino Daniela ed era come se lei fosse li connoi.

SSeerrggiioo ee MMaassssii

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P. B. nell'articolo pubblicato sull’ “Araldo”tratteggia così la figura della Serva di Dio:

Danielina è stata la cometa che ha preso permano moltissime persone e le ha condotte allaluce della fede vera... Si è sempre donata agli al-tri trasformando il suo dolore in amore versochi le stava vicino, l'amore di Gesù sulla croce.

Dal Texas L. C. avanza la richiesta di avereun'immagine di Daniela Zanetta da tenere incasa perché gli piacerebbe mostrarla ai [suoi]ospiti e per [suo] aiuto, affinché si promuova lacausa di beatificazione e anche per la chiesa diParih nella città di Webster.

A. M. G. ricorda un fatto accadutole nel 2004quando era residente in Finlandia.

La mia bambina si è svegliata all'improvvisopiangendo fortissimo. Non riuscivo a calmarlae, avendo lei un anno e mezzo, non riuscivo a ca-pire cosa stesse accadendo, a parte il fatto che sitoccava l'orecchio. Continuava a piangere e aurlare, non sapevo cosa fare. Ho pensato subitoa Daniela (che conoscevo avendone letto il dia-rio) e ho pregato che mi aiutasse. A poco a pocola bambina si è addormentata. Il giorno se-guente il medico ha constatato che c'era un'infe-zione. Nel frattempo è arrivata la febbre alta cheè durata tutto il giorno. Durante la notte poi siè verificato lo stesso episodio. Ero più impauri-ta della sera prima e ho pensato a Daniela, l'hopregata anche con il rosario e poco dopo la bam-

bina dormiva serena. Ringrazio il Signore peravermi dato la possibilità di conoscere una ra-gazza così speciale.

Dal Brasile M. L. Z., la cui famiglia è origina-ria di Santo Stefano di Borgomanero, dice di es-sere molto impressionata dalla storia di Danie-la e dichiara: voglio pregare per lei!

L'undicenne S. G. di Varallo Pombia, dopoaver visto il recital sulla vita di Daniela hascritto le sue impressioni. Ho meditato a lungoe sono arrivata ad una conclusione: voglio pren-dere esempio da lei. Mi sto sforzando, anche sequalche volta non do buoni frutti. Impossibilecontare tutti gli atti d'amore che ha compiuto!

I ragazzi maggioresi, cresimati lo scorso otto-bre, hanno ringraziato i genitori di Daniela conle seguenti parole: Daniela era una ragazza chenon si faceva opprimere dalla malattia, davabuoni consigli a tutti, aveva molta fede. D'ora inpoi ci rivolgeremo a lei perché chieda al suoamico Gesù di aiutarci a crescere buoni.

Da Vespolate il settantenne E. G. emoziona-to, così si esprime: Ho letto "I segreti del cuore".Miei cari ho le lacrime agli occhi... Avete avutouna figlia meravigliosa. Dio saprà metterla alposto giusto... Quanta tenerezza ha saputo darespecialmente quando iniziava con “caro Gesù”...Brava Daniela, mi hai dato la forza di sorride-re alla vita.

DDIICCOONNOO DDII LLEEII

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UUNN AANNNNOO CCOONN DDAANNIIEELLAA

Diversi sono stati gli ap-puntamenti in cui Danielaè stata protagonista, nume-rosi i gruppi che si sono av-vicendati: i cresimandi diMaggiora, dell’unità pasto-rale di Gazzada, Schianno eLozza; due gruppi apparte-nenti al Movimento dei Fo-colari; i giovani dell’orato-rio di Castelletto Ticino; al-tri della comunità di SuorElvira e il coro di San Mar-tino di Novara. Dopo averascoltato dalle parole deigenitori il racconto della vi-ta di Daniela, hanno visita-to la sua cameretta e si so-no recati al cimitero.

(continua)

II PPRROOSSSSIIMMII AAPPPPUUNNTTAAMMEENNTTIISi sta definendo il programma per ricordare Daniela nel suo 27°

compleanno in cielo.

L’appuntamento sarà per il 14 aprile con la Messa nella parroc-chia di Maggiora alle 11.00.

È in uscita, edita da Città Nuova, la Via Crucis commentata conbrani tratti dagli scritti di Daniela.

Le prossime messe mensili, presso la parrocchia di Maggiora,saranno alle ore 20.45 nei giorni: 27 gennaio, 27 febbraio, 27 mar-zo, 14 aprile (ore 11.00) e 29 maggio 2013.

Recital “…e ti ho detto sì”: 26 gennaio, parrocchia di San Filip-po Neri a Milano; 9 febbraio, Teatro parrocchiale di Masnago (Va-rese).

Tavola rotonda all’interno della Festa del Malato presso l’ospe-dale di Busto Arsizio. Interverranno i genitori e un operatore sa-nitario. Moderatore mons. Renato Corti.

J. P., consacrata della Comunità delle Aposto-le della Vita Interiore, dopo l'edificante visita acasa Zanetta, scrive: Daniela è stata vittima perl'espiazione dei peccati del mondo - veramentenascosta - non soltanto nell'oscurità del suo an-golino di mondo, ma soprattutto nascosta dallaluce che emanava. S. P. È stata una vera marti-re. Quando si dice che manca il miracolo per farandare avanti la causa, vorrei gridare ai quat-tro venti che c'è già. Ho raccontato di lei al no-stro arcivescovo Joseph Nauman, anche lui è ri-masto folgorato.

M. D. B. ed il suo Coro San Bernardo di No-vara, dopo un pomeriggio con la famiglia Zanet-ta, lascia un pensiero: la luminosa testimonian-

za di Daniela ci aiuterà a credere ogni giornoche la vita è dono prezioso da ridonare genero-samente ai fratelli.

B. B., dopo essere stata sfigurata in volto daun familiare e aver portato il burqua per nonmostrare il volto deturpato, ha trovato nella let-tura del diario la forza per affrontare a visoaperto lo sguardo degli altri, con la convinzioneacquisita che la bellezza vera è interiore e la vi-ta è amore.

Presso la tomba nel camposanto di Maggioranumerosi sono i biglietti lasciati dai visitatori.Uno tra i tanti paragona Daniela ad un giraso-le che gira intorno a noi e ci aiuta.

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LLAA PPAARROOLLAA AA DDAANNIIEELLAA8

Supplemento n° 1 a “La voce del Seminario” N° 1 / 2012 - Direttore Responsabile: Marco CanaliAutorizzazione del Tribunale di Novara n. 41 del 17-12-1987 - Edizione della Stampa Diocesana Novarese

Fotocomposizione in proprio - Stampa: Tipografia Commerciale, Cilavegna - Spedizione in abbonamento postaleArt. 2 - comma 20/c - legge 662/96 - Filiale di Novara

Per comunicazione di intercessioni:

Parrocchia Spirito SantoVia Finazzi 1, 28014 Maggiora (NO)

tel. 0322 87133

Fam. ZanettaVia Beltrami 13, 28014 Maggiora (NO)

tel. 0322 870102

[email protected]

Facebook: Amici di Daniela Zanetta

CPP n° 57334997IBAN: IT 69 B 07601 10100 0000 5733 4997intestato a: “Comitato per la beatificazione

di Daniela Zanetta”

Libri editi da Città Nuova:

“I segreti del cuore Lettere e pagine di diario”

“ Salto verso l’altoRitratto di Daniela Zanetta”

Riceviamo offerte destinate a sostenere i costi inerenti al processo di beatificazione o come segno di riconoscenzaper i benefici ricevuti per intercessione di Daniela. Rivolgiamo a tutti un vivissimo ringraziamento.

Nella parrocchia di Maggiora, dove Daniela è vissuta, si celebra ogni mese una messa per tutti i benefattori e per tutte le persone che si affidano all’intercessione di Daniela.

Marzo 1983

Ancora una volta hai bussato alla mia porta… Ti hoaperto, eri lì, Signore, con la croce in mano… e Ti ho dettodi sì.

Sì! Accetto la croce che mi doni, ma Ti prego, Signore,aiutami a portarla, fa’ che non sia un macigno che mi sot-terra, ma un crogiuolo in cui mi purifico per innalzarmi aTe. Nel dolore imparo a colloquiare con Te, Ti sento vicino,mi sei accanto, e mi sostieni in ogni momento, quando lapaura mi fa vacillare Tu sei lì a infondermi coraggio.

Ogni giorno sei venuto al capezzale del mio letto in ospe-dale, amico fedele e paziente hai raccolto le lacrime, il do-lore, la speranza, i sorrisi. Attorno a me quanta sofferen-za, quanto dolore; eppure lì, tra gli ammalati c’eri Tu, lìdove l’uomo lotta disperatamente, dove il tempo sembrafermarsi e il mondo annullarsi, lì tu regni sovrano e coglil’intimo dell’uomo, la sua fragilità, la sua voglia di grida-re: “Abba! Padre aiutami!”. Nel dolore avviene quell’u-nione particolare tra terra e cielo in cui l’uomo partecipaal partire di Cristo e con Lui compie la redenzione dell’u-manità.

DDaanniieellaa

LLAA PPAARROOLLAA AA DDAANNIIEELLAA......EE ttii hhoo ddeettttoo ddii ssìì

UUNN AANNNNOO CCOONN DDAANNIIEELLAA(segue)

Un altro appuntamento moltopartecipato è stato il recital “…eti ho detto sì” presso le parrocchiedi Gozzano, Biella, Stresa, Arona,Romagnano Sesia e Baraggia diGozzano.

La mostra itinerante dal titolo“Daniela tra terra e cielo” raccon-ta in dodici pannelli la sua vita. Èstata esposta nelle parrocchie incui si è tenuto il recital e presso ilseminario diocesano di Novara inoccasione della Festa della fami-glia, lo scorso 21 ottobre.

Il 15 febbraio i genitori sono sta-ti intervistati da Teleradio PadrePio di San Giovanni Rotondo.L’intervista integrale è disponibi-le sul nuovo sito www.danielaza-netta.webnode.it

Le sante messe mensili, oltreche nella parrocchia di Maggiora,si tengono anche a Cassino, dovevengono celebrate due volte al-l’anno per ricordare il complean-no il 15 dicembre e l’anniversarioil 14 aprile.