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1ALPSTONEPaesaggi, Architetture, Uomini
I sentieri e le vie di comunicazione tradizionali
Inquadramento generale
Definizione e rappresentazione
VIE DI COMUNICAZIONE TRADIZIONALI
• Le vie di comunicazione tradizionali sono elementi del paesaggio che in passato collegavano siti abitativi, commerciali e religiosi attraverso diverse tipologie costruttive.
• Mentre il sentiero genericamente collega due punti contigui (i.e. borgata ad alpeggio) con sviluppi limitati, la via di comunicazione tradizionale attraversa interi territori e permette di raggiungere mete di grande importanza sotto diversi profili.
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ESEMPI DI VIE DI COMUNICAZIONE TRADIZIONALE NELLA PROVINCIA DEL VCO
• Strada napoleonica del Sempione - Sentiero Stockalper• Via del Gries• Strada Antronesca• Vie dei pellegrinaggi(Re, Boden, Sacri Monti)• Via Borromea in Valle Cannobina• Stra Granda della Valle Anzasca• Via del Mercato in Valle Vigezzo – Centovalli• Via del Monscera in Valle BognancoPossono essere incluse tutte quelle vie di comunicazione che prima dell’avvento del trasporto su gomma servivano per entrare e uscire dalla provincia dai valichi o dalla pianura, permettendo scambi commerciali, pellegrinaggi, movimentazione di animali. Parimenti anche tutti i percorsi che univano gli abitati tra loro e con il fondo valle.
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Il sentiero come via di comunicazione tradizionale
• Oggi sono profondamente mutate le vie di comunicazione che in parte ricalcano anche quelle storiche.
• Per via di comunicazione tradizionale quindi si intende il collegamento viario riconoscibile sul territorio per l’aspetto tipico e per il valore storico e culturale.
Sono suddivisibili gerarchicamente in:
• STRADE• CARRARECCE• MULATTIERE E
SENTIERI PER IL BESTIAME
• SENTIERI PEDONALI
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STRADE
• Le strade, sono impianti viari costruiti «a regola d’arte», percorribili anche da carri e carrozze pesanti. Questo tipo viario si distingue per la progettazione ingegneristica, preceduta da misurazioni, disegni, piante e sezioni, e l’uso di regole standard. La costruzione delle «strade artificiali» ha avuto inizio verso la metà del XVIII secolo nelle Alpi vide il suo periodo d’oro nella prima metà del XIX. Le «strade artificiali» vanno considerate come le «prime strade di massimo rendimento».
• La maggior parte di esse, in forma più o meno modificata, è in esercizio ancor oggi. La loro rete corrisponde in gran parte a quella delle odierne strade secondarie e provinciali.
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CARRARECCIE
• Si definiscono carrarecce e carreggiabili le vie a una sola corsia che servono soprattutto ad uso agricolo. L’incrociarsi dei veicoli è reso possibile da piazzole di scambio. Oggi le carrarecce e carreggiabili servono a vari usi, come percorsi pedonali o escursionistici, vie per mezzi agricoli o piste forestali.
• Di solito carrarecce o carreggiabili sono impianti funzionali, costruiti con modesto impegno su terreno pianeggiante. La larghezza delle carrarecce è di circa 2 metri. Caratteristica frequente di queste vie è la marcata pendenza, che può superare anche il 20%.
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MULATTIERE
• Le mulattiere e i sentieri per il bestiame sono vie tipiche diffuse in particolare nelle Alpi. In origine erano destinate soprattutto al traffico con animali da soma (mulattiere) e al transito del bestiame grosso o minuto (sentieri per il bestiame). Con il diffondersi di strade carrozzabili moderne l’uso si è ridotto a quello pedonale ed escursionistico.
• Le vie che servivano per lo spostamento delle mandrie dall’insediamento permanente ai pascoli vengono dette vie di transumanza. I «sentieri delle vacche» o vie «vaccarecce», collegano le stalle di fondo valle ai maggenghi e poi agli alpeggi.
• La superficie delle mulattiere è spesso in materiale naturale, misto di terra e pietrame, ma altrettanto frequentemente è consolidata con selciature. Elementi frequenti sono le canalette trasversali, i muri di sostegno generalmente a secco, sporadicamente i terrapieni per addolcire i dislivelli del terreno. Di regola la larghezza a terra è di 1,5–2 metri.
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SENTIERI O PERCORSI PEDONALI
• Le vie o percorsi pedonali sono riservati esclusivamente alle persone che si spostano a piedi; non sono transitabili dai veicoli, e svolgono un ruolo decisivo nel rendere accessibile il territorio a chi si sposta a piedi.
• Dal punto di vista del diritto fondiario, soprattutto fuori dai centri abitati, i percorsi pedonali spesso non sono suddivisi in specifiche parcelle catastali. In tal caso essi sono legittimati in virtù di un diritto riconosciuto di passaggio e transito.
• Fuori dagli abitati, i percorsi pedonali sono di regola impianti viari nati o diventati tali per il calpestio di animali e persone; di rado hanno sostanza edilizia e generalmente ne sono del tutto privi.
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Cos’è un sentiero?
Il Codice della Strada all'articolo 3 (Definizioni stradali e di traffico), comma primo, n. 48, definisce: "Sentiero (o mulattiera o tratturo): strada a fondo naturale formatasi per effetto del passaggio di pedoni e di animali".
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Classificazione dei sentieri
• In base alla difficoltà di percorrenza –Classificazione CAI
• In base alla lunghezza
• Storico/funzionale
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Rappresentazione cartografica
Catasto (1970)
Le strade pubbliche e le vicinali* (soggette a servitù pubblica) sono rappresentate con linea continua corrispondente alla larghezza della loro sede.
* Una strada vicinale è una via di comunicazione
costruita per accedere ad una serie di fondi dai proprietari dei fondi stessi.
Ministero delle Finanze: Formazione delle mappe catastali edimpiego dei relativi segni convenzionali – Roma 1970
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Rappresentazione cartografica
Catasto (1970)
Le strade d’uso pubblico (mulattiere e sentieri) di larghezza inferiore a mm 1 vengono rappresentate da una linea tratteggiata
Ministero delle Finanze: Formazione delle mappe catastali edimpiego dei relativi segni convenzionali – Roma 1970
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Rappresentazione cartografica
Catasto (1970)
Le strade private di larghezza superiore a mm 1 appartenenti al possessore del terreno vengono rappresentate da una doppia linea tratteggiata
Ministero delle Finanze: Formazione delle mappe catastali edimpiego dei relativi segni convenzionali – Roma 1970
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Rappresentazione cartografica
Catasto (1970)
Guadi: attraversamento di corsi d’acqua con strada pubblica vengono rappresentati con doppia o singola line tratteggiata
Ministero delle Finanze: Formazione delle mappe catastali edimpiego dei relativi segni convenzionali – Roma 1970
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Rappresentazione cartografica
I.G.M. tavolette 1:25 000
I sentieri vengono rappresentaticon:
• un tratteggio per i sentieridefiniti facili
• un puntinato per quelliclassificati come difficili
NB: anche I confini comunalisono segnati con puntinato con punto più grosso
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Rappresentazione cartografica
I.G.M. tavolette 1:25 000
Le mulattiere vengono rappresentate con una linea spessa tratto punto
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Rappresentazione cartografica
Carta Tecnica Regionale 1:10 000
I sentieri vengono rappresentati con una linea tratteggiata
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Rappresentazione cartografica
Carta Nazionale Svizzera 1:25 000
Nella carta nazionale svizzera i sentieri forestali 5b (mulattiere) vengono rappresentati con una linea tratteggiata con linea spessa e lunga mentre i sentieri 6b vengono rappresentati con linea tratteggiata a tratto più corto
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Segnaletica
Simboli della segnaletica Normativa Regione Piemonte e Club Alpino ItalianoSegnaletica verticale
Tabella segnavia: Indica la direzione della località di destinazione del sentiero ed il tempo indicativo per raggiungerle.
Per le tabelle degli itinerari lunghi sulla punta è segnata la sigla dell’itinerario
Dimensione cm. 15x55
Tabella località: indica la località in cui si trova la relativa quota altimetrica.Dimensione cm. 15x25
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Segnaletica
Simboli della segnaletica Club Alpino Italiano
Segnaletica orizzontale
Segnavia bianco e rosso: Indica la continuità del sentiero.
Segnavia bianco e rosso con numero:
Indica la continuità ed il numero del sentiero dimensioni cm. 8x15
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USI E FUNZIONI DEI SENTIERI
Mentre in passato i sentieri erano vie di comunicazione commercio e lavoro (i.e accesso agli alpeggi) e spesso i soli itinerari percorribili, oggi con il mutamento delle condizioni economiche e sociali assumono sempre più una funzione correlata ad un uso escursionistico di tipo culturale turistico e ricreativo.Il recupero, la conservazione, e la segnalazione dei sentieri quindi deve essere inteso, da un lato, come conservazione della memoria storica e dall’altro come occasione per il consolidamento e il rilancio dell’economia turistica locale. Valore aggiunto risulta la tematicità di alcuni percorsi concepiti come «aula all’aperto» in cui la peculiarità di tipo naturalistico, geologico e antropico viene spiegata attraverso pannelli tematici e particolari strutture lungo l’itinerario.
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