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I Sistemi Informativi per le Aziende e le Organizzazioni Pubbliche in Rete. 1. 1. I Processi Gestionali. DEFINIZIONE I Processi ( Business Process ) rappresentano il modo di operare delle organizzazioni complesse. - PowerPoint PPT Presentation
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I Sistemi InformativiI Sistemi Informativiper le Aziendeper le Aziende
e le Organizzazioni Pubbliche in Retee le Organizzazioni Pubbliche in Rete
1.I Processi Gestionali
DEFINIZIONE
I Processi (Business Process) rappresentano il modo di operare delle organizzazioni complesse.Le Tecnologie Informatiche e di Rete trasformano il loro modo di operare.Perciò è indispensabile l’integrazione fra i Processi e le Applicazioni Informatiche (Business Process Reengineering).
1
I processi come flussi di attività interfunzionali
INPUT
MARKETING PRODUZIONE APPROVIGIONAMENTOOUTPUT
1.1 I Processi
BP = (A,I,O,C)
Fig. 1.12
Catena del valore di Porter
Buy side( B2B ) E- procur.
Inside( ERP )
Sell Side( CRM )
TrasformazioneMarketing & vendite
Gestione delle materie prime
Approvvigionamenti
Sviluppo delle tecnologie
Gestione delle risorse
Infrastruttura
Distribuzione Post vendita
1.1 I ProcessiFig. 1.23
Elenco dei processi di una generica impresa(Classificazione intersettoriale)
(American Productivity and quality)
1. Comprensione dei mercati e dei consumatori
1.1 Determinazione dei bisogni e dei desideri dei clienti.
1.2 Misurazione della soddisfazione dei clienti.
1.3 Controllo dei cambiamenti del mercato e delle aspettative dei clienti.
2. Sviluppo vision e strategia
2.1 Controllo dell’ambiente esterno.
2.2 Definizione del business concept e della strategia organizzativa.
2.3 Definizione della struttura organizzativa e delle relazioni fra le business unit.
2.4 Sviluppo e definizione degli obiettivi.
1.1 I ProcessiTab. 1.14
1.1 I Processi
Elenco dei processi di una generica impresa
3. Sviluppo prodotti e servizi
3.1 Sviluppo nuovi prodotti/servizi: concept e pianificazione.
3.2 Progettazione, realizzazione e valutazione dei nuovi prodotti/servizi.
3.3 Ridefinizione di prodotti/servizi esistenti.
3.4 Test sull’efficacia dei nuovi prodotti/servizi.
3.5 Ingegnerizzazione.
3.6 Gestione del processo di sviluppo prodotti/servizi.
SegueTab. 1.1 5
Elenco dei processi di una generica impresa
4. Marketing e vendite
4.1 Marketing di prodotti/servizi su segmenti rilevanti.
4.2 Elaborazioni ordini.
5. Produzione e consegna per imprese manifatturiere
5.1 Pianificazione e acquisizione delle risorse necessarie.
5.2 Conversione degli input in prodotti finiti.
5.3 Consegne prodotti.
5.4 Gestione processi produttivi e consegne.
1.1 I ProcessiSegueTab. 1.1 6
Elenco dei processi di una generica impresa
6. Produzione e consegna per imprese di servizi
6.1 Pianificazione e acquisizione delle risorse necessarie.
6.2 Sviluppo delle capacità del personale.
6.3 Erogazione servizi.
6.4 Assicurare la qualità del servizio.
7. Fatturazione e servizi al cliente
7.1 Fatturazione ai clienti.
7.2 Fornitura servizi post vendita.
7.3 Gestione richieste/problemi clienti.
SegueTab. 1.1
1.1 I Processi 7
Elenco dei processi di una generica impresa
8. Gestione informazioni
8.1 Gestione sistema informativo.
8.2 Valutazione e controllo della soddisfazione delle esigenze informative.
9. Sviluppo/gestione risorse umane
9.1 Elaborazione strategia per le risorse umane.
9.2 Gestione dell’inserimento dei dipendenti..
9.3 Gestione training.
9.4 Gestione dei sistemi di valutazione e incentivazione.
9.5 Gestione ambiente/clima di lavoro.
9.6 Riallocazione del personale.
1.1 I ProcessiSegueTab. 1.1 8
Elenco dei processi di una generica impresa
10. Gestione risorse fisiche e finanziarie
10.1 Determinazione dei bisogni e dei desideri dei clienti.
10.2 Elaborazioni transazioni finanziarie e contabili.
10.3 Gestione informazioni.
10.4 Realizzazione verifiche interne.
10.5 Gestione tasse.
10.6 Gestione risorse fisiche.
SegueTab. 1.1
1.1 I Processi 9
11.1 Formulazione di strategie ambientali.
11.2 Assicurazione del rispetto dei regolamenti.
11.3 Educazione del personale.
11.4 Realizzazione dei programmi di prevenzione dell’inquinamento
11.5 Gestione interventi di bonifica.
11.6 Predisposizione di programmi per le emergenze.
11.7 Gestione dei rapporti con il governo e l’opinione pubblica.
11.8 Gestione problemi ambientali.
11.9 Sviluppo e gestione delle informazioni ambientali.
11.10 Controllo dell’avanzamento dei programmi ambientali.
Elenco dei processi di una generica impresa
SegueTab. 1.1
1.1 I Processi
11. Realizzazione di programmi per la tutela ambientale
10
Elenco dei processi di una generica impresa
12. Gestione relazioni esterne
12.1 Comunicazioni con gli stakeholder.
12.2 Gestione relazioni con il governo.
12.3 Gestione relazioni con i creditori.
12.4 Sviluppo programmi di pubbliche relazioni.
12.5 Gestione rapporti con gli amministratori.
12.6 Sviluppo relazioni con la comunità.
12.7 Gestione problemi legali.
SegueTab. 1.1
1.1 I Processi 11
Elenco dei processi di una generica impresa
13. Gestione miglioramento e cambiamento
13.1 Controllo delle prestazioni aziendali.
13.2 Realizzazione di test di qualità.
13.3 Benchmarking.
13.4 Realizzazione di process improvement.
13.5 Gestione cambiamenti.
13.6 Realizzazione TQM.
1.1 I ProcessiSegueTab. 1.1 12
I processi primari del settore sanitario(Classificazione settoriale)
1. Gestione generale (Aziende Sanitarie Locali o Enti Territoriali)
a. Prevenzione (attività mirate a prevenire i fattori negativi per la salute o l’incolumità fisica dei cittadini.
b. Gestione del contatto con il cliente (rilascio autorizzazioni, pareri, certificazioni).
c. Assistenza socio-sanitaria (fornire assistenza socio-sanitaria sul territorio).
2. Gestione ospedaliera
a. Pronto soccorso.
b. Accoglimento (prenotazione visite e accettazione).
c. Diagnosi (individuazione di stati patologici).
d. Cura (finalizzata a riportare il paziente nelle condizioni di salute antecedenti alla patologia.
1.1 I ProcessiTab. 1.213
I processi di supporto del settore sanitario
1. Supporto alla gestione generale e alla gestione ospedaliera
a. Gestione delle convenzioni.
b. Pianificazione operativa.
c. Approviggionamenti generici.
d. Gestione farmacia e materiale sanitario.
e. Gestione del personale sanitario.
f. Gestione del personale amministrativo.
g. Amministrazione e controllo
1.1 I ProcessiSegueTab. 1.2 14
2. Supporto collaterale alla gestione ospedaliera
a. Servizi generali (energia, elaborazione dati, pulizia, altri)..
b. Manutenzione (manutenzione impianti sanitari, manutenzione impianti generali, manutenzione civile).
c. Servizi alberghieri (gestione delle camere, della mensa e simili).
d. Gestione del patrimonio.
SegueTab. 1.2
I processi di supporto del settore sanitario
1.1 I Processi 15
Classificazione aziendale (Azienda che gestisce una extranet)
1. Gestione dell’offerta
1.1 Acquisizione di informazioni da parte del cliente.
1.2 Richiesta di visita da parte dell’agente di zona.
1.3 Raccolta delle specifiche da parte dell’agente e messa a punto dell’offerta.
2. Gestione dell’ordine
2.1 Acquisizione di informazioni da parte del cliente.
2.2 Messa a punto della proposta d’ordine da parte del cliente.
2.3 Analisi della proposta d’ordine del cliente da parte dell’agente e del product manager.
2.4 Analisi della proposta d’ordine da parte della Gestione Ordini, dell’Amministrazione e dell’Ufficio Tecnico.
1.1 I ProcessiTab. 1.316
Scomposizione dei processi in fasi
3. Gestione dei servizi post-vendita
3.1 Assistenza tecnica.
3.2 Richiesta intervento.
3.3 Autorizzazione al reso.
3.4 Gestione reclami.
4. Gestione degli acquisti
4.1 Acquisizione di informazioni da parte dell’azienda.
4.2 Messa a punto ed emissione dell’ordine.
4.3 Verifica dello stato dell’ordine.
1.1 I ProcessiSegueTab. 1.3 17
Scomposizione dei processi in fasi
5. Gestione della relazione con la società di informazione sulla solvibilità dei clienti
5.1 Richiesta informazioni standard sui clienti.
5.2 Aggiornamento informazioni sui clienti con dati sull’andamento degli ordini recenti.
SCOMPOSIZIONE DEI PROCESSI
Macroprocesso-processo-fase-attivita’- operazione
SegueTab. 1.3
1.1 I Processi 18
1.2 La griglia metodologica
Interdipendenza delle variabili organizzative (strategia integrata di progettazione dei
processi)Organizzazione del processo
Sistema di misurazione
Risorse u
man
eF
luss
o d
i pro
cess
o
Innovazioneinformatica
Fig. 1.319
1.2 Variabile Flusso delle attivita’
Flusso di processo rappresentato con diagramma di sequenza di attivita’
Ricevimento ordini clienti
Evasione ordini
da magazzino
Spedizione Fatturazione
Fig. 1.420
1.2 Flussi delle attivita’Modellazioni piu’ complesse
• Tipologia di attività (per esempio trasformazione, trasporto, ecc.).• Durata.• Volumi.• Tecnologie.
Attività
Elemento Contenuto
• Alternative nella sequenza.• Natura del flusso (fisico, informativo o entrambi).
Sequenzaattività
Attori • Tipologia attori.• Azioni svolte sulle attività del flusso.
• Tipologia evento.• Conseguenza dell’evento sull’attività ( avvia, ferma, modifica, ecc.)
Eventi
• Natura (fisico, informativo o entrambi).• Profilo temporale (per esempio le informazioni possono essere permanenti o temporanee).
Oggetti
Tab. 1.421
1.2 Variabile Organizzazione
Modellazione dell’organizzazione
• Gerarchia delle responsabilità a vari livelli di dettaglio.Organi-gramma
Elemento Contenuto
• Descrizione del mandato.• Elenco dei compiti assegnati.• Elenco dei processi svolti.• Organici.• Volumi di lavoro.
Tabelladelleproprietà
• Specificazione dei ruoli delle strutture nei processi.LRC(LinearResponsabilityCharting)
Tab. 1.522
1.2 Variabile OrganizzazioneLRC(LinearResponsabilityCharting
Ricezioneordine
Filiale o rete divendita
Evasionedegli ordini daMagaz-zino
Spedi-zioneFattura-zione
D= decide/approva E = esegue I = è informato A = assiste
Dire-zione
comm.
Dire-zione
distrib.
MagazzinoProd.Finiti
Sped. Contab.clienti
E
I
A
E
I
I
I
D
ID
I
E I
E
A
Tab. 1.6
…
…… … …
… …
…
…
23
1.2 Variabile Risorse Umane
Curva qualitativa della diffusione delle nuovetecnologie e dei corrispondenti costi delle
competenze informaticheDiffusione di unaNuova tecnologia Curva di diffusione
Curva dei costi
Istante di minima disponibilità e massimo costo di competenze informatiche sulla nuova tecnologia
Tempo
Fig. 1.524
1.2 Variabile misurazione
Componenti del sistema di misurazionedelle prestazioni
Sistema dei valori
Sistema di pianificazione
e controllo
Sistema diPromozione e
di incentivazione
Fig. 1.625
Griglia fasi-variabili dell’analisi dei processi organizzativi
VariabiliRilevazione
della situazione esistente
Fasi
Confrontoe
diagnosi
Riproget-tazione
1. Flussi di attività
•Macroprocessi, processi, attività, fasi e prestazioni.
•Benchmarking con best practice.•Analisi delle possibilità di integrazione.
•Personalizza- zione delle best practice.•Prototipazione e simulazione.
1.2 Le fasi della metodologia di analisiTab. 1.7
26
Griglia fasi-variabili dell’analisi dei processi organizzativi
VariabiliRilevazione
della situazione esistente
Fasi
Confrontoe
diagnosi
Riproget-tazione
2.Strutturaaziendale
•Struttura organizzativa, meccanismi operativi e stile di direzione.
•Benchmarking;•Analisi del ruolo delle diverse funzioni nella integrazione dei processi.
•Struttura organizzativa(cambiamento ruoli/nuova divi- sione delle attivi-tà).•Meccanismi operativi e stile di direzione.
SegueTab. 1.7 27
Griglia fasi-variabili dell’analisi dei processi organizzativi
VariabiliRilevazione
della situazione esistente
Fasi
Confrontoe
diagnosi
Riproget-tazione
3.Risorseumane
•Esame disponibilità al cambiamento e inventario di professionalità e capacità esistenti.
•Confronto con concorrenti o best in class.•Diagnosi.
•Definizione del nuovo sistema di valori, predisposizione programmi di training e di assunzioni.
SegueTab. 1.7 28
Griglia fasi-variabili dell’analisi dei processi organizzativi
VariabiliRilevazione
della situazione esistente
Fasi
Confrontoe
diagnosi
Riproget-tazione
4.Misura-zione delleprestazio-ni
•Identificazione prestazioni strategiche.
•Confronto con concorrenti o best in class.•Diagnosi.
•Definizione dei nuovi obiettivi e nuovi indici di prestazione.
SegueTab. 1.7 29
Passi della fase di rilevazione dei processi
PASSO 1Identificazione
dei processi
PASSO 2Disaggregazione
dei processi
PASSO 3Incrocio dei processi/unità organizzative
PASSO 4Valutazionedei processi
Definizione e ricostruzionedei microprocessi
Definizionee ricostruzione di:•Processi•Fasi•attività
Definizione e descrizione di:•Struttura della responsabilità•Schema dei ruoli (LRC)•Flusso delle attività nelle strutture
Metodi e modelli•Value chain di Porter•Checklist•Modelli normativi
Rilevazione e descrizione di:•Risorse dedicate•Durata dei processi•KPI (Key Performance Indicators) del cliente del processo (utilità/valore, tempestività, qualità, livello di servizio)
Modellazione e descrizionedei processi in termini di:•Struttura dei processi (H)•Attributi dei processi•Flusso dei processi
1.2 La griglia metodologicaFig. 1.7 30
Scheda di documentazione input-output dei processi
IN OPS OUT MKTG AFTER
Processi di supporto
MN(Processo
diManage-
ment)
Processi primari Processi di supporto
IN(Logisticain entrata)
VEN(Logisticain uscita
e Vendita)
AFC(Ammini-strazioneFinanza
Controllo)
PER(Gestione
delPersonale)
SER(Servizi
vari)
Utilizzo del modello Porter e identificazione dei macroprocessi
1.2 La griglia metodologicaFig. 1.831
FatturazioneRicezione
ordiniSpedizione
Evasioneordini
Gestionedepositi
Gestioneagenti
Pianifica-zione
Prelievomateriale
Pricing ConfezionePreparazione
fatturaCarico
VenditeGerarchia e descrizione
delle proprietà dei processi
Gestionevendite
Gestione sviluppoprodotti
Processo
Fasi
Attività
Operazioni
Stru
t tura (H
) dei p
rocessi
Macro processo
Fig. 1.9 1.2 La griglia metodologica 32
Direzionecommerciale
DirezioneAFC
Direzionetecnica
ALFAOrganigramma
aziendale
Direzionepersonale
Direzioneacquisti
•Acquisti ricambi•Acquisti attrezzi•Acquisti vari
Direzioneoperativa
MKTGprodotto
Direzioneagenti
•Relazioni industriali•Sviluppo delle risorse umane
•Bilancio•C/Clienti•Gestione banche•Information Technology
•Gestione impianti•Manutenzione impianti•Gestione trasporti
Sped
Ven/ordini
Mag/Distr
Altre
Ricambi
Attrezzi
1.2 La griglia metodologicaFig. 1.1033
Direzionecommerciale
DirezioneAFC
Direzionetecnica
ALFA
Direzionepersonale
Direzioneacquisti
•Acquisti ricambi•Acquisti attrezzi•Acquisti vari
Direzioneoperativa
MKTGprodotto
Direzioneagenti
•Relazioni industriali•Sviluppo delle risorse umane
•Bilancio•C/Clienti•Gestione banche•Information Technology
•Gestione impianti•Manutenzione impianti•Gestione trasporti
Sped
Ven/ordini
Mag/Distr
Altre
Ricambi
Attrezzi
Incrocio attività/responsabilità
con griglia LRCAttività Ruolo Note
Ricezione Vendite/
Ordini:
E
AFC: D
Prelievo Magaz-zino:
E, C
Spedizio-ne
Vendite: E; AFC : E
Magaz-zino: E
Fattura-zione
AFC: E
Vendite: I
Dir. Acquisti Dir. Commerciale Dir.Tecnica Dir. AFC
Evasione … E/D … E/D
Pianificazione … E/D I I
Gestione I E … E/I
Modulo 1.4 Attività/unità Flusso
Modulo 1.5 Tabella LRC(Linear Responsability Charting)
Incrocio del Modulo 1.4con il flusso
Fig. 1.11 1.2 La griglia metodologica 34
Mappatura organizzativa del flusso di processo
Verificaamm.va
Conf.PricingRicezioneVerificascorte
Prelievo
Ricezione ordine Prelievo Spedizione
CaricoPrep.
Fattura
Spedizione
Agg.toarchivi
Fatturazione
Fattura
1.2 La griglia metodologicaFig. 1.1235
AFC/clienteSpedizioniMagazzinoVendite/Ordini
Mappatura organizzativa del flusso di processo
Ricezione
Verificascorte
Aggiorna-mento dati
ConfezionePricing
Prelievo
Carico
Fatturazione
Prefattu-razione
VerificaAmm.va
1.2 La griglia metodologica
Flusso
attività/unità
SegueFig. 1.12 36
PASSO 1Identificazione
dei processi
PASSO 2Disaggregazione
dei processi
PASSO 3Incrocio dei processi/unità organizzative
PASSO 4Valutazionedei processi
Moduli e punti fondamentali della valutazione dei processi
RisorseTempiGiudizio del cliente
Utilità/valoreTempestivitàQualitàLivello di servizio
1.2 La griglia metodologicaFig. 1.1337
Moduli e punti fondamentali della valutazione dei processiModulo 1.8 Risorse per processo
Pianifi-cazione
0 5 … … … 5
Evasio-
ne45 10 20 10 5 90
Gestione agenti
0 2 5 0 3 10
Totale 45 17 25 10 8 105
Proces-so/fase
Personale diviso – Professionale o unitàTot.
Magaz-zino
Comm.le
Impianti Amm.vo
Altri
1.2 La griglia metodologicaSegueFig. 1.13 38
Moduli e punti fondamentali della valutazione dei processi
Modulo 1.9 Tempi
Modulo 1.10 Giudizio
Processi Gestione vendita
Fasi Pianificazione Evasione …
Tempo 4 mesi … …
Cliente ……………………………………………………………Fase: evasione ordini
Utilità del servizio: …………………………………………………………...
Qualità: 4 pochi errori
Livello del servizio: 3 no flessibilità
Output: consegna merce
1.2 La griglia metodologicaSegueFig. 1.13 39
Macroprocesso: ……….... Processo/fase: ……………
Output : ………..………... Cliente: …………..………
Valutazioni: ……..………. Note: …..…………………Utilità/valore (prezzo atteso) …………..
(costo effettivo) …………..
Tempestività 1 2 3 4 5
Qualità 1 2 3 4 5
Livello servizio 1 2 3 4 5
Moduli per la valutazione dei prodotti dei processi
1.2 La griglia metodologicaTab. 1.840
Passi e moduli della fase di diagnosi a confronto
Attività Parametro Metrica Valore Azienda (A)
Attività 1
Parametro
produttività
Formula con cui è calcolato il parametro
4 mesi
…
Valore totale processo … … …
1.Parametrazione quantitativa
Attività KPI
2.Confronto Quantitativo•Selezione campione•Omogeneizzazione•Sensitività
2. – Confronto Quantitativo
1.2 La griglia metodologicaFig. 1.1441
Passi e moduli della fase di diagnosi a confronto
3.Confronto qualitativo
LeveFlaxAltri
3. – Confronto Qualitativo
Leva Alfa BetaFlusso
Struttura
HR
Prestazioni
…
…
…
…
…
…
…
…
1.2 La griglia metodologicaSegueFig. 1.14 42
Parametrazione quantitativa delle attività Attività Parametro Metrica Valore rilevato
1. Ricezioneordini
•Efficienza.
•Livello servizio e durata attività.
•Ordini annui/ addetto.•Clienti/addetto.•Tempo conferma ordine (giorni).•Minuti.
400
51
75
2. Evasione da magazzino
•Efficienza. •Kg/addetto. 100
3. Spedizione
4. Fattura- zione
•Efficienza.
•Efficienza. •Kg/addetto.
•Fatturato/addetto (in migliaia di Euro).
200
400
1.2 La griglia metodologicaTab. 1.943
Parametrazione quantitativa delle attività
Attività Parametro MetricaValorerilevato
Totaleprocessoaggregato
•Efficienza.
•Durata media.
•Durata minima teorica
400
150
1000
120
•Ordini annui/addetto.
•Fatt/addetto (migliaia di Euro).
•Minuti.
•Minuti.
1.2 La griglia metodologicaSegueTab. 1.9 44
Confronto quantitativo dei processi di gestione ordini Attività Metrica
1. Ricezioneordini
•Ordini annui/addetto.
400 600
2a. Evasione da magazzino2b. Evasioneda stabili-mento
•Kg/addetto. 100
3. Spedizione
4. Fattura- zione
•Fatt/addetto (migl. Euro).•Durata media (minuti).
•Kg/addetto.
•Fatturato/addetto (in migliaia di Euro)
1000400
Azienda Alfa Azienda Beta
Non presente.
80
60
•Kg/addetto. 200 100
TotaleProcesso Aggregato
150
1000
250
300
1.2 La griglia metodologicaTab. 1.1045
Confronto qualitativo dei processi di gestione ordini Leva Alfa
1. Flusso Attività •Flusso parcellizzato e sequenziale.•Sistemi informativi non integrati e informazione non condivisa.
•Flusso unificato.•Sistemi informativi integrati e informazione condivisa.
Beta
2. Struttura •Funzionale. •Funzionale.
3. Risorse umane •Specializzati sulle attività.
•Competenze multifunzionali.
4. Strategie e misure •Minimizzare costi.
Tab. 1.11 1.2 La griglia metodologica
•Minimizzare durata media.
46
As-is
AFC/ClienteSpedizioniMagazzinoVendite/Ordini
Ricezione
Verificascorte
Aggiorna-mento dati
ConfezionePricing
Prelievo
Carico
Fatturazione
Prefattu-razione
VerificaAmm.va
Passi e moduli della fase di ri-progettazioneVision per ALFA•Vision: gestione ordini (in tempo reale) con addetto universale invece di flusso parcellizzato•Tempi: 240 minuti •Fatturato per addetto: 55.000 Euro
1.2 La griglia metodologicaFig. 1.1547
Passi e moduli della fase di ri-progettazioneVision per ALFA•Vision: gestione ordini (in tempo reale) con addetto universale invece di flusso parcellizzato•Tempi: 240 minuti •Fatturato per addetto: 55.000 Euro
Uff. commerciale Magazzino
To-be
VerificaCreditoLancioprelievo
Prelievo/Spedizione/Fatturazione
1.2 La griglia metodologicaFig. 1.15 48
Griglia as is – to be Leve Processo esistente Vision del nuovo processo
Gap e azioni da intraprendere
Flussoattività
•Flusso parcelliz- zato.•SI non integrati.
•Flusso unificato e gestito in tempo reale.•Unificare sistemi.•Informativi e basi dati.
StrutturaOrganizza-tiva
•Funzionale. •Processiva •Ridisegno organizzazione
Risorseumane
Misuraprestazioni
•Costi.
•Efficienza. •Competenze•Multifunzionali
•Tempi.
•Addestramento
•Nuovo sistema di monitoraggio
•Ridisegno flussi.•Progettazione e realizzazione nuovo SI.
1.2 La griglia metodologicaTab. 1.1249
Struttura orientata ai compiti di una generica assicurazione
Reparti strutturati per funzione
Protocollo
Clienti
LiquidazionePerizia danni
Contenzioso
Praticheda
liquidare
Praticheda
liquidare
Praticheda
valutare
Praticheda
valutare
Pratiche da valutare
Fig. 1.16 1.3 La Progettazione dei Processi 50
Struttura orientata al cliente di una generica assicurazione
Cliente tipo A
Cliente
Cliente tipo C
ClienteCliente
Cliente tipo B
Contenzioso
Reparti autosufficienti strutturati per clienteSupporto
per eccezione
1.3 La Progettazione dei ProcessiFig. 1.1751
Organizzazione decentrata e organizzazione accentrata
As is To be
Filiale …
Cliente
Inte
rven
to
Chi
amat
a
Filiale 2
Cliente
Inte
rven
to
Chi
amat
aFiliale 1
Cliente
Inte
rven
to
Chi
amat
a Callcenter
Squadra Cliente
ClienteSquadra
Chi
amat
aIntervento Inte
rven
to
Chiamata
1.3 La Progettazione dei ProcessiFig. 1.1852
2.I Sistemi Operativi
DEFINIZIONE
I Sistemi operativi supportano gli scambi informatici all’interno dei singoli Processi, fra Processi della stessa Azienda o di Aziende diverse (Business to Business), fra Utente individuale e Azienda (Business to Consumer).
1
Base dati
Funzione 2Funzione 1 Funzione 3 Funzione …
Architettura generale dei sistemi di supporto operativo
2.1 Architettura dei sistemi di supporto operativo
Scrive, aggiornala base dati
Legge, consultala base dati
Consulta, scrivela base dati
Fig. 2.12
Esempi di transazione
• Aggiornamento delle anagrafi e dei processi produttivi.•Transazioni relative ai laboratori.•Transazioni relative alle commesse di progettazione e di sperimentazione.
1. Progettazione eindustrializzazione
Macro-processo Classi di transazione
•Ordini ai fornitori di materiali diretti.•Ordini ai fornitori di materiali ausiliari e indiretti.•Movimenti dei materiali diretti.•Movimenti dei materiali ausiliari e indiretti.
2. Logistica in ingresso e approvigionamentidi materie prime
3. Produzione •Ordini di lavoro.•Trasformazioni.•Movimenti dei semilavorati.
Tab. 2.1 2.1 Architettura dei sistemidi supporto operativo ( sistemi di elaborazione delle transazioni )
3
Esempi di transazione
•Ordini dei clienti via Web, telefono, posta, negozio, agente. •Movimenti fisici dei prodotti finiti.•Fatture ai clienti, pagamento, rimborsi.
4. Logistica in uscita, marketing evendite
Macro-processo Classi di transazione
•Presenze e assenze.•Retribuzioni.•Gestione dello sviluppo.
5. Gestione delpersonale
6. Amministrazionee attivitàinfrastrutturali
•Prima nota contabile.•Contabilità clienti, fornitori, banche.
2.1 Architettura dei sistemi di supporto operativo
SegueTab. 2.1 4
Tabelle di una generica base di dati di conti corrente
Relazione 1 a n
Tabella OPERAZIONI•Conto #•Operazione #•Documento #•Data operazione•Tipo operazione•Attributi dell’operazione (importo)
Tabella DOCUMENTI•Conto #•Documento #•Data documento •Tipo documento•Attributi del documento #•Lista operazioni•Note
Tabella CONTOInformazioni anagrafiche•Conto #•Cliente #•Data apertura conto•Data chiusura contoInformazioni di stato•Stato del conto (bloccato, attivo …)•Saldo conto•Data ultimo aggiornamento
Tabella CLIENTE•Nominativo•Cliente #•Codice fiscale•Indirizzo•Altri attributi anagrafici•Data ultimo aggiornamento
Fig. 2.2 2.1 Architettura dei sistemi di supporto operativo
5
Esempi di informazioni operative utilizzate in processi gestionali
ProcessoInformazionianagrafiche di stato di evento
1. Prenota-zioni aeree
•Orario. •Disponibilità posti
2. Ricambi •Catalogo prodotti. •Scorte disponibili. •Entrate/uscite.•Richieste prelievo.•Ordini prelievo.
3. Produ-zione
•Prodotti.•Impianti.•Materie prime.
•Capacità disponibile.•Scorte materie prime.•Work in progress (WIP).
•Prenotazioni.
Informazioni sulle transazioni
•Bolle di versamento.•Scarti.•Prelievi magazzino.•Movimenti interni.
2.1 Architettura dei sistemi di supporto operativo
Tab. 2.26
Esempi di informazioni operative utilizzate in processi gestionali
ProcessoInformazionianagrafiche di stato di evento
4. Gestione dei conticorrenti
•Clienti.•Tipologie C/C.
•Saldo C/C.
5. Vendite per corrispon-denza
•Prodotti.•Listino.
•Scorte. •Ordini.
•Operazioni su C/C.
Informazioni sulle transazioni
SegueTab. 2.2
2.1 Architettura dei sistemi di supporto operativo
7
Esempi di programma diproduzione di un’officina
Prodotto Quantità Istruzioni Scadenza
A25 blu/red 14 Trasferta 1
E35 vanishing
Macchinario
Collaudaretutto
16-mag-2010
18-mag-2010
Tornio 4 Collaudareun prodotto
122
V18 green 36 Tornio 1 Collaudare10%
19-mag-2010
2.1 Sistemi per la pianificazione delle operazioni
Tab. 2.3
8
Schema dei sistemi di pianificazione e controllo delle operazioni
Pianificazione
•Acquisizione degli obiettivi•Analisi dei vincoli•Elaborazione del programma
•Acquisizione dati dai sistemi di elaborazione transazioni•Elaborazione dei valori di avanzamento•Analisi degli scostamenti fra obiettivi e risultati•Previsioni a finire e ripianificazioni
Controllo avanzamento
Fig. 2.3 2.1 Architettura dei sistemi di supporto operativo ( ERP )
9
Schema generale del portafoglio applicativo aziendale
2.2 Il portafoglio applicativo
Portafoglio direzionale ( ° 1,2 )(orizzontale)
Pianificazione e controllo strategico ( °1 )
Pianificazione e controllo direzionale ( °2 ) (controllo budgettario, reporting, altri)
Portafoglio operativo (verticale)
Portafoglio istituzionale (orizzontale)
Elaborazioni a supportodei processi primari
caratteristici di ciascunsettore industriale
Am
min
istr
azio
ne
Ges
tion
e R
isor
seU
man
e
Alt
ri p
roce
ssi
di s
vilu
ppo
Fig. 2.410
Articolazione funzionale dei processi amministrativi
2.2 Il portafoglio ISTITUZIONALE
Amministrazione e finanza
FinanzaAmministrazione
Contabilità generale
Crediti clienti
Fatture attive
Fatture passive
Finanziamenti
Banche
FinanzaAutorizzazioneLiquidazione
Libro giornale
Bilancio
Verifica fatture
Imputazione
Emissione
Sollecito
Gestione incasso
ImputazioneCasse aziendaliTesoreriaRapporti conbanche
Pratichefinanziarie
Programmazioneliquidità
Fig. 2.511
La griglia del portafoglio applicativo in un’azienda manifatturiera
2.3 Il portafoglio OPERATIVO delle imprese manifatturiere
Progettaz. &Industrializz.
Fabbri-cazione
Distribuzionee vendita
1. Analisi strategica eambientale
•Osservatorio tecnologico.
•Marketing acquisti.
2. Pianifica-zione
Approvvi-gionamento
•Marketing.
3. Gestione dei dati tecnici
•(irrilevante).
•Piano della produzione.
•Previsioni vendita.
•Piano degli acquisti.
•Piano dei progetti.
•Anagrafe dei clienti.•Catalogo dei prodotti.
•Anagrafe impianti.•Cicli di lavorazione.
•Anagrafe dei fornitori.•Distinta base di produzione.
•Archivio disegni.•Distinta base di progetta- zione.
Tab. 2.412
La griglia del portafoglio applicativo in un’azienda manifatturiera
2.3 Il portafoglio operativo delle imprese manifatturiere
Progettaz. &Industrializz.
Fabbri-cazione
Distribuzionee vendita
4. Program-mazioneoperativa
•Pianificazione dei progetti.
•Programmazio- ne forniture.
5. Schedula-zione
Approvvi-gionamento
•Programma- zione trasporti e consegne.
•Programma- zione stabilimenti.
•Schedulazione dei reparti.
•Schedulazione dei trasportatori.
•Schedulazione delle consegne e solleciti(expediting).
•Schedulazione dei progetti e dei reparti
SegueTab. 2.4 13
La griglia del portafoglio applicativo in un’azienda manifatturiera
2.3 Il portafoglio operativo delle imprese manifatturiere
Progettaz. &Industrializz.
Fabbri-cazione
Distribuzionee vendita
6. Flusso degli ordini
•Schede di lavoro.
•Gestione ordini ai fornitori
7. Flusso deimateriali &operazioni
Approvvi-gionamento
•Gestione ordini dei clienti.
•Gestione ordini alla produzione.
•Movimenta- zione delle scorte inFabbrica.•Controllo avanzamento produzione.
•Spedizioni e trasporto•Magazzini prodotti finiti.
•Ricezione e collaudo•Magazzini materie prime•Conto lavorazione
•Gestione laboratori.
SegueTab. 2.4 14
2.3 Il portafoglio applicativo delle imprese manifatturiere
Tab. 2.5
1. AnalisiStrategica(analisiambiente e mercato)
•Previsioni di mercato: evoluzione, struttura.•Monitoraggio dei trend di mercato, della innovazione tecnologica, ecc.
•Complessità elevata.•Volumi limitati.•Informazioni diver- sificate (numeriche, grafiche, testuali).
2. Pianifica-zioneannuale
•Dimensionamento dei volumi di attività.•Coordinamento delle operazioni.•Innovazione dei pro- dotti e dei processi.
•Informazioni interne e strutturate.•Processo aziendale interfunzionale (ri- flette il ciclo e non i confini dei reparti).
•Modelli di calcolo complessi.•Volumi contenuti.•Dati sintetici.
Profilo dei livelli d’elaborazione di un’azienda manifatturiera
•Consultazione individuale di banche dati Internet.• Informazioni esterne, asincrone rispetto alle operazioni (per esempio, ricerche di mercato, studi, ban- che dati).
Obiettivo Flusso Informativo Complessità e volumi Pianificazione delle operazioni
15
2.3 Il portafoglio applicativo delle imprese manifatturiere
SegueTab. 2.5
3. Program-mazioneoperativa
•Calcolo dei program- mi di attività e controllo del loro avanzamento.•Sincronismo delle operazioni.•Ottimizzazione delle capacità produttive.
•Modelli di ottimizzazione.•Sistemi a supporto di processi com- plessi che possono comprendere molti livelli.•Dati di analiticità pari a quella dei sistemi esecutivi.
Profilo dei livelli d’elaborazione di un’azienda manifatturiera
•Informazioni interne e strutturate.• Processo interfunzionale.
Obiettivo Flusso Informativo Complessità e volumi Pianificazione delle operazioni
16
2.3 Il portafoglio applicativo delle imprese manifatturiere
SegueTab. 2.5
1. Flusso degli ordini
•Elaborazione transazioni. •Automazione della manualità e/o guida operativa.
Profilo dei livelli d’elaborazione di un’azienda manifatturiera
•Flusso interfunzionale.• Input a pianificazione operativa.
Obiettivo Flusso Informativo Complessità e volumi Elaborazione delle transazioni •Elaborazione
“leggi/scrivi”.•Grandi volumi di transazioni.•Basi dati grandi e complesse.•Critico il traccia- mento dell’ordine.
2. Flusso dei materiali
•Registrazione eventi. •Guida alla movimen- tazione scorte.
•Flusso interfunzionale e locale (stratificato su più livelli).• Feedback a pianificazione operativa.•Dati interni (scorte pro- prie) ed esterni (scorte fornitori e scorte clienti).
•Elaborazione “leggi/scrivi”.•Medi volumi di transazioni.•Basi dati grandi .•Critico il traccia- mento dell’ordine.
17
2.3 Il portafoglio operativo delle imprese manifatturiere
SegueTab. 2.5
3. Flusso delleoperazioni
•Registrazione eventi. •Guida all’esecuzione delle operazioni.
•Flusso locale (stratificato su più livelli).•Feedback a pianificazione operativa.•Dati interni.
•Elaborazione “leggi/scrivi”.•Grandi volumi di transazioni.•Basi dati grandi e complesse.•Critica la raccolta dei dati in tempo reale.
Profilo dei livelli d’elaborazione di un’azienda manifatturiera
Obiettivo Flusso Informativo Complessità e volumi Elaborazione delle transazioni
18
2.3 Il portafoglio operativo delle imprese manifatturiere
SegueTab. 2.5
1. Gestione dei datitecnici
•Definire e normalizzare la configurazione dei prodotti e dei processi. •Gestire l’evoluzione di prodotti e processi.
•Informazioni interne e strutturate, integrabili con informazioni complesse (testi, grafici) e con informazioni esterne, per esempio, su forniture e fornitori.•Processo interfunzionale (riflette il ciclo di svilup- po del prodotto).
•Grandi banche dati.•Vari livelli di aggregazione dei dati.•Problematica la coerenza cross-company di codifiche e aggiornamenti.
Profilo dei livelli d’elaborazione di un’azienda manifatturiera
Obiettivo Flusso Informativo Complessità e volumi Gestione dei dati tecnici
19
2.3 Il portafoglio applicativo delle imprese manifatturiere
Profilo dei livelli di pianificazione di un’azienda manifatturiera
1. Pianoannuale
Obiettivo
1. Pianooperativo
Orizzontetemporale Input
Dettaglioprodotto
tipico
DettaglioUnità
produttive Commenti
Pianifica-zione degliobiettivi diproduzionesegmentatiper mese.
LivelloPiano
Annuale. Obiettivi di vendita, capacità produttiva disponibile.
ProdottiCompleta-mente defi-niti.
Stabili-mento oReparto.
------------
Program-mare gliordini deiclienti afronte deivincoli pro-duttivi e della ottimiz-zazione degli Impianti.
Ordini dei clienti e/o della rete di vendita.
Mese corrente +mese diriserva.
Classi di prodotto (aggrega- zioni massi- me).
Stabili-mento.
Stabiliscele priori-tà di ese-cuzione degli ordi-ni dei clienti e liassegna aivari stabi-limenti.
Tab. 2.620
2.3 Il portafoglio applicativo delle imprese manifatturiere
Profilo dei livelli di pianificazione di un’azienda manifatturiera
ObiettivoOrizzontetemporale Input
Dettaglioprodotto
tipico
DettaglioUnità
produttive CommentiLivelloPiano
Settimanacorrente +settimanadi riserva.
OrdiniClienti pro-grammati.
La pro-gramma-zione puòessere af-finata fi-no a defi-nire lasequenza di lavora-zione deisingolipezzi dalavorare(sequencing)
Reparto.
SegueTab. 2.6
3. Pro-gramma-zione
Componentidei prodotti,singola la-vorazione,singoloreparto.
Calendariz-zare le atti-vità deireparti inragione degli ordinidei clientiche sonostati pro-grammati.
21
2.3 Il portafoglio applicativo delle imprese manifatturiere ( gestione dati tecnici )
Fig. 2.6
Schema orientativo di una distinta base di prodotto
Prodotto (A)
Parte (2)Parte (1) Parte (3)
Parte (3,2)Parte (1,1) Parte (1,3)Parte (1,2) Parte (3,1)
261642
3 17
22
2.3 Il portafoglio applicativo delle imprese manifatturiere
Fig. 2.7
Informatizzazione del portafoglio applicativo di un’impresa manifatturiera: uno schema di riferimento
Portafoglio direzionale
CIM
Portafoglio operativoPortafoglio istituzionale
ERP
CRM
Am
min
istr
azio
ne
Ges
tion
eri
sors
e u
man
e
Alt
ri p
roce
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Dis
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uzi
one
e ve
nd
ita
Pos
t-ve
nd
ita
e al
tri
pro
cess
i pri
mar
i
E-procurement
23
Tab. 2.7
Caratteristiche di alcune soluzioniper l’informatizzazione delle imprese manifatturiere
Soluzione Tecnologie chiave
1. Procedure singole:progetti customdal 1960 al 1990
•Soluzione ad hoc (custom).•Linguaggi di programma- zione classici (per esempio, COBOL e C++).•Architetture di elaborazione prevalentemente centralizzate.
•Benefici da sostituzione: maggiore efficienza nella elaborazione dei dati.•Ottimizzazione locale delle risorse per esempio, minori scorte a magazzino, minore organico per le paghe ecc.
Benefici potenziali
2. MRPManufacturingResource Planningdal 1970 al 1995
•Integrazione orizzontale e verticale dei processi intra-organizzativi (ma ancora parziale).•Bilanciamento dei fattori produttivi (macchinari, scorte, manodopera) ed efficienza del processo di produzione.
•Pacchetti integrati.•Database.•Architetture di elaborazione prevalentemente centralizzate.
24
•Integrazione fra informatica di processo e informatica gestionale.•Elaborazione in tempo reale.•Reti di fabbrica composte da microprocessori (PLC) e server di vario tipo.
•Integrazione orizzontale della fabbrica.•Integrazione verticale fra fasi di esecuzione e fasi di programmazione delle ope- razioni nella fabbrica.•Eliminazione di tempi mor-
4. ERPEnterprise Resource Planningdal 1990 circa
•Integrazione orizzontale e verticale dei processi intra- organizzativi (completa, in-clude anche processi ammi-
•Pacchetti integrati con un unico modello di dati.•Architetture client-server (rete dal 1997-98).
SegueTab. 2.7
3. CIMComputer IntegratedManufacturingdal 1980 circa
ti e risorse tampone, efficienza del processo di fabbricazio-ne, qualità dei prodotti.
nistrativi, finanziari e di pianificazione strategica).•Trasformazione dei processi interni all’azienda.•Efficienza dei fattori produttivi (vedi MRP).•Indicatori di processo (qualità, servizio-tempest., efficienza).
25Caratteristiche di alcune soluzioni
per l’informatizzazione delle imprese manifatturiere Soluzione Tecnologie chiave Benefici potenziali
5. CRMCustomerRelationshipManagementdal 1995 circa
•Pacchetti integrati per l’intero ciclo su cliente: vendite via agenti, Web e call center, marketing, customer care, fatturazioni e simili.•Architetture client-server e Web.
•Abbattimento dei costi di transazione per il cliente.•Integrazione orizzontale e verticale dei processi di gestione dei clienti (interorganizzativi).
6. E-Procurementdal 1995 circa
•Integrazione orizzontale e verticale dei processi di gestione dei fornitori (inter-organizzativi).•Abbattimento dei costi di transazione: - per il compratore (sem- plificazione dei flussi). - per il venditore (accesso al mercato).
•Pacchetto per l’intero ciclo di acquisto: ricerca e catalogo, gestione del processo via workflow, asta (auctioning), creazione di un mercato elet- tronico (electronic market place).•Architetture basate su tecnologie Internet.
SegueTab. 2.7 26
Caratteristiche di alcune soluzioniper l’informatizzazione delle imprese manifatturiere
Soluzione Tecnologie chiave Benefici potenziali
Livelli di elaborazione dell’architettura CIM
LivelloEsempi di contenuti
applicativi
Macchina •PLC (Programmable Local Control) basati su micro- processori.
Esempi ditecnologie
Cella •Microprocessori governati da personal computer o elaborati ad hoc.
•Successione dei flussi fra gruppi di macchine.
Tab. 2.8
•Esecuzione del processo fisico.
Area •Reti locali con server di me- die dimensioni e posti di lavoro interattivi.
•Programmazione esecutiva di reparto.•Movimentazione fisica dei materiali.
•Server con basi dati aziendali.
•Acquisti di materie prime.•Sistemi inter-stabilimento.
•Server di stabilimento.•Programmazione della produzione.
Azienda
Stabilimento
272.4 L’architettura CIM (Computer Integrated Manufacturing)
Funzionalità del sistema di Melfi ( Stabilimento multiprodotto )
Area gestitaPrincipali funzionalità
ed elaborazioni
1. Processo di fabbricazione
•Il sistema copre in sostanza quasi tutti i cinque livelli dello schema CIM, inclusa la gestione dei dati tecnici di base.
Note
Tab. 2.9
•Ordini alla fabbricazione.•Programmazione delle unità tecnologiche dello stabilimento.•Gestione della struttura del prodotto (distinta base di produzione).•Gestione dei traguardi di impostazione vetture.•Monitoraggio scorte in fabbri- cazione (Work in progress).•Controllo lead-time (tempo di servizio degli ordini clienti.
2. Gestionemateriali
•Programmazione ai fornitori.•Ricevimento merci.•Avanzamento consegne.•Distribuzione alle linee.
•Il sistema copre i segmenti bassi dello schema ERP della gestione dei materiali.
282.4 L’architettura CIM
Funzionalità del sistema di stabilimento di Melfi
Area gestitaPrincipali funzionalità
ed elaborazioni
3. Gestione manodopera
•La gestione della manodo- pera è finalizzata alla veri- fica e al bilanciamento del programma di produzione.
Note•Rilevazione manodopera disponibile (rilevazione presenze).•Gestione delle specializzazioni e quali- fiche per assegnazione.•Verifica dei fabbisogni.•Bilanciamento delle risorse.•Valutazione utilizzo della manodopera.
4. Gestioneimpianti
•Rilevazione degli stati funzionali.•Analisi fermate e interventi manutentivi.•Esecuzione interventi di manutenzione.•Indicatori per “gestione a vista”.
•L’automazione ha annulla- to la tradizionale distinzio- ne fra produzione e manu- tenzione.
SegueTab. 2.9
5. Gestionequalità
•Acquisizione dati dai sistemi controllo qualità.•Feedback sulle operazioni critiche.•Analisi dei dati rilevati.
•Il sistema consolida i dati raccolti da sistemi specia- lizzati.
292.4 L’architettura CIM (Computer Integrated Manufacturing)
Schema di un sistema MRP: il caso COPICS
(Common Production Information Comunication System) fine anni ‘70Fig. 2.8
Gestione distinta base
Piano principaleproduzione
Gestione cicliproduzione
Pianificazionefabbisogni
Rilascio ordini offi-cina (shop order)
Controllo produzione
Gestione acquisti
Pianificazionecapacità produttiva
Gestione scorte(parametri)
Gestione magazzino
Gestione ricevimentomaterie prime
30
Funzionalità di un sistema ERP ( SAP R3 )
Fig. 2.9
Human ResourceManagement•Personnel management.•Organization management.•Payroll accounting.•Time management.•Personnel development.
Financial Management•Treasury.•Controlling.•Documento #.•Enterprise controlling.•Investment management.
Logistics ( MRP )•Product data management.•Production planning & control.•Materials management.
•Plant maintenance.•Quality management.•Sales & distribution.•Service management.
312.5 I sistemi ERP (Enterprise Resource Planning)
Ambiente tecnologico SAP R/3 (SAP 1999)
Fig. 2.10
ABAP/4, C, C++, HTML, JAVA, ActiveX-Controls
Windows 3.1, Windows 95, Windows NT,OSF/motif, OS/2 Presentation Manager (PM), Java
ADABAS DDB2 for AIX
INFORMIX-OnlineORACLE
ADABAS DMS SQL Server
INFORMIX-OnLineORACLE
DB2/400 DB2/390
AIX ReliantDigital UNIX UNIXHP-UX Solaris
Windows NT OS/400 OS/390
Unix SystemsBull IBMDigital SNIHP SUN
Bull/Zenit Digital NCRCompaq HP SequentData General IBM SNI
IBMAS/400
IBMS/390H
S.O.
L
DB
S.G.
H=Hardware S.O.=Sistemi Operativi D.B.=Database S.G.=SAP-GUI L=Linguaggi
322.5 I sistemi ERP (Enterprise Resource Planning)
Un esempio di modello di riferimento del processo di gestione del magazzino (manuali SAP)
Fig. 2.11 Arrivomateriali
Verifica materiali
Ordine acquisto
Ricevimento merciDelivery note
Risultati verifica
Materialirifiutati
Materialibloccati
Materialiaccettati
Legenda
Evento
Input/output Unità org.
Controlloqualità
Produzione
Attività Processo
Operatori logici
Control flow
Informazionie materiali
332.5 I sistemi ERP (Enterprise Resource Planning)
Benefici dei sistemi ERP
Fig. 2.12
2%
8%
2%
5%
19%
8%
22%
17%
30%
9%
14%
13%
34%
44%
2%
4%
4%
4%
12%
12%
14%
18%
18%
20%
20%
22%
41%
57%
0% 10% 20% 30% 40% 50% 60%
Sales & Operations Planning
On-time delivery
Supplier management
Transportation/Logistic
Financial close cycle
Maintenance
Order management/Cycle time
Procurement
Productivity improvements
IT cost reduction
Revenu/Profit
Cash management
Personnel reductions
Inventory
% Benefici effettivi% Benefici attesi
34
2.6 Il portafoglio applicativo dellesocietà di servizi ( ES. Banche )
Catena del valore di una società di servizi e processi diproduzione, distribuzione e erogazione dei servizi
Fig. 2.13
Margine
Margine
Attività infrastrutturaliGestione delle risorse umane
Processi di sviluppo della tecnologiaComunicazione interna ed esterna
Predisposizionedelle condizioni
produttive
Attività diBack Office
Attività diFront Office
Attività diprocacciamentodella clientela
Distribuzione dei servizi
Erogazione dei servizi
Produzione dei servizi
35
2.6 Il portafoglio applicativo dellesocietà di servizi
Schema delle attività di gestione della conoscenza ( Vero capitale dell’azienda )
e pianificazione dei servizi
Fig. 2.14
Obiettivi di vendita
Progettazione dei servizi
Personalizzazione dei servizi
Servizi post-vendita
Valutazione del livello di servizio
Analisi di mercato e web
DB aziendale
36
L’approccio alla comunicazione a due livelli
Fig. 2.15
Gestione della conoscenzaDati non strutturati
MainframeDati strutturati
Knowledge worker
Redattori
Livello1
Livello2
37
Automazione front office – internet banking
Classificazione di canali e tecnologie per l’interazione banca-cliente
Fig. 2.16
Clienti Corporate banking Retail (personal) banking
Canali Remote banking(livello logico) Electronic banking
Canali Telephone banking(livello fisico) (telefono GSM smartphone)
Pc banking TV banking
Tecnologie(livello logico)
Connessione diretta
Internet Interattiva Teletext
(+ telefono)
Tecnologie(livello fisico)
Satellite(+ telefono)
Cavo digitale
Commutata Dedicata
Analogica Digitale (modem) (ISDN, DSL)
38
Costi e diffusione delle alternative tecnologiche per larealizzazione di un canale di distribuzione virtuale
Fig. 2.17
Costi
Diffusione
Internet TV TV interattiva
Screen-phone ( Telefono a tastiera + schermo esteso )
Telefonia fissa
Telefoniamobile
PC/Internet
Teletext
PC/Connessione diretta
39
AUTOMAZIONE DEL FRONT END e BANCHE VIRTUALIModello organizzativo per le banche virtuali
Fig. 2.18
Direttoresistemi
informativi
Direttoreoperativo
DirettoreCustomer
center
Direttore marketing
Responsabileprestiti
Direttoreamministrativo
Funzionesistemi
operativi
Presidenza e Direzione generale
Call CenterHelp desktelefonico
Funzionemarketing
Funzioneprestiti
Amministrazio-ne e controllo
di gestione
Direttore di filiale
Personale di Front office
ResponsabileCredito
al consumo
Attività spesso affidate in outsourcing
Eventuali filiali leggere
40
Internet
Internet banking: architettura hardware di riferimento
Fig. 2.19
Web server
Web server
Web server
LAN internadella banca
Firewall
Firewall
Cliente IB
Web server
SQLServer SNATCP/IP
Serverapplicativo
Mainframe (server dati)
41
Sistema di help desk: architettura hardware di riferimento
Fig. 2.20
Rete pubblica
SNA
NTserver
(Telemarketing)Gestore delle call list
Gestore del flussotelefonico e dei dati
Router
Interactive voiceresponse IRV
TCP/IP
ISDN
ISDN ISDN
TCP/IP
Call management
system PBX/ACD CallvisorPC
TCP/IP
Mainframe
42
2.7 I sistemi di Customer RelationshipManagement (CRM) e le aziende di utility
Schema della correlazione inversa fra valore del cliente e numero di clienticon quel valore: approccio tradizionale e approccio CRM
Fig. 2.21
Numero dei clienti
Valore dei clienti
Marketing uno-a-uno(one-to-one marketing)
Marketing di massa(mass marketing)
43
2.7 I sistemi di Customer RelationshipManagement (CRM) e le aziende di utility
Applicazioni di un Sistema CRM
Fig. 2.22
•Sistemi classici di informatizzazione del ciclo dell’ordine•Tecnologia classica di elaborazione degli ordini
Order management ( primo passo )
Gestione di vendite complesse
Tele-assistenzaal cliente CC
Sistemi front enddi self service Web
•Automazione delle forze di vendita nel settore farmaceu- tico, nei produttori di beni strumentali e complessi ecc.•Configuratori di prodotti e generatori di proposte tecnico-commerciali
•Numeri verdi, centri telefoni- ci di prenotazione e assisten- za al pubblico ecc.•Interfacce telefoniche computer per la gestione del cliente
•Tecnologia Web•Presentazione del catalogo prodotti e personalizzazione dell’offerta (Amazon)
44
DW cliente
2.7 I sistemi di Customer RelationshipManagement (CRM) e le aziende di utility
CRM di una generica società telefonica: architettura di riferimento
Fig. 2.23
DW prodottoAltri DW eData mart Sistemi di evasione degli ordini e di erogazione del servizio
Incassi e crediti
Biling
Gestione OrdiniSpeciali
(logica DSS)
Business intelligence
Gestione ordi-ni e controlloavanzamento
(order management)
Gestione richieste
d’intervento(troubleticket)
Dati cliente
Dati prodotto
Altri data base
Automazione marketing e pianificazione delle campagne
SFA Call center Web
Gestione dei canali
Dati su investimenti
Feed-back
Avanzamento ordinisituazione richieste
Ordini daeseguire
Dati sui consumi del cliente
Gestioneamministrativa
Gestione ordini
Feed-back
Ordini daeseguire
45
GESTIONE DEI CANALI DI VENDITAIntegrazione fra sistemi di gestione delle campagne
di promozione e sistemi CRM
Fig. 2.24
Sistemi di Business Intelligence
Canali clienteE-mail, Web, Sms, Portali …
Call Center
Gestione campagne
•Altre infor- mazioni: reclami, comport- amenti …
•Profili
•Indici per scheda cliente.
•Contatti.•Adesioni.•Comporta- mento ris- petto al canale/ contatto.
•Liste con- tatti.•Offerta.•Informazio- ni al cliente.
•Contatti.•Adesioni.•Comporta- mento ris- petto al canale/ contatto.
•Liste contatti.•Offerta.
•Contatti.•Adesioni.•Comportamento rispetto al canale/contatto.
46
GESTIONE DEI CANALI DI VENDITA
Gestione delle opportunita’ e Sales Force Automation
Fig. 2.25
Creazione eidentifica-
zionedelle
opportunità(lead)
Pipeline Aggiornamento budget
Contatto
AnalisiPost mortem
Sviluppoconfigurazione
Gestione delleopportunità
visite
Installazione
Gestionedel cliente
Basecliente
Specificarequisiti
Richiestad’offerta
Presentazionedimostrativa
Assistenzapost vendita
Modello econo-mico d’offerta
Negoziazionecontratto
Proposta
Ok
Ok
Spedizione
Ordine daevadere
Libri contabili
Si
Si
No
No
47
GESTIONE DEI CANALI DI VENDITA
Supporto GIS ( Geographical Information System) per la pianificazione delle vendite
Fig. 2.26
SC CommissionDriving sales with precision
Sales TeamShow Hierarchy
13 September 98
09 December 97
Information To Plot:
Data Start Date:
Organization America
South East
West CoastCentral
Regional ManagersEuropeAsia
Harington, GlennNew JerseyConnecticut
New YorkJohnson, SteveSimmer, LiseCampbell, Stan
North East
Summary Transaction Historical Projected Research Analysis
ClearData End Date:
Data Source:
Sales Revenue
New Product InitiativesNew Customers
Competitive Losses
Tipo di informazioni da tracciare
Gruppo di lavoroZona secondo la richiestadi informazioni da tracciare
Territory Management•Middletown
ORANGE
•New Haven•Danbury
Warwick
Monroe
•Yonkers
•Newburgh
FAIRFIELD•Bridgeportetown
WESTCHESTER
SUSSEX
BRONXMASSAU
Franklin
NEW YORK
US County Boundarieby CompLosses 1 Dot = 0.5
US County Boundarieby Gross Profit 0,57 to 0,71 0,45 to 0,57 0,21 to 0,45 0.03 to 0,21
BERGEN
•Mt. Kiset
•Peekskill
SC Commission Territory Management
48
2.7 I sistemi di Customer RelationshipManagement (CRM) e le aziende di utility
Interdipendenza informativa fra le diverse funzionalità CRM (indicativa)
Tab. 2.10
Daticlienti
Dati sulprodottoe servizio
Dati su ordinee trouble
ticketSFA CRUD
Web
-CRUD
CRUD
CRUD
CRUD
CRUD
CRUD
RURU
RU
RU
RU -
-
R
R
R
R
Call center
Gestione ordini
Trouble Ticketing
Bollettazione
Gestione incassi
49
R
-
C = Creazione dei Dati R = Lettura U = Aggiornamento D = Cancellazione