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5 U N I T À 4 1. STRUTTURA E TIPI DI DESCRIZIONE Ripassiamo insieme 2. SCOPI COMUNICATIVI Quale scopo può avere un testo descriivo? 3. TECNICHE DELLA DESCRIZIONE Quali sono le principali tecniche descriive? Facciamo il punto La mappa delle conoscenze Laboratorio competenze Grammatica Scriura Speciale esame 1 Immagina di essere un commesso del supermercato delle parole e di dover rimeere nello scaffale “cavallo” le parole seguenti nei due scomparti della descrizione “oggeiva” e “soggeiva”. mammifero puledrino taglia medio-grossa finimenti giumenta razza purosangue manto libertà ippica baio carezze correre prati erbivoro CAVALLO DESCRIZIONE OGGETTIVA DESCRIZIONE SOGGETTIVA 2 Per essere sicuro di aver fao un buon lavoro chiedi aiuto ai tuoi compagni. Formate quindi dei gruppi di tre e assegnate i ruoli all’interno del gruppo: un moderatore, un segretario/controllore del tempo e un portavoce. Confrontate le scelte che avete compiuto individualmente nell’esercizio 1 e arrivate a una classificazione condivisa. Avete in tuo 20 minuti. 3 Avete 10 minuti per usare le parole dell’esercizio 1 all’interno di una breve descrizione del cavallo dal punto di vista soggeivo e oggeivo. Scaduto il tempo, confrontate il vostro testo con quello degli altri gruppi. Il moderatore modera la discussione e facilita la partecipazione di tui. Il segretario/controllore del tempo scrive i contributi di tui i compagni e controlla che i tempi vengano rispeati. Il portavoce comunica alla classe il lavoro svolto dal gruppo. FORME Il testo descrittivo 1 Prima di cominciare… Per aiutarti nello studio, apri La bussola delle competenze a p. 2 STRUMENTI DI NAVIGAZIONE v a i a p.2

I T À N U 1 Prima di cominciare… delle competenze Il testo ......1 Immagina di essere un commesso del supermercato delle parole e di dover rimettere ... Se la descrizione è soggettiva

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UN

IT

ÀFORME

4

1. STRUTTURA E TIPI DI DESCRIZIONE

Ripassiamo insieme

2. SCOPI COMUNICATIVI

Quale scopo può avere un testo descrittivo?

3. TECNICHE DELLA DESCRIZIONE

Quali sono le principali tecniche descrittive?

Facciamo il punto

La mappa delle conoscenze

Laboratorio competenze

Grammatica Scrittura Speciale esame

1 Immagina di essere un commesso del supermercato delle parole e di dover rimettere nello scaffale “cavallo” le parole seguenti nei due scomparti della descrizione “oggettiva” e “soggettiva”.

mammifero • puledrino • taglia medio-grossa • finimenti • giumenta

• razza • purosangue • manto • libertà • ippica • baio

• carezze • correre • prati • erbivoro

CAVALLO

DESCRIZIONE OGGETTIVA DESCRIZIONE SOGGETTIVA

2 Per essere sicuro di aver fatto un buon lavoro chiedi aiuto ai tuoi compagni. Formate quindi dei gruppi di tre e assegnate i ruoli all’interno del gruppo: un moderatore, un segretario/controllore del tempo e un portavoce.

Confrontate le scelte che avete compiuto individualmente nell’esercizio 1 e arrivate a una classificazione condivisa. Avete in tutto 20 minuti.

3 Avete 10 minuti per usare le parole dell’esercizio 1 all’interno di una breve descrizione del cavallo dal punto di vista soggettivo e oggettivo. Scaduto il tempo, confrontate il vostro testo con quello degli altri gruppi.

Il moderatore modera la discussione e facilita la partecipazione di tutti.

Il segretario/controllore del tempo scrive i contributi di tutti i compagni e controlla che i tempi vengano rispettati.

Il portavoce comunica alla classe il lavoro svolto dal gruppo.

FORME

Il testo descrittivo1 Prima di cominciare…

Per aiutarti nello studio, apri La bussola delle competenze a p. 2

STRUMENTI DI NAVIGAZIONE

vai a p.2

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1 Il testo descrittivo FORME

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PER TUTTI

Che cos’è un testo descrittivo?Il testo descrittivo è un testo che fa vedere (descrive) con il linguaggio verbale (testo) come è fatto un oggetto attraverso:

` la vista, (forme, dimensioni, colori);

` l’udito, (suoni, rumori, versi, voci);

` l’olfatto, (odori, profumi, fragranze);

` il gusto, (sapori di dolce, salto, piccante ecc.).

Che cosa può essere oggetto di una descrizione?L’oggetto di una descrizione può essere reale o fantastico. Può essere una cosa, una persona, un animale, un luogo o anche un fenomeno (ad es. un temporale), un processo (ad es. trasformazione di un fiore in un frutto), un’emozione (ad es. rabbia o tristezza), una foto, un dipinto, un brano musicale (si parla di descrizioni di descrizione).

Che differenza c’è tra descrizione oggettiva e soggettiva?La descrizione oggettiva descrive la realtà in modo neutro, distaccato ed esatto; usa dati certi, scientifici, misurabili e condivisibili da tutti; ha scopo prevalentemente informativo.

La descrizione soggettiva rappresenta l’oggetto esprimendo giudizi, emozioni e sentimenti personali; ha scopo prevalentemente espressivo-emotivo.

Quale linguaggio è usato nelle descrizioni? ` La descrizione oggettiva usa un lessico chiaro e univoco,

neutro e preciso, molti aggettivi qualificativi, il tempo presente del modo indicativo, frasi brevi, di indicatori spazio-temporali.

` La descrizione soggettiva usa un lessico ricco e suggestivo, aggettivi qualificativi ma anche espressioni figurate (similitudini, metafore, personificazioni ecc.), uso dei tempi presente e imperfetto, frasi lunghe.

Ripassiamo insieme SCOPRI

Quali aspetti caratterizzano la descrizione di una persona?Il testo descrive identità, aspetto fisico, comportamento, carattere, condizioni socio-culturali, biografia.Se la descrizione è soggettiva esprime punti di vista del narratore o di altri sulla persona descritta oppure sentimenti ed emozioni che essa suscita.

Quali aspetti caratterizzano la descrizione di un animale?Il testo descrive identità, aspetto fisico, comportamento, carattere.Se la descrizione è soggettiva esprime punti di vista del narratore o di altri sull’animale descritto oppure sentimenti ed emozioni che esso suscita.

Quali aspetti caratterizzano la descrizione di un oggetto?Il testo descrive aspetto esteriore, funzionamento e destinazioni d’uso, origine e storia.Se la descrizione è soggettiva esprime punti di vista del narratore o di altri sull’oggetto descritto oppure sentimenti ed emozioni che esso suscita.

Quali aspetti caratterizzano la descrizione di un luogo?Il testo descrive localizzazione, conformazione, origine e storia, punto di osservazione.Se la descrizione è soggettiva esprime punti di vista del narratore o di altri sul luogo descritto oppure sentimenti ed emozioni che esso suscita.

STRUTTURA E TIPI DI DESCRIZIONE1

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1 Il testo descrittivo FORME

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Quale scopo può avere un testo descrittivo?La descrizione può costituire un testo autonomo, ma è più frequente incon-trarla sotto forma di sequenza all’interno di testi la cui funzione globale non è descrittiva, ma narrativa, argomentativa, informativa. In ogni caso, il testo descrittivo può avere diversi scopi comunicativi.

1 Scopo informativo. La descrizione serve a informare, a far conoscere al destinatario un oggetto a lui poco noto fornendogli tutte le informazioni utili in maniera quanto più completa e neutra.

La si trova in testi tecnico-scientifici come enciclopedie, dizionari e ma-nuali oppure in guide turistiche, previsioni del tempo ecc.

2 Scopo persuasivo o argomentativo. La descrizione serve a persuadere o a sostenere un’opinione, per questo mette in risalto solo alcuni aspetti dell’oggetto, utili a formarne l’immagine desiderata.

La si trova in testi pubblicitari come volantini, brochure, cataloghi, spot radiofonici o televisivi, annunci immobiliari, oppure in articoli di giornale e recensioni che prendono in esame un film, un libro, una mostra o un qualsiasi altro evento culturale da promuovere o bocciare.

3 Scopo espressivo-emotivo. La descrizione serve a esprimere emozioni e stati d’animo oppure ad ambientare un racconto e a delineare i tratti fisici, psicologici e comportamentali di un personaggio.

La si trova perlopiù in testi letterari (poetici e narrativi), ma anche nei diari e nelle lettere.

SCOPRI

osservo

Descrizione a scopo informativo

Le previsioni del tempo descrivono le condizioni meteorologiche in arrivo su un territorio, allo scopo di informarne il destinatario.

DOMENICA26 Maggio

LUNEDÌ27 MaggioPrevalenza di bel tempo, salvo maggiore variabilità su Sardegna, alta Toscana, Levante Ligure e Nordest, con qualche pioggia possi-bile. Generale aumento termico, su valori diurni più gradevoli.

MARTEDÌ28 MaggioProgressivo peggiora-mento al Nord a con piogge e temporali a partire da Alpi e Nordo-vest; piogge e rovesci sparsi in risalita anche al Centro con maggiore coinvolgimento delle tirreniche…

Instabile al Centro, Campania, Lucania, medio-alta Puglia e Molise con piogge e acquazzoni sparsi; più soleggiato altrove, specie al Nordovest e sulle estreme regioni meridionali. Freddo…

PREVISIONI DEL TEMPO

>

Descrizione a scopo persuasivo

La descrizione del prodotto, che ne illustra tutte le qualità, vuole convincere il destinatario della bontà del prodotto stesso e spingerlo così a comprarlo.

OPZIONE RAPIDO Risultati ideali, in meno tempo. L’opzione Rapido ti consente di ridurre al minimo i tempi di lavaggio, garantendo risultati perfetti.

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CAPACITÀ

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7 KGDescrizione a scopo espressivo-emotivo

In questo testo Pascoli descrive con poche suggestive pennellate (i colori sono al centro del componimento) la terribile immobilità della natura negli attimi prima che si scateni un temporale e arrivi la notte. È chiaro lo scopo espressivo-emotivo del testo: il paesaggio rispecchia lo stato d’animo cupo e tormentato del poeta.

SCOPI COMUNICATIVI2

Un bubbolìo lontano... Rosseggia l’orizzonte, come affocato, a mare;nero di pece, a monte, stracci di nubi chiare: tra il nero un casolare:un’ala di gabbiano.

(G. Pascoli, Temporale, in Myricae, Rizzoli)

LAVATRICE A CARICA FRONTALE

WHIRLPOOL: 7 KG - DLC7012

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1 Il testo descrittivo FORME

1 Scrivi per ciascuno dei seguenti testi descrittivi qual è il suo scopo comunicativo, motivando la tua risposta.

a. Notte di neve […] La grande pianura è bianca, immobile e senza voce.

Non un rumore, non un suono; tutta la vita è scomparsa. Ma a volte si sentono, come un triste lamento Cani senza riparo urlare all’angolo di un bosco. Non più canti nell’aria, né stoppie sotto i nostri piedi. L’inverno è sceso su tutta la fioritura; Alberi spogli all’orizzonte alzano I loro scheletri bianchi come fantasmi. […]

(G. De Maupassant)

• Descrizione a scopo:

• Motivo:

b. Vacanza in Croazia? La risposta è “Sì”! Spiagge e natura, arte e storia, buona cucina e divertimento. A una

vacanza in Croazia si può dire solo «Sì!». Anzi, «Da!». D’altronde, basta dare un’occhiata a una qualsiasi galleria di immagini per fare una corposa lista di ottimi motivi per scegliere que-sta terra balcanica come meta di viaggio. Motivi che risiedono nella lunga costa lambita da un mar Adriatico cristallino come non mai, nelle isole – quelle note per la movida e quelle in cui domina la quiete –, negli incantevoli parchi nazio-nali dell’entroterra e insulari, nelle città che si presentano come suggestivi mu-sei all’aperto dai mille stili architettoni-ci, nelle decine di località e attrazioni da vedere e da vivere. Così tante e così di-verse che, non di rado, chi visita la Cro-azia per la prima volta dice «Sì!» anche a una seconda vacanza.

(www.edenviaggi.it)

• Descrizione a scopo:

• Motivo:

imparo facendo

>

c. Vita in trincea Tutto era difficile all’interno di una trincea. Durante il periodo bellico

i soldati dovevano affrontare dei momenti durissimi in prima linea, in strutture più o meno provvisorie, con il costante terrore di essere prima o poi colpiti da qualche cecchino o dal ricevere l’ordine di pre-pararsi all’assalto. Esperienze che segnarono molti uomini per tutta la vita, come dimostrano i molti casi di malattie mentali sviluppate già durante la guerra o appena tornati nelle proprie case.

Sin dall’inizio la preparazione dell’esercito fu assolutamente insuffi-ciente rispetto a quelle che erano le caratteristiche di questa guerra. Sia il Comando Supremo che il Governo non seguirono i consigli presenti nelle varie relazioni militari alleate e non badarono nem-meno a preparare i propri uomini ad un conflitto di lungo periodo. Certi che Trieste sarebbe stata conquistata nel giro di poche set-timane, i soldati si ritrovarono con le sole dotazioni estive e con strumenti tutt’altro che moderni.

Molti soldati, nel primo anno di guerra, combatterono con in testa dei semplici berretti, ornamenti tipici del XIX secolo, che non pote-vano di certo fermare le pallottole sparate dalle trincee nemiche o dai cecchini. Nessuno poi, all’inizio, spiegò ai soldati italiani di restare accovacciati nelle trincee e di non sporgersi. Ancora più imbarazzan-te fu la mancanza di pinze tagliafili in grado di creare velocemente dei varchi tra i reticolati nemici, posizionati tra la prima linea offensi-va e la prima linea difensiva. Più un soldato perdeva tempo in questa operazione, più probabilità c’erano di essere colpiti dai nemici.

I problemi erano numerosi anche quando le armi tacevano. Le scar-pe erano del tutto inadatte per resistere al fango o al terreno pie-troso del Carso o delle montagne. Nel giro di poche settimane si trasformavano in suole di legno a malapena indossabili e questo ovviamente provocava dei seri problemi ai piedi dei soldati. Le fe-rite erano molto frequenti così come i congelamenti, curati con lo stesso grasso che avrebbe dovuto servire per lucidare le calzature. Le borracce per l’acqua erano di legno (assolutamente anti-igieni-che) mentre le tende per dormire (quando c’erano) erano inutilizza-bili con la pioggia. Molto spesso i soldati furono costretti a crearsi degli alloggi di fortuna per la notte, in buche coperte da un semplice telo, in anfratti del terreno dove si dormiva gli uni attaccati agli altri per disperdere il meno calore possibile.

(www.itinerarigrandeguerra.it)

• Descrizione a scopo:

• Motivo:

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1 Il testo descrittivo FORME

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TECNICHE DELLA DESCRIZIONE3

Il Sistema Solare Il Sistema Solare è composto dal Sole, da 8 pianeti (tra i quali la Terra) e da un insieme di tantissimi corpi celesti minori, le comete e gli asteroidi, dei quali non si conosce il numero. Pianeti, comete e asteroidi ruotano tutti intorno al Sole, ciascuno lungo un’orbita diversa. Molti pianeti possiedono a loro volta dei satelliti, corpi rocciosi più piccoli che vi orbitano intorno. Il satellite più famoso è quello della Terra: la Luna.

I pianetiI pianeti si possono suddividere in due modi. La prima suddivisione riguarda la loro distanza dal Sole. Distinguiamo tra i pianeti interni, cioè i più vicini, e quelli esterni, i più lontani. Tra i pianeti interni, troviamo nell’ordine: Mercurio (il più vicino al Sole), Venere, la Terra e Marte. I pianeti esterni sono invece il gigante Giove, Saturno, Ura-no, Nettuno e infine il lontanissimo Plutone. L’altro modo in cui si è soliti suddividere i pianeti riguarda la loro composizione. Forse sei abituato a pensare a un pianeta come a un corpo roccioso come la Terra su cui vivi, ma non tutti i pianeti sono così. In realtà, soltanto i pianeti interni sono solidi e quindi possie-dono una superficie ben definita. Per questo motivo si chiamano anche pianeti rocciosi. I pianeti rocciosi sono molto più piccoli e densi degli altri. Gli altri pianeti, i più grandi, sono costituiti da un piccolo nucleo solido centrale, ricoperto da uno strato fluido mol-to spesso, il quale a sua volta è circondato da un involucro di gas. Questi pianeti vengono detti quindi pianeti gassosi o giganti e non possiedono una superficie come la Terra.

Quali sono le principali tecniche descrittive? Per descrivere un oggetto, l’autore può disporre le informazioni secondo di-versi ordini o criteri, che determinano la struttura del testo. Ecco i principali:

` enumerazione: il testo elenca dati o informazioni in successione lineare o caotica (ad es. per associazione di idee);

` ordine logico o gerarchico: la descrizione parte da una visione d’insieme e scende progressivamente nei particolari, sempre più piccoli e ravvici-nati, o viceversa va dal particolare al generale; ma possono esistere altri criteri logici, come descrivere una persona prima dal punto di vista este-riore poi interiore, oppure descrivere un luogo prima dal punto di vista paesaggistico e poi architettonico ecc.;

` ordine spaziale: l’oggetto viene descritto spostando lo sguardo da una parte all’altra di uno spazio circoscritto, per esempio dal basso verso l’al-to o viceversa, da destra verso sinistra o viceversa, dal primo piano allo sfondo o viceversa, dall’interno all’esterno o viceversa;

` ordine temporale: la descrizione dell’oggetto segue le tappe di costru-zione o di manifestazione dell’oggetto stesso, ed è quindi un elenco di azioni o fenomeni concatenati (è il caso della descrizione di un tramonto attraverso tutte le sue fasi, o quella di una casa attraverso le sue tappe di realizzazione);

` tecnica sensoriale: l’oggetto viene descritto attraverso informazioni pro-venienti dai cinque sensi: vista, olfatto, udito, tatto, gusto (vol. 1);

` criterio comparativo: la descrizione dell’oggetto viene fatta attraverso un confronto con altri oggetti (cose, persone, ambienti o altro), a esso paragonabili nell’insieme o per precise caratteristiche.

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>

Ordine logico-gerarchico

La pubblicità utilizza spesso la tecnica dell’enumerazione per elencare con chiarezza e, allo stesso tempo, enfatizzare le caratteristiche di un prodotto.

Questa descrizione del Sistema Solare procede dal generale (il sistema nel suo insieme) al particolare (i corpi celesti che lo compongono).

Enumerazione

La descrizione dei pianeti segue invece uno schema logico che vedi sintetizzato nella mappa.

PIANETI

Distanza dal Sole Composizione

Pianeti interni Pianeti esterni Pianeti solidi e rocciosi, piccoli e densi

Pianeti gassosi o giganti

Mercurio, Venere, Terra, Marte

Mercurio, Venere, Terra, Marte

Giove, Saturno, Urano, Nettuno, Plutone

Giove, Saturno, Urano, Nettuno, Plutone

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1 Il testo descrittivo FORME

Annuncio immobiliareCATANIA PIAZZA ARMERINA pressi, in piccola palazzina ultimo piano ottimo appartamento quattro vani. La sua disposizione interna lo rende gradevole e ben fruibile: si entra direttamente nella zona giorno dove troviamo un bellissimo open space composto da cucina e soggiorno con isola cottura cen-trale. Su questa parte a destra si affaccia il soppalco sotto il quale si accede alla lavanderia. La zona notte sul lato opposto è composta da una camera matrimoniale e una camera singola disposte una di fronte all’altra e il servizio, in fondo.

La nascita delle ochette selvaticheEra giunto il grande momento: per ventinove giorni avevo covato le mie venti preziose uova di oca selvatica; o meglio, solo negli ultimi due giorni avevo tolto le uova alla tacchina alla quale le avevo af-fidate, per metterle dentro la mia incubatrice. Volevo infatti spiare ben bene il momento in cui sarebbero sgusciati fuori i piccoli, e ora quel momento fatidico era arrivato.Molte cose importanti devono accadere in una di queste uova di oca selvatica: accostandovi l’orecchio si ode dentro scricchiolare e muo-versi qualcosa e poi, ecco, si percepisce chiaramente un flebile, flau-tato “piip”. Dopo ci vuole ancora un’ora perché si apra un buchino, attraverso il quale si scorge la prima cosa visibile del nuovo uccello: la punta del becco, con sopra il cosiddetto dente dell’uovo; il movimen-to del capo con cui il dente, dal di dentro, viene spinto contro il gu-scio dell’uovo, non provoca solo la rottura del guscio, ma anche uno spostamento dell’uccellino che vi giace dentro tutto avvoltolato su se stesso, e che lentamente gira. Il dente si muove tracciando una fila di buchini a cerchio; alla fine, quando il cerchio è completo, l’uccello, stendendo il collo fa sollevare l’intera calotta del guscio.Lentamente, a fatica, libera allora il lungo collo che non riesce ancora bene a sostenere il pesante capino. Anche la nuca rimane incurvata nella posizione che ha avuto nell’embrione fin dall’inizio: occorrono altre ore perché le articolazioni si distendano e diventino flessibili, perché i muscoli si rafforzino e pren-dano a funzionare gli organi che permettono l’equilibrio, perché insomma l’ochetta appena nata incominci ad avere il senso del sopra e del sotto e possa liberamen-te sollevare il capo.

(K. Lorenz, L’anello di re Salomone, Adelphi)

Un’agenzia di viaggi pubblicizza una delle sue mete turistiche più interessanti: la Grecia. E lo fa accendendo tutti i sensi del lettore: la vista, l’udito, l’olfatto, il tatto, il gusto.

Tecnica sensoriale

Grecia, in tutti i sensiFarsi trasportare indietro nel tempo di duemilacinquecento anni mentre si cammina tra le rovine dell’Acropoli. Preparare il palato ai sapori unici che nascono dal connubio tra cultura turca e italiana, percepirne le fragranze. Farsi pizzicare la lingua dal sapore pungen-te dello tzatzíki, mentre nelle orecchie risuonano le note malinco-niche del rebetika, il blues locale.Lasciarsi cullare dalle onde del mare, talmente blu da confondersi con il cielo, mentre il meltemi soffia fresco dall’Egeo accarezzando la pelle. Sentire il suono della nave che entra in porto e approdare su isole che sembrano dipinte: bianco, blu e i colori bruni della terra. La Grecia è il luogo in cui i sensi lavorano senza sosta, c’è troppo da vedere, assaggiare e ascoltare per metterli a riposo.

(www.edenviaggi.it)

Lepri e conigli È facile distinguere tra lepri e conigli. Le lepri sono più grandi, han-no orecchie e zampe molto più lunghe e occhi con pupilla ristretta. Per salvarsi dai predatori, confidano sulla propria velocità nella fuga. Non hanno una tana ma vivono tra l’erba o tra i cespugli. I conigli, invece, trovano protezione nella densa vegetazione della macchia e dei boschi in cui vivono e scavano nel terreno gallerie profonde, in cui possono vivere numerosi. Meno veloci delle lepri, i conigli procedono con cautela, pronti a rifugiarsi nella propria tana con la quale mantengono un collegamento olfattivo continuo.

(Enciclopedia Treccani)

In questa voce di Enciclopedia la descrizione delle lepri avviene in parallelo con quella dei conigli, con cui hanno in comune molte cose pur presentando alcune differenze. Le caratteristiche delle due specie di animali vengono dunque messe a confronto.

Criterio comparativo

La descrizione segue un percorso spaziale: il lettore/visitatore ha quasi l’impressione di camminare lungo il percorso tracciato e di vedere con i propri occhi gli ambienti descritti.

Ordine spaziale

In questo brano Konrad Lorenz, un famoso studioso del comportamento animale, descrive con minuziosi particolari la schiusa delle uova di oca selvatica. La descrizione segue momento per momento le fasi di questo affascinante evento naturale, usando molte locuzioni temporali che ne indicano la durata.

Ordine temporale

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1 Il testo descrittivo FORME

1 Indica con una crocetta le tecniche descrittive impiegate nei seguenti testi. Poi disegna l’oggetto della descrizione.

a. Una torta mozzafiato Per le torte e i torroni, avevano chiamato un pasticcere di Yvetot. Poiché era il suo pri-mo lavoro in quel paese, si era impegnato al massimo e, alla fine del pranzo, presen-tò lui personalmente una torta a più piani che sollevò grida di ammirazione. Su una base di cartone azzurro raffigurante un tempio con portici, colonnati e statuette di stucco tutt’intorno dentro nicchie costellate di stelle in carta dorata, si alzava un torrione di savoiardi, circondato da piccole fortificazioni di pasta degli angeli candita, mandorle, uva passa, spicchi d’arancia; infine, sulla piattaforma superiore, una verde prateria con rocce, laghi di marmellata e barche di gusci di nocciole, un amorino che si dondolava su un’altalena di cioccolato, i cui sostegni terminavano con due veri boccioli di rosa, a guisa di palline.

(G. Flaubert, Madame Bovary)

A EnumerazioneB Ordine logico o gerarchicoC Ordine spaziale

D Ordine temporale E Tecnica sensorialeF Criterio comparativo

b. Un negozio dalle mille attrazioniErano casse, gabbie, ceste, panieri straripanti di grosse mele gialle o ros-se, di pere oblunghe, di uva violacea. Erano distese di manghi e di fichi, di meloni e di angurie, di limoni, di melegrane, sacchi di mandorle, di noci, di pistacchi, cassette di uva di Smirne e di Corinto, banane seccate, frutta candita, datteri secchi, gialli e traslucidi. C’erano salumerie, templi dalle mille colonne, dai soffitti sovraccarichi di prosciutti e salsicce, an-tri scuri in cui si ammassavano montagne di ciccioli, sanguinacci avvol-tolati come cordami, barili di crauti, di olive violacee, di acciughe sotto sale, di cetrioli dolci.

(G. Pérec, Le cose)

A EnumerazioneB Ordine logico o gerarchicoC Ordine spaziale

D Ordine temporale E Tecnica sensorialeF Criterio comparativo

imparo facendo

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c. Las Meninas di VelázquezIl dipinto a una prima osservazione appare semplice: all’interno di una delle stanze del palazzo reale dell’Alcázar, adibita a studio del grande pittore, viene rappresentata l’erede al trono, Margherita, accompagnata dal suo seguito, composto dalla damigella d’onore che si piega verso la principessa, la dama d’onore posta dietro a Margherita, sulla destra di chi guarda, e i due nani di corte.Sulla sinistra appare Diego Velázquez: è in piedi con pennello e tavo-lozza, intento a dipingere; sulla destra e più indietro rispetto alla prima fila di persone appaiono un’altra dama d’onore e un uomo della corte. In fondo sono appesi alcuni quadri dipinti dal genero di Velazquez e raffi-guranti le Metamorfosi di Ovidio; accanto a questi quadri e posto vicino alla porta è appeso uno specchio in cui sono riflessi i regnanti, genitori della principessa. In mezzo alla porta, in piedi su una scala è ritratto il ciambellano della regina.

(cultura.biografieonline.it)

A EnumerazioneB Ordine logico o gerarchicoC Ordine spaziale

D Ordine temporale E Tecnica sensorialeF Criterio comparativo

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La mappa delle conoscenze

SCOPRIFacciamo il punto

PER TUTTI

1918

d. I CantalamappaGuido e Adele sono scesi dall’Autopesce, e mi sono sembrati strani forte. Guido porta sempre un cappello da cowboy, ha occhiali con la monta-tura rosso ciliegia, una barbetta bianca da cinese e una treccia di capelli grigi lunga fino al sedere. Porta camicie senza colletto con gilet colo-ratissimi, jeans pieni di toppe che saranno poco meno vecchi di lui, e sandali infradito col calzino bianco, come li vedi nei cartoni animati giapponesi. Anche Adele ha gli occhiali, ma con la montatura azzurra brillante, e una treccia grigia ancora più lunga di quella del marito. Porta vestiti lar-ghi e variopinti, che si intonano con i gilet che regala a Guido.

(Wu Ming, Cantalamappa, ElectaKids)

A EnumerazioneB Ordine logico o gerarchicoC Ordine spaziale

D Ordine temporale E Tecnica sensorialeF Criterio comparativo

e. Il letto di Ulisse e PenelopeCresceva nel cortile un alto ulivoflorido, rigoglioso, a lunghi rami,ch’era massiccio come una colonna.Intorno a questo il tàlamo1 io costrussie lo compiei con ben commésse pietre2;con cura poi vi sovrapposi il tettoe v’infissi per ultimo le portesaldamente adattate e ben congiunte.Io tolsi allora al frondeggiante ulivotutta la chioma, e gli recisi il fustopiù su della radice; indi3 con l’ascia,dirizzatolo tutto a fil di squadra,ben destramente4 levigai quel troncoper sostegno del letto, e in ogni partelo traforai col tràpano. Su questaopera prima allor costrussi il lettoe lo compii con ricchi intarsii d’oroe d’argento e d’avorio, e sopra alfinecinghie vi stesi di purpureo cuoio.

(http://www.mondadorieducation.it)

A EnumerazioneB Ordine logico o gerarchicoC Ordine spaziale

D Ordine temporale E Tecnica sensorialeF Criterio comparativo

Informativo: serve a far conoscere al destinatario della descrizione un oggetto a lui poco noto. È presente in dizionari, enciclopedie, guide turistiche ecc.

Persuasivo o argomentativo: serve a persuadere, a sostenere un’opinione. Mette in risalto solo alcuni aspetti dell’oggetto, quelli utili a formarne l’immagine desiderata. È presente in volantini pubblicitari, cataloghi, annunci immobiliari ecc.

Espressivo-emotivo: serve a esprimere o rappresentare emozioni e stati d’animo. È presente in testi letterari (poetici e narrativi), ma anche nei diari e nelle lettere.

Ordine logico o gerarchico: la descrizione parte da una visione di insieme dell’oggetto e scende progressivamente nei particolari.

Ordine spaziale: la descrizione dell’oggetto avviene spostando lo sguardo da una parte all’altra di uno spazio circoscritto (ad es. dall’alto al basso, da destra a sinistra, dal primo piano allo sfondo ecc.).

Ordine temporale: la descrizione dell’oggetto segue le tappe di costruzione o manifestazione dell’oggetto stesso (ad es. descrivere una casa attraverso le sue fasi di realizzazione).

Enumerazione: dati e informazioni sono elencati in maniera lineare o caotica.

Tecnica sensoriale: l’oggetto viene descritto attraverso le informazioni provenienti dai cinque sensi (vista, tatto, olfatto, udito, gusto).

IL TESTO DESCRITTIVO

SCOPI COMUNICATIVI

TECNICHEDESCRITTIVE

1. tàlamo: “stanza matrimoniale”. Odisseo comprende la diffidenza di Penelope e la rassicura mostrando di conoscere il segreto del loro letto: l’aveva costruito lui stesso sul ceppo di un ulivo radicato al suolo, quindi non avrebbe potuto essere trasportato da nessun’altra parte.

2. lo compiei... pietre: lo realizzai con pietre ben saldate tra loro.

3. indi: poi.4. destramente:abilmente.

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Laboratorio competenze FORME1 Il testo descrittivo

Denotazione e connotazione REGOLA ESEMPI

Quando descrivi un oggetto puoi farlo utilizzando un linguaggio denotativo e/o connotativo.

Una parola ha significato denotativo quando è indicato con precisione e neutralità.

Una parola ha significato connotativo quando contiene una sfumatura emotiva, soggettiva. La connotazione può essere positiva o negativa.

Linguaggio denotativo

Gatto denutrito

Linguaggio connotativo

Connotazione positiva

Gattino affamato

Connotazione negativa

Gattaccio famelico

1 Trasforma ogni parola con significato denotativo in parole con significato connotativo (positivo o negativo), usando alterazioni, sinonimi o perifrasi.

PAROLA NEUTRA CONNOTAZIONE POSITIVA CONNOTAZIONE NEGATIVA

dimora Casetta,

taverna Bettola,

cane

padre

automobile Catorcio,

ridere Sghignazzare,

piangere Sciogliersi in lacrime,

gentile

vasto

brullo

Grammaticaabc 2 Osserva questa immagine e scrivi tutte le parole che ti vengono in mente, prima quelle con significato denotativo, poi connotativo (positivo).

PAROLE DENOTATIVE

Alterazioni REGOLA ESEMPI

Le alterazioni servono per dare una connotazione positiva o negativa alle parole.

L’alterazione può essere di cinque tipi:

- diminutivo

- vezzeggiativo

- accrescitivo

- peggiorativo

- diminutivo verbale

Casina

Amoruccio

Ragazzone

Giornataccia

Canticchiare

3 Scrivi per ciascuna alterazione di che tipo è.

a. Ometto

b. Omino

c. Omone

d. Omaccio

e. Omaccione

a. Ragazzino

b. Ragazzetto

c. Ragazzotto

d. Ragazzaccio

e. Ragazzone

4 Scrivi sul quaderno per ciascuna delle seguenti parole tutte le alterazioni che ti vengono in mente.

casa – pazzo – donna – gente – vento – furbo

PAROLE CONNOTATIVE

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Laboratorio competenze FORME1 Il testo descrittivo

fondo al cortile un vecchione tutto bianco con un abito troppo corto e i calzoni sbrindellati, i gomiti appoggiati su una larga tavola di pietra e la testa tra le mani. Mi fermai un istante, ed uno di quelli uomini mi dis-se sottovoce: «Zitto! È il padrone. È sempre così dopo la disgrazia del figliuolo». In quel momento una donna e un ragazzetto, vestiti di nero, passarono accanto a noi con dei messali dorati in mano, ed entrarono in casa. Allora quell’uomo aggiunse: «Sono la padrona e il figlio mi-nore che tornano da messa. Ci vanno tutti i giorni, da quando l’altro si è ucciso... Ah, signore, che desolazione! Il vecchio indossa ancora gli abiti del morto, e non c’è verso di farglieli lasciare... Va’! muoviti!». Il carretto si mosse per partire. Ma io, messo ormai in grande curiosità, pregai il carrettiere di farmi posto accanto a lui; fu lassù, in mezzo al fieno, che potei sapere tutta la storia dolorosa.

(A. Daudet, L’amore impossibile, Einaudi)

Riscrittura1 Leggi e analizza il testo seguente: l’autore francese Pérec usa qui la tecnica

dell’enumerazione caotica per descrivere una delle piazze più caratteristiche di Parigi: Place Saint-Sulpice. Il testo consiste in un inventario – che non finisce qui ma dura pagine e pagine – di persone, cose, oggetti, luoghi, numeri, lettere, colori, odori con cui l’autore tenta di “esaurire” la descrizione della piazza.

Un luogo pariginoLa data : 18 ottobre 1974 L’ora : 10 h 30 Il luogo : Bar Tabacchi Saint-Sulpice Il tempo : Freddo secco. Cielo grigio. Qualche schiarita. Abbozzo d’inventario per qualcuna delle cose strettamente visibili: - Alcune lettere dell’alfabeto, alcune

parole : «KLM» (sulla busta di un passante), una «P» maiuscola che significa « parcheggio » ; «Hôtel Récamier», «Rue du Vieux-Colombier », «bar La Fon-taine Saint-Sulpice», «Parc Saint-Sulpice».

- Alcuni simboli convenzionali: frecce, sotto la «P» dei parcheggi, una legger-mente puntata verso terra, l’altra orientata in direzione di rue Bonaparte (lato Luxembourg), almeno quattro cartelli di divieto d’accesso (un quinto è riflesso su uno degli specchi del caffè).

- Alcune cifre : 86 (posto in testa a un autobus della linea n° 86, sopra l’indica-zione del luogo verso cui sta andando: Saint-Germain-des-Près), 1 (targa del n° 1 di rue du Vieux-Colombier ), 6 (sulla piazza che indica che ci troviamo nel 6° arrondissement di Parigi).

Riassunto1 Ti proponiamo adesso di esercitarti nel riassunto di un testo

descrittivo. Per farlo dovrai seguire le indicazioni generali che hai via via appreso, tenendo conto anche delle particolari caratteristiche del testo descrittivo. Osserva lo schema.

FASE 1 – Lettura e comprensione del testo

Segui il senso generale del testo e le categorie delle informazioni e dei dati.

Fai attenzione anche allo scopo della descrizione e alla tecnica descrittiva utilizzata.

FASE 2 – Lavoro sul testo Individua le parti e le informazioni principali del testo.

FASE 3 – Stesura del riassuntoScrivi il riassunto collegando le idee-chiave secondo un ordine logico e rielaborando il testo di partenza.

FASE 4 – Revisione del riassunto Controlla il contenuto e la forma.

Per andare al villaggio, scendendo dal mio mulino, si passa davanti ad una masseria costruita presso la strada maestra, in fondo a un gran cortile, dove sono piantati alcuni olmi. È quella la vera casa del fattore provenzale coi tegoli rossi, la facciata scura e irregolare e qua e là scal-cinata, con la banderuola sull’alto fienile, la carrucola per tirare su il fieno, del quale si vedono alcuni ciuffi sporger fuori.Perché quella casa m’aveva colpito? Perché quella porta chiusa mi ave-va dato una stretta al cuore? Non avrei potuto dirlo, e tuttavia la vista di quella casa mi faceva rabbrividire. C’era troppo silenzio intorno! Quan-do si passava di lì, i cani non abbaiavano, e le faraone scappavano senza emettere un suono. All’interno nessuna voce. Nulla! nemmeno un sonaglio di mula. Se non vi fossero state le tendine bianche alle fi-nestre e non si fosse veduto il fumo salire su dal tetto, si sarebbe detto che quella casa fosse disabitata. Ieri, verso mezzogiorno, tornavo dal villaggio, e, per ripararmi un po’ dal sole, rasentavo le mura della mas-seria all’ombra degli olmi... Davanti a quella, lì sulla strada, alcuni gar-zoni silenziosi finivano di caricare un carretto di fieno. Il portone era rimasto aperto, ed io, nel passare, gettato dentro uno sguardo, vidi in

Scrittura

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Laboratorio competenze FORME1 Il testo descrittivo

- Alcuni fugaci slogan : «De l’autobus, je regarde Paris » (Dall’autobus, guardo Parigi)

- Un po’ di terra : ghiaia ammucchiata e sabbia. - Un po’ di pietre : il bordo dei marciapiedi, una fontana, una chiesa, delle case... - Un po’ d’asfalto - Alcuni alberi (con foglie, spesso ingialliti) - Una porzione abbastanza grande di cielo (1/6 forse del mio campo visivo) - Uno stormo di piccioni che all’improvviso si precipita sullo spartitraffico cen-

trale, tra la chiesa e la fontana - Alcune vetture (resta da fare il loro inventario) - Alcuni esseri umani- Una specie di bassotto- Un po’ di pane (baguette) - Un po’ d’insalata (riccia?) che in parte fuoriesce da una sporta.

(Georges Pérec, Tentativo di esaurimento di un luogo parigino)

2 Sul modello di Pérec, fai anche tu una descrizione simile di un luogo a piacere della tua città e intitolala “Un luogo [milanese, fiorentino, romano, napoletano, palermitano ecc.]”. Ricorda che l’impressione che il tuo testo deve dare è quella di una fotografia, scattata in un preciso istante della giornata. Puoi partire dall’osservazione diretta oppure scattare una fotografia e trasformarla in testo.

3 Adesso riscrivi il tuo testo cambiando tecnica descrittiva: invece dell’enumerazione caotica utilizza ad esempio l’ordine spaziale, o un’altra tecnica a piacere. Cerchia tra i seguenti connettivi quelli spaziali. Potrebbero esserti utili per la stesura del tuo testo.

In lontananza – in quel momento – sopra – adesso – allora – in precedenza – mentre – a quei tempi – verso – a destra – fino a – prima – all’esterno – lì – una volta – vicino – ora – sotto – nel frattempo – qui – in alto – intanto che – in direzione di – a quel punto – alla fine – a sinistra – successivamente – all’interno – là – dopo molto tempo – dietro – qualche giorno fa – poi – in seguito – davanti – anticamente – in basso – in fondo

4 Riscrivi nuovamente il tuo testo cambiando lo scopo della descrizione: immagina ad esempio di doverla usare per convincere i lettori a visitare la città (scopo persuasivo), oppure per dimostrare ai tuoi genitori che è una città invivibile o viceversa molto piacevole e ricca di stimoli, argomentando la tua opinione (scopo argomentativo).

5 Leggi questa buffa descrizione di un gatto e scegli un altro animale per scriverne una sullo stesso modello. Sei in grado di farci ridere altrettanto?

Il gattoIl gatto è un animale che ha due zampe davanti e due zampe sul lato destro e due zampe sul lato sinistro. Le zampe davanti gli ser-vono per correre, le zampe dietro gli servono da freno. Il gatto ha una coda che segue il suo corpo. Essa finisce improvvisamente. Egli ha dei peli sotto il naso, rigidi come fili di ferro. È per questo che egli è nell’ordine dei “filini”. Ogni anno il gatto desidera avere dei piccoli. Allora li fa: è a questo momento che diventa una gatta.

(Compito di un bambino di nove anni, «Le Figaro», 1952)

Scrittura creativa6 Componi per iscritto sul quaderno la descrizione di una persona a piacere tra i tuoi

amici o familiari. Rispetta le caratteristiche formali del testo descrittivo studiate nell’unità, seguendo questo procedimento:

• Scegli la persona che vuoi descrivere: • Decidi a quale scopo vuoi descriverla:

per farla conoscere a qualcuno (scopo informativo) per convincere qualcuno delle sue infinite qualità (scopo persuasivo) per far capire i sentimenti che suscita in te (scopo espressivo-emotivo)

• Stabilisci di conseguenza quale tipo di descrizione farai:

oggettiva soggettiva

• Decidi quale o quali tecniche descrittive impiegare (vedi pp. 12-15):

enumerazione: ad esempio, sul modello della piazza Saint-Sulpice, puoi fare alla rinfusa un inventario di tutte le qualità interiori ed esteriori della persona, seguendo un criterio di libera associazione di idee;

ordine logico o gerarchico: puoi scegliere di descrivere la persona prima dal punto di vista fisico, poi comportamentale, o viceversa; prima come lo vedono gli altri poi come lo vedi tu; o seguendo qualsiasi altro criterio logico;

ordine spaziale: questo ordine si riferisce alla descrizione fisica, cioè dall’alto verso il basso o viceversa: dal davanti al dietro o viceversa;

ordine temporale: puoi descrivere la persona come è cambiata nel tempo; tecnica sensoriale: puoi descriverne l’aspetto, il profumo, la morbidezza

dell’abbraccio, la voce; criterio comparativo: puoi descrivere la persona paragonandola a un’altra.

• Per prepararti alla scrittura, fai una ricerca lessicale. Per ogni aspetto della persona (fattezze, carattere, comportamento ecc.) scrivi tutte le parole che ti vengono in mente con significato denotativo e connotativo, come hai fatto nell’es. 2 p. 162. Scrivine il più possibile!

DENOTATIVO CONNOTATIVO

• Scrivi il tuo testo cercando di utilizzare tutte le parole (nomi, aggettivi, verbi) che hai individuato e rispettando i criteri di stesura sopra stabiliti.

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Laboratorio competenze FORME1 Il testo descrittivo

Preparazione alla prova scritta

TIPOLOGIA A : produzione di un testo descrittivoTra le tracce dell’esame scritto di Italiano potresti trovare una traccia in cui ti viene chiesto di scrivere un testo descrittivo, cioè di descrivere una persona, un oggetto, un ambiente, una situazione, fenomeni reali o immaginari. Questa traccia d’esame può contenere un’immagine (dipinto o foto) che serve da spunto per la tua descrizione.Ecco qualche esempio di traccia su cui esercitarti.

Prima di iniziare a scrivere leggi attentamente la traccia, ponendo l’attenzione su:• lo scopo per il quale devi scrivere: informativo, espressivo emotivo oppure

persuasivo, ben sapendo che lo scopo determina il tipo di descrizione: oggettiva se lo scopo è informativo, soggettiva se lo scopo è emotivo-espressivo, oggettiva o soggettiva se lo scopo è persuasivo;

• il destinatario, ossia a chi ti rivolgi.

TRACCIA 1 Osserva attentamente la riproduzione del di-

pinto di Pierre-Auguste Renoir, Ragazze al piano. Dopo aver descritto in modo oggettivo i personaggi presenti, soffermati sulle impres-sioni che suscita in te questa immagine.

1 Osserva attentamente l’immagine e la traccia a essa collegata. Poi rispondi alle domande seguenti. Per aiutarti abbiamo sottolineato le parole della traccia che ti guidano nelle risposte.a. Quale tipo di descrizione ti viene richiesto

di fare? A Oggettiva B Soggettiva C Entrambe b. Quale scopo ha la descrizione che ti viene

richiesto di fare? Puoi indicare più scopi. A Informativo B Espressivo C Persuasivo

Procedi ora alla stesura della traccia.

TRACCIA 2 Osserva attentamente la fotografia

della tavola imbandita qui riprodotta e descrivila in modo dettagliato, im-maginando di raccontare a un amico come era preparata la tavola di casa tua il giorno di Natale.

2 Osserva attentamente l’immagine e la traccia a essa collegata. Poi rispondi alle domande seguenti. Per aiutarti abbiamo sottolineato le parole della traccia che ti guidano nelle risposte.

a. Quale tipo di descrizione ti viene richiesto di fare?

A Oggettiva B Soggettiva C Entrambe

b. Quale scopo ha la descrizione che ti viene richiesto di fare? Puoi indicare più scopi.

A Informativo B Espressivo C Persuasivo

TRACCIA 3 Osserva attentamente la fotografia qui

riprodotta e descrivila, immaginando di dover pubblicare il tuo testo sul sito dell’agenzia di viaggi per cui stai lavo-rando.

3 Osserva attentamente l’immagine e la traccia a essa collegata. Poi rispondi alle domande seguenti. Per aiutarti abbiamo sottolineato le parole della traccia che ti guidano nelle risposte.

a. Quale tipo di descrizione ti viene richiesto di fare?

A Oggettiva B Soggettiva C Entrambe

b. Quale scopo ha la descrizione che ti viene richiesto di fare? Puoi indicare più scopi.

A Informativo B Espressivo C Persuasivo

SPECIALE ESAME