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IBM Tivoli Workload Scheduler Note sul rilascio Versione 8.2 (Rilascio di manutenzione aprile 2004) SC13-3363-01

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IBM Tivoli Workload

Scheduler

Note sul rilascio

Versione 8.2 (Rilascio di manutenzione aprile 2004)

SC13-3363-01

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IBM Tivoli Workload

Scheduler

Note sul rilascio

Versione 8.2 (Rilascio di manutenzione aprile 2004)

SC13-3363-01

���

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Nota

Prima di utilizzare questo prodotto e le relative informazioni, consultare la sezione “Informazioni particolari” a pagina 25.

Edizione aggiornata (aprile 2004)

Questa edizione si riferisce alla versione 8, rilascio 2, livello di modifica 0 di IBM Tivoli Workload Scheduler

(numero programma 5698-WSH) ed a tutti i successivi rilasci e modifiche se non diversamente indicato nelle nuove

edizioni.

© Copyright International Business Machines Corporation 1999, 2004. Tutti i diritti riservati.

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Indice

Prefazione . . . . . . . . . . . . . . v

Rilascio di manutenzione . . . . . . . . . . v

Come contattare l’assistenza software IBM . . . . v

Convenzioni utilizzate in questo manuale . . . . v

Convenzioni tipografiche . . . . . . . . . v

Variabili e percorsi specifici del sistema operativo vi

Pubblicazioni . . . . . . . . . . . . . . vi

Pubblicazioni per IBM Tivoli Workload Scheduler vi

Pubblicazioni per IBM Tivoli Workload

Scheduler per z/OS . . . . . . . . . . vii

Softcopy Collection Kit per IBM Tivoli Workload

Scheduler per z/OS . . . . . . . . . . vii

Pubblicazioni correlate . . . . . . . . . viii

Accesso alle pubblicazioni in linea . . . . . viii

Richiesta di pubblicazioni . . . . . . . . viii

Feedback sulle pubblicazioni . . . . . . . . ix

Capitolo 1. Informazioni su questo

rilascio . . . . . . . . . . . . . . . 1

Nuove funzioni . . . . . . . . . . . . . 1

Processo di installazione con procedura guidata . 1

Possibilità di scegliere il tipo di agent da installare 1

Autenticazione sicura e codifica . . . . . . . 2

Operare fra i firewall . . . . . . . . . . 2

Meccanismo di sicurezza centralizzato . . . . . 2

Integrazione con Data Warehousing . . . . . 3

Mappatura dei codici di ritorno dei lavori . . . 3

Funzione di traccia automatica estesa . . . . . 3

Supporto fuso orario migliorato . . . . . . . 3

Nuove opzioni per la gestione delle restrizioni

temporali . . . . . . . . . . . . . . 4

Gestione dello stato degli eventi . . . . . . . 4

Note sull’interoperabilità . . . . . . . . . . 4

Ambiente end-to-end . . . . . . . . . . 5

Note sulla compatibilità . . . . . . . . . . 5

Capitolo 2. Note sull’installazione e

sull’aggiornamento . . . . . . . . . . 7

Requisiti di sistema . . . . . . . . . . . . 7

Requisiti di IBM Tivoli Workload Scheduler . . . 7

Requisiti software . . . . . . . . . . . . . 8

Metodi di installazione e sistemi operativi

supportati . . . . . . . . . . . . . . 10

Requisiti software del programma di installazione 11

Note sull’installazione . . . . . . . . . . . 12

I CD di installazione . . . . . . . . . . 12

Installazione mediante lo script twsinst . . . . 13

Note sull’aggiornamento . . . . . . . . . . 13

Ambiente end-to-end . . . . . . . . . . 13

Capitolo 3. Limitazioni del prodotto,

problemi e soluzioni temporanee . . . 15

Limitazioni software . . . . . . . . . . . 15

Problemi software e soluzioni temporanee . . . . 16

Difetti corretti . . . . . . . . . . . . . 20

Capitolo 4. Note

sull’internazionalizzazione . . . . . . 23

Abilitazione del supporto delle lingue . . . . . 23

Limitazioni software, problemi e soluzioni

temporanee . . . . . . . . . . . . . . 23

Informazioni particolari . . . . . . . . 25

Open Source: Test . . . . . . . . . . . . 26

Open Source: OpenSSL . . . . . . . . . . 27

LICENZE . . . . . . . . . . . . . . 27

Licenza di OpenSSL . . . . . . . . . . 27

Licenza SSLeay Originale . . . . . . . . . 28

Open Source: libreria SNMP . . . . . . . . . 29

Open Source: Libreria Fusco orario . . . . . . 30

Toolkit di Tivoli Internationalization Services . . . 30

Marchi . . . . . . . . . . . . . . . . 30

© Copyright IBM Corp. 1999, 2004 iii

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iv IBM Tivoli Workload Scheduler - Note sul rilascio

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Prefazione

Questo manuale Note sul rilascio fornisce importanti informazioni su IBM Tivoli

Workload Scheduler, Versione 8.2. Queste note sono le informazioni più recenti sul

prodotto ed hanno la precedenza sul resto della documentazione. Leggere

attentamente queste note prima di installare o utilizzare il prodotto.

Rilascio di manutenzione

Questo è un aggiornamento di manutenzione delle corrispondenti note sul rilascio

di IBM Tivoli Workload Scheduler Versione 8.2, SC13–3363–00. Contiene un

aggiornamento per l’APAR IY50766 ed aggiorna l’elenco dei problemi aperti dopo i

rilasci di manutenzione del prodotto mediante fixpack.

In tutto il manuale le sezioni modificate o nuove sono contrassegnate da barre di

revisione. Se la versione del prodotto di cui si dispone non è stata corretta con una

particolare APAR, per le corrispondenti informazioni fare riferimento alla versione

originale delle note sul rilascio.

Come contattare l’assistenza software IBM

Se si hanno problemi con qualsiasi prodotto Tivoli, contattare il supporto software

IBM. Consultare la pubblicazione IBM Software Support Guide sul seguente sito

Web:

http://techsupport.services.ibm.com/guides/handbook.html

Il manuale fornisce informazioni su come contattare il supporto software IBM, in

base alla gravità del problema, e le seguenti informazioni:

v Registrazione e validità

v Numeri di telefono ed indirizzi e-mail, a seconda della nazione in cui ci si trova

v Informazioni di cui si deve disporre prima di contattare il supporto software

IBM

Convenzioni utilizzate in questo manuale

Questo manuale utilizza diverse convenzioni per termini ed azioni speciali,

comandi dipendenti dal sistema operativo e percorsi.

Convenzioni tipografiche

Questo manuale utilizza le seguenti convenzioni tipografiche nello stile IBM:

Grassetto I comandi (tranne quelli a lettere maiuscole) vengono visualizzati

in grassetto.

Corsivo Le variabili ed i valori che deve fornire l’utente vengono

visualizzati in corsivo. Anche le parole e le frasi enfatizzate

vengono visualizzate in corsivo.

Monospace Gli esempi di codici, l’output, il testo da immettere ed i messaggi

di sistema vengono visualizzati in monospace.

© Copyright IBM Corp. 1999, 2004 v

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Variabili e percorsi specifici del sistema operativo

Questo manuale utilizza la convenzione UNIX per specificare le variabili

d’ambiente e per la notazione della directory.

Quando si utilizza la riga comandi Windows, sostituire $variable con %variable%

per le variabili d’ambiente e sostituire ogni barra (/) con una barra retroversa (\)

nei percorsi delle directory.

Nota: Se si utilizza la shell bash in un sistema Windows, è possibile utilizzare le

convenzioni UNIX.

Pubblicazioni

Questa sezione elenca le pubblicazioni della libreria IBM Tivoli Workload

Scheduler. Inoltre descrive come accedere alle pubblicazioni Tivoli in linea, come

ordinarle e come inviare dei commenti ad esse relativi.

Pubblicazioni per IBM Tivoli Workload Scheduler

I seguenti manuali sono disponibili nella libreria IBM Tivoli Workload Scheduler:

v IBM Tivoli Workload Scheduler - Guida alla pianificazione e all’installazione,

SC13-3149

Descrive la pianificazione e l’installazione di IBM Tivoli Workload Scheduler.

v IBM Tivoli Workload Scheduler Manuale di riferimento, SC13-3150

Illustra la riga comandi di IBM Tivoli Workload Scheduler, spiegando il

funzionamento degli agent estesi e di rete ed integrando IBM Tivoli Workload

Scheduler con NetView e con IBM Tivoli Business Systems Manager.

v IBM Tivoli Workload Scheduler Troubleshooting and Error Messages, SC32-1275

Interpreta i messaggi di errore di IBM Tivoli Workload Scheduler e fornisce fonti

di informazione utili per la risoluzione dei problemi in IBM Tivoli Workload

Scheduler.

v IBM Tivoli Workload Scheduler Job Scheduling Console Release Notes, SC32-1258

Fornisce informazioni sull’utilizzo di IBM Tivoli Workload Scheduler da una

GUI comune, a prescindere dalla piattaforma.

v IBM Tivoli Workload Scheduler Job Scheduling Console - Guida per l’utente, SC13-3151

Fornisce informazioni sull’utilizzo di IBM Tivoli Workload Scheduler da una

GUI comune, a prescindere dalla piattaforma.

v IBM Tivoli Workload Scheduler for Applications User’s Guide, SC32-1278

Descrive l’installazione, l’utilizzo e la risoluzione dei problemi degli agent estesi

(XA) di IBM Tivoli Workload Scheduler.

v IBM Tivoli Workload Scheduler for Applications Release Notes, SC32-1279

Fornisce le informazioni più recenti relative agli agent estesi di IBM Tivoli

Workload Scheduler.

v IBM Tivoli Workload Scheduler AS/400 Limited Fault-tolerant Agent User’s Guide,

SC32-1280

Descrive l’installazione, la configurazione e l’utilizzo degli agent fault-tolerant

(FTA) di IBM Tivoli Workload Scheduler su AS/400.

v IBM Tivoli Workload Scheduler Plus Module User’s Guide, SC32-1276

Spiega la configurazione e l’utilizzo del modulo IBM Tivoli Workload Scheduler

Plus.

vi IBM Tivoli Workload Scheduler - Note sul rilascio

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Pubblicazioni per IBM Tivoli Workload Scheduler per z/OS

Nella libreria IBM Tivoli Workload Scheduler per z/OS sono disponibili le

pubblicazioni riportate di seguito:

v IBM Tivoli Workload Scheduler per z/OS Customization and Tuning , SC32-1265

Descrive come personalizzare IBM Tivoli Workload Scheduler per z/OS.

v IBM Tivoli Workload Scheduler per z/OS Diagnosis Guide and Reference, SC32-1261

Fornisce informazioni per consentire la diagnosi e la correzione di problemi

durante l’uso del prodotto.

v IBM Tivoli Workload Scheduler per z/OS General Information, SC32-1256

Descrive i vantaggio della suite IBM Tivoli Workload Scheduler completa.

v IBM Tivoli Workload Scheduler per z/OS Getting Started, SC32-1262

Descrive i concetti e la terminologia di IBM Tivoli Workload Scheduler per z/OS

e fornisce le istruzioni sull’utilizzo del prodotto.

v IBM Tivoli Workload Scheduler per z/OS Installation Guide, SC32-1264

Spiega come installare IBM Tivoli Workload Scheduler per z/OS.

v IBM Tivoli Workload Scheduler per z/OS Licensed Program Specifications, GI11-4208

Fornisce informazioni su IBM Tivoli Workload Scheduler per z/OS.

v IBM Tivoli Workload Scheduler per z/OS Managing the Workload, SC32-1263

Spiega come organizzare e pianificare il carico di lavoro e come controllare e

monitorare il piano corrente.

v IBM Tivoli Workload Scheduler per z/OS Memo to Users, GI11-4209

Fornisce un riepilogo delle modifiche contenute nel rilascio corrente del

prodotto.

v IBM Tivoli Workload Scheduler per z/OS Messages and Codes, SC32-1267

Descrive i messaggi ed i codici.

v IBM Tivoli Workload Scheduler per z/OS Program Directory, GI11-4203

Fornito con il mastro di installazione di IBM Tivoli Workload Scheduler per

z/OS, descrive tutti i materiali di installazione e fornisce istruzioni

sull’installazione per il livello di rilascio del prodotto o il numero di funzione.

v IBM Tivoli Workload Scheduler per z/OS Programming Interfaces, SC32-1266

Fornisce informazioni sulla scrittura di applicazioni.

v IBM Tivoli Workload Scheduler per z/OS Quick Reference, SC32-1268

Fornisce un riferimento rapido per il funzionamento del prodotto.

Softcopy Collection Kit per IBM Tivoli Workload Scheduler per

z/OS

Tutte le pubblicazioni contenute nella libreria, escluse quelle su licenza, sono

disponibili in formato elettronico nei seguenti collection kit:

v IBM Online Library Omnibus Edition OS/390 Collection Kit, SK2T-6700.

v IBM Online Library z/OS Software Products Collection Kit, SK2T-4270.

È possibile leggere i manuali in formato elettronico sui CD-ROM utilizzando i

seguenti programmi IBM concessi su licenza:

v Softcopy Reader

v BookManager READ/2

v BookManager READ/DOS

v BookManager READ/6000

Prefazione vii

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Tutti i programmi BookManager richiedono un personal computer fornito di unità

disco CD-ROM (in grado di leggere i dischi formattati nello standard ISO 9660), un

adattatore ed un cavo corrispondente. Per ulteriori informazioni sull’hardware e

sul software, fare riferimento alla documentazione relativa al prodotto

BookManager specifico utilizzato.

Gli aggiornamenti ai manuali tra i rilasci vengono forniti solo in formato

elettronico.

Pubblicazioni correlate

Il manuale Tivoli Software Glossary include le definizioni di molti termini tecnici

relativi al software Tivoli. Tivoli Software Glossary è disponibile, solo in inglese, sul

seguente sito:

http://publib.boulder.ibm.com/tividd/glossary/termsmst04.htm

Accesso alle pubblicazioni in linea

Il CD della documentazione contiene le pubblicazioni disponibili nella libreria del

prodotto. Il formato delle pubblicazioni è PDF, HTML o entrambi. Per accedere alle

pubblicazioni mediante un browser Web, aprire il file infocenter.html. Il file si

trova nella directory delle pubblicazioni appropriata sul CD del prodotto.

IBM invia le pubblicazioni relative a questo e altri prodotti Tivoli, non appena sono

disponibili e in qualsiasi momento vengono aggiornate, al sito Web del centro

informazioni sul software Tivoli. Il centro informazioni sul software Tivoli è al

seguente Web:

http://publib.boulder.ibm.com/tividd/td/tdprodlist.html

Fare clic sul collegamento IBM Tivoli Workload Scheduler per accedere alla libreria

del prodotto.

Nota: Se si stampano i documenti PDF su carta diversa dal formato lettera,

selezionare la casella di controllo Riduci alle dimensioni del foglio nella

finestra Adobe Acrobat Print. Questa opzione è disponibile facendo clic su

File → Stampa. Riduci alla dimensione del foglio garantisce una corretta

stampa della pagina di dimensione lettera sulla carta utilizzata.

Richiesta di pubblicazioni

E’ possibile richiedere molte pubblicazioni Tivoli in linea nel seguente sito web:

http://www.elink.ibmlink.ibm.com/public/applications/publications/cgibin/pbi.cgi

E’ possibile inoltre effettuare l’ordine telefonicamente chiamando uno dei seguenti

numeri:

v Negli Stati Uniti: 800-879-2755

v In Canada: 800-426-4968

In altri paesi, per un elenco di numeri telefonici, consultare il seguente sito web:

http://www.ibm.com/software/tivoli/order-lit/

viii IBM Tivoli Workload Scheduler - Note sul rilascio

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Feedback sulle pubblicazioni

Se si desidera inviare dei commenti o dei suggerimenti relativi ai prodotti e alla

documentazione Tivoli, compilare il modulo di feedback cliente sul seguente sito

Web:

http://www.ibm.com/software/sysmgmt/products/support

Prefazione ix

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x IBM Tivoli Workload Scheduler - Note sul rilascio

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Capitolo 1. Informazioni su questo rilascio

Questo capitolo descrive questo rilascio di IBM Tivoli Workload Scheduler,

Versione 8.2. Contiene le seguenti sezioni:

v Nuove funzioni

v “Note sull’interoperabilità” a pagina 4

v “Note sulla compatibilità” a pagina 5

Nuove funzioni

IBM Tivoli Workload Scheduler Versione 8.2 contiene i seguenti miglioramenti:

v Processo di installazione con procedura guidata

v Possibilità di scegliere il tipo di agent da installare

v Autenticazione sicura e codifica

v Possibilità di lavorare fra i firewall

v Meccanismo di sicurezza centralizzato

v Data Warehousing

v Mappatura dei codici di ritorno dei lavori

v Funzione di traccia automatica estesa

v Supporto fuso orario migliorato

v Nuove opzioni per la gestione delle restrizioni temporali scadute per lavori e

flussi di lavoro

v Gestione dello stato degli eventi

Processo di installazione con procedura guidata

E’ fornita una guida InstallShield per semplificare l’esecuzione delle seguenti

procedure di installazione:

v Installare una nuova istanza di IBM Tivoli Workload Scheduler

v Aggiornare IBM Tivoli Workload Scheduler da versioni precedenti

v Aggiungere una nuova funzione all’installazione esistente di IBM Tivoli

Workload Scheduler

v Promuovere un’installazione esistente

v Disinstallare IBM Tivoli Workload Scheduler

La procedura guidata è disponibile solo per piattaforme di Livello 1. Consultare

Tabella 3 a pagina 10 per le piattaforme Livello 1 e Livello 2 supportate. Per

ulteriori informazioni su questo metodo di installazione, consultare il manuale IBM

Tivoli Workload Scheduler - Guida alla pianificazione e all’installazione.

Possibilità di scegliere il tipo di agent da installare

Sulle piattaforme di Livello 1 è possibile selezionare il tipo di agent da installare e

vengono installati solo i formati binari relativi a quell’agent. Ad esempio, è

possibile selezionare di installare un agent standard, un agent fault-tolerant, un

gestore dominio master o un master di backup. Consultare la panoramica

sull’installazione nel manuale IBM Tivoli Workload Scheduler - Guida alla

pianificazione e all’installazione

© Copyright IBM Corp. 1999, 2004 1

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Autenticazione sicura e codifica

La sicurezza viene migliorata per le connessioni fra domini protetti e non protetti

applicando il meccanismo di autenticazione e di codifica basato sul protocollo

Secure Sockets Layer (SSL). SSL utilizza i certificati digitali per autenticare

l’identità di una workstation.

L’amministratore IBM Tivoli Workload Scheduler deve pianificare il tipo di

autenticazione da utilizzare nella rete:

v Utilizzare un certificato per l’intera rete IBM Tivoli Workload Scheduler.

v Utilizzare un certificato separato per ogni dominio.

v Utilizzare un certificato separato per ogni workstation.

Il supporto SSL viene installato automaticamente con IBM Tivoli Workload

Scheduler, versione 8.2. Per attivare il supporto SSL, l’amministratore deve eseguire

le seguenti operazioni:

v Configurare una chiave privata, un certificato e un elenco CA (Certificate

Authority) sicuro.

v Impostare le opzioni locali SSL.

v Aggiungere gli attributi SSL alla definizione della workstation nel database.

Per ulteriori informazioni, consultare il manuale IBM Tivoli Workload Scheduler -

Guida alla pianificazione e all’installazione.

Operare fra i firewall

Nelle versioni precedenti di IBM Tivoli Workload Scheduler, l’esecuzione di

comandi per avviare o arrestare una workstation o il richiamo dell’elenco standard

di lavori richiede l’apertura di una connessione TCP/IP diretta fra l’originator ed i

nodi di destinazione. In un ambiente di firewall questo costringe gli utenti a

interrompere il firewall per aprire un percorso di comunicazione diretta fra il

master e ciascun agent fault-tolerant della rete.

La Versione 8.2 presenta un nuovo attributo configurabile, behindfirewall, nella

definizione della workstation nel database. E’ possibile impostare questo attributo

su ON per indicare che esiste un firewall fra quella particolare workstation ed il

master di IBM Tivoli Workload Scheduler, e che il collegamento fra il gestore

dominio e la workstation (che può essere un altro gestore dominio) è l’unico

consentito fra i rispettivi domini.

Inoltre, per tutte le workstation che hanno questo attributo impostato su ON, i

comandi di avvio o di arresto della workstation o di richiamo dell’elenco standard

dei lavori verranno trasmessi mediante la gerarchia del dominio, invece di aprire

una connessione diretta fra il master (o gestore dominio) e la workstation. Per

ulteriori informazioni, consultare il manuale IBM Tivoli Workload Scheduler - Guida

alla pianificazione e all’installazione.

Meccanismo di sicurezza centralizzato

Una nuova opzione globale rende possibile modificare il modello di sicurezza nella

rete di IBM Tivoli Workload Scheduler. Se si utilizza questa opzione, i file di

sicurezza per gli agent fault-tolerant della rete potranno essere creati o modificati

solo sul master. L’amministratore di IBM Tivoli Workload Scheduler si occuperà

della creazione, dell’aggiornamento e della distribuzione dei file di sicurezza per

tutti gli agent in cui è richiesto un accesso utente. L’impostazione di questa

2 IBM Tivoli Workload Scheduler - Note sul rilascio

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opzione globale innesca un meccanismo di sicurezza per identificare e considerare

sicura la rete IBM Tivoli Workload Scheduler che corrisponde a quel master.

E’ possibile continuare ad usare il modello di sicurezza tradizionale, se lo si

desidera, utilizzando l’impostazione predefinita dell’opzione globale. Per ulteriori

informazioni, consultare il manuale IBM Tivoli Workload Scheduler - Guida alla

pianificazione e all’installazione.

Integrazione con Data Warehousing

Poiché l’ambiente contiene molti prodotti e servizi che gestiscono e controllano

l’impresa IT, generare report, memorizzare ed analizzare i dati diviene un’attività

complessa. Tivoli Enterprise Data Warehouse consente la raccolta dei dati in un

unico punto, un data warehouse centrale, e fornisce la possibilità di costruire una

vista end-to-end dell’impresa e di visualizzarne i componenti indipendenti da

specifiche applicazioni.

IBM Tivoli Workload Scheduler fornisce un pacchetto di abilitazione a Tivoli

Enterprise Data Warehouse per consolidare i dati di pianificazione nel database

Tivoli Enterprise Data Warehouse. Individuare la documentazione del pacchetto di

abilitazione warehouse sul IBM Tivoli Workload Scheduler - Disco 2 di

installazione, nel percorso

tedw_apps_etl/aws/pkg/v820/doc/TivoliWorkloadScheduler8.2_for_TEDW.doc.

Mappatura dei codici di ritorno dei lavori

Prima IBM Tivoli Workload Scheduler considerava l’esecuzione di un lavoro

riuscita se terminava con un codice di ritorno zero, e interrotta se terminava con

un codice di ritorno diverso da zero. Ora è possibile definire un’espressione logica

per rappresentare quali codici di ritorno devono essere considerati un esito

positivo. La possibilità di definire il lavoro come riuscito o non riuscito consente

una maggiore flessibilità nel controllo del flusso di esecuzione del lavoro in base al

risultato dell’esecuzione del lavoro. Per ulteriori informazioni consultare il manuale

IBM Tivoli Workload Scheduler - Guida di riferimento.

Funzione di traccia automatica estesa

Si tratta di un meccanismo di traccia incorporato che registra tutte le attività

eseguite dai processi di IBM Tivoli Workload Scheduler. In caso di

malfunzionamento del prodotto o di comportamento non previsto, questa funzione

può essere estremamente efficace nell’individuare la causa del problema.

In caso di problemi, viene richiesto di creare un’istantanea del file di traccia

tramite l’immissione di alcuni semplici comandi. L’istantanea del file di traccia

viene quindi ispezionata dal team di supporto Tivoli, che utilizza le informazioni

registrate come base efficace per l’individuazione del problema.

La funzione di traccia automatica, disponibile già con la versione 8.1, ora è stata

estesa all’esecuzione su ulteriori piattaforme. Per ulteriori informazioni su questa

funzione consultare IBM Tivoli Workload Scheduler Risoluzione dei problemi e messaggi

di errore.

Supporto fuso orario migliorato

Questa versione aumenta la precisione dei fusi orari supportati. Infatti tiene in

considerazione che zone che appartengono allo stesso fuso orario, potrebbero

Capitolo 1. Informazioni su questo rilascio 3

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comunque seguire diverse modalità per l’ora legale. Consultare l’appendice relativa

ai fusi orari presente nel manuale IBM Tivoli Workload Scheduler - Guida alla

pianificazione e all’installazione.

Nuove opzioni per la gestione delle restrizioni temporali

I lavori ed i flussi di lavoro sono limitati dall’ora di inizio e dall’ora di limite

specificate per loro e dalle eventuali dipendenze dal completamento di altri lavori

o flussi di lavoro. Una scadenza specifica l’orario entro il quale deve terminare un

lavoro o un flusso di lavoro. Per facilitare la rilevazione dello stato dei lavori e dei

flussi di lavoro sono stati implementati i seguenti miglioramenti:

v Lo stato dei lavori e dei flussi di lavoro che hanno raggiunto l’ora limite ma non

sono ancora iniziati o non hanno terminato l’esecuzione vengono visualizzati

dalla GUI della pianificazione lavori e vengono registrati dei messaggi nel log

dei messaggi.

v Un messaggio viene inviato quando dei lavori o dei flussi di lavoro hanno

raggiunto l’ora di inizio specificata ma non possono iniziare a causa di

dipendenze in sospeso con altri lavori o flussi di lavoro.

v Utilizzando la Job Scheduling Console o l’interfaccia della riga comandi, è

possibile filtrare i lavori ed i flussi di lavoro mediante delle query con le

seguenti informazioni:

– Lavori o flussi di lavoro i cui orari di inizio sono stati raggiunti ma la cui

esecuzione non è ancora iniziata

– Lavori o flussi di lavoro i cui orari limite sono stati raggiunti ma la cui

esecuzione non è ancora iniziata

– Lavori o flussi di lavoro i cui orari limite sono stati raggiunti ma la cui

esecuzione non è ancora terminatav Le nuove opzioni consentono di avviare i lavori o i flussi di lavoro i cui orari

limite sono stati raggiunti ma non sono ancora iniziati. In questi casi, vengono

inviate delle notifiche tramite un messaggio al log batchman e al log della

console; viene inoltre inviato un evento a Tivoli Enterprise Console ed a IBM

Tivoli Business Systems Manager.

Per ulteriori informazioni consultare il manuale IBM Tivoli Workload Scheduler -

Guida di riferimento.

Gestione dello stato degli eventi

In questo rilascio sono stati implementati dei nuovi eventi e delle nuove regole di

Tivoli Enterprise Console, correlati alle nuove opzioni di restrizione temporale dei

lavori e dei flussi di lavoro. E’ possibile definire quali lavori devono essere

considerati lavori chiave e per i quali devono essere inviati degli eventi a Tivoli

Enterprise Console con le informazioni relative non solo allo stato finale, ma anche

agli stati lavoro intermedi di tutti i lavori chiave. E’ possibile anche personalizzare

le regole di Tivoli Enterprise Console in modo da inoltrare automaticamente i

lavori quando vengono ricevuti degli eventi specifici. Per informazioni sulla

creazione e la personalizzazione di nuove regole di Tivoli Enterprize Console

consultare la pubblicazione IBM Tivoli Workload Scheduler Plus Module User’s Guide.

Note sull’interoperabilità

Questa sezione contiene informazioni sulla interoperabilità di IBM Tivoli Workload

Scheduler. Il termine interoperabilità viene definito come la possibilità per le

diverse versioni di IBM Tivoli Workload Scheduler di poter comunicare fra di loro.

4 IBM Tivoli Workload Scheduler - Note sul rilascio

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Gli agent fault-tolerant (FTA) e gli agent estesi (XA) di IBM Tivoli Workload

Scheduler, Versione 8.2 possono coesistere con i gestori dominio master di IBM

Tivoli Workload Scheduler, Versione 7.0 e 8.1. Gli agent standard di IBM Tivoli

Workload Scheduler, Versione 7.0 e 8.1 possono coesistere con i gestori dominio

master di IBM Tivoli Workload Scheduler, Versione 8.2. Vedere il difetto 160731

nella sezione “Problemi software e soluzioni temporanee” a pagina 16 relativo ad

un problema di interoperatività noto.

La Versione 8.1 di Applications Extensions non rileva l’istanza del motore IBM

Tivoli Workload Scheduler versione 8.2. Esiste un problema di interoperabilità fra

la versione 8.1 di Applications Extension ed il motore IBM Tivoli Workload

Scheduler, Versione 8.2. La versione 8.1 di Applications Extension non è in grado

di rilevare un’installazione del motore IBM Tivoli Workload Scheduler, Versione

8.2. E’ necessario installare la versione 8.2 di Applications Extension per poter

comunicare con il motore della versione 8.2.

Ambiente end-to-end

In un ambiente end-to-end esistono le medesime condizioni di interoperabilità. Gli

agent fault-tolerant e gli agent estesi di IBM Tivoli Workload Scheduler Versione

8.2 possono coesistere con IBM Tivoli Workload Scheduler per z/OS, Versione 8.1,

gli agent standard di IBM Tivoli Workload Scheduler Versione 7.0 e 8.1 possono

coesistere con IBM Tivoli Workload Scheduler per z/OS, Versione 8.2.

Note sulla compatibilità

Questa sezione contiene informazioni sulla compatibilità di IBM Tivoli Workload

Scheduler. Il termine compatibilità viene definito come la possibilità per le diverse

versioni di IBM Tivoli Workload Scheduler di poter comunicare con le diverse

versioni di un prodotto base.

IBM Tivoli Workload Scheduler, Versione 8.2 è compatibile con i seguenti rilasci di

Tivoli Management Framework:

v Tivoli Management Framework, Versioni 3.7.1 e 3.7.B (per Linux)

v Tivoli Management Framework, Versione 4.1

IBM Tivoli Workload Scheduler, Versione 8.2 è compatibile con i seguenti prodotti:

v Tivoli Enterprise Console, Versione 3.7.1, 3.8, tramite Tivoli Plus Module

v IBM Tivoli Business Systems Manager, Versione 2.1.1

v NetView Versione 7.x per piattaforme distribuite

v Tivoli Enterprise Data Warehouse Versione 1.1

v Tivoli Distributed Monitoring Versione 3.7, tramite Tivoli Plus Module

Capitolo 1. Informazioni su questo rilascio 5

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6 IBM Tivoli Workload Scheduler - Note sul rilascio

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Capitolo 2. Note sull’installazione e sull’aggiornamento

Questo capitolo contiene informazioni sull’installazione e sull’aggiornamento per

IBM Tivoli Workload Scheduler. I metodi di installazione e di aggiornamento sono

descritti nel manuale IBM Tivoli Workload Scheduler - Guida alla pianificazione e

all’installazione. Gli argomenti di questo capitolo includono:

v “Requisiti di sistema”

v “Requisiti software” a pagina 8

v “Note sull’installazione” a pagina 12

v “Note sull’aggiornamento” a pagina 13

Requisiti di sistema

Questa sezione descrive i requisiti hardware per IBM Tivoli Workload Scheduler ed

include informazioni quali il tipo di macchina e lo spazio su disco.

IBM Tivoli Workload Scheduler è composto dai seguenti componenti e funzioni

facoltative:

v Motore, configurato come master (MDM), master di backup (BKM), agent

fault-tolerant (FTA) o agent standard (SA)

v Tivoli Management Framework (TMF)

v Connettore (TWSConn)

v Modulo Tivoli Plus (TWSPlus)

v Pacchetti delle lingue (LP)

v Java Virtual Machine (JVM)

v File dell’accordo di licenza (LA)

Requisiti di IBM Tivoli Workload Scheduler

La tabella che segue riassume i requisiti minimi di spazio su disco per i formati

binari relativi ai componenti ed alle funzioni di IBM Tivoli Workload Scheduler

sulle piattaforme supportate Livello 1.

© Copyright IBM Corp. 1999, 2004 7

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Per un elenco di piattaforme Livello 1, consultare Tabella 3 a pagina 10.

Tabella 1. Requisiti di spazio su disco, in megabyte, per i componenti e le funzioni di IBM

Tivoli Workload Scheduler

Componente/Funzione

AIX Solaris HP-UX Linux

Intel

Linux

OS/390

Windows

MDM 101 79 76 146 75 31

BKM 101 79 76 146 75 31

FTA 66 51 51 48 46 25

SA 62 48 48 40 43 23

TMF 150 150 150 150 150 150

TWSConn 20 20 20 20 20 10

TWSPlus 5 5 5 5 5 5

JVM* 20 20 30 20 20 20

LA* 1 1 1 1 1 1

LP 0.5 0.5 0.5 0.5 0.5 0.5

*I componenti JVM e LA sono validi solo per installazioni che utilizzano i metodi

procedura guidata ISMP ed installazione non presidiata.

Nota: Questa tabella non include lo spazio richiesto per utilizzare IBM Tivoli

Workload Scheduler. E’ necessario considerare l’ulteriore spazio richiesto per

i file log, i file temporanei posizionati sull’unità fissa locale, il numero di

lavori gestiti da IBM Tivoli Workload Scheduler ed il periodo di tempo

scelto per la conservazione dei file log.

La tabella che segue riassume i requisiti minimi di spazio su disco per i formati

binari relativi all’installazione dell’agent fault-tolerant IBM Tivoli Workload

Scheduler (inclusi i pacchetti delle lingue) sulle piattaforme supportate Livello 2.

Per un elenco di piattaforme Livello 2, consultare Tabella 3 a pagina 10.

Tabella 2. Requisiti di spazio su disco per agent fault-tolerant su Livello 2

Piattaforma Livello 2 Spazio su disco (MB)

Compaq Tru64 90

SGI Irix 61

IBM Sequent Dynix 65

SuSE Linux Enterprise Server per iSeries e pSeries 50

Requisiti software

Questa sezione descrive i requisiti software per IBM Tivoli Workload Scheduler ed

include le informazioni quali i sistemi operativi supportati e le patch richieste.

La seguente tabella identifica le versioni supportate per ognuna delle piattaforme

elencate note al momento della pubblicazione ed elenca anche quali componenti

sono supportati dai diversi sistemi operativi.

8 IBM Tivoli Workload Scheduler - Note sul rilascio

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Piattaforma Master FTA

Connettore e

Job Scheduling

Services

Job

Scheduling

Console

IBM AIX

Versione 4.3.3, 5.1, 5.2

X X X X

HP-UX Pa-Risc

Versione 11.0, 11i

X X X X

Sun Solaris

Versione 7, 8, 9

X X X X

Microsoft Windows NT®

Versione 4.0 with SP6a

X X X X

Microsoft Windows 2000

Professional, con SP3

X X

Microsoft Windows 2000

Server, Advanced Server, con

SP3

X X X X

Microsoft Windows XP

Professional con SP1

X X

Microsoft Windows Terminal

Server

X

Red Hat Linux (Intel)

Versione 7.2, 7.3

X X X X

Red Hat Linux per S/390

(kernel 2.4.9, 31 bit)Versione 7

X X X

SuSE Linux Enterprise Server

per zSeries (kernel 2.4, 64 bit)Versione 7

X

SuSE Linux Enterprise Server

per S/390 e zSeries (kernel 2.4,

31 bit)Versione 7

X X X

SuSE Linux Enterprise Server

per x86

Versione 8

X X X X

SuSE Linux Enterprise Server

per iSeries e pSeries

(kernel 2.4, 31 bit) Versione 7

X

IBM OS/400

Versione 5.1, 5.2

X

IBM Sequent Dynix

Versione 4.5.1, 4.6.1

X

Compaq Tru64 Versione 5.1

(versioni OSF precedenti)

X

SGI Irix

Versione 6.5.x

X

Capitolo 2. Note sull’installazione e sull’aggiornamento 9

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Piattaforma Master FTA

Connettore e

Job Scheduling

Services

Job

Scheduling

Console

Note:

1. Gli agent fault-tolerant possono essere definiti come gestori dominio su sistemi

operativi in cui è supportato il gestore dominio master. Ad esempio, un master non è

supportato su Microsoft Windows XP Pro e quindi un agent fault-tolerant non può

essere definito come gestore dominio su questo sistema operativo.

2. Per ulteriori informazioni sulle piattaforme supportate ed i requisiti di Job Scheduling

Console, consultare il manuale IBM Tivoli Workload Scheduler Job Scheduling Console

Release Notes.

Metodi di installazione e sistemi operativi supportati

Il manuale IBM Tivoli Workload Scheduler - Guida alla pianificazione e all’installazione

fa riferimento alle piattaforme supportate Livello 1 e Livello 2. Il metodo di

installazione selezionato dipende dalla piattaforma su cui si sta installando il

prodotto. La seguente tabella identifica le piattaforme supportate Livello 1 e Livello

2 ed i metodi di installazione supportati da ciascuna piattaforma.

Tabella 3. Metodi di installazione e sistemi operativi supportati

Livello piattaforma Sistema operativo Metodo di installazione

Livello 1 Red Hat Linux per Intel

Red Hat Linux per S/390

Sun Solaris

HP-UX

AIX

Windows NT

Windows 2000 Professional,

Server, Advanced Server

Windows XP Professional

ISMP ed installazione non

presidiata

Sun Solaris

HP-UX

AIX

script twsinst

Red Hat Linux per Intel

Red Hat Linux per S/390

Sun Solaris

HP-UX

AIX

Windows NT

Windows 2000 Professional,

Server, Advanced Server

Windows XP Pro

Distribuzione software

10 IBM Tivoli Workload Scheduler - Note sul rilascio

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Tabella 3. Metodi di installazione e sistemi operativi supportati (Continua)

Livello piattaforma Sistema operativo Metodo di installazione

Livello 2 Compaq Tru64

SGI Irix

IBM Sequent Dynix

SuSE Linux Enterprise Server

per iSeries e pSeries

customize.sh

Requisiti software del programma di installazione

Per utilizzare i programmi di installazione sul computer, il sistema operativo deve

essere in grado di eseguire Java Runtime Environment (JRE) Versione 1.3.1. Alcune

piattaforme richiedono dei livelli di manutenzione per supportare JRE 1.3.1.

Consultare la seguente tabella per le patch richieste da ciascun sistema operativo.

Per le piattaforme supportate non incluse in questa tabella, non sono richieste

patch addizionali.

Tabella 4. Patch richieste per eseguire JRE 1.3.1

Sistema operativo Patch richiesta per eseguire JRE 1.3.1

IBM AIX Versione 4.3.3 AIX 4330–10 Livello di manutenzione raccomandato.

IBM AIX Versione 5.1 AIX 5100–02 Livello di manutenzione raccomandato. Ciò

richiede che l’APAR IY19375 venga precedentemente

applicata e resa effettiva.

Se si sta utilizzando una delle locale CKJ non UTF8

supportate, è richiesto uno dei seguenti set di file

(disponibili sul CD base di AIX 5.1):

v X11.fnt.ucs.ttf (per ja_JP o Ja_JP)

v X11.fnt.ucs.ttf_CN (per zh_CN o Zh_CN)

v X11.fnt.ucs.ttf_KR (per ko_KR)

v X11.fnt.ucs.ttf_TW (per zh_TW o Zh_TW)

Per utenti giapponesi: se si utilizza il metodo di input

giapponese, è possibile applicare le seguenti PTF per

evitare alcuni dei problemi correlati al metodo input.

v jkit.Wnn6.base 2.2.0.2 (PTF U479697 o APAR IY22917)

(Wnn6 solo utente)

v X11.motif.lib 5.1.0.15 (PTF U479604 o APAR IY22933)

(AIX 5.1 solo utente)

Solaris Operating

Environment Versioni 7, 8, 9

Cluster di patch datati gennaio 2002 o successivi.

Hewlett Packard PA-RISC

Versioni 11.0, 11i

Le patch al sistema operativo devono essere installate

prima di installare il prodotto. Per determinare quali patch

sono state installate sul computer, collegarsi come root ed

eseguire:

/usr/sbin/swlist -l prodotto

Per supportare JRE 1.3.1.05 si deve disporre di:

v Per HP-UX 11.0, Quality Pack QPK1100

v Per HP-UX 11i, Quality Pack GOLDQPK11i

Capitolo 2. Note sull’installazione e sull’aggiornamento 11

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Note sull’installazione

Questa sezione descrive le informazioni correlate alla procedura di installazione.

Per informazioni dettagliate sulla procedura di installazione, consultare il manuale

IBM Tivoli Workload Scheduler - Guida alla pianificazione e all’installazione.

I CD di installazione

Per avviare il processo di installazione sono richiesti i seguenti CD:

IBM Tivoli Workload Scheduler - Disco 1 di installazione

Include le immagini per AIX, SOLARIS, HP-UX e WINDOWS

IBM Tivoli Workload Scheduler - Disco 2 di installazione

Include le immagini per LINUX e le piattaforme Livello 2.

Per piattaforme Windows, il file SETUP.exe si trova nella cartella Windows sul

IBM Tivoli Workload Scheduler - Disco 1 di installazione.

Sulle piattaforme UNIX, esistono due diversi file SETUP.bin. Il primo si trova nella

directory root del CD di installazione ed il secondo si trova nella cartella del

sistema operativo UNIX su cui si sta installando:

Utilizzo del file SETUP.bin nella directory root

E’ possibile utilizzare questo programma di setup per eseguire tutti i tipi di

installazione. Il programma copia alcune immagini sul file system locale per

consentire lo smontaggio dei CD. Deve essere eseguito come illustrato di seguito

ed è richiesta una procedura di pulizia al termine dell’installazione. Questo

programma di setup richiede approssimativamente la seguente quantità di spazio

su disco nella directory temporanea:

v 100 MB per installare la Job Scheduling Console.

v 200 MB per installare IBM Tivoli Workload Scheduler.

Prima di installare, accertarsi di disporre di questo spazio su disco, oltre allo

spazio minimo richiesto per memorizzare i file del prodotto.

Per avviare l’installazione, eseguire il seguente comando dalla riga comandi:

./SETUP.bin [-is:tempdir <directory_temporanea>]

dove,

./SETUP.bin

Senza il parametro facoltativo specificato, alcuni file e directory di

installazione vengono copiati nella directory temporanea configurata sul

computer locale. Al termine del processo di installazione, cancellare

manualmente i seguenti file e directory copiati nella directory temporanea:

v SETUP.jar

v TWS_size.txt

v media.inf

v Tivoli_TWS_LP.SPB

v directory RESPONSE_FILE

v directory TWS_CONN

v directory TWSPLUS

v la directory denominata come il sistema operativo

12 IBM Tivoli Workload Scheduler - Note sul rilascio

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-is:tempdir <directory_temporary>

Questo parametro è facoltativo. E’ possibile specificare una directory di

lavoro temporanea diversa da quella impostata sul computer locale

sostituendo la variabile <temporary_directory>. Assicurarsi di eliminare la

<directory_temporanea> specificata, al termine del processo di installazione.

Utilizzo di SETUP.bin nelle cartelle del sistema operativo UNIX

In alternativa, è possibile eseguire l’installazione utilizzando questo setup, se sono

state copiate localmente le immagini dell’installazione o se si stanno installando da

un server di file e non da un CD di installazione.

Installazione mediante lo script twsinst

Quando si esegue lo script twsinst per installare IBM Tivoli Workload Scheduler, i

messaggi di output vengono registrati nel file log /tmp/twsinst.NNNN.log, dove

NNNN è il numero di processo twsinst. Questo file log può essere utile per

l’individuazione dei problemi. Per informazioni dettagliate su come installare il

prodotto utilizzando lo script twsinst, consultare il manuale IBM Tivoli Workload

Scheduler - Guida alla pianificazione e all’installazione.

Note sull’aggiornamento

Questa sezione descrive ulteriori informazioni relative alla procedura di

aggiornamento. Per informazioni dettagliate sulla procedura di aggiornamento,

consultare IBM Tivoli Workload Scheduler - Guida alla pianificazione e all’installazione.

E’ possibile aggiornare un gestore dominio master, un gestore dominio, un agent

fault-tolerant ed un agent standard da IBM Tivoli Workload Scheduler Versione 7.0

e 8.1 alla versione corrente 8.2. IBM Tivoli Workload Scheduler, Versione 8.2

supporta la compatibilità con le versioni precedenti ed è quindi possibile

aggiornare la rete gradualmente, in momenti diversi e senza un ordine particolare.

E’ possibile aggiornare dall’alto verso il basso (cioè aggiornare prima il master, poi

i gestori domini e quindi gli agent fault-tolerant), ma anche dal basso verso l’alto

(iniziando quindi con gli agent fault-tolerant e in sequenza gli altri lasciando il

master per ultimo). Tuttavia, se si aggiorna prima il master, alcune nuove funzioni

della versione 8.2, (supporto firewall, sicurezza centralizzata) non saranno

operative fino a che non verrà aggiornata tutta la rete.

Nota: Verificare che la workstation su cui si sta eseguendo l’aggiornamento abbia

installato l’ultimo livello di patch.Vedere il difetto 160731 nella sezione “Problemi software e soluzioni temporanee” a

pagina 16 relativo ad un problema di interoperatività noto.

Ambiente end-to-end

Il percorso di aggiornamento documentato nel manuale IBM Tivoli Workload

Scheduler - Guida alla pianificazione e all’installazione è valido anche per un ambiente

end-to-end, a patto che OPCMASTER sia il master della rete.

Capitolo 2. Note sull’installazione e sull’aggiornamento 13

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14 IBM Tivoli Workload Scheduler - Note sul rilascio

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Capitolo 3. Limitazioni del prodotto, problemi e soluzioni

temporanee

Questo capitolo contiene le limitazioni del prodotto, i problemi e le soluzioni

temporanee per IBM Tivoli Workload Scheduler, Versione 8.2. Contiene le seguenti

sezioni:

v “Limitazioni software”

v “Problemi software e soluzioni temporanee” a pagina 16

v “Difetti corretti” a pagina 20

Limitazioni software

Di seguito sono riportate le limitazioni software presenti in IBM Tivoli Workload

Scheduler, Versione 8.2:

v Un’istallazione Completa, Personalizzata o Aggiungi funzione che include

l’installazione di Tivoli Management Framework e dei pacchetti agiuntivi delle

lingue, richiede le immagini di installazione prima del server Tivoli Management

Framework e poi del supporto linguistico di Tivoli Management Framework, che

si trovano su CD diversi. Se si installa il server Tivoli Management Framework

dal CD (e non dal server di file o da immagini copiate localmente sul computer),

è necessario installare anche le lingue dal CD e non da altre fonti.

v Sulle piattaforme supportate Windows, per una nuova installazione, se si

specifica un utente esistente, la verifica della password non viene eseguita

durante il processo di installazione, quindi, se viene specificata una password

non valida, l’installazione viene erroneamente considerata riuscita ma il prodotto

non funziona in modo appropriato. Per correggere il problema, impostare la

password corretta per i servizi Tivoli Workload Scheduler (per TWSuser) e Tivoli

Netman (per TWSuser) nella finestra Servizi.

v Esiste un problema noto con i nomi di aziende che contengono degli spazi, delle

virgolette o entrambi. I metodi di installazione sensibili a questi caratteri sono il

programma di installazione ISMP e lo script twsinst.

programma di installazione ISMP

Una nuova installazione o un aggiornamento avranno esito negativo se

il nome dell’azienda contiene degli spazi ED è racchiusa fra virgolette.

Per un aggiornamento, se l’installazione corrente di IBM Tivoli Workload

Scheduler, versione 7.0 o 8.1 specifica un nome di azienda che contiene

degli spazi ED è racchiusa fra virgolette (″) nel file globalopts, ad

esempio, "Mia azienda", la procedura di aggiornamento avrà esito

negativo. Prima di eseguire la procedura di aggiornamento, modificare il

file globalopts nel percorso TWShome/mozart/globalopts, rimuovendo le

virgolette. Gli spazi sono consentiti.

script twsinst

Se l’installazione corrente di IBM Tivoli Workload Scheduler, versione 7.0

or 8.1 specifica un nome di azienda che contiene degli spazi nel file

globalopts, la procedura di aggiornamento o la promozione di una CPU

esistente avranno esito negativo. Prima di eseguire un aggiornamento o

una promozione di una CPU esistente, verificare che il nome

dell’azienda non contenga caratteri di spaziatura. Si può verificare

l’esistenza dei caratteri di spaziatura e rimuoverli dal nome dell’azienda

modificando la voce relativa nel file TWShome/mozart/globalopts.

© Copyright IBM Corp. 1999, 2004 15

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v Sulle piattaforme supportate Windows, quando si specifica il TWSuser, se si

indica un utente di dominio, specificare il nome come nome_dominio\nome_utente.

Se si specifica un utente locale che ha lo stesso nome di un utente di dominio,

specificare il nome come nome_sistema\nome_utente. In questo caso, l’utente

locale deve essere già definito sulla workstation Windows, prima di eseguire

l’installazione. Se non è già definito, l’installazione non è in grado di crearlo.

v Sulle piattaforme supportate Windows, due installazioni non possono coesistere

sulla stessa workstation se hanno lo stesso nome TWSuser, dove uno è un

account utente locale e l’altro è un account utente di dominio.

v A causa di un problema ISMP noto, segnalato con ID FSPI5KZDGW, la

disinstallazione di Tivoli Workload Scheduler tramite ISMP su Windows 2003

non viene portata a termine. Come soluzione temporanea finché non viene

risolto il problema, è possibile installare JRE 1.41_05 sul computer ed eseguire il

file uninstall.jar direttamente dalla directory _uninst.

Problemi software e soluzioni temporanee

Quello che segue è un elenco dei problemi software e delle soluzioni temporanee

di IBM Tivoli Workload Scheduler, Versione 8.2.

v APAR IX82140: impossibile installare IBM Tivoli Workload Scheduler nelle

directory con nomi che contengono degli spazi.

v Difetto 89937: Jnextday mostra degli errori quando non sono installate istanze

del connettore ma è installato il Tivoli Framework. Jnextday viene comunque

eseguito con esito positivo.

v Difetto 90218: si potrebbe ricevere il seguente messaggio fuorviante, se si esegue

un comando MAKESEC mentre un altro utente utilizza CLI COMPOSER:

MAKESEC:AWS11140308I Errore di ridenominazione di

MAKESEC:c:\win32app\maestro/../unison/Security.temp in

MAKESEC:c:\win32app\maestro/../unison/Security: il file esiste

Lo stesso messaggio può essere inviato anche se si esegue un comando

MAKESEC quando il connettore è in esecuzione. Per evitare di ricevere questo

messaggio, chiudere tutte le istanze di connettore utilizzando WMAEUTIL.

Consultare il manuale IBM Tivoli Workload Scheduler - Guida di riferimento,

Versione 8.2.

v Difetto 91096: si riceve il seguente messaggio quando si utilizza il lavoro

visualizzazione conman se il database non è presente sul FTA:

WS22020072 Nessuna voce qualificata.

v Difetto 92861: un flusso di lavoro con lavori autodoc deve visualizzare il tipo di

attività corretto a meno che non manchi la cpu e deve disporre delle

informazioni sul tipo di attività in base alle informazioni di autodoc. Al

momento, se si rimuove un lavoro autodoc dal database di lavori, viene

visualizzato come tipo di attività sconosciuto. Inoltre, se due flussi di lavoro

contengono lo stesso lavoro autodoc, come comando in uno e come script

nell’altro, la Job Scheduling Console visualizza un tipo di attività non corretto

almeno per uno di loro. Se si salva il flusso di lavoro con il tipo di attività non

corretto, il comando diverrà script o vice versa.

v Difetto 93759: si potrebbero ricevere delle informazioni non corrette sullo stato

quando si immette il comando stop per tutti i FTA di un’istanza di dominio. Il

MDM viene arrestato prima dei FTA. Quindi, il MDM visualizza le informazioni

disponibili al momento dell’arresto, a prescindere delle modifiche nello stato dei

FTA.

v Difetto 94279: durante l’ora legale (01:59:59–03:00:00), le piattaforme UNIX e

Windows agiscono in maniera diversa. Ad esempio:

16 IBM Tivoli Workload Scheduler - Note sul rilascio

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– sulle piattaforme supportate Windows: conman submit job at=02xx viene

impostato su 01xx

– su HP-UX: conman submit job at=02xx viene impostato su 03xxv Difetto 94701: se il composer non è in grado di richiamare le informazioni sulla

password utente di maestro da UNIX, esegue un core dump invece di inviare un

messaggio di errore. Questo si verifica a causa di problemi di configurazione

DNS/NIS.

v Difetto 112282: quando non esistono file Symphony sul motore, il connettore

viene visualizzato come non attivo (croce nera) sulla Job Scheduling Console ed

invia il seguente messaggio di errore:

GJS087E: motore selezionato non disponibile

Spiegazione: impossibile inizializzare il controllo dei piani del connettore TWS

v Difetto 114905: aggiunta di una nuova definizione lavoro nell’interfaccia riga

comandi utilizzando i comandi COMPOSER NEW o COMPOSER ADD MYFILE

(dove MYFILE è il file in cui viene definito il nuovo lavoro). Se il nome del

nuovo lavoro esiste già, la definizione lavoro viene sostituita senza richiesta di

conferma.

v Difetto 117187: non è possibile inviare in sequenza due flussi di lavoro con lo

stesso alias. Anche non viene emesso un messaggio di errore, l’invio del secondo

lavoro non riesce. Viene visualizzato un messaggio di errore solo se si inoltra il

secondo lavoro dopo che il piano è stato aggiornato.

v Difetto 118505: sulle piattaforme supportate Windows, se si avviano dei

programmi Visual Basic che terminano con errore, IBM Tivoli Workload

Scheduler non mostra lo stato ABEND. E’ necessario aggiungere un controllo

errorlevel alla fine del file jobmanrc.cmd, come quello di seguito riportato:

call %ARGS%

REM Aggiunta controllo errorlevel per gestire gli abend correttamente

if errorlevel 1 exit

:out

IBM Tivoli Workload Scheduler eseguirà un abend del lavoro per qualsiasi cosa

esca diversa da zero.

v Difetto 119489: il seguente esempio di una nuova definizione di flusso di lavoro

mostra un problema noto che si verifica durante la specifica della workstation

per un lavoro nella parola chiave follows:

SCHEDULE MASTER#SCHED1

on workdays

:

CPU1#JOB1

CPU2#JOB2 follows CPU1#JOB1

end

Per salvare questa definizione, è necessario scrivere

CPU2#JOB2 follows JOB1

e non

CPU2#JOB2 follows CPU1#JOB1

v Difetto 122169: sulle piattaforme supportate Windows, se si specifica un nome di

directory di installazione che contiene degli spazi, il processo di installazione

non verrà portato a termine. E’ richiesta la rimozione manuale dell’installazione

non riuscita dal registro.

v Difetto 122315: questo difetto riguarda le reti Tivoli Workload Scheduler 8.1 in

cui sono in esecuzione entrambi i livelli di funzione 1.1 e 1.2 della Job

Scheduling Console. Se non si modifica un flusso di lavoro nel database dalla

Capitolo 3. Limitazioni del prodotto, problemi e soluzioni temporanee 17

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the Job Scheduling Console 1.2 (che utilizza la nuova funzione ciclo di

esecuzione), non sarà più possibile aprire quel flusso di lavoro dalla Job

Scheduling Console 1.1.

v Difetto 124441: su Tivoli Plus Module Versioni 7.0 e 8.1, la risorsa monitorata

’Host Status’ non viene individuata nella raccolta dei monitor centrali TWS.

v Il comando CONMAN KILL JOBSELECT non funziona se il lavoro viene definito

su un agent esteso. Il lavoro mostra lo stato ABEND ma il processo associato

non viene interrotto.

v Difetto 124817: su UNIX, se il comando StartUp è stato immesso dall’utente root

e viene successivamente richiamato dall’utente maestro, potrebbe essere emesso

un messaggio simile a quello seguente:

Le autorizzazioni di accesso file non consentono l’azione specificata.

/usr/tws1/maestro/trace/init_trace[22]:/usr/tws1/maestro/trace/ffdc:

0403-005 Impossibile creare il file specificato.

Questo non ha conseguenze sull’avvio del sistema. Per evitare di ricevere questo

messaggio, immettere il comando StartUp come utente maestro.

v Difetto 152313: il comando CONSOLE non funziona su Windows NT/2000. Il

comando CONSOLE non funziona su Windows 2000 e Windows NT.

v Difetto 153530: quando si eseguono operazioni IBM Tivoli Workload Scheduler,

vengono scritti dei file temporanei nella directory temporanea impostata sul

computer locale.

SOLUZIONE TEMPORANEA: verificare che le operazioni TWSuser in

esecuzione dispongano dell’accesso in lettura/scrittura per questa directory.

v Difetto 155385: Applications Extensions Versione 8.1 non rilevano un’istanza IBM

Tivoli Workload Scheduler versione 8.2. Esiste un problema di interoperabilità

fra le estensioni applicazioni versione 8.1 su un motore IBM Tivoli Workload

Scheduler, Versione 8.2. L’estensione applicazione Versione 8.1 non riesce a

rilevare un’installazione di motore IBM Tivoli Workload Scheduler, Versione 8.2.

E’ necessario installare l’estensione applicazione versione 8.2 per poter

comunicare con il motore versione 8.2.

v Difetto 156829: i lavori inoltrati scompaiono dal piano. Quando si invia un

grosso numero di lavori, i lavori inoltrati potrebbero richiedere del tempo prima

di essere visualizzati nel piano.

v Difetto 157536: il file dei componenti non si trova in /usr/unison/path. Se Tivoli

Workload Scheduler, Versione 8.1 è stato installato utilizzando la variabile

UNISON_COMPONENT_FILE e l’installazione non è stata eseguita nel percorso

di installazione predefinito, il programma di installazione di IBM Tivoli

Workload Scheduler versione 8.2 non rileva il prodotto installato.

SOLUZIONE TEMPORANEA: copiare il file dei componenti nella cartella

/usr/unison. Il processo di aggiornamento ha avuto esito positivo ma il file dei

componenti non è aggiornato, di conseguenza, se successivamente si esegue il

programma di installazione, rileva l’istanza di IBM Tivoli Workload Scheduler

versione 8.1 invece dell’istanza IBM Tivoli Workload Scheduler versione 8.2.

v Difetto 157942: problema durante l’esecuzione del collegamento dell’agent

fault-tolerant dal master. I comandi link o unlink, e start e stop, immessi da un

gestore dominio master o da un gestore dominio verso un agent fault-tolerant

connesso ad un gestore dominio secondario non sono supportati.

v Difetto 159230: si è verificato un errore TOS con gli agent fault-tolerant di

Windows 2000 e NT. Nel caso in cui un errore TOS venga registrato nel log

dell’agent fault-tolerant, effettuare le seguenti operazioni:

1. Arrestare l’agent fault-tolerant.

18 IBM Tivoli Workload Scheduler - Note sul rilascio

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2. Aprire il file $user_maestro/TWSCCLog.properties in un editor di testo.

3. Modificare la voce twsHnd.logFile.className=ccg_multiproc_filehandler in

twsHnd.logFile.className=ccg_filehandler.

Questa impostazione disabilita l’accesso contemporaneo al file log.

Nota: Questo problema è stato corretto in 8.2-TWS-Fixpack 02.

v Difetto 159342: inserimento riga non corretto nel messaggio che contiene ″\n″.

Dei ritorno cursore vengono inseriti nell’errore bei file log ogni volta che viene

rilevato un ″\n″ provocando il troncamento dei nomi di directory. Ad esempio″

\network″ diventa ″etwork″.

v Difetto 159757: switchmgr non ha effetto se il backup non è stato avviato in un

ambiente TWS. Per eseguire il comando switchmgr, avviare il processo netman

per il gestore dominio di backup in un ambiente configurato come segue:

PATH=$PATH:TWSHOME DIR:TWSHOME DIR/bin

Nota: Questo problema è stato corretto in 8.2-TWS-Fixpack 01.

v Difetto 159782: messaggi di errore non corretti quando le azioni non sono

consentite su un lavoro. Ad esempio, se l’utente tenta di eseguire un’operazione

non autorizzata su di un oggetto, viene visualizzato il messaggio di errore

sbagliato. Se l’utente tenta di aggiungere un lavoro al database, viene

visualizzato un messaggio di errore anche se è autorizzato ad eseguire

l’operazione, ma l’operazione viene eseguita correttamente.

Nota: Questo problema è stato corretto in 8.2-TWS-Fixpack 01.

v Difetto 159791: accesso in visualizzazione a prompt, parametri, risorse nel file

della sicurezza. Le impostazioni definite nel file della sicurezza per l’accesso in

visualizzazione a prompt, parametri e risorse non impediscono le operazioni di

livello superiore sugli oggetti specificati. Ad esempio, quando un utente tenta di

creare dei prompt, dei parametri o delle risorse, l’operazione viene eseguita

anche se l’accesso alla visualizzazione non è garantito. Viene visualizzato un

messaggio di errore sbagliato quando si tenta di creare un prompt, ma il prompt

viene creato.

Nota: Questo problema è stato corretto in 8.2-TWS-Fixpack 01.

v Difetto 159849: utilizzando NetView si riceve un messaggio di errore per

comandi tws. Con NetView, si verifica un errore quando si utilizza la riga

comandi.

v Difetto 159954: campi nome utente e password durante la migrazione con il

programma di installazione ISMP. Quando si esegue un aggiornamento su

sistemi operativi Windows con il programma di installazione, i campi nome

utente e password per l’utente IBM Tivoli Workload Scheduler per il quale si sta

aggiornando il prodotto sono modificabili, mentre invece dovrebbero essere in

sola lettura.

v Difetto 160126: informazioni fuorvianti durante l’esecuzione di conman su un

agent standard. Quando si esegue conman su un agent standard, le informazioni

su Batchman restituiscono un errore, poiché questo servizio non è installato sugli

agent standard.

v Difetto 160128: tempo trascorso visualizzato con valori negativi. Quando si

esegue

conman ss

i risultati visualizzati nella colonna Tempo trascorso potrebbero essere errati.

Capitolo 3. Limitazioni del prodotto, problemi e soluzioni temporanee 19

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Nota: Questo problema è stato corretto in 8.2-TWS-Fixpack 01.

v Difetto 160136: promozione di un motore installato in una directory diversa da

″$HOME dir″. Quando si promuove un agent, è necessario specificare la

directory di installazione, se l’agent non è stato installato nella directory

predefinita.

v Difetto 160688: il valore predefinito adapter.working.dir nel file TBSM

adapter.config deve essere personalizzabile. Il valore predefinito of

adapter.working.dir è un punto (.). In questo caso, il clagent non può essere

avviato e viene emesso il seguente messaggio:

CLAGENT:* AWSBJB008E Errore adattatore : impossibile creare un trasporto

SOLUZIONE TEMPORANEA: modificare il valore predefinito

adapter.working.dir in un persorso assoluto o relativo al quale TWSuser ha

accesso in scrittura.

v Difetto 160731: FTA (7.0->8.2, Win2k) non riesce a collegarsi a MDM (7.0, AIX).

Quando si aggiorna un agent fault-tolerant versione 7.0 su piattaforme Windows

alla versione 8.2, l’agent fault-tolerant aggiornato non riesce a collegarsi al

gestore dominio master della versione 7.0 su AIX. Il problema è dovuto ad un

difetto del gestore dominio master della versione 7.0 che è stato corretto con

l’APAR IY44864. L’APAR IY44864 è un prerequisito, prima di eseguire una

migrazione dal basso verso l’alto per Tivoli Workload Scheduler 7.0.

v Digfetto 160764: impossibile smontare il CD-ROM su UNIX. Dopo aver installato

dal CD di installazione mediante lo script twsinst, non è possibile smontare il

CD.

SOLUZIONE TEMPORANEA: terminare il processo netman che si avvia

automaticamente dopo l’installazione e smontare il CD. In alternativa, copiare il

contenuto del CD su una directory temporanea ed eseguire l’installazione.

v Difetto 160781: il valore del parametro THIS_CPU nel blocco del pacchetto

software non deve contenere spazi, tuttavia il valore predefinito è erroneamente

THIS CPU, che include uno spazio.

v Difetto 160860: un problema sconosciuto documentato dalla Tivoli Enterprise

Console, APAR IY34596, l’adattatore Tivoli Enterprise Console potrebbe

interrompersi su piattaforme Windows quando riceve un evento da IBM Tivoli

Workload Scheduler. Consultare il supporto Tivoli Enterprise Console per

ricevere il fixpack che include IY34596.

v Difetto 160930: Batchman si chiude se si elencano più di 43 eventi. Batchman si

chiude se si elencano più di 43 eventi nel parametro EVENTS nel file

BmEvents.conf.

v Il seguente problema di compatibilità si può verificare quando un FTA con la

versione 8.1 ha accesso diretto al database di un master con versione 7.0. Se si

aggiornano gli oggetti del database da FTA utilizzando le nuove funzioni della

versione 8.1, il master non sarà in grado di applicare quegli aggiornamenti.

Difetti corretti

In questo rilascio sono stati integrati tutte le APAR ed i difetti riportati nel Fixpack

5, numero PTF: U485968, oltre al seguente elenco di APAR e difetti:

v IY32436 (difetto 153045) Lo stato dei lavori in esecuzione su jnextday non viene

aggiornato correttamente. Questo comporta la perdita dei lavori su jnextday.

v IY35182 I Follows su una pianificazione al livello pianificazione non si

conservano dopo jnextday.

v IY36118 I FTA non si collegano al master dopo jnextday, a causa di un

danneggiamento nel file sinfonia compresso dal master.

20 IBM Tivoli Workload Scheduler - Note sul rilascio

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v IY36608 JOBMON smette di rispondere su TWS 8.1.

v IY37705 CPU LIMIT=0 non onorato su xa.

v IY38726 Impossibile esaminare joblog su dynix fta tramite jsc o riga comandi

dopo aver aapplicato 8-1-TWS-0006.

v IY38717 Bacthman abend su master poiché jobtable supera 32000.

v IY38732 Su Linux errore connettore TWS nell’inoltrare un lavoro con parametri.

v IY38795 Batchman si chiude quando supera la barriera dei 65535 record.

v IY38683 Alcuni caratteri sono danneggiati quando si visualizzano i file stdlist del

lavoro.

v IY39396 Conman sj restituisce un output danneggiato dopo un efix per IY38795.

v IY39399 Conman switchmgr non funziona su win2k quando quando vengono

utilizzati i server mailman.

v IY41986 Le prestazioni di TWS ne risentono quando esistono più di 65535 lavori.

v IY42018 Il comando KILL può danneggiare una cosa messaggi.

v IY44102 Stageman tenta di utilizzare un numero di record (32768) nel file

Symphony

v IY34857 (difetto 155158) Pianificazione annullata continua se si utilizzano

database non espansi e contrassegnati come da continuare.

v Difetto 155375 Coredump del composer durante il tentativo di visualizzare o

cancellare una pianificazione.

v Difetto 94789 I lavori di ripristino che si eseguono su una workstation diversa da

quella del lavoro originale non vengono avviati se la workstation del lavoro di

ripristino non è un FTA in stato completo.

Capitolo 3. Limitazioni del prodotto, problemi e soluzioni temporanee 21

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22 IBM Tivoli Workload Scheduler - Note sul rilascio

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Capitolo 4. Note sull’internazionalizzazione

Questo capitolo descrive i requisiti specifici, le note, le limitazioni, i problemi, i

difetti e le correzioni per le versioni internazionali di IBM Tivoli Workload

Scheduler, Versione 8.2.

Abilitazione del supporto delle lingue

Per informazioni su come abilitare il supporto delle lingue, consultare la

pubblicazione IBM Tivoli Workload Scheduler - Guida alla pianificazione e

all’installazione.

Limitazioni software, problemi e soluzioni temporanee

Questa sezione descrive le limitazioni software, i problemi e le risoluzioni

temporanee per le versioni internazionali di IBM Tivoli Workload Scheduler,

Versione 8.2.

v Difetto 93843: la limitazione della lunghezza del nome/prompt in giapponese è

più corta di quella inglese. Nei messaggi e nella guida, la lunghezza massima

del nome/prompt viene descritta di 16 caratteri ASCII ma in giapponese la

lunghezza massima è di soli 5 caratteri. Quelli che seguono sono i limiti di

lunghezza dei nomi per l’inglese e per il set di caratteri double-byte (DBCS):

Oggetto pianificazione

Limite inglese

(caratteri ascii)

Limite DBCS

(caratteri DBCS)

nome cpu 16 5

nome dominio 16 5

nome cpuclass 16 5

nome pianificazione 16 5

nome lavoro 40 13

nome param 8 2

nome prompt 8 2

dimensione prompt 200 66

nome risorsa 8 2

nome calendario 8 2

nome file JCL 4095 1365

nomebase file 28 9

equazione file 120 40

v Difetto 123119: il programma di installazione si interrompe se si specifica un

nome directory che contiene caratteri non ANSI.

v Difetto 123602: nella versione giapponese su Linux, non tutti gli oggetti di fatto

definiti vengono elencati dal composer.

v Difetto 123608: non è possibile inoltrare un file lavoro con nome file giapponese

con il comando CONMAN SBF. Il nome file giapponese problematico include il

© Copyright IBM Corp. 1999, 2004 23

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codice 0x5c come secondo byte. Se si specifica che il nome file deve includere il

codice 0x5c come parametro del comando CONMAN SBF, conman restituisce il

seguente errore:

AWS22020071 Nessuna voce qualificata

Gli altri nomi giapponesi che non includono il codice 0x5c non presentano

problemi.

v Difetto 123653: sulle piattaforme supportate Windows, non è possibile creare un

calendario con un nome in giapponese con il comando MAKECAL.

v Difetto 124195: su entrambe le piattaforme Windows e UNIX, i messaggi di eco

includono del giapponese danneggiato quando la CLI emessa include del

giapponese come parametro. Questo è solo un problema di aspetto, i comandi

vengono inviati correttamente e visualizzati correttamente sulla Job Scheduling

Console.

v Difetto 159660: DIVT: ISMP: alcuni caratteri giapponesi non vengono visualizzati

correttamente su HP-UX. Su HP-UX, alcuni caratteri giapponesi nel programma

di installazione vengono danneggiati.

v Su UNIX, è necessario impostare la variabile LANG nel file .profile (per ksh) o

nel file applicabile per le altre shell.

v E’ necessario impostare la variabile LANG in jobmanrc per batchman per

utilizzare la configurazione nei cataloghi della lingua. Per impostazione

predefinita, se il formato della data viene modificato e LANG non è impostato, il

catalogo è C ed i report tornano al formato mm/gg/aa predefinito.

v Per le lingue double-byte sulle piattaforme supportate Windows, è necessario

utilizzare Blocco note come editor. Specificare editor nel campo Variabile della

casella di dialogo Proprietà di sistema e specificare notepad nel campo Valore.

v Per le lingue dell’Europa occidentale, è necessario impostare la code page e

modificare il carattere in Lucida prima di eseguire la CLI di Tivoli Workload

Scheduler. Il comando è chcp 1252. Questo è documentato nelle note sul rilascio

di Tivoli Framework come un problema noto di Microsoft Windows.

v Per visualizzare i caratteri estesi in qualsiasi editor o finestra DOS è necessario

impostare la variabile di ambiente TWS_TISDIR. E’ possibile utilizzare il

percorso TWShome.

v E’ necessario impostare MAESTRO_OUTPUT_STYLE=LONG per visualizzare

tutto il set di caratteri esteso nella CLI. Ad esempio, se il nome del flusso di

lavoro è composto da tre caratteri cinesi, il totale è di nove byte. Il campo flusso

di lavoro nel comando conman SHOWJOB è di otto caratteri ed il terzo carattere

appare danneggiato.

v Tutte le informazioni vengono memorizzate e passate come UTF8. Per le lingue

asiatiche, ogni carattere è lungo tre byte. I caratteri e accentata, a accentata, ecc.

nelle lingue europee sono lunghi due byte. Tenerlo presente quando si

pianificano i nomi oggetto.

v Sulle piattaforme Windows e UNIX è necessario impostare la variabile di

ambiente TWS_TISDIR manualmente prima di eseguire un comando. Per

informazioni dettagliate consultare il manuale IBM Tivoli Workload Scheduler -

Guida alla pianificazione e all’installazione.

24 IBM Tivoli Workload Scheduler - Note sul rilascio

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Informazioni particolari

Queste informazioni sono state sviluppate per prodotti e servizi offerti negli Stati

Uniti. IBM potrebbe non offrire i prodotti, i servizi o le funzioni descritte in questo

documento in altri paesi. Rivolgersi al rappresentante IBM locale per informazioni

sui prodotti e i servizi disponibili nel proprio paese. Qualsiasi riferimento ad un

prodotto, programma o servizio IBM non implica o intende dichiarare che solo

quel prodotto, programma o servizio IBM può essere utilizzato. In sostituzione a

quelli forniti dall’IBM, possono essere usati prodotti, programmi o servizi

funzionalmente equivalenti che non comportino violazione dei diritti di proprietà

intellettuale o di altri diritti dell’IBM. E’ responsabilità dell’utente valutare e

verificare la possibilità di utilizzare programmi e/o prodotti, fatta eccezione per

quelli espressamente indicati dall’IBM.

IBM può avere applicazioni di brevetti o brevetti in corso relativi all’argomento

descritto in questo documento. La fornitura di questa pubblicazione non implica la

concessione di alcuna licenza su di essi. Per richieste di informazioni sulle licenze,

scrivere alla:

Director of Commercial Relations

IBM Europe

Schoenaicher Str. 220

D-7030 Boeblingen

Deutchland

Per le domande sulla licenza relative a informazioni double-byte (DBCS), rivolgersi

al dipartimento della proprietà intellettuale IBM del proprio paese o inviare le

domande a:

IBM World Trade Asia Corporation

Licensing

2-31 Roppongi 3-chome, Minato-ku

Tokyo 106, Japan

Il seguente paragrafo non è valido per il Regno Unito o per tutti i paesi le cui

leggi nazionali siano in contrasto con le disposizioni in essa contenute:

INTERNATIONAL BUSINESS MACHINES CORPORATION FORNISCE QUESTA

PUBBLICAZIONE NELLO STATO IN CUI SI TROVA SENZA ALCUNA

GARANZIA, ESPLICITA O IMPLICITA, IVI INCLUSE EVENTUALI GARANZIE

DI COMMERCIABILITÀ ED IDONEITÀ AD UNO SCOPO PARTICOLARE.

Alcuni stati non consentono la rinuncia a garanzie esplicite o implicite in

determinate transazioni, pertanto la presente dichiarazione potrebbe non essere a

voi applicabile.

Queste informazioni potrebbero includere inesattezze tecniche o errori tipografici.

Le informazioni incluse in questo documento vengono modificate su base

periodica; tali modifiche verranno incorporate nelle nuove edizioni della

pubblicazione. L’IBM si riserva il diritto di apportare miglioramenti e/o modifiche

al prodotto o al programma descritto nel manuale in qualsiasi momento e senza

preavviso.

© Copyright IBM Corp. 1999, 2004 25

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Qualsiasi riferimento in queste informazioni a siti Web non IBM sono fornite solo

per convenienza e non servono in alcun modo da approvazione di tali siti Web. I

materiali disponibili sui siti Web non fanno parte di questo prodotto e l’utilizzo di

questi è a discrezione dell’utente.

L’IBM può utilizzare o divulgare le informazioni ricevute dagli utenti secondo le

modalità ritenute appropriate, senza alcun obbligo nei loro confronti.

Coloro che detengono la licenza su questo programma e desiderano avere

informazioni su di esso allo scopo di consentire (i) uno scambio di informazioni tra

programmi indipendenti ed altri (compreso questo) e (ii) l’uso reciproco di tali

informazioni, dovrebbero rivolgersi a:

IBM Corporation

2Z4A/10111400 Burnet Road

Austin, TX 78758 U.S.A.

La disponibilità di tali informazioni può dipendere da termini e condizioni incluso,

in alcuni casi, il pagamento di una tassa.

Il programma concesso in licenza descritto nel presente documento e tutto il

materiale disponibile concesso in licenza sono forniti da IBM in base alle clausole

dell’Accordo per Clienti IBM (IBM Customer Agreement), dell’IBM IPLA (IBM

International Program License Agreement) o qualsiasi altro accordo equivalente tra

le parti.

Queste informazioni contengono esempi di dati e report utilizzati quotidianamente

nelle operazioni aziendali. Per meglio illustrarli, tali esempi contengono nomi di

persone, società, marchi e prodotti. Tutti i nomi contenuti nel manuale sono fittizi e

ogni riferimento a nomi ed indirizzi reali è puramente casuale.

Se si stanno visualizzando queste informazioni in formato elettronico, le fotografie

e le illustrazioni a colori potrebbero non apparire.

Open Source: Test

Copyright (c) 1992, 1993, 1994

I membri del Consiglio d’Amministrazione dell’Università della California. Tutti i

diritti riservati.

Questo codice deriva dal software donato alla Berkeley da Kenneth Almquist.

La ridistribuzione e l’utilizzo in formato binario e sorgente, con o senza modifiche,

sono consentite solo alle seguenti condizioni:

1. Eventuali ridistribuzioni del codice sorgente devono contenere suddette

informazioni relative ai diritti d’autore, questo elenco di condizioni e la

seguente rinuncia.

2. Eventuali ridistribuzioni in formato binario devono riprodurre suddette

informazioni relative ai diritti d’autore, questo elenco di condizioni e la

seguente rinuncia nella documentazione e/o altro materiale fornito con la

distribuzione.

3. Tutto il materiale pubblicitario che menziona le caratteristiche o l’utilizzo di

questo software deve contenere il seguente avviso:

26 IBM Tivoli Workload Scheduler - Note sul rilascio

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Questo prodotto comprende software sviluppato dall’Università della

California, Berkeley e da altri soggetti che hanno prestato il loro contributo.

4. Nè il nome dell’Università nè i nomi di chi ha prestato il suo contributo

devono essere utilizzati allo scopo di sostenere o promuovere prodotti derivati

dal presente software senza previa specifica autorizzazione scritta.

QUESTO SOFTWARE VIENE FORNITO DAI MEMBRI DEL CONSIGLIO DI

AMMINISTRAZIONE E DA CHI HA PRESTATO IL SUO CONTRIBUTO NELLO

STATO IN CUI SI TROVA, SENZA GARANZIE DI ALCUN TIPO, ESPRESSE O

IMPLICITE, INCLUSE, MA NON LIMITATE A, GARANZIE IMPLICITE DI

COMMERCIABILITA’ E DI IDONEITA’ PER UNO SCOPO SPECIFICO. IN

NESSUN CASO I MEMBRI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE O ALTRI

SOGGETTI CHE HANNO PRESTATO IL LORO CONTRIBUTO SARANNO

RESPONSABILI PER EVENTUALI DANNI DIRETTI, INDIRETTI, ACCIDENTALI,

SPECIALI, ESEMPLARI O PER OGNI ALTRO DANNO CONSEGUENTE,

(COMPRESI, MA NON LIMITATI A, RIFORNIMENTI DI BENI O SERVIZI

SOSTITUTIVI; MANCATO FUNZIONAMENTO O PERDITA DEI DATI O

PROFITTI; INTERRUZIONE DELL’ATTIVITÀ) PER QUALSIASI CAUSA E

IPOTESI DI RESPONSABILITÀ SIA PER CONTRATTO, PRECISA

RESPONSABILITÀ O ILLECITO (COMPRESI GRAVI INADEMPIMENTI), FATTI

SALVI I LIMITI INDEROGABILI DI LEGGE, CHE POTREBBERO VERIFICARSI

QUANDO SI UTILIZZA QUESTO SOFTWARE; ANCHE SE SI ERA STATI MESSI

A CONOSCENZA DELLA POSSIBILITÀ DEL VERIFICARSI DI TALI DANNI.

Open Source: OpenSSL

Questo prodotto include software sviluppato dal progetto OpenSSL Project per

l’utilizzo nel toolkit OpenSSL. (http://www.openssl.org/)

LICENZE

Il toolkit OpenSSL è soggetto ad una duplice licenza, ovvero le condizioni della

licenza OpenSSL e quelle della licenza originale SSLeay vengono applicate al

toolkit. Vedere di seguito i reali testi di licenza. In realtà entrambe sono licenze

Open Source in stile BSD. Nel caso di articoli di licenza relativi ad OpenSSL

contattare [email protected].

Licenza di OpenSSL

Copyright (c) 1998-2001 The OpenSSL Project. Tutti i diritti riservati.

La ridistribuzione e l’utilizzo in formato binario e sorgente, con o senza modifiche,

sono consentite solo alle seguenti condizioni:

1. Eventuali ridistribuzioni del codice sorgente devono contenere suddette

informazioni relative ai diritti d’autore, questo elenco di condizioni e la

seguente rinuncia.

2. Eventuali ridistribuzioni in formato binario devono riprodurre suddette

informazioni relative ai diritti d’autore, questo elenco di condizioni e la

seguente rinuncia nella documentazione e/o altro materiale fornito con la

distribuzione.

3. Tutto il materiale pubblicitario che menziona le caratteristiche o l’utilizzo di

questo software deve contenere il seguente avviso: ″Questo prodotto

comprende software sviluppato da The OpenSSL Project per essere utilizzato

nell’OpenSSL Toolkit. (http://www.openssl.org/)″.

4. I nomi ″OpenSSL Toolkit″ e ″OpenSSL Project″ non devono essere utilizzati allo

scopo di sostenere o promuovere prodotti derivati dal presente software senza

Informazioni particolari 27

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previa autorizzazione scritta. Per informazioni su come ottenere tale

autorizzazione, contattare l’indirizzo [email protected].

5. I prodotti derivati dal presente software non possono essere chiamati

″OpenSSL″ nè ″OpenSSL″ può apparire nei loro nomi senza previo consenso

scritto da parte di OpenSSL Project.

6. Eventuali ridistribuzioni di qualsiasi forma devono contenere il seguente

avviso: ″Questo prodotto comprende software sviluppato dall’OpenSSL Project

per l’utilizzo nell’OpenSSL Toolkit (http://www.openssl.org)″

QUESTO SOFTWARE VIENE FORNITO DALL’OpenSSL PROJECT NELLO STATO

IN CUI SI TROVA, SENZA GARANZIE DI ALCUN TIPO, ESPRESSE O

IMPLICITE, INCLUSE, MA NON LIMITATE A, GARANZIE IMPLICITE DI

COMMERCIABILITA’ E DI IDONEITA’ PER UNO SCOPO SPECIFICO. IN

NESSUN CASO OpenSSL PROJECT O ALTRI SOGGETTI CHE HANNO

PRESTATO IL LORO CONTRIBUTO SARANNO RESPONSABILI PER

EVENTUALI DANNI DIRETTI, INDIRETTI, ACCIDENTALI O PER OGNI ALTRO

DANNO INDIRETTO, (COMPRESI, A TITOLO ESEMPLIFICATIVO,

RIFORNIMENTI DI BENI O SERVIZI SOSTITUTIVI; MANCATO UTILIZZO O

PERDITA DEI DATI O PROFITTI; INTERRUZIONE DELL’ATTIVITÀ) PER

QUALSIASI CAUSA E IPOTESI DI RESPONSABILITÀ SIA PER CONTRATTO,

PRECISA RESPONSABILITÀ O ILLECITO (COMPRESI GRAVI

INADEMPIMENTI), FATTI SALVI I LIMITI INDEROGABILI DI LEGGE, CHE

POTREBBERO VERIFICARSI QUANDO SI UTILIZZA QUESTO SOFTWARE;

ANCHE SE SI ERA STATI MESSI A CONOSCENZA DELLA POSSIBILITÀ DEL

VERIFICARSI DI TALI DANNI.

Il presente prodotto comprende software di crittografia scritto da Eric Young

([email protected]). Il presente prodotto comprende software progettato da Tim

Hudson ([email protected]).

Licenza SSLeay Originale

Copyright (C) 1995-1998 Eric Young ([email protected]) Tutti i diritti riservati.

Questo pacchetto è un implementazione SSL scritto da Eric Young

([email protected]). L’implementazione è stata sviluppata in conformità con SSL

di Netscape.

Questa libreria è gratuita per usi sia commerciali sia non commerciali purché siano

rispettate le seguenti disposizioni. Le seguenti disposizioni si applicano a tutto il

codice presente in questa distribuzione, sia codice RC4, RSA, lhash, DES, ecc.,; non

solo il codice SSL. La documentazione SSL inclusa in questa distribuzione è

soggetta agli stessi termini del copyright ad eccezione del fatto che il detentore è

Tim Hudson ([email protected]).

Il diritto d’autore resta di Eric Young, ed in quanto tale le informazioni relative alle

leggi sul diritto d’autore nel codice non devono essere rimosse. Se il presente

pacchetto viene utilizzato in un prodotto, Eric Young sarà considerato come autore

delle parti della libreria utilizzate. Ciò può avvenire sia sotto forma di messaggio

all’avvio del programma o nella documentazione (in linea o testuale) fornita con il

pacchetto.

La ridistribuzione e l’utilizzo in formato binario e sorgente, con o senza modifiche,

sono consentite solo alle seguenti condizioni:

1. Eventuali ridistribuzioni del codice sorgente devono contenere le informazioni

relative ai diritti d’autore, questo elenco di condizioni e la seguente rinuncia.

28 IBM Tivoli Workload Scheduler - Note sul rilascio

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2. Eventuali ridistribuzioni in formato binario devono riprodurre suddette

informazioni relative ai diritti d’autore, questo elenco di condizioni e la

seguente rinuncia nella documentazione e/o altro materiale fornito con la

distribuzione.

3. Tutto il materiale pubblicitario che menziona le caratteristiche o l’utilizzo di

questo software deve contenere il seguente avviso: ″Questo prodotto

comprende software con crittografia sviluppato da Eric Young

([email protected])″ Le parole ’con crittografia’ possono essere omesse se le

routine provenienti dalla libreria in uso non sono correlate alla crittografia.

4. Se si include codice specifico a Windows (o da esso derivato) dalla directory

apps (codice applicativo) è necessario includere la dichiarazione: ″Questo

prodotto include software sviluppato da Tim Hudson ([email protected])″

QUESTO SOFTWARE VIENE FORNITO DA ERIC YOUNG NELLO STATO IN CUI

SI TROVA, SENZA GARANZIE DI ALCUN TIPO, ESPRESSE O IMPLICITE,

INCLUSE, MA NON LIMITATE A, GARANZIE IMPLICITE DI

COMMERCIABILITA’ E DI IDONEITA’ PER UNO SCOPO SPECIFICO. IN

NESSUN CASO L’AUTORE O ALTRI SOGGETTI CHE HANNO PRESTATO IL

LORO CONTRIBUTO SARANNO RESPONSABILI PER EVENTUALI DANNI

DIRETTI, INDIRETTI, ACCIDENTALI, SPECIALI, ESEMPLARI O PER OGNI

ALTRO DANNO CONSEGUENTE, (COMPRESI, MA NON LIMITATI A,

RIFORNIMENTI DI BENI O SERVIZI SOSTITUTIVI; MANCATO

FUNZIONAMENTO O PERDITA DEI DATI O PROFITTI; INTERRUZIONE

DELL’ATTIVITÀ) PER QUALSIASI CAUSA E IPOTESI DI RESPONSABILITÀ SIA

PER CONTRATTO, PRECISA RESPONSABILITÀ O ILLECITO (COMPRESI GRAVI

INADEMPIMENTI), FATTI SALVI I LIMITI INDEROGABILI DI LEGGE, CHE

POTREBBERO VERIFICARSI QUANDO SI UTILIZZA QUESTO SOFTWARE;

ANCHE SE SI ERA STATI MESSI A CONOSCENZA DELLA POSSIBILITÀ DEL

VERIFICARSI DI TALI DANNI.

Le clausole di licenza e distribuzione per qualsiasi versione o lavoro disponibile

derivati da questo codice non possono essere modificati. Ad es. questo codice non

può essere semplicemente copiato e posto sotto un’altra licenza di distribuzione

[inclusa la licenza pubblica GNU].

Open Source: libreria SNMP

Copyright 1988, 1989 della Carnegie Mellon University

Tutti i diritti riservati.

L’autorizzazione ad utilizzare, copiare, modificare e distribuire il presente software

e la sua documentazione per qualsiasi scopo e senza il pagamento di alcun

corrispettivo è qui garantita, a condizione che le suddette indicazioni sulla tutela

delle leggi sul diritto d’autore appaiano in tutte le copie e che sia l’indicazione

relativa al diritto d’autore che questa relativa all’autorizzazione siano presenti a

supporto della documentazione e che il nome CMU non sia utilizzato nella

pubblicità relativa alla distribuzione del software senza previa autorizzazione

scritta.

CMU RINUNCIA A TUTTE LE GARANZIE RELATIVE A QUESTO SOFTWARE,

INCLUSE TUTTE LE GARANZIE IMPLICITE DI COMMERCIABILITÀ ED

IDONEITÀ, IN NESSUN CASO CMU SARÀ RESPONSABILE PER QUALSIASI

DANNO DIRETTO, INDIRETTO O CONSEQUENZIALE O PER QUALSIASI

ALTRO DANNO DERIVANTE SIA DAL MANCATO UTILIZZO, DALLA PERDITA

Informazioni particolari 29

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DI DATI O PROFITTI, SIA PER EFFETTO DEL CONTRATTO, PER NEGLIGENZA

O ALTRO ILLECITO, DERIVANTE DA O IN CONNESSIONE CON L’UTILIZZO O

LE PRESTAZIONI DEL PRESENTE SOFTWARE.

Open Source: Libreria Fusco orario

Copyright (c) 1985, 1987, 1988 I membri del Consiglio d’amministrazione

dell’Università della California.

Tutti i diritti riservati.

La ridistribuzione e l’utilizzo in formati binario e sorgente sono consentite a

condizione che le informazioni relative al diritto d’autore sopra citate ed il presente

paragrafo siano duplicati in tutti quei formati e che qualsiasi documentazione,

materiale pubblicitario e altro materiale relativo a tale distribuzione ed utilizzo

riconosca che il software è stato sviluppato dall’Università della California,

Berkeley. Il nome dell’Università non deve essere utilizzato allo scopo di sostenere

o promuovere prodotti derivati dal presente software senza previa specifica

autorizzazione scritta. QUESTO SOFTWARE VIENE FORNITO NELLO STATO IN

CUI SI TROVA, SENZA GARANZIE DI ALCUN TIPO, ESPRESSE O IMPLICITE,

INCLUSE, MA NON LIMITATE A, GARANZIE IMPLICITE DI

COMMERCIABILITÀ E DI IDONEITÀ PER UNO SCOPO SPECIFICO.

Toolkit di Tivoli Internationalization Services

Copyright 1990, della Alfalfa Software Incorporated, Cambridge, Massachusetts.

Tutti i diritti riservati.

Viene qui concessa l’autorizzazione ad utilizzare, copiare, modificare e distribuire

questo software e la sua documentazione per qualsiasi scopo e senza il pagamento

di alcun canone, a condizione che le suddette informazioni relative al diritto

d’autore appaiano in tutte le copie e che le informazioni sul diritto d’autore e

queste informazioni relative all’autorizzazione appaiano nella documentazione di

supporto e che il nome Alfalfa non sia utilizzato nella pubblicità relativa alla

distribuzione del software senza uno specifico e preventivo consenso scritto.

ALPHALPHA RINUNCIA A TUTTE LE GARANZIE RELATIVE A QUESTO

SOFTWARE, INCLUSE TUTTE LE GARANZIE IMPLICITE DI

COMMERCIABILITÀ ED IDONEITÀ, IN NESSUN CASO ALPHALPHA SARÀ

RESPONSABILE PER QUALSIASI DANNO DIRETTO, INDIRETTO O

CONSEQUENZIALE O PER QUALSIASI ALTRO DANNO DERIVANTE SIA DAL

MANCATO UTILIZZO, DALLA PERDITA DI DATI O PROFITTI, SIA PER

EFFETTO DEL CONTRATTO, PER NEGLIGENZA O ALTRO ILLECITO,

DERIVANTE DA O IN CONNESSIONE CON L’UTILIZZO O LE PRESTAZIONI

DEL PRESENTE SOFTWARE.

Marchi

IBM, Tivoli, il logo Tivoli, Tivoli Enterprise, Tivoli Enterprise Console, AIX,

AS/400, OS/400, BookManager, Dynix, OS/390, pSeries, iSeries, NetView, Sequent

e z/OS sono marchi della International Business Machines Corporation o della

Tivoli Systems Inc. negli Stati Uniti e/o negli altri paesi.

Intel è un marchio della Intel Corporation.

30 IBM Tivoli Workload Scheduler - Note sul rilascio

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Microsoft, Windows, Windows NT ed il logo Windows sono marchi della Microsoft

Corporation negli Stati Uniti e/o negli altri paesi.

UNIX è un marchio della The Open Group negli Stati Uniti e/o negli altri paesi.

Java e tutti i marchi e i logo Java sono marchi di Sun Microsystems, Inc. negli

Stati Uniti e in altri paesi.

Nomi di altri prodotti, società e servizi menzionati in questo documento possono

essere marchi di altre società.

Informazioni particolari 31

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32 IBM Tivoli Workload Scheduler - Note sul rilascio

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Numero programma: 5698-WSH

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SC13-3363-01