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S T O R I A I Cretesi L’ambiente Osserva e scopri! Questa fotografia mostra l’isola di Creta. Osservala attentamente e ri- spondi alle domande. • Com’è il territorio? • Secondo te, c’è la possibilità di creare dei porti? • Quali attività hanno potuto prati- care qui gli uomini di 4000 anni fa? 82 S T O R I A Vi sono insenature naturali.

ICretesi - Istituto Comprensivo Badia Polesine · 2017-05-25 · Trovandosi al centro del Mediterraneo, i Cretesi costruirono portiediventaronosoprattuttonavigatoriecommercianti.Essi

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I CretesiL’ambiente

Osservae scopri!

Questa fotografia mostra l’isola diCreta. Osservala attentamente e ri-spondi alle domande.• Com’è il territorio?• Secondo te, c’è la possibilità dicreare dei porti?• Quali attività hanno potuto prati-care qui gli uomini di 4000 anni fa?

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Vi sono insenature naturali.

Dove siamo?Dove siamo?Gli antichi Cretesi vivevano su un’isola in mezzo al mare e quifondarono una grande civiltà: crearono palazzi e leggende checi stupiscono ancora.

Nel cuore del Mediterra-neo c’è un’isola il cui terri-torio è prevalentementemontuoso e dal clima mi-te: è Creta, posta al centrodel mare Egeo.

Trova sulla carta Guarda dal satelliteLavora sulla carta

CRETA Cnosso

Mar Mediterraneo

Collega con una freccia l’isola diCreta alla terraferma più vicina.Cerchia sulla carta i territori do-ve vivevano gli Ebrei e gli Egizi.

Sul quaderno descrivi i vantag-gi e gli svantaggi della posizio-ne geografica di Creta, rispon-dendo a queste domande:• Il territorio dell’isola è fertile ono?• Dall’isola ci si può recare facil-mente in altri territori?

EGITTO

GRECIA

A Creta non scorrevano grandi fiumi, maabbondanti sorgenti rendevano fertili le val-late permettendo la coltura della vite e del-l’olivo.Un’altra fonte di ricchezza dell’isola consi-steva nell’allevamento di greggi di pecore.I boschi che ricoprivano buona parte del ter-ritorio fornivano invece legname per la co-struzione delle navi.

La Storia per immagini

Volta la pagina!Scoprirai come vivevano i Cretesi.

Il terreno è coltivabile.

Nelle botteghe artigiane, i Cretesi creavano meravigliosioggetti riccamente decorati.

Attraversando il mare con le loro lunghe navi, i Cretesiscambiavano i numerosi prodotti dell’agricoltura edell’artigianato con metalli preziosi e altre materie primedi cui l’isola era sfornita.

Osservae scopri!Questo disegno ri-costruisce la vita deiCretesi.Scoprila collocandoi numeri corretti neipallini bianchi.

Nelle fertili vallate, gli antichi Cretesi coltivavano soprattuttoulivi e viti e allevavano il bestiame, specialmente pecore.

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Trovandosi al centro del Mediterraneo, i Cretesi costruironoporti e diventarono soprattutto navigatori e commercianti. Essifecero della loro isola una vera e propria potenza economica.

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I CretesiLa civiltà

Osserva la linea del tempo e poi rispondi alle domande.• Quanto dura la civiltà cretese?• Quanto dura il periodo di massimo splendore dei Cretesi?

1700 a.C.Un terremoto distruggela civiltà cretese

1600-1450 a.C.Periodo di massimosplendore

QuandoQuandoST

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1200 a.C.La civiltà cretesescompare

2300 a.C.Nascita dellaciviltà cretese

La Storia per immagini

2000 a.C. 1500 a.C. 1000 a.C.2500 a.C. 500 a.C. anno 0nascita di Cristo

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Le civiltà delMediterraneo Una scrittura ancora misteriosa

La scrittura dei Cretesi, di cui abbiamo testimonianze incisesu tavolette d’argilla, non è stata ancora decifrata, pertantotutto quello che sappiamo di questa civiltà è soprattuttodovuto agli scavi archeologici. Nelmuseo di Heraklion, capi-tale di Creta, tra i numerosi reperti si può ammirare il cele-bre «disco di Festo». Si tratta di un disco di terracottarecante sulle due facce pittogrammi disposti a spirale. Essodocumenta il primo tipo di scrittura in uso a Creta.Successivamente la scrittura cretese venne semplificatafino a diventare una scrittura sillabica. Questo tipo discrittura verrà adottato anche dai Micenei, il popolo checonquistò Creta.

Le novanta cittàIl grande poeta greco Omero così descrive l’isola di Creta:

C’è una terra nel mezzo del mare scuro come il vino,Creta, fertile e bella, circondata dall’acqua; in essa visono innumerevoli uomini e novanta città.

Nella fase del suo massimo sviluppo, Creta si popolò dicittà raccolte attorno ai grandi palazzi che le ricerchearcheologiche hanno riportato alla luce a Cnosso, Festo,Mallia, Triada e Zakros. Essi erano la sede dei re dell’iso-la, signori di tanti piccoli regni, che convivevano tra loropacificamente.I sovrani di Creta esercitavano il loro potere aiutati da unaclasse dominante di proprietari terrieri e ricchi commer-cianti. Ogni re era anche il giudice e il sommo sacerdotedella sua città.

Il disco di Festo.

Leggo e imparoSottolinea nel testo le rispo-ste a queste domande.• La scrittura in uso a Creta èstata decifrata?

• Che cos’è il disco di Festo?• Come era organizzata la vi-ta sull’isola?

Osservo e imparoQuesto disegno raffigura navicretesi che solcano il mare trai delfini. Osservale e rispondi.• Quale sistema adoperano iCretesi per navigare?

• Perché, per questa popola-zione, era così importantedisporre di una flotta?

lmparo a studiare

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I CretesiIl palazzo di CnossoIl palazzo della città di Cnosso è stato scoperto solo nel 1900dall’archeologo Arthur Evans. Il palazzo cretese non era so-lo la residenza del re, ma una vera e propria cittadella incui il re e i suoi aiutanti abitavano accanto agli artigiani e ailavoratori. Questi edifici erano privi di cinta muraria inquanto non vi erano minacce esterne da cui difendersi.Il palazzo occupa un’area vastissima e si compone di moltiedifici, collegati fra loro da corridoi e cortili. Comprendevamigliaia di stanze ed era riccamente decorato con motivigeometrici e con figure tratte dal mondo della natura.

1. Iniziamo la nostravisita partendo dalcentro del palazzo, dovesi apre un vasto cortileintorno al quale sisviluppano zone diverse.

2. La sala del trono è la più grande ditutte; accanto a una parete, si trova untrono d’alabastro, una pietra quasitrasparente. Era il luogo dedicato al cultoreligioso e alle cerimonie pubbliche.

5. Molti edifici erano destinatia ospitare alti dignitari di corteed erano riccamente decorati.

3. Quest’area del palazzo eradestinata a ospitare gli artigianie i magazzini. Si producevano imanufatti per il palazzo eoggetti destinati all’esportazione.

4. Da questo corridoio leprocessioni sbucavano nel cortiledove avvenivano gli spettacoliteatrali e le acrobazie del toro.

Gli interni del palazzodi Cnosso eranoriccamente decorati.

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Le civiltà delMediterraneo

A Creta• I Cretesi sfruttarono la collo-cazione geografica della loroisola e praticarono attiva-mente il commercio.

• A Creta sorsero tante grandicittà, tutte dotate di impor-tanti palazzi ricchi di decora-zioni. Uno dei palazzi piùgrandi e belli è quello diCnosso.

• Ogni re era anche il giudicedella propria città.

• La scrittura cretese non èstata ancora decifrata.

Una danzatricecon un riccocopricapo.

Atleti, uomini edonne, partecipanoalla giostra dei tori.

Le giostre e gli spettacoliI palazzi minoici venivano ampiamente decorati con dipinticoloratissimi che rappresentavano la vita di corte o la natu-ra. L’affresco che vedi qui in alto proviene proprio dall’appar-tamento reale nel palazzo di Cnosso. Esso rappresenta lacapriola di un giovane sopra il dorso di un toro. Due figurefemminili ai lati partecipano all’esibizione: una tiene il toro perle corna, l’altra tende le braccia per accogliere il compagnoimpegnato nel salto.Da questo dipinto emerge un aspetto della vita dei Cretesi:essi amavano molto gli spettacoli. Quello più seguito era la«giostra dei tori», uno sport difficile ed eccitante legato alculto del toro, simbolo di forza e fertilità.

Una religione al femminileA Creta la divinità maggiore era una figura femminile: unaDea madre signora della vita animale e vegetale.Generalmente era rappresentata con un corpo di donna, avolte sotto forma di serpente o di colomba, animali sacri alladea. La dea cretese a volte compare in associazione con unafigura maschile detta «paredro» che in greco significa «coluiche le siede accanto». Egli può essere un figlio o un marito.La grande dea e il suo compagno formano la coppia divinache è presente in molte religioni mediterranee, anche se connomi diversi.Inoltre i Cretesi adoravano grotte, rocce, alberi, fonti, oggetti(in particolare l’ascia a doppio taglio) e animali, tra cui soprat-tutto il toro.È probabile che le cerimonie religiose si svolgessero all’aper-to in luoghi sacri, boschi, montagne, grotte profonde. Solo inun secondo tempo, all’interno dei palazzi, vennero dedicatealcune stanze al culto.Durante le cerimonie religiose le donne svolgevano il ruolo disacerdotesse. Ciò sta a indicare che, nella società cretese, ladonna occupava un posto importante.

allenati sul LIBRODEGLI ESERCIZI

pp. 22-23

Memo

Britomarti è una ragazza che sta per sfidare il toro nelrito della giostra. Bisogna essere molto coraggiosi... Leggi il suo diario.

La tenue luce dell’alba spazza via le paure della notte. Io e le mie amiche parliamo avoce bassa, non ci sono le grida di gioia e di stupore di ieri: forse alcune di noi nonvedranno il tramonto.Io Britomarti, figlia di Niso della città Festo, aspetto il mio momento magico: af-frontare il terribile dio, il toro sacro alla città, nella sua più famosa arena.C’è un qualcosa di sovrumano in noi che, a mani nude, affronteremo la violenza deltoro senza rispondere alla sua furia. Tutta Creta ci ammirerà come eroi.Quanto tempo mi sono preparata per questo momento? Non lo ricordo più, néricordo la fatica dell’infinita ripetizione degli esercizi di abilità che mi rendevanosempre più agile ma mi lasciavano senza fiato alla fine della giornata.Ora, mentre ci avviamo sempre più silenziose, solo un pensiero mi domina: rende-re onore a mio padre e alla mia città per dimostrare a tutti il mio coraggio e di checosa è capace una fanciulla di quindici anni.Aspetterò che il toro carichi a testa bassa per appoggiarmi lievemente sulle suecorna e, sfruttando la sua furiosa spinta, volerò agilmente più in alto di esso e, rivol-tandomi all'indietro con l'aiuto della divinità, testimonierò quanto sia vana e ostina-ta la sua corsa violenta.

• Anche tu svolgi qualche attività sportiva? Quale? Hai mai partecipato a una ga-ra? Forse è capitato anche a te di sentire forti emozioni prima di una gara. Provaa raccontare quando e perché.

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Adesso sei...

Viaggio nel tempoBritomarti la cretese

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Il re Minosse e il labirintoAlcuni miti, pur essendo fantastici, aiutano a scoprire episo-di della storia cretese, perché si basano su un fondo di veri-tà. È questo il caso del racconto del mitico re Minosse, in-torno al quale si intreccia la leggenda del Minotauro e dellabirinto.Il mito narra che Minosse, re di Creta, era molto malvagio.Per punirlo della sua malvagità, il dio del mare Poseidonegli fece nascere un figlio mostruoso che aveva il corpo d’uo-mo e la testa di toro, il Minotauro. Il mostro era assai fero-ce, così il re di Creta chiamò un grande architetto di nomeDedalo perchè costruisse una casa per rinchiuderlo.Dedalo costruì una casa con moltissime stanze tutte ugualitra di loro. La casa si chiamò Labirinto ed era fatta in modoche chiunque vi entrasse non potesse più uscire.Per nutrire il Minotauro, Minosse si faceva dare ogni annodagli abitanti di Atene (una città della Grecia) sette ragazzie sette fanciulle. Ma un ragazzo ateniese di nome Teseodecise di liberare la sua patria da quel terribile obbligo conl’aiuto di Arianna, figlia del re Minosse. Per non perdersi,Teseo entrò nel Labirinto tenendo in mano il capo di un filodi un gomitolo che Arianna teneva in mano all’entrata del-l’edificio. Incontrato il mostro, Teseo lo affrontò e lo uccise.Quali verità storiche stanno dietro a questo mito? Vediamoalcune ipotesi che gli studiosi hanno proposto.

1.Minosse, ovvero «minos», è il nome comunemente usatoper indicare i re Cretesi, così come «faraone» in Egitto.

2. Il nome Minotauro (che vuol dire «re toro») va spiegatocon l’abitudine dei re Cretesi di portare sul capo due cor-na di toro, simbolo di forza e fertilità.

3. Il termine «labirinto» è la denominazione del palazzo diCnosso, sui cui muri erano scolpite delle asce («labirys»)che simboleggiavano la potenza di un dio che faceva ca-dere dal cielo i fulmini. Ma non solo: la parola «labirinto»sta anche a significare la complicata pianta del palazzo diCnosso che sembrava impedire l’uscita a quanti vi fos-sero entrati.4. L’invio dei giovanetti da parte di Atene indica il pre-dominio di Creta sul mare e quindi anche sulla Grecia.Forse i giovani erano destinati a lavorare come schiavi.5. La conclusione del mito vuole però ricordare l’ini-

zio dell’indipendenza della Grecia da Creta.

Le civiltà delMediterraneo

Questo vaso raffiguraTeseo mentre affrontail Minotauro e lo sconfigge.

Leggo e imparo• Riassumi sul tuo quadernola storia del Minotauro.• Adesso rifletti: da quale ve-rità storica nasce questo rac-conto?

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lmparo a studiare

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Che cosa ho imparato... sui Cretesi

Lavoro con le fonti1 Mentre in un primo tempo i Cretesi realizzano vasi con motivi geome-trici, in un secondo tempo prevalgono decorazioni più libere tratte so-prattutto dall’ambiente marino. Fra di esse il più noto e il più importantereperto è una brocchetta con motivi decorativi marini.Leggi la descrizione inserendo le parole mancanti.

delle alghe e un polpo, movimento, lo spazio, fondale marino

• Nella brocca è rappresentato, a tinta nera su fondo chiaro, un …...........…..

..........................................……

• I disegni rappresentano …………..................……………………………………………

• I tentacoli del polpo occupano tutto ….....................................…………………..

• Osservando il polpo si ha un’impressione di ……….........................…………….

Organizzo le informazioni2 Compila la seguente tabella riassuntiva, dopo aver sottolineato nelle pagine del tuo libro le infor-mazioni richieste. Poi scrivi un breve testo che leghi le informazioni che hai riportato.

RISORSE DELTERRITORIO

ATTIVITÀ DELLAPOPOLAZIONE ORGANIZZAZIONE FUNZIONE

DEI PALAZZI RELIGIONE SCRITTURA

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