Identità Cinesi _ Area

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  • 18/2/2015 Identitcinesi|Area

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    Saggi

    Identit cinesi

    Marco Casamonti 3 dicembre 2014area 137 | chinese identity

    Oltre dieci anni fa Area dedic un numero alla lettura critica della realt cinese partendo

    dallo studio delle due sue citt pi grandi ed importanti, Pechino e Shanghai. Quella

    ricerca fu realizzata a partire da un lavoro svolto come tesi di laurea da due studenti

    rivista di architettura e arti del progetto

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    dellIstituto universitario di Venezia Stefano Avesani e Marcella Campa che ci proposero

    di svilupparlo e pubblicarlo. Si tratt per me, e per tutta la redazione, di un numero

    mitico, della scoperta di una realt vissuta soltanto da lontano e di cui non avevamo

    piena coscienza, con una copertina che indicava gi una direzione di lavoro che

    avremmo portato avanti nel tempo come centro di ogni attivit in Cina.

    Dopo oltre dieci anni Stefano e Marcella, immediatamente partiti per Pechino dove

    avevamo aperto un primo luogodi ricerca e di studio, sono due affermati architetti-

    artisti con un figlio che parla perfettamente mandarino, si occupano ancora come

    ambito di ricerca di hutong, la tradizionale struttura urbana della citt fatta di case a

    corte e strade strette, mentre la nostra frequentazione con il paese del dragone stata,

    da quel momento, sempre assidua e costante. Abbiamo costruito amicizie ed edifici,

    realizzato con orgoglio ledizione cinese di Area, continuato con costanza a visitare e

    studiare una realt che di giorno in giorno si sempre fatta pi interessante ed

    eccezionalenel senso letterale del termine. Quella Cina era ed profondamente diversa

    da quella attuale; allora era il paesepi popolato del mondo, mentre oggi il suo

    sviluppo vorticoso lo ha trasformato, dal 2014, nella prima economiadel pianeta

    sorpassando gli Stati Uniti che detenevano il primato da decenni.

    Quella Cina distruggeva sul piano fisico se stessa e sulle macerie degli hutong rasi al

    suolo con disinvoltura importava modelli architettonici ed urbani dagli Stati Uniti

    miscelandoli in un international style vuoto e privo di contenuti, oppure viceversa

    ingigantiva goffamente alla scala del grattacielo le icone cinesi tradizionali, come la

    pagoda ed il tempio.

    Quella Cina non conosceva larchitettura se non attraverso una ristrettissima cerchia di

    intellettuali ed artisti che coltivavano rapporti internazionali mentre tutto veniva

    progettato e realizzato dai giganteschi studi di derivazione governativa.Ma quella Cina

    che stava gi capitolando con una maturazione esplosiva tanto quanto il suo PIL, non

    esisteva gi pi ed oggi scomparsa nelle aree di maggiore visibilit anche se quella

    tensione critica che ha sostenuto la coscienza del cambiamento non pu fermarsi

    proprio adesso che il senso del fare si avvia a riflessioni pi attente. Quella Cina, con

    loccasione delle olimpiadi, ha chiamato i maggiori interpreti internazionali a realizzare le

    opere pi importanti e simboliche, dallaeroporto di Foster alla sede del CCTV di

    Koolhaas, allo stadio Olimpico di Herzog & de Meuron, fino a contagiare dalla capitale i

    molti altri centri metropolitani in via di espansione come dimostra il recente aereoporto

    di Shenzen disegnato dallo studio Fuksas.

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    Archea Associati, International Grape Exhibition Garden Yanqing, Beijing, China photo by Pietro Savorelli

    Ma non solo nelleccezionalit e nello stupefacente periodo ormai definitivamente

    concluso con il recente diktat del primo ministro Xi Jinpin sulla moralit delle

    costruzioni che si misura il cambiamento, quanto sulla decisione di interrompere la

    demolizione dei tessuti storici e preservarli dallestinzione, dalla scoperta del restauro e

    della valorizzazione dei manufatti di valore storico, dalla critica al gigantismo, tuttaltro

    che scomparso, alla presa di coscienza della necessit di ritrovarsi intorno ad un

    orgoglio ed una identit nazionale che rischiava e, rischia tuttora, di essere fagocitata

    dalla modernizzazione compulsiva ed inarrestabile di ogni atto quotidiano.

    Da uno stato senza architetti, esisteva solo larchitettura e i progetti di stato, al premio

    Pritzker conquistato da Wang Shu architetto a cui va ascritto il merito di aver lavorato

    sul tema dellidentit culturale della Cina e di averlo proposto come alternativa alla

    globalizzazione imperante del gusto si passati ad un paese che ha accolto con

    entusiasmo il ritorno di centinaia di migliaia di giovani che continuano a formarsi nelle

    migliori universit del mondo portandosi dietro contributi e ricerche che ormai hanno

    fatto presa nelle coscienze del paese.Di contro moltissimi maestri e professori stranieri

    frequentano stabilmente le pi prestigiose universit cinesi aprendo ad un

    ripensamento critico del primo periodo e raccogliendo opere di straordinario valore

    architettonico proprio perch riferite ad un ambito culturale ricchissimo di storia, di

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    tradizione, di valori e di coscienza disponibili, come del resto ormai lintero paese, alla

    sperimentazione.

    Per quanto riguarda larchitettura, dobbiamo riconoscere che il basso costo della

    manodopera e la necessit di costruire con rapidit citt intere, infrastrutture ed

    abitazioni, hanno trasformato la Cina, nel giro di pochi anni, nel pi grande laboratorio

    architettonico del mondo, con tutti i rischi e le contraddizioni che questo comporta ed

    ha comportato: dalle citt e dai quartieri fantasma, costruiti e mai abitati valga per

    tutti lesempio di Ordos alla ripetizione ossessiva di modelli abitativi anti urbani con

    lestremizzazione del modello delle gate communities, quartieri residenziali popolati

    da immensi palazzi recintati da muri. Tuttavia come dimostra questo numero di Area, si

    va facendo largo e quando in Cina un fenomeno si avvia le conseguenze possono

    essere vorticose una architettura pi consapevole e colta, pi ragionata e riflessiva,

    certo si tratta ancora di una lite ma non forse lo stesso in tutto il mondo che

    lavora puntualmente realizzando edifici, manufatti di grande qualit, che mostra

    attenzione al contesto, che sperimenta senza ricercare lesagerazione iconica e lo

    stupefacente in voga pochi anni or sono, che riflette sul valore del proprio senso di

    appartenenza e della propria condizione culturale in cui lOriente mostra se stesso

    indipendentemente dai modelli di importazione, tanto il classico quanto il moderno, che

    tuttavia sono osservati criticamente senza quellappiattimento, versus copia, che ha

    prodotto tanti danni sul piano dellimmagine sopratutto in Cina.

    La battaglia culturale per laffermazione e la ricerca di valori, figurativi, tipologici e

    costruttivi, autoctoni difficile in un paese cos grande, sconfinato e differente; dallest

    allovest della Cina tutto cambia, comprese le necessit connesse con il fuso orario,

    anche se il governo ha deciso la stessa ora e lo stesso tempo in tutto il territorio

    nazionale.

    Tuttavia proprio per questo che necessario lavorare ed insistere per laffermazione

    di quei valori culturali che siano in grado di valorizzare e cogliere le differenze che

    rappresentano per la Cina, come per tutto il resto del pianeta, lunica vera ragione che

    ci spinge a viaggiare e conoscere laltro da s. Un altrove che la Cina va scoprendo e

    che dallalto oggi viene invocato come attenzione alla sobriet ed alla moralit,

    specialmente nellambito delle costruzioni.

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    Niyang River Visitor CentreGli studistandardarchitecture eZhaoyang architects hanno

    realizzato un centro visitatori sulle rive di unfiume in Tibet.

    Wa Shan The Guesthouse on XiangshanCampusUna costruzione pensataper far fronte alla crescenterichiesta di alloggi,

    specialmente da parte di esterni in visita alcampus Xiangshan.

    Huaxin Exhibition CentreIl progetto di ScenicArchitecture Office dialogaattivamente con gli alberi

    preesistenti e funge da connessione tra luomoe lambiente.

    Larte cinese tra macerie e cocciDemetrio Paparoniracconta la generazione diartisti cinesi che si affacciata sulla scena

    dellarte nella seconda met degli anni ottantae che si dovuta confrontare con cumuli di

    Itinerario contemporaneo: BilbaoBilbao, principale cittindustriale dei Paesi Baschi, diventata simbolo di unarinascita urbana in ragione

    di complessi e coraggiosi progetti di sviluppo,che hanno visto la realizzazione di notevoli

    area 137 chinese identityUnarchitettura piconsapevole e colta, chemostra attenzione al

    contesto, che sperimenta senza ricercarelesagerazione e riflette sul valore del propriosenso di appartenenza: lidentitdellarchitettura cinese.

    Focus GreenIl Design Focus di area 137 dedicato allambiente ealla sostenibilit.

    Second life. La seconda vita degli oggettiAllungare la vita di unprodotto, riutilizzandonealmeno in parte lecomponenti, significa

    allontanare un po pi avanti nel tempo il suodegrado a rifiuto e al necessario smaltimento.

    Asilo nido pubblico nellarea dellex quartierefieristico a MilanoIl nuovo quartiere CityLifecostituisce un importanteriferimento per le

    architetture contemporanee di rilievo mondiale

    Juhani Pallasmaa. Gli intrighi introspettivi diuna foresta finnicaArchitetto e teoricodellarchitettura, tra i picoerentemente moderni,

    senza fondamentalismi modernisti, uno dei pi

    http://www.area-arch.it/it/wa-shan-the-guesthouse-on-xiangshan-campus/http://www.area-arch.it/it/niyang-river-visitor-centre/http://www.area-arch.it/wp-content/uploads/sites/6/2014/11/CF017409-1112x833.jpghttp://www.area-arch.it/it/juhani-pallasmaa-gli-intrighi-introspettivi-di-una-foresta-finnica/http://www.area-arch.it/it/huaxin-exhibition-centre-3/http://www.area-arch.it/it/asilo-nido-pubblico-nellarea-dellex-quartiere-fieristico-a-milano/http://www.area-arch.it/it/focus-green/http://www.area-arch.it/wp-content/uploads/sites/6/2014/11/CF018107-1112x833.jpghttp://www.area-arch.it/it/juhani-pallasmaa-gli-intrighi-introspettivi-di-una-foresta-finnica/http://www.area-arch.it/it/asilo-nido-pubblico-nellarea-dellex-quartiere-fieristico-a-milano/http://www.area-arch.it/it/focus-green/http://www.area-arch.it/it/itinerario-contemporaneo-bilbao/http://www.area-arch.it/it/larte-cinese-tra-macerie-e-cocci/http://www.area-arch.it/wp-content/uploads/sites/6/2014/11/CF018162-1112x736.jpghttp://www.area-arch.it/it/second-life-la-seconda-vita-degli-oggetti/http://www.area-arch.it/it/second-life-la-seconda-vita-degli-oggetti/http://www.area-arch.it/it/larte-cinese-tra-macerie-e-cocci/http://www.area-arch.it/it/itinerario-contemporaneo-bilbao/http://www.area-arch.it/wp-content/uploads/sites/6/2014/11/CF018201-1112x833.jpghttp://www.area-arch.it/it/huaxin-exhibition-centre-3/http://www.area-arch.it/it/area-137-chinese-identity/http://www.area-arch.it/it/niyang-river-visitor-centre/http://www.area-arch.it/it/wa-shan-the-guesthouse-on-xiangshan-campus/http://www.area-arch.it/it/area-137-chinese-identity/
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    e un notevole intervento di apertura alla citt diun grande recinto urbano. Ai progettisti

    suggestivi indagatori della complessit in

    architettura, nellarte e nella vita, JuhaniPallasmaa ha da tempo

    Cosa resta dellinsegnamento di Ludwig Miesvan der RoheCosa resta, oggi, dellalezione di Mies van derRohe? Previsione, pensiero

    logico, ricerca di identit tra classicit eprogetto, ma anche un pacato equilibrio traforma e struttura.

    Il contributo dellartista Ai Weiweiallinvenzione architettonica

    Caroline Klein cura il librodedicato al contributo di AiWeiwei allinvenzionearchitettonica.

    Pensieri, idee, forme al femminileAttraverso varieconvenzioni, le autricicoordinate da Maria GraziaEccheli e da Mina

    Tamborrino, dischiudono il sipario su tantevicende legate al mondo femminiledellarchitettura.

    La citt come luogo di interazione tra individuie flussi di informazioniCarlo Ratti e la sua visionedi citt quale luogo diinterazione tra individui e

    flussi di informazioni in grado di influenzarne lescelte.

    Tre sperimentatori dellimmaginario tra arte,design e buon gustoTre mostre autunnali,aperte a Genova, a Veneziae a Milano, che raccontano

    aspetti particolari del design italiano.

    Tra espressivit e natura. Una nuova attualitper lopera di Alvar AaltoIn collaborazione conlAlvar Aalto Museum, ilVitra Design Museum

    dedica al maestro finlandese unimportantemostra critica e retrospettiva.

    A pochi mesi dellExpo. Interagire e giocarecon la cultura del ciboA pochi mesi da Expo 2015,Milano si mette a tavola .

    La Guerra come accelerazione di architettura edi sapienza tecnicaUnindaginesullaccelerazione dicultura, di sapienza tecnica

    e di organizzazione produttiva che, da sempre,richiede la presenza della Guerra.

    Cronache da Francoforte. Il premio al miglioregrattacielo del mondo.Il premio biennale HighriseAward.

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