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 edico, appassionato di storia e Mtradizioni locali, ex Direttore del Museo della Maschera di Pulcinella, giornalista e curatore di rubriche gastronomiche su diverse testate nazionali. Già Consigliere Comunale e Sindaco della città. Dotto r E spo sito, cosa augura ad  Ace rr a e agli Acerran i pe r qu e st o nuovo anno?  Da cittadino auguro un anno che  possa essere portatore di certezze, soprattutto sociali, in questo momen- to di crisi nazionale ed internazionale. Da ex amministratore, invece, spero nell'avvento di una politica che sia capace di governare l'ordinario  presente, ponendo le basi per un futuro che riscatti la situazione odierna e che sappia affrancarsi dalla sua incapacità di pensare a tutti, anziché al particolare. Dal punto di vista culturale, che fase  st iam o attrave rsand o ? Abbiamo grandi risorse, ma la Cultura non vive di sole parole, ha  bisogno di iniziative valide, che  possano durare a lungo, grazie anche ai finanziamenti. È necessario che questi ultimi, messa da parte l'ipotesi che possano provenire dal Pubblico, derivino dal Privato; insomm a a uguro e mi auguro il risveglio di una sorta di mecenatismo culturale. Occorre met- Gennaio 2012 ari lettori, ciò che sto per dirvi Cforse vi sorprenderà… Già, con questo mio editoriale vado via! La mia è una decisione sofferta ma “doverosa”, direi quasi naturale... V ado via perché è giunto il momento, la mia “missione” è terminata! La mia presenza è servita da ispira zione, da pungolo, da incoraggiamento, da sprone a questa nascente creatura, da guida “spirituale” a questa, per certi versi, “folle” avventura! Ne sono stato un po' il padre, il saggio che consiglia, che stimola, che aiuta a crescere. Ma arriva il momento, per ogni genitore, di lasciar camminare i figli con le proprie gambe, di lasciare che essi si cimentino con il mondo, che conoscano la realtà e la vivano, anche eventualmente commettendo degli errori. “Il Caffè Corretto” è cresciuto, e tra un mese compirà un anno! È cresciuto e lo dimostrate voi che sempre più numerosi ci seguite, lo dimostrano i vostri attestati di stima e di affetto e quelli “sinceri” degli addetti ai lavori. Probabilmente il nostro pe riodico non avrà ancora la maturità della maggiore età, ci sara nno nuov e cose da apprendere ed altre sicuramente da migliorare, ma non è più il neonato da proteggere, da difendere, ha intrapreso un suo cammino ben preciso, si è fatto pian  piano strada in citt à, in punta di piedi, senza clamori, senza far troppo “rumore”, forse tra la diffidenza generale, ma ha conquistato un “posto” tra la stampa locale con la sua inform azion e “ corretta” e la sua linea editoriale. L'idea di andar via  balenava da un po' nella mia mente, ma ciò che mi ha fatto decidere definitivamente, è stato l'invito al convegno “Culturalmente Informati” dello scorso Dicembre, il rico- noscimento “ufficiale” di essere entrati a far parte del panorama giornalistico acerrano, una sorta di “debutto in socie tà” . Da ora in poi, non leggerete più su queste pagine avorio la mia firma, ma la mia anima sarà sempre presente. Ritornerò lì da dove sono venuto, nelle memorie letterarie di quella mia monografia, che “dagli scaffali impolverati che  profum ano di cultur a” della piccola libreria di V ia de' Servi a F irenze, si è trasferita tra gli scaffali che “vogliono profumar di cultura” della  piccola Redazione di V ia Togli atti a d Acerra… li uomini avanti in età devono principio. In my end is my beginning. temporaneamente, le nostre ansie, le fermerà a quel fatidico 21/12/2012 o Gessere esploratori./Il luogo e Un nuovo anno è arrivato e, come di nostre paure, le nostre p erplessità, e dieci lune dopo, saremo nuovamente l'ora non sono importanti./Noi consueto, nei fumi di spumante persino, forse, i nostri desideri. Resta tutti qui, presenti, a racconta rci come dobbiamo muoverci senz a sosta verso annacquato dalla solita ed affannosa adesso, un'unica certezza, quella per è anda ta e a salutare l'ennesimo un'altra intensità,/per un'unione più ricerca della felicità, ed esploso nei l'incognito. Il non riuscire a com- “nuovo” anno? Intanto, questo sarà completa e una comunione più mille fuochi arrivati dalla tigre cinese, prendere che cosa questo nostro l'anno dei Maya o quello dei mai?  profonda…/Nella mia fine è il mio sono e vapora te, an che se solo mondo ci rise rva. Il nostro orologio si (Lel lo Tagliam onte segue a pagina tre) 'Italia ha celebrato i suoi 150 rispe tto e al ricon oscime nto di europei, senza egoismi nazionali che, salvaguardò la laicità dello Stato, Lann i u nita ri, ed in que sto “Grande Nazione”. Il suo pensiero oggi, avanzano minacciosi con la crisi distinguendo il ruolo politico da scenario, si erge, austera, la figura di politico è sempre attuale, ovvero che economica che r ischia di travolgere quello religioso. Uomo di partito, Alcide De Gasperi, Padre dell' Itali a l'Unità del Paese, più che esser e solo tutti . Atten to ai costi della polit ica, con tra stav a la fram men tazi one Repubblic ana, politico, uomo di territoriale , si deve basare sulla rifiutò l'uso, momentaneo, dell'auto politica dei cattolici affermando: govern o. Stati sta, con umilt à, portò il soli dari età , sull 'ema nci paz ione , (blu) ad una figli a, perché , le disse: “Solo se saremo uniti, saremo forti. Paese, dist rutto da cinque anni di sull'eguaglianza sociale. Europeista, “Non è di mia proprietà , ma è del Solo se saremo forti, saremo liberi!” . guerra, mortificato dalla sconfitta, al tracciò il percorso ideale dei popoli Presidente del Consiglio”. Cattolico, (Antonio Santoro segue a pagina tre) Distribuzione Gratuita V er so i l futu r o D e G a sp e r i , me d i ci na e ff ica ce !  “Una p o li ti ca se r i a p e r i l be ne c o m une” L 'a nno che verr à con il Dott. T om maso Esposito Pi et ro Ve rr i Anno 1 Numero 10 edico, appassionato di storia e M tradizioni locali, ex Direttore del Museo della Maschera di Pulcinella, giornalista e curatore di rubriche gastronomiche su diverse testate nazionali. Già Consigliere Comunale e Sindaco della città. Dot tor E sposito cosa augur a a d Acerra e agli Acerrani per questo nuovoanno? Da cittadino auguro un anno che possa essere portatore di certezze, soprattutto sociali, in questo momento di crisi nazionale ed internazionale. Da ex amministratore, invece, spero nell avvento di una politica che sia capace di governare l ordinario presente, ponendo le basi per un futuro che riscatti la situazione odierna e che sappia affrancarsi dalla sua incapacità di pensare a tutti, anziché al particolare. Dal punto di vista culturale che fase sta at traver sando la nostra città? Abbiamo grandi risorse ma la Cultura non vive di sole parole , ha bisogno di iniziative valide che possano durare a lungo, grazie anche ai finanziamenti. È necessario che questi ultimi, messa da parte l ipotesi che possano provenire dal Pubblico, derivino dal Privato; insomm a a uguro e mi auguro il risveglio di una sorta di mecenatismo culturale . Occorre met- tere a regime una serie di iniziative essere riusciti a realizzare tutte le che contemporaneamente facciano iniziative che erano in programma. leva sulla creazione di strutture, Quello che ho fatto di buono, tuttavia, all'interno delle quali i beni maturerà, come sta già accadendo, immateriali siano valorizzati e non sotto gli occhi di tutti (lavori di solo contemplati! Una delle cose di ristrutturazione della Scuola Medi a cui da ex Sindac o sono più fiero è il Caporal e, digital izzazi one delle “Bando per le Idee Progettuali” , che attività comunal i, rifacimento di ci consentì di ricevere dei finan - molte piazze tte citta dine) . Duran te il ziamenti per la rivalutazione del mio mandato è mancata la possibilità Cast ello Baro nale . Ec co, cred o di creare una classe dirigente che si mettere le mani nelle tasche dei  proprio che la riqualificazione e la assumesse le reali responsabilità di cit tad ini ch e, par ado ssa lme nte , tutela del Centro S torico, s iano un governo complessivo del territorio, avranno sempre meno servizi. In un  punto di partenza indispensabile per minacciato da politiche espansio- periodo in cui il Governo nazionale un definitivo rilancio. nistiche e di occupazione “selvaggia” obbliga i comuni ad auto-finanziarsi, Lo scorso Gi ugno le s ue d imissioni: che, p arados salmen te, in questo una delle cose principali alle quali ha qualche rimpianto? Rimorso? mom ent o, giun gon o in mod o dovrà badare il pro ssimo Sin daco sar à Ri far ebb e tutto ci ò che ha fatt o alla allarmante dal capoluogo partenopeo, l'equità fis cale, e ciò dovrà partire da  guida de lla citt à? vedi su t utte la concezione della una riduzione dell'evasione. Occor- Più che di rimpianti mi nutro di una gesti one del ciclo dei rifiut i e rono maggiori sacrifici, ma questi spera nza, e cioè che quest i due anni e dell'Inc eneritore che, a Napoli, dovranno essere ugualmente la fine traumatica del Consiglio considerano essere “cosa loro”! distribuiti tra la popolazione, Comunale non siano vani per il nostro Per conc ludere, D ott or E spo sito è altrimenti non si è “buoni” am-  paese, ma possano essere “utilizzati” nuovam ente t em po d i elezi oni ! ministratori! Operazione preli-  per una grande riflessione, a seguito Come vede la situazione per le minare da compiere s ar à, però, quella della quale la politica venga final-  pro ssim eAmm inistrat ive ? di risolvere, già nei primi giorni, le mente e realme nte intesa come Sosterrò ogni tipo di progetto, che si cosiddette “questioni vitali”, tra le servizio per t utti, per il bene comune, avvarrà di proposte serie e concrete e quali rientrano, su tutte, il piano e non solo per il vantaggio dei pochi. di amministratori che non utiliz- urbanistico e l'organizzazione della Spero in una politica dis interessata, zeranno la politica per incrementare “macchina” comunale. Se non si che non conti nui ad “alle vare” le loro attività o per soddisfare le troverà un accordo su questi punti ci amministratori che, con essa, pensano esigenze “speciali” dei propri elettori. sarà chi, purtroppo, deciderà per noi! di poter “campare” o di “tirare a Ci aspettano anni terribili, in cui, campare”. Resta l'amarezza di non sempre più s pesso, si dovra nno  Angel o Maria Ca st al do

IL CAFFE' Gennaio 2012

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Anno I Numero 10

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edico, appassionato di storia eMtradizioni locali, ex Direttoredel Museo della Maschera diPulcinella, giornalista e curatore dirubriche gastronomiche su diversetestate nazionali. Già ConsigliereComunale e Sindaco della città.  Dottor Esposito, cosa augura ad 

  Acerra e agli Acerrani per questo

 nuovo anno?

Da cittadino auguro un anno chepossa essere portatore di certezze,soprattutto sociali, in questo momen-to di crisi nazionale ed internazionale.Da ex amministratore, invece, speronell'avvento di una politica che siacapace di governare l'ordinariopresente, ponendo le basi per unfuturo che riscatti la situazioneodierna e che sappia affrancarsi dallasua incapacità di pensare a tutti,anziché al particolare. Dal punto di vista culturale, che fase

 stiamo attraversando?

  Abbiamo grandi risorse, ma laCultura non vive di sole parole , habisogno di iniziative valide, chepossano durare a lungo, grazie ancheai finanziamenti. È necessario chequesti ultimi, messa da parte l'ipotesiche possano provenire dal Pubblico,derivino dal Privato; insomma auguroe mi auguro il risveglio di una sorta dimecenatismo culturale. Occorre met-

Gennaio 2012

ari lettori, ciò che sto per dirviC  forse vi sorprenderà… Già, conquesto mio editoriale vado via! Lamia è una decisione sofferta ma“doverosa”, direi quasi naturale...Vado via perché è giunto il momento,la mia “missione” è terminata! Lamia presenza è servita da ispirazione,da pungolo, da incoraggiamento, dasprone a questa nascente creatura, daguida “spirituale” a questa, per certiversi, “folle” avventura! Ne sonostato un po' il padre, il saggio checonsiglia, che stimola, che aiuta acrescere. Ma arriva il momento, per ogni genitore, di lasciar camminare i figli con le proprie gambe, di lasciare

che essi si cimentino con il mondo,che conoscano la realtà e la vivano,anche eventualmente commettendodegli errori. “Il Caffè Corretto” ècresciuto, e tra un mese compirà unanno! È cresciuto e lo dimostrate voiche sempre più numerosi ci seguite, lodimostrano i vostri attestati di stima edi affetto e quelli “sinceri” degliaddetti ai lavori. Probabilmente ilnostro periodico non avrà ancora lamaturità della maggiore età, cisaranno nuove cose da apprendere ed altre sicuramente da migliorare, manon è più il neonato da proteggere, dadifendere, ha intrapreso un suocammino ben preciso, si è fatto pian piano strada in città, in punta di piedi,senza clamori, senza far troppo“rumore”, forse tra la diffidenza

generale, ma ha conquistato un“posto” tra la stampa locale con lasua informazione “corretta” e la sualinea editoriale. L'idea di andar viabalenava da un po' nella mia mente,ma ciò che mi ha fatto decideredefinitivamente, è stato l'invito alconvegno “Culturalmente Informati”dello scorso Dicembre, il rico-noscimento “ufficiale” di essereentrati a far parte del panoramagiornalistico acerrano, una sorta di“debutto in società”. Da ora in poi,non leggerete più su queste pagineavorio la mia firma, ma la mia animasarà sempre presente. Ritornerò lì dadove sono venuto, nelle memorieletterarie di quella mia monografia,che “dagli scaffali impolverati che profumano di cultura” della piccolalibreria di Via de' Servi a Firenze, si è

trasferita tra gli scaffali che“vogliono profumar di cultura” della piccola Redazione di Via Togliatti ad  Acerra…

li uomini avanti in età devono principio. In my end is my beginning. temporaneamente, le nostre ansie, le  fermerà a quel fatidico 21/12/2012 oGessere esploratori./Il luogo e Un nuovo anno è arrivato e, come di nostre paure, le nostre perplessità, e dieci lune dopo, saremo nuovamente

l'ora non sono importanti./Noi consueto, nei fumi di spumante persino, forse, i nostri desideri.  Resta tutti qui, presenti, a raccontarci comedobbiamo muoverci senza sosta verso annacquato dalla solita ed affannosa adesso, un'unica certezza, quella per è andata e a salutare l'ennesimoun'altra intensità,/per un'unione più ricerca della felicità, ed esploso nei l'incognito. Il non riuscire a com- “nuovo” anno? Intanto, questo saràcompleta e una comunione più mille fuochi arrivati dalla tigre cinese, prendere che cosa questo nostro l'anno dei Maya o quello dei mai?  profonda…/Nella mia fine è il mio sono e vapora te, an che se solo mondo ci riserva. Il nostro orologio si (Lello Tagliamonte segue a pagina tre)

'Italia ha celebrato i suoi 150 rispe tto e al riconoscime nto di europei, senza egoismi nazionali che, salvaguardò la laicità dello Stato,Lann i unita ri, ed in questo “Grande Nazione”. Il suo pensiero oggi, avanzano minacciosi con la crisi distinguendo il ruolo politico dascenario, si erge, austera, la figura di politico è sempre attuale, ovvero che economica che rischia di travolgere quello religioso. Uomo di partito,

  Alcide De Gasperi, Padre dell'Italia l'Unità del Paese, più che essere solo tutti. Attento ai costi della politica, con tra stav a la fram men tazi oneRepubblicana, politico, uomo di territoriale , si deve basare sulla rifiutò l'uso, momentaneo, dell'auto politica dei cattolici affermando:governo. Statista, con umiltà, portò il soli dari età , sull 'ema nci paz ione , (blu) ad una figlia, perché, le disse: “Solo se saremo uniti, saremo forti.Paese, distrutto da cinque anni di sull'eguaglianza sociale. Europeista, “Non è di mia proprietà, ma è del Solo se saremo forti, saremo liberi!”.guerra, mortificato dalla sconfitta, al tracciò il percorso ideale dei popoli Presidente del Consiglio”. Cattolico, (Antonio Santoro segue a pagina tre)

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Verso il futuro

 De Gasperi, medicina efficace!

“Una politica seria per il bene comune”  L'anno che verrà con il Dott. Tommaso Esposito

 Pietro Verri

Anno 1 Numero 10

edico, appassionato di storia eMtradizioni locali, ex Direttoredel Museo della Maschera diPulcinella, giornalista e curatore dirubriche gastronomiche su diversetestate nazionali. Già ConsigliereComunale e Sindaco della città.Dottor Esposito, cosa augura ad

Acerra e agli Acerrani per questo

nuovo anno?

Da cittadino auguro un anno chepossa essere portatore di certezze,soprattutto sociali, in questomomento di crisi nazionale edinternazionale. Da ex amministratore,invece, spero nell'avvento di unapolitica che sia capace di governarel'ordinario presente, ponendo le basiper un futuro che riscatti la situazioneodierna e che sappia affrancarsi dallasua incapacità di pensare a tutti,anziché al particolare.Dal punto di vista culturale, che fase

sta attraversando la nostra città?

Abbiamo grandi risorse, ma la

Cultura non vive di sole parole, habisogno di iniziative valide chepossano durare a lungo, grazie ancheai finanziamenti. È necessario chequesti ultimi, messa da parte l'ipotesiche possano provenire dal Pubblico,derivino dal Privato; insomma auguro

e mi auguro il risveglio di una sorta di

mecenatismo culturale. Occorre met-

tere a regime una serie di iniziative essere riusciti a realizzare tutte leche contemporaneamente facciano iniziative che erano in programma.leva sulla creazione di strutture, Quello che ho fatto di buono, tuttavia,all 'interno delle quali i beni maturerà, come sta già accadendo,immateriali siano valorizzati e non sotto gli occhi di tutti (lavori disolo contemplati! Una delle cose di ristrutturazione della Scuola Mediacui da ex Sindaco sono più fiero è il Caporal e, digital izzazi one delle

“Bando per le Idee Progettuali”, che attività comunali, rifacimento dici consentì di ricevere dei finan- molte piazzette cittadine). Durante ilziamenti per la rivalutazione del mio mandato è mancata la possibilitàCastello Baro nale . Ecco, cred o di creare una classe dirigente che si mettere le mani nelle tasche deiproprio che la riqualificazione e la assumesse le reali responsabilità di citt adin i che , para dossa lmen te,tutela del Centro Storico, siano un governo complessivo del territorio, avranno sempre meno servizi. In unpunto di partenza indispensabile per minacciato da politiche espansio- periodo in cui il Governo nazionaleun definitivo rilancio. nistiche e di occupazione “selvaggia” obbliga i comuni ad auto-finanziarsi, Lo scorso Giugno le sue dimissioni: che, parados salmente, in questo una delle cose principali alle quali  ha qualche rimpianto? Rimorso? mom ent o, giun gon o in mod o dovrà badare il prossimo Sindaco sarà Rifarebbe tutto ciò che ha fatto alla allarmante dal capoluogo partenopeo, l'equità fiscale, e ciò dovrà partire da guida della città? vedi su tutte la concezione della una riduzione dell'evasione. Occor-Più che di rimpianti mi nutro di una gestione del ciclo dei rifiut i e rono maggiori sacrifici, ma questisperanza, e cioè che questi due anni e dell'Inc eneritore che, a Napoli, dovranno essere ugualmentela fine traumatica del Consiglio considerano essere “cosa loro”! distribuiti tra la popolazione,Comunale non siano vani per il nostro   Per concludere, Dottor Esposito è altrimenti non si è “buoni” am-paese, ma possano essere “utilizzati”   nuovamente tempo di elezioni! ministratori! Operazione preli-

per una grande riflessione, a seguito Come vede la situazione per le minare da compiere sarà, però, quelladella quale la politica venga final-  prossime Amministrative? di risolvere, già nei primi giorni, lemente e realmente intesa come Sosterrò ogni tipo di progetto, che si cosiddette “questioni vitali”, tra leservizio per tutti, per il bene comune, avvarrà di proposte serie e concrete e quali rientrano, su tutte, il pianoe non solo per il vantaggio dei pochi. di amministratori che non utiliz- urbanistico e l'organizzazione dellaSpero in una politica disinteressata, zeranno la politica per incrementare “macchina” comunale. Se non siche non continui ad “allevare” le loro attività o per soddisfare le troverà un accordo su questi punti ciamministratori che, con essa, pensano esigenze “speciali” dei propri elettori. sarà chi, purtroppo, deciderà per noi!di poter “campare” o di “tirare a Ci aspettano anni terribili, in cui,campare”. Resta l'amarezza di non sempre più s pesso, si dovranno  Angelo Maria Castaldo

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(dalla prima) pseudo sapienza e molta insipienza, ricerca dell'oltre la collina che è fru-strata. Ecco perché è importante

Questa la struggente domanda che in hanno posto l'accento sulla loro sinonimo di vitalità e di crescita. muoversi non solo fisicamente, ma

tanti ci stiamo ponendo. E così, visione delle cose: nulla più ci Occorre, però, che ci si ricordi che in anche e sop rattutto moralmente ,

partendo da una fine del mondo attende! Tutto è ormai giunto alla red  fondo, siamo solo “gente di spiritualmente, tenendo fissa una

annunciata, passando per i tanti mai razionem, che la nostra società ha  passaggio”. Il nostro tempo è meta che dia senso all'intera

che questi tempi ci fanno intonare, ormai sperimentato tutto e più di comodo, ciascuno di noi è troppo esistenza. Oltre il ponte e il fiume

innalziamo al grande architetto tutto. Insomma, un “tutto è compiuto” legato alla cultura “del salotto” e, turbolento della storia cerchiamo un

celeste il nostro mantra rituale. laico che, come un faro da teatro, dunque, odiamo tutto ciò che ha il approdo che sia però più in là,

Auguri in un futuro migliore…, che illumina esclusivamente una fredda sapore del precario, dello scomodo, nell'infinito e nei vas ti orizzonti

questo sia l'anno del riscatto…, che lapide funeraria. Dimenticando però del nomade. Abbiamo perso di vista dell'anima. Sì, in my end is myaccada ciò che il cuore chiede e così questi annebbiati e fumosi consigli, l'essenzialità delle cose! E non beginning, nella mia fine c'è un nuovovia, in un crescendo di banalità e di credo che sia quanto mai opportuno e riusciamo a comprendere quanto ini  zio. O meglio:  Nel terreno dellaqualunquismo di cui, anche le nostre necessario trarre da questi tempi - specie in quest'ora - sia importante la storia potremmo trovare anche noi –bic sono ormai stufe di comporre. “strani ” la forza necessa ria per ricerca, il viaggio, la conoscenza come diceva il poeta Mario Luzi – “ilAlcuni degli amici che in queste ore sovver tire l'ordine delle cose e dell'altro. Non ci capacitiamo che bulbo della speranza … in attesa dimi hanno fatto gli auguri, hanno ricercare nel buio la necessaria luce questa pulsione interiore è solo il  fiorire alla prima primavera”.sottolineato - in modo catastrofico - per ritornare in cima alla vetta. La segno tangibile di una scontentezza,

che “i tempi sono duri e tristi”, con nostra vita è un continuo andare, una di un’insoddisfazione, di un’attesa  Lello Tagliamonte

più pro fon do del l'a more , ma con il desiderio e la volontà di farne  passione e un sentimento d'amore asoprattutto di colmare il senso di un libro che possa raggiungere una lungo repressi. Accade in praticavuoto che la attanaglia. Moderatrice platea più ampia di quella del paese quello che <accade> a ciascuno di

dell'evento Tommasina Sammarco, d'origine.  Le vicende dei personaggi noi, quando ci sentiamo attratti dache ha coordinato gli interventi e, con hanno infatti un respiro comune, in qualcuno, ovvero si abbattono tutte leVincenzo Morgillo, Ferdinando particolare Manuelle incarna barriere! Eppure anche quella nonSmaldone e   Maddalena Sammarco, complessità che potrebbero essere sarà <la volta buona…>!”. Altra

ha  letto alcuni passi del libro. proprie di ciascuno di noi; l'autore figura importante, quella che l'autore

L'autore, al suo esordio narrativo, ha cerca di rendere la protagonista una “sente” come più affine a se stesso è

spiegato così la genesi dell'opera: “I  figura totalmente libera, che utilizza Enrico. “Egli è il miglior perso-  primi appunti di questa storia, che l'avvenenza per raggiungere i suoi naggio del libro – afferma il Forni –

nasce per caso e si sviluppa nel scopi, talvolta anche commettendo riflette molte cose della mia vita. Tuttitempo, risalgono al 1992, durante il errori. “Inizialmente – dichiara lo i protagonisti della storia si sono fatti

n'atmosfera magica di luci ed mio servizio militare in quel di Lecce. scrittore – nonostante la sua bellezza da sé; tuttavia il successo di Enricoombre e le dolcissime ed   Ricordo che i primi file si chiamavano ed il suo successo la ragazza non non è economico, ma riguarda il suoU

incantevoli note di “Nuvole bianche”  <Biagini>, dal nome di un soldato riesce ad andare avanti, perché non carattere e la sua natura di uomo. È,di Ludovico Einaudi, hanno fatto da dell'Italia del Nord. Quando iniziai a ha i requisiti ed il vissuto adatto; ella in fa tt i , un a p er s on a m ol t osfondo, presso il Teatro Rostocco di scrivere non sapevo ancora dove cerca in tutti i modi di dimostrare che equilibrata, che sa quello che dice eVia Calzolaio, alla presentazione de sarei arrivato, non avevo idea di non esiste solo l'aspetto fisico, ma i quello che vuole, che sa cogliere“L'albero a tre mani”, romanzo del come si sarebbe sviluppata la trama. suoi tentativi sembrano fallire e lei subito le sfumature di coloro che

commercialista acerrano Pasquale Nel corso degli anni ho lasciato ai non riesce mai a costruire rapporti incontra. Ha saputo superare la suaForni, edito da   L'Au tore Libr i personaggi la possibilità e la libertà autentici con le persone. Ma quando cecità e i disagi ad essa legati, grazieFirenze. Il titolo dell'opera, come di crescere, di cambiare improv- incontra Dick la storia sembra ad un'innata forza di volontà”. Una

spiega lo stesso scrittore, allude ai visamente. Tra le varie fasi di cambiare; nell'istante in cui lei storia quindi affascinante, da leggere

vari modi di intendere l'amore carnale composizione si nota, infatti, uno stile sceglie che quello deve essere il suo tutta d'un fiato, che, tra l'altro,

tra uomo e donna, che non è solo diverso: l 'entusiasm o e l'enfas i primo uomo, lo fa senza riserve, dimostra come l 'erotismo, se

sessuale, ma anche viscerale e emotiva propria del trentenne concedendosi con un'intensità affrontato con leggerezza e garbo,

passionale.   L'albero è proprio la lasciano spazio alla più matura travolgente. Manuelle prova per il non diventa mai becera pornografia.

metafora dell'amore. Protagonista consapevolezza e pacatezza del ragazzo quel coinvolgimento che si Pagine affascinanti, ricche di

dell'opera, la giovane e bella quarantenne”. La stesura, abban- avverte una sola volta nella vita; suggestioni intense ed emozioni

Manuelle, affermata fotomodella, che donata per varie ragioni, viene ripresa vuole fare l'amore con lui perché è profonde, nelle quali ciascuno di noi

cerca, attraverso le persone che nel 2009, in seguito ad un concorso l'unica persona che ama e che può ritrovare, nel suo piccolo, una

incontra e in particolare gli uomini lett erar io, quan do Forni vien e desidera davvero. In quel momento parte del proprio vissuto.

che si innamorano del suo fascino contattato da una casa editrice. Lo non è soggiogata dal sesso, che è soloprorompente, di scoprire il significato scrittore torna allora a lavorarci su l'atto con cui si concretizzano una  Angelo Maria Castaldo

a parola chiave del 2012 per noi Litaliani sarà sicuramente “crisi”.Questo nuovo anno non è iniziatocerto sotto rosei auspici per il Belpaese, e così, se in passato, il 31  Dicembre si poteva salutare ilvecchio anno augurandosi che quelloa venire sarebbe stato migliore,questa volta si sarà faticato a  formulare questo pensiero. Loscetticismo e soprattutto la necessità(da non confondere con il bisogno,ma da intendere nel senso ontologicorisalente a Parmenide, cioè il fattoche ciò che accade "debba esser cosìe non altrimenti") di essere realistiavranno avuto il sopravvento suidesideri e le speranze. La oramai notae tanto discussa “Manovra Monti”,lascia intravedere tempi duri: trariforma delle pensioni, Ici pro-gressiva, Irpef, Imu, IVA e chi più neha più ne metta, gli italiani dovrannostare bene attenti al proprio  portafogli. Addio quindi a “spese  folli”, divertimenti, regali, cenoni,  fuochi d'artificio? Certo un calorispetto al passato c'è stato, ma misarei aspettata effetti più evidenti e

drastici, come conseguenza di questo“spauracchio”. E invece no! Si è  festeggiato, mangiato e speso inabbondanza e si è anche “sparato”. Italiani poco parsimoniosi ed oculati,desiderosi di godersi gli agi finché  possono o “coraggiosi” a tal puntoda sfidare persino il “Dio denaro” ed intenti ad esorcizzare il pericolo di un periodo di magra? Non si sa, fatto stache l'avvento del 2012 è stato salutato  pressoché alla consueta maniera.Eppure credo che a breve gli effetti diquesta “manovra” si faranno sentirein tutta la loro potenza; tagli(a) diqua, tagli(a) di là, prima o poi la“coperta” diventerà troppo corta per questo Paese, condannandolo ad undestino di “freddo e gelo”. Insomma,la “Sartoria Monti&Co” avrà vogliadi rammendare, cucire e ricucire, laveste che ne verrà fuori sarà forse,troppo logora e consunta per potersi presentare al cospetto delle “grandi”che sono riuscite, con il tempo, ad assicurarsi “abiti d'alta moda”,senza fare la figura della “PiccolaFiammiferaia”. Ma ciò che mi  preoccupa di più, al di là delle  possibili ristrettezze economiche, èuna crisi peggiore, quella delle“menti”, degli “spiriti”, delle“coscienze”; ho il timore che lanostra cara vecchia Italia possaripiegarsi su se stessa, appiattirsi inuna mediocrità sempre più evidente,che avanza pericolosamente,scalzando il talento, l'impegno, la professionalità. La mia paura è che loscontro “nepotismo – meritocrazia”si concluda con un ko a vantaggio del

 primo, o peggio, con una “vittoria atavolino”. Perciò preoccupiamocianche di questo…

(dalla prima) del Paese. C'era sviluppo e crescita uomini, soprattutto ora che il Paese governare, è la medicina – non Il debito pubblico, l'iceberg insidioso economica nella libertà e nella pace. da lui costruito, assieme ai Padri tecnica, ma politica, giusta, equa, per di oggi, negli anni degasperiani, e Ecco, in questo inizio d’anno, ho Costituenti, ritorna ai tempi dell'Italia ritrovare la fiducia e ricostruire ilfino agli anni Cinquanta, era del 30% voluto ricordare il trentino Alcide De distru tta dalla Second a Guerra Paese.del Pil (Prodotto Interno Lordo), Gasperi, perché fa bene a tutti Mondiale.   Rifarsi a quei valori, anonostante la difficile ricostruzione mantenere viva la memoria dei grandi quegli ideali, a quel modo di  Antonio Santoro

“L'albero a tre mani” di Pasquale Forni L'esordio narrativo del commercialista acerrano

 Flora Monda

FrjdaCorso Italia, 10 - Acerra (NA)

L’ESPRESSO DEL DIRETTORE

“Sartoria Monti” 

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iovani e politica è un binomio sul territorio. Quella di focalizzare Caffè Corretto”, che pone l'infor- sapere della comunità.“Con la nostraGche si tende a valorizzare, a l'attenzione sull'informazione è una mazione culturale come punto di testata affrontiamo le notizie spesso inmettere in risalto. I primi vengono sce lta b en p rec isa c he vu ole riferimento. “Sulle nostre pagine maniera eclatante senza risparmiarcivisti come i volti “nuovi”, le facce valorizzare la “cultura” delle notizie diamo ampio risalto alla storia e alle e senza censurare gli aspetti più“pulite”, ma poi nel concreto, spesso, come l'elemento essenziale della tradizioni locali, recensioni di libri, scomodi sia della politica che dellasono bersaglio facile da colpire, società odierna. A rompere il ghiaccio teatri, personaggi ed opinioni, a cronaca”. A conclusione, un veteranoscoperti nei loro punti vulnerabili: è stato   Antonio Pintauro, Vice- rubriche dedicate alla cucina del giornalismo locale, Pasquale

l'inesperie nza, la mancanza di direttore de “  La Roccia”, organo nostrana, all'architettura e agli Sansone, Direttore del “Tablò”, èsicurezza; li si addita come carenti di informativo della Diocesi di Acerra, antichi mestieri – e conclude citando intervenuto constatando come, dacredibilità. I giovani di Fli hanno che ha posto l'attenzione su come la un maestro del giornalismo italiano, diciotto anni a questa parte, ovveroscommesso su di un partito che non ha stampa religi osa sia attent a al Indro Montanelli – <Un popolo che dalla prima edizione del suo perio-ancora avuto modo di cristallizzarsi confronto culturale e al dibattito ignora il proprio passato non saprà dico, nulla sia cambiato (alludendo alsulla scena politi ca nazio nale politico. “Compito del giornale è mai nulla del proprio presente>. È  commissariamento della città) eattraverso le elezioni, ma ad Acerra quello di ricercare ed interpretare i questo il senso che cerchiamo di “scommette” sui giovani di Fli: “Misembrano pronti a prendersi le proprie segni della presenza di Dio nella trasmette re attraverso il nostro auguro che pos siat e essere laresponsabilità e a confrontarsi con gli cronaca e nei fatt i quotidian i, <Foglio> : partire dal passa to, <nuova> primavera acerrana e far altri schieramenti del Terzo Polo cogliendo semi di speranza e verità, valorizzare il presente per costruire il strada da soli. Non siete più <'elocale, mettendo al centro del loro non guardando direttamente alla futuro”. Arcangelo Giacinto, Di- criature> e dovete essere protagonistiprogramma il bene della città e società, ma cercando l'uomo”. A rettore Editoriale de “Il Gazzettino di una politica seria per un rilanciodell'intera comunità. I “finiani” hanno segui re Flora Monda, Direttore  Locale”, si è soffermato, invece, sulla della città”. Saluti finali di Carmineorganizzato, presso la Casa dell'Uma- Responsabile del nostro periodico, ha lunga storia della stampa acerrana e  Ruotolo, Coordinatore cittadino delna Accoglienza, il convegno “Cul- evidenziato come la linea guida del sull'importanza della presenza in città partito di Gianfranco Fini.turalmente Informati”, invitando le conv egno sia perfet tame nte in di numerosi   free press, che sono lavarie testate giornalistiche presenti sintonia con quella editoriale de “ Il testimonianza della voglia di dire e di Vincenzo Laudando

i miei allievi dico che per  quando al risveglio cominciava a Aimparare il canto bisogna scaldare la voce. Il libro è il resocontostudiare Sergio Bruni. Lui è stato il dettagliato della vita del cantautore,  più grande! Così scrive Riccardo descritto come una personalità daiMuti, sulla fascetta editoriale del grandi contrasti: umile di origini, malibro di Bruna Chianese “Mio padre approdato, da autodidatta, allaSergio Bruni. La voce di Napoli”, nobiltà dell'arte; completamentepresentato presso la Sala dei Conti dedito al proprio lavoro ma sempredel Castello Baronale, dove la presente nel suo ruolo di genitore;scrittrice ha raccontato, tra teneri schivo, difficilmente malleabile, maricordi ed emozionanti aneddoti, la allo stesso tempo allegro e gioioso. Ilstoria di una delle più celebri voci del racconto della Chianese è il risultato'900. Insieme a lei, il marito, il Sen. delle testimonianze e delle col-Tancredi Cimmino, Presidente della laborazioni, oltre che di Muti, ancheFondazione “Sergio Bruni il mito”, di De Simone, Ranieri, Carosone,lo ha celebrato come “l'ambasciatore artisti che Bruni apprezzava, cosìdella canzone napoletana”. L'even- come stimati erano Battisti, Edithto, moderato dal giornalista  Lello Piaf e Frank Sinatra, da lui definito,Tagliamonte , è stato caratterizzato da non senza una punta di ironia, “ilun'atmosfera intima, a tratti fami-  Bruni americano”. L’'autrice ha poiliare. Ospite il cantante  Antonio reso nota l'iniziativa del Comune diSiano, che ha interpretato alcuni dei Roma di intitolare il Viale dellepiù famosi successi dell'autore, tra Terme di Caracalla alla“voce dicui “Carmela”, “Palcoscenico” e  Napoli”. Così lo chiamò Eduardo e“Na Bruna”. Canzoni capaci di così Sergio Bruni è universalmenteparlare all'anima, che richiamano a conosciuto. “Questo libro è un attoquella sentimentalità popolare tipica d'amore per mio padre e per Napoli”,del vissuto napoletano. Dalle parole conclude la figlia, rimarcando il suodi Bruna Chianese, il padre emerge affetto per l'artista e l'uomo citato concome un uomo completa mente orgoglio ogni qualvolta che si parlaimmerso nella sua passione per la della città partenopea e del suomusica, al punto da dedicare ad essa riscatto.ogni ritaglio di tempo, ogni spaziodella giornata, fin dal mattino, Teresa Caporale

“Culturalmente Informati” 

Gennaio 2012

alla sentita e profonda esigenza capo alla Chiesa Romana, esso èDdi svecchiar e un sistema anche un valido veicolo di in-rallentato e ormai mal funzionante, da formazione evangelica. D'altra parte,diciasset te anni è presente sul il libero arbitrio è una delle granditerritorio italiano il “Progetto concessioni del cattolicesimo, ragionPolicoro”, che ha coinvolto anche la per cui chiunque, sia egli ateo oDiocesi di Acerra. Promosso dalla cattolico o evangelico, può trovare unCEI (Conferenza Episcopale Ita- valido sostegno nell'aprire unaliana) e attualmente attivo in otto piccola attività commerciale, nellaRegioni dell'Italia Meridionale, il redazione di un curriculum vitae, oProgetto fu voluto da Mario Operti, anche nell'apprendere informazioni,un sacerdote cuneese, già “militante” scambi di idee e contatti col mondonella GiOC (Gioventù Operaia del lavoro. Dunque presso la CasaCristiana), deciso a far fronte dell'Umana Accoglienza il Progetto èall' inco mben te e “dra mmat ica” stato ufficialmente presentato allaimpossibilità dei giovani di trovare comunità acerrana. I volontari hannolavoro dopo gli studi. Il 14 Dicembre spiegato che per tutto il mese di1995, a seguito del meeting a Gennaio sarà possibile compilare unPolicoro, in provincia di Matera, dei questionario anonimo – reperibiletre grandi organi della CEI: la presso le parrocchie locali – con ilPastorale Giovanile, la Pastorale al fine di carpire quali siano gli interessilavoro e la Caritas, l'associazione attuali di disoccupati e sottoccupati. Acominciò le sue attività. L'impegno Febbraio, poi, si verrà a conoscenzadel “Policoro” e degli animatori di degli orari di apertura di specialicomunità, è quello di dare una sportelli e di attività ed eventiconcreta speranza e un supporto, orga nizz ati dag li anima tori dianche psicologico, a chi, purtroppo, è comunità. In tempi di crisi comeancora nell'attesa di trovare un posto quelli attuali, è sempre dolce alledi lavoro stabile e sicuro, intessendo orecchie sentirsi dire che “nonfitti rapporti fra i giovani aderenti e gli esistono formule magiche per ilenti pubblici e privati operanti sul lavoro. Occorre investire nel cuore eterritorio. È indiscutibile il carattere nell'intelligenza delle persone!”religioso del Progetto: essendo una“creatura” di Associazioni che fanno  Marilena Laudando

“Progetto Policoro” “La voce di Napoli” 

l 29 Agosto 2004, trentamila I   persone, tra cui uomini, donne,anziani e bambini, scesero in piazza per manifestare contro la costruzionedel Termovalorizzatore. Subito dopo,“la rivolta” terminò a causa della  forte repressione da parte della  polizia. Una delle protagoniste diquesta vicenda fu Virginia Petrellese. Nata ad Acerra il 23 Gennaio 1943,ha vissuto per ben diciotto anni a Roma; dopodiché, nel 1961, ritornanella sua città natale per conseguirela Laurea in Architettura, facoltàall'epoca ancora sconosciuta. Fu unadelle prime donne, e non solo, alaurearsi in questo campo. Inse-gnante e architetto attualmente in  pensione, la Petrellese sposò un  Iraniano; da questo “primo ma-trimonio misto” sono nati ben quattro  figli maschi. Ma torniamo a quel“famoso” Agosto di qualche anno fa. I vari Movimenti contro l'Inceneritoreche vigevano in quel periodo “stuz- zicarono” l'attenzione di Virginia neiconfronti di questo problema. Il 17  Agosto, nonostante le opposizioni, siavviarono i lavori per la costruzione

dell'impianto che, dodici giorni dopo,sfociarono nella manifestazione checoinvolse quasi la metà della popolazione. Dopo la repressione, icittadini Acerrani, intimoriti, siritirarono. Nacque così un comitatodi sole donne, il cui solo interesse eral'ambiente; tali “associazioni” nonappartenevano però a nessun partito  politico, si attivavano solo ed esclusivamente se si trattava di  problemi legati alle discariche ed altri impianti di smaltimento. Con il passar del tempo si è creata una retedi comitati regionale chiamata“Correri” . Sorge spontaneochiedersi: chi sono le “Donne del 29 Agosto”? E qual è il loro scopo? Essesono diverse per età e professione,sono casalinghe, in carriera, giovani

e anziane, tu t te accomunatedall'interesse per il bene comune edalla volontà di garantire alle futuregenerazioni un posto migliore esoprattutto più sano. Spesso le donnehanno subito, soprattutto nelle lorobattaglie passate, delle discri-minazioni; eppure la Petrellese nonha mai riscontrato, nei suoi confronti,atteggiamenti simili da parte delsesso maschile, anzi, con il passar deltempo, nel comitato si sono inseritianche degli uomini, anche se il nomedel gruppo non ha ricevuto nessunamodifica. Un'altra esponente impe-gnata in questa “eco-battaglia” è  Maria Piscopo che, grazie alla suacarica di Responsabile dell'Ufficio Ambiente, riesce a controllare i variimpianti di smaltimento dei rifiuti. Ma un grazie va, in generale, a tutti

coloro che, nel mondo intero, sibattono, ogni giorno per la tutela delnostro ambiente.

 

STORIE DI DONNE ACERRANE

 Maria Bianca Russo

Virginia Petrellese

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l ricorrente evento, che dal 2001 si

Itiene ogni anno nella Galleria del  Museo di Pulcinella, è tradizione

ormai radicata, che saluta il vecchio

anno attraverso evocazioni di

personaggi partenopei quali: AntonioPetito, Raffaele Viviani e Totò. Tutti

pilastri portanti che hanno segnato la

cultura teatrale e musicale della

“bella Napoli”. Quest'anno, pro-

tagonista indiscusso è stato GiuseppeCorullo, commediografo e sceneg-

giatore napoletano, autore, in

collaborazione con Sergio Bruni,

della canzone “O' schiaffier”,

nonché Direttore di due riviste:

“Ribalta” e “6&22”. La scelta di

ricordare Corullo e la sua arte nasceda Carmine Coppola, che il 30

Dicembre scorso, con maestria, ha

offerto una rivisitazione dei versi

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uardare in faccia la realtà un'alternanza di stati d'animo ed  tagonista non c'è la “gloria” auspicata l'infamia, gli porta via anche l'altroGsenza aver paura di dire le cose emozioni che in alcuni momenti, dal padre, anch'egli affiliato alla fratello, quello “buono”, che non ha

come stanno! Questo è il senso de ricchi di intensità e di pathos malavita, che avrebbe desiderato per mai avuto a che fare con “questa”

“L'infame”, monologo scritto e drammatico, sfiorano quasi l'al- il figlio un futuro da boss perché vita, “quello con la manina piccoladiretto dal regista Giovanni Meola,  lucinazione, il protagonista racconta “come ogni buon padre di famiglia che fa il fornaio”, verso cui nutre un

magistralmente interpretato dall'at- il suo rapporto con la criminalità vuole che il figlio faccia più strada di profondo affetto ed un innato senso di

tore   Luigi Credendino, portato in organizzata. Tutto parte da una lui!”. Ma il giovane non ha “questa” protezione. Viene naturale chiedersi,

scena al “Rostocco” di Acerra. “necessità”, che trasforma i “ragazzi vocazione, egli vuole “solo” fumare, allora, quale sia, nella società odierna,L'opera, pluripremiata nel corso degli che non hanno nulla da fare” in killer  ed il suo ruolo all'interno del gruppo il “ruolo” dell'infame e quale signi-

anni, è l a “confessione” ad un spietati, situazione legata anche alla era quello di “far stare bene” gli altri. ficato vada attribuito al termine.

magistrato del pentito Luigi Della mancanza di luoghi di aggregazione, La sua fragilità risulterà evidente nel Realizzato in collaborazione con

Bona, detto   Mazza 'e scopa, un che fanno della Camorra l'unica momento in cui, dopo aver già subito “Libera”, questo dramma fa luce su

“pesce piccolo” della Camorra locale “valida” alternativa ad una vita una vendetta trasversale che gli ha un mondo violento, che spesso non

che, ad un certo punto, “tradisce” il altrimenti vuota. Ed è in questa portato via padre, madre, un fratello, risparmia neppure gli innocenti e che

clan d'origine per passare a quello circostanza che nascono anche i la sorella e “persino” il cane, lo l'attore ha saputo “offrire” al pubblico

rivale perché, come egli stesso dirà soprannomi che, in quel mondo, spietato mondo che egli ha tradito, e con straordinaria intensità.

nella sua deposizione: “Uno, poi, servono ad identificare, “ad essere verso cui si è macchiato del “peggior

certi conti in tasca se li fa!”. In qualcuno”. Tuttavia, per il pro- crimine” che possa esistere, ovvero  Angelo Maria Castaldo

il 16 Ottobre del 2005 quando, ad È   Acerra, fanno il loro esordio leelezioni primarie. Ad esportarequesto sistema di democrazia diretta  per la scelta dei candidati è lacoalizione di centrosinistra: l'Unio-ne. Il principio di base delle primarieè quella di allargare la base elettoraledi una coalizione chiamando a partecipare alla scelta del nome da presentare, non solo gli iscritti ad un  partito, ma anche gli elettori ed isimpatizzanti. Una nuova forma dilegittimazione delle scelte dei partitidi fronte all'elettorato. Il successo diquesto nuovo sistema è notevole,infatti sono più di quattro milioni glielettori che si recano alle urne per esprimere il proprio parere sullascelta da fare. Dopo l'esordioincoraggiante, sempre il centro-sinistra decide di usare le primarieanche per la scelta dei candidatiSindaco, Presidenti di Provincia e per quelli di Regione, insomma, per tuttele cariche per cui è prevista l'elezionediretta. Il successo di queste elezioni èsempre più forte, infatti non solo ènetto l'aumento della partecipazione

numerica, ma è solo grazie all'ausiliodelle primarie che riescono ad emer-gere persone fuori dai giochi del  potere come: Nichi Vendola, Rita  Borsellino, Giuliano Pisapia e  Massimo Zedda. Inoltre, a detta dimolti esperti, chi vince le primarie èsempre avvantaggiato nelle elezioni, per motivi prevalentemente mediatici.  Ma a mio avviso il più grandevantaggio delle primarie è quello digarantire una vera forma di de-mocrazia diretta agli elettori, che  possono finalmente scegliere ilcandidato Sindaco che vogliono. Unmodo per evitare il solito ricatto della  partitocrazia che impone ai suoielettori la scelta tra la minestra ed ilsalto dalla finestra. Insommaun'arma in mano all'elettore che può

iniziare a dire la sua già prima delleelezioni. Certo, fino ad oggi le primarie in Italia non sono state tutterose e fiori, ci sono state delledistorsioni rispetto al normalesvolgimento, basti pensare al casonapoletano che solo pochi mesi fa portò ad uno scandalo nazionale. Mauna cosa è certa, nonostante tutte le  possibili difficoltà che ha avuto ilsistema, i vantaggi sono più deglisvantaggi, ed è per questo che speroche il sistema faccia il suo esordioanche ad Acerra. Un sistema che  potrebbe dare la possibilità, final-mente, agli acerrani di interagiresulle scelte dei candidati a Sindaco,un modo per entrare finalmente nellestanze dei partiti e dire la propria. Unnuova frontiera che potrebbe essere,quindi, il preludio per il vero e tanto

atteso cambiamento, per un rinno-vamento e l'inizio di un rinascimentodella città.

ispolverando nel libro delle Venti, insieme ai genitori, e lì mise su del grande successo di Renato tutto casuale. Sembra infatti che unoRmemorie s toriche de i per- una band  con cui pubblicò ventisei Carosone, “Torero”. Morì di infarto dei fondatori della pagina, ricercando

sonaggi illustri che hanno, in qualche dischi e tenne centinaia di concerti. nel 1978, di ritorno da una tournée. sul web immagini della città di

modo, dei legami con la nostra città, si Assunto nell'orchestra di Radio  Nbc, Nonostante fosse molto seguito negli Pulcinella, notò la foto di questo

ritrova un tale   Raffaele Martire. Il durante il secondo conflitto mon- States, Marteri e era pressoc hé musicista. Dalle successive indagini,

nome non dirà molto, ma se si parla di diale, fu chiamato a dirigere la banda sconosciuto nella città d'origine, pare presso l 'Archivio Vescovile è stato

Ralph Marterie, le cose cambiano. Eh musicale della Marina Militare per un errore di trascrizione del- ritrovato proprio il certificato di

già, perché dietro quest'ultimo, una Statunitense; nel 1951, dopo un l'anagrafe americana, che riportava nascita di Martire – Marterie. Una

delle star dello swing americano degli contratto con la casa discografica come città di nascita Acella, anziché pura coincidenza ha dunque restituito

anni Cinquanta, si cela proprio il  Mercury, fondò il suo gruppo. Tra i Acerra. Tutto ciò fino a quando, alla sua terra d'origine un “figlio

nostro succitato concittadino. Figlio suoi brani più noti si ricordano: la qualche tempo fa, la creazione di una dimenticato”, anzi, forse sarebbe

di un musicista della Civic Opera cover  di “Caravan”; “Pretender ”, pagina Facebook dedicata alla storia meglio dire “sconosciuto”.

Orchestra, il “nostro” Ralph, trom- con cui vinse il suo secondo disco locale, non ha contribuito alla sua

bettista, emigrò a Chicago negli anni d'oro e una versione particolarissima “scoperta”, avvenuta in modo del  Francesca Esposito

Il doppio volto de “L'infame”  RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

 Natale in “Casa Pulcinella”  Lo show di Carmine Coppola al Castello Baronale

Il re dello swing “Made in Acerra” 

Il ricorrente evento, che ormai dal2001 si tiene ogni anno nella Galleria

del Museo di Pulcinella, è tradizione

ormai radicata che saluta il vecchio

anno attraverso evocazioni di

personaggi partenopei quali: Antonio

Petito, Raffaele Viviani e Totò. Tutti

pilastri portanti che hanno segnato la

cultura teatrale e musicale della

“bella Napoli”. Quest'anno pro-

tagonista indiscusso è stato Giuseppe

C o r u l l o , c o m m e d i o g r a f o e

sceneggiatore napoletano, autore, in

collaborazione con Sergio Bruni,

della canzone “O' schiaffier”,

nonché Direttore di due riviste:

“Ribalta” e “6&22”. La scelta di

ricordare Corullo e la sua arte nasceda Carmine Coppola, che il 30

Dicembre scorso, con maestria, ha

offerto una rivisitazione dei versi

dell 'a r t is ta , proponendo uno “Chiagne Pulcinella”, un'orgoglio-spettacolo interessante, all'insegna sa commozione; difatti da quaran-

della genialità e dell'esclusività, cara tadue anni è il “Pulcinella ufficiale”.

al popolo napoletano. Con i due La maschera, dal naso appuntito e

gerundi “Musicando e Poetando”, l'atteggiamento goffo, popolano e

scelti come titolo della rappre- grossolano, gli è stata conferita nel

sentazione, lo spettatore viene 198 0 da Gianni Crosio, suo

catapultato immediatamente in un predecessore, mentre la consa-

dinamico dualismo; tra poesie e crazione arriva in seguito ad un

musiche, non a caso, si colora il incontro col grande Eduardo De

quadro del  folklore partenopeo. La Filippo che, nel 1984, lo nomina

prima parte della manifestazione ha “Pulcinell a di Napoli” con una validi elementi quali Marco Spinosa,

visto protagonista l'Erede della simbolica e rappresentat iva firma Barbara de Luca, Luca Tizzano e Ciro

 Maschera, accomp agnat o dall a sull a tant o ono rata M asch era. Gaglione, ed è in scena nel nostro

canzone classica napoletana, rega- Fondatore del “Gruppo Storico del Museo di Pulcinella, organizzando

lataci da Luca Allocca e dalla sua Teatro San Carlino”, il cui nome è spettacoli destinati ad un pubblico

chitarra. Non poteva mancare un ispirato all'omonimo teatro di corte scolastico, per invogliare e avvicinare

dovuto riferimento a Pulcinella, all'interno di Palazzo Reale a Napoli, anche i più piccoli al mondo dellamaschera nostrana. Coppola sente esistente dal 1740 e demolito circa un tradizione napoletana.

nella sua interpretazione, fedele e al Secolo dopo, Coppola, nelle sue

tempo stesso originale, della lirica  perfomance, è accompagnato da  Martina Di Martino

 Primarie Acerrane

 Andrea Luigi Mennitto

Da Tonya Tony

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PIZZERIA - FRIGGITORIA

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     a       d     v    |

        f      r      a       t      e        l        l        i      c      a      p      o      n      e  .

        i       t    |

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erti filosofi, che non credevano perché la gehenna di Ennom era una  pace fra voi” . E disse ancora, sulla via quale, non possedendo nulla, restituìCalle storie degli inferi, volevano valle dove si bruciavano le vittime a di Gerusalemme: “Quando il padre di ai figli del gran pensionario De Witt i

che il popolino fosse tenuto a freno Moloch, e questa locuzione servì a   famiglia sarà entrato e avrà chiuso la trecento fiorini a cui gli olandesi

per mezzo di queste credenze. Così Gesù per indicare il fuoco infernale.   porta, resterete fuori e picchie- mangiarono il cuore, benché non

Timeo di Locri, così lo storico politico Egli disse ancora: “Se qualcuno farà rete dicendo: <Maestro, apriteci>. av ess ero niente da guadagnarci.

Polibio, che scrisse: “L'infe rno, scandalo ai poveri di spirito che Ed egli, rispondendo, dirà: <Nescio Quelli con cui abbiamo a che fare in

inutile ai savi, è necessario all'insen- credono in me, meglio sarebbe met- vos, di dove venite?>. E allora comin- questa vita non sono come Des

sata plebe”. La teologia giudaica del tergli al collo una ruota da mulino e cerete a dire: <Abbiamo mangiato Barreaux, che pagava di tasca sua

Pentateuco non parlò mai del- gettarlo in mare.  E se la tua mano dà bevuto con te, e hai insegnato sui agli interessati una causa della quale

l'inferno; gli Ebrei non furono mai scandalo, tagliala; è meglio per te crocicchi>. Ed egli risponderà: <Ne- aveva lasciato scadere i termini. Né 

tenuti a credere in una vita futura. Gli entrare monco nella Vita, piuttosto scio vos, di dove venite? Fabbri di ini- tutte le donne sono come Nino de

uomini erano immersi in questo caos che andare nella gehenna del fuoco quità>. E ci sarà pianto e stridor di Lenclos, che conservava religiosa-

di contraddizioni e incertezze, quando inestinguibile, dove il verme non denti, quan do vedrete Abramo, mente i depositi, mentre grandi

venne Gesù e confermò l'antica teoria muore e il fuoco non finisce mai.   E se Isacco, Giacobbe, e i profeti, e voi personaggi fingono di non ricor-

che poi divenne la base del Cristia- il tuo piede dà scandalo, tagliati il resterete fuori”. Nonostante queste darsene. Signori miei, non tutto il

nesimo: annunciò un Regno dei giusti piede; perché è meglio entrare zoppo dichiarazioni, Origene e alcuni altri mondo è fatto di filosofi onesti.

che sarebbe venuto, e un Inferno che nella Vita, piuttosto che esser gettato non hanno creduto all'eternità delle  Abbiamo a che fare con una quantità

non avrebbe mai avuto fine. Disse con tutti e due i piedi nella gehenna pene. Neanche i Sociniani ci credono. di birbanti che non hanno mai

chiaramente a Cafarnaum, in Galilea: inestinguibile, dove il verme non I Luterani e i Calvinisti, per quanto meditato su niente, con una folla di

“Chiunque chiama raca un suo fra- muore e il fuoco non finisce mai. E se siano anch'essi fuori del seno della bruti, ubriaconi, ladri. Predicate pure

tello sarà condannato dal sinedrio; il tuo occhio dà scandalo, strappalo: Santa Chiesa, ammettono un inferno che l'inferno non esiste e che l'anima è

ma chi lo chiamerà pazzo sarà è meglio entrare senza occhio nel senza limiti. Per illustrare questo mortale. Per parte mia, imiterò quel

condannato alla gehenei eimom, Regno di Dio, che esser gettato con passo farò un'esortazione ai filosofi curato di campagna che, essendo

gehenna del fuoco”. Questo dimostra tutti e due gli occhi nella gehenna del che negano l'inferno: “Signori, noi stato vergognosamente derubato del

due cose: primo, che Gesù non voleva   fuoco, dove il verme non muore e il non dobbiamo passare la nostra vita suo gregge, disse dal pulpito: <Dav-

ci scambiassimo ingiurie, perché lui   fuoco non finisce mai. Ciascuno sarà con Cicerone, Attico, Catone, Marco vero non so come sia venuto in mente

solo aveva il diritto, come maestro, di salato col fuoco, e ogni vittima sarà Aurelio, Epiteto, Cartesio, Newton o a Gesù Cristo di morire per canaglie

chiamare i prevaricatori farisei, salata col sale. Il sale è utile; ché se il Locke, con lo scrupoloso Bayle, che come voi>”.

“razza di vipere”; secondo, che chi sale perde il suo gusto, come salerete era così al di sopra della fortuna, né 

ingiuria il prossimo merita l'inferno, voi? Avete in voi il sale, conservate la col virtuoso incredulo Spinoza, il  Aurelio Paradiso

pere in maiolica, pastello, lo ha fatto solo per i suoi calcoliOterracotta, matita e carboncino statistici. Ad esempio, quando parla

attraverso le quali l'artista Salvatore delle acque termali di Suessola, cita

Nuzzo ricostruisce la figura del le malattie guarite grazie ai bagni

nostro illustre concittadino Gaetano  presso le fonti nostrane, ma le elenca

Caporale, nella sua personale esposta in modo distaccato e solo per ri-

presso la Biblioteca Comunale.   portare quante persone ne hanno

All'inaugurazione erano presenti: il tratto beneficio”. Ha spostato  Dott. Eustachio Paolicelli, Pre- l'attenzione sull'artista il critico d'arte

sidente del Centro di Cultura “Acerra Sciascia , che ha sottolineato la

Nostra”, il Dott. Tommaso Esposito, “straordinaria capacità” di Salvatore

appassionato di storia e tradizioni Nuzzo “di cogliere il valore della

locali, e il critico della Reggia di   persona, reso attraverso il volto

Caserta Carlo Roberto Sciascia. severo e gli occhi pensierosi, uno

“Caporale è stato lo storico più sguardo accigliato che non si limita a

import ante de lla cit tà, egli ha guardare le cose in modo super-

all'attivo oltre cinquanta pubbli- ficiale, ma va alla ricerca di elementi

cazioni su temi diversi, ma solo atti a dimostrare una teoria supe-

quattro/cinque solo le più note – ha riore, che va oltre la realtà sensibile.

affermato Paolicelli – eppure a lui    Le opere restituiscono il dialogo

hanno fatto riferimento tutti gli intimo dello storico con il mondo

acerrani che parlano di Acerra!”. Ha circostante. Ancora una volta Nuzzo

proseguito l'ex Sindaco Esposito che ha cercato di valorizzare la propria

ha dichiarato: “Credo che Gaetano terra, attraverso lavori su personag-

Caporale non abbia mai fatto il gi illustri locali, e ciò è importante inmedico, semplicemente perché non un periodo in cui si è perso l'interesse

gli piaceva; lo dimostra il fatto che per le proprie radici”.

ha scritto di tutto tranne che di

 Medicina, e, laddove ne ha parlato, Teresa Caporale

 L'Inferno

Gennaio 2012

uasi un Secolo fa Le Corbusier , realista; la sua ecletticità non siQnot o urb ani sta , scr ive va: sofferma all'astrattezza e al clas-

“Questi frammenti di elementi sicismo dei dipinti, anzi, abbraccia

naturali, pezzetti di pietra, fossili, tutte le altre arti figurative, fino a

schegge di legno, cose martorizzate coinvolgere anche la scultura e la

dagli elementi, raccattate lungo il scenografia. Assolutamente originali

bordo del mare […], che esprimono i separè realizzati interamente a

leggi fisiche, l'usura, l'erosione, lo mano, tenui e delicati i disegniscoppio... non solo hanno qualità ottenuti con i colori a pastello. La

scultoree, ma anche uno straordi- suggestione è, però, forte e vibrante

nario potenziale poetico”. E pare che nel preciso istante in cui ci si accorge

Valentina Corsuto sia stata guidata di esse re acco mpag nati da lla

dalla stessa ispirazione dell'architetto celestiale musica di Einaudi con

svizzero, allestendo una mostra dal “I giorni”, che sembra far luce su di

titolo emblematico, “Fossili”. Le un piccolo capolavoro, allestito con

opere della giovane artista sono state evidente meticolosità: rami secchi,

esposte dal 20 al 30 Dicembre, al sospesi, quasi bruciati dal sole, come

Teatro Rostocco. Valentina Corsuto dei fossili, i cui colori si confondono

ha già alle spalle un bagaglio non con quelli artificiali delle luci. La

indifferente di esperienze: diplomata Corsuto ha voluto creare opere che

all'Istituto d'Arte “Bruno Munari”, restassero quasi cristallizzate, ma

laureanda all' Accademia di Belle Arti che, al tempo stesso, registrassero il

a Napoli, nel 2008 collabora con cambiamento sensibile, i “graffi del

Teresa Margolles e dal 2010 con vento” e i “mutamenti di quel che

 Art/Beat . La sua prima mostra fu verrà” di un mondo che oggi èdedicata proprio all'artista milanese “martoriato” e violentato dalle aber-

Munari. Oggi Valentina preferisce ranti scelte degli uomini.

una pittura tendenzialmente di

ispirazione caravaggesca e sur-  Marilena Laudando

I “Fossili” di Valentina CorsutoI “Caporale” di Salvatore Nuzzo

resso il Complesso ex Tabac-Pchificio Centola di Ponteca-gnano – Faiano, si è svolta la mostra“Lo stato dell'Arte/Regione Cam-

  pania – Iniziativa promossa dalPadiglione Italia alla Cinquan-taquattresima Esposizione Inter-nazionale d'Arte della Biennale diVenezia 2011”. L'esposizione lascia

uno strascico di polemiche, in quantoè stata giudicata di basso livello dagliesperti. In effetti, già Vittorio Sgarbi,ideatore e curatore dell'evento, nellasua introduzione, dopo aver afferma-to che “la presenza a Pontecagnano èequivalente a quella di Venezia, etalvolta ha più motivato titolo per considerazioni estetiche che pre-scindono dalle indicazioni di un nomedi <risonanza> eletto a patrono,come accade nella città lagunare”,ha in seguito sottolineato che “unacommissione ha proposto gli artistiche io ho osservato e selezionato congrande interesse; tuttavia varinominativi non rientravano nella miavisione dell'arte <buona>, ma eranoda considerarsi un superamento del

 personalismo nelle scelte”. Ciò è a

dir poco opinabile! A ben vedere, laqualità delle opere scelte lascia moltoa desiderare, sia per originalità, sia

  per stile; inoltre, l'elenco dei<prescelti> è cresciuto a causa dicontinue indicazioni di artisti non

 presenti nel gruppo iniziale. Anche ilSindaco di Pontecagnano, ErnestoSica, soddisfatto per aver accentratol'attenzione sulla sua città, ha delleresponsabilità, avendo <suggerito>nomi locali, decisamente di livellomediocre. L'idea originale di Sgarbiera veramente valida; prevedeva chela suddetta commissione agisse dasupporto per la segnalazione di tuttiquegli artisti che, dopo essere stati dalui osservati e selezionati, fossero didiritto inseriti nell'elenco; ma le

  pressioni reiterate e l'ingerenza dichi, operando a Salerno, poteva

esercitare un certo potere, hanno permesso di <deformare> e dilatareil numero dei concorrenti, in modotale che ogni giorno la lista cambiavaed alcuni erano immessi persino dopola presentazione alla stampa. Non si

  può, quindi, ancora una volta noncriticare quella perenne voglia di<esserci> comunque ed ovunque sirealizzi qualche evento di maggiorerisonanza, pur non avendo i requisiti.

 Ma l'esserci è stato in molti casi, laconstatazione della scarsa qualitàdell'opera. In effetti, per loro sarebbestato preferibile non esserci e non fareuna magra figura. Una notazioneimportante da fare è che in molti sisono <lanciati> ad esaltare la mostra(spesso anche senza averne le realicompetenze e le dovute capacità...) e

lo stesso hanno fatto con alcuniartisti, guarda caso, proprio con isalernitani!!!

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Carlo Roberto Sciascia

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