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Il Cambiamento demografico
Il Cambiamento demografico
Gian Carlo BlangiardoUniversità di Milano – Bicocca
Gian Carlo Blangiardo
Gian Carlo Blangiardo
Il Rapporto-proposta sulla demografia in Italia
nasce
Gian Carlo Blangiardo
Per favorire un corretto percorso di consapevolezza
in merito alle dinamiche demografiche in atto e alle problematiche che ne derivano
capace di indurre (e di far condividere) l’azione
Gian Carlo Blangiardo
La prima parte del Rapporto fa emergere come, dietro alle grandi trasformazioni demografiche di cui tanto si discute e di cui i dati statistici danno pienamente atto, ci sia una vera grande protagonista:
la famiglia italiana
Gian Carlo Blangiardo
IMMAGINI DEL CAMBIAMENTO DEMOGRAFICO 1
NEL 1971 – 54 MilioniNEL 2012 – 61 Milioni
Gian Carlo Blangiardo
IL CAMBIAMENTO DEMOGRAFICO2
Dalla vitalità nel movimento naturaleAll’attrazione migratoria
Gian Carlo Blangiardo
IL CAMBIAMENTO DEMOGRAFICO3
Più famiglie , meno componenti
Gian Carlo Blangiardo
Il calo delle nascite
il dimezzamento del numero di matrimoni
l’aumento delle dissoluzioni coniugali
il ritardo nell’uscita di casa dei figli
Gian Carlo Blangiardo
non vanno visti come fenomeni a sé stanti, bensì l’espressione di un
nuovo modo di vivere l’esperienza del “formare” e
del “far crescere” una famiglia tra le mille difficoltà
di ordine materiale, normativo, sociale e culturale - che si
riscontrano nell’Italia di oggi.
Gian Carlo Blangiardo
I NODI del CAMBIAMENTO DEMOGRAFICO
1IL RICAMBIO GENERAZIONALE
DAL RINVIO delle nascite alla definitiva RINUNCIA
Il progressivo cambiamento dei modelli di fecondità della popolazione italiana ha portato il livello di ricambio generazionale sotto la soglia dei due figli per donna da più di trenta anni (a partire dal 1977).
Anche la modesta ripresa avviata dalla metà degli anni ‘90 mantiene l’indicatore sotto il valore di 1,5 (è stimato in 1,4 nel 2011).Eppure ….
Gian Carlo Blangiardo
Fonte: Istat
Numero medio di figli desiderato dalle madri per generazione di appartenenza. Italia - Anno 2005
Gian Carlo Blangiardo
I motivi economici incidono tra le neomadri nel non volere altri figli per il 20% (Istat, 2005).
Ciò equivale a 120mila nascite che, se potessero aggiungersi alle 560mila realizzate porterebbero il totale dei nati non molto lontano dalle 750mila unità annue che potrebbero garantirci la crescita zero.
Gian Carlo Blangiardo
Persino un fenomeno come l’immigrazione, tradizionalmente delegato a fornire un apporto in termini di capitale umano e di nuovi comportamenti alla società ospite,
non manca di recepire i condizionamenti e gli stili di vita della popolazione autoctona
Il contributo dell’immigrazione è importante, ma non basta a compensare le carenze degli italiani. L’adattamento ai nostri modelli è rapido (e reso necessario)
La bassa fecondità non ha nazionalità quando si condividono le ben note difficoltà nel far crescere la famiglia in un grande contesto metropolitano.
Gian Carlo Blangiardo
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I NODI del CAMBIAMENTO DEMOGRAFICO
2I GIOVANI ADULTI RESTANO IN FAMIGLIA
La difficile conquista dell’autonomia
IL 40% DEI MASCHI E IL 22% DELLE FEMMINE IN ETA’ 30-34ANNI VIVONO ANCORA IN FAMIGLIA
CIRCA LA META’ DI CHI VIVE IN FAMIGLIA “STA BENE COSI’”
Gian Carlo Blangiardo
Numero di matrimoni e di primi matrimoni celebrati in Italia Anni 1952-2010
Gian Carlo Blangiardo
Età media degli sposi (anni) al primo matrimonio in Italia Anni 1952-2009
Gian Carlo Blangiardo
% di giovani ancora in famiglia in alcuni paesi europei
Fonte: Eurostat 2010
Gian Carlo Blangiardo
Tempo medio prima di trovare un primo impiego (in mesi)
Tempo medio prima di trovare un lavro a
tempoindeterminato (in mesi)
Autria 19.9 33.0
Belgio 20.4 45.0
Danimarca 14.6 21.3
Finlandia 27.6 44.3
Francia 24.3 40.7
Germania 18.0 33.8
Grecia 21.3 51.5
I rlanda 13.2 28.7
I talia 25.5 44.8
Portogallo 22.6 51.5
Spagna 34.6 56.6
Regno Unito 19.4 36.1
Fonte: dati Oecd
Tempo medio richiesto ( in mesi) per trovare un primo impiego o un impiego a tempo indeterminato
Gian Carlo Blangiardo
Percentuale di giovani che combinano scuola e lavoro
Fonte: Dati Oecd (anno 2008)
ATTENZIONE MAMME !Questo piatto (…) trattiene i figli in casa
oltre il COMPIMENTO DEI 40 ANNI
Gian Carlo Blangiardo
Manifesto pubblicitario nella stazione MM di Porta Venezia – Milano 14 ottobre 2011
Gian Carlo Blangiardo
I NODI del CAMBIAMENTO DEMOGRAFICO
3L’INVECCHIAMENTO DEMOGRAFICO
UNA LUNGA VITA IN UNA SOCIETA’ SEMPRE PIU’ “MATURA”
Gian Carlo Blangiardo
dal sorpasso dei nonni sui nipoti … a quello dei bisnonni sui pronipoti
Gian Carlo Blangiardo
Nel 1951, nell’Italia del “miracolo economico” c’erano 47,5 milioni di residenti che mediamente avevano vissuto 31,6 anni e ne avevano davanti ancora mediamente da vivere 41,7 (alle condizioni di sopravvivenza di allora)
Gian Carlo Blangiardo
Nell’Italia di oggi il sorpasso tra passato e futuro è già avvenuto: gli attuali 60,8 milioni di residenti hanno vissuto in media 43,7 anni e ne hanno ancora mediamente da vivere 40,2 (alle attuali condizioni di sopravvivenza)
Quale terapia per governare il cambiamento demografico?
Rimettere al centro la famiglia econsentirle la realizzazione dei progetti di
formazione del capitale umano
Gian Carlo Blangiardo
La ricettaè nel Piano Nazionale sulla Famiglia
Gian Carlo Blangiardo
1 - equità nell’impostazione tributaria e tariffaria
Gian Carlo Blangiardo
2 - conciliazione famiglia-lavoro
Gian Carlo Blangiardo
3 - anche come elemento di contrattazione
4 - politiche abitative a misura di famiglia
Gian Carlo Blangiardo
è altresì fondamentaleun clima culturale amichevole verso la famiglia e la
famiglia con (più) figliunitamente alla
rivisitazione dell’immagine di famiglia offerta dai media
Gian Carlo Blangiardo
Gian Carlo Blangiardo
Se c’è consapevolezza circa la gravità della malattia,
il costo delle medicine … diventa accettabile.