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a casa il clima ideale come in natura. Il Cielo in ogni stanza in casa è sempre primavera in casa è sempre primavera monografia tecnica “Sistema Benessere DomusLife” ®

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a casa il clima ideale come in natura.

Il Cielo in ogni stanza

in casa è sempre primaverain casa è sempre primavera

monografia tecnica“Sistema Benessere DomusLife”

®

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DomusLife. In casa è sempre primavera

Indice:

Pag. 1 La climatizzazione ambientale con soffitto o parete radiante2 Le prerogative del sistema4 Parametri generali6 Terminologia 7 Sicurezza e affidabilità certificate8 Dati tecnici pannello15 Le fasi di installazione18 Dati di calcolo21 Bilanciamento dei circuiti principali22 Calcolo dell’impianto27 Modulo di calcolo “Sistema Benessere DomusLife”30 Avvertenze, modalità d’uso, installazione e progettazione33 Schemi e logiche impiantistiche34 Lay-out invernale, pompa di calore; Lay-out invernale , caldaia35 Lay-out invernale-estivo, caldaia-refrigeratore36 Lay-out invernale-estivo, pompa di calore 37 Elenco voci di capitolato

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La climatizzazione ambientale con soffitto o parete radiante

La climatizzazione di ambienti con pannelli radianti consente, rispetto ad altre soluzioni impiantistiche, di realizzare condizioni migliori di benessere con minori consumi energetici.

La migliore prestazione in termini di benessere è legata sia alla bassa velocità dell'aria, dal momento che il calore viene fornito all'ambiente soprattutto per irraggiamento, sia dal fatto che l'ottimale valore della temperatura operativa viene raggiunto con una minore temperatura dell'aria ambiente la quale dà luogo a minori dispersioni di calore verso l'esterno nel caso di riscaldamento invernale.

Le condizioni operative caratterizzate da bassi valori di temperatura nei terminali in riscaldamento e maggiori in raffrescamento, comportano anche una migliore efficienza del sistema di produzione e distribuzione del calore.

Uno studio sul campo condotto sui pannelli DomusLife dal Dipartimento di Fisica Tecnica dell'Università di Bari, presentato al Convegno AICARR “Le moderne Tecnologie negli impianti e nei componenti per il riscaldamento” del 2003 conclude che “la climatizzazione con pannelli radianti a soffitto si presenta come una valida scelta impiantistica in grado di assicurare ottime condizioni di benessere con un apprezzabile risparmio energetico. L'impianto monitorato in regime di funzionamento invernale è stato in grado di assicurare condizioni di benessere all'interno del locale per tutto il tempo di funzionamento. Le condizioni ottimali sono state assicurate con una temperatura ambiente intorno ai 18 °C con una riduzione delle dispersioni di calore verso l'esterno intorno al 10-15% rispetto a sistemi di riscaldamento convenzionali realizzanti temperature medie dell'aria di 20-21 °C.” I risultati della sperimentazione condotta in fase estiva dagli stessi autori e pubblicati sulle riviste del settore così concludono:

• La temperatura operativa nell'ambiente è risultata molto prossima al valore minimo di 23 °C suggerito dalla normativa;• La differenza verticale di temperatura tra 1,1 m e 0, 1m dal pavimento è dell'ordine di 1 °C, decisamente inferiore al limite tollerabile di 3 °C;• L'umidità relativa dell'aria ambiente nell'intervallo di misura è risultato di circa il 54%, valore all'interno dei valori consigliati;

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E ancora: “ I risultati ottenuti lasciano intravedere una prestazione dell'impianto a soffitto radiante molto efficace, sia in regime di riscaldamento invernale che di raffrescamento estivo”.

Per il regime di funzionamento estivo, però, la presenza di una superficie fredda non è in grado da sola di realizzare la climatizzazione dell'ambiente, perché non consente il controllo di tutti i parametri termoigrometrici necessari al raggiungimento delle condizioni di confort.

La limitazione prudenziale della temperatura superficiale al di sopra del valore di rugiada al fine di evitare fenomeni di condensa, infatti, circoscrive le rese dei sistemi radianti e non consente di adeguare ai carichi la temperatura del fluido primario o la portata come avviene invece nei sistemi tradizionali. Ne consegue che i sistemi radianti, pur conseguendo il raggiungimento delle migliori condizioni di benessere termico in ambiente in termini di qualità di scambio termico, ottenuto per irraggiamento esattamente come in natura, vanno integrati con altre tecnologie impiantistiche.

L'utilizzo più diffuso in regime estivo è in combinazione con un sistema di ventilazione, meglio se in grado di soddisfare anche un adeguato ricambio.

I produttori di sistemi radianti prevalentemente di origine nord-europea, interpretando tale esigenza con riferimento a climi più secchi e meno “mediterranei”, si limitano generalmente a proporre l'installazione di semplici deumidificatori d'ambiente a tutt'aria ricircolata che entrano in funzione solo al superamento dei valori di umidità relativa impostati. Di tali apparecchiature, però, viene fornita la sola capacità deumidificante in l/gg, senza specificarne il contributo in termini di carico sensibile; viene inoltre suggerita l'installazione di un unico deumidificatore all'incirca ogni 80 mq. Senza contare che tali sistemi in situazioni particolarmente critiche, quando a causa di elevati carichi latenti dovuti (ad esempio) al sovraffollamento dei locali o avverse condizioni di umidità esterna, evidenziano situazioni di forte disagio in termini di confort.Il Sistema Benessere DomusLife non entra in crisi all'aumento eccessivo del carico ambiente, ma proprio nelle condizioni più

Le prerogative del “Sistema Benessere DomusLife”

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gravose riportate nel precedente esempio, dimostra tutte le sue migliori prerogative.L'evoluzione progettuale del sistema, infatti, è derivata proprio dalla esigenza di evitare di far fronte all'aumento di umidità attivando semplicemente un comune deumidificatore elevando contemporaneamente la temperatura superficiale del pannello per scongiurare la formazione di condensa alle superfici radianti; in tal modo, se ne riduce appunto drasticamente lo scambio termico, rinunciando, di fatto anche al benessere prodotto dall'impianto. L'esclusiva regolazione del Sistema Benessere DomusLife è invece autoadattante, ricorrendo ad una vera e propria applicazione pratica del principio di sovrapposizione degli effetti, produce automaticamente una costante e continua correzione della quantità di calore latente trattato dall'aria di integrazione, aumentandone all'occorrenza la capacità di scambio anche sul sensibile a compensazione della minore quantità di calore scambiato dal pannello radiante per effetto dell'aumento della temperatura.

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Parametri generali

Il dimensionamento dell'impianto a pannelli radianti DomusLife viene condotto a partire dai carichi termici estivi ed invernali determinati con i consueti metodi della termotecnica ed in considerazione di rese superficiali certificate in laboratorio (HLK) accreditato (DAR) , in diverse condizioni di prova. È necessario scorporare il fabbisogno estivo nelle sue componenti di carico sensibile e latente.

Le rese sono determinate sperimentalmente in funzione della collocazione a parete o a soffitto nonché della differenza tra la temperatura dell'acqua in circolazione e quella dell'ambiente da trattare, rispettivamente in fase estiva o in fase invernale. Generalmente viene condotto il calcolo in fase estiva e la verifica in fase invernale. Per comodità operativa, il metodo di dimensionamento proposto fa riferimento ad un parametro fittizio denominato “unità pannello” (up), che rappresenta il modulo 1 della superfice di 0,36 mq, sottomultiplo degli altri moduli, che ne mantengono le caratteristiche di resa termica, portata specifica e perdita di carico.

La UNI EN ISO 7730 “Determinazione degli indici PMV e PPD e specifica delle condizioni di benessere termico”, a cui si rimanda per gli opportuni approfondimenti, impone che, per evitare il discomfort legato al gradiente termico verticale tra la testa e le caviglie, l'asimmetria della temperatura radiante dovuta ad un soffitto caldo deve essere (in inverno) minore di 5 °C “rispetto a un piccolo elemento piano orizzontale posto a 0,6 m dal pavimento” mentre la differenza verticale di temperatura tra l'altezza di 1,1 m e 0,1 m deve essere minore di 3 °C. Nel funzionamento estivo non è invece imposta alcuna limitazione alla asimmetria verticale dovuta al soffitto freddo (studi sperimentali hanno dimostrato che un'asimmetria verticale fino a 14 °C non produce variazione della sensazione di benessere), mentre è richiesta la differenza verticale di temperatura massima di 3 °C tra l'altezza di 1,1 m e 0,1 m. Lo studio citato condotto dall'Università di Bari sul sistema DomusLife ha verificato una asimmetria dovuta a soffitto caldo di appena 2 °C e una differenza di temperatura verticale di 3 °C; nel funzionamento estivo, invece, la differenza di temperatura verticale è dell'ordine di appena 1 °C.

Ne consegue che il pannello a soffitto, come pure quello a pavimento, deve seguire rigide regole di progettazione per ottenere i migliori risultati per gli installatori e la piena soddisfazione degli utilizzatori quindi il dimensionamento è certamente più affidabile e offre maggiori

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garanzie di risultato se condotto con riferimento a rese certificate presso laboratori accreditati.

A tale ultimo proposito è per noi motivo di distinzione che le rese termiche dei moduli DOMUSLIFE sono state certificate secondo la normativa EN 14037 e EN 14240 presso i laboratori della Heizung Lüftung KlimatechniK di Stoccarda.Per il corretto funzionamento degli impianti è quindi necessario considerare temperature massime superficiali di progetto fino ad un massimo di 35 °C. Analogamente la temperatura superficiale minima nel funzionamento estivo che deve essere superiore al punto di rugiada determinato in funzione delle condizioni di temperatura e umidità relativa dell'ambiente. A tale proposito è utile sapere che la temperatura di mandata dei pannelli si differenzia dalla temperatura superficiale di circa 10 gradi.Vanno inoltre fissati i valori di velocità minima e massima dell'acqua all'interno dei tubi per consentire il trascinamento delle bolle d'aria ed evitare la formazione di sacche d'aria nonché evitare rumorosità e usura eccessiva. All'interno dei circuiti elementari dei pannelli si consiglia una velocità dell'acqua compresa tra 0,2 e 0,8 m/sec.All'interno dei tubi di distribuzione (distributori e circuiti principali), invece, si consiglia una velocità dell'acqua compresa tra 0,35 e 0,8 m/sec.

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21°C

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Terminologia

Modulo DomusLife elemento prefabbricato multistrato in sette differenti misure, ciascuna delle quali disponibili in 4 - 7 versioni, composto da cartongesso antincendio, circuito idraulico capillare integrato e isolante in polistirene espanso.

Pannello piastra radiante ottenuta assemblando vari moduli DomusLife in un unico elemento radiante per ciascun ambiente da trattare.

Circuito elementare è il circuito idraulico capillare integrato nel pannello, realizzato con tubo in PEMD del diametro di 6x1 mm.

Collettore di derivazione è il collettore dai quali vengono derivati i “circuiti principali”. Possono essere montati sia a parete in basso, con mandata verso l'alto, che a controsoffitto, con mandata orizzontale o verso il basso.

Circuito principale è la tubazione di alimentazione del pannello, realizzato generalmente con tubo 20x2.

Distributore è la tubazione di alimentazione dei circuiti elementari che a mezzo di raccordi ad innesto rapido allaccia i circuiti elementari ai circuiti principali. I distributori sono già preassemblati con attacchi ad innesto rapido, pronti per essere collocati all'interno di un apposito vano dotato di isolamento, ricavato entro il pannello.

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Intercapedine tra sistema radiante e solaio o parete

dell’ambiente da climatizzare

Montante struttura primariaProfilo 18 x 50 mm

Montante struttura secondariaProfilo 18 x 50 mm

Ambiente da climatizzare

Strato cartongessoantincendio 15 mm

Strato polistirene espansosinterizzato classe 200 da 30 mm

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Sicurezza e affidabilità certificate

Le prove di regressione (PROT. N° 099/07, TEST REPORT N°100/08 DEL 22/05/08) condotte dalla Fondazione Laboratorio Prove Materie Plastiche del Politecnico di Milano concludono che l'intero sistema idraulico dei pannelli DomusLife resiste oltre 50 anni in condizioni di esercizio continutativo alla temperatura di 50 °C alla pressione di liquido trasportato di 0,7 MPA (7Bar).

Domuslife è coperto da polizza assicurativa per 10 anni con la compagnia Assicurazioni Generali.

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Dati tecnici pannello

l pannello radiante attivo del “Sistema Benessere DomusLife” ha uno spessore di 45 mm ed è fornito in n. 7 grandezze (ciascuna delle quali disponibile in 4-7 varianti), che consentono tutte le conformazioni d'ambiente possibili (vedi scheda tecnica del prodotto), ed è assolutamente SCONSIGLIATO dal costruttore e ideatore del sistema qualsiasi tentativo di RIDURRE o TAGLIARE i singoli pannelli dove non consentito, onde evitare di danneggiare irreparabilmente il prodotto (VEDI AVVERTENZE E MODALITÀ D’USO DEL PRODOTTO).

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in casa è sempre primavera

Modulo 1 1 A 60 1 A 80 1 A 90 1 A 100 1 B 60 1 B 80 1 B 100

Caratteristica Misura

Dimensione300x 1200

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Superficie 0,36 0,36 0,36 0,36 0,36 0,36 0,36 0,36 mq

Peso 4 4 4 4 4 4 4 4 kg

Contenuto D’acqua 0,14 0,06 0,09 0,1 0,11 0,06 0,09 0,11 l

Portata 10,8 4,86 7,24 8,1 8,96 4,86 7,24 8,96 l/ora

?t - A/R 2 2 2 2 2 2 2 2 °C

Perdita di Carico 1150 517 770 862 954 517 770 954 da.pa

Temperatura Max d’esercizio 50 50 50 50 50 50 50 50 °C

Temperatura Min d’esercizio 3 3 3 3 3 3 3 3 °C

Resa Invernale ?t 25 °C -

parete74,0 33 50 55 61 33 50 61 W/ora

Resa Invernale ?t 25 °C -

soffitto 68 31 46 51 57 31 46 57 W/ora

Resa Estiva ?t 10 °C - parete 23 10 15 17,02 19 10 15 19 W/ora

Resa Estiva ?t 10 °C - soffitto 26 12 17 20 22 12 18 22 W/ora

Valore300x 1200

DOMUSLIFE E' UN SISTEMA BREVETTATO ALL’ISTITUTO EUROPEO DEI BREVETTI, (DOMANDA N. EP20060012009) CON PUBBLICAZIONE NUMERO N. Ep1734310, NONCHÉ MODELLO DI UTILITA` N. BA2007U00118 DEPOSITATO PRESSO LA CAMERA DI COMMERCIO DI BARI. CHI PRODUCE, CHI COMMERCIALIZZA, CHI USA UN PRODOTTO CONTRAFFATTO, COMMETTE “REATO” (decreto legislativo N.30 del 10/02/05).

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Le fasi di installazione

Distributore di alimentazione del pannello montatoApplicazione delle staffe di supporto distributore.

Isolamento vano distributore applicato.Applicazione materassino isolante al vano distributore.

Doppia struttura metallica di supporto pannelli con particolare vano distributore.

Particolare del vano distributore vista in sezione.

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Vista frontale del distributore di alimentazione con innesti rapidi preassemblati. Pannelli montati.

Pannelli montati con tubi di alimentazione fuoridagli alloggiamenti pronti per essere allacciati al distributore di alimentazione.

Vista in sezione del sistema con pannelli fissati e distributore.

Inserire il terminale nel raccordo rapido del distributore assicurandosi della giusta profondità.

Prima di inserire il terminale nel raccordo rapido del distributore calcolare la profondità di inserzione facendo riferimento alla lunghezza del dado.

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Superficie completata con copri-distributore pronta per la finitura.

Attacchi di alimentazione dei pannelli allacciati ai distributori di alimentazione.

Stuccatura dei giunti e di tutta la superficie.

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Dati di calcolo

Occorre fissare preliminarmente alcuni concetti basilari:

Solitamente i termotecnici preferiscono fissare quale parametro di progetto il salto di temperatura dell'acqua di alimento, ricavando poi la portata in relazione alla potenza del terminale di erogazione. Nel caso dei pannelli radianti, poiché è dimostrato che la variazione del salto termico dell'acqua in circolazione è poco influente sulla resa del pannello (una variazione del 100% della portata comporta una variazione di resa di appena il 4%), al fine di semplificare la procedura di calcolo, si propone di condurre il dimensionamento fissando direttamente la portata.

Sebbene le prove di laboratorio dell'HLK di Stoccarda siano state condotte con portata d'acqua di 22 l/h*mq e salto termico di 2 °C, stante la scarsa influenza, al fine di superare la velocità critica di 0,2 m/s la portata d'acqua nominale di un circuito elementare dell'u.p. (tubo diam. 6x1 mm) viene fissata in 10,8 Kg/h. Questa portata d'acqua comporta una velocità di circolazione pari a 0.25 m/s; in tali condizioni un circuito elementare presenta una caduta di pressione pari a 1.150 DaPa (mm.c.a.). Tale valore di portata è comunque prudenziale e può essere variato in funzione dell'esperienza e sensibilità progettuale.

Poiché i moduli DOMUSLIFE sono multipli di (up), la portata dei moduli di maggiori dimensioni si ottiene moltiplicando rispettivamente per 2, 3, 4, 5, 6 o 7 la portata elementare (ossia p.e. 32,4 lt/h per il modulo 3, 54 l/h per il modulo 5 e 75,6 l/h per il modulo 7) mentre le perdite di carico restano invariate, essendo i circuiti di tali moduli tutti allacciati in parallelo.

Per mantenere le velocità nei distributori e nei circuiti principali maggiori di 0,35 m/s è consigliato collegare ad un circuito principale almeno 23 moduli (up), pari ad esempio ad almeno 8 moduli 3 ovvero 5 moduli 5. Ne consegue che la portata d'acqua minima di un circuito di principale è pari a 250 Kg/h, cui corrisponde una velocità di 0,35 m/s. Nella pratica si potranno comunque adottare parametri di calcolo anche inferiori se vengono rispettate tutte le raccomandazioni di montaggio del produttore, perché una rete di distribuzione ben disaerata in fase di messa in funzione dell'impianto e l'inserimento sul circuito idraulico di un disaeratore (separatore di microbolle) consentono il corretto funzionamento e la migliore efficienza.

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Per mantenere nei distributori e nei circuiti principali velocità inferiori di 0,8 m/s è consigliato non collegare ad un circuito principale più di 45 moduli 1 (up), pari alla superficie di 16-22mq. Ne consegue che la portata d'acqua massima di un circuito principale è pari a 490 Kg/h. La corrispondente velocità nei tubi di diametro 20x2mm è di 0,67 m/s.

La temperatura massima di mandata invernale consigliata è pari a 45 °C, sono consentiti anche valori più bassi, considerando che il pannello scambia energia con l’ambienta a partire dalla temperatura di mandata di 28°C consentendo una serie di vantaggi (minori dispersioni nella rete, possibilità di utilizzo di caldaie a condensazione, pompe di calore e solare termico).

La temperatura minima di mandata estiva consigliata è pari a 16 °C. Sebbene l’esclusivo sistema di controllo e termoregolazione DomusLife, in determinate condizioni, è in grado di spingere tale valore fino al limite di 12÷10 °C a vantaggio del comfort e dell’efficienza.

È noto che il sistema radiante non produce effetti sui carichi latenti, o meglio, per evitare fenomeni di condensa occorre aumentare la temperatura di alimentazione al di sopra della temperatura di rugiada, inibendo il trattamento dei carichi latenti. Ciò limita anche la resa superficiale in fase estiva (si ricordano peraltro anche i parametri fissati in premessa relativamente al gradiente termico verticale) ed è pertanto necessaria un'integrazione. Allo scopo è consigliabile il ricorso ad unità di trattamento di aria, dimensionate in relazione ai fabbisogni dei singoli ambienti; in alternativa si suggerisce l'adozione di un'unica macchina a servizio di più ambienti, dimensionando le portate d'aria di immissione in relazione ai singoli fabbisogni. Generalmente le portate d'aria ricavate ambiente per ambiente in funzione del carico latente producono un sufficiente recupero di carico sensibile atto ad integrare la resa del pannello.

Si suggerisce inoltre di semplificare i circuiti idraulici adottando, in luogo dei tradizionali sistemi di termoregolazione con valvole miscelatrici , in genere complicati, i più semplici sistemi a ripartizione di fluido (separatori idraulici), circa i sistemi di produzione(refrigeratori-pompe di calore) la tecnologia Inverter costituisce una soluzione interessante.

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Nota la resa è quindi possibile risalire al salto termico, pari a:

Dt = H/(M*4,2) dove : M è la portata in l/s - H è la potenza resa in KW

Nelle ipotesi di funzionamento invernale, con temperatura dell'acqua di alimentazione di 40 °C la resa dell'unità pannello è di 43,2 W.

M = 10,8/3600 = 0,003 portata in l/sH = 43,2/1000 = 0,0432 potenza resa in KW

Dt = 0,0432/(0,003*4,2) = 3,4 °KNelle ipotesi di funzionamento estivo, con temperatura dell'acqua di alimentazione di 16 °C, la resa dell'unità pannello è di 26,28 W

Il salto termico dell'acqua risulta analogamente:

Dt = 0,0263/(0,003*4,2) = 2,1 °K

I distributori sono realizzati con tubi in PPR diam. 20x2 mm.Gli scambiatori di calore a serpentino dei circuiti elementati sono costituiti da tubi in PEMD 6x1 mm.Le perdite di carico nei circuiti elementari e nei tubi di distribuzione possono essere valutare mediante i seguenti algoritmi:

ÄP = 1,3 G1,5 [DaPa/m] valida per tubo Ô 6x1:

ÄP = O,0008 G1'75 [DaPa/m] valida per tubo Ô 20x2:

dove “G” è la portata d'acqua espressa in [Kg/h]. Le formule sono relative ad una temperatura del fluido di 40 °C.(Il richiamo a queste due formule pratiche perché i distributori sono realizzati con tubi in PPR diam. 20x2 mm mentre i circuiti elementati sono costituiti da tubi in PEMD 6x1 mm.)

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Volendo entrare nel merito del dimensionamento dei circuiti idraulici, si riportano di seguito le formule di calcolo prevalenti.Innanzitutto è utile ricavare la portata d'acqua per metro quadrato di superficie attiva: avendo fissato una portata d'acqua 10,8 kg/h per il circuito elementare con superficie di 0.36 m2 (1.2 m x 0.3 m), si ricava:

Qw = 10,8/0.36=30 kg/(h*m2)

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Bilanciamento dei circuiti principali

Sebbene la resa dei pannelli sia poco influenzata dalla portata e quindi dal salto termico, è preferibile operare un corretto bilanciamento dei circuiti idraulici già in fase di progetto.

L'equilibratura dei circuiti principali è ottenibile adottando il sistema di distribuzione a “ritorno inverso” ovvero ricorrendo a valvole di bilanciamento normalmente in commercio.

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Le perdite di carico nelle tubazioni possono anche essere ricavate da diagrammi:

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Calcolo dell'impianto

Come anticipato, il calcolo dell'impianto parte dalla valutazione dei carichi ambiente sia nella stagione invernale che in quella estiva: il fabbisogno estivo dovrà inoltre essere suddiviso nelle sue componenti di carico sensibile e latente. Nel calcolo delle dispersioni invernali e delle rientrate estive non vanno considerate le superfici dei pannelli radianti confinanti con l'esterno o con altri ambienti a diversa temperatura. Oltre a questa monografia tecnica, allo scopo di agevolare il lavoro del progettista la DomusLife ha predisposto un modulo di calcolo on-line che consente di definire tutti i più importanti parametri dimensionali dell'impianto.Molti autori propongono di risalire alla superficie attiva necessaria al trattamento dei carichi dividendo le dispersioni dei vari locali per la resa superficiale specifica che si ottiene sfruttando gli opportuni diagrammi in funzione della temperatura di mandata e della temperatura ambiente. Riteniamo però tale procedura poco produttiva in quanto, in pratica, non è possibile sfruttare più della superficie che si ha a disposizione, peraltro non sempre interamente utilizzabile a causa delle inevitabili interferenze (p.e. per la presenza dei corpi illuminanti, dei passaggi delle tubazioni di distribuzione e degli stessi distributori): in altri termini riteniamo inutile calcolare una superficie puramente “teorica” che, se maggiore della superficie adoperabile, dovrà comunque essere ridotta intervenendo con altri accorgimenti. Per esempio, nel caso di un impianto a soffitto può accadere che la superficie attiva necessaria sulla base di tale calcolo e delle altre scelte preliminari operate sia maggiore della superficie del soffitto stesso: per ricondurla a valori compatibili con la geometria dell'ambiente si dovrà quindi modificare la temperatura di alimentazione oppure aumentare la coibentazione per ridurre i carichi o ancora integrare l'impianto con una superficie pannellata a parete.

1. Flusso termico passivo dietro il pannello

Un pannello radiante, come tutti i terminali di erogazione, emette una certa quantità di calore oltre che verso l'ambiente anche verso la parte posteriore; questa rappresenta una vera e propria perdita di calore, funzione della trasmittanza “K” degli strati di materiale che il flusso termico deve attraversare nel suo percorso. Tale perdita di calore, facilmente determinabile con i noti procedimenti della termotecnica cui si rimanda per i dovuti

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approfondimenti, deve essere considerata nel bilancio energetico in quanto incide sul dimensionamento del generatore di calore. Se ne tiene solitamente conto incrementando la portata d'acqua in circolazione della quantità necessaria a sopperire alle perdite verso l'esterno.Nel modulo di calcolo impostato tale correzione è automatica una volta definiti di parametri generali nei “Dati Preliminari”.Una valutazione meno rigorosa ma altrettanto valida consiste nel considerare nel bilancio termico dell'ambiente anche le dispersioni del soffitto (o delle pareti) generalmente non valutate perché negative: tale approssimazione comporta un aumento di portata nell'ordine del 4-5 % in meno rispetto al calcolo rigoroso, compensata però da una superficie attiva leggermente superiore.Consigliamo di procedere preliminarmente con il dimensionamento approssimato, affinando poi eventualmente il calcolo applicando la procedura rigorosa.

2. Calcolo solo invernale

La metodologia di calcolo proposta da DomusLife consiste nel determinare preventivamente la superficie utile attiva occupata dai pannelli moltiplicando la superficie adoperabile per un parametro empirico dettato dall'esperienza, denominato fattore di copertura (pc) pari a:

pc = 60÷65 % per impianti a paretepc = 65÷70 % per impianti a soffitto

Una volta così valutata in via preliminare la superficie attiva, si risale al numero di moduli da installare, dividendo tale valore per l'area specifica dei moduli stessi: si dovrà quindi determinare graficamente la reale superficie adoperabile inserendo in pianta i vari moduli effettivamente installabili e risalendo solo in un secondo tempo alle condizioni di lavoro necessarie a neutralizzare i carichi ambiente.

Dunque la resa specifica del pannello necessaria all'impianto viene calcolata come:

q = Q/(S*pc) [m2]

In funzione di tale parametro si risale quindi ai valori delle temperature di lavoro, ai salti termici e ai restanti parametri termotecnici necessari al dimensionamento dei circuiti idraulici.

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Moltiplicando per ciascun ambiente la resa unitaria per il numero di pannelli installabili si ricava la resa totale che, confrontata con il fabbisogno, consente di valutare la necessità di integrazione. Nel caso, si potrà verificare la disponibilità di una successiva superficie adoperabile utilizzando contemporaneamente sia il soffitto che la parete oppure ricorrere all'utilizzo di altre fonti di integrazione funzionanti a bassa temperatura (p.e. convettori, termoarredi, impianti ad aria).

Una volta determinata la geometria dei terminali di erogazione, occorre definire le distribuzioni principali, mantenendo, per quanto possibile, le tubazioni di adduzione distinte per ambiente, in modo da poter eventualmente inserire i sistemi per la regolazione della temperatura ambiente direttamente sul collettore. Restano quindi da calcolare solo i consueti parametri idraulici di portata totale e perdita di carico complessiva: la prima valutata come sommatoria delle portate dei singoli pannelli attivi, la seconda valutata come sommatoria delle perdite di carico dei circuiti elementari, nei circuiti principali, nei collettori e nelle reti di alimentazione.

3. Calcolo estivo e verifica invernale.

Nel caso di impianto funzionante sia in estate che in inverno è consigliabile effettuare il dimensionamento partendo dal fabbisogno estivo, generalmente più complesso, e procedere successivamente alla verifica invernale, in quanto è dimostrato che un corretto dimensionamento dell'impianto in raffrescamento rende il sistema in grado di sopperire egregiamente anche ai carichi termici in riscaldamento. Solo per i locali non trattati in estate quali ad esempio i bagni, si procederà al dimensionamento come indicato nel paragrafo precedente.

Nel dimensionamento in fase estiva riveste inoltre notevole importanza la quantità di aria di integrazione necessaria al trattamento dei carichi latenti. Per effetto della differenza di temperatura tra l'aria immessa e l'aria ambiente, infatti, essa dà un notevole contributo al carico sensibile di cui è doveroso tener conto.

La portata di integrazione viene calcolata applicando la seguente relazione:M = Hl/3xDw [l/s]dove:

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M è la portata in volume di aria standard [l/s]Hl è il calore latente ambiente [W]Dw è la differenza di contenuto di umidità assoluta [g/Kg] di

aria seccaUna volta determinata la portata minima da immettere per il trattamento dei carichi latenti, si ricava il contributo dell'aria di integrazione al carico sensibile ambiente applicando la seguente relazione:

Hs = 1,2xMxDT [W]

dove:

M è la portata immessa, in volume di aria standard [l/s]Hs è il calore sensibile recuperato in ambiente [W]DT è la differenza di temperatura tra l'aria immessa e

l'ambiente [°K] o [°C]

Come nel caso precedente si procederà quindi alla determinazione della resa specifica dei pannelli partendo dalla superficie utile attiva, valutata in via preliminare sulla base del solo carico sensibile ambiente. La resa specifica del pannello necessaria al trattamento del carico sensibile Qs viene calcolata come:

q = Qs/(S*pc) [m2]

In funzione di tale parametro si risale quindi ai valori delle temperature di lavoro, ai salti termici e ai restanti parametri termotecnici necessari al dimensionamento dei circuiti idraulici.Come nel dimensionamento invernale, moltiplicando per ciascun ambiente la resa unitaria per il numero di pannelli installabili si ricava la resa totale. Quest'ultima sommata al contributo dell'aria di integrazione andrà confrontata con il fabbisogno di carico sensibile e consentirà di valutare la necessità di integrazione. Nel caso si rendesse necessario, l'integrazione verrà operata mediante un aumento della portata d'aria, calcolato in base al “carico residuo”, ottenuto sottraendo al carico sensibile ambiente la sommatoria della resa dei pannelli e del “recupero sensibile” Hs.

In pratica, detto Qra il carico residuo per l'ambiente “a” si ha:

Qra = Qsa – (qaxna + Hsa) [W]Dove:

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Qsa è il carico sensibile ambiente [W]qa è la resa unitaria dei pannelli attivi effettivamente

installabili [W]na è il numero di pannelli attivi effettivamente installabili [W]Hsa è il contributo dell'aria di integrazione al carico sensibile

ambiente [W]Una volta determinato il carico residuo, la maggiorazione di portata d'aria si ottiene mediante la:

Mi = Qra/(1,2xDT) [W]

dove:

Mi è la portata d'aria da integrare, in volume di aria standard [l/s]

Qra è il carico residuo [W]DT è la differenza di temperatura tra l'aria immessa e

l'ambiente [°K] o [°C]

Tale maggiorazione di portata, pur correggendo leggermente anche il carico latente non ha generalmente effetto sulla sensazione di benessere.

Una volta determinata la geometria dei terminali di erogazione, occorre definire le distribuzioni principali, mantenendo, per quanto possibile, le tubazioni di adduzione distinte per ambiente, in modo da poter eventualmente inserire i sistemi per la regolazione della temperatura ambiente direttamente sul collettore. Restano quindi da calcolare solo i consueti parametri idraulici di portata totale e perdita di carico complessiva: la prima valutata come sommatoria delle portate dei singoli pannelli attivi, la seconda valutata come sommatoria delle perdite di carico dei circuiti elementari, nei circuiti principali, nei collettori e nelle reti di alimentazione.

Nel dimensionamento estivo tale analisi andrà estesa anche all'impianto di trattamento dell'aria di integrazione, determinando anche tutti i parametri dimensionali del sistema di distribuzione, la potenza dell'unità di trattamento e il carico aggiuntivo sul gruppo frigorifero che ne consegue.

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Modulo di calcolo “Sistema Benessere DomusLife”

Il modulo di calcolo on-line predisposto per il dimensionamento dell'impianto DomusLife ne riassume in maniera molto semplice l'impostazione progettuale.Dopo aver effettuato il calcolo dei carichi termici o, nel caso di raffrescamento, dei carichi sensibili e latenti, occorre operare poche semplici scelte tramite menù a tendina. La procedura di calcolo individua preliminarmente le superfici attive e le portate d'aria necessarie al trattamento dei carichi ambiente. Una volta immesso il numero di (up) effettivamente installabile determinato in fase grafica, la procedura calcola automaticamente la portata d'aria di integrazione, i cui parametri possono essere eventualmente ulteriormente variati.

É comunque raccomandato, prima di inserire tutti i dati, effettuare un dimensionamento grafico in modo da determinare in pianta le effettive superfici attive disponibili da inserire nell'apposita colonna del modulo onde meglio individuare gli eventuali interventi correttivi. Si ricorda che sono modificabili tutte le celle colorate (le restanti sono bloccate).

Il modulo consta di tre schede, da compilare per ciascun collettore:

1. nella prima vengono inseriti i dati generali, le temperature esterne, il K della struttura dietro il pannello e, tramite un menù a tendina, i valori di pc per una preliminare determinazione del numero di (up) installabili in relazione alla superficie dell'ambiente e il tipo di dimensionamento, se in fase invernale ovvero in fase estiva. La prima scheda va poi completata con i dati di riferimento degli ambienti allacciati al collettore: in particolare viene richiesto un riferimento dell'ambiente (cod), il carico termico invernale, il carico sensibile estivo, il carico latente estivo e la superficie utilizzabile (superficie in pianta del locale ovvero superficie della parete adoperabile).

2. nella seconda sono riportati tutti i parametri per il dimensionamento in fase invernale. La procedura è naturalmente da saltare se si opera il dimensionamento in fase estiva: potrebbe comunque essere utilizzata per verifica, in quanto la routine di calcolo resta comunque attiva e avviata automaticamente sulla base dei soli dati inseriti per la fase estiva. Il primo menù a tendina effettua la scelta tra il sistema a parete o a soffitto: quindi occorre spuntare il valore di DT (differenza tra la temperatura di mandata dell'acqua nei

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pannelli e la temperatura ambiente), e, conseguentemente compare la resa unitaria nell'apposita cella. Vengono ripresi in automatico i dati già inseriti e predeterminato il numero di (up) richiesti in base ai fabbisogni e la relativa superficie attiva. Occorre quindi operare una distribuzione grafica per individuare il reale numero di (up) effettivamente installabili ed inserirli nell'apposita cella. Vengono quindi calcolati in automatico tutti i restanti parametri necessari al dimensionamento dell'impianto. In particolare vengono forniti anche i seguenti parametri di calcolo:

Dtw = salto termico dell' acqua in circolazione nel pannello in °CPw = Potenza che dovrà essere fornita al pannello dalla caldaia, in wattPap = Potenza che dovrà essere fornita alla caldaia per l'eventuale integrazione di A.P. in watt Ptot = Potenza totale, in watt (nel caso in cui l'integrazione di A.P. viene fornita con un sistema ad espansione diretta tale parametro è puramente indicativo)

3. nella terza sono riportati tutti i parametri per il dimensionamento in fase estiva. Il primo menù a tendina effettua la scelta tra il sistema a parete o a soffitto: quindi occorre spuntare il valore di DT (differenza tra la temperatura di mandata dell'acqua nei pannelli e la temperatura ambiente) e conseguentemente compare la resa unitaria nell'apposita cella. Occorre quindi modificare i parametri di progetto preimpostati e precisamente: la temperatura di immissione dell'aria di integrazione, la temperatura ambiente, la differenza di umidità assoluta DX tra l'aria immessa e l'aria ambiente nonché, volendo, la portata d'acqua elementare. Vengono ripresi in automatico i dati già inseriti e predeterminato il numero di (up) richiesti in base ai fabbisogni e la relativa superficie attiva. Come per la scheda precedente occorre quindi operare una distribuzione grafica per individuare il reale numero di (up) effettivamente installabili ed inserirli nell'apposita cella. Vengono quindi calcolati in automatico tutti i restanti parametri necessari al dimensionamento dell'impianto. In particolare vengono forniti anche i seguenti parametri di calcolo:

Dtw = salto termico dell' acqua in circolazione nel pannello in °CPw = Potenza che dovrà essere fornita al pannello dal chiller o dalla caldaia, in wattPap = Potenza che dovrà essere fornita dal chiller o alla caldaia per l'integrazione di A.P. in watt Ptot = Potenza totale, in watt (nel caso in cui l'integrazione di A.P.

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viene fornita con un sistema ad espansione diretta tale parametro è puramente indicativo) È da evidenziare che nel calcolo del “N° unità pannello (up) richieste” viene considerato in automatico l'apporto sensibile dovuto all'aria immessa alle condizioni di temperatura e umidità assoluta prescelte per il trattamento dei carichi latenti ambiente e dipendenti dalle scelte del progettista.Il procedimento di calcolo illustrato permette con semplici ed intuitivi passaggi di effettuare il corretto dimensionamento dell'impianto. È da notare la notevole importanza che riveste l'aria di integrazione al fine di correggere gli eventuali deficit di resa: a tale scopo si suggerisce sempre di installare sui terminali di immissione dell'aria regolatori di portata (a membrana, valvola, serranda).

Nota: può capitare che in presenza di forti carichi latenti la notevole portata d'aria immessa per l'abbattimento comporti un “N° unità pannello richieste” prossimo a zero. Analogamente può accadere che, forzando il numero di up installabili inserito manualmente (inserendo cioè un valore più alto rispetto al numero di unità richieste) il carico residuo diventi negativo e non diventi più possibile modificare la portata d'aria. Ciò non deve apparire un controsenso o, peggio, un errore bensì il corretto approccio termotecnico al problema: il pannello radiante infatti non contribuisce minimamente al trattamento dei carichi latenti ed è il contributo sensibile dell'aria immessa per il trattamento dei carichi latenti a soddisfare da sola il fabbisogno sensibile.

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Avvertenze, modalità d’uso, installazione e progettazione

Attenzione:il rispetto delle seguenti avvertenze è indispensabile per la corretta progettazione e installazione del “Sistema Benessere DomusLife”. Le prescrizione qui contenute vanno integralmente lette, acquisite e rigorosamente rispettate. L’inottemperanza alle seguenti avvertenze induce certamente a funzionamenti scorretti e potenziali danni di qualsiasi natura; in tal caso il produttore è sollevato da qualsiasi responsabilità.

1. Uso del prodottoIl pannello radiante del “Sistema Benessere DomusLife” è fornito in n. 7 grandezze, ciascuna delle quali disponibile, a sua volta, in 7 varianti, che consentono tutte le applicazioni possibili ( vedi scheda tecnica del prodotto ), pertanto è assolutamente sconsigliato dalproduttore e ideatore del sistema qualsiasi tentativo di ridurre o tagliare i singoli pannelli dove non espressamente indicato, onde evitare di danneggiare il prodotto. Il mancato rispetto di questa avvertenza solleva il costruttore da qualsiasi responsabilità per possibili danni, mal funzionamenti, contestazioni o rivendicazioni da parte dell’installatore, utente finale o terzi.Per il fissaggio del pannello sia a parete che a soffitto è consigliata la doppia struttura, è permesso forare con le apposite viti, solo ed esclusivamente in corrispondenza della marcatura tracciata sulla sua faccia anteriore. Stoccare i pannelli in locali asciutti e riparati dalle intemperie, posizionate in maniera tale da non permettere che le lastre si incurvino.

2. Collegamento idraulico e fissaggioEstrarre i tubi terminali per l’allacciamento idraulico del pannello al suo collettore di alimentazione, inseriti e custoditi entro le cave ricavate nello strato di polistirene, solo ed esclusivamente dopo aver fissato definitivamente sia il pannello che il suo distributore di alimentazione sulla struttura metallica di supporto. Questo per evitare il danneggiamento dei tubi.Evitare che in fase di lavorazione entrino impurità nei tubi terminali del pannello, il taglio degli stessi va eseguito perfettamente perpendicolare al suo asse e senza sbavature, inoltre prima diinnestare il tubo entro il raccordo rapido accertarsi che lo stesso non presenti lesioni o rigature che possano provocare perdite.Nella fase di allacciamento è importante che il terminale proveniente dal pannello entri perfettamente in battuta per tutta la profondità del raccordo rapido facente parte del distributore e successivamente il dado di quest’ultimo venga serrato fino a raggiungere il finecorsa della filettatura.

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Prima del collaudo sfiatare tutti i circuiti uno per volta, caricando dalla mandata e spurgando l’aria da ritorno, fino ad eliminarla completamente. Il collaudo idraulico del sistema viene effettuato conacqua potabile per un periodo di 24 ore ad una pressione di 7 BAR , solo dopo questa fase è possibile procedere con la chiusura del vano portadistributore e del resto della superficie.I distributori di alimentazione dei pannelli vanno saldati tra loro per polifusione, con manicotti o altri raccordi; bisogna sempre usare l’anima di rinforzo in dotazione da inserire nel tubo in PPR Ø 20; questo evita, nella fase di saldatura del materiale, il restringimento della sezione interna.La pendinatura delle installazioni a controsoffitto va eseguita solo ed esclusivamente con barre filettate da 6mm. e giunti a scatto.Gli avvitatori utilizzati per il fissaggio dei pannelli devono funzionare a bassa velocità ed essere del tipo dotato di frizione.Le viti di fissaggio dei pannelli devono avere una lunghezza adeguata (55mm.) e non devono strappare la carta delle lastre.La stuccatura dei pannelli va eseguita a temperature non inferiori ai 14°C. e condizioni di umidità stabili.

3. Giunti dilatatori

Le superfici radianti vanno sempre dotate di un giunto di dilatazione, sistemato preferibilmente a scomparsa e perimetralmente ad esse; il giunto viene occultato da un coprigiunto in polistirene stampato o un cordolo di silicone acrilico: questo consente alla superficie di dilatarsi in caso di escursioni termiche, senza subire alcun danno ( crepe, lesioni etc.).

4. Trattamento delle superfici

Dopo la fase di installazione e collaudo del sistema, si procede alla finitura della superficie (stuccatura dei giunti, rasatura e tinteggiatura). La stuccatura viene sempre effettuata esclusivamente con stucco Fugenfuller della KNAUF , in seguito va incollato con colla vinilica opportunamente diluita, il nastro coprigiunto, che deve essere solo ed esclusivamente in carta microforata ( è escluso l’uso del nastro a rete ) . E’ previsto il trattamento integrale della superficie con stucco di buona qualità ( tre mani in totale) e la planarità della stessa va controllata durante la rasatura per mezzo della luce di un faro che la rasenta.

5. Circuito idraulico del sistema

Bisogna assolutamente evitare nel circuito idraulico la presenza di tubazioni in ferro nero o zincate e che ci siano componenti in alluminio (corpi caldaia), questo per evitare che la formazione di fanghi e altre impurità prodotte da questi materiali vada ad intasare il

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circuito. Pertanto è consigliato comunque l’uso di un additivo passivante dell’ossigeno (Cillit h 30 Cillichemie) che in ogni caso serve a proteggere il sistema.

6. Condizioni di esercizio del sistema

Il “Sistema Benessere DomusLife” è certificato per poter lavorare alle seguenti condizioni:

temperatura di mandata in esercizio invernale temperatura di mandata in esercizio estivo temperatura minima temperatura massima pressione di esercizio pressione minima pressione massima pressione di collaudo

Nella fase di avviamento è obbligatorio verificare che l’impianto funzioni entro le suddette condizioni di temperatura e pressione, inoltre, è indispensabile installare sul sistema, congegni di sicurezza che non consentono di oltrepassare tali valori e tengono sotto controllo il punto di rugiada ( termostato di sicurezza 55° C, valvola di sicurezza 3 BAR e sonda anticondensa). Nella fase di progettazione vanno sempre e comunque previsti o verificati gli organi di sicurezza, espansione e carico dei circuiti idraulici spesso già integrati in caldaie o chiller, nonchè le linee di scarico delle condense a servizio dei moduli di integrazione estiva.

7. Polizza assicurativa Generali

Il “Sistema Benessere DomusLife” prevede una polizza assicurativa Generali della durata di 10 anni dalla data di fatturazione. Tale polizza è valida solo a condizione che nella realizzazione dell’impianto vengano utilizzati solo ed esclusivamente tutti i componenti e accessori complementari previsti a listino DomusLife. La presenza nell’impianto di articoli diversi (fatti salvi generatori e tubazioni, questi ultimi, assenti da listino DomusLife) annulla la suddetta polizza e qualsiasi garanzia o responsabilità di DomusLife verso chiunque.

Il costruttore si riserva la facoltà di apportare eventuali modifiche , senza obbligo di preavviso, allo scopo di migliorare il prodotto.

28-45 °C12-20 °C

3 °C50 °C

1,5-2,5 BAR0,8 BAR

4 BAR7 BAR

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Schemi e logiche impiantistiche

Lo schema idraulico dei collegamenti è in linea di principio molto semplice: partendo dal sistema di produzione dell'acqua calda e/o refrigerata, l'impianto comprende la caldaia e/o il chiller (collegati al sistema secondo gli schemi di seguito riportati), il modulo(UTAO/V) di deumidificazione e integrazione del ciclo estivo, la rete principale, i collettori di derivazione, i circuiti principali, i distributori, i circuiti elementari, la regolazione locale con attuatori elettrotermici sui singoli circuiti dei collettori di distribuzione.I suddetti componenti fanno capo al modulo (C-PC-01) che svolge le funzioni di controllo idraulico, termoregolazione, controllo anticondensa, circolatore, degasatore, defangatore.I collegamenti dello schema elettrico si presentano anch’essi volutamente semplificati a tal punto da consentire l’uso di comandi d’ambiente (termostato-crono-commutatori) di tipo standard facilmente reperibili sul mercato.

La performante regolazione estiva è tuttavia in grado di percepire la caratteristica istantanea del carico termico ambiente, distinguendo il SENSIBILE(temperatura) dal LATENTE(umidità), in funzione di tale condizione il sistema determina istantaneamente in quale modo e in quale rapporto destinare l’energia da fornire ai locali, preferendo, per motivi di confort, lo scambio termico per irraggiamento. Tali capacità consentono una risposta costantemente efficiente anche in situazioni particolarmente critiche, quando a causa di elevati carichi latenti dovuti ad esempio al sovraffollamento dei locali o avverse condizioni di umidità esterna, altri sistemi di case costruttrici nostre concorrenti non assicurano l’efficienza necessaria al conseguimento del confort.

La regolazione invernale grazie alla ridotta inerzia termica del sistema non richiede logiche complesse ma è gestita dal semplice controllo della temperatura ambiente e della temperatura di mandata a punto fisso.

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Lay-out invernale, pompa di calore

pannello radiante sistema benessere Domuslife

pompa di calore

Lay-out invernale, caldaia

pannello radiante sistema benessere Domuslife

caldaia

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Voci di capitolato “Sistema Benessere Domuslife”

1) Pannelli presagomati multistrato "domuslife" attivi composti da:• Strato in cartongesso da 15 mm con circuito idrico capillare integrato realizzato con tubazione in PEMD 6X1 mm distribuita a serpentino sull'intera superficie con interasse medio di 25 mm ad intimo contatto all'interno di gola fresata; • Strato di coibentazione posteriore in polistirene espanso sinterizzato classe 200, dello spessore di 30 mm, • Listelle di compensazione in Polistirene Espanso Sinterizzato densità classe 200;• Tasca brevettata porta terminali di giunzione; Prodotto in N°7 differenti grandezze standard multiple tra loro delle dimensioni di mm 300x1200, 600x1200, 900x1200, 1200x1200, 1500x1200, 1800x1200, 2100x1200, ciascuna delle quali disponibile a sua volta in 7 varianti concepite per assecondare tutte le possibili configurazioni architettoniche delle superfici radianti; I componenti idraulici dovranno essere certificati per una durata non inferiore a 50 anni a seguito di prove di regressione da laboratorio accreditato; Le rese termiche dovranno essere certificate da laboratorio accreditato secondo le norme EN14037 e En14240.

2) Coppie di distributori in PPR per l'alimentazione idrica di andata-ritorno degli scambiatori di calore a serpentino comprendenti tubo e raccordi rapidi a compressione meccanica senza guarnizione;

3) Collettore principale in tecnopolimero amorfo a base PA 12 resistente alle alte temperature, con passaggio interno effettivo da mm40 completo di intercettazioni su attacchi di mandata ai circuiti predisposti per attuatore elettrotermico, visualizzatori e regolatori di flusso su ritorno dei circuiti, termometri su collettore di mandata e ritorno, raccordi di ingresso attacco gas femmina in ottone del tipo girevole da 1”1/4, attacchi porta-gomma di scarico impianto su collettore di mandata e ritorno, sfiatatoi automatici su collettore di mandata e ritorno, staffe di supporto e attacchi ad innesto rapido scorrevole (brevettato) per l'allacciamento della tubazione multistrato 20x16 di alimentazione andata-ritorno ai distributori delle varie superfici radianti.

4) Materassino isolante adesivo in polietilene espanso reticolato spessore 5mm. Per l'isolamento del vano porta distributore;

Superfice radiante

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5) Bande isolanti autoadesive in polietilene espanso reticolato per la costruzione dei giunti perimetrali di dilatazione delle superfici radianti;

6) Listelle di compensazione in EPS da mm50 x 30, lunghezza 1000mm per accoppiamento del pannello neutro alla struttura metallica di supporto della superficie(non compresa nel sistema).

7) Pannello in cartongesso antincendio spessore 15mm lunghezza 210mm, larghezza 1200mm, nelle quantità sufficiente per la copertura della superficie neutra, esclusi gli sfridi e le superfici verticali.

Modulo C-PC-01Modulo idronico di gestione fluidi, termoregolazione estiva ed invernale per “Sistema Benessere DomusLife”, con controllo delle temperature di mandata pannelli tramite circuito idraulico a spillamento. Interfacciabile con moduli di trattamento aria per la deumidificazione ed integrazione estiva della linea “Sistema Benessere DomusLife” e qualsiasi tipo e marca di caldaia o chiller.Separatore idraulico in acciaio inoxAISI304L con coibentazione anticondensa, separatore d'aria e fanghi, raccorderia, intercettazioni e componenti idraulici , armadio di contenimento posizionabile esterno o da incasso in metallo zincato a caldo, con porta anteriore, ingresso allacciamenti dal basso, circolatore pannelli e valvola a tre vie. L'apparato è completo di termoregolazione ad alimentazione elettrica monofase che tramite microprocessore elettronico, consente le seguenti operazioni: controllo della temperatura di mandata alle superfici radianti, controllo della deumidificazione estiva, controllo per l'integrazione estiva in funzione della caratteristica istantanea ( calore sensibile o latente) dei carichi termici ambiente, controllo anticondensa alle superfici radianti, controllo di sicurezza sulla massima temperatura invernale alle superfici radianti, controllo antigelo, commutazione estate-inverno automatica in relazione alla temperatura esterna, funzione antigrippaggio del circolatore e diagnostica di base del sistema.

Modulo UTAO/VUnità di trattamento aria di integrazione e deumidificazione estiva realizzate in lamiera zincata e rivestite internamente con fogli di polietilene. Tutte le unità sono provviste di batteria di scambio

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polietilene. Tutte le unità sono provviste di batteria di scambio termico a 4 ranghi realizzata con tubi di rame e alette in alluminio, collettori con filettatura gas, bacinella di raccolta condensa in acciaio, elettroventilatori centrifughi a velocità variabile con giranti bilanciate sia staticamente che dinamicamente, filtro e sensore igrometrico in ripresa aria ambiente compensato con la temperatura di mandata ai pannelli radianti, per lo svolgimento della funzione di controllo condensa alle superfici radianti e controllo in funzione della caratteristica istantanea (calore sensibile o latente) dei carichi termici ambiente. I moduli sono interfacciabili esclusivamente con moduli C-PC-01 della linea “Sistema Benessere DomusLife”.

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in casa è sempre primaverain casa è sempre primavera

70020 Cassano Murge (Ba)Contrada Formicolla, Z.I.

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