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GROTTAFERRATA Le dimissioni di Tomboletti dall’Idv Di Francesco Intreccialagli E sprimo subito un concet- to: Mauro Tomboletti mi è simpatico. Il suo stile da tribuno, il suo modo di anticipare gli eventi politici, come è stato per esempio con le primarie antesigna- ne grottaferratesi del 2006, il suo in- teresse sincero per la diffusione del- le energie alternative che oggi trova sempre più conferme nei program- mi economici italiani ed europei lo rendono particolarmente interessan- te, considerando anche l’alternati- va costituita dall’appiattimento di molti personaggi politici verso gli autocrati e i gruppi dirigenti. Biso- gna però anche dire che il nostro caro consigliere Tomboletti è av- vantaggiato dal fatto che in Italia, nonostante il bipolarismo, esistono ancora una decina di partiti. Se il bipolarismo fosse realmente tradot- to in bipartitismo, il nostro avrebbe esaurito tutte le possibili scelte e conseguenti tesseramenti già da una ventina d’anni. Tanto tuonò che piovve: il consi- continua a pag. 3 mensile di informazione e cultura a diffusione gratuita - anno IV - n. 6 Giugno 2011 Inizia l’era Lupi «Una città più moderna e più accogliente» CIAMPINO ZANZARIERE TAPPARELLE MOBILI TECNICI PORTE BLINDATE TENDE TECNICHE PORTE DA INTERNI GRATE E PERSIANE TETTOIE DA ESTERNI PARQUET INTERNI/ESTERNI Servizio a pag. 14 Posa: 307mila euro Rimborsi d’oro ai danni della Provincia FRAsCATI Q uesta è la somma contestata al consigliere provinciale e capogruppo del Pd fra- scatano Franco Posa dal giudice del Tribunale di Roma, dottor Carmine Castaldo che ha rinviato a giudizio il noto esponente politico. Queste, in sintesi, le accuse: “artifici e raggi- ri”, “rapporto di lavoro fittizio ... non avendo egli in realtà mai prestato una effettiva attività lavorativa”, “ingiu- sto profitto ai danni del medesimo ente - la Provincia di Roma (n.d.r.) - ... cagionando così un danno patri- moniale di rilevante gravità” e infine “attestava falsamente nelle richieste di rimborso indirizzate al Direttore dell’Ufficio Centrale della Provincia di Roma falsi tempi di percorrenza per il raggiungimento del posto di lavoro”. Grottaferrata Pip: primo permesso di costruire Ciampino Caos asili nido Frascati Pronto soccorso, ancora polemiche Servizio a pag. 20 L o scorso martedì 7 giugno è ini- ziata ufficialmente l’era Lupi, proclamato durante la prima seduta del nuovo c comunale. Il primo cittadino ha prestato giuramento alla presenza dei 23 consiglieri eletti, della stampa e di numerosi cittadini accorsi ad assistere all’evento. L’insediamento di Simone Lupi, decretato ufficialmente lo scorso 18 maggio, è avvenuto al ter- mine di un’intensa campagna elettorale che ha visto partecipare sette candida- ti a sindaco. Il neo sindaco ha vinto al primo turno ottenendo 12.868 voti – pari al 59,33% - battendo i 5.964 voti di Anna Rita Contestabile – pari al 27, 50% - candidata del Pdl, sancendo di fatto un grande successo per il Partito Democratico, con 6.163 voti - pari al Continua a pag.21 Servizio a pag. 27 Boccia fa il bis Si punta su donne e giovani Palozzi riconfermato Subito i primi malumori in Consiglio

Il Corriere Tuscolano giugno 2011

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Mensile dei Castelli Romani

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G R O T T A F E R R A T A

Le dimissioni di Tomboletti

dall’IdvDi Francesco Intreccialagli

Esprimo subito un concet-to: Mauro Tomboletti mi è simpatico. Il suo stile da

tribuno, il suo modo di anticipare gli eventi politici, come è stato per esempio con le primarie antesigna-ne grottaferratesi del 2006, il suo in-teresse sincero per la diffusione del-le energie alternative che oggi trova sempre più conferme nei program-mi economici italiani ed europei lo rendono particolarmente interessan-te, considerando anche l’alternati-va costituita dall’appiattimento di molti personaggi politici verso gli autocrati e i gruppi dirigenti. Biso-gna però anche dire che il nostro caro consigliere Tomboletti è av-vantaggiato dal fatto che in Italia, nonostante il bipolarismo, esistono ancora una decina di partiti. Se il bipolarismo fosse realmente tradot-to in bipartitismo, il nostro avrebbe esaurito tutte le possibili scelte e conseguenti tesseramenti già da una ventina d’anni. Tanto tuonò che piovve: il consi-

continua a pag. 3

mensile di informazione e cultura a diffusione gratuita - anno IV - n. 6 Giugno 2011

Inizia l’era Lupi«Una città più moderna e più accogliente»

C I AM P I N O

Z A N Z A R I E R ETA P PA R E L L E

M O B I L I T E C N I C IP O RT E B L I N D AT E

T E N D E T E C N I C H EP O RT E D A I N T E R N IG R AT E E P E R S I A N E

T E T T O I E D A E S T E R N IPA R Q U E T I N T E R N I / E S T E R N I

Servizio a pag. 14

Posa: 307mila euro Rimborsi d’oro ai danni della Provincia

F R A s C A T I

Questa è la somma contestata al consigliere provinciale e capogruppo del Pd fra-

scatano Franco Posa dal giudice del Tribunale di Roma, dottor Carmine Castaldo che ha rinviato a giudizio il noto esponente politico. Queste, in sintesi, le accuse: “artifici e raggi-ri”, “rapporto di lavoro fittizio ... non

avendo egli in realtà mai prestato una effettiva attività lavorativa”, “ingiu-sto profitto ai danni del medesimo ente - la Provincia di Roma (n.d.r.) - ... cagionando così un danno patri-moniale di rilevante gravità” e infine “attestava falsamente nelle richieste di rimborso indirizzate al Direttore dell’Ufficio Centrale della Provincia

di Roma falsi tempi di percorrenza per il raggiungimento del posto di lavoro”.

Grottaferrata

Pip: primo permesso di costruire

Ciampino

Caos asili nido

Frascati

Pronto soccorso, ancora polemiche

Servizio a pag. 20

Lo scorso martedì 7 giugno è ini-ziata ufficialmente l’era Lupi, proclamato durante la prima

seduta del nuovo c comunale. Il primo cittadino ha prestato giuramento alla presenza dei 23 consiglieri eletti, della stampa e di numerosi cittadini accorsi ad assistere all’evento. L’insediamento di Simone Lupi, decretato ufficialmente lo scorso 18 maggio, è avvenuto al ter-

mine di un’intensa campagna elettorale che ha visto partecipare sette candida-ti a sindaco. Il neo sindaco ha vinto al primo turno ottenendo 12.868 voti – pari al 59,33% - battendo i 5.964 voti di Anna Rita Contestabile – pari al 27, 50% - candidata del Pdl, sancendo di fatto un grande successo per il Partito Democratico, con 6.163 voti - pari al

Continua a pag.21

Servizio a pag. 27

Boccia fa il bis Si punta su donne e giovani

Palozzi riconfermatoSubito i primi malumori in Consiglio

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giugno 2011ilCorriere Tuscolano

troppo lunghi. Ha anche dato notizia del fatto che per le perimetrazioni, la regione Lazio ha svincolato dei fondi per la re-dazione di questo studio urbanistico che comporta oneri finanziari non trascurabi-li, per ricerche d’archivio, rilievi e foto-grafie aeree aggiornate.Unanimemente, tutti i membri hanno poi invitato l’ingegner Vittori a relazionare su questo tema, la cui lunga disamina è descritta nel box a lato, disamina che ha lasciato trasparire le notevoli difficoltà tuttora esistenti nella normativa vigente per la sperata sanatoria degli abusi edilizi.A questo punto i commissari tutti hanno cercato di tranquillizzare i cittadini pre-senti, convenendo che la maggior parte delle case interessate alla perimetrazione, abusive certo, sono state tuttavia costruite per necessità, con il Comune che non ha intenzione di abbandonare al proprio de-stino le domande di sanatoria della Legge 724 e quelle del 2003. Si sono cominciate a delineare anche le differenze di impostazione politica e psicologica tra i vari commissari: Bosso ha cercato di difendere l’operato della precedente giunta, di cui faceva parte, rivendicando il lavoro delle controdedu-zioni ai vincoli urbanistici e puntando le speranze sul nuovo testo del piano casa della Giunta Polverini, che dovrebbe contenere anche alcune novità rispetto alle perimetrazioni. Conti ha invitato ad accelerare i tempi, predisponendo anche semplificazioni dell’iter burocratico che, specialmente a Grottaferrata, è diventato veramente bizantino ed esasperante. Ber-tuzzi ha chiesto nuovo urgente impegno amministrativo, trovandolo fino a ora un po’ tiepido, ha chiesto che vengano rotti gli indugi, invitando a coglier l’occasione delle perimetrazioni per mettere a punto un programma sia urbanistico che di ope-re pubbliche che tenti di ricucire il rap-porto tra il centro o i centri e le periferie.In definitiva, tutti i commissari hanno di fatto concordato con quest’ultima impo-stazione riferita all’urgenza del provve-dimento e alla sua massima estensione e funzionalità, anche se il presidente Capul-li e l’architetto Consoli hanno dovuto in qualche misura dimostrare una maggiore prudenza rispetto alle promesse, perché maggiormente legati alla maggioranza in cui sono presenti, con forti identità, pa-recchi esponenti dell’ambientalismo, mo-vimento culturale e scientifico, trasversa-le politicamente che, come si può intuire, è molto severo con l’abusivismo edilizio.

Alla fine abbiamo chiesto ai commis-sari se ci fosse qualcuno favorevole a prevedere una diversa zonizzazione per alcune aree di abusivismo, cioè a proce-dere come ha fatto Frascati, per la zona Macchia dello Sterparo, o Marino con la Variante Speciale. Per adesso tutti hanno detto di no.

Francesco Intreccialagli

GROTTAFERRATA

Direttore ResponsabileFabio ORFEI

Società EditriceKNW S.r.l.

Hanno collaboratoDebora PIERGALLINIMarco COLUCCINIMaria Grazia COLUCCINIMichela EMILIValerio CIACCIAMarco BRANCACCIAFrancesca ASCOLESEClaudia PROIETTIValentina MICCICHÈCamilla LOMBARDOZZIRaffaele GUARINOEmanuela BIZZARRI

FotografiaMarco Brancaccia

Redazione e pubblicitàKNW [email protected]@ilcorrieretuscolano.ittel./fax 06.9411139

Grafica e S tampaTipografia Giammarioli snc - FrascatiTel. 069420310 - Fax [email protected]

Società distributriceE.M.P. Srl Tel. 335.82.62.883 335.82.62.964Email: [email protected]

Autorizzazione del tribunale di Velletrin° 0108 del 07/01/2008

Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

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continua da pag. 1gliere Tomboletti, lo scorso 9 giugno, durante lo svolgimento del Consiglio comunale ha dichiarato la sua fuoriu-scita dall’Idv, spiegando di non sen-tirsi più rappresentato. Mi domando, però: non rappresentato a Grottafer-rata dall’assessore all’Urbanistica Mevi, massimo esponente dell’Idv nell’Amministrazione, oppure a li-vello nazionale da Di Pietro o da De Magistris? Azzardo una chiave di let-tura, per cui il condizionale è d’obbli-go, secondo cui il nostro caro Tom-boletti sarebbe deluso dall’attività politica dell’assessore Mevi il quale, come ha affermato lo stesso Tombo-letti in uno dei precedenti consigli comunali, avrebbe inaugurato il cir-colo Idv nei giorni immediatamente precedenti le elezioni amministrative del 2010 per poi chiuderlo e non ri-aprirlo più, dedicandosi sempre più alla sua attività preferita, quella di collaboratore del sindaco in servizio permanente effettivo. In effetti, la fi-gura umana e psicologica di Filippo Mevi sembra distante anni luce da quella di Di Pietro e De Magistris. Non si conoscono in particolare le sue convinzioni in materia urbanisti-ca e il suo portamento caratterizzato da una costante eleganza all’inglese

lo fa apparire piuttosto un esponen-te della destra storica italiana, nella Prima Repubblica sarebbe stato un liberale, al massimo repubblicano. Lo stile del Tomboletti invece risul-ta palesemente più vicino all’atteg-giamento politico di Di Pietro, ma soprattutto del nuovo astro nascente Luigi De Magistris. Ma, a questo punto, azzardo ancora un’impressio-ne: direi che il problema non è tanto quale personaggio più o meno rap-presentativo dell’Idv svolga il ruolo di assessore all’Urbanistica, in quan-to appare ormai evidente che il basto-ne del comando resta - come anche negli altri assessorati, tranne qualche rara eccezione - saldamente legato nelle mani del Sindaco, in rapporto diretto con i dirigenti e i funzionari del Comune. Come diceva il sociali-sta Riccardo Lombardi parlando del-la Democrazia Cristiana, il problema non era tanto se questa si alleasse con i Socialisti o piuttosto con i Liberali, ma che in entrambi i casi la Dc inten-deva fare esattamente la stessa poli-tica; ed in questo il Sindaco si dimo-stra un perfetto erede della vecchia DC, intendendo fare come gli pare e piace. Forse fa anche bene a fare così, perché sennò che gusto c’è ad avere degli alleati?

Lo scorso mercoledì 25 maggio si è riunita la Commissione Consi-liare Urbanistica del Comune di

Grottaferrata per discutere sul tema delle perimetrazioni dei nuclei abusivi.La Commissione era al gran completo, con il suo presidente architetto Ruggero Capulli, gli architetti Stefano Bertuzzi e Giuseppina Ventrone (sostituita per l’oc-casione dalla collega e consigliera comu-nale Rita Consoli), il dottor Sergio Conti e il dottor Marco Bosso. Presenti inoltre l’assessore all’Urbanistica Filippo Mevi e l’Ingegner Filippo Vittori, responsabi-le dell’Ufficio Tecnico del Comune. Alla

riunione erano anche presenti numerosi cittadini interessati all’argomento.Ha introdotto i lavori il presidente, l’ar-chitetto Capulli che, rappresentando la maggioranza e l’Amministrazione Co-munale, ha spiegato come da qualche settimana l’ufficio tecnico del Comune stia avviando la valutazione, i criteri, i limiti, l’estensione della perimetrazione che potrà essere inserita nella più vasta Variante Generale al Pugc – piano urba-nistico generale comunale - che la stes-sa Amministrazione sta predisponendo, ovvero seguire un iter autonomo, qua-lora i tempi della Variante si dimostrino

L’amministrazione avvia la perimetrazioneLa commissione Urbanistica discute dei nuclei abusivi

La legislazione vigente in materia di sanatoria di costruzioni abusive

Nel suo intervento Vittori ha ri-cordato come il problema nasce

negli anni ‘80 – allorché la regione Lazio promulgò una legge, la n. 28 del 1980 - riconfermata di fatto trent’an-ni dopo con la Legge Regionale 21 dell’11 Agosto 2009, il cosiddetto Pia-no Casa - che, tra le altre disposizioni, faceva obbligo ai Comuni di redigere una perimetrazione dei nuclei abu-sivi, a prescindere dal Pugc o da una sua Variante Generale, introducendo una tempistica di 15 mesi dalla data di promulgazione della Legge, tem-po già scaduto e tuttavia prorogato. Sono stati resi noti quindi i primi dati sull’abusivismo a Grottaferrata: il no-stro comune ha esaminato circa il 10% delle domande di sanatoria che quan-titativamente, in termini di volumetria, rappresentano 32.000 mc per quanto riguarda quelle presentate in base alla Legge 47/85, 15.000 mc per quanto riguarda la 724/94 e 15.000 mc per quanto riguarda il condono del 2003. Quindi solo il 10% rappresenta 62.000 mc. Le uniche domande che hanno un iter positivo assicurato sono le prime, perché quelle del ‘94 e del 2003 insi-stono su aree vincolate ai sensi della Legge 431 già al momento dell’abuso e il cui esito è ancora incerto. Qui il dirigente ha, in un certo qual senso, gelato la Commissione e i presenti in quanto ha sottolineato come la perimetrazione possa sì prevedere, all’interno del suo perimetro, il riordino urbanistico, il reperimento delle aree per standard, la possibilità edificatoria pari a un indice territoriale di 0,20 mc/mq - con un indice massimo fondiario di 0,60 mc/mq - ma per le costruzioni non sanabili il destino resta sempre la demolizione o l’acquisizione alla pub-blica proprietà. In tal senso, anche una favorevole zonizzazione sopraggiunta non le sanerebbe in quanto obbligate per legge alla doppia conformità, re-golari quindi oggi dopo la nuova zo-nizzazione ma regolari anche prima al momento dell’abuso. Insomma, ci vorrebbe un nuovo condono edilizio sia per le pratiche del ‘94 ma soprattutto per quelle del 2003.

F.I.

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Ne l l ’ u l t i m a commissio-ne attività

produttive, su sol-lecitazione del pre-sidente della com-missione Stefano Bertuzzi, l’assessore Giovanni Guerisoli, ha fatto emergere che l’amministrazio-ne comunale sta decidendo la loca-lizzazione in una nuova area del sito di smaltimento dei rifiuti, e precisa-mente tra il Parco di Squarciarelli e Colle Sant’Antonio. Questa notizia resa pubblica nella sede sopra riportata, è emersa come even-tualità e come ragio-namento che l’am-ministrazione ha av-viato su tali aree.In qualità di consiglieri delle liste ci-viche, senza voler strumentalizzare come fatto in passato da altri espo-nenti politici, esprimiamo sin da ora un giudizio negativo su tale scelta sia in termini politici che tecnici.È oramai passato più di un anno e l’attuale amministrazione sull’ar-gomento isola ecologica/ecocentro non è ancora riuscita a trovare una

quadra capace di af-frontare il problema, capiamo che l’argo-mento è scottante, ma l’inerzia, dovuta a questioni e beghe interne alla coalizio-ne di governo, non si può ripercuotere sul-la cittadinanza tutta e in particolar modo

sugli operatori locali della Aimeri, società che gestisce il servizio di raccolta. Infatti le promesse ammi-

nistrative verso tali lavoratori erano ben altre rispetto alla si-tuazione attuale che si trovano a dover affrontare. Il pro-clamo fatto dal Sin-daco e dall’Asses-sore “entro il mese di dicembre, visto l’impossibilità della

realizzazione definitiva entro tale data dell’isola ecologica, porteremo almeno acqua e luce presso gli attua-li servizi utilizzati in zona villa Sen-ni”, non è stato realizzato, ma peggio ancora stiamo in alto mare rispetto a quella che deve essere la soluzione definitiva: creare l’isola ecologica e l’ecocentro. Per quieto vivere non si è voluto affrontare la questione

dell’ecocentro in via Vecchia di Velletri, per motivi politici non si è preso di pet-to l’argomento con la localizzazione in zona villa Senni: c’è sull’argomento, come su altre que-stioni, un enorme stallo che è riuscito a partorire solo una nuova ipotesi di localizzazione in zona Squarciarelli. Il sito individuato, di proprietà co-munale, si trova, a titolo informati-vo, a ridosso del fosso, nei pressi del parco di Squarciarelli e precisamen-te dietro l’istituto scolastico. Anco-ra, la localizzazione evidentemente non ha tenuto conto delle pertinen-ze che la progettazione di un nuovo asilo nido in tale località richiede. Infatti nei pressi della ipotetica lo-calizzazione dell’isola ecologica, insiste un progetto preliminare in-serito nel programma triennale delle opere pubbliche, per il quale è stato richiesto già dalla precedente giunta un contributo economico, che inevi-tabilmente richiede sia per la fattibi-lità che per l’utilizzo delle aree per-tinenziali. Inoltre la localizzazione nell’area di Squarciarelli, anche se predisposto in fase preliminare, non ha tenuto conto della realtà topogra-

fica dell’area, e l’in-capacità della stessa di poter assorbire un peso urbanistico di importante rilevan-za. Iniziare un nuo-vo iter progettuale e programmatico in tale area lo ritenia-mo superfluo e inop-portuno. Esisteva,

ed è ancora attuale una program-mazione riguardo l’isola ecologica e l’ecocentro, che non ha visto va-riazioni politico amministrative, che ha visto, invece, impegnate risorse economiche sia comunali che pro-vinciali, ed ora si intende cambiare l’ordine dei fattori? Tutto questo senza neanche condividere mini-mamente l’argomento, con almeno le forze politiche presenti in consi-glio comunale. Dove è il concetto di partecipazione di questa ammini-strazione? È venuto per l’ennesima volta meno. Sin da ora annunciamo la nostra con-trarietà a tale scelta, che ci vedrà in antitesi politica rispetto la volontà dell’attuale maggioranza.

Enrico AmbrogioniMarco Bosso

Luigi Spalletta(Consiglieri di opposizione)

No alla discarica in località Colle Sant’Antonio Riceviamo & pubblichiamo

Luigi Spalletta Marco Bosso

Enrico Ambrogioni

intervento facendo notare come in ef-fetti si sia individuata una terza possi-bilità in un’area di proprietà comunale di circa 6 ettari sotto il convento di San Bonaventura, già in passato utilizzata come deposito di rifiuti ingombranti. L’assessore ha dichiarato di aver effet-tuato un’ispezione con il sindaco Mori qualche settimana fa al fine di verificare

la compatibilità di detta area con l’isola ecologica - o con altre funzioni, visto che è di proprietà del comune.È quindi intervenuto il presidente della commissione Stefano Bertuzzi, il quale ha dichiarato che installare un ecocentro in un’area così centrale sarebbe scanda-loso, impensabile persino da proporre sia per la prossimità delle scuole che per il caos che comporterebbe nella viabilità in un’area già di per sé convulsa. Egli ha ricordato come circa quattro mesi fa era stata votata all’unanimità una mozione di esproprio di un terreno adiacente al Pip, il cui proprietario aveva dato la propria disponibilità a cederlo gratuitamente in cambio di una cubatura di servizi, co-munque necessaria vista l’adiacenza con il parcheggio della fermata ferroviaria di Villa Senni; a tal fine, il presidente Ber-tuzzi, confortato anche nella posizione assunta anche dal consigliere Spalletta, ha chiesto all’Ufficio Tecnico a che pun-to fosse la pratica, che è risultata ferma al punto di partenza.

Francesco Intreccialagli

Ecocentro al centroIpotesi di posizionamento dell’isola ecologica nei pressi del Parco di Squarciarelli

Lo scorso giovedì 12 maggio, du-rante la seduta della commissio-ne Commercio e Attività Pro-

duttive, l’assessore Giovanni Guerisoli nel primo punto all’Ordine del Giorno ha illustrato la situazione sulla raccol-ta differenziata e l’istituzione dell’iso-la ecologica. Durante il suo intervento Guerisoli ha riportato, secondo gli ul-timi dati del mese di aprile, un 48% di raccolta differenziata. Secondo l’asses-sore l’attuale gettito della Tarsu copre circa l’80% della spesa totale del servi-zio erogato, che dovrebbe quindi essere migliorato al fine di evitare di evitare di ritoccare la tariffa per i contribuenti nel 2012. Un modo per ottenere questo risultato sarebbe la creazione – prevista sin dall’inizio dell’istituzione del servi-zio di raccolta differenziata - dell’isola ecologica. Finora sono state individuate due aree: quella del Pip (Piano di Inse-diamento Produttivo) dove è tempora-neamente ma irregolarmente appoggia-ta in quanto già assegnata agli artigiani

e in deroga alle regole sanitarie - l’am-ministrazione è stata messa in mora dal-la Asl, e il Comune ha già pagato una multa - e un’area all’interno dell’Isola Amministrativa, al confine con Rocca di Papa, la cui individuazione ha scate-nato la rivolta dei residenti di entrambi i comuni.L’assessore ha quindi proseguito il suo

L’area in cui dovrebbe essere posizionato l’Ecocentro

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giugno 2011ilCorriere Tuscolano GROTTAFERRATA

Asilo nido, il bando è da rifareRichiesta di una seduta straordinaria da parte di 11 consiglieri

Lo scorso 12 maggio gli otto con-siglieri comunali dell’Opposi-zione in seno al consiglio comu-

nale di Grottaferrata (Antonio Sollecito, Giampiero Fontana, Mario Paolucci e Lorenzo Letta del Popolo della Liber-tà, Sergio Conti dell’Unione di Cen-tro, Marco Bosso, Enrico Ambrogioni e Luigi Spalletta delle Liste civiche), unitamente a 3 Consiglieri comuna-li di maggioranza (Stefano Bertuzzi e Alessio Ferretti del Partito Democrati-co, Mauro Tomboletti Indipendente ex Italia dei Valori), hanno sottoscritto una richiesta di convocazione urgente del Consiglio comunale per la discussione di un’Interpellanza relativa al Bando di gara d’appalto affidamento servizio di gestione asilo nido comunale per il pe-riodo settembre 2011/luglio 2014.Tale Bando, pubblicato il 4 maggio scorso, consiste nelle predisposizio-ni per lo svolgimento di una gara con procedura cosiddetta “aperta” per l’ap-palto del servizio di gestione dell’asilo nido comunale “L’Isola che c’è” sito in viale 1° Maggio a Grottaferrata, per un importo a base d’asta di 52.038 euro al mese Iva esclusa per la durata dell’ef-fettivo servizio (3 anni educativi), e un importo massimo presunto del contrat-to pari a euro 1.717.254 (sempre Iva esclusa).Le motivazioni alla base dell’iniziativa degli undici Consiglieri comunali, come si evince dal testo dell’Interpellanza, ri-

siedono essenzialmente nel fatto che il nuovo disciplinare di gara si discosta molto da quello precedente del mag-gio 2008. In particolare, i nuovi criteri di valutazione pongono un’attenzione maggiore a parametri oggetto di valu-tazione soggettiva (e non oggettiva), assegnando punteggi elevati ad aspetti che la Commissione incaricata valuterà in base al principio di scienza ed espe-rienza ma non all’oggettivo principio di efficacia anche e soprattutto in rife-rimento ai risultati forniti dall’attuale servizio di gestione del Nido comunale sin qui applicato.Inoltre, nel citato disciplinare sono state sensibilmente diminuite le for-me di tutela del personale attualmente occupato nella struttura di gestione, al punto di prevedere una totale assenza di “protezione” dello stesso tanto che l’affidatario del servizio potrà evitare di assumere in toto detto personale e ridur-ne l’orario di lavoro, con prevedibili (e

inevitabili) conseguenze negative sulla qualità del servizio.In altri termini, i Consiglieri comunali latori dell’iniziativa, ravvisano nel Ban-do in questione concreti elementi di ri-percussione negativa su un servizio de-licato e fondamentale come quello della gestione del Nido comunale che, senza tema di smentita, è uno dei servizi pub-blici che Grottaferrata può vantare come “fiore all’occhiello” e questo soprattutto grazie all’impegno ed alle indiscutibili

qualità del personale componente l’at-tuale Gruppo Educativo. Da eviden-ziare, ancora, la volontà dei predetti Consiglieri comunali di salvaguardare il prezioso bagaglio di professionalità ed esperienza sin qui sviluppata dal Grup-po Educativo, unitamente alla tutela dei diritti di chi lavora (peraltro bene), dei piccoli utenti e delle relative Famiglie, con l’esclusivo fine di mantenere la qua-lità del servizio ai livelli di eccellenza raggiunti nel corso degli anni.

Fa discutere la gara d’appalto per l’affidamento servizio di gestione asilo nido comunale per il perio-

do settembre 2011/luglio 2014. Secondo il consigliere d’opposizione Luigi Spal-letta, capogruppo della “Lista Ghelfi”, l’amministrazione ha cambiato alcuni parametri rispetto alle vecchie scelte, non tutelando qualità e quantità del servizio.Cosa si sente di dire in merito a questa vicenda?Questo argomento è stato già toccato dalla giunta di centrosinistra guidata dall’allora Sindaco Viticchiè con riper-cussioni non indifferenti. Nel 2008, poi, con l’allora assessore e vicesindaco San-dra Celidonio sostenuta dalla coalizione civica durante l’amministrazione Ghelfi, si è redatto un bando per l’assegnazione della gestione del servizio “asilo nido”. In quella circostanza si cercò di istituire dei parametri specifici. Ascoltato il pare-re di alcuni consiglieri di maggioranza e del responsabile del servizio, l’assessore Celidonio visitò il nido e ascoltò quali fossero le problematiche, le esigenze, le aspettative del personale da anni operan-te con un proficuo risultato operativo, funzionale ed educativo e solo allora fu redatto un bando che ha messo in risalto e dato il giusto onore a chi ogni giorno si prodiga per i piccoli bimbi del nostro territorio. In funzione della conoscenza diretta e dell’esperienza percepita con un disciplinare e dei relativi punteggi videro vincitore un consorzio esterno al nostro territorio che rispettoso delle esi-genze locali e delle richieste legali, non-ché del personale presente ha operato in piena sintonia con la struttura locale. Poi cos’è accaduto?Oggi ci troviamo a dover pubblicare, come ente comunale, un nuovo bando pubblico per l’assegnazione della gestio-ne dell’asilo nido e quindi a veder ledere i diritti che speravamo di aver tutelato con un preciso regolamento. Sono cambiati proprio quei parametri di valutazione che incidono sull’assegnazione e che vengo-

no valutati attraverso una commissione che emette il proprio giudizio in base a un metodo di esperienza sul settore, vale a dire un metodo molto soggettivo con un’elevata discrezionalità. Non dubitia-mo assolutamente della buona fede della commissione che però dovrebbe essere vincolata a mio giudizio a un’analisi og-gettiva con dei parametri certi a cui rife-rirsi, che anche se combinati con parame-tri soggettivi, siano e diano una preva-lenza ai primi. D'altronde solo attraverso dati certi oggettivi e inconfutabili si ha la certezza di fare bene per la struttura che deve accogliere i nostri piccoli. Cosa l’ha colpita maggiormente di tutta questa situazione?Vorrei soprattutto sottolineare un punto del bando che mi ha lasciato perplesso: il sensibile calo di punteggio che vede-va nel 2008 l’impegno per la vincitrice dell’appalto a mantenere non solo in-variato il servizio ma la quantità dello stesso. Questo parametro oggettivo è calato sensibilmente riducendo la tutela non tanto al posto di lavoro quanto alla certezza della quantità del lavoro che inevitabilmente incide sulla qualità del servizio proposto agli utenti e ai loro fa-miliari. Sono stanco di veder diminuire la qualità a dispetto della quantità. Sono un genitore e conosco l’importanza di affidare un piccolo essere di pochi mesi a persone competenti e affidabili. Mi stupisce come l’assessore di riferimento signora Elmo, molto attenta in passato a queste tematiche, non abbia curato con attenzione tali argomenti. Infatti per quanto ne sono a conoscenza non si è preoccupata minimamente di ascoltare anticipatamente le esigenze, richieste e necessità della struttura che opera sul territorio. Questa la ritengo, come anche altri atti emessi dall’amministrazione, una mancanza che ha sollevato dubbi e richieste di spiegazione che spero a bre-ve vengano chiarite e che portino a un ripensamento del bando proposto.

Debora Piergallini

«Deve prevalere la qualità rispetto alla quantità»Intervista al consigliere Luigi Spalletta

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giugno 2011ilCorriere Tuscolano GROTTAFERRATA

Funziona troppo bene, meglio chiuderloI genitori chiedono la proroga del centro socio educativo per l’infanzia della Munari

Un progetto apprezzato da tutti, che però è destinato a morire. È il caso del centro socio educati-

vo per l’infanzia operativo dallo scorso settembre nel plesso scolastico “Bruno Munari”. Nato come progetto-pilota del-la durata di un anno, ha riscosso un tale successo da indurre i genitori a chiedere al Comune di completare il ciclo trienna-le di esperienza educativa propria della scuola dell’infanzia. Purtroppo sembra che questo non possa accadere. Per sa-perne di più, ne parliamo con due mam-me che a nome di tutti i genitori si sono fatte promotrici dell’eventuale proroga di questa iniziativa, Alessandra Petrigna-ni e Pamela Serangeli.Alessandra, ci può raccontare come e quando nasce questo progetto?L’esperienza aveva la durata di un anno perché inizialmente doveva accogliere tutti bambini che erano rimasti fuori dal-le iscrizioni alla scuola materna statale di Grottaferrata. L’appoggio al comune era della Cooperativa “Santi Pietro e Pa-olo” di Roma, le insegnanti provenivano dall’Istituto della “Divina Provvidenza” appena chiusa. Poi noi genitori ci siamo trovati molto bene con queste insegnanti, si è creata una bella armonia tra loro e il gruppo classe, addirittura ai bambini do-vevamo far capire che il sabato e la do-menica non si andava a scuola per quan-to si trovavano bene. Per questo abbiamo deciso di scrivere una lettera al Comune

in cui chiedevamo conti-nuità educativa per i no-stri bambini, in modo da poter completare il ciclo dei tre anni. Questo era proprio il nostro obietti-vo: garantire la continu-ità, che per i bambini – alcuni non hanno ancora compiuto i tre anni - è molto importante. Poi cosa è accaduto?Dopo aver protocollato una lettera al Comune firmata da tutti i genitori, è seguito un primo incontro con il sindaco Mori che si è dimostrato ini-zialmente molto disponibile, vedendo la cosa molto positivamente, come in effet-ti è: la “Divina Provvidenza” ha chiuso, di scuole private dell’infanzia ce ne sono due a Grottaferrata, le suore Pallottine e la “Virgo Fidelis” che comunque non ce la fanno ad accogliere tutti i bambini che restano fuori dalla scuola statale, e que-sto è un problema che si riproporrà sem-pre. Sembrava avere un atteggiamento costruttivo, tanto che ci ha assicurato che potevamo passare un Natale sereno, visto che il progetto sarebbe sicuramente continuato. Abbiamo quindi poi iniziato ad avere diversi incontri con l’assesso-re Elmo e i dipendenti comunali che si occupano della Pubblica Istruzione, ma fino a oggi non abbiamo avuto nessuna risposta. Ci siamo trovati costretti a iscri-

vere comunque i nostri figli alla scuola statale perché ci sono delle tempistiche da rispettare, perdendo però così questa importante esperienza di continuità.Qual è la situazione in questo mo-mento?Oggi la situazione a Grottaferrata è que-sta: in lista d’attesa tra i due plessi del-la scuola “Munari” e della “Rodari” ci sono 89 bambini. I nostri figli non sono tra questi, però noi continuiamo a lotta-re. Non abbandoniamo la speranza che questo centro non chiuda proprio per ga-rantire ai nostri bambini una continuità educativa. Lo facciamo anche per queste

fantastiche maestre che il 30 giugno pro-babilmente perderanno il posto di lavoro e che si sono dimostrate molto capaci, scendendo nello specifico con ogni bam-bino, curando ogni loro minimo aspetto, scoprendo le potenzialità del singolo e inserendolo poi nel gruppo.Pamela, questa struttura è a paga-mento?Noi genitori paghiamo un piccolo con-tributo mensile al Comune, che per i re-sidenti è di 50 euro al mese e per i non residenti 75, più il buoni pasto perché la mensa è in comune con la scuola prima-ria.Precisamente cosa ha risposto l’am-ministrazione alla vostra richiesta di proroga?A tutt’oggi ci hanno detto che non pote-vano darci una risposta finché non fosse stato approvato il nuovo bilancio. C’è stata una riunione proprio due settimane fa tra l’assessore Elmo, gli impiegati che si occupano di questo settore, i genitori, le insegnanti e la Cooperativa che però non ha sortito nulla, perché si è sempre in attesa dell’approvazione del bilancio.

Francesco Intreccialagli

Laura, qual è il vostro punto di vista?Questo centro è stato aperto l’an-

no scorso dal Comune come una sfida e come tale da noi è stata accettata anche perché era appena stata chiusa la “Divi-na Provvidenza”. Ma se da un lato noi maestre avevamo perso il nostro posto di lavoro, allo stesso tempo era nato un problema per la cittadinanza perché ri-manevano in lista d’attesa per la scuola dell’infanzia tantissimi bambini. Quindi sollecitando il Comune, si è comunque potuto avviare questa iniziativa che dove-va durare un anno. Ci sono stati conse-gnati questi locali per i primi di settembre e l’8 abbiamo aperto il servizio.Come è andato l’anno scolastico?A Natale abbiamo avuto un grande ex-ploit: abbiamo invitato sia la Cooperativa che il consiglio comunale, e tutti sono ri-masti molto soddisfatti sia dei locali, che del clima che si respirava, e noi lo era-vamo ancora di più, visto che pensavamo che questa sfida potesse andare avanti. Nel corso dell’anno poi i genitori hanno presentato questa lettera. Per il comune era un’opportunità di investire sull’in-fanzia, di rendere definitiva una scuola dell’infanzia comunale - come già accade per l’asilo nido comunale che funziona molto bene - sistemando tanti bambini che rimangono fuori dalla scuola statale che pur avendo magari locali a disposi-zione, con i tagli che ci sono attualmente non dispongono comunque di insegnati.

Queste aule rimarrebbero o vuote o con-vertite ad altre attività.Poi cos’è accaduto?Nell’ultima riunione fatta due settima-ne fa al Comune, si è parlato di questo centro come di un fiore all’occhiello del Comune, di una realtà positiva, che però come era nata doveva comunque andare a morire. Il messaggio è stato questo. Na-turalmente ci dispiace perdere il posto di lavoro, ma dispiace ancor di più non la-vorare con questi bambini e di non poter accogliere quelli in lista d’attesa.Avete qualche richiesta in particolare?Noi ci chiediamo perché, se è andato tutto così bene, il Comune non pensa a creare una struttura permanente, visto che l’anno prossimo avrà comunque lo stesso proble-ma: 89 bambini in lista d’attesa sono tanti, e non tutti possono permettersi di andare alle scuole private, che sono solo due e hanno rette elevate. Questo era invece un servizio che anche con costi leggermente maggiori rispetto a quella di quest’anno, sarebbe sta-to abbordabile anche per il ceto medio.

Debora Piergallini

Il commento delle maestreSabrina, Lorena, Laura

Don Gioacchino, dopo aver unito in matrimonio Federico Raparelli e Moira Masi, lo scorso 28 maggio alle ore 18.30 nella chiesa San Giuseppe di Grottaferrata, ha battezzato il loro figlio Filippo, con la presenza della sorella Carola, del padrino Damiano Raparelli e della madrina Cristiana Masi. Un ricordo di una allegra giornata festosa, dedicata a tutti i presenti, compresi i nonni Alberto, Alvizia e Mary.

Auguri a... Filippo

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giugno 2011ilCorriere Tuscolano GROTTAFERRATA

quella stagione di riforme e conqui-ste sociali dei diritti dei cittadini. Al contempo si cerca di aprire la stra-da a coloro i quali, neanche troppo velatamente, si dicono nostalgici di quella tradizione e vorrebbero avere mani libere oggi, come se davvero potessero rendere attuali quei precet-ti, tanto da riorganizzarli in soggetti riconosciuti da leggi dello Stato Ita-liano. Il tentativo di restituire dignità a quell’esperienza è anacronistico e fuori tempo massimo!Noi Comunisti Italiani mettiamo al primo posto la questione morale e crediamo nella riunificazione di tut-to il popolo Comunista. Infatti, così come amava dire Enrico Berlinguer,

a cui è stata intintolata la nostra se-zione, “ Ci si salva e si va avanti se si agisce insieme e non solo uno per uno”.Per quanto riguarda Grottaferrata, non vediamo, a oggi, dopo un anno di governo dell’attuale amministra-zione, riscontro con i valori e gli ide-ali ai quali noi facciamo riferimento.Invitiamo tutti i cittadini che voglio-no svoltare a sinistra, a contattarci al seguente indirizzo di posta elettroni-ca: [email protected] e a partecipare alle nostre iniziative sul territorio.

Il comitato direttivo del PdCI di Grottaferrata

Comunista tutti i giorni Nasce a Grottaferrata il Partito dei Comunisti Italiani

“Il Partito dei C o m u n i s t i Italiani è

un partito politico di donne e di uomini che opera per organizzare gli operai, i lavoratori, gli intellettuali, i citta-dini che lottano, rico-noscendosi nei valori della Resistenza, per l’estensione ed il rafforzamento delle libertà sancite dalla Costituzione repubblicana e an-tifascista, per trasformare l’ Italia in una società socialista, fondata sulla democrazia politica, per affermare gli ideali della pace e del socialismo in Europa e nel mondo. Esso fa rife-rimento al marxismo e agli sviluppi della sua cultura, alla storia dei Co-munisti italiani e persegue il supera-mento del capitalismo e la trasforma-zione socialista della società”. ( Dal preambolo dello statuto del PdCI).Nati dall’esigenza di portare voce e rappresentare nella nostra cittadina quella fascia di elettori che ci hanno sempre espresso il loro consenso, in seguito all’assemblea degli iscritti, tenutasi alla presenza dei dirigenti della Segreteria regionale e di fede-razione, si è costituito il Partito dei Comunisti Italiani di Grottaferrata . Siamo in acceso dissenso verso il

panorama politico di maggioranza al Go-verno, di conseguenza in aspra opposizione al modello di società giornalmente propo-sto da Berlusconi & co. Basta con leggi ad-personam destina-te soltanto a risolvere

problemi di natura privata che porta-no lentamente all’abbattimento delle basi costituzionali del Paese e che evidenziano la mancanza di un ap-propriato “welfare state”. In questo enorme pandemonio me-diatico si reinseriscono dei focolai di estrema destra che supportati da determinati atti del governo, insulta-no apertamente la storia della nostra repubblica nata dalla lotta partigiana e antifascista. Non dimentichiamo a tal proposito che è stato di recente depositato presso la segreteria del Senato, da cinque senatori di destra, un disegno di legge costituzionale col quale si chiede di abolire la XII Disposizione transitoria della Co-stituzione repubblicana che “vieta la riorganizzazione, sotto qualsia-si forma, del partito fascista”. Un atto questo che cerca di relegare nel dimenticatoio la fase storica della Resistenza dal quale prende il via

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giugno 2011ilCorriere Tuscolano GROTTAFERRATA

Sono aperte

le iscrizioni

per settembre

dichiara che di questi 17 milioni di euro, che tutti giudicano difficil-mente riscuotibili - se non impossi-bile - non ne verranno riscossi solo 200mila euro;

3) Il presidente della Commissione ha proposto di inserire in questo Fondo Svalutazione almeno i crediti vecchi di più di cinque anni;

4) Il Fondo Riserva che può essere sta-bilito da un minimo dello 0,3% a un massimo di 2% dell’ammontare complessivo di Bilancio è stato sta-bilito, in palese contraddizione con la ricordata crisi di liquidità, al mini-mo, cioè allo 0,3%;

5) Nel Fondo Imposte non risulta afflui-

re niente, mentre ci dovrebbero esse-re, per esempio, poste finanziarie de-rivanti dalla vendita delle farmacie;

6) Si ravvisano lacune anche nella de-scrizione finanziaria dei movimenti riguardo alla raccolta differenziata. In effetti in questo capitolo compa-iono solo costi, peraltro senza speci-ficare le quantità smaltite, e non vi è nemmeno un euro di incasso dalla vendita delle materie prime, previste per contratto. Non è stato peraltro ancora nominato il Responsabile Unico del Procedimento, forse per-ché nessuno si vuole prendere la gat-ta da pelare.

Francesco Intreccialagli

Maggio, tempo di bilanci Problemi in Consiglio Comunale e alla Commissione Consiliare Bilancio

Lo scorso 31 maggio si è riunita la Commissione Consiliare Bi-lancio per l’approvazione del Bi-

lancio Previsionale 2011, da sottoporre al vaglio del Consiglio Comunale con-vocato per il giorno 9 giugno.La Commissione è presieduta dal dottor Alessio Ferretti, i membri sono il signor Basile, il signor Bongirolami, il dottor Bosso e il dottor Sergio Conti. Consu-lenti l’assessore competente Alessandro Broccatelli e la Responsabile della Ra-gioneria dottoressa Ivana Rasi.Broccatelli ha esposto il Bilancio Pre-visionale, portandolo a conoscenza dei commissari come documento definitivo, e cioè non sottoponibile a correzione, essendo stato approvato dalla giunta co-munale, senza peraltro il parere dell’or-gano di revisione, arrivato in un secondo momento. A proposito di quest’ultimo, da molto tempo informate indiscrezio-ni riportano che esso, seguendo l’inse-gnamento del famoso ministro francese Charles Maurice de Talleyrand non ab-bia mai messo – opportunamente - trop-po zelo nei controlli, e che solo quest’an-no ha cominciato a monitorare una sola posta finanziaria che riguarda gli oneri accessori per il personale dipendente.Il presidente Ferretti, ricordando di es-sersi sempre reso disponibile per una condivisione nella redazione del bilan-cio, si è dichiarato negativamente im-pressionato dalla natura definitiva e “ob-

bligatoria” del documento e ancora una volta si è offerto per lo studio di una ma-novra correttiva entro la data del 9 giu-gno. La proposta non è stata accolta e la commissione ha approvato il documento con due pareri positivi, quelli di Basile e Bongirolami, un parere negativo, quel-lo di Conti, e un’astensione imprevista, quella del consigliere di minoranza Mar-co Bosso. Il presidente ha dichiarato di non poter esprimere un voto, in quanto il bilancio non rispettava un importante postulato e il principio contabile della prudenza, oggetto di apposita disciplina da paret dell’Osservatorio Nazionale per la Finanza e la Contabilità degli Enti Lo-cali, organo del Ministero degli Interni. Il presidente ha in effetti ben motivato queste manchevolezze che sono state ri-assunte così:1) L’assessore Broccatelli ha più volte

richiamato l’attenzione dei com-missari sulla crisi di liquidità del Comune senza tuttavia far seguire una previsione prudente di spesa re-visionale;

2) Mentre al 31/12/2009 i famosi “re-sidui attivi”, somme che il Comune difficilmente riscuoterà o riscuoterà solo in parte ammontavano a 17 mi-lioni di euro, con questi chiari di luna il Fondo Svalutazione Crediti ha una posta finanziaria di soli 200mila euro, palesemente ridicola, che sa-rebbe come a dire che il Comune

Durante il Consiglio comunale dello scorso 9 giugno Mauro Tomboletti in un brevissimo

intervento ha espresso le proprie di-missioni, dichiarando poi di far sapere

al più presto a quale gruppo politico eventualmente vorrà aderire. Questo tra l’indifferenza più totale nei banchi della maggioranza e qualche brusio in quelli dell’opposizione.

Tomboletti si dimetteIl Consigliere Comunale esce dall’Idv

Il commento di Filippo Mevi, assessore all’Urbanistica e responsabile cittadino dell’Idv

“Non c’è da stupirsi da uno come Tomboletti. Adesso, se fosse coerente, si dovrebbe dimettere anche da consigliere perché non rappresenta più, chiaramente, gli elettori

che lo hanno votato. La scelta più opportuna quindi sarebbe quella delle dimissioni, ma cono-scendo il personaggio appartenente alla vecchia nomenklatura non lo farà sicuramente. Non deve comunque dimenticare che è grazie a me che è diventato consigliere comunale, visto che io mi sono dimesso per fare l’assessore e comunque lui è venuto meno a quelli che erano i patti intervenuti quando ho accettato la carica di assessore.”

Il commento di Mauro Tomboletti, Consigliere comunale

“Sono uscito dall’Idv perché è un partito che non esiste. Finora a Grottaferrata non ha svolto nessuna funzione e attività e non credo mai le svolgerà. Ho

posto la questione rispetto a questi problemi sia gestionali che di assessorato anche a livello provinciale e nazionale ma non è successo niente, nessuno mi ha dato ascolto. Quando nessuno ti risponde significa che il partito non c’è. Alle elezioni amministrative infatti l’Idv sparisce perché è un partito basato sulla persona di Antonio Di Pietro.”

F.I.

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Nell’ambito delle iniziative promosse dall’associazione culturale Poggio Tulliano,

si sono recentemente tenute a Grot-taferrata due “lecturae Dantis” sui canti V e X de “l’inferno”, la prima all’interno dell’associazione, la se-conda alla Fiera annuale.Entrambe sono state proposte da Stefano Tamburello, studioso della “divina commedia” nonché suo ap-passionato interprete in letture pub-bliche, periodicamente tenute all’in-terno dell’associazione.La divina commedia è un testo scritto nel medioevo, in un’epoca, quindi, lontana dalla nostra, non solo cronologicamente, ma anche per sensibilità, gusti, concetti; il te-sto, oggi, si studia ancora sui banchi di scuola, ma l’insegnamento non rende pienamente conto delle in-tenzioni di Dante, che sicuramente non avrebbe voluto che della sua opera si facesse soltanto un’opera-

zione culturale destinata solo a po-chi; una lettura solo erudita, infatti, tradirebbe l’intenzione del poeta che, nella lettera a Cangrande della Scala, indicava lo scopo ed i desti-natari dell’opera: “removere viven-tes in hac vita de statu miseriae et perducere ad statum felicitatis“, e cioè allontanare gli uomini – tutti gli uomini - da condizioni di sofferenza (passionale - statu miseriae) e con-durli alla felicità.È bene, quindi, tornare alla divina commedia dopo gli anni della scuo-la, ed assegnare al testo quel posto che Dante avrebbe voluto avesse nella vita e nel cuore di ogni uomo. Leggere Dante, o ascoltare chi lo legge e spiega, è un impegno che ripaga più che abbondantemente il lettore. La divina commedia, infat-ti, è un libro di auto conoscenza. Il modo di agire dei suoi personaggi appartiene, infatti, ancora a tutta l’umanità.

L’inferno, il purgatorio o il paradiso sono altrettanti stati interiori scoper-ti da Dante e presenti in ognuno; e dei quali il poeta ci offre ancora il percorso - nascosto nei versi - da compiere, per liberarsi da quanto provoca sofferenza (la passione o nevrosi) e conseguire quanto – spes-so senza saperlo - perseguivamo.La stessa lettura di Dante è terapia esistenziale. Leggere e meditare il verso opera in noi, con un minimo di impegno quotidiano, quel proces-so di liberazione percorso da Dante per tutti.

Felice Martini

Dante a Grottaferrata Balla… che ti passa!

Sabato 28 mag-gio si è svolto il Ballo della

scuola 2011 nella palestra dell'Istituto Comprensivo San Nilo. Oltre 150 alun-ni hanno partecipa-to all'atteso appuntamento di fine anno scolastico presso la palestra della scuola di Piazza Marconi. Alle 20 in punto, i giovani studenti si sono presentati al cancello della scuola vestiti in abiti eleganti e muniti di un braccialetto fluorescen-te, necessario per accedere alla serata. Al loro arrivo si sono trovati nella palestra completamente trasformata e adattata a una vera e propria discoteca. Luci colorate, musica e ad-dobbi facevano da cornice a una serata che si preannunciava memorabile. Tutto ha avuto inizio, come da tradizione, con un giro di walzer al quale hanno partecipato molti ragazzi e qualche professore, a seguire si è esibita la band dei "The Nerds" formata da ex-alunni, che ha suonato pezzi rock e pop dal ritmo coinvolgente. Immancabile l'intervento del DJ Simone Panetta che ha fatto scatenare a lungo i ragazzi con dance e disco music. La cena a base di finger food è stata magistralmente servita dal Bar One che ha voluto regalare

ai ragazzi momenti di vera abilità gastro-nomica grazie alle prodezze del Barman Antonio, professioni-sta del cocktail acro-batico (rigorosamente analcolico!). Il tutto si

è concluso con spettacolo "pirotecnico" (fuochi d'artificio ad aria compressa!!) e qualche lacrima, per salutare le classi terze che si preparano ad affrontare l'ultima fatica dell'esa-me di licenza media. Da sottolineare la presenza scenica e la verve artistica di un altro ex-alunno, Fabio Catanzani, che ha fatto da presentatore e coordinatore della serata. La festa è stata organizzata grazie alla disponibilità del Preside Giusep-pe Barbaro che ha concesso l'utilizzo dei locali scolastici e al contributo delle famiglie che si sono auto tassate per affron-tare le spese di realizzazione. Un ringraziamento speciale va alla "mitica" Franca, colonna portante e punto di riferimento per tutti gli alunni della scuola e a Bruno che ha scattato le immagini di un momento di vita indimenticabile dei nostri giovani ragazzi. Appuntamento al prossimo anno con il Ballo della scuola 2012.

L.T.L.

Stefano Tamburello

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purtroppo, causa alcuni problemi buro-cratici, nonché di presentazione di relativi documenti, dovrà aspettare ancora qualche giorno. Stesso discorso per la camiceria Casini, la meccanica di precisione Silei, la falegnameria Stelma 2000.Quando potrà iniziare a costruire?Per il momento ho solo la licenza. Fisica-mente non posso ancora fare niente per-ché mancano ancora adduzioni di acqua ed energia elettrica, e questo nonostante che in sette artigiani abbiamo già pagato le quote dovute per le opere di urbanizza-zione primaria e secondaria dal Dicembre 2008. Ma la cosa importante è che siamo a un punto di non ritorno: l’amministra-

zione deve fare in modo che i futuri posti di lavoro diventino realtà, senza più tante chiacchiere e senza ulteriori ritardi. L’area artigianale, una volta a regime, ha una po-tenzialità di 100 occupati: se l’avessimo già realizzata, avremmo retto meglio il colpo della crisi del 2008, almeno a livello locale. Come “Elab” andiamo a realizzare 400 mq invece dei 60 attuali e, visto che esportiamo in Olanda, Inghilterra, Ger-mania, Russia e Grecia, potremo produrre molto di più ed essere ancora più compe-titivi per un mercato, oramai globale. Se penso che quando mi iscrissi all’Associa-zione artigiani nel ’69, chiesi all’allora presidente Franco Moresi se c’erano aree disponibili per gli artigiani sul territorio di Grottaferrata, mi fu risposto: “Si, tra un paio d’anni si potrà andare”… Mio figlio primogenito Marco ne ha compiuti questo anno solo 39.

Marco Coluccini

Parte finalmente il PipRilasciato il primo permesso di costruire

Nello scorso mese di maggio è stata finalmente concessa la prima li-cenza edilizia nell’area artigiana.

Per saperne di più ne parliamo con Mar-cello Di Lorenzo, nella sua doppia veste di Presidente del Consorzio degli Artigia-ni di Grottaferrata e di responsabile della “Elab”, azienda che si occupa di sistemi elettroacustici, audiovisivi e domotici, la prima ad ottenere la licenza fra quante ne hanno fatto richiesta.Come siete finalmente arrivati a questo importante traguardo?Quello dell’area artigianale è un progetto che parte da lontano, nel ’97, quando la amministrazione Ghelfi intraprende l’iter definitivo per la deliberazione (all’unani-mità di tutti i Consiglieri presenti) di Con-siglio Comunale dell’area artigianale in accordo con quella che all’epoca era l’As-sociazione degli Artigiani, il cui ultimo presidente è stato Franco Zucchi. Nel 2001 è stato costituito il Consorzio degli Arti-giani di Grottaferrata, perché la normativa vigente non prevede l’erogazione di fondi se non si è costituiti in Consorzi o Coope-rative, e comunque se le Imprese non sono all’interno delle aree artigiane. Nel 2003, con l’amministrazione Viticchiè, sono ar-rivati i fondi regionali per la realizzazione dell’area: il progetto sembrava finalmente concretizzarsi, quando nel 2004 la cadu-ta della giunta Viticchiè, il conseguente commissariamento e il successivo insedia-mento nella nuova amministrazione Ghel-fi hanno di fatto comportato significativi ritardi. Come Consorzio abbiamo quindi ricontattato tutti coloro che ambivano a un posto nell’area, sollecitando l’amministra-zione a indire i bandi di gara: il primo del 2004 si è esaurito nel 2005, un secondo ha avuto l’esito, purtroppo, di non collocare tutte le aree a disposizione nel P.i.p..Per quale motivo?Per scarso interesse politico amministrati-vo per l’economia di Grottaferrata; inol-tre dopo che, nel 2008, 7 artigiani ave-vano pagato i diritti delle rispettive aree al Comune, nel 2009 l’amministrazione Ghelfi ha pensato bene di occupare l’area destinata alla zona artigianale con i ca-mion della Manutencoop/Aimeri, che è responsabile della raccolta differenziata, ubicando così l’isola ecologica in un’area già destinata, per Legge Regionale ad Area Artigianale, e per la quale sono sta-ti erogati fondi pubblici a fondo perduto per la realizzazione di opere di urbaniz-zazione primaria e secondaria, a sostegno esclusivo delle piccole imprese, e benché mai per l’isola ecologica. Tale grave fatto ci ha costretti a fare ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale, costringen-doci a pagare un conto salato per salva-guardare i nostri diritti lesi. Speriamo sia giunto il momento di onorare i diritti degli artigiani finora disattesi. Ad oggi, nessu-no di noi ad esempio ha potuto fruire dei fondi regionali, statali ed europei proprio

perché non operiamo all’interno dell’area artigiana come previsto dalla normativa, e ciò è stato un ulteriore deterrente per altri imprenditori inizialmente interessati a ve-nire in area P.i.p.. Come mai ci è voluto tutto questo tem-po?Abbiamo dovuto sopportare dei ritardi di natura burocratica ma soprattutto politica, perché c’erano altri interessi; malgrado nel 2008 avessimo pagato in sette 400mila Euro per la quota residua dei fondi regio-nali per le opere di urbanizzazione e come rimborso al comune per l’acquisizione dell’area stessa - in quanto si trattava di un’area privata espropriata per uso pub-blico - non avevamo il diritto di entrare nell’area che anzi, come dicevo, era stata occupata dai mezzi per la raccolta diffe-renziata. Come procede il problema della raccol-ta differenziata con la nuova ammini-strazione?Lo scorso 26 Gennaio 2011, protocollo 3744, il sindaco ha emanato una nuova ordinanza con la quale ha confermato per altri 18 mesi la presenza dei mezzi del-la raccolta differenziata nell’area P.i.p.; questo vuol dire che altri artigiani che avrebbero interesse a occupare i lotti re-stanti (e quindi a pagarli), non possono farlo. Comunque stiamo assumendo ul-teriori consensi e raccogliendo iscrizioni al Consorzio, coinvolgendo quanti non credevano più alla realizzazione dell’area. Il momento attuale per le piccole e medie imprese in Italia è tragico, e la realizza-zione di questa zona diviene strategica, non solo per aziende ma per l’economia cittadina stessa. Al di là delle entrate che il comune otterrebbe con l’ingresso di nuo-vi artigiani, è un progetto che comporta importanti ricadute occupazionali, anche giovanili, e che una amministrazione (co-siddetta di centrosinistra) avrebbe dovuto far proprio fino dall’inizio del suo opera-to. Speriamo che questo primo rilascio sia una spinta propulsiva a mettere in moto un meccanismo di fatto bloccato e contorto, che lede fortemente il primo articolo della Costituzione Italiana: l’Italia è una Repub-blica fondata sul Lavoro.E’ un caso che lei sia stato il primo a ot-tenere il permesso a costruire, visto che è anche il presidente del Consorzio?Si, assolutamente. La nostra domanda di licenza edilizia era la quarta in ordine di protocollo. Il primo in ordine cronologi-co doveva essere il pasticcere Loppa ma

Il consolidamento dell’home theater e del multiroom ha reso sempre più sen-tito il problema dell’estetica, soprattutto

nelle abitazioni di prestigio. D’altronde, se non si è tanto appassionati da esser disposti a far passare ogni altro aspetto in secondo piano rispetto all’impianto, si rischia di sacrificare l’intrattenimento do-mestico sull’altare del design. Ebbene, è curioso scoprire come, già negli anni ‘70, nell’epoca d’oro dell’hi-fi, qualcuno fosse già sensibile al problema. Questo autentico precursore è Marcello Di Lorenzo, tecnico di provata esperienza ma, prima di tutto, grande appassionato. Nel 1969 Di Lorenzo ha già fondato la Elab e si occupa non solo di hi-fi, ma anche di acustica. È in questo momento che si rende conto della neces-sità di rendere l’impianto il meno invasivo possibile, prima con il posizionamento dei diffusori, quindi con la dissimulazione dei cavi. Negli anni ‘80 la svolta: Di Lorenzo si imbatte in un diffusore americano che può essere montato in maniera assolutamente invisibile. Inizia man mano a proporlo nei casi in cui l’invisibilità è fondamentale, ma poi, anche alla luce della scadenza del bre-vetto, Di Lorenzo si applica per migliorarlo, anno dopo anno, con uno sviluppo che ha visto camminare sempre di pari passo es-tetica e prestazioni. A volte il destino riserva

belle soddisfazioni: se nei primi anni ‘90 il diffusore invisibile poteva essere guardato con simpatia ma nulla più, oggi, con lo svi-luppo in Italia di home theater e multiroom, soprattutto in contesti abitativi importanti, questo è diventatoquantomai di attualità. E a fronte di diversi vantaggi: oltre alla perfetta e assoluta in-visibilità, infatti, il diffusore Elab ha la dis-persione a direttività costante (emissione a semisfera, quindi avvolgenza, coinvolgi-mento, massima stereofonia anche nei casi di installazioni disassate) e permette pure di ottenere canali identici tra loro, cosa di non poco conto nelle configurazioni surround.L’altoparlante è proposto in due mis-ure (60x60 e 60x45 cm) in kit, completo quindi accessori di montaggio e telaio, quest’ultimo in betulla marina da 18 mm e completo di retina aggrappante per l’intonaco. Strutturalmente l’altoparlante è un 2 vie (la membrana piatta in polistirene ha due zone di azione di altrettanti complessi magnetici) con efficienza di ben 92 dB e risposta estesa da 40 a 19.000 Hz, anche se Di Lorenzo consiglia un taglio con il subwoofer a 90/100 Hz. Una volta montato, può essere verniciato, serigraf-ato, stampato. Una soluzione geniale per chi persegue l’obiettivo della totale invisi-bilità.

Il suono invisibileIl diffusore sonoro Elab per la vostra casa

Marco, Marcello e Alberto Di Lorenzo

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giugno 2011ilCorriere Tuscolano FRASCATI

Lo avevamo anticipato nei prece-denti numeri del Corriere Tusco-lano e, puntuale, è

arrivata la stagione degli aumenti per i sempre più provati contribuenti fra-scatani. Dopo gli aumenti decisi dal governo, dopo l’aumento della benzina, dell’autostrada e del tra-sporto locale, con il potere d’acquisto degli stipendi sempre più ridotto, anche il comune ci si mette a fa la sua parte con una raffica di aumenti. E questo mentre la città continua ad essere sempre più sporca, mentre i cassonetti traboccano di rifiuti, mentre la raccolta differenziata è diventata un incubo sia nel centro storico, costantemente as-sediato dall’immondizia

nelle ore serali, sia in periferia, dove or-mai hanno perso ogni speranza di averla. Del resto, il lungo braccio di ferro tra Franco Posa, strenuo sostenitore degli aumenti che servono a fare cassa, e l’ex assessore Paolo Ciuccoli pare fosse do-vuto anche al netto rifiuto di quest’ulti-mo di aumentare la tassa. E piuttosto che cedere all’aumento, quest’ultimo avreb-be dignitosamente preferito lasciare il suo incarico. Anche le recenti dimissioni di Marco Romoli, il bravo assessore al commercio molto stimato dagli operato-ri, non sembrerebbero del tutto estranee

alla paventata batosta che si profilava a carico delle attività commerciali ed eco-nomiche, già fortemente provate dalla lunga e pesante crisi economica. Alla fine ha prevalso la linea degli aumenti fortemente voluta da Franco Posa ed im-posta ad un attonito Sindaco Stefano Di Tommaso. Più contenuto l’aumento per le abita-zioni, la maggior parte delle altre atti-vità sono soggette ad aumenti compresi tra il 17 e il 19 percento. Evidentemente il comune ha voluto colpire soprattutto chi lavora, risparmiando un po’ i resi-

denti, forse con un occhio di riguardo per il proprio elettorato. Ma l’apparente furbizia non paga, perchè evidentemen-te l’aumento dei costi di gestione delle attività economiche si tradurrà in au-menti dei beni e dei servizi prodotti e alla fine pagheranno sempre gli stessi. Il problema vero è un altro. Quando parti-rà l’ormai mitica raccolta differenziata in tutta la città? Quando arriveranno i risparmi sul costo del servizio? Quan-do si tradurranno in riduzioni anziché aumenti tariffari? Che fine hanno fatto i 650mila euro che la Provincia ha dato

al Comune per far partire la raccolta differenziata in periferia? Un’ultima riflessione, di non poco conto. La Sts ha mandato le cartelle a tutti i contribuenti con i relati-vi importi da pagare sulla base delle “Tariffe T.a.r.s.u. - Approvate con delibera-zione della Giunta Comu-nale di Frascati n. 41 del 20 Aprile 2011”. Orbene, la Corte di Cassazione, con la sentenza n. 14376/2010, ha recentemente afferma-to che la variazione della T.a.r.s.u. è competenza esclusiva del Consiglio Comunale. E’ sicuro che sia tutto in regola?

Francesco Intreccialagli

Aumenti da capogiro per la TarsuStangata nelle tasche dei contribuenti frascatani

Gli aumenti della TARSU in Euro al metro/quadro

Anno 2010 Anno 2011 Incremento

Abitazioni private: 2,11 €/mq 2,16 €/mq + 2,37%

Studi professionali e uffici commerciali 5,55 €/mq 6,50 €/mq + 17,12

Ristoranti, trattorie, rosticcerie, bar, osterie 8,56 €/mq 10,20 €/mq +19,16

Chioschi e banchi di vendita all’aperto 7,99 €/mq 9,50 €/mq + 18,90

Esercizi commerciali 4,82 €/mq 5,70 €/mq + 18,26

Laboratori di attività artigianali 2,43 €/mq 2,90 €/mq + 19,34

Associazioni in genere, comnunità religiose, 3,25 €/mq 3,50 €/mq + 7,69associazioni sindacali, sportive, combattenti, d’arma, sociali, ecc.

Nuovo Segretario Spi-Cgil

Lo Spi-Cgil Castelli Romani ha un nuovo segretario, Clementina Cal-

vani. Vive a Frascati, 60 anni (ben por-tati), dinamica, intraprendente, una lunga storia di impegno sociale alle spalle. Auguri alla neo segretario e buon lavoro da parte della redazione del Corriere Tuscolano.

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giugno 2011ilCorriere Tuscolano FRASCATI

do fra loro, il primo, nella qualità di consigliere provinciale, e il secondo, nella qualità di rappre-sentante legale ed amministratore unico della INGENIA SERVIZI PICCOLA SOCIETA' COOPE-RATIVA SOCIALE in liquidazione con artifici e raggiri consistiti nello stipulare un contratto di lavoro subordinato con il quale POSA Fran-cesco Paolo veniva assunto con la qualifica di “responsabile amministrativo”, alle dipenden-ze di detta società, nell’instaurare quindi un rapporto di lavoro fittizio presso la stessa, dal 23.01.2006 al 05.05.2006, non avendo egli in realtà mai prestato una effettiva attività lavora-tiva e commettendo il reato di cui al capo NN), induceva in errore la Provincia di Roma, poiché, avvalendosi delle norme di cui agli artt. 79 e 80 del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267, - che pre-vedono il rimborso a carico della Provincia di quanto corrisposto al Consigliere Provinciale a titolo di retribuzione dal datore di lavoro, per

le ore o giornate di effettiva assenza del lavo-ratore dovuta allo svolgimento della funzione pubblica elettiva – tramite richieste di rimborso avanzate in riferimento a detto periodo lavo-rativo, si procuravano un ingiusto profitto ai danni del medesimo ente per complessivi euro 35.471,26 cagionando così un danno patrimo-niale di rilevante gravità. In Roma, dal 23.01.2006 al 05.05.2006.<omissis>POSA Francesco PaoloNN) del reato p.e.p. dagli artt. 81 cpv, 61, n° 2, 483 c.p., perché, al fine di commettere il reato di cui ai capi GG), HH), II) attestava falsamente nelle richieste di rimborso indirizzate al Diretto-re dell'Ufficio Centrale della Provincia di Roma falsi tempi di percorrenza per il raggiungimento del posto di lavoro. In Roma, dal giugno 2005 al maggio 2006.»

F. I.

Posa, le accuse della Procura Indennizzi da 307mila euro ai danni della Provincia

Inizierà il 17 ottobre il processo nei confronti dei 13 imputati accusati a vario titolo di truffa ai danni della

Provincia di Roma. Un processo che vede alla sbarra anche l’ex sindaco di Frascati e attuale consigliere provinciale del Par-tito Democratico, Francesco Paolo Posa. Secondo il giudice per le indagini preli-minari Carmine Castaldo, che ha accolto quasi totalmente le richieste del pubbli-co ministero che ha condotto le indagini Assunta Cocomello, alcuni consiglieri provinciali avrebbero creato dei rapporti di lavoro fittizi per ottenere dei rimborsi dall’ente. Partecipando a consigli pro-vinciali e commissioni, infatti, l’ente è tenuto a rimborsare il datore di lavoro dei consiglieri per le assenze dovute agli impegni istituzionali. E insomma più di qualcuno avrebbe “con artifici e raggiri”, stipulato “un contratto di lavoro subordi-nato con il quale venivano assunti alle di-pendenze della società”. Si sarebbe così instaurato “un rapporto di lavoro fittizio presso la stessa società, non avendo mai in realtà prestato” il politico imputato “un’effettiva attività lavorativa”. In tal modo sarebbe stata indotta “in errore la Provincia di Roma, poiché, avvalendosi delle norme che prevedono il rimborso a carico della Provincia di quanto corrispo-sto al consigliere a titolo di retribuzione dal datore di lavoro, per le ore o giornate di effettiva assenza del lavoratore dovuta allo svolgimento della funzione pubblica elettiva”. Così facendo gli imputati “si procuravano un ingiusto profitto ai danni del medesimo ente, cagionando così un danno patrimoniale di rilevante entità”. Truffa, omesso versamento dei contri-buti previdenziali e assistenziali, falso e indebita percezione di erogazioni pub-bliche i reati contestati ai vari imputati per fatti che sarebbero avvenuti tra il gennaio 2002 e il dicembre del 2007. Ovviamente Posa, così come gli al-tri imputati rinviati a giudizio, avrà modo di spiegare le proprie ragioni nelle aule di giustizia e fino alla fine degli eventuali tre gradi di giudizio deve essere considerato innocente. In città, però, è già polemica politica con l’opposizione che attacca e la maggio-ranza che difende il suo esponente di-chiarando fiducia nella giustizia.

Ecco uno stralcio del decreto di rinvio a giudizio di Franco Posa disposto dal giudice dott. Carmi-ne Castaldo del Tribunale Ordinario di Roma.«POSA Francesco Paolo, BIANCHI GiuseppinaFF) del reato p.e.p. dagli artt. 61 n° 7, 110 640-bis c.p., perché, in concorso ed in accordo fra loro, il primo, nella qualità di consigliere provin-ciale, e la seconda, nella qualità di rappresen-tante legale e liquidatrice della PUBLIPROMO S.r.l. già in liquidazione, con artifici e raggiri consistiti nello stipulare un contratto di lavoro subordinato con il quale POSA Francesco Paolo veniva assunto con la qualifica di “quadro”, alle dipendenze di detta società proprio in concomi-tanza con la sua elezione a consigliere provin-ciale, nell’instaurare quindi un rapporto di lavoro fittizio presso la stessa, da luglio 2003 a marzo 2005, non avendo egli in realtà mai prestato una effettiva attività lavorativa e commettendo il reato di cui al capo LL), induceva in errore la Provincia di Roma, poiché, avvalendosi delle norme di cui agli artt. 79 e 80 del D.Lgs. 18 ago-sto 2000, n. 267, - che prevedono il rimborso a carico della Provincia di quanto corrisposto al Consigliere Provinciale a titolo di retribuzione dal datore di lavoro, per le ore o giornate di ef-fettiva assenza del lavoratore dovuta allo svolgi-mento della funzione pubblica elettiva – tramite richieste di rimborso avanzate in riferimento al periodo lavorativo suddetto, si procuravano un ingiusto profitto ai danni del medesimo ente per complessivi euro 225.690,52 cagionando così un danno patrimoniale di rilevante gravità. In Roma, dal luglio 2003 al marzo 2005.POSA Francesco Paolo, <omissis>, SCHIAFFINI MaurizioGG) del reato p.e.p. dagli artt. 61 n° 7, 110 640-bis c.p., perché, in concorso ed in accor-do fra loro, il primo, nella qualità di consigliere provinciale, il secondo ed il terzo, rispettivamen-te, nella qualità di amministratore e presiden-te p.t. ed amministratoree di fatto della ATS COOP. AMBIENTE TURISMO SERVIZI S.c.a.r.l., con artifici e raggiri consistiti nello stipulare un contratto di lavoro subordinato con il quale POSA Francesco Paolo veniva assunto con la qualifica di “direttore commerciale”, alle dipen-denze di detta società, e nell’instaurare così un rapporto di lavoro fittizio presso la stessa, dal 26.04.2005 al 21.01.2006, non avendo egli in realtà mai prestato una effettiva attività lavo-rativa, induceva in errore la Provincia di Roma, poiché, avvalendosi delle norme di cui agli artt. 79 e 80 del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267, - che prevedono il rimborso a carico della Provincia di quanto corrisposto al Consigliere Provinciale a titolo di retribuzione dal datore di lavoro, per le ore o giornate di effettiva assenza del lavo-ratore dovuta allo svolgimento della funzione pubblica elettiva – tramite richieste di rimborso avanzate in riferimento a detto periodo lavo-rativo, si procuravano un ingiusto profitto ai danni del medesimo ente per complessivi euro 46.292,58 cagionando così un danno patrimo-niale di rilevante gravità.In Roma, dal 26.04.2005 al 21.01.2006.POSA Francesco Paolo, ZANIN MauroHH) del reato p.e.p. dagli artt. 61 n° 7, 110 640-bis c.p., perché, in concorso ed in accor-

Franco Posa

F.I.

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giugno 2011ilCorriere Tuscolano FRASCATI

L’ex sindaco diventa “l’innominato”Infuria la polemica tra Pd e PdL ma nessuno ne fa il nome

La vicenda giudiziaria che ha investito come un ciclone la politica lo-

cale con il rinvio a giudizio di Franco Posa non limita i suoi effetti al ristretto circuito politi-co ma si estende anche a quello imprenditoriale. Tra i rinviati a giudizio nell'ambito dello stes-so processo risultano infatti la cooperativa “Ambiente e turi-smo servizi Scarl” facente capo all'amministratore di fatto Mau-rizio Schiaffini e lo stesso Mauri-zio Schiaffini, noto imprenditore nel settore dei trasporti locali. La cooperativa avrebbe assun-to con la qualifica di «direttore commerciale» l'ex sindaco di Frascati in-staurando un “rapporto di lavoro fittizio ... non avendo egli in realtà mai prestato una effettiva attività lavorativa”. Contro que-sta vicenda si è scagliato il capogruppo del PdL frascatano Vincenzo Conte che in una lettera inviata a un giornale locale ha fatto sapere che: «Come Consigliere comunale unitamente ad altri consiglieri abbiamo inoltrato al Comune di Frascati richiesta per conoscere gli atti che hanno portato la società Schiaffini Trasporti, che fa capo al citato Maurizio Schiaffini ad aggiudicarsi la gara per i trasporti pubblici di Frascati». La questione è delicata perché va a offu-scare l'immagine di un gruppo imprendito-riale di grande importanza il quale, infatti, non ha tardato a far sentire la sua voce. La dottoressa Olga Schiaffini, legale rappre-sentante della “Schiaffini Travel S.p.A” fa sapere che: «Siamo a significare che la “Schiaffini Travel S.p.A.” è del tutto estra-

nea dal procedimento penale ..., che riguar-da fatti riferiti al consigliere Posa risalenti alla seconda metà del 2005. Giova breve-mente ricordare che la “Schiaffini Travel S.p.A.” opera ininterrottamente a Frascati e nei Castelli Romani sin dal 1950. Occupa oltre 150 addetti ed è una delle più impor-tanti aziende private del settore traspor-ti del Lazio. Il contratto di servizio con il Comune di Frascati, a seguito di gara pubblica, risale al 1998, periodo in cui l’amministrazione comunale era guidata dal sindaco Molinari e Franco Posa sede-va tra i banchi dell’opposizione. Qualsia-si connessione tra la assegnazione degli appalti nel Comune di Frascati, l'operato della Società nella gestione del servizio e la vicenda relativa al procedimento pena-le sopraindicato, appare arbitraria...»Un solo commento. Franco Posa non è mai stato all'opposizione del Sindaco Molinari!

F.I.

Come era da aspettarsi, il rinvio a giudizio del noto esponente politico frascatano Franco Posa ha acceso la miccia ad

una polveriera esplosa a colpi di manifesti e comunicati stampa tra gli avversi schieramenti politici. Il primo a prendere posizione con un manifesto apparso sui muri della città è stato il partito di Berlusconi, che altro non aspettava a cogliere in fallo gli avversari da sempre schiera-to all'attacco del loro leader nazionale. Ed ecco dunque il PdL sfidare pubblicamente i “pala-dini del codice etico” ed i partiti del centrosi-nistra proprio sul terreno a loro più caro, quello del rigore etico e morale. Dal centrosinistra dopo un certo silenzio alquanto imbarazzato, ecco spuntare un timido comunicato stampa del Partito democratico. La tesi del Pd sembra invero un po' demagogica e scontata: sostegno per chi si difende nei processi e non dai processi . Il riferimento al Presidente del Consiglio è esplicito, ma il paragone con Franco Posa non regge. Anche se volesse, come farebbe quest'ultimo a difendersi dai processi: non basta una delibera della pro-vincia ad evitare le aule giudiziarie. Una cosa salta all'occhio, né il PdL né il Pd fanno mai esplicitamente il nome di Franco Posa: pudore o imbarazzo?

F. I.

Rimborsi d’oro a PosaLa bufera giudiziaria investe il “Gruppo Schiaffini”

Nota del Partito Democratico di Frascati

Pd Frascati: rispetto della giustizia e di chi rispetta la giustizia

Il Partito Democratico di Frascati, in merito ad alcuni manifesti apparsi abusivamente nei giorni scorsi sui muri della città, ribadisce il

proprio profondo rispetto e la propria fiducia nella magistratura che, da sempre, opera nel rispetto delle leggi e della Costituzione. Il Direttivo del Partito Democratico di Frascati, all’unanimità, esprime pieno sostengo e stima nei confronti di chi sceglie con dignità di difendersi nei processi e non, indegnamente, dai processi.

Frascati, 09 maggio 2011

Nella vignetta l’attuale sindaco Di Tommaso e il precedente Posa

È in continua evoluzione l’ormai nota vi-cenda che riguarda l’annunciata chiusura del Pronto Soccorso dell’ospedale di Fra-

scati, prevista dal Piano di Rientro regionale. E’ infatti dei giorni scorsi l’ultimo intervento del sindaco Stefano Di Tommaso in difesa del noso-comio tuscolano. Il primo cittadino in una lette-ra ha chiesto al Rettore della seconda Universi-tà romana, Renato Lauro, se il Pronto soccorso del Policlinico di Tor Vergata sarebbe in grado di assorbire il maggior carico assistenziale che deriverebbe dalla chiusura di quello di Frascati, ossia circa i due terzi dei 34mila accessi l’anno che registra quest’ultimo. “Teoricamente – ha risposto Lauro alla missiva di Di Tommaso – il Pronto soccorso del PTV sarebbe progettato per assistere circa 90/100mila persone. Il con-dizionale è però d’obbligo in quanto non posso nasconderle alcuni attuali elementi di criticità. Il personale attualmente presente nel DEA è si-curamente insufficiente a far fronte ad un incre-mento di accessi, anche sensibilmente inferiore a quello da lei ipotizzato. Questa situazione – ha proseguito il Rettore – che ormai perdura da tempo per le problematiche connesse al Piano di Rientro, determina una difficoltà ulteriore a carico del PS, rappresentata visivamente dalle 30/40 barelle che quotidianamente vi sostano e dei tempi di attesa relativamente lunghi per i codici verdi e bianchi. Allo stato – ha concluso Lauro – l’unica onesta risposta che posso darle è che con un adeguato personale il PTV potreb-be tranquillamente assorbire il carico assisten-ziale cui lei faceva riferimento ma, perdurando l’attuale impossibilità di avviare tutti i servizi e le strutture già autorizzati dalla Regione per la ribadita carenza del necessario personale, il Pronto soccorso del PTV, ma in generale l’intera struttura sanitaria non è assolutamente in gra-do di far fronte ad un maggior carico assisten-ziale di quelle dimensioni”.“Le parole di Lauro – ha sottolineato Di Tom-maso – confermano l’irrazionalità della scelta della Polverini di trasferire il PS di Frascati e le specialità ad esso collegate verso un altro

presidio. Sono sicuro – ha concluso il sindaco – che la giustizia amministrativa si pronuncerà formalmente a favore del ricorso che abbia-mo presentato, così come è avvenuto per altri ospedali nel Lazio”. Nella medesima direzione era rivolta la prote-sta organizzata lo scorso 25 maggio dal Pdl cittadino con una raccolta firme e un sit in per-manente all’ingresso del nosocomio tuscolano, il cui slogan è stato: “Il diritto alla salute non si allega ai capitoli di bilancio”. Il partito di cen-trodestra si è infatti schierato, oltre che contro la chiusura del PS, anche a tutela degli oltre 400 operatori sanitari che vedevano il proprio contratto precario in fase di scadenza. Il Pdl, che è arrivato a minacciare lo scioglimento del gruppo consiliare se la governatrice del Lazio non avesse fatto un passo indietro sul Piano di Rientro, si è duramente espresso nei confron-ti della Polverini stessa. “Ci preoccupa – ha dichiarato il consigliere di opposizione Mario Gori – la mancanza di un confronto politico serio con la presidente Polverini, la quale ha dichiarato che con l’apertura del Policlinico dei Castelli Romani verranno chiusi tre ospedali dei Castelli e desumiamo, vista la situazione, che siano quelli di Frascati di Marino e di Albano. Non si può venire a Frascati solo in campagna elettorale per chiedere i voti. Il presidente deve tornare nella nostra città e spiegare i motivi delle sue scelte”. “Non rinnovare - ha afferma-to il sub commissario con delega alla Sanità, Marco Boldrini - oltre 400 contratti di medici e infermieri significa inevitabilmente portare a un depotenziamento e poi a una chiusura di molti reparti. E questo è assolutamente inaccettabile se si vuole tutelare un’offerta sanitaria adegua-ta al bisogno dei cittadini”. A poche ore dalla protesta l’allarme per i pre-cari sembra comunque essere rientrato almeno fino al mese di giugno, periodo in cui saranno ancora inseriti nei vari turni lavorativi, mentre rimane ancora profondamente incerto il futuro del Pronto soccorso frascatano.

Claudia Proietti

Pronto SoccorsoDestra e sinistra contro la Polverini

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giugno 2011ilCorriere Tuscolano FRASCATI

“Exclusive” non è solo un parrucchiere, ma un vero e proprio salone di bellez-

za, dove le persone si recano per la cura dei propri capelli e del proprio corpo; una seconda casa dove il cliente è li-bero di rilassarsi e di sentirsi coccolato dopo un’intensa giornata lavorativa. Di questo favoloso centro benessere ricco di tante novità ce ne ha parlato il titolare il signor Maurizio. «Aperto sette giorni su sette, dalle ore 9 fino alle 23, “Exclu-sive” offre al suo interno un piacevole angolo benessere in cui i clienti posso-no rilassarsi sorseggiando delle tisane naturali, calde per l’Inverno e fredde per l’estate, assaggiare della gustosa frutta fresca e magari portarsi avanti con il lavoro, o tenersi aggiornati su ciò

che accade nel mondo, grazie a dei net-book messi a loro disposizione – spiega Maurizio – Il salone, tra l’altro, fa uso dei migliori prodotti a livello interna-zionale come: Wella, Kerastase e Tigi, tutti prodotti naturali, senza ammonia-ca, con base rigorosamente vegetale. Per quanto riguarda invece, la colora-zione e le varie migliorie che si posso apportare ai capelli propone: “effetto panting”, dove i capelli hanno la radice di una sfumatura più scura e gradual-mente le punte assumono un colore più chiaro e luminoso (effetto Belen- Cana-lis); “top”, per le clienti che desidera-no avere, ad esempio, una capigliatura più folta, o una frangia senza tagliare i propri capelli, possono utilizzare que-sta novità. Uno scoop che “Exclusive” può darvi è che l’attrice Monica Bel-

lucci fa uso del “top”, applicandolo come frangia, che in realtà lei non ha. “Extension” particolari, o meglio “Flo-werextension”, si applicano sui capelli in modo semplice e veloce, non danneggiano in nessun modo i capelli, durano circa un paio di mesi e hanno un prezzo commerciale e, infine, la fantastica piastra “Ghd”, che rende si i capelli lisci e ondulati, ma senza bruciarli e danneggiarli in alcuna ma-niera». Ma passiamo ora alla compo-

sizione dello staff: abbiamo il titolare il signor Maurizio e il personale altamen-te qualificato, che si occupa anche di ri-costruzione unghie, manicure e pedicu-re, sempre in continuo aggiornamento su qualsiasi prodotto all’avanguardia. Possiamo dire in sincera tranquillità che la forza di questo negozio è proprio lo staff, una sorta di “grande famiglia”, molto unita, che vuole costantemente soddisfare al meglio la clientela. Ricordiamo inoltre che il salone oltre a essere aperto sette giorni su sette, non chiude per ferie, perciò è attivo 365 giorni l’anno. Affrettatevi, “Exclusive” vi aspetta a Frascati in via Mentana, 30.

Camilla Lombardozzi

“Exclusive” un’esclusiva appuntoUn nuovo parrucchiere all’avanguardia

Tel. 06.940.10.130 ExclusiveInfo e prenotazioni:

06.94010130

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giugno 2011ilCorriere Tuscolano FRASCATI

tanza – meglio, la necessità - di una percorso retto da seguire al fine di un continuo, costante miglioramento di se stessi. Un cammino naturalmente intimo, ma in grado di permetterci di costruire una vita su solide basi.Il preside ha concluso il suo interven-to ricordando il suo incontro nel 2001 con il Santo Padre Giovanni Paolo II, che gli consigliò di prediligere il dialo-

go alla severità e di insegnare il rispet-to, naturalmente verso tutto e tutti, ma in particolare verso il proprio corpo e la propria anima, oggi così mercificati ma che trovano nell’Istituto Kennedy e nel suo preside un valido baluardo contro la contaminazione. Per una scuola non solo dell’istruzione, ma anche dell’educazione.

Debora Piergallini

Quali modelli di riferimento per i giovaniSe ne è discusso all’Istituto Kennedy

Lo scorso lunedì 16 maggio, presso l’istituto scolastico paritario “Kennedy”, si è te-

nuto il seminario di studio “Gioventù e crisi di identità oggi. Quali modelli culturali, familiari e sociali di riferi-mento per il loro futuro”. L’incontro, volto principalmente a indicare ai ra-gazzi un percorso non solo di studio ma anche di vita in un mondo sempre più complesso come quello attuale, ha visto anche la presenza - tra gli altri - del vescovo di Frascati, monsi-gnor Raffaello Martinelli.

Ha introdotto l’evento il professor Ermenegildo Scipioni, responsabi-le Orientamento Universitario ITC Kennedy, il quale ha sottolineato l’esigenza di organizzare questo in-contro in relazione alla necessità di rendere consapevoli i ragazzi della propria identità: solo così si può es-sere se stessi e solo in questo modo ci si può realizzare come tali. E’ inter-venuto quindi il preside dell’Istituto, Heriberto Ricottini, che ha eviden-

ziato l’importanza dell’educazione e della scuola nella vita dei ragazzi; esplicito il riferimento alla scuola da lui diretta, sì laica, ma soprattutto ispirata ai grandi operatori della chie-sa cattolica, i cui messaggi sono sem-pre attuali - adesso forse come non mai - vista la solitudine e l’aridità in cui gran parte dell’adolescenza è co-stretta a vivere.Si è quindi entrati nel clima di dibat-tito vero e proprio con la formulazio-ne di domande dirette da parte degli studenti al vescovo, monsignor Raf-faello Martinelli. Le domande hanno riguardato soprattutto temi di forte attualità come le unioni di fatto, il di-vorzio, l’immigrazione, l’accoglien-za verso il diverso, generando un’in-teressante e sentito dibattito, al punto da rendersi necessario un altro incon-tro, cui il Vescovo ha dato la propria disponibilità e che si terrà probabil-mente nel dicembre prossimo.Di seguito è intervenuta Marika Lo-pez, iscritta alla facoltà di medicina dell’Università di Tor Vergata, che ha raccontato la propria esperienza

di studentessa con moltissimi interes-si e passioni - su tutti, il teatro - e come tutta la sua vita sia stata ar-ricchita dalla sua profonda fede. E’ stato quindi il turno di suor Ma-rianna, delle Suo-re Oblate di San Giuseppe, che ha

raccontato la storia della sua conver-sione in maniera intensa e sobria allo stesso tempo. Di seguito, l’interven-to di Francesca Politi, studentessa di giornalismo dell’Università di Tor Vergata che, tramite delle slides ha spiegato le difficoltà di interazione e realizzazione di se stessi, del proprio essere, nel complesso e globalizzato mondo in cui oggi abitiamo, mostran-do alla fine un commovente filmato su Papa Giovanni Paolo II inneggian-te alla vita, all’apertura, all’altruismo contro la chiusura e l’egoismo, senza mai scadere nella banalità e nell’ov-vietà, ma capace di fornire una spinta al miglioramento.In ultimo, l’intervento di Padre John, della Cappella di Tor Vergata, che ha illustrato le numerose iniziative re-alizzate all’Università e rivolte non solo ai fedeli ma a chiunque abbia voglia di partecipare e di aiutare.La sintesi dei diversi contributi è stata operata dal preside Heriberto Ricottini, che ha ribadito l’impor-

Da sinistra Marika Lopez, Francesca Politi, Mons. Raffaello Martinelli e Heriberto Ricottini

Heriberto Ricottini

Mons. Raffaello Martinelli

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giugno 2011ilCorriere Tuscolano FRASCATI

Lo scorso 5 maggio l’A.DI.M.O, associazione di volontariato per la tutela dei diritti dei malati onco-

logici, ha organizzato l’evento “Insieme per la vita”. Hanno partecipato a questa manifestazione di solidarietà tenutasi presso le Scuderie Aldobrandini il ve-scovo della diocesi tuscolana, monsignor Raffaello Martinelli, il sindaco di Frascati Stefano Di Tommaso e il giornalista Mi-chele Cucuzza. L’“A.DI.MO.”, operativa dal febbraio 2009, è un’associazione nata per rispondere alle esigenze dei malati di tumore e dei loro familiari. Si muove contemporaneamente su due fronti: in primis, fornendo assistenza diretta al ma-lato, e secondariamente dando sostegno ai familiari. Per saperne di più ne parliamo con il presidente dell’Associazione, il dottor Francesco Cammareri, responsabi-le dell’U.o.s. di oncologia dell’Ospedale San Sebastiano di Frascati.Dottor Cammareri, in cosa consiste precisamente l’A.DI.MO.?E’ un’associazione con sede legale a Ma-rino, in Largo Oberdan 1, ma con base operativa a Frascati, all’interno dell’ospe-dale, dove ci sono i nostri volontari che forniscono durante la mattina assistenza ai malati e poi, per tre pomeriggi a set-timana, informazioni utili come sportello per quanto riguarda gli aspetti assisten-ziali dei pazienti. Come è noto, nel nostro paese esiste una legislazione a favore dei malati oncologici prevista dal Servizio Sanitario Nazionale e la nostra associa-zione opera anche a supporto di questo. Quali sono i vostri obiettivi?Questa associazione cerca sostanzialmen-te di umanizzare quanto più possibile la malattia. Un po’ in tutto il mondo della sa-nità c’è bisogno di ottimizzare il rapporto tra medici, pazienti, e personale parame-dico, e noi cerchiamo di perseguire quella che è l’umanizzazione delle cure. Nella pratica, come centro di oncologia abbia-mo stabilito una corsia preferenziale per i nostri pazienti che, una volta entrati, sono poi seguiti con un piano di trattamento a seconda delle loro particolari esigenze di cure suppletive. Purtroppo avremmo biso-gno di essere maggiormente aiutati dalle istituzioni - Regione, Provincia, Comune. Vorrei poi ricordare che, tra gli obiettivi

prioritari, la nostra associazione ha an-che quello di predisporre un “trasfer” per aiutare i pazienti soli, con difficoltà a pro-seguire le terapie perché non hanno nes-suno che li possa accompagnare, o anche per alleggerire in alcuni casi i familiari, ma siamo fiduciosi che questo possa nel tempo realizzarsi. Un altro aspetto impor-tante che seguiamo è quello della fase di riabilitazione, dopo la conclusione della malattia per la quale il paziente deve ade-guatamente riorganizzarsi.Possiamo affermare che l’Unità Opera-tiva di Oncologia di Frascati persegue questi obiettivi?Sì, perché il paziente che entra da noi è seguito lungo un iter predefinito, e anche perché in alcuni casi la malattia si croni-cizza, quindi il paziente deve continuare a essere seguito: per questo è importante utilizzare bene le risorse a disposizione. Nel Lazio abbiamo diversi centri di ec-cellenza oncologia accanto a questi vanno anche potenziate le strutture decentrate come l’ospedale di Frascati, perché i pro-tocolli oncologici sono simili ovunque. Quindi non ci si deve recare necessaria-mente a Roma, il che, spesso, è solo uno stress in più per il malato. Le strutture come la nostra svolgono un servizio im-portante sul territorio per i malati anche dell’hinterland romano e quindi andreb-bero potenziate in termini di personale medico e paramedico che, come è noto, è carente. Com’è composta l’A.DI.MO.?Oltre a noi medici, abbiamo un gruppo di volontari che sono parte attiva. Faremo

presto un altro corso di formazione per-ché entrare in contatto con un malato on-cologico è un’esperienza particolare che necessita di un’adeguata preparazione, vi-ste le conseguenze che spesso la diagnosi di questa malattia comporta. Il lavoro dei volontari è fondamentale perché spesso i pazienti, pur avendo un rapporto molto confidenziale con il medico, si aprono parlando con il volontario e questo li aiuta a non sentirsi soli in momento così deli-cato. Qual è il bilancio di questi primi due anni di attività?Molto positivo, però speriamo di poter fare meglio e di più. A tal fine, cerchere-mo di organizzare altre iniziative come quella dello scorso 5 maggio per sensibi-lizzare sempre di più le persone, perché in un momento in cui i tagli di risorse e di personale sono una realtà oggettiva, il volontariato riveste un ruolo di fon-damentale importanza. Anche perché

da indagini epidemiologiche risulta che questa malattia interesserà sempre di più la popolazione; nella nostra regione ad esempio, abbiamo circa 250mila malati di cancro, con 25 – 30mila nuovi casi all’an-no (dati Fondazione Censis 2010). Senza voler creare allarmismi, si tratta sempre di più di una patologia di massa, questo è un dato di fatto con cui dobbiamo fare i conti e cui forse bisognerebbe dedicare più risorse ed energie. In attesa della cura definitiva, cosa si può fare?Sicuramente sviluppare la cultura della prevenzione è importante, ma ci deve es-sere uno sforzo congiunto tra le istituzioni preposte e la cittadinanza. Ciò consenti-rebbe di diagnosticare la malattia in fase curabile: il cancro sta diventando sempre di più una malattia curabile, ma con la quale dovremo ancora fare i conti. A tal fine, la nostra associazione ha intenzione di adoperarsi per realizzare corsi di pre-venzione e attuare campagne di sensibi-lizzazione. Però sono soprattutto le isti-tuzioni che devono dimostrare di essere all’altezza della situazione, prendendo le decisioni giuste sia in fatto di riorganizza-zione che di risorse economiche.

Francesca Ascolese

A.DI.M.O. OnlusAssociazione per la tutela

dei malati oncologiciSportello Informazioni 348 4682671

Coordinate Bancarie per aiuti, fondi e 8 per mille:

IT78R0200805209000011155665C.F. 90062670584

Insieme per la vita con l’A.DI.M.O.Iniziativa dell’associazione per i diritti dei malati oncologici

Da sinistra Michele Cucuzza, Alfonso Lisi e Francesco Cammareri

Scuole Pie. Scoperta la targa commemorativa A un anno dall'elevazione

della statua della Madonna sul campanile

Il 26 maggio, a un anno dall'elevazione della statua bronzea della Madonna sul cam-panile della chiesa, in occasione delle

celebrazioni e della processione delle Scuole Pie, il rettore Padre Martino Gaudiuso ha scoperto la targa com-memorativa. La statua bronzea della Madonna delle Scuole Pie fu collocata su questa torre campanaria il 13 maggio 2010 segno in alto della

devozione mariana dei Padri Scolopi e di tanti Amici piccoli e grandi dell’esperienza calasanziana.La statua, opera del pro-fessore Roberto Scardel-la, fu innalzata grazie alla Fond.ne “Mons. C. Faresin” e alle maestran-ze della 3MT Buildings di Frascati

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giugno 2011ilCorriere Tuscolano FRASCATI

Anagnina, sequestrati i terreni venduti a Roma

Nei giorni scorsi sono apparsi articoli di stampa che riporta-no notizie su una indagine in

corso – che confermiamo, con i relati-vi procedimenti assunti – da parte del-la Procura di Velletri per la cessione di un’area, destinata ad edilizia econo-mica e popolare, da parte del Comu-ne di Frascati a favore del Comune di Roma.La vicenda trae origine da una richie-sta del Comune di Roma per l’acquisto dell’area cui il Consiglio Comunale di Frascati, dopo aver fatto valutare il terreno al perito demaniale nominato dalla Regione Lazio, diede nel 2001 il proprio assenso. Il valore del terreno venne fissato dal perito in € 6.700.000 e la Regione, cui spetta la vigilanza sui terreni di demanio civico, autorizzò la sdemanializzazione dell’area e la suc-cessiva vendita.La cessione dell’area si è perfeziona-ta il 28/1/2010 ed oggi la Magistra-

tura sta valutando in particolare un aspetto: il pagamento del terreno non è stato fatto direttamente dal Comu-ne di Roma, ma i soldi al Comune di Frascati li hanno versati le cooperative che lo stesso Comune di Roma aveva precedentemente individuato come as-segnatarie delle aree del Piano di Zona “Anagnina 1”.Le due Amministrazioni, Roma e Frascati, hanno concordato questa

procedura per abbreviare i tempi di conclusione della cessione. Diversamente il Comune di Roma avreb-be dovuto assumere un finanziamento di circa € 6.700.000, pagare il terre-no a Frascati e poi riven-derlo, sempre alle stesse cooperative, alla stessa cifra, circa € 6.700.000. In ogni caso Frascati avrebbe incassato il valore stabilito

dalla perizia e le cooperative avreb-bero pagato lo stesso prezzo, versan-do però i soldi al Comune di Roma e non anticipandoli a Frascati per conto del Comune di Roma stesso, come in-vece è avvenuto.Per eliminare voci incontrollate si segnala che all’Agenzia del Terri-torio – Servizio Pubblicità Immo-biliare Roma 1 (la ex Conservatoria dei Registri Immobiliari) l’atto in

questione è stato trascritto in data 29/1/2010 e dalla trascrizione risulta quale cedente il Comune di Frascati e nuovo proprietario il Comune di Roma. Lo stesso risulta ad oggi dalle visure catastali: proprietario è il Co-mune di Roma.Quindi, diversamente da quanto ap-parso sul quotidiano “Il Tempo” di sabato 4 giugno il compratore non è cambiato e nessun piano “è anda-to all’aria”. Attuale proprietario del terreno è il Comune di Roma e non, come si potrebbe intendere dal sud-detto articolo, le 22 cooperative cui il Comune di Roma intende successiva-mente cedere le aree. In ogni caso la Procura di Velletri sta valutando la vi-cenda in tutti i suoi aspetti e l’Ammi-nistrazione Comunale esprime fiducia nell’operato della stessa confermando disponibilità e collaborazione per ogni necessario chiarimento.

Comunicato stampa del Comune di Frascati

Sulla questione dei terreni dell’Ana-gnina, lo scorso lunedì 6 giugno c’è stata una conferenza stampa tenuta

dall’opposizione, presso il Bar “Roma”. Ecco il pensiero di alcuni degli intervenuti.

Alessandro D’OrazioConsigliere e Capogruppo lista D’Orazio

Il comune di Frascati decide di cedere que-sti 24 ettari nel 2000 al Comune di Roma a un prezzo di circa 14 miliardi. La cosa poi finì perché il co-mune di Roma man-

dò a dire a un certo a dire che la cosa non gli interessava più perché non aveva i fon-di. Il comune di Frascati ha quindi cercato altri acquirenti usando però quella delibe-ra a favore del comune di Roma. Quando noi abbiamo saputo questa cosa abbiamo fatto una mozione per impedire la vendita e in risposta loro hanno accelerato l’iter. Con quella delibera quindi hanno venduto a dei privati, privati che hanno comprato per conto del Comune di Roma, facendo dopo un giro a tre: hanno comprato que-sti privati per conto del comune di Roma con il patto che il Comune di Roma rides-se questi terreni a loro, che non sono tutte cooperative, visto che ci sono anche dei soggetti privati.

Gino ManciniSub commissario vicario del Pdl

Questa questione è abbastanza importante perché c’è una svendita dei terreni comuna-li ormai decisa dieci anni fa e perfezionata in questi ultimi tempi di aree prestigiose al confine con il comune di Roma che dopo

essere state sdema-nializzate negli anni 2000- 2001 sono sta-te compromesse con il comune di Roma, molto probabilmente per motivi di bilan-cio del comune di Frascati. Da una cosa di ordinaria ammi-nistrazione è diventata però di competen-za della Procura della Repubblica presso la Corte dei Conti perché questo atto che doveva essere fatto tra comune di Roma e comune di Frascati poi in pratica è avve-nuto tra il comune di Frascati, alienante, e delle cooperative non meglio identificate di interesse diffuso. Inoltre è stata fatta una vendita a un prezzo ultrastracciato, lo stes-so perito incaricato dalla Corte dei Conti ha dichiarato che quegli importi non sono assolutamente più attuali, dai 7 milioni di euro di dieci anni fa si è passati a 30 milio-ni di euro attuali. E’ vero che la convenzio-ne prevedeva un abbattimento del 60% del prezzo previsto per una compravendita tra Enti, ma questo salta se si vende, come è avvenuto a dei semplici privati. Si paven-ta un grosso danno erariale perpetrato dal comune di Frascati, si ipotizza forse per coprire una forte situazione negativa di bi-lancio per cui ha dovuto ricorrere a questo atto a scapicollo e senza nessun paravento amministrativo, giuridico politico e tecni-co. Si paventa una situazione simile per dei terreni vicino alla “American Express” per 650mila mc, praticamente una città.

Vincenzo ConteConsigliere e Capogruppo Pdl

Quello che noi contestiamo è che il terreno è stato venduto a dei privati e a un prezzo non attuale. Il terreno poteva essere vendu-

Le opinioni dell’opposizioneParlano D’Orazio, Mancini e Conte

to ma dopo essere stato rivalutato secondo gli indici commerciali. E’ ovvio che va ven-duto al miglior prezzo, cosa che qui non è avventa. Il prezzo doveva essere rivisto non solo con l’indice Istat ma anche del valo-re calcolato in base alla borsa immobiliare della Camera di Commercio di Roma. La collettività deve vendere al miglior prezzo: i beni di uso civico sono patrimonio della collettività, non beni sono nella disponibi-lità diretta dell’amministrazione ma la Re-gione entra in merito, indicando se i beni possono essere venduti e cosa fare con il ricavato, investendoli ad esempio in ope-re primarie, abitazioni per le categorie più

deboli e così via. In-fatti questi proventi vengono versati su un conto vincolato a favore della regione Lazio da cui potran-no essere prelevati in base alle esigenze collettive del comune. Il comune di Fra-scati non ha mai aperto un conto vincolato, lo ha fatto solo dopo la nostra battaglia in Consiglio comunale, ma non è un proble-ma di Pd o di Pdl. E‘ un problema di buona amministrazione della collettività.

M.G.C.

Prima non c’era adesso sì

Sono due gli ingredienti che hanno fatto diventare il ristorante “Pezzafina” sito a Frascati, Vicolo Manara, 2 una tappa

obbligata: l’amore per la cucina e l'ospitalità di due amici. Enrico Troiani, detto "Pezzafina", una vita spesa tra i fornelli e Fausto Soldini da sempre in sala, pronto ad accogliere i clienti ed ascoltare le loro esigenze.Qui troverete un ambiente raffinato e familia-re, con piatti scelti che variano a seconda della stagioni e soprattutto quanto offre il mercato locale giorno per giorno. Infatti, uno dei loro punti forti è che tutto viene cucinato espres-so, con ingredienti freschi e genuini. Anche il vino che accompagna le portate deriva dai produttori locali. Oltre le ricette tradizionali della cucina romana, troverete ricchi e sfiziosi antipasti, ottimi piatti a base di carne, tra cui consigliamo le gustosissime polpette al vino bianco. Il fine settimana non perdete l’occasio-ne di assaggiare dei fantastici primi o secondi

di pesce davvero gustosi, il crudo di carpaccio, l’insalata di polpo, prevale su tutti il baccalà man-tecato da spalmare su croccanti crostini caldi e la “tempura”, fritto leggerissimo di spigo-la, zucchine e gamberi. Non sono da meno i dolci: il semifreddo al pistacchio, il tortino al cioccolato bianco e nero, il tiramisù classico al caffé e alle fragole. Il ristorante “Pezzafina” è il locale adatto per tutte le occasioni: cene tra amici, cene di lavoro, compleanni, avveni-menti speciali. Inoltre per chi vuole all’interno del locale c’è una grotta dove si può cenare in intimità con il proprio partner, potrebbe essere un’ottima idea per San Valentino o prendere un aperitivo con gli amici prima della cena. Tutto questo senza dimenticare che il rapporto qualità prezzo è ottimo.

Francesca Ascolese

Per prenotazioni: Tel: 06. 60651780Enrico: 333. 6572330 - Fausto: 393. 2657397

Aperto solo la sera.Chiuso: domenica intera giornata

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giugno 2011ilCorriere Tuscolano CASTELLI ROMANI

Con il primo con-siglio comunale tenutosi a ini-

zio giungo si è insediata ufficialmente la nuova squadra di governo di Rocca di Papa, così come decisa dai cittadini il 15 e 16 maggio. Il primo cittadino Pasquale Boc-cia, riconfermato con il 53,79% delle preferenze, dopo aver pronunciato il giuramento ha nominato ufficialmente i cinque assessori e distribuito le dele-ghe, così come già annunciato tramite comunicato stampa. A riprendere la ca-rica di vicesindaco sarà Roberto Bar-bante, primo dei consiglieri eletti con 567 voti, il quale passa dalla delega ai Lavori Pubblici all’assessorato alle Po-litiche Ambientali e Servizio Idrico In-tegrato. Marika Sciamplicotti, che già nel precedente mandato si era messa a capo del “Laboratorio Centro Storico” volto alla riqualificazione del borgo in tutti i suoi aspetti, si occuperà per questo mandato della Pianificazione del Territorio, Edilizia Privata e quindi anche del Centro Storico. Una delega che racchiude uno dei punti principali del nuovo programma che è appunto quello di rendere il borgo antico più bello, accogliente e commercialmente attrattivo. A Maurizio Querini, ex ca-pogruppo del Pd e unico neo assessore è andata la delicata delega al Bilancio insieme a Programmazione, Patrimo-nio e Affari Generali. Valentina Trinca invece, tra le più apprezzate nel prece-dente mandato, riconferma il suo im-pegno nelle Politiche Sociali, Educati-ve e della Formazione. E infine Mauro Fei è assessore alle Opere Pubbliche, Manutenzioni Tecniche e Mobilità. Assegnate anche 14 deleghe a consi-glieri e cittadini, a completamento di

un’azione amministrativa maggior-mente funzionale sempre più al servi-zio della comunità. «Ritengo di aver dato la più giusta voce e rappresentan-za a gran parte delle professionalità, categorie ed istanze presenti in questo paese – è stato il commento del sin-daco - La squadra c’è, è composita e capace e, soprattutto, è nutrita di tanto entusiasmo». Alle due new entry della maggioranza, Monia Lucatelli e Luca Santangeli, che è anche capogruppo del Pd, sono andate rispettivamente la delega allo Sportello Unico per le Im-prese ed E-government l’una e ai Ge-mellaggi l’altro. Tra le novità di que-sto mandato, segno di una maggiore sensibilità dell’azione amministrativa per quanto riguarda la valorizzazione del territorio, ci sarà Giulio Croce, ex consigliere, con delega ai Murales e quindi alla riqualificazione del patri-monio artistico del borgo, e Roberta Trombetta, delegata alla promozione del patrimonio storico-archeologico, alla luce anche della recente apertura, dopo quattro anni di scavi, della For-tezza Medievale. Tra i banchi della minoranza si confermano Enrico Fon-di per il centro destra, con Emanuele Crestini, Danilo Romei e Mario Gatta, e Maurizio De Santis per la lista civica “Rocca Futura”.

Michela Emili

Boccia fa il bis Si punta su donne e giovani

La pittrice che vive e lavora ai Castelli, continua il suo per-

corso artistico collezionan-do un altro successo, quello di essere stata selezionata da Vittorio Sgarbi per la Biennale di Venezia. Intan-to verrà inaugurata presso la Chiesa di Sant’Agostino a Cortona (AR), la mostra personale “Sa-crum Facere” che si terrà dal 2 al 19 giu-gno, dedicata al “Sacrificio nel XX seco-lo”, tema diventato quasi tabù per il mondo occidentale che ogni giorno, in nome di nuovi dei, compie “sacrifici” attraverso riti che hanno perso ogni riferimento religioso. Si parte dall’iconografia classica (dipinti di Sant’Agata e San Sebastiano), per arrivare ai nuovi martiri di oggi, in particolare don-ne, spesso vittime di soprusi in tutte le parti del mondo. L’esposizione nasce dall’idea fondante secondo la quale, di fronte alla violenza dilagante, non solo fisica, è la donna stessa che può insegnare alle altre e all’uomo, il significato autentico delle rela-zioni interpersonali, attraverso un cammi-no introspettivo con le parti più profonde di se stessa. I circa 20 dipinti, raffigurano donne appartenenti a differenti etnie dalla struggente espressività, volti che emergo-no dal buio circostante, come in un lampo improvviso, che rivela la loro anima e la forza della loro presenza nel mondo. San Sebastiano e Sant’Agata, accomunati dal-lo stesso destino, quello di non morire per le ferite inflitte dai carnefici, non vengono

rappresentati come nell’ico-nografia classica, bensì at-traverso un linguaggio sim-bolico che permette di an-nodare umano e divino. San Sebastiano appare, ispirato dalla statuaria romana, un eroe che stringe in pugno un fascio di frecce, senza esser-ne trafitto. Sant’Agata sem-

bra offrire al proprio carnefice l’arma del martirio, con la purezza e la fermezza di chi sa che il sangue versato nel sacrificio cessa di appartenere al regno del caso e della fa-talità bruta per divenire atto di libertà, nel dono di sé che avvicina alla divinità. Dal punto di vista pittorico, ciò che colpisce nel quadro dedicato alla giovane martire, è la chiarezza ottenuta non solo attraverso il candore virginale, diafano della pelle, dove le ombre sono ridotte al minimo, ma del corpo stesso che diventa sorgente di luce: la luce diventa materia. La pittrice vuole porre l’attenzione sulla potenzialità trasfor-mativa e salvifica del rito sacrificale, all’in-terno del quale ciò che è stato immolato e offerto viene salvato, riscattato dalla morte e dalla contingenza e trasformato in ciò che vive nell’eterno, nel divino. Attraverso il sacrificio si raggiunge una pienezza di po-tenza che confina con quella degli dei come è scritto nella laminetta orfica ritrovata a Thurii e riportata nel quadro di San Seba-stiano: “Gioisci, tu che hai patito la passio-ne: questo non l’avevi patito in precedenza. Da uomo sei diventato Dio”.

Ivana Lustrissimi

“Sacrum Facere”Roberta Coni alla Biennale di Venezia

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giugno 2011ilCorriere Tuscolano CIAMPINO

30.05% - e personale con i 2.766 voti - pari al 13,49% - della lista civica a suo sostegno “La Città Che Vorrei”.«Abbiamo conseguito un ottimo ri-sultato che ci fa partire con il piede giusto – ha esordito il primo cittadino intervenendo sulle linee della nuova Amministrazione - con slancio ed entu-siasmo, ma allo stesso tempo con senso di responsabilità nei confronti di chi ci ha sostenuto e anche di chi non ci ha sostenuto perché i cittadini sono tutti cittadini di Ciampino e l’amministra-zione resta l’amministrazione di tutta la città. Lavoreremo bene per realizzare gli obiettivi proposti nel programma di questa campagna elettorale redatto con le forze di centro sinistra, che si caratte-rizza per avere come obiettivo primario quello di fornire le rispo-ste sociali, economiche e culturali necessarie alla città. La comunità citta-dina verrà coinvolta con forme di partecipazione già sperimentate, come quella del bilancio parte-cipato e con la creazione di un osservatorio del cittadino per la verifica puntuale degli impegni presi in campagna eletto-rale. Daremo spazio all’utilizzo di nuo-ve tecnologie per la comunicazione – ha proseguito Lupi - in modo da risponde-re il prima possibile a quelle che sono le urgenze e le richieste dei cittadini. Sa-ranno promossi investimenti e politiche

sociali contro la precarietà e l’emargi-nazione, necessari come non mai in un momento così delicato che tocca tutto il paese, non solo la nostra cittadina. Si intraprenderanno azioni al fine di

dare più opportunità di vita e di lavoro alle per-sone che oggi vivono le difficoltà maggiori, in particolare ai disabili. Sicuramente cercheremo di migliorare la mobili-tà e il collegamento tra le varie parti della città per cercare di risolvere le problematiche legate all’inquinamento acusti-co e atmosferico, saran-

no impostate azioni che riducano i di-sagi ferroviari e aeroportuali che ormai determinano in modo negativo la vita quotidiana nella nostra città. Sviluppo economico sostenibile, coesione socia-le, tutela dell’ambiente sono tutti pre-

supposti fondamentali su cui abbiamo basato programma elettorale e sui cui baseremo l’azione amministrativa del mandato elettorale che ci è stato conse-gnato per cercare di realizzare una città più moderna, più vivibile, più acco-gliente» ha concluso il neosindaco. Ha preso quindi la parola anche il leader dell’opposizione di centrodestra, il can-didato sconfitto Anna Rita Contestabile, la quale si è congratulata con la schiac-ciante vittoria di Lupi e augurato buon lavoro alla nuova Amministrazione. «Il risultato del centro-sinistra – ha precisato Contestabile – non deriva però dal presunto buon governo delle precedenti Giunte, quanto dall’abili-tà di chi ha governato di creare un preciso e stabile sistema politico». Duran-te questa prima seduta

del Consiglio comunale il sindaco ha presentato anche la squadra di assesso-ri che amministrerà la città. La nuova giunta sarà dunque composta dal vice-sindaco Mauro Testa (assessore alle In-frastrutture e Decoro urbano), Sabatino Mottola (Ambiente, Viabilità, Trasporti e Protezione Civile), Carlo Verini (As-setto del territorio), Emanuela Gentile (Attività produttive, Lavoro, Statistica e Cultura), Giovanni Terzulli (Risorse economiche e umane, Organi istituzio-nali, Partecipazione), Anna Rita Fraioli (Pubblica istruzione, Pari opportunità, Pace e Solidarietà), Gabriella Sisti (Ser-vizi sociali, Assistenza, Terzo settore, Salute, Casa, Formazione professiona-le, Multiculturalità e Politiche giovani-li). La prima seduta del nuovo Consiglio ha avuto infine il compito di eleggere il proprio Presidente, nella figura del con-sigliere di maggioranza Marcello Muzi, e il proprio vice-presidente, l’avvocato Alfredo Ferretti, conigliere comunale del centrodestra.

Marco Brancaccia

Dopo il ventennio Rugghia-Perandini, l’era LupiIl nuovo sindaco: «Una città più moderna, più vivibile, più accogliente»

Venerdì 20 maggio, presso il parco “Aldo Moro”, il neo eletto Simone Lupi ha ringra-

ziato i suoi concittadini. Con una vitto-ria schiacciante al primo turno, pari al 59,33% delle preferenze espresse, Lupi è difatti il nuovo sindaco di Ciampino.«Comincio col dire grazie – con queste parole il Primo cittadino esordisce dal palco. Un risultato storico quello rag-giunto. Questa è la vittoria della sem-plicità, del programma, delle idee, dei progetti. Non è la mia vittoria, ma è la vittoria di tutti». A condurre l’evento Ascenzo Lavagnini, nella doppia ve-ste di presentatore ed esponente di Sel (Sinistra, Ecologia e Libertà). Presenti anche il sindaco uscente, Walter Enrico Perandini, che ha dichiarato: «I risulta-ti che ci sono stati sono molto positivi, soprattutto in una città che ha cambiato il suo orientamento politico negli ultimi 15, 20 anni. Sappiamo benissimo che

questo risultato non è scontato e che una volta ottenuto non è per sempre. Questo è certamente il punto dal quale Simone deve partire per ottenere le cose che in campagna elettorale abbiamo detto che avremmo fatto, e che è poi il motivo per cui viene eletto un Sindaco e un’Am-ministrazione. Diamo a Simone Lupi la possibilità di lavorare al meglio nei pros-simi cinque anni». A prendere la parola è poi un altro ex sindaco, oggi deputato

al Parlamento italiano, che a Ciampino ha inaugurato la lunga stagione del cen-tro-sinistra, Antonio Rug-ghia, il quale ha dichiarato che: «Il risultato ottenuto è quello di una squadra che ha dimostrato di avere tante persone in sintonia con la nostra Comunità. Abbiamo visto i risultati di tanti no-stri candidati che ci hanno

permesso di fare questo miracolo, inter-pretato così da tutte le parti. Io ho potuto incontrare tanti esponenti politici e tra i tanti risultati che sono arrivati a livello provinciale, regionale ma anche nazio-nale, quello di Ciampino è stato visto davvero come una grandissima vittoria – ha proseguito l’ex primo cittadino. Noi non avevamo un sindaco che si pre-sentava al secondo turno, ma un ragaz-zo che si presentava per la prima volta

e che ha ottenuto un successo strepito-so, che in genere riescono ad ottenere i grandi sindaci che si ripresentano dopo cinque anni al giudizio dei cittadini. E’una vittoria di squadra ma dobbiamo riconoscere a Simone l’aver fatto una campagna elettorale parlando della città con tantissime persone, ha dimostrato di avere credibilità agli occhi dei cittadini e di poter aprire una nuova stagione del centro sinistra a Ciampino» ha concluso Rigghia. Sul palco erano presenti anche Gabriella Sisti e Dario Matturro, Presi-dente del Circolo Udc (Unione di Cen-tro) di Ciampino; Gerardo Labellarte e Mauro Testa per il Psi(Partito Socialista Italiano); Marco Lanzillotta e Anna Rita Fraioli, per la lista civica “La Città che Vorrei”; Giovanni Terzulli, segretario del Pd (Partito Democratico) di Ciam-pino che, con la percentuale del 30%, rappresenta il primo partito della città.

Valeria Manzottu

Festa per il neo sindaco Simone LupiCentinaia i ciampinesi che hanno partecipato all’evento

Continua da pag.1

Marcello Muzi

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giugno 2011ilCorriere Tuscolano CIAMPINO

Abbiamo incon-trato Marco Lanzillotta, il

più giovane Consiglie-re Comunale eletto e gli abbiamo fatto qual-che domanda:Marco, il più giovane consigliere a Ciampi-no e il più votato nella sua lista civica “La Città che Vor-rei”? Si aspettava un tale riscon-tro?Un successo auspicato ma superiore a ogni aspettativa. Segno che proba-bilmente i cittadini hanno voluto pre-miare il lavoro che ho svolto in questi anni per la nostra Città. Un’attestazione di stima, fiducia e sostegno. Ora, terminata la logica dei numeri e dei consensi, bisogna ripa-gare la fiducia che ci è stata accorda-ta con azione e concretezza nel pieno rispetto del programma elettorale che abbiamo sottoscritto . Vogliamo perseguire tutti insieme l’obiettivo di migliorare la realtà di Ciampino. Abbiamo il dovere di realizzare quei progetti. Auspico di raggiungere tutti i punti programmatici attraverso un processo di partecipazione comune che ritengo debba essere il vero se-gnale di cambiamento nell’ammini-strare il territorio.Nella vita è un ingegnere delle Fer-rovie dello Stato, cosa l’ha spinto ad avvicinarsi alla politica?Ci sono molti Giovani che dimostra-no la voglia di mettersi in gioco e di assumersi responsabilità al servizio della propria Comunità, con l’obiet-tivo di migliorare la realtà in cui sono cresciuti. La conoscenza e lo studio del territorio maturata in questi dieci anni di attività di volontariato, asso-ciazionismo, imprenditoria giovanile e attività professionale mi ha spinto

ad intraprendere anche questa nuova sfida alla quale dedicherò com-petenze, attenzione, ascolto e innovazione. Credo che la nostra ge-nerazione abbia le carte in regola per determi-nare la realtà in cui vi-viamo e quindi il nostro

futuro. Questo genere di consapevo-lezza, accompagnata ad un giusto concetto di meritocrazia, può vera-mente rappresentare la svolta per affrontare le sfide che ci attendono.Qual è il contributo che si auspica di portare in Consiglio comunale?Il mio Impegno sarà sempre guidato da quattro valori fondamentali: Qua-lità, Sviluppo, Innovazione e Lealtà. Ho intenzione di mettere al centro dell’operato l’attenzione verso il cittadino, attraverso ovviamente un gioco di squadra. Sono certo che costruiremo una città pronta alle sfide della socie-tà che cambia: sicura, piacevole e vicina alle famiglie e ai giovani. Ritengo che si debba promuove-re e ampliare, anche attraverso il contributo delle strutture sovra-comunali, il settore Sicurezza, con una sorveglianza più capillare nei nostri quartieri; un controllo più evidente e continuo delle no-stre strade; una lotta più forte e responsabile a tutela delle nostre realtà economiche ,che rappresen-tano il presupposto irrinunciabile per lo sviluppo di Ciampino. Gli imperativi che sono certo riusci-rò comunque a portare all’interno delle nuove stanze dell’Ammi-nistrazione saranno “Giovani”, “Sviluppo Sostenibile”, “Nomadi” e “Aeroporto”.

V. M.

Lanzillotta, il più giovane«Puntiamo su sviluppo e innovazione»

Marco Lanzillotta

All’indomani della sua vittoria elet-torale, abbiamo

intervistato a caldo al pri-mo cittadinoSimone, quando ha capi-to che le cose per lei vol-gevano al meglio?Una sensazione positiva l’ho cominciata ad avere, in primo luogo girando per le scuole, quel lunedì 16 maggio, quando mi accorgevo che fortunatamente le persone che si re-cavano a votare erano molte. E questo, visto l’assenteismo dal voto riscontrato a livello nazionale, è un aspetto importante per tutti, a prescindere dai colori politi-ci. Solo in tarda serata ho cominciato a capire davvero che le cose volgevano al meglio, perchè i risultati che arrivavano erano ottimi, quasi inaspettati per essere il primo turno e considerati i sette candi-dati alla carica di sindaco.Il suo primo pensiero appena eletto?In quel momento non c’è stato un solo e unico pensiero, ma tanti messi tutti insie-me senza però alcuna priorità di impor-tanza. Si pensa alle persone che ti hanno sostenuto, a quelle che hanno creduto in te da sempre e a quelle che non erano del tutto convinte. Il sogno si era finalmente realizzato e ora cominciava davvero que-sta bella avventura da primo cittadino.Quali sono i primi tre obiettivi che in-tende centrare a breve scadenza, dicia-mo entro il 2011?Gli obiettivi principali, che sono sta-ti introdotti all’interno del programma elettorale, ruotano sostanzialmente su tre precisi elementi: idee, merito ed energie. Sarà nostro intento dedicare una grande attenzione ai principali servizi erogati ai cittadini all’interno del Comune, cosic-ché la qualità dei medesimi possa mai

venir meno e l’attività amministrativa possa es-sere dinamica, trasparen-te, moderna e funzionale. Una particolare attenzione sarà rivolta alla questione dei danni acustici/ambien-tali, prodotti sia dall’ec-cessivo numero dei voli di scalo dell’aeroporto di

Ciampino G. B. Pastine, sia dall’intenso traffico dei pendolari che attraversano soltanto ma non vivono la nostra città. Poi un nuovo arredo urbano, migliori col-legamenti ferroviari per i lavoratori fuori città, abbellimento dei giardini e dei par-chi pubblici, energie ecosostenibili, spor-tello welfare e del volontariato, opere di intervento sulla viabilità e manutenzione dell’edilizia scolastica.Quanto sente il peso della responsabili-tà che il suo nuovo ruolo implica?Il peso della responsabilità c’è, ma c’è come in un qualsiasi altro lavoro che comporti un profondo senso civico, eti-co, morale e ce ne sono molti di lavori importanti per questi aspetti. Essere Pri-mo cittadino è una bella opportunità per se stessi, dimostrando quanto si è capaci e, soprattutto, per gli altri, cercando di far andare le cose nel modo giusto, quel-lo più giusto per la collettività e per un senso più generale di appartenenza alla Comunità.Cosa si sente di dire alla cittadinanza?Quello che mi sento di dire alla cittadi-nanza è che l’impegno che metterò ogni giorno sarà tanto, in virtù della mia perso-na e della fiducia che i cittadini mi hanno affidato. Sarò aperto a qualsiasi critica mi si voglia fare, ascoltando le voci della gente con la speranza davvero di non de-ludere nessuno.

Valeria Manzottu

«L’impegno che metterò ogni giorno sarà tanto»

Intervista al neo sindaco Simone Lupi

Simone Lupi

Quasi un anno dopo l’affidamen-to, il Tar del Lazio ha deciso di annullare il bando con cui il

Comune aveva dato in gestione per tre anni due asili nido. Importo a base d’asta: 3 milioni 762 mila e 380 euro più Iva, ossia oltre 4 milioni di euro. Un bando pubblicato durante l’estate e cambiato in corso d’opera. Proprio questo il pro-blema principale: il comune di Ciampi-no ha modificato le specifiche del con-corso, ma non ha prorogato i termini di scadenza, rendendo dunque difficoltoso alle ditte che volevano partecipare per gestire gli asili, presentare un’offerta ben fatta. Per questo motivo la società Espe-ria Srl aveva presentato ricorso al Tar del Lazio. Già lo scorso 26 novembre i

giudici amministrativi avevano accolto la richiesta di sospensione del provve-dimento e dunque la sentenza - deposi-tata lo scorso 26 maggio - era nell’aria. Adesso la nuova amministrazione dovrà pubblicare un nuovo bando. Questa la storia. Il 29 luglio del 2010 il comune di Ciampino pubblica sul suo sito Internet il bando per la gestione dei due asili nido, per il periodo che va dal primo settembre 2010 al 31 luglio 2013. Il termine per la presentazione delle offerte viene fissato al 27 agosto 2010, dunque c’è quasi un mese di tempo, anche se si tratta di un mese non propriamente dedicato al lavo-ro. Il 17 agosto, però, con una determi-nazione dirigenziale, il comune di Ciam-pino modifica il bando - in particolare i

Caos asili nidoIl Tar annulla il bando da 4 milioni di euro

requisiti tecnici per la partecipazione - e lo co-munica sempre sul sito istituzionale, ma lascia invariata la data di pre-sentazione delle offerte. Il punto incriminato è il seguente. Nel bando ini-ziale al punto 10.3 ven-gono previsti i requisiti: a) gestione negli ultimi tre anni (2007-2009) di almeno un asilo nido can capienza di almeno 60 po-sti; b) la gestione, con esito positivo, negli ultimi 5 anni (2005-2009) di almeno un asilo nido con capienza di almeno 60 posti a favore di una pubblica amministrazione. Il 17 agosto i due punti vengono così uni-ficati: a) gestione, con esito positivo, negli ultimi 5 anni (2005-2009) di almeno un asilo nido con capienza di almeno 60 posti a favore di una pubblica amministrazione. Modifiche non sostanziali, dicono gli am-ministratori ciampinesi nelle memorie di-

fensive. «Con essa sono stati radicalmente mo-dificati i requisiti tecni-ci di partecipazione alla gara» scrivono invece i giudici nella sentenza. In pratica, sostiene il Tar, con la modifica vengono esclusi tutti

quelli che hanno “solo” gestito per 3 anni un asilo con la capienza indicata e i cri-teri diventano più selettivi, escludendo di fatto una buona fetta di partecipanti. «Ove la stazione appaltante modifichi il bando dopo la sua pubblicazione, inter-venendo sui requisiti di partecipazione alla gara - si legge ancora nella sentenza - è tenuta a riaprire i termini per la pre-sentazione delle offerte e ciò per lasciare effettivamente inalterate le condizioni di partecipazione alla procedura ad evidenza pubblica».

Debora Piergallini

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giugno 2011ilCorriere Tuscolano CIAMPINO

Lo diceva già Benjamin Franklin che il tempo è denaro e devono averlo creduto anche gli ideatori

della banca del tempo avendo istituito una sorta di istituto di credito che incen-tiva il baratto delle ore libere.“Hai tempo? Mettilo in banca. Non ne hai? Chiedilo in prestito” questo è il mot-to sui volantini diffusi dall’associazione “Il Tempo Ritrovato” che con il sostegno del comune di Ciampino e il finanziamento della regio-ne Lazio sta portando avanti questa iniziativa.Il meccanismo è molto semplice, si diventa correntisti con una quota associativa di 10 euro annui e si offre il proprio tempo libero per aiutare altri sulla base delle proprie capacità. C’è chi tiene lezioni di giardinaggio, chi di cucina, chi offre ripetizioni o insegna a giocare a burraco e chi a usare il computer. Quando si è in credito si riceve un cedolino, una sorta di assegno, che darà il diritto di richiedere ciò di cui abbiamo bisogno, in modo da aiutarsi reciprocamente senza dover mettere mano al

portafoglio. Per saperne di più, ne parlia-mo con Dario Tempra, referente informa-tico dell’associazione.Che effetto ha questo tipo di banca sul-la gente?L’effetto più importante è la creazione di amicizie. Le banche del tempo vor-rebbero essere non soltanto un momento di aiuto reciproco, come il caso di una signora che aveva bisogno di un passag-

gio in macchina e con un paio di telefonate l’abbiamo accontentata. Vorrebbero anche essere quella che in pas-sato era la comune solidarietà, l’aiuto dei vicini che oggi non c’è più a fronte di bisogni che invece sono rimasti.Quindi colmano un vuoto lasciato dalla società?In effetti sono state riconosciute anche a livello legisla-tivo come elemento di coesione sociale e in funzione di questo vengono concessi dei finanziamenti. Noi ad esempio abbiamo avuto 6mila euro che ci hanno per-messo di acquistare un pc, stampare i volantini e realiz-zare qualche evento.

Come si può diventare correntisti?Normalmente si è presentati da un socio ma anche se non si conosce nessuno si può aderire, compilando una scheda di iscrizione in cui iniziare a dire cosa ci piace-rebbe dare e ricevere. All’inizio uno non sa mai cosa può dare, convinto di non saper fare niente, poi invece parlando si scopre che ha potenzialità interessanti e utili.Come si fa a sapere cosa si può ricevere?C’è un tabellone online accessibile ai soci che possono sapere in tempo reale cosa richiedere, anche se internet funziona poco, molti preferiscono i contatti tra soci o con la segreteria. I luoghi in cui svolgere le attività come si scelgono, deve necessariamente essere casa del correntista?I luoghi possono essere anche i boschi, perché ultima-mente stiamo organizzando uno scambio per andare a cercare erbe spontanee commestibili.Qual è l’attività più richiesta dai correntisti?Molto richiesti sono i corsi di cucina salutare e quelli di informatica.Qualcuno è mai andato in rosso in questa banca, ri-cevendo e non dando il proprio tempo?Di solito capita il contrario, io ad esempio sono andato in eccesso di credito facendo dei corsi di informatica. Nello statuto è specificato che entro l’anno si deve anda-re in pari con le attività per cui abbiamo stabilito che se anche si accumulano più ore di credito non se ne ricono-scono mai più di 20 alla fine dell’anno. In ogni modo chi è sotto oltre un certo limite non può più chiedere finché non si rimette in pari. Lo sportello della banca del tempo presso il comune di Ciampino è aperto al pubblico ogni lunedì e venerdì dalle ore 9.30 alle ore 12.30 e il giovedì dalle ore 15 alle ore 17.

Sara Satta

Se avete tempo mettetelo in banca Apre uno sportello dedicato alla Banca del Tempo

Dario Tempra

Banca del tempo, cos’è

La banca del tempo vede la luce per la pri-ma volta in Gran Bre-

tagna negli anni 80, con il nome di “LETS” (Local Exchange Trading System), originata da un bisogno strettamente economico. Nasce così un sistema di mercato alternativo, con le stesse regole ma con una moneta propria. Il fe-nomeno si diffonde rapidamente in tutta Europa e nell’America del Sud. Dagli inizi degli anni ‘90 a Parma e a Santarcangelo di Romagna si affacciano le prime esperienze italiane. Al momento si con-tano circa 400 banche diffuse su tutto il territorio nazionale. Ma lo spirito che anima oggi le banche italiane si discosta dall’originario modello inglese proprio per il concetto del tempo che ne è il fon-damento. Non si valutano regole di mercato ma si guarda al fine ultimo che è la miglior gestione del tempo e la ricchezza in termini di rapporti umani e interpersonali che un’esperienza come questa consente. Lo Stato Italiano, con la legge n. 53 del 2000 (comunemente conosciuta come legge sui congedi parentali), incentiva la diffusione di que-ste iniziative, ponendole tra le misure positive a sostegno della flessibilità di orario e di uno svilup-po solidale nelle singole comunità locali. Nel 2007 nasce a Roma, l’Associazione Nazionale Banche del Tempo, con lo scopo di rafforzare i legami tra le associazioni esistenti e di favorire la nascita di nuove banche. S.S.

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giugno 2011ilCorriere Tuscolano CIAMPINO

I risultati delle elezioniCandidato Simone Lupi

Sinistra ecologia e libertà: Fuiano 147, Bakr 3, Altieri 5, Bavaglini 23, Baldassarri 14, Bellillo1, Borriello 16, Caruso 27, Catracchia 5, D’Alessandro 24, D’Angeli 7, D’Orazio 10, Del Monte 40, Engst 6, Fabrizi Sardi 9, Ferretti 45, Fusco 34, Gagliardi 7, La-ganà 27, Mortellaro 40, Mottola 87, Mucci 14, Percolo 36, Sorrentino 13.

Casini Udc:Addessi 331, Pierantonio 135, Ponzi 142, Diodati 178, Empoli 233, Guercini 128, Matturro 152, Aceti 47, Auricchio 21, Bensaia 13, Berlettani 0, Borsani 91, Coltella 265, Croce 12, De Benedetto 8, Donati 34, Guercio 0, Impinto 6, Ippoliti 2, Martinelli 0, Palombo 0, Signoretta 2, Saccheri 37, Trovato 9.

Lupi Sindaco: Fraioli 281, Ricciardi 257, Aloia 59, Alto-belli 17, Avella 53, Berardi 127, Brunone 24, Carenza 103, Casani 18, Castagna 10, Coccia 7, Criscitiello 67, D’Ambrosi 45, Datti 16, De Pascale 15, Di Fabio 155, Di Giacomo 37, Ferroni 47, Lanzillotta 389, Lorenzini 12, Petrucci 60, Savi 123, Statuti 22, Tomaino 223.

Pd: Terzulli 184, Bruno 5, Ciotti 108, Ciubota-ru 52, Colucci 279, Corrias 321, Fiorini 239, Gentile 449, Giglio 238, Khalili 25, Mastroianni 250, Muzi 473, Natali 105, Nicolaci 230, Nuzzo 135, Pazienza 454,

Perandini 457, Perinelli 134, Peroni 180, Piccari 365, Sudano 281, Vendittelli 48, Verini 311, Vittoriani 105.

Partito Socialista Italiano: Testa 655, Adamo 120, Cammalleri 14, D’Angelo 17, De Pace 132, Forciniti 19, Ignoffo 1, Labellarte 0, Liuzzi 17, Madda-loni 6, Martinelli 17, Mortellaro 0, Peluso 1, Petrucci 4, Proietti Orzella 18, Reo 0, Sacco 21, Schiavulli 0, Tumminieri 0, Vec-chio 2, Cocchi 0.

Annarita Contestabile Pdl: Balmas 374, Boccali 428, Capanna 140, Ferretti 235, Olivieri 131, Gullotto 162, Di Fulio 229, Augello 17, Apicella 92, Comella 209, Cannavicci 216, D’Andrea 25, D’Elia 39, Dell’Agnese 5, Fazzini 16, Guglielmi 143, La Manna 9, Loiacono 25, Lucarelli 11, Melari 78, Olmetti 47, Palillo 61, Polimeno 136, Villarosa 62.

Socialisti Riformisti Pensionati:Accardo 1, Capodicasa 0, Poletta 0, Sura-ci 0, Botta 0, Santoni 0, Turano 0, Bassotti 0, Scherillo 0, Perna 0, Esposito 0, Sette 0, Merlino 0, Di Giacomo 14, D’Amico 0, Bucciarelli 0, La Franca 0, La Manna 0, Montegrande 0.

Cambiare si può:Acciari 106, Lucangeli 19, Cavicchia 54, Marchigiani 25, Aletras 41, Comandini 7, Cubani 17, Alviano 9, Della Vecchia

43, Cava 38, Smrekar 7, Degli Esposti 12, Cioccarelli 8, Costanzo 112, Carta 15, Capobianco 13, Anastasio 4, Verna 14, Sammarco 54, Nardoni 36, Fratini 8, D’Isidoro 27, Macera 5, Falsini 6.

Riformisti per Ciampino:Merlettano 15, Capitoni 4, Castellani 41, Ciotti 5, Conversa 1, Succhiella 3, Mazza 10, Luciani 0, Vittoriani 1, Fieni 2, Pulcinelli 1, Francone 0, Pacella 10, Torricelli 6, Pagliei 6, Surico 0, Lucatelli 0, Palmieri 3, Somma 7, Ulizi 0, Villa 4, Vassallo 2, Miniaci 1.

Realtà ciampinesi: Amato 3, Basescu 1, Bova 17, Campagna 4, Carboni 7, Carletti 0, Caruso 5, Cipriani 1, Crespi 8, Crisostomi 5, Di Carlo 3, Di Lecce 4, Federici 1, Galipo’ 34, Gallavotti 26, Grasso 97, Lacz 25, Lucia 11, Ludovici 2, Peca 2, Quattrini 5, Scacco 20, Scogna-miglio 0, Tanzini 2.

Carmen De Santis Città Attiva: Casentini 50, Arsenali 6, Bacaro 5, Belmon-te 6, Campanile 2, Cataldo 13, D’Onofrio 3, Dottori 4, Genziani 13, Ginnetti 14, Inno-cenzi 3, Martella 44, Micali 10, Murabito 8, Puddu 8, Pugliesi 35, Scollato 30, Stefanelli 5, Stromboli 29, Tassoni 10, Tomaselli 16, Uberti 2, Varlese 19, Violante 19.

Massimo ZitoFli: Bianchini 23, Lo Bianco 5, Niccolich 37,

Marinangeli 31, Petrini 25, Sandu 0, Pe-dretti 3, Gallus 0, Capelloni 1, Loffredi 3, Cavilli 3, Cuomo 1, Carassai 0, Zannetti 0, Giacomodonato 1, Eletto 1, Mariotti 3, Agostani 0, Vittori 0, Grisorio 0, Zarneri 0, Grossi 6, Granato 0, Zannetti 0.

Sergio PedeApi: Allori 24, Bertocchi 3, Bona 3, Casalino 11, Germondari 14, Filippini 32, Forte 6, Guida 24, Magnante 12, Maiuri 0, Man-nelli 5, Napoleoni 4, Panico 7, Peluso 31, Penna 5, Pietrini 12, Ricci 78, Sauri 24, Scarcia 95, Tanchella 67, Tramontano 11, Trenta 4, Vittori 0, Zuffo 4.

Alessandro PorchettaFederazione della Sinistra: Costantini 26, Mariani 28, Marcopoli 8, Pranzo 3, Gazzellini 3, Chiarinelli 5, Cici-no 47, Boccini 8, Delle Fontane 9, Hendi 7, Rita 3, Argento 1, Cipressi 14, Corsico 9, D’Angeli 7, Porchetta 9.

Elio Santoro IdV: Isidori 57, Sadek 1, Barbato 28, Boiano 62, Candi 29, Calabria 1, Foglia 3, Galizia 22, Ginanneschi 11, Grici 4, Livi 5, Man-gone 6, Murgante 1, Piccari 12, Pompili 21, Riva 6, Calandra 17, Sansone 9, Scor-sino 27, Staroccia 0, Trovalusci 0, Tufano 7, Vanich 11.

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giugno 2011ilCorriere Tuscolano CIAMPINO

AL PHYSICAL GLOBAL RIABILITATIONda settembre il nuovo corso di

ANTIGRAVITY YOGA

L'Antigravity Yoga è una disciplina che ha origini americane ed è arrivata solo recentemente nel nostro paese. E’ un’attività davvero innovativa. L'Antigravity Yoga apporta benefici di più discipline: Yoga, Pilates e Danza. L’Antigravity Yoga è una tipologia di fitness progettato per aumentare la salute del corpo in generale e l'agilità fisica, divertendosi e diventando più belli. L'Antigravity Yoga consiste in una ginnastica quotidiana per effettuare performance acrobatiche utilizzando l'amaca antigravità. La tecnica è stato creato da alcuni ginnasti per esplorare l'aria ed è stata modificata e ampliata per adattarsi alla disciplina dello yoga. Con l'aggiunta di tecniche di danza, pilates e ginnastica, l'Antigravity Yoga rappresenta una ginnastica completa per tenersi in forma e disintossicarsi dalla compressione della gravità. L'Antigravity Yoga prende in considerazione entrambi i significati della parola antigravità, lavorando sia sull'approccio fisico che su quello mentale. Le basi di questa disciplina, riguardano le proprietà benefiche apportate dal lasciare il corpo in sospensione, grazie all'utilizzo di un'amaca. Effettuare l'Antigravity Yoga è ideale per le persone che soffrono di mal di schiena, perché oltre a dar sollievo alla colonna, viene migliorata anche la circolazione dei liquidi. Una lezione dura 45 minuti, e con il tempo imparerete a gestire al meglio il vostro corpo. Si inizia con uno o due piedi in appoggio per poi lasciare il corpo in completa sospensione. Ogni lezione termina con la fase di rilassamento, mentre si dondola sull'amaca in un atmosfera illuminata solo da candele.

Per informazioni e prenotazioni:PHYSICAL GLOBAL RIABILITATION

Ciampino (Morena) Via E. Gragnani, 8 (fianco Chiesa Gesù Divino Operaio)Tel. 06.454.73.144 – 333.92.95.838 – www.physicalglobalriabilitation.it

ANTIGRAVITY YOGA

NOVITÀ

È stata inaugurata in Via Panta-nelle 10, a Ciampino, la “Casa Solidale”, un centro diurno nato

con lo scopo di aiutare le persone fragili. Si tratta di una villa confiscata alla ma-fia che grazie al Consorzio Valcomino è potuta diventare una struttura comuna-le di alto spessore sociale. “Le persone fragili sono quelle che hanno un ritardo cognitivo, motorio, portatori di handi-cap – con queste parole l’ex assessore ai Servizi Sociali, Emanuela Coltella, apre l’inaugurazione avvenuta lo scor-so 9 maggio - Queste persone devono essere integrate nella propria Comunità. Una città non può definirsi tale se non è attenta alla qualità di vita dei cittadini con disabilità”.La realizzazione di questo progetto è stata resa possibile grazie al contributo di 70mila euro che la Provincia di Roma “ha convintamene assegnato al Comune di Ciampino”. Queste le parole dell’As-sessore alle Politiche Sociali e per la Famiglia, l’On. Claudio Cecchini. “Qui oggi c’è l’orgoglio che si vuole dare al

servizio, vista anche la qualità degli ambienti – ha continuato l’Assessore – Questa struttura, di grande pregio, offrirà un doppio beneficio: sarà di supporto per i disabili e offrirà una soluzione per i familiari che spesso si trovano ad affrontare da soli un peso insop-portabile”. L’On. Cecchini con-clude il proprio discorso facendo un grande in bocca al lupo agli operatori che vivranno poi questa

struttura nella quotidianità.L’inaugurazione della “Casa Solidale” ha visto anche l’intervento dell’ormai ex sin-daco di Ciampino, Walter Enrico Peran-dini, che ha voluto ringraziare “in partico-lare il Consorzio Valcomino che in questo progetto ci ha creduto. Non si tratta di una struttura sanitaria, ma è un luogo preposto a dare sollievo alle fragilità delle perso-ne. Speriamo di riempirla entro un mese e mezzo e renderla completamente ope-rativa per questa estate. La Casa Solidale riempie di orgoglio Ciampino – conclude Perandini – ed è un esempio di collabora-zione tra strutture pubbliche e private per un obiettivo di grande valore sociale”. La villa che ospita questo progetto si estende su tre piani e ospita, al suo interno, anche una palestra, una cucina per i ragazzi, una grande sala con camino. All’esterno la presenza di un orto consentirà agli ospiti della “Casa Solidale” di cimentarsi anche con l’arte della coltivazione e di stare a contatto con la natura. Per info: [email protected]

Valeria Manzottu

“La Casa Solidale”Per aiutare le persone fragili e le loro famiglie

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giugno 2011ilCorriere Tuscolano CIAMPINO

Nella calda domenica del 29 maggio è stato possibile visi-tare una struttura che da qua-

si 30 anni è presente nel territorio di Ciampino e che ospita 18 persone, tra adolescenti e adulti, portatori di han-dicap e alcuni assistenti che con loro condividono la propria esistenza.Quest’anno è la seconda edizione di un’iniziativa che mira a far conoscere a quante più persone possibili la realtà di questa Comunità. Guenda, fondatri-ce del progetto insieme ad Anna e ai piccoli Fabio e Maria, ci spiega come vivere con questi ragazzi dal 1981 sia un’esperienza di crescita continua. Fa-bio, ad esempio, vive in Comunità da quando aveva 5 anni. Lui ha una disabilità verbale, ossia non è in grado di parlare, ma nei suoi occhi trapelano le emo-zioni e i sentimenti di chi comprende e dice tutto.

“Il Chicco” fa parte delle 135 Comunità dell’Arca, presenti in tutto il mondo, e quella di Ciampino, il prossimo 11 dicembre, taglierà il traguardo dei 30 anni. Presente a questa giornata anche il neo-sindaco

Simone Lupi, che ha ricordato i tempi trascorsi in questa struttura durante il suo servizio civile.La struttura è composta da tre unità abitative, dove dormono i ragazzi e i loro assistenti, più due laboratori, “Il Nido” e “Il Mulino”, dove è possibile praticare diverse attività, dalle cerami-che alla palestra, dalla sala plurisen-soriale all’idromassaggio. Lo spazio esterno è molto vasto e proprio all’en-trata è possibile notare un grande orto, dove gli abitanti della Comunità colti-vano vari prodotti della terra. La novità di quest’anno è rappresentata da grandi vasi in cui i ragazzi hanno seminato di-

verse piante medicinali. Ognuno, all’interno de “Il Chicco”, è messo nelle condizioni di sviluppare al meglio le proprie abilità. Questi laboratori rappre-sentano la loro scuola.Questa struttura è in parte la Provincia di Roma, ma la maggior parte del sostegno questa Comunità lo riceve da attività commerciali locali e da altre asso-ciazioni tra cui il gruppo “Lions Club di Ciampino”. La giornata a porte aperte, che è stata allietata anche quest’anno dalle performance musicali di “Strada-banda” e dal concerto dei “Taverna Zebra”, si è con-clusa con una messa con coro Congolese. Durante l’omelia il vescovo ha ricordato che la cosa più im-portante per gli adolescenti e gli adulti che vivono al “Il Chicco” è stare insieme agli altri, perchè non sono diversi. Anzi, è nella loro particolarità, ci dice

Guenda “che sta tutto l’essere prezioso di queste persone”. Un affetto e una dedizione che colpiscono quella che gli assistenti riservano a tutti gli abitan-ti diversamente abili della Comunità, oltre a quello ovviamente dei genitori e dei nonni presenti. Anche tra gli stessi “inquilini” non mancano gesti di unione e condivisione. Durante la messa passa tra le sedie Daniele, affetto da sindrome di Down, che si ferma qualche istante ad accarezzare e baciare sulla testa Francesco, un altro suo compagno di vita costretto su una carrozzina. Quando chiediamo a Magda Ver-decchia, responsabile de “Il Chicco” di Ciampino, cosa possono fare i cittadini per la sua Comunità, lei risponde: “A noi serve soprattutto la vostra com-pagnia ed è per questo che, quando volete, potete venirci a trovare e fare merenda insieme ai ragazzi”. L’invito è rivolto a tutti.

Per info e prenotazioni: [email protected]

tel: 06-7961612 www.arca-it.org

Valeria Manzottu

Porte aperte alla Comunità “Il Chicco”Persone con e senza disabilità che condividono insieme la loro vita

Il sindaco Lupi in visita alla Comunità “Il Chicco”

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giugno 2011ilCorriere Tuscolano MARINO

A Marino i vecchi rancori sono difficili da dimenticare, in specie a livello politico. Sarà

che siamo in un paese, ma i torti pas-sano dal politico al personale e vice-versa in modo così naturale che spes-so si fa fatica a distinguerli. Non ha meravigliato gli abitué del consiglio Comunale, quindi, assistere ad una seduta di insediamento caratterizzata da battibecchi, ripicche, accuse, ve-late minacce e alzate di voce. Alle nomine di rito, consiglieri comuna-li, presidente del consiglio, vicepre-sidente e assessori sono seguiti dei botta e risposta tra maggioranza e op-posizione che fanno intendere chiara-mente che non ci sarà tranquillità di animi durante questa consigliatura. A dire la verità, è stata l’illustrazione delle linee programmatiche da parte del Sindaco ad iniziare i malumori. Il messaggio di Adriano Palozzi alla minoranza è stato: “Se volete col-laborare siamo contenti, ma la col-laborazione si deve dimostrare sul programma e siccome i nostri pro-grammi sono totalmente diversi e si-

curamente voi non condividete il no-stro, noi andiamo avanti anche senza di voi. Abbiamo ottenuto il 61% di consensi sul lavoro svolto in questi 5 anni e sul programma presentato, quindi se siete d’accordo con i punti programmatici bene, altrimenti noi non è che cambiamo il programma su cui abbiamo ottenuto voti e vittoria”. Il primo a rispondere è stato Ugo Onorati che ha ricordato come la nuova legge elettorale, di fatto, re-leghi l’opposizione ad un compito pressocché inesistente, visti i numeri, quindi l’unica collaborazione pos-sibile è l’assenso, che no può essere una prerogativa di una vera opposi-zione, e ancora: “L’unico potere del-la minoranza è fare proposte, biso-gnerà vedere se la maggioranza avrà l’intelligenza di recepirle”.Da citare senz'altro Umberto Mi-notti (Pdl), Presidente del Consiglio uscente, che ha lasciato il suo ruolo a Stefano Cecchi (Costruiamo il De-centramento), che ha illustrato il new deal della Coalizione dei Moderati di

Palozzi: “La strada che la nostra mag-gioranza sta prendendo è molto chia-ra ed è stata premiata dall’elettorato. Non c’è più destra in questo schiera-mento, mentre c’è molto centro. Non c’è La Destra di Storace o altre liste affini, ma ci sono gli amici dell’API e dell’UDC. Ecco noi stiamo creando una nuova strada per questa coalizio-ne, qualcosa di nuovo per Marino e la gente l’ha capito, senza tornare a vec-chie ideologie e schieramenti”.Ma già l'intervento di Sergio Ambro-

giani (Pd) che si è dichiarato offeso sia per i toni peren-tori del Sindaco, sia per le dichia-razioni contenu-te nella relazione programmatica, non ultimo per l’appellativo ‘fra-zioni’ usato per il territorio di Bovil-le, ha cominciato a scaldare gli animi.

A questo punto è di nuovo intervenu-to il Sindaco che si è tolto ‘qualche sassolino dalla scarpa’ post- eletto-rale. Ha ricordato le accuse di cui è stato fatto oggetto durante la cam-pagna elettorale: “Accuse che hanno chiamato in causa la mia persona e la mia famiglia. E io mi ricordo tutto, state tranquilli, certe cose non si pos-sono dimenticare. Chiedo più rispet-to, soprattutto verso i miei cari, io ho due figlie piccole e certe cose fanno male e vi avverto che comunque non ho più intenzione di porgere l’altra guancia. Se continuerete così, mi tro-verete pronto a reagire”.La risposta del capogruppo Pd, Ema-nuele Ciamberlano non si è fatta at-tendere: “Signor Sindaco, che vuol dire con questo ‘mi troverete pronto a reagire’? E’ per caso una minaccia? Qui nessuno le ha mancato di rispet-to, qui si confonde la politica con le questioni personali. Non può venire qui e dirci che se vogliamo collabo-rare dobbiamo sempre dire sì, non ci servono questo tipo di aperture. La

nostra sarà una politica costruttiva e nell’interesse della città, ma non cercate di far passare che non rispet-tiamo il risultato elettorale, perché è falso”. E a coronare l'atmosfera tesa c'è stata la discussione urlata tra il capogruppo Pdl, Biagio Cianci e Ambrogiani, sui diversi punti di vista politici.Ma le questioni personali sono state

ancora le vere protagoniste, quin-di Marco Rapo, dopo aver fatto un acuto parallelo con la situazione nazionale e Rutelli non ha potuto non ricordare il cambio di casacca dei suoi ex amici della Margherita, Domenico Lamanna a Gianfranco Bartoloni (Api), ora con Palozzi, con il secondo neo nominato asses-sore all’urbanistica. Domenico La-manna, ci ha messo del suo con uno sfogo contro Onorati, reo, secondo lui, nella passata amministrazione di non essersi dimesso, dopo averglielo promesso, per farlo entrare in Con-siglio Comunale. Insomma, dopo 3 ore di un Consiglio che avrebbe dovuto essere un pro forma si è ar-rivati alla sospensione dopo aver ascoltato sfoghi e malumori vari e a quel punto gran parte del pubblico accorso se ne è andato a casa a man-giare. Non siamo così sicuri che vor-ranno ripetere l'esperienza...

Francesca Marrucci

Al via la seconda legislatura PalozziMalumori e accuse in Consiglio Comunale

Fabrizio De Santis Viene riconfermato vicesindaco e riceve le seguenti deleghe: lavori pubblici,

edilizia scolastica, servizi cimiteriali, programmazione e interventi di urbanizzazione.

Marco Ottaviani con le deleghe di: bilancio, affari generali, tributi, patrimonio e partecipazioni.

Gianfranco Bartoloni New entry dell’API, con le deleghe: urbanistica e assetto del territorio.

Remo PisaniAltra new entry del Pdl, con le deleghe ai servizi sociali, servi alla persona,

decentramento, ambiente, pubblica istruzione.

Otello BocciCon le deleghe: cultura, sport e spettacolo.

Giuseppe Bartolozzicon le deleghe: sviluppo economico e attività produttive, rapporti con gli

enti sovracomunali, turismo e promozione del territorio, risorse sovracomunali.

Mauro CatenacciCon le deleghe: polizia locale, viabilità, trasporti, sicurezza, innovazione tecnologica, pianificazione urbanistico- commerciale, politiche giovanili.

Assessori e deleghe

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giugno 2011ilCorriere Tuscolano MARINO

I commenti al risultato elettorale marinese sono stati vari, dai toni trionfali del vincitore Palozzi ai

toni mesti del perdente Onorati, ai toni critici della coalizione di centrosini-stra, a quelli soddisfatti di Tammaro e Rapo. Ecco un breve escursus delle dichiarazioni post-elezioni con valuta-zioni e auspici, soprattutto del centro-sinistra.

Flaviano Marrucci (Segretario Prc). Le cause della sconfitta: un can-didato non più in grado di convo-gliare su di sé il consenso che ave-va ottenuto solo qualche anno fa;

il Pd avrebbe dovuto tirare la volata e invece ha prodotto più che altro una campagna debole e senza appeal; i ver-tici regionali del Pd avevano già dato Marino per perso; la destra ha prodotto una metodologia che fa capo al vecchio modo di far politica, con un “clienteli-smo” spudorato, promettendo qualsia-si cosa a chiunque. Cosa fare in futu-ro: parlare con chi ci è simile, nelle idee e nei programmi. Abbiamo pensieri nuovi, persone nuove, nessun interesse personale, voglia di fare. da qui ripartia-mo ed è possibile, e forse per certi versi auspicabile, che tale analisi coinvolga anche Rapo, Panella, Tammaro.

Ugo Onorati. Le cause della sconfit-ta: È probabile che la nostra coalizio-ne non sia riuscita a far percepire fino in fondo le propo-ste innovative di un centrosinistra, che ha iniziato il

suo percorso propositivo da meno di un anno. Cosa fare in futuro: Riparti-remo per riconquistare la fiducia della gente con serietà e umiltà.

Ivano Ciccarelli (Segretario Verdi). Le cause della scon-fitta: PD locale “delle emorragie”, delle regie occulte e dei trasversa-lismi; l’IDV che gioca a guardie e ladri! SEL a na-

scondino; i risultati eclatanti e sospetti di certi personaggi del centrodestra che portano a casa migliaia di preferenze senza nemmeno aver fatto campagna elettorale. Cosa fare in futuro: bisogna iniziare a lavorare da subito intorno ad una candidatura credibile, perché evi-dentemente quella scelta non ha raccol-to tra la gente quanto si sperava.

Giordano Sgrignuoli (Segretario Gio-vani Democratici del Pd). Le cause della sconfitta: È mancata la forza di

Risultati elettorali, parola ai protagonistiI commenti delle diverse forze politiche dopo il voto

rappresentare una alternativa credi-bile. Non è tanto una questione di singoli nomi. Ab-biamo compiuto sforzi eroici per ri-comporre un puz-zle andato in mille pezzi negli ultimi anni, a causa di esperienze di governo burrascose, opposizione insoddisfa-cente ed eterne battaglie nelle quali si scorgevano più le ambizioni personali che i temi programmatici. Cosa fare in futuro: una opposizione allo stesso tem-po intransigente e costruttiva, non solo in Consiglio Comunale ma soprattuto tra i cittadini, insomma non andiamo in letargo e cominciamo da subito a rico-struire. Si è conclusa una stagione della politica marinese, sono saltati un po’ tutti i vecchi schemi. Quando si conclu-de una stagione anche chi l’ha vissuta deve prenderne atto dando la possibilità ad altri di vivere quella presente. Serve persone nuove, giovani o meno, purchè portatrici di idee e pratiche nuove.

Daniele Priori (Fli). Commento alla percentuale di voto: Il risultato conse-guito da FLI a Marino, in linea con il dato nazionale, sebbene al di sotto delle aspettative, può rappresentare nella no-stra città un significativo punto di par-tenza. I 267 voti (pari all’1,3%) sono stati raccolti da FLI in venti giorni di

campagna elettorale, con un partito ap-pena nato e ancora da strutturare a tutti i livelli, una lista non del tutto rappre-sentativa del territorio e una campagna elettorale media-ticamente riuscita e del tutto auto-finanziata. Cosa fare in futuro: Al di là della rappre-sentanza all’inter-no del Consiglio comunale intendiamo continuare il no-stro lavoro all’interno della Coalizione dei Moderati offrendo il nostro soste-gno e il nostro contributo allo slancio dell’Amministrazione Palozzi in questi cinque anni, guardando con attenzione agli amici dell’Udc e dell’Api.

Adolfo Tammaro. Commento alla per-centuale di voto: siamo soddisfatti, visto che partiva-mo con un candi-dato che non ha mai fatto politica e che viene dal vo-lontariato, nessun manifesto abusivo, nessun partito ed ex politico in lista, nessuna promessa elet-torale, nessuna cena elettorale, nessun politico invitato come padrino o madri-na. Siamo gli unici che hanno messo in chiaro sotto Internet i costi della cam-pagna elettorale e le donazioni ricevute.

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Purtroppo però a Marino il Cambia-mento non c’è stato e Palozzi ha avuto una affermazione molto rilevante, con mezzi e metodi molto diversi dai no-stri. Cosa fare in futuro: sappiamo che dovremo lavorare ancora tanto e non siamo scoraggiati sapendo di poter contare nel nostro movimento su delle risorse umane e professionali davvero rilevanti. Abbiamo un sogno: Vogliamo

Ben Vivere a Marino e continueremo a lavorarci.

Adriano Palozzi. Le cause della vit-toria: il 61% ottenuto da tutta la Co-alizione dei Moderati disegna chiara-mente le molte possibilità vincenti che esistono di andare “oltre il vecchio centrodestra”, allargando i confini e rimanendo vincenti grazie soltanto

alla buona poli-tica e alla buona amministrazione; promossa a pieni voti la scelta dei candidati al Con-siglio comunale che, si può ben

dire, hanno funzionato da ulteriore va-lore aggiunto. Cosa fare in futuro: un dato politico forte e certamente non casuale che con l’impegno di tutti, l’umiltà e la volontà autentica di cam-biare marcia può diventare metodo e aprire la strada verso un nuovo ciclo politico amministrativo per le città, le regioni e l’Italia di domani.

Marco Rapo. Commento alla percen-tuale di voto: riguardo al risultato otte-nuto dalla mia coalizione, la sensazione netta è proprio che a Marino sia cam-biata la sensibilità dei cittadini verso la società civile, quanto meno rispetto al trend nazionale, anche se è indub-

bio che ad essere premiato in as-soluto sia stata la coalizione di go-verno uscente, se-gno evidente che la maggioranza dei cittadini è contenta del paese e fiduciosa del programma che hanno approvato. E' la democra-zia. Un risultato così netto sinceramente non me l'aspettavo, ma forse non lo im-maginava nessuno. Cosa fare in futuro: continuerò il mio lavoro in Consiglio Comunale come nella precedente con-sigliatura, il mio obiettivo e del gruppo che rappresento resta il bene del paese e dei cittadini, in tal senso mi adopererò senza preconcetti o preclusioni, come d'altra parte ho sempre fatto. E ovvia-mente stiamo ponendo le basi per un progetto politico più ampio, perché la priorità per tutti adesso dovrebbe essere riportare la politica a Marino.

Francesca Marrucci

Sesta auto incendiata a Via Aldo Garga-no. Ormai sembra essere una persecu-

zione quella che affligge gli abitanti di que-sta strada residenziale al centro di Marino. In meno di 6 mesi 6 auto date alle fiamme, e almeno altrettante fatte oggetto di atti di vandalismo. In una strada di neanche 100 metri di lunghezza, circondata da palazzi e verde, è ormai chiaro che si nasconde uno o più piromani e vandali che si divertono ad intimidire e minacciare gli abitanti. Pur-troppo ancora niente è riuscita a carpire la Polizia, che continua a pensare, proprio come gli abitanti della strada, che si tratti di

qualcuno che vive nella stessa via. Intanto altri danni e atti vandalici sono stati segna-lati con sempre più frequenza al parcheggio gratuito di Via Rosa Venerini. Anche qui, oltre alle auto bruciate a febbraio, si è assi-stito ad un’escalation di danni: ruote bucate e trafugate, specchietti, tergicristalli e vetri distrutti, auto capovolte e ammaccate, sia-mo ormai ad una media di una denuncia al giorno e purtroppo spesso i cittadini colpiti non si rivolgono nemmeno più alle autorità e si rassegnano a pagare il danno di tasca propria.

F. M.

Auto incendiate e danneggiate. L’allarme cresce

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giugno 2011ilCorriere Tuscolano MARINO

I risultati delle elezioniCandidato sindaco Adriano PalozziApi:Bartoloni Gianfranco 289, Marcaurelio Franco 116, Bartoletti Raffaella 17, Borzillo Mario 0, Caucci Giuliana 3, Chiacchierini Francesco 8, Conte David 10, De Luca Oriano 131, Im-besi Maurizio 29, Lamanna Domenico 204, Mancini Sara 5, Manzi Enzo 141, Mastrella Stefano 5, Palmacci Alessandro 0, Pompei An-drea 8, Pompili Claudio 9, Ranghelli Loredana 8, Rapo Massimo 50, Rosati Anita17, Pietro Errico Scacchi 7, Silvestrini Elisabetta 34, Mirko Spadini 6, Tidei Francesco 22, Ziantoni Tiziano 40.

Costruiamo il decentramento:Cecchi Stefano 585, Zomegnan Pietro 134, Di Clemente Fabiana 47, Scanni Paolo 19, Pan-zironi Antonella 28, Sebastiani Catia 20, Dia-manti Cristian 8, Pompili Adriano 7, Censori Maria Giovanna 9, Amato Cristian 21, Olivieri Giulia 11, Quattrociocchi Antonella 7, Guerra Fabio 43, Diana Nicola 8, Girolametti Giaco-mo 4, Panarese Marcello 22, Pistolesi Massi-mo 10, Massarut Marco 20, Giorgioni Adriano 4, Alibardi Valerio 18, Novelli Elisa 12, Cimino Ylenia 7, Sambucini Marco 10, Casavecchia Carlo 0.

Fli:Barbarossa Giovanni 4, Bellanti Sabina 41, Bianconi Franco 0, Ceccolini Andrea 1, Cop-pola Ivan 0, Smrekar detta Susi Suzi, Di Meo Giuseppe 0, Di Cristofano Alessandro 0, Fal-chetti Sarah 0, Giannini Alessandro 27, Ian-notta Thomas 8, Lamorte Valerio 18, Leandri Barbara 1, Lorenzini Lorenzo 1, Marra Grazia 1, Mastantuono Rinaldo 83, Priori Luca 1, Ri-ghetti Federica 1.

Forza del sud:Petrocchini Vincenza 0, Gangemi Alfonso 0, Sipari Stefano 0, Parlato Stefania 0, Rossi Mi-chela 0, Santoro Roberto 0, De Muro Antonia 0, Mazzeo Michele 0, De Nichilo Antonio 2, Colantoni Attilio 0, Trezza Sabrina 0, Ventrice Massimiliano 0, Figoli Anna 0, Librobuono Arianna 0, Rossi Alessandro 0, Oliverio Gian-franco 1.

Idee nuove:Amore Andrea 60, Augello Giuseppe 14, Bal-dassi Pietro 21, Bevilacqua Massimo 60, Cam-marota Maurizio 15, Catenacci Mauro 334, Costi Daniele 8, De Paola Luigi 13, Del Mastro Simone 199, Di Litta Rocco 6, Galassini Tullio 117, Gastaldi Cristina 57, Gullo Giuseppe 30, Iacobelli Daniela 8, Maggi Armando 0, Padua-no Guido 42, Pagliarini Emiliano 122, Palozzi Gabriele 56, Prosperi Sara 14, Romoli Enrico 41, Sinca Toma Romulus 70, Federici Davide, Terribili Cesare 83, Trinca Massimiliano 140, Volturno Alessandro 30.

Pdl:Buzi Attilio 61, Cecchetti Massimo 232, Cherri Giordano 428, Chiappa Giovanni 492, Cianci Biagio 340, Crisanti Andrea 257, De Simone Feliciano 449, Giordano Alberto 37, Manni Augusto 306, Marchetti Raoul 490, Martella

Fabio 211, Mercuri Federico 0, Minotti Umber-to 524, Minucci Cinzia 225, Moretti Giorgio 78, Pasqualini Stefano 261, Pisani Remo 758, Pompili Ettore 251, Primiero Alberto 0, Prinzi Massimo 268, Pucci Alfredo 127, Silvagni Fa-bio 949, Tisei Mario 124.

Udc:Audino Saverio 22, Antonini Gian Carlo 0, Bennato Alfredo 29, Casertano Valerio 5, Cavalli Pietro 0, Cerroni Fabrizio 8, Cortesini Paolo 231, De Acetis Marco 283, Franco Ema-nuela 8, Giudi Tiziana 7, Litardi Fabrizio 0, Mancini Umbertina 14, Martini Maurizio 86, Masi Paolo 23, Pandolfi Maria Stella 39, Paoli Daniele 5, Pezzano Domenico 0, Serafini Rita 19, Vinciguerra Ettore 20, Cristiana Vittori 6.

Uniti per Marino:Acquaroli Tommaso 0, Bartolone Rossano 4, Bonacci Elvira 2, Corradetti Marco 5, D’Avino Vittorio 3, De Santis Stefano 1, Di Bernardi-ni Pietro 0, Di Giampietro Stefano 0, Eleuteri Alessandro 0, Farina Manlio 2, Sholeh Haj Mir-fattah Tabrizi 1, Ioli Marco 54,Mercuri Franco 2, Onorati Stefano 3, Serafini Maurizio 8, Verde Maurizio 5, Zampilloni En-rica 2.

Candidato sindaco Alfredo Tammaro

Lista Tammaro:Trezza Vincenzo detto “il Giudice” 13, Forbici-ni Alfredo 27, De Leo Santo 19, Dibello Serena 3, Lavitola Giovanni 15, Carbonelli Marco 89, Lolli Vito 9, Tariciotti Claudio 12, Di Giam-bernardino Giuseppe 8, Caccavalle Roberto 21, Fabbri Domenico 14, Carbone Daniele 2, Fuschini Nicola 2, Scudetti Tonino 8, Ermani Francesco Maria 1, Loffredo Teresa 0, Zanno-ni Tullio 20, Scopetta Ennio 18, Conti Fabio 5,Battistelli Massimo 0.

Marino Futura:Dibello Donatella 39, Sanna Maria Rita 38, Onorati Gian Marco 12, Priori Maria 16, Nati Maria Grazia 20, Rufini Giovanna Maria 35, Caffarelli Cristiana 8, Capoccia Federica 2, Severini Cristiana 1, De Conteris Elisabetta 1, Tammaro Marco 9, Ioculano Clementina 0, Meconi Michele 4, Petrillo Alessandra 1, Men-tucci Marilena 18, Pettinella Roberta 15, Mi-carelli Virginia 4, Studer Stefania 2, Cicchinelli Daniela 4, Di Bartolo Roberta 0, Cantisano Eu-genio 4, Percivati Stefania 3, Ciavarella Maria 0, Valente Daniela 6.

Marino Pulita:Paris Cristiano 8, Gentile Antonietta 1, Ozzimo Francesco 1, Mesci Laura 0, Rossini Giordano 0, Onorati Dalila 1, Cioffi Daniele 0, Turchi Ric-cardo 5, Andreuzzi Andrea 5, Ziantoni Davide 4, Vicini Daniele 1, Dibello Mario 1, Acquaro Francesca 3, Scudetti Silvia 1, Bornaccioni Va-lentino 4, Raimondi Giovanni 0.

Candidato sindaco Alessandro Lioi

Lista civica Santa Maria delle Mole:Brugneti Lorenzo 1, Carvana Giovanni 5, De

Luca Francesco 8, Di Corato Leandro 0, Di Lauro Daniela 5, Di Rollo Tommaso 7, Grilli Monica 6, Iacullo Antonio detto Tonino 25, Lioi Lorenzo 13, Maino Luigi 2, Malorgio Giaffreda Daniele 11, Minnoia Giuseppe 9, Parrino Giuseppina 3, Tortorella Nicola 4, Volo Gerardo 3, Zattera Andrea 1.

Candidato sindaco Marco RapoLista Marco Rapo Sindaco:Allori Umberto, Bertocchi Elisa Rosa, Bartolo-mei Domenico 28, Bordi Antonina detta Anna 4, Capolei Mara 24, Carmesini Alex 76, Cen-soni Bruno 84, Di Marco Simona 7, Fanasca Mario 33, Frabetti Marco Massimo 18, Galas-sini Daniele 12, Leandri Arianna 58, Moretti Clarissa 15, Moretti Luca 5, Nardi Alessio 4, Pisciarelli Stedan Silvano 33, Rocca Antonio detto Antonello 13, Sileri Emanuele 45, Tra-montozzi Vanessa 18, Trinca Simone 39, Vitti Maura 21, Zelinotti Carlo47.

Azione cittadina:Alba Simone 32, Bardelloni Sabrina 19, Bo-nacci Paola 18, Cenci Francesco Maria 21, Chiappa Daniela 68, Fanasca Federica detta “Architetto” 69, Giorgi Simone 26, Greggi Michela 14,mMartella Marino 14, Moretti Adriano detto “Fioraio” 39, Moretti Alessia 7, Natalini Massimo 8, Nucci Loredana 18, Pala Riccardo 5, Paolacci Francesca 10, Petricola Annalisa 8, Pomente Barbara 3, Sgreccia Ma-ria Francesca 58, Trovalusci Alfredo 12, Vicini Angelo.

Marino Viva:Alfonsi Rita 11, Buzi Fabrizio 7, Caruso Dario 9, Cenciarelli Anna 2, Cecchetti Luca 12, Cic-chetti Nazzareno 4, Ciocci Mauro 5, Fabiani Fabiano 12, Ferraguto Marco 6, Ludovisi Fran-cesca 1, Marcelli Annalisa 3, Marogna Marco 2, Mattioni Romina 3, Navisse Sandro 3, Pic-chioni Giorgio 7, Piazza Giulia Valeria 0, Polizzi Valeria 4, Raponi Marco 4,Romano Serena 3, Vittori Vincenzo 2.

Candidato sindaco Ugo OnoratiPartito Socialista:Mestici Sergio 20, Abbatini Donatella 7, Aldo-vandi Maurizio 0, Barletta Debora 0, Crescenzi Massimo 0, De Pace Pier Luigi 5, Di Marco Augusto 0, Di Tommaso Atlantide 0, Folchi Giovanni 0, Labellarte Giorgia 0, Magalotti Vincenzo 0, Magoga Adriano 0, Montanari Andrea 1, Mortellaro Stefania 1, Nitti Luigi 7, Ottaviani Franco 0, Pellacchia Silvia 0, Schia-vulli Paola 0, Taloni Maria 4, Trinca Quirino Livio 7.

Onorati Sindaco:Saltarelli Luciano, Perugia Daniel 40, Burla Neva 16, Perciballi Giovanni 23, Bova Gino 59, Cannata Gina 32, Di Domenico Antoniet-ta 1, Rossi Valentina 1, Costantini Roberto 28, Toti Stefania 2, Pareschi Antonio 19, Di Giampietro Michele, Pannunzi Giuseppe 8, D’Apolito Tommaso 10, Omiccioli Marcello 13, Brocanelli Armando 8, Casadidio Bernar-dina 4, Minucci Paolo 43, Valeau Silvio 0, Andreuzzi Nestore 83, Cavalieri Barnaba 17,

Giuliani Massimo 0, Ciardi Gianni 18, Castelli Paolo 77,

Verdi società civile:Ciccarelli Ivano 19, Baffi Alessandra 1, Moretti Andrea detto “Robin Hood” 13, Bonessio Fer-dinando detto Nando 0, Rossi Alessia 2, Russo Laura 0, Catalani Anna 2, Santinelli Federica 7, Morrone Marcello 0, Frezza Marco 2, Pische-tola Michele 0, Marchini Claudio 0, Frezza Ro-berto,0, Leoni Umberto 0, Frezza Carlo 0, Spuri Marina 0, Pianozza Emilia 0, Mastrofrancesco Elisa 1, D’Alessio Flavia 0, Rusu Vasile 0.

Lista Sel-Prc-Pdci “La sinistra per Mari-no”:Laurenti Mirko, Alberti Aura, Avello Mauro, Aversa Maurizio 32, Balsamo Barbara 19, Bat-taglia Francesco 3, Bazzocchi Silvia 0, Carletti Marco 17, Caucci Antonella 19, Cipressi Ros-sella 0, Di Paolo Valerio 0, Garibaldi Marco 0,Iacoella Domenico 4, Lino Fabio 5, Mattioli Eros 0, Moretti Carlo 1, Moro Alessio 9, Pal-misano Henos 29, Rizza Karen 12, Sabatino Augusta 9, Serafini Andrea 5, Biffignardi Si-mona 2.

Italia dei Valori:Petrini Valter, Mercuri Andrea, Gumina Orietta, Aiello Gaspare, Cesarini Ernesto detto “Don Chisciotte”, De Paoli Michela 1, Di Stefano Venanzio 0, Nicolini Silvio 0, Cortese France-sco 0, Mastrogiacomo Stefania 0, Marcotulli Francesco 0, Savo Daniela 2, Di Stefano Luigi, Bellucci Fabio 0, Di Carlo Maria Rita 0, Lorenzi Cinzia 0, Valente Ida 0, D’Aversa Antonio 1, Vavalle Rita 0, Mineo Patrick 1, Comandini Alessandro 0, Raparelli Anna 1, Foschi Anna Francesca 4, Ottaviani Matteo 19,

Pd:Ciamberlano Emanuele 305, Silvani Franca 150, Alberti Piero 102, Alfarone Carmine Luigi 0, Ambrogiani Sergio 203, Candi Enzo 186, Cappelletti Claudio 1, Cecconi Francesca 5, Ciaglia Claudio 24, De Mastro Simone 2, De Stefani Leda 3, Di Marco Quirino 188, Eleu-teri Simone 144, Iozzi Enrico 153, Mureddu Daniela 1, Ogrizek Giulia 1, Pantaleo Gabriele 10, Papa Maria Rita 16, Parolise Luca 2, Pon-getti Riccardo 89, Raparelli Massimo 18, Ri-itano Massimo 142, Trabalza Domenico 118, Villani Alberto 15.

Candidato sindaco Giuseppe Panella

Lista comunitaria “Panella Sindaco per il Comunicipio”:Furlan Andrea, Alivernini Santino, Bagnarelli Emanuela, Birilli Visia 0, Biagini Alessio 15, Buttazzo Daniele 0, Caselli Ugo 8, Ceccarelli Eraldo 33, Dell’Omo Ivano 1, Eramo Loreto 0, Fanasca Bruno Giancarlo 8, Frillocchi Giusep-pina 3, Giannetti Giammarco 4, Giuliani Fabri-zia 0, Lippo Franco 5, Luzzi Marcella 2, Nigro Stefania 3, Pellegrini Luana 1, Trobbiani Katia 8, Vasile Rossella 1, Violo Giovanni 0.

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