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Tour delle Società 2016 10 febbraio 2016 Il Csi ospite della Nettuno Leggi Via De Gasperi 47 e pensi a una palazzina in pieno centro. Invece, trovi un impianto sportivo di alto livello, curato nei particolari e, soprattutto, a misura di bambino e di diversamente abili con scivoli e spazi percorribili in carrozzina: zero barriere architettoniche e un'attenzione ai meno fortunati che ci piace sottolineare con forza. L'accoglienza, come era nelle attese, è delle migliori e il nostro primo desiderio è stato quello di fare un "tour nel tour", conoscere nel dettaglio la "cittadella biancorossa". Presentazione "Ci siamo conosciuti di persona lo scorso settembre" - ricorda in apertura Mario Casu rinvolgendosi al Presidente Alessandro Merella e al Direttore sportivo Gianni Ledda, venuti a trovarci nei nostri uci di Piazza Tola "e abbiamo subito parlato la stessa lingua. L'attenzione alla tutela sanitaria degli atleti e di tutti coloro che praticano attività all'interno dell'impianto è stato il tema caldo dell'incontro e riscontrare il vostro alto grado di sensibilità è stato decisamente gratificante". Da parte sua, Alessandro Merella esordisce così: "In merito alla tutela sanitaria, mi piace sottolineare che la Nettuno, non Tour delle Società 2016 1 Perché il Tour 2016 Ad aprile si aprirà il quadriennio olimpico e la Presidenza del Csi Sassari è al lavoro sulla stesura del programma 2016-2020. Ci avviciniamo a questo evento con l'entusiasmo e il desiderio di chi, da 71 anni, lavora per il bene dello sport di base. Come rinnovare restando se stessi? Semplice: mettendo al primo posto le società sportive. Conoscere i loro problemi e contribuire a risolverli, intercettare i bisogni e i desideri di dirigenti, tecnici, atleti e genitori e provare a realizzarli. Esiste una via, sicuramente faticosa ma entusiasmante, per provare a "fare gol": giocare in attacco. Farsi aprire le porte di casa delle società sportive. Ascoltare e capire, ragionare insieme su quali risposte concrete possiamo fondare il nostro futuro. Siamo ambiziosi, ne vale la pena. Giocare per credere. I dirigenti Csi Con il presidente territoriale Mario Casu c'erano anche Gianni Sini (Segreteria), Giovanni Daga (Direzione Tecnica), Giuseppe Porqueddu (Area Sportiva).

Il CSI ospite della Nettuno

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Leggi Via De Gasperi 47 e pensi a una palazzina in pieno centro. Invece, trovi un impianto sportivo di alto livello, curato nei particolari e, soprattutto, a misura di bambino e di diversamente abili con scivoli e spazi percorribili in carrozzina: zero barriere architettoniche e un'attenzione ai meno fortunati che ci piace sottolineare con forza. L'accoglienza, come era nelle attese, è delle migliori e il nostro primo desiderio è stato quello di fare un "tour nel tour", conoscere nel dettaglio la "cittadella biancorossa".

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Tour delle Società 2016 10 febbraio 2016

Il Csi ospite della Nettuno Leggi Via De Gasperi 47 e pensi a una palazzina in pieno centro. Invece, trovi un impianto sportivo di alto livello, curato nei particolari e, soprattutto, a misura di bambino e di diversamente abili con scivoli e spazi percorribili in carrozzina: zero barriere architettoniche e un'attenzione ai meno fortunati che ci piace sottolineare con forza.

L'accoglienza, come era nelle attese, è delle migliori e il nostro primo desiderio è stato quello di fare un "tour nel tour", conoscere nel dettaglio la "cittadella biancorossa".

Presentazione"Ci siamo conosciuti di persona lo scorso settembre" - ricorda in apertura Mario Casu rinvolgendosi al Presidente Alessandro Merella e al Direttore sportivo Gianni Ledda, venuti a trovarci nei nostri uffici di Piazza Tola "e abbiamo subito parlato la stessa lingua. L'attenzione alla tutela sanitaria degli atleti e di tutti coloro che praticano attività all'interno dell'impianto è stato il tema caldo dell'incontro e riscontrare il vostro alto grado di sensibilità è stato decisamente gratificante". Da parte sua, Alessandro Merella esordisce così: "In merito alla tutela sanitaria, mi piace sottolineare che la Nettuno, non

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Perché il Tour 2016

Ad aprile si aprirà il quadriennio olimpico e la Presidenza del Csi Sassari è al lavoro sulla stesura del programma 2016-2020. Ci avviciniamo a questo evento con l'entusiasmo e il desiderio di chi, da 71 anni, lavora per il bene dello sport di base. Come rinnovare restando se stessi? Semplice: mettendo al primo posto le società sportive. Conoscere i loro problemi e contribuire a risolverli, intercettare i bisogni e i desideri di dirigenti, tecnici, atleti e genitori e provare a realizzarli. Esiste una via, sicuramente faticosa ma entusiasmante, per provare a "fare gol": giocare in attacco. Farsi aprire le porte di casa delle società sportive. Ascoltare e capire, ragionare insieme su quali risposte concrete possiamo fondare il nostro futuro. Siamo ambiziosi, ne vale la pena. Giocare per credere.

I dirigenti Csi

Con il presidente territoriale Mario Casu c'erano anche Gianni Sini (Segreteria), Giovanni Daga (Direzione Tecnica), Giuseppe Porqueddu (Area Sportiva).

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a caso, è stata la prima società di Alghero ad avere il defibrillatore semiautomatico (DAE) all'interno dell'impianto di gioco. Quanto alla parte sportiva, abbiamo conosciuto il Csi nell'estate del 2014 decidendo di partecipare al campionato Mini a 9. L'impatto è stato positivo e ne siamo rimasti piacevolmente soddisfatti. Tanto che abbiamo deciso di far seguire l'iscrizione di praticamente tutte le categorie (Micro, due squadre, Mini a 6 ed Esordienti a 8 oltre agli stessi Mini a 9).

Il discorso prosegue con il giudizio sulla formula della seconda parte della stagione. "Sicuramente ho apprezzato, io personalmente ma in generale tutta la società, la pianificazione della stagione con la Serigrafika Cup: far incontrare le squadre in base alla posizione di classifica è decisamente stimolante e io ricordo di aver detto in più occasioni che quella nostra squadra è, per così dire, 'sbocciata in primavera'. I nostri atleti hanno cioè avuto la possibilità di tirar fuori il meglio di loro stessi e trovare quella fiducia di cui avevano bisogno e della quale, anche ora, si vedono i benefici".

Troviamo supporto anche in merito alle iniziative volte a migliorare i regolamenti. "Ci troviamo pienamente d'accordo sui propositi che muovono queste regole - prosegue Merella - perché mettono in primo piano l'aspetto educativo indispensabile in questa fascia d'età. Mi piace questo voler giocare di squadra tra Società, Csi e ovviamente scuola e soprattutto famiglia".

Il presidente Merella è un tecnico federale (UEFA B) e ha voluto dare un'impronta forte in tema di formazione e competenza dei tecnici. "È un aspetto fondamentale, che non si può derogare. Inoltre abbiamo la fortuna di avere nel nostro staff tecnici che oltre a essere qualificati hanno anche un

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La storia della Nettuno

La Società Sportiva Nettuno nasce ad Alghero il 31 ottobre 1982 per desiderio di alcuni genitori dei giovani atleti che andranno a comporla (tra i quali Agostino Marogna, Paolo Sanna, Roberto Porcu, Antonio Pinna, Andreino Silanos e Carmelo Carboni), col solo scopo di far crescere i propri figli (e non) nell'apprendimento del gioco del calcio, ma principalmente nel rispetto delle regole civili, sociali e sportive, sotto la supervisione tecnica di Francolino Delogu e Nanni Tavera, due bandiere dell'Alghero e della Libertas Alghero che, per chi non è più giovane, portano alla memoria epici incontri di campanile nell'allora sterrato ma sempre glorioso Mariotti. All'inizio dell'attività visto l'età de i r a gazz i e g raz ie a l l a disponibilità dei frati Passionisti si sistema un pezzo di terreno dietro la Chiesa e si inizia l'attività in loco. Dopo un inizio abbastanza sofferto le due squadre si ritagliano uno spazio impor tante ne l panorama giovanile e le soddisfazioni non si fanno attendere: nei primi due anni premi disciplina per tutte le squadre, tale da testimoniare lo spirito e il fair play che ha sempre contradd i s t into l a società fino ad oggi.

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passato da atleti professionisti, come Massimo Demartis (ex Torres, Ascoli e Pescara solo per citarne alcune) e Rossella Soriga (per anni punto fermo della Torres femminile) ai quali chiediamo di mettere la loro straordinaria esperienza a disposizione degli altri allenatori più giovani". Minuti di gioco e tutela nella crescita dei bambiniIl discorso poi si sposta sul tema dei minuti di gioco garantiti a tutti i bambini. "La nostra politica - prosegue Merella - mette al primo posto la qualità del tempo di gioco, più che la quantità. Soprattutto per i bambini agli esordi, riteniamo che debbano essere tutelati e quindi ci sono momenti in cui, qui entra in gioco l'importanza dell'istruttore, può giocare un po' di più e altri momenti appena di meno. Tutto questo se il bambino segue per intero la settimana di allenamenti, perché anche questo è il primo punto del percorso di crescita annuale".

Gli Esordienti a 9: la proposta della NettunoLo stesso Merella avanza dei dubbi sulla categoria degli Esordienti a 8. Il discorso è strettamente tecnico. "Potrebbe in apparenza sembrare di poco conto, ma un giocatore in meno in campo toglie delle possibilità di lavorare sulla parte tattica che, a un anno dall'esordio in Giovanissimi, inizia a essere decisamente importante. Mi spiego: ci sono movimenti, con e senza palla, che ragazzi di 12 anni devono iniziare a conoscere e mettere in pratica. E giocare a 9, quindi con otto giocatori di movimento, ci consente di provare questi movimenti in tutti i reparti. Sono anche io del parere che gli Esordienti a 11 non sono istruttivi in modo particolare per la grandezza del campo in relazione alle capacità fisiche degli atleti, però i fondamentali tattici, a nostro avviso, non possono mancare. Può essere una variazione da studiare anche per il Csi".

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I risultati tecnici arrivano con vittorie nei campionati pulcini, esordienti e giovanissimi sino al conseguimento del secondo posto nelle finali regionali giovanissimi e nel terzo posto nel proprio girone regionale allievi dietro le allora inarrivabili Fulgor Sassari e Torres Sassari e con piazzamenti onorevoli nel prestigioso torneo nazionale allievi "Audax Alghero" e il torneo giovanile under 18 "Città di Sassari". Per quanto riguarda il periodo attuale, la società svolge l'attività sia con la federazione sia con i diversi enti di promozione, nelle categorie che vanno dai "primi calci" sino agli "esordienti"; inoltre si è stretta la collaborazione con il Fertilia Calcio per permettere ai ragazzi che non rientrano più in queste categorie di continuare a svolgere l'attività sportiva sempre nel segno del divertimento e della socializzazione, ma a livello agonistico partendo dalla categoria "giovanissimi" ed augurandogli di arrivare fino alla "serie A". La scuola calcio ormai si è stabilità in pianta stabile nel campo de "La Cunetta" che nel frattempo è stato ultimato di spogliatoi e di spazi limitrofi resi agibili e confortevoli anche con l'impegno dei dirigenti attuali della società. Il giorno 9 Novembre 2013, data storica per la società, si è svolta l'inaugurazione dei nuovi campi (uno di calcio a 5 ed uno di calcio a 8) in erba sintetica di nuova generazione, dove tutti i bambini iscritti svolgono l'attività, sotto la supervisione di tecnici qualificati.

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La scelta di promuovere il campionato degli Esordienti a 8 nasce dalla presa di consapevolezza di tre motivi (riportiamo testualmente quanto presentato in occasione della riunione del 28 luglio 2014):- per una crescita progressiva del piccolo calciatore- per chi ha una rosa di 12/13 calciatori- per chi non può disporre di campi di calcio a 11Il tutto preceduto da una breve video intervista di Horst Wein, ideatore della Cantera del Barcellona (venuto a mancare di recente), nella quale sottolinea come prima dei 14 anni sia inutile far disputare gare in un campo regolamentare per adulti."È come far passare dalle elementari all'università", diceva Wein. Dopo questa intervista ci siamo ancora più convinti a sposare il tema del calcio a "misura di bambino", per usare le parole di Wein.

Detto ciò, il nostro primo obiettivo era di dare i tempi di gioco al bambino, inteso come farli acquisire sicurezza nei propri mezzi: nel caso in cui dovessero sbagliare avrebbero la possibilità di rifarsi in breve tempo. Non abbiamo pensato ai movimenti senza palla che pure sono molto importanti negli anni immediatamente precedenti all'approdo nei Giovanissimi. La proposta di Alessandro Merella è quindi interessante e merita di essere valutata attentamente.

Un grazie di cuore alla SSD Nettuno Alghero per

averci ricevuto e dato la possibilità di crescere insieme nei prossimi anni e a tutti i dirigenti e

tecnici intervenuti durante l'incontro: il Presidente Alessandro Merella, il Direttore Sportivo Gianni

Ledda, i tecnici Massimo Demartis, Rossella Soriga, Giuseppe Cataldi, Uccio Deliperi, Giuseppe

Marino il dirigente Giulio Bardino.

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Le idee in pillole

Due ore di dialogo continuo e serrato, alla ricerca del meglio che il Csi e le Società possono offrire al territorio in ambito sociale, sportivo e culturale. Riassumiamo qui le idee emerse dal confronto tra i dirigenti bluarancio e biancorossi.

• Continuare sulla strada dei regolamenti tecnici aderenti alla nostra realtà sportiva, mettendo al primo posto le esigenze dei piccoli atleti;

• Sostituire gli Esordienti a 8 con gli Esordienti a 9 per iniziare a trasmettere i principi della tattica di reparto;

• Proseguire la strada del disbrigo delle pratiche burocratiche (TOL);

La frase

“Il nostro deve essere un lavoro di squadra:

Nettuno, Csi, Scuola e soprattutto famiglia”.

Alessandro MerellaPresidente SSD Nettuno