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il DIARIO di CASTROVILLARI e del POLLINO ANNO XV N. 19 - 1 DICEMBRE 2017 Il mare d’inverno Foto Mario Bellizzi

il DI ARI O i numeri/ANNO 15/diario19.pdf · puntamento elettorale per il rinnovo del Parla-mento Italiano. I coordinatori dei tre partiti più rappresentativi del centro destra,

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Page 1: il DI ARI O i numeri/ANNO 15/diario19.pdf · puntamento elettorale per il rinnovo del Parla-mento Italiano. I coordinatori dei tre partiti più rappresentativi del centro destra,

il DIARIOdi CASTROVILLARI e del POLLINOANNO XV N. 19 - 1 DICEMBRE 2017

Il mare d’invernoFoto Mario Bellizzi

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il DIARIO - ANNO XV N. 19

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Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia, su mo-dello nazionale, stringono una forte alleanzaa livello locale in previsione del prossimo ap-puntamento elettorale per il rinnovo del Parla-mento Italiano.I coordinatori dei tre partiti più rappresentatividel centro destra, Roberto Senise per ForzaItalia, Pietro Epifanio per la Lega e Leo Batta-glia per Fratelli d’Italia, si sono riuniti per defi-nire un programma politico comune cheguarda oltre le elezioni politiche. «Non siamoconcorrenti ma alleati. Forza Italia, Lega e Fra-telli d’Italia ribadiscono un’alleanza di conte-nuti e di intenti che ha un preciso significatopolitico: noi siamo l’alternativa di governo alcentrosinistra e a Lo Polito, con cui non si gioca,non si tratta, non si collabora. Siamo distinti edistanti. Il nostro comune obiettivo - hannoproseguito i tre rappresentanti - è riaffermare inostri buoni amministratori nella Città e scon-figgere le forze che, anche grazie a stravagantialleanze in stile prima Repubblica, sta disam-ministrando la città». Proprio con questo intento, i tre coordinatoridei principali partiti caratterizzanti il centro de-stra a Castrovillari, hanno inteso riunirsi e sta-bilire linee comuni di intervento per lacoesione ed il coinvolgimento di altri partiti edassociazioni di centro destra.«Si è deciso di incontrare nella prossima setti-

mana tutte le associazione e partiti del centrodestra e definire una comune tabella di marciaperché uniti si vince nell’ottica di una alleanzae non in una fusione. Fare un programma perla città, rispondere ai cittadini, aprire loro leporte senza arroccarsi guardando ai movimenticivici allargando i confini oltre i partiti. Ce lochiedono i cittadini che pretendono serietà,onestà e trasparenza, l’unione si costruisceconfrontandosi con lealtà su temi ed idee con-sapevoli che non siamo un unico partito macon un unico obiettivo: perseguire il bene co-mune per lo sviluppo sociale ed economico diCastrovillari». Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia esprimono ungiudizio fortemente negativo contro la giuntadi centro sinistra e contro il sindaco Lo Polito lacui azione amministrativa si sta caratterizzandosempre più: «all’insegna della superficialità edell’approssimazione in tutti i settori del go-verno della città, ed a pagarne le conseguenzesono i cittadini, speranzosi di un cambiamentopromesso in campagna elettorale mai avve-nuto. Le fibrillazioni, lo scollamento della mag-gioranza e soprattutto il malcontento deicittadini sono la dimostrazione emblematica diquel cambiamento propagandato e disatteso.Il centro destra è la vera alternativa di rinnova-mento e cambiamento».

Paola Gentile

Il Meetup “Castrovillari a 5 stelle” si schiera natu-ralmente contro l’istituzione dell’EcoDistrettoprevisto sul sito dell’ attuale cementeria di Castro-villari.«Le modalità con la quale l’amministrazione co-munale ha agito - si afferma nella nota stampadiffusa dai 5 stelle - proponendo il territorio delPollino come pattumiera della provincia, ci la-sciano perplessi e preoccupati come cittadini diun territorio ad alta vocazione agroalimentare enaturalistica.Un mega impianto di selezione di rifiuti prove-nienti da tutta la provincia, contrasta palese-mente con la tutela dei beni preziosi naturali cheil Parco Naturale del Pollino preserva; contrastacon la tutela delle produzioni agroalimentari diqualità; stride con la tutela della salute dei citta-dini residenti a poche centinaia di metri dal sito.Inoltre, l’istituzione del suddetto EcoDistretto nonincentiverebbe la creazione di posti di lavoro nétanto meno garantirebbe l’assorbimento e la ri-collocazione degli operai della stessa cementeria.Infine, palesemente diverso dalle proposte nazio-nali che il Movimento 5 stelle propone in tema dirifiuti, in linea con l’interrogazione parlamentareportata avanti dal nostro portavoce Paolo Paren-tela».«Constatiamo - concludono gli attivisti del mee-tup - infine il modo di agire di un’amministrazionecomunale che non guarda al bene del territorio eche non fa rete con i comuni adiacenti».

La Calabria è stata protagonista di un grande eventopolitico nazionale, sabato 25 novembre nella Sala delCinema Teatro Ciminelli di Castrovillari.Il punto centrale della manifestazione, “Patto Fede-

rativo tra l’Associazione Fronte Democratico” del Pre-sidente Michele Emiliano e “Piazza Dem” delPresidente Mariella Saladino, è comune: supportarele grandi battaglie intraprese per le tutele ambien-tali, garantire il diritto al lavoro ed alla salute, com-battere contro le ingiustizie sociali. Tre ore di dibattito sui temi dell’occupazione giova-nile, del lavoro innovativo e delle tutele sociali ed am-bientali, presenze e contributi importanti dai duePresidenti Michele Emiliano, Leader PD e, Mariella Sa-ladino, da Domenico De Santis, Vice Presidente delPartito Democratico al Sen. Francesco Lumia, già Pre-sidente della Commissione antimafia, dal SegretarioNazionale Confial Benedetto Di Iacovo a Onofrio In-trona, Presidente dei Socialisti d’Europa, ai quali Fran-cesco Martino, Segretario cittadino, insieme aEmanuela Grassi, Donato Cilifrese, Lucia Blasi, Ferdi-

nando De Noia, e Dirigenti tutti di Piazza Dem, hannodato il benvenuto e l’augurio di una nuova prospet-tiva Politica nel PD e nell’area democratica e sociali-sta. Si è realizzato un filo rosso che cuce i territori,oltre 8 le regioni d’Italia rappresentate, che già unisceuomini e donne, smuove le coscienze delle persone,proprio mentre la politica annaspa e la gente si allon-tana, ribadendo un forte NO alla violenza ed ai so-prusi. Perché la scelta? La domanda posta da tanti aMariella Saladino, Presidente di Piazza Dem, perchéper noi «federarsi è condividere idee e progetti, so-ciali e politici, è lottare, è fare fronte comune, è con-tribuire ad elaborare azioni istituzionali che portinoalla adozione di leggi, norme e provvedimenti per latutela dell’ambiente e dei soggetti deboli, è lavorarefianco a fianco per unire le forze e rendere protago-nisti i cittadini ed i territori». La strada è aperta. Il la-voro Politico sui territori continua, accelerandol’obiettivo, rendendo protagoniste le Piazze e ripor-tando la Politica ai Territori.

P.G.

Piazza Dem sigla un patto federativocon l’Associazione di Michele Emiliano

“Castrovillari a 5 stelle”contro l’EcoDistretto

Castrovillari / I partiti del centrodestra stringono un patto programmatico-elettorale

Peppino Pignataro e Serena Carrozzino, espo-nenti di Alternativa Popolare, sono scesi in piazzaper chiedere la dimissioni del sindaco di Castrovil-lari, Domenico Lo Polito sancendo, di fatto, la rot-tura con la maggioranza di governo. Più disettecento le firme raccolte per esprimere unanetta “opposizione” all’amministrazione in caricaevidenziando le problematiche della città e po-nendo il focus sulla difesa del sociale e dell’agro-alimentare al fine di sponsorizzare prodotti agricolisani e di qualità. «Il messaggio che vogliamo darescendendo il piazza - ha sottolineato Pignatarosulla sua pagina Facebook - è quello di confrontarcicon tutte le voci che vivono un disagio in questacittà, ma anche chi vorrebbe che questa ammini-strazione cominciasse a fare qualcosa per l’abbel-limento urbanistico, per un’attenzione maggioreper le scuole, ma soprattutto far capire che questoterritorio sta vivendo una delle crisi più profondesul versante del lavoro». La chiosa è affilata comela lama di un bisturi: «Caro Sindaco, questo appellovuole essere un invito a scollarti da quella sedia,così come finirla di andare insieme ai tuoi fedeli ainaugurazioni e feste varie. Apri gli occhi, apri gliocchi e vedi ciò che sta succedendo intorno. Inol-tre, i lavoratori in mobilità stanno chiedendo comefosse un’elemosina un giusto riconoscimento eco-nomico per un lavoro fatto con dignità e dedizionee non basta un semplice articolo sui giornali. An-diamo lì, in Regione, a dire che questa politica sullavoro non ci convince e che si deve fare di più. Noitutti verremo con te, i pensionati, lavoratori, i di-soccupati e tutta la gente». P.G.

Pignataro e CarrozzinoRaccolta firme contro Lo Polito

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Probabilmente nel mese dimarzo (la data ancora non èstata fissata) si torna alle urne

per eleggere la nuova Camera ed ilnuovo Senato della repubblica. Sivota con un nuovo sistema eletto-rale, il Rosatellum, un sistema misto,maggioritario e proporzionale. AllaCamera i collegi uninominali sono232 e quelli plurinominali ben 386

mentre, al Senato, sono 109 icollegi uninominali e 200 quelli

plurinominali. In totale, dunque,il Rosatellum assegna 593 col-legi nella quota proporzionale(386 Camera e 207 Senato) e i

collegi uninominali sono intutto 341. Tutto questo al

netto, ovviamente - per arrivareai 630 seggi totali da assegnare allaCamera e dei 315 da assegnare al Se-nato - dei 12 collegi della circoscri-zione Estero Camera e dei 6 delSenato. Le 'nuove' circoscrizioni elet-torali determineranno non il 'quan-tum' delle percentuali dei diversipartiti, che è calcolato a livello nazio-nale, ma il 'dove' e 'chi' verrà eletto.Sono 28 alla Camera e 20 al Senato eracchiudono porzioni di territorio edi abitanti molto grandi. Al Senato cisono circoscrizioni da uno a due mi-lioni di abitanti che varranno pernove regioni (Liguria, Friuli, Umbria,

Marche, Abruzzo, Molise, Basilicata,Calabria, Sardegna, che eleggonoognuna pochi senatori) e, per il resto,i collegi avranno per abitanti unadensità media di 500 mila (nel Matta-rellum era di 125 mila).Infine, le liste bloccate, per quanto'corte' – composte da 4 a 8 nomi allaCamera e da 5 a 8 al Senato, con al-ternanza di genere. Per la Camera laCalabria avrà 8 collegi uninominali,gli stessi già assegnati nel 1993 dalMattarellum per il Senato: Reggio Ca-labria, Gioia Tauro, Vibo Valentia, Ca-tanzaro, Crotone, Cosenza,Corigliano Calabro e Castrovillari.Gli altri 12 seggi verranno assegnatigrazie al sistema proporzionale, cheprevede due collegi plurinominali,ciascuno con 6 seggi: quello “Sud”,con Reggio, Gioia Tauro, Vibo e Ca-tanzaro, e quello “Nord”, con Crotone,Cosenza, Corigliano Calabro e Ca-strovillari. Le votazioni per il Senato prevedono4 collegi uninominali, costituiti inbase all’aggregazione, due a due, deicollegi maggioritari della Camera. Sa-ranno così divisi: Corigliano Calabro-Crotone (Calabria 01);Castrovillari-Cosenza (Calabria 02),Catanzaro-Vibo Valentia (Calabria 03)e Reggio Calabria-Gioia Tauro (Cala-

bria 04). La regione è inoltre costi-tuita in un unico collegio plurinomi-nale, cui sono assegnati sei seggiproporzionali.Se apparirà quanto mai difficile ritro-vare politici del nostro territorio, inposizione utile per essere eletti, neicosiddetti listini bloccati, ci augu-riamo che nel maggioritario possanotrovare spazio candidature locali ingrado di giocarsela in un collegioquanto mai vasto, quale quello di Ca-strovillari che si estende sino al Tir-reno. Chissà se con il RosatellumCastrovillari ritornerà ad essere rap-presentato nei banchi della prossimalegislatura della Camera e del Senato.Bisogna tornare indietro di ben16anni per trovare un rappresentantedi questo territorio eletto alla Cameradei Deputati: nel 2001, nel collegiomaggioritario di Castrovillari (circa lametà di quello attuale) venne elettol’on Mimmo Pappaterra, nelle listedell’Ulivo, con 30.746 voti pari al47,2%, superando il suo principalecompetitor, Paolo Naccarato (ForzaItalia) di circa 4 punti percentuali.Prima di lui, per due legislature, erastato Luigi Saraceni il nostro rappre-sentante di collegio.

Angelo Filomia

Elezioni politiche 2018/ I nuovi collegi elettorali3

• Acquaformosa• Acquappesa• Aieta• Altomonte• Amantea• Belmonte Calabro• Belvedere Marittimo• Bisignano• Bonifati• Buonvicino• Castrovillari• Cervicati• Cerzeto• Cetraro• Civita• Cleto• Diamante• Fagnano Castello• Falconara Albanese• Firmo• Fiumefreddo Bruzio• Frascineto• Fuscaldo• Grisolia• Guardia Piemontese• Laino Borgo• Laino Castello• Lattarico• Longobardi• Lungro• Maiera'• Malvito

• Mongrassano• Morano Calabro• Mormanno• Mottafollone• Orsomarso• Paola• Papasidero• Praia A Mare• Roggiano Gravina• Rota Greca• San Basile• San Benedetto Ullano• San Donato Di Ninea• Sangineto• San Lucido• San Marco Argentano• San Martino Di Finita• San Nicola Arcella• San Pietro In Amantea• San Sosti• S. Caterina Albanese• Santa Domenica Talao• Sant'agata Di Esaro• Santa Maria Del Cedro• Saracena• Scalea• Serra D'aiello• Tarsia• Torano Castello• Tortora• Verbicaro

I COMUNI DEL COLLEGIO DI CASTROVILLARI ALLA CAMERA

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Quel miracolo della vita e de Sono ormai trascorsi più di undici

anni da quando, in un tranquillopomeriggio d’agosto, la spiaggia

tipica dei castrovillaresi, Villapiana Scalo(117) divenne lo scenario di una trage-dia che trafisse il cuore delle comunitàdello Ionio e del castrovillarese: unabambina di tre anni e mezzo moriva fol-gorata mentre cercava una moneta dainserire nella macchinetta per far partireil cavalluccio a dondolo elettrico al lidoStella Maris. La piccola Sara, di Perugia,era in vacanza con i genitori e il fratel-lino. Sara Mariucci, avrebbe compiuto 4anni il 31 dicembre, si stava semplice-mente divertendo con un cavalluccioelettrico, uno di quei giochi che si azio-nano con un gettone e iniziano a don-dolare. A piedi nudi è montata ingroppa alla macchina, ma la monetache voleva inserire le è sfuggita dimano. Per raccoglierla la bambina ha in-filato il braccio sotto la base del giocoma evidentemente la manina ha presocontatto con qualcosa di elettrico (forseun filo scoperto) e la bimba è stata at-traversata da una terribile scossa. Sara ècaduta a terra esanime, davanti agliocchi dei genitori che, atterriti, hannourlato di paura chiedendo aiuto. Labimba ha avuto un sussulto poi non hapiù dato segni di vita. Attorno al corpi-cino sono accorsi i bagnanti presentinello stabilimento. Sono arrivati anche imedici del 118 che hanno caricato lapiccola sull'autoambulanza per traspor-tarla all'ospedale di Trebisacce, ma perla bimba non c'è stato nulla da fare.La famiglia Mariucci, che viveva a Peru-gia (il padre un sottufficiale dei carabi-nieri in servizio a Firenze) era arrivata inCalabria solo due giorni prima. Eraospite di un parente a Francavilla Marit-tima, paese d'origine della madre, equella domenica, tutti insieme, avevanoscelto di andare al mare nella vicina Vil-lapiana. A distanza di qualche tempo, ilpadre della piccola Sara rende pubblico,il commovente racconto della piccolaalla mamma Anna, il giorno prima dellasua tragica morte.«La sera del 4 agosto 2006, prima di ad-

dormentarsi, Sara ha raccontato a miamoglie Anna una storia. Questa è la sto-ria, ve la dono, fatene ciò che riteneteopportuno:SARA: “Quando ero piccola piccola eroin un posto lontano lontano, meravi-glioso, su una nuvoletta…”ANNA: E con chi eri?SARA: “Con Mamma Morena”ANNA: E chi è Mamma Morena?SARA: “L’altra mia Mamma”ANNA: Ma com’è questa Mamma Mo-rena?SARA: “E’ buonissima”ANNA: Più buona di mamma Anna?SARA: “Si”

ANNA: Davvero, sei sicura?SARA: “Si”ANNA: E di che colore ha i capelli?SARA: “Blu”ANNA: E gli occhi?SARA: “Castani come i miei”ANNA: Ma lasceresti mamma Anna perandare da Mamma Morena?Sara le ha risposto di “si” e quella sera sisono addormentate insieme, per l’ul-tima volta.Mia moglie Anna, vista la stranezza delracconto di mia figlia (non conosciamonessuno che si chiami Morena e Saramai, prima di allora aveva raccontatostorie e soprattutto non aveva mai par-lato di un’altra mamma più buona dimia moglie), subito me ne ha parlato.Il giorno dopo, il 5 agosto 2006, alle ore14.00 circa, dopo 3 anni 7 mesi e 5 giornimia figlia Sara è tornata alla casa del suovero Padre, improvvisamente, folgoratada una scarica elettrica, avanti a me e amia moglie, mentre stava giocando conil fratellino Daniele di 5 anni…Alle 17.00 di quel giorno Sara era nellasua piccola bara bianca e dietro di leic’era l’immagine della Madonna raffigu-rata con un lungo velo azzurro al qualeperò non facemmo subito caso scon-volti dal dolore profondo.Il giorno dopo i funerali di mia figlia, ri-pensando ai suoi ultimi giorni e soprat-tutto a quel suo strano racconto dellasera prima, mi metto su Internet e im-mediatamente scopro l’esistenza del

Santuario della Madonna Morena che sitrova in Bolivia, a Copacabana, uno deiluoghi di pellegrinaggio più importantidell’America Latina. La Vergine del Lago,nota anche come Madonna del Velo, sicontraddistingue per il lungo velo az-zurro che le copre il capo e viene cele-brata proprio il 5 agosto il giorno in cuimia figlia è salita in cielo. Chiunqueabbia un minimo di praticità con inter-net potrà direttamente verificare cheMorena, oltre ad essere un aggettivospagnolo che significa “abbronzata,scura” altro non è che la traduzione spa-gnola del nome Mairin, diminutivo diMary, cioè Maria. Lo stabilimento bal-neare dove è avvenuto il fatto si chiamaSTELLA MARIS; Stella Maris è da lungotempo l’appellativo preferito con cui lagente del mare si rivolge a Colei nellacui protezione ha sempre confidato: laVergine Maria.Che questa storia possa portare neicuori di chi soffre, di chi ha paura e di chiha perso la fede la SPERANZA. Speranzache è entrata nei nostri cuori di Mammae Papà con una forza prorompentequando abbiamo realizzato il significatodi questo dialogo “profetico” e in cui lapresenza della Madonna si percepisce inmaniera tangibile».Così termina il racconto del padre dellapiccola Sara, ma dal giorno della sua sa-lita in cielo, accadono tanti fatti prodi-giosi e strani legati a quel piccoloangelo. Il fiore bianco di Sara - Questo rac-conta Palmiro, il nonno di Sara: “Qualchesettimana dopo la morte di mia nipote,eravamo alla fine di agosto, mi sono ac-corto che nel mio uliveto era nato unostrano fiore di colore bianco. Di una spe-cie rara, mai visto prima. L'ho fatto ana-lizzare all’istituto di botanicadell’università di Perugia: è risultato cheera uno stramonio, fiore originario delSudamerica, molto comune in Boliviadove si venera la Madonna Morena, lamamma ritenuta più buona di tuttedalla nostra Sara. Da quel giorno ognianno il fiore bianco di Sara ritorna pun-tuale a fiorire in agosto”.

Gubbio e Padova - Una donna di Gub-bio e una di Padova, in stato interes-sante e malate gravemente, secondo imedici devono abortire. Entrambe pre-gano la piccola Sara ed entrambe diven-tano mamme.Il prete malatoUn giovane sacerdote del Congo, stu-dente a Roma e ospite di una parrocchiaeugubina, viene ricoverato a Perugia inpericolo di vita. Il vescovo Ceccobelli vaa trovarlo e gli regala un ricordino diSara. Il sacerdote lo bacia e lo mettesotto il cuscino. Adesso è guarito.Bimba malata - Una bimba, malata diun tumore al cervello, vede pochissimo

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ella morte della piccola Sarae per i medici non ha scampo anche perchéoperandola può finire su una sedia a rotelleo rimanere sotto i ferri. Dopo una preghierasulla tomba di Sara la bimba viene operata:il chirurgo rivela di aver avuto la sensazioneche la sua mano fosse guidata. La bimba èguarita, va a scuola ed è tra le più brave.Luana in preghiera - Luana Cavazza, 41anni di Latina, affetta da ependimoma, untumore maligno nella zona cervicale, duegiorni prima di sottoporsi all’ultimo esameper essere operata, invitata da un’amicaprega sulla tomba di Sara. Due giorni la ri-sposta della risonanza: guarita. I medici cer-tificano “una guarigione scientificamenteinspiegabile”.Il vescovo testimone - Il vescovo Ceccobelliè testimone di un altro fatto strano avve-nuto a San Martino in Colle dopo una messaper le anime dei bambini defunti: “Tra tantipalloncini lanciati in cielo uno, di colorebianco, si ferma e discende accanto alla sta-tua della Madonna e poi vicino a un ulivocaro alla piccola Sara dove rimane sospesoper tre giorni”.Alla luce di questi fatti prodigiosi, a marzodel 2016,, grazie al decreto irmato dalla pre-sidente della Regione Catiuscia Marini su ri-chiesta del sindaco di Gubbio Stirati, è statopossibile aprire la tomba di Sara, situata nelcimitero di San Martino in Colle e portare lapiccola Sara in processione nella chiesa par-rocchiale. Una folla incredibile (presenti ov-viamente i gentiori di Sara, i fratelli, ifamiliari e tutti i parenti), con gente prove-

niente da tutta Italiae anche dall’estero,l’ha seguita e ha par-tecipato alla messacelebrata da monsi-gnor Ceccobelli allapresenza di altri sa-cerdoti e di padreFrancesco Ferrari, ilparroco, incaricatoanni fa dal vescovo

di raccogliere tutte le testimonianze sui “fattistrani”, tra cui guarigioni miracolose, verifi-catisi dopo la morte della piccola Mariucci.C’è voluta poi più di un’ora per consentire atutte le persone di entrare nella cappella de-dicata alla Madonna Morena, realizzata nellasacrestia, e dove l’artista eugubino LucaGrilli ha scolpito un bellissimo sarcofago dipietra dove riposerà Sara.

Angelo Filomia

Breve intervista esclusiva della mamma di Sara al Diario di Castrovillari

Anna, come è cambiata la sua vita dopo la tragedia che ha colpito la sua famiglia?Mi fa piacere che abbia parlato di tragedia e non di “ disgrazia”. Infatti la grazia ,nellastoria di Sara, nella storia della nostra famiglia ha operato largamente. È cambiato ilmio sguardo sulla vita: nel dare una direzione ai miei passi, guardo la meta. La miameta è il cielo, è l’incontro con Dio Padre e , in Lui, con mia figlia. Perciò in ogni cosache faccio, cerco di essere sempre alla presenza del Signore. Non è facile. Oltre a Sara,ho altri cinque figli e lavoro ( sono infermiera). Il quotidiano è una corsa continua. Manelle corse quotidiane il mio riposo è la preghiera,quel dialogo in cui affido a Lui ognistanchezza e ogni scoraggiamento .

Quanto è vivo ancora nella sua mente il ricordo di Sara?Sara non è un ricordo. Sara è in ogni istante della giornata con me. È un vivere unita alei sempre...non c’è stato un distacco ( se non quello fisico).

Cosa pensa delle guarigioni miracolose attribuibili a Sara?Penso che Dio abbia messo il Suo sigillo su questa storia. Sono il modo con cui Dio cidice che la storia di Sara è un segno di speranza per tante persone che hanno perso lafede. Sara ha davvero incontrato la Mamma celeste, la quale ci prende per mano e ciporta da Suo figlio Gesù.

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Altra giornata particolarmente si-gnificativa quella vissuta il 9 no-vembre dagli studenti dell’I.I.S.

“Garibaldi-Alfano-Da Vinci” - dopo laCerimonia di Inaugurazione dello scorso17 ottobre, svoltasi presso il Liceo Clas-sico “ G. Garibaldi”, in cui, come si ricor-derà, gli alunni erano stati sollecitati ariflettere sui valori di legalità e sul sensodello Stato con esponenti del MIUR, AlteFigure Istituzionali e Rappresentantidelle Forze Militari e Civili del Territorio- questa volta gli studenti sono stati pro-tagonisti di un nuovo incontro, quellocon i Magistrati della Sezione Civile delTribunale di Castrovillari. L’occasione èstata la celebrazione della Giornata Eu-ropea per la Giustizia Civile, che, suiniziativa del Consiglio d’Europa e dellaCommissione Europea, ha voluto sensi-

bilizzare gli studenti ad una riflessionesui temi più delicati all’attenzione della

Giustizia Civile, stante la loro incidenzanei rapporti relazionali della vita quoti-diana. I temi trattati in occasione di questo in-contro sono stati di ampio respiro ehanno riguardato aspetti problematicilegati alla salute, al fine vita ed alla pro-creazione medicalmente assistita: tuttiargomenti di grande interesse, che an-cora ad oggi non hanno trovato unacompiuta soluzione, anche in ambito le-gislativo, stante la diversità di opinioniespresse dai vari rappresentanti e pro-tagonisti della società moderna nellasua poliedrica conformazione. All’incontro hanno preso parte circacento studenti dei tre storici Istituti sco-lastici, accompagnati dai rispettivi do-centi. Dopo il saluto istituzionale deldott. Vincenzo Di Pede, Presidentedella Sezione Civile del Tribunale di

Castrovillari, cui ha fatto seguito quellodel Dirigente Scolastico dell’Istitutoospitato dal Tribunale, dott.ssa Elisa-betta Cataldi, la parola è passata ai re-latori, che hanno affrontato temi digrande spessore e di scottante attualità.In particolare, il dott. Salvatore FrancoSantoro, Giudice del Lavoro, si è occu-

pato delle cure compassionevoli legateinscindibilmente a tematiche di piùampia portata come il diritto alla salute,la libertà di autodeterminazione e l’inci-denza dei costi di alcune terapie sul bi-lancio del Sistema Sanitario Nazionale.La dott.ssa Valeria Castaldo, GiudiceCivile, ha affrontato gli aspetti più pro-

blematici legati al fine vita, mettendo inevidenza l’inadeguatezza dell’attuale le-gislazione a fornire risposte certe al cit-tadino ed al malato, lasciati troppospesso nella solitudine di scelte irrever-sibili. Il dott. Gaetano Laviola, GiudiceCivile, ha parlato della procreazionemedicalmente assistita soffermandosi,in particolare, sull’impatto delle possibiliforme di genitorialità che potrebberoaversi nella società contemporanea, so-prattutto dopo gli interventi operatidalla Corte Costituzionale sulla Leggen.40. Erano inoltre presenti i dottoriGuglielmo Manera e Matteo Prato,entrambi Giudici Civili. Al terminedegli interventi dei relatori si è aperto ildibattito, moderato dal Presidente DiPede, finalizzato a sollecitare opinionicritiche degli studenti, che hanno rispo-sto con grande entusiasmo e manife-stato le loro perplessità e legittimidubbi. Un incontro - come espressodalla Dirigente Scolastica - altamenterappresentativo dell’azione formativadell’Istituto, capace di educare ai valoridel rispetto delle persona, dei diritti edei doveri, dell’educazione alla convi-venza civile ed alla pratica della demo-crazia.

Paola Gentile

il DIARIO - ANNO XV N. 19

Giornata Europea per la Giustizia Civile pressogli Istituti “Garibaldi-Alfano-Da Vinci”

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Canal Greco, cuore pulsante del centro cittadino, meta dipellegrinaggio per le fashion addicted più irriducibili che trevolte a settimana si recano lì, in processione, per acquistarevestiti, scarpe, oggetti per la casa, ha una zona d’ombra.Quando le “luci” si spengono, Canal Greco, torna ad essereun’area costellata da panchine - anzi una, accompagnatada qualche altra superstite - divelte, corrose dalla pioggia,vecchie sulle quali è impossibile sedersi senza incappare inqualche repentina riparazione dal sarto di fiducia. Eppureè una zona relativamente nuova, la cui struttura a forma di“barca” è stata da poco ristrutturata, alberata, costellata dicaseggiati sempre adorni di fiori, orti, viti. E’ meta quoti-diana di anziani, ritrovo di ragazzi, punto d’incontro per av-

ventori che si recano nel vicino pub e scorciatoia per disten-sive passeggiate a piedi o in bici. Basterebbe davvero poco.Pochissimo. Qualche panchina in più, un po’ di vigilanza ac-curata, una pulita nell’anfratto sottostante, un briciolo diimpegno per renderla ancora più bella non solo durante ilmercato cittadino, ma in tutte le ore del giorno.

Salviamo Canal Greco

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Pierremporio ne ha fatta di strada.Nasce nel lontano 1927 a Morano Cala-bro da Rosalba Pandolfo - dalle cui ini-ziali deriverà il nome - che come unamadre cura l'attività di famiglia. Le figlie,Giuseppina e Carmela, sulle sue ormeampliano l'emporio e ne diventano, benpresto, le colonne portanti.L'incontro artistico tra Renato Pagliaro,nipote di Rosalba e fotoreporter, e Ge-rardo Sacco, orafo di fama internazio-nale, apre nuovi e preziosi orizzonti ePierremporio inizia a muoversi tra i gio-ielli. Dopo aver sperimentato, grazie aduna geniale intuizione (far convergeresu di una stessa opera d'arte fotografia,pittura, scultura e oreficeria d’autore),Renato Pagliaro, fiancheggiato dallamoglie Girlane e sempre pronto a co-gliere le novità attraverso nuove idee,

ottiene di far entrare l'artigianato d'au-tore nella sua gioielleria. Puglia, Calabriae Sicilia troveranno degna ospitalità nelnuovo spazio di Castrovillari attraverso

artigiani/artisti che testimonieranno,con le loro creazioni, l’irresistibile bel-lezza dell’Italia del Sud. Dalla Calabria alsud del Mondo alla ricerca di origini e

presente: Brasile, Uruguay e Argentinasono la grande scuola che coniuga tra-dizione e futuro. Renato Pagliaro, neisuoi viaggi, ha colto tutto questo facen-done occasione per avvicinare l'oriz-zonte e aggiungere a Pierremporio queltocco di esotico che esalta la percezionedi bellezza. Pierremporio, considerandoil bello nel tempo e attraverso la ricercadella qualità e della originalità, potrà di-ventare punto di riferimento di unanuova immagine: quale modo miglioreper festeggiare i novant’anni della suanascita!?

Dal pane ai sali e tabacchi,dalle ceramiche agli ori...

Gerardo Sacco con Giuseppinae Carmela Giugliano

Gerado Sacco con Renato Pagliaro e Girlane Barros Diniz

IL DIARIO DI CASTROVILLARIE DEL POLLINO

Registrazione Tribunale di Castrovillari n. 1/2005Iscrizione R.O.C. n. 13126

Edito da AssociazioneCulturale PromoIdea Pollino

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Angelo Filomia 328.1046251Direttore responsabile

Luigi TroccoliLa collaborazione alla testata è libera e gratuita.La Direzione si riserva di apportare mo-difiche agli articoli inviati che dovranno avere preferibilmente lunghezza non superiorea 35 righi standard . ed inviati per posta elettronica all’indirizzo: [email protected]

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A chi dirige, da oltre quindici anni un giornale locale, capitasovente di interrogarsi sul ruolo e la funzione di un perio-dico locale, su come possa svolgere il ruolo di espressionedella comunità di riferimento, limitandosi al semplice ruolodi crocevia di relazioni sociali o, come trasformandosi instrumento che non fornisce solo notizie ma che crea i pre-supposti perché si manifesti una visione critica ma obiet-tiva della realtà.Ed allora, pur nella consapevolezza delle complessità deitemi trattati in questo pregevole articolo a firma del dott.Franco Marzano, vogliamo offrire queste brillanti riflessioniai nostri lettori.

Il Direttore EditorialeAngelo Filomia

«L’attuale XVII legislatura ha avuto inizio il 15 marzo2013. L’art. 60 della Costituzione stabilisce che la duratadella legislatura è di 5 anni e che essa non può essereprorogata se non in caso di guerra. L’art. 61, poi, dellaCostituzione medesima stabilisce che le elezioni dellenuove Camere debbano avvenire entro 70 giorni dallafine delle precedenti. Ne consegue che l’attuale legisla-tura, nelle condizioni ora date, avrà fine il 14 marzo 2018e che le nuove elezioni dovranno avvenire in un periodoche va dal 15 marzo al 23 maggio 2018: poiché si votadi domenica, la prima domenica utile è il 18 marzo, l’ul-tima il 20 maggio.Rimane, dunque, davvero poco tempo per l’eventualeesame, ammesso che se ne abbia voglia, di numerosi di-segni di legge (le “leggi utili”) che da tempo giacciononelle sacche dell’immobilismo parlamentare, pur riguar-dando temi di grande rilievo e spessore civile. Tra que-ste, ricordate sommariamente anche dalcostituzionalista Michele Ainis su la Repubblica del 12novembre scorso, quella sulla omofobia (approvata allaCamera il 19 settembre 2013, trasmessa al Senato quat-tro giorni dopo e da allora, da più di quattro anni, scan-dalosamente insabbiata, attinta da una valanga diemendamenti), quella sullo ius soli (della quale s’è recen-temente parlato su questo giornale), quella sulla riformadel processo civile, quella sugli orfani di femminicidio,approvata alla Camera e, more solito, ferma in Commis-sione al Senato (in media ogni 3 giorni viene uccisa unadonna in Italia, in 10 anni sono stati 1.600 i bimbi ed iragazzi ai quali un crimine domestico ha sottratto lamamma), quella sul riordino delle professioni sanitarie(il testo è stato approvato alla Camera il 25 ottobre 2017e trasmesso al Senato, dove tuttora trovasi), quella suivitalizi ai parlamentari (approvata alla Camera e fermain Senato), quella sulle aree protette (approvata al Se-nato e ferma alla Camera), ed altre ancora. Questo assurdo ritardo sconta, tra l’altro, come si vede,gli effetti perversi del sistema bicamerale perfetto o pa-ritario che dir si voglia, improvvidamente benedettodall’ultimo referendum costituzionale del 4 dicembre2016: eh si, il grande Costantino Mortati credo che con-tinui a rivoltarsi nella sua tomba per tale assurdo sfregioistituzionale che solo noi abbiamo nell’Occidente civile

e democratico (su Il Foglio del 13 novembre scorso Giu-liano Ferrara ha ricordato che “tra poco sarà un anno dalgiorno in cui ci siamo privati con le nostre mani del bal-lottaggio, scelta tutto sommato chiara di autogovernoelettorale, restaurando il Senato, il Cnel e il vecchio ple-torico numero di parlamentari al quale siamo abituati”).Ma tant’è, questo è oggi l’assetto del convento e circa il60% degli elettori ha detto che gli sta bene, sicché bi-sogna accettarlo e con esso fare i conti.

Tra le tante “leggi utili” che giacciono nel pan-tano parlamentare del bicameralismo perfetto o parita-rio una soprattutto si guadagna il rango di top, quellasul testamento biologico, approvata alla Camera il 20aprile 2017 e tuttora ferma al Senato: “la legge sul finevita è appesa al filo dei giorni che separano dalla finedella legislatura”, ha ricordato Giovanna Casadio (la Re-pubblica, 17 novembre 2017). La circostanza sconcertaed indigna: tale mancata legiferazione, invero, è una ver-gogna che dura dal 1° gennaio 1948. Quel giorno, di-fatti, entrò in vigore la Costituzione della nostraRepubblica democratica e questa legge null’altroavrebbe da allora dovuto fare, e deve fare, se non dareattuazione ai precetti costituzionali: l’art. 2, che tutela epromuove i diritti fondamentali della persona umana,della sua identità, della sua dignità; l’art. 13, il quale as-sicura l’inviolabilità della libertà personale, in essa es-sendo “postulata la sfera di esplicazione del potere dellapersona di disporre del proprio corpo” (Corte Cost., sent.n. 491/1990); l’art. 32, poi, il quale proclama nel primocomma la “tutela della salute come fondamentale di-ritto dell’individuo e interesse della collettività”, e pre-scrive, nel secondo comma, che “nessuno può essereobbligato ad un determinato trattamento sanitario senon per disposizione di legge”, la quale “non potrà innessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della per-sona umana”: i trattamenti sanitari obbligatori sonoquindi assoggettati a riserva di legge e possono esseredalla legge disposti solo per la salvaguardia di interessicollettivi che, in quanto tali, fanno aggio sugli interessiindividuali, secondo quanto confermato anche dallagiurisprudenza costituzionale al riguardo (Corte cost.,sentenze n. 258 del 1994 e n. 118 del 1996). Va da sé,quindi, che, al di fuori di tale ultimo caso (giova ricor-dare: riserva di legge), il trattamento terapeutico pre-suppone il consenso del paziente, consenso che, a suavolta, per essere efficace e risolutivo, non può che con-seguire ad una esaustiva informazione da parte del me-dico sulla diagnosi, il trattamento terapeutico ipotizzato,i pericoli ed i benefici connessi. Vige, quindi, indiscuti-bilmente, e da epoca ormai risalente definitivamente af-fermato, il principio del consenso informato, che sololegittima qualsiasi trattamento terapeutico, in man-canza di esso non essendo dato in alcun modo al sani-tario o a chicchessia di “manomettere il paziente”. Lostesso codice deontologico dei medici chirurghi edodontoiatri del 2006, come quello del 1998, reca nelsuo art. 35 che “il medico non deve intraprendere atti-vità diagnostica e/o terapeutica senza l’acquisizione del

consenso esplicito ed informato del paziente”.A dare at-tuazione a questi sacrosanti precetti costituzionali nonsono valsi in tutti questi anni gli input derivanti dallafonti sopranazionali. Così, la Convenzione del Consigliod’Europa sui diritti dell’uomo e la biomedicina, sotto-scritta a Oviedo il 4 aprile 1997, resa esecutiva in Italiacon la legge di autorizzazione alla ratifica del 28 marzo2001, n. 145: l’art. 5 richiama la regola generale secondocui “un intervento nel campo della salute non può es-sere effettuato se non dopo che la persona interessataabbia dato il suo consenso libero ed informato. Questapersona riceve innanzitutto una informazione adeguatasullo scopo e sulla natura dell’intervento e sulle sue con-seguenze e i suoi rischi. La persona interessata può, inqualsiasi momento, liberamente ritirare il proprio con-senso”; l’art. 9, a sua volta, prescrive che “i desideri pre-cedentemente espressi a proposito di un interventomedico da parte di un paziente che, al momento del-l’intervento, non è in grado di esprimere la sua volontàsaranno tenuti in considerazione”. A distanza, oggi, dipiù di tre lustri dalla autorizzata ratifica (tre lustri: vergo-gna nella vergogna!), il Governo non ha ancora provve-duto ad esercitare la delega prevista dall’art. 3 dellalegge di ratifica suindicata, che prevede la emanazionedi “uno o più decreti legislativi recanti ulteriori disposi-zioni occorrenti per l’adattamento dell’ordinamentogiuridico italiano ai principi” della convenzione, e nonha ancora provveduto a depositare presso il Consigliod’Europa il proprio strumento di ratifica, come previstodall’art. 33 della Convenzione.Dall’art. 63 della Carta dei diritti fondamentali del-l’Unione Europea, adottata a Nizza il 7 dicembre 2000,ratificata in Italia dalla legge 7 aprile 2005, n. 57 (“nel-l’ambito della medicina e della biologia devono esserein particolare rispettati: a) il consenso libero e informatodella persona interessata, secondo le modalità definite

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Biotestamento: una vergognache dura dal 1° gennaio 1948

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dalla legge …”), è dato evincere che,come attestato anche dalla sentenzadella Cassazione civile n. 21748/2007, “ilconsenso libero ed informato del pa-ziente all’atto terapeutico debba essereconsiderato, non soltanto sotto il profilodella liceità del trattamento, ma soprat-tutto, e prima ancora, come un vero eproprio diritto fondamentale del citta-dino europeo, afferente al più generalediritto all’integrità della persona”:. Ed habene e definitivamente chiarito la Su-prema Corte, nella stessa riguardante il

caso di Eluana Englaro, che “il principiodel consenso informato - il quale esprimeuna scelta di valore nel modo di conce-pire il rapporto tra medico e paziente, nelsenso che detto rapporto appare fon-dato prima sui diritti del paziente e sullasua libertà di autodeterminazione tera-peutica che sui doveri del medico - ha unsicuro fondamento nelle norme della Co-stituzione ...”, e trova altrettanto sicuro ri-ferimento nelle norme sopranazionali edin quelle ordinarie; ha ulteriormentechiarito che “il consenso informato hacome correlato la facoltà non solo di sce-gliere tra le diverse possibilità di tratta-mento medico, ma anche di

eventualmente rifiutare la terapia e di de-cidere consapevolmente di interrom-perla, in tutte le fasi della vita, anche inquella terminale”; e “ciò è conforme alprincipio personalistico che anima la no-stra Costituzione, la quale vede nella per-sona umana un valore etico in sé, vietaogni strumentalizzazione della mede-sima per alcun fine eteronomo ed assor-bente, concepisce l’interventosolidaristico e sociale in funzione dellapersona e del suo sviluppo e non vice-versa, e guarda al limite del ‘rispetto dellapersona umana’ in riferimento al singoloindividuo, in qualsiasi momento dellasua vita e nell’integrità della sua persona,in considerazione del fascio di convin-zioni etiche, religiose, culturali e filosofi-che che orientano le sue determinazionivolitive”; ne consegue che “deve esclu-dersi che il diritto alla autodetermina-zione terapeutica del paziente incontriun limite allorché da esso consegua il sa-crificio del bene della vita”, dovendosi ri-tenere che “la salute dell’individuo nonpossa essere oggetto di imposizione au-toritativa-coattiva”; di fronte al rifiuto,consapevole ed informato, della cura daparte del diretto interessato, deve rico-noscersi che “non c’è possibilità di disat-tenderlo in nome di un dovere di curarsicome principio di ordine pubblico. Lo siricava dallo stesso testo dell’art. 32 dellaCostituzione ...” Il diritto, costituzional-mente garantito, alla salute, dunque,“come tutti i diritti di libertà, implica la tu-tela del suo risvolto negativo: il diritto diperdere la salute, di ammalarsi, di noncurarsi, di vivere le fasi finali della propriaesistenza secondo canoni di dignitàumana propri dell’interessato, financhedi lasciarsi morire”. A dare attuazione aquei precetti costituzionali non sonovalsi neppure alcuni casi emblematiciche hanno scosso e commosso l’interaopinione pubblica del Paese. Quello, ap-punto, di Eluana Englaro, che a seguito diun incidente stradale visse in stato vege-tativo per 17 anni, fino alla morte natu-rale per disidratazione sopraggiunta aseguito dell’interruzione della nutrizione

artificiale, dopo il provvido interventodell’autorità giudiziaria. Ed incredibil-mente il premier dell’epoca, l’on. SilvioBerlusconi – tanto nomine nullum par elo-gium - ebbe ad affermare che, dopo 17anni di vita vegetativa, “Eluana potrebbegenerare un figlio”: affermazione chenon so se definire più oscena o più stu-pida, becera di certo. E pour cause l’on.Berlusconi è oggi contrario al testamentobiologico. I casi, ancora, di PiergiorgioWelby (al quale vennero addirittura rifiu-tate le esequie religiose), di Giovanni Nu-voli, di Walter Pilidu, di Dj Fabo, e tantialtri ancora., Come è risaputo, il testo di legge in que-stione, tra vari altri punti qualificanti, pre-vede anche il biotestamento, ildocumento, cioè, con cui si esprime lapropria volontà circa i trattamenti ai qualinon si vorrebbe essere sottoposti nelcaso in cui, per malattia o traumi improv-visi, non si potesse più esprimere un con-senso: norma sacrosanta pur essa, inpiena consonanza col dettato costituzio-nale. Tale legge giace, dunque, nelle sec-che del Senato, inondata da 2.990emendamenti, ostaggio – è il caso di an-notare amaramente – degli ambienti piùretrivi del fondamentalismo cieco esordo che affossa la nostra crescita civile.Al riguardo, ha di recente (16 novembre)pronunciato parole molto importanti eper tanti aspetti risolutive Papa France-sco: “Gli interventi sul corpo umano – hadetto - diventano sempre più efficaci, manon sempre sono risolutivi: possono so-stenere funzioni biologiche divenute in-sufficienti, o addirittura sostituirle, maquesto non equivale a promuovere la sa-lute. Occorre un supplemento di sag-gezza, poiché oggi è più insidiosa latentazione di insistere con trattamentiche producono potenti effetti sul corpoma talora non giovano al bene integraledella persona”; e, citando il Catechismo:“non si vuole così procurare la morte: siaccetta di non poterla impedire … Nonattivare mezzi sproporzionati o sospen-derne l’uso equivale ad evitare l’accani-mento terapeutico …; anche la

legislazione in campo medico e sanitariorichiede questa ampia visione e unosguardo complessivo su cosa maggior-mente promuova il bene comune nellesituazioni concrete”. Tra i tanti altri, Al-berto Maggi, sacerdote e teologo, ap-prezzato biblista, dell’Ordine dei Servi diMaria – in passato, trovatosi ad un passodalla morte per dissezione aortica, avevadetto ai medici prima dell’intervento che”se fossi rimasto paraplegico volevo vi-vere, ma se fossi incorso in danni cere-brali permanenti, come era altamenteprobabile, no, dovevano lasciarmi mo-rire” – ha chiosato: “E’ sacra la vita ol’uomo? Se è sacra la vita la si deve difen-dere a oltranza anche quando diviene ac-canimento; se, invece, è sacro l’uomo glisi deve riconoscere la sua dignità e in al-cuni casi lo si può anche aiutare ad an-darsene serenamente”. Ecco: questeprovvide e sacrosante parole di PapaFrancesco (ha commentato Beppino En-glaro, il padre di Eluana: “Il Papa è andatopiù avanti di tutti”; Michele Gesualdi, al-lievo prediletto di don Lorenzo Milani,ammalato di sla, ha scritto per la sorellache l’assiste, non potendo parlare per lamalattia: “Questo Papa è proprio undono. Entra nelle sofferenze delle per-sone”) dovrebbero far riflettere e spera-bilmente rinsavire i numerosi teocon,cultori e paladini di quel retrivo orienta-mento diffusamente presente proprio intanti ambienti e strutture della Chiesacattolica, tuttora prigionieri di un me-dioevale persistente oscurantismo fon-damentalista. Benedetta, benedetta,cento volte benedetta la rivoluzione diFrancesco! Staremo a vedere come finiràquesta vicenda, nella speranza che nonsia solo utopia sperare di poter final-mente guadagnare spazi, sinora pervica-cemente negatici, di crescitademocratica e civile. Ma sì, perché poi, infondo, vale anche la pena di considerare,ottimisticamente, che – come è stato giàdetto – l’utopia, al postutto, è solo l’oriz-zonte della realtà».

Francesco Marzano

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E’ stato rinvenuto nella giornata di martedì, 21 novembre, un cucciolo di lon-tra all’interno di una vasca d’irrigazione a Terranova del Pollino nel cuore delParco Nazionale del Pollino. «Il ritrovamento - come riferito da Cristina Potenza, Comandante del RepartoCarabinieri Parco Nazionale del Pollino - è stato fatto in una vasca di raccoltadelle acque in un terreno di proprietà privata, da alcuni operai dell’Area Pro-gramma Lagonegrese/Pollino che hanno avvisato immediatamente la Sta-zione dei Carabinieri Parco del luogo. Il Maresciallo Dattolo, con i suoi uominisi è subito recato sul posto insieme ad un veterinario dell’Ente Parco del Pol-lino per i primi controlli e il recupero del cucciolo, che è stato trasportatopresso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Puglia e Basilicata di Potenzaper le analisi del caso. Al cucciolo - dice il Comandante Potenza - dell’età dicinque/sei mesi circa, della lunghezza di sessantotto centimetri, verrannoadesso fatti tutti i dovuti controlli per risalire realmente alle cause del de-cesso».Con ogni probabilità, il piccolo si era allontanato dalla cucciolata presentenei dintorni del ritrovamento ed è annegato all'interno della vasca. Il sud-detto rinvenimento evidenzia, però, la presenza della lontra all’interno delParco del Pollino, di cui si pensava si fosse persa traccia.

Rinvenuto cucciolo di lontraa Terranova del Pollino

Grazie ai 130 volontari del Banco Alimentare, conil coinvolgimento di alcune scuole, sono stati rac-colti, a Castrovillari, 4278 Kg di cibo dinnanzi a10 supermercati della città. Il semplice gesto dicarità, che ha coinvolto anche altri centri del Ter-ritorio, esprime «la capacità dell’azione semplice,quanto gratuita ed educativa, a servizio del so-ciale che soffre, nonché la volontà delle personenel condividere il senso della vita». Uno sguardocontinuamente importante per l’affermazionedella dignità di ciascuno e, soprattutto, di chi èin difficoltà, per quella crescita inclusiva, la piùdiffusa possibile, che si vuole perseguire e chetutti chiedono ed auspicano.«Una società che appare nel suo complessoquasi disgregata - ha proseguito uno dei parte-cipanti all’iniziativa - e con contraddizioni sem-pre più gravi per forti disuguaglianze sociali acausa pure di un allargamento dell’area della po-vertà, in questa dedizione a più voci esprime un“paradosso” eccezionale, eclatante e che sor-prende, nonostante tutto, perché sa di unUmano dell’altro mondo che, poi, di fatto la con-siste dalla notte dei tempi».

A Castrovillari la Colletta alimentareraccoglie 4278 Kg di cibo

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Il Giudice del Lavoro del Tribunale di Lagonegro, con decretoemesso in data 02/11/2017, ha accolto il ricorso - ex art. 28legge n. 300/70 (Statuto dei Lavoratori) - proposto dal sinda-cato Cobas Scuola Castrovillari, rappresentato in tribunaledall’avv. Domenico Lo Polito, ed ha dichiarato ancora una voltaantisindacale la condotta posta in essere dalla parte resistentenei confronti del sindacato, consistita nel trasferimento delDirigente Sindacale D. C. G. dall’Istituto comprensivo di Vig-gianello presso l’Istituto I.C. di Lagonegro, senza il previo rila-scio del nulla osta da parte dell’O.S. di appartenenza.Riepiloghiamo i fatti: con nota del 13/06/2017, il MIUR ha ri-chiesto il nulla osta all’organizzazione sindacale di apparte-nenza, al trasferimento del D.C.G. «anche in sede diversadall’I.C. di Viggianello qualora non risultasse vacante e dispo-nibile tale sede nel corso delle operazioni di mobilità». I Cobasnon hanno rilasciato il nulla osta al trasferimento. Ciò nono-stante il MIUR, ha disposto il trasferimento di D. C. presso l’Isti-tuto di Lagonegro. Orbene, la parte resistente ha affermato diaver preventivamente richiesto il nulla osta all’organizzazionesindacale di appartenenza sostenendo che la mera informa-tiva sia sufficiente a fondare la legittimità del trasferimento.Invero, la ratio dell’art 22 Stat. Lav., condiziona il trasferimentodel Dirigente Sindacale al rilascio , non alla mera richiesta delnulla osta da parte dell’O.S. di appartenenza. Pertanto - con-siderato che nel caso di specie ricorrevano i presupposti richie-sti dall’art. 22 per l’applicazione della garanzia del nulla ostasindacale e trattandosi di trasferimento di dirigente RSU daun’unità ad altra il Tribunale ritiene che la condotta del MIURintegri una condotta antisindacale ex art. 28 Stat. Lav.Il sindacato Cobas Scuola CastrovillariI, tramite il responsabileprof. Leonardo Genovese, non può che esprimere soddisfa-zione per questa ulteriore decisione del Tribunale di Lagone-gro, in materia d’inamovibilità delle RSU C Cobas Scuola.

Il responsabile territorialeCobas Scuola CastrovillariProf. Leonardo Genovese

Piazza Schettini è pronta a cambiare il suo volto,attraverso la demolizione e ricostruzione dell’expalazzo di Giustizia, ubicato su via xx Settem-bre, che diverrà d’interesse strategico per acco-gliere anche la sede COM, il centro operativomisto di protezione civile.L’Amministrazione comunale ha approvato il pro-getto di fattibilità per un importo di circa 4mi-lioni di euro (precisamente 3milioni902.399euro), presentato alla Regione per poterricevere i fondi destinati a tali realizzazioni e percui l’ente sovra territoriale aveva pubblicato unapposito bando.«Una scelta - precisa il Sindaco - non solo legataad un elemento migliorativo dell’immobile cheporta, anche, ad un adeguato arredo urbanodell’area antistante che servirà il nuovo stabile,ma dettato, soprattutto, da quel ruolo che svolgequesta città pure in ambito di protezione civilecon le sue postazioni comunale e territoriale lequali, con la Caserma “Manes” , le forze dell’or-dine, gli organismi e le associazioni di volonta-riato specifico, rilanciano l’importanza della suaposizione geografica perfino per tali eventualinecessità da supportare. La realizzazione, infatti- afferma - si muove in quella continua preoccu-pazione dell’Amministrazione di configurare in-terventi sinergici, finanche in questo campo,nell’interesse proprio della delicata “macchina” diprevenzione di Protezione Civile presente, a tu-tela dell’esistente e delle popolazioni, in caso dicalamità. Un modo, insomma, per rafforzarel’azione congiunta del Centro Operativo Comu-nale e del Centro Operativo Misto per le esigenzeche potrebbero sorgere e bisognose di opere de-dicate».

I lavoratori percettori di mobilità in de-roga, assegnati per il tirocinio formativoal Comune di Castrovillari, da mesi nonpercepiscono le competenze da partedella Regione. Per questo motivo il Sin-daco della città, Domenico Lo Polito, hainviato una lettera al Governatore dellaRegione, al Settore Sviluppo Economico,Lavoro, Formazione e Politiche Socialidella stessa oltre che, per conoscenza, alPrefetto di Cosenza, chiedendo imme-diate risposte per onorare le legittime at-tese, sottolineando che queste persone:«stanno svolgendo un lavoro egregio atal punto che sarebbe importante e fon-damentale un perfezionamento del tiro-cinio per almeno ulteriori 6 mesi». Ilprimo cittadino, nella missiva, scrive inol-tre che: «la carenza di personale che sem-pre più caratterizza la realtà degli EntiLocali ha fatto emergere , con la presenzadei suddetti lavoratori, la possibilità direndere le nostre cittadine più decoroseattraverso una puntuale attività di manu-tenzione ordinaria e che nonostante isuddetti lavoratori abbiano iniziato lapropria attività dal 3 luglio 2017, nonhanno percepito alcunché». «Il partico-lare momento storico tra l’altro - ha ag-giunto poi Lo Polito, in una dichiarazionestampa sulla questione - non ammetteassolutamente tali ritardi verso realtà so-ciali deboli, già provate, in difficoltà e sof-ferenti per più motivazioni».

Demolizione e ricostruzionedell’ex Palazzo di Giustizia

Il Cobas Scuola Castrovillarivince ancora in Tribunale

Mobilità in derogaLo Polito scrive alla Regione

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Un appuntamento digrande importanzaquello del 25 novem-

bre, Giornata internazionalecontro per la violenza sulledonne, in occasione del quale,quest'anno Castrovillari si èresa protagonista di una seriedi eventi tra cui la Cerimonia dipremiazione del Concorso arti-stico-letterario "Nemmeno conun fiore" curato dall'associa-zione Mystica Calabria. A parte-cipare molti artisti del territoriocosentino e diversi istitutid'istruzione secondaria di se-condo grado che con le loro te-stimonianze poetiche,narrative, fotografiche, creativehanno offerto spunti concretidi riflessione per tutti, pro-vando a ribadire con forza il Noal femminicidio. Un’iniziativaindispensabile, una vera e pro-pria forma di sensibilizzazioneattraverso l'arte e la bellezza,organizzata dalla referente delprogetto "Panchina Rossa",Ivana Grisolia, con il patrociniodel Comune di Castrovillari edell'Assessorato provinciale allePari Opportunità. La giuriacomposta da Angela Micieli,Emilio Castagnaro, FrancescoCaruso, Cinzia De Santis e IlinaSancineti, ha decretato vinci-tori per la Categoria Scuole "Ar-marsi per Amarsi" (SezioneRacconto) di Giusy Virardi - Fa-biana Garrubba - ValentinaCampanella - Silvia Tallaricodella classe V indirizzo Chimico,

ITI “Mazzone” di Cariati, "Non dinuovo" (Sezione Poesia) di An-tonella Fiore, Erica Mele, Fa-biana Carlomagno della ClasseV B ISIS "Ruggero di Lauria" -Lauria, PREMIO SPECIALE"MARIA ROSARIA SESSA" ad"Amore collaterale" di Ema-nuela Greco - VA Liceo Lingui-stico ISS "E. Mattei" diCastrovillari, mentre per la se-zione fotografia è stata pre-miata Maria Grazia Perronedella V BC ITIS "E. Fermi" di Ca-strovillari e per la sezione dise-gno è stato premiato l'alunnoin arte "Nessuno" dell' IPSEOA -Casa Circondariale di Castrovil-lari. Un Diploma di merito èstato riconosciuto alle classi IVA e V A Indirizzo Odontotec-nico dell' IPSIA "L. Da Vinci" diCastrovillari , con l'originalepoesia dorsale " Succede".Degli artisti partecipanti, Fran-cesco Rinaldi, Mario Talarico,

Antonio Grobi, Roberto Mendi-cino,Rita Mantuano,StefaniaVena, Luigi Caputo,Anna Nigro,Salvatore Diodati,GiuseppeDiodati, Maria Di Lorenzo, EnzoMartire, Lucia Longo, Perla Gi-raudo, Giovanni Di Cunto,Maria De Paola, Massimo Do-nato, Marianna De Biase, Gen-naro Madera, Angela Ferrara,Giuseppina Sisca, Gloria Ante-zana, Luigi Sola, Luigi Di PugliaPugliese, sono stati premiatiper la Sezione Poesia Giusep-pina Sisca con "Il cielo nel-l'anima" e in ex aequo per lasezione Arte, Stefania Vena eAnna Nigro. Un Diploma di me-rito è stato riconosciuto a EnzoMartire per la poesia in verna-colo castrovillarese "A carizza",fuori concorso. I trofei in pietraleccese sono stati realizzati perl'occasione da Marino Gioielli diCastrovillari .

“Nemmeno con un fiore" I vincitori

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Sabato 2 dicembre 2017 alle ore18:00 in Castrovillari presso il Proto-convento Francescano si svolgerà ilconvegno “Archeologia nel territoriodi Castrovillari, dalla valle del Coscilealle aree montane, Museo e nuoveprospettive di ricerca”, organizzatodal Gruppo Archeologico del Pollinoin occasione dei suoi 35 anni di atti-vità. L’evento richiamerà l’attenzionesul Museo Archeologico di Castrovil-lari e, in particolare, sui reperti chedocumentano le antiche frequenta-zioni umane dei siti della vallata delCoscile posti in prossimità dell’abi-tato di Castrovillari; si parlerà del ter-ritorio del Parco Nazionale delPollino in epoca protostorica e verràpresentato un progetto di studiosulle emergenze archeologiche delMonte Manfriana, sito di alta quotaricadente nel territorio di Castrovillaridi grande importanza archeologicama ancora poco indagato. Culturalidel territorio.

Archeologianel territorio di Castrovillari

Egr. Sindaco, replico per contestare con assoluta fermezzale assurdità, le inesattezze e la distorsione di fatti conte-nute nelle risposte da Lei fornite alla mia lettera aperta

“Attività editoriali-culturali del Comune di Castrovillari” del3/11/2017. Osservo innanzitutto che la determinazione dellasua A.C. “a favorire cultura e lettura attraverso l’acquisto di librie non la loro pubblicazione” con cui di fatto ha abolito la tra-dizionale consuetudine editoriale - culturale del Comune co-stantemente praticata per un quarantennio, mi giunge adistanza di molto tempo dopo la richiesta di pubblicazione dellibro “Critica all’attuale stemma di Castrovillari per il ritorno aquello antico”(giugno 2007); a evitare la quale sarebbe bastatoche Lei avesse risposto alla lettera del 29/5/2013, pubblicatasul Diario del 2/11/2013, con cui avevo chiesto la pubblica-zione del libro “Parmidìa del Beato Pietro Catin. Vita e miracoli”scritto per la ricorrenza del 750° anniversario del suo martirio(15 aprile 2014), ma Lei con perfetta arroganza e supponenzaomise di dare la risposta lasciando peraltro trascorrere la ricor-renza in silenzio, oblio e dimenticanza. Come vede, le richiestedi pubblicazione di un libro da parte mia, non sono state tantequante le mie lettere a Lei indirizzate, ma soltanto due, en-trambe non accolte da VS. Relativamente al contenuto dellalettera del 12/5/2017, devo necessariamente correggere ecompletare il suo discorso, surrettiziamente articolato, perchéLei omette intenzionalmente di dire che l’argomento del libroriguarda specifici ed esclusivi interessi del Comune, ossia unaricerca storico-scientifica sullo stemma municipale di cui la in-formai tramite lettera del 17/10/2016; non dice che, in alter-nativa alla pubblicazione diretta del libro, ho chiesto uncontributo per le spese di stampa in cambio di un numero dicopie da concordare; tace i motivi ben evidenziati dell’ob-bligo-dovere di pubblicare il libro da parte del Comune ecc.Avendomi perciò offeso con la sua furbata insinuando ampio

discredito sulla mia persona, attendo le sue scuse. Quanto allapubblicazione del mio ultimo libro “Castrovillari 1743. Unospaccato di vita d’altri tempi”, di cui Lei non condivide la pub-blicazione e per il quale io avrei ottenuto un privilegio, la ri-mando all’attenta lettura delle motivazioni di ordine culturaledella Deliberazione n.22 del 5 febbraio 2015 del Commissariostraordinario da cui risulta peraltro che c’è stato un indubbiovantaggio per il Comune, cioè la donazione gratuita dei mieidiritti d’autore e la conseguente acquisizione del copyright daparte dello stesso. Voglio inoltre farle sapere che, oltre al librocitato, altre A.C. di diverso orientamento politico (Vico, Fortu-nato, Blaiotta) avevano già pubblicato altri 5 dei miei 17 libridi argomento prettamente castrovillarese. Se c’è qualcuno adaver avuto privilegi o vantaggi o convenienze dalla pubblica-zione dai miei libri, è stato il Comune ; io ho avuto soltantol’onore e la soddisfazione di rendere un servizio alla mia Città,la stima di quegli amministratori che hanno avuto fiducia inme, il riconoscimento di giovani universitari che per le loro tesidi laurea hanno utilizzato le mie pubblicazioni. Quanto allealtre mie lettere, che non contengono tutte, come Lei, sostieneuna richiesta di pubblicazione di libri, devo rilevare che Lei,come ormai sua abitudine, non ha risposto a quella del21/11/2016, né a quella del 25/9/2017. Poiché la mia ricercaha acclarato anche la mancanza del titolo di città e l’erroneitàdegli artt. 2 e 5 del regolamento stemma, di cui a delibera CCn.5/2013, (approvato durante la sua prima sindacatura), Le ri-cordo che è un suo preciso dovere istituzionale provvedere ariguardo e, visto che è avvocato, consideri anche che la man-cata ottemperanza a specifiche richieste di pubblico interesseda parte di cittadini potrebbe costituire motivo di abuso d’uffi-cio o abuso di potere. Infine, se lei ritiene d’essere stato da meinsultato e offeso, proceda pure per vie legali. Ricambio distintiossequi, prof. Antonio Sitongia

La replica di Sitongia al Sindaco

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Domenica 3 dicembre alle 18,30 nuovo imperdibile ap-puntamento con la risata all’auditorium comunale “Mas-simo Troisi”. Questa volta toccherà ai padroni di casa deL’Allegra Ribalta, diretti da Casimiro Gatto, allietare il pub-blico della XVII Stagione di TeatroMusica con la commedia“I Fratelli Caponi”, adattamento teatrale di quel capolavorodella comicità che è “Totò, Peppino e la …malafemmina”.Il film di Camillo Mastrocinque, che lo scorso anno hacompiuto 60 anni, va sicuramente annoverato fra quellipiù amati dagli italiani, visto e rivisto anche al centesimopassaggio tv. La storia, nota a tutti, è quella dei fratelli Ca-poni, agiati agricoltori con un delicato problema familiareda risolvere: il nipote Gianni ha abbandonato gli studi, sen’è andato dal paese per seguire la soubrette Marisa e perlei si è rovinato economicamente, così almeno ritengonogli zii, avvisati da un creditore. Decisi a far rinsavire il ni-pote e a sottrarlo all’influenza della “malafemmina”, i dueaffrontano il lungo viaggio per raggiungerlo a Milanodove però trovano una situazione completamente diversada quanto immaginavano. La celeberrima gag della let-tera che Totò e Peppino scrivono alla malafemmina e l’al-trettanto famosa che vede i due arrivare a Milano, inPiazza Duomo alla ricerca di informazioni sull’indirizzodella ragazza rivivranno sul proscenio dell’auditorium“Massimo Troisi” con la qualità, la freschezza e l’energiache l’affiatata e rodata compagnia moranese de L’AllegraRibalta da anni riesce ad esprimere sul palcoscenico. Inprevisione del tutto esaurito per la prima, gli organizzatoridella Stagione, hanno previsto la replica per domenica 10dicembre, con inizio sempre alle 18.30.

A Morano “I Fratelli Caponi”

Domenica 3 Dicembre, alle ore 18, l’Auditorium degliOrti Mastromarchi farà da cornice alla serata inauguraledella prima edizione della Rassegna Teatrale “Sipariod’Oro di Saracena - Premio Biagio Di Benedetto”.L’iniziativa, promossa dall’Associazione Proloco “Saru-cha”, in collaborazione con il Comune di Saracena, saràdedicata alla memoria di Biagio Di Benedetto, uno degliuomini più rappresentativi di Saracena.La rassegna teatrale, da semplice idea, sta per trasformarsiin realtà grazie alla volontà, passione e lungimiranza diLaura Lagna e Dino Mastroianni e alla fiducia riposta nelloro progetto dall’Amministrazione Comunale di Sara-cena, guidata dal Sindaco Renzo Russo, e da Elisa Mon-tisarchio, Presidente dell’Associazione Pro Loco “Sarucha”.“Sipario d’Oro”, sotto la direzione artistica di Dino Mastro-ianni, si articolerà in più serate e porterà in scena ottocompagnie teatrali di elevato successo a livello nazionale.Una proposta teatrale che rimane unica nel suo genere e che dà spazio al ricordo attento del compianto“Zio Biagio” attraverso la lettura e interpretazione delle sue poesie ad ogni spettacolo.

Saracena. Parte la RassegnaTeatrale “Sipario d’Oro”

in ricordo di Biagio Di Benedetto

Dal 7 al 9 dicembre, Mormanno trasforma il suo centro storico in un borgo accogliente per ospitarequanti vorranno partecipare alla storica manifestazione di Perciavutti. La tre giorni di Perciavutti si concluderà sabato 9 dicembre con il concerto degli Hosteria di Giò alleore 22.00 in Piazza Umberto I, preceduto in giornata dal premio di riconoscimento alle aziende vitivini-cole previsto per le ore 11.00 e dallo spettacolo degli artisti di strada “Gessetti e Straccetti” lungo ilcorso Municipale.

Perciavutti. Mormanno, capitale del vino del Pollino

Il Consiglio dei Ministri ha deciso lo scio-glimento per infiltrazioni mafiose di cin-que comuni calabresi tra cui spicca lavicina Cassano allo Jonio. Immantinente è stata nominata, ve-nerdì 24 novembre, la Commissioneprefettizia che guiderà il comune diCassano per due anni mettendo fine, difatto, all’amministrazione di GiovanniPapasso che cederà lo scranno al VicePrefetto, Mario Muccio in servizio al Mi-nistero dell’Interno presso l’ufficio per leattività del commissario per il coordina-mento delle iniziative antiracket e antiu-sura. L’ormai ex sindaco si è detto“amareggiato” per quanto accaduto: «E’stata consumata una gravissima ingiu-stizia nei confronti della città di Cassano.Sono addolorato non tanto per la mia vi-cenda personale, ma per quanto è acca-duto ai giovani, alle ragazze e all’interapopolazione di Cassano che già per lamafia ha pagato un duro prezzo». Il provvedimento, voluto dal Ministrodell’Interno, Marco Minniti, è giuntoproprio nel momento in cui: «Cassanostava riprendendosi, stava guada-gnando spazio nella Sibaritide, nellaProvincia e nella Regione. Interessi pa-lesi e occulti - ha proseguito Papasso -hanno bloccato il suo cammino». Ed ha aggiunto «Mai sono stato collusocon la mafia, l’ho sempre combattuta eho pagato duri prezzi. Cassano è un co-mune meraviglioso, hanno solamentetentato di sporcarlo».

Il Kiwanis Club di Castrovillari, presieduto dalla Dott.ssa Marianna Fioravante, ha celebrato, presso la scuola ele-mentare Vittorio Veneto di Castrovillari, la giornata mondiale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Ha coor-dinato l’evento il Dott. Vincenzo Veltri, cerimoniere del club. Il Kiwanis Club di Castrovillari ritiene chel’informazione sia essenziale, e tiene molto a questa manifestazione che, ogni anno viene svolta in una scuola di-versa della città del Pollino. I ragazzi hanno realizzato degli elaborati inerenti il tema trattato, e cinque di loro, i cuilavori sono stati scelti dagli insegnanti della scuola, sono stati premiati con un libro e un contributo in denaro dautilizzare per l’acquisto di materiale scolastico. Con sorpresa da parte degli organizzatori, gli alunni con la propriainsegnante hanno deciso di donare una parte del contributo destinato a loro, per un progetto che il Kiwanis Inter-national insieme all’Unicef sta portando avanti come service dell’anno in corso denominato Happy Child. Tale pro-getto è finalizzato ad aiutare i bambini migranti non accompagnati che arrivano in Italia.

Il comune di Cassanosciolto per

infiltrazioni mafioseIl Kiwanis Club celebra la Giornata mondiale dei diritti del fanciullo

L’8 Dicembre si terrà la V edizione dell’evento automobi-listico “Sulle strade del Magliocco” organizzata dall’Hi-storic Club di Castrovillari. Una gara di regolarità perautomobili d’epoca che propone agli equipaggi parteci-panti un suggestivo percorso tra i meravigliosi paesaggidel Parco Nazionale del Pollino e della Piana di Sibari.Partenza della prima vettura prevista per le 10:30 dal cen-tro cittadino di Castrovillari, da qui gli equipaggi percor-reranno un suggestivo itinerario che attraversa i territoriin cui viene prodotto il pregiato vitigno autoctono cala-brese: il Magliocco. 90 chilometri di strade meraviglioseche congiungono il Pollino alla costa jonica cosentina e vi-ceversa, prove di abilità durante il tragitto, con l’arrivo alprimo settore presso l’aviosuperficie SibariFly. Le vetturefaranno il loro passaggio nei comuni di Cassano all’ionio,Villapiana lido, Francavilla Marittima per poi varcare l’ul-timo pressostato situato a Castrovillari. Sarà proprio nellasala consiliare del capoluogo del Pollino, dopo il conteg-gio delle penalità da parte dei cronometristi della FICr, cheverranno annunciati e premiati i vincitori della gara.Info su: www.Historicclubcastrovillari.it

Manifestazione nazionale Auto d’Epoca

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Ai piedi del Pollino si è svolto il bigmatch del campionato di eccellenza ca-labrese, girone A , tra la quarta dellaclasse, il Castrovillari, e la prima, ilLocri.  La partita è terminata a reti invio-late. Nessuna delle due squadre è riu-scita ad imprimere la zampata vincenteper portare a casa il bottino pieno. I lupi del Pollino, guidati dall’arteficedella splendida promozione in serie D,nella stagione 2015/2016, Musacco,nonché capitano dei rossoneri, non fi-nalizzano le diverse occasioni capitatenell’arco dei 90 minuti. Resta l’amaro inbocca anche per il Locri e per i suoi ti-fosi, nonostante gli avversari riman-gano con l’uomo in meno negli ultimiminuti, per l’espulsione di Michele Ca-nale, non trovano il grimaldello giusto

per scassinare la serratura castrovilla-rese e allungare il passo sulle insegui-trici. Gli uomini di mister Scorrano interrom-pono il filotto di 5 vittorie consecutiveproprio al Mimmo Rende, mentre il Ca-strovillari continua la striscia di risultatiutili consecutivi. Da rilevare l’ottimaprestazione dei giovani rossoneri Raf-faele Sgueglia, Biagio Di Domenico eGianmarco Caligiuri oltre quella del-l’estremo difensore ospite, Galluzzo,protagonista sì, di ottime parate, mamostra ancora qualche insicurezza do-vuta alla giovanissima età.E’ terminata con un salomonico 2-2 lasfida tra Trebisacce e Castrovillarinella XII giornata di campionato. Unasorta di derby, per i nostalgici, parago-

nabile al mitico scontro Cassano e Ca-strovillari nella stagione ’84/’85 di SerieD. Nel primo tempo, la gara si sblocca con

il tap-in del capitano della squadra ca-salinga, dopo che Di Maio aveva trovatola ribattuta di Caputo. Il gol incassatodai lupi del Pollino, ad opera di Galan-tucci, scuote gli uomini di Carnevaleche agguantano il pareggio al 37’ conDe Simone. Il secondo tempo si aprecon la rete di Galantucci al 9’st. L’exRende angola in maniera impeccabiledal limite dell’area, non lasciandoscampo al portiere avversario. La partitalangue finché al Castrovillari non vieneassegnato un rigore tra la veemenza delmister del Trebisacce, Malucchi, cheviene espulso per proteste. Musacconon fallisce regalando un pareggio me-ritato ai rossoneri. Il Castrovillari siporta così al sesto posto in classifica.Prossima gara, in casa, contro il GallicoCatona, domenica 3 dicembre, ma cisarà da affrontarla con un nuovo tec-nico. Al momento di andare in stampaapprendiamo dell’inaspettato esonerodi Mister Carnevale.

Fabrizio Frasca

Bastano due pareggi alla dirigenza rossoneraper esonerare Mister Carnevale!

Ancora vittorie in B2 per il Tennistavolo Castrovillari Ancora vincente in B2 il TennistavoloCastrovillari che conquista due punti incasa contro il Siracusa. Il risultato parlanettamente a favore dei Castrovillaresiche hanno superato la squadra sicilianacon un largo 5 a 1. Grazie alle doppiettedi Olawale e Perri e al punto di Cor-rado, la squadra del Presidente DeGaio, con questa vittoria, incassa un pe-sante bottino. Domenica 19 novem-

bre, hanno giocato in casa anche la se-conda squadra della C2 e la terza squa-dra della D2 ma si sono arrese contro lecompagini dell’ Atlantide di Vibo Valen-tia del presidente Curello, perdendo per5 a 2 in serie C2 e per 5 a 4 in D2. Da se-gnalare la grande prestazione di Al-berto Bengardino in D conquistandotre vittorie su tre gare disputate . Si con-ferma la scia positiva del Tennistavolo

Castrovillari che si impone sull’Ennaper 5 a 2 balzando così al secondoposto in classifica dietro al Palermo. Trepunti determinanti di Olawale e unpunto ciascuno per Perri e Corrado.Prossima gara, sabato 2 dicembre con-tro il Top Spin Messina. Trionfo anchein C2 regionale. La seconda squadravince per 5 a 3 contro l’ostico Bagnaraagguantando la terza posizione grazieai tre punti di Aita e al punto di Catuccie De Gaio. Purtroppo in D non arrival’attesa prima vittoria per i giovani atleticastrovillaresi che perdono per 5 a 3contro il Piscopo B. I due punti di Ben-gardino e uno di Morrone non bastanoa regalare loro la vittoria.

P.G.

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