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06/07/2012Maseroli Renzo 1
IL DM 10 NOVEMBRE 2011IL DM 10 NOVEMBRE 2011
Roma, 28 giugno 2012
Renzo Maseroli, IGM - Servizio Geodetico
Adozione del sistema di riferimento geodetico nazionale
Adozione del sistema di riferimento geodetico nazionale
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Fra i 4 decreti, tutti importanti per l’organizzazione delle informazioni territoriali, l’adozione dei Sistema di Riferimento Geodetico nazionale, assume un’importanza particolare
L’unificazione del Riferimento Geodetico costituisce infatti la premessa fondamentale che porta all’omogeneità delle informazioni geografiche, e quindi alla reale possibilità di scambio dei dati territoriali fra le varie Amministrazioni, argomento che costituisce il tema di fondo di tutta l’attività che ha portato alla stesura dei decreti
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E’ infatti evidente che i dati espressi in differenti Sistemi non sono utilizzabili congiuntamente
L’utilizzo contemporaneo di più Sistemi genera sicuramente complicazioni: trasformazioni fra Sistemi, perdita di precisioni, ecc.
D’altra parte operare con più Sistemi senza considerarne le diversità può portare a problemi non indifferenti …
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in genere è una disgrazia !Di colpo tutta la cartografia e gli altri prodotti georeferenziati scadono
Prima che il nuovo Sistema si affermi è necessario che sia recepito da buona parte dei documenti …Si instaura comunque un periodo nel quale vecchio e nuovo devono convivereNasce l’esigenza di trasformare le georeferenziazioni dal vecchio al nuovo …Le cose si complicano se prima che il nuovo Sistema sia affermato e condiviso ne viene introdotto un altro
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In Italia la situazione non è sicuramente delle migliori:sono storicamente in uso tre sistemi locali: Bessel su Genova, ROMA40 ed ED50
nel 1996, per poter sfruttare a pieno il GPS, l’IGM adotta un sistema globale: ETRS89 nella realizzazione ETRF89, voluto dall’EUREF e già adottato in gran parte dell’Europa;materializzato da una nuova rete geodetica interamente realizzata con metodologia satellitare: l’IGM95, precisione ≈ 5 cm
materializzati dalla rete trigonometrica dell’IGMnessuno ancora del tutto abbandonato
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Per le problematiche suddette, l’adozione di un nuovo Sistema deve essere supportata dall’esistenza di almeno due condizioni:
che il nuovo Sistema offra vantaggi significativi
L’Italia è entrata nel 3 millennio con un ottimo Sistema:
che il nuovo Sistema abbia, almeno in previsione, una durata significativa
attuale e perfettamente in linea con il resto d’Europa
ottimamente materializzato su tutto il territorio con notevole precisione: 5 cm
Perché allora dopo solo 10 anni introdurre un altro Sistema ?
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La ragione è da ricercarsi nell’evoluzione delle metodologie di rilievo GPS, ed in particolare nell’RTK supportato dalle reti di stazioni permanenti che forniscono la correzione in tempo reale: i 5 cm di precisione dell’ETRF89 non erano sufficienti a supportarle
ogni gestore avrebbe utilizzato un proprio sistema, tutti differenti e nessuno ufficializzato
I gestori di tali infrastrutture, realizzate in Italia principalmente a livello regionale, erano quindi di fatto autorizzati ad utilizzare altri Sistemi più performanti (IGS o ITRF ad epoche diverse)
dal punto di vista dell’IGM si stava quindi concretizzando uno scenario perverso nel quale:
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L’IGM, consapevole dell’importanza di dotare la Nazione di un riferimento geodetico in linea con i tempi ed adeguato alle moderne tecnologie, ha adottato dal 01/01/2009 un nuovo Riferimento Geodetico con precisione valida anche per le applicazioni più esigenti:
ETRF2000(2008.0)
Rete Dinamica Nazionale (RDN)
per ottenere le alte precisioni necessarie potevano essere utilizzate per la materializazione solo stazioni permanenti GPS
Il nuovo Sistema andava opportunamente materializzato sul territorio nazionale
è stato realizzato un network di stazioni permanenti che ha preso il nome di:
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Rete Dinamica NazionaleComposta da 99 stazioni permanenti GPS omogeneamente distribuite sul territorio, tutte di proprietà di Enti Pubblici
planimetria: e.q.m. < 10 mmaltimetria: e. q.m. < 15 mm
Caratteristiche di precisione:
Le precisioni raggiunte hanno consentito di ottenere dall’EUREF il riconoscimento ufficiale, e l’integrazione dell’RDN nell’EPN, come raffittimento di Class B
L’IGM ha realizzato un ottimo Sistema, il Decreto lo ha opportunamente ufficializzato a livello nazionale
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Decreto e sua attuazioneIl Decreto tratta le seguenti questioni importanti:
L’Italia adotta un Sistema Geodetico di Riferimento ufficiale: l’ETRF2000, realizzato dall’IGM nel 2009 e materializzato dalla rete RDN (Art. 2)
Le Pubbliche Amministrazioni sono obbligate ad utilizzarlo per tutto quello che producono nel settore delle informazioni territoriali: reti geodetiche, cartografia, DB, immagini, ecc. (Art. 3)
Le Pubbliche Amministrazioni devono rendere disponibili nel Sistema ETRF2000 i dati territoriali precedentemente acquisti in altri Sistemi; per le trasformazioni in ETRF2000 da ROMA40, ED50 ed ETRF89 utilizzeranno il sistema VERTO e le relative griglie che l’IGM metterà a disposizione gratuitamente (Art. 4)
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3L’IGM ha già organizzato la cessione delle griglie nel formato NTv2
Per la prima volta nella storia l’Italia ha un riferimento ufficiale
I dati territoriali saranno finalmente omogenei
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Decreto e sua attuazione
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I dati RINEX a 30 sec. delle stazioni dell’RDN sono definiti di interesse generale, e devono essere resi disponibili gratuitamente dai proprietari o dai gestori delle stazioni permanenti (Art. 6)
Sono stabilite le caratteristiche tecniche per le stazioni che costituiscono i network per il posizionamento in tempo reale (Art. 7)
6 Tutti le caratteristiche delle stazioni permanenti, sia RDN che per il posizionamento in tempo reale, devono essere descritte nel Repertorio Nazionale (Art. 8)
Tutte le specifiche tecniche contenute negli allegati del decreto (stazioni RDN, stazioni per il tempo reale, ecc.) saranno periodicamente aggiornate, su proposta dell’IGM approvata dal Consiglio, e sancita per Decreto (Art. 9)
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L’IGM si sta organizzando per fine anno per rendergli disponibili
Questo dettaglio, un po’ eccessivo per un decreto, creerà qualche problema
Iter un po’ complesso per dati in rapida evoluzione
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Decreto e sua attuazione
Assegna all’IGM la cura dell’efficienza ed il monitoraggio dell’RDN, sempre però lasciando le decisioni al Consiglio, e addirittura prevedendo che le variazioni siano ratificate da Decreti
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Stabilisce l’elenco delle stazioni che compongono l’RDN (all. 1)
Stabilisce le caratteristiche tecniche che le stazioni devono avere per appartenere all’RDN (all. 2)
Articolo 5
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Dettaglio un po’ eccessivo per un decreto
Dettaglio un po’ eccessivo per un decreto
Iter un po’ complesso per dati in rapida evoluzione
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Compiti dell’IGML’IGM gestiva già l’RDN; la gestione sarà a regine entro fine anno
E’ comunque in funzione una sezione del sito ufficiale IGM che contiene l’elenco, le caratteristiche tecniche e le monografie di tutte le stazioniNon è ancora attivo lo scarico dei dati in RINEX a 30” Servizio Geodetico – Progetto RDN
www.igmi.org
I ricalcoli della rete sono per ora semestrali: aumenteremo la frequenza ed automatizzeremo il processo
E’ attualmente in atto una revisione delle stazioni, ancora non tutte inviano i dati in automaticoA breve sarà disponibile il nuovo elenco da sottoporre al Consiglio
I confronti fatti fino ad ora mostrano una sostanziale stabilità delle stazioni; entro fine anno sarà approntato un report che fa il punto della situazione
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Importanza del DecretoVorrei concludere sottolineando ancora l’importanza di questo decreto, che per la prima volta ufficializza l’adozione di un Sistema di Riferimento Nazionale
tutte le iniziative che portano all’uniformità dei dati e all’eliminazione delle ambiguità
Sono comunque un importante passo avanti
Il Sistema di Riferimento unificato è infatti l’elemento fondamentale che porta all’omogeneità dei dati territoriali
Grazie per l’attenzione