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Il Fattore Famiglia come strumento di equità fiscale e rilancio dell’economia CONVEGNO NAZIONALE LAPET Roma, 26 ottobre 2011 Camera dei Deputati – Sala del Refettorio

Il Fattore Famiglia come strumento di equità fiscale e rilancio dell’economia

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Il Fattore Famiglia come strumento di equità fiscale e rilancio dell’economia. CONVEGNO NAZIONALE LAPET Roma, 26 ottobre 2011 Camera dei Deputati – Sala del Refettorio. Fattore Famiglia. Chi ne beneficia Quanto costa Quanto aiuta il paese. Le famiglie in Italia. - PowerPoint PPT Presentation

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Il Fattore Famiglia come strumento di equità fiscale e rilancio

dell’economia

CONVEGNO NAZIONALE LAPETRoma, 26 ottobre 2011Camera dei Deputati – Sala del Refettorio

Chi ne beneficiaQuanto costaQuanto aiuta il paese

Fattore Famiglia

Le famiglie in Italia ...… di cui in condizioni di forte disagio

Famiglie residenti Famiglie in povertà assoluta

Soglia di povertà assoluta: rappresenta la spesa minima necessaria per acquisire i beni e servizi inseriti nel paniere di povertà assoluta. La soglia di povertà assoluta varia, per costruzione, in base alla dimensione della famiglia, alla sua composizione per età, alla ripartizione geografica e alla dimensione del comune di residenza.

Reddito, potere di acquisto e risparmio delle famiglie

La propensione al risparmio delle famiglie, nel secondo trimestre del 2011, si è attestata all’11,3% (-0,4 % rispetto al trimestre precedente e -1,2 % rispetto al secondo trimestre del 2010).

Il potere di acquisto delle famiglie (cioè il reddito disponibile delle famiglie in termini reali) è diminuito dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e dello 0,3% rispetto al corrispondente trimestre del 2010.

Il commercio al dettaglio è in forte contrazione e le famiglie stanno iniziando a ridurre i consumi anche dei beni primari

Reddito, potere di acquisto e risparmio delle famiglie

Il fattore famiglia contribuisce al rilancio dei consumi

LA CRISI E LE FAMIGLIE - La ricerca di Bankitalia

Secondo il futuro numero uno della Banca centrale europea, la povertà economica delle famiglie con figli si è aggravata con la crisi. «La caduta dell'occupazione - ha spiegato Dragi - ha interessato in prevalenza i figli conviventi e quindi i nuclei familiari plurireddito».«Tra il 2007 e il 2010 - secondo stime di Bankitalia - il reddito equivalente, ovvero corretto per tenere conto della diversa composizione familiare, sarebbe diminuito in media dell'1,5%. Il calo sarebbe stato più forte, oltre il 3%, tra i nuclei con capofamiglia di età compresa tra i 40 e i 64 anni, proprio per le minori entrate degli altri componenti. All'opposto, sarebbe aumentato il reddito dei nuclei con capofamiglia di 65 e più anni». «Nel complesso - ha concluso Draghi - la condizione di povertà economica delle famiglie con figli si è aggravata».

La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l'adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose (Art. 31 – C.I.)

La famiglia un istituto in crisi

Gli studi dimostrano che occupazione e fecondità vanno di pari passoIl nostro paese ha un tasso di fecondità molto basso, questo è un fattore negativo per la crescitaDue redditi rendono una coppia più sicura e più disposta a far figli

La bassa natalità il presupposto per un paese senza futuro

Il tasso di inattività femminile di Napoli e Crotone arriva al 72,4 %, peggio del 70,4 % della TurchiaIl punto è che le italiane non rinunciano al lavoro per abbracciare a pieno diritto una visione tradizionale della maternità. Al contrario. Siamo arrivati a un incrocio paradossale di bassa partecipazione e bassa fecondità. Il tasso di fecondità delle nostre donne è oramai di 1,4 rispetto a 1,9 della media europea.La rotta si è invertita (in altri paesi europei già da molti anni) Tra professione e maternità si è creata una relazione positiva che può dare un forte slancio alla società anche da un punto di vista economico.Il nostro sistema di welfare è sbilanciato sulle pensioni a sfavore degli interventi per le famiglie (solo l’1,3% del PIL, in Francia è il doppio)

Occupazione femminile e fecondità: una relazione positiva

Beneficerebbero della manovra, in misura differente, le Famiglie con almeno un figlio. La loro distribuzione sul territorio italiano è differente tra le varie aree geografiche

Oltre il 43% delle famiglie beneficiarie sono al sud, oltre il 26% nelle sole isole e oltre il 30% al Centro-Nord

La maggior parte delle famiglie si trova in Campania e Sicilia, al centro in Lazio e al nord in Lombardia

Fattore Famiglia: la geografia dell’intervento

Intervento complessivo: 16,9 mld €

PIL Italia ai prezzi di mercato a prezzi correnti : 1.548 mld €(Fonte Istat - anno 2010)

Fattore Famiglia: la distribuzione delle risorse

NORD 13,8%

CENTRO 16,2%

SUD 43,5%ISOLE 26,4% PIL Italia ai prezzi di

mercato a prezzi correnti : 1.548 mld €(Fonte Istat - anno 2010)

Fattore Famiglia: l’utilizzo delle risorseLa propensione al Risparmio in Italia

Ipotizzando un valore medio di propensione al risparmio per le fasce di reddito analizzate e ponderato per la numerosità della stratificazione territoriale considerata, si avrebbe un valore pari al 9,6%

Quindi dei 16,9 mld di € necessari per la manovra andrebbero al risparmio privato 1,6 mld e 15,3 mld in consumi

12,1% propensione marginale delle famiglie italiane (ISTAT-8 aprile 2011)

Fattore Famiglia: l’utilizzo delle risorseSpesa media per capitoli di spesa delle famiglie italiane per fasce di reddito - anno 2009

Fattore Famiglia: l’utilizzo delle risorseSpesa percentuale per capitoli di spesa delle famiglie italiane per fasce di reddito - anno 2009

Fattore Famiglia: l’impatto sui settori dell’economia

Il paniere dei consumi aggregato per la tipologia di famiglie destinatarie dell’intervento

Stima della crescita dei settori in termini economici, stratificato per aree geografiche

… evidente crescita dei Consumi locali e dell’occupazione

La situazione dell’occupazionale in Italia

La situazione dell’occupazionale in Italia in rapporto con il PIL

Fattore Famiglia: la crescita occupazionale

Considerando che la crescita dei consumi porta ad un aumento del PIL e conseguentemente ad una crescita occupazionale e

tenendo conto dell’ammontare di PIL per ciascun addetto nei settori agricoltura, industria e servizi

è possibile fare le seguenti ipotesi di crescita degli occupati per ciascuna area geografica.

Fattore Famiglia: il confronto con altre manovre

Quanto è costata la manovra sugli incentivi statali per il settore auto?Nel 2009 l’incentivo fiscale per l’acquisto di un auto “verde” era di 1500€. Le auto vendute con incentivo sono state circa 1,06 ml. Circa il 50% del totale delle auto vendute in italia

Quanto è costata la manovra sugli incentivi statali per il settore risparmio energetico?(fonte www.tasse-fisco.com)

1,5 mld (2007)3,5 mld (2008)2,9 mld (2009)

Quanto è costata un anno di cassa integrazione?Nel 2010 fino al 1 novembre è costata 4,3 mld euro coinvolgendo 600.000 lavoratori (fonte centro studi CGIL)

Il Fattore Famiglia quanto aiuta il sistema paese

Teoria di Keynes Se si riducono le tasse, il reddito del paese aumenterà in misura

più che proporzionale L’incremento dipende dal valore della propensione marginale al

consumo

Moltiplicatore del reddito

Propensione marginale al consumo

Indica quanta parte del reddito viene destinata al consumo Ad esempio, a fronte di un incremento di 100€ di reddito, di

quanto aumenta il consumo?

Propensione marginale al consumo in italia

Per le famiglie maggiormente interessate dall’applicazione del fattore famiglia, si stima che la propensione marginale al consumo sia pari a 90,4

quindi, se queste famiglie hanno un incremento di reddito pari a 100€, ne spendono 90,4 in consumi

Effetto moltiplicatore

La riduzione delle imposte (fattore famiglia) non rappresenta un reale costo per lo Stato, perché, in questo modo, aumenta la ricchezza nazionale

In presenza di una riduzione delle imposte stimata in un valore di 16,9 miliardi di Euro, l’incremento della ricchezza sarebbe pari ad 17,6 miliardi di euro

POLITICA FISCALE Applicando il fattore famiglia, lo Stato effettuerebbe una

manovra di sostegno alla crescita economica del paese, così come già accaduto in altri paesi 3

AUMENTO DELLE ENTRATE FISCALI

A ciò si aggiunga che, sull’incremento di 17,6 miliardi di Euro, lo Stato applicherebbe le imposte

parte delle uscite sarebbe quindi compensata dalle nuove entrate fiscali

Nuove entrate fiscali

incremento dell’IVA: 3,3 miliardi di Euro incremento dell’IRPEF: 4,3 miliardi di Euro

Fattore Famiglia: una valutazione complessiva dell’intervento

Aspetti Economici Costo previsto della Manovra: 16,9 mld € (mancati introiti per lo Stato)Recupero in termini di IVA: 3,3 mld €Crescita Consumi Locali: 13,6 mld € Maggiori introidi fiscali generati dall’aumento dei consumi: 4,3 mld €Incremento della Ricchezza Nazionale 17,6

Aspetti SocialiCrescita Occupazionale: 200.000/250.000 posti di lavoroRiduzione del numero di famiglie sotto la soglia della povertà:1.000.000

Fattore Famiglia: Costo o Investimento?