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magazine IL FOGLIO dEI SOCI AIOP - ANNO V - NUMERO 7/8 - LUGLIO AGOSTO 2016 SCARICA MAGAZINE IN PDF ALLARME LANCIATO dALL’AIOP EMILIA ROMAGNA Attacco alla libertà di cura degli italiani S i è riunita, presso la sede di Confindustria regionale, l’As- semblea dell’Associazione del- l’Ospedalità Privata con all’ordine del giorno la valutazione dei possibi- li impedimenti alla mobilità interre- gionale attiva, in relazione ad una in- terpretazione molto restrittiva del comma 574 della Legge di Stabilità 2016. Il presidente regionale Aiop Bruno Biagi ha riferito ai rappresen- tanti delle cinquanta strutture ospe- daliere private della regione circa i contenuti di un recente colloquio avuto con i vertici regionali. In quella sede l’Aiop è stata informata che si stava facendo strada, in Conferenza Stato-Regioni, una visione restritti- va della possibilità per i cittadini di potersi curare liberamente su tutto il territorio nazionale e, conseguente- mente, di poter consapevolmente scegliere le strutture più adeguate e da loro considerate di eccellenza. Secondo Aiop questa prospettiva co- stituisce una grave violazione del dettato costituzionale (libertà di scelta del luogo di cura) consideran- do che, in un momento in cui l’Euro- pa ha appena sancito la libertà di cu- ra tra i vari Stati, il cittadino italiano si troverebbe a dover superare osta- coli e filtri per potersi muovere all’in- terno del territorio nazionale. Tanto più se si pensa che questo premiereb- be l’inefficienza di alcune Regioni, fortemente indebitate ed in “piano di rientro”, a scapito di Regioni come la nostra, e poche altre, che in questi vent’anni hanno dato prova di saper gestire la sanità. Nel solco di questa paventata inizia- tiva si è già schierata una Regione, la Valle d’Aosta, la quale ha già imposto con delibera il divieto di circolazione per i propri cittadini, comportamen- to al quale si sono subito adeguate, in modo sorprendente, alcune Ausl del- la Regione Emilia-Romagna. Il siste- ma pubblico-privato dell’Emilia-Ro- magna, grazie alla sua eccellenza, ha permesso di attrarre presso i propri ospedali un gran numero di cittadini italiani alla ricerca di qualità e di ser- vizi. Questo flusso ha sviluppato le possibilità occupazionali e l’incre- mento di professionalità che non è lontano dal vero valutare in decine e decine di milioni di euro, favorendo quindi un ottimo livello di cura an- che per i nostri cittadini. Al contem- po ha alimentato un indotto che per le sue ricadute sulle attività econo- miche del territorio ha acquisito di- mensioni rilevanti. L’assemblea ha concluso chiedendo un dichiarato forte impegno da parte dei vertici della Regione per la difesa di un prin- cipio valido per sé e le cui ricadute sul territorio sarebbero estremamente gravi. La sensibilità nei confronti di queste tematiche è stata espressa da alcuni candidati sindaci impegnati nelle attuali amministrative, nel cui programma è stata valorizzata e di- fesa proprio questa capacità di attra- zione. La nostra Regione ha da tempo la presidenza della Conferenza Sta- to-Regioni. Ci aspettiamo che questa stessa sensibilità sia trasferita in quella sede a difesa di un diritto del cittadino e di un sistema produttivo che ci pone ai massimi livelli nazio- nali ed europei in termini di qualità, sicurezza e risultati. (Comunicato stampa Aiop Emilia Ro- magna 14/6/2016) Lettera del presidente Pelissero al ministro Lorenzin Signora Ministro, la nostra Associazione ha accolto con soddisfazione la normativa da Lei in- trodotta con la L. 208/2015, che si ri- propone di fornire una migliore risposta ai cittadini che richiedono cure ospeda- liere in regioni diverse da quelle di resi- denza, superando almeno in parte le in- terpretazioni più restrittive presenti in non poche realtà regionali. Purtroppo, stiamo osservando che, ancora una vol- ta, in fase di attuazione tendono a radi- carsi orientamenti rivolti a contrastare, in diverse modalità, il fondamentale di- ritto dei cittadini italiani a scegliere li- beramente il luogo di cura su tutto il ter- ritorio nazionale e in tutte le strutture ospedaliere accreditate pubbliche e pri- vate. Infatti, le interpretazioni più pre- occupanti che sembrano proporsi an- che in Conferenza Stato-Regioni sono più di una. In primo luogo, interpretan- do in modo estremamente restrittivo, e a nostro giudizio errato, il combinato disposto delle norme in materia, c’è chi ritiene che il volume complessivo delle prestazioni erogabili dagli operatori di Si è tenuta a Rostock, in Germania, il 13 e 14 luglio, la 12ª Fiera tedesca di economia sa- nitaria dedicata quest’anno all’Italia. La presentazione del sistema sanitario italia- no, con il pilastro di welfare garantito dal Ssn e le sue dinamiche di sviluppo, è stata affidata al Presidente nazionale Aiop, Ga- briele Pelissero, che è stato accompagnato dall’intero Comitato Esecutivo dell’Asso- ciazione, ospite delle autorità tedesche. All’evento, oltre al Ministro federale della salute tedesco, Herman Grohe e al Presiden- te dello Stato di Mecklenburg-Vorpom- mern, Erwin Sellering, tra le voci “italiane” sono intervenuti l’Ambasciatore italiano a Berlino S.E. Pietro Benassi e Nicola Bedin, AD del Gruppo ospedaliero San Donato e Consigliere nazionale Aiop. Maggiori informazioni in www.konferenz-gesundhetswirtschaft.de Cari Presidenti, Assessori, Com- missari e sub Commissari ad acta, sto ricevendo diverse segnalazio- ni in merito a dubbie interpreta- zioni delle disposizioni della leg- ge di stabilità 2016 (articolo 1, commi 574 e ss., della legge 28 dicembre 2015, n. 208). Come noto, tali disposizioni sono fina- lizzate a tutelare il diritto di libe- ra scelta del luogo di cura, in par- ticolar modo per le prestazioni di alta specialità, e quindi a pro- muovere l'erogazione di prestazioni qualificate anche per i pazienti che si recano in regioni di- verse da quelle di ap- partenenza. A tal riguardo, Ia Iegge di stabilità ha introdot- to elementi di flessibili- tà per la definizione dei contratti con le struttu- re private accreditate, prevedendo che l'acqui- sto di prestazioni di assistenza ospedaliera di alta specialità, nonché di prestazioni erogate da- gli Istituti di ricovero e cura a ca- rattere scientifico (Irccs) a favore di cittadini residenti in regioni di- verse da quelle di appartenenza, possa avvenire in deroga ai limiti di spesa di cui all'articolo 15, comma 14, del decreto-legge 6 luglio 2012, n.95, purché sia co- munque garantito l'equilibrio economico complessivo del servi- zio sanitario regionale. Le richiamate disposizioni sono volte a garantire lo stesso livello e qualità di servizio al cittadino (sia in termini di tempi di attesa, sia di remunerazione alla struttu- ra di erogazione) indipendente- mente dalla regione di prove- nienza. Tanto premesso, si invitano le SS.LL. a prestare attenzione alla corretta attuazione delle disposi- zioni in esame, affinché possa es- sere favorita I'erogazione di pre- stazioni di alta specialità anche ai cittadini che richiedono cure in regioni diverse da quelle di resi- denza e, soprattutto, possa essere garantito il diritto alla Iibera scel- ta del luogo di cura. ministro della Salute Beatrice Lorenzin La risposta del ministro Lorenzin diritto privato debba tornare ai valori consuntivi 2011 meno il 2%. Si sostie- ne anche la tesi secondo cui ogni incre- mento di prestazioni erogate ai citta- dini di altre regioni deve essere com- pensato dalla riduzione di equivalenti volumi di prestazioni erogate dagli operatori di diritto privato nei con- fronti dei cittadini della propria regio- ne. Emblematica poi l’iniziativa della Regione Valle d’Aosta che con propria delibera ha già posto ostacoli burocra- tici insormontabili all’utilizzo per molte prestazioni degli erogatori di al- tre regioni. Tutto questo, se si dovesse attuare, oltre al danno gravissimo alle molte aziende ospedaliere di diritto privato che hanno investito in questi anni per rispondere ad una crescente domanda di prestazioni, genererebbe in brevissimo tempo un catastrofico crollo delle capacità del Ssn di erogare prestazioni, con il blocco di fatto di ogni forma di mobilità interregionale già nella seconda metà del 2016. Va osservato che anche l’opinione che prevederebbe il finanziamento delle prestazioni erogate a cittadini di altre regioni tramite risparmi sulla spesa sanitaria complessiva della regione che li eroga sia in realtà impraticabile, ove non sia comunque prevista una compensazione interregionale. Non si capisce infatti perché una regione do- vrebbe destinare alle cure di cittadini di un’altra regione i propri risparmi, mentre il finanziamento della quota capitaria sarebbe comunque intera- mente attribuito alla regione di prove- nienza. La prospettiva di un ingorgo burocratico di questa dimensione è da tutti noi giudicata veramente allar- mante, e il comunicato stampa della nostra sezione Emilia Romagna lo esemplifica adeguatamente. Ci appel- liamo pertanto a Lei per un intervento chiarificatore con le regioni, che ripri- stini e rafforzi l’orientamento di giusta apertura della frontiera sanitaria re- gionale che è alla base della normativa da Lei recentemente introdotta. Con l’occasione, Le porgo tanti cordiali saluti. L’Europa apre i confini nazionali alla libera scelta del luogo di cura, mentre l’Italia chiude i recinti regionali L’Aiop a Rostock per la 12ª Fiera sanitaria tedesca

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magazineIL FOgLIO dEI SOCI AIOP - ANNO V - NUMERO 7/8 - LUGLIO - AGOSTO 2016

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ALLARME LANCIATO dALL’AIOP EMILIA ROMAgNA

Attacco alla libertàdi cura degli italiani

Si è riunita, presso la sede diConfindustria regionale, l’As-semblea dell’Associazione del-

l’Ospedalità Privata con all’ordinedel giorno la valutazione dei possibi-li impedimenti alla mobilità interre-gionale attiva, in relazione ad una in-terpretazione molto restrittiva delcomma 574 della Legge di Stabilità2016. Il presidente regionale AiopBruno Biagi ha riferito ai rappresen-tanti delle cinquanta strutture ospe-daliere private della regione circa icontenuti di un recente colloquioavuto con i vertici regionali. In quellasede l’Aiop è stata informata che sistava facendo strada, in ConferenzaStato-Regioni, una visione restritti-va della possibilità per i cittadini dipotersi curare liberamente su tutto ilterritorio nazionale e, conseguente-mente, di poter consapevolmentescegliere le strutture più adeguate eda loro considerate di eccellenza.Secondo Aiop questa prospettiva co-stituisce una grave violazione deldettato costituzionale (libertà discelta del luogo di cura) consideran-do che, in un momento in cui l’Euro-pa ha appena sancito la libertà di cu-ra tra i vari Stati, il cittadino italianosi troverebbe a dover superare osta-coli e filtri per potersi muovere all’in-terno del territorio nazionale. Tantopiù se si pensa che questo premiereb-be l’inefficienza di alcune Regioni,fortemente indebitate ed in “piano dirientro”, a scapito di Regioni come lanostra, e poche altre, che in questivent’anni hanno dato prova di sapergestire la sanità.Nel solco di questa paventata inizia-tiva si è già schierata una Regione, laValle d’Aosta, la quale ha già imposto

con delibera il divieto di circolazioneper i propri cittadini, comportamen-to al quale si sono subito adeguate, inmodo sorprendente, alcune Ausl del-la Regione Emilia-Romagna. Il siste-ma pubblico-privato dell’Emilia-Ro-magna, grazie alla sua eccellenza, hapermesso di attrarre presso i propriospedali un gran numero di cittadiniitaliani alla ricerca di qualità e di ser-vizi. Questo flusso ha sviluppato lepossibilità occupazionali e l’incre-mento di professionalità che non èlontano dal vero valutare in decine edecine di milioni di euro, favorendoquindi un ottimo livello di cura an-che per i nostri cittadini. Al contem-po ha alimentato un indotto che perle sue ricadute sulle attività econo-miche del territorio ha acquisito di-mensioni rilevanti. L’assemblea haconcluso chiedendo un dichiaratoforte impegno da parte dei verticidella Regione per la difesa di un prin-cipio valido per sé e le cui ricadute sulterritorio sarebbero estremamentegravi. La sensibilità nei confronti diqueste tematiche è stata espressa daalcuni candidati sindaci impegnatinelle attuali amministrative, nel cuiprogramma è stata valorizzata e di-fesa proprio questa capacità di attra-zione. La nostra Regione ha da tempola presidenza della Conferenza Sta-to-Regioni. Ci aspettiamo che questastessa sensibilità sia trasferita inquella sede a difesa di un diritto delcittadino e di un sistema produttivoche ci pone ai massimi livelli nazio-nali ed europei in termini di qualità,sicurezza e risultati.

(Comunicato stampa Aiop Emilia Ro-magna 14/6/2016)

Lettera del presidentePelissero al ministro Lorenzin

Signora Ministro,la nostra Associazione ha accolto consoddisfazione la normativa da Lei in-trodotta con la L. 208/2015, che si ri-propone di fornire una migliore rispostaai cittadini che richiedono cure ospeda-liere in regioni diverse da quelle di resi-denza, superando almeno in parte le in-terpretazioni più restrittive presenti innon poche realtà regionali. Purtroppo,stiamo osservando che, ancora una vol-ta, in fase di attuazione tendono a radi-carsi orientamenti rivolti a contrastare,in diverse modalità, il fondamentale di-ritto dei cittadini italiani a scegliere li-beramente il luogo di cura su tutto il ter-ritorio nazionale e in tutte le struttureospedaliere accreditate pubbliche e pri-vate. Infatti, le interpretazioni più pre-occupanti che sembrano proporsi an-che in Conferenza Stato-Regioni sonopiù di una. In primo luogo, interpretan-do in modo estremamente restrittivo, ea nostro giudizio errato, il combinatodisposto delle norme in materia, c’è chiritiene che il volume complessivo delleprestazioni erogabili dagli operatori di

Si è tenuta a Rostock, in Germania, il 13 e 14luglio, la 12ª Fiera tedesca di economia sa-nitaria dedicata quest’anno all’Italia. Lapresentazione del sistema sanitario italia-no, con il pilastro di welfare garantito dalSsn e le sue dinamiche di sviluppo, è stataaffidata al Presidente nazionale Aiop, Ga-briele Pelissero, che è stato accompagnatodall’intero Comitato Esecutivo dell’Asso-ciazione, ospite delle autorità tedesche.All’evento, oltre al Ministro federale dellasalute tedesco, Herman Grohe e al Presiden-te dello Stato di Mecklenburg-Vorpom-mern, Erwin Sellering, tra le voci “italiane”sono intervenuti l’Ambasciatore italiano a Berlino S.E. Pietro Benassi e Nicola Bedin, AD del Gruppo ospedalieroSan Donato e Consigliere nazionale Aiop. Maggiori informazioni in www.konferenz-gesundhetswirtschaft.de

Cari Presidenti, Assessori, Com-missari e sub Commissari ad acta,

sto ricevendo diverse segnalazio-ni in merito a dubbie interpreta-zioni delle disposizioni della leg-ge di stabilità 2016 (articolo 1,commi 574 e ss., della legge 28dicembre 2015, n. 208). Comenoto, tali disposizioni sono fina-lizzate a tutelare il diritto di libe-ra scelta del luogo di cura, in par-ticolar modo per le prestazioni dialta specialità, e quindi a pro-

muovere l'erogazione diprestazioni qualificateanche per i pazienti chesi recano in regioni di-verse da quelle di ap-partenenza.A tal riguardo, Ia Ieggedi stabilità ha introdot-to elementi di flessibili-tà per la definizione deicontratti con le struttu-re private accreditate,prevedendo che l'acqui-

sto di prestazioni di assistenzaospedaliera di alta specialità,nonché di prestazioni erogate da-gli Istituti di ricovero e cura a ca-rattere scientifico (Irccs) a favoredi cittadini residenti in regioni di-verse da quelle di appartenenza,possa avvenire in deroga ai limitidi spesa di cui all'articolo 15,comma 14, del decreto-legge 6luglio 2012, n.95, purché sia co-munque garantito l'equilibrioeconomico complessivo del servi-zio sanitario regionale.

Le richiamate disposizioni sonovolte a garantire lo stesso livelloe qualità di servizio al cittadino(sia in termini di tempi di attesa,sia di remunerazione alla struttu-ra di erogazione) indipendente-mente dalla regione di prove-nienza.Tanto premesso, si invitano leSS.LL. a prestare attenzione allacorretta attuazione delle disposi-zioni in esame, affinché possa es-sere favorita I'erogazione di pre-stazioni di alta specialità anche aicittadini che richiedono cure inregioni diverse da quelle di resi-denza e, soprattutto, possa esseregarantito il diritto alla Iibera scel-ta del luogo di cura.

ministro della SaluteBeatrice Lorenzin

La risposta del ministro Lorenzin

diritto privato debba tornare ai valoriconsuntivi 2011 meno il 2%. Si sostie-ne anche la tesi secondo cui ogni incre-mento di prestazioni erogate ai citta-dini di altre regioni deve essere com-pensato dalla riduzione di equivalentivolumi di prestazioni erogate daglioperatori di diritto privato nei con-fronti dei cittadini della propria regio-ne. Emblematica poi l’iniziativa dellaRegione Valle d’Aosta che con propriadelibera ha già posto ostacoli burocra-tici insormontabili all’utilizzo permolte prestazioni degli erogatori di al-tre regioni. Tutto questo, se si dovesseattuare, oltre al danno gravissimo allemolte aziende ospedaliere di dirittoprivato che hanno investito in questianni per rispondere ad una crescentedomanda di prestazioni, genererebbein brevissimo tempo un catastroficocrollo delle capacità del Ssn di erogareprestazioni, con il blocco di fatto diogni forma di mobilità interregionalegià nella seconda metà del 2016. Vaosservato che anche l’opinione cheprevederebbe il finanziamento delleprestazioni erogate a cittadini di altreregioni tramite risparmi sulla spesasanitaria complessiva della regioneche li eroga sia in realtà impraticabile,ove non sia comunque prevista unacompensazione interregionale. Non sicapisce infatti perché una regione do-vrebbe destinare alle cure di cittadinidi un’altra regione i propri risparmi,mentre il finanziamento della quotacapitaria sarebbe comunque intera-mente attribuito alla regione di prove-nienza. La prospettiva di un ingorgoburocratico di questa dimensione è datutti noi giudicata veramente allar-mante, e il comunicato stampa dellanostra sezione Emilia Romagna loesemplifica adeguatamente. Ci appel-liamo pertanto a Lei per un interventochiarificatore con le regioni, che ripri-stini e rafforzi l’orientamento di giustaapertura della frontiera sanitaria re-gionale che è alla base della normativada Lei recentemente introdotta.

Con l’occasione,Le porgo tanti cordiali saluti.

L’Europa apre i confini nazionali allalibera scelta del luogo di cura, mentre l’Italia chiude i recinti regionali

L’Aiop a Rostock per la 12ª Fiera sanitaria tedesca

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sanitari pubblici, che si stannoaprendo ad un settore privato qua-lificato ed efficiente. Le novità per il 2016 hanno riguar-dato non solo l’attività interna, maanche quella esterna di comunica-zione affidata all’agenzia Bmv, chesta curando la ristrutturazione delsito web ed ha presentato il primonumero della nuova newsletter tri-mestrale dell’Uehp (pubblicata suinform@iop).Con questa “squadra” rinnovata,l’Uehp affronta di slancio il pro-gramma 2016-17, che abbracciasfide ed opportunità: dall’applica-zione del nuovo Regolamento euro-peo sulla privacy, alla riflessionesulle strategie dei sistemi sanitari,oggetto della ricerca triennale diAiop Giovani presentata da LucaValerio Radicati su invito del Presi-dente Garassus, alla prossima pub-blicazione del Factbook sull’ospe-dalità privata in Europa, affidato alcentro di ricerca danese Martens.L’Uehp resta dunque vigile nel se-guire l’evoluzione europea di poli-tica, economia e normativa sanita-rie, forte di una grande esperienzacollettiva e nel convincimento che ipropri membri potranno meglio af-frontare le prossime sfide, attraver-so la condivisione di conoscenze ela collaborazione con istituzioni eu-ropee, organizzazioni dei pazienti,rappresentanti dell’industria. Taleprospettiva è stata sintetizzata nel-la mozione proposta dal presidentePelissero ed approvata dall’Assem-blea: “La costante crescita dellaqualità dei servizi erogati ai pazien-ti europei, lo sviluppo della ricercascientifica e di tutte le professionisanitarie richiedono sempre più in-tegrazione e collaborazione tra na-zioni europee e nel contempo, unosforzo concreto dell’Unione per eli-minare le barriere alla libertà discelta dei pazienti, alla circolazionedei professionisti sanitari ed alladisseminazione efficace delle sco-perte in campo biomedico. L’Uehpchiede maggiore collaborazionecon le istituzioni dell’UE e con i Go-verni, sostenendo le Associazioninazionali, al fine di rendere le com-petenze degli ospedali privati di-sponibili all’intera popolazione inEuropa.”

ed Ana Machado, del Portogallo.Nella stessa occasione, è stato desi-gnato il nuovo delegato generale,che subentra a Paolo Giordano. Intale ruolo strategico per l’interazio-ne operativa con gli organismidell’UE, è stata nominata IlariaGiannico, già funzionario della Se-de europea di Confindustria e quin-di esperta nella relazione proattivacon i complessi meccanismi delleistituzioni di Bruxelles. Un altro ingresso di grande impor-tanza nell’Uehp è quello della Dani-marca, accettata come full mem-ber, in rappresentanza di una delledemocrazie del nord Europa, stori-camente contraddistinte da sistemi

Le Associazioniaderenti all’Uehpsi sono riunite a

Sofia il 17 giugno in As-semblea straordinaria,

presieduta dal presidente Pelissero,per alcuni importanti adempimentiistituzionali. In primo luogo, la no-mina del nuovo Tesoriere, Guy Ner-vo di Montecarlo, eletto all’unani-mità per la sua competenza ed espe-rienza come revisore dei conti. Ilcollegio dei revisori è stato quindirinnovato con la conferma di Anto-nio Frova e la nomina di Paolo Sila-no, rappresentante della Francia,

2 aiopmagazineANNO V - NUMERO 7/8 - LUgLIO - AgOSTO 2016 •

RAPPORTI INTERNAZIONALI

L’Uehp riparte da Sofia

La Sede nazionaleAiop ha termina-to con successo la

prima edizione del se-minario dal tema “Laprevenzione e gestionedel rischio: una nuovaopportunità per le strut-ture sanitarie private”,che si è tenuta a Bolo-gna, il 12-13 luglio scor-so e che ha visto la partecipazionedi circa 70 delegati delle struttureassociate. Durante la prima giorna-ta, dopo i saluti istituzionali delPresidente regionale Aiop EmiliaRomagna, Bruno Biagi, è stato af-frontato il delicato tema del rischioin ambito sanitario. Nella secondagiornata invece, l’attenzione è sta-ta destinata al programma regiona-le dei sinistri, all’evoluzione dellaresponsabilità sanitaria, dellastruttura sanitaria nel DDL Gelli,alla fase di risarcimento del pazien-te e dei suoi congiunti. Con il Presi-

dente nazionale SITI, Carlo Signo-relli, invece, è stata affrontata laquestione della formazione del riskmanagment, mentre con Gianfran-co Finzi, Presidente nazionale AN-MDO, è stato trattato il ruolo del di-rettore sanitario e del personale sa-nitario nelle strutture sanitarie.Per poter usufruire dei 13,1 creditiECM, di cui hanno potuto benefi-ciare solo i medici, questi ultimihanno partecipato all’intero pro-gramma e hanno svolto il questio-nario finale. Quanti ancora non loavessero fatto potranno ancora

iscriversi alle altre edi-zioni della Scuola diFormazione, che si ter-ranno a Milano, Roma,Napoli e Palermo, se-condo un calendarioche comunicheremo afine mese, e che comun-que, riguarderà il pe-riodo settembre/no-vembre prossimo.

SCUOLA dI FORMAZIONE AIOP

Concluso con successo il primo seminario sullaprevenzione e gestionedel rischio

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3aiopmagazine • ANNO V - NUMERO 7/8 - LUgLIO - AgOSTO 2016

che in tal senso l'attività di vesti-zione rientra nella diligenza prepa-ratoria inclusa nell'obbligazioneprincipale del lavoratore e non dàtitolo ad autonomo corrispettivo(cfr. Cass. 7.6.2012 n. 9215), preci-sando, infine, come “un eventualescostamento orario tra la timbratu-ra e l’orario del turno andava colle-gato all’attività preparatoria dellaprestazione e che, in assenza diprova di una espressa disposizioneaziendale, tale attività preparato-ria non postulava un ulteriore cor-rispettivo”. Si auspica, a questopunto, che prosegua il percorsogiurisprudenziale avviato con laprima pronuncia del 2003 e ripro-posto con la pronuncia dell’08 giu-gno 2016 qui commentata.

(come osserva la citata Cass. n.19358/2010) consente di distin-guere nel rapporto di lavoro unafase finale, che soddisfa diretta-mente l'interesse del datore di la-voro, ed una fase preparatoria, re-lativa a prestazioni od attività ac-cessorie e strumentali, da eseguirenell'ambito della disciplina d'im-presa (articolo 2104 c.c., comma2) ed autonomamente esigibili daldatore di lavoro, il quale ad esem-pio può rifiutare la prestazione fi-nale in difetto di quella preparato-ria". In definitiva – secondo la Cas-sazione - il tempo necessario a in-dossare l'abbigliamento di serviziocostituisce tempo di lavoro soltan-to ove qualificato da una eterodire-zione. In difetto di direttive specifi-

mente affermatosi, nell’ordinanzan. 11755 dell’08 giugno 2016, affe-rente la richiesta da parte di un in-fermiere del pagamento di “retri-buzione aggiuntiva spettante in re-lazione al tempo impiegato – ventiminuti giornalieri – per indossare edismettere la divisa di lavoro al-l’inizio ed al termine di ciascunturno”, hanno ribadito che “per va-lutare se un certo periodo di servi-zio rientri o meno nella nozione diorario di lavoro, occorre stabilirese il lavoratore sia o meno obbliga-to ad essere fisicamente presentesul luogo di lavoro e ad essere a di-sposizione di quest'ultimo per po-ter fornire immediatamente la pro-pria opera”. La Corte ha dunquespecificato che “tale orientamento

fattispecie, stabilendo come l'ete-rodeterminazione del tempo e delluogo ove indossare la divisa o gliindumenti necessari per la presta-zione lavorativa, che fa rientrare iltempo necessario per la vestizionee svestizione nell'ambito dell’ora-rio di lavoro, possa derivare dal-l'esplicita disciplina d'impresa, o ri-sultare implicitamente dalla naturadegli indumenti da indossare o dal-la specifica funzione che essi devo-no assolvere nello svolgimento del-la prestazione (cfr. nella specieCass. 1352 del 26 gennaio 2016,già da noi segnalata). E’ evidentecome una pronuncia del citato te-nore potesse chiaramente investireproprio il settore della sanità, incui la divisa deve rispondere a re-quisiti di igiene e pulizia. Pur tut-tavia, si è ritenuto, richiamando ilcontenuto di quest’ultima senten-za, che detto incombente rientras-se comunque nella diligenza prepa-ratoria cui è tenuto il lavoratore,dovendo questi timbrare con la di-visa già indossata, rispettando co-munque tutti gli standards di igie-ne, pulizia e decoro in virtù delprincipio (confermato da prece-denti pronunce), che impone diiniziare la propria attività lavorati-va rispettando i su indicati presup-posti. Chiaramente detta precisa-zione della Corte costituiva un pe-ricoloso precedente che poteva da-re adito a successive pronunce an-cora più stringenti. Ma così non èstato. Ed infatti, con un repentinocambio di rotta, gli Ermellini, ri-tornando all’orientamento inizial-

Nel corso dell’ul-timo decenniola fattispecie del

cd. “tempo tuta” è stataampiamente dibattuta

dalla giurisprudenza di legittimità.Già nel 2006 la Corte Suprema,con la sentenza n. 19273, che ri-chiamava un principio precedente-mente enunciato nel 2003 (Cass. n.15734), si pronunciava sulla quali-ficazione giuridica del cd. “tempo-tuta”, sancendo come l’orario di la-voro inizi nel momento in cui il la-voratore comincia ad espletare l’at-tività richiesta, ivi compresi gli in-tervalli di tempo antecedenti o suc-cessivi nei quali sia riscontrabileuna situazione di eterodirezione ri-spetto al tempo ed alla attività delprestatore, che diventa oggetto diregolamentazione e controllo daparte del datore di lavoro. Dettoprincipio è stato confermato da nu-merose successive pronunce del2009 (nn. 15734, 19273 e 15492),del 2010 (n. 19358) e da altre sus-seguitesi negli anni. Pur tuttavia, ilcitato orientamento, secondo cui iltempo necessario ad indossare ladivisa aziendale dovesse essere re-tribuito solo ove la relativa opera-zione venisse diretta dal datore, hasubito, di recente, un, seppur par-ziale, arresto, avendo la Corte, inalcune recenti pronunce, eviden-ziato come tale impostazione ri-chiedesse un'ulteriore precisazio-ne, necessaria al fine di valutare la

APPROFONdIMENTO gIUSLAVORISTICO

Il tempo di vestizione e svestizione

PUBBLICAZIONI/CONTINUA LA COLLANA dEI QUAdERNI AIOP

Cassazione Civile Sez. Lavoro n. 11755 dell’8 giugno 2016

SONIA GALLOZZI

Vista la crescente importanzadegli adempimenti derivantidalla normativa ambientale e

alla luce delle ultime disposizioni le-gislative in materia di eco-reati,Aris, Aiop e Confindustria Lombar-dia hanno avviato il progetto “Am-biente in sanità” che, tramite questapubblicazione e il Convegno “Am-biente in Sanità: normativa, costi eresponsabilità” (Roma, 7/4/2016),vogliono fare un focus sui relativiadempimenti. La pubblicazione vuo-le fornire le nozioni tecnico-norma-tive di base derivanti dalla normati-va nazionale, utili al top manage-ment per poter esercitare al megliola propria attività e il proprio poteredi scelta strategica in riferimento al-le tematiche dell’ambiente.

QUADERNI AIOP N. 2

L’Ambiente in sanitàQuali adempimenti per le strutture sanitarie e socio-sanitarie

ALFREDO PARODI,ANTONELLA ELIANA SORGENTEALESSANDRO VENTURI15,5 X 23144 PAGG.

Questo manuale nasce da una inizia-tiva di studio promossa dalla Sedenazionale Aiop lo scorso anno, alla

vigilia dell’approvazione del decreto mini-steriale 19 marzo 2015, a seguito di due se-minari organizzati a Roma e a Milano chehanno richiamato l’attenzione di molti spe-cialisti del settore antincendio delle strut-ture sanitarie, e in particolare delle struttu-re ospedaliere Aiop.Con la pubblicazione di questo manualeantincendio vogliamo proseguire con lanostra collana Quaderni Aiop sui temi dicarattere tecnico-gestionale, per tenere de-sta l’attenzione al nostro interno sul conte-sto strutturale, tecnologico e organizzativonel quale si opera, ma anche per offrire atutti gli operatori del settore strumenti cherafforzino una cultura della sicurezza e delservizio al cittadino-paziente, ragion d’es-sere del Ssn.

QUADERNI AIOP N. 3

Manuale antincendioLinee guida per l’applicazione della normativa vigente nelle strutture sanitarie

DAVIDE RIZZARDI,LUIGI ABATEMICHELE RAINIERI15,5 X 23192 PAGG.

Page 4: IL FOgLIO dEI SOCI AIOP - ANNO V - NUMERO 7/8 - LUGLIO ... · IL FOgLIO dEI SOCI AIOP - ANNO V - NUMERO 7/8 - LUGLIO AGOSTO 2016 SCARICA MAGAZINE IN PDF ALLARME LANCIATO dALL’AIOP

Ci voleva il Parco di Monza e ilprestigioso campo di golf al Cir-colo Golf Milano, che ospiterà

per la 2^ volta l’Open d’Italia, per acco-gliere gli 84 giocatori provenienti datutta Italia. Un successo di partecipanti

mai visto. Un campo bellissimo, risultati notevoli,nonostante l’acquazzone che ha interrotto la garaalle ultime buche, consentendo comunque la rego-lare conclusione della competizione. Eravamo già stati costretti a rimandare l’appunta-mento dell’11 maggio al 7 giugno per un mezzo nu-bifragio, ma il successo è stato veramente notevolecon, dopo la premiazione, un momento convivialemolto coinvolgente e simpatico.Il Trofeo è diventato un pretesto molto sentito, par-tecipato e di coesione. 25 degli 84 partecipantihanno fatto dai 200 ai 600 km per vivere il momen-to insieme.Veniamo ora alla cronaca dei risultati.Vincitore del Trofeo in 1^ cat. Riccardo Ravizzottidella Casa di cura del Policlinico di via Dezza di Mi-lano, ma il 1° lordo se lo è aggiudicato Renato Ce-rioli degli Istituti Clinici Zucchi di Monza e CarateBrianza; in 2^ cat. la vittoria a Siro Passi degli Isti-tuti Clinici di Pavia e Vigevano. Posizioni di rincal-zo, in 1^ cat Fabrizio Formenti (Lombardia) e Gu-glielmo Barbacci (Lazio) e in 2^ cat Brunella Bellotti(Lombardia) e Vittorio Morello (Veneto). Premispeciali, 1^ lady Giulia Caprotti (Lombardia) e Ste-fano Bevilacqua (Lazio),il campione uscente del-l’edizione 2014. [Informaiop n.178]

4 aiopmagazineANNO V - NUMERO 7/8 - LUgLIO - AgOSTO 2016 •

magazine

lunedì 4 luglio ore 12:00 Riunione di redazioneAiopMagazine n.7/2016

martedì 5 luglio ore 9:30COMITATO ESECUTIVO

martedì 5 luglio ore 10:30Comitato XIV Rapporto 2016

lunedì 11 luglio ore 11:00 Fonter – Comitato divalutazione Voucher (Cassoni)

lunedì 11 luglio ore 15:30Napoli Consiglio regionale AiopCampania

12-13 luglio, BolognaII Scuola di Formazione 1° seminario

martedì 12 luglio ore 11:00Comitato di Pilotaggio "Healthand Care" (Rinaldi)

12 luglio ore 17:00COMITATO ESECUTIVO

12-13 luglio, Rostock(germania)12a Conferenza NazionaleEconomia sanitaria (Pelissero)

18 luglio ore 11:00Confindustria: Incontroproblematiche Enpam (Leonardi, Cassoni, Pelissero,Cittadini)

lunedì 19 luglio ore 9:00Incontro al MEF(Pelissero e Com. Esecutivo)

lunedì 19 luglio ore 11:00Confindustria: Incontroproblematiche aggiornamentotariffe (Cassoni)

20 luglio NapoliCOMITATO ESECUTIVO

martedì 20 luglio Commissione tariffe AIOP (Cassoni)

martedì 26 luglio ore 11:00Comitato XIV Rapporto 2016 (Cassoni)

REPORT ATTIVITà AIOPLUGLIO 2016

IL FOGLIO DEI SOCI AIOPAnno V - n. 7 • LUGLIO AGOSTO 2016

Direttore Responsabile:Gabriele PelisseroDirettore Editoriale:Filippo LeonardiCoordinamento di redazione:Fabiana RinaldiRedazione: Angelo Cassoni, Patrizia Salafia, Alberta Sciachì,Andrea Albanese, Annagiulia Caiazza, Andrea OrtolaniSegreteria operativa:Sonia Martini, Stefano TurchiProgetto grafico e impaginazione: Andrea AlbaneseAutorizzazione Tribunale di Roman. 533 del 23/12/2003 Editore: AIOPvia Lucrezio Caro, 67 RomaDirezione: 00193 Roma - Via Lucrezio Caro, 67tel. 063215653 - fax. 063215703Internet: www.aiop.it e-mail: [email protected]: Grafica Di Marcotullio - Roma

chiuso in redazione il 12 luglio 2016

XVII TROFEO AIOP dI gOLF

Su Askanews l’intervista della presidenteFaroni che fa il punto sull’ospedalità pri-vata e sui futuri possibili scenari in sanità

inseriti in una nuova visione di welfare"C'è grande confusione. - precisa la presidenteFaroni - La realtà è che l'ospedalità privata faparte del servizio sanitario nazionale, compo-sta quindi da una parte privata eda una parte alla quale il pazien-te accede in maniera convenzio-nata con impegnativa. Il tuttoper dare una cosa che è comunea pubblico e privato e che è la sa-lute del paziente".

E quali possono essere gli sce-nari in sanità, di un nuovowelfare aziendale e sanitario?"Siamo stati tra i primi a firmareun nuovo contratto di lavoroper le Rsa, che sono le residenzeper anziani, dove il lavoratoreha una copertura assicurativadi tipo sanitario pagata dal datore di lavoro.Per quanto riguarda i fondi assicurativi, c'è in-vece ancora un problema di interfaccia tra ilpaziente, le assicurazioni, il fondo e l'ospedale,sia esso pubblico o privato. Andrebbe ricom-posto il puzzle, cercando di dare un servizio a360 gradi".

Esempi di sanità privata pienamente inseri-ti in una nuova visione di welfare in Euro-pa?"Certamente la Spagna - prosegue Faroni - doveci sono piccoli ospedali che riescono a copriretutta quella parte della popolazione che accedenon nella grande città. Noi invece con un decre-

to, il decreto Balduzzi, fattoanni fa su dati che risalgono al1998, stiamo per chiudere lepiccole cliniche private che avolte sono l'unica risorsa sulterritorio per il paziente".

Quale messaggio quindi lan-cia Aiop?"Innanzitutto guardare il mon-do, partendo da ciò che succe-de in Italia e capire che, in unmomento di crisi dove i soldisono certo pochi, parlare di si-stema universalistico significanon avere come riferimento il

sistema di una volta, la sanità non può più avereaccesso per tutti con l'impegnativa. Ci vuole unacollaborazione con le assicurazioni. E' necessa-rio un tavolo che veda protagoniste tutte le re-altà che possono dare un servizio".

[Informaiop n.178]

AIOP LAZIO

Faroni: "guardare altri modelli di welfare"

Con il d.a. n.1174 del 28 giugno 2016 “Riconoscimento atti-vità resa in mobilità attiva dalle case di cura negli anni 2012e 2013”, con il quale la Regione siciliana riconosce alle case

di cura accreditate e contrattualizzate le prestazioni rese, dallestesse, in mobilità attiva, negli anni 2012 e 2013, fuori dal budgetattribuito loro specificatamente per l’attività extraregionale.Quanto sopra, ai sensi e per gli effetti del d.a. 1348/2013 del 22luglio 2013, con il quale sono stati attribuiti aggregati e budget peril 2013, che, all’art 6, relativamente all’assegnazione dei budgetspecifici della mobilità attiva, all’ultimo comma, così recita: “L’ul-teriore produzione extra regione, eventualmente prodotta dallesingole strutture oltre i rispettivi tetti di spesa, potrà essere remu-nerata solo nei tempi e agli esiti delle procedure di compensazionefra le regioni interessate alla mobilità attiva/passiva”.

[Informaiop n.179]

AIOP SICILIA

Riconoscimento dell’attività resa in mobilità attiva dalle case di cura negli anni 2012 e 2013

OSPEdALI&SALUTE 2016

Richiesta invio dei dati Sdo 2015

Nell’informare che sono in di-stribuzione in questi giorni lecopie di “Health&Hospital in

Italy” 2015, l’abstract in inglese diOspedali&Salute inviato oltre che alla

“Library of Congress” di Washington anche alleprincipali istituzioni ed università italiane ed eu-ropee, ricordiamo che è partita la campagna di rac-colta dati di struttura e attività (flussi Hsp e Sdo) per il rapporto 2016 che verrà presentato il prossimo14 dicembre. Ringraziando per il fondamentale e prezioso contributo che le nostre strutture offronoogni anno in termini di informazioni statistiche per la realizzazione di un lavoro sempre più completoed apprezzato dagli operatori del settore, dalle istituzioni nazionali e regionali e dai media, invitia-mo a rispondere con sollecitudine alla richiesta contenuta nella comunicazione del Presidente Pe-lissero dello scorso 15 giugno - prot. n.621.

[Informaiop n.179]

ANTONIO FROVA

ANGELO CASSONI

AIOP PIEMONTE

Budget ridottianche per la specialistica ambulatoriale

Con la delibera del 30 mag-gio scorso, n. 44-3399, laGiunta ha stabilito i me-

todi e i criteri generali per la ri-definizione del fabbisogno re-

gionale per le prestazioni ambulatoriali a ca-rico del Ssn sulla base di criteri di appropria-tezza ed ha sancito che la spesa regionalecomplessiva massima per il 2016 per la spe-cialistica ambulatoriale erogata da soggettiprivati accreditati esclusivamente per pre-stazioni ambulatoriali e/o di Day Surgery ditipo C (escluse quindi le prestazioni ambu-latoriali rese dalle case di cure) debba esserenon superiore a quella stabilita per il 2015,dedotto l'1% in applicazione della legge125/2015. 

[Informaiop n.177]

BRUNA MELONI

BARBARA CITTADINI